[Secondo Accesso] Le Mura[Free GdR] [Macro GdR]

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    Falce dei Kaguya


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    Ulteriori chiarimenti


    Specie sui tentacoli



    Perché nessuno ha fiducia nelle nostre scelte?
    Ossicino, tu senti le voci nella tua testa e spesso parli più con noi che con gli altri...
    Il Mostro ha ragione, fratello, noi siamo Hai Urami e... altro, ma ai più potresti sembrare semplicemente un individuo che parla con le voci nella sua testa.
    Non lo sembra, lo E'! AHAHAHAH!!!
    Zitto, Mostro! Ad ogni modo, non hanno fatto caso all'accenno su Namae, tanto meglio: non avrei voluto comunque spiegargli come volevo legarlo a me...
    Avrei trovato strano che volessi dire a qualcuno del tuo viaggio alla Zanna, specie a due accademici, in effetti.
    Non era nelle mie intenzioni, fratello.
    Se parli qui con noi, Ego, non li stai proprio ascoltando!

    Anche questo è vero., disse il Risorto, poco dopo il commento di Kensei sugli Hayate, quasi a dimostrarsi comunque d'accordo con i due spadaccini di Kiri.

    Il discorso poi virò fino ad arrivare ad Enuo, lì Akira fece una supposizione, sbagliata.
    I tentacoli di cui parlava quella piccola infame non erano di Enuo, erano del Kappa, una delle Armi di Iwa.
    Alcuni anni fa, mi trovai nei pressi di un'isola chiamata l'Isola del Re che non c'è mai stato, o una cosa del genere, in cerca di Hayate, si diceva che un avamposto accademico stesse combattendo un nemico immortale da quelle parti, ma alla fine, non c'era nessun Hayate, c'era però il vile Flagello e c'era, nascosta in un'altra dimensione da NuwaFuji, una delle Armi di Iwa, il Kappa.
    Ci trovavamo sull'isola io, alcuni accademici, a cui mi ero unito nella speranza di trovare qualche Hayate, il suddetto Flagello e degli shinobi della Zanna e finimmo tutti in questa dimensione che si trovava dentro il Kappa e ne intrappolava la coscienza.
    Non sono così esperto in queste cose, in ogni caso, superammo le prove e riuscimmo ad impedire che il Kappa si liberasse del tutto, ma quello schifoso di Jeral scatenò uno scontro a tre fra lui, l'Arma suddetta ed il corpo di NuwaFuji, noto come la Divinità Spezzata, che finì con un nulla di fatto.
    Noi ci trovammo fuori dal Kappa, i sopravvissuti almeno, e l'Arma da allora riappare, di quando in quando, con i suoi tentacoli con cui cerca di rapire vivi e morti, a quel che so.
    Forse tornare sull'isola potrebbe risolvere il problema.
    , suppose il Kaguya, prima di riprendere: Enuo è un... essere che ha combattuto contro Pangu, NuwaFuji e Tian prima della guerra contro le Armi di Iwa, un nemico diverso, di una guerra diversa, un essere immortale, che viveva su un'isola volante e che ha definito il Flagello una sua brutta imitazione, per parafrasarlo.
    So che possiede un'abilità chiamata Dominio, con cui controlla il chakra lanciatogli contro, so che ci sono almeno altri due esseri come lui e che, oltre al Dominio, è una sorta di parassita, vive nascosto nei corpi delle persone normali, finché non ha voglia di uscire e farsi vedere.
    , tagliò corto il Mercenario, non avendo in effetti molto di più da dire, a meno di non parlare della marionetta Kugyo.

    Non aggiunse altro sull'argomento Itai-Kurotenpi, era un problema non suo, in effetti.
    Oltre che giudicare il Nono che va in un gruppo di anarchici, quando tu, Ottavo, sei un Asso di Ame, è maleducazione.
    Zitto, Mostro.

    E dopo le sue supposizioni su KomaInu, arrivò un'altra domanda di Akira: Non saprei di quale delle due parlasse. In effetti la posizione del Kappa, supponendo che sia ancora sull'isola, potrebbe essergli nota, Yato era anche lui in quella missione, probabilmente avrà fatto rapporto a Konoha. Oppure potrebbe sapere qualcosa in più sul Komainu, o forse sa dell'altra Arma, quella nascosta da Tian, di cui avevano parlato Natsuhime e la stronza di Hayate. Ci sarebbe da informarsi a riguardo., concordò, prima che i due spadaccini si dilungassero in un piccolo siparietto.

    Come sono carucci, lo avevamo già notato all'Abete, fanno una bella coppia...
    Itai e la libertà che ha lasciato ai suoi ninja ed ora l'Inquisitore è il suo successore...
    Anche il tuo, fratello.
    Non ho mai riconosciuto il mio lascito del ruolo di Mizukage e le scelte fatte in tal senso dal Paese dell'Acqua...
    Parli come un bambino viziato, lo sai, Ossicino?
    In effetti, sei un pò, come dire, poco coerente, su questo argomento.
    Zitti tutti e due!
    AHAHAHAHAH!!!!

    Nel frattempo, giunse il tempo di tirare le somme: Le somme, dal canto mio, sono che ho due possibili supporti per i propositi di Akira ad Ame, per quanto uno di scarsa fiducia, come Densen.
    Che ci sono possibili tracce per due delle Armi di Iwa, Juudaime-san, che spero usiate al meglio, anzi, semmai preparerete un viaggio verso la possibile traccia del Komainu, sono più che disponibile ad aiutare.
    Che c'è qualcuno che sembra il Kyuudaime e che è legato ai Kurotenpi e, infine, che lei, Juudaime, vuole nuovi equipaggiamenti, dato il mio promesso sconto, ma per un... capo della Nebbia, ci vogliono materiali migliori della media, quindi, se vorrà, ho un'idea su dove poterli trovare.
    , concluse il Kaguya, lasciando agli altri due modo di tirare loro le somme.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Due Spade e una Falce


    Prologo


    Atto V
    Decisioni. †



    Il risorto ebbe parole principalmente per Akira, in quello scambio. Ebbe nuovamente parole da spendere sul Flagello, generando in me crescente tensione e rabbia, palpabile come al solito per tutti i presenti. Al nominare di Jeral come brutta copia di qualcosa, il mio odio proruppe così forte verso l'esterno del mio corpo che gli uccelli appostati sugli alberi vicini volarono via starnazzando come se fosse caduto un violento fulmine sul tronco dell'albero che li ospitava. C'è qualcosa in grado di creare abomini del genere? Chiesi, sapendo, in parte, la risposta.
    Rimasi poi ad ascoltare incuriosito i poteri di questo Enuo. So che possiede un'abilità chiamata Dominio, con cui controlla il chakra lanciatogli contro, so che ci sono almeno altri due esseri come lui e che, oltre al Dominio, è una sorta di parassita, vive nascosto nei corpi delle persone normali, finché non ha voglia di uscire e farsi vedere. Portai una mano sotto l'elmo, pensoso, sentendo parlare di questi parassiti. Interessante. Dissi, quasi sotto voce ma udibile. Certo, a sentire queste poche e vaghe informazioni, parrebbe che il miglior modo per combattere questo Enuo sia evitare ninjutsu. Guardai la Yakusoku, poi Akira ed il suo arsenale. Forse io e Akira conosciamo alcuni modi per ferire qualcuno senza utilizzare direttamente il chakra... Dissi sarcastico. Il controllo sulla mia tecnica proibita e sulla mia tecnica segreta mi permettevano di portare il mio corpo in condizioni di stress e performance estreme senza manifestare esternamente alcun utilizzo di chakra. Una risorsa utile in molte occasioni.
    Quando l'argomento virò sulle armi, sentendo il Risorto parlare di Yato e di cosa questo avrebbe dovuto aver fatto nei confronti di Konoha, un sorriso comparve sotto il mio elmo. Posai la mano sulla spalla di Akira. Spero ti divertirai a scambiare due chiacchiere con l'Hokage. Avrei potuto chiedere personalmente a Yato ma perché negare ad Akira il privilegio e l'estenuante tortura di essere ospiti di Raizen Ikigami?
    Infine, dopo aver invitato il Kaguya a tirare le somme di quella piacevole conversazione, ricevetti una risposta precisa e puntuale. Le somme, dal canto mio, sono che ho due possibili supporti per i propositi di Akira ad Ame, per quanto uno di scarsa fiducia, come Densen; che ci sono possibili tracce per due delle Armi di Iwa, Juudaime-san, che spero usiate al meglio, anzi, semmai preparerete un viaggio verso la possibile traccia del Komainu, sono più che disponibile ad aiutare; che c'è qualcuno che sembra il Kyuudaime e che è legato ai Kurotenpi e, infine, che lei, Juudaime, vuole nuovi equipaggiamenti, dato il mio promesso sconto, ma per un... capo della Nebbia, ci vogliono materiali migliori della media, quindi, se vorrà, ho un'idea su dove poterli trovare. Annuii soddisfatto, in particolare dell'ultima parte. Ognuno, mi pare di capire, qui ha già i suoi compiti. Tu e Akira dovete concludere qualcosa ad Ame prima che abbiate bisogno del sottoscritto; Akira, inoltre, deve andare a Konoha a parlare con Raizen; io e Akira, inoltre dobbiamo 1) indagare sulle Armi grazie alle tracce che ci hai fornito; 2) indagare sull'Itai Kurotenpi; 3) terminare gli iter burocratici legati alla mia elezione a Mizukage. Feci a questo punto una breve pausa. Per quanto riguarda me e te, invece, Mercenario, sono tutto orecchie. Dimmi cosa hai in mente.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    ///


