Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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    Il Ritorno


    parte VII



    Stai forse cercando di spaventarci prendendotela con un ragazzino?


    Esordì Shinken non appena Febh tentò di spezzare la gamba al giovane malcapitato. I suoi occhi erano fissi sul suo interlocutore e dimostravano ancora una volta come il Fedaykin non avesse paura di fronteggiarlo, persino a parole. I Fedaykin di Oto non provano paura, non temono lo scontro e non temono la morte. Nemmeno contro di te, qualsiasi cosa tu sia. Da quel grigio spento gli occhi del Jonin tornarono del loro colore naturale, sostenendo lo sguardo dell'amministratore posseduto. In un certo senso quello che si raccontava della vecchia scuola di Oto era perfettamente rappresentato da Shinken: altero, superbo e senza paura, persino in una condizione di palese svantaggio.

    . ... .


    E così, dopo esser entrati nella sala dei trofei, il gruppo si fermò davanti al tomo con i sigilli di richiamo, quello che sembrava proprio contenere l'armatura tanto agognata dall'essere. Il Fedaykin si era tranquillamente posizionato difronte ad esso, rimanendo in attesa di ulteriori sviluppi, osservando Febh e tutti gli altri presenti attraverso l'ecolocalizzatore riattivato da poco. I suoi occhi erano tornati ciechi, grigi e spenti, ma il Jonin era perfettamente conscio di tutto quello che stava accadendo intorno a lui, persino delle fugaci espressioni di dolore che trasparivano dal volto di Febh. Qualcosa stava andando storto al demone, Omoi aveva avuto ragione.

    Il suo battito

    Radar_Sense_Modern_BN

    è cambiato. Gli sta succedendo qualcosa... controllare il corpo di uno Yakushi è un impresa quasi impossibile, quel poco di sangue non avrebbe mai potuto renderlo schiavo. A questo puntava il barbuto, sapeva che Febh avrebbe debellato l'intruso, era solamente una questione di tempo.
    Il suo ecolocalizzatore stava cercando di captare più informazioni possibili dal corpo dell'amministratore, Shinken non era ancora in grado di sfruttarne tutto il potenziale ma, man mano che lo utilizzava, scopriva sempre qualcosa di nuovo.

    Con una lama puntata alla gola Shinken venne poi intimato a richiamare il contenuto della pagina aperta. Con fare scocciato annuì ed mimò al posseduto di scansare leggermente la lama dalla sua gola per poter meglio utilizzare la tecnica del richiamo. I cinque sigilli non furono rapidi, un Jonin qualsiasi avrebbe sicuramente fatto di meglio ma Shinken non aveva fretta, non tanta quanto il suo interlocutore Mi sembri impaziente. Non è mai saggio essere impazienti. Disse mentre fletteva le gambe e si abbassava per colpire la pagina individuata da Omoi. Dopo il tipico sbuffo di fumo provocato dal RichiamoTecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Questi utilizzi richiedono 1 slot tecnica avanzato ognuno. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo 1/4 Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: 1/4 di Basso)
    , Shinken indietreggiò, lasciando il robusto forziere all'essere.

    Alla fine sembrò proprio che il Demone avesse perso. Alla vista del baule, il posseduto quasi impazzì. Desiderava così ardentemente l'oggetto racchiuso in quel forziere che stava dando di matto, era ancora più evidente a tutti i presenti la fretta che aveva di entrare in possesso dell'armatura. E quella fretta stava mostrando a tutti le debolezze dell'essere, confermando che stava perdendo la lotta per il possesso di quel corpo.


    CITAZIONE

    " E' sotto il controllo di una illusione. L'unica soluzione è rilasciare il jutsu...ma è molto potente, servirà anche ferirlo a sufficienza. Seguite tutti le mie azioni e tenetevi pronti! Dobbiamo agire con estrema sincronia! "


    Già, un genjutsu veicolato dal sangue di Diogene, proprio quello che era entrato in contatto con con Febh. Shinken non reagì alla comunicazione mentale, stava aspettando che Omoi desse il segnale per poter agire. Non appena ebbe la conferma che era arrivato il momento, cercò di colpire il suo avversario con le ultime energie rimaste. L'Inner BladeLama Interna [Mischia]
    Si tratta si un innesto metallico nel corpo del ninja che può essere applicato negli arti superiori o inferiori. Una lama d'acciaio viene applicata direttamente sulle ossa ed i muscoli. La lama deve rientrare entro i limiti anatomici della zona in cui innestato; può essere retrattile o fissa.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    scattò fuori dal polso sinistro del ninja con tre colpì in sequenza, per poi rientrare velocemente nelle carni del suo possessore [ Slot Azione 1, 2, ]1 Fendente alle gambe ed 1 Affondo al busto.
    VEL 500 FO 500 pot 15+20 TB Manipolazione della Natura

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi x2
    - Potenza contro armi x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]

    Consumo: 3 bassi
    . Immediatamente dopo l'ultimo affondo, Shinken avrebbe eseguito il più velocemente possibile la tecnica del RilascioRilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: 6 Basso )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 60 ]
    ,conscio di non averne più cercò di toccare Febh sulla spalla per liberarlo da quella fastidiosa illusione.


    Consumo di chakra :
    57.5/60

     
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    Oto, sounds Good

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    Amano
    Villa Mikawa, post VIII

    Qualcuno bussò alla porta, ma ero stanco e non avevo intenzione d'alzarmi Dannazione! Lasciatemi dormire... , ma non ci fu pace, altri due colpi alla porta mi fecero rigirare nel letto mentre un appagante tepore si propagò sotto le lenzuola facendomi sorridere Mi sarò pisciato addosso?! .

    D'improvviso mi ritrovai sveglio, l'uomo che stava leggendo un libro al Garth in coma, prima che tutto diventasse un'assurda lotta per la sopravvivenza, era chino su di me e con fare frettoloso mi spiegò che era necessaria la mia presenza per salvare il Mondo dal Maligno Febh Yakushi... o qualcosa del genere. In risposta rimasi a fissarlo con aria trasognata, ancora stordito dagli eventi appena passati, mi ci vollero una manciata di secondi per rimettere tutti i tasselli al loro posto e chiedermi come mai, a parte un generale indolenzimento simile a quello che coglie le membra dopo una prolungata inattività, mi sentissi quasi in perfetta forma. Era la prima volta che assumevo un tonico ninja e mi sembrava di esser stato miracolato.
    Ukitake mi portò a conoscenza dei fatti, c'era poco tempo per pensare, dovevo agire alla svelta e dopo la vergognosa condotta che avevo tenuto davanti a tutti era il tempo per me di riscattarmi. Saltai in piedi, trattenendo un rantolo di dolore quando mi accorsi che avevo una gamba completamente livida all'altezza dello stinco, ma non potevo curarmi di quella piccola botta -inconsapevole che era tutto ciò che era rimasto della frattura- il tempo che ci era stato concesso per mettere la parola fine alla vicenda andava velocemente ad esaurirsi. Andiamo, conducimi dagli altri! avrei quindi corso a perdifiato alle spalle del canuto servitore fino a raggiungere il muro di persone accalcate davanti all'ingresso della sala, giusto quello che mi serviva per non essere visto ed avvicinarmi di soppiatto per osservare la situazione.
    Arrivai silenzioso come un ragazzino scalzo può essere e sgattaiolai tra i presenti senza proferir parola, quasi loro stessi non si accorsero di me data la concentrazione completamente catturata dal trio nei pressi del forziere, quindi ebbi modo di osservare Omoi che, in un impeto coraggioso, si scagliò nuovamente sul posseduto ed all'unisono una salva di armi da lancio minacciò le carni dello Yakushi. Anche Shinken non rimase in disparte e quando vidi partire il suo attacco furioso capì che dovevo mettermi in azione in prima persona. Basso sulle ginocchia, schiacciato tra le gambe della folla lì riunita mi prostrai in avanti, quasi alla stregua di uno scattista in attesa dello sparo di inizio gara e come tale mi sarei lanciato in corsa, con tutta la velocitàMezzo basso, Velocità Bianca+2 di cui ero a disposizione, l'unica cosa che dovevo fare era raggiungere il Takastui intrecciare le dita ed entrare in contatto con lui nel momento in cui egli stesso stesse eseguendo la tecnica del rilascio, nulla di più semplice insomma. Ero determinato a compiere la missione che il signor Ukitake ed Omoi mi avevano affidato e forse, in quel modo avremmo potuto mettere la parola fine a quel bordello.
    Con il legno che scricchiolava sotto la pressione dei miei piedi, mi preparai ad eseguire la singola posizione richiesta dal jutsuRilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 ]
    , lesto mi portai al fianco del mio salvatore giusto in tempo per vederlo legare le mani tra di loro come io stesso stavo facendo, allungai quindi un braccio posando appena il polpastrello del medio al suo braccio già protratto in cerca di un contatto con Febh, mi distesi per quanto possibile per non tardare di un istante e dar così vita ad una tecnica del rilascio potenziata con cui salvare il Mondo dal Maligno Febh Yakushi... o qualcosa del genere.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Io sono la tua Unica Opportunità


    Per qualche strano motivo quando riebbe il controllo di sè stava battendo violentemente su una specie di cassa, desiderando il contenuto con una foga che mai si sarebbe aspettato. La cosa lo colpì, perchè se avesse voluto aprire quel forziere gli sarebbe bastato usare un briciolo delle sue capacità di controllo del chakra e della rotazione per smantellarne ogni meccanismo senza complicarsi troppo la vita...quindi...perchè la stava colpendo? Ebbe quasi un contato di vomito mentre del sangue colava dalla bocca e fuoriusciva dagli occhi a mò di lacrima, reso del tutto innocuo dalle sue capacità curative: sapeva di aver eliminato completamente la minaccia, e per quanto sfocato, ricordava ancora ciò che era accaduto in quella specie di mondo interiore, ma proprio non capiva come fosse finito in quel posto, dove diavolo fosse Gene e cosa centrasse quella cassa. Svelto. Si sentì dire, mentre Omoi, quel barbuto con la faccia da schiaffi, si inginocchiava davanti all'agognato tesoro.

    Pareva quasi che il contenuto all'interno pulsasse, spingendo per uscire in risposta alle mani dello Yakushi, che in qualche modo sapeva che quella roba era importante. Molto importante. Ah, ma certo. Vermiglio Rosso e Sangue. Normalmente un nome tanto ridicolo non gli sarebbe mai venuto spontaneo...ma come faceva a conoscere il nome dell'armatura? L'armatura di Gene. E' necessaria. Annuì con convinzione. Devo prenderla. Tutto era più chiaro ora. Gli serviva l'armatura, probabilmente per Diogenes, anche se questa parte era un pò nebbiosa...come quella in cui qualcuno lo avera informato dell'esistenza stessa di quell'oggetto. In ogni caso gli serviva, ma non con la fretta bestiale e assoluta del Dio morente che cercava di controllarlo, era una cosa decisamente più tranquilla. Uhm...strana sensazione... commentò, battendo un dito sulle ampie spalle del gregario di Diogenes. Lo ho sistemato, eh. Tutto passato, mi serve giusto l'armatura per finire la faccenda. Dove siamo esattamente? Non ero proprio del tutto consapevole di cosa stavo facendo quindi mi sono limitato come potevo...è morto qualcuno? Si stava voltando a guardare Shinken. Chi è 'sto tipo? E il ragazzino dove...? Le parole di Omoi lo fecero accigliare. Genjutsu? Di che cavolo parli? Io sto benissimo, ho vinto alla grande contro quella mucca e...EHI!

