Sangue Avvelenato

Missione di rango B - Sho e Oda

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    Una Missione Finita Male
    I
    Amministrazione di Konoha


    Oda era appena rientrato da un missione importante ed aveva appena finito di fare rapporto al Kage, quando improvvisamente la porta dell'ufficio venne spalancata ed un uomo con gravi ferite caracollò al suolo, ansimante. HOKAGE-SAMA! Una...UNA TRAPPOLA! ERA UNA TRAPPOLA! Si puntellò a terra con un braccio, cercando di rialzarsi mentre perdeva una quantità impressionante di sangue dall'addome ferito e dalla spalla che sembrava essere stata tranciata da un morso. Una...Trappola...io sono scappato...ma gli altri...catturati. La mano scivolò nel sangue, facendolo nuovamente cascare a terra. Hanno detto...esperimenti. Hanno...loro... Perse i sensi un istante dopo.

    Ma sia Oda che L'Hokage lo conoscevano: si chiamava Jion ed entrambi lo avevano visto tre giorni prima alla partenza di Sho Saitama per una missione riguardante diversi furti di forniture mediche che da Oto erano in viaggio per l'Ospedale di Konoha. Checchè si dica, le protesi otesi sono le migliori dei cinque paesi. Almeno due spedizioni erano sparite nel nulle, ma dalle investigazioni erano emerse tracce che riconducevano ad una vecchia roccaforte appartenuta ad Orochimaru, ormai deserta da anni. Nel sospetto che ci fosse qualcosa sotto, Sho ed un team di tre ninja era stato inviato per incontrare il convoglio nel territorio vicino a quell'edificio. Ed ora qualcuno o qualcosa aveva rapito il nuovo Jinchuuriki di Konoha ed i suoi compagni!

    Jion aveva bisogno di cure urgenti, ma se avessero voluto rischiare ed analizzare la sua mente con in qualche modo avrebbero avuto un resoconto dell'attacco: degli uomini massicci in impermeabili erano sbucati fuori dal nulla, ed il ninja Sensitivo presente non li aveva minimamente notati, come se non avessero chakra...e nonostante questo erano estremamente rapidi e veloci. Ne avevano abbattuto uno, ma quello si era rialzato come se nula fosse ed aveva aggredito Jion con un morso. Aveva denti in acciaio affilato! Alla fine era comparsa un'altra figura, forse una donna ma aveva un lungo soprabito quindi era difficile capire. Semplicemente sfiorando i ninja li aveva messi a dormire mentre gli energumeni li catturavano e legavano, e Jion si era salvato buttandosi in un fiume là vicino...era sopravvissuto abbastanza da tornare a Konoha solo perchè aveva assunto un tonico illegale, ma ora era allo stremo.
    Un'analisi medica avrebbe mostrato che quasi tutti i suoi organi erano al collasso...ma questo era un problema secondario.

    Il vero problema erano i tre ninja catturati!



    Una Missione Finita Male
    I
    Da qualche parte a nord-est di Konoha


    AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!



    Improvvisamente la quiete dell'oblio venne spezzata da un urlo agghiacciante, e fu solo dopo qualche istante che Sho avrebbe potuto capire che era il SUO urlo! Lo shock ed il dolore erano mostruosi, ma fino a quel momento era stato sotto anestesia...che tuttavia era terminata nel momento peggiore: il ninja era nudo, steso sul freddo acciaio di un tavolo operatorio e qualcuno, o qualcosa, stava frugando i suoi intestini con lame, pinze e qualcosa di molto caldo che ogni tanto scatenava un dolore ancora maggiore.

    Si è svegliato? Strano, pensavo di aver dosato bene l'anestestico! Forse ha a che fare col chakra esterno che ha in corpo? Il lavoro di ferri si fermò per un istante, mentre una donna si affacciava nel suo campo visivo. Però non riesce ancora a muoversi, quindi non serve legarlo, amorini miei. Ciao, piccolo Jinchuuriki, come mai già sveglio? Non mi cambia granchè per quello che sto controllando ma tu avrai tanto più dolore, sai?



    Gli occhi erano senza dubbio la parte più strana di quella donna, accesi di una luce sinistra, folle. Non era una persona normale sotto nessun punto di vista. Uhm...forse non riguarda il demone però. Si accigliò. Magari hai un metabolismo un pò diverso...meglio prendere un campione di fegato: forse ho finalmente trovato il soggetto adatto per il mio fegato artificiale! Battè le mani come una scolaretta, deliziata. Oh, sarebbe bellissimo se oltre a scoprire in quale organi si è infilato il demone io potessi anche testare il mio fegato artificiale, non trovi anche tu, piccolo Taro? Ti chiamerò Taro quando avrò finito con te, sai? Quindi si sarebbe chinata, dandogli un bacio sulla fronte. E ora fammi finire con l'operazione di oggi. Niente cicatrici, lo prometto!

    Il dolore atroce sarebbe durato ancora per diversi minuti, lunghi come anni sulla mente del ninja che giaceva impotente. Poi il buio, ed infine si sarebbe svegliato in una cella, con addosso solo un camice da ospedale, di quelli che si chiudono dietro la schiena. La stanza era un cubo di tre metri di lato, con un sacco pieno di paglia che doveva fungere da materasso ed un buchetto di una decina di centimetri in un angolo che faceva da pitale. Niente cibo nè acqua, ma non aveva fame nè dolore (se non nel vivido ricordo)...ed in effetti non c'erano cicatrici sul suo corpo, come promesso. Le sbarre avevano degli strani simboli disegnati sopra e sarebbe bastato toccarle perchè delle lame comparissero verso l'interno, con estremo pericolo per il prigioniero che cercava di forzarle [3 lame lunghe 1 metro da ogni sbarra, Potenza 20]. Dovevano esserci delle celle accanto alla sua perchè sentiva dei movimenti, ed ogni tanto delle lacrime.

    Se avesse provato a chiamare o chiedere, avrebbe scoperto che erano i suoi compagni di Team che erano stati catturati, eccetto Jion. La speranza era che fosse sfuggito al tocco soporifero della donna incappucciata, altrimenti non ci sarebbe stata via di fuga. Entrambi i suoi compagni erano semplici Genin e dalle poche parole che poterono scambiarsi, Sho avrebbe subito capito che la loro mente era prossima a cedere, se non con un piede già nel campo della pura follia: dovevano aver subito qualcosa di terribile proprio come lui...

    CITAZIONE
    Sei libero di interagire coi compagni di Team come preferisci, solo tieni a mente che sono stati quasi del tutto spezzati nello spirito. Collaboreranno, casomai tu avessi qualche piano in mente.
     
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    M.I.A.



    La giornata più tranquilla della storia a Konoha, solo il vocio dei ragazzini in strada riusciva a entrare dalla finestra socchiusa dell'ufficio del Kage.
    In quella stanza si trovavano il più grande ninja vivente di Konoha, l'Hokage: Raizen Ikigami.

    C'è da dire che quando uno dice “grande” riferendosi a Raizen, non si riferisce solo al suo talento nelle arti ninja, ma vuole anche dire grosso.
    L'hokage era enorme, quasi non umano, in una parola era veramente il più grande bestione che Oda avesse mai visto in tutta la sua vita, nonostante avesse già avuto modo di vederlo altre volte, era comunque un po' in soggezione.Lo vedeva quasi come un Oni, gli mancava solo la classica mazza ferrata e due corna in testa, per questo il minore dei fratelli Saitama si portava sempre in tasca una bambolina di carta; Dicevano che rendeva la carne umana amara e quindi inmangiabile per i demoni e per ora aveva sempre funzionato, Oda di questo era convinto.

    Oda Saitama a rapporto signore, la missione è filata liscia e non ci sono state complicazioni, consiglio...


    Il discorso venne troncato dall'entrata in scena di Jion, uno dei compagni di missione di Sho, si appoggiò al muro, macchiandolo di sangue.
    Jion era ferito, vicino al collasso e soltanto una forza più grande di lui era riuscita a portarlo fino a Konoha, la volontà del fuoco.
    Nonostante fosse un ninja resistente riuscì a dare giusto qualche indicazione prima di perdere i sensi, lì sulla porta dell'ufficio del Kage.

    Oda lasciò cadere i fogli a terra, il prezioso resoconto della missione che aveva svolto per il villaggio, corse verso Jion, che volesse chiamare un Dottore? Compose il sigillo della tigre e poi impose le sue mani sulle spalle del ninja, ma c'era un problema: Oda non conosceva nessuna tecnica di cura, e a dire il vero non gli importava curare lo shinobi a terra.
    Certamente Jion aveva bisogno di cure, certamente applicargli un [Genjutsu]
    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda.
    L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni domanda )
    [Da genin in su]
    di interrogazione non sarebbe stato di aiuto per la sua salute, ma nemmeno questo importava più.

    Non ti azzardare a svenire Jion, Dov'è mio fratello?


    La voce simile ad un ringhio, come se fosse colpa di Jion, perchè non aveva protetto Sho?
    Il lato positivo è che Jion non doveva essere cosciente per rispondere alle sue domande, infatti un piccolo ricordo era già stato prelevato da Oda.
    Poteva vederlo come se fosse lì, una figura esile e ammantata lì aveva presi uno per uno, soltanto toccandoli si erano addormentati, nemmeno un vero combattimento.

    Chi è stato?


    Oda si sentì mordere il braccio, un energumeno dai denti di ferro, era davvero forte.
    Altri di quei mostri li stavano attaccando, ma nonostante cadessero si rialzavano sempre, senza il minimo lamento, sembravano imbattibili.

    Come è stato possibile?


    Un'altra immagine, il sensitivo del gruppo era stato colto totalmente di sorpresa, quegli affari non erano stati percepiti dal sensitivo.

    Perchè Sho non ce l'ha fatta e tu si?


    Oda sentì l'acqua, vide il luogo dell'assalto allontanarsi mentre la corrente fredda del fiume lo spingeva lontano, al sicuro, vide anche come il medicinale illegale aveva permesso a Jion di tornare da loro.

    Li hai abbandonati brutto bastardo, avevano bisogno di te! Sho aveva bisogno di te!


    Urlò mentre lo scuoteva con forza, Oda sembrava impazzito di rabbia, per fortuna di Jion la squadra medica era stata avvertita e aveva provveduto a portarlo via, avendo cura di allontanare Oda.

    LASCIATEMI!


    Oda era ancora fuori di se, si passò la mano sulla faccia, guardando un attimo la pozza di sangue, riusciva a vederlo, riusciva a vedere il cane nella pozza di sangue, significava morte, ricominciò a respirare affannosamente, gonfiando il petto, il kage doveva aiutarlo, Sho era un suo ninja, ed era anche il suo torturatore nonchè forza portante del Gobi.

    Cos'hai intenzione di fare, eh?
    Vuoi lasciarlo lì? Io vado a prenderlo!



    CITAZIONE
    OT/
    Consumi: MedioBasso*4;
    Chakra: 22/30 bassi
    Slot Azione 1-2-3: Domande
    Slot Tecnica: Interrogazione Mentale.
     
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    Gravi notizie








    Era scattato prontamente in piedi quando aveva visto quell’avanzo d’uomo entrare nel’ufficio, non che l’Hokage fosse insensibile ai lamenti, era piuttosto la fedele descrizione della realtà.
    Ci volle poco tempo per richiamare il suo team medico personale, l’aveva fatto istituire proprio per queste occasioni, ed era già la seconda volta che si dimostrava utile, avrebbe dovuto istituire anche un team per premiarlo delle sue buone scelte.
    Si mantenne calmo nonostante la situazione agitata, avvicinandosi a Oda lentamente mentre ancora porgeva mentalmente le domande al ferito.

    Che generazione di checche.

    Gli menò due scappellotti, una andata e un ritorno, di palmo e di nocca, giusto per ricordargli che.

    Mi pare non ti abbia ancora autorizzato a darmi del “tu”, o sbaglio?
    Siediti, checca isterica e calmati, che mi preparo qualcosina da portarmi appresso.
    Non permetterò di certo che mi freghino un jinchuriki sotto al naso.


