Villa Mikawa

Febh era un guerriero formidabile nei pochi momenti in cui era focalizzato su di uno scontro. Khorne questo lo aveva capito sin dal primo assalto e proprio per questo desiderava ora quel corpo per poter finalmente ritornare a vivere! Aveva preso i poteri del Garth e ora quel ragazzo poteva fornirgli anche l'impareggiabile resistenza degli Yakushi.

" Tu parli troppo, moccioso! "

Sì, perchè l'effetto sorpresa dato dalla seconda rotazione dell'unghia venne praticamente annullato dalle parole del giovane, forse troppo sicuro di se. Il controllo sanguigno all'apice della perfezione impiegò un istante a debellare la minaccia, opponendosi alla potenza della rotazione [Masochismo Difensivo: Difesa naturale 25 + Res 900, Ferita Leggera] nei confronti dell'unghia già a contatto col sangue. L'intero corpo del Dio era fatto di liquido cremisi e per lui era un gioco da ragazzi usarlo per generare costrutti dall'elevato valore offensivo e difensivo...ne fu una prova anche la difesa all'attacco successivo. Il Jonin si era portato vicinissimo alla creatura ma i suoi movimenti non erano così rapidi da essere inaffrontabili [Riflessi 600 + MedioAlto: 800]: il braccio destro andò a parare il pugno rivale senza grande difficoltà...ma il vero attacco doveva ancora arrivare. Non appena il jutsu si palesò agli occhi del Dio, generandosi dal costrutto sul braccio del nemico, dal palmo stesso della mano venne generato un enorme getto di sangue che andò a contrastare la tecnica spingendola verso l'alto [Riflessi usando il sangue: 700 + Medio = 825, 5 Unità, Potenza 50, Res 900, Ferita Lieve].



I Due attacchi in pratica si annullarono ma, solo al termine di quell'esplosione di chakra e sangue, Khorne avrebbe potuto notare l'arco di chakra partite dal punto di contatto e raggiungere la sua spalla senza possibilità di schivarlo. Irrigidì i muscoli di quella zona ma il danno ormai era fatto: un corpo normale non avrebbe resistito a quel colpo e il braccio sarebbe stato tranciato di netto...ma quello era il Dio delle leggende proprio del clan Mikawa e Kenchici. Il danno [Ferita Media] venne redistribuito su tutto il corpo e l'arto rimase al suo posto, tenendo saldamente in mano la Zambato. Nemmeno l'unghia che intanto continuava a ruotare sembrava destare le preoccupazioni dell'essere di sangue il quale subì il danno digrignando i denti [Ferita Media] .

" Hahahahaha hai del fegato scricciolo! Ma ora basta giocare, dammi il tuo corpo! "

E mentre Febh finiva di utilizzare i suoi batteri per debellare la minaccia nel suo corpo, il rivale difronte a lui avrebbe preso a mutare assumendo una forma ancor più bestiale [Azione Rapida, Preparazione, Impronta di Chakra Oscurità, Ninjutsu Inarrestabile, Slot Tecnica Avanzata, Sovrano Mikawa]. Se l'attacco di poco prima era gestito a malapena dallo Yakushin, quello che gli si stava per abbattere addosso ora era quanto di più tremendo si possa pensare. Forse mai il jonin aveva affrontato un rivale di quel livello;
il Dio del Sangue che ora raggiungeva i cinque metri di altezza era davvero paurosamente forte. La zambato ora sembrava una normale wakizashi confrontata a quelle dimensioni, e questo faceva ben comprende in che guaio era ora Febh: stava per scontrarsi con un rivale i cui attacchi avevano una portata esagerata. Bruciò i tre metri che lo separavano dal nemico con un passo, mentre caricava l'arma . Ancora una volta non si risparmiò nel controllo del sangue spingendosi fino alle frontiere del sapere Mikawa; era ormai chiaro che non si muoveva con la forza dei suoi muscoli bensì con la manipolazione stessa ! [Manipolazione 13 unità di Sangue]. I quattro attacchi sarebbero stati più rapidi dei precedenti e altrettanto oculati nel susseguirsi [for = vel 975, pot 65, 1-2-3-4 Slot Azione] e dall'alto, vista la differenza di stazza, interessavano: testa, torace, spalla sinistra e ginocchia. Il primo attacco era un fendente dritto che, se andato a segno, avrebbe letteralmente tagliato in due la testa del giovane; parare quel colpo era di certo un'impresa Ercolina e la belva sapeva che una schivata laterale era l'ipotesi più plausibile. Per questo motivo, per il secondo assalto, la creatura non avrebbe perso tempo e si sarebbe accucciata leggermente sulle gambe per compiere un tondo all'altezza della cassa toracica dell'amministratore: un colpo che se andato a segno avrebbe di certo portato in condizione critiche polmoni e il cuore. Khorne dalla sua aveva la portata la quale, considerando il braccio più l'arma, avrebbe consentito di raggiungere il bersaglio anche a seguito di lunghi spostamenti. Ritrovato il contatto con Febh [Slot gratuito, se necessario] il terzo colpo sarebbe arrivato dall'alto, un affondo di punta capace di inforcare come uno spiedo lo Yakushin dalla spalla fino alle gambe. Infine, tramite una repentina inversione di guardia e la conseguente torsione del busto, il Dio si sarebbe piegato in basso impegnandosi in un movimento a 360 gradi che avrebbe condotto l'arma all'altezza delle ginocchia del rivale...Sarebbe stato un movimento praticamente impossibile da compiere per un combattente di quella stazza, e per questo molto imprevedibile; la manipolazione che animava i movimenti della creatura li spingeva oltre il limite consesso da un normale corpo! Quell'essere poteva compiere qualsiasi movimento...stava al suo buonsenso capire fin dove poteva spingersi senza subire contraccolpi!

