[Secondo Accesso] West Gate of Sound

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  1. Jyazu
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    West Gate
    Il Cancello del Male



    Jyazu rimase in silenzio, mantenendo lo sguardo fisso sul volto di Febh. Non fece una piega, e non obbiettò alle parole del Jonin, dopotutto aveva ragione. La risposta dello Yama era stata banale, ma Jyazu Yama non era mai stato tipo da girarci troppo attorno. Era schietto. Al contrario, il discorso di Febh aveva un senso, e anche se le parole dell'amministratore si trasformarono presto in spine Jyazu non sembrò percepire, se non all'ultimo momento le vere intenzioni dell'amministratore. Dagli occhi di Jyazu sembrò traspirare lo sguardo della rabbia pura, ma ad agire fu senza dubbio febh per primo. Come un fulmine la mano di Febh Yakushi trovò il petto di Jyazu Yama, scaraventandolo via con una facilità a dir poco impressionante. Jyazu, che del canto suo era anche ferito non riuscì a contrapporre la minima forza a quell'attacco, e in meno di un secondo si trovò dall'altra parte della ringhiera, ebbe solo il tempo d'aggrapparsi alla sbarra con la mano destra. La ferita allo stomaco gli si era probabilmente aperta, ma a rendere le sue condizioni ancora peggiori era di certo l'urto appena subito. « aaaaaaAAAAAARHG! » Urlò, facendo forza con il tricipite per non finire di sotto.



    Tirò forte con il braccio, ed in un impeto di forza si portò di nuovo oltre la ringhiera. E atterrò pesantemente sul ginocchio destro. Le guardie intanto, intorno a loro iniziarono ad urlare, sbraitare.. C'era chi agitava l'arma, chi scappava. Un branco di imbecilli buoni a nulla. Ma Jyazy si fece forza, tirò dritta la schiena e allungò il braccio destro puntando il dito indice dritto dritto verso Febh, puntandolo. « .. Febh Yakushi, io ti strapperò quella cazzo di testa dal collo. » Tuonò, ringhiando duro. Jyazu Yama non avrebbe MAI accettato un offesa del genere, e in quelle parole, benché folli, si leggeva l'essenza di quella sua voglia d'affronto. Deciso, ma per nulla rapido o agile prese a camminare verso l'amministratore, dalle mani s'estroflessero le lame interne, una per braccio. Stava andando incontro alla morte, e lo stava facendo solo per una questione d'orgoglio.


    Nel camminare il dolore si fece più acuto, la ferita al ventre s'era aperta bagnando di sangue la canottiera bianca. Insieme ad essa s'erano aperti anche tagli e ferite inferiori risvegliando un vecchio dolore. Ma Jyazu Yama continuò ad avvicinarsi, imperterrito. Ad un certo punto il ritmo di movimento iniziò drasticamente ad aumentare, trasformando quel passo in una sorta di corsetta divenuta all'ultimo un agile e disperato balzo; con l'agilità di un pollo, ma la rabbia di un diavolo balzò verso febh, lasciandosi alle spalle il peso del proprio corpo martoriato, per tentare, in modo audace e folle di colpire il Jonin al volto con un deciso e mortale colpo di lama interna. Teoricamente stava cercando di accecarlo, mirando agli occhi e praticamente ci stava mettendo l'anima [Velocità Verde, Overcap: Impasto Medio] [Velocità 475].

    Ma dopotutto si trattava di un colpo privo di strategia, un colpo istintivo e stupido visto che Febh se ne stava in piedi sulla ringhiera, e Jyazu, come un folle gli si stava lanciando contro.




     
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    Non essere patetico. Nonostante fosse sulla ringhiera, in un equilibrio apparentemente precario, Febh saltò sul posto, evitando senza il minimo sforzo il disperato attacco del Genin che gli correva incontro carico d'ira. Visto lo slancio, probabilmente Jyazu sarebbe caduto di sotto, ma in ogni caso quello che lo attendeva era una lingua ricoperta da una salida adesiva e incandescente [Viola+2 tacche] che con un guizzo avrebbe tentato di avvolgerlo, (in caduta o meno) e al solo contatto lo avrebbe ustionato [Potenza 10] prima di cercare di gettarlo con un ampio arco proprio al centro del parapetto. Le lucertole nel mentre avrebbero raggiunto la cima delle mura, mostrandosi in tutta la loro furia con un ruggito che avrebbe fatto tremare le pareti di tutte le case vicine.

    TU mi staccherai la testa dal collo? Avrebbe detto Febh, nuovamente atterrato sulla ringhiera, quale che fosse la posizione dello Yama. Da solo? Non essere ridicolo. Solo e ferito non hai speranze. SSalkampf! Fece un cenno alla lucertola rossa, che lanciò un grosso proiettile di saliva adesiva contro una delle guardie [Viola+1 tacca] cercando di atterrarla e appiccicarla al suolo (mentre il dardo bruciava col solo contatto) L'altra lucertola invece avrebbe cercato di colpire alle spalle uno degli uomini in fuga, con la sua saliva velenosa. Guadagnata la cima delle mura, entrambi i rettili avrebbero poi cominciato lentamente ad avanzare, colpendo eventuali guardie nel loro cammino.