    Anche se era un Jonin con capacità nettamente superiori rispetto a tutti i presenti, comunque Febh si era appena ripreso da una battaglia mentale e il suo corpo, strapazzato contro la sua volontà negli ultimi minuti, aveva subito un bel pò di danni senza che il suo controllore si preoccupasse di riparare per bene il tutto. Se a questo si unisce il disorientamento legato al suo trovarsi in un posto diverso da quello in cui era prima, il fatto che per quanto antipatico non vedesse Omoi come un nemico e, soprattutto, il fatto che qualche dettaglio nella sua testa non fosse perfettamente a fuoco, ed ecco che si ritrovò preso alla catena come fosse una bestia qualsiasi. Se è uno scherzo bada che non mi fa ridere proprio per... Minacciava mentre già contraeva il collo con una forza tale da poter quasi spezzare il legaccio, quando la bordata di Kunai arrivò da ogni direzione. Merda! Sibilò! Un attacco del genere non sarebbe stato un problema se non avesse avuto un cappio che quasi lo garrotava, quindi optò per una soluzione di emergenza battendo un piede a terra e sollevando una parete di roccia che intercettò ogni singola arma da lancio! Non così facile! Ovviamente concentrarsi su quel dettaglio inevitabilmente abbassò la sua guardia nei confronti di Shinken, forte anche della sua innata furtività, e persino di Amano che si era avvicinato e potè aggirare il muro. Il dolore delle prime due pugnalate alla schiena, per quanto lente e debolucce al suo confronto, fu sufficiente per causare un danno abbastanza considerevole e convincerlo a rigenerare in anticipoIn'yu Shometsu la terza. Stava per reagire con la violenza di un uragano quando il tocco simultaneo dei due ninja, unito al dolore delle ferite, spazzò via ogni rimasuglio del Genjutsu, schiarendo di botto la mente dell'Amministratore di Oto (o meglio, riportandola alla normalità, quindi "schiarire" è forse un termine un pò forte).

    png



    Senza la compulsione mediata dal sangue o il controllo esterno da parte di Khorne (o quel che era), Febh rinsavì di botto, realizzando il vero motivo di quell'aggressione. L'enormità della verità lo lasciò un attimo stordito, battendo più volte le palpebre mentre smetteva di divincolarsi furiosamente e lasciava scivolare via, finalmente, il violento istinto omicida che fino a quel momento aveva appesantito l'aria della Villa Mikawa sin dalla possessione. Un...un attimo... Aggrottò la fronte, mentre istintivamente guariva completamente ogni ferita accumulata fino a quel momento per poi fissare i poveri disperati che si erano cimentati fino allo spasmo nel tentativo di sedarlo, con successo. Un attimo... alzò le mani, come a dichiarare la cessazione delle ostilità. Ok, ok, tutto bene. Ora levatemi questa catena o qualunque cosa abbiate affrontato fino ad ora sarà solo un piacevole ricordo a confronto di quello che potrei farvi. Non la più diplomatica delle dichiarazioni di resa, no davvero. Stupida mucca idiota, fortunatamente era talmente scemo da non sapere nemmeno come controllarmi decentemente. Inoltre lui stesso gli aveva messo i bastoni tra le ruote in ogni modo possibile.

    Una volta libero avrebbe guardato Omoi con espressione accigliata. Tu. Mi stai comunque sulle scatole. E tieni lontane le tue catene da maniaco da me in futuro Poi al ragazzino accanto a sè. Scusa per la gamba, ma non c'è male, Mini-Luis, te la sei cavata bene. Allungò la mano come per scompigliargli i capelli. La prossima volta magari proviamo con qualcosa di un pò più pericoloso. Non era una battuta, e solo a quel punto si sarebbe voltato verso Shinken, che era stato il principale fautore di quella liberazione, guardandolo in effetti per la prima votla senza il filtro della bestia di sangue con cui aveva lottato. Te non ti conosco. Disse, ma sembrava dubbioso. O forse si? Uhm...hai un'aria tipo un pò spettrale ma familiare. Mi fai ripensare ai vecchi tempi...tra il cucciolo di Luis e questa faccia da "oto mangiacadaveri" onestamente mi aspetto che anche Rengoku riappaia da una parete. Sbuffò, incrociando le braccia davanti al petto. Beh, immagino tu sappia chi sono io, ma chi sei TU? E che ci facevi qui a Villa Mikawa? Poi schioccò le dita. Villa Mikawa! Opporc...GENE! Scattò con tutta la velocità possibileStatistiche: Velocità Nera +7 tacche, Resistenza Viola +3 tacche

    Corpo Perfetto +4 Vel, -4 Res
    Movimenti Repulsivi + Stile di Combattimento Perfetto +3 Vel
    aggirando la parete che lui stesso aveva eretto, fiondandosi oltre i gregari di Diogenes e guadagnando l'uscita dalla tesoreria.

    Dopo una manciata di secondi tornò all'interno. Ma dove diavolo siamo? Come si torna nella stanza da letto di quello straccio umano? Avanti, forza, non c'è tempo da perdere che devo levargli la mucca dal cervello! Per Omoi che aveva avuto una minima visione di ciò che accadeva questo poteva avere, con un discreto sforzo di immaginazione, un senso. Per gli altri verosimilmente Febh era diventato matto. O era tornato ad esserlo. O entrambi. Non che facesse molta differenza, perchè se non lo avessero scortato in tempi rapidi avrebbe finito per sfondare il tetto e salire a modo suo...anche se questo implicava il dover ricorrere a discreti piani di restrutturazione in seguito.

    [...]

    Ed eccoli di nuovo al punto di partenza, nella stanza di Diogenes semidistrutta dallo scontro, mentre il Mikawa giaceva ancora semicomatoso e circondato dal sangue fluttuante...più lento grazie all'intervento iniziale dello Yakushi ma non per questo meno inquietante nella sua immobilità apatica dettata dal fluido sovrannaturale. Non ho ben capito come hai fatto a ficcarti quella mucca in corpo, ma se poche gocce mi hanno complicato la vita, non immagino cosa debba essere avere tutto quel sangue bacato nelle vene. Parlava con Gene, anche se questi probabilmente non poteva sentirlo, e stava completamente ignorando gli altri presenti, sempre che lo avessero seguito. Gli si avvicinò, puntellandogli un dito sulla fronte come se volesse dargli fastidio, anche se non c'era una vera reazione, per quanto un pò ci sperasse. Sarei quasi tentato di disegnarti roba in faccia prima di svegliarti, ma visto che ti ho quasi demolito casa e ammazzato la famiglia, magari stavolta passo. Certo che disegnargli un cazzetto sulla guancia sarebbe stato epico. Però una volta sveglio un pugno di quelli tosti te lo meriti...immagino volessi più potere, ma sei andato a cercarlo da una mucca sbavante, cioè, ti rendi conto? Una MUCCA. Il potere viene solo ed esclusivamente da sè stessi, scemo. Sbuffò. In ogni caso, ora hai quella roba in corpo e mi sembra evidente che da solo non sei in grado di controllarla, e ti sta mangiando piano piano...pezzo a pezzo. Al punto che c'era pure un pezzo di te nel sangue che ho incamerato. Lo ho ucciso, per inciso, ma non pensare che ti chiederò scusa per questo...anzi, mi aspetto che sia tua a chiedere scusa, e possibilmente in ginocchio.

    A differenza mia, tu da solo non puoi controllare questa creatura. A differenza mia, Diogenes, tu da solo non sei abbastanza forte. Non so bene cosa avessi in testa o per quale motivo cercassi il potere ad ogni costo, ma ti consiglio di piantarla di fare le cose da solo. Uno Yakushi basta a sè stesso, ma si associa perchè è più facile. Gli altri esseri umani raramente hanno questa possibilità. Quindi ascoltami con attenzione, Diogenes Mikawa, io ho in me la sostanza che può annullare questo "Khorne" a sufficienza perchè tu lo possa sopraffare e controllare. Se anche in queste condizioni non riuscirai a svegliarti allora sei un idiota e ti trasformerò in carne macinata personalmente. Ma se ti riprendi, e bada che ti conviene riprenderti, voglio le tue scuse, un paio di cene pagate, e che mi spieghi cosa diavolo ti passava per la testa. Nei dettagli.


    Con il lampo metallico di un Kunai si incise il palmo della mano destra, lasciando che il sangue colasse lentamente dalla ferita, rosso scuro ma brillante come se fosse colmo di energia. Come ti ho detto, tu non hai possibilità contro la mucca. IO sono la tua UNICA POSSIBILITA'. Avvicinò la ferita alle labbra di Diogenes, che stava seduto, nemmeno fosse un nobile vampiro che cedeva il dono della vita a un sottoposto. Il sangue era solo un medium, era la ferita in realtà a poter trasmettere il chakra guaritore focalizzato contro Khorne, qualunque cosa fosse. Quindi sfruttala bene. Ci fu il contatto, e la guarigione attraversò il corpo di Diogenes come fosse un fulmine di pura forza vitale, schiacciando insesorabilmente il grosso del sangue divino...tutto stava a vedere come il Mikawa avrebbe colto quell'opportunità!
     
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    Amano
    Villa Mikawa, post IX


    Ero malconcio, il corpo intero mi chiedeva una pausa e nonostante lo svenimento avesse posto termine all'attimo di panico che mi aveva catturato non potevo dire di esser del tutto sereno. L'urgenza di intervenire, il pericolo che tutti stavamo correndo, il fatto che avessi sfiorato la morte per la prima volta nella vita... tutto concorreva ad incasinarmi la testa, in fondo ero un campagnolo che aveva imparato ad usare il chakra e con un basilare addestramento alle arti marziali, non avevo la tempra necessaria per gestire quel fiume di emozioni ed eventi, ma come figlio di Luis quello che dovevo fare in quel momento era stringere i denti e portare a termine il mio compito, per questo mi slanciai in avanti fortunatamente con la coordinazione necessaria a portare con successo all'annullamento del genjutsu che stava controllando le scelte dello Yakushi.
    L'Amministratore sembrò riprendersi, tanto che ricominciò a parlare in modo strambo riferendosi ad un mucca per poi scusarsi con me, appena fece per allungare la mano ebbi un attimo di istintiva tensione rassomigliando ad un gatto pronto a scappare dal pericolo, giusto una frazione di secondo per rilassarmi poi quando ebbi coscienza della cosa lasciando che mi arruffasse i capelli. In quel momento lo stress scemò completamente e le gambe cedettero lasciandomi seduto a terra, stremato.
    Sì, la prossima volta... ne riparliamo eh... Le palpebre pesanti, uno sbadiglio, non avevo più energie per tenere gli occhi aperti e scivolai in un profondo sonno.
     
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    " Non ti sembra di parlare troppo, Febh? "

    jpg

    Un occhio si aprì. Il colosso si era svegliato da quel profondo e mistico letargo indotto dal Sangue. Ma lo sguardo vispo non poteva celare la condizione precaria del suo corpo: era semplicemente a pezzi, come se ridotto allo stremo da un epico scontro. Ed infatti era avvenuto proprio questo nei meandri della psiche dei due jonin; Khorne si stava cibando veramente delle energie del Colosso nel tentativo di sconfiggere l'incredibile Oni nascosto all'interno di Febh.

    Provò ad alzare la vista per vedere tutti gli altri presenti che si erano ammucchiati all'ingresso della stanza da letto. Gli abitanti della villa erano lì riuniti, accorsi per salvare la situazione, mentre Omoi era sfinito, probabilmente impegnato in una sfida ardua almeno quanto quella affrontata dal Mikawa.

    " Ma forse hai ragione. Questa volta ho fatto il passo più lungo della gamba. "

    Quello che era accaduto dai Kenkichi nelle terre della Rosa d'Acciaio era ignoto ai più ma Aloysius doveva ammettere che una piccola parte del misfatto apparteneva anche alla sua volontà di superare i limiti dettati dalle sole conoscenze Mikawa. Lì infatti aveva scoperto che il potere del Sangue si estendeva oltre le dottrine del Chikotsumyaku e che i lontani cugini approdati a Kiri avevano molto da potergli insegnare. Tuttavia in quella situazione i discorsi sulla ricerca del potere passarono in secondo piano: quella volta aveva più importanza quello che tutti i presenti avevano fatto per salvarlo dalla possessione sanguigna.

    " Ho visto tutto, Febh. Ho misurato finalmente il tuo potenziale, libero dai freni che la tua contorta psiche ti impone...ed è stato stupendo! "

    Dietro quel viso da inetto e quelle canoniche membra, si nascondeva un temibile mostro...un essere che aveva poco da invidiare alla ferocia dei Cercoteri. L'Oni, così si era denominato, era una formidabile arma che il Garth doveva riuscire a manovrare e sfruttarla per la sua causa. Febh doveva sapere e gli accadimenti di quel giorno glie ne diedero conferma: doveva solo trovare la giusta situazione.
    Mentre ragionava su queste tematiche non potè non notare un volto familiare, da tempo

    " Shinken...anche tu qui?! Penso sia arrivato il momento che mi spiegate cosa è accaduto. "

    Un vecchio alleato era tornato al suo giaciglio e proprio nel momento propizio; quale sorpresa più gradita! Quel Jonin poteva dare ad Oto una grande mano in quel futuro incerto e difficile per gli abitanti del Suono. Diogene era finalmente tornato ed era giunto il momento di mettere in moto quella macchina rimasta per troppo tempo ferma! Spontaneamente sorrise come non faceva da tempo; era felice perché ora sapeva di poter finalmente tornare a guidare il suo villaggio alla conquista del mondo conosciuto.

    jpg

    Fece per alzarsi ma, ancora una volta, stava chiedendo troppo al suo fisico. D'un tratto perse conoscenza e cadde in un sonno profondo. Del futuro se ne sarebbe parlato poi ma almeno questa volta sapeva di poter contare su molti, molti più ninja.

