La Mensa dell'Accademia

Luogo di ritrovo per Sensei e Allievi

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  1. kane-hell1
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    Sbobba Accademica

    << Oh Dio Che Schifo >>

    Ormai ero arrivato al limite della sopportazione, quella sbobba accademica era rivoltante e ormai mangiavo solo per fame. Quella giornata era stata il solito schifo di sempre, una routine che ormai si portava avanti da quando ero giunto a Konoha.

    Anche quel giorno infatti mi ero alzato di buon ora per cominciare gli allenamenti e come ogni giorno ero arrivato a fine allenamento con la convinzione di non poter diventare più forte di così. Avevo bisogno di qualcuno che mi insegnasse nuove tecniche, o comunque un modo per aumentare il mio potere, ma ovunque andassi non trovavo altro che patetici buoni a nulla.

    Mi avvicinai lentamente al bancone della mensa notando con piacere che quel giorno servivano pollo. Avvicinai i miei due metri di altezza al vassoio del pollo allungando una mano per prendere l'ultima coscia rimasta. L'espressione sul mio viso era raccapricciante, era come se avessi potuto uccidere qualcuno da un momento all'altro. Quel giorno era meglio non farmi incazzare



    CITAZIONE
    OT/ Giocata introduttiva per l'energia gialla... Ledah ora sta a te :riot:/OT

     
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  2. kane-hell1
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    Lo Zeshin Furioso

    Era incredibile come certe volte la gente riuscisse farmi infuriare facilmente. In una giornata merdosa come quella poi farmi incazzare poteva significare una sola cosa... Guai. Così, senza sapere ciò cui andava incontro, un ragazzetto dall'aria malaticcia aveva fregato dal vassoio l'ultimo pezzo di pollo rimasto.

    Il suo era stato un movimento rapidissimo che a stento avevo notato, ma li per li non ci feci tanto caso. Quel giorno ero proprio nero e, senza pensare troppo a ciò che stavo facendo, scagliai un poderoso calcio [Forza 100] diretto alla testa del ragazzo. Se il colpo fosse andato a segno probabilmente il ragazzo sarebbe stato scagliato contro il bancone del cibo.

    << Cosa fai, mi freghi le cose da sotto i baffi ?? >>
     
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  3. kane-hell1
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    Una dura lezione

    Il ragazzo evitò il colpo abbassandosi con un'incredibile prontezza di riflessi, stavolta rimasi sorpreso dalla sua rapidità. Con un movimento fulmineo, un pugno sorpasso tutte le mie difese e colpì duramente lo stomaco spezzandomi il fiato e causandomi con tutta probabilità qualche ferita interna [Medio Grave allo stomaco].

    Non riuscii a fare nulla neanche contro il calcio che seguì subito dopo, una devastante sforbiciata al fianco destro che mi fece volare alcuni metri lontano dal bancone delle pietanze. Sentii un dolore lancinante alle costole probabilmente incrinate dalla dura botta [Medio Grave al fianco destro].

    Vidi il ragazzo sedersi non troppo lontano da me, con il suo vassoio tra le mani, come se nulla fosse successo, il suo viso praticamente insespressivo. Se ne stava li a mangiare frettolosamente e quasi sembrava che la sua testa non stesse elaborando alcun pensiero.

    << Ma tu chi diavolo sei ?? >>
     
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  4. kane-hell1
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    Il sensei

    Restai senza fiato per la risposta del giovane ragazzo, non riuscivo a credere che quel nanerottolo pelle e ossa potesse davvero essere un sensei dell'accademia. Eppure ero stato appena sconfitto dalla sua incredibile velocità e potenza, come poteva essere altrimenti.

    I suoi colpi avevano oltrepassato le mie difese senza difficoltà e mi avevano ridotto molto male. A fatica tentai di alzare la mia carcassa da terra per cercare di mettermi in ginocchio. Da quella posizione, con il capo chino, mi sarei rivolto al giovane ragazzo...

    << Il mio nome è Zeshin Yamada e sono solo un povero stolto... >>

    Alzai il capo fissando il giovane negli occhi. Adesso facendo più attenzione avrebbe potuto notare come il viso di Zeshin fosse segnato da profonde cicatrici.

    << La prego... mi faccia diventare un vero shinobi !!! >>

     
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  5. kane-hell1
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    Vidi con la coda dell'occhio il giovane ragazzo alzarsi e incamminarsi nella mia direzione. Atessi con ansia la sua risposta o comunque un suo gesto. Egli mi disse di stare giù e poggò le mani sulle zone che aveva precedentemente colpito.

