Villa MikawaResidenza di Aloysius Diogenes

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    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXIII, di Loxion Mikawa

    ::: Mesi prima, sul viale alberato della Villa :::

    " Insulsi sguatteri, non capirò mai chi crede nella forza del numero...HAHAHAH ditemi, dov'è paparino?! "



    Dieci dei gregari di Diogene erano in aria in pose plastiche come granitiche statue incapaci di avere il controllo delle proprie azioni. Ashiro, Soifon Matsumoto e gli altri fluttuavano sopra le cime degli alti pini impotenti di front allo strapotere della Bimba Prodigio del suo tempo...a terra vi erano i segni di un duello solo abbozzato, una manovra difensiva che, per quanto alti fossero gli standard del Mikawa, non era stata sufficiente nemmeno di lacerare le vesti della nukenin. Le trappole avevano fatto in quale modo cilecca e l'intera tattica anti-intrusione, composta di armi a distanza, bombe e jutsu di sangue, si era rivelata un totale fiasco: per quale strano motivo, il duo, si perché c'era anche un ragazzo longilineo al suo fianco, sembrava come conoscere ciò che gli avrebbe attesi.
    D'altro canto i due erano come sbucati dal nulla, direttamente all'interno delle mura del villaggio e proprio nella proprietà privata del Kokage! Un potere che in qualche maniera sembrava ancor più spaventoso della peculiare arte dei Somujo, i quali avevano causato gravi danni al villaggio sguarnito del suo Leader.

    " Non c'è tempo per giocare con loro..."

    Disse il Principe preoccupato per le azioni non programmate della ragazzina. Lei sbuffò vistosamente ma sapeva che era il suo sottoposto l'esperto in quella situazione e che doveva affidarsi al suo giudizio per riuscire in quell'operazione che così tanto tempo e risorse, umane e monetarie, aveva richiesto.

    Una pioggia di piume avrebbe chiuso quella faccenda senza nemmeno dare modo agli uomini del Garth di poter offrire un'ultima resistenza. Semplicemente, il divario che li separava dalla calamità che si era abbattuta su di loro era troppo grande...direi incolmabile. I corpi si accasciarono a terra, caduti in un sonno profondo, mentre i due nukenin avanzavano nel viale puntando dritti al maestoso portone; sapevano che Aloysius non era in casa, avevano scelto apposta quella precisa finestra del passato per incastrare l'uomo che solo adesso aveva iniziato a darsi da fare per Oto.

    " Appena entreremo ne arriveranno due da sinistra la botola è mascherata dal tappetto a due metri dalla scalinata mentre la piccola peste è nascosta tra le travi pronta a dare il colpo di grazia. Quanti uomini abbiamo perso per quella stronzetta dai capelli rosa! "

    Lei lo guardò come infastidita mentre con un calcio abbatteva l'uscio in legno massiccio e reagiva con la precisione di una macchina a quelle azioni ineluttabili ed inutili dei combattenti al servizio del Colosso; colpì così duramente Yachiru che assi del pavimento si ruppero a seguito dello schianto della poveretta, bloccata in volo per il collo e scaraventata a terra con forza inaudita.



    " Dovrei ucciderti per le rogne che mi hai causato...ma Hātsu dice che non si può, causerebbe una qualche inconsistenza nel flusso del tempo blablabla E poi paparino ti vuole così tanto bene hahahAHAHha ! Chi li avrebbe detto che una cosa tanto insignificante possa in realtà essere il punto debole di un uomo considerato Maestro di Guerra."

    Un colpo alla nuca ben assestato la mise k.o. mentre agli altri gregari avrebbe pensato il Cuore, il quale non trovò grandi difficoltà a gestire Gennosuke e Bard (abili combattenti corpo a corpo ma non al livello di un nukenin di tale caratura). Quindi il giovane guardo ancora il simbolo di chakra che aveva sul braccio: avevano solo tre minuti prima che la furia del Garth si abbattesse su di loro...aveva fatto cento simulazioni ma ogni volta che si arrivava al duello le percentuali di successo della missione calavano a picco. Nel 70% dei casi lui stesso faceva una brutta fine. Tuttavia erano ancora nel range temporale accettabile per prepararsi al suo arrivo, Tensai-ji avrebbe pensato alla trappola mentre lui poteva iniziare il suo rituale...il frammento era già nella sua mano mancina.

    :::

    C'è un concetto, una formulazione assiomatica della Teoria del Caos, che ipotizza come un piccolo evento che sembra avere flebile riscontro solo nel suo immediato intorno possa avere in realtà effetti catastrofici altrove; un effetto paragonabile ad un'onda capace di attraversare lo spazio e il tempo e di ingigantirsi seguendo le non-regole dell'entropia e proprio per questo pericoloso come poche altre cose.
    Ebbene, l'increspatura superficiale di quella storia acquisì le sembianze di una giovane kunoichi di Oto; un parametro del tutto inatteso nell'equazione che il Principe aveva cercato con tutti i suoi sforzi di bilanciare...ma forse sto correndo troppo, procediamo con ordine. Dopo l'incontro tra il Sunese e il Kage, nell'immensa biblioteca avrebbe messo piede anche Hebiko Dokujita, la nuova Serpe del Suono erede del sapere di Orochimaru. La sua biforcuta lingua non trovò una crepa nell'atteggiamento degli forestieri, i quali diedero evidenza di non essere ninja alle prime armi...tutti sembravano avere un motivo per essere lì, incluso il guardingo Etsuko, sbucato per ultimo da una delle librerie nella sala.

    Erano ora quattro i ninja accademici nella Villa e, superate le prime diffidenze reciproche, poterono iniziare ad agire come un vero team e le informazioni più succose arrivarono dalle capacità del Sensitivo e dallo Stratega, forse più avvezzi ad operare nella fase di raccolta informazioni. L'Akuma, per definizione stessa del retaggio collegato al nome del suo clan, sarebbe arrivato dritto alla fonte del problema. La fonte di quel ticchettio era, ovviamente, uno degli innumerevoli orologi della Villa ed in particolare quello a pendolo del salone secondario al piano terra; una porzione di superficie fin troppo piccola per contenere la luminosità di quell'impronta di chakra, di un bagliore accecante.



    Aprendo la porticina che dava agli ingranaggi dell'oggetto di fine artigianato, si avrebbe dato finalmente una forma all'unico elemento estraneo alla dimora: un pezzo di vetro, un frammento di quello che sembrava essere uno specchio. L'analisi del chakra avrebbe evidenziato un valore assolutamente fuoriscala, della categoria Bijuu per intenderci, e di Elemento assolutamente neutro. Al suo interno, immerso in quel nido di energia, vi era un fuuinjutsu di chakra oscuro che sembrava come attingere potere dall'oggetto su cui era stato collocato.
    A quell' analisi dettagliata, possibile solo ad un ninja con tali occhi e tali conoscenze ninja, si sarebbe aggiunta la peculiare visione del mondo degli Hayate e quindi l'indagine di Shunsui, il quale avrebbe associato distintamente una forma di vita innaturale a quel frammento nascosto. Qualunque cosa fosse si trattava di un artefatto, o più probabilmente una parte di esso, generato con conoscenze ignote, probabilmente arcaiche e dimenticate.

    L'altro elemento che non sarebbe sfuggito a Sensitivo, sarebbe stata la presenza di un enorme Genjutsu che egiva su tutta la proprietà; un'illusione che sembrava avere origine dal fitto groviglio di rampicanti che aveva praticamente ricoperto le mura esterne dell'abitazione. Rompere l'inganno che celava si sarebbe rivelata un'impresa ardua [Efficacia 130].

    Il Mizukage, invece, aveva optato per la via più pragmatica seguendo l'unica percepibile ai suoi sensi, ovvero le orme a terra. Forse sarebbe stato l'unico del gruppo ad apprezzare a pieno l'arazzo cui la pista finiva ma, oltre a chiedersi chi avesse raffigurato la guerra che aveva causato lo scisma tra Mikawa e Kenkichi ai tempi del primo Rida, bisognava capire come andare avanti nel Covo del Kage. Serviva conoscere la sequenza giusta nelle fessure della parete per sbloccare il meccanismo occultato dal dipinto e, anche usando la forza bruta, una subdola illusione non mostrava altro che la fredda roccia dove le orme terminavano [Codice a Fori + Velo di Protezione].

    Intanto nella Baracca, la realtà nella quale si era rifugiata Harumi stava per essere frantumata dalle parole di un goffo Jonin della Nebbia, il quale non aveva di certo fatto del "tatto" il suo punto di forza. Forse lei ancora stava pensando a quel giorno così importante, a quel momento del passato che le aveva dato la gioia più grande che potesse sperare. In quel pomeriggio uggioso, infatti, Diogene aveva fatto ciò che probabilmente mai si sarebbe sognato di fare prima di venire a contatto con la profezia dei Kenkichi...Erano anni che ci provava ma forse il suo seme non era forte quanto i suoi desideri e nessuna delle donne con cui aveva giaciuto era stata in grado di dargli ciò che bramava. Un'affermazione sbagliata ma dettata da un pensiero che per diverso tempo aveva abitato la mente di quell'uomo troppo orgoglioso per ammettere quale fosse il reale problema; una verità che qualche tempo dopo Fyodor non ebbe molte difficoltà a ricondurre agli effetti dell'esperimento tragicamente fallito quando l'otese era ancora un chunin.
    La risposta del Colosso sorprese tutti i presenti nella stanza:



    " Questa è casa tua, il luogo che dovrai sempre proteggere accanto alle persone che puoi considerare la tua famiglia. Accanto a me, perchè da oggi il tuo nome sarà Harumi Mikawa. "

     
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    Sulle tracce di Aloysius


    III



    Da due erano, in pochi secondi, diventati 4. Prima era comparsa l’Amministratrice del Suono, Hebiko, poi un ninja che si presentò con il nome di Etsuko. C’era molta diffidenza nell’aria, ma questa scivolò addosso al jonin senza fargli nè caldo nè freddo. Decise comunque di intervenire per calmare gli animi e focalizzare le attenzioni del gruppo sul problema alla loro portata.

    Sembra che stiamo tutti cercando il Kokage, anche se per motivi devesi Hebiko. I due avevano recentemente concluso una missione insieme, nella quale il marionettista aveva tirato fuori la ragazza ed un altro ninja del suono da una situazione piuttosto brutta.Mizukage, questa è Hebiko Dokujita, consigliera del villaggio del Suono. Vedo che anche tu sei piuttosto sconvolta da quello che sta succedendo tra queste pareti...sono sicuro che insieme ne verremo a capo! Si volse quindi ad EtsukoSono Shunsui Abara, Jonin della Sabbia...il piacere è mio.

    Rimpolpato il gruppo con altri due membri, le indagini poterono andare avanti in maniera spedita. Etsuko era un sensitivo e rapidamente percepì la presenza di un’enorme quantità di chakra irradiarsi da un orologio al secondo piano. Anche l’analisi delle tracce dell’immortalià, eseguita da Shunsui, portava allo stesso luogo. L’orologio in questione era un pezzo di antiquariato molto elegante. Al suo interno, giaceva un pezzo di vetro. Sembrava banale...ma non all’occhio attento del jonin.

    Anche se Etsuko non avesse detto che il frammento raccoglieva tanta energia quanta quella posseduta da un Biju, a Shunsui non sarebbe sfuggito che il vetro era stato creato con una tecnica che esulava dalle convenzionali pratiche di manipolazione di tali materiali. Affascinante... Disse, perso tra i suoi pensieri, notando i dettagli di quell’oggetto e scorgendo il sigillo tracciato all’interno dello stesso. Il jonin era un esperto di Fuinjutsu ed iniziò ad analizzarlo, ma senta interagire con esso.

    Fu quando Etsuko confermò loro che erano tutti intrappolati in una potente illusione, che il volto del jonin si aprì in un sorriso divertito: lui adorava le illusioni! Poco importava che ne fosse vittima...semplicemente non poteva trattenersi dall’ammirare come il chakra era stato intrecciato in quella particolare applicazione per creare un risultato così affascinante e complesso. Se non ci fossero stati i suoi compagni, avrebbe perso ore a studiare il meccanismo alla base di quella tecnica, il fuuinjutsu e come era stato creato lo specchio. Quella volta doveva essere più sbrigativo.

    Dopo aver speso un po’ di tempo ad osservare come tutti gli elementi erano intrecciati tra loro, Shunsui portò al gruppo una sua interpretazione: Con ogni probabilità il genjutsu è stato iscritto nel fuuinjutsu...il quale attinge al chakra contenuto nello specchio per mantenersi attivo. Chiaramente il genjutsu ha come medium il ticchettio dell’orologio...se così stanno le cose, è probabile che rilasciare l’illusione avrebbe poco senso...semplicemente si rinnoverebbe appena percepito nuovamente il suono ....posso smontare l’orologio, così da impedire il medium di attivazione e permettere poi un rilascio...oppure posso cancellare il fuuinjutsu che contiene le istruzione per il genjutsu, e poi eseguire il rilascio...

    Fu in quel momento che la consigliera del Suono suggerì l’idea che l’illusione avrebbe potuto alterare anche la forma del fuuinjutsu stesso, casomai nascondendo la presenza di una trappola. Shunsui la guardò per un attimo, mentre un’espressione ammirata gli si aprì sul volto.

    Che intuizione brillante! Commentò con genuino apprezzamento.Ah, come ho fatto a non pensarci io stesso! Questa è esattamente quello che avrei fatto io se fossi stato al posto di chi ha installato questo marchingegno. Certo ora abbiamo un problema: se l’illusione nasconde anche una trappola, non ce ne accorgeremmo fin quando non disattiveremo o l’orologio o il fuuinjutsu, ma a quel punto sarebbe troppo tardi. Se sciogliamo l’illusione, avremmo solo pochissimo tempo prima che questa si riattivi...forse avremmo un secondo per scovare la presenza di trappole!

    La situazione era molto complessa, ma il sorriso continuava a perdurare sul volto del jonin. Adorava quella complessità!