    ::: Poco dopo, con Shinken :::

    " Da oggi torni a guardia delle mura. Diogene si fida di te e questo è al momento più che sufficiente per conferirti il titolo di guardiano in sua vece. Aloysius ha bisogno di un po di tempo per riprendersi del tutto, intanto tu cerca di sistemare le difese del villaggio. Hai carta bianca per ora, non mi deludere. "

    ::: Poco dopo, con Febh :::

    " So per certo che Diogene ti vuole parlare; organizzerò un incontro appena ne avrà le forze. Intanto c'è da gestire la faccenda della Kusanagi, trovarle un luogo sicuro e capire anche cosa vuole fare il giovane ragazzo. Ha del potenziale e averlo all'interno del villaggio potrebbe anche indurre Luis a tornare. Ah, per la faccenda di prima: scusami se ho usato le maniere forti ma ti assicuro che fermare la cosa che eri diventato non è stato facile. "



    CITAZIONE
    OT/ Fine! Grazie a tutti per la splendida giocata! /OT
     
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    Il Ritorno


    parte VIII



    Ah, quante energie erano state impiegate per "sedare" l'Amministratore furioso. Non passò in realtà molto tempo da quando lo Yakushi venne a contatto con il sangue del Mikawa e da quando Shinken, in onore del tempismo, venne costretto ad intervenire a difesa del giovane shinobi, ma il dispendio di energie da parte di tutti i presenti aveva fatto sì che quegli istanti sembrassero durare un lasso di tempo quasi interminabile. Lo sforzo compiuto da i tre ninja per placare quella furia fu tale che la tensione era diventata quasi palpabile (oltre che aver avuto un effetto spiacevole sulla mobilia del Mikawa), insieme ad una crescente smania di voler concludere quello sfortunato connubio di potere e sangue. Da Omoi fino al piccolo Amano, tutti quanti avevano forse temuto - anche solo per un istante - che quella condizione psico-fisica di Febh potesse durare ancora di più e che, alla fine, non avrebbero più retto la pressione e la storia potesse finire con qualcosa di simile a "nulla di buono". Per di più, qualunque cosa avesse preso il possesso dello Yakushi, ne aveva anche - in parte - risvegliato una versione violenta e prepotente, che di tanto si scostava dal carattere pacato - seppur strambo - dell'Amministratore di Oto. Senza considerare poi che questa sua famosa ed apparente leggerezza non era altro che uno condizione imposta, eretta a protezione del mondo esterno, e che nascondeva a tutti un potere che avrebbe fatto rabbrividire persino i più forti combattenti.

    Di tutto questo però Shinken non sembrava curarsi molto. Non aveva quasi proferito parola durante lo scontro, giusto qualche frase, e non aveva mai rinunciato all'idea di combattere quell'avatar di Sangue. Certo è che persino lo shinobi più vecchio di Oto, dall'alto della sua "esperienza", aveva - in continuazione - commesso una serie di errori di valutazione. A partire proprio dalla decisione di affrontare frontalmente un avversario così potente, senza combatterlo con astuzia. Il ricordo di Febh Yakushi, al tempo qualcosa di più di un Chunin, gli tornava in mente man mano che combatteva ma non aveva affatto considerato quell'aumento di potenza così... così disumano.


    real_goh_shinobido3

    Oto Mangia-cadaveri?



    Non ebbe nemmeno il tempo di riflettere su quell'appellativo, che Febh se la diede a gambe levate, ricordandosi finalmente del motivo scatenante di quella stramba riunione. Passarono attimi, in cui tutti rimasero più o meno basiti, che ricomparve, chiedendo banalmente informazioni sulla strada da percorrere. Il Fedaikin, che aveva ancora i muscoli contratti e pieni di adrenalina, era rimasto tanto in allerta quanto di sasso. Fino a che non abbassò il braccio con cui aveva toccato lo Yakushi esordendo Ti accompagno io, so ritrovare la strada. E l'eco-localizzatore entrò nuovamente in funzione, facendo sì che fosse Shinken a guidare il gruppo dentro quell'ala sconosciuta della Villa.

    . ... .



    Ancora un pò rigido per via dell'adrenalina sprigionata in grandi quantità, Shinken si ritrovò al punto di partenza. La stanza - ora - sembrava ancora di più un campo di battaglia e la presenza di quel vortiginoso Mikawa dava al tutto un aspetto ancora più spettrale. Quando Febh infine si avvicinò a Diogene, unica speranza di riconciliazione tra Shinken ed il suo villaggio, il Fedaikin gli si mise di fianco, forse preoccupato da quello che l'Amministratore poteva ancora combinare. Quest'ultimo proseguì con un discorso più o meno sensato e più o meno divertente, a cui però il Takatsui non sembrò reagire, almeno non esternamente. Il fatto che il patto di sangue era ancora - palesemente - in vigore, rendeva tutto l'organismo di Shinken inquieto. Negli anni i batteri avevano combattuto contro l'intrusione sanguigna del Garth ma non erano riusciti a debellare quel sigillo. Non che Shinken avesse intenzione di infrangere la sua parola, ma quella condizione lo stava limitando, stava limitando le capacità dei suoi nuovi ospiti. Era ancora vigile, non era riuscito del tutto a rilassarsi.

    Shinken...anche tu qui?! Penso sia arrivato il momento che mi spiegate cosa è accaduto.

    Si, Diogene. Togotsu ha richiamato il suo guardiano, credo successivamente agli avvenimenti al East Gate. Sono tornato per onorare il patto stipulato tanti anni fa, con te e con il Villaggio del Suono.



    . ... .



    Tornerò come fù un tempo al mio vecchio Gate, il West Gate. E mi prenderò l'onere di risollevare le difese del Villaggio, migliorarle se necessario. Ma comunica al Garth - al tuo padrone - che sarà solamente un occupazione temporanea, di circostanza. Perchè i Fedaikin, la squadra speciale più temuta del continente, torneranno. Ed io allora riprenderò quel compito che avevo abbandonato tanto tempo fa.



     
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    È colpa tua. Ratty

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    Un Fantasma dal Passato


    Febh interruppe quella sorta di sacrilega unione di sangue nell'istante in cui Diogenes aprì finalmente il suo occhio, col sangue fluttuante che crollava a terra e lentamente veniva riassorbito dal suo corpo, rigenerandolo ma lasciandolo comunque stremato. Arretrando, lo Yakushi gli rispose con scherno, visibilmente sollevato anche se con le parole cercava di mostrarsi duro e tagliente. Tks! Io parlo quanto mi pare e piace, specie di armadio punk! Sbuffò, mentre quello cercava inutilmente di alzarsi. Anche lui si sentiva stanco e provato, ma era fatto di una fibra decisamente diversa, e soprattutto il suo corpo era integro. E certo che ho ragione. Io ho SEMPRE ragione. Gongolò, a braccia conserte, mentre il su "io" abituale tornava ad imperversare in quella camera da letto semidistrutta per la quale non si sarebbe mai e poi mai sognato di chiedere scusa. Esattamente. Annuiva, dando ancora ragione al Mikawa, salvo poi accigliarsi. Ehi! Contorta psiche a chi? Ma ti sei visto? Voglio dire...ti accompagni a gente come questa! E indicò Omoi così come gli altri servitori che non apprezzarono particolarmente il gesto...ma si sa, l'Amministratore Yakushi è un uomo che sa come farsi voler bene.

    E poi la questione tornò sul ninja misterioso che aveva aiutato gli otesi, e quel nome che in passato lo Yakushi aveva sentito solo ogni tanto, e in genere appena bisbigliato per paura. Shin..aspetta, aspetta...TU sei Shinken? Puntò un dito sull'altro, visibilmente sorpreso. Prima la Kusanagi, poi Gene e ora tu? Si avvicinò in maniera forse eccessiva, fastidiosa, per squadrare il Fedaikin come se lo vedesse per la prima volta. Mi ricordo di te ma non eri così brutto...che diavolo hai combinato per ridurti così? E dove diavolo sei stato? Sei un ninja di Oto da più tempo di me... Nei suoi occhi cominciava ad accendersi una scintilla di cupidigia. Magari saresti un ottimo sostituto per il ruolo di Amministratore, no? Già si immaginava di liberarsi finalmente di tutta quella faccenda, ma difficilmente avrebbe ottenuto qualcosa al riguardo.

    Gene era crollato addormentato, troppo stanco per proseguire la chiacchierata...e di fatto persino Febh realizzò che forse era il momento di levarsi di torno. Uhm...resterei volentieri a cena e a chiacchierare con te, soprattutto di questo "Patto con Gene". Non ne sapeva nulla in fondo. Ma magari questi quattro sguatteri vorranno rassettare la casa dopo il piccolo contenuto incidente di oggi...e poi devo trovare un posto dove piazzare il ragazzino. Puntò un dito verso il Guardiano ritornato dopo lungo tempo. Considerati convocato all'Amministrazione per domani, dobbiamo discutere un pò di cose...eri Guardiano no? Febh non sapeva che il giorno dopo sarebbe stato bloccato a pulire dalla polvere tutti i materassi di tutto Palazzo Yakushi e dunque il Fedaikin sarebbe stato accolto dalla sua assistente, ma questi sono dettagli. Comunque pensavo che Togotsu e gli altri tre demoni avessero perso potere dopo che... Si zittì di colpo, realizzando che quella era una delle cose che "è meglio non dire...non ancora", quindi lasciò perdere.

    Vabbè, mi recupero il ragazzino e...anzi, recuperatelo tu. Nuovamente indicò l'altro Jonin. E' malconcio e deve riposare, quindi occupatene, diciamo che questo mini-incarico è la punizione per essere sparito da così tanto tempo...e per usare un abbigliamento di dubbio gusto. Passa anche in ospedale che sei pallido come un cencio, và! Poche parole con cui stava sbolognando ogni incombenza, prima di lasciare Villa Mikawa alla sua imminente rinascita, ora che il suo Padrone era tornato tra i vivi.
     
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    Il Ritorno
    di Shinken Jaku Takatsui

    parte IX



    Shin..aspetta, aspetta...TU sei Shinken?



    Così la sua identità era stata finalmente svelata. La sorpresa che lo stesso Yakushi dimostrò quando venne pronunciato quel nome non fu niente messa a confronto con quella del Takatsui stesso. Diogene era vivo. Era vivo e tra le prime cose che pronunciò da sveglio ci fu proprio il suo nome. Quelle parole, quel nome, sconvolsero Febh, lasciarono di stucco tutti gli altri presenti ma - soprattutto - liberarono il Jonin. Improvvisamente si sentì più leggero, i suoi muscoli si rilassarono ed un leggero sorriso comparve sul suo volto, soddisfatto infine degli ultimi avvenimenti. Era riuscito a tornare ad Oto da Jonin, come uno Shinobi del paese delle risaie, e come quando ci si libera da un gigantesco peso sulla coscienza, Shinken sembrava rinato. La tensione scomparve completamente ed ora si sentì finalmente tornato a casa. Riabbracciato - per modo di dire - dal suo stesso villaggio.

    Mi ricordo di te ma non eri così brutto...che diavolo hai combinato per ridurti così? E dove diavolo sei stato? Sei un ninja di Oto da più tempo di me... Magari saresti un ottimo sostituto per il ruolo di Amministratore, no?



    goh_mod_small



    Libero dal peso di poter essere etichettato come traditore, Shinken si sciolse, rispondendo al Jonin con il suo solito tono di voce piatto. Nel mentre l'Amministratore lo squadrava da vicino, cosa che in realtà al Fedaikin diede non poco fastidio, le sue labra si mossero, mentre con la mancina scopriva la parte inferiore del suo volto, mostrando le ulteriori numerose cicatrici che ne ricoprivano il volto.
    No, Febh Yakushi. Sono ancora molto distante dal poter prendere sulle mie spalle un onere così gravoso. Credo che qui, in questa stanza, ci siano candidati molto più validi di me. Mi riferisco a Te e Aloysius. Anche se lui in questo momento non è certamente nelle condizioni... Poi girò la testa, fronteggiando da vicino lo sguardo dello Yakushi. Sono stato via per molti anni, alla ricerca di una soluzione ad un problema non dissimile da quello che ha avuto Diogenes. Non ho di certo avuto il tempo - ne la voglia - di badare all'estetica.