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    It's just YOU against YOU

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    Patto, Doppio Patto e

    Contropattocco


    V


    Quando Kensei diede manforte al mio pensiero sulla possibile pericolosità della collaborazione del nukenin chiamato Densen, vidi il Kaguya appoggiare il nostro comune ragionamento.
    Cosa che comunque non era per nulla un buon auspicio. Incominciamo bene, se anche te dubiti delle tue scelte... Direi che siamo fregati. Riflettei per qualche istante. Direi che quello che dobbiamo fare è ovvio. Anzi, oserei dire quasi scontato. Il mio volto si fece serio. Ok, ci fidiamo. Spallucce. Dicevamo, andando avanti nel discorso... Ogni preoccupazione era già sparita.

    Ma quanti esseri con tentacoli ripugnanti esistono al mondo? Che schifo, per tutti i kami... Bleah... Perché ad alcuni cento tentacolini viscidi e ad altri neanche tutti gli arti? Diedi una leggera pacca sulla spalla a Kensei. Questo mondo è veramente ingiusto... Comunque. Ascoltai le notizie inerenti il Kappa; un'Arma in meno, almeno per ora. Questa è un'ottima notizia. Certo, questa dimensione parallela, il corpo di NuwaFuji mezzo impazzito, oltre ovviamente al Kappa stesso, possono essere dei problemi, ma... Se attualmente disattivata, abbiamo tempo per fare altro. E con ciò intendo, abbiamo tempo per occuparci delle altri armi. Feci una pausa, mentre il Mercenario ci istruiva sulla reale identità dell'essere pericoloso di cui stavamo narrando e sul quale avevo erroneamente fatto una valutazione. Ok, ok, stop. Mi pare che abbiamo gà tanta carne in pentola. Mettiamo da parte esseri di altre ere dimenticati dalla storia, almeno finché non si fanno vedere. Nel caso si faccia vedere, questo Enuo, beh... Come dice il nostro caro Mizukage, ricacceremo questo parassita nell'oblio da cui proviene. La manipolazione del chakra per me può essere un surplus nel combattimento. Riflettei sulle parole di Raizen, comprendendo che anche il Kaguya era evidentemente confuso. Direi che sarò costretto a chiederglielo, faremo molto prima. Accusai la frecciatina di Kensei sul mio futuro incontro con l'Hokage. Uff. Fai poco il simpatico, alle riunioni con lui ti ci dovrai sedere te, non io. Risposi a mezza-bocca, incassando.

    Incrociai le braccia, inclinando leggermente la testa. Si, è propri l'ora di tirare le fila del discorso. Grazie per il riassuntone. Dissi a Kensei. E grazie per la visita, caro Kaguya. Sarò presto da te ad Ame. Se solo non avessi la certezza che ci venderesti tutti al re degli inferi in persona in cambio anche del solo minimo tuo vantaggio personale, ti potrei quasi definire un amico. Prendilo come un complimento. Non sembra, ma lo era. Ero sincero, d'altronde. C'era da apprezzarlo. Ehi ehi ehi, calma te. Dissi a Kensei. Burocrazia? Io? Pff. Mi sarei auto nominato Mizukage a questo punto. Ti accompagnerò dal grande capo, anzi magari ci incominciamo ad avviare. Mi aveva ordinato di andare da lui qualcosa d'altronde... Quanto tempo fa era ?... Sei mesi fa? Non credo se la prenderà, per un piccolo ritardo. Il corvo corriere non aveva la ricevuta di ritorno, d'altronde. Tossii, evidentemente in imbarazzo (?). Per la questione Itai, fai un'indagine interna, ma sono sicuro che prima o poi ne sapremo qualcosa in più. la cosa buona dei Kurotenpi è che sono scemi e fanno un sacco di casino, non sono dei veri ninja! Ahahah! Guardai i due, che probabilmente non mi avrebbero risparmiato occhiatacce su quell'ultima affermazione. Ehm... Dai, su, andiamo! Dopo la passeggiata a Fuyamizu mi devo mettere in cammino per Konoha! Alla prossima, Kaguya!


     
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    Cielo Terso a Kiri


    I






    L’ultima volta che aveva visto Masamune era stata un esperienza terribile, in assenza del suo discernimento la creatura era cresciuta, non solo in dimensioni ma anche ciò che la portava avanti, l’odio verso gli altri draghi portato dall’inconsapevolezza della necessità di quel sacrificio, la sete di vendetta e della soppressione dei traditori lo stavano lentamente rendendo qualcosa di più malvagio del giudice senza appello che era quando l’aveva visto la prima volta.
    Nonostante i progressi fatti all’inferno infatti la creatura poteva ancora creare non pochi problemi, per quanto potesse avere la soluzione in tasca un essere avverso poteva rifiutarla, ma c’era un kiriano, uno dei pochi buoni, che poteva aiutarlo: Etsuko Akuma.
    Era certo di poter trovare in lui non solo un aiuto, tra loro c’era un legame, quello del male condiviso, ben difficile da spezzare, ma anche un appoggio in un territorio a lui ostile come lo era la Kiri del nuovo Mizukage.
    Con due colpi avrebbe assestato una pila di fogli per poi riporli in ordine sulla scrivania.

    Che gran perdita Itai.

    Sospirò mentre si alzava dalla sua sedia.

    Ma è comunque ora di tornare in quel posto abbandonato dal sole.

    Avrebbe lasciato una nota sulla scrivania per Youkai, dicendo dove si stava recando, per quanto e per quali ragioni, e ricordandogli di riordinare l’ufficio e la propria scrivania al termine dell’orario di lavoro, per poi dirigersi sul tetto dell’amministrazione, facendo utilizzo delle scale, anziché delle finestre, avrebbe evocato Ou.

    Salve Re del Nord, ho da sbrigare qualche piccolo affare a Kiri, e non credo che Hibachi sia una grande ispirazione se dovesse occorrere mantenere la calma.

    Il grande drago bianco sorrise annuendo placidamente.

    Comprendo, comprendo.
    Andiamo allora, sarà un viaggio lungo, avremmo modo di riflettere.


    Il Drago offrì il suo dorso ed in poco tempo i due presero quota, serpeggiando tra le nuvole a gran velocità.
    Era partito al termine del suo orario di lavoro in ufficio, programmando di arrivare a Kiri poco dopo il tramonto, avrebbe potuto viaggiare durante la giornata, ma difficilmente quella questione avrebbe preso così tanto tempo da fargli rinunciare ad un intera giornata di lavoro, ragione per la quale gli avrebbe dedicato una cena ed eventualmente una serata.

    Senti Ou, fai una cosa, punta dritto a Kiri, massima velocità, magari con uno dei tuoi soffi rendi la cosa più scenica, a quel palinculo di Kensei andranno di traverso i suoi sorsi di olio giornalieri mentre salta sulla sedia credendolo una violazione delle sue imposizioni e…

    No Raizen, non hai evocato Hibachi, ricordi?

    E va bene, ma potevamo comunque farci un paio di risate, ti avrei fatto deviare prima dell’ingresso nell’area interna delle mura, mica volevo l’incidente diplomatico.
    Sbuffò rumorosamente, evidentemente annoiato.

    E invece ti ci volevi fiondare di faccia, pensa te.

    La sua voce non era severa o ironica, bensì venata di sincero divertimento, seppure ben salda in quell’avvertimento.

    Inoltre pare che già qualcuno abbia voluto strafare, queste nuvole non hanno solo acqua ed energia statica.

    Ah si?

    La nebbia era infatti stranamente alta e se da quelle mura era appena passata una colossale lucertola per i guardiani quello non sarebbe stato l’unico rettile colossale della giornata.
    Dal suolo, mentre il drago scendeva di quota, sarebbe stato chiaramente possibile vedere le nuvole contrarsi in un piccolo ciclone lambendo il corpo sinuoso della leggendaria creatura che si abbassava verso la cinta muraria, seppur con ben poco preavviso visto il suo colore mimetico in quell’ambiente.
    Il colossale drago fece del suo meglio per apparire inoffensivo, persino nello scendere compì una larga spirale che l’avrebbe portato ad una trentina di metri dalle mura, punto in cui permise a Raizen di scendere.

