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Dopo aver chiesto in giro cosa stesse succedendo e dopo non aver avuto nessuna risposta,ascoltai con attenzione le parole del ninja kiriano.Stava minacciando quel ninja che gli era al fianco.Subito sentii una cosa rotolarmi nel mio stomaco.Non sopportavo le situazioni quando un ninja diceva di essere superiore ad un altro ninja.Il mio cuore si riempi di rabbia.Feci un lungo passo verso il ninja che aveva minacciato lo shinobi venuto dall'altro villaggio.Mi incavolai di brutto.Sapevo bene che la mia parola non valeva niente in quella situazione,ma il desiderio di gridare un pochino per calmarmi era infrenabile.Comunque decisi di parlare con tono calmo e gentile.
Scusa,urido essere.Come puoi minacciare alla morte un ninja solamente per farlo venire qui e per combinare tutto questo casino?
E come puoi minacciarlo?Ti conviene guardarti sempre alle spalle..,ma di chi deve avere paura,di te?
Finalmente mi ero liberato un pò.Quel arrogante che non solo ha minacciato di morte l'otese,non solo ha creato tutto questo casino,ma si è anche superato dicendo che giel'avrebbe fatta pagare.A parte Giants Kaguya,un ninja più arrogante non l'avevo mai visto prima.Guardai in faccia al povero Oki,già disperato di suo...Sinceramente io priferirei morire che essere lo schiavo di un arrogante...
Pensai,senza distogliere il mio sguardo dalla sua figura.Era vero ciò che pensavo.Ha accettato di seguire quel ninja per non morire.Il ninja di nome Ishimaru mi incuriosì molto.Sentivo una grandissima rabbia verso di lui,talmente tanta che in quei istanti avrei estratto un kunai e gliel'avrei ficcato nel cuore più profondamente possibile.Ma sapendo che questo sarebbe stato un crimine,non lo fece,e poi non c'era gloria in questo.Uccidere un ninja da dietro sarebbe stata l'azione più ignobile che avrei potuto commettere.A differenza di Giants,questo ninja non mi faceva paura,anzi.Mi divertiva.Lo guardai attentamente dalla testa ai piedi,non mi sembrava niente di che.Forse l'avrei pure sconfitto,ma in quei istanti l'unica cosa che dovevo fare di meno era appunto sottovalutarlo
Prova a far del male a quel ragazzo e ti giuro che ti ritroverai senza vita ancor prima di pronunciare la parola:ninja
Non mi importava niente che fosse un genin.Non riuscivo a sopportare certi comportamenti.Cosi,senza apire la bocca,mi appoggiai al muro vicino a Zubera e con un viso duro osservai la figura di un ninja,che probabilmente non si meritava di chiamarsi così.Era senza onore.qualche giorno fà,avrei scommesso la mia mano destra sul fatto che il ninja più arrogante era Giants,ma non sapevo come mi sbagliavo.Giants,anche con il suo aspetto da re del terrore,aveva un pò di umanità.Ripensai a quel fatto accaduto vicino alle mura qualche tempo fà..Mi vennero i brividi,così mi misi a pensare,chi era più arrogante tra i due.La scelta era particolarmente difficile,ma alla fine decisi che più arrogante era Ishimaru.Con tono calmo e tranquillo mi rivolsi a oki:
Sè quel arrogante ti dovesse fare qualcosa sai dove trovarmi.Un consiglio:impara a difenderti.Sè vai ad Oto,non dimenticarti di salutarmi ad un certo Oneru De Kabal,e già che ci sei,digli anche che verrò a cercarlo lì per prendere una rivincita e riconfermare la mia inferiorità
Detto questo,domandai a Zubera:
Sei felice di essere uno dei aiuto-sensei nella mia classe?
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Ishimaru Kaguya.
