Febh's Creed

Febh, Hoshi e Feng Gu

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    IV
    Ritratto di Shijin


    Febh aveva come l'impressione che quella scena del passato stesse per esaurirsi, forse per il senso di incompiutezza, o per il fatto che si sentiva come strattonare da un filo legato all'addome. Non gli era chiaro esattamente cosa stesse provando, ma capiva che quella particolare esperienza stava per terminare...solo non si aspettava che la transizione potessere essere così...traumatica.

    Il dolore dei pugni, pur attenuato dall'approccio disincarnato, non era nemmeno paragonabile al senso di vuoto che aveva seguito la scomparsa dello strapotere di Hakai. Anche se forse non lo avrebbe ammesso, quell'onnipotenza era inebriante, difficilmente rinunciabile. Soprattutto quando l'alternativa era un mingherlino con degli stuzzicadenti al posto degli arti. Era decisamente più debole del suo stesso corpo, e figuriamoci di quello di Hakai. Ma chi diavolo era? E perchè quel bestione muscoloso lo stava picchiando? Trovandosi in controllo cercò di schivare alla meglio, ma non poteva muoversi come era abituato a fare, ma finì solo per cadere sui quarti posteriori, mentre l'altro si ripuliva le mani.

    Un allenamento? Possibile, ma chi erano quelle persone? Si guardò intorno, trovandosi davanti a un paese quantomeno pacifico, con alberi in fiore e una brezza leggera che accarezzava. Eh si...ma magari andrebbe meglio se ci andassi leggero ogni tanto, Sensei! Si sentì pronunciare. Quindi quello era il Sensei? O magari semplicemente il quattrocchi lo considerava tale. Ma cosa intendeva per "Talento"? Il talento non conta...io voglio essere il meglio che sono, con le mie sole forze! Se non altro il pivello aveva degli ideali decenti, nessun talento poteva battere la dedizione del continuo impegno. Alzandosi, comunque, arrivò a notare l'altra presenza in quel prato.

    Anche se distaccato, l'intensità dell'emozione di quel ragazzo del passato lo investì come un tornado: era palesemente e completamente cotto di Uta (questo il suo nome) e si trovò a balbettare solo frasi di scarsa importanza. Febh si trovò completamente spiazzato, ben più di quanto non lo fosse stato nei panni di Hakai il distruttore...perchè di fatto lui non si era mai concesso una libertà emotiva così grande: era cresciuto nella negazione, e anche i suoi veri sentimenti erano qualcosa che teneva talmente sopito e soffocato che nella maggior parte delle volte lui stesso non se ne rendeva conto. Un pò come la faccenda di Shinodari, per la quale non avrebbe mai e poi mai ammesso ciò che sentiva, per quanto abbozzato e confuso. La..la fortezza. Si. Fortezza? In quel posto così pacifico? Forse era stato talmente coinvolto da perdere una parte del discorso...o forse no. In ogni caso dopo essersi ripulito (e aver notato che la strana discrepanza nel campo visivo era data dagli occhiali) si soffermò qualche secondo su quel viso. Hoshi doveva aver fatto più danni del previsto: come poteva quel quattrocchi inoffensivo essere un suo antenato? (Tralasciamo che la somiglianza era quantomeno sensibile...e che lui stesso si conciava da quattrocchi inoffensivo).

    Poi l'impreviso, e i discorsi su una qualche Alleanza. Alleanza? Disse, e stavolta furono le sue parole...forse perchè Shijin stesso aveva detto qualcosa di simile al tempo. Ma allora... Non doveva essere qualcosa che lo riguardava, perchè il Sensei li mollò da soli, dicendo loro di andare avanti e cercare, nel caso, un cane. Rimasto solo con Uta, Shijin cominciò a sentire quasi solo il battere del suo cuore che si faceva incessante e violento. Si chiedeva se la sua faccia fosse rossa almeno la metà di quanto la sentiva...lei se ne sarebbe accorta sicuramente, e poi lo stava ancora tenendo per il polso. Per gli dei quanto gli sudavano le mani! Eeeeh...io... Febh era imbarazzato almeno quanto il ragazzo, e interruppe il contatto fisico, da vero perdente, distogliendo lo sguardo. Povero fesso. Io...ehm...forse possiamo cercare un pò il cane prima di andare a mangiare...non...ehm...non ho molta fame. Andiamo? Si, ma il cane come si chiamava?

    Forse se salgo su uno degli alberi posso vedere meglio...tu prova a chiamarlo a voce alta...io...uhm...mi impegno a cercare. Shijin conosceva il controllo del chakra o si sarebbe dovuto arrampicare come una scimmia disarticolata? Fortunatamente la prima opzione era valida...e in fondo aveva un chakra adesivo almeno passabile (nemmeno a paragone col suo). Salì sulla cima, guardandosi intorno, mentre mentalmente si ripeteva (e Febh sentiva tutto) che era solo un cretino, uno stupido, un codardo...avrebbe potuto restare di sotto, tenerla per mano...magari dire qualcosa di figo e poi avvicinarsi e poi...e poi niente perchè come un cretino si era allontanato e pur di starle lontano era salito sopra l'albero più vicino, nemmeno fosse un animale in fuga. Lei sicuramente avrebbe pensato che lui la trovava rivoltante, mentre era l'esatto contrario! Era talmente preso da questo dilemma interiore, tale da stordire anche lo Yakushi, che forse non avrebbe nemmeno visto il cane! Chia...chiamalo più forte...ehm...
     
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36 replies since 28/4/2017, 21:10   872 views
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