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Godsan.
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La Piazza di Kiri
"Dovunque essa porti, giungerai alla mia Piazza, e ne rimarrai estasiato"
Via e Piazza, un connubio perfetto. Anche il più piccolo centro abitato ha insito, nella propria geografia, una piazza; e dove v'è una piazza vi è almeno una via.
Allo stesso modo a Kiri.
Sin dalle Mura si percorre la "Via del Villaggio", quella che conduce direttamente al cuore di Kiri. E dalla stessa è possibile, già da lontano, intravedere la conformità di un ampio spazio.
Dalla "Via del Villaggio" dipartono altre strade secondarie: la prima di esse è quella appena fuori del Villaggio denominata "Via dei Clan" che, come suggerisce lo stesso nome, conduce tutt'attorno a Kiri passando attraverso le zone dei principali Clan di Kiri.
Entrando nel Villaggio si incontrano i primi agglomerati di case cittadine dietro i quali passano altre vie secondarie. Alcune zone interne al Villaggio sono percorse da piccoli fiumi i quali sono sormontati da dei ponti.
Ogni via è disposta in modo tale che la suddivisione territoriale risulti il più schematica possibile, le vie formano dei cerchi concentrici che danno al sistema stradale la forma simile ad una ragnatela. Grazie a questa particolarità, Kiri ha una struttura urbana ben definita e, da ogni raggio, è possibile raggiungere la Piazza.
La piazza è una vasta superficie ricoperta da fitte piastrelle di marmo bianco. Al centro di essa una fontana zampilla tutto il giorno, la cui acqua viene costantemente recuperata dalle vicine sorgenti fluviali. Attorno a tutta la piazza sorgono gli edifici più imponenti di Kiri, tra i quali la Residenza del Mizukage e l'Amministrazione, divisi da una delle strade principali che diparte dal lato est della piazza.
Zona controllata da: Amministrazione
Gestore: Amministrazione - 2° Piano - Ufficio Attività Produttive
Edited by Fujiko M. - 4/5/2010, 01:04. -
.Ed anche quella era fatta. Segnatomi li in amministrazione per tornare ad avere qualcosa da fare nella vita mi diressi mestamente verso l' uscita del palazzo. Ero abbastanza sovrappensiero a dire il vero. Gli attacchi di Kaku si facevano sempre più insistenti ed ero certo che avrei dovuto nuovamente affrontare il demone. Non volevo lasciargli di certo così facilmente il mio corpo.
E mentre proseguivo, con i miei pensieri non mi accorsi del ragazzo che era davanti a me. Infatti ci andai a sbattere allegramente contro. Feci un passo indietro, mugolando per la colossale figuraccia appena fatta. E quando i miei occhi si fermarono si posarono sulla figura ormai conosciuta di Meriu Kaguya.« Mh, ciao Meriu, scusami per la botta, non t' avevo visto. »
Dissi quasi sbuffando. Ero pensieroso ed a dire il vero un pò di vedeva. Anche se dubitavo fortemente che a Meriu Kaguya glie ne importasse qualcosa. Meglio così, non avrei dovuto inventarmi varie balle per evitare di dirgli che era colpa di un Biju.. -
Meriu.
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Pensato
ParlatoLa sua ultima azione era stata iscriversi per prendere parte alle Squadre Speciali di Kiri. Non gli interessavano più di tanto, ma doveva giusto combattere contro al tempo, che in continuazione lo attanagliava. Non aveva nulla da fare, durante quel periodo. Stare alle Mura, girarsi, rigirarsi. In un certo senso avrebbe anche potuto andarsene, ma il suo legame con Kiri, anche se on era scritto o enunciato verbalmente, era più forte di quanto ci si potesse aspettare.
Forte come la figura che gli arrivò addosso, che si catapultò senza preavviso contro al Kaguya.Ohi. Guarda un pò chi c'è, Itai.
Lo guardò in volto, senza sorridergli. Sembrava quasi la tipica scenetta teppista-vittima, anche se in realtà non era così. Si distanziò con un passo e Meriu lo guardò per bene, da piedi a testa. Era cambiato. In fatto di muscoli almeno.Vedo che ti sei rinvigorito. Ma perchè quella faccia ?
Aveva un'aria cupa, quasi fosse successo qualcosa. Quel Meriu comprensivo era abbastanza raro, ma nelle poche occasioni in cui si presentava era prezioso e si dichiarava molto comprensivo.. -
.Pe un tipo abbastanza stecchino come me un cambiamento fisico così sostanzioso era abbastanza evidente. E Meriu, che a dire il vero mi conosceva da quando ero decisamente meno prestante, notò subito la differenza. C' era anche da dire che quell' addestramento fatto con Hideki mi aveva distrutto.
« Muscoli? Bè si, mi hanno quasi ucciso per arrivare a questo livello, ma ne è valsa la pena... Comunque, sono solo un pò pensieroso, problemini vari qui e li... Ma di un pò, anche tu sei entrato nelle squadra speciali? »
Chiesi a Meriu cercando di devare l' argomento. No, parlare di Kaku non era assolutamente nelle mie priorità. Magari un giorno mi sarei svelato, ma per il momento era meglio starsi zitti.. -
Meriu.
