[Secondo Accesso] Le Mura

[Free GdR] [Macro GdR]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Mura di Kiri – Avanza nella nebbia~


    Il passo era lento ed inesorabile. Il tetro figuro incappucciato e estito di nero proseguiva indisturbato il suo cammino. Dal momento delo sbarco non aveva ancora incrociato guardia alcuna, ed in effetti iniziava a dubitare della presenza di popolazione in quella landa tenebrosa.
    Il suo volto continuava a restare celato sotto quel nero mantello che lo copriva nella totalità dandogli un certo senso di pericolosità e di oscurità. L'unico segno che poteva renderlo riconoscibile era lo stemma del suo clan cucito sulla schiena del mantello e che in un certo senso lo indentificava come uno shinobi di konoha.
    Nella nebbia che pareva avvolgere tutto e tutti nulla pareva muoversi, solo qualche vago gracchiare dei gabbiani romp0eva il silenzio illusorio creato da quella fitta coltre di nebbia che attenuava ogni suono. Passo dopo passo il figuro si avvicinava alle mura che poco alla volta iniziavano a prendere forma, divenendo prima una vaga ombra per poi ingrandirsi sempre più mostrando poco alla volta la loro imponenza.

    °Speriamo solo di incrociare qualcuno in questa nebbia, altrimenti rischio di dover restare qua fuori a lungo prima che mi vedano e mi facciano entrare...°


    Nella mente dell'oscuro figuro iniziava ad instillarsi, a ragion veduta, il dubbio di essere solo o di essere vicino ad un imboscata. Molti altri si sarebbero agitati ed avrebbero facilmente perso la calma in un luogo come quello, ma lui no, non lui.

    «Dunque queste sono le porte di Kiri... Vediamo se riusciamo a trovare qualche guardia qua attorno...»


    Era ormai giunto davanti alle enormi e possenti porte in legno che separavano il villaggio da quell'oscuro porto. Il suo sguardo vagava nel vuoto nella speranza di individuare qualcuno nella nebbia, qualcuno che potesse autorizzarlo ad entrare...
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    Visite

    La nebbia insisteva ancora, persistente in quelle fredde giornate a Kiri.
    La guardiola, quel lavoro diventava noioso, quasi lasciava rimpiangere i tempi in cui alle mura si assisteva a epici combattimenti, ora Apatia.
    Ma presto qualcosa apparve tra la nebbia, un visitatore,
    era fermo sulle porte di Kiri che desiderasse entrare?

    Chi va là?
    Identificati…


    Tutto questo faceva parte del leggendario spirito d’accoglienza Kiriano.

     
    .
  3. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Mura di Kiri – L'accoglienza Kiriana~


    Diversi attimi trascorsero mentre lui restava fisso nella nebbia nell'attesa che qualcuno giungesse a dargli una qualsiasi forma di accoglienza. Ad un tratto si udì unavoce provenire dalla guardiola. Una voce secca, ben poco cordiale, come anche le sue parole.

    «Chi va là? Identificati… »

    °Finalmente qualcuno... Anche se dato il tempo che mi hanno fatto aspettare poteva essere più accomodante...°


    Pensava l'Uchiha avvicinandosi con passo lento verso la guardiola in modo da potersi identificare senza dover urlare al mondo intero il suo nome e tutti i suoi dato per farsi udire.
    Giunto al fine alla guardiola, con fare sicuro consegnò i propri documenti al Kiriano, porgendoglieli gentilmente con la mano destra ed iniziando ad esporre evrbalmente i suoi dati.

    «Sono Atasuke Uchiha di Konoha. Sono qui per una visita di piacere e per consegnare un messaggio da parte dell'accademia ad un certo Daisetsu Kakita di Kiri... Come d'altronde può vedere dai documenti che le ho dato»


    Attese una risposta dal suo "interlocutore" mentre con calma si tirava giù il cappuccio del mantello mostrando finalmente i suoi tratti.
     
    .
  4. Rinnen Raikawa
        Like  
     
    .

    User deleted



    La Kiri che Conta.. Le bottiglie di Vodka.

    - Si.. vado su, capito, comunque smetta con quella roba, ho visto gente crepare per molto meno. - Sospirando mi avviai nella direzione indicata sperando di non trovare ubriaconi o buzzurri anche al gate successivo. Incredibilmente Kiri aveva due tipi d'accesso, un porto ed un cancello fortificato, non ci avevo mai pensato a costruire casa mia in mezzo al mare, sai che fortezza impenetrabile?.. Kopì pareva non aver apprezzato l'aria del buzzurro portuale e si era messo a strusciare la pancia contro i miei capelli, sintomo che si stava innervosendo.