    Questa è la mia proposta: dobbiamo essere molto coordinati. Ho studiato il sigillo abbastanza per poterlo rimuovere. Se riuscite a cancellare l’illusione su di mè io avrò circa un secondo per valutare eventuali cambiamenti nascosti e modificare la mia strategia di cancellazione. Nel peggiore dei casi, qualcosa potrebbe esploderci sotto le mani...Mizukage abbiamo una contromisura in quel caso? Sarebbe ottimo aver un piano di mitigazione...davvero non vorrei perderci un braccio in questo orologio!

    Se gli altri avessero acconsentito, Shunsui avrebbe iniziato a concentrare chakra nella mano sinistra. Le dita del chunin si sarebbero illuminate con piccole fiammelle di chakra all’interno del quale era visibile un minuscolo fuuinjutsu. Non appena il rilascio fosse stato eseguito, il jonin avrebbe fatto esattamente quello che aveva pianificato: avrebbe analizzato possibili variazioni nascoste dalle illusione, avrebbe modificato il controsigillo appositamente, ed avrebbe cancellato il fuuinjutsu nell’orologio...tutto quello in un secondo! Sembrava impossibile, ma il jonin aveva una memoria eidetica e non si sarebbe lasciato sfuggire alcun cambiamento, per quanto piccolo. Inoltre, i fuuinjutsu erano davvero la sua specialità. [Abilità, TB] Inoltre, siccome Shunsui era un vero leader, gli altri membri del gruppo si sarebbero immediatamente sentiti più attenti e vigili. [Abilità]+2 Riflessi
    Prendete tutti gli slot che non uso.


    Certo era anche possibile che la trappola consistesse in un sigillo piazzato da qualche altra parte sull’orologio - molti sigilli trappola non hanno bisogno di una fonte di chakra per rimanere attivi! Anche per questo serviva una misura di difesa a carico del Mizukage e degli altri. Lui non avrebbe avuto infatti il tempo di cancellar anche il secondo sigillo, ameno che fosse stato direttamente sotto i suoi occhi!

    Al vostro via!

     
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    il trono vuoto


    3

    La ragazza fu lesta a sostituire il bicchiere di tè solubile di fronte ad Akira con un altro pulito riempito di semplice acqua. In quel frangente il ninja della Nebbia avrebbe potuto osservare come il liquido provenisse da alcuni boccioni di plastica, simili a quelli in uso negli accampamenti. Poco eleganti forse, ma di certo poteva tirare un sospiro di sollievo riguardo alla potabilità.

    Piacere di conoscerla, Akira-san. Allora, cosa la porta ad Oto?

    La conversazione che seguì fu per certi tratti surreale. Mentre ascoltava l'ospite Harumi iniziò a seguire con il dito il bordo del bicchiere e non avrebbe smesso fintanto ché non ebbe terminato di parlare. L'espressione sul suo volto si era fatta tesa, la carnagione pallida e il sorriso appena accennato. Era chiaro che aveva molto da rispondere alle affermazioni dell'Hozuki, ma quando aprì bocca l'avrebbe probabilmente sorpreso per il tono freddo, apparentemente fuori posto considerando la sua apparenza cortese.

    Akira-san, la pregherei di astenersi dall'offendere Diogene-sama.

    Lo sguardo deciso sul volto della kunoichi nascondeva a stento un moto d'ira dietro ai suoi occhi. Sarebbe tuttavia durato appena un'istante, e lo shinobi sarebbe stato dissolto dall'osservazione dal picchiettare ritmico della punta del dito della giovane sulla superficie di legno logoro. Harumi rimase in silenzio per quasi un minuto, nel tentativo di fare mente locale e articolare un discorso compiuto per evitare di essere considerata pazza. Quel pensiero l'aveva sfiorata in effetti dopo quanto aveva udito, e le alternative d'altronde non erano molte. O mancava una rotella al kiriano, o l'uomo la stava prendendo in giro. Oppure... Inattesa, una risatina nervosa riempì la stanza.

    Se non sapessi che è impossibile sembrerebbe quasi uno di quei romanzi di fantascienza in cui il protagonista incontro viaggiatori provenienti da linee temporali alternative o attraversa zone della realtà instabili, dove le cose sono diverse a seconda di chi le osserva... Per fortuna non esistono cose tanto spaventose, altrimenti la nostra intera esistenza avrebbe la stessa consistenza del sogno di un'antica divinità addormentata...

    Harumi avrebbe ispirato profondamente, cercando di calmarsi, dando eventualmente tempo ad Akira di replicare. Subito dopo però avrebbe ripreso le redini della discussione. Il suo pensiero logico avrebbe ripreso il sopravvento, ma aveva bisogno di un altro punto di vista. Non sapeva più se poteva fidarsi dei suoi sensi. O dei suoi ricordi, ma cercò di scacciare quell'idea inopportuna.

    Mi dispiace farle perdere tempo, ma potrebbe rispondere brevemente ad un paio di domande? Cosa sto stringendo tra le mani?

    Tra le mani la ragazza aveva, almeno secondo il suo punto di vista, una tazza di porcellana di un servizio da tè riservato agli ospiti. Nulla di troppo costoso, ma comunque elegante, degno di un potente pragmatico quale era il Mikawa. Ascoltando la risposta, le dita della giovane si sarebbero strette intorno all'oggetto, fino a deformarlo se fosse stato composto di un materiale più delicato, come la carta o la plastica.

    E questa sala, può descrivermela concisamente?

    Fuori dalla porta indicatale dallo shinobi lei non vedeva altro che il giardino antistante alla Villa, ma lui l'aveva raffigurata come la foresta selvaggia che circondava il Villaggio. Non aveva senso. Però ora che ci faceva caso, era da un po' che non incontrava i suoi compagni. Da quando esattamente non riusciva però a ricordarlo. Aveva sempre pensato che fosse dovuto ai suoi orari e ai molti impegni che i sottoposti del capoclan dovevano sobbarcarsi in sua assenza, ma anche così era strano. Almeno Yachiru si sarebbe fatta viva per giocare ogni tanto.

    Un'ultima domanda. Io... Come appaio ai suoi occhi?

    Harumi deglutì. Non era sicura di voler sentire la risposta, ma doveva. Facendosi forza si aspettò di sentire il peggio, ma comunque avesse replicato l'uomo non avrebbe vacillato. Si sarebbe limitata a annuire con la testa, prima di fissare il ninja della Nebbia negli occhi. Poteva fidarsi della parole dell'uomo? Era irrilevante. Doveva sapere se c'era qualcosa che non andava in lei, oppure aveva solo avuto sfortuna ad incontrarlo.

    Grazie. So che sto abusando della sua pazienza, ma non credo di essere pazza, né che lo sia lei... Quindi potrebbe darmi una mano a capire cosa sta succedendo? Potrebbe dare un'occhiata alla Villa...cioè alla baracca, o quello che è per lei, e dirmi se trova qualcosa fuori posto o sospetto. Se fosse veramente la casa del Mikawa ci metterebbe ore, ma se invece ha ragione lei penso che le porterà via al massimo cinque minuti. Per favore...

    La fanciulla non sapeva se Akira era quel genere d'uomo da intenerirsi di fronte agli occhi da cerbiatto di una damigella in ambasce, ma non avrebbe esitato a giocare quella carta più o meno consciamente. Se avesse accettato, avrebbe approfittato della sua assenza per chiudere gli occhi ed immergersi nel suo mondo interiore. Voleva sentire cosa aveva da dire il Nibi a riguardo. Il posto era stranamente silenzioso. Nella penombra le parve di vedere che oltre al cancello costituito dal sigillo che Eiatsu aveva imposto su di lei il demone a due code se ne stesse acciambellato a dormire.

    ...Matatabi, lo so che sei sveglio. I bijuu non hanno bisogno di dormire. Allora, cosa ne pensi?

    Il nekomata sbuffò, ma non si mosse dalla sua posizione. Aveva ragione, non stava dormendo, ma stava comunque comodo così. L'unica cosa a brillare nel buio furono le code che oscillavano ritmiche nell'oscurità. La jinchuuriki sospirò. Che il demone fosse lunatico lo sapeva, ma raramente l'aveva visto così poco collaborativo. Quasi che la cosa non lo riguardasse personalmente. E che fine aveva fatto il Gatto?

    Mah, forse c'è qualcosa di strano...

    Proprio quando il bakeneko aveva deciso di sbottonarsi un poco, Harumi riaprì gli occhi sul mondo esterno, attirata dal rumore di passi di Akira che tornava. L'avrebbe accolto con un sorriso stanco, appena accennato, ma sarebbe stata tutta orecchi per il risultato della sua indagine. Nel caso non avesse trovato nulla di rilevante avrebbe abbassato la testa prima di parlare, leggermente abbattuta.

    Akira-san, mi vengono in mente solo una possibilità plausibile, tra le decine di improbabili. Un'arte illusoria, ma non una qualsiasi, altrimenti me ne sarei accorta prima. Temo che dovrò chiederle ancora una volta il suo aiuto per cercare di rilasciarla, ma le assicurò che mi sdebiterò abbondantemente per questo. La prego.

    L'uomo avrebbe percepito per la prima volta una vena di angoscia nella voce della giovane. La preoccupazione però non era per lei, bensì per la sua famiglia. Se lei era lì, nel mezzo del Bosco dei Sussurri a quanto diceva il kiriano, da chi sa quanto tempo, perché nessuno era venuto a cercarla? O ce l'avevano mandata loro, e quello era l'ennesima prova a cui la sottoponeva il Mikawa, oppure... Harumi non voleva pensarci. Ma l'angoscia che fosse successo loro qualcosa la spronava a fare in fretta. Doveva assicurarsi che stessero tutti bene.

    Al mio segnale...

    La kunoichi avrebbe infuso nel suo sistema circolatorio una discreta dose di chakra, per spezzare eventuali manipolazioni esterne in atto, spingendosi al massimo delle sue possibilità e facendosi coadiuvare dall'Hozuki [Tecnica]Potenza 30 [3 Bassi] + eventuale Rilascio di Akira. Se quello non fosse bastato, avrebbe arrotolato una manica e, afferrato un kunai, l'avrebbe piantato nel bicipite, facendo scorrere un rivolo copioso di sangue mentre soffocava un gemito. Riunite nonostante il dolore le mani a formare la posizione magica, avrebbe fatto un cenno all'uomo davanti a lei [Tecnica]Potenza 70 [3 Bassi + 4 Leggere] + eventuale Rilascio di Akira.

    Ancora una volta.

    Non si sarebbe fatta fermare da così poco. Diogene le aveva affidato un compito quando aveva accettato la sua richiesta egoista di ricevere un cognome. E lei l'avrebbe portato a termine. A qualsiasi costo.
     
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    III


    La kunoichi di Oto immediatamente sostituì il the con l'acqua, così come gli avevo richiesto, prelevandola da un dozzinale boccione di acqua. Meglio dell'acqua dello stagno, pensai, mentre ringraziavo la ragazzina. Grazie mille, come vedi sono di poche pretese. Ciò che seguì fu un lungo silenzio, almeno finché non pronunciai il nome del Kokage. Uhm? Offeso? Non mi pare di averlo offeso... Alla fine è una semplice constatazione, non lo sapevi che il tuo kage si trasforma in un'enorme mucca di sangue? Che pessimi gusti, eh? Dovresti vedere come parlo agli altri kage allora... Ridacchiai, ricordandomi di come mi comportavo, perfino da studente, nell'ufficio di Itai. Non vi facevo permalosi ad Oto. Eccezion fatta per Febh, ovviamente. Che i kami lo abbiano in gloria. Esclamai, mentre osservavo, sebbene stessi ben attento a non farlo percepire ad Harumi, che la stessa stava divenendo, ogni minuto, sempre più nervosa; un nervosismo che si rispecchiava nei piccoli gesti del corpo.
    Almeno finché non incominciò a rispondermi, dopo essere sbottata in una risatina alquanto nervosa o di circostanza. Ragazzina, questa non è fantascienza. Sei in una baracca di legno in una foresta e... Probabilmente non da sola. Osservai meglio l'interno della stanza. Quella baracca era si vissuta, ma non solo da Harumi. Tu... Non eri sola... Esclamai, osservando meglio l'interno dell'abitazione. Chi è l'ultima persona che sei sicura di aver visto? Chiesi, prima di lasciare la parola alla ragazza... Che avrebbe però notato un cambio di atteggiamento. Se una ninja di Oto si trovava in quella situazione, probabilmente intrappolata in qualche genjutsu... Significava che il luogo poteva essere osservato, da persone ostili. Se ciò ti farà stare meglio con te stessa e ti porterà ad accettare la situazione... Risponderò alle tue domande. Incrociai le braccia, mentre rispondevo con tono sicuro. Un bicchiere di plastica. Fui lapidario. E' un locale unico, di una baracca di legno. Anche abbastanza sporco... Fogliame e teli ovunque. Lì... C'è un cucinotto, con cibi assortiti preconfezionati, almeno sembra. Infine, arrivò la terza domanda. Ehm... Cosa? Venni colto di sorpresa, e l'imbarazzo fu chiaro, nei toni e nella gestualità. Ehm... Beh, sei una ragazza carina... Sicuramente... Un po' trasandata, ma senza offesa, stai abitando nel bel mezzo del bosco... Insomma... E' normale... Ehm... Mi alzai di scatto dalla sedia, quasi paonazzo. Ok, basta, ho risposto! Diedi il fianco alla ragazza, mentre questa - per fortuna - cambiava discorso, chiedendomi aiuto. Quindi forse... Mi stai credendo. Va bene... Ci metterò un istante. Concentrai i miei sensi, rilasciando all'istante la mia energia nello spazio circostante, utilizzando anche le potenzialità del mio corpo. En. [Competenza]En - Lo Spazio Vitale [Combattiva]Akira, fin da quando era un giovane ninja, ha sempre dovuto combattere e confrontarsi con avversari più temibili di lui e in netto svantaggio numerico. Dopo le esperienze maturate in battaglia, lo spadaccino della Nebbia ha elaborato una nuova capacità che gli permette di potersi confrontare anche con svariati nemici contemporaneamente, estendendo le sue percezioni al massimo durante la battaglia.