Che quella serie inferocita di colpi avesse ridotto l'amministratore in poltiglia o meno, mediante un poderoso balzo all'indietro il Dio si allontanò dal suo rivale ad oltre dieci metri usufruendo di quegli istanti di tempo di distrazione che la sfuriata precedente agli avrebbe concesso [Intuizione, 5 Slot azione, Movimento felino]. Prese dunque ad eseguire dei sigilli, o per meglio dire, quei sigilli...Il sangue di Diogenes e quindi della creatura era già nel corpo di Febh; sarebbe bastato concludere la sequenza e pronunciare l'ordine da far eseguire all'ignaro ragazzo per mettere fine a quello scontro [Tecnica Rapida, Tentei no Imei].

" Ho bisogno delle mie armi e solo il Garth può avere! Trova Vermiglio Roccia e Sangue! "

Non lo dava a vedere ma quell'ondata di batteri sempre più corposa e costantemente in circolo iniziava a farsi sentire. Quello Yakushi gli stava dando del filo da torcere! Doveva sbrigarsi a prendere il controllo di quel corpo...il chakra di di Aloysius cominciava a scarseggiare!

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Intanto nella Villa era stato chiamato l'allarmo generale. Le grida del ragazzino avevano messo tutti in allerta e ora nel corridoio del piano superiore vi erano Anteras, Ukitake, Ashiro e Omoi.



" Ma cosa diavolo..."

La scena in effetti era assurda: un ragazzino impugnava la spada leggendaria del Kokage, Febh sembrava impazzito e sembrava avercela con un ninja comparso dal nulla ma che il jonin delle squadra speciali aveva già visto in passato. In ogni caso la minaccia vera era rappresentata dall'amministratore e Omoi sapeva bene l'entità del pericolo che tutti stavano correndo. Doveva tentare di mettere al sicuro tutti, corpo di Aloysius compreso.

" Attaccate! "

Gli serviva un diversivo e sperava che sia i suoi compagni che i due "ospiti" potessero aiutarlo. Sembrava in trance quindi magari non era così lucido da carpire da dove arrivasse il pericolo maggiore: i tre abitanti della villa non aspettarono più del dovuto e iniziarono a bersagliare lo Yakushin con armi a distanza [Ordine (Superiore), Pot 20] trovando un varco attraverso la porta.

