Febh's Creed

Febh, Hoshi e Feng Gu

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  1. Hoshi
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    Febh e Zong Wu si erano così ritrovati a rivivere due esperienze completamente differenti. Il primo rinchiuso nel corpo di un ragazzino timido e per niente sicuro di se mentre il secondo, beh il secondo di certo si era ritrovato in una situazione ancora peggiore. Il promontorio e la fortezza la facevano da padrona in quel paesaggio così calmo e bello. Ai piedi della grande struttura che dava su di un ampia vallata un prosperoso villaggio carico di vita e schiamazzi si snodava tutto attorno. Che fosse stato Febh o Zong Wu una volta raggiunto quel luogo entrambi si sarebbero sentiti a casa, immersi in un mondo sicuro dove tutti sembravano essere cordiali e gentili. Shijin e Uta dopo tanto cercare avrebbero scelto di tornare al villaggio dirigendosi verso casa tanto sapevano bene entrambi che Zanna prima o poi sarebbe tornato per rifocillarsi e bere dalla ciotola. Quel giorno il villaggio era in fermento più del solito, l’arrivo della delegazione dell’Alleanza aveva messo in allerta le guardie cittadine e spinto una grande folla in direzione della sala del consiglio. Mercanti, contadini e pastori del villaggio erano rientrati tutti dai loro rispettivi lavori per assistere alla discussione che avrebbe intrattenuto il gran consiglio con quegli estranei dei villaggi ninja. Si perché era così che funzionava in quel villaggio, tutti avevano diritto di parola e potevano partecipare attivamente alla vita politica del villaggio. Il luogo adibito ai consigli di villaggio più importanti era una grande struttura circolare tenuta in piedi da moltissimi gradini di pietra, grandi teli rossi ricoprivano l’arena circolare tenendo le persone sedute o in piedi sui gradi lontano dalla pioggia mentre al centro l’area per le discussioni era libera ed illuminata dal sole. In quel villaggio fortezza tutti godevano di pari diritti e la voce di chiunque, dal più giovane al più anziano aveva un peso sulla vita del popolo.





    [FEBH]


    Shijin e Uta avevano così deciso di lasciare perdere la ricerca del loro fidato cucciolo per ritornare al villaggio. In realtà era stata la stessa Uta a voler tornare indietro in quanto era piuttosto curiosa di conoscere il motivo dell’arrivo di una delegazione dell’Alleanza nelle loro terre -Forza muoviti Shijin!.. la riunione sarà già cominciata dobbiamo fare in fretta!- il ragazzino era trascinato dalla ragazza per la mano mentre correvano per le vie del villaggio in direzione della grande sala del consiglio. Mentre correvano Febh avrebbe sentito più volte i lunghi capelli color grano di lei sfiorargli il volto, una sensazione piacevole che di sicuro gli avrebbe scaldato il cuore rassicurandolo. Era strano ma in quel momento per l’Amministratore Otese sarebbe stato come trovarsi agli antipodi di quanto aveva provato nell’esperienza precedente. In quel luogo, in quel momento tutto sembrava trovarsi esattamente al suo posto e dove doveva essere. Mentre si muovevano Febh avrebbe notato come molte altre persone come loro si stavano muovendo seguendo la loro stessa direzione. Giunti alla grande arena del consiglio i due avrebbero trovato una grande calca e massa di persone che mai e poi mai li avrebbe lasciati passare indisturbati. La struttura aveva mura alte almeno una decina di metri e diversi appigli da poter sfruttare per intrufolarsi dall’alto -Oh no.. c’è già tutta questa gente.. mmh.. di qua vieni?!!- non che Febh avesse poi tanta altra scelta. L’energia e la foga di Uta sembravano implacabili e nel corpo di Shijin l’Amministratore aveva ben poche speranze di resistere alla forza di lei che sembrava riuscire a trascinarlo ovunque senza riuscire ad opporre resistenza. Intrufolarsi nell’arena per vie differenti dall’entrata era proibito tuttavia Uta non sembrava curarsi della cosa -Ok qui non ci vedrà nessuno.. avanti Shijin fammi salire sulle tue spalle!- il bel faccino della ragazza dai capelli color grano sembrava leggermente diverso da prima mentre il suo cervello elaborava la marachella, sembrava piacerle agire fuori dagli schemi -Dai non restare li imbambolato!.. salirò prima io e poi ti aiuterò a salire usando una delle corde che tengono i tendoni parasole.. non se ne accorgerà nessuno!- il ghigno volpino della ragazza poteva quasi mettere in ansia chiunque l’ascoltasse. Ad ogni modo che l’avesse aiutata o meno Febh si sarebbe ritrovato in cima al muro della grande arena mentre una moltitudine di persone osservava e disquisiva sui grandi gradini verso un gruppo di persone al suo centro.