    Febh invece si sarebbe spostato per arrivare a distanza di mischia con Jyazu, spostandosi con relativa lentezza, e di certo senza sfruttare il suo massimo potenziale. Arrivato davanti al ferito, avrebbe continuato Se pensi che caricare e provare a colpirmi sia utile..prego, vai avanti. Ma morirai in preda al dolore. Avrebbe cercato con un calcio di colpirlo all'addome sanguinante, tenendo le mani in tasca [Viola+1 tacca] Se invece ti inchinerai davanti a me, implorando pietà, allora forse potrei concederti una morte lenta. Il calcio successivo avrebbe incece cercato di colpire l'altro al ginocchio, forse devastandoglielo [Viola+1 tacca] Con una freddezza che scaturiva dalla sua assoluta superiorità, Febh aveva l'aria di non trovare il gioco poi così divertente come pensava. Forse di lì a poco avrebbe cambiato idea, uccidendo il genin e proseguendo con la sua crociata.

    Sei solo, e queste guardie sono talmente disorganizzate da quando non c'è più un Guardiano che non offriranno resistenza. Diogenes è lontano, e agli altri Gate ci sono i miei sottoposti a tenere tutto in ordine. Ridacchio. Sono un pò stupidi, ma se gli si dice di non far andare nessuno all'interno sono in grado di far rispettare l'ordine. Come vedi ci sei solo tu...tu che al momento sei il simbolo della decadenza di Oto. Tagliata la tua testa, la userò per spaccare il cranio al Kokage.

    A quel punto, se l'accademia vorrà riconoscere il mio potere sul villaggio tanto meglio.

    Altrimenti, Ame non sarà più l'unico luogo di ritrovo dei Nukenin.


     
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  3. Jyazu
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    West Gate
    La sconfitta di Jyazu Yama



    Il disperato colpo dello Yama non trovò alcun bersaglio, se non il vento. La lama scivolò nell'aria, e Jyazu si ritrovò dall'altra parte della ringhiera. Il tempo sembrò rallentarsi e quello che lo circondava si alterò, dando idea di far durare quell'attimo nel vuoto assoluto per un intera eternità. Gli occhi percorsero l'orizzonte, trovando il suolo che si espandeva a diversi metri sotto di lui: era plausibile morire così? morire per un colpo azzardato, una mossa stupida. Dagli occhi del Genin scoppiò la rabbia, lasciando spazio ad uno sguardo del tutto atono.

    Ma d'improvviso qualcosa lo avvolse, era la lingua incandescente di una delle due lucertole richiamate da Febh, la lingua calda gli bruciò la spalla, corrose la canottiera al fianco e gli strisciò sulla gamba destra, aumentando l'intensità di quelle ferite oramai al limite della sopportazione umana. In un certo senso quel rettile l'aveva salvato dalla morte, per poi lasciarlo nelle grinfie di Febh. Rotolò per terra, lanciato come un sacco di patate a peso morto. Urtò il terreno, scivolò per diversi metri toccando con le spalle contro l'altro lato della ringhiera. A fatica, mentre lo Yakushin gli si avvicinava fece forza con le gambe, aiutandosi con le braccia per tirarsi in piedi, ci mise qualche attimo, ma alla fine s'alzò. Barcollava, le mani tremavano dalle ferite e quel che restava di Jyazu Yama ora s'ergeva contro Febh, in una disperata difesa. Al suo primo colpo cercò di reagire, ma non nè ebbe il tempo e la prontezza necessaria. La scarpata del Jonin lo raggiunse in pieno addome, là, colpì duro, colpì riaprendo completamente i punti che già di per se erano stati messi a dura prova. Il secondo colpo invece non venne nemmeno percepito, se non per il dolore immenso che causò nel corpo di Jyazu; come un fragile stuzzicadenti il ginocchio e la gamba di Jyazu si piegarono in maniera inverosimile all'interno, producendo un sonoro Crock osseo. Scoppiò in un urlo, un urlo di dolore e rabbia.

    « AAAAAAAAAAAARRRHHHGGGGHH »

    La voce di Jyazu Yama si levò dalla cima del Gate in un impeto di forza, mentre allo stesso tempo il suo corpo devastato cadeva, oramai quasi del tutto privo di forze. Ebbe solo l'istinto di frapporre il braccio destro al terreno, per reggersi di quel poco che poteva. Era palese che Febh fosse più forte di lui, ed era lampante che Jyazu Yama fosse stato sconfitto. Ma come poteva accettarlo? In che modo? No.

    Jyazu Yama non avrebbe MAI accettato quella sconfitta.

    Rimase chino sul pavimento, sorretto appena dalle proprie forze. La sconfitta, l'umiliazione bruciava più di ogni altra ferita. sembrò cedere, richiudendosi in un rigoroso e tombale silenzio. I sensi s'affievolirono, e preso i suoni s'ovattarono, alla fine c'erano solo le urla delle guardie, il rumore dei passi di Febh.
    Faticante, lento Jyazu Yama sollevò il capo di poco.

    E gli sputò addosso.
    Sputò verso Febh un grumolo di sangue misto alla propria saliva, uno sputo dispregiativo, carico di odio.

