[Gioco] La Vedova Nera

Livello B - Assassinio

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    La Vedova Nera

    IX


    Era fin troppo scontato, d'altronde.
    Un gran classico, uno di quelli intramontabili.
    Eh? Avevo appena fatto qualche passo, forse quattro o cinque metri in direzione della casa, quando un fascio di luce propagò dalla villa stessa, illuminando tutto ciò che toccava. E che cazzo... Sapevo benissimo che una luce così intensa poteva significare una cosa soltanto.
    Una grossa, enorme, gigantesca esplosione.
    La potenza dell'attrito fu talmente devastante che non fui in grado di allertare i compagni. Potevo solo salvarmi, e pregare che i miei compagni riuscissero da soli a proteggersi da quel cataclisma. [Liquefare Totale]
    Fui scaraventato via, distrutto e sconquassato dall'onda d'urto, e tutto intorno a me divenne buio per lunghi i.stanti.

    Quando fui di nuovo in grado di percepire quello che era successo, capii immediatamente la portata di quello che era successo. Il mio corpo si stava ricomponendo, riprendendo la forma originaria, ma attorno a me c'era... Il nulla, in sostanza. Ohhhh... Fischiettai, osservando la nuova desolazione che si era creata in quella landa boschiva. Com'è che si dice? ... Ah, ecco! Uscire di scena col botto! Ma c'erano cose ben più importanti a cui pensare, come ad esempio i miei compagni di squadra. Io ero un Hozuki, loro erano fatti solo di carne e ossa.
    Sarei corso a soccorrere, eventualmente, i miei compagni, o quello che ne sarebbe rimasto.

    [...]

    Recuperato tutti i compagni, soprattutto perché il povero genin di Konoha che era stato brutalmente investito dall'esplosione. Presi il genin sulle spalle dopo avergli fatto ingerire a forza il mio ultimo tonico di ripristino. Forza andiamo, più di tanto non posso fare io... Quindi riprendemmo il percorso, ormai desertico, verso la "base", teatro delle operazioni iniziali.
    Una volta tornati in quella piccola casetta di legno in cui il ninja di Konoha ci aveva accolti, adagiai il povero Hiro su un letto raccomandandomi con il personale affinché ricevesse le migliori cure. Direi che i genin di Konoha sono ancora molto acerbi per determinate azioni... Non lasciatelo morire, comunque... Ah, e portatemi dell'acqua. Tanta acqua. Fresca, se si può... Ehi! Tu! Chiamai il chunin della Foglia di cui mi ero già scordato il nome. La tua Vedova Nera è morta. Gli ho macellato il corpo, e quel poco che ne restava è... Esploso. Non siamo stati noi, eh... Ci tengo a precisarlo. Ad un certo punto il trono su cui era seduta ha incominciato a parlare, blaterando di raggi del sole, radiosità e altre cazzate del genere... Che ne dici, sputi il rospo adesso? Chi era veramente quella donna? E tu che c'entravi con lei? Guardai torvo il ninja. Ah, te lo dico, sono stanco e voglio tornarmene a casa, quindi ho poca pazienza. Meno del solito. Fai in fretta.
    Terminato di ascoltare le parole del povero uomo, vittima anche lui della Vedova, in un certo modo, salutai tutti e, tirando un paio di fragorose pacche sulla spalla ad Asmodai, decisi che era tempo di tornare a Kiri.

     
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    L'idea dell'Akuma riuscì a limitare i danni subiti dallo spaventato ninja di Konoha, che svenne con semplicità ma che riuscì a rimanere ancorato alla vita. Il suo respiro era debole, probabilmente senza delle cure appropriate avrebbe rimediato dei danni irreversibili, però per il momento i suoi compagni si erano curati egregiamente di lui.
    Akira era come suo solito uscito indenne dall'esplosione, così come l'Akuma.

    Il ritorno verso la casetta in cui Ozoro, uno dei compagni della Vedova li aveva accolti fu particolarmente semplice. Una volta arrivati ad una decina di metri Ozoro corse fuori dalla casetta, dove rimaneva solamente più lui, con il suo dispositivo per comunicare in mano.


    Oddio! Sono felicissimo che ce l'abbiate fatta! Mai mi sarei aspettato che qualcuno potesse uccidere quella strega!!!

    L'uomo era agitato e ricoperto di sudore. Era evidentemente molto agitato e non sembrava particolarmente in pieno controllo del suo corpo.


    Come ? Il trono parlava ?

    Alle parole dell'Hozuki rimase totalmente sbalordito, non sembrava capirci niente dell'intera faccenda.


    Allora, prima di tutto tu porta delle medicazioni per il ferito. Poi, veniamo a noi. Capisco la vostra agitazione, e capisco i dubbi riguardo la mia posizione, ma vi assicuro di non sapere niente di tutto quello che riguarda la Vedova Nera.

