Un Distillato di Morte

Add Veleni con Febh

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    Erano passati diversi mesi, se non quasi un anno dall'ultima visita a Suna, e quella volta ne erano capitate di tutti i colori, tra l'espulsione di Shinichi dal clan Kurogane al viaggio verso la tomba di ferro in mezzo al deserto, passando per quello spiacevole incidente nell'oasi, ma chi mai avrebbe potuto pensare che quel tubo storto DOVESSE restare storto? Errori che capitano, ma più spesso del solito capitavano a Febh Yakushi, al momento a spasso per le vie di Suna a contemplare...beh, fondamentalmente la sabbia. Hoshi non era in casa e mi sono smarcato da Faccia-da-Vedova. Non mi resta che fare orario e poi tornare più tardi a casa del Rosso, sempre che sia da queste parti. Quella particolare via era come un Bazaar pronto a cogliere in fallo il gonzo di turno che non sa riconoscere l'effettivo valore delle cose, e il fatto che Febh avesse una bisaccia colma di souvenir improbabili e di gadget dal dubbio uso lo inquadrava rapidamente come il genere di perona che non è bene lasciare da sola con del denaro.

    La voce di un tizio tanto scemo da comprare per 10 ryo una moneta corrente da 1 ryo si era sparsa abbastanza in fretta da far sciamare i più cinici e spregiudicati mercanti della zona per attirare la sua attenzione e abbindolarlo in ogni modo possibile. Uno tra questi, però, era un criminale ricercato da Suna stessa e affiliato al gruppo Nukenin di Kurotempi, entrato nel villaggio sotto mentite spoglie per cercare di provocare un qualche genere di incidente diplomatico contro l'Accademia. Costui, con lo pseudonimo di Haru Mizukami, aveva riconosciuto l'Amministratore otese per quello che era e sapeva che ucciderlo avrebbe causato infiniti problemi al villaggio della Sabbia, e per farlo aveva l'arma perfetta: un veleno resistente a gran parte degli antidoti, capace di uccidere tra dolori atroci nel giro di poche ore.

    Con le larghe vesti da desertoc74c4dd22a599ae4147d573d74c89984 e una bancarella organizzata per l'occasione con bottiglie di liquore (o sedicente tale) attendeva lo Yakushi al varco. Straniero! Lo accolse con un sorriso degno del miglior venditore. Cosa c'è di meglio di un liquore fresco in queste giornate assolate? Questi sono tutti estratti del deserto, freschissimi e pronti da portare via. Non troverai di meglio in tutto il Villaggio nè nelle cittadine del Paese del Vento. Fidati, con questi farai un figurone come ospite, e poi sono buonissimi! Indicò una bottiglia azzurra. Quello è preso dal Cactus Lunare, che sboccia solo di notte, mentre questa è birra di Radice della Sabbia, uno dei pochi arbusti capaci di resistere alle nostre temperature! Ecco, bevila, provala straniero e la vorrai comprare tutta! Ne aveva alcune bottiglie ma anche una brocca e versò un boccale abbondante, quasi una pinta, giusto per essere sicuro che il veleno all'interno mandasse rapidamente fuori combattimento la sua vittima.

    Febh era abbastanza taccagno oltre che gonzo per queste cose, quindi non si fece ripetere due volte la proposta. Un boccale gratis? Certo che la provo! Ma senza impegno, eh! Ma certo, straniero, certo! Con l'aria di chi aveva idea di cosa stesse facendo il ninja di Oto prese la bevanda e la osservò sotto diverse angolazioni. La annusò. Ne valutò la spuma con la punta della lingua e la fece girare con un abile movimento di polso. Una flemma che quasi fece scattare il nukenin per intimargli di bere, ma alla fine, dopo due minuti buoni di analisi fatte giusto per far scena dato che di alcoolici non ne capiva niente, Febh buttò giù un sorso abbondante di birra di radice "corretta". La trattenne un pò in bocca e poi mandò giù, tornando a fissarla mentre si leccava le labbra. Uhm...buona. E anche fresca, hai ragione, per quanto rimanga un pò amara.

    png



    Buttò giù un secondo sorso per finire senza troppi complimenti tutto quanto gli era stato offerto, quindi da vero galantuomo ruttò e rese il boccale vuoto. Giusto non mi è chiaro quel vago retrogusto di rododendro del paese delle Cascate, la polvere di muffa degli scorpioni, le bacche di ginepro, la noce moscata in quelle dosi mostruose...e poi... In pochi istanti snocciolò tutti gli ingredienti segreti del veleno, con la faccia del Nukenin che si andava allargando sempre più allarmata e sorpresa. Si, insomma...era buona ma magari con tutto quel veleno rischi di ammazzare qualcuno, no? Ci fu un lampo di intelligenza crudele sul volto dell'Amministratore più gonzo del mondo (a patto di non cascare nelle poche cose in cui era esperto, appunto i veleni, verso i quali era anche praticamente immune). Magari devo fartela assaggiare per essere sicuro delle tue buone intenzioni, no, signor assassino? In preda al panico il finto mercante fece l'unica cosa possibile: lanciò la caraffa con la birra addosso al ninja di Oto, sperando di distrarlo quanto bastava per riuscire a fuggire!

    Schivando senza problemi la brocca, lo Yakushi era pronto a catturare il suo aggressore e fargli passare il peggior quarto d'ora della sua vita, ma un sonoro rumore di coccio infranto. Uh? Febh si voltò solo per scoprire che la bevanda avvelenata era volata oltre la sua persona, colpendo in pieno un giovane ninja del clan dei Marionettisti di passaggio (magari aveva seguito la scena, magari no), causandogli non solo un gran mal di testa ma soprattutto un'esposizione massiccia alla sostanza velenosa, capace di passare anche attraverso i pori della pelle, per non parlare dell'assorbimento attraverso gli occhi e il naso. Uh-oh...ehm...mi spiace, non avevo pensato che ci fosse altra gente in questa folla. Cercò di giustificarsi (con scarso effetto, vista l'argomentazione fallace) mentre faceva spallucce. Tranquillo comunque, ci vorranno cinque o sei ore perchè tu muoia per il veleno, niente di che. Ora... Si voltò ma Haru Mizukami era scomparso lasciando la sua bancarella là con tutte le sostanze esposte. Oh no... Si guardò intorno ma non vide traccia dell'aggressore, accigliandosi. Vabbè, mi toccherà demolire mezzo villaggio mentre lo cerco alla cieca ma pazienza. Si stava preparando per scattare via, ma il povero marionettista che era stato trascinato in quella storia avrebbe avuto qualcosa da ridire?
     
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    Suna


    Era mattina, o forse primo pomerigggio...Shunsui non ne era troppo sicuro. Stava uscendo da un giro di ronda durato nove ore, di notte. Un deficiente, pattugliando le mura, aveva detto di aver sentito un rumore ed il loro supervisore li aveva fatti stare in piedi a cercare la causa di questo fantomatico suono. Alla fine non avevano trovato nulla.Cacchio lo dovrei riempire di botte! Tutta la notte a giocare a nascondino con il fantasma...la prosima volta li mando a quel paese... Faceva caldo, come sempre, ma il fatto di non aver dormito gli stava completamente sballando il metabolismo e si sentiva trano. Si sentiva la mente ovattata, aveva fame ma anche sonno. In poche parole, stava una vera merda. A peggiorare la situazione, erano le persone. Passare attraverso il Bazar era il modo più veloce per arrivare al Tempio ed al suo agognato riposo, ma a quell'ora del giorno le vie erano gremite persone, ed il vociare degli avventori tuonava come tamburi nella mente del marionettista....ma oggi non è giovedì?...dannazione abbiamo anche un rituale al tempio....era tipo alle 6 di pomeriggio...cacchio sì e no dormirò tre ore. Una signora, passandogli affianco, gli diede una bella gomitata nelle costole per farsi largo, lasciandolo dolorante a sbraitare alla folla:Ehi....Ehi!! Ma che modi sono...sono un ninja io! Ma la sinora era già sparita.Dannazione...ma che ho fatto di male oggi? Shunsui si voltò, riprendendo la direzione di casa, sbuffando, quando il suo sguardo cadde su un tipo...diverso. C'erano un sacco di persone per le strade: alti, bassi, grassi, pelati... ma Febh Yakushi non si poteva certamente confondere con il resto della marmaglia. Onestamente, considerando il suo stato spicofisico, il genin avrebbe tirato dritto per la sua strada. Tuttavia, aveva visto quell'uomo presentarsi davanti le mura di Suna ed attraversarle come se non esistessero. Una cosa notevole. Fu quindi per curiosità che si avvicinò verso l'amministratore otese, il quale stava degustando una bottiglia che gli era stato offerta da un mercante.Wow....questo tizio riesce persino a farsi dare da bere gratis dai questi taccagni dei mercanti sunesi...forse avrei dovuto scegliere Oto come villaggio per iniziare la carriera ninja. Si avvicinò fino a portarsi all spalle dell'uomo, e stava per salutarlo, quando improvvisamente Febh si spostò di lato ed una caraffa volò dritta dritta verso la testa del genin, rovesciando tutto il suo contenuto. Il liquido non era freddo, ma il contatto con esso ebbe il potere di svegliare il marionettista dallo stato di torpore in cui si trovava. All'inizio scioccato da quello ch era successo, non disse nulla, limitandosi a:Ma che...ma che cazzo!!!! Quella non era proprio la sua giornata fortunata! Intanto Febh si era accorto di lui, ed iniziò a bofonchiare qualcosa che sembrava una scusa. In realtà, l'unica cosa che capì distintamente di quello che l'amministratore disse fu:Tranquillo comunque, ci vorranno cinque o sei ore perchè tu muoia per il veleno.. gli occhi de genin si spalancarono, confusi...Veleno? Ma che cosa stai dicendo...? Erano passati oltre il darsi del lei. Il genin odorò il liquido che lo bagnava completamente: sapeva di liquore, odorava di liquore, briciava negli occhi come liquore....cos'era quella storia del veleno? Ma Febh si era già dimenticato del genin. Si guardava intorno cercando qualcuno. In effetti, l'uomo che gli aveva offerto da bere era sparito. Ehi Febh! Guardami! Che cos'è questa storia del veleno? Cos'è questa storia...del morire...delle cinque ore? Ma l'amministratore di Oto già stava pianificando di distruggere il villaggio per trovare l'uomo che aveva cercato di avvelenarlo. Anzi, stava proprio per andarsene, lasciandolo con un bel pugno di mosche, ed il dubbio di star per morire.Ehi! Ma che fai, te ne vai? Mi dici che devo morire fra cinque ore e te vai? Ma che problema hai!? Te lo puoi scordare. Io rimango con te fin quando non mi spieghi come stanno le cose. Gli si sarebbe piazzato davanti, ostacolandogli il passaggio. Poteva essere l'amministratore di questo e di quell'altro mondo, ma non lo avrebbe lascianto lì su quella strada senza dargli un minimo di spiegazione. Non se c'era la sua vita in ballo.Non so come funziona ad Oto, ma qui si concedono cinque minuti all'uomo a cui si dice che dovrà morire entro la fine della giornata!
     
