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Negli archivi di Oto questa costruzione è schedata come "casa" del valore di 4000 ryo e attualmente in possesso dello shinobi, chunin del villaggio, Amanimaru.
Essa è collocata all'ingresso del bosco dei sussurri e un tempo si presentava come abitazione di campagna. Spesso veniva utilizzata dai ninja come rifugio notturno in tempi di addestramenti oppure come zona di ristoro per i viaggiatori e/o visitatori più audaci riuscendo a fruttare anche qualche soldo al villaggio del Suono.
Oggi è una catapecchia. Completamente in rovina è quasi impossibile riconoscerne la natura primaria di abitazione. Le travi di legno sono mariscenti e in molti casi spezzate, il mobilio è ricorperto da piante rampicanti e dalla polvere, le finestre sono rotte e grosse ragnatele ricoprono ogni angolo della casa. Uno sgradevole odore di escrementi caratterizza il posto; infatti le belve della foresta sono solite trovare riparo dalla pioggia o dal freddo sotto le inclinate travi o i moblili alti.
Edited by DioGeNe - 21/2/2010, 15:15. -
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I fatti come sono veramente.
Il posto dove fui condotto dopo aver lasciato tutti quanti i miei armamenti fu una piccola catapecchia fatiscente all'interno della foresta. Non mi lamentai, non era necessario farlo. Non volevo una reggia, solamente un post sicuro dove poter parlare con il secondo ninja più forte di Oto, per il momento.
I miei due compagni rimasero accanto a me, uno di loro prima di entrare aveva preso il cane randagio presentandolo come suo fido compagno, portandoselo dietro. Quindi in realtà ero accovacciato ai piedi del tavolo, fingendo di dormire, lasciando che la mia copia parlasse.
Non mi fidavo ancora, non sarei stato così stupido da fidarmi troppo.
Come ben sa, Yami Kabane è morto.
Feci una pausa, lasciando che quelle parole decantassero sul pavimento. Poi ripresi a parlare.
Ad ucciderlo, è stato il mio Mizukage. E per questo, me ne vergogno profondamente.
Dissi poi, prendendo il coprifronte che tenevo legato sulla mia cintura, voltato, così che nessuno potesse osservarlo. Gli mostrai il coprifronte Kiriano e i miei due compagni fecero lo stesso. Tutti ninja di Kiri.
Un atto imperdonabile, che non potrà essere non punito, immagino. Voi di Oto sarete molto arrabbiati, ma non sono qui per supplicarti di lasciare in pace Kiri. So che probabilmente non succederà e anzi, ciò non deve succedere.
Feci una nuova bne pausa per lasciare a Diogene il tempo di riflettere sulle mie parole che sembravano prove di senso. Perché un Kiriano voleva la guerra? Cosa ci avrebbe guadagnato nel mandare il paese allo sfacelo?
Shiltar Kaguya, nel suo prima anno da Mizkukage, ha anteposto i suoi rancori personali vero un traditore del suo clan alla sicurezza del villaggio. Ha combatutto, uccidendo, un uomo che nel frattempo era diventato importante ad Oto, per questo, deve pagare. I ninja di Kiri che potrebbero soffrire di questa guerra sono ancora all'oscuro delle misfatte del Mizukage se non chi ne è stato direttamente colpito.
Quindi presi un foglietto e lo porsi a Diogene. Se l'avesse aperto, avrebbe avuto la prove dell'inganno di Shiltar. Shiltar aveva adescato Yami fingendosi me, uno dei suoi allievi, sfruttando il pandemonio suscitato dall'attacco alle mura di Oto.CITAZIONEEntrambi sappiamo chi sei, quindi non serviranno molte parole: nel cercare delle informazioni ho usato il tuo nome per poter avvicinare una fonte, ma non ti preoccupare, sottolineerò con la stessa che tu non hai niente a che fare con le mie azioni.
In ogni caso, per alcuni giorni non sarò al villaggio, quindi sta più attento possibile a chi potrebbe apparire alle Mura.
Sandaime Mizukage,
Shiltar Kaguya.
L'intestazione della lettera, ovvero il suo destinatario, era stata cancellata, visto che svelava un importante segreto.
La lettera è stata spedita a un ninja di nostra comune conoscenza, un certo Itai Nara, allievo di Yami Kabane. Io sono un ninja di Kiri, non aspiro a rubare il posto al Mizukage, ma aspiro a deporlo.