" Febh puoi sentirmi? Devi calmarti...stai per uccidere un ragazzino. Calmati...calmati! "

Provò a comunicare Omoi telepaticamente allo Yakushi [Comunicazione Mentale]. Ma sapeva che nulla sarebbe cambiato, quella non era una semplice crisi, aveva già visto quegli occhi iniettati di sangue. Prese dunque la sua Kusari Gama...doveva cercare di immobilizzarlo e conosceva solo una tecnica abbastanza potente che faceva al caso suo; dopotutto Febh non era da considerare meno catastrofico di un Demone allo stato libero. I sigilli vennero compiuti rapidamente e la catena si ingigantì fino a dominare completamente la scena estendendosi dal corridoio fino alla stanza [Catena degli Uzumaki, 30 metri]. Se i due ninja avessero continuato ad attaccare l'Amministratore o meno, alla fine Omoi avrebbe mosso la sua arma cercando per tre volte di immobilizzare il ragazzo [Blu, Intralcio Medio] prendendolo alle spalle e dai lati sfruttando a pieno ogni centimetro della catena. Sapeva di non avere la forza per sconfiggere Febh ma almeno poteva guadagnare un po di tempo!

Yachiru avrebbe raggiunto proprio in quel momento il piano superiore ma fu subito fermata da Ukitake il quale le avrebbe urlato contro:

" Chiama tutti gli altri, Febh è fuori controllo! "

A breve sarebbero arrivati rinforzi ma davvero si poteva fermare Febh?

" Osi sfidarmi con insulse copie?! Patetico mortale, sarai mio così come quello stupido del Garth! "

Diceva così ma in realtà Khorne poteva ben vedere come, grazie a quella tecnica, lo Yakushi era riuscito a salvarsi dal suo furioso attacco. Quel ninja riusciva ad adattarsi perfettamente al suo progressivo incremento di controllo sanguigno, valutando con freddezza disumana ed estrema efficienza la difesa migliore per uscirne con meno danni possibili.

Quella maledetta unghia ancora gli dava rogne, nonostante la sua forma da avatar! Per tutto questo tempo non se ne era curato poiché non pensava di avere difronte un rivale capace di metterlo in difficoltà. Un'altra torsione capace di causargli dolore e paralisi nella zona addominale, uno status che nemmeno i suoi geni Mikawa potevano convertire [DnT Medio -> Ferita Leggera].
Stizzito sfilò l'unghia dall'addome gettandola a terra, proprio mentre lo scontro ravvicinato stava per riprendere.

Uno, quello che aveva eseguito le posizioni magiche della tecnica e per questo etichettabile come originale, rimase al suo posto mentre i suoi alter ego scattarono verso il Dio armate di zambato. I movimenti e la dinamica degli attacchi in realtà furono banali e prevedibili: la lunga corsa si concluse per una copia con un fendente verso il braccio armato, un assalto facilmente schivabile mediante un balzo laterale visto il chakra impiegato per compensare la rigidezza del tronco [Medio, Riflessi 750]. Il secondo fendente invece fu parato semplicemente frapponendo l'enorme arma di sangue a quella danneggiata della copia muovendo il braccio del corpo attraverso la manipolazione sanguigna [1 unità, Riflessi: 700 + Basso 75]; una scelta forzata vista la sequenza degli eventi e che si rivelò la più efficacie visto anche il trucchetto che Febh aveva ideato. L'attivazione del Genjutsu e le doti manuali dell'Otese infatti avevano ben celato l'applicazione della bombacarta che deflagrò inglobando le tre figure sotto lo sguardo attento del Febh spettatore. Il Dio fece in tempo solo a levare la mano dall'impugnatura e appoggiarsi alla sua arma la quale si ruppe in mille pezzi generando, data la vicinanza con l'origine della deflagrazione, un cono di sicurezza che isolò gran parte del corpo di Khorne (già rafforzato dall'armatura naturale acquisita con la nuova forma). Questo, unito alla sua mostruosa resistenza lo fece uscire praticamente illeso dall'esplosione [Zambato + 30 Sovrano Mikawa, Res 900, Ferita Leggera]...tuttavia, quando i fumi generati dalla bombacarta erano ancora alti, le urla del Dio riecheggiarono nell’aria:

" WHAAAAAAARGGGGGGGGG “

I batterei Yakushi avevano iniziato a consumare l’essere dall’interno [DnT Grave->Ferita Leggera].

" WHAAAAAAAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAH “

Ma l’abominevole urlo di dolore si tramutò in una fragorosa risata; quando nube si diradò, Febh avrebbe notato il suo rivale in ginocchio con gli occhi fuori dalle orbite ricolmi di capillari rotti. Le vene che solcavano il cranio cavo stavano per scoppiare mentre i muscoli del corpo si erano ingrossati ancor più di prima.
Rideva in maniera schizofrenica anche se sembrava essere giunto ad una verità prima celata: compose i sigilli del Rilascio [Slot tecnica Base], dicendo:

" Ci voleva un po’ di vero dolore per ritrovare lucidità. Ho subito i danni di quella dannata unghia talmente tante volte che potrei farla una mia tecnica…e poi, distorcere il mio sangue? Non ti sopravvalutare insulso essere, il Sangue dei Mikawa unito a quello dei Kenkichi non ammette padrone al di fuori di me.
E ora, vediamo se userai ancora i cloni per salvarti da me muahmuahmuha “

Il sangue a terra alimentato da nuovo liquido cremisi si mosse rapido in due ondate bruciando la distanza che lo separava dall’amministratore tentandolo di attaccare per quattro volte consecutive [2x5 Unità] . La forza raggiunta con l’ultima trasformazione aveva garantito il massimo controllo sul sangue possibile per ora e questo rendeva ogni goccia del liquido cremisi un’ardua insidia anche per il suo fortissimo rivale [vel 975, for 900, 2xPot 50, 2xGigante]. Il primo ammasso di sangue avanzò dritto in direzione del corpo rivale, mentre il secondo lo seguiva parallelamente alla sua destra [1 Slot Azione]. Se schivare sarebbe stata la prima scelta di Febh, allora probabilmente lo avrebbe fatto in alto o alla sua destra, per questo i costrutti vennero successivamente mossi ruotando in senso antiorario formando un turbine verso l’alto che avrebbe intercettato questo tipo di movimento o comunque generato una seconda doppia minaccia indipendentemente dalla prima difesa del ninja [2 Slot Azione]. Il terza battuta i due ammassi avrebbero tentato di attaccare da due lati opposti il centro dell’otese con il chiaro intento di schiacciarlo a mo’ di pressa sfruttando la tremenda forza che li muoveva [3 Slot Azione]. Infine, avvicinandosi per formare un solo dall’enorme superficie si sarebbero mossi specularmente per tentare di schiacciare il ragazzo dall’alto verso il basso a terra, riducendolo in poltiglia [4 Slot Azione].
Intanto Khorne si sarebbe alzato da terra, levitando fino a raggiungere quasi 27 metri di altezza [Intuizione, 5 slot azione, 5 unità] , la distanza massima per continuare a mantenere il controllo sul sangue a terra.
Ormai era anche difficile nasconderlo: l’azione “curativa” deluso rivale stava avendo la meglio. Gli serviva la sua armatura e soprattutto necessitava di Mumei, quindi doveva riuscire a guadagnare tempo prezioso affinché i frutti della sua imposizioni cremisi maturassero. Il tutto sperando che le scorte di chakra del corpo ospite durassero abbastanza; in quella battaglia interiore non vi erano tonici da poter usare.

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Così non va, non lo bloccheremo a lungo. Fu questo il pensiero di Omoi al termine di quel primo tentativo: Febh era un mostro e la "cosa" che lo stava possedendo ancora non aveva preso il controllo totale sul suo corpo. Quei movimenti e quella forza non erano ancora paragonabili alle caratteristiche proprie del vero Yakushi, per fortuna, quindi se avevano una possibilità era nell'immediato.
Lo aveva percepito distintamente con la sua comunicazione mentale…cercare di farlo ragionare non sarebbe servito a nulla. Erano in superiorità numerica ma il contributo del ragazzo della Kusanagi e degli altri abitanti della villa era praticamente nullo: effettivamente erano in due ma almeno il “neo compagno” non aveva perso le speranze. Per reagire prontamente al raiton scagliatoli contro, Omoi dovette sfruttare le sue doti da sensitivo in maniera da concedere ai suoi riflessi maggiore tempo per far muovere il suo corpo [Premonizione]. Nonostante la schivata in tempi record, parte della gamba sinistra venne investita dal jutsu provocandogli non poco dolore [ferita MedioLeggera] ma almeno era salvo.

Doveva rifondarsi all'attacco cercando di combinare le sue mosse con quelle degli altri ninja; proprio per questo mentre gli altri impegnavano amministratore indemoniato lui applicò in due punti della catena due esplosivi, uno derivante da una bombacarta [1 Slot Azione, pot 70] e l’altro dalla tecnica del Sigillo Esplosivo [Tecnica Economica, MedioAlto, Pot 80]. Ovviamente manipolò parte della catena per impedire di essere visto dallo sguardo attento del suo rivale [Slot Gratuito].

