-COMBATTIMENTI- "Firsterd" contro "Etsuko"

"Verde" contro "Verde"

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  1. -< Etsuko >-
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Malinconia
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    lenta quella chiatta solcava le onde, il remo mosso da spasmi continui e regolari dei miei bicipiti fendeva l’acqua increspandola, una scia accompagnava il movimento d’esso in quel mare, la medesima che l’imbarcazione lasciava dietro di se…
    ebbene si, tanti ormai i pensieri che avevo rimosso, ricordi tristi, di un passato or molto lontano, forse troppo! Che fosse accaduto tutto esageratamente in fretta?

    Ho sempre pensato che La felicità non esista, né nel passato, né nel presente ma è una vaga aspirazione per il futuro verso l'ignota gioia dei domani che non conosciamo e che ingenuamente speriamo sempre migliore di oggi.
    Ma dovevo ammetterlo, gl’ultimi eventi m’avevano fatto ricredere… cos’era ciò che provavo in quegl’istanti? il palpitare d’un cuore giovane, la lucentezza dei suoi occhi, le lacrime riverse dopo che per anni erano state trattenute, censurate, sconosciute… cos’era dunque, se non…
    Amore??

    Sentimento fraterno, verso una sorella per anni creduta persa ma che il fato nei suoi diletti divini, seppur per puro caso m’aveva fatto rincontrare… che pur esso si sentisse in debito con me? Certo dopo anni di privazioni e ed una lunga serie di sfortunati eventi, ciò era pur plausibile…
    Ma può davvero il fato conceder clemenza ad un giovane mortale, può il disegno divino, d’un essere immortale, concepir quello d’un semplice umano?
    Domande ignote erano quelle le cui risposte erano enigmatiche e confutabili di diverse interpretazioni…


    Ma almeno per Questa volta lasciate che sia felice,
    non è successo nulla a nessuno,
    non sono da nessuna parte,
    succede solo che sono felice
    fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
    Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
    con o senza tutti, essere felice con l’erba
    e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
    essere felice con te, con la tua bocca,
    essere felice.


    Parole sussurrate le mie, nel mezzo dell’immenso mare, sotto un cielo uggioso e piangente, commosso per me e la mia gioia o per la certezza che essa prima o poi così com’era giunta sarebbe svanita?
    Ma cos’importava? Adesso era lì, tangibile e benefica come non mai e come tale, me la sarei goduta per la prima volta pienamente.
    Così sulle mie gote si versavano lacrime, non v’era nessuno, chi m’avrebbe scorto se non il vento ed il mare? E seppur qualcuno vi fosse stato non avrebbe potuto notare le mie debolezze su quel volto madido della pioggia cadente.

    image
    Mi ridestai non appena la prua s’infossò nella sabbia della terraferma… era tempo di tornare ad esser un ninja, fermo e inflessibile! Mi feci serio, così d’improvviso il disegno armonico d’espressione allegra sul mio volto scomparve, per lasciar posto alla più consueta e forse più consona inespressività.
    Ero vestito d’un chimono scuro, la veste sfiorava le ginocchia, legata alla vita sol da una cintura blu, sotto d’esso indossavo pantaloni anch’essi scuri… avevo con me tutto l’occorrente al fine prefissato…
    Ero lì per un duello, quasi l’avevo scordato, preso com’ero dagl’eventi ultimi!
    Il mio avversario, non lo conoscevo, mio parigrado e compaesano… mai m’era capitato di sfidare ninja compatrioti, né avevo ben compreso la ragione per cui questa volta avessi accettato la sfida…
    Di sicuro l’avevo intravisto alla ultima riunione di kiri e forse chissà ci saremmo ritrovati assieme nel formare le squadre speciali, ma or era nemico e come tale l’avrei trattato…
    Scesi dalla scialuppa, sprofondando i piedi nella umida sabbia, passi lenti i miei, percorsi il piccolo tratto di spiaggia, sino a scomparir nel fitto della vegetazione.

    […]

    CITAZIONE

    « Shinobi della nebbia, ti sto aspettando... »


    e per tua fortuna, o forse il contrario, non t’è dato aspettar oltre…

    comparvi dal fitto di quelle fronde così come mi vi ero immerso pronunciando quelle parole! E mentre m’avvicinavo al mio avversario, mantenendo fisso lo sguardo su d’egli, continuai…

    è cortesia pronunciare il proprio nome in simili occasioni, e poiché non disdegno le buone maniere, non mi asterrò dal farlo, sono Etsuko, ninja di kiri…
    spero voi facciate ugualmente o vi riterrei un maleducato!


    Sorrisi, il mio tono era altamente provocatorio, d’altronde ero fatto così, mi piaceva istigare i miei avversari, sol in tal modo potevo comprendere seriamente la loro natura…
    Mi posi precisamente a 5 metri da lui, prima di bloccarmi ed assumere una posizione difensiva; portai la gamba sinistra leggermente avanti, alzando contemporaneamente il braccio destro, sino a sfiorare con la mano il volto, avevo il manico dell’ombrello nero, che fuoriusciva dalla spalla sinistra,a pochi palmi dalla mano. Il braccio mancino abbassato a protegger il torace e al contempo, pronto in caso di necessità ad estrarre qualsiasi arma, riposta nelle apposite sacche sulle gambe e sul fondoschiena… la giara ricolma d’acqua stazionava sulla schiena, legata al busto da una robusta cinta di cuoio, che m’attraversava l’addome da sinistra a destra…
    Ero pronto non v’era dubbio…



    Edited by jonjon - 20/5/2007, 22:22
     
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10 replies since 18/5/2007, 20:15   537 views
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