Quindi sbattei un pugno sul tavolo con una certa rabbia, senza usare però molta forza. L'argomento mi provocava ancora una certa rabbia.
Le leggi le conosci, per deporre un Mizukage è necessario che un Amministratore ne faccia domanda al popolo. Dopo che lui, da Amministratore è diventato Mizukage non ha più nominato un Amministratore di villaggio. Inoltre gode del consenso quasi totale del clan Kaguya, che renderebbe problematico deporlo così, su base popolare.
In tal caso lo si fa scendere dalla sua sedia con la forza, ma per questo, la mia forza non basta. Sono qui perché so che tu, come me, saputa la morte di Kabane hai un obiettivo: farla pagare a Shiltar, sebbene per motivi differenti, ma sottigliezze come le motivazioni sono sono un problema. Ho sentito del tuo valore, Diogene, per questo ho bisogno di te per far uccidere il Kaguya.
Mi rilassai contro la sedia. Muovere guerra contro Kiri sarebbe stato giustificato nel caso di una resistenza del Mizukage. Altrimenti Kiri non aveva colpa per le gesta sconsiderate di chi se ne professava il capo. Aveva smesso di diventarlo quando aveva agito contro gli interessi di Kiri, per risolvere le sue antiche divergenze personali.
Se Oto dichiarasse guerra a Kiri, potrei sfruttare il colpo per rendere il Mizukage impopolare e odiato. Quindi si aprono due scenari, di cui il primo è altamente improbabile, ovvero che il Mizukage si consegni di sua spontanea volontà per il bene di Kiri, oppure no. In quel caso ho bisogno di alleati forti e validi per finirlo.
Il suo corpo, la sua taglia decisamente cospicua sarà la vostra ricompensa. Si aggira intorno ai trenta milioni di Ryo, anche se ora mi sfugge la cifra esatta.
Gli lasciai dieci secondi di tempo per provare a riflettere sulle mie parole, anche se non desideravo una risposta immediata. Il mio piano era folle, Mizuku e Kira me lo dicevano sempre, ma aveva un fatto fondamentale alla base: il Mizukage restava tale finché Kiri lo voleva. Se ci fosse stata una guerra, Kiri non l'avrebbe più voluto. A quel punto io ne avrei preso il posto.
Non avevo sete di potere, non sapevo che farmene di quel cappello.
Ma era l'unico modo per garantire un futuro sereno ad Ayame, perché altrimenti Kiri sarebbe stata devastata dalla guerra.
Che cosa ne pensi, Colosso?
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Brando O'Kaais.
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CITAZIONEChe cosa ne pensi, Colosso?
Nulla sarebbe cambiato al di fuori della catapecchia, ma nessuno avrebbe più sentito cosa veniva detto al suo interno. E certo nessuno sarebbe potuto irrompere, merito di un maestro sigillatore. Dal pavimento in mezzo ai due ninja, una figura grama con una strana luce negli occhi sarebbe apparsa come quando era giovane, come quando il Mikawa l'aveva conosciuta. In una nuvola nera come la pece, bloccata da una sorta di divisa costrittiva, rilasciò tutto il suo chakra sebbene non al livello dei presenti, all'interno della catapecchia.
<< AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA PENSO CHE LE MIE DOTI DI PROFETA NON SIANO MAI STATE PRESE SUL SERIO, ECCO COSA NE PENSO ! >>
La figura priva di gambe, poichè le sue ginocchia erano del tutto immerse nella pozza nera, si sarebbe allungata fino ad avvicinarsi al volto del Mikawa. Quindi gli avrebbe puntato un dito dritto contro il naso.
<< Uhm, si, si, ti sei fatto vecchio e brutto Alosyus! Fortuna che avevo impresso il sigillo su tutte le mie proprietà, non sarei mai andato a pensare che tu saresti stato un poveraccio di tale livello, con tutti i bei palazzi che ho lasciato, vergognati! >>
Quindi ritornato al suo posto, si sarebbe voltato verso il Nara, avvicinandosi anche a lui, sebbene meno che a Diogene. Iniziò ad accarezzarsi lo spazio tra lo stomaco e il petto, e assunse un'espressione disgustata.
<< A te non vengo vicino. L'ultima volta mi hai fatto male bastardo. >>
La strana figura si accasciò su quella che sembrava essere una poltrona nera apparsa sotto le sue gambe, e la pozza scomparve. Accavallò gli arti inferiori, e tirò fuori un sigaro nero dal suo stesso corpo. L'uomo fece qualche tiro dal bastoncino di tabacco, poi prese a parlare con tono più severo.