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Pensato
ParlatoLa risposta fu soddisfacente, anche se Itai stava cercando di sviare riguardo all'argomento. Meriu se ne fece una ragione. Perchè insistere ?Bèh, anche se penso che tu lo sappia già, per arrivare ad un traguardo importante bisogna rischiare di morire. E' il fondamento per migliorare al massimo delle nostre possibilità.
Un tono comprensivo, quasi affettuoso, anche se Meriu non si sarebbe mai immaginato di fare questa impressione. Il suo volto ritornò lievemente tranquillo, prima che la sua testa si girasse e si rigirasse verso Itai. Rispose alla sua domanda, senza sviare argomento.Non lo so ancora. Comunque ti auguro di essere preso, giovani come te dovrebbero essere il fondamento per Kiri. Io purtroppo sto impazzendo. Tutta questa noia mi ucciderà.
Una domanda generale, banale. Nulla di più adatto per una conversazione con un vecchio allievo.
Comunque, sempre parlando di squadre speciali, in quale hai deciso di inserirti ?. -
.Sorrisi amaramente a quella domanda. In che squadra poteva finire un Ninja che era ancora il punto di non amare la sua patria? Non amavo Kiri. La rispettavo, non l' avrei tradita (almeno, non l' avrei mai fatto a cuor leggero), ma non l' amavo.
« Attacco. Purtoppo... non mi sento ancora pienamente di queste parti. »
Già, dopotutto come potevano due mesi o poco più farti scordare la vita condotta per diciotto anni da un' altra parte? Konoha non me la sarei mai e poi mai dimenticata, anche se la odiavo. E l' amavo allo stesso tempo.. -
Meriu.
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Pensato
ParlatoLa risposta era già attesa al Kaguya. Attacco. Quale miglior metodo per andarsene da Kiri, dimenticandosi per un pò di tempo la noia che essa portava con sè ?Buona scelta, precedere la noia e morire sotto ai colpi dei nemici, che ne dici ?
Domanda indiscreta. Chi avrebbe mai potuto dire il contrario ? Forse un tantino provocatoria. Erano amici, in fondo.
Scherzo, comunque anche io attacco. Me ne voglio andare da Kiri, voglio allontanarmi. E' così noiosa ultimamente. Ma dimmi, perchè sei venuto a Kiri se non ti senti ancora legato a lei ?
Se è una domanda indiscreta picchiami pure, eheheh.. -
.Bella domanda quella. Ma la domanda era facile, anzi scontata. La maggior parte dei Ninja quando decideva di tradire lo faceva per dirigersi verso una meta precisa. Io invece non avevo meta, ma avevo avuto solamente la necessità quasi disperata di allontanarmi da Konoha.
« Perché volevo solamente andare via da Konoha.
Ma direi di finirla di parlare di me, prima che mi finisco di deprimere. Di un pò, davvero così rafforzato mi vedi? »
Un pò mi ci dovevo abituare, ma da quanto avevo potuto notare io stesso l' addestramento di Hideki aveva sortito i suoi effetti. Ed anche se Kaku rompeva non osavo minimamente immaginare cosa fosse successo se avessi liberato il suo potere.
Dire che sarei diventato una paura bestai era poco.. -
Meriu.
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Pensato
ParlatoSi, ma non montarti la testa, non sarai mai forte come me.
Un sorriso, poi i suoi occhi si chiusero e il volto tornò ad essere piuttosto inespressivo. Uno sbuffo mischiato ad un sorriso.L'ultima volta che ti ho visto è stato a Mukegakure, quel villaggio dove era scomparso il bambino, non ricordo il nome, ma in quell'occasione eri piuttosto deboluccio. Eri fiacco, ecco tutto.
Sorrise, prima di appoggiarsi al muro con le spalle.
Ora sembri molto più slanciato, hai un fisico più possente. Forse a qualcuno che non abbia visto il tuo radicale miglioramento sin dalla tua giovane età, se così possiamo definire la tua situazione ai pesi, non lo noterebbe. Ma io l'ho visto.
Tu sei migliorato molto da quell'addestramento, Itai.Eppure penso che tu non sia ancora in grado di battermi, non offenderti eh.
Comportamento provocatorio. Prima un discorso comprensivo, poi un movimento non altrettanto uguale. Gentile e poi stronzo. Un sorriso, impercettibile da Itai.
Comunque me ne vado, ho molti impegni, ci vediamo.
Come avrebbe reagito il giovane ?. -
.Quella sua affermazione mi fece sorridere. No, probabilmente non ero in grado di batterlo, aveva ragione. Ma di certo potevo fargli vedere qualche meraviglia. Non parlai mentre si voltava e si allontanava. Mi limitai a togliermi i pesi dalle gambe [Velocità: 200->350] e mentre lo facevo richiamai a me il chakra di Kaku. Questo mi invase il corpo, donandomi per pochi secondi una velocità ed un' agilità fuori dal comune [Velocità: 350->450]. Spiccai un balzo in avanti, amngiandomi la poca distanza che ci separava, con un piede toccai la sua testa e feci una capirola atterrando davanti a lui.