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    Febh era lì lì per scattare tra i vicoli, magari buttando giù una parete da usare come trampolino, quando il tizio che aveva fatto un bel bagno di birra gli si parò davanti con aria leggermente agitata. Stava per ignorarlo come faceva sempre con le cose a cui non aveva voglia di pensare quando quello fece di tutto per attirare la sua attenzione, al punto che lo Yakushi finì per lasciar stare l'inseguimento (per ora) e sbuffare, guardando l'altro come se fosse un bambino più piccolo e fastidioso a cui sei costretto a far da balia. A Oto in genere non si avvisa nemmeno, a dirla tutta. Di solito però uno se ne accorge perchè lo riprendono...c'è questa specie di feticcio del registrare le fasi pre-mortem di recente che onestamente non apprezzo più di tanto. Fece spallucce, considerando esaurito l'argomento con quella specie di inutile farfugliamento che, va detto, dentro la sua testa aveva un senso. L'espressione del suo interlocutore lo fece desistere dallo svicolarsi senza troppi complimenti.

    Uff, Sunesi. Certo che ci tenete alla pelle! Nemmeno sia questo granchè...sabbia, palme, sabbia, vento, sabbia. Bah! Le sue doti diplomatiche emergevano prepotenti quando si trovava invischiato in situazioni in cui non voleva entrare. Comunque intendevo che quel tizio che tu mi stai facendo scappare ha provato ad avvelenarmi con la sua birra adulterata. Un veleno niente male, devo dire, sicuramente elaborato, ma abbastanza inutile in uno scontro perchè richiede la somministrazioni di un sacco di dosi per essere efficiente. Ne ho buttato giù un bel pò ma tra le mie capacità innate, il mio incredibile genio nel campo dei veleni e la mia sconfinata modestia sono riuscito a neutralizzarlo, analizzarlo e comprenderne ogni aspetto senza il minimo problema. Avrebbe poggiato una mano sulla spalla dell'altro. Quindi so esattamente cosa ti succederà nelle prossime ore, intendevo solo questo e nulla di più.

    Cominciò a snocciolare le terribili alterazioni che Shunsui avrebbe subito senza preoccuparsi troppo di quanto esse potevano essere brusche o inquietanti. Fra mezz'ora comincerai ad avere un forte mal di testa, poi inizierà il prurito al palmo delle mani e alla pianta dei piedi, tanto intenso che vorrai strappartele. Dopo circa due ore la febbre e la tachicardia con l'impossibilità di impastare chakra...mezz'ora e ci saranno i dolori muscolari e la stanchezza che ti impedirà di muoverti, poi dopo un quarto d'ora le risate stile cactus allucinogeni, quindi il vomito...molto vomito. L'ultima ora sarà un'alternanza tra coma e veglia, con incubi orribili e dolori lancinanti fino al decesso per putrefazione dei tuoi polmoni. Ecco, questo è nel dettaglio quello che intendevo. Ora che mi sono spiegato puoi anche evitare di stare in mezzo alle scatole, si? Il tono era quello di un bullo insensibile, e poi si accigliò. Che poi...chi diavolo sei tu? Non è che uno possa arrivare e darmi del tu come se nulla fosse. IO lo faccio, ma io sono io. Logica impeccabile.

    Comunque non avrai di certo bisogno di arrivare a crepare. Vai in ospedale o da qualche medico, magari te la cavi con una paralisi di metà del corpo o se proprio ti va di lusso rimarrai impotente e cieco da un occhio. Qua a Suna in fondo ve ne intendete di veleni, io stesso ho perfezionato qua i miei studi dopo l'addestramento iniziale nell'arte, sono sicuro che qualcuno saprà elaborare un antidoto, quindi sciò. Vai, vai! Mosse le mani quasi volesse scacciare un cane, ma vedendo che l'altro non si levava di torno cominciò a mordicchiarsi l'interno del labbro inferiore, come a volersi trattenere dal dire quel che stava per dire. Però...in effetti....cioè, io potrei anche darti una mano, ma per farlo lasceremmo l'assassino libero di girare come gli pare e non sarebbe granchè divertente. In realtà gli si era affacciata alla mente la possibilità di un incidente diplomatico, e aveva diverse cose da fare a Suna per finire invischiato in una faccenda complicata come la morte di un genin. Uhmm...vabbè, magari riuscirò a beccarlo comunque... Sbuffò. Seguimi.

    Pochi minuti dopo erano in una zona decisamente meno affollata, sul tetto di una delle costruzioni quadrate tipiche di Suna, esposti al calore del sole e al vento che filtrava dal canyon delle mura. Allora, il problema è che non si può detossificare così facilmente questo veleno, perchè appartiene a tutte e quattro le categorie principali, quindi è un composto di veleni differenti e richiede una misurazione attenta delle sue caratteristiche per generare un antidoto decente. Lo Yakushi si era seduto su uno sgabellino in legno a tre piedi, probabilmente del padrone di casa. Cosa sai dei veleni? Almeno un'infarinatura dovresti averla o non andremo da nessuna parte...vedi, dobbiamo ottenere un pò del veleno originario per elaborare un antidoto. Estrasse una bottiglia scura che aveva preso dalla bancarella dell'assassino. Qui c'è veleno ma il contatto con la birra lo ha parzialmente alterato, quindi non possiamo usarlo come base, e gran parte degli ingredienti utilizzati non è di questa regione...quindi dovremo arrangiarci con qualcosa di simile. Cercherò quel che posso qui al bazaar, ma tu dovrai correre per il Villaggio per cercare altri ingredienti, e l'unico modo per riconoscerli è sapere qualcosa dell'arte dei veleni, quindi questa tua prima ora la useremo per insegnarti qualcosa, ok?

    I veleni sono divisi in quattro grandi categorie in base alla loro origine. Possono essere di origine vegetale, di origine animale, di origine minerale o di sintesi chimica. I funghi diciamo che li assimiliamo all'origine vegetale, mentre le tossine di natura batterica sono di origine animale. Li si può estrarre e elaborare in vari modi, e in ogni categoria troviamo meccanismi d'azione simili sul corpo...alcuni rallentano il cuore, altri lo accelerano, alcuni rallentano il respiro o bloccano i reni...sono tanti, e poi in ogni categoria si includono anche quelle sostanze che per un motivo o per un altro possono alterare il chakra. Alcune creature, piante o luoghi sono straordinariamente ricchi in chakra e spesso questo altera le proprietà delle sostanze, permettendo a un semplice estratto vegetale altrimenti innocuo di influenzare il chakra di altri esseri viventi.
    Poi si fermò nella spiegazione. Uhm...così però rischio di metterci troppo. Senti, dimmi cosa sai tu sui veleni prima, e poi io parto da quello che sai, ok?
     
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    Il sangue stava lentamente defluendo dal volto del genin, mentre Febh lo torturava raccontandogli nei minimi dettagli cosa gli sarebbe accaduto di lì a poche ore. All'inizio Shunsui aveva effettivamente prestato ascolto alle parole dell'amministratore otese, ma poi il suo cervello iniziò ad andare alle deriva. Essendo una persona molto empatica - lo si doveva essere se si voleva essere un buon commerciante, come lo era stato in passato - Shunsui già si sentiva addosso tutti i dolori che avrebbe provato, nel caso in cui non avesse fatto nulla per cambiare la propria sorte. Ufff....mi sento male...già mi sento male...ma proprio a me doveva capitare una cosa del genere...Non contento, Febh si perse pure in chiacchiere: voleva che gli si desse del lei. Ma con quali pretese!!!!!! Darti del tu!? Ma che cosa stai dicendo?....io sto per morire e tu pensi a farti dare del lei...? Shunsui era sempre più sconvolto. Il comportamento cinico del Jonin lo lasciava senza parole. Ti avrei dovuto lasciare fuori le mura di Suna! Tu e quel coso sopra il quale sei arrivato...disse mezzo arrabbiato, mezzo sconvolto...sono Shunsui. Ero con il consigliere Haruki quando sei arrivato...Diavolo ma guarda chi mi doveva capitare...? Tra le tante persone buone e generose di questa terra proprio questo....non posso morire così...non posso... Non si poteva distrarre. Febh lo considerava poco più di una perdita tempo, e se ne sarebbe andato a cercare il suo attentatore se Shunsui gli avesse staccato gli occhi di dosso.Io non voglio diventare cieco, o paralizzato o storpio...non mi sembra difficile da capire...EHI FERMO! uff...quello si che era stancante. Shunsui cercò di fare un respiro profondo. Passato lo shock iniziale iniziò a richiamare alla memoria le proprio conoscenze sull'argomento "veleno". Agitarsi avrebbe solo mandato in circolo quella roba più velocemente. Si rivolse nuovamente al jonin:Febh, ti prego....tu sembri sapere molto su qualsiasi cosa mi abbia avvelenato. Ti prego, aiutami. Fai questo per me e il tipo che ha cercato di farti fuori te lo cerco io e te lo spedisco in un pacco. Ti prego... Shunsui non aveva nessuna vergogna a supplicare il jonin se questo gli poteva saltato la vita. Quando faceva il mercante, aveva imparato che si poteva dire quasi tutto pur di vendere un pezzo in più: ed in quel momento stava cercando di vendere la cosa che aveva più cara, cioè la sua sopravvivenza.

    Ad ogni modo, sembrò che le suppliche del marionettista dovevano aver fatto breccia nella mente contorta dell'otese. Shunsui non sapeva che tipo di contratto avesse appena firmato, ma tutto era meglio che essere lasciato lì a morire, almeno per il momento. Febh sembrò mettere da parte il suo interesse per il criminale che aveva tentato di avvelenarlo, e lo invitò a seguirlo. Salirono su un tetto poco lontano, un luogo che non aveva nulla di speciale, se non per il fatto che dava ai due un minimo di riservatezza. Finalmente, per la prima volta, il jonin iniziò a spiegargli le cose come stavano. Il veleno era una bella bestia, e per neutralizzarlo servivano ingredienti particolari. Con il tempo a loro disposizione, Febh non poteva trovarli tutti da solo. Shunsui avrebbe dovuto partecipare, ma il Jonin voleva essere sicuro che fossero sulla stessa pagina. Vuoi passare un'ora qui sopra a parlarmi di veleni? Cioè fra un'ora avrò già...che cosa avevi detto..? Il formicolio alle mani ed ai piedi..? eppure questa volta l'otese sembrava inamovibile. Dannato Febh...ok, o si fa come vuoi tu o nulla....ho capito.Cercando di ritrovare un po' di calma, Shunsui iniziò a parlareNe so di veleni ok? Forse i veleni sono l'unica cosa che ho studiato seriamente durante l'esame genin....ma il jonin non era convinto. Con una faccia un po' scocciata continuò, snocciolando le conoscenzeConoscenza dei Veleni [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può utilizzare l’equipaggiamento [Veleni]. Anche in combattimento, il veleno si può applicare a qualsiasi equipaggiamento tramite slot Gratuito Lento. Il veleno applicato somministra 1 dose ogni contatto diretto con strutture organiche. Esistono 5 mezzi di trasmissione dei veleni: contatto, iniezione, aereo, ferimento, ingestione.
    Le dosi somministrate per iniezione e ingestione sono considerate raddoppiate (x2); ogni dose di veleno aereo genera per 1 round una nube di diametro pari a 1,5 metri, all’interno della nube è somministrata solo 1 dose; il veleno da contatto riduce la durata di tutti i malus di 1 round. I malus alle stesse caratteristiche non sono cumulativi.