    En
    Arte: L'utilizzatore può estendere il suo chakra in una sfera di raggio pari a 3 metri: potrà percepire chiunque sia presente nel raggio della sfera. Chiunque, all'interno del raggio, non sarà percepito se occultato e se il proprio valore di Furtività è inferiore di 3 punti, o meno inferiore, rispetto al valore di Percezione dell'utilizzatore. La sfera sarà rilevabile da abilità di visione, percezione del chakra e similari; risulterà di un colore azzurro chiaro. Richiede slot azione/tecnica all'attivazione.(Basso a round)
    [Da genin in su]

    Intuizione (Base)
    Maestria: La Percezione è aumentata di 1,5 quando En è attivo.[Da genin in su]

    Spazio (Base)
    Speciale: Il raggio di En è pari a 4,5 metri.(Consumo: ½ Basso a round)
    [Da chunin in su]

    Intuizione (Superiore)
    Maestria: La Percezione è aumentata di 3 quando En è attivo, anziché 1,5.[Da chunin in su]

    Spazio (Superiore)
    Speciale: Il raggio di En è pari a 6 metri.(Consumo: Basso a round)
    [Da jonin in su]

    [Percezione 15]

    In quello stato camminai lungo le pareti della baracca e, quindi, uscito da questa, al suo esterno, cercando ogni dettaglio che ad un precedente sguardo poteva essere rimasto nascosto. Dopo quei pochi secondi di ricerca, sarei rientrato nella stanza, per comunicare gli eventuali esiti alla kunoichi di Oto.
    Se mi confermi di non essere pazza, è chiaro che tu sia influenzata da un genjutsu. Credo anche di notevole livello... Adesso dobbiamo scioglierlo, come prima cosa... Ma poi dobbiamo capire come tu possa essere caduta in questa illusione, e da quanto tempo persiste. Un tempo prolungato potrebbe significare che chiunque abbia eseguito questa tecnica, abbia lasciato un medium nei paraggi. Esclamai, mentre mi avvicinavo ad Harumi. Non devi e non dovrai sdebitarti di niente. Non sono quel genere di persone. Aiuto sempre chi ha bisogno, chiunque esso sia. E poi ti aiuterò a trovare chi è stato a fare questo, e gli chiederò spiegazioni di tutto ciò... Sorrisi. Questo è il mio credo. Poggiai le mie dita sulla spalla di Harumi. Quando sei pronta te. E, attendendo gli ordinativi di Harumi, mi sarei concentrato al massimo nell'esecuzione del rilascio, cercando di spezzare l'illusione che rendeva la mente della ragazza schiava di quel luogo. [Rilascio]6 Bassi = Efficacia 60

    Allora... Come ti senti? Cosa vedi? Avrei chiesto, immediatamente dopo il flusso di energia. Uhm... Se questo non è bastato, il ninja che ha eseguito l'illusione deve essere veramente un esperto utilizzatore di genjutsu... Bisognerà stare attenti. La ragazza tirò fuori un kunai dalle sue tasche. Sei sicura? Chiesi. Se vuoi ho metodi alternativi... Posso usare qualcosa che non ti faccia sanguinare... Se Harumi avesse rifiutato l'offerta. Come vuoi te.. Userò nuovamente il rilascio quando ti colpirai. Attesi che il kunai fece il suo ingresso nelle carni della ragazza, quindi il flusso di chakra fuoriuscì nuovamente dal mio corpo, andando ad aggiungersi a quello di Harumi. [Rilascio]6 Bassi = Efficacia 60

    In qualsiasi caso, mi sarei mosso a raccogliere da terra uno dei tanti stracci e, dopo aver lavato con dell'acqua la ferita, lo avrei quanto più stretto possibile intorno al taglio. Basta così... Ora siediti. Nella speranza che gli occhi di Harumi potessero ora vedere la realtà.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    L'Orologio


    Capitolo Uno


    Atto III
    Scudo



    Ancora infastidito dall'idea che l'Akuma stesse pedinandomi, ascoltavo la presentazione della kunoichi del Suono e l'intrudizione che di lei fece Shunsui. Quel ninja, con il quale poco avevo avuto a che fare fino a quel momento nonostante il suo vitale ruolo all'Abete, aveva dei toni distaccati e gentili oltre misura dandomi, un po', sui nervi. Bene. Risposi, sentendo che Hebiko Dokujita fosse la Consigliera di Oto. Con un Amministratore come lo Yakushi, potevo aspettarmi che chiunque potesse ricoprire le cariche inferiori a quelle del Kokage.
    Trascorsi quegli attimi introduttivi, Etsuko ci informò immediatamente che, al piano superiore, c'era qualcosa di anomalo: una gigantesca fonte di chakra che, tuttavia, non pareva muoversi. Con cautela ci spostammo dove il chunin ci indicava, con me alla testa del gruppo per evitare tremende sorprese come precedentemente concordato. Ci ritrovammo davanti ad un antico e maestoso orologio. Il suo ticchettio aveva qualcosa di ipnotico. Era forse quella l'origine del rumore che avevamo sentito anche al piano inferiore? Possibile che quell'oggetto riuscisse a risuonare in tutte le sale della villa? Ma proprio mentre mi ponevo queste domande sentii l'esclamazione di Shunsui, la quale mi portò a voltarmi. Aprendo l'anta in vetro che proteggeva i meccanismi dell'orologio a pendolo, un pezzo di vetro, estraneo all'ambiente in cui si trovava, risaltava agli occhi, finemente lavorato e recante qualcosa che nell'ultimo tempo avevo imparato a riconoscere. Un fuuinjutsu. Sembra decisamente complesso. Dissi, mentre il Jonin della Sabbia già stava analizzandolo. Poco dopo l'Akuma ci conferò quanto avevamo paventato in precedenza: eravamo sotto l'influsso di una genjutsu discretamente potente. Quale poteva essere il medium? E come avevamo fatto a caderci tutti insieme senza accorgercene? L'unica spiegazione plausibile sembrava essere il suono dell'orologio stesso. Tutti avevamo esternato il fatto che lo udissimo e nessuno aveva indicato altre stranezze se non lo stato della casa - tuttavia allo stesso modo presentatasi a tutti. Prima che potessi esprimermi a riguardo, però, fu Shunsui a prender parola. Con ogni probabilità il genjutsu è stato iscritto nel fuuinjutsu...il quale attinge al chakra contenuto nello specchio per mantenersi attivo. Chiaramente il genjutsu ha come medium il ticchettio dell’orologio...se così stanno le cose, è probabile che rilasciare l’illusione avrebbe poco senso...semplicemente si rinnoverebbe appena percepito nuovamente il suono ....posso smontare l’orologio, così da impedire il medium di attivazione e permettere poi un rilascio...oppure posso cancellare il fuuinjutsu che contiene le istruzione per il genjutsu, e poi eseguire il rilascio... Fu poi il turno della kunoichi del suono che esternò qualcosa di sensato: il genjusu poteva pure ingannarci della presenza stessa o della forma del fuuinjutsu, quindi dovevamo essere attenti ad eventuali trappole. Shunsui seguì Hebiko nei ragionamenti, rendendosi però conto di non poter fare molto in quella circostanza senza un aiuto esterno. Penserò io agli eventuali problemi. Dissi, rispondendo a Shunsui. Ho però un'altra idea. Abbiamo detto che è probabile che sia il ticchettio stesso dell'orologio il medium del jutsu: se provassimo ad interromperlo? Possiamo studiare alcuni secondi la struttura del pendolo ma penso che, semplicemente, bloccarlo, risolva il problema. Mi voltai verso Hebiko ed Etsuko. Che dite, riuscite a fermare il pendolo con un Kunai al momento giusto? Shunshui, puoi indicargli te quando farlo, in caso il genjutsu alterasse anche il movimento degli ingranaggi dell'orologio.
    Quando tuttavia avessimo messo in pratica il nostro piano, per prima cosa, avrei congiunto le mani nella posizione della Tigre, effettuando il rilascio su Shunsui. [Tecnica I&II]Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]

    Consumo: 11 bassi e ½.
    Potenza Rilascio: 55.
    A quel punto mi sarei preparato ad ogni evenienza, estraendo Unagi con la destra.
    Se da qualche parte fosse originato un qualche tipo di ninjutsu, sarei scattato nella posizione che mi permettesse di difendere meglio il gruppo e subito avrei irrorato la mia spada di chakra cosicché divenisse in grado di tagliare le manifestazioni di chakra. [Tecnica III]Da Stratega di Shunsui, mi prendo uno ST.

    Mortificazione delle Arti Magiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può attaccare i costrutti di chakra, emissioni o le manipolazioni; non avrà effetto contro costrutti normalmente danneggiabili. Sono considerati parienergia rispetto al difensore. Ogni attacco ridurrà la potenza di 5 ogni tacca in Forza in più dell'utilizzatore, se la tecnica non ha potenza, la danneggerà di ½ Basso per ogni tacca in Forza; se azzerata la potenza, non produce effetti. Se utilizzato equipaggiamento, la potenza di questo verrà considerata dimezzata. Può annullare effetti ad area o Emissioni di grandi dimensioni solo nel punto in cui le colpisce. Per un round il materiale sfaldato non è manipolabile. Attacchi successivi al primo richiedono slot tecnica/azione.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Distruzione
    Speciale: L'utilizatore, se attiva Mortificazione delle Arti Magiche, può utilizzare il Controllo del Chakra Distruttivo su ninjutsu e costrutti di tecniche speciali come se fossero oggetti. Non cambia il costo richiesto della competenza del Controllo del Chakra.[Da genin in su]

    Devastazione
    Talento: L'utilizzatore potrà non considerare la diminuzione di potenza dell'equipaggiamento utilizzato per colpire un costrutto con la Mortificazione delle Arti Magiche se questo è una spada. Può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.

    [Da jonin in su]

    Kōhai no Ken - La Spada che Distrugge [Combattiva]

    Kensei ha imparato ad utilizzare ed incanalare il controllo del chakra distruttivo nel modo a lui più affine: attraverso il filo della sua spada. In questo modo è divenuto in grado di distruggere e tagliare anche gli oggetti più duri e spessi.



    Taglio Distruttivo
    Speciale: L'utilizzatore può estendere le conoscenze derivanti dalla competenza del Chakra Distruttivo anche agli attacchi con spada.
    [Da genin in su]

    Taglio Distruttivo Migliorato
    Arte: L'utilizzatore può diminuire di 1 la durezza degli oggetti contro cui ha usato il chakra distruttivo per un round. Utilizzabile una volta ogni tre round.
    (Consumo: Basso extra )
    [Da genin in su]

    Taglio Distruttivo Avanzato
    Arte: L'utilizzatore non avrà diminuzioni della potenza del danno ad area del Chakra Distruttivo se utilizza una spada.
    (Consumo: Basso extra a colpo)
    [Da chunin in su]

    Taglio Distruttivo Superiore
    Arte: L'utilizzatore può sommare il danno ad area al danno inferto sul punto di impatto diretto di "Distruzione ad Area" nel caso colpisca un qualsiasi jutsu, non soltanto tecniche difensive, se utilizza una spada.
    (Consumo: Basso extra a colpo)
    [Da chunin in su]

    Taglio Distruttivo Perfetto
    Speciale: L'utilizzatore può aumentare il cosumo massimo del "Tocco Distruttivo" di 4 Bassi se utilizza una spada.
    [Da jonin in su]

    Forza: 850
    Potenza Unagi contro costrutti e tecniche: 40 (Devastazione) + 30 (Diff. Forza vs Resistenza) + X (Chakra distruttivo) + X (Taglio Distruttivo Avanzato) + X (Taglio Avanzato Superiore) = Tanto, sicuramente più di 100 senza scendere nei dettagli dei calcoli. Farò i conti col chakra in caso si presenti l'eventualità.

    Se invece fossero sbucate delle armi da lancio, mi sarei mosso nella loro direzione, facendo scudo col mio corpo agli altri ninja o, semplicemente, ponendomi nella posizione più vantaggiosa per intercettarle, ed avrei spinto con forza l'aria davanti a me, generando una violenta onda d'urto capace di bloccare e respingere la maggior parte degli oggetti. [Ipotetica Tecnica III]Hoshoku no Jutsu: Suiryoku - Tecnica del Predatore: Spinta
    Villaggio: Esperto di Taijutsu
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può spostare un'incredibile quantità d'aria davanti a sé, eseguendo un colpo a mano aperta. L'aria colpirà con potenza pari al colpo senz'arma o con potenziamento. La Forza e Velocità del colpo sono aumentate di 4 Tacche. La gittata dello spostamento d'aria è 9 metri e l'ampiezza 6 metri. Può sbalzare indietro di 9 metri.
    Può essere utilizzata in difesa per bloccare oggetti solidi non impugnati di dimensione massima pari a Gigante (4 Unità) scagliati contro l'utilizzatore se la Forza di questi è inferiore alla Forza del colpo portato tramite la Suiryoku.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]

    Forza: 850 + 50 = 900 [Cap]
    Velocità: 700 + 100 (Suiryoku) = 800

    Ora c'era da constatare se il piano potesse funzionare o meno.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: Rilascio
    3: Mortificazione
    Ip. 3: Suiryoku
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con Handicap attivo.

