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.Febh arricciò il naso, mentre la delusione nel suo sguardo si faceva più evidente. L'incapacità di Raizen di lasciar andare il suo ruolo per quanto ragionevole, era qualcosa che gli provocava una vaga sensazione di ribrezzo...quella voleva essere una prova per capire quanto fosse ancora libero di essere sè stesso e quanto fosse invece legato...ed era legato a doppia catena. Ma perlomeno ne era consapevole. Povera Konoha...debole e fragile. Qui a Oto abbiamo avuto un Kage assenteista per sei anni e più senza nemmeno una comunicazione, ma siamo in piedi. Commentò, ma con un certo tono da chiacchiera di piazza, come se sapesse benissimo che quelle parole non avevano nessun peso alle spalle: Raizen aveva evidentemente ragione.
Poi però fece una controproposta, accettando quattro giorni di prigionia, ma non agli Inferi di Oto, quanto piuttosto a Palazzo Yakushi. Non sapeva quanto l'Hokage conoscesse gli Inferi di Oto o il Palazzo Yakushi nel dettaglio, pur avendo visitato entrambi in passato, ma se pensava che le segrete del clan di immortali fossero più comode sbagliava di grosso. Il Clan Yakushi aveva interessi nel mondo ninja e interessi al di fuori di esso, specie nel campo della criminalità organizzata, e le segrete erano concepite per punire i membri del clan stesso quando sgarravano. E se potevano essere un deterrente per chi poteva incassare qualunque danno senza effetti collaterali, una persona normale poteva essere portata alla follia in quel posto. Per cui, se Febh in realtà tramava di tenere nelle galere in regime semi-soft l'Hokage per tre giorni, ma questi si proponeva per una gita di dolore alle segrete di palazzo per quattro, lui non poteva che acconsentire. Con gioia.
La fase successiva sarebbe stata un cenno a Kato, sulle mura, perchè si avvicinasse. Il beneamato Hokage sarà ospite di Palazzo Yakushi per qualche giorno, fai mandare comunicazione a Konoha, così da evitare malintesi...quanto a Hebiko...beh, può aspettare agli Inferi per un pò, poi andrò a dirle che è stato tutto un malinteso. Le sue intenzioni erano leggermente diverse: intendeva assolutamente informare Hebiko di quell'accordo, consapevole che lei comunque non era in pericolo, avendo confessato prima ancora di aver compiuto alcun crimine. Ma questo non serviva che Raizen lo sapesse. Puoi consegnare le tue armi al tuo drago, Hokage...o se preferisci le terrà in custodia il clan Yakushi. Ogen non mancherebbe mai di rispetto a un suo ospite...anche se si trova nel piano interrato. Non sarebbe elegante tenerle con te nella stanza che ho in mente.
Ma Naturalmente.
Diede ordine di aprire le porte e cominciò a camminare, conscio che l'Hokage lo avrebbe seguito dappresso. Non avrebbe fiatato durante la pur breve passegguata, con incedere lento, nemmeno scortasse un condannato al patibolo. Quel sorriso da serpe non lo abbandonò nemmeno per un secondo.. -
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Se c'era una cosa che Kato Yotsuki probabilmente odiava, - ma sta a lui confermarlo, - quella, forse, era sicuramente la routine. Certo, Oto era una villaggio particolare, con sistemi particolari, persone particolare e anche meeccanismi particolari. Niente qui avveniva come negli altri villaggi, eppure vi erano quei lavori abbastanza tradizionali e conservativi che bisognava svolgere i quali al di fuori da ogni dubbio richiedevano due cose: attenzione e pazienza. L'attenzione era richiesta perché, come ogni singolo villaggio militare, Oto era spesso soggetto e problemi e conflitti di vario genere. La pazienza era richiesta perché bisognava valutare proprio tutto e tutti in egual maniera, senza lasciarsi sfuggire proprio nulla. Non sempre questo era possibile, considerando che anche il lavoro alle mura prima o poi diventava come un'occupazione di routine e qualcosa sempre fuoriusciva dall'attenzione.
Quel giorno in particolare non sarebbe stato per niente differente da quelli di prima. Come molte altre volte prima era un Venerdì Otese, e chi meglio di Kato sapeva di cosa si trattava? Il venerdì otese, bisogna dirlo per quelli che non lo sanno, era una specie di festival o sagra in cui i vari artigiani del Paese del Riso venivano nel villaggio gestito da Diogene per mettere in vendita i propri oggetti. Era anche l'evento giusto per poter ricattare i mercanti del posto al fine di ottenere delle conoscenze su quello che producevano ed era la cosa che Kato fece tempo prima, aiutando Tasaki ad avere una maggiore conoscenza su tutto ciò che riguarda i veleni. Quel Venerdì Otese non era differente: la gente che veniva a Oto per poter mettere in vendita i propri prodotti era tanta. Forse per questo proprio quel giorno venne scelto per iniziare ciò che ben presto poteva diventare molto di più rispetto a quello che sembrava a prima vista.
Verso le 10,35 del mattino, un gruppo di due persone con una carovana si sarebbero avvicinate al South Gate di Oto. Di base non avevano nulla che Kato non avesse di già visto. Uno era alto, biondo, portava gli occhiali, era vestito normalmente e si trascinava dietro una piccola carovana coperta. Non dava l'impressione di essere pericoloso; anzi, sembrava piuttosto annoiatoArte della Recitazione e disinteressato. Insieme alla carovana si muoveva tra gli alberi in modo abbastanza lento, preferendo sicuramente spostarsi alla luce del sole piuttosto che in quelle d'ombra. Camminava comunque regolarmente a passo calmo. Al suo fianco si trovava una bambina: lei saltava, giocava, rideva, correva, scherzava e sembra particolarmente infastidire il ragazzo.
In ogni caso, entrambi si sarebbero avvicinati alle mura e il ragazzo più grande avrebbe parlato: - Mi chiamo Hittori Omoe e questa è mia sorellina Amae. - Indicò la bambina. - Siamo venuti a Oto per la fiera e vorremmo mettere i nostri prodotti in vendita e anche dare qualcosa al villaggio. - Il ragazzo fece un segno verso la carovana e poi con le dita fece il segno dei soldi. - Siamo di una famiglia di mercanti che vive al limitare con il Paese del Ferro. - Concluse la presentazione sperando di entrare XLa voce sembra naturale e per niente sospetta, ha la competenza per coprire le bugie. Cosa, dunque, avrebbe fatto Kato?[...]
Quel Venerdì Otese, però, Kato non avrebbe dovuto fare solo i conti con un paio di ospiti indesiderati. Già, perché anche Tasaki lo stava cercando e il chunin di Oto si presentò alle mura otesi proprio verso le 10,35, con un piattino in ceramica e una tazza di té che all'interno aveva un goccio di latte intero precedentemente riscaldato e un po' di limone. Tasaki si sarebbe però fermato poco prima delle scale che portavano in cima al South Gate rivolgendosi a uno dei guardiani tra un sorso a quella bevanda e l'altro. Infine, avrebbe chiesto a uno dei guardiani: - Scusate, sto cercando Kato Yotsuki, sapete dove posso trovarlo? - Chiese il chunin otese poi pensando: - Quel fifone mi aveva promesso di fare la guerra ai Vicoli e ora scappa dalle sue promesse... -Chakra: 60/60Vitalità: 14/14En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 500Velocità: 550Resistenza: 400Riflessi: 525Statistiche Secondarie Concentrazione: 500Agilità: 575Intuito: 525Precisione: 500Slot Difesa 1: ///2: ///3: ///Slot Azione 1: ///2: ///3: ///Slot Tecnica 1: ///2: ///Equipaggiamento - Shuriken Gigante × 1
- Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
- Tonico di Ripristino Medio × 2
- Katana × 2
- Tonico di Recupero Medio × 2
Note
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Non era un giorno come gli altri al Gate, questo perché era un Venerdì Otese. Il giorno in cui tutti i mercanti del Riso, o quantomeno i mercanti che avevano pagato le giuste tangenti, si muovevano verso il Villaggio del Suono. Sì, artigiani, fabbri e maestri di ogni genere e tipologia mettevano in mostra le proprie arti e mercanzie da vendere principalmente ai Ninja, ma anche a tutta quella marmaglia di gente che orbitava attorno ai soldi e alla puzza di Oto.
Di conseguenza era il giorno in cui al Gate non si poteva sgarrare. L’attenzione di tutti era sempre al massimo livello, perché era proprio il momento ideale in cui le persone dalle cattive intenzioni, o meglio dalle intenzioni ancora più cattive del solito, potevano combinare qualche casino al Villaggio… e la cosa non mi piaceva affatto.