    che aveva a riguardi:...e va bene!... hai già parlato delle quattro categorie di veleni, quindi non ci perderò più tempo sopra... iniziò quindi a citare parti di uno dei suoi libri preferiti sull'argomentoI veleni possono essere assorbiti dall'organismo tramite vari meccanismi: contatto, respirazione, ingerimento oppure entrando direttamente a contatto con il sangue di un individuo. L'assorbimento avviene tramite mucose gastroenteriche e respiratorie oppure...chiaramente come nel mio caso....dalla pelle...la bocca gli si stava facendo secca molto rapidamente, il che lo spaventava...speriamo che non siano già i primi sintomi del veleno...Se le quantità sono ridotte, e quindi le tossine non uccidono la persona infettata in poco tempo, l'espulsione del veleno può avvenire per vie respiratorie, dal tubo gastroenterico, reni o fegato. Chiaramente, dosaggio e tempo di esposizione alla sostanza velenose sono critici per determinarne la tossicità...fece una piccola pausa, leccandosi distrattamente le labbra uff...che altro ti racconto...ah si...ci sono parametri standard per stimare dosaggio e tempo di esposizione: LD50, LC50, NEL, NOEL ecc...non ti sto a dare le definizioni, altrimenti facciamo notte...personalmente ho lavorato solo con materiale organico fino ad adesso: crotontiglio, elleboro, sabina, evonimo, agrostemma githago, ricino, acotino e così via..riferendoci all'equipaggiamento standard uso correntemente un po' di veleno C1....e con quello aveva finito la pazienzaOk? Ti può bastare? Su forza che ci serve per togliermi dal circolo questa roba?
    Chiaramente powered by Wikipedia :wosd:

     
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    Ok, ti chiamerò Sushi. Annunciò, del tutto disinteressato dal ricordare il nome di quel tizio più del tempo necessario. Ormai mi hai fatto perdere il tizio quindi tanto vale pensare alla tua sopravvivenza completa... Aggiunse quando l'altro si mise a insistere, con un tono abbastanza deluso, quasi si stesse dedicando alla guarigione del ragazzo come ad un compito a casa di quelli tra i più noiosi, mentre si spostavano su un tetto per discutere della cosa. Bah, se è qui significa che ti ha già fregato una volta riuscendo a entrare, sempre che non sia un ninja della Sabbia di base. Avresti dovuto fermarlo PRIMA che mi aggredisse in maniera così barbarica. Ora stava un pò esagerando la faccenda, ma l'Amministratore di Oto era famoso per le sue fantasiose reinterpretazioni degli eventi. Quindi come minimo dovrai trovarlo e magari ammazzarlo o quel che è. DOPO invece sarai il mio schiavo per un piccolo incarico al quale devo ancora pensare. Il sorriso a trentadue denti che rivolse all'altro non aveva nulla di rassicurante.

    Il piano dello Yakushi di pensare alla teoria prima che alla pratica non sembrava però andare granchè a genio al Guardiano di Suna, ma come si può ben immaginare per l'Otese la questione era assolutamente irrilevante...inoltre mentre raggiungevano quel posto sopraelevato e tranquillo, nella sua testa la delusione per non aver inseguito l'assassino demolendo mezzo villaggio era stata quietata da un pensiero di passaggio, che si stava facendo via via più forte. La spiegazione iniziale, seguita dalla breve interrogazione lo fece annuire, ma in realtà ascoltava solo con mezzo orecchio ciò che il ragazzo stava dicendo, progettando qualcosa che covava da tempo, visto che era nella terra più abbondante di veleni naturali del continente. Ok, ok, allora sai già le basi. Dovremmo guadagnare qualche tempo. Aggiunse, lasciando stare le lamentele. Il punto è che ci serve un veleno analogo a quello che hai in corpo, e quindi ti servirà un veleno di origine animale, uno di origine vegetale, uno minerale e uno sintentico. Dovrai girare un pò per Suna per trovarli, ma fortunatamente il tuo paese in pratica ha solo sabbia e veleno, quindi non dovresti avere difficoltà.

    Partiamo da quelli di origine animale. Quelli che ti interessano sono, in ordine di difficoltà, il veleno dello Scorpione di Giada, una potente neurotossina che causa allucinazioni e risate incontrollate, ma va estratto dal punto in cui una vittima è stata punta dal veleno, o è meno potente; la cistifellea del Varano Bianco, che ha un potente effetto istaminergico, simile a quello di una reazione allergica. Il problema è che è una bestia molto, molto resistenteCreatura grande 4 Unità
    Resistenza Rossa+2 tacche
    Difesa Naturale 20
    e difficile da tagliare, specie contando che va presa entro dieci minuti dalla morte. Il più complesso da trovare è il liquido cerebrale del Topo Striato Nano...in vita mia ne ho visto solo uno ma quel liquido è perfetto per mandare qualcuno in coma, solo che va estratto dall'animale ancora vivo e perde le sue proprietà in appena cinque minuti [Dimensioni]Creatura grande 1/8 di Unità.
    Furtività 12
    Riflessi Verde
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    Quelli di origine vegetale invece sono i semi del Pino Desertico. E' una pianta nana con piccole pigne che contengono acqua ad altissima pressione. Basta sfiorare una pigna, non più grande di un occhio, e tutti i pinoli vengono sparati in ogni direzioni. Se frantumati hanno un veleno che causa vomito incoercibile, ma solo se estratti dalla pigna senza che questa esploda. L'altra possibilità è la linfa dell'Edera Bollosa. Cresce solo sott'acqua e non chiedermi come sia possibile che Suna ne abbastanza...in ogni caso la linfa si può ottenere solo se la pianta viene a contatto con l'ossigeno...il problema è che si disidrata immediatamente se esposta all'azoto dell'aria quindi devi trovare un modo di estrarla ed avrai una sostanza che causa mal di testa refrattari ai farmaci. Il più difficile e complesso è la polvere delle spine del Cactus Pallone...che ha le spine all'interno ed è pieno d'aria. Questa polvere causa importanti mialgie, ma le spine vanno prese senza far scoppiare il cactus, quindi ingegnati..

    Torna con un campione per categoria...bada che alcune combinazioni saranno più simili e quindi più efficaci, quindi attenzione, ma potrebbero volerci ore per trovare gli ingredienti più rari, anche se sono i più utili. Torna con questi primi due e ti parlerò di quelli di origine minerale e sintetica.
    Intanto aveva cominciato ad allestire un piccolo laboratorio e adocchiare alcune bancarelle che avevano ingredienti minori, che potevano fargli comodo.

    CITAZIONE
    Vedi quali fra questi sei ingredienti recuperare (inventati pure descrizioni di suna, ma la frequenza con cui potrai trovarli è in base alla rarirà), poi ci sarà la seconda sessione coi veleni Minerali e Sintetici. In base al tuo post deciderò quanto tempo hai impiegato per ottenere gli ingredienti :zxc:
     
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    Come immaginava, Febh non si sarebbe semplicemente accontentato che Shunsui risolvesse il problema dell'aggressione. Al diavolo...ci penserò quando non sarò in pericolo di morte... Se lo Yakushi lo voleva usare come suo schiavetto si sarebbe adattato. In fondo, se fosse uscito vivo ed in buona saluta da quella situazione, lo avrebbe dovuto a Febh. Il quale non aveva nessuna colpa dell'accaduto che aveva scatenatola sua sua condizione, in verità, ma che comunque, alla fine, si stava prendendo la responsabilità della vita di Shunsui sulle sue spalle.Della quale, sicuramente, non gli interessa un cazzo...ma questo non cambia nulla per me.

    Ok. Sembrava che il genin avesse passato il piccolo test dell'otese. Febh iniziò a descrivere i veleni che era necessario recuperare per creare un antidoto. L'antidoto doveva avere determinate caratteristiche e contenere elementi appartenenti a tutte e quattro le classi dei veleni. Iniziarono con quelli di origine animale e vegetale. Shunsui ascoltò la lista e, senza pensarci ulteriormente su, disse:Ho capito....vado! così dicendo saltò giù dal tetto dell'edificio, sparendo alla vista del jonin del Suono. Con passo svelto si diresse verso il mercato. Per fare questa cosa gli servivano degli oggetti che non aveva con sè.La cosa più facile sono le piante anche se non ho idea di come trattare il Pino Desertico ed il Cactus Pallone, oltre non sapere dove trovarli. Chiaramente non si trovano ovunque qui intorno, visto che sono così pericolosi. Bisognerebbe per lo meno uscire dal Villaggio. Invece ho già in mente un posto dove trovare l'edera bollorosa e anche come estrarne il veleno Uscì dal primo negozio: nella busta di oggetti acquistati c'era un contenitore in plastica che poteva contenere circa 5 litri d'acqua. Alla sua sommità vi era una maniglia che ne facilitava il trasporto. Inoltre c'è un solo posto a Suna con sufficiente acqua da poter far crescere queste piante. L'acqua a Suna era un bene prezioso, più dell'oro, così come aveva detto Febh. L'acqua del Villaggio era estratta da una faglia di acqua potabile sotterranea. Oltre questa riserva c'erano altre faglie di acqua non potabile che poteva essere usata per scopi non alimentari. Inoltre, con l'incremento delle dimensioni del Villaggio, erano stati costruiti canali e bacini sotterranei per immagazzinare riserve. Era difficile che una piantava velenosa potesse essere lasciata crescere nello stesso bacino dell'acqua potabile: quindi la meta erano i bacini sotterranei di acqua non potabile ed ancora non trattata. Il problema era che gli ingressi ai bacini sotterranei erano controllate dai ninja di Suna, e l'accesso era proibito in assenza di permessi particolari. Chiaramente, Shunsui non aveva il tempo di richiedere un permesso del genere. Arrivato a cento metri dall'ingresso che gli interessava, il genin trovò infatti due chunin di Suna che stavano a guardia dell'accesso. Non conosceva i due, e comunque non lo avrebbero fatto passare nemmeno se avesse implorato. Fortunatamente, il marionettista aveva già pensato ad un piano. Se mi beccano che sto facendo una cosa del genere, mi cacciano fuori da questo villaggio in mezzo secondo...o peggio mi rinchiudono nelle prigioni e buttano via la chiave. Un rotolo comparì nella mano destra del ragazzo e, mezzo secondo dopo, ne uscì la sua creazione: Gekido. Shunsui si connesse alla bambola mortale e ne attivò il meccanismo di camuffamento. In un batter d'occhio, infiniti tasselli posti sulla superficie della bambola iniziarono a cambiare, in colore e posizionamento, trasfigurando il volto mascherato della bambola in un ninja molto noto nel Villaggio, e l'unico che avrebbe potuto passare i controlli senza che qualcuno facesse troppe domande: Hoshikuzu Kikuma. L'aspirante Kage della Sabbia era in tutto e per tutto di fianco al genin, ma immobile come solo un essere inanimato poteva essere. Tuttavia, non appena Shunsui prese il controllo della marionetta, connettendosi con fili invisibili alle sue giunture, il falso Hoshikuzu prese vita, e nessuno avrebbe potuto distinguere, ad occhio nudo, il vero dal falso.