    Aggiornerò la tabella dei costi in chakra al prossimo post, dipendentemente da quel che accade.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku




     
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    Trappole illusorie


    II




    Nel sentire che quella figura non era niente di meno che il Mizukage in persona, fece un leggero inchino. Non le andava a genio che fosse mascherato in quel modo, ma dal giorno in cui era salito al potere aveva avuto modo di vedere foto e notizie nei suoi confronti, ed aveva notato come preferisse nascondere il volto in ognuna di esse. Non era affar suo indagare il motivo. Non ebbe nemmeno tempo di aprir bocca che Shunsui la presentò, facendola sorridere soddisfatta. Inclinò appena la testa, aprendo le braccia ed abbassandosi di poco per un secondo, elegante inchino. Grazie, Shunsui. Capirà bene che, in assenza del Kokage, io e Febh rimaniamo le più alte cariche su cui fare affidamento. E' nel mio interesse far tornare il Mikawa a casa il prima possibile. E lanciargli addosso tutto il lavoro arretrato, avrebbe voluto aggiungere. Qualsiasi domanda su Febh l'avrebbe fatta leggermente innervosire, facendo roteare gli occhi in direzione della porta. Sono... Sicura che abbia di meglio da fare. Dopotutto deve gestire l'intero villaggio da solo, in mia assenza. Oppure poltrire e ignorare tutti i biglietti che lo imploravano di seguirla fino alla villa, in un disperato recupero del Kokage, che entrambi credevano fosse semplicemente chiuso in casa, e che ora sembrava invece essere sparito chissà dove insieme a tutto il suo personale. Non poteva però nascondere, come aveva notato il sunese, un certo nervosismo per tutta quella situazione. Purtroppo. Non è da tutti i giorni andare a visitare il proprio kage e trovare al suo posto delle macerie. Si guardò attorno con aria preoccupata. Sono lieta di non essere sola.

    Il Mizukage le fece un rapido riassunto, ed Hebiko approvò con un cenno della testa le successive idee. Doveva affidarsi a loro, le illusioni erano il suo punto debole, e per quanto detestasse la cosa e stesse lavorando per mettervi una toppa, ancora non aveva ottenuto buoni risultati. Sarebbe arrivato sicuramente il suo momento di brillare. Lo osservava dal fondo del gruppo, alzando la testa con un leggero timore. Fortunatamente Shunsui ed Etsuko sembravano capirne a sufficienza, con il sunese in particolare che si preparava ad ogni evenienza. L'osservazione di Hebiko fu calorosamente accolta dallo stesso, lasciandola per qualche istante inebetita. I complimenti, ad Oto, erano cosa rara. Arrossì leggermente, detestando quella situazione vedendola come una piccola perdita di controllo. Si schiarì la voce, agitando una mano, imbarazzata. Ah, sono... Sono solo molto prudente quando si tratta di questo tipo di trappole. Fortunatamente, proprio grazie a quell'informazione, Shunsui prestò ancor più attenzione a quell'aggeggio, distogliendo l'attenzione dalla Vipera.

    Il piano era approssimativo, ma senza ulteriori informazioni non potevano fare altro. Hebiko ascoltò tutti con attenzione, annuendo. All'ordine del Mizukage, avrebbe estratto il suo fedele kaiken, commentando: Etsuko sarà molto più utile se manterrà la sua concentrazione su eventuali genjutsu. Posso sporcarmi io le mani. Si mosse di fianco al sunese, pronta ad aiutarlo con il rilascio, in contemporanea con i suoi alleati. [TBI&II]3 bassi
    Efficacia 30
    Se Shunsui le avesse dato un qualsiasi tipo di segnale, avrebbe usato la sua spada per bloccare il movimento del pendolo, incastrandola nel legno per avere un appoggio più saldo, assicurandosi di non toccare direttamente il pendolo stesso. [SAI] La cautela non era mai troppa.


    Chakra: -3 bassi
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    VILLA MIKAWA


    COLLABORAZIONE



    Non fu difficile per il kiriano una volta concentratosi, poter individuare l’immensa fonte di chakra proveniente dall’orologio a pendolo posto al piano superiore. Un’arte affascinante, un fuuinjutsu impresso su quell’oggetto tremendamente potente. La quantità di chakra imprigionata sembra inesauribile. Fu questo quello che Etsuko comunicò a Shunsui.

    Saprai meglio di me che abbiamo a che fare con un oggetto estremamente potente, la fonte di chakra da cui attinge è inesauribile…

    Ascoltai in silenzio le osservazioni del jonin.

    Inoltre volevo avvisarvi che osservando il flusso circolatorio del chakra di ognuno di voi possiamo definirci tutti vittime di un Genjutsu… non uno qualunque. Ma un bel jutsu elaborato.

    Seguirono le osservazioni di tutti. Il piano in definitiva era semplice e forse anche l’unico attuabile. avremmo cioè dovuto utilizzare il rilascio su colui che da solo avrebbe potuto manipolare il sigillo. Restava il problema del Medium, era cioè probabile che seppure utilizzando il rilascio, tornando immediatamente il soggetto a contatto con il tramite ne sarebbe istantaneamente caduto vittima. Entrava così in gioco l’idea del Kage, pragmatica e sinceramente l’unica che non mi lasciava completamente tranquillo. Ovvero l’utilizzo di uno strumento fisico per bloccare l’ingranaggio dell’orologio, il pendolo che era la fonte del Ticchettio fastidiosissimo che rimbombava nelle nostre orecchie. Sempre che quello fosse realmente il Medium.
    Perché non mi lasciava tranquillo vi starete chiedendo? Beh, fossi stato io ad elaborare un fuuinjutsu di quella portata, collegato un oggetto arcaico di pregevole fattura e di sì tale potenza, unito ad un arte illusoria per confondere probabilmente chiunque fosse così temerario e incurante di avvicinarsi. Avrei mai permesso se non a caro prezzo, di rendere così banale l’interruzione del Medium? La risposta a tal quesito, rimbombava forte nella mia testa quanto quel TIC TOC, ed era un cacofonico NO.
    Ma si sa… mai contraddire un kage, soprattutto se il kage in questione è KENSEI HITO, Mizukage della Nebbia, "Nata dalla tempesta", la prima del suo nome, regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, signora dei Sette Regni, protettrice del Regno, principessa di Roccia del Drago, khaleesi del Grande Mare d'Erba, "la Non-bruciata", "Madre dei Draghi", regina di Meereen, "Distruttrice di catene". Ah no… perdonatemi, questa è un’altra storia…
    4b1bddc193d6581fc502f02220b3042019be14ca_00
    Per un attimo la mente del Kiriano avrebbe vagato dando sfogo all’antipatia verso il Kage, ma presto sarebbe rinsavita ritenendolo quello un momento poco opportuno.
    Ma si… procediamo, Pensai. Dopotutto si offre volontario e ci fa scudo per una eventuale protezione da trappole. Male che vada perderemo un kage e in ogni caso ci guadagneremmo comunque. Tzzzz… ancora una volta quello strano giochetto.
    Fu Hebiko questa volta ad attirare la mia attenzione e alla sua proposta risposi con un semplice gesto d’assenso.
    Se proprio ci tieni a perdere qualche arto superfluo… fai pure ragazzina.
    Fortuna voleva che nessuno avesse l’abilità di leggere i suoi pensieri. Che così pragmatici sarebbero pur potuti risultare cinici e cattivi MA… ma si, non si poteva dire altrimenti… erano davvero cinici.
    Bene se tutto è deciso al vostro via.
    Avrebbe poggiato la mano sulla spalla del jonin per contribuire al rilascio dell’illusione. TECNICAI&IIefficacia 45 consumo 4,5 bassi

    Ah però non è messo male il ragazzo… avrebbe apprezzato i muscoli che avvertiva sulla spalla del jonin



    Chakra: 66,5/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  500
    Resistenza: 475
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 550
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: RILASCIO
    2: RILASCIO
    Equipaggiamento
    • Contenitore di Elemento × 14
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Spiedi Potenziati × 13
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Bomba Abbagliante × 1
    • Kunai × 3
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Spiedi × 2
    • Cartabomba II × 1

    Note
    ///


     
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    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXIV, di Loxion Mikawa

    ::: ??? Paese della Luna :::

    " Mi segua signore, lo abbiamo messo qui. "

    La suora lo stava accompagnando al cuore del problema. Lo avevano chiamato di tarda notte ma la questione non poteva attendere il divenire del giorno....come se quell' "uomo" dormisse poi. Lo aveva già fatto per troppo tempo, dopotutto.

    specchio-luna

    Lo Specchio era lì, fluttuante al centro della chiesa di un rosa cangiante e ammaliante; tuttavia la superficie, un tempo era liscia ed uniform,e ora era divenuta increspata e macchiata come è la luna con i suoi crateri.

    " Ecco! Vede come fa?! Lei ci ha detto di chiamarla al minimo cambiamento e noi ab..."

    " Shhh "

    La zittì. Quindi si avvicinò all'artefatto e ne esaminò attentamente lo stato; due erano le possibilità, qualcuno lo aveva attivato, cosa ardua visto dove si trovava e la sua storia, oppure manomesso, cosa ancor più difficile vista la natura di quegli oggetti. Calò il silenzio ma qualche minuto dopo, il Dio puntò il dito contro un punto preciso della superficie, dicendo:

    " Ohohoh questo si che è interessante. "


    ::: Intanto nella Villa :::

    Per venire a capo di quella faccenda non sarebbe bastato un intelletto sopraffino; si dice che dalla storia si debba sempre trarre un insegnamento e mai come in quel caso tale detto trovava riscontro.
    Proprio per questo partirei dalla soluzione, dal dato di fatto che solo il "Babbeo della Nebbia" (così Aloysius lo cita in alcuni suoi scritti successivi agli eventi della "Chiamata") avrebbe potuto riscontrare una certa somiglianza dei rampicanti che erano cresciuti in maniera smodata attorno alla villa con altri visti in un passato non così distante. Una volta appurato di trovarsi in una baracca nel Bosco dei Sussurri non rimaneva che recarsi alla dimora del Kokage, dove era chiaro stesse accadendo qualcosa di sospetto no?
    In alternativa, solo uno spirito di osservazione notevole da parte del gruppo all'interno, unito ad una vista da cecchino [Percezione 12], avrebbe permesso di notare dei piccoli fuori di ghiaccio annidarsi tra le anse di quei grovigli; una possibilità nemmeno così assurda visto che il medico di Kiri aveva percepito un chakra particolare nella vegetazione [Mokuton V, Impronta Legno + Ghiaccio, Potenza 60, Durezza 4].

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    Se la cosa non avesse di primo acchito destato i sospetti di Akira, dando adito al nomignolo affibbiatogli dal Garth, il tutto sarebbe diventato evidente quando la giovane jinkurichi avrebbe ripreso a comportarsi da zombie non appena varcato il confine di quella cupola di chakra, ritornando indietro sui suoi passi per recarsi in quella che avrebbe tornato a credere fosse Villa Mikawa. Una scena piuttosto inquietante, sebbene per alcuni versi divertente, che solo se corretta in tempo con un paio di ceffoni ben assestati avrebbe impedito di dover ricorrere nuovamente al rilascio combinato, con tanto di auto-lesione. Era genjutsu subdolo, evidentemente piazzato solo per coprire il vero stato in cui vessava la dimora e che impediva ad alcune persone di entrarvi (dopotutto il kiriano, come anche gli altri già sopraggiunti in quel posto, non sembravano essere colpiti da quel giochetto).

    Intanto il team da poco formatosi all'interno era alle prese con l'orologio. Avevano ideato una strategia ingegnosa, degna dell'Intelletto del marionettista e dell'intuito della Viperella, ma che (come detto) si fondava su un'ignoranza di fondo che li aveva condotti ad ipotesi fuorvianti. Il primo errore era pensare che quello in cui erano finiti fosse uno spazio vano dietro ad un velo di Maya di imponente natura. Mezz'ora di tempo, di quel tempo, per sciogliere il complesso fuuinjutsu e vederne momentaneamente gli effetti: come mandando a ritroso una pellicola cinematografica, il gruppo avrebbe notato la muffa e la polvere regredire fino a scomparire. Non solo, a tratti sarebbe sembrato loro di rivedere fantasmi di persone muoversi in quello spazio in modalità accelerata come se si trovassero in un viaggio temporale! Quindi la situazione si sarebbe pian piano stabilizzata fino a tornare al normale scorrere del tempo e ritrovarsi alle spalle proprio la persona che tutti stavano cercando:

    jpg

    " E voi che diavolo ci fate qui? "

    Aloysius era lì, seduto su di una poltrona e l'aria confusa. Sarebbe stato un attimo, troppo breve per spiegare un concetto tanto complesso, perchè la scena sarebbe tornata eterea ed accelerata fino a riportare la scena a dove l'avevano lasciata pochi secondi prima, nella polvere e decadenza della villa. Questo sarebbe stato il secondo grande errore commesso dai ninja, ovvero la presunzione di riuscire a comprendere ciò che avevano trovato all'interno del meccanismo. Si, perchè traendo energia dal frammento di specchio su cui era stato applicato, il sigillo sarebbe tornato al suo posto!

    Un viaggio di andata e ritorno che avrebbe provato lo stomaco di tutti i presenti, costringendoli ad una prova di tempra per non vomitare [chiunque abbia un malus in resistenza risulta pesantemente nauseato + Indebolimento]. No, non era sembrata una illusione ma qualcosa che faceva anche solo spavento pensare...

    C'era un dettaglio che forse nessuno avrebbe notato nell'immediato, visto l'entità di cosa era appena accaduto, ma prima o poi qualcuno si sarebbe accorto che il Kaiken usato in precedenza da Hebiko era come scomparso sebbene il segno che aveva causato sull'orologio fosse ancora ben visibile!


    ::: Al tempo della visita di Tasaki :::

    " Tempo al tempo Gene, nemmeno tu all'inizio era questo granché hihihi "

    Il maggiordomo irruppe così nella stanza dove il Colosso era da solo, in piedi, rivolto stranamente verso il muro. Di solitolo lo faceva quando era molto pensieroso e guardare il tempo che scorreva lo aiutava a pensare...DI fatti lui rispose distrattamente e questo fece incuriosire Anteras, il quale si avvicinò fino ad osservare quello che stesse facendo l'uomo.

    " Quel ragazzetto non mi piace, levati quel sorrisetto dalla faccia! Non è nemmeno l'ombra di Omoi..."