Quando Shinken diede il via libera, la lunga arma si mosse dunque rapida cercando di immobilizzare Febh, inglobandolo per intero, per tre volte [2-3-4 Slot Azione] in rapida successione sfruttando parti diverse e distanti del metallo rendo gli attacchi multi direzionali e imprevedibili. In particolare tentò di afferrarlo in sequenza dal lato destro, dalle spalle e poi dal sinistro, mascherando le vere minacce tramite le oscillazioni della catena. La presa aveva una doppia funzione, imbrigliare anche solo per un istante Febh e proteggere gli altri da ciò che sarebbe accaduto a breve…si, perché gli esplosivi, applicati sulla parte interna della catena, sarebbero detonati contemporaneamente con estremo tempismo a stretto contatto con l’amministratore impedendo qualsiasi schivata. Ovviamente la catena si sarebbe spezzata in due punti, lasciandone praticamente solo un terzo a disposizione del sensitivo; un pegno che Omoi era ben disposto a pagare pur di mettere fine a quella assurda soluzione. Era già stremato e aveva finito le idee non potendo contare su Eiatsu.

Qualora anche quel tentativo non fosse andato a buon, quindi se Febh fosse ancora in piedi dopo quel tremendo attacco pronto a sprigionare la sua vera forza, avrebbe interrotto ogni azione bellica invitando tutti a fare lo stesso:

“ Ok, hai vinto tu. Ti porterò dove l’armatura dei Mikawa è custodita ma solo se smetterai di attaccare. “

Sapeva dove Diogenes custodiva i suoi giocattolini e forse i meccanismi difensivi messi a difesa dei tesori avrebbero fatto guadagnare più tempo di quanti tutti loro insieme potevano sperare di fare.

" Fermate questa follia! "

Urlò Omoi a tutti i presenti intimandoli di deporre le armi. Febh era semplicemente troppo forte per tutti loro e continuare ora che l'unico vera possibilità di guadagnare tempo era fallita avrebbe portato solo alla loro morte. Il ragazzino era nuovo del villaggio e non poteva sapere quanto Febh fosse pericoloso se solo volesse mentre Shinken, dii cui aveva sentito parlare e conosceva le avventure otesi, non poteva sapere quanto rapidamente quel ragazzo aveva scalato la classifica dei ninja più forti del continente.

" Tu..non muovere un muscolo! E ragazzino, non provare ad usare quel kunai! "



Qualora il giovane avesse continuato nelle sue azioni, spinto dall'irrefrenabile istinto di sopravvivenza, Omoi avrebbe agito svelto tirando un kunai in direzione del ragazzo per colpirlo con la parte del manico alla nuca e tentare stordirlo prima di far davvero incazzare il nemico [Blu]. Febh avrebbe potuto calcolare facilmente quella traiettoria e intuire che non si trattasse di un attacco diretto a lui...la via "diplomatica" era l'unica percorribile in quel momento e quello sfortunato studentello non aveva ancora la preparazione adeguata per sostenere psicologicamente una situazione del genere.

" Ora, stiamo calmi...tutti. Ti porterò dove Aloysius custodisce quello che cerchi...seguimi. "

Parlava lentamente cercando di tenere ferma la voce sebbene sapeva di star correndo un enorme rischio. Stava portando il nemico esattamente dove voleva, non sapendo cosa avrebbe potuto fare realmente con l'artefatto leggendario dei Mikawa...ma, oggettivamente, quanto tempo avrebbe impiegato quell'essere con il corpo di Febh per ammazzarli tutti, sventrare la villa e trovare quello che cercava?

Invitando con lenti ed ampi gesti indesiderato ospite a seguirlo e lasciare la stanza sarebbe sceso al piano di sotto per entrare nella sala dei trofei della villa. Agli altri abitanti della villa sarebbe bastato osservare lo sguardo di Omoi per capire di doverlo assecondare...in totale erano più di dieci contro un solo ninja, e non potevano fare nulla per fermarlo! L'unica cosa ad impedire a quel senso di impotenza di tramutarsi in pura rabbia era la fiducia che tutti riponevano nelle azioni di Omoi...