    Hoshi in testa e Shunsui subito al seguito, si incamminarono verso il duo di guardie con fare spedito. HALT! Ci scusi Hoshikuzu-san, non possiamo farla passare oltre questo punto. L'Hoshi-fantoccio disseRecitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
    :Shunsui è stato avvelenato con un veleno molto potente e abbiamo bisogno di una pianta che cresce vicino le riserve idriche. Fatevi subito da parte! Le guardie lo guardarono, incerte su come comportarsi.ORA! Tuonò Hoshi, sortendo finalmente l'effetto sperato.Ci scusi! Capiamo l'urgenza. Passate! Shunsui e la sua marionetta superarono le guardie, e percorsero una lunga scalinata che li portò verso il basso.Uff...è andata bene....L'ambiente era scuro e male illuminato. L'umidità era alle stelle, ma almeno faceva piuttosto fresco lì dentro. Il rumore dell'acqua guidò Shunsui verso i bacini sotterranei. Ci volle un po' a trovare quello che stava cercando. Vicino una sponda del bacino sotterrano, Shunsui notò delle piante che galleggiavano sotto la superficie dell'acqua. Non erano le uniche, chiaramente, ma queste lo colpirono particolarmente. Infatti, nelle loro vicinanze, dove il livello dell'acqua era cambiato recentemente abbassandosi, era possibile vedere la stessa tipologia di edera completamente essiccata, perchè non più completamente sommerse. Visto che il genin non aveva idea di come la pianta dovesse apparire, quello fu l'unico indizio che lo portò a riconoscerla. Ok...speriamo sia quella giusta. Immerse il contenitore nel bacino, sfruttando un filo di chakra. Con altri fili, strappò alcuni esemplari di Edera Bollorosa e li pose nel contenitore, assicurandosi che tutto fosse sommerso. Quindi tirò fuori le piante immerse nell'acqua e chiuse il contenitore. Ed una è fatta....

    [...]


    Forse Febh aveva già finito di ultimare i preparativi del laboratorio, o forse no. Ad ogni modo, avrebbe visto un contenitore pieno d'acqua sbucare oltre il limite del tetto della casa dove si trovava, e compiere una traiettoria in volo appena sufficiente a farlo depositare con precisione sulla superficie piana della copertura della casa. All'interno avrebbe trovate l'edera che stava cercando, a galleggiare nell'acqua, perfettamente conservata. Shunsui si era portato nuovamente all'interno del mercato ed aveva acquistato un bel pezzo di carne di cammello crudo. Dopo di che aveva iniziato a correre al massimo della sua velocità, verso l'uscita del Villaggio per poi andare verso est. Il topo striato potrei perdere giorni a cercarlo...non so che idea abbia Febh, ma ci sono tanti topi quanti sunesi solo nel mercato.... gli scorpioni potrebbero essere più facili da trovare, ma dovrei trovare anche una vittima recente del loro veleno...o farmi pungere io stesso...cosa che preferirei evitare...rimane il Varano Bianco... Che tra i tre era decisamente l'avversario più complesso da abbattere. Tuttavia era relativamente facile da trovare. Animali di quella dimensione avevano tane altrettanto grandi, ed a Suna si sapeva quali luoghi evitare se non li si voleva incontrare. Tra l'altro, c'erano stati incidenti particolarmente brutti in passato a causa di quelle bestie, e parecchi incauti studenti erano morti per aver attraversato il loro territorio, cercando di raggiungere il paese del Fuoco. I Varani bianchi erano rettili, quindi non sopportavano bene la luce del sole, e cacciavano solo al tramonto o la sera. Potevano percepire il sangue a grandi distanze, ed avevano una corazza di squame terribilmente coriacea. Shunsui ricordava di aver visto, in un mercato al nord del Paese del Vento, un corpetto di cuoio fatto con le squame di Varano bianco. Per far vedere quanto fosse resistente, il mercante menava fendenti con una wakizashi contro il giubbotto, mostrando come la lama non potesse scalfirlo. In verità, uno spettacolo niente male. Le tane più vicine di Varani bianchi distavano 10 chilometri dal Villaggio. Il che voleva dire circa 5 minuti alla sua velocità, sebbene il deserto rallentasse i suoi movimenti. Una volta arrivato sul luogo, le tane apparivano come enormi buchi tra le dune sabbiose. Shunsui aveva sentito troppe storie su quegli animali per non esserne almeno un po spaventato. Oltre la loro forza fisica, il loro morso poteva trasmettere qualcosa come 40 malattie diverse. Così che se, quand'anche qualcuno fosse riuscito a scappare all'animale, sarebbe stato ucciso dai batteri, e quindi mangiato dal varano in seguito ad un lento inseguimento. A quegli animali non dispiaceva mangiare le carogne.... Entrare era fuori discussione, ma Shunsui poteva contare su Gekido. La marionetta entrò nelle ombre della tana più vicina, sperando di trovare una tana piena. La fortuna era dalla loro parte. Un enorme varano di 300 kili stava riposando disteso a terra. Le sue dimensioni erano nella norma, il che voleva dire che era semplicemente gigante. Innanzi tutto, e senza tanti complimenti, la marionetta sollevò il braccio sinistro e scagliò una selva di proiettili contro la bestia. I dardi non gli recarono alcun danno, ma servirono a svegliare ed ad allarmare la bestia, la quale attaccò immediatamente l'intruso. Gekido schivò agilmente tutti i colpi con le zampe della creatura, fin quando questa non decise di morderla. A quel punto, la marionetta frappose una delle sue braccia destre. Il morso del Varano strappò l'arto di legno tra le fauci irte di denti. Esattamente... In quel momento, le due carte-bomba nascoste all'interno dell'arto detonarono, facendo saltare la testa dell'animale in un sol colpo. Il corpo di quello crollò a terra, mentre la marionetta e tutta la caverna, vennero ricoperti si sangue e materiale cerebraleScusami bestione...normalmente sarei stato più discreto. Con una rapida rotazione sull'asse, Gekido utilizzò la coda per aprire un taglio nella pancia del varano e infilò le rimanenti tre braccia alla ricerca di quello che serviva al marionettista. Recuperata la cistifelela dell'animale, Shunsui si affrettò nuovamente verso Suna.

    [...]



    Quandò Shunsui tornò sul tetto, lanciò sul bancone davanti a Febh la cistifellea del Varano, per catturare la sua attenzione. Osservando il genin, l'otese avrebbe visto che sotto il braccio si portava dietro quella che sembrava una batteria e dei cavi elettrici. Senza rivolgergli la parola, il marionettista prese il contenitore con la pianta e l'appoggiò sul bancone. Quindi collegò un paio di cavi all'estremo della batteria, ed immerse i cavi, collegati a delle barre metalliche, nell'acqua. Muovendo una delle manopole che si trovavano sul quadrante dell'equipaggiamento elettrico, il genin iniziò a far variare il potenziale della macchina, fin quando delle bollicine non comparvero su uno dei due pezzi di metallo che aveva inserito nell'acqua. Semplice elettrochimica di base. Con un potenziometro posso scindere l'acqua in idrogeno ed ossigeno. L'ossigeno puro si accumula su uno degli elettrodi sotto forma di bollicine che, a contatto con la pianta, dovrebbero farle produrre il veleno. Una variazione di quella tecnica veniva utilizzata per produrre rivestimenti in metallo di molti oggetti di uso comune ed armi. Per questo Shunsui la conosceva bene. Dopo poco tempo che la macchina era in funzione, una sostanza violacea iniziò a comparire dove le bollicine di ossigeno entravano in contatto con le foglie. La sostanza, più densa del'acqua, iniziò a depositarsi sul fondo. Un colpo di fortuna: così era più facile separarli. Quando ce ne fu abbastanza, il genin prese uno spiedo mentre, allo stesso tempo, fece scattare una delle provette che Febh aveva sul bancone nelle sue mani, sfruttando un filo invisibile di chakra. Con lo spiedo forò il fondo della bacinella, il tanto che bastava per far uscire verso il basso tutto il veleno che si era depositato, e lo raccolse nella provetta. Quindi richiuse il foro con lo stesso spiedo. Poggiando la fiala con il veleno di fianco alla cistifellea di varano, disse: Come lo estraiamo il veleno dalla cistifellea?
     
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    La Buona Volontà di un Sunese

    Shunsui era appena sparito alla ricerca di ciò che poteva salvargli la vita mentre lo Yakushi, da buon samaritano, considerava almeno di sfuggita l'idea di lasciar perdere tutto e filarsela per farsi i fatti suoi...dopotutto aveva appuntamento da Hoshi, anche se questo il Chikuma non lo sapeva. Tuttavia l'altro pensiero, quello sfuggente ma di cui non riusciva a disfarsi, gli ricordava che forse questa era l'occasione giusta per completare il suo grande esperimento. La birra avvelenata era qualcosa di estremamente avanzato nel campo dei veleni, ed aveva mosso quel pò di ispirazione che lo Yakushi da sempre covava per questi argomenti, nemmeno la capacità di avvelenare o causare danni in generale fosse un suo talento naturale. Già che sono qui e che quell'assassino fallito mi ha stuzzicato...beh, potrebbe essere l'occasione buona. In fondo Suna non avrà nulla, ma è il top quando si tratta di veleni. Parlava tra sè e sè, scendendo con un salto dal tetto e preparandosi ad allestire un piccolo laboratorio per distillare la morte. E non voleva essere un eufemismo.

    Quando Shunsui tornò la prima volta con l'edera dentro la tanica lo Yakushi aveva ormai piazzato diversi tavolini sul tetto, alcuni alambicchi e degli spargifiamma, anche se non c'erano fornelletti a gas nè affini sul posto. Nel tavolo davanti a lui poi aveva sistemato alcune provette quantomeno bizzarre d'aspetto, contenenti forse degli ingredienti particolari di cui comunque non avrebbe minimamente parlato al ninja di Suna. Nello specifico c'era una provetta contenente quella che sembrava una scheggia metallica, forse la punta di un coltello; poi un'altra conteneva qualcosa che sembrava essere il guscio frantumato di qualche uovo dai colori bizzarri, che emenava un sottile fumo verdastro dall'aria affatto rassicurante. La terza provetta conteneva qualcosa di nero e pulsante, che certo non era normale fango ma piuttosto pareva simile al sangue. L'ultima provetta era interamente in oro, o almeno in un qualche minerale dorato, mentre all'interno, non visibile dal di fuori, ardeva del sangue incandescente e carico di chakra, ottenuto quasi un anno prima nella terribile lotta contro il demone a quattro code.