    Era evidente però che non sarebbe stato più quello l'argomento di discussione perchè ora anche l'altro abitante della villa vedeva quello su cui il Garth si era fissato:

    36378a83d4aed9547f9f26cef88cc6e7

    " Oh ma co...chiedo perdono, me ne occupo io! Sarà colpa di Yachiru e Ashiro, giocano ancora ad "acchiapparello" nella villa. "

    Stava per sradicare l'arma dal pregiato legno del grosso orologio a pendolo quando Aloysisus gli bloccò la mano e con voce seria disse:

    " Per una volta non è colpa loro. Vai a chiamare Eiatsu, credo di aver appena visto dei fantasmi. "



    CITAZIONE
    OT/ Siate creativi hahahha /OT


    Edited by DioGeNe - 8/12/2020, 09:45
     
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    il trono vuoto


    4

    Harumi fissò lo shinobi della Nebbia cercando di capire chi avesse davanti. Parlava dei kage, alcune delle più importanti persone del Continente, con una tono tale da lasciar intendere una certa familiarità. Non per questo tuttavia l'avrebbe guardato meno torvo ogni qual volta avesse mancato di rispetto a Diogene Mikawa, quale che fosse la scusa. La ragazza si limitò a scuotere la testa, proseguendo con il discorso. A quanto pareva il sospetto che iniziava a insidiarsi nel suo petto era più che giustificato, perché ciò che lei vedeva non corrispondeva a quanto le stava descrivendo Akira. Eccezion fatta per la sua immagine. Innocentemente, Harumi tirò un sospiro di sollievo, non accorgendosi dell'imbarazzo di cui l'uomo era stato vittima.

    No, non sono pazza. Non credo almeno. Ma è quello che direbbe anche un pazzo, suppongo.

    Quando il ragazzo rifiutò la ricompensa, enunciando il suo credo ninja e offrendosi di aiutarla senza nulla in cambio, avrebbe ricevuto un sorriso modesto, ma nella sua semplicità probabilmente il più bello da quando si trovava di fronte alla kunoichi. Considerando il suo passato e la sua vita ad Oto, una affermazione del genere non poteva che sorprenderla positivamente, e non aveva motivo di dubitare della sua sincerità. Harumi si sarebbe limitata ad un grazie, ma profondamente sentito. Poi avrebbe congiunto le mani a formare il sigillo.

    Il sangue colava dal braccio, scivolando tra le dita e, una goccia alla volta, cadendo sul pavimento malmesso in un ticchettio appena percettibile. La giovane però non se ne curava, occupata com'era ad osservare l'ambiente circostante. Da quanto era sotto quell'illusione? L'espressione sul suo volto più che sofferente per la ferita auto inferta era estremamente arrabbiato, un cambiamento tanto repentino rispetto ai modi di fare precedenti che probabilmente avrebbe preso in contropiede perfino il kiriano, salvo poi scomparire un istante dopo. La ragazza aveva fatto un respiro profondo, tornando alla sua espressione naturalmente sorridente nei confronti di Akira che le porgeva un panno sporco.

    La ringrazio, ma non si preoccupi per me, le mie ferite guariscono in fretta. Se proprio vuole fasciarla, devono esserci delle bende pulite in un kit medico dentro quel mobiletto. Questa...dovrebbe essere una delle nostre basi di appoggio nel Bosco.

    La ragazza esitò un attimo nel confermare quando effettivamente il ninja della Nebbia era andato affermando fino a quel momento, quasi si sentisse in colpa ad ammettere di essere in torto nonostante non fosse palesemente colpa sua. Una volta che l'uomo ebbe terminato con le medicazioni, la ragazza si alzò ed uscì dalla porta, facendogli cenno di aspettare un momento. Con un paio di balzi felini, aiutata dal chakra che controllava alla perfezione, fu sulla cima di un grosso albero e da lì scrutò oltre la coltre della vegetazione per orientarsi. Riatterrò a fianco del nebbioso con un tonfo ovattato e si rassettò le vesti.

    Come ricordavo, le mura sono in quella direzione.

    Non si sarebbe però mossa, fissando invece l'uomo negli occhi, come se stesse cercando di leggergli dentro.

    Akira-san, lei è forte?

    La domanda a bruciapelo poteva indurlo in confusione, ma probabilmente lo spadaccino aveva visto abbastanza del mondo per capire cosa intendeva il suo interlocutore. Che qualcosa non andasse lì era chiaro già da un po', ma probabilmente la situazione non sarebbe migliorata proseguendo, anzi. Se avesse deciso di seguirla lo avrebbe fatto consapevole dei possibili rischi. A modo suo la ragazza stava cercando di dimostrare la sua premura, per evitare di coinvolgere una persona che aveva appena conosciuto nei suoi problemi. Akira l'aveva già aiutata tantissimo ed il pensiero di abusare della sua gentilezza la preoccupava. Poteva osare chiedergli di più? Poteva di nuovo fare una richiesta così egoista?

    Akira-san, per favore mi aiuti.




    Superare le mura del Villaggio per l'Hozuki non sarebbe stato un problema. Uno sguardo intimidente da parte della sua accompagnatrice, un semplice lui è con me, e le guardie del gate si sarebbero scansate per lasciarli passare senza aggiungere altro. All'andatura sostenuta dettata da Harumi non ci avrebbero messo molto prima di arrivare di fronte al vialone che conduceva a Villa Mikawa. Prima di tutto doveva accertarsi che gli altri stessero bene. Se si fosse scoperto che si trattava dell'ennesima prova di Eiatsu o di uno scherzo particolarmente elaborato la faccenda si sarebbe risolta con una risata, al massimo qualche pugno ben assestato sul cranio del responsabile, e poi avrebbe potuto accompagnare Akira dal capovillaggio se fosse stato in casa. Altrimenti...

    La fanciulla avrebbe fatto un paio di passi verso il cancello d'ingresso, quando il suo accompagnatore l'avrebbe vista arrestarsi improvvisamente come se avvinta da una forza invisibile. Gli occhi si sarebbero fatti vacui per alcuni secondi, poi si riscosse e si voltò, cominciando a percorrere la strada a ritroso. Se il kiriano l'avesse fermata o interrogata a riguardo, lei l'avrebbe fissato come se non si fosse accorta della sua presenza prima, ma poi gli avrebbe risposto con un tono di voce sospettosamente tranquillo mentre dava le spalle all'edificio monumentale.

    Dobbiamo andare a Villa Mikawa no? Da questa parte.

    Fortunatamente, la kunoichi non avrebbe dovuto sacrificare un altro braccio per tornare in sé, ma sarebbe bastato un intervento energico da parte del kiriano per farla rinsavire. L'illusione non si era ancora radicata profondamente, e il suo flusso del chakra tornò normale in poco tempo. Era palesemente legata alla casa, a questo punto era inevitabile pensarlo. Il solo avvicinarvisi l'aveva riattivata, perciò il medium doveva trovarsi entro il perimetro della proprietà. Con suo sommo sgomento però il genjutsu non sembrava avere effetto sul suo compagno. Mentre studiava la situazione, l'occhio allenato della ragazza scorse una serie di impronte sul ghiaino del vialone, almeno altre due o tre persone si erano dirette verso la Villa di recente [Abilità]. Qualcuno, o qualcosa, stava cercando di tenerla fuori da casa sua. Chi poteva avercela specificatamente con lei?

    Akira-san, sembra che io non possa proseguire oltre. Dovrò affidarmi ai suoi occhi e alle sue orecchie per il momento, cerchi di capire cosa mi impedisce di entrare, la prego.


     
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    IV


    Guardai incuriosito la reazione della povera ragazza, evidentemente confusa da una situazione che sembrava averla inghiottita e di cui non vedeva la luce. Per mia fortuna, però, non si accorse - o almeno, così parve - della mia reazione di imbarazzo, causata dalla sua spinosa domanda. Ne approfittai, cambiando discorso. Beh, in effetti i pazzi non sanno di essere pazzi. O almeno così si dice. Esclamai, senza neanche accorgermi della poca delicatezza di quell'affermazione verso una ragazza così sola e confusa. Di certo non ero famoso per le mie doti di supporto psicologico.
    Fu però la mia sincera reazione alla sua proposta di aiuto che fece rompere definitivamente quel muro di ghiaccio che la ragazza aveva interposto fin dal momento in cui avevo messo piede in quella casupola. La gentilezza e la nobiltà ad animo, non solo ad Oto, erano cose sconosciute ai più. Ma quella era la mia via.

    Allora... Come ti senti? Il kunai entrò nelle carni della kunoichi, e il sangue ne sgorgò. L'espressione del volto mutò improvvisamente, e allora capii che l'illusione era stata spezzata. Prendo delle bende... Non devi fasciarla per me. Se chi ti ha sottoposto a questo genjutsu è ancora nei paraggi, dovrai essere al meglio per combattere. Quantomeno, devi essere pronta. Esclamai, mentre mi dirigevo verso il mobiletto indicatomi.
    Proprio come aveva detto Harumi, il kit era lì. Lo presi e lo portai fino al tavolo. Provo ad aiutarti ma... Non sono pratico. Non sanguino... Spesso. Conclusi, per non dire "mai". Goffamente, infatti, mi adoperai per disinfettare la ferita e per tentare di avvolgere il braccio con le garze, in modo da interrompere o almeno frenare il sanguinamento.
    Una volta rattoppato al meglio delle mie - scarse - capacità di primo soccorso, la kunoichi si rimise in piedi ed uscì dalla baracca, respirando a pieni polmoni, come forse non faceva da tempo. Balzo verso un albero, e poi di nuovo, agilmente, e dopo una rapida occhiata, saltò nuovamente a terra, vicino a me, che intanto la avevo seguita fuori dalla costruzione in legno.
    Harumi mi guardò, e dopo aver recuperato il senso della posizione, mi fece una domanda, semplice, forse quasi banale.
    La risposta non tardò neanche un istante. Si. E con quell'unica parola, la kunoichi avrebbe potuto captare dal tono della voce tutta la convinzione nei miei mezzi. Non so cosa ti sia successo o cosa sta succedendo ad Oto... Ma ti aiuterò. Non abbandono mai chi ha bisogno di aiuto, chiunque esso sia. E con uno dei miei sorrisi sornioni, allungai una mano, come ad invitare Harumi ad andare avanti. Fai strada, altrimenti rischio di perdermi di nuovo.

    In poco tempo raggiungemmo uno dei gate di Oto. Varcato il cancello, grazie alla presenza della ninja, che nel frattempo sembrava essere particolarmente assolta nei suoi pensieri, ci addentrammo nelle strade confusionarie del Suono, verso il centro del Villaggio. I margini della grande Villa Mikawa furono presto dinanzi a noi. Quindi tu dovresti abitare qui, giusto? Sei anche te una Mikawa? Prima volta che vengo qui, sono stato solo una volta nel quartiere Yakushi... Ma il Kokage abita qui? Tu e lui soltanto? Non è troppo vecchio per te? Mentre parlavo, mi ritrovai a superare Harumi, che si fermò sul posto, quasi come se si fosse congelata. Mh? E ora che succede? Ti sei scordata qualcosa? Esclamai, mentre giravo nuovamente il capo verso la Villa. Che cosa diamine... La grande struttura, prima un gioiello che emergeva tra le case fatiscenti di Oto, sembrava essersi trasformata in una specie di casa fantasma. Sta succedendo...? Guardai Harumi, mentre facevo due passi all'indietro. La Villa era nuovamente radiosa. Harumi! Afferrai la kunoichi per un braccio. Il genjutsu, probabilmente, stava per riavere effetto. Ehy! Sveglia! Harumiiiii! Riprenditi! Incominciai a scrollarla, abbastanza violentemente, tenendola per le spalle, finché lo sguardo della kunoichi non riprese vigore e lucidità. Solo a quel punto... Sarebbe seguita un'altra decisa scrollata. Volevo essere sicuro... Comunque... Sarebbe stata la risposta, in caso la kunoichi avesse protestato. Chiunque abbia fatto tutto ciò, è un ninja molto capace. A quanto pare, però, l'illusione non ha effetto su di me... Probabilmente è perché non sono stato colpito dal jutsu principale. Bisogna capire qual è il medium che stava per riportarti sotto genjutsu... Inoltre, c'è un ulteriore jutsu di copertura sull'area. E' per gli osservatori esterni, vogliono nascondere cosa sta succedendo in questo luogo. Appena ho oltrepassato i confini, la Villa è sembrata invecchiare di cent'anni. Guardai la struttura, poi annuii alle parole di Harumi. Resta qui, non muoverti finché non te lo dico io... E, così facendo, oltrepassai nuovamente la "barriera". La Villa diventò nuovamente un luogo grigio e polveroso, dove la vegetazione incolta aveva fatto da padrone. Le rampicanti erano cresciute a dismisura, su mura, colonne e porticati. Come poteva essere successo tutto ciò? Mi avvicinai alla grande porta d'ingresso, mentre osservavo con attenzione la situazione attorno a me, sfruttando al massimo le mie doti percettive, sfruttando anche la natura del mio corpo. [Percezione: 12]Percezione 9 + 3 (Reidratare 1/4 Basso) Fu in quel momento che mi congelai sul posto. Cosa... Notai qualcosa di insolito tra il verde e la roccia. Mi avvicinai ancora dipiù. Non può... Le parole si strozzarono in bocca... Non poteva essere. Allungai la mano. Un piccolo fiore di ghiaccio era lì, tra le mie mani.

    Gli stessi fiori che anni prima avevo visto nella capitale del Gelo.
    I miei occhi scattarono, alla ricerca di altri fiori di ghiaccio.
    Il sangue del mio corpo si infiammò, gli occhi si sgranarono, la mia espressione si irriggidì.

    Lei era qui.

