[Primo Accesso] South Gate of Sound[Free GdR] [Macro GdR]

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    ::: Scrocco :::


    Tz l'allegria di quel ragazzino mi dava del voltastomaco. La sua ingenuità era sconcertante...ma avrei dovuto davvero abbassare la guardia? La possibilità che il ragazzo stesse fingendo erano ancora sufficientemente alte da poter dubitare di lui; tuttavia non mi sarei occupato io di quella pratica. Un incontro a villa Mikawa con Auron e gli altri mi stava aspettando; anzi ero già in ritardo. Dunque con aria divertita risposi:

    " Verrai scortato in amministrazione da un pugno di guardie. Verrai perquisito, quindi vedi di lasciare il tuo equipaggiamento in torretta, anche i rotoli di evocazione...se ne disponi. Per il cavallo abbiamo una vecchia stalla, vedremo di procurarti un po di fieno. Ovviamente vitto e alloggio della cavalcatura ti verranno addebitati all'uscita dal villaggio..."

    Diedi dunque il segnale di aprire le porte. Durante l'operazione di perquisizione avrei fatto chiamare Goyjo e due delle due guardie più esperte. Non sarebbero state attuate ulteriori precauzioni ma in ogni caso mi sentii di spendere poche ulteriori parole per il giovane senza villaggio.

    " ...ricorda, in questo villaggio gli estranei non sono ben accetti. La poche volte che concediamo loro un briciolo di fiducia tendiamo a perderla per la minima sciocchezza. "

    k46gz6



    Edited by DioGeNe - 23/2/2012, 16:45
     
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  2. scroccodile-dundee
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    Il primo passo


    Erano proprie vere le voci, ad Oto sono brutti e cattivi, o almeno questa era l'idea che volevano dare. Probabilmente qualcuno di più mite si trovava anche in quel posto. Keiji avrebbe avuto modo di scoprirlo.

    « Non ho niente addosso, guardate.. E tu, Matsukaze, fai il bravo. Ci si rivede presto. »

    Smmack~! Un bacio al cavallo che sembrò apprezzare, poi attraversò, scortato, le mura, dirigendosi così all'interno del villaggio. Chissà se Shinno avrebbe nel frattempo riuscito ad eseguire il suo compito. Chissà se Keiji avrebbe mai più rivisto Shinno. Chissà se sarebbe uscito vivo da Oto.
     
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  3. Roronoa™
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    Sete di Vendetta - Colloquio




    Era ritornato dal corso Genin il giorno prima e già si era messo a lavoro, senza nemmeno concedersi qualche ora di riposo.
    Non poteva perdere tempo, doveva agire subito...se lo ripeteva continuamente, anche ad alta voce. Quanto dolore, quanta sofferenza...quanta rabbia. Kiri, Konoha, Oto, centinaia di chilometri percorsi per soddisfare la sua sete di vendetta.
    Aveva avuto il nome di Diogenes Mikawa da un pollo che egli stesso aveva interrogato tramite jutsu. L'unica cosa che Deveraux sapeva era che il Mikawa fosse un pezzo grosso di Oto.


    Aveva fatto tutto di testa sua quel giorno, infatti, dopo aver scoperto grazie ai contatti interni al clan che il tipo era a capo delle guardie del South Gate di Oto il Genin si recò la mattina presto nel luogo dove lavorava.
    Era vestito con gli stessi abiti della volta in cui aveva siglato l'alleanza Hyuga- Yotsuki con Vergil Hyuga. Il suo abito lungo bianco e nero era messo in risalto da un mantello particolare su cui era riportato il simbolo del clan Yotsuki. Non era il solito accessorio,no, si era fatto consegnare dai membri anziani quello più ricco di ornamenti. Il più prestigioso!

    Mai come quel giorno si sentiva un ninja del clan, ma soprattutto un ninja di Oto. Sentiva il suo cuore battere in gola per l'eccitazione.
    Giunto ai piedi delle mura, dopo aver assaporato con la vista la maestosità di quella fortezza, si rivolse a una delle tante guardie lì presenti.