« Non potrò batterti, vero, ma non provocare una persona per poi darle le spalle. »
Ero abbastanza divertito. E chissà se aveva notato la velocità a cui mi ero mosso. Il mio pensiero andò alle mie capacità nel caso in cui fosse stato Kaku a comandare.
Avevo il dubbio di poteri diventare più veloce di Meriu stesso.. -
Meriu.
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ParlatoSi, ora posso dirlo, sei davvero migliorato.
Lo vide sfrecciare sopra alla sua testa e, nel mentre in cui toccava terra, il Kaguya scattò in avanti con Velocità incredibile {600}. Itai se ne sarebbe accorto appena toccato terra, ma la Naginata ossea stava già portandosi fuori dal fodero, altrettanto velocemente, per poggiarsi sul collo del giovane, con rapidità immensa {700}.Ma non sfidarmi nella velocità, potrei diventare piuttosto fastidioso per te.
Girò le spalle con un sorriso sul volto, allontanandosi verso la zona del clan Kaguya. Un ultimo sguardo.
Per la cronaca l'ho fatto apposta. Volevo testare le tue capacità. Complimenti Itai.Se mai avessi bisogno, sai dove trovarmi. Da quel che vedo hai già imparato tutto ciò che un buon Genin deve sapere, o mi sbaglio ?
. -
.Meriu era veloce. Era maledettamente veloce. Anche se, bisognava ammettere che io non avevo usato tutto il mio potere. Avrei potuto eguagliarlo in velocità, proprio li, in quel campo dove in quel momento si stava vantando.
Sorrisi appena senza spaventarmi per la Naginata puntata alla gola. Però c' era da ammetterlo, Meriu era una scheggia.« Sono cambiate un bel pò di cose dall' ultima volta.
Peccato che non possa farti vedere cosa ho imparato. »
Ma a quelle parole non ricevetti risposta. Meriu mi salutò ed andò via, lasciandomi con un interrogatorio. Davvero sapevo far tutto quello che un Genin doveva fare? La mia mente ragionò un attimo e sorrisi, rincorrendolo appena, superandolo e sbarrandogli la strada.« Insegnami a camminare sull' acqua. »
Ammettere i propri punti forza, vantandosene poteva anche essere bello, ma lasciava intravedere quelle che erano le debolezze. Dichiarare le proprie debolezze era un comportamento onorevole e strategicamente furbo. Dichiarando le proprie debolezze e le proprie carenze ci si assicurava che l' avversario avrebbe cercato di sfruttarle. E si poteva quindi agire di conseguenza. Avevo ammesso la mia carenza e per me ogni scusa era valida per imparare.. -
Meriu.
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Pensato
ParlatoItai non era il primo. Molti altri prima di lui, finora circa 6, gli avevano chiesto di insegnarlielo. Era strano che non lo sapessero fare da sè. Un sorriso competitivo. Meriu si girò. Lo guardò in volto.Certo, Itai.
Girò le spalle. Una nuova meta, un nuovo obiettivo. Addestrare un vecchio allievo, un vecchio amico.
Seguimi.Continua [Qui]
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Marko1995.
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In Piazza
Giunto nella piazza di Kiri mi legai il nuovo coprifronte al posto di quello vecchio, che riposi in una delle tasche posteriori. Abbassai il cappuccio, potevo anche farmi riconoscere da quel momento. Il gatto che avevo incontrato pochi secondi prima mi seguiva a distanza di qualche passo. Era silenzioso mentre camminava, anche con il mio udito fine non riuscivo a sentirlo, e il suo muso era completamente inespressivo, per quanto può esserlo quello di un gatto. Era ostinato l'animale. Cercai di seminarlo nella folla, ma dall'altro lato della piazza mi ricomparse davanti. Mi avvicinai a lui guardandolo negli occhi.« Vuoi essere mio? Lo sarai, il tuo nome d'ora in poi sarà Neko. »
Il gatto si avvicinò a me. Con la lingua ruvida mi bagnò il palmo della mano. Poi calò la testa. Sembrava quasi uno schiavo.. -
.
Tra tutta la gente immaginavo di trovare a Kiri non avrei mai e poi mai pensato di beccare li Ishimaru Uchiha.
Insomma era di Konoha, un foglioso amante del sole.
Che ci faceva nella fredda ed umida Kiri?
Mi avvicinai quindi e quando fui dietro di lui furtivo, presi la sua maglietta da dietro.
Se ci fosse riuscito l' avrei trascinato dietro e l' avrei voltato verso di me.
Grande sarebbe stata la mia sorpresa nel notare il coprifronte rigato.- Che ci fai qui? -
Gli chiesi guardandolo negli occhi, con un tono abbastanza severo. Perché era venuto nel paese più triste di tutti?.
