Canale di Contatto

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    Yotsuki. Vergil non aveva mai sentito di questo clan durante la sua carriera, ma a sentire alcuni membri anziani della casata principale dopo i Mikawa e gli Yakushi erano loro a contare ad Oto. Pareva fossero degli esperti utilizzatori dell'arte del fulmine e che, lentamente, negli ultimi tempi il loro nome stesse acquistando importanza. Allo Hyuga, in qualità di erede principale della linea pura, era stato chiesto di stabilire un contatto con una giovane promessa del suddetto clan, in modo da valutarne le capacità e allo stesso tempo, se gli fosse parso il caso, verificare la convenienza di una possibile alleanza tra i clan. In caso di tensioni tra i villaggi, questo era il pensiero alla base di tutto, era bene avere una linea di contatto sicura.



    A Vergil le questioni politiche - al di fuori di qualsiasi faccenda riguardante il clan - interessavano in misura assai ridotta. Incontrare un altro erede di una potente casata invece, aveva pensato, sarebbe potuto essere interessante. Si era quindi detto disponibile, e l'incontro era stato combinato. Sembrava che anche le alte sfere degli Yotsuki fossero interessate a creare un contatto con quello che era il maggiore clan della Foglia. Lo Hyuga si era lasciato alle spalle le mura del villaggio circa due ore prima, e a giudicare dalla posizione del sole sarebbe arrivato con circa un quarto d'ora d'anticipo al luogo convenuto. Era stato stabilito di incontrarsi nel territorio dell'Accademia, fuori dalla giurisdizione dei rispettivi villaggi, in quelle che erano le rovine di una grossa città abbandonata vicino ad un gigantesco corso d'acqua.



    Un buon posto per parlare senza essere osservati da occhi indiscreti. La linea di comunicazione tra i due clan che si voleva formare per avere un senso sarebbe dovuta rimanere segreta. Assicurarsi che nessuno li vedesse era anche uno dei compiti assegnati allo Hyuga. Era già stato in quella città, e adesso come allora gli piacque molto. Desolata, senza nessuno in giro, era perfetta per l'occasione. Raggiunse in una decina di minuti la piazza ovest, il luogo concordato, e si posizionò al centro, vicino a quella che una volta doveva essere stata una magnifica fontana. Come previsto, aveva circa uno quarto d'ora d'anticipo. L'energia corse ai suoi occhi mentre li chiudeva, mostrandogli tutta la città circostante in un raggio di trecento metri. L'erede degli Yotsuki non era ancora visibile, ma non appena fosse arrivato Vergil l'avrebbe saputo.


    OFF GAME

    Giocata privata tra gli utenti Boreanz e Roronoa™.

     
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    Chapter 0 - Prima missione!- Yotsuki e Hyuga.




    Qualche giorno prima - Cerimonia Yotsuki.

    Sei il futuro del nostro clan Deveraux, ricordatelo sempre,ora che sei Genin devi essere pronto a scendere in campo ad ogni necessità.

    Parole che tracciano una strada davanti agli occhi del neo-Genin, un sentiero chiamato "destino", scelto e deciso dai quattro ninja anziani del clan insieme a sua madre Shizune. Lui non può ribellarsi, lui non vuole obbiettare. Il clan prima di tutto.


    Oto non ci merita, gli Yotsuki devono sedere sulle poltrone che contano.

    Deveraux annuisce, tutti gli shinobi che circondano il Genin e il rappresentante dei capi Yotsuki mostrano il loro consenso con un lieve cenno del capo. Sono individui in ombra, figure sfumate come fantasmi nella polvere del quartier generale. Tutto pubblico, tutto registrato negli uffici di Oto, i manipolatori dell'elettricità non vivono nel segreto. Tra quelle figure ci deve essere anche sua madre. Nella luce bianca che filtra dalle finestre laterali sono avvolti il Genin e l'uomo che si erge su di un bastone pregiato.
    La solita prassi. Il solito discorso che quel vecchio si ostina a ripetere ad ogni membro del clan che diventa Genin. Tutti ormai ridono di quel "rituale" ma non Deveraux; per lui è un onore udire quelle parole.

    Vedo in te qualcosa che ad Oto , tra le nostre file, non ho mai visto.Solo verità nelle mie parole.
    Ora sei Genin membro del clan Yotsuki. Ti faremo sapere.


    Il vecchio si voltò di spalle al ragazzo dagli occhi verdi, bastone puntato a terra per evitare di cadere. Immediatamente gli shinobi, che avevano partecipato alla cerimonia per puro obbligo del clan, uscirono sbuffando dal quartier generale. Lui rimase lì, ad assaporare il cambiamento della sua vita, ciò che aveva sempre desiderato.
    L'anziano sorrise compiaciuto nel vederlo rimanere lì, doveva rifilargli un impegno importante, nei prossimi giorni si sarebbe fatto vivo tramite missiva.
    Deveraux doveva essere messo alla prova, test che anche i membri più talentuosi avevano affrontato. Alcuni avevano fallito, altri erano ritornati a casa vincitori.


    Mattina d'Autunno. Ore 7:15.
    Un volatile dalle piume marroni è in avvicinamento. Shizune, madre di Deveraux, conosceva quel tipo di piccione. I soliti uccelli messaggeri. Anche il Genin aveva notato quella presenza. Il volatile era una sbavatura scura nel cielo. .
    Erano passati giorni dalla cerimonia, forse più di una settimana, senza gli impegni didattici dell'Accademia al Genin non importava che giorno fosse. Sua madre aveva già capito, lui no. Il volatile si dimostrò abbastanza arrogante: senza rallentare planò all'interno della sua dimora fermandosi su un mobile d'ebano dalla superficie pregiata quanto decine e decine di migliaia di quei stupidi uccelli.
    Quel gesto non disturbò Deveraux, troppo indifferente alle questioni della casa, ciò che ora catturava maggiormente la sua attenzione era un biglietto allacciato sulla robusta zampa dell'animale. Senza un ombra di timore slacciò la missiva e l'aprì. Nessun simbolo o nome del mittente.

    CITAZIONE
    Deveraux a rapporto! Il rispettato e potente clan Yotsuki è entrato in contatto con gli Hyuga del villaggio della Foglia. Sei stato scelto per rappresentare il nostro clan ad un incontro che si terrà in una città abbandonata poco lontano da Oto. (Consultare la mappa a fine lettera )

    Il suo sguardo scivolò rapidamente a fondo lettera , ignorando parole e punteggiatura. Quattro schizzi componevano una mappa abbastanza confusa ma che comunque era sufficiente per raggiungere il luogo dove si sarebbe tenuto quell'incontro. Riprese a leggere.

    CITAZIONE
    Gli Hyuga è forse il clan più temuto di ogni villaggio ninja conosciuto. Ciò che vogliamo è un alleanza, un contatto utile che potrà servirci in futuro. Ci fidiamo di te.

    Membro Anziani

    image
    Un alleanza con gli Hyuga?! Deveraux rilesse quella lettera tre volte, forse quattro, cinque, non poteva pensare a ciò che lui doveva portare a termine. Missione diplomatica che poteva valere più di mille battaglie.
    Sua madre era già andata a lavoro, forse lei già sapeva del suo nuovo incarico. Una persona in meno da informare, finchè era così al Genin andava bene. Amava sua madre ma essendo essa dura di testa doveva ripetere la stessa cosa minimo 5 volte. Odiava ripetersi.
    Lasciò scivolare la missiva all'interno della tasca sinistra del suo abito. L'uccello riprese il volo e se ne andò, scomparendo all'orizzonte. Con quel nuovo compito tutto ciò che lo circondava sembrava muoversi con maggior velocità, il tempo sembrava scorrere rapidamente. Deveraux era solamente emozionato per quella lettera, aveva sempre sognato di essere utile al suo clan e in quell'incontro lo sarebbe stato per la prima volta. Preso coprifronte ed equipaggiamento si mise in marcia fischiettando.

    [...]

    Il cielo blu limpido fu coperto con il passare delle ore da nuvole grigie provenienti da nord. Volatili di ogni razza fuggivano verso Sud mantenendo la famosa formazione a V. Pioggia in arrivo? Dal colore delle nuvole non sembrava.
    Deveraux proseguiva il suo viaggio ponendo la sua attenzione ai lati del sentiero che stava percorrendo. Suo padre era solito ricordargli la prudenza. Dalla mappa che aveva ora tra le mani la città che avrebbe dovuto raggiungere distava ancora due chilometri , non mancava molto, fra mezz'ora avrebbe potuto forse scorgere le cime dei vari palazzi all'orizzonte.
    Era ancora felice per quell'incarico ma più egli si avvicinava al luogo prefissato più la paura di fallire sembrava attanagliare il suo animo. Timore di cadere, di ritornare a casa con un pugno di mosche: l'amore per il suo clan poteva rivelarsi un'arma a doppio taglio.
    Era curioso di incontrare gli Hyuga che avevano forse ricevuto il suo stesso compito. Figure imponenti, prestigiose, i loro occhi perlacei erano il sogno di ogni ninja. Era consapevole dell'esistenza di due casate interne al clan ma oltre a questo non sapeva altro. Gli Yotsuki non avevano suddivisioni ufficiali ma alcune segrete esistevano sicuramente.
    Chiazza grigia all'orizzonte, di tonalità più scura della nuvola soprastante, era un chiaro segnale dell'arrivo a destinazione. Deveraux aumentò il passo, le sue gambe si muovevano più rapidamente in perfetto sincronismo con le braccia.

    La città era ora davanti ai suoi occhi. Delusione, ciò che il suo sguardo potè vedere non era ciò che aveva immaginato di incontrare.
    A differenza del sentiero che aveva percorso e della foresta che si estendeva ai margini della strada quella città era un fiume di cemento desolato e lasciato in rovina. Il tempo aveva già corroso ciò che dovevano essere insegne di negozi. Pietra su pietra, mattoni su mattoni, palazzi altissimi e imponenti destinati a crollare. La popolazione di quella città dov'era andata a finire? Era in territorio neutro dell'Accademia, chi aveva potuto in tal caso far fuggire la popolazione? Domande che non ebbero risposta, Deveraux si costrinse a proseguire su una via che sembrava dirigersi verso l'interno del "fu" centro abitato. Si mise in marcia.
    Vedere tutta quella desolazione lo rattristava. Negozi,case,vetrine, tutto quanto lasciato marcire. Nessun segno di saccheggio. Il ragazzo non aveva mai visto uno spettacolo così tetro. Sembrava essere stato catapultato in un film dell'orrore, solito paese sperduto pieno di zombie. No, quella era finzione, ciò che aveva davanti era realtà.