    - Ehy guardia.. sono Deveraux Yotsuki, rappresentante del clan Yotsuki ad Oto, ho urgentemente bisogno di parlare con Diogenes Mikawa.
    Prima che la sentinella si fosse mossa egli avrebbe aggiunto.
    - E si prenda l'onore di menzionare il clan se il vostro capo non ha voglia di parlare con me.-

    Aveva lavorato sodo per il clan, giorno e notte, e ora avrebbe ucciso se qualche membro anziano gli avesse urlato che non poteva farsi rappresentante della loro persona. Ah...c'era di mezzo una vittima otese, e non una qualsiasi, ma suo padre.

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    " Un rappresentante così giovane? Potrei vedere un documento che attesta quanto ha dichiarato?"

    Dunque accertatosi della veridicità delle parole del ninja, la guardia semplice avrebbe continuato:

    " Capirà che un controllo è necessario, signorino...non che il boss abbia bisogno di accertamenti atti a preservare la sua incolumità, ma non esiterebbe a farmi fare cento volte avanti e dietro dal South al Nord Gate se gli facessi perdere tempo portandogli un tipo qualunque. In ogni caso, Diogenes è sempre disponibile ad incontrare personalità importanti come lei. La prego, mi segua."

    Dunque la guardia, equipaggiata con un'armatura leggera e una lunga lancia, avrebbe condotto lo shinobi su per le scalette che conducevano al piano superiore delle mura, dove tra i due strati difensivi vi era la passerella per le guardie. Sul lato destro, a circa trenta metri di distanza, sorgeva una torretta di guardia ed era proprio li che i due erano diretti. Una grossa porta, fatta su misura per il Mikawa era collocata sul retro della struttura in pietra, dove un piccolo spiazza circolare rompeva la linearità del percorso. La guardia dunque bussò due volte sull'apertura in legno in modo energico e attese risposta...dopo circa due minuti:

    " Si..."

    Dunque l'impiegato del South entrò e fermandosi sul ciglio disse.

    " Signore, Deveraux rappresentante del clan Yotsuki desidera avere udienza. "

    " Va bene, ho dieci minuti."

    La guardia dunque fece un leggero inchino e si congedò chiudendo la porte alle spalle del ragazzo. Il colosso, seduto dietro la sua scrivania, chino su delle carte ingiallite, attese che il ragazzo prendesse a parlare. Per il momento la sua attenzione ancora non era stata catturata...

     
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  5. Roronoa™
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    Oto unica potenza
    Fatti di clan




    Il ragazzo giudicò positivamente il comportamento della guardia. Chiese a quest'ultimo un documento che attestasse il suo reale potere e ovviamente il Genin lo aveva.
    Senza scomporsi si limitò a rispondere:
    - E' il problema che sto cercando di risolvere guardia - Sospirò.
    - Questo mantello è la prova che sta cercando, è ornato con righe d'oro ai lati e il simbolo del clan Yotsuki è curato nei minimi dettagli. Ogni membro importante del nostro clan ne indossa uno ma lei non lo sà, come non lo saprà nemmeno il Mikawa , con tutto il rispetto .-

    Appena conclusa la fase accertamenti Deveraux seguì la guardia. Non era interessato alla bellezza delle mura, non ora, non a pochi metri da un uomo capace di aiutarlo nella ricerca della sua vita.
    In una struttura dello stesso tipo aveva lavorato suo padre, riusciva a sentire la sua energia anche in quel momento.

    La sua mente ritornò nel presente quando i suoi occhi videro l'ingresso dell'ufficio di Diogenes. Era enorme, sembrava la porta degli inferi. La guardia, che gentilmente l'aveva condotto in quello spiazzo circolare a molti metri d'altezza, bussò energicamente. Deveraux era al suo fianco, freddo come non mai. Aveva, oltre alla questione dell'East Gate, anche altre cose da dire.

    Dopo due minuti di attesa qualcuno al di là della porta si decise a rispondere. A differenza di molti Otesi il Genin sapeva attendere, anche se in quella circostanza desiderava che tutto avvenisse in maniera rapida.
    Appena avuto l'ok Deveraux entrò puntando il suo sguardo e la sua attenzione verso Diogenes.
    Era così determinato che non si sarebbe fermato davanti a nulla e fortunatamente , con il Mikawa seduto, le dimensioni di quest'ultimo non misero a dura prova la freddezza del giovane.
    La questione psicologica era fondamentale.