Perciò i controlli erano piuttosto serrati ed ogni persona che transitava dal Gate veniva controllata. E fu proprio in quella situazione che ad un certo punto mi trovai davanti ad una coppia insolita al Gate. A circa metà mattina durante le ispezioni mi ritrovai davanti ad una carovana condotta da un tizio biondo alto, il quale era accompagnato da una bambina fin troppo espansiva e allegra. Le domande dunque che andai a porre furono molto semplici ma necessarie: - Paese del Ferro eh? Quindi minerali o armi. O nessuna delle due? – fu la mia domanda quasi retorica. Mi sarei avvicinato al carretto e lo avrei ispezionato, senza chiaramente chiedere il permesso al proprietario – Visto che non mi hai specificato cosa vendi… troverò la risposta da solo. – e così avrei fatto. Ispezionando la carovana avrei cercato qualcosa di sospetto, se mai vi fosse stato. In caso contrario avrei ripreso a parlare: - In ogni caso… non le sembra inopportuno portare al Suono una ragazzina così giovane? Non potrò garantire in alcun modo la sua sicurezza. Questo deve essere ben chiaro, e non mi va di giustificare un rapimento ai Consiglieri. Sua sorella deve restare fuori, ci sono diverse locande qua vicino dove fermarsi, sono persone apposto gli osti. – Non ero stato assolutamente perentorio, ma avevo espresso la mia opinione. Se avesse voluto portarsi dietro una creatura così piccola allora avrebbe dovuto fornirmi delle ragioni più che sufficienti.
Per Tasaki invece non sarebbe stato difficile trovarmi. In quel momento stavo ispezionando le persone al South Gate, e le guardie avrebbero indicato al Chunin senza problemi la mia posizione. Per Tasaki sarebbe bastato raggiungermi.. -
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- Il limitare del Paese del Ferro, - aggiunse il ragazzo ascoltando parlare il guardiano. - Noi siamo cittadini del Paese del Riso, servitori fedeli del daimyo. Ma viviamo a pochi chilometri dal confine con il Paese del Ferro. - Dal tono Kato avrebbe potuto capire che quel tizio non sembrava per niente felice di vivere vicino al Paese dei Samurai, dopotutto. Però era senz'altro una precisazione che il ragazzo doveva fare e non poteva proprio agire in un altro modo. Perché doveva farlo? Forse non voleva proprio essere frainteso in quel punto? In ogni caso dopo che disse quella precisazione fu Kato a mettersi in gioco scendendo dalle sue mura al fine d'ispezionare la carovana. Ovviamente quella era un'azione che ci si poteva aspettare da un guardiano qualsiasi, figuriamoci da Kato. Una volta alzato il velo della carovana, Kato vi avrebbe trovato più o meno di tutto: un paio di accendini molto differenti, alcuni più grandi e altri più piccoli, tantissimi fili di nylon arrotolati, un paio di robuste corde di canapa, un respiratore, degli specchi normali e dei specchietti in acciaio, alcuni piccoli kit con strani oggetti appuntiti che forse si sarebbero ben adattati per essere usati in qualità di trappole, un paio di sigilli su due fogli biancastri, due rotoli da richiamo piccoli, due rotoli da richiamo grandi, e tre medi, oltre a un sacco di altre cose che poteva essere ben adatte sia in una situazione di combattimento che in altre situazioni. Sulla carovana Kato non avrebbe trovato nient'altro. - Come vede vendiamo delle cose un po' generiche, anche se la nostra officina è specializzata in tutto ciò che riguarda il nylon. -
Per quanto riguardava l'ultima domanda di Kato a proposito della ragazzina, Hittorii fece spallucce. - Il mondo è un posto crudele signor guardiano e Oto rappresenta il miglior posto in cui farlo capire a una giovane bambina senza correre dei rischi troppo elevati. - Quella sarebbe stata la sua unica spiegazione, dopo di che il signor mercante che vendeva un sacco di prodotti differenti ed era disposto a pagare il pizzo al villaggio per poterlo fare, diede una pacca sulla spalla alla bambina. - Certamente dispiacerebbe lasciarla fuori, ma se proprio insiste... - Hittori allora si sarebbe portato una mano davanti al volto rivolgendo al contempo il suo sguardo verso la bambina. Allora fu quest'ultima a parlare. - Signorrrrrrr guarrrrrdiano...... io voooooglio entrrrrrrrrarrrrrrre.... mi perrrrrrmetta di entrrrrrrarrrrre... perrrrrrrr favorrrrrre.... - Quella frase, unita a degli occhi dolci che praticamente chiedevano di farla passare, forse sarebbe riuscita a convincere il guardiano di lasciarla ammirare Oto? Successivamente a quella richiesta da parte della bambina fu Hittori a fare spallucce. - Mi dica lei comunque. Di certo mi piacerebbe averla vicino, ma se proprio vuole la porto nella locanda. - La scelta, dunque, sarebbe spettata direttamente a Kato: i due nuovi ospiti di Oto sembravano essere molto diplomatici e ben disposti nei confronti del prossimo... O forse era solo un'impressione?[...]
Raggiunsi Kato proprio mentre questi stava cercando di decidere cosa fare dei due. Lanciai uno sguardo veloce alla coppia del ragazzo e della bambina, per poi guardare Kato. - Spero di non distrarti dal lavoro. - Dissi notando l'immenso movimento che quel giorno c'era alle mura. - Quasi mi ero scordato che oggi è il Giorno della Fiera. - Dopo quella specie di saluti, che in effetti non ci sono stati, passai subito al sodo: - Ti ricordi quando dicesti che avresti accettato delle buone sfide? - Gli chiesi. - Beh, ne ho trovato una che ti piacerebbe nei Vicoli. Potrebbe riguardare una questione di massima importanza per Oto e ti chiedo di ritagliarci del tempo non appena potrai. Ti ricordi, poi, che dovevo dichiarare Guerra ai Vicoli? Ecco, è arrivato il tempo. - Gli spiegai in 4 brevi parole il motivo per cui ero venuto a disturbarlo lì in quella giornata particolarmente impegnativa. - Guarda che bella bambina, - gli dissi salvo poi cambiare bruscamente il tema del dialogo. - Allora? Quando potrai accompagnarmi? Quando finirà il tuo turno? - A quel punto avrei solo atteso ciò che mi avrebbe detto Kato.Chakra: 80/80Vitalità: 16/16En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 600Velocità: 650Resistenza: 500Riflessi: 625Statistiche Secondarie Concentrazione: 600Agilità: 675Intuito: 625Precisione: 600Slot Difesa 1: ///2: ///3: ///Slot Azione 1: ///2: ///3: ///Slot Tecnica 1: ///2: ///Equipaggiamento - Shuriken Gigante × 1
- Katana × 2
- Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
- Tonico di Ripristino Medio × 2
- Tonico di Recupero Medio × 2
Note
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Ascoltai con molto interesse le parole della coppia del Riso. Già, perché loro erano cittadini a tutti gli effetti sebbene vivessero ai margini del Paese stesso, ai confini con il Ferro. Ispezionando poi la carovana non trovai nulla di particolare sospetto, erano tutti materiali la cui vendita era consentita. Certo era da vedere cosa effettivamente avrebbero venduto quel giorno visto la mancanza di oggetti di spicco ma quello di certo non sarebbe stato un mio problema… così come la sorte della bambina.
In una giornata di pieno mercato, con persone che provenivano da ogni dove, ad Oto di certo portarsi con se la propria sorellina non era stato a prescindere una buona idea, e questo discorso sarebbe potuto valere in qualunque posto del mondo conosciuto.
Certo, io l’avevo avvisato e di più non avrei fatto. Di conseguenza le mie parole successive furono molto semplici e dirette: - Preferirei che restasse alla locanda, ma non ti obbligherò. Dopo i miei avvisi lascerò alla tua coscienza la scelta di farti accompagnare o meno da quella bambina. Per il resto puoi o potete entrare. – me ne ero lavato le mani, letteralmente.
Dopo un po' di tempo giunse a sorpresa Tasaki e chiaramente si fece avanti con un’intenzione ben specifica, un po' prevedibile alla fine dei conti. Mi chiese di supportarlo in una missione per i vicoli di Oto promettendomi allo stesso tempo che si sarebbe trattato di qualcosa di interessante.
