Casa di Atasuke Uchiha

Quartiere Uchiha

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  1. lNearl
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    Guardava il suo nuovo amico mentre attendeva che facesse la sua mossa, era normale che fosse concentrato, ma in quel momento non stava pensando alla partita alla scacchi. Poco dopo che il biondo ebbe avuto quest'impressione i fatti confermarono la sua teoria. Atasuke mosse il re in avanti, una mossa azzardata sapendo la bravura del suo avversario, e la frase che seguì poco dopo fu interpretata dal biondo per quello che era, una pura provocazione. Rispose lanciando un occhiataccia verso l'amico, mentre si esibiva in uno strano sorriso, quasi un ghigno.


    Sei un insolente... Però, d'altro canto hai capito che ti sto nascondendo qualcosa... Non mi dispiaci, hai qualcosa in più della media, ma non sai ancora con chi hai a che fare...

    Era quella voce a parlare, ormai possedeva buona parte delle volontà del giovane Nara, e probabilmente era positivo in quella situazione.

    Sbagli...

    Esordì il Nara subito dopo la provocazione dell'amico.

    Un re si deve muovere solo quando non è sufficientemente virtuoso da riuscire a mobilitare il suo popolo con il solo uso della dialettica.

    Era uno scambio di provocazioni, ma non era stato Near a volerlo, e certo non avrebbe incrinato il rapporto in nessun modo, i due erano abbastanza intelligenti da potersi permettere frecciatine come queste senza poi portare rancore.
    La partita stava ovviamente continuando, e il biondo non aveva ancora sfruttato l'errore dell'altro ragazzo, muovere il re, anzi, era abilmente stato al gioco facendola risultare una mossa utile al gioco dell'avversario. Intanto, Atasuke parlò nuovamente, mentre faceva la sua mossa, bevve del vino e riprese il suo discorso. Aveva nuovamente parlato dello stupore provato nel sapere che il Nara non fosse un appassionato di strategie e libri a riguardo. Ormai la farsa era scoperta, l'occhiataccia che aveva mandato poco prima aveva certamente confermato i sospetti dell'altro ragazzo.



    No, la partita a scacchi non ci servirà a niente per l'esame Genin, non sarà questo che ci verrà richiesto.
    Però questo incontro tra noi due certamente sarà utile, è ormai chiaro che mi hai scoperto...



    Disse il biondo fingendo un velo di rammarico...


    Ovviamente quello che hai citato, "I 36 stratagemmi" e solo uno della lunga lista di libri di strategia che ho letto... Avevi visto giusto, eppure, nonostante tutte queste letture non sono riuscito a nascondere i miei pensieri da te...

    Sembrava un elogio quello che il biondo aveva appena detto all'altro ragazzo, ma era un semplice parlare, infondo nessuno dei due aveva ottenuto dei risultati importanti che potessero portare vantaggi sull'altri...
    Prese in mano la pedina orientale che rappresentava l'alfiere e le fece percorrere una lunga diagonale sulla scacchiera...


    Uno dei libri che più mi appassiona, dice che se fai notare all'avversario il suo errore, subito dopo che l'ha commesso, ha tempo di riparare all'errore e di imparare e non commetterlo più... Se invece aspetti il momento più giusto, lui ne commetterà altri, magari meno gravi, ma si dimenticherà di quello grave, e gli sarà impossibile rimediare.

    Concluse infine in biondo, la frase sembrava quasi fuori luogo in quel frangente, ma non lo era. Prese il bicchiere che fino a quel momento era rimasto vuoto e si versò del vino, che poi bevve con gusto...

    In altre parole, Scacco al re!

    La partita non era ancora conclusa, non era ancora uno scacco matto, ma l'altro avrebbe dovuto cercare un buon modo per uscire dalla situazione, salvare il re e non perdere pedine importanti, senza le quali, non sarebbe sopravvissuto a lungo.

     
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26 replies since 11/7/2011, 16:55   318 views
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