    Stai qui per un po' Ou, potrei doverti affidare qualcosa.
    E grazie per i consigli.


    Diede una pacca sul dorso del drago e si diresse verso le mura, senza chiedere di entrare.

    Non sono qui in veste ufficiale, ma per vedere Etsuko Akuma.
    Lo aspetterò qui stesso.


    Il chunin avrebbe potuto garantire per lui, forse evitandogli controlli e una lunga dichiarazioni sulle motivazioni permanenza del viaggio e svariate altre cose che a termine della sua giornata non gli andava decisamente di fare.
    Avrebbe atteso che la sua richiesta venisse esaudita vicino ad Ou.

    È il ragazzo che ha firmato con i nostri fratelli del Sud, giusto?
    Hai trovato finalmente il modo per farli unire nuovamente a noi?


    Forse.
    Credo che molto dipenda da questo.


    Quando l’Akuma si fosse presentato Raizen l’avrebbe accolto con un sincero sorriso, dopotutto per lungo tempo era stato in debito con lui.

    Etsuko, sei vivo dunque!

    Gli diede una pacca sulla spalla, rude come suo solito, abbastanza forte da scuoterlo ma non da smontarlo totalmente.

    Mi fa piacere, era da un po' che non avevo tue notizie.
    Che dici, possiamo andare a sederci senza che io debba restare quaranta minuti a sprecare inchiostro?
    Ho degli aggiornamenti importanti su Masamune.


    A prescindere dalla risposta, come se si fosse appena ricordato, avrebbe anche aggiunto.

    Ah, e potresti organizzarmi qualcosa con Kensei?
    Devo chiudere una questione.


    Certo non sapevaOvviamente non lo sa, aggiungo XD
    Quella delle nuvole è solo una nota di colore in riferimento alla tempesta con cui si annuncia Febh, la mia è solo una proposta per rendere ancora più piccante la situazione al robatayaki, decidete tra di voi e sentitevi liberissimi di declinare l'offerta senza alcun tipo di problema, non ho avvisato prima i partecipanti della suddetta ruolata perchè voleva essere una sorpresa <3
    che il Mizukage era già era seduto al tavolo con un altra figura di tutto rispetto.
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Dalla Diplomazia, agli incidenti diplomatici è un soffio…


    Questioni urgenti






    lo specchio rifletteva la figura dell’Akuma, la nuova veste diplomatica commissionata da uno dei migliori artigiani di Kiri, gli calzava a pennello. Come se non fosse possibile, visto che più volte in quella giornata il sarto era dovuto recarsi alla dimora per accorciare, restringere… più per capriccio insomma più che una vera necessità. Dopotutto era la sua indole quella di apparire e visto che il suo ruolo ufficiale lo richiedeva, doveva esser fatto nel miglior modo possibile.
    L’immagine di Kiri richiedeva una ventata d’innovazione, l’ideologia di villaggio di pescivendoli doveva lasciar posto al più adatto aspetto di paese con mire espansionistiche, dopotutto era quella l’impronta che il Mizukage aveva deciso di dare. Come tale… ovviamente era circondato da “Nemici” e il ruolo del Kiriano era fare in modo che quelli restassero tali quantomeno, senza trasformarsi in assassini. Compito Arduo direte, di certo il carattere di Kensei non l’avrebbe in nessun modo aiutato. L’Akuma però, amava le sfide.

    Signorino…?

    La presenza del maggiordomo l’aveva interrotto.

    Signorino, è permesso?
    Vieni, vieni entra pure. Aveva detto senza distogliere lo sguardo dall’adorabile immagine riflessa.
    C’è un guardiano alla porta signorino… dice che qualcuno ha reclamato la vostra presenza alle mura, pare non sia solo ma che a fargli compagnia ci sia un grosso drago Bianco.

    A quelle parole gl’occhi del Kiriano brillarono e un leggero sorriso apparve sullo specchio a riflettere quello che avveniva sulle candide pelli di Etsuko.
    Non ha perso tempo…
    Sussurrò, appena udibile al maggiordomo. Lo conoscete? Di tutta risposta arrivò la domanda del vecchio.
    Certo che si Auron… lo conosco molto bene e lo conosci anche tu. Affermo raccogliendo l’attrezzatura senza cambiarsi e dirigendosi verso l’uscita.
    Che fate signorino, sfoggiate la veste delle grandi occasioni così in pubblico senza ragione? Sorrise ancora e questa volta in modo più vistoso.
    Conosci ragione migliore di sfoggiarla se non per incontrare l’Hokage, Auron?

    … Alle Mura…

    Quando varcai i cancelli di Kiri lo riconobbi subito, l’immensa stazza e la possenza dei suoi muscoli, non era cambiato affatto. Per un attimo rivivevo le sensazioni della prima volta e ricordai il legame affettivo mai sopito che ci legava.

    Vedo che non hai appagato la volontà di megalomania che ti contraddistingueva.

    Accennai un sorriso, a mostrare il piacere nel vederlo. Eppure la sua presenza lì, non era una grana facile da gestire. Se c’era una lista di persone invise a Kensei, di sicuro Raizen ambiva ai primi posti se non al primo.

    Mi piace… dissi, osservando il drago che aleggiava su di noi e gli rivolsi un leggero inchino con il capo, in segno dell’enorme rispetto che provavo per quelle creature.
    Che ci fai da queste parti? Non dirmi che hai saputo del mio nuovo ruolo e per fare un dispetto sia a me che a Kensei sei venuto a sondare le mie doti, non è vero?
    Accennai al mio ruolo diplomatico e a quanto la sua presenza dovesse far ricorre alle mie doti da mediatore tra le due massime autorità.
    Al colpo ricevuto sulla spalla, risposi con una occhiataccia vezzeggiativa. Hei… fai piano, non vedi che mi rovini l’abito?
    Ah però… quale posto migliore per venire a cena senza rischiare l’avvelenamento?
    A parte gli scherzi Raizen
    , mi feci serio… sai qual è la situazione e non credo che tu sia qui per una semplice visita di cortesia, per quanto questo possa farmi piacere.

    Ritenni che doveva avere qualche altro fine, dopotutto in quel tempo non aveva mai colto l’occasione per rincontrarmi, di certo non potevo immaginare che si trattasse di una coincidenza. Non accennai peraltro alla precedente visita che aveva dato il suo da fare a Kensei e di cui ero stato informato per vie traverse la presenza di Febh a Kiri.
    E ad esservi sincero, quando ci fu l’accenno a Masamune provai paradossalmente una sensazione di sollievo, era un po' che non avvertivo il drago nella mia testa e il contratto con i draghi neri sembrava come annullato. Stava succedendo sicuramente qualcosa di strano.

    Ebbene? Volevo proprio chiederti di quel pazzo… è un po di tempo che non riesco ad avvertirlo.
    Per ciò che riguarda la questione Kensei invece…
    So da fonti certe che i vostri rapporti non sono idilliaci, non mi biasimerai se ho mandato un messo ad avvertirlo del tuo arrivo, quindi ho bisogno di sapere da te quali sono i problemi e mi devi garantire che non vi prenderete a capelli come delle ragazzine in piena tempesta ormonale, costringendomi a separarvi. Se non è nelle tue intenzioni, ti prego in nome dell’amicizia che ci lega… utilizziamo questo magnifico drago per allontanarci e discutere indisturbati.


    Dovevo essere franco con lui, il legame era saldo e forte e non avrei mai mentito su quelli che erano i miei compito così come nel rispetto e lealtà che il mio kage aveva guadagnato.



     
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    Il Problema Kiriano


    II






    Alla nota di Etsuko l’Hokage sorrise.

    È solo una questione di proporzioni immagino, ahahah!
    Anche se ogni tanto mi faccio convincere dalla necessità e li rimpicciolisco.


    Ascoltò dunque Etsuko i cui abiti confermavano il suo nuovo ruolo in quel di Kiri, cosa che ancora non sapeva se essere positiva o negativa.

    Non c’è problema, se non l’avessi fatto tu l’avrebbe fatto qualcun altro, dopotutto non mi sto nascondendo ne intendo farlo.
    Viste le tensioni voglio mantenermi prudente per l’appunto.


    Quando Etsuko gli chiese del drago Raizen sorrise.

    Eh… volare… eheheh.
    Sei sicuro?
    Al momento ho un piiiccolo ordine restrittivo riguardo il sorvolare Kiri con i draghi, io non avrei problemi, ma non so come la prenderebbe Kensei, mi ha proibito di farlo e… beh, non sono a casa mia.
    Ti assumi la responsabilità?