    Prima che la vicinanza potesse innervosirlo oltre il limite consentito, Shinken fece un leggero passo indietro. Considerati convocato all'Amministrazione per domani, dobbiamo discutere un pò di cose...eri Guardiano no? Comunque pensavo che Togotsu e gli altri tre demoni avessero perso potere dopo che... E si interruppe. Shinken si accigliò, non capendo a cosa l'Amministratore si riferisse. Aveva palesemente interrotto la frase per paura di rivelargli qualcosa. Hai ragione. Noi due, anzi, noi tre, abbiamo molte cose di cui discutere. Poi scelse parole pungenti. Tipo spiegarmi cosa stavate facendo mentre tiravano giù uno dei Gate più antichi del Villaggio... E la macchinetta riprese il via. Come se non avesse minimamente compiuto sforzi durante quel intenso combattimento, Febh del clan Yakushi riprese la sua normale eccentrica routine, con tutta l'energia che lo caratterizzava. Ordinò, indicò, sbeffeggiò tutti i presenti ed alla fine scomparve. Lasciando, come sempre, tutti di stucco.

    Shinken lasciò andare il suo interlocutore - non che potesse fermarlo in effetti - e si girò verso il piccolo Amano. Gli si avvicinò lentamente e poggiò due dita sul collo del giovane, controllandone il battito cardiaco. Poi, dopo averlo afferrato per il busto, se lo caricò su una spalla. Senza fiatare si girò di nuovo rivolgendosi ad Omoi. Un’immagine era ben incisa nella sua mente.

    Omoi, giusto? Ho notato un particolare oggetto nella sala dove Diogenes tiene i suoi cimeli. Mi appartiene e vorrei riaverla. Mi fai strada? Non che non la conoscesse - forte anche del suo localizzatore - ma non era educato gironzolare per la casa altrui senza permesso. Ma non avrebbe mai accettato un "no"; quella tuta, la tuta dei Feidakin, era probabilmente l'ultima rimasta. Apparteneva all'ultimo dei Feidakin, che ora era tornato a casa.


    CITAZIONE
    OT: Greetings, mi sono commosso *-*



    Edited by Shinken Takatsui - 3/11/2016, 22:41
     
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    Incontri passati e presenti

    Alla fine le guardie del primo anello, semplicemente, gli indicarono il percorso per "Villa Mikawa" ed il Risorto accettò di buon grado le indicazioni, preferendo camminare che non aspettare.
    E come mai? Sono tutti così gentili e collaborativi in quel di Oto!
    Fratello, noto un accenno di sarcasmo nella tua voce?
    Perché? A te piace stare qui, fratello?
    Potendo scegliere, anche io eviterei di stare qui, opterei per andare nel villaggio della Zanna ed occuparmi della nostra Vendetta, o ad Ame a completare ciò che abbiamo lasciato a metà, per la nostra Vendetta, ma non penso di essere l'unico in questo senso!
    A me piace qui... il bosco con i mostri e le rampicanti velenose, la locanda dove danno interiora d'animale da mangiare, il castello degli Yakushi pieno di vecchi arzilli come la capoclan... ci sono tutte le opzioni più assurde che si possono desiderare! Ora abbiamo anche visto una guardia cieca e senza nome! Insomma, il Suono dà a tutti un lavoro! AHAHAHAHAHAHAH
    Stai zitto, Mostro, vuoi?
    Perché il signorino non vuole ammettere che starebbe con piacere a Suna? A te piace la Sabbia, i bordelli, le bevute con il nanetto Rosso, la spensieratezza di quella parte d'esistenza è nelle tue corde, non nelle mie o in quelle di Ossicino qui, che punta più ad Ame o alla Zanna...
    A KIRI! Ecco dove dovremmo andare secondo me! La famiglia di Shiltar, il villaggio di Shiltar, i suoi doveri come Mizukage, di quelli dovremmo preoccuparci!
    Lui NON è Shiltar! Lui NON è me! Dannazione, Fratello!
    Ecco, appena si parla di Kiri, ritorniamo di nuovo sul solito punto, sulla tua ossessione che lui, che voi, non siete Shiltar, Fratello...
    Con le mani alle tempie, intanto, il Risorto continuò ad avanzare fino al palazzo dei Mikawa, una Villa un pò, a dirla tutta, mal ridotta, o almeno tale sembrava ad un primo sguardo esterno.
    Questo posto ha di sicuro avuto dei momenti migliori..., si disse fra se il Kaguya, cercando poi qualcosa come un campanello, o una postazione di guardia a cui presentarsi, un punto in cui annunciarsi, volendo evitare di urlare davanti all'ingresso, come già aveva fatto alla villa degli Yakushi: non sapeva se Diogene aveva un intero clan come Febh, ma meglio evitare di fare eccessivo rumore nel presentarsi da quelle parti di Oto, dopo gli eventi del passato e considerando ciò di cui dovevano parlare, cioè, in primis, le cose scoperte ad Ame, fra Seinji, il Flagello ed il viaggio di quasi un anno prima di Diogenes ad Ame con uno Yashimata che doveva essere già da tempo morto.
    Se avesse trovato a chi presentarsi, il Risorto non avrebbe perso tempo, né avrebbe avuto dubbi sul nome da usare: Dite a Diogene che Feng Gu, il Mercenario che ha conosciuto ad Iwa, vorrebbe parlargli, se possibile., certo alle Mura aveva usato il nome con cui mesi prima era entrato ad Oto per incontrare Febh e quello era l'unico nome che lo Yakushi conosceva, ma con il Mikawa la storia era diversa: lui sapeva, lui era nel Paese della Terra, quattro (o forse cinque ormai?) anni prima.
    E si erano anche incontrati in quella circostanza.

    Paese della Terra - Maggio anno 0031



    Si stava organizzando per andare via dalla Capitale del Paese della Terra: aveva avuto le dovute indicazioni da Maya Orihara e preferiva allontanarsi da quei luoghi prima di ritrovarsi di nuovo in mezzo agli affari dello Tsuchikage.
    Per quanto provasse una strana empatia per l'uomo più diffidente che Iwa potesse mettere al potere, non poteva negare anche che quel tizio gli procurava una certa sfiducia, quindi, avendo ormai goduto della compagnia di Maya e di quella della Kani (seppur separatamente) aveva iniziato a muoversi fra le ombre della Capitale per uscirne.
    Tanto più che non c'erano ninja della Zanna da contattare: Jaime aveva detto che abbandonavano l'avamposto, quindi non c'era più niente per lui lì, non c'era più niente per la sua Vendetta.

    Fu una sorpresa per Feng Gu sentire quello strano fuda datogli da Maya che emetteva dei suoni, se n'era quasi dimenticato, ma ora sentì la voce del Mikawa: sapeva che anche Diogene era lì, dopo 3 mesi dalla fine della missione delle Stelle, gli aveva parlato di ferite da curare ed ora stava parlando di raggiungerlo nella residenza dei Kiku.
    In verità, non ho ancora abbandonato la Capitale... ma il Palazzo dei Kiku mi sembra una pessima idea sotto così tanti punti di vista che è meglio parlarne poi di persona di quali e quanti siano.
    Se vuoi, possiamo incontrarci in una locanda che ho individuato qui nella Capitale i primi giorni che ci sono arrivato, potrebbe essere un posto più adatto.
    Si chiama la locanda del Gatto Canterino... c'è abbastanza rumore di fondo e folla da poterci vedere lì e non destare troppo sospetto, malgrado la nostra stazza.
    Mi riconoscerai, sarò quello pelato.
    Ti aspetto lì, stasera.


    E così, in effetti, il Risorto aveva fatto quella sera stessa.




    -----

    Come dicevamo tempo fa: ho messo in mezzo un flashback che ricolleghi alla giocata delle Ombre nella Capitale per il nostro breve incontro fra pg... unico problema: ho ritrovato le vecchie immagini di Zong Wu versione monaco pelato... devo vincere la tentazione di rasare di nuovo la testa del pg O_O
     
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    Entrai nella locanda del Gatto canterino facendo a spintoni tra la masnada di nullità che affollavano il locale; il baccano era notevole e nessuno sembrava interessarsi delle discussioni altrui probabilmente presi dal proprio calice da scolare. In un angolo c'era l'unico in quella stanza che potesse essere Lui...e non per l'assenza di capelli annunciata, bensì per il fisico adatto ad ospitare il combattente Kaguya e al contempo l'aura di sicurezza e potenza degna di un ex Mizukage. Dunque esordii così, prima ancora di accomodarsi al fianco dell'uomo:

    " In che luogo hai ucciso Kabane? "

    Fu quella la mia domanda per accertarmi dell'identità che Maya prima e lui stesso poi avevano affermato si celasse dietro quel nuovo volto. L'esito positivo al quesito mi avrebbe convinto a sedermi al tavolo e venire a capo dei molti dubbi che affollavano la mia mente riguardo l'anomalia che prendeva ora il nome di Feng Gu.

    " Tu, sei morto. Ti ho lasciato collegato ad una macchina che mi hanno detto ha prolungato solo di qualche settimana la tua vita. Quindi ora ti chiedo: come hai fatto a tornare indietro? E quanto sei dell'uomo che un tempo chiamavo maestro? "

    Era solo l'inizio.


    Andò su per giù così quel nuovo inizio per i due Jonin; la storia della Roccia degli spiriti era ancora cosa fresca e di quello che sarebbe accaduto dopo, come ad esempio l'avventura dello Yonbi, non vi era il minimo sentore. Da quel giorno ad Iwa erano passati più di quattro anni e ne erano accadute di cose, sia per il Garth che per il Risorto; ognuno di loro aveva dovuto affrontare sfide complicate sebbene questo loro ultimo incontro ne attestasse il successo.

    Ad accoglierlo alla porta della Villa, ancora in stato di decadenza, non sarebbe stato il solito Anteras. Ora che il Garth era tornato in attività vi erano rapporti da riallacciare e diverse operazioni supervisionare, quindi al posto del solito maggiordomo, Ukitake avrebbe fatto gli onori di casa salutando l'ospite con un leggero inchino.

    " Il suo arrivo era preventivato. Diogenes la sta aspettando al piano di sotto. Prego, mi segua. "

    L'occhio attento del nukenin avrebbe notato il libro che l'uomo aveva tra le mani: L'arte della Guerra, tattica avanzata. Una lettura tutt'altro che leggera, sinonimo che qualunque fosse il ruolo di quel ninja a servizio del Mikawa non doveva essere di poco conto. Seguendolo sarebbero passati per l'ala owest della casa, impolverata e inutilizzata da mesi e mesi, per poi superare un passaggio segreto attraverso un arazzo e prendere una via tortuosa che conduceva a diversi metri sotto terra. Qualora Feng Gu avesse fatto domande, avrebbe ricevuto una esaustive risposte, almeno fin quando non sarebbe stato condotto difronte ad una grossa porta. Lì, l'uomo dai capelli grigi avrebbe interrotto la sua marcia salutando l'ospite con un sorriso sincero e raffinato, probabilmente un po troppo:

    " Lei sa che dietro ogni porta chiusa, dopo aver percorso un intricato cunicolo buio, c'è sempre qualcosa di strano da aspettarsi. Spero di rivederla al piano di sopra tra qualche minuto; non sono bravissimo in queste cose ma vedrò di farle trovare dei biscotti. "

    Quindi avrebbe abbandonato l'ospite sul ciglio di quell'ingresso, portandosi la fiaccola con se e concedendo all'oscurità di prendere il sopravvento.
    Proseguendo Feng Gu avrebbe avuto la netta sensazione di essere in una stanza molto vasta e, forse prima ancora di poter percepire l'unica altra persona lì presente mediante i suoi sensi sviluppati, quella avrebbe preso a parlare. La voce era nota...e come non poteva esserlo: la sentiva ancora nella sua testa quando quella parte di se gli parlava.

    " Aspetto questo momento sin da quando Eiatsu e Diogenes mi hanno detto dell'anomalia. Non sapevo di essere capace di passare mesi a meditare...la pazienza non è mai stato il mio forte. Ma immagino che una volta morti forse si dia maggiore valore al silenzio e al potere che è possibile estrapolare dai ricordi."

    Lo sfregamento delle ossa sul metallo della Falce avrebbe prodotto, per un attimo, scintille in grado di illuminare il volto dell'interlocutore.

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    " Forse parlando riuscirei a capire quanto di me c'è in te e, probabilmente, ragionando un po posso anche ipotizzare come le fenici abbiamo posto un veto alla morte...ma l'interazione che spiega il nuovo Shiltar, che si fa chiamare Feng Gu e in dieci altri nomi diversi, in vita e me, l'originale, rilegato a cadavere schiavo di un Otese mi è difficile da comprendere. Di fatti entrambi abbiamo trovato un modo per ricalcare ancora queste terre ma la libertà è forse la cosa che più di tutte, ora, ci differenzia.
    Mercenario, presentati."