    Quando udì la porta chiudersi alle sue spalle si avvicinò lentamente verso la scrivania del guardiano. Quest'ultimo era intento a compilare scartoffie. Era così concentrato nel suo lavoro, o forse non interessato alla presenza di Deveraux, che non alzò nemmeno lo sguardo per vedere chi fosse il rappresentante del clan Yotsuki.

    - Non ci siamo mai incontrati Diogenes-sama, sono Deveraux Yotsuki. - Oltre al suo nome, che andava ripetuto per educazione, il Genin decise di non prolungarsi molto nel discorso. Doveva essere sintetico e diretto.
    Prima di continuare si mise comodo, seduto sulla sedia davanti la scrivania del Mikawa.

    - Sono venuto a sapere della sua influenza qui ad Oto tramite un pollo che ho interrogato in una missione. - Si schiarì la voce.
    - E sono qui per due motivi: uno personale e uno che riguarda il nostro villaggio. Inizio da quest'ultimo.. -
    Dritti al sodo.
    - Ho svolto un corso Genin ad alcuni studenti, è lampante, allucinante, come i nostri studenti siano meno promettenti dei Kiriani e di quelli di Konoha. Ci hanno insegnato la pace dell'Accademia , e rispetto quest'ultima, ma meglio pensare a casa nostra e prepararsi sempre al peggio. - Non doveva dilungarsi troppo.
    - A titolo del clan sono qui per chiedere a lei Diogenes- Sama, quindi al clan Mikawa, di prendere in considerazione le mie parole: i clan di Oto devono unirsi maggiormente, molto più di quello che stanno già facendo.
    Addestriamo gli studenti all'interno delle nostre mura, con i nostri insegnamenti e li facciamo interagire con uomini di altri clan otesi. Creare una singola forza.
    Io non conoscevo lei, lei probabilmente non conosceva me...e per non parlare che nessuno qui conosce il diplomatico del clan degli Shimasu. -
    Dovevo interrompere il discorso subito.

    - Tempo fa ho siglato un accordo con il clan Hyuga ... una collaborazione Hyuga-Yotsuki ... non vedo il motivo per cui non si possano migliorare le collaborazioni all'interno del nostro villaggio. Fuori da queste mura la parola Oto è seguita da troppe risate.-


    Avrei atteso una sua risposta, per poi passare alla questione dei Nukenin ed East Gate. Per ora era importante catturare la sua attenzione.




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    Edited by Roronoa™ - 2/3/2012, 19:10
     
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    Parlò rapido il giovane degli Yotsuki; disse diverse cose, tutte cariche di un peso non indifferente. Oh certo, aveva catturato la mia attenzione ma a che prezzo? Avrei giocato con quel ragazzo, avrei testato la profonditò delel sue parole...dovevo capire chi era realmente quel genin mai visto prima. Dunque non mi scoprii, come chiaro che fosse.
    Levai lo sguardo dalle carte per fissare con occhi gelidi e penetranti quelli del mio interlocutore.

    " Le tue sono parole pesanti, giovane di Oto. Il tuo atteggiamento potrebbe essere considerato quasi antiaccademico. Stai parlando ad un funzionario di Oto autorizzato a sedare il minimo accenno o anche solo il vago sospetto di un focolare antiaccademico; lo sai questo? E' legge imposta dall'Alleanza, di cui facciamo parte da più di cento anni, che i giovani di ognuno dei quattro paesi vengano allevati dall'istituzione Accademica, di cui anche Oto contribuisce per numero di sensei, funzionari e semplici impiegati. E sai perchè? Perchè in questo modo la fiducia è preservata. Ogni villaggio sa che ogni altro non sta formando un esercito segreto o anche solo formando autonomamente i propri ninja..."

    Mi fermai ma non diedi tempo al giovane di rispondere.

    " Gli altri villaggi ci deridono? Bhè che abbiano il fegato di venire alle porte di Oto e saggiare quanto è molle lo spirito dei veri otesi. Se questa tendenza si sta ora trasmettendo nell'ambito accademico di certo è colpa vostra, di una nuova generazione del tutto priva di talento e ambizioni!"

    Ancora una pausa.