    Camminò per una decina di minuti, forse venti, passi lenti e definiti, la strada che aveva fin'ora percorso lo stava portando verso una piazza, leggermente più piccola di quella Otese. Rispetto a quest'ultima quello spiazzo di cemento era dimora di una struttura che s'innalzava al centro della piazza. I resti di una fontana forse. Di fronte ai residui di una probabile opera d'arte una figura enorme sembrava averlo notato. Il rappresentante degli Hyuga forse, quell'ipotesi fece scacciare il pensiero di sfoderare i suoi tirapugni. Prima doveva sincerarsi che quel tipo fosse uno Hyuga, poi casomai sarebbe passato all'azione. I suoi occhi,già in lontananza, scrutarono da capo a piedi l'enorme figura : capelli lungi, alto quando Deveraux, spalle più larghe e robuste, fisico snello quanto il suo e... Occhi perlacei. Una decina di metri separavano i due rappresentanti, destinati a incontrarsi per il volere dei loro rispettivi capi. Deveraux , che forse era giunto in ritardo, si avvicinò ancora di qualche metro. Sostenne lo sguardo pietrificante dello Hyuga accennando un lieve inchino. Parole piene di rispetto e onore echeggiarono nella piazza desolata.


    -Deveraux Yotsuki, rappresentante del clan Yotsuki. E' un onore per il mio clan incontrare un membro del clan Hyuga.-

    Via ogni timore, ogni pensiero; il test del vecchio era appena iniziato.





     
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    Confronto

    Il rappresentante degli Yotsuki non ci mise molto ad arrivare. Vergil lo vide entrare nella città ed analizzare l'ambiente, in effetti abbastanza singolare. Rilasciò il potere dei propri occhi poco prima che l'altro si affacciasse alla piazza. Non appena vide lo Hyuga lo shinobi degli Yotsuki iniziò ad avanzare verso di lui, osservandolo attentamente. Sembrava più giovane di qualche anno rispetto a lui, notò Vergil, ma aveva un fisico longilineo e ben allenato. Era probabile che prediligesse il corpo a corpo.

    Si fermò a qualche metro dallo Hyuga, inchinandosi leggermente e presentandosi. Deveraux, così si chiamava. Nome singolare, pensò Vergil. Pareva ben educato, e sembrava un ragazzo diretto e sincero. Lo Hyuga lo guardò dritto negli occhi, presentandosi a sua volta sbattendo per un momento le palpebre.

    " Vergil Hyuga, erede della casata degli Hyuga. "

    Lo fissò per un momento. Dalle parole che lo Yotsuki aveva usato, sembrava che la sua posizione fosse differente. Dove lo Hyuga aveva scelto di andare, quello era stata mandato. Era evidente che gli Yotsuki avessero già deciso di procedere alla creazione di un contatto stabile, mentre gli Hyuga avevano lasciato a Vergil pieno potere decisionale sul da farsi. Lo shinobi che gli stava davanti doveva essere il meglio della gioventù degli Yotsuki. Decise che lo avrebbe messo alla prova, per capire il livello del clan con cui gli Hyuga stavano considerando di creare un rapporto di amicizia.

    " Ti chiedo scusa. "

    Rapido come la folgore, sfruttando inoltre la probabile sorpresa dell'altro nell'udire tali parole, Vergil mandò il chakra alla mancina ed eseguì la tecnica del Palmo d'Aria verso l'altro, che distava circa sei metri. Non si aspettava che lo evitasse - la sua riserva di chakra era ancora piuttosto piccola, e così il suo potere probabilmente - ma voleva vedere come ne sarebbe uscito. Un volo di qualche metro era il minimo, ma uno shinobi dotato sarebbe di certo riuscito ad evitare danni seri.


    OFF GAME

    Prendilo come una sorta di remake della scena di Matrix Reloaded dove Neo incontra per la prima volta Seraph, il guardiano dell'Oracolo.
    ___________________

    Palmo d'Aria - Hakke KushoPalmo d'aria – Hakke Kusho
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Concentrando il chakra nel palmo della mano e rilasciandolo di colpo, il ninja che utilizza questa tecnica è in grado di emettere una variante della classica "onda d'urto".
    Per opporsi è necessario avere quattro tacche in Resistenza superiori l'energia dell'utilizzatore e la prontezza di resistere all'attacco con la forza o aderendo al terreno. Il raggio massimo di questa tecnica è 18 metri, ed il suo costo dipende dalla distanza a cui si esegue. L'onda d'urto ha una ampiezza pari a circa 1 metro.
    Questa tecnica, oltre a far indietreggiare l'avversario per un numero di metri pari la metà della gittata, ha una potenza pari a 15 e può causare lievi danni da caduta, probabili se spiazzati da tale onda d'urto e scaraventati a terra.
    Tipo: Ninjutsu – Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Basso ogni 3 metri)
    [Richiede il Controllo dei Punti di Fuga "Intermedio"][Richiede Byakugan II]


     
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    Chapter 0 - Prima missione!- Yotsuki e Hyuga.




    I suoi occhi verdi ammiravano le pupille biance del suo contatto. Silenzio per un momento, poi la sua presentazione e il suo nome giunsero all'orecchie di Deveraux come un concentrato di potenza e autorità.

    CITAZIONE
    " Vergil Hyuga, erede della casata degli Hyuga. "

    L'aria si fece più pesante. La tensione stava aumentando drasticamente. Sono quei silenzi in cui ti aspetti qualcosa , un qualcosa simile ad una tempesta. La calma prima del caos.

    CITAZIONE
    " Ti chiedo scusa. "

    Deveraux ebbe solamente una percezione, niente di più. Il braccio sinistro di Vergil si posizionò di fronte al ragazzo, leggermente confuso dalle scuse ricevute dallo Hyuga. In quell'istante capì tutto, riuscì inoltre a capire di quale tipo di jutsu si trattasse. Molte tecniche otesi, che sviluppavano onde sonore generate da appositi manipolatori, venivano scagliate contro il rivale portando il braccio teso verso quest'ultimo. In questo caso accadde la stessa cosa, peccato che Vergil non eseguì nemmeno un sigillo che potesse in qualche modo porre sull'attenti il ragazzo.
    Agile come un felino Deveraux eseguì un rapido spostamento laterale, portando le mani a difesa del viso e del busto. Sapeva che avrebbe ricevuto in pieno quel jutsu. Che fosse una trappola la storia dell'alleanza tra clan? O una sorta di test?
    L'onda d'urto travolse la parte destra del suo corpo, ma nonostante ciò la forza del jutsu sembrava coinvolgere quasi tutta la piazza. Fu spazzato via letteralmente ma grazie al suo buon equilibrio riuscì ad evitare una violenta caduta.

    Un concentrato di potenza.

    Ahiiii
    Strinse i denti.

    Scusami anche tu.

    Corse in avanti, con uno strano sorriso in viso, aveva capito che era stato preda di un test. Facile capirlo oltretutto, dopo quel jutsu Vergil aveva avuto tutto il tempo per attaccarlo e invece era rimasto fermo ad osservarlo.
    Con la parte destra dolorante Deveraux riuscì comunque a muoversi rapidamente. [Velocità = 300]
    image
    Durante la sua corsa sfoderò dall'interno del suo abito un Tirapugni con Lama, con cui equipaggiò il suo pugno destro, pronto ad assalire lo Hyuga che distava da lui ora circa 4 metri. Giunto a distanza corpo a corpo il braccio destro di Deveraux indietreggiò leggermente per poi avanzare velocemente da sinistra verso destra, con la lama rivolta verso il petto dello Hyuga. Un gancio letale, soprattutto per la sorpresa che il ragazzo era pronto a rivelare.
    Un Medio Basso di chakra fluì dal suo Tantien fino al rispettivo tirapugni destro, arma capace di assorbire chakra e con questa creare un' ulteriore lama quasi invisibile . Lame di Chakra
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore potrà sviluppare una lama di chakra che aumenta la lunghezza di una o due armi da taglio. L'estensione sarà pari a 25 centimetri per grado ninja. L'estensione energetica è visibile e può solo tagliare.
    Se posseduta la manipolazione della natura, queste estensioni possono ottenere i benefici dell'impronta di chakra elementale assegnata all'arma che estendono.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da genin in su]

    Se Vergil non si fosse accorto del jutsu avrebbe visto il suo petto aprirsi, anche se onestamente non era quello che l'otese desiderava.
    Concluso il primo assalto Deveraux indietreggiò con un veloce balzo. Era euforico, l'adrenalina scorreva all'interno delle sue vene eliminando residui di paura e timore. In aria la sua mano sinistra era già posizionata in prossimità del coltello da lancio allacciato alla sua cinta. Dardo più veloce dello shuriken e più potente di un kunai. Impugnato il coltello , la mano sinistra , e l'intero braccio, venne spostato dal basso verso l'alto in modo tale da dare all'arma una traiettoria diagonale diretta verso il collo dello Hyuga. A un metro e mezzo di distanza quell'arma acquistava una tal potenza da renderla pericolosa.
    Effettuato il suo secondo attacco Deveraux assecondò il movimento del suo corpo indietreggiando ulteriormente. Occhi fissi su quelli dello Hyuga, sorriso a testimoniare la sua soddisfazione.


    Non ho mai visto un jutsu di quel tipo. Era sincero. Quel jutsu sfoderato dallo Hyuga era un qualcosa mai visto prima.





     
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    Era tanto che non utilizzava quella tecnica. Fu come un tuffo nel passato, quando suo padre gliel'aveva mostrata per la prima volta. La potenza sviluppata, quella volta, era stata svariate volte superiore. La schiena del genitore era ancora così lontana, considerò un attimo lo Hyuga. Ma ciò era un bene. Il padre era il suo muro da superare, ciò che lo spronava a crescere ogni giorno e a mettere a frutto il potenziale che aveva ricevuto alla nascita.

    Nell'attimo precedente allo sprigionamento della potenza del colpo, Vergil scorse un lampo di riconoscimento nei vivissimi occhi verdi dello Yotsuki. In fondo la sua tecnica, se non ricordava male, era in qualche modo simile a quella che aveva visto utilizzare circa due anni prima da Yami Kabane, un chunin anch'esso del Suono. Nel frattempo, mentre osservava la reazione dello Yotsuki, e le sue mani effettuarono pochi ormai automatici gesti ed il chakra corse nuovamente agli occhi, ridando altra luce al loro potere.

    Come previsto non era stato in grado di schivare, ma grazie a quel lampo di veloce riconoscimento e alla dimostrazione di un buon controllo del proprio corpo lo shinobi biondo riuscì a carsela con un volo di circa tre metri e una contusione alla zona destra del costato, dove l'impatto si era concentrato maggiormente. Non male davvero, pensò Vergil, soprattutto per quello che doveva essere, visto il suo armamento, ancora un genin.