<< Ohi, Mikawa, non avrai mica creduto che una cosa come la morte fisica mi potesse fermare vero..? Avevo appoggiato un sigillo speciale di mia creazione nelle mie proprietà nel caso in cui tu e questo tipo vi foste incontrati. Già che ci siamo, quando avrete portato avanti il vostro discorso sul piccolo Kaguya che sembra fare confusione, è il caso che vi informi su alcune cose, potrò restare in questa forma per qualche ora, ancora. >>. -
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Yami, il Mizukage, la guerra...e...e...Jotaro?!
Quando il buco nero comapre nella stanza penso al peggio:il kokage è in grado di fare queste cose. Balzo dunque all'indietro repentinamente quando noto che...
La stanza prende le originarie sembianze che la rendevano quel posto che tanto mi ha affascinato al mioa rrivo ad Oto. Nulla è fuoriposto, tutto è pulito, l'antico e caratteristico odore di dolci ora ricopre il nauseante fetore degli escrementi e il gracchiare della nera cornacchia, fino a qualche istante fa presente davanti la porta, adesso è scomparso.
In rare occassioni mi sono trovato più sorpreso.
Quando la figura compare per tre quarti dalle tenebre e inizia a parlare subito capisco di chi si tratta...impossibile (?) Ma cosa sta accadendo?! Che il mondo finalmente stesse cambiando, come ho sempre sognato? Conoscevo delle sviluppate abilità nei Funjutsu dell'immortale ma mai avrei pensato che fosse in grado di ingannare la morte del corpo.
" HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA...Oto ha perso un grande ninja, Jotaro. Sei sempre stato un megalomane ma, se seri riuscito a prevedere questo, avresti ben potuto indovinare il luogo di incontro conoscendo me, il mio gusto nel dare poco dell'occhio e le precazuioni che adotto per proteggere il villaggio."
Poi si avvicina al mio interlocutore. Gli dice qualcosa che mi fa riflettere e subito quello che rapresentava solo un primo inziale sentore di camuffamento (la voce innaturale e la presenza improvvisa dell'ignoto cane) prende più consistenza. Durante nel nostre avventure l'unico ninja che è stato in grado di infliggere a Jotaro danni davvero consistenti, tanto da fargli provare persino dolore (e non eccitazione come avvertiva di solito) è stato Itai; lo stesso traditore del clan Nara di cui il mascherato mi ha un istante prima parlato. E' solo una coicidenza? Una ipotesi del genere avrebbe risposto anche ad una dei miei quesiti che avrei posto al kiriano: come faceva ad essere in possesso di quella missiva? Itai Nara non è un ninja sprovveduto o tanto debole da non sapersi tenere un segreto del genere.
Comunque è solo una supposizione; inoltre ho dato la mia parola, per quanto riguarda lo smascheramento del ninja, che non gli avrei ordinato di levarsi la maschera. Se avesso voluto lo avrebbe fatto autonomamente.
Intanto con il suo solito fare da "posa per i fotografi" Amanimaru si accomoda e, acceso un sigaro (probabilmente tutta una illusione), ci prennuncia il suo intendo di informarci su alcune cose...
" Se il tempo ti è avverso, parla Jotaro. La questione Suono-Nebbia è delicata e le trattative di guerra possono farsi lunghe. Magari queste tue informazioni possono illuminarci riguardo lo stesso argomento di discussione. Inoltre, per quanto il Kokage possa fregarsene del villaggio, non so quanto tempo possa impiegarci per scoprire questa illusione."
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Non riuscimmo a finire il discorso, almeno per il momento. Non mi resi conto di essermi addentrato in un posto dall'aria strana, quasi mistica. Diogene sembrava aver fatto tutto per caso ma l'uomo che mi si rivelò davanti comparendo dalla bocca dell'inferno era Amanimaru.
Quel maledetto bastardo di Amanimaru, al quale dovevo ancora un orecchio e un polmone perforato. Mi resi conto che era lui dopo le parole di Diogene, avevo fatto male a così tanta gente che non mi veniva in mente chi era quell'essere che era comparso dal pavimento.
Sorrisi sinistro, celato dalla maschera. Se lui sapeva chi ero, allora tanto valeva scoprire tutte le carte in gioco.