    Avuta conferma avrebbe quindi teso una mano verso Ou che si sarebbe riavvicinato, ricambiando l’inchino di Etsuko con un cenno del capo, dopotutto gli inchini non rientravano nella fisionomia dei draghi.
    Una volta presa quota avrebbe quindi ripreso a parlare.

    I problemi.
    Ce ne sono parecchi Etsuko, ed onestamente mi ha sorpreso sapere che rivesti un ruolo così vicino a Kensei.
    Ha ficcato il naso negli affari di Konoha, e quando sono venuto a chiedergliene conto ho ricevuto solamente risposte acri ed offese, ed immaginerai che tirarmi indietro non è il mio forte.
    Ma la cosa è più vecchia in realtà, mi aveva già attaccato pubblicamente, cosa che mi sorprese non poco visto che praticamente non lo conoscevo e non mi aspettavo certo un attacco diretto sul mio operato, dentro al mio villaggio per affari prettamente interni.
    Lo dirò a te in virtù dei nostri trascorsi Etsuko, Kensei non mi piace, e non perché lede me, potrei quasi soprassedere come ho intenzione di fare, ma perché cerca di destabilizzare me in quanto Hokage e di riflesso l’accademia che di sicuro non necessita di fazioni interne.
    Abbiamo ben altre minacce a cui badare per farci distrarre da una guerra fredda voluta Esclusivamente da lui.
    Kiri può far fronte ai suoi problemi da sola?
    Si.
    Konoha può far fronte ai suoi problemi da sola?
    Si.
    Ma entrambe correrebbero meno rischi a farlo insieme, soprattutto se alcuni problemi sono così grandi da riguardare tutti.
    Ma tu questo lo sai.


    Lasciò dello spazio ad Etsuko per avere delle risposte per poi continuare.

    Da qui tutto si è deteriorato, anche se non ne ho mai compreso pienamente la ragione, non ho mai leso Kiri, anzi, vi ho ritrovato la Samehada e anche dato una mano all’Abete, eppure sento il suo sgradevole fiato sul collo.
    Tu cosa mi consiglieresti?


    Si mise braccia conserte per poi sospirare.

    Masamune è forse una questione ancor più complessa, ho scoperto che la sua situazione al momento è assai particolare.
    Non so se per effetto della maledizione o per preservarsi dalla stessa ma è stato diviso in due differenti entità, una quella fisica che mantiene sotto controllo la sua furia con il sonno di cui anche tu sei a conoscenza e l’altra… non saprei come considerarla, forse la sua vera anima, forse la sua parte integra e non lesa dal veleno.
    È un ombra e dimora sotto Oto.
    Ciò che più mi preoccupa e la sua condizione che lo espone a pesanti manipolazioni, l’ultima volta che l’ho visto era colossale, non so da cosa fosse stato nutrito ma il suo potere era tutto fuorchè naturale, ha sterminato un intero villaggio accecato da chissà cosa.
    Forse questi mutamenti l’hanno separato da te.
    Perchè non ti sei occupato del problema?
    Non è certo una cosa positiva non avvertire più un entità come Masamune.


    Inspirò, rinvigorendosi leggermente.

    C’è comunque una buona notizia, potrei avere la soluzione alla sua situazione ed essere in grado di salvarlo, fondamentalmente con un antidoto, ma come ricordi la mia reputazione tra i draghi del sud non è tra le migliori, mi chiedevo se tu potessi fare da mediatore.
    E comunque avrei preferito parlare in un luogo meno ventilato, potresti anche mettere in dubbio le mie intenzioni verso Kensei, ma da qui a credere che farei follie coinvolgendo pure te… insomma, un occhio basta e avanza.


    Se inizialmente la frase era iniziata con una nota scherzosa la conclusione mostrava solo rammarico, era evidente che quell’evento, contrariamente a quanto Raizen mostrò in passato, pesava sul suo animo ponendo l’accento su una crescita che in tanti avrebbero reputato impossibile.




    Edited by F e n i x - 8/6/2021, 11:13
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Vecchie amicizie


    NUOVI PROBLEMI



    Se mi assumo la responsabilità di volare via di qui dici?
    Certo che me la assumo… anche perché non sorvoleremo Kiri ma ci allontaneremo da qui e credo che a Kensei questo faccia solo piacere.


    Risposi così alla domanda del colosso, il tono era pungente e provocatorio, quei due giocavano a farsi la guerra, punzecchiandosi come in una partita di Risiko tra strategie, spostamenti di carrarmati e il controllo della Kamchatka.

    Si, da poco ho accettato di ricoprire il ruolo che Kensei mi ha offerto. Dici che la cosa ti sorprende? In realtà ha sorpreso tanto anche me, visto le circostanze in cui io e il Mizukage ci siamo conosciuti. Tutto quello che mi dici non è nuovo per me, conosco i suoi modi e conosco te. E ad essere sincero le mie idee di voi cozzano prepotentemente nella mia testa, figuriamoci nella realtà.

    Sorrisi, scacciando subito dalla mente le due caricature dei kage che si picchiavano, prima che le mie abilità le trasformassero in costrutti, rivelando i miei pensieri. Il drago intanto si era alzato in volo e si allontanava da Kiri. Ora l’aria sfiorava il mio viso, accarezzandolo. Mentre l’abito cerimoniale svolazzava alle estremità.

    Dovresti conoscerlo…
    Dissi perentorio.
    Il tuo ruolo te lo impone Raizen, sei l’Hokage… questa figura grava di responsabilità più che di privilegi. Non ti puoi permettere di avere nemici incondizionatamente. Per lo meno quelli evitabili, dovresti evitarli.
    Sapevo quanto quello che gli chiedevo costasse al suo orgoglio ma non era quello il motivo per cui avevo deciso di accettare il mio attuale ruolo?
    Kensei non era famoso per i modi e il suo carattere era al limite dell’insopportabile, soprattutto con chi non gli stava a genio e Raizen ne era la conferma.,
    La realtà era che non sapevo come Kensei avesse potuto prendere la proposta di un incontro tra loro due, anzi il mio timore era proprio quello di sapere benissimo come l’avrebbe presa eppure il mio ruolo me lo imponeva.
    Anche per Kiri la guerra con konoha non poteva essere preventivabile, soprattutto con le minacce incombenti su più fronti. LA Bruma, Hayate, La Bilacia… erano solo alcuni dei probabili nemici di kiri e dell’accademia in generale. Solo in quell’istante però mi resi conto di non conoscere troppo bene Kensei e le sue posizioni diplomatiche. Come potevo rappresentare il pensiero di una nazione se non ne comprendevo le idee della mente?
    Attesi infine che l’hokage mi spiegasse la situazione Masamune…
    Hai ragione Raizen, avrei dovuto occuparmene, il problema è che il divorzio è coinciso con una fase della mia vita diciamo di perplessità. Ero vicino ad abbandonare tutto, a lasciarmi andare… così ho pensato che il mancato nesso, dipendesse da questa mia volontà. Mi sbagliavo.
    Non possiamo permetterci che la follia e la forza di Masamune possano essere controllate e il fatto che parte della sua anima o quel che sia, dimori sotto Oto, ad esser sincero mi crea maggiore apprensione.
    Alla richiesta di aiuto del kage con i draghi neri…
    Avrei sospirato, mi chiedi di tornare in missione con te? L’ultima volta non è andata poi così male… mi sfiorai l’occhio sinistro assicurandomi che fosse tutto a posto.
    Ahhhh Raizen… mi ricordavo fossi più perspicace. Mi addolora il fatto che pensi che possa crederti una minaccia, lo sai… mi fido di te…
    E non avrebbe aggiunto altro, lasciando all’interlocutore l’interpretazione del non detto.
    E poi… io amo volare.



     
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    Vicolo Cieco?


    XI






    Lo sguardo che Raizen lanciò a Etsuko mentre questo lasciava ad intendere che il suo intento era quello di allontanarlo ulteriormente dal villaggio non fu certo spensierato, era evidente che il kiriano avesse ben in mente su chi riporre la sua fedeltà e questa era ben salda, sfortunatamente per l’immagine di lui che questo dava a Raizen.

    Vedo che hai una discreta libertà decisionale.

    Disse senza nascondere dell’ironia.

    Ou, dirigiti verso l’isola che abbiamo incontrato arrivando, questo non è un salottino volante dopotutto.

    Lo disse con tono gentile mentre il kiriano consigliava senza di fatto esprimersi in maniera diretta e puntuale


    Raizen guardò a lungo Etsuko, e considerando che non c’era spazio per sedersi l’uno di fronte all’altro il gesto era leggermente scomodo ma gli dedico comunque lunghi secondi.