    Al chiudersi della porta, la manopola venne girata in un modo abbastanza particolare da renderne incomprensibile quanti giri avesse fatto a destra o sinistra prima di attivare un meccanismo che fece ruotare tutte le scaffalature dell’ufficio rivelando un armamentario degno di nota in tra cui spiccavano due armi imponenti, tre, se considerata una totalmente sventrata conservata dentro una teca. La Vecchia Garyu ricordava più un opera d’arte moderna, ma la terribile energia che gli pulsava dentro era pronta ad essere nuovamente forgiata nuovamente, purtroppo l’Hokage nonostante ne agognasse il potere non aveva ancora avuto modo di trovare il tempo di riportare l’arma alla forgia.
    Dopo le piccolezze che trovarono posto nelle sue tasche venne il momento del Rintocco, sorrise nel prenderlo in mano, il modo in cui era riuscito a sottrarlo ancora lo rendeva orgoglioso, una giornata piena di soddisfazioni, o quasi.
    Stese un rotolo da richiamo sul pavimento lasciando che il Rintocco e la Nuova Garyu vi trovassero posto, divenendo due sigilli. Assicurato il rotolo su una piccola tracolla lo mise in diagonale tra le spalle, nell’esatta posizione che sarebbe stata occupata dall’elsa delle due armi.

    Se non hai niente appresso e devi tornare a casa a perder tempo puoi sicuramente trovare qui in mezzo le armi che ti porti appresso di solito.

    Finiti i preparativi l’Hokage guardò storto Oda.

    Mh. Scommetto che sei una seghetta come tuo fratello, per cui abbrevieremo i tempi.

    Sospirò, le missioni di recupero in realtà non gli erano mai piaciute, se occorreva farle voleva dire che qualche beota aveva sbagliato qualcosa e che di conseguenza lui dovesse recuperare a quel danno mettendoci personalmente del suo.

    Che due coglioni.

    Stava intrecciando i sigilli per la tecnica dell’evocazione quando notò che attorno a lui c’era decisamente poco spazio per evocare Hibachi, notizia che lo infastidì ulteriormente.

    Ci tocca salire sul tetto, vieni.

    Lo squadrò nuovamente mentre restava impalato sul posto.

    Non sai usare il chakra adesivo, vero?

    Bestemmiò qualche dio sconosciuto.

    Chunin li hanno fatti!

    Lo prese per il colletto, trasportandolo come un cucciolo impaurito quando a metà del muro si rese conto che c’era un altro problema: aveva convinto Hibachi a portare lui ma non era detto che avrebbe portato pure il suo nuovo ospite, ed onestamente non se la sentiva di chiedere ad un Re di fargli da carrozza.
    Non ancora quantomeno.
    Quel dio sconosciuto aveva cambiato improvvisamente razza, diventando una strana mutazione tra suino e canide.

    Ci muoveremo a piedi, come al solito.
    Muovi rapide le tue zampette, o Sho sarà concime prima del nostro arrivo.


    Non che rassicurare il prossimo fosse il suo forte, ma di certo gli avrebbe messo il fuoco alle gambe.
     
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    Cavia





    Un rumore metallico, secco e continuo, mi tartassava la testa. Non ricordavo dove fossi e tantomeno come vi soffi giunto, ma davanti a me vedevo solo buio. Totalmente confuso provai ad alzarmi e notai di essere in una stanza completamente vuota, davanti a me un cancello nero dietro il quale vidi chiaramente gli occhi gialli di Houkou. Sembrava preoccupato e dalle narici del kirin uscivano grandi nuvole di vapore.

    -Cosa sta succedendo Houkou?-

    Chiesi al demone.

    Ragazzo, non ti ricordi niente vero?



    -Beh, no, mi ricordo a malapena chi io sia in questo momento, perché sono dentro di te?-

    Sei qui con me solo con lo spirito, Sho, purtroppo la missione che stavi affrontando non è andata bene e la situazione in cui ti trovi adesso è critica...



    -Ma certo! La missione! Aspetta, l'ultima cosa che ricordo è che combattevamo contre dei nemici che sembravano immortali, poi il buio più completo, cosa è successo poi?-

    In lontananza cominciai a percepire un urlo soffocato.

    Sho, ascoltami, ho potuto conservare il tuo spirito qua dentro solo fintanto che sei rimasto rimasto incosciente, devi essere forte per entrambi, ragazzo



    -Cosa stai dicendo Houkou?-

    PG9
    L'urlo si fece sempre più intenso fino a coprire le parole del demone, poi una luce sembro accecarmi: avevo appena aperto gli occhi.
    Freneticamente ruotavo le iridi per capire dove mi trovassi, non potevo controllare il mio corpo ma vidi che ero nudo, disteso su un tavolo operatorio, durante un'operazione chirurgica, solo allora mi resi conto che le urla che sentivo erano le mie, e con questa presa di coscienza arrivò il dolore.
    Non avevo mai percepito una cosa del genere prima d'ora, sentivo chiaramente qualcuno scavarmi nelle budella con un ferro rovente, rovistarmi tra gli organi per straziarli, riuscii infine a vedere colei che mi stava facendo questo.
    Una ragazza giovane, esile e dallo sguardo di chi ha perso il senno da molto tempo, quando vide che mi ero svegliato cominciò a parlarmi ma la confusione in cui ancora mi trovavo mista al rumore delle mie urla mi permisero di capire solo alcune parole.

    Anestesia. Metabolismo. Fegato. Taro. Nessuna cicatrice.



    Non riuscivo a ricostruire un discorso logico, il dolore che stavo provando era troppo grande, se fossi stata un'altra persona avrei probabilmente avuto la "fortuna" di sprofondare nella follia, impossibilitandomi a comprendere appieno il dolore che stavo provando, ma le prove mentali a cui mi aveva sottoposto il Gobi avevano temprato il mio spirito che era divenuto molto più resistente del mio corpo.
    Continuai a soffrire non so per quanto, il concetto del tempo stesso sembrava effimero, potevano essere minuti , o addirittura secondi, ma avrei potuto giurare che quello straziante dolore fosse durato per anni interi, poi, finalmente, il buio.

    [...]



    Mi svegliai non so quanto tempo dopo, mi trovavo in una cella, addosso solo uno straccio che mi ricordava i camici da ospledale.

    "Ragiona Sho, RAGIONA!"

    Ti sei ripreso vedo, sono contento che tu non sia morto



    "Aspetta ad esserlo Houkou, non sappiamo cosa ci succederà da qui in poi."

    Il demone tacque.
    Mi misi in posizione seduta al centro della cella e cercai di rielaborare tutte le informazioni a mia disposizione.
    La missione era fallita, mi pareva evidente, ero stato catturato e poi evidentemente sottoposto a degli esperimenti come una cavia.

    "Il tavolo operatorio!"

    Pensai.
    Con forza strappai il camice che avevo addosso analizzando il mio corpo, su di esso nessuna cicatrice. Cicatrice, quella parola mi rimandò all'operazione ed ai discorsi che quella scienziata pazza mi aveva fatto, adesso che ero nuovamente in possesso delle mie facoltà mentali potevo rielaborarli.

    "La ragazza sembrava sorpresa di vedermi sveglio, quindi probabilmente l'anestesia era finita prima di quanto pensasse, avrà voluto quindi controllare il mio metabolismo ed analizzarmi il fegato, ma allora come è possibile che sul mio corpo non ci sia traccia dell'operazione che ho subito? E chi è Taro?"

    Continuai ad esaminare il mio corpo, utilizzando le mie conoscenze mediche per cercare di fornirmi un'autodiagnosi, avrei in particolar modo fatto attenzione all'ipocondrio destro, da dove il fegato era palpabile.
    Dopo che ebbi finito mi diressi verso le sbarre, ma quando fui abbastanza vicino notai su di esse degli strani sigilli dai quali, provando a toccarli, emersero delle lame verso l'interno della stanza, d'istinto mi protrassi indietro, non mi era possibile uscire senza un aiuto esterno, era evidente.
    Sentii poi dei movimenti si miei lati e , osservando attentamente attraverso le sbarre, mi resi conto che vi erano altre due celle con due miei compagni di missione. All'appello mancava solo Jion, non sapevo dove fosse , ma speravo con tutto il cuore che avesse avuto una sorte migliore della nostra.
    Provai a parlare con i due genin ma ottenni poco e nulla da loro, sembrava che anche loro fossero stati sottoposti ad un trattamento terribile ma che le moro menti, a differenza della mia, non avessero retto. Il loro animo era distrutto molto più dei loro corpi.

    -Non lascerò che ci trattino come cavie senza far niente, fidatevi di me. Urlate che c'è un'emergenza, che sto morendo, quando arriveranno ditegli che ho provato a rimuovermi il fegato perché non tolleravo che fosse stato alterato dai loro esperimenti.-

    Così detto mi sdraiai in terra ed utilizzai la tecnica della trasformazione, l'aspetto che assunsi era semplicemente il mio ma, a livello dell'ipocondrio destro, vi era una vistosa ferita che sembrava essere auto inflitta tramite il gesto di strapparsi le coste dall'ottava alla decima in modo da creare uno spazio dal quale accedere al fegato. Naturalmente avrei simulato anche il sanguinamento. L'aspetto era reso abbastanza reale dalle mie conoscenze mediche.
    Mi finsi quindi svenuto non appena i due genin cominciarono a gridare ed attesi che qualcuno entrasse nella cella, pronto ad agire.
     
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    Sul Luogo del Delitto
    II
    Da qualche parte a Nord-Est di Konoha


    Raizen e Oda
    Dopo appena poche ore di viaggio, una volta individuato il fiume descritto da Jion non fu complesso risalire poi al luogo dell'aggressione. Nella radura in cui passava il sentiero i segni della lotta erano ancora presenti: kunai conficcati al suolo, erba bruciata, corteccia spaccata in più punti e macchie di sangue al suolo. Impossibile sbagliarsi, così come era impossibile non notare, per un ninja esperto [Seguire le Tracce], i segni di almeno tre o quattro persone di grossa taglia che da un punto in poi si facevano più calcate, come se avessero trasportato qualcosa di pesante.

    In ogni caso sapevano, dalle informazioni precedenti, della posizione approssimativa della roccaforte abbandonata da Orochimaru, a meno di venti minuti di cammino per il più lento del gruppo, ancora meno se l'Hokage fosse andato a pieno regime. E tuttavia non avrebbero fatto in tempo a dirigersi in quella direzione, dopo aver analizzato la scena, perchè improvvisamente sarebbero stati bersagliati da un gran numero di Kunai provenienti da un'albero a circa sei metri dalla loro posizione! [Attacco]
  6. 2 attacchi da 10 Kunai a testa
  7. Forza Blu +2 tacche
  8. Mirano al torso ed alle gambe
  9. Il secondo attacco arriva durante la difesa dal primo
  10. Qualcuno, o qualcosa, si era nascosto tra i rami senza che riuscissero a percepirlo!

    Pochi istanti dopo due sagome massicce sarebbero scese dall'albero con dei sonori pestoni, segno che pesavano ancor più di quanto non suggerissero. Erano assolutamente identici, calvi e vestiti con un ampio impermeabile. L'espressione vacua non tradiva emozioni nè una qualche forma di intelligenza...quasi come se i loro volti fossero di plastica (immagine di riferimento). Comunque fosse andato il loro attacco si sarebbero diretti verso i due ninja a passo lento con le mani guantate tese nella loro direzione, quasi fossero delle armi cariche e pronte a colpire.


    Evasione Fuori dal Comune
    II
    Sicuramente nel Sottosuolo


    Sho
    AIUTO! AIUTO! SI E' FERITO DA SOLO! AIUTO! C'E' SANGUE OVUNQUE! PRESTO!! Le urla dei due compagni di Sho si levarono nel corridoio delle celle, attirando ben presto l'attenzione di una delle guardie! La prigione era un semplice corridoio con una serie di celle in fila e con una robusta porta blindata ad una estremità. Solo le celle dei tre ninja erano occupate, al momento. Udirono la porta aprirsi e poi [se posseduto Udito Perfetto] un piccolo tonfo come se qualcosa fosse stato gettato in un bicchiere o simili. Ben presto un massiccio figuro come quelli che li avevano aggrediti sul sentiero si parò davanti alla porta: pelato, inespressivo e con l'impermeabile. Non fece una piega nel vedere Sho sanguinante, ma doveva aver avuto ordini precisi perchè trasse una lunga chiave dalla tasca ed aprì la cella del ragazzo, entrando ed avvicinandosi per osservare la ferita. Era sufficientemente distratto da essere un bersaglio facile: non sarebbe stato difficile ridurlo all'impotenza con un solo colpo ben piazzato.