    « .. Io non mi inchino a Nessuno »

    E così la voce di Jyazu Yama uscì dura, rauca. Era tutto quello che gli restava, il proprio carattere, la propria forza d'animo. Jyazu era stato addestrato in base a quel principio, ed era semplicemente così.
    Jyazu Yama non si sarebbe piegato alla debolezza nemmeno davanti alla morte.

    Nemmeno davanti a Febh Yakushi.

    Cercò di tirarsi dritto, ma non ci riuscì. E alla fine rimase piegato sul lato sinistro, appena sorretto dal braccio destro e da quel poco di forza che gli restava in corpo.



     
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    Lo sputo arrivò inaspettato, sporcando il volto dello Yakushi, che pure non fece una piega. Poi, lentamente sollevò la mano, muovendola con un gesto secco davanti al viso, senza nemmeno toccarlo. Quel solo movimento fu sufficiente a catturare e gettare via il sangue e la saliva senza il minimo problema, come se per magia la materia obbedisse ai movimenti dello shinobi. A me invece sembri proprio piegato a terra. Febh puntò una mano contro il bavero di Jyazu, cercando di afferrarlo col chakra adesivo e sollevarlo, sempre reggendolo a quasi mezzo metro di distanza. Sei ripetitivo e noioso. Dopo quello che hai fatto a quel ragno speravo che offrissi almeno un briciolo di divertimento..ma invece sei del tutto inutile.

    Un gesto del polso, e Jyazu avrebbe provato la sensazione di una spinta notevole [Repulsione Nera] che lo avrebbe scaraventato lontano su quel parapetto, a meno che non riuscisse a opporsi..ma è parecchio difficile resistere a una spinta a mezz'aria. Una vera delusione. Una continua delusione. Sin da quando ti sei fatto vedere all'amministrazione per la prima volta, alcuni mesi fa, pensavo che tu favessi un briciolo delle qualità che un ninja di Oto dovrebbe possedere. Ma poi non solo hai fallito la missione che ti avevo assegnato.. In effetti lo yama non gli aveva comunicato nulla al riguardo ..hai persino ignorati degli ordini diretti. E hai rischiato di farti ammazzare, sprecando risorse del villaggio, senza una vera motivazione.

    Come tutti gli altri ninja del villaggio...sei un perdente. Un insetto indegno di considerazione. Febh sbuffò. Volevo davvero usare la tua testa per bussare al palazzo del suono....ma mi hai decisamente fatto passare la voglia. Speravo che almeno provassi a colpirmi...ma sai solo sputare come un animale randagio.
    Con una smorfia di disgusto, lo Yakushi gli voltò le spalle, dirigendosi verso il villaggio. Una delle guardie aveva finalmente raggiunto la piattaforma di osservazione e con due wakizashi saldamente impugnate gli corse incontro, urlando. A Febh bastò un movimento del braccio per fargliele saltare di mano, strappate a viva forza col chakra adesivo. Quindi scattò in avanti, colpendolo con una manata al centro del petto e scaraventandolo oltre le mura. Quindi, senza nemmeno voltarsi avrebbe detto le sue ultime parole allo Yama. Sul tuo essere debole si poteva anche lavorare. Ma non mi serve uno che fa del suo orgoglio il centro delle sue azioni. Speravo potessi essere un valido ninja. Ma così sei inutile.

    E continuò a camminare, ignorandolo completamente.

    Calpestatelo

    E la lucertola verde, con deliberata lentezza per far pesare ogni attimo alla sua vittima, avanzò inesorabile. [Rossa]

    febh4




    CITAZIONE
    Ok, facciamo un pò sul serio.
    Riepilogo Slot Azione:
    -Afferrare Jyazu
    -Spingere Jyazu
    -Disarmare guardia
    -Spingere guardia
    -Movimenti vari

    Lucertola verde: Calpestare Jyazu mentre avanza
    Lucertola rossa: Movimenti
    Riepilogo Chakra Speso: 27/60 bassi

    Se qualcuno vuole partecipare è bene accetto, dopotutto Febh avanza piano e ci sono due enormi lucertole ruggenti ad un cancello, non è una cosa facile da ignorare :zxc:

     
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  5. Jyazu
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    West Gate
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    Jyazu era impotente a quell'offesa, impotente a quello scontro che si stava rivelando nettamente superiore alle sue capacità. Di attimo in attimo quella realtà lo stava abbandonando e quell'avversario, Febh, sembrava creare una disparità sempre maggiore tra di loro. Venne scagliato via e trovò con la carne il duro metallo della ringhiera. L'urtò fu violento, ma ancor più violento fu lo sputo di sangue che si lasciò dietro.
    Rimase aggrappato al parapetto per qualche attimo ma poi sembrò scivolare per terra privo di forze. Cadde di peso, e finì a pancia in giù.

    « Yakushi » accennò ad un sussurro mentre alzava il mento dal terreno portandosi dietro qualche filamento di sangue e saliva che che dal volto colavano dritti per terra. « Non.. Voltarmi le.. Spalle. » la voce cercò di farsi più decisa, poco da rendere quelle parole più chiare alle orecchie di febh. Ma non uscì quel solito tono che tanto si accomunava alla voce di Jyazu Yama, era un fil di voce stanco, distrutto. Le parole erano deboli, ma la rabbia con la quale erano pronunciate era palpabile. Cercò di fare forza con le braccia per alzarsi, ma fu uno sforzo inutile.