    " Oh proprio tu che parli di una maggiore coesione interna hai stretto un patto con quegli effemminati di Konoha che non sanno nemmeno come si assesta un vero calcio? Tu che parli di prevenzione, hai mai pensato quali potrebbero essere le consegiuenze di questa tua alleanza se un giorno Konoha e Oto dovessero entrare in guerra? Sai veramente quanto è sottile e complicato l'avvicinamento di clan otesi con tradizioni differenti? O peggio, che fino a qualche anno fa erano in confitto tra di loro?"

    Domande alle quali Deveraux avrebbe dovuto rispondere. Le sue idee erano proprio una più moderata revisione di quelle che io stesso stavo realizzando, dunque il mio interesse per quel genin era molto più grande di quanto stessi dimostrando con quelle poche parole. Ma dovevo verificare fino a dove quel ninja, alleato con gli Hyuga, aveva il fegato di arrivare, quanto il vero ardore del Suono fosse radicato nel suo animo.

     
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  7. Roronoa™
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    Oto unica potenza




    Quando Diogenes posò il suo sguardo glaciale sul Genin il cuore di quest'ultimo ebbe un sussulto.

    Qualunque ninja del grado di Deveraux sottoposto alla pressione che il Mikawa riusciva a creare avrebbe iniziato a balbettare in preda al terrore , ma non fu il caso del giovane Yotsuki, non lui e il motivo non era nella sua forza interiore.
    La fiamma che bruciava dentro il suo animo poteva essere spenta solamente dal Genin stesso e ora che la speranza riempiva il suo cuore quel piccolo fuocherello si era trasformato in un incendio.
    I comburenti erano principalmente due: rendere il clan Yotsuki prestigioso e servire Oto.
    Era come suo padre: amava il suo villaggio e quest'ultimo aveva sacrificato la vita per i suoi ideali, difendendo l'East Gate di Oto dall'assalto di uno o più sconosciuti.

    Il Mikawa in risposta alle parole del giovane Yotsuki parlò molto, più di quanto Deveraux si attese.
    Furono parole dure ma il Genin non si scompose nè pensò che tutte quelle domande fossero prove. Voleva far capire alla persona più potente di Oto che il clan Yotsuki era presente.
    I membri anziani se ne stavano come talpe nelle loro tane, ecco perchè lo stemma degli Yotsuki era stato quasi...dimenticato.
    Sulla nuova generazione molle e senza ambizione il Mikawa aveva ragione. Forse esistevano Genin o Chunin otesi disposti a servire completamente il proprio villaggio, ma per ora il ragazzo non ne aveva conosciuto alcuno.

    - Con tutto il rispetto possibile Diogenes-Sama ha detto bene..lei è un funzionario di Oto. - La parte dell'Accademia era stata "tagliata" volontariamente. I suoi occhi erano fissi su quelli del Mikawa. - sarò ignorante ma non ho mai letto nei libri di storia paesi alleati che hanno accettato di creare un esercito unico. Si può essere alleati mantenendo le proprie forze armate e le proprie tradizioni; semplicemente non vedo cosa ci sia di male nel formare i propri ninja soprattutto autonomamente, oltretutto se un villaggio straniero ci attaccherebbe di sorpresa saremmo molto più preparati adottando la mia idea. -
    Prese una pausa per poi aggiungere : - Poi magari arriveranno i kiriani, i sunesi ma intanto se i nostri nemici riusciranno ad entrare un numero elevato di morti metterebbe in ginocchio il villaggio.
    Riguardo la mancanza di ambizione della nuova generazione di otesi e l'assenza di talenti questo può essere dovuto all'insegnamento accademico e ad insegnanti non otesi. -

    Un azzardo pericoloso visto il secondo compito del Mikawa ma il ragionamento che aveva portato Deveraux a dire ciò che pensava filava benissimo, almeno secondo il giovane.

    Riguardo l'alleanza con gli Hyuga il giovane Yotsuki scattò come una vipera "nel muovere la lingua" :

    - Il patto riguarda il mio clan e non danneggierà Oto in alcun modo. - affermò fermamente.

    Ciò che fu per dire rese per la prima volta il suo discorso lento e non così fluido come lo era stato fino a quel momento.
    - In caso di guerra Diogenes-sama un paio di Byakugan saranno più preziosi di... due Yotsuki. Parlo del potenziale delle rispettive abilità e lo sottolineo duecento volte. -
    Per il ragazzo l'ultima frase fu un macigno. Tradire Vergil era l'ultimo dei suoi pensieri ma in confronto ad Oto... ad Oto Deveraux avrebbe dato la vita come aveva fatto suo padre.