    Il tempo che scorreva in maniera differente, lo stato di quasi apatia e di confusione. Non potevano esserci dubbi. Tensai-ji... Sibilai, mentre respiravo, in maniera quasi affannata. TENSAI-JI! Urlai, furente, mentre con un rapido movimento richiamavo le Spade Gemelle e balzavo verso l'alto. Il chakra sarebbe esploso, mentre abbattevo la colossale arma con un colpo discendente sulla colonna insistente sul porticato d'ingresso della Villa.
    Gran parte della parete sarebbe stata letteralmente spazzata via, insieme ai fiori di ghiaccio. [Azione]
    Forza 775 + Reidratare (1/2 Basso) + Chela del Granchio = 900
    Potenza [50 + 40 (+8 tacche in Forza)] x 3 = 270

    Taglio del Grande Buddha - Daibutsu Giri
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi quando attacca con le spade: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni.(Consumo: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Grandi Spade Gemelle
    Speciale: L'utilizzatore, tramite uno slot gratuito istantaneo, può dividere la Rombosogliola in due differenti spade, identiche per forma e dimensioni. Ogni spada avrà Potenza pari a 40 e dimensione pari a MedioGrande; la Durezza non varia. L'utilizzatore può, alternativamente, unire nuovamente le Spade Gemelle nella Rombosogliola tramite uno slot gratuito lento.[Da genin in su]

    Rilascio: Sasso
    Arte: L'utilizzatore, una volta a round, può rilasciare il chakra tramite la Rombosogliola in un martello di chakra, aumentandone la dimensione fino a Colossale. La potenza contro armi e strutture, anche irrorate di chakra, è aumentata x3 volte. Il colpo può causare una spinta che può allontanare fino ad un massimo di 9 metri l'obiettivo. Il colpo viene considerato come una Emissione.(Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Rombosogliola - Hiramekarei [Equipaggiamento]
    Spada leggendaria, per lungo tempo rimasta dispersa. Lunga 2 metri, larga un metro nella sua parte più lunga e con una doppia impugnatura, la Rombosogliola, o anche Grandi Spade Gemelle, è in realtà il risultato dell'unione di due grandi spade a forma di osso di seppia con due fori ciascuno alle estremità delle lame.Tipo: Lama - Taglio -
    Dimensione: Gigante
    (Potenza: 50 | Durezza: 5)
    [Da jonin in su]


    z6ooNnk
    Una volta messo piede a terra, sarei passato immediatamente ad individuare quale struttura portante avesse più fiori. Scelto il bersaglio, avrei nuovamente fatto divampare la Rombosogliola. Un fendente di puro chakra sarebbe andato a tagliere e distruggere tutto ciò che avrebbe incontrato dalla mia posizione per più di dieci metri, probabilmente tagliando a metà colonne, pareti e quanti più fiori possibile. [Azione]Forza 775 + Reidratare (3/4 Basso) = 900
    Potenza [50 + 40 (+8 tacche in Forza)] x 3 = 270

    Rilascio: Forbici
    Arte: L'utilizzatore, una volta a round, può rilasciare il chakra tramite la Rombosogliola in una lama di chakra, aumentandone notevolmente il raggio d'azione. Dalla lama della spada verrà rilasciato un fascio di chakra tagliente che si estende fino a 9 metri; può causare Sanguinamento (DnT Medio). Il colpo viene considerato come una Emissione.(Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma infondendo chakra affine alla sua impronta di chakra. Deve possedere almeno un'abilità Impronta di Chakra. Gli effetti di questa tecnica non si applicano al calcolo dei danni verso le persone, ma solo ai fini di parate o danni a equipaggiamenti e oggetti. Può incrementare la potenza di un'arma o del corpo senz'armi di 20 o triplicarne la capacità di danneggiare gli oggetti. Alternativamente può incrementare le capacità difensive di una protezione di 20. Anche se sottoposto a questa tecnica, un equipaggiamento non diviene capace di bloccare tecniche avanzate, ma può bloccare costrutti generati da tecniche speciali..Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    Taglio del Grande Buddha - Daibutsu Giri
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi quando attacca con le spade: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni.(Consumo: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]


    Quando il fragore della distruzione, e la polvere che ne sarebbe originata, si sarebbe acquietato, io sarei stato ancora lì in piedi. Urlai, con la speranza che il messaggio arrivasse alla ex principessa del Gelo, se fosse stata in ascolto. TENSAI-JI! ESCI FUORI! DISTRUGGERO' OGNI TUA CREAZIONE... DEMOLIRO' QUESTO PALAZZO SE DOVESSE ESSERE NECESSARIO... MA IO TI TROVERO'! Harumi era scomparsa dalla mente di Akira, completamente dimenticata.
    Non aveva idea - e non gli interessava neanche in quel momento - di come e se la kunoichi avesse reagito a quelle azioni. La mia mente era concentrata solo sull'Asso di Cuori e sulla sua presenza in quel luogo. Avrei diviso la Hiramekarei, trovandomi con ciascuna delle Spade Gemelle nelle mie mani.
    Se fosse servito, la mia furia si sarebbe abbattuta, ancora e ancora, su ogni muro, su ogni colonna o su ogni porzione del perimetro della Villa dove i fiori di ghiaccio sarebbero stati rinvenuti. [Note per il QM]Utilizzando Manipolazione della Natura su entrambe le Spade Gemelle - e considerando il bonus in Forza - ottengo una Potenza contro oggetti superiore a 240 [(40 x 3) + (40x3) = 240, a cui vanno aggiunte le + 3 tacche in Forza... Supero quindi il valore di rottura dei fiori].
    Akira effettua ulteriore 3 attacchi se necessario (quindi consumo 2 Bassi a colpo), almeno per il momento.


    [Chakra 135/150 Bassi]
     
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    La Parola Data


    Prologo


    Atto IV
    Sigillo temporale



    Di quanto avevamo programmato niente accadde: il rilascio si rivelò inutile e la quantità di chakra uscita dal mio tantien fu soltanto fatica sprecata. Quella di cui eravamo vittima, forse, non era una canonica genjutsu. Rimasi comunque in guardia quando il sunese iniziò a studiare il sigillo che si trovava sul pezzo di vetro poggiato nell'orologio: chiunque avrebbe potuto attaccarci da qualsiasi distanza, quindi sempre meglio mantenersi vigili e difendere, come avevo io stesso proposto, il gruppo. Grazie all'orologio che avevamo davanti riuscii a capire che Shunsui impiegò circa mezzora per comprendere come spezzare il sigillo. Un tempo discreto, piuttosto lungo a dir la verità: fu in quel momento che qualcosa accadde; l'ambiente intorno a noi sembrava mutare ad una incredibile velocità. Non era tuttavia un cambiamento tipico: non sembrava, infatti, un'illusione che si scioglieva quanto, piuttosto, un vero e proprio...regredire. Figurarsi che, ad un certo punto, mi parve anche di vedere delle sagome sfumate muoversi a ritroso nella stanza, quasi come se stessero procedendo in modo invertito rispetto all'ordinario. Sembrava che qualcuno stesse riavvolgendo il tempo in quella stanza. Ma non mi feci distrarre dalla bizzarria dell'evento e quando il momento parve propizio, comandai ad Hebiko di fermare il pendolo dell'orologio, bloccando il ticchettio dell'artefatto. Quando finalmente notai i mobili ringiovanirsi, la polvere dagli oggetti e dall'arredamento scomparire, le piante incolte ritrarsi dalla strada che erano riuscite a scavarsi attraverso le dure e spesse mura di pietra che costituivano Villa Mikawa, una voce alle mie spalle mi destò dal turbinio di pensieri che stavo elaborando. E voi che diavolo ci fate qui? Mi voltai di scatto, riconoscendola immediatamente: Diogene! dissi ad alta voce, quasi gridando, un secondo prima che il tempo tornasse a scorrere in avanti, rimostrandomi la polvere che si riposava sul mobilio, la vegetazione ricrescere nefasta e vorace sopra ed attraverso le pareti in pietra, la muffa insediarsi nelle anse umide delle pareti. Sentii lo stomaco capovolgersi e il naturale istinto di rigettare farsi strada tra le mie budella. Riuscii tuttavia a contenermi, facendo affidamento alla mia ferrea volontà e integrezza. Non è un semplice genjutsu. Commentai serio, mentre mi avvicinavo accanto a Shunsui, lasciando la mia posizione. Non ci attaccherà nessuno, posso aiutarti a decifrare nuovamente questo sigillo, magari in due riusciamo ad accelerare i tempi. Dissi, mettendomi a disposizione del sunese per un consulto sul fuuinjutsu. Anche io, infatti, dopo le vicende del Lucchetto, ero divenuto un esperto in materia. Costituiva, dopotutto, la mia seconda eredità di sangue. Dunque, osservando come è stato disegnato qui il fuuinjutsu sembrerebbe che ... Ma bloccai la frase a metà. Infatti qualcosa attirò nuovamente la mia attenzione, facendomi ricordare di un evento che io stesso avevo comandato: il ticchettio dell'orologio era ripreso. Consigliera Dokujita, ha ripreso il sui kaiten, per caso? Avrei domandato, aspettandomi risposta negativa. Dunque, se le cose stanno così ... dov'è? Domandai, indicando come adesso l'orologio presentasse un solco, una ammaccatura, nel punto in cui la kunoichi aveva conficcato la sua arma. Mentre ponevo quella stessa domanda, la mia mente fu trascinata in un ricordo assai vivido della Yakusoku, in una memoria di un evento per me assai importante: la sconfitta di Reika e la rottura degli equilibri del Gioco dei Nobili alle Grotte del Silenzio. In quell'occasione, infatti, ebbi modo di notare un evento particolarmente curioso: il Kazekage - che quel giorno perse parte di una delle sue orecchie - riuscì a contenere un'esplosione in un modo bizzarro: sembrò, infatti, quasi che essa si ritraesse, regredendo nel tempo ad alcuni istanti prima. E se anche noi fossimo stati vittima di qualcosa di simile ma in scala ben maggiore? Potremmo essere vittima di una sorta di jutsu temporale. Dissi, muovendomi nuovamente, cercando di osservare l'orologio nella sua integrezza. Le immagini che abbiamo visto poco fa potrebbero essere vere, dunque. Potremmo aver viaggiato indietro nel tempo. Questo spiegherebbe anche come mai la Villa sembra essere abbandonata da anni. Feci una breve pausa, probabilmente qualcuno aveva già compreso dove volessi andare a parare con quel discorso. Noi potremmo trovarci avanti nel tempo. Quello che stiamo vedendo, dunque, non è un'illusione: è semplicemente lo stato in cui sarà la Villa del Kokage da qui a ... cento anni? Mi fermai nuovamente, pensando un istante. Ma se le cose stessero così ... cosa ne sarebbe del presente? Cioè del tempo in cui eravamo poco prima di essere entrati qua dentro? Qualcuno potrebbe aver escogitato questa tecnica per agire indisturbato proprio nel presente, relegando noi e Diogene avanti e indietro, rispettivamente, nel tempo. E la prospettiva sembrava a dir poco terrificante. Ma come possiamo risolvere la cosa? Domandai, quasi più a me stesso che agli altri. Bhè, dipende da com'è strutturato il tempo. Posso avanzare almeno due ipotesi al riguardo. Cercai di osservare le espressioni dei presenti per capire se sarebbero stati in grado di seguire i ragionamenti che nascevano a cascata dalle mie ipotesi, uno dietro l'altro. Il tempo potrebbe essere simile ad una semiretta che scorre unidirezionalmente in avanti. Quindi, quello che oggi accade, se io tornassi indietro a domani, è destinato a riaccadere, ponendo che le premesse per cui è accaduto rimangano tali. Ma il tempo potrebbe anche essere visto come una sorta di albero che, se spezzato, germoglia nuovi rami su cui il tempo scorre diversamente. Perfino le premesse del giorno in cui voglio tornare indietro potrebbero essere diverse! Proviamo a fare un esempio che sia comprensibile per tutti. La situazione diventava quasi pesante. Secondo la prima visione del tempo che vi ho dato, se io tornassi indietro nel tempo a ieri sarei sicuro che Diogene sarebbe sempre il Kokage, io il Mizukage, Raizen l'Hokage e Hohenheim il Kazekage. Lo stesso non si può dire della seconda versione. Si potrebbe creare un nuovo ramo dell'albero del tempo che vede, che so, Diogene morto durante il suo scontro per ottenere il grado chunin, con Febh divenuto Kokage. Itai Nara potrebbe ancora essere il Kage di Kiri, Hoshi potrebbe non aver temuto tanto la carica da aver deciso di indossare il cappello della reggenza della Sabbia. Osservai dunque l'orologio. Tutto questo per arrivare ad una considerazione: dov'è il Kaiten di Hebiko? Anche se non visto, si sarebbe potuto percepire un sorriso sotto il mio elmo. Se il tempo fosse come la seconda ipotesi, tuttavia, nessuno avrebbe potuto organizzare un jutsu di questo tipo per sfruttarlo a suo vantaggio. I risultati possibili sarebbero stati infiniti ed imprevedibili. Ma se il tempo fosse come nell'ipotesi numero uno? Se fossimo in grado di tornare indietro nel tempo consci del fatto che troveremo le cose come sapevamo che erano ieri, in che modo potremmo sfruttarle? Se il Kaiten della consigliera, dunque, fosse rimasto indietro nel tempo nel momento in cui tutti abbiamo visto ed udito Diogene? Finalmente ero arrivato alla mia conclusione. Dobbiamo fare un secondo tentativo: dobbiamo capire se possiamo utilizzare questo pendolo anziché crederne di esserne vittima ... perché potrebbe permetterci, grazie al jutsu che contiene, di viaggiare nel tempo. Voltandomi verso Shuinsui avrei spiegato come avevo intenzione di procedere: Ti darò una mano a decifrare il fuuinjutsu, anche se poi starà a te cancellarlo, non credo di averne ancora le conoscenze necessarie. In due faremo sicuramente più veloce. Dopo di che dobbiamo capire come questo orologio permette di viaggiare nel tempo: basta esserne in contatto o si deve essere all'interno di esso? Siccome abbiamo visto che se un oggetto è all'interno dell'orologio probabilmente viaggia indietro nel tempo, dobbiamo provare a mettere qualcosa a contatto con esso. Un kunai può andar bene o uno spiedo. Una mano meno perché se poi fosse necesasrio essere all'interno dell'orologio lo sfortunato che metterà a disposizione il suo arto potrebbe ritrovarselo mozzato. Ed io non avevo intenzione di perdere anche l'ultimo braccio rimastomi a disposizione. Dunque, è chiaro per tutti? Facciamo il nostro primo tentativo. [Note]Proviamo a studiare in due fuuinjutsari il simbolo per diminuire il tempo necessario a scioglierlo, se non si fosse capito. :P Avrei quindi chiesto a qualcuno un kunai per conficcarlo sul lato esterno dell'orologio prima di ripetere le operazioni già fatte in precedenza. Se avessimo nuovamente visto il tempo scorrere all'indietro e, una volta tornati al tempo corrente, avessimo notato che il kunai non fosse stato al suo posto, avremmo provato a poggiare tutti una mano sul pendolo e a sciogliere nuovamente il simbolo così da tentare anche noi di viaggiare al tempo in cui si trovava Diogene.
    Se invece il kunai fosse rimasto attaccato al pendolo, allora avremmo provato a infilare l'arma all'interno dell'orologio, come aveva fatto Hebiko col suo kaiten in precedenza. Se questo fosse nuovamente rimasto nel tempo di Diogene, allora studiato la grandezza dell'orologio per capire se uno della mia stazza avrebbe potuto mai entrare dentro quell'oggetto. In ogni caso avrei a quel punto avrei osservato il ninja più piccolo del gruppo, posando su di lei i miei occhi. Tu. avrei indicato Hebiko. Sembri abbastanza piccola da entrare dentro l'orologio. Ne sei in grado? Se la risposta fosse stata affermativa la proposta sarebbe seguita a ruota. Allora entraci. Abbiamo un ultimo tentativo da fare.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: Rilascio
    3: Mortificazione
    Ip. 3: Suiry
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    .