    Aveva addosso le chiavi delle altre celle quindi i due compagni del ragazzo sarebbero stati presto in libertà. Si chiamavano Sasaki e Yoma, entrambi genin di Konoha, e sembrava avessero perso dieci chili e guadagnato dieci anni nel giro di poche ore: occhi spenti, guance infossate ed un'estrema fragilità che traspariva in ogni movimento. Erano stati spezzati, questo era poco ma sicuro. Siamo liberi...c'è la chiave tra quelle? Voglio andare a casa...voglio tornare a casa. Voglio mia madre...voglio andarmene... Yoma aveva solo quattordici anni, quella era la sua seconda missione ufficiale e sembrava aver sofferto la cattura ancor più del compagno. Tuttavia tra le chiavi in possesso del bestione non c'erano quelle della porta blindata.

    Devono essere quelle là dentro allora. Azzardò Sasaki, che di anni ne aveva diciassette ed era prossimo alla promozione al rango Chunin, anche se difficilmente avrebbe proseguito la carriera ninja dopo quello che gli era successo. Con la mano tremante dalle dita piene di ferite recentemente suturate (la pazza doveva aver fatto qualcosa ai suoi arti) indicò un'ampolla chiusa contenente un liquido verdastro, appesa accanto alla porta blindata. Sul fondo c'erano delle chiavi...impossibile procurarsele senza aprire o rompere quel recipiente in vetro.

    Nell'istante in cui anche solo una goccia del composto fosse venuta a contatto con l'aria si sarebbe prodotta una sottilissima nebbia verdognola accompagnata da un intenso sfrigolare della sostanza. La nebbia non impediva la vista ma era terribilmente velenosa, tanto che il solo inalarla o lasciare che venisse a contatto con gli occhi, la bocca o le orecchie avrebbe causato una forte sensazione di malessere in tutti e tre gli shinobi. Anche se aperta la porta si sarebbero trovati in un corridoio analogo in cui il veleno sarebbe filtrato pochi secondi dopo, rendendolo altrettanto pericoloso anche dopo aver chiuso la porta.

    Ma il vero pericolo non erano solo quei pochi secondi di nausea, cui sarebbe rapidamente subentrato l'effetto principale della sostanza: Yoma e Sasaki lanciarono un urlo belluino, cominciando a sbavare copiosamente e contrarre i muscoli in maniera inconsulta. Dopo pochi istanti avrebbe puntato gli occhi iniettati di sangue su Sho, caricandolo selvaggiamente con l'evidente intenzione di sbranarlo vivo! RRRAAAARHH!! GRRRRRR!! Dal canto suo il torturatore, disarmato quanto loro, aveva subito un effetto completamente diverso, pur essendo stato esposto alla stessa identica sostanza: aveva iniziato a sentire un'ondata di ilarità, come se tutto quello che stava accadendo fosse estremamente divertente ed eccitante!
    La sua mente cosciente non poteva evitare di capire che qualcosa non andava, ma questo non avrebbe fermato l'euforia montante! In quello stato probabilmente l'idea di ammazzare i due compagni rabbiosi sarebbe sembrata estremamene spassosa.

    Cautela! Avrebbe avvisato Houkou con urgenza. Sei disarmato e loro fuori controllo. Devi combattere per uccidere o potrebbe finire male. Potresti finire in coma. Non puoi finire in coma. MAI!

    Yoma avrebbe cercato un calcio frontale verso l'addome di Sho mentre Sasaki saltava sul muro e lo usava per darsi lo slancio e cercare di graffiare il volto del Jinchuuriki [Vel e For Blu +1 tacca]. Subito dopo avrebbe cercato di afferrarlo per il collo mentre Yoma cercava di afferrargli le braccia con le proprie [Vel Blu +2 tacche]. In caso di successo delle prese, entrambi avrebbero tentato di mordere il torturatore, mostrando l'improvvisa comparsa di zanne retrattili al posto dei canini...un effetto del veleno o degli esperimenti della folle scienziata? [Potenza 20 - For Blu +2 tacche]

    Pochi istanti prima dell'attacco il Gobi avrebbe avanzato una proposta. Uccidili...e se non vuoi ucciderli allora fai qualcosa. Qualunque cosa pur di non finire in gabbia. Qualunque cosa pur di non finire in coma. Fallo! Posso darti tutto. Posso darti potere se serve! Io posso aiutarti. La voce del Gobi sarebbe risuonata nel profondo del ninja. Non voglio più essere prigioniero. Mai più! Mai. Mai mai più! L'occhio della creatura si poteva scorgere, tremante, da dietro le alte sbarre del sigillo. Il suo sguardo guizzava in tutte le direzioni, ma di tanto in tanto si focalizzava sul ragazzo verso il quale avrebbe teso una delle sue code perchè questi la toccasse.
    Se Sho avesse accettato l'aiuto, grazie al chakra del demone la sua forza sarebbe aumentata esponenzialmente per il tempo necessario a sconfiggere i suoi compagni, forse senza ucciderli [Diventi temporaneamente Energia Viola]
    Se Sho avesse rifiutato, il demone si sarebbe ritirato nelle tenebre del sigillo. La mia offerta è sempre valida...ricordalo. Avrebbe dovuto combattere da solo contro i due compagni infuriati.

    CITAZIONE
    Prendo controllo io delle comunicazioni col demone per il proseguire della giocata :zxc:
     
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    Dolce euforia





    Non passò molto tempo da quando avevo dato vita al mio piano a quando un energumeno si presentò davanti alla mia cella.
    Dall'aspetto, simile a quello di un gorilla sotto l'influsso di anabolizzanti, riconobbi che era uno degli uomini che ci avevano assalito; l'uomo aprì la porta della cella e si avvicinò a me per controllare la ferita che avevo simulato, aspettai fino a che non tentò di toccarmi, a quel punto era abbastanza vicino per permettermi di passare alla fase due.
    Con tutta la forza che avevo in corpo sferrai un calcio destro al collo dell'uomo , perpendicolarmente alla sue colonna vertebrale, in modo che la potenza si concentrasse nel disco intervertebrale situato tra C3 e C4.
    Sentii scricchiolare sotto la potenza dell'impatto, poco dopo l'uomo collassò a terra, se non era morto era sicuramente impossibilitato a presentarmi ulteriori problemi, non avrei però certo abbassato la guardia, già una volta lo avevo visto rialzarsi da situazioni nelle quali un essere umano normale sarebbe rimasto incosciente per giorni.
    Decisi di assicurarmi della dipartita del gorillone , quindi mi alzai e con forza colpii il collo dell'uomo a terra con il calcagno, ripetetti il movimento fino a quando non fui sicuro che delle vertebre non fosse rimasto altro che polvere.

    -Adesso vi tiro fuori ragazzi, ce la possiamo fare.-

    Dissi ai miei due compagni mentre cercavo le chiavi delle loro celle tra quelle addosso all'uomo morto (?).
    Posi una mano sulla schiena di Yoma in segno di conforto, era solo un ragazzino, quella cosa lo avrebbe segnato per sempre.
    Sasaki, l'altro ragazzo, suggerì che le chiavi della porta blindata, assenti nel mazzo che avevo in mio possesso, potessero essere nel barattolo che si trovava davanti a noi, immerse in un liquidi verde.

    -State lontani, le prendo io.-

    Dissi dirigendomi verso di esso.

    "Che sia acido? Non posso rischiare di perdere una mano infilandocela, ma è impossibile prendere la chiave senza estrarre il liquido."

    Presi la mia decisione ed aprii il barattolo per poi versarne a terra il contenuto.
    Non era acido, ma una sostanza dalla quale emerse una specie di miasma che saturò l'aria in pochi attimi.

    -NON RESPIRATE!-

    Gridai ai miei due compagni di sventura per poi tapparmi la bocca, ma era troppo tardi, vidi in loro, così come in me, segni di malessere e nausea, qualunque cosa fosse ci era già in circolo , dovevamo uscire di lì il più in fretta possibile.
    Presi la chiave da terra ed aprii la porta blindata per poi lanciarmi fuori dalla stanza alla massima velocità di cui disponevo.
    Yoma e Sasaki uscirono subito dopo di me, le torture che avevano subito sembravano aver segnato i loro corpi molto più del mio, potevo vedere su di loro i segni delle operazioni , perché io non ne avevo? Che il mio organismo fosse diverso, come sosteneva la fole scienziata che mi aveva avuto sotto i ferri?
    Pg_folle
    In pochi secondi l'aria velenosa uscì dalla stanza, chiudemmo la porta, ma la nebbia verde sembrava replicarsi ed espandersi in continuazione, in poco tempo invase l'intero corridoio nel quale eravamo sbucati.
    Improvvisamente i miei due compagni furono colti da spasmi, simili la crisi epilettiche, e cominciarono a sbavare fino quasi ad emettere schiuma dalla bocca.

    "Che sia questo l'effetto della sostanza che abbiamo inalato? CHE COSA ESILARANTE!"

    Fui pervaso da un senso di malsana euforia, sentii il sangue pompare nelle mie vene, colmo di eccitazione mi toccai il volto e , incredulo, percepii che la mia faccia era bloccata in un'espressione di folle euforia.
    Sembrava che il mio organismo avesse reagito diversamente all'esposizione del veleno, cosa mi era stato fatto?
    Dopo un ringhio feroce, i due ragazzi, simili a cani affetti da rabbia, si avventarono contro di me con un'innaturale velocità.
    Tutto si fermò, come sospeso nel tempo, e mi sentii trascinare nelle profondità del mio spirito, il Gobi mi aveva richiamato.
    Ancora una volta mi trovai davanti alla sua cella ma, a differenza delle altre occasioni in cui lo avevo incontrato, il demone davanti a me non sembrava infuriato, folle, o provare odio nei miei confronti: era preoccupato, spaventato.
    Leggevo la paura nei suoi enormi occhi gialli e neri, il terrore di trovarsi nuovamente in un corpo inerme, impossibilitato anche al più piccolo dei movimenti, un corpo praticamente morto, come era stato quello di Keita.
    Dalle sbarre fuoriuscì una delle sue code e si protese verso di me, mi stava offrendo il suo potere per sopravvivere a quella direzione, ma avrei potuto gestirlo senza dover per forza uccidere quei due ragazzi? In quel momento ero in me, ma non appena fossi uscito dal mio subconscio sarei tornato vittima dell'euforia indotta dalla sostanza velenosa, alla qualche si sarebbe andata a cumulare la furia prodotta dal potere demoniaco.

    "Ti ho promesso che non avrei permesso che ti riaccadesse una cosa del genere."

    Dissi al demone riferendomi ai fatti di Keita.

    "Siamo legati in maniera permanente, insieme in questa situazione così come in tutte le altre, ci dobbiamo coprire le spalle a vicenda."

    Presi quindi con forza la coda del Gobi e fui abbagliato dall'immensa luce che ne scaturì.
    Ero tornato nel mondo reale, il tempo ripartì e con esso riapparirono tutte le condizioni che avevo supposto.
    Sentivo nel mio corpo una forza mai vista prima di allora, mista all'eccitazione più pura.
    I due miei ex compagni stavano portando il loro attacco, la cui velocità sembrava improvvisamente diminuita.
    Schivai con relativa facilità l'assalto aereo di Sasaki abbassandomi in avanti sia col busto che con le ginocchia, in modo che atterrasse dietro di me, mentre accettai di buon grado che Yoma mi prendesse le braccia, permisi infatti che questo mi afferrasse gli avambracci poco sotto il gomito e , non appena lo avesse fatto, avrei provato a mia volta ad avvolgere le mie mani intorno ai suoi per poi stringere con forza.
    Yoma si protese in avanti e tentò di mordermi il volto, nella sua bocca erano comparse delle zanne al posto dei canini.

    -MERAVIGLIOSO! SUBLIME! AHAHAHAHAHAH!-

    Urlai spingendo in avanti le braccia in modo da spingere l'avversario in dietro [Considero la spinta anche se non riesco a prendergli gli avambracci, visto che comunque lui tiene i miei], le sue fauci schioccarono chiudendosi a pochi centimetri dalla mia faccia.

    -Sembra che adesso tocchi a me non trovi?-

    Avrei detto , sempre con il sorriso malsano stampato sul volto.