    Proprio per questo il suo obiettivo era : distruggere chi avesse osato attaccare l'East Gate.
    Concluse infine il suo discorso.

    - Lotte passate tra i clan? Non ne ero a conoscenza. In questo caso bisognerà attendere del tempo ma non basta per cambiare la mia opinione. -

    La palla al Garth dei Mikawa.





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    Musica per le mie orecchie. Le argomentazioni non erano così impeccabili ma di certo c'era una fiamma del petto di quell'otese...Si presentava a me sfoggiando le vesti del suo clan ma le sue parole non erano in rappresentanza dello stesso; quello era veramente il suo pensiero sulla realtà accademica del momento. E poi, rappresentate così giovane: due erano le alternative, o il clan era in declino o un talento era cresciuto tra le fila dei manipolatori dell'elettricità.

    " Mi domando se..."

    Scrissi dunque l'ultima firma di quella mattinata, lasciando che l'inchiostro sulla punta della penna d'oca macchiasse leggermente la pratica burocratica. Poi tornai nuovamente con lo sguardo sullo shinobi e ripresi a parlare:

    " ...la tua analisi sulla situazione otese sia frutto di un'approfondita rielaborazione dei fatti oppure il risultato di un miscuglio di sensazioni dettate da irrilevanti esperienze o dicerie...Tuttavia io ho poco tempo mentre tu molte altre cose da dirmi, lo posso leggere dal tuo sguardo e dalle tue movenze. Dunque sarò rapido a pronunciarmi sulle questioni da te esaminate. "

    Mi alzai dalla poltrona, ritrovando i centimetri che dividevano me e il mio interlocutore. Ero serio in volto, seppure sciolto nei movimenti.

    " Molte delle tue idee risiedono in un mio più ampio ideale. Oto tuttavia è un meccanismo molto più complicato di quello che appare; due secoli di convivenza non hanno unito i clan e la gente di queste mura. La cittadinanza è cresciuta nella diffidenza generale, nello svago e nella criminalità mentre l'amministrazione del villaggio è più inadeguata che mai. Di pochi è lo spirito che tu adesso mi stai mostrando. I problemi sono molti ma le cause dello stallo e del declino che hai notato derivano da pochi individui: Oto sembra allo sbaraglio ma le redini del caos le guida un solo uomo.
    In realtà, il tuo senso della vista è ancora acerbo; mai come ora le acque sono più irrequiete del solito...basta solo cercare nei posti giusti. Non è il momento di mantelli e formalità, rappresentate degli Yotsuki."


    Gli indizi erano stati lanciati; ora toccava al ragazzo seguire le giuste tracce. Se fosse stato abbastanza intraprendente e sveglio, allora avremmo potuto parlare di questi argomenti in altre vesti, con una compagnia differente.

    " Per il resto...dei nostri alleati resta in guardia solo da Kiri; Suna sta scomparendo tra le dune del deserto, mentre Konoha è già sulla ripida discesa del declino. I villaggi accademici si stanno indebolendo a favore di neopotenze e vecchie conoscenze in auge...Tuttavia, nonostante la terra dei capostipiti del tuo clan, minaccia i nostri confini, le mura di Oto non sono ancora state intaccate. Non conosco il motivo della sfiducia che nutri per il sangue che ti scorre nelle vene ma io ricordo di storie e leggende sul tuo clan: di ninja in grado di fronteggiare da soli un intero esercito o di guidarlo abilmente in battaglia. Io non sottovaluterò questo potere...non dovresti farlo nemmeno tu. Dormi tranquillo, shinobi di Oto, le mura del villaggio sono affidate a questo vecchio Mikawa."

     
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  9. Roronoa™
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    Oto unica potenza




    Nonostante i minuti trascorsi all'interno dell'ufficio, il Genin non si era ancora abituato alla presenza del Mikawa. Si sentiva analizzato dai suoi grandi occhi e dalla sua esperienza.
    Comunque, grazie alle sue sincere parole, riuscì a stuzzicare le corde della sua curiosità.
    Era palese.
    Quando si alzò dalla scrivania ascoltò con attenzione il suo discorso.