Lo squadrai, con un sorriso beffardo: - Bada bene, Tasaki. Assicurati che ne valga veramente la pena, altrimenti ti sarai giocato la mia disponibilità nell’aiutarti in questo tuo compito. – avrei dato qualche secondo di tempo al Chunin per rispondermi eventualmente, in caso contrario avrei terminato il discorso: - Ci troviamo qui a mezzanotte, a fine turno. Poi ti seguirò. –
Aveva ottenuto il mio supporto. Ora restava a vedere che cosa aveva intenzione di fare.. -
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La coscienza del ragazzo, sempre se quel tipo ce l'aveva una specie di coscienza, non gli disse niente di niente a proposito della bambina. Anzi, rimase sulla sua posizione prendendo alla fine anche la bambina per braccio e portandola poi dentro al villaggio non appena Kato avrebbe aperto i portoni. Una volta dentro la maggior parte del suo lavoro era fatto e il Venerdì Otese sarebbe a tutti gli effetti iniziato (e oltre al Venerdì Otese anche molto altro ancora). In effetti, dopo gli eventi di Ame ciò che sarebbe arrivato a Oto era una vera e propria tempesta, ma quei fatti dovevano ancora verificarsi e affinché si verificassero sia il ragazzo che la bambina dovevano svolgere bene il loro lavoro non solo a Oto, ma anche nei vicoli del villaggio.
A proposito dei vicoli, sapete cosa mi disse Kato quando gli spiegai la questione? Quel tipo pieno di sé disse che doveva davvero valere la pena di fare quello che avevo in mente, altrimenti mi sarei giocato la mia possibilità di avere l'aiuto da questo grande Sannin e miglior ninja di tutti i tempi che era Kato Yotsuki. Nel sentire la sua risposta dovetti fare molto sforzo per non pisciargli su una gamba, ma alla fine dei conti riuscii a trattenere quell'istinto malefico per dirgli: - Sono sicuro che non te ne pentirai. - Speravo che quella risposta avrebbe soddisfatto la sua enorme curiosità. E quando lo avrebbe fatto mi sarei congedato con il chunin otese ben prendendo in mente l'ora detta da quest'ultimo. - Va bene. Allora a mezzanotte. - A quel punto mi sarei congedato anche io addentrandomi nelle vie di Oto poco dopo la coppia del bambino e della bambina. Non li osservai, non li analizzai e non me ne preoccupai più di tanto. Alla fine dei conti, se Kato li aveva fatti entrare, era perché era del tutto sicuro che non fossero una minaccia per il villaggio. O no?Chakra: 80/80Vitalità: 16/16En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 600Velocità: 650Resistenza: 500Riflessi: 625Statistiche Secondarie Concentrazione: 600Agilità: 675Intuito: 625Precisione: 600Slot Difesa 1: ///2: ///3: ///Slot Azione 1: ///2: ///3: ///Slot Tecnica 1: ///2: ///Equipaggiamento - Shuriken Gigante × 1
- Katana × 2
- Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
- Tonico di Ripristino Medio × 2
- Tonico di Recupero Medio × 2
Note
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Atto I
La facile preda. †
Avevo concluso la mia breve deviazione nell'altro dello Yakushi fuori dalle mura di Oto; avevo appreso un nuovo trucchetto col chakra affinché anche le mie tecniche, e non solo i miei fendenti, divenissero più pericolosi e letali. Il mio soggiorno al Lucchetto mi aveva concesso il sapere perso della mia famiglia di sangue, i Kagome, ma ancora faticavo a destreggiarmi tra simboli, sigilli e fuuijutsu. Era un grande periodo di apprendimento per me e mai prima d'allora mi sentivo totipotente. Ma non ero partito per Oto con l'intenzione di divenire più forte. Io dovevo vedere Diogene Mikawa, dovevo parlare di cose più grandi della mia singola persona.
Dovevo vendergli la vita di un suo ninja.
Dovevo forzare la mano del Kokage perché facesse qualcosa che mi fosse strettamente comoda - nonché prettamente personale -, che mi aiutasse a risolvere un problema capace di aprire la strada ad una stagione di guerre, espansione e violenza. Il clima perfetto per un Kenkichi ed un Mikawa. Insomma, ero ad Oto per costruire un futuro migliore per Kiri, per i suoi ninja e per l'Accademia tutta, un futuro che prevedeva il necessario abbattimento di alcune vecchie, odiose usanze.
Mi ero congedato dallo Yakushi dopo quanto successo, preferendo fare due passi da solo, privo anche delle mie evocazioni. Il Gate non era distante da dove ci trovavamo - da quanto ricordassi della visione aerea della zona mentre ero in volo qualche ora prima -, quindi camminare mi avrebbe aiutato soltanto, dandomi il tempo per ripassare il discorso che mi ero preparato per Diogene e per riposare, in un certo senso - per lo meno psicologicamente.
Quando vidi l'enorme e possente cancello d'ingresso di Oto, la mia figura si stagliava sul paesaggio tetro e brullo del Suono, col mantello nero come la notte che sia copriva, grazie al cappuccio, il mio elmo, sia svolazzava alle mie spalle, mostrando Unagi al fianco destro e la Yakusoku al sinistro, pendente nella candidezza della sua forma ossea. Il passo lento e cadenzato segnalava inconfondibilmente a tutti la mia presenza. Quando arrivai al Gate, sollevando gli occhi, notai quello che mai mi ero aspettato di trovare: il Ninja la cui vita era la mia moneta per i servigi del Garth, stava in vedetta, di guardia, pronto a difendere le mura del suo villaggio. Ironico, non trovate. Continuai a fare qualche passo, finché non fossi arrivato abbastanza vicino da essere notato.
Alzai la mano destra, indicando il Guardiano con l'indice coperto dal guanto.
Tu. Scendi.
Sono il Mizukage.Chakra: Vitalità: En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 850Velocità: 650Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 700Intuito: 700Precisione: 700Slot Difesa 1: 2: 3: Slot Azione 1: 2: 3: Slot Tecnica 1: 2: Equipaggiamento - Tonico Coagulante Medio × 3
- Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
- Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Arto Artificiale Kiriano Base × 2
- Filo di Nylon [10m] × 1
- Spiedi Potenziati × 2
- Tonico di Recupero Medio × 1
- Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
- Unagi × 1
- Yakusoku Kenkichi × 1
Note
Combattere con Handicap Attivo.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato
Citato
Koutsu
Pipistrelli
Yakusoku. -
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Quella non sarebbe stata una giornata convenzionale al Gate. Non sarebbe stato l'ennesimo turno di guardia alle Mura di Oto. Non sarebbe stata l'ordinaria amministrazione per il Guardiano. Fin da quanto ero Genin, fin da quando ero a capo della sicurezza dei Gate presidiavo quei bastioni. Ma gli eventi dell'Abete avevano sconvolto la mia vita e quella di praticamente tutti i presenti dell'isola. Io, Shin ci eravamo strappati il cuore, e donato la nostra fedeltà ad Hayate, nella persona del Coraggio. Tuttavia in mezzo a noi c'era uno spettatore, un terzo incomodo di nome Kensei Hito. Un Chunin, all'epoca dei fatti, di Kiri. Un Ninja Accademico, ma sporco fino nell'animo di atteggiamenti tutt'altro che onesti. E proprio quel Shinobi si stava presentando al Gate di Oto.
Rimasi impassibile nell'osservarlo. E fui certo della sua identità nel modo in cui si impose verso di me. Non poteva essere che Kensei Hito. Il problema tuttavia fu un altro. Il grado con il quale si presentò, o meglio la carica. Quando udii la parola Mizukage per un attimo rimasi letteralmente interdetto. Stavo allo stesso tempo per scoppiare a ridere che per vomitare. Stavo vivendo una situazione surreale. Un Ninja del genere... che era diventato Mizukage? Non aveva alcun senso. O meglio lo aveva in un'ottica di completa depravazione delle istituzioni accademiche, situazione che avevo denunciato a Kensei stesso e al Coraggio di Hayate. Uno dei due motivi principali per i quali avevo, sebbene virtualmente, rigato il mio coprifronte di Oto. Nonostante cercassi in tutti i modi di mantenere uno sguardo serio e consono alla carica che mi si era presentata davanti mi chiesi per un momento come si sarebbe comportato Raizen, l'Hogake, al sapere che cosa aveva combinato all'Abete Kensei Hito.... considerando come il Jonin della Foglia aveva reagito per una cosa di così poco conto tra Shin e quella Ninja di Suna.