    Si rialzò e iniziò a correre verso lo Hyuga, un mezzo sorriso dipinto in volto. Ed esternò a propria volta le sue scuse. Una reazione simile, unita all'efficace reazione di qualche attimo prima, mise Vergil di ottimo umore. Lo Hyuga aveva un pressochè totale controllo sulle proprie emozioni ma quando era irato oppure di buon umore, come in quel momento, gli risultava più difficile trattenere i propri colpi. Per un momento, il suo corpo sprigionò una terribile aura di potere.

    " Così mi fai venire voglia di fare sul serio. "

    Per fortuna dello shinobi biondo in quel caso l'attitudine di Vergil nei suoi confronti era benevola. Inoltre, come l'altro sembrava aver capito, si trattava di una semplice prova per verificare la sua forza.

    Lo Yotsuki continuò nella sua veloce corsa vero lo Hyuga e a quattro metri sfoderò un tirapugni dotato di lama, indossandolo nella destra. Come aveva ipotizzato Vergil, prediligeva il corpo a corpo. Quando la distanza che separava i due era di circa un metro lo Hyuga vide il chakra dell'altro, di una tonalità molto chiara ed irregolare, correre verso l'arto destro. Ma aveva poca importanza, dato che la sua velocità non aumentò. Vergil si limitò a muovere il proprio braccio sinistro in maniera troppo rapida per l'altro, afferrandone il polso prima che portasse a termine il colpo e allo stesso tempo toccandogli il centro della fronte con indice e medio della mancina[Counter][I Slot Azione][TEMP:400]. Assistè ad una cosa curiosa, mai vista prima: il chakra impastato era fluito nell'arma creando un prolungamento della lama di puro chakra. Con un attacco del genere, se andato a segno, l'elemento sorpresa era assicurato. Un punto in più per lo Yotsuki.

    Rapido, lo shinobi di Oto indietreggiò con un salto non appena Vergil lasciò la sua presa, scagliando poi con la mancina una lama verso la giugulare destra dello Hyuga. Era in gamba quel Deveraux: anche se si trattava di un test aveva capito che senza attaccare seriamente non avrebbe ottenuto nulla. Utilizzando nuovamente la destra, Vergil portò il palmo della mano in posizione parallela al piatto della lama ed attivò il chakra adesivo. Senza fermarne il movimento ruotò il braccio in un movimento ad arco, rilasciando poi il chakra in modo che il coltello mirasse in pieno busto dello Youtsuki[I Slot Difesa&II Slot Azione][VEL:275].

    " Ho utilizzato solo il braccio destro, e non mi sono mai mosso. Puoi fare di meglio. "

    A cinque metri da Vergil, lo shinobi biondo aveva la sua ultima possibilità per andare incontro alle aspettative minime dello Hyuga.


    OFF GAME

    Non ho attaccato, visto come sono buono? :guru:
    Smuovi Vergil per convincerlo definitamente del tuo valore e di quello degli Yotsuki.

     
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    Chapter II - Pericolo di folgorazione



    Che fosse decisamente più forte di Deveraux quest'ultimo ne era consapevole ma mai avrebbe pensato che quello Hyuga fosse capace di bloccare con una sola mano il gancio destro che mirava al suo petto.
    Velocità d'azione forse doppia a quella del Genin. Lo Yotsuki non si fece impressionare da quella difesa, e nemmeno da ciò che fece con il suo micidiale coltello.
    Manipolazione del Chakra. Mai vista una cosa del genere. Il coltello invertì il moto e la sua traiettoria; ora magicamente era diretto verso Deveraux, precisamente al suo petto.
    Era concentrato, aveva seguito con lo sguardo e con gli altri 4 sensi tutto ciò che Vergil aveva fatto, quindi, non fu difficile per lui deviare la sua stessa arma. Con uno spostamento dell'arto destro fece si che la lama del tirapugni impattasse con il dardo, deviandone così la sua traiettoria. Un Bassissimo di Chakra fluì al suo rispettivo arto per velocizzare il movimento. [ Riflessi : 300 + Bassissimo ( +1 Tacca ) = 325 ]
    Semplice difesa ma efficace, lo Yotsuki era un mago con le sue letali lame.

    Notevole

    CITAZIONE
    " Ho utilizzato solo il braccio destro, e non mi sono mai mosso. Puoi fare di meglio. "

    Non rispose alla sua frase, la sua risposta consisteva nell'attacco, forse l'ultimo, che stava velocemente preparando all'interno della sua mente. Riposizionò il Tirapugni da dove l'aveva estratto , mentre l'altro arto superiore afferrò all'interno della Sacca porta Oggetti una piccola sfera nera. Iniziò a muoversi verso sinistra lanciando nel bel mezzo del suo movimento l'oggetto nero a qualche centimetro dai piedi di Vergil.
    Sapeva che quel ninja era capace di cose mai viste prima , ma ora voleva andare oltre con la sua analisi . Nel bel mezzo del fumo che rapidamente fuoriuscì da quel minuscolo fumogeno sarebbe stato per lui impossibile notare gli effetti del jutsu che Deveraux era pronto a sfoderare. Quando la nube riempì parte dello spazio circostante lo Yotsuki iniziò ad eseguire l'intera sequenza di sigilli.
    Folgorazione
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Cane, Maiale, Cavallo, Dragone, Uccello, Pecora, Tigre
    L'utilizzatore può ricoprire il proprio corpo con uno strato di chakra elettrico poco visibile. Velocità e Riflessi saranno incremetnate di 2 tacche mentre la forza ridotta di 3. È possibile scaricare l'energia contro l'avversario causando un danno pari a 20 e una riduzione di riflessi e precisione della zona colpita pari a 2 tacche o uno stordimento medio, se colpita la testa della vittima. I malus saranno presenti per 2 round.
    Una volta scaricato il colpo, la tecnica non sarà più attiva.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio - Mantenimento: ½ Basso)
    [Richiede Palmo Elettrostatico in scheda]
    [Da genin in su]


    Sentire sulla sua pelle gli effetti di quel Raiton gli donava un sollievo indescrivibile. Si sentiva stranamente più rapido e scattante. Una lepre. All'interno di quel fumo era impossibile per Deveraux azzardare la posizione di Vergil, per questo aggirò la nube spostandosi verso sinistra. Appena il Genin avrebbe intravisto lo Hyuga davanti ai suoi occhi si sarebbe diretto verso di lui come un predatore corre verso la sua preda per agguantarla.
    Rapido come un lampo, letale come una saetta. Deveraux avrebbe bruciato quei pochi metri di fronte a sè veloce ed impercettibile come una lepre.
    Doveva stupirlo. Ferirlo era un aspettativa troppo al di là delle sue potenzialità. Il chakra elettrico era pronto a percorrere il corpo di Vergil.
    Giunto a distanza corpo a corpo lo Yotsuki avrebbe fatto partire un gancio destro verso il naso dello Hyuga.[ Velocità = 300 + Folgorazione ( + 2 Tacche) = 350]
    Il movimento delle spalle e la rotazione del busto avrebbero fatto si che lo Hyuga avrebbe creduto che quell'attacco mirava a colpirlo, ed invece, a qualche millimetro dalla sua pelle, il pugno si sarebbe fermato. Contemporaneamente con una veloce rotazione del busto e delle spalle, come era avvenuto poco prima, il pugno diretto che si sarebbe avvicinato verso Vergil fu quello sinistro, velocizzato da un Basso di chakra. [ Velocità = 300 + Folgorazione ( + 2 Tacche) + Basso ( + 3 Tacche) = 425]
    Quest'ultima offensiva mirava al suo petto ed inoltre, con la presenza del chakra elettrico, Vergil si sarebbe dovuto preoccupare di contrastare l'elettricità che circondava il Genin. Terminata quell'azione Deveraux avrebbe eseguito un balzo indietro per portarsi a 4 metri dallo Hyuga. Aveva utilizzato molto chakra, sperava che ora il test si fosse concluso con un Sì, perchè altre armi per stupirlo non ne aveva .

    Non si conosce veramente una persona finchè non ci combatti.
    Sorrise.
    Troppo chakra bollente , pronto ad esplodere, aveva riempito quella piazza. Meglio passare al dialogo.


     
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    Frutto acerbo

    Deviata prontamente la lama con il tirapugni, lo Yotsuki si lanciò di nuovo all'attacco. Ripose il tirapugni e lanciò a tra i due quello che si rivelò essere un fumogeno. Allo Hyuga venne quasi da sorridere: era palese che come lui non aveva alcuna conoscenza specifica sugli Yotsuki, lo shinobi biondo ignorava completamente il potere degli Hyuga.

    Coperto come credeva dal fumo, l'Otese eseguì alcuni sigilli e un chakra senza dubbio appartenente all'arte del fulmine percorse il suo corpo. Una tecnica interessante, pensò lo Hyuga, simile per certi versi a quella che aveva visto eseguire almeno un anno e mezzo prima da un Kaguya. Anche se poi gli effetti erano differenti, il modo di ricoprire tutto il corpo di chakra era lo stesso. Sebbene potesse vedere con chiarezza tutte le azioni dell'altro, Vergil decise di lasciarlo fare. Voleva vedere cosa si sarebbe inventato.

    Lo Yotsuki, il corpo percorso da chakra elettrico, si lanciò a sinistra della nube per prendere di sorpresa lo Hyuga, tentando poi un doppio attacco in corpo a corpo. Non particolarmente efficace la scelta del punto da colpire, pensò Vergil. L'altro aveva infatti preferito ad un attacco laterale, o ancora meglio alle spalle, un attacco frontale. Il chakra corse nel corpo del giovane Otese per velocizzare ulteriormente uno dei due attacchi, rendendolo in effetti piuttosto rapido. Non male per un genin, pensò lo Hyuga. Decise di dargliela vinta. Ad una velocità ancora impossibile per l'altro, il chakra corse agli arti inferiori e Vergil scomparve dalla visuale dello shinobi biondo a pochi secondi dall'impatto[Slot Tecnica Base][Tecniche Ridotte][Tecniche Rapide].