Si, perchè ovviamente il ninja delle squadre speciali non si stava semplicemente arrendendo. Aloysius poteva salvarli tutti anche da mezzo morto...doveva confidare nelle tecniche del Mikawa, nell'unico potere che poteva dare del filo da torcere al demone che aveva preso possesso dell'amministratore, nella speranza che quest'ultimo trovasse il modo nel debellare il suo ospite. Omoi si era fatto una idea di come tutto ciò fosse accaduto e se c'era qualcuno che poteva contrastare il sangue dei Mikawa quelli erano i batteri Yakushin.

Sarebbero entrati in una grossa stanza piena di armature, oggetti di valore e cimeli storici. In fondo al corridoio formato dalle armature vi era un grosso leggio su cui era poggiato un vecchio diario. Avevano spostato tutto dal vecchio covo di Yashimata alla villa non appena l'Akuma era scomparso e la situazione ad Ame si era stranamente riattivata con la comparsa di potenti e ignote figure. La villa non era divenuta ancora un vero Covo ma qualche funzionalità era stata già implementata tra le mura di quella storica abitazione, baluardo di molte generazioni di ninja.

Omoi conosceva la combinazione per l'armatura perchè era stato lui stesso ad inserirla su ordine di Aloysius quando questo era ancora allettato, dopo il suo rientro dalla Rosa. Trovare la pagina esatta e individuare il codice a fori che azionava il giusto meccanismo sarebbe stato un lavoro che avrebbe richiesto un grande senjutsu e molto tempo...Quel vecchio tomo era composto da circa cento pagine, di cui la maggior parte criptate e scritte con il sangue, mentre il sistema di sicurezza a fori non poteva essere rotto da semplice "forza bruta". Certo, l'alternativa era disintegrare l'intera villa per ricercare i tesori in essa nascosti e il jonion sapeva bene che Febh ne era capace.

" Bene, è questa...la cerca dell'armatura di Khorne. "

E pigiando rapidamente sui fori posti lì vicino avrebbe fatto aprire uno scompartimento segreto dal soffitto dal quale sarebbe caduto un rotolo di richiamo. Omoi lo avrebbe posto a Febh, dicendo:

" La tecnica del richiamo ti permetterà di svelarne il contenuto..."

Qualora il nemico nei panni dell'amministratore avesse eseguito la tecnica, dalla nuvola di fumo sarebbe apparso un grosso baule. Aprirlo non sarebbe stato affatto facile; oltre ad essere estremamente resistente [Pot 80, durezza 3], su di esso era statoi applicato un sigillo che lo rendeva inscassinabile ai più. Omoi non sapeva se questo sarebbe bastato per fermare Febh, ma almeno in tutto ciò avrebbe concesso tempo al vero Febh (percepito per un istante tramite la comunicazione mentale) e focalizzato le attenzioni di quell'essere sull'oggetto del suo desiderio e non su di loro.

::: Intanto da qualche parte nella mente di Febh :::

" Finalmente mi affronti da vero mostro, Yakushin!!!! Muhamuhamuha Vienimi a prendere se ci riesci! "

Sebbene Khorne stesse avendo la peggio in quello scontro, non poteva che essere entusiasta della trasformazione del ragazzo che aveva difronte. Era il dio del caos, dell'odio, della guerra e della violenza...godeva nel combattere al punto di essere felice delle sue stesse ferite! Ormai non era più lucido, sentiva solo il sangue pulsare attraverso le enormi vene del suo corpo abnorme.

Credendo impossibile che quel moscerino potesse arrivare dove fluttuava reagì in ritardo al salto "con trampolino" del rivale. Ma cosa gli importava? Quella frusta non avrebbe minimamente intaccato la sua armatura naturale...bhè, potete immaginare la sua reazione quando percepì senza poter alzare una vera difesa la spada arrivargli alle spalle: lo schiocco di dita provocò una rotazione che ingigantì le potenzialità dell'arma che riuscì a bucare le difese dell'essere ferendolo seriamente [Resistenza 900, Difesa 30, MedioGrave]. Istantaneamente il corpo da perfetta macchina da guerra andò a redistribuire i danni di quell'attacco che avrebbe spezzato la schiena di chiunque....ma la verità era che ormai Khorne era quasi al limite e quello che avvenne subito dopo lo portò davvero allo stremo delle forze.