    Un alone di chakra verde cominciò a fuoriuscirgli dalle mani, un tipo di chakra a me sconosciuto, poichè non l'avevo mai visto prima. Tutto ciò che sentii fu il caldo effetto di quella strana energia, che lentamente stava facendo sparire il dolore. Mi stava curando le ferite e...

    << Le sono infinitamente grato... Maestro >>

    Anche quella volta la mia voglia di crescere aveva prevalso sulla mia ira. Così mi stesi, lasciando che il giovane ragazzo potesse curare le ferite che mi ero procurato in maniera tanto sciocca.
     
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  6. kane-hell1
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    Ledah. Difficilmente avrei dimenticato il nome di quel potente ragazzo che probabilmente non aveva afferrato il mio nome, poichè me lo richiese.

    << Come ho già detto in precedenza il mio nome è Zeshin Yamada... Ledah... Sappi che in questo momento ti rispetto perchè mi hai sconfitto, ma un giorno verrò a reclamare la mia rivincita... >>

     
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  7. kane-hell1
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    Il ragazzo mi pose ancora qualche domanda alla quale avrei dovuto rispondere ai fini del mio addestramento.

    << Io vengo da Konoha e sono specializzato nel combattimento ravvicinato... in pratica prediligo le arti marziali >>

    Non avevo la minima idea di quale tipo di allenamente avesse in mente il giovane sensei, ma ero tremendamente curioso di scoprirlo e impaziente di cominciare. Avevo fame di potere e avrei fatto qualsiasi cosa per diventare più forte

     
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  8. kane-hell1
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    Forse era proprio quello che mi mancava, un buon allenamento per la mente. Il mio allenamento era sempre stato rigorosamente fisico, anche perchè prima di giungere a konoha non avevo mai neanche sentito parlare del chakra. Avevo bisogno di imparare a controllare quel magnifico potere e per farlo avrei dovuto seguire gli allenamenti di quel ragazzo.

    Dovevo far progredire a pari passo sia il fisico che la mente se volevo diventare più forte. Il giovane shinobi mi passò un foglio ed una matita sul quale avrei dovuto segnare il mio indirizzo, lo presi e iniziai a scriverci sopra.

    << Ecco, ho scritto tutto... Non vedo l'ora di iniziare >>
     
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    Seduto a un tavolo assieme ad altri Chunin, Febh stava mangiando avidamente uno stufato di coniglio. Non lo sapeva ancora, ma ben presto avrebbe avuto qualche piccolo problema con l'amministrazione dell'accademia..purtroppo.

    Poco lontano, nella sala delle cucine, quindi ad una parete di distanza, a conti fatti, il noto gourmet ninja Toriko Akimichi stava preparando il suo famoso Minestrone bomba, noto tanto per la piccantezza quanto per la notevole instabilità...secondo la leggenda bastava aggiungere un granello di sale di troppo e quel composto diventava anche più pericoloso di una enorme cartabomba.

    Il caso volle che Febh trovasse insipida la sua pietanza..e non c'era sale al suo tavolo. Guardandosi intorno, scorse una saliera su un tavolo vicino, a cui stava seduto un ninja di Konoha. Si alzò per raggiungerlo. Ehi, tizio, mi passi la saliera?
     
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    Che noia era quel posto. Mangiavo da solo ad un banco, disposto tra un gruppetto di Chunin e alcuni studenti dell'accademia. Ramen. Beh, sì, tutto quello che mi ci voleva per rimpinzarmi lo stomaco, ma... Mancava qualcosa. Un po' di svago, qualche sana diavoleria messa in atto per divertirmi e soddisfare i miei capricci. Strappai un piccolo pezzetto del tovagliolo di carta e lo appallottolai. Portatolo alla bocca, lo masticai per qualche secondo.
    Non rimaneva niente da fare se non prendere la mira.

    Uno dei ragazzi seduti poco distante da me destò la mia attenzione. Era sicuramente uno studente, dall'aria non troppo sveglia. La vittima. Stava giusto per addentare degli spaghetti, tenuti con le bacchette. Agire.
    Il colpo parti, dalla mia bocca, e arrivò precisamente sul suo collo. Inutile dire che le bacchette gli sfuggirono di mano cadendogli rovinosamente sui vestiti.
    Che crudeltà nei confronti di un agnellino innocente, che si aspettava solo di consumare il proprio pasto in santa pace.
    -Ah, ah. Ma che fai? Ti sei macchiato tutto! Ah, ah, ah!!-
    Poveretto, gli altri studenti seduti con lui cominciavano già a deriderlo. Nessuno però si era accorto di me.