Comunque sospirando, tra me e me, cercai di non dare peso al suo mandato così perentorio, e così odiosamente caratteristico, e con un cenno della testa acconsentii alla sua richiesta. Scendendo dagli spalti, dalla parte interna delle mura mi preparai ad accoglierlo. In seguito agli eventi dell'Abete Kensei Hito non avrei dovuto conoscerlo e lui non avrebbe dovuto conoscere me, ammettendo però che il lavoro di rimozione della memoria di Hayate verso il Chunin, fosse andato a buon fine.... ma una cosa era certa: non potevo averne la certezza. Soprattutto perché da quel giorno della riunione con Hayate, gli Accademici e i membri della Tregua la Setta non mi contattò più. Perciò prima di aprire il Gate, al riparo dietro al portone e dallo sguardo indiscreto del Chunin, avrei eseguito una copia fisica di me stesso e a quel punto mi sarei scambiato con essa. O meglio avrei lasciato la copia all'ingresso del Gate con il compito di aprire l'accesso per il Mizukage e io, l'originale, sarei tornato sugli spalti, silenzioso e guardingo. [Moltiplicazione Superiore]Creo una copia fisica. Con il seguente equipaggiamento: Rongusukai, 4 Coltelli da lancio, Cotta di maglia completa, amplificatori di suono, Gambali in ferro
Arte dei Cloni [1]
Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
(Consumo: Basso)
[Da chunin in su]
Tecnica Economica [2]
Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
[Da genin in su]
Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Una (1)
L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
Sottotipo: Supporto
(Consumo: Medio)
[Da chunin in su]
La copia dunque avrebbe parlato al posto mio, fingendosi per l'originale Sono davanti a lei, Mizukage-sama. Cosa la porta ad Oto? Non chiesi al Kiriano di consegnarmi le armi, sarebbe stato assolutamente inutile e avrebbe sicuramente innescato uno scontro che in quel momento desideravo evitare. Inoltre se mi avesse chiesto delucidazioni sull'altro me avrei risposto senza troppi problemi Non abbasso mai la guardia, è il mio compito. E' una copia fisica, comunque. Posta di osservazione. Generalmente accolgo i visitatori senza muovermi dagli spalti. Non avrei aggiunto molto altro, lasciando così la parola a Kensei Hito.Chakra: 98.5/100Vitalità: 20/20En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 725Velocità: 700Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 725Intuito: 725Precisione: 700Slot Difesa 1: ///2: ///3: ///Slot Azione 1: ///2: ///3: ///Slot Tecnica 1: ///2: ///Equipaggiamento - Rongusukai × 1
- Stivali da combattimento × 1
- Bolas × 1
- Coltelli da Lancio × 4
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Cartabomba II × 1
- Elmo Protettivo × 1
- Gambali in Ferro × 1
- Maschera × 1
- Amplificatore Suoni × 1
- Respiratore × 1
- Rivestimento Mimetico × 1
- Tonico di Ripristino Medio × 1
- Tonico Coagulante Inferiore × 1
- Tonico di Recupero Medio × 2
- Rasoio Meccanico × 1
- Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
- Sigillo Maledetto del Fulmine × 1
Note
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Atto II
Incomprensioni. †
È difficile celare talune emozioni: in particolar modo, forse, è difficile celare la paura, la sana angoscia che immobilizza le membra, il macabro terrore che distorce il volto e annebbia la mente. L'attimo prima dell'osceno, l'istante antecedente al raccapriccio, la sensazione di pressione costante ed il rampante anelito del delirio sono gli idoli e le effigi della più ancestrale delle passioni.
Kato, questo, lo sapeva - e dimostrava - piuttosto bene, specialmente quel giorno.
Le mie parole furono ricevute con un misero gesto di assenso della testa. Eppure successe qualcosa di strano: l'otese sparì per un istante per poi ricomparire, duplice, poco dopo, sia alle porte del Gate, sia esattamente dove l'avevo visto in precedenza, ovvero sulla torretta di guardia. Sono davanti a lei, Mizukage-sama. Cosa la porta ad Oto? Disse, immediatamente dopo aver aperto l'enorme cancello che dava sul Villaggio Nascosto del Suono. Lo guardai in volto, prima di spostare lo sguardo, sporgendomi leggermente all'indietro, al Kato sugli spalti. Il mio Elmo nascondeva le mie emozioni e mi rendeva più difficile da comprendere, imprevedibile, illeggibile. Lo stesso non si poteva dire dell'hayate.
Continuai, in silenzio, a fissare l'Otese più lontano da me finché quello più vicino non parlò. Non abbasso mai la guardia, è il mio compito. E' una copia fisica, comunque. Posta di osservazione. Generalmente accolgo i visitatori senza muovermi dagli spalti. Il mio sguardo tornò, glaciale, sulla copia. Trascorse un lungo istante. La voce distorta dall'Elmo poi tuonò, atona e gelida. Non credo. Il volume del parlato si alzò, come a voler far sentire anche ai più lontani quanto avessi da dire. Da lassù non potresti fermare nessuno che, avvicinatosi alle mura, provasse a distruggerle. E se ricordo bene, Oto non ha intenzione di ricostruire nuovamente le mura. La vicenda era vecchia, forse antecedente anche alla nomina di guardiano dello Yotsuki, ma ricordavo bene le condizioni in cui trovai il Gate quando Febh mi ospitò per così dire, a Palazo Yakushi. Inoltre, tu stai mentendo. E così dicendo la destra sarebbe corsa sulla Yakusoku, sollevando il Mantello e mostrando l'osso levigato del figlio del mio capoclan pronto per essere estratto. Ho chiesto di te, non di una tua stupida copia. Infatti, se realmente avesse posto una semplice vedetta sulle torre, avrebbe potuto eseguire la moltiplicazione prima di scendere, senza doversi nascondere dietro le mura. Inoltre, così facendo, aveva dato una enorme finestra di tempo a qualunque malintenzionato di colpire senza essere visto. Kato aveva agito con l'intento di aggirarmi ed io, questo, lo avevo ben capito. L'odore della paura, dopotutto, era il mio secondo primario sostentamento. Quindi adesso scendi da lì sopra e seguimi prima che venga a prenderti con la forza. Un pensiero poi andò alle innumerevoli paranoie sui kiriani che Febh mi aveva blaterato in precedenza. I tuoi colleghi potranno tranquillamente riferire a Febh o al Kokage che ti ho solo preso in prestito qualche ora. Tornerai intero al Gate, hai la mia parola. L'aria poi, sarebbe lentamente divenuta più gelida mentre il mio corpo iniziava a inondare d'odio ogni cosa intorno a me: Kato, forse, avrebbe ricordato quella sensazione. Oppure preferisci che parli prima con Diogene del tuo nuovo organo d'acciaio?
Qualsiasi cosa fosse successa dopo quella frase, mi avrebbe trovato pronto.Chakra: Vitalità: En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 850Velocità: 650Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 700Intuito: 700Precisione: 700Slot Difesa 1: 2: 3: Slot Azione 1: 2: 3: Slot Tecnica 1: 2: Equipaggiamento - Tonico Coagulante Medio × 3
- Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
- Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Arto Artificiale Kiriano Base × 2
- Filo di Nylon [10m] × 1
- Spiedi Potenziati × 2
- Tonico di Recupero Medio × 1
- Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
- Unagi × 1
- Yakusoku Kenkichi × 1
Note
Combattere con Handicap Attivo.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato
Citato
Koutsu
Pipistrelli
Yakusoku. -
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Come avevo previsto il nuovo Mizukage non si comportò come un semplice visitatore ma dal momento stesso in cui prese parola pretese e ordinò. Kensei Hito dunque non era cambiato di una sola virgola rispetto al Chunin che avevo conosciuto e probabilmente la sua nuova posizione aveva esacerbato ancora di più il suo carattere. Prudenza dunque, fu il primo pensiero che mi balenò in testa. Questo perché Kensei era una molla costantemente carica, tirata al suo limite pronta a scattare in un impeto di violenza ingestibile. E avrei cercato in tutti i modi per evitare una situazione del genere.
Di conseguenza quando guardando il vero me, quello sulle mura, compresi che in qualche modo era riuscito a intuire il trucchetto che avevo adottato. Mi chiese di seguirlo, per quale destinazione... non era dato saperlo. Ma la vera svolta, o per meglio dire colpo di scena fu la sua ultima frase. Lui sapeva. Kensei Hito si ricordava.
Sorrisi. E scrollando la testa, sinceramente sorpreso, scesi dalle mura per ritrovarmi così di fronte al Kiriano. La paura e l'odore del tradimento in effetti era passato, lasciando spazio ad un rapporto per quanto assurdo ma più sincero tra me e lui. Io sapevo chi era e lui sapeva cosa avevo fatto. Come era riuscito a superare il lavaggio del cervello del Coraggio e della Magnanimità era sicuramente una domanda a cui avrei cercato una risposta. Tuttavia il vero problema contingente era un altro. Lui sapeva tutto, sapeva del mio tradimento e dall'alto della sua posizione poteva imporre su di me delle condizioni, di fatto mi trovavo davanti ad una situazione a dir poco sfavorevole.