    - Ho fame. - Mi confidò in totale onestà. - Con quale stomaco, di grazia?.. - Risposi decisamente sconfortata dalla mancanza di realismo di tale affermazione. - Solo perchè sono di pezza non vuol dire che non senta fame.. dammi un biscotto. - Tirai fuori dalla tasca una confezione di biscottini da sei, di quelli con la crema nel mezzo, generosamente comperati al bar del porto del paese del Vento, offrendogliene uno e iniziando a mangiare gli altri. Ovviamente, essendo che masticava senza poter ne ingoiare ne sciogliere il biscotto con la farina, mi stava riempiendo il cranio di briciole fastidiosissime. - Puliscimi la testa quando hai finito e cerca di non disintegrare quel poco di parrucchiere che ho pagato prima di partire. - Ovviamente, quando arrivai alle porte, avevo i capelli completamente sparati in alto con un pupazzo di pezza che cercava di rimuovere i residui del "pasto" dandomi delle manate sulla testa e spolverando al meglio delle sue possibilità.

    - Io sono Rinnen Raikawa.. vorrei vedere Etsuko Akuma e Hirai Momochi.. sa dove posso trovarli almeno lei? - Dissi al guardiano, tirando fuori i documenti rovinati che mi trascinavo dietro.

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Nessun Otese a Kiri



    Dopo gli attentati, i furti e i suicidi Kiri era tremendamente sospettosa verso chiunque. E in quel periodo la nebbia che calava sul villaggio era eblematica di quel momento che Kiri viveva. Hikari del resto non sembrava essere molto più allegra del suo superiore che fissava quella foschia fastidiosa sperando di trovarci qualcosa. Sentivo parecchia gente attorno a me rimanere ferma nelle sue posizioni e dei movimenti al porto, ma nessuno di questi si diresse a Kiri se non per una fonte di chakra.
    Stiamo per avere visite
    Quanto odio quando fai così mi voltai a guardare Hikari, con sguardo interrogativo Non c'è più nemmeno il gusto di farsi soprendere dai nuovi, sai sempre tutto prima ormai



    Risi a quelle parole e con un gesto assai rapido scesi in basso, proprio mentre la ragazzina arrivava. Doveva avere non più di sedici anni e sopra la sua testa un... pupazzo continuava a disfarle i capelli. Un pupazzo. desso potevo dire di averle viste tutte nella vita.



    La giovane fu abbastanza educata, dicendomi di voler trovare Etsuko. Era stata sfortunata a trovare me alle mura, qualche altra ora e ci sarebbe stato Etsuko a scremare i visitatori. Senza dire una parola lessi velocemente i suoi documenti e storsi le labbra in una smorfia.
    Sei di Oto dissi in tono un po' sconsolato Per quanto dubito che tu sia un pericolo, dopo qualche recente avvenimento... esplosivo a Kiri, l'accesso è interdetto a tutti gli Otesi, dal grado studente al Kokage ed ero abbastanza perentorio in ciò Non ti hanno avvisata a Oto? Non vorrei che la nostra amministratrice abbia deciso di crepare prima di avvisarvi delle conseguenze delle azioni offensive dello Yakushi che vi comanda resitituii i documenti a Rinnen Mi spiace, ma non puoi entrare a Kiri



    Etsuko era sicuramente in ospedale oppure a casa. Non mi apreva fosse uscito in missione anzi, non ricordavo qual'era l'ultima volta in cui lui era uscito in missione. Questo Hirai non lo ricordavo, anche se era un nome che ricordava qualcosa, forse avrei potuto concordarle un incontro con chi cercava, ma più di questo non otevo farlo. Non era di nattura cattivo e non mi piaceva vedere gente dalla faccia onesta venuta lì per parlare con onesti Kiriani sprecare giorni per un viaggio inutile, sopratutto a causa di una mia idea. Rinnen non mi sembrava essere una terrorista, ma le regole erano chiare.



    Nessun Otese a Kiri.




    Note


    Si svolge su una linea temporale differente da quella tra Ataisuke e Etsuko. In questa giocata Itai è già Artefice e Sensitivo, solo che non m'ingozza di aggiornare la scheda...






     
    .
  6. Rinnen Raikawa
        Like  
     
    .

    User deleted



    Nessun Otese a Kiri!