    Grazie al cazzo Etsuko!
    Scherzi a parte, sono qui per una determinata ragione, se non fossi stato interessato alla pace sarei rimasto a Konoha e sono più che certo che la situazione avrebbe continuato a peggiorare senza che io facessi nulla.
    Sono consapevole di essere stato leggermente stronzo, e son venuto con una vaga idea di porgere delle giuste scuse, ma rappresento comunque un villaggio e non mi prostrerò, questo lo immagini.
    Ti chiedevo se, visto che ne sei il consigliere tu sapessi cosa avrei potuto fare per partire avvantaggiato, e bada bene, non chiedo niente di illecito, magari però era interessato a qualcosa che avevo e avrei potuto offrirglielo, perché dopotutto io parto in svantaggio, è chiaro che questa situazione metta in fallo esclusivamente me.
    Avessi saputo del tuo ruolo con più anticipo avrei anche programmato di sfruttarti meglio.
    Magari potresti mettere qualche buona parola o fare da traduttore, sai che la diplomazia non è il mio forte, ma giuro, mi ci sto impegnando!


    Ou annuì, e se interrogato avrebbe chiarito al meglio.

    Indubbiamente Etsuko-san, diciamo però che i risultati sono… altalenanti.

    Raizen sospirò, esasperando il pizzico di sconforto che provava per aver ereditato quel caratteraccio.

    Il punto resta uno Etsuko, non sono qui per portare la guerra, vi considero alleati, e do alla parola alleato un significato parecchio più pesante di quanto si possa credere.
    Puoi o non puoi aiutarmi?
    È lecito per un consigliere consigliare un altro leader per far del bene al suo stesso leader?
    Di sicuro è strano… ma non ne faremo parola.
    Se puoi, sono tutto orecchie.


    Quando ripresero a parlare dei draghi il kiriano si lascio sfuggire una piccola confessione che non rassicurò Raizen.

    Abbandonare tutto?
    Cioè?
    Va tutto bene?
    Non sei il tipo da usare simili espressioni a cuor leggero.


    Era realmente interessato ed avrebbe ascoltato le risposte con apprensione.

    Non farmelo pesare, sono quasi morto per rimettertelo apposto sai?
    Comunque la parte che è presente sotto Oto è fondamentalmente sotto controllo, la capoclan Yakushi ci butta periodicamente un occhio, e poi non può neanche uscire all’esterno, quello che mi preoccupa è la parte fisica, quella che non ha limiti.
    E onestamente… onestamente sei una buona carta Etsuko, non voglio nasconderti questa parte utilitaristica, ma il legame che hai con loro, anche a livello personale è un biglietto da visita non indifferente per me… è curioso, hai lo stesso ruolo sia con Kensei che con i draghi del sud!


    Quando gli avrebbe detto Etsuko che il suo legame con i draghi si era decisamente indebolito?


     
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    l'apertura delle contrattazioni


    LA PACE TRA KAGE



    Lasciai che il Kage facesse ironia su quello che poteva essere il mio ruolo decisionale…
    Avrei voluto vedere lui nella situazione in cui mi trovavo. Consigliere di un Kage non so quanto propenso ad accettare consigli ed amico di un altro che richiedeva consigli alla ricerca di una pace, che francamente non sapevo quanto fosse desiderata. L’idea che il pretesto famigliare, fosse stato per Kensei un buon motivo per rompere i rapporti con la foglia, mi ronzava da tempo in testa. Dopotutto nessuno è esente da errori di valutazione, certo in una situazione di rilievo, il pentito avrebbe di sicuro pagare un prezzo più salto. Ma per quanto la vedevo io… tutto doveva avere il giusto prezzo.

    Inizierei con delle scuse ufficiali Raizen…

    La consapevolezza di aver compiuto un errore e il saperne rimediare, non è un segno di debolezza, al contrario… metteresti Kensei in una situazione scomoda. L’incapacità di accettarle, sarebbe invisa sicuramente a buona parte della popolazione che vede lui con occhio indagatore. Non ti nascondo che non ho ancora del tutto messo a fuoco l’uomo… e ad esser completamente franco… feci una breve pausa. Con te posso esserlo, credo che il mio ruolo qui, sia più motivo per lui di controllo su di me.



    Alzai gli occhi al cielo in segno di riflessione per poi spostare il mio sguardo sul viso del drago, rimanendone incantato.
    Ti starai chiedendo perché ho accettato? Beh per lo stesso motivo per cui credo lui mi abbia offerto l’incarico. Siamo insomma come una coppia di fidanzatini in fase di corteggiamento.
    Che dici formiamo una bella coppia?

    Sorrisi forzatamente.
    Dov’è finito il figlio di Kensei?
    Intervenni con una domanda secca…
    Giungere con lui qui, ti avrebbe facilitato senza ombra di dubbio la mediazione!
    Non dubitare… ti aiuterò! Ma non so cosa tu possa offrire a Kiri… di certo Kensei, brama potere e concedergliene, probabilmente di renderebbe più digestibile.


    Ma sebbene quello fosse giù un punto difficile del discorso che i due stavano intrattenendo, quello che sarebbe seguito era una vera pugnalata al cuore di Etsuko. L’argomento Draghi Neri.

    Ad essere onesto Raizen… il mio legame con i draghi neri, si è decisamente indebolito, anzi… credo proprio spezzato. È un pezzo che non riesco ad evocarne uno. Inizialmente per scelta, tanto che Masamune più volte mi è apparso in sogno lamentandosi di non rispettare il patto di sangue con i draghi del Sud… via via, anche lui ha smesso di farsi sentire e credo che il motivo della rottura del legame sia proprio questo. A meno che… non ci sia dietro Qualcuno, visto i risvolti della vicenda che mi hai appena raccontato.



     
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    Problema e Soluzione


    IV






    Questa volta l’Hokage annuì alle parole di Etsuko.

    Beh, è ciò che son venuto a fare.
    Ma non possono essere ufficiali, esporrebbero più lui che me, e volendo tenere la cosa più pacifica possibile non credo sia la mossa migliore.
    Ti spiego.
    Io ho fatto precise richieste a Kensei, con un tono… beh, col mio tono, lui visto che può, ha fatto leva su questo e nessuno dei due ha mollato l’osso.
    È nei suoi diritti tenere le sue fonti riservate, ma non lo è spiare il mio villaggio, non ho voluto creare ulteriore scompiglio lasciando solo che questa tensione si protraesse nella speranza che si stemperasse… ma non è successo.
    Io posso fare un passo in avanti e porgere le mie scuse, ma ti rendi conto che ha ammesso di aver spiato un villaggio cercando di affermare che fosse una cosa giusta?
    Questo gioco funziona finché non vieni beccato, ma in quel momento alzi le mani e fai ammenda.
    Nonostante io non mi sia MAI impicciato degli affari kiriani.


    Quella storia pizzicava qualche nervo scoperto, ed era percepibile dal tono di voce di Raizen che, sentendosi libero di parlare liberamente, non poneva su di esso alcun controllo.

    Torneremo comunque ad un punto di partenza in cui odio dover ammettere per il bene di questa alleanza che Kiri è in debito.
    Se la cosa divenisse pubblica io dovrei esigere qualcosa, e probabilmente Kensei forzerebbe ulteriormente la mano per giungere ad una rottura.


    Inspirò, per quanto fossero sul dorso del re del vento l’aria era pesante.

    Quell’uomo non fa una bella coppia con nessuno, non potrebbe… Etsuko, ti ho sempre reputato sveglio ed al contempo empatico, so che sono un Kage, e so che sto parlando del tuo Kage, ma cerca per un momento di vedermi come un amico e lasciami dire che non è normale.
    Ho sentito il gelo che lo circonda quando combatte e l’ho visto interagire, spende raramente parole per il bene comune, per un bene che riesca a spingersi di qualche metro oltre le mura kiriane, come se seminare discordia fuori da esse non lo circondasse comunque di pericoli.
    Spingermi oltre in questo discorso renderebbe impossibile distinguermi dal mio ruolo, per cui ti lascerò riflettere.


    Ou giunse finalmente in una piccola spiaggia, poco più di una decina di metri tra gli scogli sui quali si adagiò, lasciando che i due parlassero nella spiaggia attorniati dagli scogli.

    Fare la conta degli alleati è l’inizio di una pianificazione che non voglio spingermi a fare.
    Quindi no, non posso fare delle scuse ufficiali se questo implica che siano pubbliche.
    Ma posso fare delle scuse davanti a dei testimoni tra i quali potresti esserci anche tu, mi sembra la cosa migliore, che ne dici?
    Magari potremmo scegliere più di un rappresentante per scongiurare eventuali manomissioni dei ricordi.
    Forse abbiamo un modo per collaborare in questa situazione, mi dispiace solo di non poterti svincolare da questa sorta di rapporto, non hai qualcuno che possa appoggiare la tua visione?
    Non tanto per una ribellione, ma per poter avere una leva più efficiente su Kensei.


