D.E.S.E.R.T.Development of Secret Revolutionary Technologies

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  1. -RexDraco-
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    Il laboratorio degli arpioni volanti


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    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Non era passato troppo tempo dal viaggio ad Okane, dove aveva svolto una missione non di certo fra le più semplici ma che comunque aveva portato a termine. Ed ecco nuovamente, tra le sue mani, un plico con un altro incarico da eseguire. Il ragazzo con particolare attenzione lesse la lettera ricevuta venendo così a sapere quale doveva essere il suo compito: in pratica avrebbe dovuto recarsi al villaggio di Suna, dove avrebbe frequentato dei particolari corsi d'istruzione. All'apparenza un compito abbastanza semplice da svolgere.

    Devo fare lo studente?! Sembra facile...e noioso...a Suna? Di nuovo?! Odio il deserto!

    Il Kuro non sembrava particolarmente soddisfatto del suo compito; anche se più che altro era infastidito di dovere affrontare il deserto bollente una seconda volta, il primo viaggio tra le sabbie gli era bastato ma una missione era una missione e doveva essere svolta. Comunque incrementare le proprie conoscenze poteva essere molto utile, anche in battaglia e salvare magari qualche vita e forse anche per mietere qualche indegna esistenza. Quindi con la sua solita prontezza il genin preparò tutte le cose che riteneva necessarie, in più dei vestiti particolarmente leggeri. Poi si recò al porto di Kiri a prendere il primo vascello disponibile per il continente.

    [...]

    L'attraversamento durò una giornata intera, con un mare abbastanza calmo, tempo trascorso dal nebbioso a meditare e a rileggere le carte relative alla missione, anche se "facile" era sempre meglio prepararsi accuratamente. Terminata la tratta marina lo shinobi affrontò la lunga strada terrestre: correndo, camminando e fruttando i passaggi scoccati a vari viaggiatori e mercati. In poco tempo attraversò le floride pianure della terra del fuoco arrivando al confine con le terre del paese del Fiume, dopo un altro po' di cammino entrò nei territori del Vento. Una landa sabbiosa e bollente piuttosto desolata per gli occhi di uno straniero. Attraversare il deserto fu un impresa abbastanza complicata: sabbia, calore, sole battente, carenza d'acqua; Però il biondo ebbe l'intelligenza e la fortuna di trovare e di unirsi a una carovana di mercati e grazie ad essi riuscì ad affrontare il deserto e giungere a Suna.

    [...]

    Una volta davanti le sempre imponenti mura di roccia il kiriano mostrò alle guardie il lascia passare incluso nella missiva in suo possesso. In oltre una guardia lo accompagnò-scortò al centro di ricerca D.E.S.E.R.T. e al ministero di quel nome tanto originale.
    Il laboratorio si dimostrò essere una struttura piuttosto impressionante anche agli occhi di un viaggiare come Kitori: l'alto edificio centrale nel mezzo di un deserto faceva un certo effetto, per non parlare dell'estensione del sito.

    Che forza! Allora Suna non ha solo sabbia...

    Quando entrato dentro il sito di ricerca, il diciannovenne, si ritrovò in una sorta di "piazza" inaspettatamente super affollata di persone: praticamente un fiume in piena di gente che si muoveva in ogni direzione. Molti individui indossavano camici bianchi da dottore o forse più appropriatamente da scienziato pazzo, altri invece erano sporchi di olio o grasso come dei meccanici. Quello sembrava veramente il regno del caos e della confusione, soprattutto agli occhi di un estraneo. Lo shinobi del paese dell'acqua si sentì un po' confuso da quella sitazione e il fatto di non avere ricevuto molto informazioni non era certamente d'aiuto, l'unica cosa sicura che sapeva era che doveva trovare il suo "contatto" un certo Hoshikuzu Chikuma. Quindi il Kuro si decise a chiedere informazioni a qualcuno: e a chi poteva chiedere? Risposta semplice e ovvia: a una bella ragazza. Per sua fortuna sembravano non mancare. Il giovane si avvicinò con il suo solito bel sorriso e atteggiamento amichevole ad una ragazza piuttosto avvenente. Essa non era certamente a corto di curve, aveva capelli rossicci lunghi fino alle spalle, occhi quasi violetti particolarmente splendenti ed indossava una strana camicetta color uva chiaro.



    Che bellezza! Se non avessi una missione da compiere...
    Mi scusi splendida signorina! Avrei bisogno di un informazione.

    Il fascino del Kenkichi sembrò fare abbastanza colpo, attirando l'interesse della signorina che parve arrossire. Ella con voce quasi angelica rispose:

    Mi dica pure. Se posso esserle d'aiuto.
    Ecco: devo trovare un certo Hoshikuzu Chikuma dove posso rivolgermi o a chi?

    Ma appena la rossa udì quel nome la sua espressione mutò di colpo diventando seria, sembrava ora piuttosto indispettita. Con freddezza rispose dicendo solamente:

    Sezione della Ricerca Balistica.

    allontanandosi subito dopo aver dato quella risposta tanto laconica ma chi caspita stava cercando? Fortunatamente vi erano cartelli ed indicazioni quasi su ogni parete, grazie alle quali Kitori trovò il percorso che doveva seguire. Dopo una camminata di meno di dieci minuti il visitatore giunse alla sezione indicatagli. Improvvisamente il biondo udì un gran vociare che sembrava carico d'entusiasmo e anche tensione.

    Cosa sono urla? Che succede qui?

    Qualcuno gridava ordini a più non posso e a pieni polmoni, c'era un esperimento in corso? Perplesso il nebbioso ritrovatosi in una stanza molto grande, si guardò intorno notando qualcosa di particolare: alle sue spalle una grossa lastra di ferro ammaccata in vari punti, davanti a se a circa 50 metri un marchingegno circondato da varie persone tra cui l'urlatore. In quel momento fu chiaro al ragazzo, riguardando la lastra metallica e la traccia di vernice su essa: quel metallo era il bersaglio di un test balistico.

    Bersaglio?! Ooooh porca d'una geisha zozza!

    esclamò vedendo una specie di arpione per balena scagliato a forte velocità contro di lui. Il Kuro riuscì appena a muoversi di qualche centimetro che il dardo sibilò sopra la spalla destra paurosamente vicino ma fortunatamente senza ferire. Il proiettile impattò brutalmente generando un onda d'urto che spinse il visitatore a terra leggermente stordito. In soccorso del genin accorse un tipo dai capelli rossi, non troppo più grande del kiriano, era vestito in modo curioso. Era lui l'urlatore di prima. Kitori grazie all'aiuto si rimise con fatica in piedi, il rosso era però più preoccupato per i problemi che avrebbe potuto avere.

    Io...Sto bene...Accettò la birra.

    rispose perplesso, una bevanda fredda gli serviva proprio. L'abitante del paese dell'acqua prese la lattina gelata e sorseggiò il liquido degustandone il sapore leggermente amarognolo, un pessimo inizio d'avventura.

    Mmh.. ad ogni modo.. tu chi diavolo sei?!

    Chiese guardandolo il sunense, forse non riconoscendo solo in quel momento l'ospite. Subito replicò lo spadaccino, approfittando del momento per ottenere qualche notizia utile:

    Sono Kitori Kuro Kenkichi, genin di Kiri. Dovrei partecipare ad un qualche corso, cerco un certo Hoshikuzu Chikuma...



     
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