    L'ombra della lucertola scurì il cielo e Jyazu seguì l'inesorabile sollevarsi della zampa con i propri occhi.
    Fece appena in tempo a rotolare sul fianco rivolse all'imponente zampa, e al cielo.



    Ed in un secondo, tutto divenne inesorabilmente Nero.






     
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    " E' debole..."

    Una voce arrivò dalla torretta più a sud qualche secondo dopo che il giovane perse i sensi. Avevo seguito tutta la scena, avevo osservato attentamente lle reazioni dell'otese all'impetuoso assalto dell'amministratore. Un attacco annunciato tramite una sterile missiva, per fortuna.

    " ...ma ha la stoffa per essere un buon guardiano."


    k0qu0

    Scesi dunque dalla mia posizione occultata per atterrare sulla passerella dell'alta cinta muraria e quindi diriggermi verso Febh. Un teatrino niente male, tuttavia che passava in secondo piano in confronto al carattere che il barbaro genin aveva sfoderato quel di. Finalmente qualcosa di buono nel mare di merda generale che ultimamente Oto stava sfornando...

    " In attesa che il vento cambi qui ad Oto forse lasciare il West Gate a lui non sarebbe una scelta poi così insensata. E manda via questi cucciolotti; dal villaggio potrebbe sembrare un vero attacco e non vorrei che si scatenasse il panico..."

    Mi fermai a pochi metri dai due. Sul volto un leggero sorriso, quello che di solito si stampava sul mio volto quando assistevo a qualcosa di divertente, per cui valeva la pena spendere del tempo.

    " Chi è stato il suo sensei? "

     
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    La zampa calò lentamente, e fu solo quando i primi scricchiolii delle ossa iniziarono a risuonare nell'ambiente che lo Yakushi alzò la mano, intimandole di fermarsi. Che c'è? Chiese l'animale, con un timbro che, per quanto non umano, era facile attribuire a una femmina. Hai detto di calpestarlo no? Una nuova guardia corse verso lo Yakushi, quella stessa guardia che aveva preso Jyazu in antipatia, ma venne fermata da un copo di taglio alla nuca. Pulito ed efficace. Fai tante storie a chi arriva, rompi le scatole, e poi arrivi comodamente in ritardo al luogo dello scontro. Mi sai tanto di vigliacco, sai? Disse, pungente, alla volta del tizio appena abbattuto. La lucertola prese nuovamente la parola, irritata per essere stata ignorata. Allora, umano? Che razza di storia è questa? Ci recluti per una rivoluzione e poi non uccidi nessuno, non distruggi edifici e per finire non mi fai nemmeno calpestare un insetto? Non sono qui per farmi prendere in giro da...

    Buona Ssaledel. Abbiamo visite. Il guardiano del South Gate si avvicinò con aria divertita e soddisfatta. Era rimasto in disparte, come da accordi Le poche guardie rimaste non capivano cosa stesse succedendo: il loro sguardo saettava da Diogenes a Febh ma non comprendevano come mai i due sembrassero daccordo. Nel loro immaginario, il Mikawa avrebbe dovuto bloccare sul nascere quell'attacco, non star fermo a parlare. Un VERO attacco? Di che sta parlando questo inutile individuo? Comincio ad essere turbato anche io Brennblut. L'idea di attaccare la tua casa non mi piaceva, ma alla fine mi hai convinto...e adesso cambi idea? Che significa? La lucertola rossa si unì alle proteste e alla confusione, e intanto Jyazu era ancora sotto il tallone del mostro verde.

    Oooook, ok, ok. STOOOOP! Febh sollevò le mani, cercando di attirare l'attenzione dei presenti (come se non la avesse già tutta) Ok, ottima prova, tutti bravissimi. E prese ad applaudire, come se fossero al termine delle prove di uno spettacolo teatrale. Bene. Voi guardie fate pena, credo vi farò strigliare per bene. Poi si volse verso le lucertole. Voi invece siete stati eccellenti. Scusate la piccola presa in giro ma volevo che tutto sembrasse assolutamente autentico! Autentico? CI HAI USATO!!! Dissero quelli che dopo avermi catturato mi volevano squagliare nella lava e poi mi hanno coinvolto in una guerra priva di senso. Quelle sono storie passate! Tu.. Si, si, ora siamo pari, e amici come prima, no? Ci si vede! Uno schiocco di dita, e i rettili svanirono nel nulla prima di poter replicare. Un duro colpo per le sue relazioni diplomatiche con le Lucertole, ma si sarebbe fatto perdonare. Forse

    Sul parapetto rimasero solo alcune guardie, Febh, Diogenes e un mucchietto di sangue e ossa a malapena vivo che un tempo era noto come Jyazu Yama. Comunque, volevo divertirmi ancora un pò, sai Gene? Magari avrei fermato la lucertola, poi sparato qualche sciocchezza sul genere "forse non sei malaccio...almeno ti sei voltato a guardare la morte in faccia" e avrei usato quella scusa per catturarlo e allontanarmi da Oto per qualche giorno e testare la sua fedeltà al villaggio. Fece spallucce. Sai, ha ambizione e volontà, ma non sono certissimo che abbia a cuore la difesa del villaggio a sufficienza. Socchiuse gli occhi. Forse dovremo fare un altro test.... Le guardie (almeno, le poche illese) lasciarono cadere le armi, del tutto incapaci di reagire alla situazione.