    La cosa non mi stupiva più di tanto, già l'essere entrata a Suna con così pochi problemi mi aveva sconvolta a sufficienza, un divieto d'accesso era quanto mai probabile alla nebbia, viste vicissitudini e sfiducia generale per il Suono. - Ppf.. No, chiunque fosse questa tizia crepata non s'è ricordata di avvertire l'accademia di questa vostra particolare richiesta, a Oto nessuno sa di un simile embargo culturale, e mi meraviglio che nessuno a Kiri si sia preso la briga di fare presente un tale atto di inciviltà. - Kopì si era messo a smanettare contro Itai nel disperato tentativo di attirarne l'attenzione per guardarlo male, un suo modo velato per essere in disaccordo con quanto detto dal guardiano. - .. Senza offesa ma Febh Yakushi non è che mi comanda troppissimo visto che gli servirebbero un paio di lezioni del corso a puntate "Come effettuare un dialogo senza apparire un coglione senza futuro".. - Sospirai, ripensando a quello che mi aveva detto Jyazu e a come l'avevo visto atteggiarsi a Oto, nell'unica occasione disponibile.

    - Che cosa ha combinato comunque? O Meglio, perché per colpa di uno che conosco si e no di vista, devo rimetterci io che sono appena uscita dall'Accademia ed avevo un Akuma come Sensei ed un altro Kiriano come compagni! - Ero vagamente stizzita, mi pareva ingiusto che mi lasciassero fuori per i problemi che avevano causato gli altri.. che senso aveva? - Non è più corretto vietare a lui l'accesso e a chi ha fatto casino, invece di vietarlo a tutti!? E' come se un pescatore uccidesse un mercante della Nebbia e tu impedissi a tutti i pescatori di rientrare in casa.. - Kopì annuì dalla sommità della mia testa, nascondendosi tra i ciuffi di capelli. - Si ha ragione, è come dire che siccome tutti i pupazzi sono per bambini io dovrei passare la mia vita a farmi ciucciare il naso da un poppante! - Ovviamente, dal suo Pupazzoso punto di vista, quello era un paragone calzante.

    - Comunque.. posso sapere almeno che cosa è successo? Almeno avrò qualcuno con cui incazzarmi una volta tornata a Oto.. -

     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    E' colpa di Febh



    Per quanto sarei riuscito ancora a ignorare un pupazzo che smanettava di continuo? Ascoltai le parole di Rinnen eppure il mio sguardo continuava a volare verso Kopì, del tutto incerto di cosa vedevo. Avevo una mezza idea su come creare un qualcosa del genere. Comunque prima mi occupai dei dubbi di Rinnen che nella sua giovane età e probabilmente scarsa esperienza aveva dimenticato in ineluttabile fatto che non rendeva calzante il suo esempio (men che meno quello dell'orso di pezza che a dire il vero, non riuscivo a comprendere a pieno).
    Vedi Rinnen... i pescatori non sono ninja scrollai le spalle E non sappiamo chi ha fatto casino, perché se lo sapessimo non ci sarebbero problemi feci una pausa durante la quale un tetro sorriso nacque sulle mie labbra Sarebbe già tre metri sotto terra. e dal mio tono si capiva che era vero.



    Alla sua domanda poi la mia mente vagò a quel terribile giorno dell'attentato. Vi erano cose che Rinnen non poteva sapere, le motivazioni che vi erano dietro tale atto non erano qualcosa da dare in pasto alle masse, considerando le implicazioni che potevano portare sulle già fin troppo incrinate relazioni tra Kiri e Oto. Per farla breve qualche fanatico Kiriano avrebbe potuto decidere che gli Otesi dovevano pagare per la vita delle persone che avevano ucciso, dimenticandosi di sicuro che era tutt'altro che dimostrato che il colpevole fosse di Oto. Per cui mi limitai a scaricare la colpa su Febh.
    Alla richiesta di verifica di un'identità di un ninja che si spacciava per uno delle vostre parti Febh Yakushi si è presentato qui alle mura armato di lucertola e minacce immotivate non era del tutto vero, ma avrebbe accontentato Rinnen Non ci fidiamo più, e ci ricominceremo a fidare quando avremo la certezza che qualsiasi cosa stia accadendo a Oto, non sia pericolosa per Kiri



    Tornai a rivolgere la mia attenzione all'orsetto di pezza e senza poter resistere domandai di poterne sapere di più su un oggetto così curioso.
    Scusa se te lo chiedo Rinnen... ma da dove viene l'orsetto? ero incerto sul rivolgermi a lui, ma aveva dimostrato la capacità di parlare Hai un nome? quale follia aveva spinto qualcuno a creare un orsetto di pezza senziente e apparentemente abbastanza strano?