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Studentello In Cerca Di Rogna
Pronuncia il mio verdetto e iniziai ad allontanrmi quando mi giunsero all'orecchio dei passi dietro di me, ci misi una frazione di secondo a voltarmi per vedere cosa stesse succedendo, mi trovai dinnanzi uno studentello del quale nemmeno conoscevo il nome ma che mi ricordava qualcosa. Pochi attimi e poi mi fù chiaro, era quello studente che aveva rifiutato di scontrarsi con me perché ero genin, e ora mi seguiva incavolato nero per no sò quale motivo; pochi attimi e il giovane mi rivolse la parola. Dalla bocca gli usci una frase tanto stupida quanto rischiosa, pensava che io mi sarei fatto offendere senza reafire?..Ehi studentello stai parlando con me? cerchi forse la morte? mi pare che l'ultima volta quando ti ho chiesto di combattere con me ti sei rifiutato, cos'è ti è venuto il coraggio tutto di un colpo?
La scenetta non era ancora conclusa ed ebbe il suo clou quando ricevetti a mia volta le minacce di leopolis, diceva che se avrei fatto del male a Oki mi avrebbe ucciso ancora prima che potessi pronunciare la parola ninja; udita quella frase scoppiai in una risata gigantesca.Cosa fai tu??? AHAHAHAHA mi uccidi??? AHAHAHA è meglio se prima impari a tenere in mano un arma, questi giochetti ti potrebbero costare cari pivello..
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<Nightmare>.
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Oramai la situazione si era risolta;il ninja di Oto sarebbe tornato alla sua patria e un nuovo accordo sarebbe sorto tra il villaggio di kiri e quello di Oto.
Oramai non c'era più niente da vedere o ribattere,per cui Zubera potè tranquillamente tornare a pensare ai suoi doveri;d'ora in poi sarebbe stato più cauto:del resto,era successo quel gran casino perchè lui aveva lasciato entrare liberamente un traditore-rivelatosi poi fasullo- nel villaggio della Nebbia.
Non ebbe neanche il tempo di pregustare la tranquillità che una figura,tale Lord Voldemort,lo chiamò a gran voce,per poi andare a dire qualcosa al da poco giunto Ishimaru.CITAZIONEScusa,urido essere.Come puoi minacciare alla morte un ninja solamente per farlo venire qui e per combinare tutto questo casino?
E come puoi minacciarlo?Ti conviene guardarti sempre alle spalle..,ma di chi deve avere paura,di te?
Ishimaru,naturalmente,non potè fare altro che rispondere a tale provocazione con le stesse parole.CITAZIONECosa fai tu??? AHAHAHAHA mi uccidi??? AHAHAHA è meglio se prima impari a tenere in mano un arma, questi giochetti ti potrebbero costare cari pivello..
Zubera era già innervosito di suo per tutto l'accaduto in quel frangente di tempo nel territorio di sua competenza,e non potè fare a meno di dividere i due compaesani.Basta,smettetela!Non ne avete abbastanza di confusione dopo quello che è appena successo?Nessuno alzerà un dito su nessuno,spero di essere stato abbastanza chiaro!
Si girò verso il primo dei due.Lord Voldemort,apprezzo il tuo gesto di difesa nei confronti dei diritti di Oki,ma minacciare qualcuno non è il modo più giusto per risolvere le questioni;e poi,dubito che con le tue capacità attuali riusciresti ad affrontare Ishimaru...e non fare in modo da prenotarti la mia antipatia in vista dei corsi Genin.
Detto ciò,si girò verso l'altro giovane.E tu Ishimaru,dubito che tu possa startene qui a parlare di vendetta quando questo bel casino lo hai tirato su tu.Se proprio vuoi dare una lezione al tuo "amico",sii così sportivo da lasciargli raggiungere il tuo livello.
Fece un paio di passi in avanti,per poi girarsi in modo da poter parlare con entrambi.Ragazzi,spero di essere stato abbastanza esplicito.
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Le parole di Oki furono probabilmente il pretesto che Shiltar cercava per chiudere sbrigativamente tutta quella situazione che non gli aveva portato il vantaggio che lui probabilmente sperava.
Con l’arrivo della kunoichi pensava di giocare in casa.
Soppesò le parole del Kaguya.