    Non appena lo Hyuga scomparve dagli occhi dello Yotsuki, una mano si appoggiò sulla spalla del secondo, impedendogli di indietreggiare. Non aveva senso colpire l'Otese. Anche se aveva ancora addosso una gran voglia di scatenarsi, per Vergil la prova era terminata. Lo shinobi biondo era ancora acerbo, ma prometteva bene. Da quello che aveva potuto osservare durante quel breve scambio di colpi, lo Youtsuki era carente nel controllo del chakra. Visto però come aveva ricoperto il proprio corpo di energia pochi attimi prima, era chiaro che potenzialmente non avrebbe avuto alcun problema se istruito correttamente. E, guarda caso, chi meglio di uno Hyuga poteva insegnare a controllare la maestosa forza vitale degli shinobi conosciuta come chakra?

    Pur colto di sopresa, l'altro si riebbe abbastanza da pronunciare una frase che lasciò lo Hyuga piacevolmente soddisfatto. Nulla di più vero: uno scambio di colpi trasmette molto più di quanto non facciano mille parole, soprattutto se si parla di ninja.

    " Esattamente. "

    Togliendo la mano destra dalla spalla destra dell'altro, lo Hyuga attese che si girasse e ristabilisse distanze normali.

    " Hai del potenziale, kohai. Il tuo clan ha fatto un buon lavoro con te. "

    Breve pausa, e Vergil si voltò. Aveva il Byakugan ancora attivo e sapeva che per chi non era abituato reggere lo sguardo di un possessore a lungo poteva risultare difficoltoso. Chiamandolo con quell'appellativo, inoltre, lo Hyuga aveva sancito la creazione di un rapporto tra i due e di conseguenza anche tra le due casate. Era chiaro che si aspettava di essere chiamato con l'appellativo corrispondente.



    " Dimmi, nel tuo clan i giovani a che età vengono iniziati al controllo del chakra? "

    La domanda era sincera: Vergil desiderava comprendere meglio le usanze del clan con cui ora gli Hyuga avevano un'alleanza.

    " Vorrei inoltre che mi dicessi in cosa sei stato educato a credere riguardo l'arte del combattimento. "

    Quell'offensiva frontale lo aveva lasciato piuttosto sorpreso. Sperava di non trovarsi di fronte ad una casata con sciocchi - finchè riguardavano il combattimento - principi morali come l'imposizione di non attaccare alle spalle. Ne dubitava, in ogni caso. Il fatto che lo Yotsuki avesse sfruttato un fumogeno ne era la prova. Se l'altro avesse avuto domande, quello era il momento per parlare.


    OFF GAME

    Alleanza sancita, hell yeah!
    Dai uno sguardo qua per il significato della relazione Senpai/Kohai.
    ___________________

    Sublime Passaggio della Foglia - Konoha no Suteki RyuudouSublime Passaggio della Foglia - Konoha no Suteki Ryuudou
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Villaggio: Konoha
    Servendosi di questa tecnica il ninja, utilizzando tutta la sua velocità, sparisce letteralmente ricomparendo alle spalle dell’avversario, similarmente l'alzata della foglia. Subitaneamente dopo la manifestazione colpirà il collo del nemico, con il taglio della mano, provocando un effetto variabile a seconda dell’energia.
    Se il nemico è due energie inferiori all’applicatore, questi sverrà a causa del colpo, se di un’energia inferiore, accuserà uno stordimento medio per due round, se pari energia, una contusione leggera e uno stordimento leggero per due round.
    La tecnica non consente l’uso di armi in quanto il movimento accelerato non permette di conservare la forza per impugnare le stesse, né per il resto del round. Potrà essere utilizzata entro lo slot gratuito dell'utilizzatore.
    Tipo: Taijutsu
    [Livello: 4 / Consumo Attivazione: Medio]


     
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    Chapter III - Yotsuki



    Non ci fu storia contro Vergil, anche l'ultima azione d'attacco del Genin fu vanificata dallo Hyuga. Di fronte a quel ninja ogni speranza cadeva inesorabile. Lo Yotsuki , ancora incredulo su ciò che aveva potuto vedere del suo contatto, e dei suoi potenti occhi, sentì la pesante mano del chunin poggiare sulla sua spalla destra.
    Il "primo" test era concluso, i due si fermarono per intraprendere il dialogo, mezzo in cui Deveraux era portato. Nel combattimento aveva qualche lacuna, lui stesso se ne accorse in quell'occasione ma purtroppo mai aveva avuto modo di combattere contro un altro avversario. I suoi allenamenti in solitaria non gli avevano mai permesso di testare le sue capacità contro un altro shinobi.
    CITAZIONE
    " Esattamente. "

    Erano della stessa opinione: " non conosci veramente una persona finchè non ci combatti".
    Da dove aveva imparato Deveraux questa frase?! Dal suo umile padre, anch'esso ninja.
    CITAZIONE
    " Hai del potenziale, kohai. Il tuo clan ha fatto un buon lavoro con te. "

    I loro occhi si incrociarono, e Deveraux riuscì per un attimo a sostenere quei occhi bianchi perlacei, poi, quasi d'istinto, li portò al cielo. Deveraux notò inoltre le tempie gonfie del suo alleato. Il suo Byakugan era attivo, il suo potere era stato risvegliato, quello del Genin ancora no.

    Devo deluderla Vergil-sempai...

    Una pausa calcolata prima di concludere la frase.

    ..Solo appena diventati Genin il clan riconosce , tramite cerimonia di giuramento, il ninja, non prima...non da studente.

    Anche lui aveva avuto la sua cerimonia, un ricordo che mai sarebbe svanito dalla sua mente. Il clan Yotsuki era la sua vita.

    E io sono diventato Genin da poco tempo, ma sono qui perchè loro vedono in me il futuro che hanno sempre desiderato. Potere ad Oto, potere che ci aspetta per gli innumerevoli ninja Yotsuki che da sempre hanno protetto le mura del villaggio, compreso mio padre.

    Altro silenzio, ma questa volta nessuna pausa, fu Vergil a parlare.

    CITAZIONE
    " Dimmi, nel tuo clan i giovani a che età vengono iniziati al controllo del chakra? "

    Solo quando si diventa Genin e si impara a manipolare l'elettricità si conquista la fiducia dell'intero clan. Prima no, prima deve essere il ninja stesso ad allenarsi. Solo gli Yotsuki che riusciranno a manipolare l'elettricità potranno attirare l'attenzione del clan per vari addestramenti. Perchè a me hanno affidato questa missione? A me considerano speciale e guarda caso oggi sono qui.

    Nessuna spavalderia in lui.

    CITAZIONE
    " Vorrei inoltre che mi dicessi in cosa sei stato educato a credere riguardo l'arte del combattimento. "

    Con la risposta precedente Vergil avrebbe intuito che le seguenti parole di Deveraux avrebbero rispecchiato solamente la sua personale visione riguardo l'arte del combattere.

    L'arte del combattere è un arte che fa parte dell'uomo.
    Io combatto per il mio clan, senza paura e senza pentimenti di vario genere, eseguo gli ordini che i capi anziani Yotsuki mi conferiscono e cerco di potenziarmi in ogni campo ninja. Vedo in mio padre il limite da superare e affronto ogni combattimento come una nuova sfida. Il nostro clan è devoto alla lotta ed ognuno ha il dovere di diventare più potente per il prestigio degli Yotsuki.


    La sua ultima frase fu un riassunto di quanto aveva sempre udito nel quartier generale Yotsuki quando accompagnava sua madre per i vari ordini che essa riceveva. Diventare più potenti per il clan. Ovviamente per Deveraux era la stessa cosa, ma quest'ultimo , al contrario di molti suo compagni, aveva un ambizione ovvero quella di superare suo padre e di diventare il manipolatore dell'elettricità più potente di tutti i tempi, rispettando comunque i capi anziani del clan.

    Le domande di Vergil sembrarono concluse così il Genin , molto curioso riguardo gli Hyuga, si fece avanti con le domande.

    Mi permetto di porle una domanda Vergil-Sempai: qual'è stato il motivo per cui avete accettato la proposta di amicizia fra i nostri clan?

    Una domanda che forse avrebbe stupito lo Hyuga, ma quei motivi che risiedevano probabilmente nella mente di Vergil interessavano a Deveraux.


    Lei può pensare che sia una domanda scioccia Vergil-sempai ma anche l'aver incontrato lei oggi è stata un occasione per migliorare e se possibile mi farebbe piacere vedere come un buon ninja deve analizzare le informazione.Oltre a questo il clan Yotsuki conosce sicuramente l'organizzazione del vostro clan ed inoltre mai farei domande sui vostri occhi, sarei alquanto scortese e stupido.







     
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    Vergil ascoltò in silenzio le parole che il giovane Otese pronunciava con evidente convinzione. Gli anziani avevano visto giusto: gli Yotsuki presentavano più di una simiglianza con gli Hyuga, e finchè un alleanza fosse convenuta ad entrambe le parti i rapporti tra le casate sarebbero stati se non altro facilitati. Lo shinobi dagli occhi verdi aveva una somiglianza personale con Vergil, che sorrise - anche se l'altro non poteva vederlo - quando la sentì: anche per lo Yotsuki era il padre a delineare il traguardo da superare.



    Terminato di rispondere, l'Otese porse a sua volta una domanda. Notò che adesso si rivolgeva in maniera più formale di prima nei suoi confronti ma non era necessario, o almeno non in quella misura. Si voltò nuovamente, guardandolo negli occhi. Per quanto riguardava la domanda, era una curiosità legittima la sua. In quel momento il clan Hyuga era assai più potente della casata degli Yotsuk,i eppure aveva preso in considerazione la creazione di un'alleanza. Vergil non l'avrebbe messa in questi termini con il suo nuovo kohai; non gli pareva il caso. Le motivazioni di natura politica dietro tale gesto non spettava a lui rivelarle al genin. La sua risposta fu diversa.

    " Impara a vedere oltre semplici fatti o parole, kohai. In questo momento ti posso dire che ho visto del potenziale in te, e così nella tua casata. Gli Hyuga non spartiscono niente con chi si dimostra debole. "

    Non c'era rimprovero nel suo tono. Era un insegnamento, uno dei tanti che un sempai degno di tale titolo era tenuto a dispensare al proprio kohai.

    " Per quanto riguarda l'analisi delle informazioni, se ti rispondessi, che gusto ci sarebbe? "

    Più che altro, agli occhi dello Hyuga la risposta era ovvia, ma questo era perché ormai il modo di pensare degli shinobi era divenuto il suo e, considerò, forse per l'altro ciò non era ancora altrettanto vero. In altre parole, Vergil stava spronando l'altro a porsi più domande. A crescere internamente. La risposta che lo Yotsuki gli aveva fornito riguardo l'arte del combattimento, per contro, gli era piaciuta. Quel ragazzo andava levigato dalle mani giuste, in modo che potesse divenire la pietra preziosa che in quel momento era solo in potenza.