    Se la mia precedente azione di afferrare gli avambracci di Yoma fosse andata a buon fine avrei ruotato su me stesso, trascinandomelo dietro, in maniera simile ad un padre che fa fare il giro tono al proprio figlio, utilizzando il chakra per potenziarmi [Mediobasso, Forza 700].
    Lo scopo era colpire Sasaki con Yoma sfruttando il momento generato dal giro su me stesso per aumentarne la potenza.
    Anche se non avessi colpito Sasaki avrei comunque continuato il movimento fino a sbattere Yoma sul muro, era il mio giocattolo adesso.
    Sia che il primo colpo fosse andato a buon fine , sia che fosse fallito, avrei provato a colpire nuovamente Sasaki con Yoma, prima alzando quest'ultimo per poi abbatterlo sulla colonna vertebrale del suo compagno.

    Se invece la presa iniziale non fosse andata a buon fino avrei provato a colpire Yoma con un calcio frontale portato dalla mia gamba destra circa all'altezza del plesso solare. [Mediobasso, Forza 700]
    Dopo quel colpo avrei poggiato in avanti la gamba destra, durante il completamento del movimento del calcio, per usarla come perno su cui ruotare, avrei infatti compiuto una rotazione su me stesso di centottanta gradi per provare a colpire Sasaki, che si trovava alle mie spalle, con un calcio orizzontale portato dalla gamba sinistra, alzatasi durante il movimento rotatorio, circa all'altezza del fianco, se si fosse trovato in piedi. In caso fosse stato accucciato l'altezza sarebbe stata più o meno quella della testa.

    "AHAHAHAH ANCORA, ANCORA, GIOCHIAMO DI PIU'!"

    Ero chiaramente fuori di me, ma non riuscivo a mettere un freno a quella folle gioia che mi spingeva ad uccidere quelli che prima erano i miei poveri compagni.


    Consumo : 2 Bassi (in ogni caso)
     
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    L'imboscata







    Non ci volle troppo tempo a giungere sul luogo indicato da Jion, Raizen avrebbe impiegato ancora meno se non avesse dovuto attendere Oda, la cui velocità notò era abbastanza bassa.

    E volevi pure andare solo?
    Di preciso prima o dopo che il tempo trasformasse tuo fratello in un salame?


    Sospirò alzando gli occhi al cielo.

    Autocontrollo ragazzo, la rabbia è la peggiore emozione che possa spingerti in una missione.

    Giunsero infine al primo punto indicato da Jion, trovandovi ancora gli evidenti segni della lotta, dopotutto erano arrivati li in un tempo estremamente ridotto e si poteva ben leggere cosa fosse accaduto, anche se la confusione delle impronte non permetteva di seguirle con troppa chiarezza, avrebbe solo potuto dire che alcune di esse, probabilmente a scontro finito, visto l’ordine delle stesse, si allontanavano per poi sparire nel bosco.
    Stava per dare l’ordine di spostarsi quando del tutto senza preavviso da un albero vicino a loro partì una selva di kunai che tentò di morderli al torace.
    Attacco improvviso, ma decisamente poco pericoloso per l’Hokage che riuscì a sottrarre oda dall’attacco come se fosse un sacco di patate o in una versione leggermente più romantica una donzella impaurita.
    L’attacco alle gambe non venne del tutto evitato, ma i kunai erano lanciati con troppa fretta e in numero troppo elevato per poter colpire efficacemente le gambe di Raizen che di fatto se ne uscirono con qualche graffio superficiale.
    Subito dopo i fautori dell’attacco si palesarono, due figure massicce che parevano pesare ben più di ciò che la loro stessa stazza desse a vedere visto il suono che accompagnò il loro atterraggio. Non bastasse quello la camminata faceva pensare a qualcosa di artificiale, l’Hokage li guardò con sospetto, movimenti standardizzati e volti identici gli fecero pensare fossero stati costruiti appositamente per eliminare qualsiasi fonte di chakra umanoide che si avvicinava li, o di catturarla.

    Cerca di non perderti niente.

    Disse mentre protendeva la mano verso il rotolo di evocazione, facendo comparire Garyu[zambato pot 50] ed afferrandola per l’elsa prima che cadesse.
    Appena la stretta fu salda il Colosso torse il bacino, caricando il torso come una molla per dare forza ad un tondo mirato allo stomaco delle due figure, camminando così lentamente ed affiancate sarebbero state entrambe vittime del colpo.
    Appena prima dell’impatto tuttavia Raizen scomparve, riapparendo alle spalle dei due senza aver perso neanche un pizzico della velocità iniziale, non poteva comparire troppo vicino ai due, ma la totale distensione delle braccia e della lama gli avrebbero comunque permesso, se il colpo fosse andato a segno, di tranciare entrambi di netto.
    Aveva ogni senso all’erta, spesso creazioni come quelle erano imbottite di bombe e non poteva permettere di farsi cogliere impreparato, per cui appena inferto il corpo si sarebbe teletrasportato nuovamente per allontanarsi.
    Se il primo poderoso colpo non fosse bastato a neutralizzare il duo la spada si sarebbe nuovamente levata, calando sulla testa del primo al pari di un affilatissimo maglio. Mentre il secondo, se fosse stato ancora abbastanza vicino avrebbe avuto il piacere di poter testare la forza del pugno[guanti da combattimento pot +40] di Raizen esattamente tra le scapole.
    Concluse la sequenza con una spazzata, cercando di minare l’equilibrio di entrambi e dando eventualmente ad Oda modo di attaccare a sua volta vista la posizione di svantaggio in cui si sarebbero trovati i due se avessero subito il colpo.
     
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    Mala Sorte

    Il Kage lo colpì con due scappellotti, un'andata e un ritorno, come se il primo colpo non fosse sufficiente a chiarire il concetto(o per pareggiare il cranio di Oda).
    Scosso violentemente da quella manifestazione di forza, Oda si ricordò chi aveva di fronte e quello che realmente stava succedendo e provò, inutile negarlo, un po' di vergogna.

    Scusi


    Jion era stato semplicemente più furbo e si era riuscito a salvare: questo era un bene.
    Se nessuno fosse tornato, probabilmente, nessuno sarebbe partito in tempo; grazie a Jion suo fratello aveva una possibilità e Oda poteva ancora sperare.

    Accolse di buon grado la proposta dell'Hokage, e raccolse rapidamente l'equipaggiamento che di solito portava con se: coltelli da lancio, la falce, il corpetto in cuoio, i tonici e le bombe.
    Infine, presi due fili di nylon rinforzati, li annodò sopra i gomiti per poi arrotolarli sugli avambracci e annodarli all'altezza del polso, coprendoli con le maniche della maglia che indossava.

    Sono pronto, cercherò di comportarmi più seriamente
    Mh. Scommetto che sei una seghetta come tuo fratello, per cui abbrevieremo i tempi.
    Cinico Bastardo


    Sho gli aveva parlato dei modi bruschi di Raizen, nonostante questo dovette concentrarsi al massimo per non mandarlo a quel paese.

    Sho era stato catturato quindi era una checchetta,questa era la triste realtà.
    Ingoiò il rospo, il kage poi decise di andare sul tetto, ma Oda purtroppo non aveva imparato ad usare il chakra, troppo tempo perso a guardare film dell'orrore, ingoiò un altro bel rospo quando il kage lo prese per la collottola e comincio a salire il muro.

    WOAH, come in “Possed”..


    Si tappò la bocca a metà della frase, sicuramente non era il caso di dimostrare la sua vasta cultura in materia di film horror davanti al Kage della Foglia, per altro partendo con un film di quarta categoria: “Posseduti 3, Stregati dal demone ragno”.

    Ci muoveremo a piedi, come al solito.
    Muovi rapide le tue zampette, o Sho sarà concime prima del nostro arrivo.

    Si signore
    “Cinico Bastardo”


    Se Jion fosse morto in quel momento, sicuramente il suo spirito lo avrebbe perseguitato in eterno.
    Lo spirito vendicativo di una persona onesta che viene offesa, per di più poco prima di morire, era roba molto seria e poteva portare tremendamente male, quella missione non cominciava sotto i migliori auspici.

    […]


    Dopo poche ore di viaggio erano giunti in prossimità di un fiume, Oda lo conosceva era quello stesso fiume che aveva salvato Jion, parlò a Raizen, cercando di essere più formale che poteva:

    Hokage, questo fiume è quello che Jion ha utilizzato per salvarsi, l'ho visto mentre lo interrogavo, se lo risaliamo sicuramente arriveremo alla luogo dell'imboscata.



    Mentre risalivano il fiume si ritrovarono in una radura, erano ancora presenti i segni della lotta: Kunai, segni di qualche Katon o esplosioni simili.
    Oda si avvicinò ad un albero, notando come la corteccia fosse crepata e bruciacchiata in diversi punti.
    Venne strattonato con forza da Raizen e si lasciò portare, anche perchè non aveva la forza per opporsi, oda era veramente sconvolto dalla propria debolezza.
    Era un attacco, dagli stessi omaccioni che avevano rapito Sho, ma questa volta il Kage era presente.
    Oda era sconvolto dalla velocità impressionante del suo gigantesco Kage, per un attimo Raizen era sparito alla vista.

    Se l'attacco non fosse andato a segno o se i nemici avessero continuato ad essere pericolosi
    Oda era arrabbiato, ma come gli aveva fatto notare prima il Kage, la rabbia era la peggiore guida in una missione del genere.
    Di sicuro non poteva combattere alla pari con quei cosi che erano riusciti a sopravvivere a Raizen, ma poteva almeno rallentarli mentre lui li faceva a pezzi.
    Compose un sigillo prima di sputare
    Acqua Caramellosa - Mizuame Nabara
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete (4)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca una getto d'acqua che andrà a ricoprire una notevole area davanti a se di raggio pari a 12 metri. Escluso l'utilizzatore e i suoi alleati, chi cammina in questa area avrà intralcio Medio.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]
    una grossa quantità d'acqua, simile a colla, quello gli avrebbe sicuramente fatti stare più fermi.
    In un attimo un'area di circa 12m sarebbe stata coperta dalla sua tecnica e i suoi nemici ci si sarebbero trovati praticamente nel mezzo.[Distanza Oda-Nemico: 6m circa]
    Poi effettuò uno scatto per portarsi fuori dalla linea di fuoco di quei cosi, nascondendosi dietro un albero a circa 9 metri dagli assalitori.[Slot Azione]
    Perchè non riusciva a percepirne il chakra?
    Forse quello che aveva detto Jion era vero,esperimenti.


    In ogni caso qualche forza superiore si stava vendicando su Oda

    "La solita sfiga"




    CITAZIONE
    OT/
    Consumi: Medio;
    Vitalità:12/12 leggere
    Chakra: 19/30 bassi
    Slot Azione 1: Scatto per ripararmi
    Slot Tecnica: Acqua caramellosa


    Edited by Ryose - 6/11/2015, 23:22
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Percorso per le Cavie
    III
    Sicuramente nel Sottosuolo


    Rafforzato dal demone e dall'euforia del veleno, Sho non ebbe il minimo problema a sottomettere entrambi i suoi compagni e sbatterli con violenza sul muro e poi usare uno dei due a mò di mazza per infliggere un secondo, devastante attacco del tutto incurante della loro salute. Quando il chakra del demone si ritirò il ninja avrebbe potuto constatare, ancora un pò euforico, che entrambi respiravano ma che i loro arti non erano affatto piegati come avrebbero dovuto...ed in effetti il respiro forse non sarebbe durato ancora molto perchè quello Yoma era assai apido e superficiale...anche senza competenze mediche si poteva capire che qualcosa non andava, ed infatti una delle sue coste, rotta, aveva perforato un polmone! [Conoscenze Mediche Base]

    Sho poteva permettersi di perdere tempo per curarlo? Ed anche facendolo, ora che li aveva messi fuori gioco come avrebbe potuto proseguire? La porta di quella seconda porzione di corridoio poteva essere aperta con le chiavi del suo mazzo senza problemi, ma come trasportare i due feriti?