Sottolineare il modo, che sapeva tanto di arrampicarsi sugli specchi, usato da Shiltar per fare marcia indietro sull’avventurarsi ad Oto e lo sfruttare Oki per rifiutare un accordo in territorio neutrale non sarebbe stata una mossa saggia.
Per ora era meglio concludere lì e riportare indietro sia il Mikawa sia Kayle.
Non intendeva fornire agli spettatori radunati davanti alle mura un nuovo spettacolo che coinvolgesse i suoi compaesani.
Probabilmente quella sera avrebbe riso sull’ilarità dell’intera faccenda, ma ora non ne sentiva il bisogno.
Dal torneo di Oto il villaggio sembrava essere preso d’attacco da tutti quelli che pensavano di poter spadroneggiare a loro piacimento e le cose non erano affatto migliorate con la morte di Orochimaru e l’avvento del Kokage.
Poggiò una mano sulla spalla di Oki.
-Una volta ad Oto ti verrà riconsegnato un coprifronte, ma quello rigato lo terrai come monito per quanto è accaduto oggi.-
Gli disse seria.
Alle parole di Kayle, la kunoichi annuì per voltarsi in direzione dell’amministratore Kaguya.
-Nobile Shiltar convengo a mia volta che questo non sia il momento di parlare di trattati, d’altro canto non ho scartato l’idea. Ne parlerò con il nobile Kabane. Avrà presto nostre notizie. Ritengo che un accordo potrebbe portare vantaggi ad entrambi i nostri villaggi. E’ giunta l’ora di far ritorno ad Oto.-
Disse rivolgendo un inchino formale.
Si avvicinò alllo shinobi che aveva avuto un comportamento gentile nei confronti di Oki.
-Grazie.-
disse semplicemente, ignorando in un primo tempo l'aria arrogante di Ishimaru.
Poi il suo sguardo, divenuto improvvisamente gelido, si posò su di lui.
-Non sei affatto furbo per essere un ninja. Dovresti imparare dal nobile Shiltar e soprattutto non minacciare qualcuno davanti a chi potrebbe farti ingoiare una per una le parole di minaccia che hai rivolto al Mikawa.-
Il viola delle iridi sembrava quasi essere sfumato nel nero e l’espressione assunta dalla ragazza non era per nulla rassicurante.
Erano davvero poche le volte in cui Shinodari mostrava il suo lato oscuro.
Sembrò durare un’eternità eppure pochi istanti dopo il suo sguardo ritornò tranquillo come se nulla fosse accaduto.
S'inchinò verso lo shinobi che aveva ripreso i due colleghi.
Si era intromessa, ma non poteva trascurare una minaccia del genere.. -
Godsan.
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Mentre Godsan cercava risposte negli occhi kiriani, l'intera faccenda sembrava andare a delinearsi con l'arrivo di un'altra persona; tale si rivelò l'amministratrice di Oto: Shinodari.
La stessa persona che aveva accompagnato e sopportato fino a qualche giorno prima il giovane kiriano nell'intero corso accademico.
Ma guarda te...pure lei...
E mentre i discorsi più o meno diplomatici proseguivano, Godsan ebbe modo di apprendere alcuni nomi già familiari, nomi presenti sul posto. Yami Kabane, Ishimaru e Oki Mikawa.
Nomi a cui entro poco seppe dare un volto, volto oscurato parzialmente dalle ombre della sera. Per Godsan fu facile collegare il filo e si stupì nel vedere in così pochi metri, molta più gente di quella che si aspettava di trovare.
V'erano due suoi sensei più la citazione di un altro, anch'esso amministratore di Oto. V'era un genin incontrato proprio all'ingresso alle mura mesi prima, e v'era un suo compagno di ultimo corso immischiato in un tradimento-errore.
Lo studente volle starsene ancora in parte ma era chiaro che prima o poi avrebbe parlato. Non poteva tacere, non era ancora nel suo modo di fare.
E l'occasione si presentò quando tutto parve risolversi.
Andò vicino ad Oki e lo prese per un braccio
Oki...forse potrei capirti, ma mi raccomando, tieni alto il tuo nome e non pensare mai di affliggerti anche quando la situazione è davvero pesante.