    " Non è necessario che tu sia così formale. E così non hai ancora appreso alcuna nozione riguardo al controllo del chakra, eh? "

    Mise la mancina nella tasca porta oggetti, prendendo un pugnale da lancio. Il suo sguardo, traboccante di potere, era sempre fisso nei suoi occhi.

    " Si tratta di un gradino fondamentale nella scalata verso il potere, kohai, e da quello che ho potuto vedere di te sono certo che desideri salire. "

    A meno di non ricevere un segno di diniego, Vergil proseguì. Girò la mano in modo che il palmo fosse parallelo al terreno ma il coltello non cadde, e anzi rimase ben attaccato alla cute dello Hyuga.


    " Si chiama chakra 'adesivo', e questo è solo uno dei suoi molteplici utilizzi. Interrompendo il flusso di energia al momento giusto è possibile fare cose come... "

    La mancina si mosse rapidamente, e il pugnale si conficcò a tre metri d'altezza nel palazzo alle spalle di Vergil, proprio sopra una vetrata ancora integra.

    " ...questa. Ora, voglio che tu faccia lo stesso. La precisione di tiro è bassa all'inizio, ma ti ci abituerai. Mira all'altezza del busto per ora, così sarà più facile che la lama entri correttamente in quella calce fragile e malandata. "

    Gli occhi dello Hyuga erano ancora percorsi dal chakra. Per osservare i progressi di un simile addestramento il Byakugan era perfetto.

    " Prendi il tempo che ti serve e concentrati, poi interrompi improvvisamente il flusso. "

    Detto questo lo Hyuga fece un cenno con il capo allo Yotsuki in modo che si ponesse a circa quattro metri dalla parete e iniziasse. Al terzo tentativo fallito lo Hyuga avrebbe fornito un solo suggerimento, per poi tornare ad osservare.

    " Ripensa alla prima tecnica che mi hai mostrato. "

    Quell'abbozzo di alterazione della forma, infatti, poteva mettere il genin sulla giusta strada. Il fatto di concentrarsi su un'estremità del corpo era la chiave.


    OFF GAME

    Prima prova! Mi raccomando, niente del tipo "credo in me e nel cuore mio"°°
    ___________________

    Controllo del Chakra IControllo del Chakra I
    L'utilizzatore è in grado di controllare il proprio chakra in modo da emetterne piccole quantità in modo continuo, generando l'effetto denominato come "Chakra Adesivo", che potrà essere utilizzato solo dai piedi e dalle mani. La forza di attrazione del "Chakra Adesivo" è pari all'energia dell'utilizzatore.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso, trattenere piccoli oggetti, di dimensioni pari o inferiori a minuscolo, e scagliarli con un ampio gesto e interrompendo improvvisamente l'afflusso di energia: la precisione e velocità saranno ridotte di tre tacche.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso ogni round, camminare agevolmente su qualsiasi superficie verticale oppure aumentare leggermente l’aderenza in terreni scivolosi.

    [Da Genin Verde in su]




    Edited by Boreanz - 4/11/2010, 16:32
     
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    Chapter IV - Controllo del chakra - Inizio addestramento.





    Deveraux attese impaziente una risposta dallo Hyuga, esso si sarebbe accontentato di poche parole. Un insegnamento da parte di una persona esterna a sua madre era un qualcosa che lui aveva da sempre desiderato.

    CITAZIONE
    " Impara a vedere oltre semplici fatti o parole, kohai. In questo momento ti posso dire che ho visto del potenziale in te, e così nella tua casata. Gli Hyuga non spartiscono niente con chi si dimostra debole.
    Per quanto riguarda l'analisi delle informazioni, se ti rispondessi, che gusto ci sarebbe? "

    Effettivamente era vero. Rammaricato il giovane Genin si strinse sulle spalle. Doveva essere lui stesso, con l'esperienza sul campo, a trovare il metodo di analisi più preciso.

    CITAZIONE
    " Non è necessario che tu sia così formale. E così non hai ancora appreso alcuna nozione riguardo al controllo del chakra, eh? "

    Deveraux rimase in silenzio, i suoi occhi fissi su quelli bianchi dello Hyuga. Ignorava la prima parte di quella frase, ciò che in lui destava più stupore era la seconda parte. Che lo volesse addestrare? I suoi occhi per un istante brillarono di felicità e con quello stesso sguardo osservò ciò che Vergil stava per compiere.

    CITAZIONE
    " Si tratta di un gradino fondamentale nella scalata verso il potere, kohai, e da quello che ho potuto vedere di te sono certo che desideri salire. "

    Ciò che vide fu sensazionale. Capì in quel momento che molte cose del mondo ninja gli mancavano. Dopo aver annuito con convinzione esso finì di ammirare ciò che lo Hyuga desiderava insegnargli. Quel coltello fermo immobile, letteralmente incollato, sulla superficie del palmo della mano dello Hyuga finì per colpire la parte superiore in cemento di una vetrata ancora integra di un palazzo lì vicino con un solo movimento del braccio. Ammirato quello spettacolo , quasi di magia per Deveraux, quest'ultimo spalancò le palpebre come se volesse fotografare ciò che aveva visto.

    CITAZIONE
    Ora, voglio che tu faccia lo stesso. La precisione di tiro è bassa all'inizio, ma ti ci abituerai. Mira all'altezza del busto per ora, così sarà più facile che la lama entri correttamente in quella calce fragile e malandata.

    Il Genin era già pronto a 4 metri dalla parete che avrebbe dovuto colpire. Lui era nato pronto, anche se per un attimo dovette fare mente locale su cosa Vergil aveva eseguito.

    Io ci provo.
    Estratto un coltello da lancio , uno dei due che portava sempre con sè, dall'interno del suo abito il ragazzo lo posizionò sul palmo della mano sinistra, quest'ultima rivolta verso l'alto.
    L'arma non poteva di certo cadere ma Deveraux voleva agire lentamente e quindi per prima cosa decise di far fuoriuscire il suo chakra dai numerosi punti di fuga situati sulla sua mano. Forse il chakra , agendo da corda, poteva in quel modo tener fermo il coltello. Il suo pensiero , che non trovava certezze per via della sua inesperienza sul campo, fu messo in atto stimolando il palmo della mano sinistra con una quantità modesta di chakra.

    Posso farcela.
    Niente.
    Appena voltata la mano il coltello crollò a terra.
    Maledizione.
    Riprovò eseguendo la stessa procedura, ma questa volta il suo chakra non avrebbe agito come un filo, infatti avrebbe semplicemente rivestito l'oggetto. Mai aveva utilizzato il suo chakra in quel modo. Nei vari allenamenti ciò che provava e riprovava erano i suoi jutsu e nient'altro.

    Sentì il suo chakra uscire dalla sua mano e invadere l'arma e appena si sentì pronto , dopo aver preso un lungo respiro, voltò la mano così che il palmo fosse diretto a terra. Anche questa volta il dardo cadde al suolo.
    Strinse i denti. Era più difficile di quanto poteva immaginare ma il suo secondo errore fu illuminante. Se il chakra usato nel modo esposto da Vergil prendeva il nome di "Adesivo" significava che quest'ultimo veniva usato come una specie di colla e quindi , per ovvie ragioni, doveva essere diffuso tra la sua pelle e la lama. Come una colla. Un sorriso fiero e compiaciuto prese forma nel suo viso. Con foga raccolse l'arma da terra e dopo averla appoggiata sul palmo della mano destro chiuse gli occhi. Fece fluire in quella zona del suo corpo un Bassissimo di chakra in maniera tale da essere posizionata tra la lama e la sua pelle, come aveva qualche istante prima pensato.

    O la va o la spacca.
    Era andata. Appena Deveraux posizionò il coltello verso il basso quest'ultimo rimase incollato alla sua pelle. I suoi occhi si riempirono di felicità. C'era riuscito, e non potè in quell'occasione non lanciare uno sguardo di felicità al suo sempai.
    Nel bel mezzo della sua gioia esso non disse nulla,oltretutto non aveva raggiunto il suo vero obbiettivo: lanciare l'arma contro la calce malandata e rovinata dal tempo che prima dell'inizio della prova era stata indicata da Vergil.

    Deveraux non si affrettò, mantenendo il coltello incollato alla sua mano ragionò su come poteva agire per superare la prova. Da quanto aveva visto fare da Vergil quest'ultimo aveva solamente spostato il suo braccio ed inoltre in uno dei suoi tanti discorsi aveva detto che ciò che lui stava per fare era causato da un'interruzione improvviso del flusso di chakra. Deveraux doveva sfruttare quell'aiuto. Senza alcun preavviso roteò il suo busto in senso orario per poi farlo scattare, come una molla messa in tensione, nell'altro senso. Durante questo movimento del busto il braccio sinistro fece lo stesso movimento e nell'istante in cuì l'arto si mosse parallela al terreno e perpendicolare al suo obbiettivo il flusso del chakra fu interrotto.
    Il coltello schizzò in avanti con una velocità simile a quando scagliava i dardi con le sue braccia, ma a differenza di quanto pronosticato la lama non impattò precisamente la calce che era stata indicata da Vergil ma leggermente più a sinistra della stessa. Dubbioso Deveraux si voltò verso lo Hyuga, desideroso di un suo commento e di un suo prezioso giudizio sull' operato del Genin.
    Voleva affrontare una seconda prova, anche se per ora si sarebbe accontentato di ciò che aveva imparato.

     
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    Sfida alla Gravità

    Non male. Lo Yotsuki aveva trovato il modo giusto di incalanare l'energia nell'arma dopo pochi tentativi. Fu divertente per Vergil osservare le diverse forme che l'altro aveva tentato di dare al chakra; era come osservare il suo modo di ragionare.

    " Sei sulla strada giusta, kohai. E non preoccuparti per la scarsa precisione, all'inizio è normale. "

    Superando l'Otese Vergil si avvicinò alla parete dell'edificio, iniziando a camminare perpendicolarmente sulla parete di calce. La sensazione che si provava in quella posizione era sempre particolare, e se lo Hyuga ormai non ci faceva più caso era solo grazie alla sua esperienza. Raggiunse i tre metri d'altezza, camminando anche sul vetro, ed estrasse dalla parete i due pugnali.



    " Modella il chakra come una patina sotto la pianta dei piedi, e cerca di raggiungermi. Attento a come dosi il chakra, in questo esercizio è una cosa fondamentale. Prendi una rincorsa di un paio di metri all'inizio, ti faciliterà le cose."

    Indicò la finestra sotto di lui.

    " Per camminare su una superficie vetrosa ti servirà un bilanciamento pressochè perfetto, quindi non provarci finchè non riuscirai a camminare sulla parete senza l'ausilio della rincorsa. "

    Allargò le braccia.