     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    Ingresso consentito

    Lasciai che mi passasse i documenti scendendo sin fino ai piedi delle mura, osservai apertamente il visitatore
    Atasuke Uchiha
    Tutto pareva in regola e seppur i fogliosi proprio non riuscivo a non farmeli stare sulle balle, dovetti
    lasciarlo entrare-

    Bene, deposita pure tutto ciò che è in grado di far male, alla guardiola d’ingresso e vai con Dio Atasuke.
    Le porte di Kiri si sarebbero così spalancate.


     
    .
  9. Rinnen Raikawa
        Like  
     
    .

    User deleted



    . .E per quanto mi Riguarda..
    .. E' Sempre colpa di Febh.


    - Aspetta fammi capire bene, il nostro amministratore ritardato è venuto qua a recuperare un Ninja che ha cercato di entrare a Kiri e non voleva dire le sue generalità? Effettivamente devo ammettere che, in quest'ottica, avete sbagliato entrambi. -
    Sospirai. - Sono fresca d'accademia e credo di ricordare abbastanza bene quali erano gli accordi accademici in questa direzione: Se Febh ha compiuto un errore del genere, magari all'insaputa del Kokage o degli altri amministratori e Ninja del suono, per scopi personali.. voi state mettendo a rischio una delle alleanze più fragili della storia per un sospetto privo di fondamenti e con due sospettati pronti per essere serviti ad una indagine accademica che potrebbe rivelare in dieci minuti la verità sulla questione... - Presi una piccola pausa arricciando un ciuffo dei miei capelli verdi. - .. Per non parlare del fatto che c'è un Embargo di Otesi a Kiri non dichiarato che penso violi almeno centosessantacinquemilatrecendododici articoli sulla tutela dei diritti dei trattati di Pace. - Guardai Itai con l'aria di chi ha appena fatto lo sgambetto al più grande fallimento di due amministrazioni di Villaggio. Contemporaneamente. - Non vorrei risultare offensiva, ma credo che qualcuno di voi passerà un brutto guaio quando questa storia verrà portata alla luce da una genin del Suono, invece che un amministratore delegato o dal Mizukage. Dico sul serio, queste sono stronzate, come ti ho detto.. io ho passato l'esame Genin assieme a due Kiriani e ci hanno insegnato a cooperare.. questo non è il modo giusto. - Di politica non ne capivo praticamente nulla e, sebbene sembrasse il contrario dai miei discorsi, nemmeno volevo imparare a capirla. Tuttavia, volendo perseguire una serie di obiettivi indirettamente connessi al fatto che non si distruggesse l'accademia entro due mesi, mi premeva risolvere la situazione in prima persona, anche perché sembrava proprio che a nessuno fregasse nulla di quel pericoloso rapporto d'amore e odio avuto da Kiri con Oto. Nessuno ne aveva fatto menzione a noi studenti e Genin.. ergo, qualcosa non andava.

    - A costo di sembrare, volutamente, impicciona.. perché non avete semplicemente bloccato quel tizio alle mura, come hai fatto con me, invece di .. che diavolo avrebbe fatto? Se non aveva dei documenti non poteva entrare, lo sanno tutti i Ninja che ci sono regole ferree per entrare negli altri villaggi.. - Lo squadrai da capo a piedi. O A kiri la burocrazia non funzionava per niente, oppure Itai non sapeva come erano andate realmente le cose. - Inoltre a oto non accade niente e credere a queste storielle per bambini fa di te una pessima guardia ed un pessimo ninja dell'accademia. Se ti dico che a Konoha stanno costruendo una Bomba in grado di radere al suolo Kiri, diventeresti diffidente verso Konoha?.. - Con un sorriso abbastanza forzato, lasciai che Kopì rispondesse da solo al semplice quesito postogli.

    - Mi chiamo Kopì. Tu chi sei, Biondo? - Annusò fintamente l'aria. - E non so da dove vengo, sono sempre stato al fianco di Rinnen.. - - Ed io l'ho avuto con me sin dalla nascita.. E' un regalo di mia madre, perché? -

     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    L'artefatto nel peluches