Parole che potevano suonare interessanti ma chi conosceva Godsan forse avrebbe potuto replicare con un "predichi bene e razzoli male". Ma anche questo era nel fare del giovane kiriano.
Poi, si voltò verso il basso e urlò in direzione della sensei.
EHI, SHINODARI! MI RACCOMANDO...PER OKI...IN FONDO E' STATO TUO ALLIEVO...AH! SALUTAMI YAMI!
La situazione era talmente seria che urlare era quello che meno si addiceva al caso, ma era sicuro che l'avrebbe sentito.
Successivamente le avrebbe sorriso.
Poi, tornata la calma si sarebbe rivolto a Shiltar prima che se ne andasse, sperando di riuscire a parlargli un attimo.
Se ci fosse riuscito gli avrebbe detto: Shiltar, l'idea di andare a Oto...era un'idea interessante. Non sono mai stato ad Oto. E poi c'è qualcuno che conosco. Ci andremo un giorno?
L'idea era tanto assurda quando interessante. Avrebbe preso bene qualsiasi risposta.. -
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Non era ancora il momento degli addii.
Godsan si avvicinò ad Oki prendendolo per un braccio, parlandogli.
Poi si rivolse a Shinodari salutandola a voce alta.CITAZIONEEHI, SHINODARI! MI RACCOMANDO...PER OKI...IN FONDO E' STATO TUO ALLIEVO...AH! SALUTAMI YAMI!
Shinodari gli rivolse un sorriso solare.
Quello shinobi riusciva a sdrammatizzare ogni situazione.
-Si tranquillo... e si ti saluterò Yami. E tu mi raccomando: tieni da conto entrambe le maglie.-
Quella frase potevano capirla solo in tre.
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*Shiltar, di quella situazione si era un pò stancato: già l'aver usato uno studente come schiavo era una cosa fastidiosa, poi se fatta da uno che si fregiava del cognome Kaguya, innervosiva ancora di più il chunin di Kiri.
I modi di Ishimaru, poi, con minacce prima a quell'Oki, poi al ragazzino che si mise in mezzo, erano qualcosa che lo fece innervosire ancora di più, nel frattempo, Shinodari affermò che comunque l'idea di un trattato si sarebbe potuta ridiscutere.
"Ottimo, nobile Jaku, spero che ben presto ci sarà modo di parlarne, anche tutti e quattro assieme, io e Kisugy e lei ed il suo pari; se vuole anche ad Oto, in fondo, l'unico motivo per farlo ora era la sua presenza qui, che m'avrebbe evitato un viaggio.", affermò il chunin, evitando di aggiungere la situazione di vantaggio e la sua volontà di non partire per Oto assieme a Kisugy lasciando Kiri senza alcun amministratore.
Finite le discussioni con la rappresentante di Oto, Shiltar si avvicinò ad Ishimaru, solo dopo che la kunoichi si fosse allontanata.
"Che tu giochi a fare dio, provando ad eliminare i nemici più deboli di te, potrei anche soprassedervi, anche se ti dici un Kaguya; sul fatto che ti fai uno schiavo, al contrario, non posso soprassedere; riprovaci ed al minimo finirai nelle celle di Kiri.
Se minacci ancora un ninja del tuo villaggio, per quanto irresponsabili possano essere le tue reazioni, lo trovo sbagliato, al contrario se lo attacchi davvero proverai la lama della mia Falce d'Osso.
Vedi di cambiare la tua mentalità, ragazzino.", avvisò con voce bassa Shiltar, auspicando che solo Ishimaru lo sentisse.
Finito quel breve dialogo, il Kaguya si allontanò dal genin, per poi ascoltare le parole che Godsan gli rivolse: "Penso che a Oto ci andremo, se effettivamente ci sarà questo trattato; in ogni caso, appena fai un altro pò di esperienza e poi se ne potrà riparlare.", concluse cordialmente il ninja della Nebbia.*. -
Yami Kaguya.