    Il Colosso aveva escogitato tutto diverso tempo prima, dopo la cattura dello Yonbi in cui aveva detto al nukenin di tornare da lui quando di tempi fossero stati più maturi, e, pensandoci bene, il tutto sarebbe risultato chiaro unendo le parole della marionetta dell'Edo Tensei con il passaggio inviolato per arrivare fin lì. Shiltar davvero era rimasto in quella stanza da solo, a far nulla, rifiutandosi di agire per conto del Mikawa e aspettando il suo alter ego entrare da quella porta.
    Cosa aveva in mente Aloysius?



    CITAZIONE
    OT/ Vediamo di divertirci un po! :omgda: Questa è l'ultima giocata in cui uso l'edo prima della nuova ts. Ah, forse, sul finale avremo una visitina ;) / OT
     
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    Falce dei Kaguya


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    Il peso di un nome

    Paese della Terra - Maggio 0031

    Se lo vide davanti: non era cambiato il Mikawa in quei mesi, dalla missione assieme in quel della Roccia degli Spiriti, quasi gli sorrise, ma la domanda che l'altro gli rivolse arrivò inaspettata e, quasi, offensiva.
    Che razza di domanda sarebbe?

    Per un attimo, una smorfia di disappunto nacque sul volto del Risorto, non tanto per la domanda in se, ma per quelle voci che, ancora, ai tempi, l'altro non sapeva controllare, né comprendeva, poi rispose: Yami Kabane ha perso la vita nel Paese del Thé, tanti anni fa.
    Se ti senti in vena di particolari: era uno spiazzo collinare in mezzo ad un bosco, con un lago a Nord, se ben ricordo.
    ed una nota amara sarebbe passata per la voce del Kaguya, mentre il pensiero dell'allievo ucciso dal defunto Mizukage gli passava per la mente.
    Un altro rimpianto, fratello?
    Con un moto del capo cercò di scacciare non solo quel ricordo, ma anche la seconda voce aliena nella sua testa, prima che il Mikawa si sedesse ed iniziasse a parlare.

    Quando gli disse che era morto, Feng Gu sorrise, poi quando spiegò che il corpo di Shiltar era morto, attaccato a dei macchinari, il sorriso si spense, prima di ascoltare le sue successive domande, sorseggiando dal boccale che già aveva a fargli compagnia a quella tavola.
    Come sono tornato indietro? Bella domanda. Io i mesi in cui, mi par di capire, hai cercato di tenere in vita il tuo ormai defunto maestro li ho, non vissuti - credo sia il termine più corretto - in quello che forse qualcuno definirebbe un paradiso, ma che, di fatto, era una gigantesca masturbazione mentale: un mondo di pace, la Pax Kiriana, un abominio creato dalla mia coscienza, o chissà da cosa o chi, in cui credevo che il mondo fosse andato avanti ed io con lui, poi, il mio legame con le Fenici mi ha liberato da quella finzione e ho scoperto che fra la Pace e la Vita che avevo, non m'interessavano nessuna delle due.
    Ho scoperto che il fuoco che m'alimenta, la fiamma da cui sono risorto, brucia del calore della Vendetta.
    , avrebbe risposto alla prima domanda, mentre sentiva il calore del marchio sul suo corpo agitarsi sotto gli abiti, ignaro di ciò che avrebbe scoperto anni dopo su quello stesso marchio.
    Relativamente a quanto io sia il tuo vecchio maestro: bé, se vuoi chiedermi qualcosa del suo passato, della prima volta che t'addestro sul chakra e su come agire senza vedere, se vuoi, posso raccontarti. Se vuoi descritto quello che vide del Torneo di Oto e dei due compagni di Clan che si sfidavano per il sigillo del Lupo, se ben ricordo, posso dirti ciò che vuoi. Se desideri che ti racconto dello scontro fra il nuovo te, questo te più vecchio, assieme ad un tuo compaesano, contro l'allora Mizukage ed il suo Jinchuuriki, posso raccontarti anche di quello. Se vuoi sentire delle missioni che ha condiviso con il Chikuma, so pure quello... i suoi ricordi, sono i miei ricordi. Ma la sua forza, bé, al momento quella non mi appartiene e, onestamente, non la cerco. Lui è morto, lui è stato sconfitto... io anelo ad un destino differente., continuò , rigirandosi il bicchiere nella mano sinistra (Shiltar era sempre stato mancino).
    Il ché, ragazzone, ci porta alla mia domanda: cos'è successo dopo la sua morte? Ricordo il Rosso tramutato in una statua e tu hai recuperato il corpo del tuo maestro: che ne è del Rosso? E degli altri? Il Jinchuuriki, il tizio dei Rospi, quello degli Insetti? Notizie di loro? Ed i sassi?


    Oto - Dicembre 0036

    Quando il Risorto apparve alle porte della Villa non dovette nemmeno aspettare troppo per essere accolto: uno sconosciuto, dai lunghi capelli chiari, candidi quasi quanto i suoi, gli si parò davanti, dicendogli che il suo arrivo era "preventivato" e che Diogene lo aspettava.
    Il tuo arrivo era preventivato... che modo ricercato di parlare questo tipo! AHAHAHAHAHAH
    Anche come letture non scherza...
    In effetti il libro che lo sconosciuto aveva per le mani sembrava impegnativo, per quanto decisamente interessante.
    Immagino che Diogene non viva in questa villa da solo, ma suppongo che non ci sia comunque molta gente in giro... oppure il Mikawa mi attende nella parte più trascurata del suo palazzo, che, mi permetta di dirlo, è parecchio trascurato al momento. Gli altri abitanti della casa non vuole farmeli conoscere? O c'è un motivo differente se stiamo scendendo fino alle fondamenta di questa villa?, avrebbe domandato guardandosi attorno con fare un pò incuriosito.
    Io ci tenevo i coccodrilli ed i megachirotteri sotto il Palazzo, quando ero Mizukage, lui cosa ci tiene? Le Donnole? Era legato a quelle creature il Mikawa, o ricordo male?
    Fratello, non perché tu avevi questa contorta fissazione di tenere le tue creature da evocazioni così vicine a te, chiunque altro deve avere la stessa fisima. Non mi sembra di aver visto lucertole presso la villa degli Yakushi, ed i Fennec di Hoshi stanno tranquillamente nella loro montagna... né noi Fenici ti abbiamo seguito ad Ame.

    Il suo personale "Virgilio" si fermò davanti ad una porta chiusa, portandosi via l'unica fonte di luce, dopo averlo salutato con delle parole a dir poco sibilline, Preferisco la birra ai biscotti, se possibile., sarebbe stata l'unica replica del Risorto, che alle mura di Oto si era presentato come Zong Wu, prima di continuare una volta solo, entrando nella sala oscura.
    Non ci volle molto perché comprendesse di essere in uno spazio molto ampio: non aveva più abilità di combattimento alla cieca, ma i suoi sensi si erano raffinati con l'esperienza in modo da sublimare comunque l'assenza della vista, quando necessario e l'odore ed i rumori furono le prime cose che gli fecero capire che non era solo, certo, però, non si sarebbe aspettato di trovarsi davanti... lui.
    Le prime parole e la voce che sentì gli gelarono il sangue: aveva visto mostri altri come montagne, aveva affrontato un Bijuu, combattuto battaglie che probabilmente avrebbe dovuto perdere, ma quella voce gli aveva gelato il sangue, perché non proveniva, come normalmente doveva accadere, dalla sua testa, ma dallo spazio attorno a lui, poi una scintilla e ne vide il volto.
    E soffocò un ringhio, nel pronunciare una singola sillaba: Tu...
    Io...
    Voi...
    Lui...
    E l'altro, il Mizukage di Kiri (l'ultimo che il Risorto riconosceva come tale) continuò a parlare e per ogni sua parola, nella mente del Kaguya alcuni dei punti non chiari si univano nel formare uno schema che, non fosse stato per la sua Vendetta, sarebbe potuto costare un nemico in più al Mikawa, peccato che al momento a lui non interessava dell'Edo Tensei (di cui Shiltar aveva sentito parlare) né dell'uso che, verosimilmente, ne aveva fatto con il cadavere di Yashimata.
    In quel momento di un solo cadavere gli interessava, di quello che gli aveva chiesto, quasi ordinato (com'era nella natura del defunto in questione), di presentarsi.
    Presentarmi? Come hai detto anche tu, Mizukage, io ho tanti nomi.
    Per la gente della Zanna, per quelli che credono di avere in me un alleato, sono Feng Gu, il Kaguya Errante di Iwa.
    Per Hoshikuzu, Febh, e molti altri ninja dell'Accademia, sono Zong Wu, lo Shogenin del Deserto.
    Per la gente di Ame, dove sto cercando di prendere parte del potere, sono Ru-Wai, il Mastino della Pioggia.
    Se proprio vuoi darmi un nome: io non ne ho. Mi sono dato quello di Feng Gu, ma è una faccia, come tante altre. Io non sono un nuovo Shiltar. Io, per i più, non esisto, se non come un Mercenario qualsiasi.
    Ho però un appellativo, datomi dal più rinomato nukenin accademico: il Risorto, chiamami così, se vuoi.
    E sì, entrambi calchiamo di nuovo la terra dei vivi, ma che ne è del Dominatore di Bestie? Dell'Ottavo Mizukage, o Terzo come ci contavamo prima che Itai riprendesse in considerazione anche i cinque precedenti alla fondazione dell'Accademia? Che ne è di Shiltar Kaguya? Sei diventato un giocattolo del Mikawa?

    Ed in quelle poche parole c'era una più che evidente nota critica, oltre che un disprezzo per nulla celato.

    Mentre una mano del Risorto accendeva per un attimo una fiamma, così che anche l'altro potesse vedere il volto di chi aveva davanti.



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    Daje!!!! :riot:
     
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    " Un giocattolo del Mikawa tu dici...quanto è caduto in basso Shiltar Kaguya per pensare una cosa simile! "

    Una frase che si interruppe così, lasciando che fossero stati i fatti a concludere quel confronto da tempo rimandato. Il Cadavere aveva dalla sua l'oscurità nel quale si destreggiava con grande sapienza [Combattere alla Cieca, Percezione Superiore] ma, d'altro canto, in quella forma di non morto aveva accesso solo a parte del suo reale potere. L'Ex Mizukage era stato il maestro di tutti, il modello ideale per diverse generazioni di shinobi...Shiltar era semplicemente IL ninja. E questo Feng Gu lo sapeva, era conscio di dover ringraziare le limitate capacità di Eiatsu per avere difronte solo l'ombra di quel guerriero senza eguali. Tuttavia, nonostante ciò, per l'Asso di Ame superare quella sfida ideata dal Garth non sarebbe stato affatto semplice; anche depotenziato quel cadavere aveva diversi assi nella manica: uno tra tutti, la leggendaria Falce di Luna.

    Accadde tutto in un istante. Il cadavere eseguì un ampio balzo in direzione del rivale [1 SExtra (Edo tensei), Salto Repulsivo, for 600] che in precedenza aveva avuto modo di osservare per un istante a sette metri di distanza, un movimento inaspettato seguito solo dall'aver impugnato la sua arma e aver posizionato in bocca, senza consumarlo, un tonico di recupero [Slot Gratuito veloce]. Avrebbe puntato tutto sull'agilità e sul suo modo di combattere non convenzionale. Era buio e Shiltar si era abituato a quelle tenebre per mesi, studiando persino il rumore che ogni mattonella generava sottoposta a pressione; la stanza era un quadrato di lato 15 metri, uno spazio angusto e adatto a combattenti da mischia. Tutto era stato pensato per arrivare al confronto diretto...dopotutto aveva un patto con Aloysius, quello sarebbe stato l'ultimo scontro che avrebbe potuto affrontare senza imposizione totale. L'atto finale di una vita dedita all'arte del combattente.