Nuovamente mi odiai, e odiai il Villaggio a cui facevo da Guardiano. La mia posizione da Accademico, da Chunin stava diventando giorno dopo giorno una prigione. Una gabbia sempre più stretta che limitava le mie scelte e le mie possibilità e senza mezzi termini con quel giorno la mia condizione aveva raggiunto il suo apice. Il punto massimo di disprezzo verso me stesso, verso Oto e verso l'Accademia che in teoria il Mizukage doveva rappresentare ma che infondo lasciava spazio alle più vili aspirazioni. Unica nota positiva fu la parola che mi diede. Se mi aveva dato prova di una cosa era che Kensei Hito puntava molto ad una sua sorta di codice, od onore personale, e forse la sua parola aveva ancora un peso. Certo, escludendo il patto di silenzio che era stato siglato con Hayate che poteva rivalutare completamente la prospettiva che avevo di lui e ciò che potevo aspettarmi.
Sospirai, mesto, e proferendo parola mi espressi verso il Ninja Direi che non serve aggiunge altro alle tue ultime parole. Hai la mia massima attenzione, Mizukage. Dunque cosa vuoi da me? E dove vuoi dirigerti?Chakra: 98.5/100Vitalità: 20/20En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 725Velocità: 700Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 725Intuito: 725Precisione: 700Slot Difesa 1: ///2: ///3: ///Slot Azione 1: ///2: ///3: ///Slot Tecnica 1: ///2: ///Equipaggiamento - Rongusukai × 1
- Stivali da combattimento × 1
- Bolas × 1
- Coltelli da Lancio × 4
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Cartabomba II × 1
- Elmo Protettivo × 1
- Gambali in Ferro × 1
- Maschera × 1
- Amplificatore Suoni × 1
- Respiratore × 1
- Rivestimento Mimetico × 1
- Tonico di Ripristino Medio × 1
- Tonico Coagulante Inferiore × 1
- Tonico di Recupero Medio × 2
- Rasoio Meccanico × 1
- Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
- Sigillo Maledetto del Fulmine × 1
Note
///. -
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Atto III
Nuovi giochi †
Bastava essere chiari, in fondo. Avevo visto come Kato e Shin avevano reagito alle azioni del Coraggio di Hayate ed avevo capito qual era il modo migliore per avere a che fare con loro: metterli alle strette, soggiogarli e umiliarli era la via maestra per il loro rispetto. Similmente ad animali da soma, lo Yotsuki e l'utilizzatore del famigerato Loto della Foglia andavano domati. E chi meglio di me per un compito così soddisfacente? Per la prima domanda dovrai attendere ancora un po'. Ora seguimi. Risposti secco alle domande composte dell'otese. Dopotutto non c'era realmente un posto dove andare, bastava che fosse lontano da orecchie indiscrete. Fu così che evocai la Hakushaku ed il suo gigantesco stormo. Portaci lontano di qui, Baronessa. Dissi alla chirottera dei Kyuketsu Komori, mentre la miriade di pipistrelli che la componeva iniziava a vorticare intorno a me e Kato. Sollevatici in aria, ci dirigemmo lontano da orecchie indiscrete, sorvolando Oto. Se solo non ci fossero precedenti tra Kiriani e Guardiani di Oto, ti avrei già fatto precipitare. Dissi, mentre lo stormo di pipistrelli della Hakushaku si divideva, permettendoci, seppur distanti e col vuoto sotto e davanti ai miei, di vederci. Io ho bisogno di rimettermi in contatto con Hayate. Dissi, spezzando finalmente il silenzio. Mi servite tu e il tuo amico della Foglia. Continuai, gelido. Quindi tu verrai a Kiri. Feci calare il silenzio alcuni istanti. Ma non sarà una fuga la tua, no. Tu ci verrai di tua sponte quando io tornerò a Kiri. Comunicherai tu stesso a Febh ed a Diogene la tua decisone. Verrai a Kiri per migliorarti ed allenarti. Dopotutto ci siamo già incontrati all'Abete; sai cosa è in grado di fare il Mizukage e vuoi imparare da lui. Lo osservai impassibile e dall'alto dell'inespressività del mio elmo. Quest'oggi mi accompagnerai per Oto. Al ritorno a Kiri vedremo il da farsi. Fissai poi il giovane Yotsuki. Se non ti va bene, puoi sempre rifiutarti. Tuttavia ne pagherai le conseguenze. Dissi poi, lasciando ovviamente intendere il peggio.
Il piano era semplice: portare a Kiri Kato e fare quello che lui aveva paventato più volte: imprimergli un fuuijutsu vicino alla testa che gli impedisse di ricordare quella discussione ed innestasse al suo posto un ricordo costruito. Attraversoi filatteri e lo studio di qualche libro concessomi dal mio avo Kenzo il tutto sarebbe stato completamente fattibile e relativamente lungo. Avrei affidato la custodia del giovane a Fudoh e Youshi, probabilmente, se non a Etsuko - il più adatto, a ben pensarci, data la sua doujutsu, ma non sapevo se e quanto potessi fidarmi di lui, ancora. A quel punto avrei convocato anche Shin e lo avrei sottoposto al medesimo destino.
Non avevo interesse a renderli miei proseliti: volevo delle pedine ignare. Dovevo fare il lavaggio del cervello a quei due chunin perché questi mi conducessero da hayate per un motivo davvero semplice: unirmi a loro.
Ma in questa sede, forse, ho detto anche troppo. Quali fossero i miei piani, è storia di un altro tempo. Stava allo Yotsuki parlare.Chakra: Vitalità: En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 850Velocità: 650Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 700Intuito: 700Precisione: 700Slot Difesa 1: 2: 3: Slot Azione 1: 2: 3: Slot Tecnica 1: 2: Equipaggiamento - Tonico Coagulante Medio × 3
- Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
- Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Arto Artificiale Kiriano Base × 2
- Filo di Nylon [10m] × 1
- Spiedi Potenziati × 2
- Tonico di Recupero Medio × 1
- Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
- Unagi × 1
- Yakusoku Kenkichi × 1
Note
Combattere con Handicap Attivo.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato
Citato
Koutsu
Pipistrelli
Yakusoku. -
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Kensei Hito non rispose alle due domande, o meglio non subito. Evocando, con un certo effetto scenico a dire il vero, uno stormo di pipistrelli mi invitò a salire su quella evocazione, o evocazioni pensai tra me e me, e salendo verso l'alto ci spingemmo nel cielo sopra Oto. Lasciai indietro la mia copia fisica, senza farla scomparire. [Arte dei Cloni] Arte dei Cloni [1]
Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
(Consumo: Basso)
[Da chunin in su]
Tsk! fu la mia unica reazione alla minaccia di farmi precipitare. Quel Ninja era tale. Un misto di pretenziosità infinita e forza da dimostrare. La differenza rispetto ad un millantatore era che lui aveva le capacità per mantenere quanto prometteva e questo lo rendeva una persona pericolosa.
All'udire le prime parole di Kensei rimasi a dir poco sconcertato, per la seconda volta nel giro di poco tempo. Aveva stretto un patto con Hayate, che aveva infranto di fatto, e nonostante ciò consapevole del rischio che stava correndo voleva di nuovo intraprendere dei rapporti con la Setta? Perché? Banalmente la risposta più semplice era quella accademica... Infiltrarsi in Hayate e spezzarla, ma con Kensei Hito non era mai così scontato. E comprendere la volontà e le intenzioni dietro alle sue parole non era per nulla facile. Che puntasse anche lui all'immortalità?
La vera domanda tuttavia era un'altra: perché voleva me a Kiri? E per qualche motivo intendeva allenarmi? Non aveva particolarmente senso, ad una prima analisi. Eppure l'aria che tirava al Gate era terribilmente stantia, e il mio ruolo era fermo da quando ero diventato Genin. L'unica opportunità che ebbi di crescere ad Oto fu completamente ribaltata e cancellata. No, non avrei proseguito a Oto per quella strada. Tuttavia non mi sarei affidato a Kensei, non era nessuno di fatto per me. Non era il mio Kage e non era Hayate. Era una persona che conosceva un segreto tremendamente scomodo, in cui lui stesso era coinvolto. E su quell'aspetto avrei cercato di giocarmi un minimo di contrattazione. Avrei accettato la proposta, questo perché la mia ricerca, il motivo principale del mio tradimento ad Oto era il raggiungimento del potere. Della Forza. E le sfide e situazioni difficili dovevano diventare il pane quotidiano. E affrontare persone terribilmente sgradite ma dalla forza constatata rientrava perfettamente all'interno della mia cerca.