    Febh sospirò al vederle. Uff...niente a che vedere con quelle del tuo Gate, eh? Comunque non ho idea di chi sia il suo Sensei...dovremmo svegliarlo e chiederglielo. Si avvicinò al genin privo di sensi. In ogni caso, spero che gli dedicherai tu un pò del tuo tempo per insegnargli qualche trucchetto da guardiano, ci stai? Alla peggio io penso a insegnargli a usare meglio il chakra adesivo. Notò che il sangue usciva a fiotti, e che diverse ossa erano spezzate. Se Jyazu non era morto, perlomeno ci stava andando parecchio vicino. Uhm...ho come la sensazione che non sia molto trasportabile, sai?


    In quell'istante gli sorse il lievissimo sospetto di aver esagerato.
     
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    " L'attaccamento alla propria terra non è un dono innato. Per il momento ci basta anche solo la sua ferocia, dirà poi il Behemouth se sarò degno di divenire un vero Guardiano. Quanto alle guardie poi..." dissi guardando la prima di loro che riuscii a scorgere " ...è necessario un rapido intervento. Sei l'amministratore, consentimi di addestrare le guardie di tutti i Gate e in tre mesi ringhieranno come quelle che proteggono il South. "

    Ero serio. Per il raggiungimento dei miei piani era indispensabile che Oto fosse un vero baluardo difensivo e sebbene stessi preparando al meglio i quaranta sotto il mio comando, era necessario che anche i guardiani della cinta muraria fossero preparati al peggio. Tutti non solo i fedelissimi del Fenrir. Dopotutto, se stavano tremando ora davanti alle creature di Febh, cosa avrebbero fatto nel vedere un Itai indemoniato o una tromba d'aria del Kazekage? Un intervento era indispensabile e io non avrei certo chiesto il pagamento di straordinari per dare al SUono anche solo una chance in più nella tempesta che all'orizzonta si iniziava a scorgere.

    " Vedi di far uscire qualche migliaio di ryo da stanziare per le difese. Levali magari alla sperimentazione, Ledah dovrà accontentarsi di giocare con i giocattoli lasciatogli da Sayaka per un po di tempo..."

    Mi avvicinai dunque al ragazzo il quale, sebbene in evidente stato precario, non stava ricevendo da me e da Febh le dovute premure. Dopotutto io e lo Yakushi non eravamo certo i soggetti più inclini a comprendere l'importanza delle ferite...Tuttavia avere la pellaccia dura era un prerequisito indispensabile per sopravvivere ad Oto e farsi spazio tra la marmaglia; quella sarebbe stata un'altra prova per il giovane.

    " Questo Gate non dovrebbe avere un ninja medico? Oppure se l'è data a gambe insieme agli altri?! Bhè, da me ci sono esperti in cura, possiamo portarlo lì. Nella lettera non mi hai spiegato come hai conosciuto questo tipo, per la strada puoi raccontarmi che sai di lui e magari dopo gli chiederemo il resto..."

    Se Febh avesse accettato la mia proposta, mi sarei caricato il ninja sulle spalle non preoccupandomi troppo delle sue condizioni fisiche. Come detto, essere in grado di far attendere la morte era un requisito fondamentale dei ninja di Oto. Quindi incamminatici verso Villa Mikawa avrei atteso che l'amministratore dicesse qualcosa al pugno di guardie che ancora scioccate stavano osservando la scena. In ogni caso avrei aggiunto:

    " Ritornate in assetto. Avrete a breve mie notizie. "


    k56vx5

     
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    Uhm...tre mesi sono tanti, penso che per allora si sarà rimesso e potrà pensarci lui a risistemare il Gate. Rispose lo Yakushi, forse un poco evasivo mentre pensava a come risolvere il problema del trasporto del moribondo. Di fatto era un pessimo amministratore, e fin qui nessuno osava dire il contrario. Ma non era tanto scemo da lasciare tutta l'organizzazione delle truppe dei gate in mano a una sola persona, per quanto fosse fidata come Gene. Si, perchè di fatto lo Yakushi, pur coi dovuti limiti mentali impostigli dal suo clan e dall'addestramento, si fidava del gigante dei Mikawa, nonostante i suoi atteggiamenti talora "bizzarri". Ma anche fidandosi, non era il caso di rischiare...il potere dava alla testa, se male distribuito.

    Comunque, è fattibile...anche per il denaro...penso dovremmo organizzare una qualche riunione a questo proposito...prossimamente. Di lì a qualche giorno Febh avrebbe fatto involontariamente esplodere l'amministrazione (complice Miyori. Anzi, nella sua testa sarebbe stata quasi completamente colpa di Miyori, ma sorvoliamo) e in occasione della ricostruzione avrebbe poi indetto una piccola riunione in piazza..magari per allora Jyazu si sarebbe rimesso...anche se al momento, mentre fiotti di sangue eruttavano dal suo corpo in spalla a gene, quell'ipotesi sembrava parecchio lontana. Per i soldi vedremo. Penso che il Kokage possa sborsare qualche quattrino...e anche la vecchia Ogen ha detto qualcosa al riguardo di voler "avere maggior peso nella vita pubblica"... Le parole della vecchia erano state un filo più infide e seguite da una risatina malvagia, ma il senso era intatto.