    586e38d905a63

    Sarebbe atterrato alle spalle del nukenin qualora questi non si fosse spostato, anche se, ancora in volo, avrebbe indirizzato la mancina in direzione del nemico (aggiustata in seguito a possibili spostamenti percepiti) bersagliandolo con tre proiettili ossei estremamente rapidi [1 TA, Hessedan, Vel 750, Impronta Ombra, Pot 20 l'uno]. Sebbene la potenza non fosse eccessiva, la posizione imprevedibile del cadavere, l'impossibilità di veder partire le falangi e la delicata zona mirata (la parte superiore della testa) lo rendeva un ingaggio affatto banale!
    Quindi, al termine della sua parabola, sarebbe atterrato per arrivare in mischia con il nemico, possibilmente di spalle, anche a costo di dover percorrere altra distanza [altri 15 metri dati dallo slot di movimento, vel 600]. La ballata della morte del Kaguya stava per cominciare! Avrebbe serrato la stretta sul manico della sua enorme arma e dato inizio alle danze solo arrivato vicino al nemico con una scarica di elettricità micidiale [1 TB, Corrente di Mille Falchi; Pot 40, Semiparalisi; Tecnica Rapida, Tecnica Economica, Ninjutsu Perfette, Ninjutsu Inarrestabile]. Un imprevedibile Raiton seguito da una minaccia ancor più imponente: Tsuki no Kama era in avvicinamento, pronta a staccare di netto il collo di Feng Gu! Come per ogni combattente che si rispetti, Shiltar era entrato in una trance in grado di potenziarne i movimenti [Incalzare osseo, + 2 Velocità -> 650] e questo, unito all'incredibile maestria nel muovere la falce [Maestria Silenziosa, Furtività + 3 -> 3], significava solo guai per l'Asso. La lama argentea non poteva essere vista nell'oscurità e ora anche percepirla sarebbe stato più complicato!
    Il primo attacco sarebbe stato, come già accennato, un tondo al collo da destra verso sinistra per sfruttare tutta la lama ricurva dell'arma che aveva una portata enorme! Nelle mani di qualunque altro ninja essa avrebbe causato un ingombro tale da risultare inutilizzabile ma non per Shiltar che, anzi, ne guadagnava in prestazioni! Ora che aveva preso il via, la fase di riscaldamento iniziale era già terminata e ora la manovra d'attacco sarebbe divenuta ancor più fluida! [Maestria Acrobatica, + 2 Agilità -> 725].
    Continuando quel movimento ad uscire, usufruendo del peso stesso dell'arma e della forza impiegata a muoverla, il non morto avrebbe eseguito una giravolta completa per passare la falce alla mancina e attaccare sull'altro fronte, dalla sinistra, in obliquo dall'alto, all'altezza della spalla destra [2 SA]. L'accelerazione dovuta al metodo di assalto avrebbe conferito potenza aggiuntiva all'arma che avrebbe vibrato in maniera assordante qualora fosse entrata a contatto con una superficie solida. Ma non era finita perchè la voglia di combattere di Shiltare era senza freni: avrebbe sorpreso il suo rivale bruciando di molto i tempi dell'attacco successivo. Come? Impugnando il manico con la bocca [Combattente Esotico]! Un repentino movimento del collo gli avrebbe permesso di far cambiar immediatamente direzione all'arma che, questa volta, avrebbe minacciato la coscia sinistra del nukenin, appena uscito da una probabile difesa sul colpo precedente [3 SA]. Solo Shiltar poteva riuscire ad imprimere forza ad un'arma di quelle dimensioni tenendola tra i denti...solo lui poteva eseguire quei cambi di fronte in quel modo, sfruttando la sua sovrumana agilità. Per eseguire quell'ultimo attacco, aveva recuperato l'arma a mezzo metro da terra con la bocca, tenendo in corpo in una posizione di equilibrio sovrumana!
    L'ultimo attacco sarebbe stato il più devastante; i tre assalti precedenti servivano sostanzialmente a far sprecare energie al suo rivale, facendolo rimanere scoperto per un'ultimo colpo inaspettato proprio per tempistiche di azione. Ma che avesse avuto la prontezza o meno di reagire, l'originale doveva accertarsi di una cosa: Feng Gu sapeva usare le ossa? Se si, allora avrebbe dovuto alzare delle difese per proteggersi da quell'ultimo colpo e, proprio per questo motivo, vi avrebbe concentrato un grande potere distruttivo! La lama, impugnata ora nella destra, avrebbe usufruito del sinolo di due impronte di chakra per riuscire a disintegrare ogni possibile difesa [2 TB (Intuizione), Manipolazione Della Natura, Impronta Acqua + Fulmine, Pot 50 + 20 + armi x3] e provare a tranciare l'arto sinistro proprio all'altezza della spalla, doveva sapeva di poter usare le ossa per difendersi al meglio [4 SA (Acrobata)].

    Quel cadavere non aveva affatto la rapidità di Shiltar ma anche dentro un involucro non all'altezza dell'ex Mizukage, questi avrebbe trovato il modo di esprimere il suo potenziale e sconfiggere quella brutta copia di se. Arretrò di qualche passo e posizionò la sua arma ricoperta della forza dell'acqua e dalle scariche di elettricità dritta difronte al suo nemico come per tenerlo costantemente inquadrato...era solo l'inizio di uno scontro senza spettatori, la cui verità era celata dietro le stesse tenebre che risiedevano nel cuore del ninja del passato.

    ::: Intanto, non molto distante :::

    " Ho capito finalmente! Dannato Jaku, come diavolo hai fatto a trovare questa falla nella Resurrezione Impura!? "

    " Quindi non è la tecnica definitiva, c'è il modo di fregarla ahahah "

    Ad Eiatsu piaceva avere la compagnia dei suoi cadaveri mentre studiava, avere un parere esterno da ninja del passato di un certo spessore era di grande aiuto. Yashimata, l'arcinoto nukenin che ancora in molti credevano vivo, era lì con lui ora che l'eliminatore sembrava aver ricostruito il quadro di quanto stava accadendo a Jotaro...i fatti dell'incontro tra i due Colossi avrebbero finalmente avuto una ragione.
    Si trovavano nel posso di Villa Mikawa, nella dimora di Fyodor, il quale assisteva anche lui alla scena curioso di scoprire la verità su uno dei membri della famiglia più influente del recente passato. Dopotutto lui era un ninja di altri tempi e ogni cosa che si ricollegasse al periodo in cui lui stesso aveva agito era in grado di catturare il suo interesse. La stanza, scavata nella roccia tempo addietro dalle vecchie alleate del Garth, le Donnole di Suna, era piena zeppa di libri e pergamene. Eiatsu era dovuto tornare nel Palazzo della Vipera per recuperare molti di quegli scritti sebbene il grosso era scritto nell'antico tomo che Jotaro stesso gli lasciò insieme al sangue necessario ad attivare i cadaveri in suo possesso.

    " Evocalo allora! Cosa Aspetti?! "

    Disse il seguace più inquietante tra le fila di Diogenes. Erano giorni che aveva ospiti in "casa" e le buone maniere non erano mai state il suo forte. Che poi perchè Eiatsu avesse deciso di fare quegli esperimenti lontani dal suo laboratorio era ancora un mistero al quale il jonin aveva rifiutato di svelare.

    " Ma si, rievochiamo quello che prima di spezzare l'Edo Tensei ha sparato raggi di luce dal suo corpo! Sono l'unico morto in questa stanza e solo io mi preoccupo di stare allerta?! Andiamo bene..."

    " Ho ricostruito tutti gli antichi sigilli di sangue, andando a ritroso nella storia descritta dagli scritti di Jotaro. Unendo queste informazioni con le conoscenze del Nidaime e sfruttando il legame diretto tra il suo cadavere e Orochimaru sono arrivato alla prima formulazione della Resurrezione Impura...quella ideata dal Secondo Hokage in persona! Solo ora mi è chiaro come abbia fatto l'ex Kokage a riportare Hohenheim in vita e come quel folle sia riuscito a bloccare il richiamo! Ma se vogliamo sapere cosa gli è accaduto dobbiamo per forza evocarlo...ora che tutti i preparativi sono pronti posso farlo! Tieniti pronto Yashimata, potrebbe essere pericoloso..."

    586e38de05a64

    Attivò infine la tecnica di resurrezione.



    CITAZIONE
    Leggere rimaste: 9/9
    Chakra rimasto: 30 Hessedan + 30 Corrente di Mille Falchi + 20 manipolazione natura + 5 salto repulsivo= 5/90

    Ovviamente sto usando la scheda da cadavere di Shiltar, da cui puoi vedere abilità e tecniche usate. Non si pensi che essendo viola sarà uno scontro facile :guru:

    Slot gratuito veloce: posizionamento tonico
    1 SExtra: salto (10 metri + possibile movimento)
    1 TB: Hessedan (3 proiettili alla testa)
    1 TA: Corrente di Mille falchi
    1 SA: attacco con Falce (collo)
    2 SA: attacco con Falce (spalla dx)
    3 SA: attacco con Falce (coscia destra)
    2 TB: Manipolazione della Natura doppia
    4 SA: attacco con Falce (spalla sx)
    Slot gratuito veloce: indietreggiamento 3 metri

    La seconda parte è la visita di cui ti parlavo :zh:
     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Defunto ed il Risorto

    Il Mizukage non si perse in tante parole, anzi si mosse.
    Forse pensava che l'oscurità fosse un suo vantaggio, o era stato il Mikawa a pensarlo, poco cambiava: Shiltar poteva essere un maestro nell'acuire i propri sensi quando non vi era visibilità, ma i sensi del Risorto erano sempre acuiti al massimo possibile!
    L'altro non era completamente occultato, solo parzialmentePer la definizione stessa di occultamento, il "defunto" Shiltar può essere occultato alla vista, non avere un odore, ma non avendo furtività di suo non sarà occultato all'udito o al tatto, ergo quei due sensi a parità di percezioni, li dovrebbe sentire qualsiasi pg a 1,5 metri, essendo il mio pg con Percezione +9, dovrei avvertire suoni e spostamenti d'aria a circa 8 metri, data l'abilità di seguito:

    Percezione (Superiore) [2]
    Speciale: L'utilizzatore ottiene +9 alla Percezione anziché +6.
    [Richiede Percezione (Intermedia) in scheda]
    nascosto ai suoi sensi.
    Povero ossicino, non sa con chi ha effettivamente a che fare?
    E mentre una voce ridacchiava, il Risorto avvertì l'altro scattare verso di lui, con un balzo, ma, più di questo, avvertì qualcosa che dall'altro partiva per arrivargli addosso, quindi, egli stesso compì un balzo, un movimento accelerato con una buona quantità di chakra, per togliersi dalla traiettoria di qualsiasi cosa gli stesse arrivando addosso.
    Il Risorto avvertì l'altro avvicinarsi e conoscendo quello che era stato il suo modo di combattere, pensò bene di prepararsi, manipolando le proprie ossa per generare un'arma adatta: una copiaCreazione: L'utilizzatore può creare equipaggiamento conosciuto o in lista di Ossa tramite uno slot azione/tecnica: un'Unità permette di creare fino a 60 crediti equipaggiamento. Il mantenimento non richiede chakra o unità da manipolare. L'utilizzatore può modellare la Creazione toccata, aumentandone la potenzialità. Modellare richiede 1 Unità ogni aumento di 5 di potenza; il potenziamento massimo è pari alla metà della potenza massima. Ogni azione richiede un consumo ¼ Basso ogni Unità impiegata.

    Falce Nera del Paradiso [Mischia]
    Nella sua forma massima, la Tian No Kama è una gigantesca falcescythe-like-weapon dalla lama nera e ricurva con delle particolari decorazioni sull'intero corpo che ricordano vagamente formi serpentine o, forse, di draghi
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione:
    (Potenza: 40 | Durezza: 5)
    [Da Chunin in su]

    Come nella "Colonna Evanescente" approssimo 5 slot ossei => Spesa di 6 slots ossei per un'arma di dimensioni Grande +1 Slot Osseo, incremento la potenza a 60 (Slot Tec. Base)
    della Falce Nera del Paradiso, poiché sapeva cosa stava per raggiungerlo, sapeva con cosa l'altro voleva attaccarlo, avendone avvertito il rumore che sfrigolava sulle ossa del Mizukage quando era entrato.
    Solo un oggetto di metallo il Mizukage poteva avere con se, che fosse l'originale o meno, lo stesso oggetto che era scomparso assieme al cadavere ed al sasso che Diogene aveva restituito al Kaguya: la Falce di Luna.
    Peccato che non fu la Falce di Luna a colpirlo, ma una scarica elettrica che, improvvisa, illuminò per un istante l'intera area, sbalordendo persino il Mercenario che ebbe appena la reattività per incrementare la propria resistenza con il chakra, una quantità nemmeno elevata, onde evitare eccessivi danni.
    Un giochetto nuovo? Questo nessuno di noi lo conosceva, o mi sbaglio?
    Il dolore era niente, la sorpresa era stata più elevata, ma anche quella fu poca cosa quando avvertì lo spostamento d'aria dell'arma che si avvicinava e subito roteò la propria Falce fra le mani, posizionando la lama esattamente lì dove sapeva che avrebbe incontrato l'ostacolo, diretto contro il suo collo: poteva essere veloce la Falce di Luna e silenziosa, ma non lo era abbastanza per sfuggire completamente alle percezioni del Risorto, così, quando la lama si mosse, trovò la copia ossea della Falce del Paradiso ad attenderla, bloccandone la lama prima che arrivasse a contatto con il suo collo.
    L'attacco dell'altro, però, non era finito: il Risorto sentì l'arma roteare attorno a lui per calare dal fianco opposto e non tardò a fare altrettanto: roteò con estrema abilità la Falce ossea fra le mani, bloccando la lama avversa con la propria ancora prima che il colpo andasse a segno.
    Fu il terzo colpo che lo sorprese: non tanto per il fatto che l'altro avesse preso l'arma da una posizione a dir poco assurda, puntandola verso le sue gambe, ma perché, quando cercò di spostare le gambe, le scoprì come paralizzate, tanto che l'unica cosa che riuscì a fare fu spostare in avanti la Falce Ossea, bloccando così l'attacco con l'impugnatura della sua arma, riuscendo comunque ad evitare un'eventuale ferita.
    Fu allora che, veramente, l'altro lo sorprese: la lama della Falce di Luna esplose di colore in quella stessa oscurità in cui l'altro s'era mosso fino a quel momento, un misto di fulmini ed acqua, un trucchetto non da poco la cui potenzialità offensiva era non da sottovalutare, tanto che il Risorto portò la propria arma a difesa della spalla, solo per vedere l'impugnatura della stessa mozzata, lasciando spazio all'arma per raggiungere il braccio, lì dove, solo grazie ad una corposa quantità di chakra utilizzata, riuscì a non subire una ferita eccessivamente grave.