    Quella ragazzina era un fiume di parole senza fine. La guardai, chiedendomi cosa mi trattenesse dal voltarmi e mandarla di nuovo a Oto, poi mi ricordai dell'orso e del fatto che il suo viaggio a vuoto non meritava di finire con una porta chiusa in faccia. Eppure parlava troppo senza conoscere un mucchio di cose che erano accadute e che di certo non avrei spiegato una per una, limitandomi alle più importanti.
    Per prima cosa, l'uomo che si è presentato alle mura era uno che non avrebbe potuto rilasciare le sue generalità, era un eliminatore. Ma Febh al posto di darmi una certezza sul fatto che non dovessi cacciarlo a calci in culo fuori - perché l'ho sempre tenuto a portata di gamba - è venuto di persona, minacciando il villaggio con una gorssa evocazione. Che dovevamo pensare? E poi esplode la piazza. probabilmente l'avevo gonfiata un bel po' Inoltre non mi pare che tu ne capisca molto di diplomaziona. Fermare il vostro amministratore nelle circostanze in cui si è creata la situazione credo che sarebbe costata la guerra, inoltre Rinnen, a discapito di quanto tu possa credere indicai le mura del villaggio Siamo liberi di decidere chi entra e chi non entra, per la nostra sicurezza. Kiri ha subito attentati, omicidi, furti e altro e ogni volta, ogni singola volta sembra esserci Oto in mezzo per questo non vogliamo otesi in giro per Kiri che vanno dove vogliano. Vedi Rinnen lì dentro io ho due figlie di un anno e mezzo, ti pare che possa permettere altri casini a Kiri? la risposta era scontata. Se mi prodigavo così tanto per tenere sicuro il villaggio lo facevo sopratutto per loro, per Jukyu e Nana.



    Comunque ignorai volutamente i giudizi sul mio lavoro dati da una Genin, evitando di ribattere ad affermazioni sulle quali non poteva sapere null'altro se non ciò che le avevo detto io stesso, il che rimaneva decisamente poco. Rinnen non sapeva che effettivamente l'uomo aveva il diritto di passare le mura dle villaggio e che se si fosse trovato un altro guardiano non avrebbe avuto i miei stessi scrupoli, Rinnen non sapeva della mia buona volontà per cercare di risolvere velocemente la questione per il meglio, Rinnen non sapeva di quanto era stato tremendo scoprire che non era servito a nulla. Era suo diritto sapere perché non poteva entrare a Kiri, non era nelle sue prerogative cercare di cambiare cose per cui era troppo piccola e giovane da preoccuparsene. Per me era un argomento decisamente chiuso. Così come le porte di Kiri agli Otesi, a meno che io stesso non avessi deciso di accompagnarli fintanto che rimanevano nel villaggiio



    Tutt'altro che chiuso era l'argomento riguardo l'orsetto. Lui mi chiese chi ero ed io risposi.
    Sono Itai Nara dissi all'orsetto, ma anche a Rinnen E sono un artefice. Anzi ad ora sono l'unico artefice e sono... incuriosito da te Kopì. Rinnen e ovviamente anche a te Kopì, mi concedi una veloce analisi? So che sembra strano ma ecco ragionare con gli artefatti viventi era alquanto problematico Sono abbastanza certo che dentro di te, Kopì, ci sia un artefatto interessante. Non credo di riuscire a scoprirne i segreti, ma mi interessava semplicemente osservarlo. Se mi permetti Kopì, non ti accadrà nulla, forse potrei decidere di accompagnare Rinnen da Etsuko, se ci tiene a vederla. Dopotutto la regola è non lasciare un Otese libero per Kiri, e dubito che siate qui per far esplodere l'ospedale ed ero estremamente sincero. Per quanto mi riguardava avrei ptotuo analizzarlo anche lì, sulla testa di Rinnen, se avesse deciso di rimanere fermo.





     
    .
  11. Rinnen Raikawa
        Like  
     
    .

    User deleted



    .. Questioni di Infima politica.

    - E.. una ragione in più per non fare politica è quella d'essere costretti a mentire per sport e a non capire quando si è in torto o in ragione. Per inciso, signor Itai, potrebbe anche esserci l'orfanatrofio dei piccoli coniglietti fuffolosi dentro a Kiri, ma questo non giustifica comunque la stronzata dell'embargo. Se Febh aveva qualcosa da nascondere dovevate impedire a lui l'accesso, non a me, non è per cattiveria.. perché apprezzo la disponibilità di parlarne qua, dopo sei giorni di viaggio, invece di mandare una semplice missiva all'accademia e a Oto.. però non voglio girare per Kiri con una scorta armata, non sono una criminale e non intendo essere trattata come tale da persone che formalmente sono alleate della mia patria. - Ed il discorso finiva li anche per me. Se a Kiri noi otesi non potevamo entrare, per motivi che sfuggivano alla mia comprensione, non dovevo e non volevo entrarci più di tanto.. non li almeno, avrei fatto qualcosa a Oto, magari parlato con Febh e chiarito al meglio la questione del perchè un villaggio aveva bloccato l'ingresso ai membri di un formale alleato, senza dire nulla, e perchè era stato protetto l'individuo X, dal nome sconosciuto, spedito a Kiri a fare attentati dinamitardi o cagate del genere. Porca troia, prima riuscivo a sparire da quel villaggio di ritardati mentali e meglio mi sarei trovata a fare della mia vita quello che volevo. Era come se il Mondo avesse malvisto Oto sino dagli albori dei tempi e non solo, i Ninja di Oto erano i peggiori elementi mai esistiti sulla terra, in grado di sbagliare delle stronzate così sciocche da essere quasi incredibili. Ci siamo fatti sbattere la porta in faccia da un pagliaccio coi capelli cotonati che puzza di pesce e fa il padre di famiglia..