    Quando il discorso si spostò su Masamune persino Ou aveva teso un orecchio, questa volta in maniera più evidente rispetto a prima visto che avendoli sul dorso non gli serviva.

    La tua situazione è strana Etsuko, in realtà persino quella dei draghi del Sud lo è.
    Come ti accennavo prima la suddivisione di Masamune gli permette di mantenersi integro, psicologicamente parlando, ma temo che non sia un processo in grado di preservarlo per sempre, parte di se è sotto Oto, potremmo dire la sua comprensione, il discernimento, l’equilibrio, il senno non penso di sbagliarmi a definirla la sua vera anima.
    Sopra è rimasto un corpo orfano di ciò che è stato in passato, qualcosa di spezzato nato da una tortura di cui si è fatto interamente carico… nascere in quella situazione non può essere qualcosa di positivo.
    Però questa connessione con te…


    Raizen.

    Ou interruppe educatamente l’Hokage, facendosi vicino ai due pur mantenendo la distanza necessaria a permettere un agevole scambio di sguardi viste le sue dimensioni.

    Forse posso dare una risposta.
    Hai detto che Masamune ti è apparso in sonno.
    Tu probabilmente non ci conosci abbastanza a fondo da sapere che tra le nostre capacità, se trovato un evocatore sufficientemente in sintonia, siamo in grado di comunicare mediante il pensiero.
    Non è mai troppo facile, siamo diversi e il flusso dei nostri pensieri lo stesso… però, durante alcuni momenti, come nel sonno, il cervello abbassa le difese, e cose esterne come il contatto da parte di un drago filtrano meglio.
    Raizen mi ha detto dei tuoi poteri, e le tue capacità mentali non dovrebbero avere problemi a sorreggere un simile carico.
    Masamune potrà essere cambiato, spezzato, ma se è del patto che ha parlato era probabilmente la sua parte assennata a cercare un contatto con te.
    Ciò che il suo corpo sta facendo, la sua nuova mente che sta sorgendo dal suo cervello che cerca risposte è più egoista, molto più focalizzata su se stessa, individualista, non penso ti avrebbe ricordato un simile impegno.


    Raizen intanto rifletteva.

    Dunque credi che non fossero apparizioni ma semplicemente Masamune che mediante l’empatia cercava un contatto?

    Il grande Re del Nord annuì, ma non era difficile scorgere preoccupazione nel suo sguardo.

    È la sua condizione però a preoccuparmi, lo sai Raizen, l’empatia può arrivare a prevedere forme di scambio mentale, ma cosa può succedere se questo scambio è effettuato da qualcosa che è solo mente?

    Avrebbe quindi guardato Etsuko.

    Ti ha citato solamente il patto e null’altro?
    Qualcosa in particolare a cui avresti dovuto assolvere?
    E tu?
    Eri totalmente padrone di te?


    Raizen già aveva un idea sul prossimo passo da compiere, ma voleva essere cauto.


    Edited by F e n i x - 13/7/2021, 19:42
     
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    IL CASO KIRIANO


    L'EMPATIA DEI DRAGHI



    Lasciarmi pensare…
    Come se non lo avessi fatto milioni di volte e ancora e ancora e ancora.
    Pensava di conoscermi Raizen ma mi conosceva un decimo di quel che credeva in realtà.
    Sapevo tutto infondo, sapevo che il Mizukage non aveva alcun interesse nel perdonarlo, sapevo che era un “uomo” se cosi si potesse definire, freddo, anzi GELIDO, al limite dell’inumano.
    Ma cosa mi immischiavo a fare in queste faccende?
    Dell’Hokage invece veniva fuori sul dorso del drago dell’aria, tutta l’umanità di cui fosse capace. Libero di esprimersi esponeva quelle che erano le sue perplessità e parlava a me, da amico. Questo non poteva che farmi enorme piacere, seppure i tempi della missione dei draghi del sud fossero ormai lontani, non si era invece affievolito il rapporto speciale che ci aveva unito.
    Ascoltai poi la sua proposta…

    Raizen…
    In questo momento a Kiri le persone di cui mi fido potrei contarle su un quinto delle dita di una mia mano e di certo non le esporrei a Kensei al vaglio di una proposta democratica così avversa al kage in persona. Preferisco a questo punto assumermi personalmente le responsabilità, dopotutto è il mio ruolo che me lo impone…
    Tirai giù quel boccone amaro.
    Quanto alla proposta dei testimoni credo sia una buona idea per garantire l’esistenza del formale evento senza rischi di manomissioni di ogni sorta.

    MASAMUNE

    Riusciva a scorgere ancora vividi gli occhi del drago, la voce profonda che chiamava il suo nome, ogni notte per 1000 notti almeno.
    Aveva tentato di zittirlo più volte.
    Ho lasciato la via del Chakra. Gli aveva detto…
    Non si spezza così il legame con i draghi del Sud… il tuo è un vincolo di sangue. Sai che significa?
    Cosa vuoi? Cosa cerchi? Lasciami in pace…
    Aveva sussurrato, ritrovandosi nelle lande desolate di Genosha.
    Il sague chiama SANGUE Etsuko, devi rispondere alla chiamata del nostro patto.
    Gli occhi si erano via via avvicinati, così come la fauci spaventose dell’immenso drago per chiudersi spezzando il busto del kiriano a metà con schizzi di sangue che sgorgavano dal corpo mozzato.
    Poi ogni notte, come tutte le notti, il risveglio.

    Avrei raccontato il sogno che avevo vissuto per lungo tempo, a Raizen e a Ou, aspettando il loro parere sull’interpretazione di quello che forse sogno, forse connessione mentale.

    Ma cosa mai… può significare?



     
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    Le Strade del Dominio


    V






    Sentendo del sogno Raizen si fece dubbioso, Masamune chiedeva di rispettare il patto, eppure il suo modo di agire non era certo quello del giudice imparziale, per quanto autoritario, che si era interfacciato con Etsuko.
    Era chiaro che quel Masamune era molto lontano adesso, lui stesso nel paese del Gelo aveva visto con i suoi occhi a che punto fosse stato nutrito ed al contempo contaminato dalla sua Ira, diventando gigantesco come lo fu Jigoku, un segno che solo Raizen poteva interpretare come una deriva dell’animo nobile del drago.
    Ma riportando alla mente quegli eventi ricordò anche come quella che sembrava una lotta ormai persa si concluse.
    Una freccia, giunta da chissà dove, aveva colpito Masamune domandolo, forse smorzando la maledizione che l’aveva reso il mostro che avevano davanti, forse privandolo dell’ira, ma non aveva mai saputo di chi fosse quella freccia, impossibile saperlo dopotutto, sembrava essere stata lanciata da un altro continente considerando come era piovuta addosso al drago.
    La storia di Etsuko sembrava confermare che le due cose avessero una correlazione temporale.

    Nel riportarti le ultime informazioni su Masamune ho dimenticato un passaggio fondamentale.
    Quando lo vidi nel paese del Gelo, colossale nella sua ira, quasi divino, fu l’intervento di un esterno a salvarci se non dalla morte da un combattimento quasi impossibile da vincere.
    Non abbiamo mai scoperto chi fosse, e la prova stessa del suo intervento scomparve quando tutto fu finito, ma venne colpito da una freccia, sembrava arrivata da un altro continente per la traiettoria e la forza che aveva.
    Se i tuoi sogni sono iniziati dopo questo evento… temo che ci sia una connessione.


    Ou taceva, e questo poteva soltanto dire che concordava.

    Non resta che fare una cosa.

    Si sarebbe alzato e avrebbe avvicinato la mano alla fronte di Etsuko, senza poggiarla.

    Sarà simile ad un interrogazione mentale.
    Potrò capire al meglio di cosa stiamo parlando, non sarò invadente, mi occuperò esclusivamente di questo, e poi male che vada opporsi è semplice.


    Se Etsuko non fosse stato contrario gli avrebbe posto la prima domanda, facendo materializzare un mondo interiore a cui non si preoccupò di dare una particolare forma, lasciando che un bianco sconfinato facesse da padrone.
    Il ricordo del sogno di Etsuko cominciò a scorrere tutto attorno a loro, in un primo momento sembrava che non ci fosse nulla che potesse andare storto, ma lentamente il bianco iniziò ad inscurirsi, quasi impercettibilmente visto come erano concentrati sui ricordi, e quando questi iniziarono a scattare, come una registrazione rovinata fu troppo tardi.

    ...chiama SANGUE Etsuko, devi ris-ris-ris- ahhhHHHH, finalmente!
    Sapevo che avrebbe funzionato bisognava soltanto attendere, non potevi tralasciare questo dettaglio, vero, traditore?