    Non sta giocando l'ossicino qui...
    Nemmeno noi..., ringhiò il Risorto, rispondendo a voci che solo lui sentiva, mentre la mano sinistra lasciava cadere al suolo l'impugnatura ossea e si chiudeva a pugno, portando, al qual tempo, il chakra a fluire da diverse direzioni e con modi diversi.
    Da una parte, l'impugnatura ossea stava deformandosi, segno che unaSemi Ossei
    Villaggio: Shiltar/Feng Gu - Esperto Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa la presenza di un Costrutto d'Osso grande almeno 1 unità, entro 6 metri per livello di TS, l'utilizzatore può provocare la crescita esplosiva di punte acuminate dal costrutto. La Velocità di crescita è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.
    Ogni crescita esplosiva sarà preannunciata da una visibile distorsione del costrutto, per poi emettere delle punte d'osso in ogni direzione in un raggio di 1,5 metri. La potenza delle punte è pari a 20. Ogni crescita oltre la prima richiede l'utilizzo di uno slot azione/tecnica.

    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Mediobasso per ogni crescita )
    [[Max Esplosioni per round: 1 per livello di TS] [Richiede Controllo delle Ossa I]]

    [Da genin in su]


    Costrutto da 2 slot dimensionali con 20 di potenza (Slot Tec Avanzata)
    delle tecniche del Risorto, ignota al defunto Mizukage, stava per detonare contro lo stesso, esplodendo con la giusta angolatura per colpire chi si trovava alla base del moncherino d'impugnatura e non il Kaguya che lo stava manipolando all'estremità opposta.
    Nel frattempo, altro chakra si preoccupava di ridurre la ferita al braccio di gravitàGuarigione Ossea: L'utilizzatore può Guarire un proprio danno utilizzando uno slot tecnica/azione: ogni Guarigione Ossea ripristina 1 leggera e richiede ¼ Basso e 1 Unità d'ossa. Utilizzare più Guarigioni Ossee nello stesso danno non richiede slot tecnica/azione extra. La Guarigione Ossea permette di ripristinare i danni subiti dall'organismo ma non la Vitalità.

    => Slot Azione 2 => Guarita Leggera => ferita medioleggera sul braccio sx
    , mentre la concentrazione del Risorto si focalizzava sull'altro, sulla marionetta Mikawa che impugnava la Falce di Luna.
    Non stava scherzando, nessuno dei presenti stava scherzandoVolontà Assassina [0]
    Maestria: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo, definendolo come propria vittima prescelta. Ogni azione intrapresa contro di essa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della vittima. La vittima può essere assegnata da terzi, un nemico personale o per ottenere vantaggi.


    Missione in Solitaria [0]
    Speciale: L'utilizzatore può affrontare più facilmente una missione se non ha alleati al suo fianco: ogni azione intrapresa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della missione. La missione non deve essere continuativa (come proteggere un obiettivo); il potenziamento non è applicabile per eventi collaterali la missione e non strettamente collegati.


    => Agilità +4
    e ben presto ne avrebbe dato dimostrazione anche lui.
    Fratello, vuoi combatterti? Vuoi davvero fare una cosa del genere?
    Non mi sembra che l'altro ci dia molte opzioni in più, o sono l'unico a pensarlo?
    Ma quello è LUI! Deve essere il Mikawa, deve essere lui a volere tutto ciò...
    No, e lo sai bene quanto tutti quanti noi. Io non sopporterei di essere un servitore di chiunque, sapendo che sono allo stesso tempo libero. Anche senza la Vendetta, avrei scelto tutto, tranne una vita come marionetta.
    Quindi l'altro ti odia? E tu lo odi, vero? AHAHAHAHAHAH! Sento gli Hai Urami agitarsi! Odi anche lui? Te stesso?
    Fratello, ragiona! Ragionate entrambi!
    Non c'è molto su cui ragionare... sono morto, ma sembra che a nessuno freghi niente di ciò!
    Non c'è niente su cui ragionare. C'è solo la Vendetta da reclamare!, ruggì il Risorto, portando in avanti il corpo con uno scatto repentino del busto, nel tentativo di sferrare un fendente con la Falce (dimezzata nelle dimensioni, ma non per questo meno utile) contro il tronco dell'altro.
    O almeno, forse quello avrebbe potuto credere il defunto Mizukage, ma, nel momento stesso in cui compì il movimento, il suo corpo sarebbe stato evidentemente troppo sbilanciato in avanti: colpa delle gambe semiparalizzate? No, semplicemente il Risorto aveva eseguito una finta, mentre l'arma, infatti, veniva passata nella mano sinistra.

    Così, mentre il corpo di Zong Wu (il nome con cui si era presentato alle Mura di Oto) si sbilanciava in avanti, poggiandosi sulla mano destra, la stessa che aveva finto di colpire poco prima, la sinistra, che ora impugnava la Falce ossea, sferrava un primo fendente alla gamba sinistra dell'altro, cercando di staccarla poco sotto la rotula, colmo di rabbia e determinazioneIncalzare: L'utilizzatore ottiene 2 tacche da distribuire liberamente in Velocità o Resistenza per ogni round in cui effettuato un attacco con le ossa. Non colpire nessun avversario con le ossa per 2 round azzera Incalzare.

    Direi che i Semi Ossei valgono come attacco con le ossa => Vel +2
    , oltre che di chakra.
    Sfruttando la medesima impugnatura, ma semplicemente roteandola fra le dita della mano, complice l'agilità, dovuta alla massima concentrazione che offriva a quello scontro, il Kaguya ruotò la direzione in cui si trovava la lama, cercando un secondo colpo a spazzare nel senso opposto verso la medesima gamba, prima che, in un movimento rapido e deciso, compisse una mezza capriola per riportarsi sulle gambe poco stabili e, nel farlo, roteata la punta della Falce ossea che impugnava, cercò di affondarla nell'inguine dell'altro.
    Il vero pericolo, però, era qualcosa di diverso per l'altro, qualcosa che, forse, non avrebbe percepito: un costrutto osseo generatosi dalla nuca del Risorto, che come una frusta sarebbe volato per affondare nella tempia destra del defunto Mizukage. Un attacco che univa molte delle abilità che il Risorto aveva: la manipolazioneManipolazione delle Ossa: L'utilizzatore può spostare le proprie ossa nell'organismo a piacimento. La manipolazione non causerà danni all'organismo. Un'Unità d'ossa estratte richiede un consumo ½ Basso ogni slot tecnica/azione utilizzato. La Velocità di estrazione in attacco e difesa è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Resistenza si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in difesa. La potenza è pari a 10 Unità. La durezza è pari a 4. Una qualsiasi quantità di ossa può essere decomposta gratuitamente tramite Slot Gratuito Veloce. ossea, l'abilità di usare ogni parte del corpo per combattereCombattente Esotico [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare le articolazioni, gli arti inferiori e la bocca per impugnare ed utilizzare le armi. Con uno slot azione può scagliare 6 [AaD], anziché 4.
    , la silenziosità nel colpireFurtività (Superiore) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +9 alla Furtività anziché +6.
    [Richiede Furtività (Intermedia]


    Azione Furtiva [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra se non è percepito dall'avversario. Può essere utilizzato 1 volta ogni 3 round.
    , ed un basso uso di chakra, tutto in unico movimento della nuca.

    -----

    Chakra Residuo: 1035 Bassi x potenziamenti difensivi + 10,5 per usi della creazione (4 in difesa & 3 in attacco) + Mediobasso x Semi Ossei + Bassissimo x Guarigione Ossea + 2,25 x potenziamenti offensivi + eventuale Mediobasso x manipolazione offensiva/125
    Energia Vitale: 26medioleggera al braccio dx, Leggera x gambe/30
    Vitalità: 22Media al braccio sx, leggera x gamba/27

    Slot Difesa: 4Spostamento sui proiettili ossei, 3 Difese con Falce Ossea
    Slot Azione: 4+24° Difesa su colpo di Falce di Luna, Guarigione Ossea, 2 attacchi al ginocchio sx, Fendente all'inguine (bonus agilità), colpo con manipolazione ossea (se non percepito)
    Slot Tecnica: 2Creazione della Falce Nera in Ossa, Semi Ossei/2

    OT: L'ultimo colpo avviene solo se non percepito, per l'appunto, ma considerando che anche con +6 alle percezioni il mio pg ha +9 in furtività e l'oscurità dovrebbe comunque ridurre tutte le percezioni a 1,5 metri di base, dovrei comunque sorprenderlo con l'attacco di nuca.
    In più m'hai fatto usare tutte le abilità della ts in un post solo, mi piace come stiamo andando avanti :riot: /OT
     
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    " Non mi sarei aspettato di meno, dall'uomo che ha ereditato le mie ossa! "

    Disse il cadavere mentre constatava come Feng Gu riuscisse a seguire i suoi movimenti e reagire ai suoi attacchi. Era dura ammetterlo ma le fenici avevano trovato un contenitore sufficientemente degno, almeno di permettere a quel ninja ritrovato di stare difronte all'originale e guadagnarsi la sua stima. Una necessità non propria del nukenin, voi potreste dire, tuttavia una vera e propria necessità per sedare almeno una delle voci che animavano i suoi pensieri...un mostro rinchiuso nell'armadio da dover eliminare per riuscire ad andare avanti, ecco cosa era Shiltar Kaguya per l'Asso di Ame.

    Quando passò alla contro offensiva, sarebbe stato un piacere per il Risorto constatare che il non morto non riuscisse a stare al suo passo. Provò a difendersi con la sua arma dai primi attacchi, riuscendo solo ad incassare più danni, e ben presto le combinazioni furiose dello shinobi presero la meglio riducendo quel corpo in poltiglia. Si, perchè la gamba sinistra al secondo attacco sarebbe letteralmente volata via mentre il grosso foro all'altezza dell'inguine avrebbe solo anticipato il verdetto univoco dell'attacco alla tempia...capace di staccare di netto una bella fetta di cervello. In quell'involucro non poteva reggere il confronto con il suo alter ego [Leggere rimanenti 0/9]. La luce negli occhi si spense e il corpo si accasciò a terra senza vita.

    Quindi era davvero finita così?! Questo valeva il combattente più temuto di mezzo continente?

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    Feng Gu potè pensare ciò giusto per qualche istante, il tempo che la guarigione impura potesse avere effetto! Il corpo prese a fumare e, preso da spasmi disumani, in poco tempo si ricompose di tutte le sue parti tornando nuovamente "funzionante". Shiltar era un'altra volta in piedi, pronto a morire un numero infinito di volte pur di liberarsi di quel suo stato di sudditanza che detestava più di ogni altra cosa. In realtà, quella particolare abilità di rigenerazione era strettamente legata alle capacità di Eiatsu, il quale aveva una riserva di chakra limitata [1 TB, 1 SA, 2 TB; 3 leggere a gamba, testa e basso ventre -> 9/9]. Tuttavia il nukenin non poteva di certo saperlo e il pensiero di avere difronte un rivale impossibile da annientare avrebbe potuto annidarsi nella sua mente prendendo il sopravvento e distraendolo dalla battaglia! Dopotutto le ossa non si spingevano fino a quella capacità di rigenerazione, che era qualcosa di completamente differente dal modo dei Kaguya di ripristinare le ferite subite...quante volte avrebbe dovuto ucciderlo prima di gridare alla vittoria? Sempre se esistesse davvero una fine.