    Strappai altra carta, e la masticai. Stavo per mirare ad un altro giovane collo, quando la mia attenzione si spostò nuovamente. Un Chunin, o almeno quello sembrava, si era alzato dal tavolo vicino al mio per chiedermi il sale.
    E mi aveva chiamato "tizio", cercando di farmi voltare nella sua direzione. Ci sono modi più gentili per esprimersi, sicuramente. Ma non sono il tipo di persona che porta odio già al primo incontro. Le apparenze non mi toccano minimamente.
    -Shuerto.- Dissi sputando in fretta la pallina per non soffocarmi. Feci per passargli il sale, che però non raggiunse mai la sua mano. Unto di qualche olio, infatti, il contenitore scivolò dalle mie mani, frantumandosi al suolo.
    -Ehm... Scusa...- E scoppiai a ridere di gusto.

    Edited by [8] - 11/10/2009, 14:27
     
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    Il tizio non sembrava un genio della coordinazione, visto come fece cadere la saliera al suolo, spargendo dappertutto i minuscoli cristalli bianchi. Oh, fantastico.. commentò seccamente il chunin, un pò irritato, poi scosse la testa e aggiunse Vabbè, fa nulla. Si chinò a raccogliere un pugno di sale. Il mio vecchio diceva sempre di gettarne un pizzico dietro la schiena quando si versa il sale..

    Si dice che in realtà ogni singolo avvenimento, per quanto assurdo o improbabile, non sia altro che la somma di innumerevoli coincidenze. Fu una coincidenza che mentre febh gettava un pizzico di sale alle sue spalle, la porta delle cucine si aprisse. Fu una coincidenza che fosse proprio sulla traiettoria del lancio. Fu una coincidenza che il sale volasse sopra la spalla dell'inserviente, senza che questi lo notasse. Fu una coincidenza che di quei pochi granelli di sale in volo, tutti meno uno atterrassero al suolo dopo un lento voletto. Fu una coincidenza che quell'unico granello finisse nel pentolone, guidato da chissà quale mistica corrente d'aria.

    Il risultato fu pirotecnico. Troppo sale nell'intruglio uguale instabilità. La mistura esplose in faccia al cuoco..espandendosi e rovesciando gran parte delle stoviglie, imbrattando i muri e generando un'onda d'urto tale da ribaltare l'Akimichi, spalancare le porte e gettare all'aria una decina di tavoli. Febh, genin sconosciuto e qualche altro ninja inclusi. Tutti ovviamente ricoperti di minestrone puzzolente!

    Dopo qualche attimo di immobilità dettata dalla sorpresa, una figura immensa simile a qualche mostro melmoso della palude emerse dalla cucina dalle porte divelte. Spalancò la bocca:

    CHI CAZZO E' STATO??!!

    Sbraitò il gigantesco cuoco, con un vero francesismo.

    Prima ancora che Febh e il genin sbadato potessero anche solo accennare un movimento o una parola, tutti i presenti li indicarono impietosamente

    Ehi..ma non...

    IN CUCINA! TUTTI E DUE!!!

    Febh rimase dov'era..valutò seriamente la possibilità di scappare..ma gettò anche uno sguardo di sbieco al genin..voleva vedere cosa avrebbe fatto lui prima..

     
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    Che bello ridere di gusto mentre intorno a te succede il finimondo. Avevo fatto cadere il sale, e il Chunin per scaramanzia l'aveva raccolto e gettato oltre la spalla. Il minestrone bomba ricopriva ora l'intera sala! -AH AH AH!!!- Non riuscivo più a smettere di ridere, nemmeno completamente ricoperto da quella schifosa e puzzolente melma che avevo addosso. Beh, l'avevo detto che quella giornata mi sembrava troppo noiosa. Serviva un po' di sano caos!

    Purtroppo però non tutti risero come me di queste cose. Il cuoco, parecchio imponente e minaccioso, si era imbestialito con me e lo sfortunato Ninja che mi stava accanto. Ci voleva vedere entrambi in cucina, e probabilmente ci avrebbe fatto ripulire ogni pavimento. Ma non potevo permetterlo. Era una giornata troppo bella, ormai, per rischiare di rovinarla con qualche noioso lavoro. Pensai. Forse c'era ancora la possibilità di svignarsela, ma di certo non lì, davanti a tutti.