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Shinodari confermò che era ora di tornare. Era finita, a una prima occhiata. Forse in bene. Oki era stato "liberato", e sembrava non ci fosse altro di cui parlare. Lasciai che discutesse le ultime cose con il Kaguya, mentre restavo in silenzio. Lasciai stare le minacce di Ishimaru, era una questione fra lui e il Mikawa, non avrei parlato a nessuno dei due. E inoltre, se Ishimaru non sapeva frenare la lingua, c'erano ragazzi così ovunque. Fare in modo che un giovane non infangasse il nome di un clan, era compito del membro più esperto nelle vicinanze. Non era più affar mio da tempo, se altri Kaguya davano brutta impressione. Anche perchè ero peggio di lui, per certi versi. Ironico, ancora una volta vedevo il Kaguya, e ancora finiva con io da una parte e lui dall'altra.
...Immagino sia solo rimandata.
Shiltar ignorò completamente la mia presenza, cosa che mi tornava utile. Un semplice messaggero, catalogato e lasciato andare così. Sorrisi, un risultato insperato, che a quel nome fosse già collegata un'altra identità.
Godsan disse la sua, per terminare nel modo che solo il kiriano poteva usare. Mi voltai sorridendo, per poi incamminarmi verso Oto, non avevo altro da fare lì.
Appena anche Shinodari e Oki mi raggiunsero, fissai le mura. Per poi alzare un braccio, e riabbassarlo subito dopo. Arrivederci, Kiri. Avanzavo ancora una presa in giro da parte di uno Shinretsu, ma per quella era meglio rimandare.
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Ishimaru Kaguya.
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Finalmente Finisce
I casini che combinavo si stavano moltiplicando, erano un dono, solo io riuscivo a creare tali disordini; in circa un giorno mi ero fatto nemico tutto il mio villaggio e anche mezza oto. La situazione mi divertiva sempre più ma era meglio se la finivo, dopotutto una parola sbagliata ed il chunin mi avrebbe potuto eliminare in un istante, la cosa mi preoccupava si ma al contempo metteva in circolo tanta di quell'adrenalina che non riuscivo a frenarmi; cosi una volta udite le parole dell'amministratori di entrambi i villaggi presi per l'ultima volta la parola e mi rivolsi a Shiltar...Le sue, shiltar, sono parole davvero belle e penso che le ricorderò per molto tempo..
Una lunga pausa interruppe il mio discorso, che di li a poco però sarebbe ripreso divenento tanto provocatorio quanto rischioso, magari una frazione di secondo dopo mi sarei trovato lo stomaco bucato da parte a parte dalla possente falce di Shiltar; ma la cosa mi invogliava ancora di più a parlare...Ma al contempo penso che proseguirò per la mia strada, finche la sua falce non mi mozzerà la testa in tronco farò quello che mi pare, dopotutto me ne stavo gia andato; è il tuo amichetto che mi ha provocato..
La mia frase era conclusa, che reazione avrebbe avuto shiltar? di li a poco l avrei sicuramente scoperto ma in ogni caso non avrei potuto farci nulla; cosi voltatomi salutai la folla con un cenno della mano che tanto soigliava a quel gesto che molti usano per offendere. Quel giorno avevo rischiato molto, magari mi ero anche giocato la possibilità di entrare a far parte della casata Kaguya; ma rimaneva in gioco questo Giant, magari lui era più simile a me.
Edited by Ishimaru Kaguya - 23/9/2007, 22:55. -
.CITAZIONE"Ottimo, nobile Jaku, spero che ben presto ci sarà modo di parlarne, anche tutti e quattro assieme, io e Kisugy e lei ed il suo pari; se vuole anche ad Oto, in fondo, l'unico motivo per farlo ora era la sua presenza qui, che m'avrebbe evitato un viaggio."
Shinodari annuì.
-Comprendo nobile Shiltar le vostre motivazioni, ma Oto potrebbe stupirvi per le comodità che può offrire nel vicino quartiere dei piaceri. In fondo un trattato si può discutere anche in una riservata sala da the, non trova?-
commentò.