    Aveva trovato in quell'uomo un punto di partenza, un ninja che conosceva il problema e stava tentando di risolverlo... ma qualcosa gli diceva che doveva diventare più forte. Oscure forze si erano già messe in moto, e lui semplice Genin desiderava essere una pedina potente al servizio di Oto.
    Rimase sconcertato riguardo le considerazioni sugli altri villaggi, inoltre, cosa sorprendente, il Mikawa conosceva la terra originaria del clan Yotsuki e leggende sui suoi avi.

    Concluso il monologo Deveraux si alzò lentamente, rimanendo nei pressi della scrivania.

    - Chi è l'uomo di cui parla? -

    Ottenuta o no risposta avrebbe continuato:

    - Diogenes-sama ...se i paesi accademici sono in declino allora anche noi siamo in pericolo.
    Se le forze nemiche che minacciano Oto sono troppo potenti allora Kiri Konoha e Suna devono prepararsi al meglio.
    Se cade una di queste, i loro eserciti, se ne hanno, convergeranno su di noi -


    - Comunque avremmo modo di parlarne in privato. Deve anche aiutarmi a trovare chi ha ucciso mio padre all'East Gate di Oto. - La rabbia che aveva fin dentro le ossa non diminuiva mai.
    -E Febh? Condivide il suo ideale? - Domandò. Deveraux era in buoni rapporti con l'amministratore, avevano collaborato in due missioni.

    Con tutta tranquillità, una volta concluso il discorso, il giovane eseguì un leggero inchino. Prima di uscire dalla porta, che aprì con la mano sinistra, si voltò verso il Jonin. Il suo sguardo divenne serio, i ricordi tornarono a galla. Era trascorso molto tempo da quel biglietto che sua madre aveva riportato a casa dall'ospedale, ma le frasi contenute le ricordava a memoria e per chiudere quell'incontro calzavano a pennello.

    - Una volta qualcuno scrisse: il momento di uscire dalle tane è giunto.
    Oto ti chiede di rispondere all’appello.
    Tua madre ti chiama e se sei suo figlio non puoi tirarti indietro.-
    Parole che fece sue e che pronunciò quasi recitando.

    - Io non mi tiro indietro. Ci rivedremo presto Diogenes-sama. E sparì, chiudendo la porta alle sue spalle.











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    " Il tuo clan è il vanto dell'intero Paese del Fulmine! E' agli annali che l'esercito della grande Alleanza durante la Quarta Guerra Mondiale dei Ninja è stato guidato in battaglia dal Quarto Raikage. Si mormora che mediante la sua forza e maestria combattiva fosse in grado di competere in mischia con i più forti Jnkurichi! L'unica Ombra del Fulmine a noi nota del quale si raccontano storie ancor più mirabolanti proviene da un tempo più antico...ma li potrai trovare informazioni solo nei libri di leggende. Secondo te una potenza come Kumo affiderebbe la guida dei suoi cittadini e combattenti ad un clan debole e inutile in battaglia?! I tuoi geni ti avvantaggiano, rappresentante degli Yotsuki, in molti pagherebbero per entrarne in possesso! "

    Il tono di voce era leggermente alterato. Un rappresentate di uno dei clan più importanti della storia ninja credeva di essere inferiore per potenzialità a degli effeminati di Konoha! Ma chi diavolo era stato il suo maestro?! Ma non era il caso di continuare su quell'argomento; crescendo ed entrando a fondo nelle abilità del Fulmine avrebbe forse capito quanto potere poteva sgorgare dalle proprie membra!

    " Febh è un ragazzo indecifrabile. Se non ha ancora compreso il fermento che sta animando Oto poco importa, a breve ne verrà a contatto e dovrà prendere una posizione. "

    Tagliai corto su quell'argomento. La verità era che Febh rappresentava un possibile problema di dimensioni ciclopiche a tutto il movimento che stavo mettendo in piedi. Una strategia d'azione era già stata ideata solo per lui, eppure aspettavo la giusta occasione per metterlo a conoscenza di tutto, o quasi.
    La discussione terminò così; il giovane aveva dimostrato interesse per un nuovo confronto su altri temi e io non mi sarei tirato indietro. Ma fu solo sul ciglio della porta che realizzai chi fosse davvero lo shinobi che avevo difronte; quelle parole pronunciate con voce ferma furono rincuoranti come nessun'altra cosa quel di: il messaggio era arrivato...ci saremmo rincontrati presto.