    In ogni caso una volta giunto nella nuova sezione dei sotterranei ormai gli effetti di quella sostanza tossica si stavano quietando ed il torturatore avrebbe potuto cominciare a sentire nuovamente il pericolo della situazione. In trappola. Ancora in trappola. Prigionieri! Il Gobi avrebbe fatto sentire la sua voce nel profondo del petto di Sho. Una semplice eco, distante, senza aver richiamato il suo portatore al cospetto del sigillo, ma senza dubbio una comunicazione carica di paura irrazionale. Il nuovo ambiente era molto diverso nello stile rispetto al precedente, dato che sembrava composto da semplice muratura e presentava due scale e dunque due possibili strade per uscire. Va detto che a ben guardare tutti muri sembravano freschi di stuccatura, come se fossero stati messi là di recente.

    blandy_cave_650



    Appena un passo all'interno avrebbe svelato che la segreta nascondeva delle trappole letali! Sfiorando la prima mattonella una selva di spiedi sarebbe emersa dalla parete diretta proprio al torturatore, assai rapida, forse persino troppo per lui! [Trappola]Statistiche: Precisione Viola+2 tacche
    Armi: 15 spiedi diretti al torace
    ] Bastava anche un solo graffio perchè trasmettessero al suo corpo un veleno dalle terribili proprietà dannose: sarebbe stato come essere bruciati vivi, con un dolore atroce che si sarebbe propagato a tutto il corpo [Veleno]Dolore (DnT Medio) diffuso
    Semiparalisi diffusa
    Velocità e Riflessi -2 tacche per 2 round
    . Di nuovo. Questa sostanza sta facendo qualcosa al tuo corpo...non capisco...ma comunque non puoi superare tutte queste trappole in questo stato! In effetti oltre a quegli effetti Sho avrebbe percepito anche un calore diffuso ed osservato i piccoli graffi sulla pelle guarire rapidamente. La sostanza lo faceva soffrire da matti ma al contempo lo guariva. Ma come avrebbe potuto attraversare la stanza in quelle condizioni? Ogni mattonella avrebbe scagliato un nugolo di spiedi ed anche passare sul soffitto o sulle pareti avrebbe generato un effetto simile e chissà cosa nascondevano quelle scale... [Trappole]Vieni bersagliato da almeno 15 salve di spiedi attraversando la stanza di corsa da energia Blu. 10 salve da Energia Viola. Muoversi a salti permette di ridurre di un terzo gli attacchi

    Nuovamente si sarebbe trovato al cospetto del Gobi, con la coda afferrata precedentemente che passava dalle sbarre. Avrai ancora bisogno del mio aiuto...non sei abbastanza veloce da passare, e se le dosi di quella sostanza aumentassero potresti finire paralizzato...o peggio. Non posso permetterlo! Non posso! Tu sei importante per me! Tu mi rendi stabile...tu sei il mio appoggio per restare in me... Tese una nuova coda oltre il sigillo. Ti prego...fallo per me.


    Lampi in Lontananza
    III
    Da qualche parte a Nord-Est di Konoha


    Di fronte alla superiorità fisica dell'Hokage nessuno dei due aggressori poteva avere una possibilità, ma sul loro volto inespressivo non ci fu preoccupazione per la repentina sconfitta nè rimorso. Tranciati in due, morirono sul colpo per poi iniziare ad emettere un fumo verdognolo mentre il dispositivo di sicurezza nel loro corpo si spandeva per liquefare i loro organi e tutte le informazioni che anche da morti avrebbero potuto trasmettere. Inoltre le esalazioni, diffuse in un raggio di 3 metri, erano anche un ultimo meccanismo d'offesa, dato che entrarvi in contatto avrebbe provocato dei seri danni a chiunque [Veleno Dannoso (DnT Medio) per 3 turni]

    Sventata la minaccia, i due si sarebbero però trovati senza indizi nè tracce che li conducessero al covo nemico. Probabilmente avrebbero dovuto essere un pò più lungimiranti invece di cercare l'uccisione diretta. Avevano qualche vaga indicazione, ma avrebbero perso almeno mezz'ora prima di arrivare in prossimità del Covo abbandonato di Orochimaru.

    Avrebbero realizzato di essere vicini alla meta quando il cielo cominciò a rannuvolarsi e farsi scuro mentre un discreto numero di fulmini cadevano tutti più o meno nello stesso punto...cosa quantomeno innaturale, almeno quanto la caduta di parte di un cadavere proprio davanti ai due, seguito a breve da altri frammenti che si sarebbero schiantati sui rami e sul prato là intorno. Oda non avrebbe avuto difficoltà a percepire almeno tree enormi fonti di chakra non troppo distanti, e sarebbe bastato salire su un albero od avanzare ancora per scoprire cosa stava accadendo: una gigantesca lucertola avvolta da scariche elettriche stava marciando ed abbattendo parte della foresta, come se combattesse con qualcosa, ma non sembrava affatto una bestia selvatica perchè per quanto fosse intenta a lottare con qualcosa non ruggiva nè causava distruzione indiscriminata.
    Quella creatura aveva un bersaglio e, a ben guardare, anche un cavaliere dato che c'era una figura sulla fronte....una figura che aguzzando lo sguardo sarebbe risultata familiare all'Hokage.

    La cosa particolare era che la foresta là intorno era integra, quindi quell'essere non era arrivato sulle sue gambe (avrebbero sicuramente sentito i suoi spostamenti, specie considerando il cielo scuro ed i fulmini che colpivano continuamente le creste ossee sul suo dorso) ma piuttosto era stato evocato.

    Restava da decidere il da farsi.

    Se si fossero avvicinati alla creatura od al suo cavaliere avrebbero solo provocato un attacco da parte della lucertola, che avrebbe cercato di travolgerli con la sua enorme coda [AdR]Statistiche: Forza Nera, Velocità Nera+3 tacche
    Colpo di Coda
    Adr: Una potente frustata portata con la coda della creatura. [Potenza 20]
    [ (Consumo: ½ Basso ogni attacco)[Richiede Slot Azione]]
    [Da Chunin in su]
    . Tuttavia superato quell'ostacolo forse avrebbero potuto parlare con il ninja che la guidava.


    Se avessero deciso di ignorare la lucertola per il momento ed avvicinarsi al covo che questa stava attaccando, non avrebbero impiegato molto a notare un albero di natale privo di addobbi che non centrava un'emerita bega col resto dell'ambiente. E dietro di esso, nascosto malamente, c'era l'Amministratore Febh Yakushi che stava evidentemente cercando di avvicinarsi di soppiatto sfruttando l'evocazione ed il clone come diversivo per attirare le guardie. Il piano in sè aveva senso, ma l'esecuzione della parte furtiva lasciava decisamente a desiderare.




    CITAZIONE
    PS: Il "da qualche parte a Nord Est di Konoha" nel vecchio post è anche un link alla mappa!
     
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    Utili nemici





    Il respiro diminuiva di intensità mentre il chakra del demone lasciava il mio corpo, anche il battito cardiaco ritornava normale e sentivo la muscolatura decontrarsi , stavo rientrando in me, sfortunatamente in tempo per vedere ciò che avevo fatto.
    La forza che mi aveva fornito il demone era decisamente superiore a quella che mi aspettavo, avevo messo fuori gioco entrambi i miei sfortunati compagni di missione, osservai i loro corpo distesi al suolo e cercai di constatare gli effettivi danni che gli avevo causato.

    "Cazzo, non volevo fargli così male..."

    Pensai inginocchiandomi su Yoma per osservarlo meglio.
    Gli arti di entrambi sembravano lussati o rotti, ma questo non era un problema eccessivo, se non altro non mi avrebbero potuto riattaccare nel caso il veleno nei loro corpi non avesse terminato il suo effetto.
    Yoma era quello messo decisamente peggio, aveva un respiro rapido e superficiale, percepii inoltre un gorgoglio e del sangue nella bocca, probabilmente una costa aveva perforato un polmone.

    "Cazzo cazzo cazzo!"

    Cercai di sistemare il problema in modo che, per lo meno, non peggiorasse [conoscenza chirurgica] prima di prenderlo sotto braccio e caricarmelo sulla spalla destra, successivamente presi anche Sasaki e lo caricai invece sulla spalla sinistra.

    -Non vi lascio qui, non lo posso fare, sono il vostro capo...-

    Sussurrai incamminandomi con i due ninja sulle spalle per proseguire nel corridoio in cui ci trovavamo.
    Sentivo l'effetto del primo veleno svanire e con esso percepii un profondo senso di tensione attanagliarmi le viscere, se non altro avevo riacquisito le capacità cognitive necessarie ad un pensiero lucido.
    Percorsi una distanza indefinita prima di trovarmi davanti ad una stanza, poggiai i miei due compagni a terra e cercai la chiave nel giusta nel mazzo che avevo, fortunatamente c'era e quindi riuscii ad aprire la porta senza problemi.
    Sentii nella mia mente la voce del demone, aveva paura, molta più di quanto non ne avessi io, era una situazione assurda, pensare che una creatura tanto spavalda e potente come il cinque code si ritrovasse ad essere più terrorizzato del semplice umano che ero io.

    "Calmati, ti ho promesso che ti porterò fuori di qui a tutti i costi, non ho intenzione di rimangiarmi la parola data, ti dimostrerò una volta per tutte che ti puoi fidare di me, magari alla fine sarai anche disposto a dirmi il tuo nome."

    Entrai nella stanza che avevo appena aperto lasciando indietro i due compagni, volevo controllare che non ci fossero pericoli prima di trasportarviceli, pareva che le mie preoccupazioni fossero fondate.
    Non appena compii il primo passo nella stanza sentii la mattonella su cui avevo il piede destro sprofondare, una trappola a pressione, in un batter d'occhio fui colpito da circa quindici spiedi, non li stetti a contare, che penetrarono nella mia pelle [Ferita Mediograve], fu come se mi fosse stato iniettato dell'acido nel tessuto muscolare.
    Fui incapace di trattenere un grido di dolore, d'istinto strappai dalle mie carni le armi ma la sostanza della quale erano impegnate era già presente nel mio organismo, contrassi tutti mi muscoli del mio corpo come meccanismo di sopportazione di un dolore che non pensavo neppure possibile, eppure qualcosa di strano stava accadendo al mio organismo, anche il Gobi se ne era accorto.
    Dalla sensazione che provavo mi sarei aspettato di vedere le mie carni sciogliersi o bruciare eppure era l'opposto che stava accadendo, mi stavo curando, i piccoli tagli, le contusioni e persino i buchi fatti dagli spiedi, tutto si richiudeva e sistemava al prezzo di un inimmaginabile dolore.

    "Che..che diavolo? Cosa mi hanno fatto? Che mi succede?"

    Mi chiesi confuso.
    Arretrai fuori dalla stanza cercando di riprendermi da quel dolore, osservai con attenzione l'aspetto che questa aveva.
    Sembrava ristuccata da poco, pareti e soffitto avevano lo stesso aspetto del pavimento, probabilmente quel luogo era pieno di trappole come la prima in cui ero caduto, l'unica uscita sembrava una rampa di scale simile a quella necessaria per entrare nella stanza, ma come potevo percorrere quella distanza, per giunta trasportando due feriti inermi.
    Ancora una votla il demone mi venne in soccorso offrendomi il suo potere, voleva che corressi, che saltassi, che lasciassi lì i miei compagni, non potevo però permetterlo, dovevo pensare a qualcos'altro.

    "Analizza tutto, respira, pensa."

    Chiusi gli occhi e feci un profondo respiro, dovevo usare il cervello piuttosto che la forza o la velocità.
    Ripercorsi con la mente tutti i dettagli che mi avevano condotto in quel luogo esprimendo una smorfia al ricordo del dolore provato poco tempo prima, poi un'idea si creò nella mia mente.

    -Il tizio che ho steso nella cella...-

    Sussurrai.
    Lui era abbastanza pesante, avrei potuto usare il suo corpo per attivare le trappole a pressione!

    "Accetto il tuo aiuto, come sempre, sarò sicuramente più veloce nei miei movimenti."

    Ancora una volta tesi la mano verso la coda che il demone mi aveva porto, il mio corpo immediatamente venne irrorato da una grande forza e velocità, sentivo di poter sconfiggere qualunque nemico in quel momento, ma dovevo riuscire a mantenere il focus nonostante l'influenza demoniaca.

    "Resisti Sho, resta concentrato."