    - Se vuoi esaminare Kopì e lui è d'accordo fai pure, a patto che non gli venga fatto del male, in tale caso minerò personalmente ogni barca del molo, inclusi i pescatori, facendo in modo che gli spagli di sangue e bile arrivino sino a quell'obbrobrio biancastro che avete lassù.. -
    Kopì mi accarezzò la testa, cercando un pochino di calmarmi dopo aver notato come il discorso con il Jonin mi avesse messa di cattivo umore, oltre ad avermi ricordato che, grazie ai Kami, non facevo GENETICAMENTE parte di quel villaggio. - Scusala, è un pochino irritata dal modo di fare dei politici.. Non tutto questo mondo funziona bene, e se lo dice un pupazzo puoi stare tranquillo che è vero.. - Sorrisi mostrando tutti i meravigliosi bottoncini con cui erano creati i suoi denti. Poi si mise in piedi sopra la mia testa e saltò in braccio a Itai. - Cosa devo fare? Sai non sò come sono nato, mi sono risvegliato accanto a lei quando era una cosa piccola piccola, più piccola di me! Però non potevo muovermi ne parlare, è successo tutto quando Rinnen ha sviluppato le sue prime arti Ninja.. siamo come entrati in risonanza e ho iniziato a muovermi.. anche se lontano da lei mi stanco più velocemente! Sai dirmi perchè?.. -

     
    .
  12. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Mura di Kiri – Ultime Procedure~


    Appena poche parole da parte della guardia ed Atasuke fu libero di entrare. I suoi documenti erano perfettamente in regola, ed in fondo egli non aveva intenzione alcuna di provocare guai.

    «Certamente»


    Rispose dirigendosi alla guardiola dove depositò tutte le sue armi, cosciente del fatto che da quel momento sarebbe rimasto completamente disarmato e quindi vulnerabile. Consegno tutto, fino all'ultima spilla che possedeva, anche se ebbe un leggero tentennamento quando dovette estrarre dalla sua manica il tanto. Odiava separarsi da quel ricordo del suo vero padre, tuttavia, quelle erano le regole e lo sapeva bene, quindi desistette dall'idea di conservarlo nascosto nella manica come lo teneva sempre e poi si diresse alle mura rivolgendo un ultimo accenno al guardiano.

    «Bene... Allora a dopo quando passerò a riprendere le mie cose... Vedete di non perdermi nulla»


    Disse in tono ironico, conscio della reale efficenza dei guardiani delle mura, tirandosi nuovamente su il nero cappuccio ed inoltrandosi nel villaggio, scomparendo a poco a poco come una nera ombra all'interno della fitta nebbia che incessantemente continuava ad oscurare la vista.
    Ora il suo compito era semplice: Doveva trovare il suo studente Daisetsu Kakita.

     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    L'artefatto nel peluches



    Non eri sicuro avesse capito qualcosa di ciò che era successo. Insisteva con il dire di essere innocente e che per i crimini di qualche otese non potevo impedire a tutti gli otesi di entrare a Kiri. Le sfuggivano molte cose, soprattuto le sfuggiva che quella non era una decisione politica. Senza contare che le sue minacce mi facevano alquanto sorridere: se solo avesse provato ad alzare un dito contro la cima della pià infima delle navi di Kiri probabilmente non solo il dito, ma l'intera mano si sarebbe separata senza troppi problemi dal suo corpo.
    Rinnen, non capisci? Non sono stati i politici a decidere questo sorrisi nuovamente Questa è una decisione militare, una decisione d'emergenza per una situazione d'emergenza. Non possiamo fidarci di nessun otese, perché fin'ora, abbiamo trovato otesi indegni di fiducia. Forse sarai diversa, non metto in dubbio che tu possa esserlo, ma non è un problema tra persone, è un problema tra villaggi. E' una differenza netta, sostanziale e decisiva abbassai un attimo la voce Tu non hai idea della merda che c'è nel tuo villaggio, altrimenti capiresti...