     
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  11. elsamu
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    ..l'arrivo..


    CITAZIONE
    pensato
    parlato

    Erano passati ormai vari giorni da quando ero partito per arrivare ad Oto, e già non ne potevo più.
    Ma quanto dista questo villaggio? Mi sembra di essere in giro da un eternità ormai.

    [...]

    Il sole era alto, e ormai era l'ora di pranzo, ma continuai a camminare fino ad arrivare finalmente al cancello sud del villaggio di Oto, ma quello che stavo vedendo mi fece rimanere alibito.
    Davanti a me c'era un imponente cancello, che raffigurava una specie di lupo, o almeno quello mi sembrava, con la bocca spalancata. Al posto della bocca due enormi portoni chiudevano l'accesso al villaggio. A lato della strana la mia attenzione venne catturata da delle strane piante.

    E questo è il cancello di Oto? Alla faccia, sono davvero strani questi otesi per aver fatto tutto ciò, ma va bè dai, cerchiamo di non perdere tempo e vedere se riesco ad entrare. E quelle piante? Non sembrano delle normali piante, sarà meglio starci lontano.

    Continuai ad avvicinarmi lentamente al cancello, cercando di fare giusto in mezzo alla strana.

    Per caso c'è qualcuno qui? Avrei bisogno di entrare a Oto. C'è nessuno?

    Avrei quindi continuato ad avanzare verso il cancello fino a quando qualcuno non mi avrebbe risposto o si fosse fatto vedere. In quel caso mi sarei fermato immediatamente per poi riprendere la parola.

    Buongiorno, dovrei entrare a Oto per far visita ad un caro amico. Ci sono problemi?

    CITAZIONE
    Dato che il topic per lo spostamento tra villaggi è sparito non ho potuto fare la richiesta. Come mi hanno consigliato qui lo comunico qua e non appena verrà riaperto o rifatto il topic lo comunicherò anche li.
    Spero non ci siamo problemi


     
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    Era un po che nessun accademico faceva visita ad Oto. Avevo allentato il mio controllo sul South conscio di aver addestrato guardie e sottoposti a gestire qualunque tipo di situazione...altre faccende più importanti richiedevano la mia presenza . Tuttavia non mi facevo mancare una "scappata" al gate per riempire qualche buco della giornata, più che altro per rassicurarmi del fatto che il livello di sicurezza non fosse sceso al di sotto dei miei standard. Il pomeriggio era appena entrato, il sole era alto in cielo ed una figura si stava avvicinando alle mura. Appena mi fu possibile individuai il coprifronte di Konoha...un foglioso...quanti ne avevo già sbattuti negli Inferi per puro divertimento? Da quanto quei poveretti marcivano nell'oscurità ed umidità delle prigioni sotterrane di Oto? Avevo promesso maggiore cautela ai miei alleati ma giocare un po con i ninja del Fuoco era un vizio che difficilmente avrei perso.
    Un giovane sulla ventina; un fisico asciutto ma allenato...analizzai i suoi movimenti, le sue espressioni facciali. Sembrava leggermente provato per il viaggio e sul suo volto era leggibile un senso di meraviglia; era chiaramente la prima volta che passava per un gate di Oto. Il suo tono di voce era totalmente informale seppur "educato"...un'accoppiata che ritenni del tutto inadatta. La guerra con Kumo impegnava i nostri confini e tutti dubitavano di tutto; una presentazione inadeguata poteva far pensare a tante cose. Quella serie di considerazioni mi fecero intuire di avere difronte un genin o al più un chunin dalle forti carenze strutturali...un'analisi del tutto superficiale: il Rosso di Suna ne era un perfetto contro esempio. Chiaramente non avrei abbassato la guardia.
    Ero solito far attendere diversi minuti i visitatori ma quella volta intervenni prontamente, lasciando che il mio volto e parte del corpo si vedessero al disopra della cinta muraria.

    " Identificati...e si convincente. "

     
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  13. elsamu
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    ..l'arrivo..


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    Erano passati solo pochi istanti da quando ero arrivato al cancello, e prontamente un individuo arrivò in cima al muro. ordinandomi di presentarmi.
    Non ero riuscito a individuare bene il ninja, ma sicuramente era un guardiano di Oto.
    Mi presenterò dando meno informazioni possibili, non si sa mai.