    Il nero Re si rivolgeva a Raizen mentre il ricordo restava congelato, al contrario del drago che avvolto da una nube di fumo nero ne uscì, acquisendo fisicità e con le fauci spalancate illuminate da terribili fulmini come una nube temporalesca si diresse verso il duo, ma Raizen aveva già visto accadere qualcosa di simile e prendendo per la collotola Etsuko cercò di allontanarsi portandosi dietro il suo alleato e interrompendo quel contatto.
    O meglio, cercando di farlo, quel mondo interiore si era infatti trasformato in una prigione, e ritrarsi con l’intento di uscirne dava l’impressione di premere contro una forza invisibile

    Maledizione!

    Quel metodo di comunicazione era leggermente più profondo di un interrogazione mentale, e la manciata di secondi necessaria a Raizen per prendere contromisure ed interromperla forzatamente diedero ad Etsuko il tempo di fare qualcosa che difficilmente avrebbe voluto fare volontariamente.


    Gli occhi pulsavano di una pressione sanguigna inusitata e il dolore era tale da fargli capire che da un momento all’altro gli sarebbero saltati fuori dalle orbite, ma purtroppo non furono quelli ad uscire.

    Imparerai nuovamente che il volere del Re del Sud è ineluttabile.

    Quando il sangue prese a scorrere dagli occhi affaticati e doloranti di Etsuko un costrutto illusorio con le fattezze del drago iniziò a prendere forma, come se forzasse un uscita per evadere da quello sguardo così potente snodandosi rapidamente verso Ou che però riuscì a ritrarsi.

    Oh non importa fratello, sono già riuscito a prendere parte del chakra a Raizen, lui ha un legame molto più saldo con la nostra specie e mi ha dato forza a sufficienza per fare dell’altro.

    Il corpo traslucido di Masamune battè le zampe e Ou venne pareggiato, sintomodel fatto che aveva realmente acquisito le proprietà del contratto in mano a Raizen.

    Vedo che hai ripreso il tuo occhio, Bene Etsuko.
    Ora non ti resta che scegliere.
    Accompagnarmi dove risiedono gli Imbattuti Akuma, o essere giudicato.


    Sollevò una zampa al cielo, e come se questa accumulasse potere nel farlo una saetta si faceva più luminosa mentre serpeggiava nervosamente tra le nuvole nere. Il drago manteneva la sua traslucidità permettendo di osservare al suo interno un intenso turbinio di fumo nero che sembrava animarlo, come se non fosse esattamente materico, ma la sua coscienza era ben presente in quel luogo e non solo, sembrava essere del tutto in grado di usare delle tecniche.
    Desiderava comunicare al kiriano cosa avessero davanti, ma non poteva scoprirsi rivelando all’uomo del pilastro che aveva scoperto della sua sortita a Konoha ed anche che sapesse di cosa era in grado di fare. Solamente grazie ad una serie di briciole raccolte con pazienza e riunite in un discreto mucchietto era venuto a conoscenza che grazie alle sue arti il Dominio poteva far eseguire ad un corpo delle tecniche anche contro la sua volontà, i casi erano estremamente rari e bisognava far collimare più elementi, come lo stato di incoscienza di Raizen durante il sonno, o una coscienza forte come quella di Masamune in grado di entrare in contatto con quella di un ospite in grado di dar vita alla sua immaginazione e materializzarsi grazie ad essa. Il fumo nero era la conferma di quella teoria, non poteva sapere bene quali fossero i limiti di un patto di sangue come quello che legava le creature d’evocazione agli evocatori, ma nel piegare lo spazio tempo per far comparire una creatura c’era evidentemente un grande potere che veniva sottovalutato, probabilmente una connessione perenne che iniziava con la firma del contratto e terminava con la sua cancellazione o la morte di uno dei due firmatari.
    Quel ponte adesso, mediante l’abilità di Etsuko e il chakradi Raizen aveva permesso a quell’aberrazione di comparirgli davanti.
    Il momento però non permetteva certamente di elucubrare troppo e la sua natura di fatto era qualcosa di unico per Raizen che rimase qualche secondo a fissare quella rappresentazione di Masamune con ben poche soluzioni.

    Come possiamo avere la meglio su un illusione tua, ma non controllata da te?

    L’ultima conferma, quella che non avrebbe mai voluto, era che la freccia piombata sul collo di Masamune era stata scagliata proprio da Lui. Il Re del sud non era stato domato, era stato dominato
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Chi è chi?


    l'origine di un imbattuto



    Devo esser sincero, non è che l’idea di una interrogazione da parte del Kage mi stuzzicasse più di tanto, fare entrare qualcuno nella mia testa non sarebbe stato piacevole E se avesse scoperto la stanza dei segreti più reconditi? Quelli che seppellivo sotto il tappeto della coscienza avvolti in una coltre di vergogna? No, non l’avrebbe fatto… non ero così debole, neppure al cospetto di Raizen. avrei potuto se solo l’avessi voluto, buttarlo fuori come un ospite indesiderato…
    Così quando iniziò con le domande, si materializzò quello che doveva essere il mondo interiore. Non avevo mai visto una tecnica simile e a dirla tutta non sapevo quanto quella, unita alle abilità di una Akuma, potesse essere potenziale. Così i ricordi scorrevano, come la pellicola di un Film… i primi approcci a Masamune, le sue apparizioni in sogno e il suo diventare sempre più minaccioso e aggressivo… ma mentre eravamo assorti ad analizzare quella pellicola, affinchè nulla ci sfuggisse, ci stava sfuggendo il dettaglio più importante. Quelle piccole, impercettibili interferenze, quasi un difetto tecnico del riavvolgimento del nastro, una discrepanza in pixel sull’immagine dei ricordi.
    Poi successe… successe l’inevitabile. Forse non era stato Raizen troppo prudente, forse nessuno avrebbe potuto prevederlo Ma successe. Successe che le tenebre si fecero strada tra i ricordi, mentre le frasi cupe e minacciose del Grande drago del sud facevano da contorno all’acclimatarsi dell’oscurità tra l’eterea sensazione di cui in un primo tempo avevano goduto i due interlocutori. Poi l’epifania, tra nubi scure sventrate da saette e fulmini, apparve… apparve così come io lo ricordavo, quella prima volta nel tempio del Sud, maestoso e possente seppur folle nella sua cosciente follia. Adesso invece qualcosa era cambiato, era semplice avvertirlo. Se prima il legame tra i due era una intesa di collaborazione, uno scambio di forze, un complementare… ora il bilancio era ad Etsuko completamente sfavorevole, il drago nero sfruttava quel contratto a sua discrezione per trarne giovamento, per trarne forza.
    Senti improvvisamente una forza sbalzarmi indietro, mentre completamente in trance assistevo all’avvicinarsi del drago. Involontariamente pensai agli eventi del faro meridionale e le peripezie con il colosso. Ma non ebbi tempo di soffermarmi troppo. Di sicuro il Kage della foglia, sapeva ben più di quello che mi aveva riferito, pareva per nulla a disagio in quella situazione e la sua sicurezza nelle azioni appena intraprese ne erano la controprova. Non doveva essere la prima volta per lui.
    Gli lancia una occhiata dubbiosa e in quel momento avrei voluto essere il l’inquisitore dei ricordi del colosso, avrei forse ottenuto le informazioni necessarie per fronteggiare quella situazione.
    … Raizen, che succede…?
    E quello che successe poco dopo non aveva bisogno di spiegazioni.
    In qualche modo Masamune aveva attinto alle fonti di chakra dell’Hokage, instaurando con lui un legame, un legame che gli permetteva pur di sfruttare altre sue abilità. Il pareggio dell’evocazione della sua antitesi fu lapalissiano. Il drago scomparve a fronte del volere del padrone del Sud.
    Ma non è tutto… mettetevi comodi…
    Pensavate che Etsuko questa volta fosse esente da danni fisici? Sarebbe stato strano dopo l’ultima volta che i tre si erano ritrovati assieme a distanza ravvicinata. Ricorderete di certo che in quella situazione il kiriano aveva sacrificato un occhio… si, avete capito bene. UN OCCHIO… sapete quanto questo possa valere per un Akuma vero? Beh… per fortuna poi Raizen si era fatto perdonare, altrimenti sarebbe diventato ispirazione per un qualche colmo. Del tipo: sapete qual è il colmo per un Akuma? Regalare un occhio al drago ed essere Orbo. Vabbè ma stiamo divagando.
    Dicevo, fu nel pieno di questa serie di eventi che provai nuovamente un dolore indicibile agl’occhi, portai d’istinto le mani a proteggerle e li ritrovai coperte di sangue, le lacrime sgorgavano copiose e senza volerlo avevo attivato le mie abilità… così quello che poco prima era nella mia testa, ora era tangibile, concreto e ancor più minaccioso. Non poteva essere altrimenti, le parole di Shinjutsu… gli Akuma in situazioni limite possono dar vita ai loro demoni interiori, creando quelli che si definiscono IMBATTUTI… e quello che adesso aveva preso vita davanti a loro era proprio quello.
    Era possibile? Unii tutti i tasselli del puzzle, possibile che Masamune avesse previsto tutto ciò? Previsto che Raizen avesse utilizzato quella tecnica su di me, sfruttare il suo chakra per potenziarsi e le mie abilità per concretizzarsi…? Si… il come avesse fatto lo avremmo discusso in altri momenti.
    Fu quando si rivolse a me che per la prima volta gli parlai…
    Non ho timore del giudizio, Folle… tutti dovremo essere giudicati, tu per primo…
    Se credi che le minacce mi spaventino, ti bagli! Ma ho motivo e interesse nella tua proposta… ricerchi gl’imbattuti per quale ragione?
    Ricordavo ancora gl’avvenimenti del lago e i problemi che quelli avevano creato. Che Masamune o chi per lui cercasse di controllarli? Ma a che scopo?
    perché un Imbattuto cercherebbe altri imbattuti?
    Perché è questo che sei… non è vero forse?
    Eccolo Raizen… ti presento Masamune il Fasullo… la brutta copia di quello che crede di essere, si ciba del tuo chakra e dell’energia vitale per alimentarsi… un parassita che insulta l’onore e la casata di tutti i draghi… dal faro orientale all’occidentale… dal nord al sud. Un’insulto… sei quello che Sei…