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku




     
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    Time loop


    IV



    Successo...ma solo per pochi secondi! Se da una parte il gruppo di ninja aveva sovrastimato il sistema di sicurezza del sigillo, dall'altra non ne avevano valutato bene gli effetti...nè forse la natura del genjutsu che li aveva colpiti. Shunsui catturò quanto più possibile le forme delle persone che si susseguirono a velocità eccezionale davanti ai suoi occhi, capendo poco. Come tutti gli altri, riuscì solo a carpire la figura del Garth per pochi secondi, prima di essere spediti indietro, nella versione fatiscente della villa.

    Affascinante... commentò piano una volta rientrati. Sentiva un leggero senso di nausea, come se avesse fatto uno spostamento a velocità molto rapida. Eppure era sicuro di non essersi mosso...per lo meno non nello spazio. I suoi occhi andarono prima al sigillo - ...che tecnica coriacea... avrebbe commentato una volta scoperto che il sigillo si era formato nuovamente - poi controllò che tutti nel team fossero ancora tutti di un pezzo.

    Fu il Mizukage a lanciarsi per primo nelle speculazioni su cosa era loro appena accaduto: un viaggio temporale...niente di meno! Shunsui era meravigliato. Una tecnica del genere era probabilmente unica del suo genere. La manipolazione del tempo era estremamente rara e davvero pochi ninja ne avevano il controllo...e questi non erano certamente di Oto! Quindi, assistere ad una cosa del genere, se davvero di quello si trattava, era un evento eccezionale! Era davvero fortunato. Se solo avesse avuto maggior controllo sulla tecnica delle Sei Vie che aveva appena appreso, era sicuro che avrebbe potuto fare molto di più a riguardo.

    Una teoria interessante... avrebbe commentato circa il concetto di tempo, lineare o ramificato, del Kage. Personalmente, Shunsui credeva più nella versione ramificata che in quella lineare...ma quelle erano davvero discussioni molto teoriche. In quella circostanza, forse un approccio pratico avrebbe dato più risultati. Per questo, accettando di buon grado l'aiuto del Kage nell'analisi del sigillo, avrebbe ancor di più apprezzato l'idea di fare delle prove, sulla base dell'evidente scomparsa dell'arma dell'amministratrice. Mi sembra un'ottima idea...Hebiko, Etsuko...che ne pensate?

    Aggiungerei solo una piccola cosa al piano... così dicendo avrebbe tirato fuori da una tasca interna del suo abito una carta bianca. Se davvero questi oggetti vengono mandati in un altro tempo, ed abbiamo una visione del tempo lineare, allora gli oggetti devono tornare a noi, se non vengono rimossi o spostati...vi trovate? Una quantità infinitesimale di chakra avrebbe inondato la carta, così che il seguente messaggio comparisse solo per pochi secondi.

    CITAZIONE
    Kokage, pensiamo che qualcuno stia usando un jutsu temporale o dimensionale per relegarvi lontano da Oto. Non sappiamo chi siano e perchè lo facciano. Siamo comparsi davanti a voi annullando un fuuinjutsu collegato ad una fonte di chakra e posto in questo orologio. Purtroppo il sigillo si è riformato autonomamente e siamo stati rispediti indietro- ovunque esso sia. Se le nostre teorie sono corrette, dovreste ricevere questo messaggio. Fin quando non troveremo un modo permanente per venire da voi, possiamo usare questo come mezzo di comunicazione. Nasconda il pezzo di carta tra il quarto e quinto libro della terza fila nella libreria n. I del suo studio. State in guardia. I vostri nemici potrebbero già essere nella Magione.
    Shunsui - Kensei - Hebiko - Etsuko

    Il jonin della Sabbia infatti avevano notato pesanti linee di polvere su quei tomi, un sinonimo che non venivano praticamente mai consultati. Il gruppo avrebbe potuto modificare il messaggio come meglio credeva, prima di posizionare lo stesso nell'orologio così che venisse, in teoria, spedito a Diogene. Shunsui aveva subito in passato una tecnica del Mikawa, un sigillo, quindi avrebbe codificato la carta così che il contenuto fosse visibile al chakra del Colosso. Che ne dite?

    Dopo di che avrebbe aiutato il Mizukage con il sigillo, spezzando per effettuare le varie prove e test. Dopo ogni prova, avrebbe controllato se la carta ninja era posizionata dove aveva indicato. E che messaggio conteneva.





     
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    Time-machine


    III




    Il piano sembrò funzionare, perlomeno dato il movimento intorno a loro, quasi si stesse ricaricando una videocassetta. Hebiko si guardò attorno con un certo timore, mentre tutto intorno a lei "ringiovaniva", perdendo muffa, polvere e facendo riapparire le persone, troppo rapide per distinguerle. Quella sorta di flusso rallentò, fino a far apparire Diogene in persona, alle loro spalle. Colta alla sprovvista dalla sua voce, la Vipera si fece scappare un grido, aggrappandosi a Shunsui, il più vicino a lei. Mikawa! E' uno dei tuoi soliti trucchetti!? La pessima esperienza della riunione otese l'avrebbe portata a dubitare sempre e comunque di quell'uomo. Ma, rapidi com'erano arrivati lì, tornarono anche indietro, con un pessimo effetto sul loro corpo.

    Stordita dal viaggio, la rossa si allontanò di qualche passo dall'orologio, barcollando appena. Ugh... Pensavo che dovessimo annullare il genjutsu, non riattivarlo. Che cosa è successo? Non voleva nemmeno pensare alla possibilità che quello fosse un vero e proprio jutsu temporale, ma quando il Mizukage prese parola, non ci sarebbero stati dubbi. Non appena le fece notare il kaiken, lo sguardo stordito della donna si riaccese, mentre con un crescente panico si toccava in vari punti delle vesti, alla ricerca di qualcosa. La fessura non lasciava dubbi. I-Il mio kaiken!?

    image0


    Iniziò a guardarsi attorno, dentro e dietro l'orologio, arrivando persino a toccare le tasche dei presenti, alla frenetica ricerca del suo prezioso coltello. No no no no!! Non scherziamo! Ce l'ho da una vita, l'ho anche fatto incidere! Un regalo del suo vecchio team, custodito con gelosia, su cui aveva fatto intagliare un serpente, ricoprendo le fessure con della foglia d'oro. Il valore vero e proprio del kaiken stesso era di poco superiore ad un kaiken comune, ma il valore affettivo era inestimabile. Soprattutto considerando che del suo vecchio team non aveva più notizie.

    Kensei spiegò la sua teoria al gruppo, e dopo una lunga e complessa lezione sulle varie sfaccettature dei viaggi temporali, avrebbe concluso con la teoria che il suo coltello era intrappolato nel passato, esattamente nel momento in cui il Kokage era apparso. Seguì il ragionamento meglio che poteva, non nascondendo una discreta confusione. ...E chi diamine possiede un potere simile? La teoria aveva certamente il suo fascino, ma l'idea di trovarsi di fronte a una o più persone in grado di controllare il flusso stesso del tempo l'aveva fatta sbiancare (più di quanto già non fosse). Mordendosi il labbro, cercò di ripensare a quali, tra le varie minacce dell'Accademia, potesse avere accesso ad un potere simile, ma nessun nome in particolare le veniva in mente. Mi domando se tutto questo ne valga la pena... Rispose a Shunsui, accettando comunque di far parte del piano. Se questa... entità, ha il controllo del tempo, possiamo davvero contrastarli? Gli basterebbe tornare indietro ed impedirci di raggiungere la villa! Un barlume di speranza le accese una lampadina, guardandosi attorno. ...Oppure potevano farlo solo una volta... O almeno un numero limitato. Altrimenti, secondo le teorie del Mizukage, ora sarebbe apparso immediatamente qualcuno a fermarci, tornando indietro nel tempo, sapendo già cosa noi avremmo fatto. Il suo stesso ragionamento iniziava a confonderla, ma aveva senso. Se non altro, avrebbe dato al team la speranza che potevano realmente agire senza temere che tutti i loro sforzi venissero cancellati. Il sunese ebbe un'ottima idea, che fece annuire con decisione la Consigliera, che sembrava aver ormai perso la facciata più formale. La situazione era fin troppo complessa per sforzarsi ed utilizzare il linguaggio insegnatole da Ogen. Ottima idea. Tu dovevi essere quello bravo a scuola. Lo prese in giro,aiutandolo a trovare il necessario per il suo biglietto.

    E va bene, riproviamo. Si armò di un semplice kunai, avendo imparato la lezione precedente, seguendo gli ordini di Kensei. A seconda dei casi, il Mizukage le avrebbe fatto la fatidica domanda. Colta alla sprovvista, e per niente insospettita dalla domanda, si limitò a fissarlo un po' torva, inclinando appena la testa, osservando l'interno dell'orologio. Tzk! Sono la donna più elastica in circolazione, certo che posso entrarci. Ma non vedo come- I suoi neuroni sembrarono finalmente in grado di fare 2+2, facendola scattare all'indietro. He-HEY! Vuoi mandare ME nel passato!? Avrebbe fatto sibilare la lingua un paio di volte, nervosa, iniziando lentamente a capire il suo piano. Hm. Se ci fosse la possibilità di portare qui Diogene, potremmo costringere i nemici ad uscire allo scoperto. Sempre partendo dal presupposto che sia lui il loro obiettivo. Il Mikawa ha il brutto vizio di collezionare tesori non propri. I kiriani dovevano saperlo bene. Certo, possiamo sempre riportarlo nel passato in caso. Ma se restassi là bloccata?? Resterei bloccata per... mesi! Nella sua villa!? Devo invecchiare fino al presente!! Il passare del tempo non era davvero un problema per chi aveva il vantaggio della gioventù perenne (ed un paio di mesi non erano certamente sufficienti per invecchiare), ma per la Vipera era stato difficile arrivare fin lì con l'intenzione di restarci non più di un'ora, figurarsi finire in trappola per mesi, costretta ad evitare la sè stessa del presente. Certo, c'era la possibilità che a Kensei bastasse trovare il biglietto per dimenticare la sua proposta. La terremo come ultima risorsa. Ma fino a che non scopriamo quale sia l vero obbiettivo di... chiunque abbia combinato tutto questo, se anche finissi nel passato non avrei uno scopo.
    Si sarebbe fatta scivolare di dosso quella spinosa proposta, con delle osservazioni tutto sommato logiche a sufficienza da convincere i presenti, o almeno ci sperava.


    Certo, SE avessero percepito il frastuono fatto da Akira, ed Etsuko non fosse riuscito a capire che fosse un kiriano, Hebiko, saltando come un gatto, sarebbe schizzata nell'orologio, accucciandosi al suo interno. La sua teoria doveva essere corretta, quelli non potevano essere altro che i nemici, e quel gesto aveva cambiato il passato abbastanza per farli arrabbiare e farli apparire proprio davanti a loro! Ho cambiato idea! Vado! Appiattendosi il più possibile per lasciar oscillare il dondolo, avrebbe picchiettato con violenza il vetro. Fai partire questo coso FAI PARTIRE QUESTO COSO!! Non sembrava intenzionata ad affrontare persone in grado di cambiare il flusso stesso del tempo. La sua utilità stava nel rubare qualsiasi cosa volessero prima che loro stessi potessero farlo.


    Edited by Waket - 13/12/2020, 10:42
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    IL TEMPO


    "LA VERA VERSIONE DI..."