    " Come vedi non ci sono molte finestre intatte, quindi scegli con attenzione il momento. "

    Detto questo, lo Hyuga tacque. A tre metri d'altezza, osservava il sistema circolatorio dello Yotsuki e verificava i suoi progressi. Se l'altro avesse avuto domande, lo Hyuga era lì.


    OFF GAME

    Seconda prova, sensibilmente più complessa :guru:
    Impara a camminare sulla parete prima con la rincorsa, poi senza, ed infine su una lastra di fragile vetro.
    Sì, le prove successive saranno peggio :guru:
    ___________________

    Controllo del Chakra IControllo del Chakra I
    L'utilizzatore è in grado di controllare il proprio chakra in modo da emetterne piccole quantità in modo continuo, generando l'effetto denominato come "Chakra Adesivo", che potrà essere utilizzato solo dai piedi e dalle mani. La forza di attrazione del "Chakra Adesivo" è pari all'energia dell'utilizzatore.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso, trattenere piccoli oggetti, di dimensioni pari o inferiori a minuscolo, e scagliarli con un ampio gesto e interrompendo improvvisamente l'afflusso di energia: la precisione e velocità saranno ridotte di tre tacche.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso ogni round, camminare agevolmente su qualsiasi superficie verticale oppure aumentare leggermente l’aderenza in terreni scivolosi.

    [Da Genin Verde in su]


     
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    Chapter V - Passeggiata in orizzontale




    CITAZIONE
    " Sei sulla strada giusta, kohai. E non preoccuparti per la scarsa precisione, all'inizio è normale. "

    Felicità. Se non fosse per la serietà che il ragazzo era solito mostrare in allenamento egli avrebbe corso miglia e miglia urlando. Non era gioioso solamente perchè aveva appreso un primo cenno del controllo del chakra, ma perchè d'ora in avanti aveva qualcosa di concreto su cui migliorare. Non c'è vento favorevole per un marinaio senza meta.
    Altra frase famosa che suo padre gli ripeteva sempre.

    Senza dire alcunchè il potente Hyuga si avvicinò alla parete verticale con estrema lentezza e tranquillità e su di essa, con invidiabile abilità, quest'ultimo percorse tre metri di spazio a pendenza infinita senza l'ausilio della mani. Deveraux spalancò la bocca per lo stupore, nonostante aveva sentito comunque parlare di ninja capaci di camminare in verticale.
    E' pazzesco.
    Non potè inoltre ignorare i due pugnali che Vergil impugnò, ognuno su ciascuna mano.

    CITAZIONE
    " Modella il chakra come una patina sotto la pianta dei piedi, e cerca di raggiungermi. Attento a come dosi il chakra, in questo esercizio è una cosa fondamentale. Prendi una rincorsa di un paio di metri all'inizio, ti faciliterà le cose."
    " Per camminare su una superficie vetrosa ti servirà un bilanciamento pressochè perfetto, quindi non provarci finchè non riuscirai a camminare sulla parete senza l'ausilio della rincorsa. "
    vedi non ci sono molte finestre intatte, quindi scegli con attenzione il momento. "

    Con calma , respirando profondamente per prepararsi psicologicamente alla prova, Deveraux si distanziò circa 5 metri dalla parete. Aveva bisogno di concentrazione, doveva raccogliere più determinazione possibile, oltretutto, mai avrebbe pensato che quel giorno potesse imparare a scalare una parete verticale con il solo utilizzo del chakra. Quando si sentì pronto partì, eseguendo ampie falcate prima di impastare il chakra sotto ai suoi piedi. Stesso utilizzo della prova precedente, una patina blu prese forma sotto alle sue scarpe. Chakra Adesivo. Raggiunto il muro, Deveraux diminuì leggermente la sua velocità, cosicchè potesse con tutta tranquillità portare il piede in appoggio al cemento. Trovò il contatto con il palazzo, ma non riuscì ad eseguire il terzo passo. Accadde qualcosa che Deveraux non seppe spiegare. Piccoli pezzi di pietra volarono in aria, il suo piede perse totalmente l'appoggio con la parete, quasi come fosse stato respinto da quest'ultima. Aveva modellato male il chakra? Non poteva essere. Doveva esserci un altra variabile da dover controllare. Ne era sicuro, per questo più determinato che mai riprovò la prova.

    Devo impastare la giusta quantità di chakra modellandola perfettamente.
    I suoi piedi agganciarono la parete ma quando pensò di farcela, quando era a una distanza irrisoria da Vergil le suola delle sue scarpe scivolarono. Con un'espressione disperata in volto Deveraux riuscì solamente a cadere in piedi.
    Maledizione, mancava veramente poco.
    Serrò i pugni. Mai avrebbe mollato. Il Controllo del Chakra era il pilastro dell'essere ninja. Riprovò nuovamente, cercando di rimanere il più concentrato possibile.
    Al terzo tentativo tutto proseguì liscio. Quando Deveraux raggiunse la quota in cui qualche istante prima aveva perso aderenza riuscii a non impastare altro chakra. Nè modello quello presente,infatti, ciò che fece fu quello di non disperdere sulla parete il chakra presente ai suoi piedi. Aveva trovato l'equilibrio tra il tanto e il poco, trovando così l'aderenza necessaria per salire su un muro verticale.
    Ce l'aveva fatta, o meglio, ora doveva ottenere lo stesso risultato senza la rincorsa.
    Con una spinta al muro eseguita con la gamba destra Deveraux atterrò con eleganza a 4 metri dalla parete.
    E ora senza rincorsa.
    Nessun timore nei suoi occhi, sapeva che ce l'avrebbe fatta e il risultato raggiunto poco prima ne era la prova. Raggiunse la parete camminando, puntando il suo sguardo davanti a sè.
    Vai Deveraux, puoi farcela.
    Per prima cosa decise di impastare la stessa quantità di chakra. Sapeva che stava andando verso l'errore ma osservando l'effetto che ne scaturiva poteva poi comportarsi di conseguenza. Sbagliando si impara.
    Posizionò il piede destro sulla parete, poi, dopo un sospiro, anche il sinistro. Eseguito ciò non riuscì a continuare il movimento. Nessuna aderenza. Finì col sedere a terra.
    image
    Pessima figura.
    Leggermente in imbarazzo si rimise in piedi, cercando di non alzare lo sguardo verso Vergil che forse sotto i baffi stava ridendo.
    Eseguì la stessa procedura di prima ma questa volta impastò una quantità di chakra superiore alla metà di quella che aveva usato prima. Ora non poteva cadere. Prima il piede destro e poi il sinistro, poi altre due falcate e il suo corpo si ritrovò perfettamente in parallelo con il terreno. Al quarto passo la parete lo respinse come era accaduto durante la prima prova. Troppo chakra. Doveva impastarne leggermente meno. Con innaturale tranquillità rieseguì la prova con le modifiche opportune sia per non perdere l'aderenza sia per non ottenere un'effetto contrario del chakra adesivo. Piede destro, piede sinistro.. si stava avvicinando a Vergil ma questo non causò di certo un abbassamento della sua concentrazione. Non poteva sbagliare ora, non poteva impastare altro chakra per la sola paura di fallire.


    Sempai, come sto procedendo?
    Una domanda rivolta a Vergil che avrebbe potuto osservare Deveraux a qualche centimetro da lui. Ce l'aveva fatta,anche senza rincorsa, oltretutto doveva solamente ritrovare la giusta quantità di chakra da utilizzare.
    Ora la prova più difficile, camminare su una vetrata.
    Giunto al suolo Deveraux alzò il capo e il suo sguardo verso la parete in vetro. Avrebbe diminuito di poco il chakra ai suoi piedi e avrebbe fatto in modo che fosse omogeneo sotto le sue scarpe. Dal Tantien la sua linfa vitale raggiunse la zona interessata per la prova a quantità modeste. Scalò la parete in mattoni posizionandosi per un attimo ad un passo dalla vetrata.

    Concetrazione e via!
    Modellò poco il suo chakra, in modo tale che quest'ultimo fosse omogeneo e non distruggesse il vetro, materiale non resistente agli urti improvvisi.
    Appena posizionò il primo piede sul vetro non ci fu nessun rumore che lasciò pensare ad una probabile rottura, così, sospirando, posizionò anche l'altro piede. Risultato: Niente si era frantumato. Continuò a muoversi sul vetro lentamente ma oramai anche quella prova era stata superata, al primo tentativo, nonostante prima di quest'ultima aveva cercato in molti modi di far suo il controllo del chakra.
    Aveva superato il suo limite e per questo era estremamente felice, anche se costretto a non muoversi bruscamante visto il vetro ai suoi piedi.




     
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    Camminata

    Con alcune, comprensibili difficoltà lo Yotsuki era infine riuscito a camminare su quella lastra di sottile vetro. Un'impresa non semplice, ma era ancora presto per cantare vittoria. C'erano ancora due cose che andavano testate, o, meglio, su cui il giovane Otese doveva essere allenato. Con un mezzo sorriso, lo Hyuga iniziò a correre verso l'alto del palazzo facendo cenno col capo all'altro di seguirlo.

    " Lo scopriremo subito. "

    Era una salita di circa sessanta metri completamente in verticale, per lo più su una superficie dotata di finestre rotte che in quell'occasione erano un fastidioso ostacolo. Lo Yotsuki avrebbe potuto saltarle, e in effetti l'idea era questa, ma nel farlo avrebbe dovuto darsi la giusta spinta per vincere la gravità insieme a riattivare il chakra adesivo appena raggiunto nuovamente il palazzo. In più, Vergil corse agilmente tra le finestre, saltando quelle rotte, mantenendo una velocità notevole, quindi l'altro avrebbe dovuto sforzarsi di gestire il chakra mentre al contempo gli stava dietro. Non un compito facile, ma lo Hyuga credeva che l'Otese avesse tutte le qualità per farcela. Arrivato in cima all'edificio percorse qualche metro, attendendo poi il proprio kohai.

    " Passiamo a qualcosa di più divertente, kohai. Il 'salto' è una prova a cui molti Hyuga si sottopongono raggiunti i dieci anni. Vediamo che sai fare. "

    I due shinobi, come Deveraux avrebbe potuto vedere, si sarebbero trovati sul tetto di un grattacielo alto sessanta metri circondato da sei palazzi più bassi in quello che era stato, evidentemente, un quartiere per persone assai benestanti. Senza altre parole, lo Hyuga scattò, arrivando nuovamente fino al bordo del tetto ed effettuando un salto che vista la distanza inevitabilmente sarebbe sfociato in caduta. Già, perché ciascuno dei palazzi minori distava circa dieci metri da quello centrale, in linea d'aria, e per quanto ciascuno dei due shinobi avesse potuto sforzarsi la caduta sarebbe stata inevitabile. Dopo un volo obliquo di almeno una trentina di metri lo Hyuga finalmente atterrò sul palazzo. Era un bell'impatto, e per evitare di ferirsi era necessario impastare in resistenza ma allo stesso tempo bisognava attivare il chakra adesivo non appena a contatto con la calce, pena una caduta dalle conseguenze spiacevoli.