Si perchè l'ultima ondata di batteri fu devastante; il Dio vomitò sangue respirando affannosamente...era allo stremo [MedioLeggera]. Per la prima volta non si gettò furiosamente all'attacco, rinnegando gli stessi ideali che lo elevavano sopra i comuni esseri viventi. Per la prima volta venne meno al suo appellativo di Dio...per la prima volta stava provando lui stesso paura.

Sfilandosi la spada dal corpo e gettandola via avrebbe urlato al suo rivale:

" TU!!!!! TU!!!!! COME HAI FATTO A SUPERARE ME, IL DIO DELLA GUERRA!!!! I TUOI DANNATI BATTERI! SONO STATI LORO!!!!
MA ANCORA NON CI ARRIVI VERO? SE AMMAZZI ME, UCCIDI ANCHE IL TUO AMICO!! MUHMAUHMUHA"

Ora l'unica cosa che poteva salvarlo ora che era completamente uscito di senno era la sua armatura.

:::



" E' stato bello...Febh. Facciamola finita.
Altro che un Dio, difronte all morte siamo tutti uguali, proviamo tutti paura...è questa la verità "

Chi stava combattendo davvero quella battaglia? Era davvero un mistico Dio del Sangue ad aver dato inizio a tutto?

CITAZIONE

Chakra "Khorne": 937,5+ 30 (Mantenimento Sovrano Mikawa) + 12,5 (manipolazione corpo) = 980/1000
Vitalità "Khorne": 1/22,5 (5/18 Unità di sangue usate)

OT: Finale shock?

" Tu sei..."

Ma non fece in tempo nemmeno a completare quella frase. L'immenso potere dal raiton sprigionato da Febh lo colse in piede folgorandolo ripetutamente. Quei fulmini neri lo stavano letteralmente consumando pezzo a pezzo, e più la tecnica acquisiva potere più il Dio si sgretolava dall'interno dimostrando la sua natura effimera di mera costruzione del Sangue.

L'ultima esplosione generò una coltre di fumo tale da nascondere in pieno il Dio e, poco dopo, insieme ai frammenti di quest'ultimo il corpo del vero Garth precipitò a terra, consumato da quello scontro senza precedenti. Rovinò a terra, apparentemente privo di coscienza: forse il Dio non aveva mentito su tutto, davvero stava traendo in qualche modo sostentamento dalle scorte di vita e chakra del Garth...



Ma prima che Febh potesse fare nulla, avrebbe perso possesso di quel corpo e, mentre la vista gli si appannava, l'intero luogo proiezione della sua mente si accartocciò su se stesso inglobando i due Jonin al suo interno.

::: Nel mondo vero :::

La reazione della "cosa" che si era impossessata di Febh nel vedere il suo oggetto di desiderio rinchiuso nel forziere ideato da Diogene meravigliò non poco Omoi. Si era fatto in disparte, lasciando che la creatura mostrasse tutta la sua debolezza...era come un bambino ad un passo dal suo gioco tanto cercato ma senza alcun modo di poterlo avere. Gli minacciò nuovamente ma a quel punto poco valevano le sue parole: Omoi aveva capito che qualcosa stava agendo dall'interno e che il nemico, proprio nel momento in cui sembrava aver acquisito la piena padronanza di quel corpo, stava per perderlo!

Ogni colpo che l'Amministratore dava a quel forziere, il suo interno si attivava sprigionando una luminescenza visibile attraverso l'apertura del coperchio. L'armatura sembrava reagire alla presenza del suo vero padrone, annidato nel corpo del portatore che stoltamente lo aveva fatto uscire dal corpo del Garth. Dopo qualche secondo anche l'artefatto Mikawa stava cercando in tutti i modi di evadere dalla sua prigione, urtando con forza contro le pareti interne...era come se volesse ricongiungersi con il suo padrone, come se fosse animata da una volontà propria!

Il Sensitivo approfittò di quel momento di distrazione per ingerire un tonico di recupero ed attivare una delle sue abilità più utili [Percezione del Vero]. Una gabbia di chakra attorniava la mente dello Yakushin e aveva lo stesso colore del chakra di Aloysius! La sua possessione era della stessa natura della tecnica illusoria che diverse volte aveva visto usare al suo padrone...il controllo che solo i Mikawa sapevano esercitare sul corpo e la mente altrui. Sapeva che quel jutsu aveva bisogno di una particolare attivazione ed infatti tracce dello stesso chakra del Garth erano presenti in una ferita sanguinante sul palmo della mano del ragazzo. Quella fu la prova definitiva di quanto aveva sospettato sin dal principio, dal momento in cui aveva sentito qualcosa di strano nella mente dello Yakushin.