    Niente ninja medico, mi sa che lo ho steso poco fa... replicò per puro spirito di constatazione, senza mostrare il minimo accenno di rimorso o colpa. Ad ogni modo andiamo, se puoi sistemarlo tanto meglio. E i due Jonin si incamminarono verso la loro successiva destinazione. Il gigante col fardello insanguinato e il tizio magrolino che aveva terrorizzato il West Gate.

    Come lo ho conosciuto? Cominciò a dire l'amministratore. Beh....è cominciata qualche mese fa..questo tizio è venuto da me e....

    [Continua]
     
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  10. Alexander Hima
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    Chapter 00


    Un Viaggetto ad Oto



    A
    lexander non si sarebbe mai aspettato di dover recarsi in quel loco, luogo che odiava più di qualsiasi cosa al mondo perchè rappresentava tutto il male che aveva ricevuto in vita sua. Paradossalmente però quel villaggio possedeva delle conoscenze interessanti per il ninja della foglia sempre alla ricerca di un modo per curare le sue gambe vista l'assenza prolungata di Iron. Aveva lasciato il suo villaggio inventandosi una delle sue simpaticissime scuse, questa volta aveva detto che stava controllando i confini dell'accademia per vedere se ti erano imminenti minacce, e come al solito le guardie, consce del fatto che il ninja della foglia era un nazionalista, gli avevano dato il bene placido. C'era solo una persona che conosceva la sua reale posizione, però questa è un'altra storia. Dopo due giorni di marcia era giunto quasi al limitare dei territori del suono e mancava poco per raggiungerne le mura, per tale motivo decise di nascondersi per eseguire una procedura per modificare il suo volto. [Conoscenza della Chirurgia Estetica] Facendo in questo modo modifico i suoi lineamenti, per quanto riguardava i suoi occhi invece aveva utilizzato delle lenti a contatto colorate, questa era una modifica per lui facile che non generava molti problemi di sorta. Successivamente continuò il viaggio verso il villaggio del suono e precisamente in quello che veniva chiamato West Gate. Tornando indietro nella mente non ricordava assolutamente di essere andato in quel villaggio, per tale motivo ogni cosa era praticamente nuova per lui. Il jonin della foglia, mascherato, dinnanzi a quelle imperiose mura rivolse la sua attenzione alle guardie di quel posto, o almeno quelle che credeva come tali. Successivamente con aria tranquilla e modificando il suo timbro vocale e la sua gestualità disse. -Salve...Mi chiamo Ryu Hatake, sono un Jonin della foglia...vorrei entrare perchè sono interessato a parlare con i vostri medici per conoscere meglio quella che è la vostra medicina.-Detto questo tornò in silenzio aspettando un responso.



     
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    E esattamente per quale motivo Oto dovrebbe essere interessata a un medico da quattro soldi di Konoha? Si udì qualcosa dall'alto. Pensavo aveste una serie di vostri metodi e discipline riguardo l'arte medica, e che non coincidessero esattamente con le nostre. Dammi un motivo più valido e possiamo riparlarne, signor Ryu Hatake. Questo era quanto il guardiano del cancello, temporaneo per via della mancanza di personale, cercava di comunicare al nuovo arrivato, ma disgraziatamente le barriere di razza avrebbero impedito una corretta trasmissione dell'informazione.

    In sostanza per Ryu Hatake ci sarebbe stato solo un discreto numero di ringhi unito a un tenue ed intelligente abbaiare da parte di un cagnetto bianco che sulla cima del Gate stava accanto a un tipo buffo con gli occhiali e un'aria spiritata. Keima e Snoopy erano due dei sottoposti diretti di Febh Yakushi, ed erano stati posti a tappare i buchi del. Entrambi avevano un QI ben sopra la norma, anche se purtroppo uno dei due era un cane, mentre l'altro un completo svitato. Certo...arti mediche. Disse infatti il ragazzo con gli occhiali. O forse sei un invasore che indossa la pelle di un morto che viene tra noi per apprendere l'arte degli innesti e così riuscire a creare impianti di controllo mentale a distanza ancora più efficaci! Accusò, sporgendosi un poco in avanti, mentre il cane si voltava a fissare il suo compagno, con uno sguardo decisamente umano colmo di disapprovazione.

    Cosa ha da offrire un ninja di Konoha per poter entrare ed apprendere arti di Oto? O c'è forse qualche caso clinico che richiede aiuto, dato che la vostra scienza non ci arriva? Purtroppo anche stavolta non ci sarebbe stato altro che un tenue abbaiare da parte del cane mentre Keima, purtroppo capace di parlare, continuava con la sua tirata priva di senso. Se vuoi entrare dovrai lasciare le tue armi e anche i tuoi arti distaccabili extra...so benissimo che nascondi dei tentacoli là sotto. E poi andare dall'amministratore...putroppo mi ha vietato di sterminare gli invasori provenienti da mondi non inclusi nel concordato...deve supervisionare tutto lui. Tks...stupida marionetta delle Forze Grigie...
     