    Ero abbastanza certo che non avesse idea di chi fosse Diogene Mikawa e di come, mesi prima, avesse accettato tranquillamente di comprare la vita del Mizukage. Come potevamo fidarci di gente del genere? Intimamente ero convinto che Jin fosse il fautore di quell'attentato insieme a Yashimata, allleato di vecchia data proprio del Mikawa che probabilmente aveva persino rubato le Wakizashi di Kiri. E avevamo tutti ottime ragioni per credere che Oto avesse provocato di proposito la morte di Godsan o che ne fosse stata complice con chissà quali alleati.



    Kopì si dimostrò più ragionevole di Rinnen. Ed era un pupazzo. Avevo come il sospetto che quei sei giorni di viaggio avessero pesato su Rinnen. In ogni caso, mi sarei appurato che Oto sapesse della decisione di Kiri, onde evitare altri spiacevoli avvenimenti. Inoltre sarebbe stato opportuno andare direttamente alla fonte, per indagare ad Oto. Su una cosa Rinnen aveva ragione, era una stronzata mettere a rischio l'alleanza accademica, per questo era bene risolvere tutte quante le questioni il più in fretta possibile. Ero o non ero il capo della Mano Nera? Era o non era questo il mio compito?



    Presi Kopì con una mano, tenendolo sul palmo aperto il più gentilmente possibile. Allungai una mano verso l'orsetto senza toccarlo e un alone azzurro iridescente apparve attorno alla mia mano, avvolgendo poco dopo Kopì. L'orso non avrebbe avvertito nulla, ma io riuscii a percepire l'artefatto al suo interno e ad analizzarlo. E trovai la cosa alquanto curiosa.



    Sposai lo sguardo su Rinnen e mi concentrai su di lei, finché non ebbi la chiara percezione del suo chakra. Lì avvertii qualcosa di straordinario.
    Grazie Kopì, sei stato gentile. Rinnen, ti interesserà sapere che il chakra che scorre dentro Kopì è in pratica... il tuo, o quasi feci un attimo mente locale Dentro di Kopì c'è un artefatto, un materiale che non ho mai visto che pare essere in un qualche modo sensibile al chakra. Probabilmente è stato creato usando il tuo chakra. E' rimasto latente per anni, finché non hai sviluppato le tue abilità ninja. Ma ho una spiegazione per questo. Una persona quando inizia a usare jutsu e chakra emtte chakra stesso. E' come se si accendesse. Questo ha probabilmente dato a Kopì la possibilità di completare l'artefatto. Aveva la vita e quando è diventato necessario, gli sono stati dati anche i movimenti. E' una cosa assolutamente geniale, che non credo potrei riproporre così facilmente con i materiali comuni feci una piccola pausa Tua madre doveva essere un'ottima artefice dissi in tono un po' più dolce.





     
    .
  14. Rinnen Raikawa
        Like  
     
    .

    User deleted



    Kopì.

    Lasciai che Itai compiesse tutte le sue strane prodezze con quella sua manina magica, mentre io mi preoccupavo per l'incolumità di Kopì. Ma lui non sembrava risentire in alcun modo, anzi, era curioso e continuava a fissare impunemente la mano del Kiriano e a cercare di annusare l'aria ma non potendo sentire troppo bene gli odori a causa di alcune mancanze.. fisiche. La notizia che mi riportò Itai, tuttavia, era sbalorditiva.. non che ci avessi provato a capirlo da sola.. per me lui Era.. e non avevo bisogno di capire come fosse Diventato. Eppure c'era qualcosa che lo legava a me e solo in quel momento ne compresi l'esatto significato e il motivo per cui si era risvegliato. - Mia madre.. - Kopì Saltà di nuovo sulla mia testa mettendosi di nuovo a sedere sulle mie spalle e accarezzandomi i verdissimi capelli. - Mia madre non era di oto però, io sono solo adottiva del suono, i miei genitori biologici erano entrambi di Kumogakure, nel paese della nuvola.. io non conosco la loro storia, ho vissuto assieme a dei cugini dei miei che vivono nel clan Yotsuki.. per questo mi meravigliano molte cose di Oto e di Kiri.. evidentemente l'accademia non ce l'ho nel sangue. - Sorrisi, cercando di lavare via anche il mio possente malumore per quello che era stato detto riguardo al mio possibile ingresso.