    " Non è cosa facile, salta solo se credi di potercela fare. "

    Si voltò verso terra. La difficoltà di quel salto stava anche, e forse soprattutto, nella decisione e sicurezza in sé stessi che ci voleva per compierlo.

    " Altrimenti, raggiungimi a terra. Corri sempre dritto e salta solo le finestre rotte. "

    Iniziò a correre per la parete, in una discesa di almeno trenta metri. Per effettuare una corsa simile sarebbe stato necessaria non solo un'ottima forma fisica e dei riflessi da gatto, ma anche il giusto tempismo per modificare l'intensità del chakra a seconda della superficie calpestata. Come forse lo Yotsuki avrebbe capito, la salita era propedeutica al salto, che era propedeutico alla discesa. il tutto, unito agli esercizi precedenti, avrebbe portato l'Otese ad un ottimo controllo sul chakra per gli standard di un genin. Sarebbe rimasta un'unica verifica da fare.


    OFF GAME

    Non serve che ti dica da che film è presa la scena del salto, vero? :fgh:
    ___________________

    Controllo del Chakra IControllo del Chakra I
    L'utilizzatore è in grado di controllare il proprio chakra in modo da emetterne piccole quantità in modo continuo, generando l'effetto denominato come "Chakra Adesivo", che potrà essere utilizzato solo dai piedi e dalle mani. La forza di attrazione del "Chakra Adesivo" è pari all'energia dell'utilizzatore.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso, trattenere piccoli oggetti, di dimensioni pari o inferiori a minuscolo, e scagliarli con un ampio gesto e interrompendo improvvisamente l'afflusso di energia: la precisione e velocità saranno ridotte di tre tacche.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso ogni round, camminare agevolmente su qualsiasi superficie verticale oppure aumentare leggermente l’aderenza in terreni scivolosi.

    [Da Genin Verde in su]


     
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    Chapter VI - Imprese titaniche!




    Tutto andò liscio come l'olio. Aveva superato la prova e di questo ne era felice. Quando lo sguardo di Deveraux si posò sul sorriso del suo sempai il Genin si sentì vittorioso. Un piccolo trionfo, un ulteriore passo avanti nel controllo del chakra. Perfetto. Il sorriso di Vergil era l'espressione tipica di uno shinobi che ha in mente una nuova stramaledettissima prova per il suo kohai. Deveraux ovviamente era ignaro di ciò, ma non si fece trovare impreparato quando il sempai iniziò a correre verso la cima del palazzo.
    Solo in quel momento Deveraux potè capire quanto quella struttura fosse alta, ma fortunatamente non soffriva di vertigini,anzi, l'altitudine non lo preoccupava minimamente. Correre seguendo il suo sempai fu un gioco da ragazzi, ciò che però mise in difficoltà il giovane Genin furono le vetrate rotte che quest'ultimo trovò davanti a sè.
    Per Vergil quei ostacoli non rappresentavano un problema. Agile come una volpe continuò il suo movimento mentre Deveraux, esitando, rallentò la sua corsa cercando di capire come doveva saltare senza ritrovarsi staccato dalla parete , senza più un appoggio, preda della forza gravitazione terrestre. Per eseguire un salto da quella posizione uno shinobi doveva essere un vero pazzo, ma Deveraux era troppo determinato a raggiungere il suo sempai e a migliorarsi su un'abilità appresa poco prima. Raggiunta la prima vetrata il ragazzo dai capelli bianchi già sapeva cosa avrebbe dovuto fare, infatti, decise di interrompere il flusso del chakra al momento del salto. Il risultato, osservabile ad un metro dalla vetrata crepata, fu simile a un vulcano in eruzione, infatti, lo Yotsuki, al massimo della sua velocità, sentì il piede sinistro, infatti il destro era già in aria, essere respinto dalla parete sotto la forza dei muscoli della sua stessa gamba. Il baricentro abbassato, il busto in avanti e le ginocchia scattate in avanti come molle furono gli ingredienti necessari per avere un angolo " di balzo", rispetto al piano verticale dell'edificio, ridotto (45°) così da incentrare interamente la forza della spinta in avanti. Fu un emozione nuova. Nuovissima. Terribilmente eccitante. Per un attimo il suo corpo si ritrovò in bilico tra la salvezza e l'oblio. Secondi che sembrarono minuti. Denti stretti per l'adrenalina. Atterrò sulla parete con la giusta quantità di chakra sotto alle sue scarpe e il risultato fu sorprendente. Era rimasto in piedi, perfettamente in orizzontale. Il suo cuore batteva a mille, sperava che la buona riuscita del salto fosse frutto di un'abilità perfettamente appresa perchè continuando la sua corsa avrebbe avuto modo, più avanti, di reincontrare numerose vetrate nelle stesse condizioni.
    Vergil allungava a dismisura. Il Genin sperava che non fosse suo obbiettivo raggiungerlo perchè per ora sembrava un vecchio , incapace di usare le gambe, alle prese con il bastone da viaggio.
    Una seconda vetrata, dopo essersi mosso lateralmente per portarsi in linea retta con Vergil, fu di nuovo davanti a lui. Questa volta sulla parete trasparente, forse di un vecchio ufficio, si era fatto spazio un buco abbastanza largo da compromettere la stabilità dell'intera vetrata. Un lieve colpo e lì il vetro sarebbe ceduto, ergo, come nel primo tentativo, lo stacco sarebbe avvenuto nel cemento, questa volta a mezzo metro prima dell'ostacolo. Doveva cercare di ripetere l'intera procedura eseguita prima nel minor tempo possibile perchè mentre lui saltava Vergil aveva modo di allungare la distanza che li separava. Questa volta la spinta in avanti fu data dal ginocchio destro , mentre il sinistro era già in avanti. Il flusso del chakra al momento del "lancio" fu improvvisamente interrotto così da riuscire a staccarsi dalla parete senza diminuire la sua velocità.
    Angolo abbassato, busto in avanti, braccia indietro, doveva cercare di avere meno attrito possibile con l'aria. Stesse emozioni di prima, stessa folgore all'interno del suo animo, soprattutto quando il ragazzo atterrò. Il chakra che puntualmente fluì ai suoi piedi non fu abbastanza , così pensò, quando per un attimo ebbe l'impressione di scivolare verso terra. Una quantità minima di chakra, atta a stabilire l'effetto Adesivo, raggiunse la zona interessata alla prova incollandolo alla parete.
    Sospirò, due goccioline di sudore scesero dalla fronte fino al mento del ragazzo.
    Il cuore era al limite. Per un attimo se l'era vista brutta.
    Nonostante il panico Deveraux non perse altro tempo, iniziando a muoversi alla sua massima velocità, ben sapendo, che in quell'occasione non poteva utilizzare altro chakra per velocizzarsi, o meglio, non voleva rischiare. A casa avrebbe avuto modo di testare ciò che poteva e non poteva fare, ma ora a decine di metri da terra era meglio non perdersi in questi pensieri. Vergil sembrò rallentare, la sua ombra diventava sempre più ricca di dettagli all'orizzonte.
    Forse avevano raggiunto la cima.
    Pensiero errato.
    Davanti a lui il ragazzo intravide una nuova parete più nera del normale. Vetro scuro, nero dall'esterno.
    Sbuffò.
    Ora il momento della verità.
    Si costrinse a non cambiare la sua traiettoria, gli Yotsuki non sono per definizione dei vigliacchi. Essi affrontano con intelligenza e determinazione ogni singolo ostacolo.
    Mancavano pochi metri, la prova finale era sullo sguardo di Vergil e di ogni palazzo che s'innalzava in quella desolata città. Giunto a mezzo metro dalla vetrata che non sembrava effettivamente rovinata Deveraux eseguì "il terzo" salto dandosi la spinta necessaria per arrivare all'altra "sponda" con il ginocchio sinistro. Il chakra fu interrotto al momento giusto, Deveraux posizionò ogni suo arto, inferiore e superiore, in maniera tale di incrementare lo spazio percorso. Un volo di qualche metro, due, forse tre, il momento che tutti stavano aspettando stava per arrivare. Il momento dell'atterraggio. Quando il suo piede destro era a una distanza infinitesima dalla parete la giusta quantità di chakra, un Bassissimo, raggiunse il rispettivo piede e poi l'altro.
    Non barcollò nè rimase fermo,incredibilmente Deveraux scattò in avanti per riprendere il suo sempai che già aveva raggiunto la cima. Mancavano pochi metri anche a lui, e fortunatamente nessuna bastardissima vetrata era pronta a metterlo in difficoltà. Impossibile descrivere la sua felicità per ciò che aveva fatto. Un'impresa titanica, da far orgoglioso l'intero clan. Non che nessun Yotsuki riuscisse a controllare il chakra ma i capi anziani , alla notizia di ciò che il ragazzo aveva appreso, avrebbero sicuramente sorriso e festeggiato. Era il suo pupillo, il futuro e la prosperità del clan.
    Raggiunse la cima sorridendo, con la mano destra sui capelli per risistermarli. Il suo sguardo cercava quello dello Hyuga, nonostante il Byakugan lo sottoponeva in ogni occasione ad uno sforzo notevole. Gli occhi perlacei di Vergil sembravano trasmettere a chi lo guardava un peso addosso simile ad un macigno.

    CITAZIONE
    " Passiamo a qualcosa di più divertente, kohai. Il 'salto' è una prova a cui molti Hyuga si sottopongono raggiunti i dieci anni. Vediamo che sai fare. "

    Ricorderà per sempre quella scena. Il suo sguardo si soffermò sul desolato e tetro panorama che dalla cima del palazzo era possibile scorgere.
    Attorno a loro 6 grattacieli, strutture più basse rispetto all'edificio da loro scalato senza l'ausilio delle braccia.
    Senza proferir parola, nel silenzio più totale, Vergil abbandonò il ragazzo gettandosi verso uno delle sei strutture a circa 60 metri di altezza! Nessun appiglio, un punto nero nel cielo grigio di quella giornata d'autunno.
    Per un attimo ebbe l'istinto di raggiungere il suo sempai, per un solo momento stava per urlare il nome dello Hyuga con tutta la sua voce.
    Si gettò sull'orlo che si affacciava verso il palazzo che Vergil stava tentando di raggiungere.
    Era ancora in aria ma sembrava perfettamente in traiettoria con la calce che costituiva il suo obbiettivo. Fortunatamente la gittata di Vergil fu sufficiente per raggiungere la salvezza.