    Le indicazioni dell'uomo erano rivolte alla segretaria che all'inizio della faccenda aveva rivelato il suo coinvolgimento amoroso.


    La mia storia d'amore con lei è stata particolarmente semplice... Ci siamo incontrati ad Otafuki, in una locanda qualsiasi. Lei era bellissima ed io me ne sono perdutamente innamorato. Inizialmente si è trattato di un amore platonico mai ricambiato, poi d'un tratto quando le ho rivelato di lavorare nell'accademia ha iniziato a cambiare atteggiamento. Da quel momento siamo rimasti insieme un paio di mesi, nei quali lei ha vissuto a casa mia e nei quali non mi ha mai voluto dire nulla riguardo alla sua vita precedente.

    Mentre parlava l'uomo aveva gli occhi lucidi ed un tono di voce mortificato. Effettivamente sembrava raccontare con onestà la sua storia. La storia di un normale funzionario raggirato da una bella donna attraente.


    Io ero contento, lei mi disse di essere sopravvissuta all'attacco di alcuni banditi al suo villaggio d'origine e che ne avevano trucidato la famiglia. Questo spiegava le sue numerose cicatrici e il suo non avere ricordi, casa e parenti. In quel breve periodo assieme non siamo mai andati in giro, sembrava terrorizzata dall'idea di uscire di casa. L'unica cosa utile che posso dirvi è che tutte le notti aveva degli incubi tremendi. Parlava nel sonno e spesso si svegliava di soprassalto. Correva alle finestre e controllava tutta la casa. Quando si muoveva di notte sembrava unf fantasma, per quanto io sia abituato a vedere diversi shinobi tutti i giorni non avevo mai visto nessuno così silenzioso. Passava magari delle ore di notte appostata dietro le finestre o dietro i muri. Ho provato a chiederle delle spiegazioni ma si è sempre rifiutata...
    L'unica volta che ho forzato la mano, dicendole che l'avevo sentita parlare nel sonno e chiedendo chi fosse questo Yurkin è scomparsa. é letteralmente scomparsa, nel momento esatto in cui gli ho posto la domanda l'ho vista sparire. Mi è stato detto solo qualche giorno dopo che ero stato vittima di un'illusione. Non mi deve aver ucciso per chissà quale motivo... Ad oggi non lo sapremo mai. Solo una settimana più tardi il suo profilo è stato associato a quella dell'assassina di tutte quelle persone, e vista la situazione mi sono sentito in dovere di provvedere personalmente al commando...


    L'uomo dopo quella rivelazione scoppiò in lacrime, posando il braccio destro sulla spalla di Akira mentre si piegava in avanti scosso dai singhiozzi. L'amore è effettivamente difficile da digerire.


    Quando parlava di notte diceva sempre alcuni nomi, li chiamava. Alcune volte sembrava chiamarli in maniera romantica, altre volte passava interi minuti gridando il nome " Yurkin " con un tono di voce carico di odio ed allo stesso tempo di paura. Per quanto riguarda i nomi che pronunciava con vena romantica abbiamo controllato, sono i nomi degli uomini che ha ucciso. Per quanto ne sappiamo, era una serial killer, erano uomini importanti e le loro sparizioni possono essere legati a motivi economici o simili. Per quanto riguarda questo Yurkin, non saprei proprio chi possa essere. Non esiste nessuno in tutta l'accademia che sappia qualcosa a riguardo.

    L'uomo si riprese, correggendo la sua postura e cercando di raccimolare un po' di dignità all'interno del suo corpo. Senza grandi pensieri si girò, lasciando sul posto i due kiriani ed entrò nella capanna. Dopo un breve dialogo con la segretaria uscì con due borse di tela, che sporse verso i kiriani.


    Questa, secondo il volere dell'accademia, è la vostra ricompensa. Erano tre buste, ma ne ho fatte due visto che l'intervento di questa mezza calza di Konoha non merita di essere premiato...
    I miei uomini mi hanno riferito dell'esplosione, dicono che non c'è traccia di un cazzo di niente... Ho dato ordine di smantellare il campo, stiamo tornando tutti a casa. La missione era solo uccidere la vedova, e ci siete riusciti. Il vostro rapporto andrà consegnato in accademia, come di consueto.
    Grazie ragazzi.


    La discussione si era conclusa. L'uomo si voltò, diede un grido alla segretaria ed assieme si incamminarono verso il villaggio. I Kiriani lo sentirono dire a coloro che lo stavano ascoltando di rientrare, la missione era conclusa.
    Solo dopo qualche secondo riprese a piangere come un bambino.
     
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