Febh's Creed

Febh, Hoshi e Feng Gu

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    In Viaggio nel Tempo - Vita da Cani

    Tutto avvenne in modo incredibilmente veloce.
    Ratlihs non ebbe modo di fermare la furia di Hakai, vide le proprie ossa distrutte prima di colpirlo dopo essere esplose e poi più niente: solo devastazione e disperazione ed un unico concetto che ancora ed ancora echeggiò nella sua mente (non quella della guardia del corpo di Kaguya, no, una mente diversa), un concetto che lui ben conosceva.

    Vendetta!!!!



    ---

    Ecco, bravo, ricorda almeno le cose importanti!
    Fratello, questa situazione sta sfuggendo di mano!!! Fratello, ci senti???
    Questo primo viaggio mi ha entusiasmato, peccato fossimo debolucci qui!!! AHAHAHAH!!!
    Vendetta!!!!
    Eh? Chi ha parlato? Cos'è questa novità?

    ---

    Riaprì gli occhi su un mondo che non gli apparteneva, di questo ne era certo, come era certo che quello che vedeva non era "normale".
    Per quanto sapesse solo in modo inconscio che di normale in quella giornata c'era stato poco, ma adesso ciò che percepiva era davvero strano, ne era certo.
    L'olfatto e l'udito, quelli erano affinati come ben ricordava, ma la vista non andava bene: non distingueva i colori, sapeva della loro esistenza, nella sua mente ne era sicuro, ma non li riusciva a vedere.
    E fu solo guardandosi intorno, cercando una qualsiasi traccia dei colori che l'essere comprese qualcos'altro: stava troppo in basso e le sue mani toccavano il terreno.
    Si fermò un attimo: mani? Guardò verso il basso e scoprì di non avere delle mani, scoprì di non avere delle braccia, scoprì che non poteva dire di avere nemmeno un busto, ma solo un zampe ed un corpo animalesco, pure parecchio piccolo.
    Provò a parlare, ma l'unica cosa che sentì furono guaiti ed un sommesso abbaiare.
    Sono un cane?
    Una domanda esistenziale per una creatura del genere, non da poco, specie considerando come non sentì le voci che si aspettava gli rispondessero, spiegandogli quanto potesse interessargli e quanto fosse stato idiota a finire in quella situazione.
    Il "cane" comunque, si guardò intorno: piante, alberi, tutta roba gigantesca ai suoi occhi, ma niente che potesse aiutarlo a capire di più sulla sua condizione, finché il naso non percepì qualcosa: un odore alieno e che sapeva essere minaccioso in modo istintivo.
    Un randagio piuttosto inferocito e che iniziò a ringhiargli contro.
    Che fosse il suo territorio quello? Aveva forse sentito l'odore di chi aveva marcato quel terreno? Non poteva saperlo, aveva preso coscienza di essere lì da poco (seppur non percepiva il passare del tempo in modo normale).
    Probabilmente, se una di quelle voci, che sapeva di avere in testa, si fosse fatta presente avrebbe suggerito di attaccare, o di ragionarci, ma nessuna avrebbe detto di fuggire e fuggire di certo non sarebbe stato nei piani del cane stesso, semmai avesse avuto modo di dire la sua.
    Peccato che il randagio non gliene diede tempo: lo morse al corpo, cercando di schiacciare le sue carni tenere, riuscendoci, per poi restare bloccato su qualcosa che non stava riuscendo a spezzare.
    Le Ossa!
    Un pensiero che guidò l'istinto, un istinto quanto mai semplice e feroce che liberò un gigantesco aculeo osseo dritto nella testa del randagio, infilzandogliela come uno spiedo e liberando il cane-Kaguya.
    C'è molto di sbagliato in tutto ciò...
    Un pensiero che gli passò per la testa, mentre sentiva già che, con fare ancora quanto mai istintivo, la pelle stava guarendo, le ossa stavano riformando i tessuti, ridandogli energia.
    Si allontanò dal cadavere, non prima di averci liberato gli intestini lì vicino, una cosa forse poco da canide gentile, per poi trotterellare sulle sue zampette in avanti nella boscaglia (doveva essere una boscaglia, no?) e finalmente vederlo: un edificio, alto e maestoso, in lontananza, non sapeva calcolare la distanza, non aveva una minima percezione in quel corpo di cosa fosse dove, ma c'era qualcosa in lui che gli diceva che quel luogo era...
    Casa!
    E qualcos'altro d'istintivo scattò quando sentì una voce, i suoi sensi affinati la percepirono subito, così come la percepì il naso: era un odore rinomato, dolce e piacevole, che portava un sensore di gioa e tepore nella sua mente, un desiderio di riavvicinarsi a lei, alla proprietaria di quella voce.
    Peccato per la parola che gli sentì dire: Zanna.
    Forse era stato il lampo di coscienza collettiva, fra quei momenti così diversi di consapevolezza, forse era qualcosa di così atavico in lui che nemmeno la sensazione di dolcezza che gli provocava quel ricordo potevano impedirgli di sentire la rabbia crescere in lui al sentir dire "Zanna", chissà quale ne era la ragione, forse il cane stesso fiutava qualcos'altro che lo faceva innervosire nell'aria, in effetti piena di odori che, seppur non sapeva perché coscientemente, non gli piacevano, ma il risultato era comunque uno: non si diresse verso la voce, no, continuò a correre in direzione della fortezza che vedeva in lontananza, deciso a raggiungerla.

    Chakra: 1222 bassi per manipolazione ossea, 1 basso per Guarigione Ossea/125
    Vitalità: 25/27
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità:  700
    Resistenza: 800
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: S&M
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: Manipolazione Ossea
    2: Guarigione Ossea
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Note
    Non sapendo bene che fare in questa situazione, mi sono permesso di inventarmi una breve scena per scoprire le arti insite nel corpo del canide ^^'
     
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36 replies since 28/4/2017, 21:10   872 views
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