Presto le loro strade si sarebbero incontrate.... -
Giants Kaguya.
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*Le vicende avevano sviluppi sempre diversi, battuta dopo battuta, risposta dopo risposta, ma alla fine si concluse in maniera bizzarra, provocando tuttavia fastidi al Kaguya in questione. Quasi non credevo che lo studentello che avevo "appiccicato" sulle mura tanto tempo prima non avesse ancora aperto bocca, ma mi smentii all'istante, al sol sentire le sue parole da classico attacca brighe quale era...*
§ Non sono servito a nulla oggi, perchè le parole hanno risolto tutto, però volevo muovermi un pò...Maledizione! §
*Mentre il Kaguya e lo studentello discutevano, Shiltar si fece largo tra i due, parlando al ninja del nostro Clan, senza che noi potessimo sentirli.
Se me lo avessero chiesto, non avrei avuto problemi a dire che l'idea di attaccarmi con uno dei due aveva albergato per molto tempo dentro la mia testa, ma quella vicenda con i ninja di Oto mi era servita da lezione: era un'altra dimostrazione che le parole risolvevano molto più delle armi, per quanto ero a corto di abilità diplomatiche...*
"Finitela! Fate proprio belle figure! Dovreste dimostrarvi uniti in quanto colleghi in difesa di Kiri, invece vi mettete a discutere come due bambini..."
*Dissi poche parole, che speravo avessero fatto ragionare i due ninja, così mi voltai e mi avvicinai a Kisugy e Shiltar, attendendo che tutta la vicenda si concludesse e controllando che i due ninja non si attaccassero...*. -
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Non mi ricordavo proprio di aver rifiutato la sua proposta di combattimento.Forse ero ubriaco quella volta.E comunque adesso sarei stato ben disposto ad accettare una sfida di quel ragazzo.Anche sè la fila era lunga.E poi ero già occupato,stavo già combattendo contro un Kaguya.Comunque ero pronto per rispondere alle provocazioni di quel ignorante,quando ascoltai le saggie parole di Zubera.Decisi allora di non fare una brutta figura attaccando quel incapace,che probabilmente non si avrebbe nemmeno difeso.Decisi allora di non rispondere alla provocazione e di rimanere muto,c'erano troppe persone,così feci la figura dell'intelligente.Appoggiato al muro,leggermente sorrisi.Con il mio sorriso non intendevo provocare qualcuno,ma più tosto dire:sù prova a colpirmi.Sapevo benissimo,che il ragazzo che sne stava già andando non si avrebbe permesso di attaccarmi in presenza di altri peronaggi importanti.E poi,pur sè mi avrebbe attaccato,mi sarei facilmente difeso.Intanto sentii come un altro studente della nebbia gridò qualcosa verso l'amministratrice otese.Avevo un grande bisogno di salutare un personaggio anche io.Così,senza muovermi,gridai:
Qualcuno saluti da parte mia a Oneru de Kabal,e gli dica che appena possibile verrò a visitarlo ad oto,per eeeeeeh,prendermi la mia rivincita e per confermare la mia inferiorità...
Speravo davvero che qualcuno tra Oki Mikawa e l'amministratrice otese avrebbe riferito questo a Oneru.Precedentemente avevo perso contro di lui in scontro ufficiale,ma la sconfitta mi bruciava troppo.Ero tanto cosi dalla vittoria,quando commisi un errore che non avrei mai dovuto commettere.I suoi atteggiamenti di superiorità mi facevano incavolare e non lo riuscivo proprio a sopportare.Dai tempi di quando ero appeso al muro,non sentivo più l'adrenalina scorrere nelle mie vene.Finalmente volevo avere un incontro mortale contro qualcuno,e quel qualcuno doveva essere Oneru.Dopo la sua vittoria sù di me,alle mie orecchie giunsero delle notizie.Sapevo che Oneru sconfisse un altro kiriano.Ci stava umiliando troppo,dovevo batterlo.Ti assicuro che non mi scapperai,la mia vendetta sarà dolce...