    E con ciò avevo anche risposto alla domanda le Kage.
    Rivelare l’intima natura… Verità… era quello che faceva per controllare gl’imbattuti, metterli a di fronte alla realtà.
    Fu in quel momento, che irrorai nuovamente gl’occhi del sangue Akuma che fiero sgorgava nelle mie vene e un altro costrutto, questa volta reclamato e autorizzato, sarebbe apparso sul campo. Il fiero e folle Masamune… quello che Etsuko ricordava, il giudice imparziale che per un momento di lucidità aveva dimostrato di essere in tempi lontani…
    Osservò quello che stava attorno a loro…
    Etsuko Kun… che succede? Chi è quest’impostore? Osservò Raizen ma le parole non erano riferite di certo al kage della foglia. Sto parlando con te… e questa volta le due figure, a tratti palesemente identiche, come di fronte ad uno specchio, si osservavano. Chi era chi? O chi era cosa?



     
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    Una Terribile Realtà


    VI




    Il drago sembrò meravigliato, ma non era un espressione che gli s'addiceva, sembrava quasi simulata, una maschera.

    Un imbattuto?
    Io?
    Ti sembri abbastanza morto da generare un imbattuto Etsuko?


    La risposta era scontata, ma il drago l’avrebbe data comunque.

    No.
    Io sono molto di più.
    Perchè li voglio?
    Perché sono assai più utili come esercito che come campo d’addestramento per umani inetti, o peggio come ricordo.


    E da come pronunciava le sue parole, ma soprattutto dallo scarso effetto che avevano quelle di Etsuko sembrava non mentire, era un imbattuto ma al contempo era di più.

    Temo non stia mentendo Etsuko.
    Se questi imbattuti hanno la capacità di interagire col mondo lui potrebbe aver trovato il modo di slegarsi dalle regole che li limitano.
    Non Masamune però, ma chi tira i suoi fili.


    Il drago rise, divertito come non lo sarebbe stato se avesse avuto un briciolo della consapevolezza di Masamune, ma era ovvio che quel dilemma non si sarebbe risolto a parole, non se Etsuko aveva deciso di materializzare una sua copia nel tentativo di metterlo davanti alla realtà.

    Hai scelto dunque.
    Hai scelto la condanna.


    Pochi secondi e il cielo si coprì delle nuvole che solo il grande re del sud sapeva richiamare con tanta maestria e una tempesta di fulmini cadde verso i due in un portentoso attacco che li avrebbe occupati per parecchio tempo.
    Se Raizen non avesse alzato Garyu.

    Piegare la natura è sempre un po' antipatico, grandi effetti, ma la fisica è una comoda alleata in questi casi.

    La grande spada era incandescente, ma era una temperatura a cui era abituata, ma quello che sorprese maggiormente Raizen era che il drago non era colpito da quell’arma nei cui riflessi era inconfondibilmente presente l’anima di un suo fratello.

    Basterà a difenderci per un po', ma se prendesse il controllo dei fulmini sarebbe diverso.
    Altre idee oltre confondermi con un altro drago irreale?


    La sua natura di illusione vivente lo rendeva difficile da capire per Raizen.

    Io posso mettermi tra te e lui, ma temo che qui il tuo bell’abitino serva a poco.
    Trova un modo per farlo fuori, io di illusioni non capisco un cazzo, men che meno quando sono in grado di evocare una tempesta di fulmini.


    Il drago arretrò di pochi passi, quelli che per lui erano la tensione muscolare sufficiente a prendere una rincorsa e il suo corpo traslucido prese a brillare di elettricità statica fino a trasmutarsi in un fulmine con le sue stesse fattezze.

    Sbrigati, diplomatico.

    Raizen si stava nascondendo dietro la sua lama, ma gli occhi sbarrati suggerivano una certa urgenza, Etsuko in mano aveva poco, ma qualcosa doveva inventarsi.
    Intanto il drago partì alla volta del colosso, i suoi movimenti erano nervosi così come era nervoso il fulmine con cui aveva fuso le sue fattezze, ma questo lo aiutava ad essere imprevedibile, schivando costantemente da destra a sinistra , dall’alto in basso, fino al tremendo impatto con la lama.

    La tua realtà non mi danneggerà Etsuko!
    Io sono più di un Imbattuto!


    E con quell’affermazione sferrò un colpo di coda a Raizen che impegnato a mantenerlo frontalmente non potè evitarlo, finendo sbalzato per qualche metro. Non si sarebbe comunque scomposto sparendo e ricomparendo a breve distanza con un movimento istantaneo che lo portò dritto sulla guancia del drago su di cui, con un impatto potenziato dal chakra distruttivo si sarebbe abbattuto un pugno abbastanza forte da rendere il favore spostando di qualche metro la testa del leggendario rettile.
    Poteva arrivare ad Etsuko, ma solo quando Raizen glielo avrebbe permesso, e difficilmente avrebbe permesso a qualcosa di ledere la chiave della sua salvezza.
    Per cui aspettò in guardia tra i due, senza attaccare, sarebbe solamente stato uno spreco.

     
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    Masamune il Folle

    Il grande drago illusorio



    Purtroppo l’espediente di Etsuko per porre l’illusione di fronte alla realtà non avrebbe sortito l’effetto desiderato. Si trattava o meno di un imbatutto? Difficile dirlo, figuriamoci se potevo rispondere alle domande avanzate del kage, riguardo a chi lo controllasse.

    Tienilo occupato un po' Raizen... dopotutto sei tu quello che può contrastarlo in forza.

    Cosi mentre una pioggia di fulmini tuonava dal cielo, il colosso della foglia avrebbe resistito, brandendo la sua spada e concedendoli ancora un po' di tempo.

    Il tempo... certo ma per far cosa?

    Un costrutto illusorio folle, generato da me stesso... per lo meno involontariamente. Ma da dove trae forza? Non sarei in grado di rendere tanto potente una mia illusione.

    Il rilascio non avrebbe avuto effetto sul Magan... illusione per illusione che si confonde con la relatà. Dopotutto si trattava di un drago folle che confondeva se stesso in proiezioni casuali di una realtà distorta.

    Si sarebbero nuovamente tinti di rosso i suoi occhi demoniaci.

    Adesso basta Masamune... sei il disonore della casata dei draghi del sud, l’unico reggente soggiogato da poteri esterni.

    Avrebbe tuonato la voce di Etsuko, nel turbinio della tempesta insinuandosi nelle orecchie dei presenti in modo del tutto irreale. Mentre dei giochi di legno, avrebbero tentato di ingabbiare il drago stingendogli, il collo, le zampe e il muso... mentre una coltre di sabbia si sarebbe formata alla base del drago come un vortice nel deserto, tentando di inghiottirlo sino alla base della testa per scaricare nella terra il potere dei suoi fulmini, imprigionandolo.

    Polvere alla polvere... cenere alla cenere...

    Sanguinavano gli occhi di Etsuko, spingendosi ben oltre le sue capacità per affrontare un'insidia che richiedeva il superamento dei limiti fisici.

    Un tempo alleati, oggi nemici... porrò fine alla tua follia, drago.

    Le mani di Etsuko si sarebbero sollevate al cielo nel tentativo di aumentare la pressione dei gioghi lignei sul drago, spingendolo verso il vortice che avrebbe tentato di inghiottirlo e intrappolarlo come sabbie mobile.

    Finche quasi spossato avrebbe spinto gli arti verso il pavimento nel tentativo di dare porre la pressione finale necessaria a intrappolarlo.



     
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