    Considerazioni apparte, il dato di fatto era che il suo rivale era pronto a continuare lo scontro e ora il suo corpo era attorniato di un'aura giallastra abbastanza inquietante. Affrontare un cadavere dell'Edo Tensei era molto, molto complicato e sia Febh che Aloysius lo sapevano molto bene. Ora era il momento che anche Feng Gu lo scoprisse e il suo rivale era il più forte che Eiatsu fosse mai riuscito ad ottenere!

    " Tutto qui, Kaguya ? "

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    Schiacciò con i denti il tonico che aveva già in bocca permettendo a quella polvere di risanare le sue scorte di chakra [2 Slot Azione, Chakra + 60] e, un istante dopo, si lanciò nuovamente all'attacco...e questa volta ancor più minacciosamente! Trattenersi ora che il suo nemico sapeva di aver difronte carne da macello in grado di ricomporsi era inutile e così decide di sacrificare tutta la sua difesa, sbilanciandosi in attacco [1 TA, Danza del Salice, 4 slot difesa convertiti in attacco]. La falce di Luna era ancora carica del chakra della natura combinato con i due elementi di cui l'ex Mizukage era padrone e si mosse rapida in direzione del suo nemico attentando ancora alla sua vita!

    Seguì una serie interminabile di colpi, 6 per l'esattezza e i primi due sarebbero stati i più tremendi....quella dannata falce di ossa gli stava causando non pochi problemi, era giunto il momento di privargliene l'uso! Il braccio destro e poi sinistro erano ora minacciati proprio all'altezza del gomito: una prima doppietta talmente incalzante da superare i limiti di quel corpo e iniziare a diventare considerevole anche per il vecchio Shiltar [Incalzare osseo, + 4 Velocità -> 700]. Ogni attacco, oltre ad essere estremamente potente per via del chakra naturale [Pot 50 + 20 + armi x3] era anche eseguito con movimenti inusuali, tramite torsioni anomale degli arti e dell'intero corpo, ma talmente fluidi da non risentirne di efficacia [Agilità 725, Furtività 3]. I sensi sviluppati con i quali l'Asso stava combattendo, tuttavia, avrebbero potuto risentirne captando più suoni di quelli necessari a menare quei colpi! Considerando poi che anche solo usare piccoli movimenti delle gambe per difendersi sarebbe stato complicato vista la semi paralisi provocata dai raiton, la probabilità di portare qualche buon colpo a casa sarebbe stata molto elevata!
    La sequenza successiva, sempre all'insegna dello stesso stile esotico e incalzante, aveva una potenza di fuoco inferiore, essendo finito l'effetto del chakra sull'arma [Pot 50], ma il numero elevato di colpi avrebbe reso comunque complicata la difesa al suo rivale! Altri quattro fendenti portata con quella lama dall'incredibile potenziale e nell'ordine portati verso: collo, inguine, ginocchio sinistro e ventre...La velocità la stessa di sempre e la forza impiegata, la massima che riusciva ad ottenere da quel cadavere [Vel 700, For 600]. La Falce del mietitore più temibile del passato stava esigendo, ancora una volta, sangue e lo avrebbe ottenuto!

    Quello era il risultato del lungo periodo di meditazione in cui si era chiuso l'ex kiriano; ora era il momento di sprigionare tutta la foga accumulata e ad ogni assalto non si sarebbe risparmiato nemmeno di una virgola. Il bello era che ancora non stava utilizzando le ossa per intrecciare i suoi attacchi...forse se Feng Gu fosse riuscito a superare quella prima fase, allora lo avrebbe ritenuto degno di vedere le vere Ossa di un Kaguya!


    CITAZIONE
    :guru:

    Leggere rimaste: 9/9
    Chakra rimasto: 5 + 60 tonico - 20 tecnica - 40 manipolazione natura = 5/90
    Chakra Eiatsu: 45/187,5

    1 SExtra: //
    1 TB: guarigione impura
    1 SA: guarigione impura
    2 TB: guarigione impura
    2 SA: assunzione tonico
    1 TA: Danza del salice
    3 SA: attacco con Falce
    4 SA: attacco con Falce
    1 SD: attacco con Falce
    2 SD: attacco con Falce
    3 SD: attacco con Falce
    4 SD: attacco con Falce


    Edited by DioGeNe - 7/1/2017, 19:46
     
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    E puntualmente la bara di legno emerse dai sigilli che erano appena apparsi dal pavimento, portandosi dietro un suono sordo e ligneo. Il contenitore si aprì, rilasciando il corpo di Jotaro, con ancora i rimasugli della morte impressi sulla pelle. Piccole crepe ornavano ogni angolo del suo corpo e del suo vestiario, come fosse fatto di cartone molto secco e sul punto di diventare polvere. Via via che il suo corpo tornava all'aspetto originale, il ninja osservava i presenti senza nascondere sorpresa, quando il suo sguardo si incrociò con Yashimata. Era morto davvero dopotutto, erano davvero di un'epoca passata.
    Quando la bara cadde a terra, Jotaro potè osservare i preparativi che Eiatsu aveva predisposto per la nuova chiacchierata, e mentre era intento a dare le spalle a presenti, per osservare i sigilli posti nella stanza, iniziò a parlare.


    << Di nuovo tu ragazzo? Stavolta devo che hai fatto i compiti per tempo...un tipo notevole; guarda come hai gestito i livelli di queste barriere....>>

    Il chunin osservò quello che aveva attorno centimetro per centimetro, annuendo con la testa via via che esaminava le complesse infrastrutture di chakra che il seguace di Aloysius aveva predisposto, prima di voltarsi nuovamente verso i presenti, e completare il discorso che aveva iniziato poco prima, grattandosi il mento per un istante, rivolgendosi ad Eiatsu.

    << Si, davvero un ottimo lavoro, hai decifrato quasi alla perfezione quello che ho lasciato scritto, anzi, potrei dire che hai decifrato tutto, e lo hai messo in pratica alla perfezione. Ora sono certo di una cosa, mi ero sbagliato. E questo ci dà circa 10 minuti, prima che l'Edo collassi nuovamente su se stessa come l'ultima volta, e ci travolga tutti. Ma dieci sono molti, quindi ragioniamo assieme. >>

    Jotaro, quasi del tutto dimenticando che al momento fosse poco più che un cadavere, si sedette a terra, sorreggendo la testa con una mano mentre rifletteva. Spesso, durante le sue riflessioni, osservava l'ex compagno di azioni criminali; Yashimata sembrava il più teso lì dentro, nonostante fosse bello che morto a sua volta. E poi, c'era un altro tizio. Il Jaku lo osservò alcune volte, senza mai dire niente, via via si guardava attorno per osservare i sigilli, e poi tornava ad osservare il tipo magro e dai capelli bianchi, quasi come se quell'individuo emanasse un odore che lo infastidiva. Non sembrava uno dei cadaveri, non sapeva chi fosse; eppure era certo di conoscerlo, e non solo.

    << Tu. Tu lì dietro, sei stato tu a terminare il mio Originale, riesco a percepirlo. Hai ancora una traccia della sua energia addosso. Ti devo ringraziare. Eiatsu-kun, non so se Diogenes ti ha mai informato, ma io non sono nato di parto naturale. Anzi, non sono nato affatto. Sono il prodotto di un esperimento, che una creatura proveniente da un mondo lontano ha portato a termine, clonando se stesso; per poi creare altri cloni, inferiori, per proteggermi. >>

    Quello che Fyodor aveva distrutto e portato proprio lì tempo addietro, era il vero figlio di Ayato, un poco affabile alchimista proveniente da Eternia, con uno scarso senso per la vita e per i viventi; una creatura senz'anima che a causa di chissà quale motivazione, aveva ridotto il proprio corpo a una massa informe e marcia, per poi nascondersi dentro una marionetta, e riempire il mondo di suoi cloni. Egli aveva sfruttato quello che aveva trovato in questo mondo per creare Jotaro, tra cui gli esperimenti di Orochimaru risalenti a molto prima della fondazione. Jotaro aveva provato spesso a entrare in contatto con il suo creatore, ma dato che egli non possedeva un'anima, gli era impossibile evocarlo, e non solo; per la propria sicurezza, l'Originale aveva posto un sigillo molto potente che legava la creatura al suo creatore, rendendo la prima, incapace di imporre sul primo la propria volontà, sia fisicamente che mentalmente.

    << Ora che il legame è stato spezzato, qualcosa dentro di me si è liberato, ma dal momento che non ero stato concepito per esistere senza freni, il sistema sta collassando, e non solo il mio, di sistema. >> Disse osservando Eiatsu e rivolgendosi ad esso.

    <<pensavo che i cloni servissero come miei servi, in realtà dovevano assicurarsi che tutto restasse come doveva essere. Non importava che io morissi, l'importante era che la scatola restasse chiusa. Quando l'Originale arrivò in questo mondo, sapevo, non era ridotto come sono sicuro tu l'abbia incontrato. Poi, prima della mia creazione, si è scontrato con qualcosa. Qualcosa che superava di gran lunga le sue capacità. E sono certo sia stato sconfitto; ma conoscendolo, non deve essere scappato a mani vuote. >> Jotaro si stava riferendo a qualcosa, e aspettava che Eiatsu comprendesse il senso del discorso.

    << Egli ha privato questo nemico di qualcosa, e aveva bisogno di un posto dove nascondere il bottino. Un posto che fosse quasi impossibile da rintracciare, che fosse sempre in movimento, e che potesse persino abbandonare il mondo, me. Ma purtroppo, la scatola si è aperta, e quello che conteneva è tornato nel mondo.>>

    Tutto iniziava a prendere forma. Jotaro era semplicemente un contenitore dove erano state nascoste delle antiche reliquie, per separarle da chi le possedeva.

    << Quando ti ho detto che non solo il mio sistema sta collassando, mi riferivo a te. Il mio creatore aveva creato un sottosistema di infezioni energetiche che mi permettessero di entrare in collegamento con ogni singolo clone per annichilirlo in caso avesse fatto i capricci. Brando...Yugito....e ora te. Legando il tuo chakra a me per evocarmi, hai inavvertitamente attivato un sistema di difesa. Chiaramente esso ti è innocuo, non avendo il mio materiale genetico nel tuo corpo; ma più continuerai ad interagire con me attraverso l'Edo, più il tuo corpo impiegherà energie ad eseguire la tecnica, fino a che il tuo sistema circolatorio del chakra la vedrà come una minaccia, e ti impedirà di impastare il giusto flusso per eseguirla. Ecco perchè l'altra volta hai perso il controllo. Ecco a cosa mi riferivo quando ho detto che non dovevi evocarmi senza adeguate protezioni. >>

    Il tempo passava, e mentre la soglia dei dieci minuti si assottigliava sempre di più, la pelle di Jotaro iniziava a cambiare indipendentemente dalla volontà di Eiatsu. Come durante il precedente incontro, tempo prima, piccoli esemplari lignei stavano iniziando a crescere dal corpo del chunin, come fosse terreno fertile. Col passare dei secondi stavano crescendo, divenendo sempre più simili a microscopici rametti. Col passare dei secondi, il corpo di Eiatsu avrebbe fatto il possibile per interrompere il collegamento, ma allo stesso tempo, il controllo dell'Edo si stava rivelando sempre più difficile.

    << Come supponevo, il mio creatore deve aver sfruttato gli esperimenti di Orochimaru per rendere stabile il mio corpo a causa dell'energia di cosa conteneva, ma io non mi sono mai allenato a controllare questa infrastruttura che avevo all'interno, e ora sta fuoriuscendo. >>

    << Per fartela breve, se non ti dai una mossa a riportami in vita interrompendo del tutto il collegamento tra i nostri chakra, a breve perderai il controllo su di me. Io diventerò una massa informe di legno demolendo tutta questa amorevole dimora, e il tuo sistema circolatorio del chakra imploderà su se stesso, obbligandoti alla vita da taglialegna. Come la vedi? >>



    OT
    Ho iniziato il processo riguardante Eiatsu, se poi vuoi farlo più avanti mi invento qualcosa in seguito.
    Ciao Shil !
     
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391 replies since 2/11/2007, 23:19   12165 views
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