Avanti, non te la sarai presa per un combattimento?
Enzeru scomparve. Scomparvero anche i due ninja. Il cane fu avvolto da una nuvoletta di fume e dal pavimento mi alzai io, con la stessa armatura addosso.
Portai entrambe le mani sull'elmo e me lo tolsi, posandolo per terra, rivelando i miei capelli biondi e un viso ad entrambi conosciuto. Mi tolsi dalla gola con uno strappo il distorsore vocale e quando parlai la voce era ormai quella nota ai due.
Se ti consola, non sei quello a cui ho fatto più male. Ne è passato di tempo, a cosa si deve questa tua visita direttamente dall'inferno?
Domandai, sapendo benissimo che quella era un'immagine dovuta a un jutsu che si era attivato con la nostra comparsa, più che una rimpatriata tra avversari e compagni con inviati direttamente dalle viscere dell'aldilà.
A questo punto non mi rimane che rivelarmi. Sono io quello che vuole uccidere Shiltar e attualmente, sono anche l'unico che potrebbe diventare Mizukage al suo posto.
I motivi non cambiano, ma si aggravano. Aggiungo a quanto detto la vendetta personale per aver ammazzato il mio sensei e per aver tradito la mia fiducia fingendosi me.
Adesso parla, sono curioso di sapere e noi abbiamo tutto il tempo del mondo, tu invece no. I demoni dell'inferno non lasciano scappare per troppo tempo le loro prede.
A dire il vero l'ultima frase era più ironica che seria, cosa abbastanza evidente.
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Brando O'Kaais.
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<< Voi due vi rivolgete a me come se io fossi un cadavere! In realtà scommetto che nessuno di voi due è realmente andato a cercarlo, eh? Dico bene? In ogni caso, non me la sono presa semplicemente volevo sputtarnarti, non ho mai sopportato la gente che viene in casa mia con una maschera. Ora. Di metodi per far fuori Shiltar senza creare troppo scompiglio non ce ne sono pochi. Se ci fosse un monaco in Oto potrei fare un modo che il sangue di Shiltar gli arrivi ma sono sicuro che nn sia così. E per quanto riguarda il Kokage, è solo un buono a nulla messo dove si trpva da mio padre, che ha perso il senno di questo mondo da parecchio tempo. >>
Iniziai a gesticolare con le dita per cercare di riflettere, per capire da dove inziare a parlare.
<< Uhm, dunque, circa parecchi anni fa, dato che non conosco la data odierna, il mio padre adottivo pensò bene di utilizzare delle componenti del mio corpo epr creare tre copie del mio essere, queste tre copie fino a che ero vivo, dormivano, e io ignoravo la loro presenza. Quando ho saputo di questa storia le ho cercate, per distruggerle, ma ahimè ho scoperto solo la posizione di una di queste, si trova a Suna, il suo nome è Brando, e ormai sono più che sicuro che abbia recuperato parte del mio corpo. Quando lui morirà, sarà il clone di Kiri a destarsi, è nascosto sotto l'ospedale della città. Il mio patrigno aveva fatto in modo che questi ninja venissero inseriti nel villaggio come comuni ninja, il che significa, che se sarete in grado di uccidere la copia di Suna, avrete un potente alleato all'interno della nebbia. Se non ho profetizzato male, e visti gli ultimi avvenimenti direi che me la sto cavando bene, quel ninja dovrebbe possedere una capacità simile a quella della resurrezione impura, che gli permetterà di controllare i cadaveri. >>
Gesticolai ancora.
<< Non voglio mettervi confusione. Sappiate che prima di lasciare questo mondo creai un virus per distruggere queste copie, il tipo di Suna probabilmente usando la sua tecnica cercherà di inglobare parte del mio corpo dentro di sè, per attingere al mio potere, questo fatto lo infetterà, e da lì a poco ci resterà secco. Se volete il mio aiuto non dovrete fare altro che portare a Kiri questo cadavere, sotto l'ospedale. Il tipo di Suna ha con sè un libro nel quale ho scritto le mie previsioni del futuro, quindi quando la copia di Kiri vi vedrà in possesso di tali cose, vi aiuterà, nel caso in cui non volesse farlo, quando prenderà il controllo del cadavere dell'uomo di Suna contenente parte del mio corpo, io gli penetrerò nella testa. Semplice no? In ogni caso non dovete avere fretta, tanto probabilmente il Mizukage a breve partirà per un viaggio. Potete scommetterci...Alcuni miei vecchi amici staranno facendo un po di confusione in accademia, il che creerà la necessità di un incontro tra i Kage. >>. -
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Tutto molto interessante...