Liberarsi di quella potentissima illusione dall'interno era praticamente impossibile, soprattutto se l'ordine imposto non era così "disturbante" per il malcapitato, ma dall'esterno si poteva fare...dovevano sono collaborare e agire all'unisono. Già, perchè nonostante Febh avesse vinto la sua battaglia interiore, fin quando Aloysius fosse stato in vita, il genjutsu avrebbe continuato ad infettare la mente dell'Amministratore!

" E' sotto il controllo di una illusione. L'unica soluzione è rilasciare il jutsu...ma è molto potente, servirà anche ferirlo a sufficienza. Seguite tutti le mie azioni e tenetevi pronti! Dobbiamo agire con estrema sincronia! "

Disse, tramite la comunicazione mentale, a tutti i ninja che potevano aiutarlo in quel momento. Quindi si avvicinò cautamente al baule e a Febh, che richiedeva a gran voce il suo aiuto...e provò il tutto per tutto. Si accucciò vero la serratura del forziere e fece per pungersi il dito con la lama della kusari gama, l'equipaggiamento ormai malconcio e ritornato alle sue normali dimensioni. Poi, nell'istante in cui la goccia di sangue stava per uscire dalla ferita, azionò la sua strategia.

" Febh, so che puoi sentirmi! Sei sotto una potente illusione! Devi svegliarti, devi ritrovare la via! Ti stai facendo battere COME UN POLLO! "

Passò quell'informazione alla mente del ragazzo, conscio che probabilmente non sarebbe riuscito a svegliarlo dal jutsu, ma speranzoso almeno in un attimo di titubanza, una piccola falla nelle sue difese, in maniera da riuscire a passare il pezzo di catena attorno al collo del nemico ed immobilizzarlo quel tanto che bastasse per permettere a tutti di sferrare il loro attacco [Intralcio Medio, Pot 30]. Si perchè i tre gruppi di gregari non avrebbero esitato ad attaccare con tutto il loro arsenale bellico il jonin in quell'unico momento di debolezza indotto dalla comunicazione mentale e l'intralcio fisico di Omoi, che avrebbe dedicato anima e corpo in quel tentativo di immobilizzazione [3 Slot Azione, Blu]. Le armi da lancio scagliate da tutto il gruppo di ninja, accorso all'interno della sala alle spalle del duo, non era poi molto potente [Ordine superiore, Pot 20 x3] ma aveva un ampio raggio e avrebbe contribuito al solo intento comune, ovvero quello di sciogliere quell'illusione!

Al resto avrebbero dovuto pensare gli altri due protagonisti di quella storia.

::: Intanto :::

Ukitake non era rimasto con le mani in mano in tutta quella situazione. Mentre gli altri seguivano la situazione da vicino, sul ciglio della porta che conduceva alla sala dei trofei, lui era tornato al piano di sopra per soccorrere il ragazzo e introdurlo al piano di Omoi.

Bastarono due potenti schiaffi e un tonico di ripristino per farlo rinvenire, ma il suo risveglio fu più brusco di quanto si potesse immaginare.

" Non è ancora finita! Omoi ha ancora bisogno del tuo aiuto! Abbiamo un piano!"

Lo avrebbe informato su tutto ma spettava al ragazzo dare il suo contributo. Il suo compito era intrufolarsi nella stanza, possibilmente senza essere visto, ed effettuare il Rilascio non appena l'altro ninja, quello che era venuto in suo soccorso poco prima, avesse compiuto il relativo sigillo.

Era una situazione disperata e il fatto che toccasse ad un ragazzino risolverla la diceva lunga sulle possibilità di successo di quel folle piano.

CITAZIONE

OT/ Siamo all'atto finale! Il genjutsu ha potenza 90. Omoi ha fatto il suo, ora un ultimo sforzo per concludere questa avventura! /OT

Chakra Omoi: 10/150 + 60 tonico - 3x10 comunicazione mentale - 30 percezione del vero = 10/150