    -Ok, arrivo!- Dissi, con ancora il sorriso sulle labbra. Avevo trovato un metodo per evitare il lavoro, ma sarebbe servita un po' di fortuna. In fin dei conti nelle cucine l'onda d'urto era arrivata, ma forse non aveva fatto rovesciare ogni pentola di minestrone. Erano pentole molto grosse e pesanti, e magari qualcuna era rimasta al suo posto. Ne sarebbe bastata una, e magari una porta di servizio per svignarsela del tutto. Mi guardai intorno.

    Intravidi quello che cercavo. Era giusto sulla strada che mi avrebbe portato alla cucina. Mi incamminai, piano. Quando giunsi vicino al mio obiettivo cascai di proposito, schizzando in aria altro minestrone per distrarre i presenti. Sperai che il Chunin dietro di me capisse cosa volevo fare. Afferrai una piccola saliera ancora intatta e la infilai nella tasca della mia felpa mentre mi rialzavo. Con un leggero movimento delle dita, mentre continuavo a camminare verso la cucina, allentai il tappo, ma senza svitarlo del tutto. La bomba era pronta.

    Poco prima di entrare, mi girai verso il mio compagno di sventure. Gli sorrisi, tranquillo. Fare scherzi e generare caos mi divertiva troppo per rischiare di essere anche solo impensierito. Gli feci l'occhiolino, senza sapere quanto si potesse notare, data la quantità di minestra che ricopriva il mio viso. Se tutto fosse andato come previsto, avrei trovato in cucina almeno un'altra pentola. Lanciandovi il sale, avrei generato altro baccano, potendo così fuggire dalla porta di servizio, se presente. Entrai in cucina.
     
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    Quello sembrava voler chinare il capo e obbedire, ma mentre avanzava cadde pesantemente a terra, scivolando sul minestrone. Non era decisamente un tizio dotato di grande equilibrio o coordinazione...

    Tuttavia otò con la coda dell'occhio che quel genin imbranato aveva intascato qualcosa mentre si rialzava..forse una saliera. Per un istante Febh ebbe un presentimento di quello che l'altro shinobi aveva in mente...ma lo ignorò. O forse è più corretto dire che era daccordo con quel "piano", se così lo si poteva chiamare? Tutto sommato non gli andava affatto di pulire... Annuì impercettibilmente quando l'altro gli fece l'occhilino, gettando poi uno sguardo alla porta di servizio

    Un lancio di sale in una delle pentole ancora intatte. Forse parte del contenuto era caduto durante lo scoppio di prima...forse non sarebbe bastato per causare guai..in ogni caso era tardi per reagire...vane speranze. Nuova reazione, nuovo botto..minore del precedente, ma sufficiente per mandare gambe all'aria il cuoco. Quel genin senzanome ne approfittò subito per correre via..e Febh non fu da meno..non voleva certo restare lì a prendere botte.perchè di certo gliene sarebbero piovute addosso parecchie...

    Ed eccoli scaraventarsi entrambi oltre la porta di servizio..il problema è che dava a un cortiletto interno, con una ulteriore porticina..e da lì si finiva nel dedalo dei corridoi accademici..

    Ma non c'era molto tempo nè grandi possibilità di scelta..alle loro spalle il cuoco si era già ripreso, e con tanto di gargantuesca clava si stava lanciando all'inseguimento, facendo volar via camerieri e pentole, mobili e infissi come se fossero fatti di stuzzicadenti

    Ho idea che se ci prende ci ammazza... Sussurrò lo Yakushi, che pure poteva venir spaventato da ben poche cose al mondo...

    E i due imboccarono la via della fuga, lasciandosi dietro una mena semidisastrata e inondata di sbobba.

    CITAZIONE
    Per me si può passare all'addestramento (la prima prova sarà ovviamente una fuga per i corridoi dell'accademia col cuoco e la sua clava alle calcagna) devi giusto fare richiesta nel TOPIC

    Scusa il ritardo nella risposta, ma avevo un esame ieri e ho dovuto un attimo riorganizzarmi

     
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  14. [.:RoUgE:.]
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    意志力は爆発します



    Fame, l'Aburame se ne va in Mensa...



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    Yosuke che nelle ore precedenti si era allenato violentemente negli spazi accademici di addestramento, per la forte fame che iniziava ad avvertire, si recò in mensa.
    Quel posto in qui i ninja venivano nutriti, non con cibi buoni ma con cibi nutrienti ed energetici...
    Proprio quello che gli serviva al momento.
    Nei Corridoi incontrò due studenti che stavano facendo a Botte, con un occhiataccia mentre ancora camminava il giovane Genin vi si rivolse e disse:

    Finitela...O inizierò anche io....