Itai si mostra per il chunin della nebbia che ho avuto modo di conoscere in molte occasioni. Il suo spirito ambizioso mi piace...altro che il bene di Kiri, vuole il potere! Perlomeno sarà un ninja con le palle a sostituire Shiltar, uno shinobi che nonostante tutto merita rispetto in quanto valoroso combattente. Siamo amanti dell'arte della guerra, questo ci accomuna.
Che dire di Jotaro...è un ninja dai mille segreti. La sua storia mi convince in pieno e la rospettiva di avere un valido alleato all'intero di kiri è un'occasione più unica che rara.
" Molto bene. Andrò io ad occuparmi di questo Brando di Suna. Al contempo tu, Itai, ti farai trovare a Kiri per dare il buon giorno al corpo nascosto nel tuo villaggio. Insieme mi raggiungerete di nuovo qui ad Oto. Se dovesse far storie costringilo con la forza, quando mostrerò lui il libro di Jotaro se ne convincerà."
Tralasciando ancora il tema della guerra, continuo rivolgedomi all'Immortale:
"Amanimaru c'è qualche possibilità che Oto possa riaverti tra le sue fila?". -
Brando O'Kaais.
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Il fantasma iniziò ad afflossciarsi su se stesso, finendo nella pece.
<< Non ufficialmente lupo, non ufficialmente..... >>. -
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Restai in silenzio, ascoltando la storia narrata da Amanimaru. Io rimasi in silenzio, osservando distrattamente quel fantasma. C'era un possibile alleato a Kiri, avrebbe fatto comodo.
E sia, ci possiamo provare. In qualsiasi caso, Amanimaru, spero veramente che ti rivelerai utile.
Il chakra del demone iniziò a fluire fuori dal mio corpo, ingrossandosi e interagendo con tutto l'ambiente circostante. Parecchi animali fuggirono spaventati e fila di intesetti si allontanarono, seguiti dai topi annidati nei muri.
Io devo prendere il posto di Shiltar, prima che lui rovini definitivamente Kiri, posso diventare fastidioso se ingannato.
Detto ciò il chakra si ritirò, nessuno avrebbe più avvertito la presenza ingombrante di quel chakra demoniaco, persino gli insetti sarebbero tornati indietro, come se nulla fosse successo. Poi Amanimaru sparì.
Siamo stati interrotti bruscamente Diogene, anche se in maniera interessante. Il mio piano, comunque, non cambia. Kiri deve odiare Shiltar per non cadere nel caos dopo la sua caduta. Non ho fretta, devo conquistare il frado di Jonin prima di tutto. Sarai ricompensato, Diogenes, se accetterai di darmi il tuo aiuto causando questa guerra, ma a dispetto di quanto mi posso dichiarare... belligerante, c'è una condizione essenziale, perché tutto ciò è nato da un errore di Shiltar, non di Kiri.
Mi fermai qualche secondo.
Shiltar deve essere l'unica vittima di questa storia. Non ci sarà bisogno di spargere sangue innocente in maniera inutile. Se sarà necessario uccidere qualcun'altro non avrò ripensamenti, ma la guerra non si dovrà combattere. Voi avete perso Yami per colpa di Shiltar, Kiri perderà Shiltar grazie agli Otesi. Il conto sarà patto, anzi, qualcosa in più per voi, un Mizukage per un Amministratore.
Allora Diogenes-san, Oto vuole vendetta?
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Il demone scalpita all'interno dell'involucro umano rappresentatao da Itai . Il chakra esce copioso dal suo corpo spaventando animali e insetti...che interessante personalità. Quando Jotaro abbandona la scena, rispondendo in modo ambiguo alla mia domanda, tutto ritorna alla normalità. L'illusione si spezza e la decaduta realtà del luogo riprende forma.
Segue il discorso di Itai. In parole povere propone una guerra contro Shiltar in modo da evitare un conflitto tra villaggi. Per l'errore di un singolo si può condannare l'intero suo popolo? Io penso di si; tuttavia Oto da tempo ha perso quella fama di paese malvaggio, convertendosi al buonismo accademico e alla pace tra i villaggi. Devo fare gli interessi dei miei concittadini e lasciare da parte il mio spirito belligerante, almeno per questa volta. Ma se il Lupo di Oto non deve picchiar duro le mura della Nebbia allora la ricompensa dovrà essere alta...