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  12. Alexander Hima
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    Chapter 00


    Un Viaggetto ad Oto



    I
    l ninja della foglia guardava con aria stranita le due guardie che si palesarono dinnanzi a lui. Stavano facendo discorsi senza senso, probabilmente impauriti da non si sa quale calamità. Alexander sotto le vesti di Ryu Hatake inclinò leggermente il capo mentre quei due stavano affrontato da soli quel discorso e quando ritenne più opportuno rispose. [Recitazione] -Mi scusi se l'ho offesa, il mio interesse è dovuto solamente per un caso clinico importante. Faccio le veci di un amico che non può muoversi e che voleva comprendere se Oto con le sue conoscenze mediche, che appunto sono totalmente diverse dalle nostre, poteva fare qualcosa per aiutarlo.- Tornò nuovamente in silenzio per comprendere se quello che aveva detto fosse gradito dalle guardie, effettivamente era quello il motivo per cui era venuto anche se si era palesato sotto altre vesti. Anche se in modo strano le guardie gli dissero che era possibile per lui passare, rimase solamente sconcertato quando gli venne chiesto di togliersi i tentacoli. Quindi mentre cominciava a consegnare loro le sua katana e tutte le sue armi da lancio fece notare alzandosi il giubbotto che non possedeva arti in più. -Come vedete gentili signori arti in più non ne possiedo, quindi se non ci sono altri problemi potrei passare?-Nel caso di risposta affermativa il ninja della foglia avrebbe continuato per la sua strada andandosi a dirigere verso l'amministrazione del villaggio per incontrare Febh Yakushi.

     
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    Oto

    Ricerca x Speranza x Comunicazione

    I


    Tamashii
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    La partenza dall'Oasi di Fuoco per raggiungere Suna non era stata che il preludio di quei cambiamenti che con il passare del tempo si stavano susseguendo nella sua vita.
    Lui che desiderava una esistenza intensa, ne aveva avuto un assaggio al suo primo incontro con Hoshi e Kigeki, scoprendo che la sua naturale propensione alla creatività non era così strana nel clan Chikuma.
    Tra un discorso e l'altro, tra una birra e l'altra... Incredibile come il suo giovane capoclan riuscisse a reggere tutti quel fiume d'alcool,... Tamashii era venuto a conoscenza che esisteva una possibilità, forse non così remota, di poter comunicare con il Coelurosauravus in maniera meno istintiva. Gli shinobi erano in grado di stipulare contratti con creature stringendo un profondo legame; e alcune di loro potevano comunicare non solo a livello empatico, ma anche verbalmente. Ma il ragazzino non aveva ancora idea di cosa rappresentasse stringere un legame di sangue e chakra. Per lui il mondo che l'aveva adottato era ancora fonte di mistero.
    Tra una bevuta e l'altra di Hoshi... il giovane nomade aveva la propensione ad evitare nel modo più assoluto di bere alcolici per preservare la sua lucidità mentale... era riuscito ad ottenere un nome. Una persona che possedeva grandi conoscenze sulla natura dei rettili, delle lucertole nello specifico. Era qualcuno che poteva comprendere il loro linguaggio e visto che Koryu era una lucertola alata a tutti gli effetti, si poteva dire che quella persona facesse al caso suo.
    Quello che il giovane nomade ignorava era che la semplice conoscenza del suo nome poteva riversargli addosso il proverbiale augurio di "Vivere in tempi interessanti".

    Zaino in spalla una mattina di inizio estate il ragazzino si era fatto firmare un permesso da Satoru Shinjuiro, un tizio all'apparenza talmente blando da chiedersi come potesse essere il braccio destro dell'amministratrice, ex ammistratrice di Suna, Shaina Otori. A dire il vero non gli era ancora ben chiaro se ci fosse stato un passaggio di consegne, se fosse stato eletto un nuovo amministratore. Quello che era importante per lui era che il nullaosta fosse valido e che Hoshi fosse stato informato del suo viaggio.
    Non preventivava di stare via che pochi giorni. Il tempo di parlare con quella persona.
    D'accordo Oto non godeva di una buona nomea, non era un villaggio tranquillo, ma si trattava semplicemente di arrivare ad uno dei Gate e chiedere di quello shinobi, che da quanto aveva appreso era una persona rinomata, famosa per le sue doti di riuscire a cambiare l'orografia di un luogo con la sua sola presenza. Decisamente un tipo ammirevole se le persone lo elogiavano in una tale maniera.