    I due studenti smisero, la figura quasi inumana del giovane poteva intimorire chiunque.
    Dopo un altro paio di svolte il giovane si Ritrovò in mensa, dove quell'affaticato Cuoco si stava apprestando a ripulire un macello colossale...
    Chissà chi era stato...
    Poveraccio.
    L'Aburame si sedette dunque vicino a dove uno studente stava mangiando il suo pasto, ma sembrava evidentemente disgustato.

    Cuoco! Portami un piatto di zuppa di patate con accostata della carne secca.... e del Vino rosso...Grazie infinite.

    Avrebbe fatto schifo , il suo palato avrebbe bruciato sotto quella sbobba, ma Konoha era lontana, e lui aveva fame, i gusti non potevano essere ascoltati in quel frangente.
    Yosuke non appena il cuoco gli servì le sue pietanze iniziò a mangiare ,scostando leggermete la sua sciarpa nera dalla bocca, in maniera piuttosto vorace.
    Il Suo stomaco si riempiva, ed un piacevole calore lo avvolgeva.
    Un pasto caldo era quello che ci voleva.
    Ad un tratto lo studente che aveva seduto vicino, urlò:

    "E questo sarebbe cibo!!!!!!!!!!!!!!!! Bisognerebbe arrestarvi uno per uno!!!!!!!!!!!!!!! Tutto questo è un orrore!!!!!!!!!!!!!!!!!"

    Yosuke si voltò, era uno studente che non aveva ancora imparato le buone maniere....
    Così Yosuke lo guardò e disse un po' arrabbiato:

    Chi vuoi arrestare? Chi ti sfama e ti nutre?
    Ricorda che sei uno shinobi, non un nobiluomo figlio del Daimyo....
    Il cibo serve solamente e riempirti lo stomaco, i sapori sono stronzate quando si ha fame.
    Questi cuochi servono ogni giorno migliaia di piatti energetici e nutrienti, se non sei in grado di non lamentarti, hai ancora molto da imparare...
    E ora fai le tue scuse...


    Poi fece un sospiro e gli si avvicinò all'orecchio:

    Scusati.... o l'Akimichi si incazza....
    Poi raggiungimi... due tavoli più avanti...
    Ti insegnerò io cosa conta nella vita ninja...


    Che sbarbatello, non sapeva neanche che il Cuoco Akimichi era molto permaloso, avrebbe potuto fare una delle sue solite sfuriate, e Yosu non aveva voglia di assitere a quell'evento nefasto....
    Si spostò dunque qualche tavolo lontano dallo studente, lì non c'era nessuno...
    Era perfetto...






    意志力は爆発します



     
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  15. //ally//
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    Le scuse
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    Solo dopo le sue lamentele Murai si accorse di avere accanto uno shinobi, e dal coprifronte che portava sembrava uno di konoha. Incavolato nero senì una risposta che non condivideva affato, e veniva dallo shinobi affianco.

    -Chi vuoi arrestare? Chi ti sfama e ti nutre?
    Ricorda che sei uno shinobi, non un nobiluomo figlio del Daimyo....
    Il cibo serve solamente e riempirti lo stomaco, i sapori sono stronzate quando si ha fame.
    Questi cuochi servono ogni giorno migliaia di piatti energetici e nutrienti, se non sei in grado di non lamentarti, hai ancora molto da imparare...
    E ora fai le tue scuse...-


    "Non so chi tu sia ma stai dicendo cavolate, noi siamo persone che vogliono piaceri, e quando una mangia ha piacere. Solo che gode quando il cibo è gustoso, e in secondo luogo c'è il nutrimento.
    Vorresti mai mangiare vomito di ippopotamo?"


    Finito di parlare,un attimo di silenzio, un attimo di imbarazzo. Tutti lo stavano guardando ma uno particolare, il cuoco. Sembrava molto innervosito e aveva paura di quello che poteva succedere.
    Tutti ripresero a mangiare e a parlare.


    -Scusati.... o l'Akimichi si incazza....
    Poi raggiungimi... due tavoli più avanti...
    Ti insegnerò io cosa conta nella vita ninja..-


    Murai si alzò prendendo il vassoio. Si diresse verso il cuoco e gli diede il vassoio in mano. Tutto questo era fatto sicuramente per innervosire il cuoco.
    Il kiriano si diresse verso lo shinobi di prima per poi parlargli.


    "Dimmi chi sei e cosa vuoi"



     
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