Questo non avrebbe significato gettarsi nel vuoto, a testa bassa, ma sfruttare gli eventi e le occasioni e quella che mi stava proponendo Kensei a fine dei conti era una possibilità. E per garantirmi un minimo di sicurezza pensai ad una controfferta, la cui idea mi fu data da Kensei stesso Mizukage, sei stato tu per primo a interrompere i rapporti con Hayate. Cosa ti spinge a riallacciare questa unione? E' una domanda lecita, non trovi? Attesi un secondo Comunque la tua proposta è invitante, per quanto suoni strana. Sono disposto a muovermi dal Gate, uscire da queste mura che sono più delle prigioni per me. di nuovo lasciai passare qualche secondo E credo che ci sarà l'occasione per entrare in contatto con Hayate e le sue Virtù. Tuttavia prima di accettare ti propongo due piccole aggiunte a questa prospettiva. La prima è una tappa intermedia, e sei stato tu a darmi l'idea. lasciai in sospeso il discorso per un secondo Prima di andare a Kiri passeremo da Konoha, per recuperare Shin Kinryu per porgli la stessa offera che mi hai proposto. E solo allora, io e Shin insieme a te andremo a Kiri per allenarci. Per quanto mi riguarda io sono cambiato dall'Accademico di allora, e hai la mia parola di Hayate, sul mio cuore meccanico, che non sfrutterò l'occasione per tradirti o attaccarti alle spalle, come avevo proposto al Coraggio all'epoca. In effetti mi scuso per il comportamento, ma la paura, l'adrenalina e la situazione praticamente eccezionale mi avevano portato a compiere scelte azzardate. Ma quel giorno è avvenuta un'epifania per me. Te lo posso garantire. ripresi fiato E per quanto riguarda la seconda aggiunta: mi aspetterò altrettanto da te, Mizukage. Nessun tradimento, sotterfugio o fregatura, non come quella volta dei filatteri di sangue o justu simili. Ho bisogno di sentire la tua parola, e la tua garanzia in merito. Sono due richieste sulla quale non transigo. lasciai un secondo di spazio E francamente per te non dovrebbe cambiare nulla, se ciò che mi proponi è a conti fatti la verità. Shin è un compagno, e un fratello, e se devo migliorare lo dovrò fare insieme con lui. E la segretezza per Hayate è tutto, forse non te lo ricordi o l'hai rimosso. Nuovamente aspettai qualche attimo Altrimenti puoi benissimo andare da Diogene, il Kokage assente, o Febh, il Jonin mai stato interessato ad Oto, e spiegare il tradimento che ho perpetuato. Puoi anche provare ad uccidermi, e probabilmente ci riusciresti. Oppure costringermi a dire la verità, in qualche modo. In tutti i casi non guadagneresti nulla, e semplicemente ti troveresti contro le Virtu di Hayate da qui a sempre, memore del patto di segretezza infranto. E insieme con l'odio della Setta probabilmente la tua figura accademica messa in cattiva luce. Non voglio minacciarti, e non vuole esserlo in nessun modo. So che non funziona con te, Mizukage... Sto semplicemente parlando di affari e considerando le varie opzioni. Dunque... Affare fatto? Furono le mie ultime parole.
A Kensei Hito la scelta finale.
Nel frattempo la copia fisica avrebbe osservato il me originale e Kensei Hito andarsene con l'evocazione e una volta che si sarebbero allontanati a sufficienza, fin tanto da non distinguere più chiaramente la vista la coppia, avrebbe agito. Velocemente la copia fisica si sarebbe mossa verso un angolo delle mura, coperto da un tetto così da escludere ogni possibilità di farsi rilevare e a quel punto avrebbe evocato Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione, non è possibile ridurre il costo di chakra in nessun modo. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Evocare una creatura richiede slot tecnica avanzato. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: Variabile )
[Da genin in su] il Maestro, in maniera tale da riferire a qualcuno di fidato di ciò che era appena avvenuto alle Mura. La copia avrebbe proferito poche parole al Corvo Kensei Hito, ora Mizukage, è apparso al Gate e sa completamente dei fatti dell'Abete, anche quelli che in teoria avrebbero dovuto dimenticare. Ora il me originale è a colloquio, non ho idea di che cosa si potranno dire o accordare. Tuttavia considera oggi come un giorno chiave, qualunque cosa succeda. Ci aggiorniamo e avvisa i Kuroi, tieniti pronto Maestro. Compreso, Kato. Furono le uniche due parole del corvo, prima di scomparire nuovamente.Chakra: 91.5/100Vitalità: 20/20En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 725Velocità: 700Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 725Intuito: 725Precisione: 700Slot Difesa 1: ///2: ///3: ///Slot Azione 1: ///2: ///3: ///Slot Tecnica 1: ///2: ///Equipaggiamento - Rongusukai × 1
- Stivali da combattimento × 1
- Bolas × 1
- Coltelli da Lancio × 4
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Cartabomba II × 1
- Elmo Protettivo × 1
- Gambali in Ferro × 1
- Maschera × 1
- Amplificatore Suoni × 1
- Respiratore × 1
- Rivestimento Mimetico × 1
- Tonico di Ripristino Medio × 1
- Tonico Coagulante Inferiore × 1
- Tonico di Recupero Medio × 2
- Rasoio Meccanico × 1
- Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
- Sigillo Maledetto del Fulmine × 1
Note
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Atto V
Chiarire i concetti †
Ancora una volta non ci fu opposizione nell'indole di Kato Yotsuki e non sapevo esattamente come gestire la cosa; non sapevo se si stesse comportando in quel modo perché sapeva di avere il coltello dalla parte del manico o perché, semplicemente, per l'ennesima volta, si stava facendo sopraffare dal fiume degli eventi. Una persona così, comunque, sarebbe stata la pedina perfetta. Ma in ogni caso avevo bisogno di alcuni accorgimenti prima di poterla usare. Una sorta di... miglioramento, di power-up, di perfezionamento.
Ma soprattutto avrei dovuto nuovamente parlare col Kokage. Ma questa sarebbe stata una eventualità posteriore agli eventi che vi sto raccontando. Procediamo per gradi, senza perderci.
Dunque, l'Otese continuò il suo mutismo distaccato - o forse terrorizzato - anche quando ci alzammo in volo sopra Oto. Riuscii a strappargli soltanto una misera onomatopeica quando minacciai di ucciderlo seduta stante. Ma la mia preoccupazione su quell'atteggiamento così strano da parte dello Yotsuki cadde poco dopo. Infatti, compresa la sua situazione, agiì similmente a quanto era già accaduto all'Abete: iniziò uno sproloqui infinito - alla faccia del precedente mutismo - con tanto di condizioni e pretese. Mi balenò allora in testa un dubbio fastidioso, irritante e che necessitava di una immediata chiarificazione. Cosa lo portava a credere che fosse nella posizione di parlare in quel modo? Mi riteneva forse meno pericoloso del Coraggio? Non si rendeva conto, per caso, che avevo davvero in mano la sua vita in quel momento? Credeva che, se avessi voluto, non avrei esatto anche io un organo o un arto, se avessi voluto? Forse, nella testa dello Yotsuki, si stava dipingendo l'idilliaca immagine di una fuga da Oto e dall'Accademia che tanto si era impegnato a denigrare - e denigrabile lo era di certo ma non per i motivi da lui avanzati - quando, grondante sangue e vergogna, chiedeva pietà al Coraggio di Hayate. Forse credeva che Kiri sarebbe stato il suo porto sicuro, la sua ancora di salvezza per poter giocare sia coi Lupi che con le Ombre.
Forse non aveva compreso che stava barattando la sua vita col Demone della Nebbia.
Mizukage, sei stato tu per primo a interrompere i rapporti con Hayate. Cosa ti spinge a riallacciare questa unione? E' una domanda lecita, non trovi? Chiese, confermando tutti i miei dubbi. No. Risposi io, lasciando però che continuasse il suo discorso. omunque la tua proposta è invitante, per quanto suoni strana. Sono disposto a muovermi dal Gate, uscire da queste mura che sono più delle prigioni per me. Era davvero convinto che quella che stava prendendo fosse una sua decisione? E credo che ci sarà l'occasione per entrare in contatto con Hayate e le sue Virtù. Tuttavia prima di accettare ti propongo due piccole aggiunte a questa prospettiva. La prima è una tappa intermedia, e sei stato tu a darmi l'idea. Continuava a vaneggiare, continvo di potermi suggerire cosa fare. Prima di andare a Kiri passeremo da Konoha, per recuperare Shin Kinryu per porgli la stessa offera che mi hai proposto. E solo allora, io e Shin insieme a te andremo a Kiri per allenarci. Ma quando disse queste parole riuscì a darmi ulteriormente da pensare. Andare a Konoha era la seconda parte del mio piano e non era certo una cosa inintuibile che dovessi scendere a patti anche col Kinryu per poter assicurarmi un reale vantaggio sugli hayate. Almeno sotto un certo punto di vista, Kato sembrava pensare in modo coerente.