    Dipinsi nella mia mente l'immagine dei miei compagni feriti, bisognosi del mio aiuto, quello mi avrebbe fatto da ancora per mantenere la ragione, non potevo permettere che un'alterazione del mio animo causasse loro altri danni.
    Scattai velocemente utilizzando le forze ottenute dal contatto demoniaco ed in men che non si dica mi ritrovai nella stanza nella quale ero all'inizio, sembrava che il bestione fosse ancora lì.
    Senza esitare lo sollevai poggiandolo sulle spalle con una facilità che mi sorprese, poi ripartii a corsa verso la stanza che, speravo, mi avrebbe condotto un passo più vicino alla salvezza.
    Scansai i corpi dei miei due compagni e gettai l'enorme uomo sulle mie spalle all'entrata della stanza in modo che premesse le mattonelle per far scattare le trappole.

    Se la strategia fosse funzionata avrei aspettato la fine della selva di spiedi per riprendere il corpo , avanzare nello spazio in cui aveva già fatto scattare le trappole ed infine rigettarlo in avanti.
    In questo modo avrei creato una specie di corridoio al centro della stanza nel quale le trappole erano già state fatte scattare, in questo modo avrei potuto tornare indietro a prendere Yoma e Sasaki per poi ripercorrere la via sicura e dirigermi verso la successiva stanza di quello che aveva tutto l'aspetto di essere un dungeon.

    Se invece il sistema non avesse funzionato avrei caricato l'omone sulle mie spalle in modo che la sua sinfisi pubica fosse situata dietro il mio collo, in questo modo la pare inferiore del suo corpo avrebbe coperto il mio fianco sinistro mentre quella superiore avrebbe coperto il mio fianco destro.
    Utilizzando quella protezione umana avrei provato a trasportare un compagno ferito alla volta, ripercorrendo sempre lo stesso per corso, verso l'uscita della stanza.
     
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    GODZILLA



    I due nemici vennero sgominati in pochi istanti, Oda rimase a bocca aperta nel vedere quella montagna muoversi così rapida e precisa, brandendo un pezzo di ferro gigantesco con la stessa facilità con cui Ryo si scolava un bicchiere di liquore, ma dopotutto non si diventa Hokage per niente. Non appena i due “cosi” vennero divisi in due emisero una nuvola di gas verde, non c'era bisogno di essere dei sensitivi per capire che un contatto con la stessa sarebbe risultato poco divertente, Oda mantenne la distanza per la permanenza del veleno in aria, per poi avvicinarsi a quel che rimaneva dei due nemici.
    Signore, tutto bene?
    Disse rivolgendosi a Raizen, lui era lì vicino e Oda non sapeva se il Kage era stato in grado di salvarsi dal veleno.

    Quegli omoni si erano come liquefatti dall'interno, ora non erano niente più che grossi sacchi di pelle, con qualche rimasuglio di frattaglia e pezzi di ferro, analizzarli non sarebbe servito a niente.
    Probabilmente neanche da vivi sarebbero stati più collaborativi, per convincere qualcuno a parlare devi fargli avere paura di ciò che potresti fargli, Sho era parecchio bravo in questo, ma quei così non provavano paura ne dolore, erano soltanto delle macchine.

    Forse prima erano qualcos'altro? Oda scacciò il pensiero scrollando le spalle e scuotendo la testa a Sho non poteva essere successo niente di tutto questo, non ancora.
    Credo che l'unica idea sensata rimanga andare al covo abbandonato, che dice?

    […]


    Mentre si avvicinavano al covo il cielo si rannuvolava per l'arrivo di un temporale inatteso, parlare del tempo atmosferico era l'ultima risorsa che si giocava quando non si sapeva cosa dire e, ammettiamolo pure, viaggiare con il ninja più potente della foglia non era proprio una passeggiata di salute per i nervi di Oda, soprattuto se lo scopo della passeggiata era salvare tuo fratello da chissà quale folle esperimento.
    Che tempaccio! Andiamo incontro ad un temporale, forse sta cominciando a grandinare.
    Ah no, è solo una persona.... cioè porca puttana è una persona, è caduta dal cielo!


    Oda era un tipo particolarmente superstizioso, ma veder precipitare un cadavere in mezzo ad una foresta avrebbe preoccupato chiunque, per questo affinò i sensi riuscendo a percepire distintamente 3 fonti di chakra.
    Signore, ci sono 3 fonti di chakra poco distanti da qui.
    Proseguendo oltre avrebbero potuto scorgere due degli obbiettivi che Oda aveva percepito.
    Un enorme lucertolone, che era probabilmente la causa del temporale a giudicare da come i fulmini venivano attratti dalle sue creste ossee, curioso notare come stesse combattendo contro qualcuno o almeno così pareva.
    Santo godzilla si lasciò scappare...

    Se Raizen avesse scelto di avvicinarsi al lucertolone Oda si sarebbe opposto
    Hokage-sama, quel coso gigantesco attira fulmini e sta facendo un gran casino, credo sia il caso di lasciarlo stare, potremmo sfruttare la copertura che ci offre per entrare di nascosto nel covo, NO?

    Se Raizen avesse deciso di ignorare la lucertola, avrebbe proposto di raggiungere il covo approfittando della copertura offerta dall'attacco della creatura.
    Giunti ancora più vicino al covo, avrebbe individuato la terza fonte di chakra, per notare che era praticamente identica a quella in groppa al lucertolone, il colore del chakra non mentiva.
    Ma che diavolo ci fa un abete in questa foresta?
    E che diavolo ci fa quel tizio nascosto lì, che voglia anche lui entrare nel covo?

    Rimase in attesa degli ordini del Kage, solo lui poteva chiarire se quel ninja era una minaccia, un alleato o un contrattempo, in ogni caso avrebbe estratto un coltello dal lancio con la mano sinistra, perchè non si sapeva mai.

    CITAZIONE
    OT/
    Vitalità:12/12 leggere
    Chakra: 22/30 bassi
    Note: non ho usato il medio del turno precedente perchè i tizi sono stati tagliati easy
     
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    Febh Yakushi

    -Sospiro-







    Solo a danno ormai fatto Raizen si accorse che la decisione era stata lievemente affrettata, per quanto i due esseri fossero automatizzati infatti pareva che qualcosa di umano avessero, praticamente tutto ammise a se stesso e Oda avrebbe potuto ricavarne importanti informazioni.

    Mea cul…!

    Stava iniziando a scusarsi quando una nuvola ben poco rassicurante prese a levarsi dagli organi in rapida putrefazione dei due individui, veleno o meno non avrebbe voluto provarlo sulla sua pelle, portandosi indietro con qualche rapido salto a cui la nuvola non riuscì a stare dietro.
    Dopo quegli attimi adrenalinici i due però si ritrovavano a brancolare lievemente nel buio non sapendo dove fosse di preciso il covo.

    Merda.

    Commentò guardando gli avanzi dei due cadaveri.

    Ci sta avessero qualche informazione utile.

    Se non altro l’informazione a riguardo dei covi di Orochimaru era abbastanza preziosa, qualcuno di essi infatti era noto a Konoha fin dai tempi in cui il jonin traditore si era lievemente ripulito la faccia dalle sue malefatte collaborando con la grande alleanza ninja.
    Stavano per giungere alla meta quando il cielo si appesantì di nuvole troppo scure e fulmini fin troppo concentrati per essere naturali, poco prima che un cadavere carbonizzato piovesse dal cielo allarmandolo.

    Oda, lontano da quello stronzo volante!

    Interloquì immediatamente, anche se si rivelò inutile data l’inoffensività di quello che sembrava essere un semplice cadavere. Fu grazie ad un albero particolarmente alto che Raizen riuscì a dominare la zona e poter vedere che l’evento era concentrato al di sopradi un enorme rettile.
    Un piccolo fischio gli tornò alla mente quando cercò di mettere a fuoco la figura che stava sopra alla lucertola.
    “mio cugino è stato costretto a firmare un contratto” gli disse il fischio.
    Ed era Febh, proprio lui. Non sapeva fosse stato costretto a firmare il contratto, ma era piuttosto naturale visto l’elemento.
    Prese una delle sue sferette in mano e dopo averla lanciata e ripresa qualche volta con la mano riflettendo parlò ad Oda dopo un sospiro.

    Niente di pericoloso, per noi almeno
    È probabilmente Febh, so che può evocare lucertole e mi pare che quello sul capo del viscidone che sta distruggendo la foresta sia lui.
    Mi avvicinerò io, dovrebbe riconoscermi in fretta… sperando che non si cerchi la scusa di non esserci riuscito per farmi cadere una di quelle scosse sulla faccia.


    Avendo da poco scoperto quella sua abilità Raizen fu costretto a lanciare più di una volta la sferetta, seguendola con più di un teletrasporto, tuttavia grazie all’espediente riuscì a salvarsi dalla codata del rettile, a poco più di un metro di distanza da Febh.

    Molto, molto ninja, devo ammetterlo.

    Commentò mentre si guardava intorno con aria falsamente sorpresa e confermando che quello che aveva davanti era Febh.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Cibo per Cavie
    IV
    Sicuramente nel Sottosuolo


    Il veleno e gli spiedi erano stati terribile, ma con l'aiuto del Gobi e della sua energia Sho riuscì a tenere duro quel che bastava per mettere in atto il suo poco ortodosso quanto efficace piano d'azione. Col corpo della guardia ad incassare la maggior parte dei dardi e far scattare i meccanismi a pressione, il ninja di konoha riuscì a superare ogni ostacolo e stabilire un percorso sicuro verso una delle uscite...ed in ogni caso avrebbe potuto riutilizzarlo senza grossi problemi per bonificare l'intera stanza, casomai fosse necessario.

    Stava tornando a raccogliere i due compagni feriti, quando improvvisamente dalla carne di uno di essi emerse qualcosa di simile alla zampa di un insetto, con tanto di uncino affilato all'estremità! Ormai la forza di Houkou era scemata e Sho avrebbe dovuto affrontare quella nuova minaccia completamente da solo! [Attacco 1]Forza e Velocità Blu +3 tacche
    Potenza 25
    Portata 3 metri
    E non finiva qui, perchè dal corpo emersero altre due zampe identiche che cercarono di decapitarlo con un movimento simultaneo [Attacco 2]Forza e Velocità Blu +3 tacche
    Potenza 25
    Portata 3 metri
    , mentre un istante dopo dall'altro alleato sorse una testa simile a quella di una formicaleone che gli sputò adosso un violento getto di sabbia! [Attacco 3]Forza Viola
    Potenza 15
    Proiettile grande 2 Unità
    . La stanza si stava facendo terribilmente calda mentre i suoi compagni, forse per via di ciò che aveva fatto quella donna, cominciavano a mutare orribilmente! Tagliare una zampa o altre appendici d'insetto non avrebbe dato risultati, perchè saebbero subito ricresciute! Il chakra è nei corpi...lo sento. Ma se erano già privi di sensi mentre quei cambiamenti avvenivano...cosa poteva fare di più il ragazzo?

    Era il momento di prendere una decisione terribile...

    [...]

    Comunque fosse finita, Sho avrebbe ben presto scoperto che entrambe le vie d'uscita da quella stanza piena di trappole si ricollegavano nello stesso punto: una stanza circolare con un tavolo in pietra al centro, su cui riposava una pillola di colore rosso, con accanto un bigliettino che reitava "veleno mortale". Sul muro stava un piccolo incavo con una statuetta umanoid che teneva le mani a coppa. La soluzione era abbastanza semplice: il sangue di Sho andava versato nelle mani e quelle avrebbero aperto la porta...ma il ninja avrebbe presto scoperto che questo non avrebbe avuto alcun risultato! Quale poteva essere la soluzione? Forse era un modo per obbligarlo a prendere quella sostanza?

    Potrebbe essere una trappola. E se fosse un sonnifero o qualcosa per ricatturarci? Io non mi fido. Non possiamo fidarci, dobbiamo scappare! Distruggere tutto e scappare, hai capito? La creatura si sarebbe avventata contro le sbarre, terrorizzata. Prendi la mia forza ed abbatti il muro! Non importa più nulla, basta giochetti! Prendila e distruggi tutto! Per la terza volta una coda si sarebbe presentata al chunin di Konoha, garantendogli stavolta una forza senza paragoni se avesse accettato, decisamente sufficiente per abbattere il muro e guadagnarsi la libertà [Forza Energia Divina]

    Se invece avesse deciso di prendere la pillola rossa, Sho ne avrebbe rapidamente accusato gli effetti: la vista si sarebbe fatta sfocata mentre cominciava a sudare copiosamente...al contempo avrebbe sentito le estremità terribilmente intorpidite, con le dita che cominciavano a diventare blu, il respiro sempre più difficoltoso ed il attito cardiaco che accelerava mostruosamente. Poi improvvisamente il suo cuore si sarebbe fermato. Un arresto completo, come se gli avessero staccato la spina, tanto che perse conoscenza in una lunghissima frazione di secondo...quel tanto che bastava per sentire l'urlo disperato di Houko.