    Come di consuetudine il ragazzino si unì ad una carovana di mercanti, offrendo i suoi servigi come guaritore e guida di supporto.
    E anche questa volta, dopo un primo momento di curiosità, Koryukaze ritornò al suo anonimato, acciambellato per la maggior parte del tempo sullo zaino che il giovane nomade aveva poggiato nel carro in cui si coricava la notte.


    tamashiipostrid_zpsbcf8e6fe
    West Gate...
    Non fu che una scelta dettata dalla sorte, la strada più diretta dopo aver lasciato la carovana al suo viaggio verso altri territori, altri villaggi.
    Se il ragazzino fosse stato empatico avrebbe potuto percepire il cuore pulsante di quel Gate, le trame che si erano susseguite in quegli anni, il sangue versato.
    Ripercorse gli stessi passi che anni prima un bambino poco più piccolo di lui aveva percorso in cerca di conoscenza, di verità sepolte.
    E in qualche modo anche Tamashii era arrivato ad Oto inseguendo una speranza.
    Si avvicinò con passo deciso verso l'entrata, per fermarsi a distanza di voce.
    Questa volta il ragazzino portava le insegne degli shinobi di Suna, una targhetta che per compromesso aveva attaccato sugli occhiali da deserto che portava sopra il cappello.

    C'è nessuno? Mi chiamo Tamashii e sono in visita al villaggio per incontrare il vostro amministratore, Febh Yakushi! esclamò con un tono di voce sufficientemente udibile da chiunque si fosse trovato sugli spalti.

    Restarono entrambi in attesa: un ragazzino che sembrava a malapena dimostrare dieci, undici anni al massimo e la sua lucertola alata che spuntava da dietro le sue spalle.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Il principio del caos]

    Il Gate di oto era alto e minaccioso, e sulla sua cima stava, a braccia conserte, un ninja a suo volta alto e minaccioso, dall'aria molto competente e severa. Il suo nome non è molto importante per quelli che sono gli eventi, nè quello che era stato il suo vissuto fino a quel momento: non era uno capace di eccellere, ma non si trattava nemmeno di uno sprovveduto. La tipica "comparsa", potremmo chiamarlo, che sta sullo sfondo e fa funzionare l'immagine di insieme ma da solo non è molto importante.

    Si trattava però di uno shinobi con diverse battaglie alle spalle, molta esperienza e un fereo attaccamento al villaggio e ad un codice di onore. Ma basta sprecare parole su di lui perchè proprio mentre stava per rispondere al ragazzino che era arrivato dal sud si ritrovò privo di sensi! Un innocente sasso era volato innocentemente dalla mano di un ninja all'interno delle mura che voleva innocentemente uscire senza essere notato per una innocente passeggiata. Questo innocente ninja aveva un nome non altrettanto innocente, ma innocentemente lo censureremo sfruttando uno pseudonimo che lo renda irriconoscibile: Sfebh Yakushi

    Il nostro Sfebh, messa KO la guardia, avrebbe immediatamente scavalcato il portone con un solo balzo, atterrando pesantemente davanti al ragazzino sollevando un polverone! Poteva avere venticinque anni e vestiva con un abito orientale bianco con lunghe maniche ed una cintura viola. Sul petto era ricamata una nota musicale e, cosa più importante, aveva una lucertola sulla spalla! Ritrovatosi faccia a faccia con il giovane avrebbe sgranato gli occhi: non si aspettava di essere scoperto. Oh....Ops... I suoi occhi saettarono in tutte le direzioni mentre decideva il da farsi: DOVEVA assolutamente raggiungere il villaggio al confine tra il Riso e il Fuoco e DOVEVA riuscire a tornare entro tre giorni senza che NESSUNO se ne accorgesse! Aveva persino procurato un sostituto improvvisato per il bene del suo piano ed ora questo ragazzino rischiava di mandare tutto a monte.

    Che facciamo? Chiese la lucertola sulla spalla, con voce maschile. Uhmm....non posso lasciare testimoni... Socchiuse gli occhi, con un'aria terribilmente minacciosa nello sguardo. Poi ci fu un movimento della spalla su cui stava l'animale: niente di che, uno scatto infinitesimale che probabilmente non si sarebbe notato stando ad una distanza maggiore...ma in risposta a quel gesto minimo la lucertola spalancò la bocca gettando un dardo di saliva adesiva che mirava al volto del sunese. Andando a segno gli avrebbe impedito di gridare [Energia Rossa+2 tacche - Aderisce con Forza Rossa+2 tacche] e avrebbe consentito al ninja in fuga lo spazio di manovra necessario per avvicinarsi ed avvolgere il ragazzino con dei fili di Nylon [Arte dei Fili]. Anche con tutta la sua velocità non poteva avvolgere il ragazzo ed impedirgli di urlare al contempo, ma la combinazione con la lucertola avrebbe permesso una rapida sottomissione!!

    Se avesse catturato la sua vittima se la sarebbe caricata poi in spalla senza sforzo, lanciandosi poi nella foresta correndo a rotta di collo e iniziando poi a saltare di ramo in ramo. Quanto alla lucertola alata del sunese, quella parlante avrebbe cercato di intrappolarla con la sua lunga lingua prensile, bloccandola come una mosca! Quale poteva essere il destino del ragazzino?

    Se invece non avesse catturato il ragazzo il fuggitivo si sarebbe immediatamente premurato di sembrare il più minaccioso possibile, sgranando gli occhi ed allargando le mani, come un animale pronto al balzo. NON.GRIDARE. CHIARO? NON. GRIDARE!
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    - Mura chiuse per mancanza di un Guardiano. E' possibile accedere al villaggio senza sottostare alla sorveglianza delle mura -
     
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