    - Devo ringraziarti, comunque, io non sapevo che cosa c'era dentro Kopì anche se lo sospettavo essendo l'unico modo conosciuto dai Ninja per animare le cose diverso dai sigilli.. e credimi, da piccola l'ho persino scarabocchiato con i pastelli .. se ci fosse stato un sigillo l'avrei disintegrato in lavatrice. - Arricciai il naso mentre il piccolo mi tirava una ciocca di capelli con sguardo malvagio ricordando come doveva essersi sentito mentre gli facevo mangiare i pastelli rotti. - Non posso entrare a Kiri e non posso fare nulla per fare cambiare idea a nessuno, tantomeno alla gente del mio merdoso villaggio, però posso chiederti se puoi spiegarmi cosa hai fatto a Kopì.. non so se sia un segreto del vostro villaggio o che altro, ma per ora il mio unico scopo è tenerlo al sicuro e se mi insegnassi almeno la base di come si mantiene un artefatto potrei evitare che gli succeda qualcosa.. come vedi lui non è normale, non sanguina ne mangia ne respira, ma può farsi male.. e se dovesse succedere voglio sapere come ripararlo. - Non potevo eguagliare certo mia madre o Itai, ne volevo farlo, ma dovevo avere la garanzia che il mio piccolo sarebbe stato al sicuro nelle mie mani. Ora e per sempre. - Sono disposta a pagarti, se serve, non ho molti soldi però posso darteli in cambio del tuo insegnamento! -

     
    .
  15. Christopher M. Moon
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Era lì davanti a quel gigantesco portone aperto. L'aria era pregna di un'odore salmastro, che poco gli ricordava quello del suo placido lago che per lunghi anni aveva cullato con le sue acque la sua spensierata infanzia. Il suono delle onde che s'infrangevano sulla costa era percepibile da lì e anche quel suono ad Horo era assai poco familiare.
    Quello a cui stava per accedere era il villaggio della Nebbia, misterioso luogo le cui leggende fino a quel momento avevano tenuto lontana la sua famiglia, ma che ora dinanzi alla condizione di suo padre la loro volontà, quella del Clan Fuyutsuki, doveva venir meno. Troppo doveva a quel villaggio; la vita di suo padre era stata salvata dai ninja medici di Kiri senza alcun compenso pecuniario. Loro avevano preteso però una persona: lui, Horo, il più giovane del suo Clan. Lui sarebbe dovuto diventare un loro shinobi.

    «Una vita per una vita... Non piangere Kagura: lo renderai debole con queste lacrime.»

    Intervenne senza pietà la nonna. Il suo volto pieno di rughe assunse un'espressione severa. La madre di Horo aveva con il suo pianto sottomesso distratto il figlio dal rumore delle onde del mare. Anche gli occhi neri di Horo erano colmi di lacrime, che tratteneva a stento. Lui doveva servire la sua famiglia ed inseguire il suo destino. Non poteva cedere poiché la sua famiglia avrebbe subito gravi ritorsioni da quel suo comportamento e ad aspettarlo a casa ci sarebbe stato un campo di riso da coltivare, oche da accudire e tutto ciò che più umile ed odioso ci fosse nei dintorni del villaggio.
    Sua nonna forse non era cattiva. Sua nonna forse lo sapeva che diventare un ninja di Kiri sarebbe stato un riscatto per il suo povero Clan, che se fosse diventato un grande Shinobi nella sua famiglia nessuno avrebbe più coltivato riso e tutti sarebbero andati a vivere fra quelle mura.

    «Horo, non esitare. Oltrepassa quelle mura e non ti voltare...»

    All'ordine della nonna il ragazzino guardò per un'ultima volta la madre in lacrime che non riusciva a dirgli un addio. Provò a parlarle, ma le parole furono come bloccato da un fastidioso nodo alla gola che si era appena formato per l'emozione. S'inchinò quindi verso le due donne e silenzioso, con il suo zainetto ornato dai motivi tribali del suo Clan oltrepassò la cinta muraria.
    Voleva voltarsi indietro, voleva abbracciare sua madre, ma in cuor suo sapeva che l'addio così sarebbe diventato ancor più duro da accettare. Lui doveva andare avanti fra quella fitta coltre di nebbia che sembrava quasi voler proteggere quel villaggio da occhi indiscreti.

    «Non perderti nella Nebbia, Horo

    Sussurrò la vecchia abbandonandosi anche lei alle lacrime quando il nipote era stato come occultato da essa. Abbracciò la nuora e con incredibile energia, sorretta dal suo bastone ricavato da un ciliegio, si avviò verso la casa del loro umile Clan, ben lontana da quel fasto e da quelle immense costruzioni.
    Intanto, ancora presso le mura, Horo iniziava a scoprire quel misterioso villaggio.
    Lui non temeva la nebbia... ne era attratto. La sua smodata ambizione lo portava a fare lunghi passi, i suoi occhi tentavano già di abituarsi a quei luoghi e a memorizzare quanto più possibile strade e punti di riferimento, che da quel momento in poi avrebbero scandito come note su uno spartito la sua avventura!

     
    .
2644 replies since 28/1/2005, 14:01   43125 views
  Share  
.