    Ah, la hai tenuta viva senza che toccasse l'aria. Buon piano, ma come pensi di estrarre la linf...? Inutile chiedere, quello era già sparito alla ricerca del secondo ingrediente, quindi Febh si limitò a fare spallucce, tornando a sistemare le cose che gli servivano, recuperando anche qualche erba dal bazaar di sotto e piazzando alcuni solventi in tre bottiglie vuote. Passò almeno mezz'ora prima che Shunsui tornasse nuovamente, col veleno che cominciava a strappare pezzi della sua vitaConsidero che sia passata un'ora e un quarto nella ricerca, mentre le tue conoscenze hanno permesso di ridurre la "lezione" a solo mezz'ora.
    Quindi il tuo Timer è a due ore e un quarto. Il PG ha Mal di Testa e Prurito importante. Fra un quarto d'ora, quindi durante la ricerca del terzo ingrediente avrà febbre, tachicardia e impossibilità di impastare chakra, e questo chiaramente complicherà le cose.
    , ma ebbe una buona idea per separare la linfa dalla pianta assassina, dedicandosi poi al corpaccio del Varano Bianco. Basta tagliare la pancia e frullare la cistifellea, se poi ha calcoli l'effetto è maggiore, ma meglio se a quello penso io e tu ti dedichi agli altri ingredienti. Sentenziò, avvicinandosi al maestoso rettile con un Kunai alla mano che danzava agilmente tra le dita.

    Dunque, il veleno minerale che ci serve sarà un pò complesso. Anche qui ci sono tre possibili ingredienti da queste parti. Il primo è la polvere di un cristallo di sodio e zolfo. Normalmente una simile formazione non si viene a creare se non in particolari condizioni di pressione elevata e soprattutto non deve essere mai e poi mai esposta all'acqua, nemmeno una goccia nè la minima quota di umidità o esplodePotenza 20, pensa che può bastare la presenza di una goccia di sudore entro cinquanta centimetri e BUM. L'effetto principale è la tachicardia, se usato per un veleno. Il secondo è un fango ricco in silicati, tipicamente lo si trova nelle zone che sono state sottoposte a molti Katon...ma essendo un fango chiaramente dovrà essere un posto umido. A furia di assorbire chakra l'esposizione ai fumi di questo fango, se riscaldato, causano un disequilibrio negli impasti. Il problema è che va raccolto e tenuto a temperature molto vicine allo zero, altrimenti rilascia i fumi entro cinque minuti e capisci bene che potresti non fare in tempo a tornare. Il più raro e complesso da ottenere è un diamante. Normalmente i diamanti sono minerali inerti, non certo velenosi da soli, ma questo particolare diamante è noto anche come Occhio di Vipera. Ce ne sono pochissimi esemplari perchè si trovano dentro rocce ad almeno cinquanta metri di profondità nelle parti più calde del deserto...anche se potrebbero essercene in giro per Suna, magari in qualche collezione privata, di solito chi lo possiede se ne vanta quindi potresti aver fortuna. Dicevo, di base è inerte, ma la sua particolare composizione cristallina reagisce ai Futon in maniera insolita, disgregandosi in una polvere nera a base di carbonio che fa marcire alcuni tipi di cellula. Il guaio è solo trovarlo e ottenerlo, visto l'elevato valore monetario...ed evitare di applicarci una pressione superiore a quella di una piuma perchè potrebbe perdere in purezza e diventare inutile.

    Nel mentre aveva sventrato la lucertola con perizia, recuperando la preziosa cistifellea senza sporcarsi con nemmeno una goccia di sangue (abile uso del chakra repulsivo, più che capacità chirurgiche, dato che il taglio era preciso ma tutt'altro che piccolo) e la stava portando al tavolo con gli altri ingredienti. Per i veleni sintetici invece ci potrebbe essere qualche problemino, perchè sono quelli meno presenti a Suna, che invece abbonda di veleni naturali. I sintentici sono più frequenti a Oto perchè creati a tavolino e magari impiantati negli animali, ma qualcosa dovresti trovarlo anche da queste parti. Sospirò. Sfortunatamente non ho grandi indicazioni per questo genere di veleni nelle terre Sunesi, quindi ti dovrai ingegnare per trovare una sostanza sintentica che provochi alte temperature. Se proprio non trovi nulla proveremo senza, ma non posso garantire sull'efficacia.

    Questo era quanto, il ragazzo doveva sbrigarsi!
     
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    Un distillato di morte
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    Ed infine i sintomi erano arrivati. In realtà, già mentre stava estraendo il veleno dall'edera, Shunsui aveva iniziato a sentire qualcosa. Il prurito agli arti alle mani iniziò in sordina all'inizio, per poi non smettere più. Era come se diverse zanzare lo avessero punto ripetutamente, così che un'irrefrenabile voglia di grattarsi iniziò ad insinuarsi nei suoi pensieri. Il mal di testa venne dopo. Partì come una fitta dalla tempia destra, che poi si diramò a tutto il lobo del medesimo lato. Shunsui odiava i mal di testa. Se gli faceva male la testa gli veniva automaticamente la nausea, ed ora la combinazione mal di testa, nausea e prurito stavano completamente azzerando la sua concentrazione. Eppure Febh continuava a parlare: ora erano passati ai veleni minerali. Come al solito, il jonin gli propose una lista di ingredienti estremamente difficili da trovare, il che aggiunse frustrazione allo stato psicologico pessimo in cui il genin si trovava.Certo mai una cosa facile...mi stai davvero suggerendo di andare a rubare un diamante a casa di qualcuno? Il diamante era da escludere. Gli oggetti costosi sono spesso anche ben difesi, e le sue condizioni fisiche non gli permettevano di combattere, soprattutto considerando che, di lì a poco, il veleno avrebbe dovuto farlo sentire ancora peggio. Non mi viene in mente nulla per il fango...ma il cristallo di sodio forse so dove trovarlo... Infatti, un notevole accumulo di quel minerale era stato recentemente trovato all'interno di una miniera di sale. Le miniere di sale sono luoghi naturalmente molto asciutti, e dove l'umidità è bassissima. Tuttavia, era accaduto che un minatore, nello svolgimento delle sue mansioni, avesse scoperto un filone del minerale esplosivo. Fortunatamente, aveva portato in contatto con l'aria solo un piccola porzione della sostanza, la quale aveva detonato, essendo il prossimità del vapor acqueo rilasciato dal sudore dell'uomo. Solo il minatore più vicino era stato ferito a seguito dell'incidente, ma la miniera era stata momentaneamente chiusa per iniziare i lavori di messa in sicurezza.

    Tuttavia maggiori problemi dovevano ancora arrivare. Sui veleni di natura sintetica, Febh non aveva alcuna idea circa dove incominciare. Shunsui lo guardò mezzo allibito, ma di fatto non poteva farci nulla. Era già tanto che l'otese conoscesse in maniera così approfondita i veleni che si potevano trovare a Suna. Ok me la vedo io...hai un contenitore ermetico?

    [...]



    Arrivare alla miniera di sale fu un vero supplizio. Il prurito si era esteso anche ai piedi, ed ogni passo che il genin faceva incrementava la sensazione di fastidio, a causa dello sfregamento con le scarpe. Per alleviare la sua condizione, il genin aveva rivestito la superficie dei piedi con il chakra repulsivo, così che il materiale delle scarpe non fosse più a contatto con la pelle. Inoltre, si era legato le mani con dei fili di chakra, per evitare di grattarsi involontariamente. In movimento, la nausea la sentiva di meno, ma il mal di testa non accennava a diminuire. Per sua fortuna, l'accesso alla miniera non era guardato e non dovette fare molto di più che forzare una recinzione metallica. C'era diversi accessi al sotto suolo e, da ognuno di essi, si potevano vedere rotaie e carrelli trasportatori. Per il resto, il luogo era deserto. Shunsui non dovette far altro che seguire i cartelli che indicavano di non proseguire verso quella direzione.

    L'aria all'interno della miniera era difficile da respirare, forse perchè era così asciutta, ed aveva uno strano odore. Non che Shunsui ci stesse prestando davvero attenzione. Ormai tutti i suoi pensieri erano indirizzati ai suoi dolori. Uno nuovo si era aggiunto alla lista: le ossa gli avevano iniziato a far male. E non dovette nemmeno toccarsi la fronte per capire che la febbre gli si stava alzando. Inoltre, iniziò ad avere problemi nel controllare il flusso di chakra diretto ai piedi, per mantenere il chakra repulsivo, nonchè quello che stava adoperando per manipolare i fili di chakra. Questo diavolo di veleno a breve non mi permetterà nemmeno di mettere in atto il mio piano... Shunsui aveva trovato l'interruttore generale, quindi potè muoversi nella miniera attraverso cunicoli illuminati, piuttosto che bui, il che fu una gran cosa. Ad un certo punto, arrivò davanti un segno di divieto che recitava: "pericolo di morte. Non attraversare." Esattamente quello che sto cercando. Evocando Gekido, ne prese il controllo e lo mandò in avanscoperta, fino a raggiungere il luogo dell'esplosione. La marionetta si muoveva a scatti a causa delle sua mani tremolanti e dello scarso controllo sui fili di chakra, ma per quello che avrebbe dovuto fare sarebbe stato più che sufficiente. Il luogo dell'esplosione era fin troppo chiaro. Le pareti fatte di sale della miniera avevano cambiato colore, passando ad un rosso arancio, dove il calore della reazione chimica era più intenso. Stando a distanza, Shunsui manovrò Gekido affinché questa prendesse un piccone da terra ed iniziasse a colpire la parete nel punto dove l'esplosione era avvenuta. La marionetta sferrava colpi sgraziati e pesanti, impiegando tempo a compiere movimenti che altrimenti avrebbe effettuato in una frazione di secondo. Tuttavia, Infine tutto il sale venne rimosso, ed il minerale che Shunsui stava cercando emerse. Uff almeno non è già esploso.... Un ultimo colpo permise alla marionetta di staccarne un pezzetto, che venne immediatamente sigillato nel contenitore ermetico. In quel modo poteva portarlo in giro, senza preoccuparsi che l'aria umida vi entrasse in contatto. Ripose tutto nella sacca porta oggetti e richiamò Gekido, quindi si avviò verso l'uscita. Ma ci fu un problema. La febbre gli era salita ed incominciava a sentirsi davvero molto debole. Sembrava che qualsiasi parte del suo corpo gli desse fastidio, e non riusciva nemmeno più ad utilizzare il chakra per ignorare il dolore. Nemmeno si accorse di cadere, sebbene realizzò che qualcosa di appuntito gli penetrò nel braccio sinistro. Accasciato a terra, voltò la testa e vide che la punta di un piccone poggiato a terra gli era entrata per cinque centimetri nel braccio, evitando l'osso. Il dolore del taglio fu una spiacevole aggiunta alla sua condizione. Cazzzooooo...! Merda....!! Rialzandosi -operazione al limite delle sue forze - rimosse il piccone a denti stretti, e premette con la mano destra sulla ferita. Fortuna volle che nelle vicinanze ci fosse una cassetta medica, così riuscì a trovare del disinfettante e delle bende con cui realizzo una fasciatura di emergenza. Non osò prendere un tonico di cura, temendo che i suoi effetti potessero amplificare quelli del veleno, oppure neutralizzare l'antidoto che stavano cercando di produrre. Ficcò nella borsa bende e disinfettante ed uscì da quel posto infernale.


