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Avanzando nell'Erba Alta
V
Il vecchio aveva riposato e risistemato la sua arma, e anche io ero discretamente in forze anche se avevo man mano accumulato una discreta ostilità nei suoi confronti. Quando Izumo tornò, oltre a un paio di occhiate storte da parte mia si beccò anche le scudisciate verbali del vecchio cacciatore. Izumocchi, non essere stupido. I cacciatori sono tanti, e con solo me e Yatocchi un attacco frontale sarebbe stato un suicidio, anche andando nascosti e sottovento. Per questo abbiamo camminato a caso per qualche tempo, sperando di attirare un loro drappello e prenderli a poco a poco, magari costruendo una trappola. Io VOLEVO che mi trovassero. Solo che ci hai trovato prima tu. Per quanto l'idea di essere stato usato come esca a mia insaputa non mi andasse per nulla a genio, dovevo ammettere che, a fronte di un numero sconosciuto di cacciatori, attirarne uno o più gruppi nel bosco durante le loro battute, dove chiaramente non andavano tutti assieme per coprire più territorio possibile, era una buona idea. Ma continuava ad avermi fatto irritare non poco.
Il passaggio sui rami potrebbe essere problematico. Mi trovai a dire osservando il mio pingue datore di lavoro, che tuttavia si allisciò i baffi con nonchalance. Uhmpf! Capisco che sarebbe una strategia per i tuoi amici leopardi, ma hai davvero le competenze per un combattimento aereo, Izumocchi? Yatocchi conosce il chakra adesivo...io no ma posso starvi dietro con qualche piccolo aiuto. Mandare una copia in avanscoperta potrebbe essere utile, ma se ci fossero più cacciatori di quanti siamo noi? Non ho questa informazione. Sei sicuro di voler aprire uno scontro diretto? Io potrei preparare qualche trappola. Mi intromisi, incapace di tollerare ancora quella discussione priva di senso. Se attiri qualcuno lo fai per metterlo in condizione di svantaggio. Un agguato è utile solo se sono abbastanza e siamo sicuri di riuscire a sottometterli. Se non lo sei, all'agguato devi aggiungere trappole. Un buon ragionamento, Yatocchi. Sospirai. Preparerò delle trappole nella zona che ci interessa, e poi li attireremo come volevi fare. Penso sia la cosa migliore. In un modo o nell'altro avevamo raggiunto un accordo.
Una volta giunti sottovento all'accampamento piazzai alcuni trappole sui rami, e sugli alberi circostanti la piccola radura scelta come luogo dell'agguato, pronte a lanciare dei dardi di legno creati per l'occasione, mescolati a qualcuno metallico, oltre a lacci e calappi che potessero catturare o incapacitare il nemico quel che bastava per somministrare un colpo letale. Kuchihige era riuscito a starci dietro sugli alberi, anche se non certo rapidissimo, usando una sorta di rampino e dichiarando che le sue scarpe avevano dei piccoli chiodi retrattili che usava per piazzarsi sulla corteccia. Ammetto che non verificai, ma in un modo o nell'altro eravamo arrivati tutti là doveva dovevamo arrivare. Ci nascondemmo alla meglio.
Scegli pure come posizionarci
Il clone intanto raggiunse l'accampamento, nascosto tra i rami di un albero dal quale sarebbe bastato giusto muoversi un po' per farsi notare. Di per sé si trattava di un gruppo di dieci tende circondato da una palizzata molto rudimentale. Balestre e altre armi, tra cui giavellotti e cerbottane, erano accatastati vicino al fuoco centrale, assieme a casse contenenti altri materiali, sicuramente, mentre una tenda un po' più stretta dalle altre doveva fornire da dispensa. Almeno sei cacciatori (di cui tre armati) erano intorno al focolare, mentre altri due pattugliavano il perimetro, anche se pigramente. Difficile dire quanti ce ne fossero dentro le tende, ma una di esse era più grande e decorata da diverse pellicce di leopardo, almeno quattro, ma non si vedeva l'interno. Che fosse il capo? Che fosse la Mutazione? Almeno tre leopardi stavano accucciati in mezzo ai cacciatori, con un collare borchiato, come a rappresentare la loro sottomissione (o magari come segno di riconoscimento per non farsi attaccare dai cacciatori durante le battute), e anche se non dormivano (le code mosse indicavano uno stato di allerta lieve, compatibile con il non essere nella propria tana) parevano abbastanza rilassati.
Il Clone doveva decidere cosa fare.
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