    Non avrebbe potuto dire quanto tempo fosse passato, ma riaprì gli occhi, dolorante come pochi ma col chakra che guizzava in tutto il corpo, come se avesse improvvisamente ripristinato tutte le sue riserve con qualche extra [Riserva al massimo e 6 Bassi di chakra temporaneo] Sei morto ma poi sei tornato...il veleno è stato tramutato in qualcos'altro anche se il tuo cuore era fermo. Qualcosa che ti ha salvato la vita. Grazie alle modificazioni che aveva subito era sopravvissuto, ma non sarebbe certo stato in grado di scappare così malridotto! [Dolore (DnT Grave), rimangono 2 leggere di vitalità e cinque di Energia Vitale]
    La porta si aprì davanti a lui, con delle scale che salivano...



    Una Missione Personale
    IV
    Da qualche parte a Nord-Est di Konoha


    Alla comparsa dell'Hokage il clone si mise immediatamente sulla difensiva, non avendolo riconosciuto ed essendo decisamente carente nel campo delle percezioni a distanza. STAI COMMETTENDO UN GRAVE ERRO....Oh, sei lo scemotto! Cambiò completamente tono quando riconobbe il nuovo venuto. Saltzar, conosci lo scemotto? E' stato un mio allievo ed ora è persino Kage di Konoha! Un tuo allievo è diventato Hokage? La voce del maestoso rettile era come un tuono lontano inframezzato da scariche elettriche di sottofondo, ed aveva parlato senza perdere d'occhio i quindici se non venti soldati del nemico che lo separavano dalla struttura. Il Villaggio della Foglia è decisamente caduto in basso... Vero? Lo dico sempre anche io! Annuì vigorosamente lo Yakushi, senza comprendere che in realtà l'insulto era rivolto alla sua persona e non certo a Konoha. Che diavolo ci fai qui? Chiese, mentre con una rapida frustata di coda tre soldati venivano scagliati parecchio lontano. Ok...è territorio della foglia ma non sono qua per farti la guerra...là dentro c'è una traditrice di Oto fuori di testa e dovrei catturarla...o farla secca.

    Si guardò intorno, come se volesse essere sicuro di non essere osservato (cosa improbabile visto che era sopra una lucrtola che stava causando distruzione indiscriminata tutt'attorno) Questo è estremamente ninja, quindi piano col sarcasmo! In realtà io sono un clone! Sussurrò. Il mio originale sta approfittando della confusione per infiltrarsi con un travestimento di qualità superiore. Nessuno ci baderà...è praticamente invisibile! Abbozzò con un cenno del capo nella direzione dell'abete di plastica, mentre tre enormi sfere elettriche si condensavano sopra la lucertola e si abbattevano poi sui sodati, spazzandone via più della metà. In quel momento la porta del laboratorio sotterraneo si aprì mentre due massicce figure si facevano avanti, correndo rapidamente oltre i soldati abbattuti od incapacitati e saltando direttamente verso i due shinobi sul dorso di Ssaltzar, che si stava ancora riprendendo dopo la sua tecnica ma comunque avvisò i due cavalieri. Non posso intercettarli ora...e sembrano più potenti degli altri...



    Oh, mi sa che arrivano due pezzi un pò più robusti...bene, vedremo di farli sacchi, che ne dici? Abbozzò il clone con un sorriso carico di fiducia...poi ebbe come un ripensamento...gli era venuto in mente un dettaglio: Certo, siamo proprio al limite dei trenta metri e quindi se il mio originale entra potrei sparire da un momento all'al... Per l'appunto sia la lucertola che il clone svanirono in un fil di fumo, lasciando improvvisamente l'Hokage senza appoggio mentre i due esperimenti del nemico gli si avventavano contro!

    Quello rosso attaccò con le lame simili a tentacoli che emergevano dal suo petto. Due avrebbero cercato di colpire il Kage da destra mentre contemporaneamente altre due arrivavano da sinistra [Attacco Doppio]Velocità Nera +3 tacche
    Forza Nera +3 tacche
    Portata 4,5 metri
    Potenza 20 per lama + Veleno Debilitante B1 (Velocità)
    mentre una singola lama si sarebbe mossa centralmente a mò di affondo, cercando di aggirare un'eventuale difesa od inseguendolo in caso di schivata [Attacco 2]Velocità Nera +5 tacche
    Forza Nera
    Portata 6 metri
    Potenza 20 + Veleno Debilitante B1 (Velocità)
    . Comunque andasse avrebbe poi puntato una mano nella direzione del ninja, purchè ancora nel suo campo visivo, generando una bordata di fuoco nella sua direzione! [Fiamma]Cono lungo 12 metri, largo 9 alla base
    Potenza 55


    Quello grigio invece avrebbe agito cercando di colpire il Kage dopo un'eventuale difesa, o comunque solo al termine degli attacchi del suo compagno. Era meno avanzato e potente, ma aveva diversi modi per rendersi letale, scagliando un totale di dodici Kunai avvelenati contro il torso e le spalle del Kage da un'apertura al centro del petto [Attacco]Forza Nera
    Kunai + Veleno Debilitante B2 (Agilità)
    . Durante la nube d'acciaio avrebbe aperto la bocca generando un violentissimo stridìo che sarebbe risultato terribilmente debilitante per chiunque non fosse un soldato potenziato [Meccanismo Sonoro]Raggio 24 metri
    Durata 2 round
    Causa Intralcio (Leggero)
    Malus 2 tacche ad Agilità
    Riduce Percezione di 3 oppure nega Udito Perfetto
    . In conclusione sarebbe poi diventato semitrasparente mentre atterrava, spostandosi rapidamente e silenziosamente dal punto di impatto, così da non rendere evidente la sua posizione dall'impronta. [Potenziamente Cutaneo]Occultamento alla Vista
    Furtività 9
    Purtroppo la comparsa della lucertola di Febh aveva appiattito quasi tutta l'erba del luogo, quindi non sarebbe stato possibile usarla per individuare l'aggressore...anche se il rosso restava ben visibile!


    Oda nel mentre avrebbe avuto qualche grattacapo, perchè uno dei soldati meccanici spazzati via dalla codata non era stato danneggiato a sufficienza e quando gli piombò davanti era ancora operativo! Si alzò lentamente, barcollando un poco [genera AdO] ma pronto poi a scatenarsi contro chiunque identificasse come invasore...nello specifico il chunin di Konoha che stava a poco più di tre metri da lui!

    Spalancando la bocca avrebbe soffiato una vera e propria ondata di fiamme nella sua direzione [Fiamma]Cono lungo 9 metri, largo 6 alla base
    Potenza 35
    , per poi avventarsi su di lui e cercare di decapitarlo con un calcio alto dalla potenza a dir poco invidiabile! [Attacco]Forza Rossa +4 tacche, Velocità Rossa +3 tacche
    Potenza 15


    Edited by Febh - 3/12/2015, 00:53
     
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    Il piano aveva funzionato, utilizzando il corpo dell'energumeno ero riuscito a superare la stanza piena di trappole a pressione creando un percorso sicuro che conduceva dal suo ingresso alle scale.
    Lasciai cadere lateralmente il pesante corpo di cui adesso non avevo più bisogno, nonostante avessi avuto l''aiuto del gobi era stato un grande sforzo, ma non avevo certo tempo per riposarmi, c'erano i miei compagni da riprendere, peccato non sapessi che dei miei compagni non era rimasto che un involucro vuoto.
    Distavo circa tre metri dai loro corpi quando una specie di zampa di insetto emerse dal corpo di Yoma e si scagliò contro di me ad una velocità assurda, l'assalto era completamente inaspettato e decisamente troppo rapido per essere schivato, l'unica cosa che potetti fare fu cercare di limitare i danni rinforzando il mio corpo tramite l'aiuto del chakra.
    L'artiglio penetrò nelle carni del mio braccio destro a circa metà tra l'articolazione della spalla e quella del gomito provocandomi un terribile urlo di dolore, d'istinto portai la mano sinistra a reggere l'area colpita, come per impedire al sangue di uscire, ben presto anche questa di invasa dal liquido cremisi che fuoriusciva dal mio corpo.
    L'assalto nemico non era concluso, ma stavolta sapevo di essere in pericolo, potevo reagire, dal corpo di Yoma fuoriuscirono due ulteriori appendici di insetto, identiche alla prima, stavolta però non detti loro il tempo di scattare, non appena dici che la pelle del ragazzo cominciava a deformarsi saltai indietro di circa quattro metri, aiutando i miei riflessi con un discreto utilizzo del chakra.
    Mi mossi appena in tempo per vedere davanti a me le due zampe incorciarsi in un movimento che, se mi avesse colpito, mi avrebbe sicuramente decapitato, ancora una volta però non ero al sicuro, anche il corpo di Sasaki parve infatti essere infestato da quelle creature insettoidi, stavolta fu una testa ad uscire per attaccare, sputando verso di me una specie di getto di sabbia.
    La velocità di quel dardo era ancora superiore agli attacchi precedenti, decisi quindi nuovamente di incassare quel corpo contraendo al massimo i muscoli dell'addome, verso i quali era diretto.
    L'impatto fu violento, ma la sua natura fece sì che non penetrasse le mie carni, fortunatamente per me.
    Caddi in ginocchio, mi mancava il fiato dopo quell'attacco, sentivo come l'impulso di dover vomitare, non potevo però permettermi di star fermo, sembrava che i corpi dei miei compagni cominciassero a mutare completamente in quei mostri dei quali avevo avuto un assaggio!

    "Non posso resistere ad un incontro contro due di quei cosi, morirei sicuramente..."

    I miei pensieri furono interrotti dalle parole del Gobi, il charka che alimentava quelle creature era quello dei miei inermi compagni, avrei dovuto ucciderli fintanto che mi era possibile, era una soluzione orribile, non c'erano proprio alternative?

    No, uccidili

    Non era la voce del gobi, qualcosa nella mia testa mi stava parlando, ma non era il demone.

    NON MORIRAI QUI, SCHIACCIAGLI QUELLA CAZZO DI TESTA

    Ot/ Dati i traumi subiti, Sho ha canalizzato la follia in una seconda personalità, non proprio buona. Le azioni che Sho oeseguirà mentre è affetto da essa saranno ben identificabili visto che le descriverò in terza persona, a differenza di quelle della personalità principale, che sono descritte in prima.


    Il ninja si mosse velocemente verso i corpi a terra dei suoi due compagni, lo sguardo vuoto, fisso, verso di loro al quale seguì una semplice azione: sollevò la gamba destra, flettendo il ginocchio, e fece calare con grande forza il calcagno sulla tempia di Yoma.
    Esplose come un'anguria ed il volto del ninja, fino a quel momento inespressivo, si contorse in un mostruoso sorriso, ben lontano da quello di una persona mentalmente sana.
    La follia non era ancora conclusa, lo shinobi scatto infatti anche contro Sasaki, riservandogli lo stesso destino del precedente compagno.
    Il ninja guardò il sangue ed il sorriso si trasformò in una terribile e sonora risata, bloccata solo da qualche colpo di tosse causato dal colpo precedentemente ricevuto.

    Stavo ridendo, perché?
    Mi guardai attorno, i miei compagni erano morti, e con essi la minaccia alla mia vita, sapevo di essere stato io, ma era come se avessi assistito ad un film in prima persona, incapace di alterare le mie azioni.

    E' stato un piacere.

    "Chi sei ? Cosa sei?"

    Io sono Haguro, e sono te, ma migliore, non temere, avremo modo di rivederci.

    La voce nella mia testa scomparve, lasciando spazio ad un terribile senso di impotenza, non ero stato in grado di salvare i miei compagni, senza volerlo dai miei occhi cominciarono a sgorgare lacrime.