    [...]


    Dopo un po' di tempo, Shunsui riuscì a far ritorno dal jonin otese. Saltare sull'edificio, o utilizzare il chakra adesivo per salire il muro era oltre le attuali capacità del genin, quindi usò le scale. Ansimante per lo sforzo, posò sul tavolo il contenitore con il sale:Questo è tutto....uff...quello che ....uff...ho trovato....per quello sintetico...ah....bho...non so che dirti...però...aspetta... Un pensiero improvvisamente lo aveva investito. Forse erano le allucinazioni per colpa della febbre, ma si rivide mentre leggeva uno dei suoi libri sui veleni. In particolare, stava leggendo dell'iodoformio:

    CITAZIONE
    è una sostanza d'un bel giallo di solfo, d'un odore forte e caratteristico, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool,
    nell'etere, nel cloroformio, nella, benzina, glicerina, negli oli fissi e volatili....

    L'avvelenamento è ordinariamente causato da medicature allo iodoformio di ferite, piaghe, scottature...

    Si possono distinguere [i sintomi] in generali e locali. I primi consistono in anoressia, lingua impaniata, sapore di iodoformio in bocca. Compaiono in seguito disturbi nervosi: agitazione, insonnia, delirio. Il polso è piccolo e frequente. Nei casi più gravi si osserva grande esaltazione, allucinazioni, delirio, polso frequentissimo, stato subfebbrile o febbre alta, perdita della coscienza, morte nel più grave collasso. La durata di questi sintomi può variare da un giorno ad oltre un mese...

    Trova impiego come antisettico e disinfettante...

    Tornando in sè, frugò nella sua sacca porto oggetti alla ricerca della boccetta di disinfettante che aveva preso alla miniera. Controllando i componenti, scoprì che proprio iodoformio.Che fortuna... Poggiò la boccetta sul tavolo, spiegando a Febh il suo contenuto. Che cosa....facciamo...ora...Febh?


    Materiale preso da Veleni ed Avvelenamenti di Costante Ferraris =) Sto quasi studiando per questa giocata ahahha
     
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    Confessioni di una Mente Pericolosa [cit.]
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    Sushi-kun era nuovamente andato, dicendo di sapere dove trovare i pur rari cristalli esplosivi, mentre lo Yakushi cominciava i preparativi per il suo composto. Non avrei mai detto che avrei trovato l'ingrediente più adatto in questo modo. A volte il destino fa davvero sorridere. Parlava da solo come un folle, ma questo non era un problema per la sua testa bacata, e comunque una volta tanto era concentrato su qualcosa di realmente interessante: la creazione del suo veleno definitivo! L'idea gli era venuta dopo aver sfidato e sconfitto, pur senza ucciderlo, l'ennesimo avversario che si professava immortale. Non importa quanto li riducesse male, quelli tornavano sempre e comunque, a volte persino più forti di prima...e questo era una seccatura a cui intendeva porre rimedio. Certo, era rimasta a lungo un'idea senza attuazione, perchè privo dei mezzi adeguati, almeno fino a quando, ancora chunin, aveva svolto una missione segreta per conto del Kokage e del suo Clan, con l'uccisione di un nukenin che brandiva un coltello maledetto, capace di uccidere specificatamente gli immortali. Febh lo aveva battuto e aveva distrutto l'arma...conservandone però una scheggia della lama, colto dall'illuminazione: quella poteva essere la base per il suo Veleno Definitivo.

    Ma ancora mancavano molti elementi per completare la sua opera: servivano veleni molto ricercati da mescolare per creare una base, e svariati catalizzatori che potessero amplificare il potere di quel metallo maledetto senza danneggiarlo. Poi era venuta, quasi un anno prima, la sconfitta del Kokage, ancora un segreto per gran parte del continente. Febh aveva preso per sè il corpo del defunto Orochimaru Rinato, estraendone il sangue e la Tenebra, la misteriosa sostanza che aveva appreso a manipolare, ottenendone un filtro: l'essenza di una creatura immortale, per rendere perenne l'effetto del suo veleno. Nemmeno due mesi dopo, nella lotta per catturare lo Yonbi, lo Yakushi era stato l'unico capace di ferire la creatura con le sue armi, nello specifico la snake sword sulla quale erano rimaste poche, preziose gocce del sangue di Bijuu. Lo aveva raccolto mentre tornava verso Oto con la creatura sigillata e vi aveva aggiunto dell'anticoagulante estratto dai serpenti che formavano il corpo di Orochimaru, così che non si seccasse e perdesse le sue proprietà. La combinazione però era troppo potente e calda per essere conservata e ogni pochi giorni distruggeva completamente i contenitori in cui la metteva, costringendolo a continui accorgimenti per evitare di perdere quel sangue incandescente...almeno fino agli eventi di Kawakin, dove si era procurato fortuitamente un metallo abbastanza resistente da poter contenere il sangue di Bijuu, una volta lavorato. Quel sangue avrebbe conteneva abbastanza chakra da energizzare il suo veleno senza alcun problema, per tutto il tempo necessario, così da potenziarne gli effetti. L'ultimo ingrediente era venuto sempre per caso durante la visita alla Corte di Kusa, quando l'Hokage aveva trovato e purificato la piccola Kushami, un drago verde. Febh non aveva mai visto un veleno di origine animale tanto potente quanto quello che imbibiva il guscio della creatura e si era assicurato di prenderlo come catalizzatore, conscio che avrebbe decuplicato le capacità della sua creazione.

    Mancavano solo due catalizzatori, secondo il suo progetto, e uno era nella birra avvelenata che gli avevano servito. Un buon veleno, ben mescolato ma nulla di eccezionale in realtà, se non fosse stato per quella birra stessa, il cui alcool era qualcosa di diverso da qualunque altro avesse assaggiato: era come se la bevanda alcoolica di base, la birra, avesse capacità sovrannaturali che nemmeno la sua perfetta analisi chimica interna riusciva a comprendere, ma fondamentalmente creava una base capace di legare e armonizzare le altre sostanze in essa miscelate, accentuandone tutti i punti di forza. La cattura dell'attentatore era anche volta al voler capire dove si fosse procurato la birra, non il veleno, ma al momento, a fronte del lampo di ispirazione, tutto era passato in secondo piano. In ogni caso lo Yakushi cominciò a lavorare con la birra avvelenata (ne aveva recuperato una bottiglia) per eliminare, con attenti processi laboratoristici, ogni traccia dei veleni che la componevano così da reperire l'alcool di base, il suo penultimo catalizzatore.

    L'ultimo ingrediente, fortunatamente, era in arrivo. E al pensarci sogghignò soddisfatto.


    Quando Shunshui tornò, Febh aveva una nuova boccetta contenente l'alcool accanto agli altri ingredienti particolari, mentre svariate piante, fiori e pezzi di animale giacevano sui tavoli, in parte già processati o scartati. Ah, eccoti! Bene, bene. Ho preparato quasi tutti con la roba che mi hai portato, e poi c'è polvere di Bacche Bianche dell'Arbusto Nero, crescono nel deserto e si usano per cucinare, ma tritate e messe in alcool diventa un forte lassativo. Invece quella è semplice noce moscata...sai che mangiandone una intera si rischia la morte? Là invece ho veleno di scorpione, nulla di eccezionale ma fa da buon legante quando combini veleni minerali e sintetici. Poi... avrebbe continuato per ore se non lo avesse fermato, e intanto l'avvelenamento peggioravaAppena arrivato e fornito l'ultimo ingrediente cominciano i dolori muscolari e la tua capacità di movimento diviene praticamente nulla, ma la capacità di attenzione rimane uguale, per quanto tu abbia ancora la febbre. senza che il marionettista fosse in minima parte confortato. Se riportato all'ordine, lo Yakushi avrebbe sbuffato. Uff, uno cerca di trasmettere cultura a una mente interessata ed ecco che le sue speranze vengono interrotte. Bah! Non aveva proprio idea della gravità della situazione, o forse non gli importava poi tanto. Quanto al sintetico? Che hai trovato? Sale? Ma non hai imparato nulla delle cose che ti ho spiegato allora? Reagì con irritazione, ma fortunatamente l'altro ebbe un guizzo d'intuizione. Oh! Ottimo! Vedi, mescere veleni alla fine è al 50% conoscenza delle sostanze, al 10% precisione nella mescita e al 40% immaginazione. Puoi trovare veleni in ogni cosa, basta tenere la mente aperta e creativa, e apprendere l'arte di arrangiarsi con quel che si ha. Non sottovalutare mai le cose umili, possono essere letali almeno quanto le armi leggendarie. Pensa, persino nel nostro stesso corpo ci sono sostanze che vengono prodotte solo in determinate condizioni psicologiche, come la gioia o la paura, o anche quando la paura diviene coraggio, e sono talmente potenti che ne bastano quantità infime per avere effetti micidiali. Concluse così la sua filippica, prendendo l'ultimo dei quattro ingredienti fondamentali. E ora passiamo alla mescitura, si?

    Una goccia di sangue e evocò sul tavolo una piccola lucertola rossa, non più lunga di un avambraccio, coda inclusa. Le squame rilucevano di un calore intenso, quasi fossero braci ardenti. Brennblut, mi hai chiamato? C'è uno scontro? Si guardava intorno senza capire, anche se rimase interdetta nel vedere le boccette, gli alambicchi e gli spargifiamma. Febh sorrideva senza parlare, osservando la lucertola quasi fosse un maniaco. Brenblutt...perchè di nuovo gli alambicchi? Io ti rispetto...la roccia solo sa perchè lo faccio...ma ti rispetto. Però io sono un guerriero, Brennblut. Un combattente del mio popolo! Febh continuava a sorridere. Io non sono un fornelletto da campo, Brennblut! Lo capisci, vero? Febh sorrideva anche mentre prendeva la lucertola, la arrotolava e la usava come fonte di calore per il suo esperimento. Il povero Ssalschnell, questo il nome della lucertola rossa, era particolarmente sfortunato nel suo essere ligio al dovere e all'onore al punto da ottemperare a ogni richiesta del suo evocatore. Allora, cominciamo. Tra alcool come base e una serie di accurati dosaggi di tutti gli ingredienti, Febh cominciò la sua opera, aggiungendo a uno a uno i catalizzatori. Ci volle almeno una mezz'ora, durante la quale Shunsui avrebbe iniziato a soffrire delle risate nervose e prive di significato, con somma irritazione dello Yakushi che più volte gli intimò di chiudere il becco. La brodaglia era quasi finita, con fumi neri e tossici che si levavano, colmi di minaccia. Ormai mancano solo due ingredienti. Annunciò, ed in effetti doveva aggiungere solo la scheggia di lama maledetta ed il suo ultimo catalizzatore. Si voltò verso il ninja di Suna, affabile. Quindi a questo punto posso anche dirti che ho mentito. E corredò quelle parole con il pollice alzato

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    Vedi...in realtà non solo non ho la più vaga idea di come si prepari un antidoto per quel veleno, nè ho alcun motivo di farlo. Fece spallucce. Della tua vita mi importa poco e nulla, ma dentro la birra c'era una sostanza che ho cercato a lungo, necessaria per la creazione di un veleno a cui lavoro da parecchi anni. Questo mi ha aperto a un'opportunità: ti ho visto e ho fatto in modo che tu venissi avvelenato, perchè ora l'ingrediente finale per il mio veleno...sei tu. Ci fu un sorriso malvagio sul suo volto. Inutile che provi a scappare, anche al pieno delle forze non saresti nulla contro di me. E intanto cominciò ad avvicinarsi, con un Kunai che gli era guizzato nella mano. Il sangue di un uomo in punto di morte è l'elemento catalizzatore di cui ho bisogno per concludere il mio preparato. La paura della fine che si avvicina è l'elemento essenziale, quindi mentre sei a terra, agonizzante e sofferente, preparati ad accogliere la morte come ultimo atto violento. Non ho invitato io l'assassino, ma voi di Suna lo avete fatto entrare e ha attentato alla mia vita. Non fossi stato io, ora sarei nella tua stessa situazione, quindi mi sembra che la retribuzione adeguata sia che io guadagni qualcosa da questa vicenda, e che un sunese paghi per gli errori del suo villaggio. Spiegò con distacco, mantenendo quel lieve sorriso minaccioso. Quindi, Sushi-kun...ora muori per me, preferisco non ucciderti io perchè più sei vicino alla morte per il veleno e più il tuo sangue carico di paura sarà puro ed efficace.