    CITAZIONE
    " Non è cosa facile, salta solo se credi di potercela fare. "

    Le parole pronunciate da Vergil in lontananza non furono udite da Deveraux essendo esso in quel momento troppo intento a deglutire per lo spavento preso.
    L'età in cui gli Hyuga affrontavano quel salto echeggiò diverse volte nella mente del ragazzo dai capelli bianchi.
    10 anni, lui ne aveva 16 e il suo cuore cedeva al sol pensiero di saltare a circa 60 metri da terra.
    Respirò lentamente, profondamente, forse Vergil avrebbe potuto udire il suo respiro.

    Per il clan. Mormorò.
    E per me stesso. Aggiunse.
    Qualche istante di riflessione impegnarono Deveraux,doveva capire come avrebbe dovuto affrontare quella spaventosa prova.
    Doveva sfruttare l'effetto respingente del chakra proiettandosi in avanti verso il vuoto. Assicurata la giusta distanza dal parapetto Deveraux iniziò la sua rincorsa prima di qualsiasi ripensamento. Strinse i denti per l'eccitazione, se ce l'avrebbe fatta il clan Yotsuki aveva dimostrato di essere appena dietro agli Hyuga e questo, viste le capacità del suo sempai, era un onore. Il parapetto in cemento era a circa due metri da lui, ora uno, ora sotto di lui c'era il vuoto. Saltò a piedi uniti, con il busto in avanti e lo sguardo a puntare il palazzo dov'era Vergil.
    Le braccia diedero la spinta decisiva al corpo. Le ginocchia scattarono come molle, i muscoli delle gambe diedero il 100% della loro potenza. Fisico contratto al massimo. Mezzo basso di chakra distribuito su entrambi i piedi per creare quella sorta di super vulcano in eruzione che lo avrebbe fatto volare con maggior forza e spinta verso il vuoto. Deveraux si decise a non abbassare lo sguardo. Per la prima volta ebbe l'impressione di volare. A quella altitudine una brezza freddissima torturò come piccoli aghi appuntiti la pelle del suo viso ma l'adrenalina scorreva a quantità disumane per poter sentire quel fastidio
    Raggiunto l'apice della sua traiettoria iniziò la fase di discesa, accompagnata da un crescente senso di vuoto all'interno del suo stomaco. Allargo le gambe, puntò lo sguardo verso lo Hyuga. Per un attimo ebbe l'istinto di chiudere gli occhi. Tutto accadde velocemente, la velocità raggiunta in volo era enorme e di conseguenza l'atterraggio sarebbe stato dannoso.
    Chakra per salvaguardare le sue gambe, chakra adesivo per la salvezza. Due impasti vitali. Quando ebbe la sensazione di essere vicino all'impatto un Bassissimo di chakra per piede si distribuì rapidamente in maniera omogenea sotto le suole delle sue scarpe. Successivamente, dopo qualche decimo di secondo, dal Tantien fuoriuscì una quantità abbastanza elevata di chakra ( Basso ) che questa volta andò ad irrorare i muscoli delle gambe: quadricili , polpacci e muscoli attorno alle caviglie. Essi si ingrossarono a dismisura, pronti a subire il peggior atterraggio della vita del Genin.


    BUM



    La calce sembrò staccarsi dalla parete ma fortunatamente oltre quell'impressione non accadde nulla di serio. Le sue gambe "urlarono" di dolore ma riuscì a resistere all'intenzione di urlare. Strinse nuovamente i denti.
    Vergil , come commento alla sua impresa, si catapultò verso terra. Stava raggiungendo il suolo, quel terreno tanto amato. L'altitudine non faceva per lui. Ossigenò bene i muscoli, voleva evitare che il giorno dopo le sue gambe fossero doloranti per l'acido lattico. Conclusa quella fase , con il sorriso ad esprimere la felicità per quel salto da gigante, cercò di raggiungere lo Hyuga sicuro che la discesa fosse più facile della salita. Niente di più falso. Con il chakra adesivo posto sotto di lui dovette ridurre, aumentare, modellare quest'ultimo ogni volta che incontrava un materiale o una geometria diversa che costituiva quel nuovo palazzo. In discesa si andava molto più veloci e le vetrate, alcune dello stesso colore dell'intera parete che s'innalzava da terra per circa 30 metri , erano difficili da individuare. Davanti a lui ,dopo aver percorso quasi 10 metri, una superficie scura ma in poche sue parti trasparente segnalava la presenza di un ostacolo che aveva già affrontato tre volte nell'altro edificio. Niente salto, Deveraux scartò quella scelta a prori. Doveva passarci sopra, per un attimo doveva pesare quanto un cane per non finire con le gambe lacerate dalle schegge di vetro. Diminuì il chakra ai suoi piedi, rimodellò affinchè quest'ultimo fosse perfettamente distruibuito. Non un errore. I preparativi per la vetrata che si estendeva per cinque metri davanti a lui furono eseguiti appena il primo piede toccò la superficie "speciale".
    Il Genin non udì nessun scricchiolio. Tutto era andato come sperato. Deveraux non potè non sorridere, nonostante la sua concentrazione fosse ferma e immobile.
    Un errore e avrebbe percorso quella poca distanza che lo separava dal suolo con un accelerazione superiore a qualsiasi ninja.
    Meglio di no. Meglio portarsi a casa la pelle.
    Scartò gli ostacoli che potevano essere aggirati, deviò la sua traiettoria, aumentò la sua velocità con la sola forza delle gambe, per Deveraux quell'addestramento era terminato. Così pensò il Genin. Si sentiva così in sintonia con la sua nuova abilità che per un attimo sentenziò che non fosse più utile l'allenamento autonomo ad Oto sul controllo del chakra.
    Raggiunse il suolo con un salto, disattivando lentamente il chakra adesivo, pronto a subire l'influenza della gravità che c'era sempre stata.
    Atterrò in maniera elegante a due metri dallo Hyuga,alzandosi lentamente per assaporare quelle prove superate e quel salto che per sempre si sarebbe vantato di aver saputo affrontare. Le gambe facevano male e un pochino anche la schiena ma Deveraux ignorò il tutto.

    image
    Già da bambini avete del fegato. Un salto del genere era l'unica cosa che pensavo di non dover eseguire nella mia vita.
     
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    Sorpresa

    Attendendo che lo Yotsuki lo raggiungesse a terra, Vergil riconsiderò brevemente quanto aveva appena visto. L'Otese era riuscito a stargli dietro, più o meno, in ciascuna delle tre fasi. Tutto sommato aveva esitato poco prima del salto, e il modo in cui aveva gestito il chakra all'atterraggio era ammirevole per un neogenin. Lo Hyuga sentì un moto di allegria sorgergli dentro. Aveva visto giusto. Deveraux aveva talento.

    Atterrando vicino a Vergil con un paio di minuti di ritardo, l'Otese pronunciò alcune parole. Dai commenti che aveva fatto da quando si erano incontrati, riflettè il chunin, era chiaro che fosse una persona estroversa e allegra, ma che in sua presenza si trattenesse dal parlare a fiumi. Era una buona cosa: significava che lo Yotsuki conosceva il valore dei gradi, una dote non così comune come in un mondo di soldati dovrebbe essere.
    Mancava un'ultima prova, un ultimo esercizio per vedere se davvero il controllo del chakra era nelle sue mani in tutte le situazioni. Si avvicinò allo Yotsuki, appoggiandogli la destra sulla spalla e annuendo con aria soddisfatta.

    " Ben fatto, kohai. "

    Non appena lo Yotsuki chiuse gli occhi per un attimo, evento più che probabile con uno shinobi a Byakugan attivo che lo guardava in faccia, Vergil fece la sua mossa[Slot Tecnica Avanzata]. Quando l'Otese aprì gli occhi, nei brevissimi attimi prima che lo Hyuga parlasse, potè scorgere quanto il paesaggio fosse cambiato: la città era alle spalle degli shinobi, che si trovavano in un prato. Cosa ci fosse dietro, beh, lo avrebbe scoperto presto.

    Con la destra di Vergil sulla spalla, lo Yotsuki potè sentire con chiarezza alcune sue parole, dette da una bocca sorridente, prima che la mano spingesse con forza.

    " Eviterò di dirti a che età ho affrontato questo, allora. "

    Poi, la sensazione di vuoto sotto i piedi. Solo che questa volta non c'era alcun palazzo cui appigliarsi. Era la seconda volta che lo Hyuga metteva un suo allievo in quella situazione, ma dove con il primo lo aveva spinto in maniera che cadesse in acqua, con lo Yotsuki aveva invece utilizzato la forza necessaria perchè restasse vicino alle innumerevoli sporgenze umide del crepaccio.

    Riuscire a far presa su pietra continuamente bagnata dai piccoli rivoli d'acqua che confluivano nel fiume sottostante non era un'impresa facile. Avrebbe dovuto utilizzare mani e piedi, con un tempismo perfetto in tutti e quattro, e capire come aumentare l'aderenza anche su superfici scivolose. Molti neogenin avrebbe di certo fallito, ma Vergil aveva deciso di scommettere sullo Yotsuki. La caduta, prima dell'acqua gelida, era di circa quaranta metri. C'era tempo per uno, due tentativi al massimo. Quando i loro occhi erano ancora fissi su quelli dell'altro, lo Hyuga, ora serio, pose il termine per il successo.

    " Non cadere nel fiume. "

    All'Otese cavarsela.


    OFF GAME

    Ottimo post, complimenti. Per l'ultima prova qualcosa di più classico, preso direttamente dal manga che ci ispira :guru:
    ___________________

    Controllo del Chakra IControllo del Chakra I
    L'utilizzatore è in grado di controllare il proprio chakra in modo da emetterne piccole quantità in modo continuo, generando l'effetto denominato come "Chakra Adesivo", che potrà essere utilizzato solo dai piedi e dalle mani. La forza di attrazione del "Chakra Adesivo" è pari all'energia dell'utilizzatore.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso, trattenere piccoli oggetti, di dimensioni pari o inferiori a minuscolo, e scagliarli con un ampio gesto e interrompendo improvvisamente l'afflusso di energia: la precisione e velocità saranno ridotte di tre tacche.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso ogni round, camminare agevolmente su qualsiasi superficie verticale oppure aumentare leggermente l’aderenza in terreni scivolosi.

    [Da Genin Verde in su]


     
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