    Gli animi sembravano accesi anche se non si poteva dire che qualcuno fosse già esploso in escandescenze. Dalla loro posizione i due potevano vedere benissimo quasi tutto e tutti e non fu affatto difficile vedere il padre di Uta in mezzo a quelli che erano considerate le persone più in vista e rispettate del villaggio. Li chiamavo “i cinque delle terre libere” anche se nessuno di loro aveva mai accettato una qualche nomina ufficiale o altro. Semplicemente quei cinque erano stati in guerra in passato o invischiati in affari politici e commerciali e per questa semplice ragione avevano una marci in più quando si trattava di discutere con degli stranieri. Al centro dell’arrena la delegazione dell’Alleanza stava in piedi circondata da tutti, si trattava sicuramente di shinobi di diversi villaggi dato il diverso vestiario utilizzato da ognuno di essi. Si trattava di ben sei persone tuttavia due spiccavano tra il gruppo per aspetto e portamento, il primo era un uomo dalla carnagione abbronzata e dai capelli grigi


    mentre il secondo era un uomo dai lunghi capelli rossi

    Cross.Marian.full.1479101

    e dal volto coperto per metà da una maschera o placca metallica che sembrava coprirgli una qualche tipo di ferita. Sembrava che la discussione fosse già cominciata da un po’ quando Shijin e Uta arrivarono.