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    Suna


    C'era tutti: il veleno animale, vegetale, minerale e quello sintentico. All'inizio Febh aveva storto un pochino il naso vedendo cosa il marionettista gli avesse portato, ma si era ricreduto subito. Del resto, Shunsui non aveva più le forze per muovere un passo. Aveva gli occhi rossi e lucidi e stava tremando per via della febbre. Si accasciò a terra, contro il parapetto del tetto, sentendo che le gambe non lo sorreggevano più. Il malessere era totalizzante. Non c'era un parte di lui che non stesse urlando di dolore: dalla testa ai muscoli, il suo corpo sembrava essere una macchina di tortura creata perchè la sua mente uscisse fuori di senno. E lui era vicino a perdere completamente la ragione. Datti...una....mossa.... avrebbe detto, stringendo i denti, interrompendo qualsiasi cosa il jonin del Suono gli stesse dicendo. Febh non prese molto bene l'interruzione, ma iniziò finalmente l'opera della mescolatura. Shunsui osservava febbrile i movimenti del jonin, più interessato a capire quando quella fase stesse per finire, piuttosto che prestando attenzione ai vari movimenti abili del ninja. Fa che finisca presto...fa che finisca presto... Aveva le braccai strette intorno al busto, cercando di farsi caldo in una giornata con una temperatura di 30 gradi centigradi. Aveva da tempo smesso di combattere il prurito, sebbene i fili di chakra gli impedissero di adoperare le dita per grattarsi. Il genin si sfregava piano con gli avambracci, cercando allo stesso tempo di alleviare le sensazioni di freddo e di prurito. Febh continuava a mischiare elementi, a riscaldarli - aveva addirittura evocato un lucertola per quel lavoro ingrato - e la procedura che stava eseguendo sembrava non aveva più fine.

    Il crollo mentale del genin arrivò quando le prime risate iniziarono ad uscire dalla sua bocca senza che lui ne avesse alcun controllo.Ahahahha....Ahahahhaha....ahahahil terrore iniziò ad impossessarsi dei suoi pensieri. Era arrivato alle ultime fasi della manifestazione degli effetti del veleno. Febh era stato chiaro, e tutto quello che aveva detto si era avverato, fino a quel momento. Il mal di testa, il prurito, la febbre ed ora le risate.AHahahaha....Ahahahahh...AHahha Dio come odiava quelle risate. Di lì a breve sarebbe arrivato il vomito, prima di cadere in uno stato semi comatoso di incubi orribili. E poi la morte. Diavolo come si poteva morire così? In uno sprizzo di lucidità si ritrovò a pensare:C'è ancora speranza...abbiamo tutti gli ingredienti...presto l'antidoto sarà pronto....ahahahhaha Sì, c'era ancora speranza, ci doveva essere ancora speranza. Intanto Febh inserì nella miscela che aveva preparato una strana scheggia di metallo, che Shunsui vide sfumata per colpa delle lacrime che le risate forzate gli stavano provocando. E poi il jonin iniziò di nuovo a parlare. Con crescente sgomento, il marionettista vide ogni sua speranza venir massacrata mentre Febh gli spiegava che era stato tutto un inganno. Non il veleno. No, quello era vero come vere erano le sue condizioni. Ma il jonin del Suono non aveva mai avuto intenzione di curarlo. Anzi, la morte di Shunsui e la sua disperazione lo avrebbero reso l'ingrediente perfetto per completare la sua formula. La cosa peggiore era che lo sguardo dell'Otese era mortalmente serio. Terrificante. ahahhahah....ahahaha...Le risate si fecero ancora più convulse e rumorose. Shunsui avrebbe voluto scappare, ma ormai il suo corpo non si poteva più muovere. Ora che ogni speranza si era infranta, non provava altro che la totale disperazione.ahahahhaahahha.... Sarebbe morto così, in un mare di risate, ucciso da un veleno mortale nascosto in una bottiglia di birra e per mano di un otese. Ahahahhaha....ahahahha Dio come odiava quella risata forzata, quella condizione impossibile e l'incapacità di difendersi. Febh si avvicinò con fare pericoloso, minacciando con la più banale delle armi ninja. Fu in quel momento, quando la disperazione si insinuò nei recessi più profondi del suo animo fino a corrompere l'essenza stessa del suo essere vivo, che qualcosa accadde. ahahahahhaLui era spacciato, finito, un corpo che respirava, ma non avrebbe lasciato quella terra senza fare nulla. Mentre il suo carnefice si avvicinava, con la vittoria in pugno, il chakra del marionettista, maldestramente controllato, venne mandato alle cartebomba che aveva nell'equipaggiamento. Due per la precisione. A quel punto, a Shunsui non interessava più se quell'attacco avesse potuto o meno danneggiare il mostro che si era trovato di fronte. Nella disperazione, sapeva solo che morire, senza nemmeno tentare di far qualcosa, era inaccettabile. ahahahahha....ahahahahha rise forte. Di lì a poco le cartebomba sarebbero detonate, facendo saltare in aria lui e quella testa di cazzo dell'otese.ahahahha...ahahahharise forte un'altra volta. E per la prima volta, rise di gusto.


    Questa volta mi devi salvare sul serio :dappa:
     
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    Quello rideva, e rideva e rideva, febbricitante e incapace di muoversi, alla totale mercè dello Yakushi in avvicinamento, serio come solo un boia può esserlo, eppure quando ci fu quell'ultima risata, quella dal tono appena più deciso, con tanto di sguardo che brillava nonostante le nebbie della spossatezza, proprio in quel momento Febh Yakushi si mosse così rapido da superare i sensi del genin, o comunque apparirgli solo come una macchia sfocata che svaniva dopo il primo battito di ciglia [Azione 1, 2, 3, 4 e EXTRA]Statistiche: Velocità Nera +8 tacche

    Corpo Perfetto +3 Vel, -3 For
    Impasto ½ Basso +2 Vel ciascuna azione
    Moviementi Repulsivi + Stile di Combattimento Perfetto: +3 Vel - ½ Basso

    Armi Repulsive + Controllo del Chakra Esteso

    Extra da Assalto Perfetto legato al Controllo del Chakra repulsivo
    . In meno di una frazione di secondo la sua lama avrebbe tagliato via la sacca porta armi del ragazzo, respingendola lontano al contempo, mentre altrettanti movimenti avrebbero squarciato le sue tasche visibili, riversandone ed allontanandone il contenuto senza che nemmeno le toccasse, dimostrando di riuscire ad estendere le proprietà repulsive del chakra oltre il limite della sua pelle. Eccellente! Esultò, mentre si frapponeva a far da scudo al sunese col suo corpo quando comprese che stava arrivando l'esplosione. Era ancora nel loro raggio d'azione, ma la sua tecnica di guarigione annullò ogni danno senza il minimo problema, anche se finì per rovinarsi gli abiti da beduino (poco male, ne aveva altri) [Tecnica]Guarigione Yin delle Ferite - In'yu Shometsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, attivando la rigenerazione nella zona dove subirà il colpo, può ridurre i danni. La riduzione della potenza dell'offensiva è pari a 20 ogni livello nella tecnica speciale posseduto. La potenza può essere annullata, lasciando illeso l'utilizzatore. L'utilizzatore non subirà mai status dall'attacco subito. Riutilizzare questa tecnica rende Affaticato l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Richiede Tecnica della Rigenerazione I]

    [Da genin in su]
    . Ottimo davvero! Annunciò mentre si rialzava, lasciando che la lama del Kunai scorresse sulla pelle del ninja avvelenato. L'ingrediente che mi mancava...oltre alla possibilità di detossificare quel veleno.

    Si affrettò a tornare alla sua creazione, lasciando che le gocce di sudore raccolte dalla pelle di Shunsui scivolassero all'interno. Ci fu una reazione improvvisa e luminosa, col fumo nero che venne richiamato tutto all'interno del piccolo paiolo in cui stava elaborando, per poi convertirsi in una nebbia biancastra che ricordava un volto umano sofferente, quasi uno spettro che estendeva le sue mani diafane sul mondo. Si...esattamente come previsto. Sei stato bravo! Certo, un pò tardo, ma bravo! Intinse il Kunai nel veleno appena creato, mescolandolo con una goccia del suo stesso sangue, quindi si avvicinò al Sunese. Stai per iniziare a vomitare, quindi non posso dartelo per bocca. Spiacente. E conficcò la lama nella spalla di Shunsui Abara. Il mio veleno sarà tale solo fra qualche giorno, deve riposare al chiuso. In questa fase, al contrario, è un potente antagonista recettoriale per qualunque sostanza, ma incapace di fare danno. Disattiverà tutti gli effetti del veleno che hai in corpo mentre il mio sangue carico di chakra guaritore lo farà sparire nel nulla. Avessi portato ingredienti più pregiati l'effetto sarebbe stato istantaneo e magari avresti avuto anche degli effetti positivi per qualche giorno, come una droga stimolante o una parziale immunità ai veleni, ma dovrai accontentarti.