" Dimostri molta più saggezza di quanta te ne attribuissi, Itai. Ricorda però che stai parlando, attraverso me, al villaggio del Suono, per tanto i tuoi raggionamenti sul " un Mikukage per un Aministratore" non reggono ai miei occhi. Ad Oto interessa un reale ritorno per la morte del suo esponente più rappresentativo...
In due mesi riuscirò a diventare Kage di questo villaggio e quando ciò accadrà avrò il potere necessario per gestire il conflitto scaturito dalla morte di Yami per mano di Shiltar nel modo che più ritengo giusto. L'intero popolo accetterà la mia decisione se e solo se questa è finalizzata al bene del villaggio intero; quindi ascolta bene demone della Nebbia. Dalla morte del solo massimo esponente del clan Kaguya, Oto, che nella mia figura promette di cointribuire concretamente al colpo di stato, dovrà ricavarne:
1 )il cadavere e la taglia di Shiltar
2) la promessa che Kiri non muoverà mai guerra ad Oto
3) una alleanza militare per la quale in caso di attacco nemico nei confronti di Oto, Kiri spedirà in tempo utile il 30% del suo arsenale bellico, armi e ninja, in supporto del Suono
4) l'apertura di nuove rotte commerciali tra i due villaggi e la diminuzione dei costi di importazione delle merci provenienti da Kiri del 30% [+15 livelli].
Solo a queste condizioni Oto si vincolerà a Kiri nell'uccisione del solo Mizukage Shiltar per quanto concerne la questione "Yami Kabane". Allora, futuro Kage della Nebbia, accetti le mie condizioni?"
Serio e deciso pronuncio la ponderata favella. Lo sguardo è serio come non mai e lo sguardo fisso in quello di Itai. Da qui non si scappa; sulle spalle del ragazzo pendono le vite di innumerevoli persone. Il braccio è teso in avanti e la mano è aperta pronta ad accogliere quella di Itai.. -
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Porre condizioni, trattare. Era qualcosa che non era da me, l’irruento piccolo Nara che ragionava sempre troppo poco – che controsenso lampante - .
Eppure ogni mia facoltà celebrale, in quel momento, era concentrata nel valutare quanto più rapidamente possibile le proposte e le intenzioni del Mikawa, che aveva teso una mano in segno di accordo. Stringerla sarebbe stato giusto e facile, non stringerla subito parlandoci, sarebbe stato un indiscutibile segno di ragionevolezza e coraggio.
« Diogene-san, prima di accettare la tua proposta voglio farti notare una cosa. Il punto primo è accettabile, del cadavere di Shiltar non me ne frega niente, anche se ciò dovesse significare regalarvi un Kaguya. Il terzo e il quarto punto sono altresì accettabili, per quanto unilaterali. La parte economica sarebbe alquanto vantaggiosa per le nostre esportazioni, mentre per quella belligerante, bé, hai fatto bene a specificare in caso di attacco nemico
È il punto secondo che contesto. La promessa di non muovere mai guerra è inutile, perché la guerra sarebbe la punizione per aver mosso guerra. Sarebbe comico se per aver dichiarato guerra a Oto, Oto dichiarasse guerra Kiri e l’attaccherebbe, tragicamente comico. Su questo punto, ti basti la promessa che la pace è ciò che desidero e che eventuali screzi preferirò sempre risolverli di persona, senza mobilitare forze armate prima. »
Fui io a tendere la mano questa volta. Quel chiarimento era necessario, anche se avrei potuto stare zitto per rinfacciarlo magari in futuro, se mai ci fosse stato bisogno.
Preferivo comunque fare le cose chiare, non avevo motivo di ricorrere a questi mezzucci.. -
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" Essia! Da adesso abbiamo un patto Itai del clan Nara. Se non lo rispetterai io lo saprò."
Nel momento in cui il giovane mi avrebbe stretto la mano, un vincolo dal potere trascendente ci avrebbe uniti per l'eternità. Itai avrebbe potuto sentire il "peso" di quella stretta sulla sua stessa pelle...la morsa letale attanaglia i nostri polsi con estrema veemenza. Sottrarsi adesso? Impossibile. Il Patto di Sangue ha messo le nostre firme sull'accordo appena preso; il sangue suggella l'alleanza, il chakra ne permette il compimento.