Seguì poi un lungo sproloquio sulle sue intenzioni, sul suo essere cambiato sulle frasi di circostanza e sulla borìa che soltato qualcuno montato e con forse troppe convinzioni sulle spalle poteva avere. Mi dava - addirittura! - la sua parola di hayate che non mi avrebbe tradito. Non voglio minacciarti, e non vuole esserlo in nessun modo. So che non funziona con te, Mizukage... Sto semplicemente parlando di affari e considerando le varie opzioni. Dunque... Affare fatto? Lasciai che trascorressero alcuni secondi, che l'otese pensasse che ci stessi riflettendo. No. Replicai nuovamente. Forse non ti è chiaro che ormai non sei più nella posizione di poter avanzare alcuna offerta. Io non ho nessuna credibilità accademica da difendere: io sono Kiri e Kiri soltanto. Ancora non ti è chiaro dopo quanto successo all'Abete? Domandai, evidentemente adirato. L'aria intorno a noi stava facendosi sempre più gelida, non soltanto perché eravamo ad alta quota. Non ci dovrà essere occasione per entrare in contatto con Hayate: tu lo farai quando te lo ordinerò io. Il tono era sempre più duro e minaccioso. Tu andrai dove te lo ordinerò io e non avrai diritto, potere o pretesa alcuna sui miei spostamenti e sulle mie decisioni. Un ghigno, a metà tra il malefico e il rabbioso, si sovrappose alle parole che stavo per pronunciare. Tu non puoi dirmi cosa devo farmene di te.
La tensione si allentò un po', con il mio odio e la mia rabbia che rientravano nel mio corpo, riscaldando l'ambiente e permettendomi di tornare sul punto della questione. La mia, con Hayate, è una prova di forza. I miei occhi si posarono su di lui, fermi, glaciali, pesanti. Devono sapere ciò di cui sono capace. Seguì una pausa: le parole seguenti contenevano un messaggio che Kato avrebbe dovuto comprendere bene nella sua vita. Cos'è la parola davanti alla loro missione? Pensi che se ne farebbero qualcosa di te, Kato Yotsuki, se fossi d'intralcio al loro obiettivo? Te lo hanno fatto capire bene, all'Abete. Finché qualcuno non li ostacola direttamente, nessuno è da considerarsi ostile. Credi che se quest'oggi io rivelassi la tua identità a Diogene o Febh e tu morissi un un miliardo di brandeli d'interiora, cervella e carne, a loro interesserebbe qualcosa? Se lo credi hai sbagliato gruppo di persone cui affidarti. La mia inespressiva maschera si sarebbe allontanata da Kato, fissando uno dei molteplici pipistrello dello stormo della Hakshaku. Quest'oggi mi accompagnerai. Consegnato il tuo lascia-passare per Kiri ce ne andremo di qui.
E con quelle parole lo stormo si sarebbe mosso in volo, veloce e sinuoso come solo la Baronessa sapeva fare. Avevamo alcune questioni da sbrigare prima di volare alla volta del Villaggio della Nebbia.Chakra: Vitalità: En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 850Velocità: 650Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 700Intuito: 700Precisione: 700Slot Difesa 1: 2: 3: Slot Azione 1: 2: 3: Slot Tecnica 1: 2: Equipaggiamento - Tonico Coagulante Medio × 3
- Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
- Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Arto Artificiale Kiriano Base × 2
- Filo di Nylon [10m] × 1
- Spiedi Potenziati × 2
- Tonico di Recupero Medio × 1
- Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
- Unagi × 1
- Yakusoku Kenkichi × 1
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Citato
Koutsu
Pipistrelli
Yakusoku. -
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Atto VI
Fughe Scontate †
Un ragazzo peculiare, quel Kato Yotsuki. Un ragazzo capace di mettersi, da solo, nelle peggiori situazioni immaginabili. Sì, perché tra tutti gli errori che si può comettere nei miei confronti, ritenermi stupido è forse il peggiore di tutti.
Nuovamente l'Otese alternò ad una fase di prolungato silenzio una di eccessiva prolissità. Basta conoscerlo un minimo per sapere che quando sparla è perché sta tramando qualcosa. Kami se ho ancora in testa i discorsi pieni di borìa e tracotanza quando, all'Abete, era convinto di avermi in pugno insieme al Coraggio! Quel giorno stava facendo qualcosa di simile. D'accordo, Mizukage. Non nascondo una terribile delusione, nel non essere sceso un minimo a patti. E allo stesso tempo non mi lasci molta altra scelta, se non quella di accettare.. diciamo questa proposta di collaborazione. Tuttavia non posso, così semplicemente restare sulla tua evocazione e andarmene a Kiri. Disse in prima battuta, facendomi storcere leggermente la testa. Io non avevo mai detto che ce ne saremmo andati seduta stante: avevo imposto che mi seguisse e che io non potessi perderlo di vista. Per quanto di facciata io sono il Guardiano di Oto e come tale prima della partenza devo sbrigare le ultime faccende, assegnare i compiti e come hai ben detto presentare a Febh e a Diogene prova della mia partenza. Rappresenterai Kiri ma io sono anche parte di Oto e finché siamo al suo interno devo mantenere la copertura. Ed è necessario, affinché non venga riconosciuto come un fuggitivo. Aggiunse, evidentemente ripetendo quanto io gli avevo detto di fare - ma in mia assenza. La cosa, era manifesto, non poteva andarmi bene. Il fatto che rimarcasse la sua idea di venir considerato come un fuggitivo, poi, mi fece suonare un campanello d'allarme. Stava veramente pensando di spiegare ad un Kage come funzionano i protocolli dei turni di guardia alle mura e del rilascio di visti di viaggio? Perciò Mizukage, puoi andare dove vuoi. E fare quello che ti interessa. Io mi preparerò, ci vedremo al Gate nel caso non ci incrociassimo prima. Lasciami mantere le apparenze. Il ragazzo stava tramando qualcosa, era evidente. Infatti, poco dopo si lasciò cadere con un coreografico guizzo all'idietro dalla Hakushaku, nel vuoto, senza neanche darmi tempo di rispondere. Le mie alterate memorie erano probabilmente il motivo per cui non ricordassi che anche lui possedeva un'evocazione volante.
Comunque non dovetti preoccuparmi troppo di ciò che tentò di fare: una volta sul dorso della sua evocazione, infatti, compose i sigilli per la tecnica della sostituzione senza però sortire alcun risultato. [Note Staff GdR]Quanto segue è frutto di discussione con lo staff gdr: nel tuo post, come comunicatoti anche in privato, ci sono due errori che, purtroppo, lo inficiano malamente: a) la sostituzione è un movimento accelerato e come tale, salvo conoscenze particolari, necessita di una superficie solida su cui essere effettuato (se ti ricordi la parte del lago all'Abete, anche io avevo fatto questo errore, più o meno). Se si è in volo questo presupposto fondamentale viene a cadere. b) Utilizzi Volontà Assassina in modo improprio ovvero, anziché per azioni offensive, lo usi per scappare, andando contro a quanto scritto nell'abilità.
Dunque è stato deciso che le azioni del tuo post che possono essere eseguite vengono eseguite (quindi le sostituzioni avranno luogo, con relativa spesa di chakra, ma non avranno effetti) e che gli intenti del post devono essere mantenuti: la tua intenzione era quella di allontanare il tuo PG dal mio, quindi questo accadrà ugualmente, soltanto che utilizzerai i tuoi SA per farlo invece del modo che avevi pensato nel post. Dunque per percorrere 21 metri a cavallo del Maestro utilizzi due SA (18 metri da energia blu per SA, quindi te ne servono due) e termini gli SA disponibili nel round. Quando poi sei a terra ti sostituisci liberamente, però il tuo turno termina avendo esaurito sia gli ST che gli SA.
Aggiungo che, come concordato in privato con Cube, io utilizzerò l'attuale scheda presente nell'archivio - nonostante sia evidentemente datata - con l'unica differenza che il grado da considerare è quello di Jonin - tratto approvato ormai da un pezzo. Ma perché eseguire la sostituzione se doveva soltanto andare a sbrigare le sue faccende? Perché tutta quella furia?