    Una successione d’immagini, una catarsi, come una pellicola che si riavvolge a velocità sostenuta. La polvere man mano sparisce e la villa che fino a pochi istanti prima puzzava di solitudine, ora rivive d’immagini sfuocate inizialmente, appena visibili, poi via via più nitide, fino all’apoteosi. Il THE END, uno di quelli che non ti aspetti. il colosso in persona su una poltrona, con il volto basito, più di quanto basito potesse risultare il nostro ed è tutto un dire. Pochi istanti e poche parole sospese in un altro tempo o in un’altra realtà, per poi affrontare lui, il viaggio di ritorno che come si sa, ha il sapore di essere più breve perché ormai già affrontate le aspettative dell’andata e in un battibaleno ci ritrovammo lì dove tutto era cominciato.
    Tutti lì nuovamente a riosservare il sigillo.
    Ma cos’è questa nausea? Il viaggio aveva richiesto un retaggio, uno sforzo, non solo a dispendio di chakra che più che altro avevamo usato per l’utilizzo del rilascio ma uno sforzo fisico non indifferente. Lo stomaco in subbuglio ne era l’evidenzia.
    Evidentemente il genjutsu di cui eravamo vittima, sembrerebbe essere un sistema di protezione della villa stessa. Che nulla ha a che fare con il sigillo e lo specchio che lo alimenta.
    E tutto questo mi da la tremenda sensazione di un dejavu…

    Mi soffermai a rielaborare le informazioni accumulate e a riosservare l’ambiente circostante, nel timore che mi fosse sfuggito qualcosa o nella quasi convinzione che qualcosa potesse essere cambiata.
    Se Kensei aveva ragione nella sue elucubrazione sul tempo, il gesto che avevano fatto pocanzi avrebbe portato in entrambe le ipotesi, delle variazioni nel modus temporale. Dopotutto erano apparsi in un tempo in cui non avrebbero dovuto essere, al cospetto di chi non avrebbe dovuto vederli? C’era poi una questione ancora più spinosa, il Kaiten di Hebiko, uno strumento del presente finito nel passato. Avrebbero causato senza dubbio delle conseguenze.
    Se così è vero Kensei… attese qualche secondo per riprendere a parlare, non per rendere più interessante ciò che aveva da dire ma per reprimere un conato di vomito. Ovvero se la linea del tempo fosse continua e così come l’hai definita, una semiretta, le nostre azioni nel passato avrebbero dovuto portare una conseguenza visibile nella nostra versione del presente che o son poco rilevanti e per questo non vediamo… oppure non è la visione corretta del TEMPO.
    Eppure non ne sono certo ma… qualcosa è cambiato o più semplicemente mi è sfuggito in precedenza.

    Osservava l’esterno il kiriano.
    Vi dicevo non so se fossero presenti prima… e si riferiva al mokuton con ghiaccio, la presenza dei fiori tra i grovigli di villa mikawa. Avrebbe condiviso ciò che riusciva a scorgere con i compagni di missione.
    Se invece. Avrebbe ripreso subito dopo, è vera l’altra versione del tempo, allora il nostro intervento avrebbe potuto comportare una distorsione e l’accumulo di variabili indefinite e se così fosse potremmo vivere in milioni di linee temporali differenti e viaggiare nel tempo sarebbe estremamente pericoloso oltre che impossibile a mio dire.
    Avrebbe ancora guardato nel vuoto mentre una smorfia di dolore di disegnava sul suo volto e fu un attimo, costretto a piegar le ginocchia e lo spasmo fu irrefrenabile questa volta, riversando così il contenuto dello stomaco del chunin sul pavimento antistante estremamente vicino alla consigliera del suono.
    Vogliate perdonarmi, avrebbe detto estraendo un fazzoletto di seta per pulirsi le labbra e riguadagnare il decoro perduto per poi gettarlo al terreno per coprire il frutto della sua debolezza fisica. E perdonami soprattutto tu Hebiko, non sono riuscito a controllarmi.
    Avrebbe ripreso subito dopo, avrei un’altra ipotesi …
    Per quanto questo manufatto sia potente e per quanto il ninja o chiunque per esso abbia potuto crearlo o manipolarlo sia potente allo stesso modo. Non credo esista nessuno al mondo capace di manipolare il tempo… o meglio non manipolarlo alle condizioni di cui stiamo parlando noi. Credo invece nella possibilità di una stasi tempo/dimensionale, un logo bloccato nel tempo e nello spazio, una sorta di prigione ecco la definirei cosi e noi che tramite questo sigillo riusciamo ad avere accesso a questa prigione. Credo inoltre che chi la abiti sia ovviamente inconsapevole, continuando la sua vita come una illusione temporale del presente… che magari si ripete inconsapevolmente.
    Avrei così esternato le mie riflessioni e l’ipotesi avanzata da Shunsui, mi trovò estremamente convinto. Ci avrebbe aiutato a dissipare qualche dubbio e a scartare qualche opzione.
    Direi che la tua ipotesi Shunsui sia la meno rischiosa e quella che ci potrebbe dare più conferme, buttare Hebiko nel passato, qualunque forma esso assuma, potrebbe risultare pericoloso per lei… e non mi prenderei rischi, almeno finchè non strettamente necessario.
    Direi che il messaggio da inviare a Diogene sia più che corretto. Riproviamoci.



     
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    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXV, di Loxion Mikawa

    ::: Oto, presente :::

    La ragazzina era appena uscita dalla cella frigorifera procedendo a passo lento verso il suo compagno, seduto di spalle sul letto chirurgico; lei aveva le mani e le vesti sporche di sangue, il volto era stanco sebbene il ghigno sul suo volto faceva intendere che le ore passate a lavorare stavano iniziando a dare i suoi frutti. Con un balzo saltò affianco al suo sottoposto, sebbene la levitazione evitò che venisse a contatto con la superficie metallica, sdraiandosi nell'aria come se appoggiata su una comoda poltrona.

    " Allora, che ramo hanno preso? "

    " Il caso 1045, devo dire che sono stati rapidi a trovare il frammento ma l'aggiunta all'ultimo momento del sensitivo avevamo già considerato fosse il dominio delle linee temporali a noi più sfavorevoli. Ad ogni modo, nulla di problematico...anche l'Aogawa su cui mi hai fatto indagare, avresti dovuto vedere come è andato su di giri quando ha visto i tuoi fiori di ghiaccio ahaha"

    Una risatina nervosa, il ragazzo era evidente sotto pressione.

    " Quel marmocchio insolente. Ancora non capisco come non sia morto dopo il raiton di Masamune. Un colpo di fortuna, suppongo, ma la cosa è arrivata anche all'attenzione del Terzo Livello! Vabè, il frammento a quanto è arrivato? "

    " Mah, secondo i miei calcoli siamo appena al 70%. Non me ne preoccuperei, l'ho caricato a dovere. "

    Schermata-2020-12-13-alle-11-16-42

    " Cos'è quello sguardo da cane bastonato allora?! Va tutto ALLA PERFEZIONE! Paparino anche sta per cedere, farlo sanguinare è stata dura ma le conoscenze di Hashirama sono tornate utili uhuhuhu "

    " E' questa tipa spuntata dal nulla! Mi sta facendo uscire pazzo! E se non avessimo ispezionato tutti i casi? Forse avremmo dovuto procedere ancora nella sperimentazione, come avevo suggerito! Non si mette fretta agli scienziati! "

    " Calmati Hātsu. Hai detto che si tratta di una genin, cosa diavolo credi possa fare di così rilevante da cambiare le cose? "

    " Forse hai ragione. E' che il tempo è una cosa così instabile, ci stiamo muovendo in un territorio inesplorato. Questa è pura ricerca app..."

    Si interruppe di botto mentre con lo sguardo andò a soffermarsi su quello che stava accadendo nella villa. Anche la bimba iniziò ad avvicinarsi alla nebulosa di chakra attraverso la quale avevano accesso allo scorrere degli eventi e, senza manco accorgersene, finì a toccare la testa con il compagno per quanto vicini erano arrivati. La curiosità, tuttavia, si trasformò ben presto in incredulità:

    " Lo ha fatto davvero?! AHAHAHHA Bye bye principessina! Hai visto Hātsu, il problema si è risolto da solo! HAHAHAH."

    " Ufff...meno male, almeno farà compagnia agli altri ahah "


    ::: Villa Mikawa, Presente :::

    Ci volle poco a quelle menti sopraffine di capire come sfruttare il meccanismo. Nel frangente in cui il sigillo rimaneva rimosso dalla superficie specchiata, si creava come un portale che metteva in comunicazione presente e passato...un fenomeno mistico e potente di cui tutti compresero il terribile potenziale. No, non erano finiti in un'illusione ma in un futuro di cui ancora non avevano compreso ancora le dinamiche!

    Il primo esperimento col kunai, conficcato sulla parte esterna dell'oggetto, andò a buon fine. Sparì mostrando ancora volta un frammento del passato, questa volta più estemporaneo e fugace del precedente, fin troppo rapido per un qualsivoglia tipo di interazione. Quel collegamento non sembrava comportarsi sempre allo stesso modo, non era una scienza esatta, un teorema da poter dimostrare: il modo con cui il chakra interagiva col sigillo, le tempistiche di cancellazione e altri piccoli dettagli apparentemente insignificanti potevano variare (seppur di poco) la finestra sulla quale affacciarsi nella storia trascorsa.
    Lo stesso successo, se così possiamo chiamarlo, accadde per il fogliettino lasciato dal sunese, provando una volta per tutte la veridicità della teoria ipotizzata dal Mizukage. Quarto libro, terza fila, libreria n.I, il messaggio era lì insieme alla risposta del Mikawa:

    " 日本伝統芸能 "

    Alquanto criptico, un atteggiamento comprensibile visto che si parlava di possibili nemici nella villa, ma sufficientemente esplicativo per il marionettista: che stesse sfruttando un elemento del passato, difficilmente accessibile anche a "manipolatori del tempo", per trasmettere un messaggio? Sarebbe stato un un approccio sensato, degno dell'intelletto sopraffino del leader di Oto...certo, ammesso che non vi fosse stata alcuna manovra di spoofing.

    Infine, il coraggio di gregge prese il sopravvento sull'intelletto: Hebiko, colta da un'improvviso atto di coraggio, diede il consenso a farsi teletrasportare lei stessa nel passato, dando adito al suggerimento di Kensei. Una vera e propria cavia umana per un processo di cui a malapena si ero scoperto il macro-funzionamento. Riattivare il meccanismo, sciogliendo ancora una volta il fuuinjutsu, avrebbe causato il solito effetto ovvero trasportare lo stato presente di quel pendolo (incantato dal frammento ivi custodito) in un tempo trascorso. Il risultato? Hebiko sarebbe scomparsa.

    Dall'interno, intanto, la villa sembrava come sotto attacco; potenti esplosioni stavano causando il panico, facendo cadere quadri, armature e causando parziali cedimenti. Affacciandosi alle finestre, almeno quelle rimaste ancora intatte, la causa di quel fragore sarebbe stata a portata di mano: Akira, dando sfogo ai suoi risentimenti assopiti nei confronti della Kondò artefice della distruzione di un popolo, stava riversando la sua furia contro i rampicanti che circondavano la struttura stessa, coinvolgendola inevitabilmente. Il Babbeo non lo sapeva, o forse non lo aveva realizzato. a pieno, ma quella prova di forza bruta non solo lo avrebbe fatto sentire meglio ma avrebbe sciolto anche l'illusione che vessava sull'intera magione, distruggendo il medium di attivazione e mantenimento annidato in quella vegetazione.

    Sarebbe stato bello entrare nella testa della jinkurichi in quel momento poiché, in effetti, aveva chiesto l'aiuto dello spadaccino di Kiri ma, sebbene liberata dal giogo che le attanagliava la mente e i sensi, ora lo vedeva accanirsi sulla sua casa con una foga e una disperazione che non poteva comprendere. Ora poteva vedere la Villa in che stato realmente fosse, costringendola a realizzare di aver vissuto per mesi in una baracca sperduta, lontana dai suoi affetti e dalla famiglia che aveva giurato ad Aloysius di proteggere.

    Chiusa questa parentesi, i quattro di dentro, anzi tre scusate, si sarebbero finalmente ricongiunti ai due di fuori completando finalmente il quintetto originale di questa vicenda, quello che sarebbe passato alla storia come "i fautori del caso 1045".

    ::: Villa Mikawa, Passato :::

    " Io non lo estrarr...ecco. "

    Eiatsu poteva sembrava un tipo cauto e riflessivo ma in realtà era molto deciso e sicuro quando si parlava di indagare un mistero, fosse l'autopsia di un cadavere o analizzare una qualsivoglia problematica. Estrasse l'arma dal legno senza esitazione per indagarla con maggiore attenzione e, dopo circa un minuto, esordì con un filo di voce:

    " Avevi ragione. Non è di Yachiru..."

    Lo getto tra le mani del Colosso il quale potè vedere con i propri occhi l'incisione che ne certificava l'appartenenza ad Hebiko. Ora, pensare che fosse tutto uno scherzo (o una minaccia) della kunoichi non era completamente da escludere ma sicuramente altamente improbabile visto il rapporto che vi era tra lei e il suo Kage ma questo non faceva che complicare la cosa:

    " Hai detto di aver visto ninja che non poteva essere qui nella villa, vero? Ma non te lo sei sognato, vero Gene? Matsumoto mi ha detto che ha trovato più bottiglie di sakè vuote del solito. "

    " Non dire assurdità. Non ha senso che quel gruppo di persone stesse insieme, figuriamoci a casa mia e per giunta apparendo dal nulla. Non ho dei sensi sopraffini ma so riconoscere la realtà da un'illusione, erano eterei come fantasmi! "

    " Appunto...vabè, non vedo altre alternative che chiedere spiegazioni ad Hebiko; potrà dirci qualcosa in più. "

    Non aspettò nemmeno la risposta del Mikawa per capire che alle sue spalle qualcosa era appena accaduto. Un rumore sordo, come quello che si sente al termine di una tecnica spaziale (di cui Eiatsu conosceva bene le caratteristiche), preannunciò una visione non così inaspettata.

    " Immagino non sarà necessario alzarsi dalla poltrona. Bene, esigo spiegazioni nanerottola !!! "

    Uno scherzo come quelli che si fanno da ragazzini con la tecnica dell'Occultamento; qualcosa davvero di pessimo gusto e che il Garth era pronto a punire severamente. L'eliminatore però si chinò a terra dove il corpo della ragazza giaceva in una posa fin troppo anomala e rilassata persino per la Vipera e, dopo le consone pratiche di accertamento, disse in maniera fredda e distaccata:

    zangetsu_400x400

    " Morte clinica 19:34, morte reale 19:34. "

    Quindi, mentre Aloysius andava ad analizzare la carta ninja e il kunai comparsi anch'essi in prossimità dell'orologio, impose le sue mani sulle tempie della ragazza e attinse al suo tentien per ispezionarle la mente [Interrogazione Mentale]. Ci volle poco per la dichiarazione mancante:

    "Morte legale 19:34. "



    CITAZIONE
    OT/ Hebiko non posterà fino a data da definirsi. Attenti a quello che fate! :guru: /OT
     
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