Il tutto non sarebbe durato più di qualche secondo. Liberata la morsa mi dirigo verso la porta con passo spedito:
" Ufficialmente questo incontro non ha mai avuto luogo. Quando lo riterrai opportuno mettiti in contatto con me e arriverò. Questione di giorni ed andrò a Suna alla ricerca del secondo corpo di Jotaro; intanto tu prendi possesso dell'ultimo involucro. Esattamente tra 20 giorni arriverà una mia missiva alle mura di Kiri, firmata Brando...fatti trovare lì, contiene gli esiti della cattura e eventuali nuove complicanze e/o direttive sul caso."
Senza dare tempo al giovane di rispondere mi sarei dileguo tra gli alberi del bosco dei sussurri.
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[Continua da Qui]
Non avrei fatto la strada più breve per giungere alla baracca dal South Gate. Percorrendo intricate vie, ma stando ben attento a non passare due volte nello stesso punto, avrei condotto il mio ospite nell'abbandonata baracca ai confini del bosco, lo stesso luogo dove portai Itai quando venne a chiedermi di uccidere Shiltar. Il passo svelto da me imposto ci avrebbe fatto percorrere quella distanza in poco più di una decina di minuti.
Una volta entrati allontano leggermente dal tavolo una delle due sedie e faccio segno al ragazzo di sedersi. Io trovo posto sull'unica altra sedia della stanza, impolverata come tutto il resto, posta proprio dall'altro lato del piccolo tavolo il legno. Di certo il luogo non può definirsi ospitale: c'è una forte puzza di animali marcescenti e la finestra spaccata, come i diversi buchi sul tetto, fanno entrare un vento freddo da cui è impossibile trovare riparo. Se è di affari che dobbiamo parlare forse non c'è posto più sicuro di quel loco ignoto ai più e dimenticato dai restanti. Slacciando il nastro che lega il fodero alla cinghia del kimono, posiziono l'arma sul tavolo come per voler dire al ragazzo che è l'unica di cui dispongo in questo momento.
" Allora, Devon (?),perchè sei qui? "
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Kuronekochan.
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Una Mattina Qualunque.
Cronache di Oto; Parte Prima
Durante tutto il tragitto verso la baracca, Devon rimase immerso in un silenzio insolito. Aveva modificato la propria andatura per tenere il passo del Mikawa, ma questo non sembrava provocargli grandi problemi. I suoi movimenti però mancavano di fluidità e risultavano quasi sempre un poco forzati, neanche vi fosse un qualche impedimento di fondo. Tale dettaglio ovviamente apparve chiaro allo sguardo attento di un Diogene di sicuro sulla difensiva, ma oltre a questo dettaglio non vi furono altri particolari degni di nota. Una volta giunti all'interno della precaria costruzione, il ragazzo si guardò attorno, finendo per accigliarsi, più irritato che perplesso, ma pur rimanendo sempre molto controllato. Non trovando dove sedersi, rimase in piedi con le braccia incrociate.Ogni cosa a suo tempo. - Unì a queste parole uno dei suoi sorrisi carichi di cortesia artificiale. - Rinnovo le mie scuse per quanto accaduto al vostro corpo di guardia. - Chinò leggermente il capo. - La maggior parte di loro dovrebbero riprendere a muoversi fra un paio d'ore.. - Un lampo di luce malevola attraversò il suo sguardo, mentre le pupille si dilatavano. - ..anche se probabilmente alcuni di loro moriranno. - Tutta la faccenda sembrava divertirlo non poco, ma a tradirlo erano solo gli occhi. - Dipenderà dalla loro determinazione a vivere. - Voleva rimanere sul vago e l'artificiosità della sua voce sembrava sottolinearlo. - Arreco disturbo se fumo?