Pensai,vedendo il saluto di Ishimaru.Sentii un grande senso di trionfo risvegliarsi dentro di me.Sorrisi a 32 denti verso di lui.
A casa
Ci mancava poco per far uscire quelle parole dalla mia grande bocca.Ma mi controllai.Non sarebbe stata un buona publicità per la mia figura.così decisi solo di pensarlo e assaporai fino in fondo il delizioso momento.In futuro,forse,me l'avrebbe fatta pagare,ma non mi importava nulla.Lui era un genin e io ero uno studente,ma io ero l'unico ad aver visto la morte in faccia.Prima con Giants e poi con Dante Hyuga.Ero l'unico capace di resistere a Haku nei corsi genin.Alcuni ninja mi consideravano nullità,ma io ne prendevo spunti per migliorare.Alcuni mi sottvalutavano,ma io cercavo di trarne vantaggio.Alcuni mi appendevano alle mura a 30 metri d'altezza,ma io mi imparavo a vivere.La mia vita era fatta di miglioramenti.Cercavo di migliorare facendo di tutto.ma sopratutto cercavo di imparare dai grandi,come shiltar o giants.E sapevo che una volta questo mi avrebbe molto aiutato...SPOILER (click to view)Ot:ho cambiato nome PG. -
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*Shiltar ascoltò la replica di Ishimaru alle sue parole: di certo quello studente non sapeva quando stare zitto, ma il Kaguya non replicò a quel giovane, e parecchio inesperto, genin.
Nemmeno si sprecò a spiegare che la Falce, a chi si etichettava come Kaguya, non staccava la testa, ma serviva per ben altre funzioni, quando puniva.
Le parole di Shinodari, invece, attirarono l'attenzione del chunin di Kiri, "Le comodità di Oto devo dire che mi sono estranee, non avendo mai visitato quei luoghi, per quanto una volta vi fui già invitato.", esordì, malgrado dubitava che, quando Rengoku (e Sayaka poi durante il loro scontro) gli aveva accennato un invito non fosse in luoghi tanto "comodi".
"In vero, devo ammettere, che non so quanto una sala da thé potrebbe essere adatta ad una discussione diplomatica fra Oto e Kiri, per quanto, una sala privata sarà di certo necessaria.", ammise.
Shiltar avrebbe poi salutato l'amministratrice ed il giovane Mikawa che se ne andavano insieme al misterioso messaggero dalle Mura.
In fondo come giornata, per quanto ridicola ne fosse stata la conclusione, era passata in modo molto migliore del solito.*. -
Dark Pere.
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Adesso era il momento di andare via, così io insieme al messaggiero di Oto e Shinodari ci allontanammo dalle mura di Kiri per fare ritorno a Oto. Un giorno, non molto lontano da questo, tornerò a Kiri, ma non tradendo il mio villaggio ma semplicemente per portami i resti di una persona a casa mia. Appena torno a casa cercherò di creare un gruppo di ninja, per poter prendere, LA TESTA DI ISHIMARU..
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Ritorno a Kiri...
Il viaggio da Oto fino alle mura del villaggio risultò privo di imprevisti.
La ragazza rimase silenziosa per tutto il tempo mentre scortava Raven a casa.
Eppure sotto la machera con l'effige di drago il suo viso rivelava i suoi pensieri, le sue preoccupazioni.
Non era trascorso molto tempo da quando lei e Kayle si erano ritrovati a percorrere la stessa strada per via di altri due ninja.
A quanto pareva era impossibile avere un momento di calma tra Oto e Kiri.
Raggiunte la mura esterne del villaggio, la ragazza si fece avanti per spiegare il motivo della sua presenza in compagnia di un Kiriano.
Il mantello l'avvolgeva completamente, l'ampio cappuccio copriva parzialmente la maschera.
Solo la voce avrebbe rivelato che il messaggero era una ragazza.
-Rivolgo i miei omaggi a voi. Porto un messaggio urgente per il nobile Shiltar Kaguya da parte dell'amministratore Yami Kabane di Oto.-
esordì Shinodari con tono deciso, facendo attenzione a camuffare il timbro della voce..