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    Pochi secondi e la febbre scese magicamente, e così il prurito, le risate e persino il mal di testa. Non rimase nulla eccetto il dolore pulsante della ferita alla spalla. Ora che ci penso potevo anche procurarmi una siringa nel frattempo e evitare di ferirti...vabbè. Fece spallucce, tutt'altro che intenzionato a scusarsi, e poi diede un pugno bonario sulla testa del ninja di Suna. Comunque sei prevedibile, allocco. E dire che avevo appena finito di dirtelo, se solo fossi stato tanto sveglio da ascoltare. Le sostanze più potenti in assoluto su noi esseri umani sono quelle prodotte dal nostro stesso corpo. La paura genera adrenalina, il piacere genera endorfine. E quando qualcuno prende la paura e la trasforma in coraggio...in determinazione...esattamente come hai fatto tu, allora endorfine e adrenalina sono nella giusta proporzione che mi serviva per finire il mio distillato. Si voltò ad indicare il suo capolavoro. Quella che vedi è la morte imbottigliata. Il veleno più potente che si possa concepire...e il catalizzatore che mi serviva era il coraggio di un uomo che sta per morire...la capacità di restare in piedi e determinati anche di fronte alla porta dell'altro mondo: solo così il mio veleno avrebbe potuto creare un collegamento tra il nostro mondo e il prossimo. Fece spallucce. Ma dirtelo e basta non sarebbe servito, e quindi ho dovuto inventarmi questa storiella e sperare che tu avessi fegato. Come ho visto che hai cambiato atteggiamentoRecitazione ho capito che era il momento...immaginavo un attacco o qualcosa del genere quindi ti ho vuotato le tasche, anche se certo non mi aspettavo che fossi così pirotecnico, ecco. Non stette a spiegare che anche la paura, con sudore carico di adrenalina sarebbe stato un buon catalizzatore, anche se di qualità sensibilmente inferiore.

    Cooomunque, ti ho salvato la pelle e ti ho persino insegnato qualcosa di utile. In effetti mi devi qualcosa di più che un incarico. Iniziò a borbottare mentre, riavvicinatosi al suo laboratorio all'aperto cominciava a travasare il veleno nella bottiglia di birra avvelenata (che aveva svuotato nel mentre) Con questo come base poi dovrei riuscire a riprodurlo facilmente. Poi schioccò le dita. Ah, se vuoi puoi chiamarmi Febh Sensei, ora. Sei stato sveglio a trovare quei veleni, se vuoi posso darti qualche altra lezione ogni tanto, mi sembri un tipo a posto, Sushi-kun. Parlava come se non avesse appena cercato di ucciderlo, per quanto fosse una recita, nè pareva consapevole di quanto potesse essere stato profondo il trauma subito dal sunese...o forse non gli importava. Uhm...potrei anche lasciarti una dose di veleno come souvenir...se mi dici dove abiti te la faccio recapitare, sai? Tutto stava a vedere quanto fosse una buona idea dire il proprio indirizzo a Febh Yakushi, che nel mentre aveva pareggiato la lucertola con un semplice "grazie" e ora dava le spalle al Guardiano come se nulla fosse.



    Ma come avrebbe reagito Shunsui di fronte a quei capovolgimenti così improvvisi?

    Edited by Febh - 26/11/2016, 00:24
     
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    Un distillato di morte
    Suna


    Nelle condizioni in cui Shunsui si trovava, non riuscì esattamente a capire cosa fosse successo. I suoi occhi percepirono lo scatto rapidissimo del jonin, ma nulla di più. Avvertì l'aria che gli si muoveva intorno mentre i colpi perfetti dell'otese strapparono tutte le sacche e possibili nascondigli di armi che il genin portava con sè. E poi sentì l'esplosione, molto vicina, ma non così vicina come si sarebbe aspettato. Lo spostamento d'aria ed il botto della detonazione lo investirono senza procurargli alcun danno. Come quello poteva essere, il marionettista non ne aveva idea. ahahah...ahahha Però poi, quando gli avvenimenti rallentarono ad una velocità a lui più congeniale, vide il corpo di Febh, vicino. Così vicino che era l'unica cosa che poteva averlo difeso dall'esplosione. Con gli occhi febbricitanti, il genin osservò il volto dell'otese. Nonostante i vestiti strappati testimoniassero di aver subito la violenza del colpo, lui non sembrava assolutamente dolorante. Anzi, non era nemmeno contrariato. Al più il contrario. Continuava a blaterare che tutto era riuscito perfettamente. Era un peccato che Shunsui non potesse condividere la stessa gioia in quel momento.

    Ancora confuso per quello che era accaduto, dal fatto di essere ancora vivo e per lo star ancora provando un dolore straziante, Shunsui osservò Febh completare il suo veleno definitivo, il quale era, per sua fortuna, anche l'antidoto alla sostanza che gli circolava in corpo. Fu quasi con gioia che Shunsui accettò di essere pugnalato. Chiaramente era solo nella sua testa, ma gli parve di poter percepire il suo sistema essere ripulito, sanato da quella sostanza mortale. Decisamente più concreta fu la quasi immediata scomparsa di tutte le condizioni negative che avevano afflitto il suo corpo. La febbre scese rapidamente, portando la sua temperatura corporea a valori normali, e così anche il prurito ed il mal di testa scomparvero. Shunsui era così sollevato e si sentiva così in forze, che il dolore alla spalla era completamente trascurabile, rispetto quello che aveva sopportato in quegli ultimi minuti. Oh mio dio...sono vivo... Ed in verità non si era mai sentito più vivo di quel preciso momento, in cui era scampato alla morte certa. Aveva l'adrenalina al massimo, era euforico, ed iniziò a ridacchiare tra se e se, coprendosi il viso con le mani. Ma questa volta era una risata calda e liberatoria. Aprendo uno spiraglio tra le dita, guardò il jonin in un misto di gioia e rabbia. Gli tornò il prurito alle mani, ma questa volta era perchè lo avrebbe volentieri preso a pugni. Ed avrebbe fatto bene. In fondo mi ha salvato la vita....Eppure, chissà com'era possibile, il prurito alle mani non gli passava. Questa me la pagherai cara...Febh sensei. Non so quanto tempo mi ci vorrà, ma ti restituirò con gli interessi quello che mi hai fatto passare oggi..io...io ero così vicino a rimetterci la pelle... nonostante il tono fosse progressivamente diventato più forte e sicuro, mano a mano che il genin parlava, alla fine le parole gli morirono in bocca....grazie Febh...io ti devo la vita. Disse con sincerità, mentre si rialzava dalla posizione seduta, ora che la sua immobilità era stata guarita. Ignorando i vestiti maditi di sudore, il genin fece due passi. Era incredibile come l'antidoto ideato da Febh fosse così potente da averlo rimesso in senso in così poco tempo. Era strabiliante. E tutto era stato possibile grazie alle emozioni. Quella, tra tutte le cose che aveva visto in quel giorno, era sicuramente la cosa più importante che aveva imparato. Una lezione che decisamente non avrebbe scordato, considerando come gli era stata impartita. ...morte imbottigliati, dici? Bhè non dubito che sarà un veleno estremamente potente, vedendo gli effetti che ha avuto sul mio corpo, nella sua versione "prematura". Ma esattamente che cosa dovrebbe fare questo veleno? Perchè dovrebbe essere diverso dai tutti i veleni che possono portare alla morte? E soprattutto, perchè lo hai voluto creare? Il jonin era andato incontro a non pochi guai per ideare quella sostanza, e mettere a repentaglio la vita di Shunsui era, oggettivamente parlando, la cosa più facile da mettere in atto - sebbene per lui fosse stata un'esperienza traumatica. Quindi cosa aveva di speciale quel veleno? Se ciò che era accaduto poteva non significare nulla per l'otese, Shunsui era stato profondamente toccato dagli eventi che erano appena accaduti. Se il suo corpo era stato completamente sanato, la sua mente ed il suo spirito ancora vacillavano. Infatti, si poteva vedere da come parlava e si muoveva, e da come i suoi occhi si spostavano vuoti nell'aria, che ancora gli serviva un po' di tempo per riprendersi. E questo, nonostante gli effetti straordinari della sostanza che Febh gli aveva messo in circolo. Però Shunsui sentiva di essere cambiato. Qualcosa dentro di lui si era rotto, sebbene non fosse possibile prevedere in quel momento quali sarebbero state le conseguenze di quel cambiamento.

    Indipendentemente dalla risposta, Shunsui sapeva che non voleva avere nulla a che fare con quel veleno. Per lo meno non in quel momento. Forse se ne sarebbe pentito in futuro, ma aveva preso la sua decisione. C'era un'altra cosa che invece ora lo premeva. Come hai detto, ti devo decisamente più di un incarico, ma per il momento credo che possiamo iniziare con quello. Ti ho detto che avrei preso io la persona che ha attentato alla tua vita, ed intendo rispettare la parola data....chiaramente puoi unirti alla caccia all'uomo...oppure, ora che hai il tuo veleno perfetto, non ti interessa più?
     
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    VII


    Febh stava ancora giocherellando col suo veleno, imbottigliando e mescolandolo ogni tanto, con un modo di fare che appariva casuale ma celava movimenti oltremodo precisi, solo che erano stati ripetuti e affinati così tante volte e per così tanto tempo che parevano ormai quisquiglie agli occhi di chiunque. Certo che mi devi la vita. Ti chiederei anche dei soldi ma so che da queste parti siete messi male...Kurogane esclusi. Borbottò, concludendo il travaso. E comunque è molto semplice: questa è la morte definitiva, in bottiglia. Un veleno concepito specificatamente per spezzare i vincoli che tengono qualcuno in questo mondo. Se si muore sotto il suo effetto, l'anima viene scaraventata nel più nero degli inferni. Spiegò, teatrale come se stesse cercando di piazzare una casa a una giovane coppia in cerca della prima abitazione. Poi sogghignò, coccolando la bottiglia. In sostanza...è un'arma che può uccidere gli immortali e impedire le resurrezioni. Un distillato di morte, appunto. Concluse, tronfio.

    Sai, c'è più gente immortale di quanto immagini da queste parti...oltre a chi è fin troppo attaccato alla vita per i miei gusti. Con questo mi assicurerò di mettere la parola fine a determinate persone ed evitare carrambate a distanza di anni. E cominciò a smontare il laboratorio dove era nato il suo Richiamo dell'Inferno (così lo avrebbe chiamato), quasi dimentico della presenza del ninja di Suna, che comunque insistette ancora, trovando uno Yakushi decisamente più con la testa tra le nuvole, ora che aveva avuto ciò che voleva. Uuuh...in effetti quel tizio è un pò pericoloso, chiunque sia, ma mi è stato utile a modo suo, quindi diciamo che non ho voglia di sprecare energie a cercarlo. Senza contare che ho appuntamento dal Rosso per una bevuta. Anche se lui non lo sa ancora. Borbottò. Quindi lascerò a te e a Suna il compito di catturarlo, sempre che ci riusciate. Ah, sei immune al suo veleno penso in maniera definitiva. Cooomunque...a ben pensarci potrei usare questa storia per liberarmi della vedova se tornasse a scocciare! Ridacchiò. Oh, vorrei proprio vedere che faccia farebbe a sapere di un killer pericoloso dentro Suna. La sua risatina aveva un che di disturbato e malvagio...o di Otese.

    Non che ci sia tutta questa differenza in fondo...

    CITAZIONE
    Grazie della bella giocata e ottimo addestramento, per quanto mi concerne :riot:
    Come inserisci la giocata in Timeline (io considero 0036-08-10 in modo che sia immediatamente successiva al mio ingresso a Suna) passo agli Stemmi :zxc:
     
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