    Buongiorno. Il mio nome è Zacaria, sono un ninja di Konoha. Sono venuto fino a qui per incontrare un vecchio amico. Starò qui solo pochi giorni, poi tornerò via. Non ci sono problemi vero?

    E visto che mi sono presentato, potrei conoscere anche il suo nome? Sa, meglio iniziare con i migliori dei modi un incontro, non le pare?


    Ero rimasto molto vago sul tutto, ma comunque avevo detto chi ero e per quale motivo ero li, ritenevo che non dovesse saper altro quell'individuo. Cosa altro avrebbe voluto sapere? E soprattutto ora mi avrebbe apperto il portone e sceso dal muro e avrebbe mantenuto lo stesso le distanze?

    Era la secondo volta che mi presentavo ad un cancello d'entrata, la prima era stata al mio primo arrivo a Konoha. Quella volta gli era bastato sapere chi ero e mi avevano fatto entrare, anche questa volta sarebbe bastato?




     
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    " Non ci saranno problemi se la smetterai di fare il vago! Chi è questo "amico" di cui parli? Il tuo girovagare è regolarmente registrato? Inoltre con un ninja di quale grado ho l'incombenza di parlare? Un nome è falsificabile facilmente e non rappresenta un'adeguata identificazione. "

    Risposi secco al giovane. Era chiaramente inesperto, ignaro dei modi con cui presentarsi ad un villaggio ninja seppur appartenente all'Alleanza accademica. Nemmeno questo insegnano più ai corsi genin? In ogni caso non mi sarei scostato dalla mia posizione, attendendo un altro passo falso del giovane...era fin troppo facile. Fu Goiyo, tuttavia, a interrompere il mio diletto:

    " Oto ti da il benvenuto, ninja dell'Alleanza. Aprite il cancello!"

    Mi stava scalzando ma non mi guardava in volto...ero contento, finalmente stava dimostrando un po di fegato, prendendo una posizione. Scese le scalette mentre le pesanti ante venivano mosse dal meccanismo predisposto. Giunto a terra riprese a parlare con tono autoritario ma del tutto privo di ostilità.

    " Se rimarrai solo un giorno puoi riempire un modulo qui alle mura senza passare per l'amministrazione. In ogni caso dovrai lasciare tutto il tuo equipaggiamento qui...ti verrà riconsegnato alla tua partenza. Intanto puoi dirmi chi è questo tuo amico? "

    Se il Foglioso non avesse avuto nulla da ridire la procedura si sarebbe svolta rapida e senza complicazioni. Privato di ogni arnese ninja avrebbe potuto continuare la sua storia...non ne era consapevole ma avrebbe dovuto ringraziare cento volte quel guardiano dai capelli color rubino. Se la pratica fosse rimasta nelle mie mani la probabilità di ritrovarsi in qualche spiacevole situazione era molto elevata! Al termine di tutto le porte si sarebbero richiuse e il mio gregario mi avrebbe raggiunto sulla sommità del Gate; attese qualche istante e poi, senza mostrare debolezza, mi disse:

    " Hai promesso di smetterla con i fogliosi. Konoha potrebbe insospettirsi nel non rivedere i suoi ninja di ritorno da Oto! "


    Aveva ragione. Gli feci un sorriso e lui rispose con una sonora risata...mi stava tirando le orecchie e stava facendo bene! AHAHAHAHA

     
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  15. elsamu
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    ..l'arrivo..


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    Avevo cercato di fare il vado per la discussione, ma questo ninja voleva a tutti i costi sapere di più su di me e sul mio amico.

    Bè, sono un genin di Konoha. Il ninja che devo incontrare si chiama Igoru Kitsune, non so se lo conosce, ma aveva partecipato al corso genin con me e sono venuto a trovarlo, sempre se lei mi fa entrare.

    Finalmente il ninja mi aprì e mi fece passare, ma non prima di avermi fatto depositare tutte le mie armi e dei documenti per la mia presenza nel villaggio.

    Ecco chi, documento compilato e tutte le mie armi sono qui. Grazie per avermi fatto passare, domani sera ripasserò a ritirare le armi ed uscirò da Oto per tornare a Konoha.

    Finalmente passato mi diressi verso il villaggio per poi dirigermi verso casa di Igoru


     
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