Attese qualche secondo di cortesia, prima d'infilare una mano nel farsetto. N'estrasse un piatto contenitore d'argento, accompagnato da uno zippo del medesimo materiale. Il suono raschiante dell'acciarino produsse una fiamma d'un verde acceso, dando fuoco alla punta di una sigaretta lunga e sottile. L'odore era dolciastro, con un retrogusto di fiori. Pizzicava le narici ed era per questo tendenzialmente fastidioso, piuttosto che sgradevole. Prese un ampia boccata, senza per questo staccare lo sguardo dal Mikawa, con l'imperituro sorrisetto stampato sulle labbra anche quando stringevano il filtro.Rappresento un associazione di rispettabili uomini d'affari. - Saltò di netto i preamboli, passando direttamente al fulcro del discorso. - Nell'ultimo periodo abbiamo guardato con vivo interesse alla vostra opera. - Mostrò la dentatura perfetta, il cui candore sembrava ogni volta di più terribilmente innaturale. - Lungi dal mancarvi di rispetto, vi chiederei la cortesia di omettere la parte in cui cercate di negare. - Prese un altro respiro, impregnando ancora di più l'aria di quell'afrore pungente. - Purtroppo non dispongo di tempo a sufficienza per intrattenermi con voi in un gioco di sotterfugi ed abili smentite. - Inarcò giusto un sopracciglio, con aria accomodante. - Detto questo, volevo rendervi noto che con tutta probabilità i nostri rispettivi progetti vantano diversi obbiettivi comuni. . -
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Non sono tranquillo; ma non tanto per la pericolosità di quel ninja, tutt'altro, quello che mi spaventa è il sapere che non sarei stato in grado di tenere a freno il mio innato istinto di saltargli addosso ed ingaggiare un combattimento per molto tempo. Di certo apparirebbe scortese...eppure combattere è sicuramente il modo migliore per capire chi si ha difronte. Per il momento ho solo capito che è un tipo sicuramente fuori dalla norma. Certo è che se avessi scorto in lui lo stesso mio desiderio, non avrei impiegato più di un estrarre ad estrarre la katana. A questo si aggiunge il fatto di aver lasciato in quelle pietose condizioni le guardie del Gate. Sulla difesa del cancello non ho dubbi, il Fenrir è in grado di gestire da solo ogni tipo di visita; ma l'idea di aver lasciato in preda ad un mistico potere i miei uomini non mi piace. Ma è quando il misterioso shinobi apre bocca che il mio cuore trova maggiore serenità.
" Signor Devon le consiglio di non sottovalutare i ninja di Oto, soprattutto le guardie da me addestrate. Se è la motivazione la chiave per uscire vivi dalla sua tecnica stia ben certo che non un corpo cadrà senza vita al South Gate per questo suo piccolo divertimento. Qualunque cosa possa loro aver fatto vedere non sarà più tremenda dell'immagine di me, che hanno stampata nel cervello, che li spreme fino al midollo."
Un problema in meno, per fortuna.
Poi il ragazzo si accende la pipa; inalando quel fumo utile solo a diminuire la capienza dei propri polmoni. La gente comune non ci pensa ma a parità di preparazione e motivazione tra due ninja di certo non avrebbe resistito in apnea più il fumatore. Per questo il mio ospite avrebbe visto solo compassione e non negazione nel mio sguardo. Tuttavia dal riflettere su queste banalità al ponderare su ciò che afferma poco dopo il salto è notevole e sinceramente sono costretto a rielaborare mentalmente un paio di volte il contenuto del suo dire per comprenderlo. Rispettabili uomini di affari? HAHAHA Quale visita più inaspettata di questa?! Senza perdermi in una infinità di domande di interrogativi do fiato alla bocca:
" Sono sicuro di essermi mosso con estreme cautela nello stesso ambito otese. Gli altri villaggi non dovrebbero minimamente sospettare di tali movimenti. E se lei, o meglio la "compagnia" che rappresenta in questo momento, siete riusciti non solo a capire quale sia il progetto ma anche a ricondurlo al suo ideatore, cioè me, bhè posso solo farvi i complimenti. Si, non è mia intenzione negare alcunché, correndo il rischio di essermi scoperto nel caso in cui i vostri fossero solo sospetti e non certezze. Il mio istinto e la mia esperienza mi dicono di non dare ascolto alla parte più diffidente del mio essere ninja. Disponete sicuramente di una rete di spionaggio senza eguali, signor Devon. Una rete che a questo punto penso sia radicata da tempo in tutti i maggiori villaggi ninja, o perlomeno nei 4 accademici. Se così non fosse non si spiegherebbe la tempestività di reazione e il suo essere qui a meno di un mese dall’inizio dei miei movimenti. Certo tutto ciò a meno di una fortuita coincidenza. Ma non penso sia questo il caso...vero?
Bene allora lei ha scaturito un dubbio in me, una sensazione che mi porta a farle la seguente domanda: ho il piacere di parlare attraverso lei con i geni che mi hanno preceduto nel buttare a terra l'accademia? Con i famigerati Korotempi?".