    -CAZZO! VAFFANCULO!-

    Urlai disperato incamminandomi verso l'uscita della stanza, in quelle condizioni non ero neanche in grado di riportare i corpi alle famiglie, ero stato sconfitto, il perdere i miei compagni ,per giunta per mia mano, era stata la peggiore tortura alla quale ero stato sottoposto.
    Un lampo, in un attimo tutto sembrò farsi chiaro nella mia mente, tutto a quello a cui ero stato sottoposto altro non erano che prove, non avevo trovato nessuno ad ostacolare il mio percorso, solo tranelli che dovevo superare, era chiaramente un test.
    Sapevo anche di chi, la donna che mi aveva alterato l'organismo, ero una cavia per lei, e questo era il suo esperimento.
    La mia teoria venne ben presto confermata, la stanza successiva mi proponeva un'ulteriore sfida da risolvere in solo, un veleno mortale da assumere, non proprio un nome invitante.
    Il gobi non sembrava volermi lasciare prendere quella sostanza , provò infatti a convincermi ad abbattere la porta, offrendomi una forza inimmaginabile, oltre ogni limite umano.
    Per la terza volta mi ritrovai davanti alla gabbia del demone con lui che protendeva le sue code verso di me, lentamente mi avvicinai ad esse e vi posai la mano sinistra, stavolta però non ne trassi l'energia che il gobi voleva offrirmi, ero io che volevo dargli qualcosa.

    "No, non stavolta, amico."

    Gli dissi sorridendo.

    "Conosco la tua storia, per questo capisco la tua preoccupazione, so che quello che hai fatto fino ad adesso, ossia offrirmi la tua forza, lo ha i dato per salvare te stesso e non me, ma nonostante questo io ti ringrazio, tanto da chiamarti amico, perché senza di te non ce l'avrei fatta, non solo per il potere che mi hai offerto, ma anche per la fiducia che hai dimostrato nei miei confronti. Quello che ti chiedo adesso è farlo ancora una volta, riponi nuovamente in me le tue speranze, solo in me, Sho, un normale mano.
    Fidati delle mie capacità e delle mie decisioni, questa sfida l'affronterò da solo, ma ti prometto che la supererò, ti ringrazio. Grazie di tutto."


    Cercai di comunicare, tramite il contatto con la coda del demone, uno stato di calma che placasse l'irrequietezza del gobi, gli eventi accaduti a Keita lo avevano segnato in maniera evidente, ma non dovevano assalirlo per sempre, ero io il suo portatore adesso, ero il suo mondo, doveva accettarlo.
    Presi la pillola in mano e mi guardai attorno, come per cercare un punto dal quale potevo essere osservato, sollevai quindi la mano in cui cingevo il veleno e dissi:

    -Salute!-

    Ingoiai quindi la sostanza e mi sdraiai a terra, se fossi svenuto non potevo permettermi di rischiare di crearmi ulteriori danni cadendo.
    Fissavo il soffitto mentre la vista sfocava ed il battito accelerava, sentivo che la morte stava per prendermi, eppure ero calmo come mai fino ad allora, anche io ero un medico ed uno scienziato, questo mi rendeva curioso di vedere se il mio organismo sarebbe davvero stato in grado di sopravvivere ad un veleno mortale, speravo solo che la mia curiosità non mi avrebbe davvero ucciso.
    Poi arrivò il momento, sentii la mia coscienza svanire, cadere verso l'oblio, il demone urlava.

    "Fidati...di..me..."

    Poi il buio.

    Non sapevo per quanto tempo fossi stato incosciente, ma l'importante fu che mi risvegliai.
    Mi misi a sedere con difficoltà, dolorante in ogni singola parte del corpo, eppure il sentivo un potente flusso di chakra dentro di me, come se quel veleno mi avesse ricaricato completamente le batterie, e persino più del massimo.
    Tossii e sputai mentre mi misi in ginocchio per poi alzarmi con un grande sforzo.

    "Te lo avevo detto che ti potevi fidare..."

    Dissi al demone cercando di accennare un sorriso.
    Anche se ero sveglio non sapevo per quanto ancora sarei riuscito a conservare la mia coscienza, dovevo usare le mie conoscenze mediche per aiutarmi, utilizzai quindi la tecnica delle mani curative per ridarmi un po' di vigore.
    Una volta terminato quel procedimento mi recai davanti alla porta per la stanza successiva, adesso aperta, e intrapresi le scale oltre essa, sostendendomi al muro alla mia destra per non cadere, cosa mi sarebbe aspettato?
     
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    PIOVONO PROBLEMI

    Raizen per fortuna conosceva il misterioso cavaliere di lucertole, mi disse di aspettarlo lì nel mezzo della foresta mentre andava a parlargli, era un ninja che rispondeva al nome di Febh.
    Il kage si era già allontanato da un po' quando un altro di quei soldati meccanici venne catapultato lì, mi girai istintivamente verso quello che speravo essere un altro nemico già abbattuto, ma quel bastardo si muoveva ancora.

    Mentre si alzava barcollando io non persi tempo, composi i sigilli e poi fischiai, quasi a voler chiamare quel soldatino di latta, un po' come si chiama un cane.[AdO-Slot Tecnica]
    Catena Illusoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cavallo, Drago, Bue, Cane, Scimmia (5)
    L'illusione si attiva sentendo il rumore o suono provocato dall'utilizzatore entro 9 metri. Se percepito, la vittima vedrà uscire a 3 metri di distanza delle catene che gli bloccheranno gli arti. La Velocità e i Riflessi della vittima saranno ridotte di 3 tacche ognuna per massimo 2 round. La vittima ha Ingombro Grave.
    L'efficacia è pari a 50.

    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    (Livello: 3 / Consumo: Alto – Mantenimento: Mediobasso )
    [Da chunin in su]



    Genjutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa genjutsu, 1 volta ogni 2 round.


    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.


    Tecnica Immobile [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata in subisci e mena o in azione d'opportunità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.



    Se l'illusione va a buon fine...
    La creatura mi guardò mentre cercava di liberarsi dalle catene, ovviamente quella era un'operazione impossibile, la sua mente era ormai vittima del mio jutsu, che aveva creato l'idea di quelle catene nella sua testa.
    Se c'era una cosa che avevo capito dal precedente incontro era che quei cosi erano imprevedibili e dotati di meccanismi segreti, quindi ero preparato quando quell'affare sputò un cono di fuoco, anche se fui in grado di evitarlo per poco, rotolando verso destra .[slot difesa I]

    Ricevetti un danno minimo dall'offensiva nemica, riportando una bruciatura leggera alla gamba sinistra.

    Quindi mi avvicinai a quell'affare con un rapido scatto, in modo da raggiungerlo alle spalle.
    Quelli colpiti da Raizen avevano rilasciato istantaneamente una sorta di gas tossico e si erano distrutti, avevamo bisogno di quell'esemplare malconcio e dovevo inventarmi un modo per catturarlo.[Movimento Gratuito]

    Immobilizzato dalle catene sarebbe stato difficile che riuscisse a seguirmi nel mio movimento, intanto nella mia mano destra il mio chakra veniva plasmato nella forma di una katana.[Slot Tecnica Base]
    Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Il consumo varia al variare dei crediti richiesti per creare l'equipaggiamento. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista o posseduto dall'utilizzatore; non è possibile ricreare oggetti da competenza. Le armi create avranno potenzialità massime parigrado l'utilizzatore; le armi possono essere influenzate dalle altre tecniche come fossero normale equipaggiamento fisico. L'equipaggiamento può durare massimo 3 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: 1/2 Basso per 30 crediti )


    Sollevai rapidamente l'arma per poi abbatterla con forza sul suo ginocchio destro, sinistro se fosse stato in grado di voltarsi verso di me, l'obbiettivo era quello di tagliargli le gambe per impedirgli di fuggire, per poi interrogarlo in un secondo momento.[Slot Azione I]

    Se riesco a tagliargli la gamba...

    Avrei ripetuto l'attacco per la seconda gamba[Slot Azione II]
    Infine avrei tentato di infilzare la mano sinistra della creatura con la lama, conficcandola a terra.[Slot Azione III]

    Se non riesco a tagliargli la gamba...

    Avrei ripetuto l'attacco sulla stessa gamba, per completare il lavoro.[Slot Azione II]
    Poi avrei tentato di tagliare di netto il braccio sinistro della creatura con un colpo dall'alto in basso, cercando di tagliare poco sopra il gomito.[Slot Azione III]

    In ogni caso...
    Sapevo dei meccanismi di autodistruzione di quegli affari e data la situazione in cui versava il mio nemico avrei potuto approfittare per agire con calma, cercando di scorcere, tra un attacco e l'altro, qualche segnale strano.

    OT/
    Vitalità:11/12 leggere
    Danni: ferita leggera (ustione) alla gamba sx

    Chakra: 15/30 bassi
    Consumi: Medio per Catena Illusoria, Medio per Manipolazione della Forma, Basso in Forza per slot Iazione I

    Slot Tecnica
    Avanzato: AdO – Catena Illusoria
    Base :Creazione della forma (Katana)

    Slot Difesa
    I- Schivata

    Slot Azione
    I – attacco alla gamba
    II- attacco alla gamba
    III-affondo/ fendente al braccio
    Note: Il calcio non è stato considerato data l'immobilità e l'intralcio delle catene, in caso edito


    Se invece non fosse caduto vittima dell'illusione
    Quindi quegli affari erano anche immuni ai genjutsu, oltre che non essere rilevabili dalle mie capacità da sensitivo, era un avversario decisamente insidioso e sicuramente pericoloso, nonostante fosse stato ferito in maniera abbastanza grave dalla gigantesca lucertola.

    Se c'era una cosa che avevo capito dal precedente incontro era che quei cosi erano imprevedibili e dotati di meccanismi segreti, quindi ero preparato quando quell'affare sputò un cono di fuoco, anche se fui in grado di evitarlo per poco, rotolando verso destra .[slot difesa I]

    Ricevetti un danno minimo dall'offensiva nemica, riportando una bruciatura leggera alla gamba sinistra.

    Mentre mi rialzavo quell'affare mi fu addosso e già stava caricando un calcio circolare sinistro al volto, rotolare è una conoscenza base per un ninja, per questo avevo imparato a farlo mantenendo le mani vicine al corpo e a rialzarmi soltanto con l'inerzia accumulata durante la rotazione, almeno la mia guardia era bella alta e potei assorbire il colpo.
    Entrambe le mani si mossero verso la sua gamba per effettuare una parata con entrambe le braccia, mentre mi lanciavo con tutto il peso per arrestarne la corsa, l'azione venne resa più repentina da una quantità di chakra pari a Basso.[Slot Difesa II]

    Il colpo fu talmente violento da spezzarmi la guardia, oltre a far scricchiolare le mie povere ossa, ma ora toccava a me, la mano sinistra si mosse rapidamente per recuperare dalla sacca un Kunai ed una carta-bomba, grazie alla mia manualità fu molto semplice fissare la bomba al kunai.
    [slot gratuito]

    Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento.


    La mano destra aveva già afferrato un coltello da lancio e avrei cercato di infilarlo in mezzo al volto avversario con tutta la forza e la velocità che possedevo, aiutandomi con una quantità bassa di chakra.[Slot Azione I]
    Quindi avrei provveduto, se fosse stato ancora vivo, ad attivare la carta-bomba [ Slot Azione II], mentre cercavo di infilzare il piede di quell'affare con il Kunai.[Slot Azione III]
    Quindi avrei eseguito un rapido scatto, per cercare di allontanarmi dall'esplosione[Movimento gratuito]

    OT/
    Vitalità:9/12 leggere
    Danni: ferita leggera (ustione) alla gamba sx, ferita leggera braccio sx, leggera bracio dx

    Chakra: 17/30 bassi
    Consumi: Medio per Catena Illusoria, Basso in Riflessi per slot difesa II, Basso in velocità slot Azione I

    Slot Tecnica
    Avanzato: AdO – Catena Illusoria

    Slot Difesa
    I- Schivata
    II- Parata

    Slot Azione
    I – attacco al volto
    II- attivazione carta-bombaII (tempo:3s)
    III-colpo al piede con Kunai esplosivo

    gratuito: movimento, composizione Kunai+Cartabomba II


    Cartabomba II [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa comunque danni, dalla potenza dimezzata. L'attivazione è percepibile tramite i sensi; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 50 | Durezza: 1 | Crediti: 75)


    Coltelli da Lancio [Distanza]
    I coltelli da lancio rappresentano il bilanciamento perfetto tra potenza e velocità. Ha una gittata pari a 15 metri. La loro lunghezza è pari a circa 15 cm.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Perforazione/Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 10
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)
     
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45 replies since 17/10/2015, 22:39   885 views
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