Resosi conto del suo risultato fallimentare, il ragazzo continuò muovendosi verticalmente sul dorso della sua evocazione, fino ad arrivare a terra dove, a circa una quindicina di metri dalla mia posizione, eseguì nuovamente la tecnica della sostituzione. Chi voleva prendere in giro, comportandosi in quel modo? Va Bene, Kato Yotsuki. Gridai, dall'alto della mia posizione. Ma un'ultima cosa, prima che tu vada. Contemporaneamente sussurrai qualcosa alla Baronessa, protetto in volto dal mio Elmo: Quando sarò abbastanza vicino al suolo salterò a terra: a quel punto disperditi nel tuo stormo nell'ambiente circostante, senza perderci di vista. Occultati, se necessario. Rimani pronta al mio segnale. Potresti doverlo seguire. E così dicendo mi sarei mosso verso il basso, planando per obliquo, sorretto dallo stormo e colmando immediatamente la distanza che l'Otese aveva cercato di mettere tra me e lui. [Azione I&II]Parlo della Hakushaku dall'inizio della giocata ma l'evocazione che sto giocando, data l'impossibilità dell'aggiornamento della scheda, è da considerarsi Kakuresata. È energia Blu, come il Maestro, e dunque riempio i 15 (salto)+21(sostituzione) metri che ci separano esattamente con 2 SA da 18 metri cad. Saltai poi giù dallo stormo che, come comandato, si disperse immediatamente andando ad occupare i tetti delle varie case in un raggio complessivo di una decina di metri. Si sarebbero posizionati nelle zone d'ombra di quegli edifici come sottotetti, piccoli muri, porzioni di facciata della oscurate dagli infissi etc., cercando così di rendersi il più possibile difficili da notare, complice anche la loro incredibile furtività, ma mantenendo tutti i loro innumerevoli occhi puntati su me e lo Yotsuki. Atterrato, comunque, con una certa eleganza e sicurezza, mi avvicinai a lui, cercando di mettergli una mano sulla spalla con fare evidentemente non aggressivo. Ci trovavamo in mezzo ad Oto, non potevo fare chissà cosa. Con voce piuttosto bassa ma ben scandita, avrei pronunciato le seguenti parole: Hai preso la tua decisione, Kato. Hai scelto di morire come un vigliacco, scappando. Si poté percepire un breve sorriso che assaporava l'euforia del momento, anche se l'Elmo impediva che il mio volto trasmettesse alcun tipo di sentimento. Non hai compreso la grandezza della mia offerta. Bene. È un tuo diritto. dissi riformulando con meno astio quanto avevo già espresso. Tu sai, in dentro di te, che quello che ho detto su Hayate è vero. Lo sai bene. Allora ti invito a ripensarci. Ti do una seconda possibilità. Puoi ancora decidere di seguirmi invece che tentare malamente di scappare come hai fatto. Sapevo che l'Otese aveva bisogno di sentirsi dire quelle frasi: aveva bisogno di contare qualcosa, di essere qualcuno, di avere un briciolo di potere dalla sua. Avrei allora fatto in modo che lo pensasse. Darglielo realmente sarebbe stata ben altra cosa. Alzai la mano dalla sua spalla, allargandole verso la strada che avevamo davanti. Vai, dunque, se hai scelto questo. Rintanati dove credi sia meglio. Non ti seguirò. Feci una pausa. Ma voglio che tu sappia che prima o poi ti scoverò dal buco nel quale andrai a nasconderti e ti strapperò dalla vita come avrei dovuto fare oggi. E non ci sarà alcuna veste o alcun segreto di hayate capace di ancorare la tua anima a questo mondo così tanto da resistere al dolore che ti farò patire. Un altro silenzio. La voce poi si sarebbe alzata, tornando a parlare normalmente. È stato un piacere, Guardiano. Un breve inchino della testa lo avrebbe salutato.
Se, a quel punto, l'Otese avesse cambiato idea ed avesse detto che sarebbe venuto con me a Kiri, lo avrei seguito in tranquillità, dovendo lui giustificare la sua futura e prolungata assenza dal Suono, lasciando che facesse tutte quelle cose burocratiche necessarie per lasciare il villaggio col sottoscritto. Sarei tuttavia rimasto zitto per la maggior parte del tempo, incluso il viaggio che poi ci avrebbe riaccompagnato a Kiri.
Se invece Kato non avesse accettato, allora avrei aspettato che il ragazzo semplicemente si girasse, rimanendo immobile e mantenendo la mia parola. Avrei atteso alcuni istanti per assicurarmi che non tentasse nuovi colpi di testa poi, voltandomi verso uno degli edifici in cui avevo visto annidarsi lo stormo della Baronessa, lasciai che la Churittera iniziasse il lavoro sporco al posto mio. Lo stormo avrebbe eseguito una tecnica a loro ben nota, ideata dai cosiddetti Signori della Notte i Chirotteri che facevano capo, dopo le vicende della Grotta del Silenzio, ad Amano, ma ideata dai più antichi Kuei del clan: la tecnica del volo nelle tenebre. [Tecnica I]Volo nelle Tenebre - Kage Tobu no Jutsu Villaggio: PipistrelliPosizioni Magiche: Nessuna (0)L'utilizzatore può occultare sé stesso mentre vola riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Viene occultato anche il suono creato dalle ali durante il volo. Se l'utilizzatore compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica si disattiva. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva. Tipo: Ninjutsu - KagetonSottotipo: (Consumo: Basso / Mantenimento: Metà del costo di attivazione) [Da genin in su] La maggior parte dei Pipistrelli, a quel punto, avrebbe seguito Kato da tutte le direzioni: dall'alto, da dietro, lateralmente, stando ben attento ai suoi movimento, anche utilizzando le capacità legate alla loro razza, cercando di non perderlo anche nel caso in cui fosse uscito dal loro campo visivo. [Abilità]Biosonar Speciale: L'utilizzatore emette costantemente ultrasuoni in ogni direzione che gli consentono una percezione delle strutture solide in movimento fino a 360° entro 12 metri, permettendogli di distinguere e riconoscere se già conosciute, vegetazione, fauna ed eventuali persone. L'angolo di osservazione massimo è di 120° per volta. La percezione non può superare barriere più spesse di 10 cm. [Da jonin in su] Non si sarebbero mai avvicinati a più di una decina di metri da lui. Se l'Otese avesse cercato un riparo un pipistrello si sarebbe sempre mosso a livello della strada per cercare di vedere ciò che stava facendo, sempre non avvicinandosi mai più di quanto pattuito. Questo era possibile grazie alla formazione che avevano assuto, ovvero l'osservazione contemporanea dall'alto, da destra, da sinistra e da dietro, come già detto. Un pipistrello dello stormo si sarebbe ancorato alla mia schiena, sempre invisibile, percependo con gli stessi occhi e gli stessi sensi dei suoi compagni che vivevano nell'Hakushaku, pronto a riferirmi qualsiasi movimento dello Yotsuki, la sua destinazione e il suo comportamento. Io, dal canto mio, tirai su il cappuccio del mio mantello, chinando il capo e coprendo l'Elmo. Una volta sicuro di non essere visto, muovendomi tra la folla, eseguii la tecnica della trasformazione, cambiando il mio aspetto al di sotto del mantello, cercando che il minor numero di persone possibile lo notasse. [Tecnica II]Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu Villaggio: GenericoPosizioni Magiche: Capra (1)L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou(Consumo: Basso ) [Da studente in su] <span> Era arrivato il momento di convincerlo con le cattive. [Note]Questo è un vero e proprio tentativo di inseguimento. Sulla base delle ipotetiche precedenti, Kato dovrebbe andarsene a passo svelto per poi uscire da Oto. Se non dovesse riuscire a seminare i pipistrelli, chiederei dunque l'apertura di un'altra giocata, iniziante proprio con queste premesse e svolgentesi fuori da Oto con Kato che corre "a tutta velocità".Chakra: Vitalità: En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 850Velocità: 650Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 700Intuito: 700Precisione: 700Slot Difesa 1: 2: 3: Slot Azione 1: 2: 3: Slot Tecnica 1: 2: Equipaggiamento - Tonico Coagulante Medio × 3
- Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
- Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Arto Artificiale Kiriano Base × 2
- Filo di Nylon [10m] × 1
- Spiedi Potenziati × 2
- Tonico di Recupero Medio × 1
- Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
- Unagi × 1
- Yakusoku Kenkichi × 1
Note
Combattere con Handicap Attivo. Turni di Combat: 1.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato
Citato
Koutsu
Pipistrelli
Yakusoku.