    -..ma non capite?!.. l’Onda Rossa si sta muovendo verso le nostre terre e il vostro villaggio sarà il primo che verrà attaccato?!..- l’uomo dai capelli grigi stava parlando ad alta voce con fare esasperato quasi nessuno volesse credere alle sue parole -Non potete affrontarli da soli.. se volete avere qualche speranza di sopravvivere dovete accettare la nostra offerta!- di sicuro quell’uomo non era un esperto di trattative, ne tanto meno di politica. A quelle parole infatti uno dei cinque, un uomo sulla cinquantina dal capello brizzolato si era fatto avanti sospirando con calma -L’Onda Rossa di cui parli.. si trova ancora molto lontano da noi.. perché mai dovremmo riarmare il nostro villaggio e tornare in guerra?!.. tutti noi hanno rinunciato anni fa alla guerra e a tutta la morte e dolore che comporta.. è per questo che abbiamo deciso di isolarci qui a vivere in maniera semplice le nostre vite..- la voce dell’uomo era pacata e sincera mentre l’altro digrignava i denti per la rabbia -Quei bastardi stanno conquistando un villaggio dopo l’altro.. voi non sapete cosa stanno facendo.. sono dei pazzi assetati di conquista!!!.. se i villaggi rimasti non si uniranno per noi tutti sarà la fine dannazione!!!- l’uomo sembrava credere fermamente nelle sue parole tanto da avanzare minacciosamente verso il pacifico abitante solo per trovare il massiccio braccio del padre di Uta a fermarlo -SUVVIA AMICO NON AGITARTI!!! NOI TUTT QUI SIAMO VENUTI PER ASCOLTARE CIO’ CHE AVEVATE DA DIRCI.. E VI RINGRAZIAMO PER LA VOSTRA OFFERTA DAL PROFONDO DEL NOSTRO CUORE!!!- -..ma non siamo interessati a tornare a far parte dell’oblio che porta la guerra..- questa volta era stato un altro dei cinque a parlare, un uomo alto e dalla carnagione spaventosamente bianca. L’uomo vestiva con abiti neri piuttosto succinti e di certo non doveva trattarsi di un contadino o allevatore -Tsk!.. dannati contadini.. siete solo dei rammo..- -Basta così Rintaro!!!- -Ugh.. ge.. generale Uzumaki..- la voce dell’uomo dai capelli rossi si intromise come un tuono tra le parole del ragazzo dai capelli grigi lasciandolo senza fiato e facendolo retrocedere dalla sua posizione. Chiunque fosse quell’uomo dai capelli rossi sembrava essere in comando e anche se fino a quel momento non aveva proferito parola ora sembrava intenzionato a parlare direttamente a tutto il popolo del villaggio -Mi chiamo Hagemono Uzumaki e sono uno dei generali in carica nell’Alleanza dei grandi villaggi Ninja di Konoha, Suna, Oto e Kiri!.. l’Alleanza mi ha mandato da voi per avvertirvi dell’imminente pericolo che sta per abbattersi su tutto il continente e che noi chiamiamo Onda Rossa.. questo nemico è potente e senza scrupoli e niente potrà fermarlo se noi tutti non accettiamo di mettere da parte il nostro orgoglio e decidiamo di combattere insieme!.. un tempo le nostre nazioni erano stato riunite sotto un'unica bandiera e incredibili furono le cose che nostri antenati riuscirono a portare a compimento.. ciò che noi chiediamo è la vostra collaborazione.. nulla di più!- il generale aveva fatto una breve pausa per riprendere fiato -Il vostro villaggio si trova in un area perfetta dal punto di vista tattico.. so bene che questo villaggio non è sorto qui a caso.. molto presto.. forse tra qualche anno o meno l’Onda Rossa si abbatterà anche sulle vostre terre e allora sarete felici di avere l’Alleanza a proteggere le vostre case.. i vostri avere.. ma soprattutto le vostre famiglie e le persone più care!.. so bene che tutti voi ripudiate la guerra.. che avete deciso di allontanarvi da essa.. ma nessuno può sfuggire al destino che ci aspetta se non facciamo qualcosa di concreto per fermare l’Onda Rossa!- -E che cosa dovremmo fare generale.. inginocchiarci e sottometterci al governo dell’Alleanza per avere la salvezza?!..- il generale per un istante avrebbe mostrato uno sguardo abbastanza serio da uccidere qualcuno prima di dire -Non per avere la salvezza.. ma la speranza..- una risposta secca e potente che lasciava intendere quando l’Onda Rossa fosse terribilmente potente e inarrestabile. E sarebbe stato proprio in quel momento che la cosa più assurda sarebbe accaduta, qualcosa che forse avrebbe cambiato per sempre le sorti di quel villaggio e la sua storia.


    ..continua sotto..








    [ZONG WU]


    Dopo lo scontro con il simpatico cane randagio il possente Zanna si era lanciato in una corsa sfrenata verso casa anche comunemente chiamata cuccia. La battaglia lo aveva reso quanto mai ipereccitato ed affamato e niente e nessuno al mondo avrebbe mai potuto distogliere la sua attenzione ed i suoi desideri sui deliziosi croccantini che la sua padrona teneva sempre pronti per lui nella sua ciotola in giardino. Giunto al villaggio Zanna avrebbe notato come tutti fossero decisamente in fermento. Il suo fiuto poteva assaporare diversi odori e di certo quel giorno vi era qualcosa di nuovo nell’aria, un odore straniero che mai gli era capitato di assaporare. Era incredibile come molti al villaggio lo conoscessero molto bene. Mentre correva tra le gambe delle persone ed i vicoli e le bancarelle Zanna poteva distintamente sentire frasi come “ehi Zanna dove corri così di fretta” oppure “ehi Zanna ne hai combinata un'altra delle tue” oppure ancora “DANNATO CAGNACCIO CHE HAI FATTO ALLA MIA PRISCILLA” si insomma Zanna era una vera e propria star giù al villaggio.


    Mentre correva verso casa tuttavia qualcosa era giunto al suo olfatto, un olezzo ed odore che proprio non poteva fare a meno di odiare con ogni singolo atomo e particella del suo corpo. Per qualche istante Zong avrebbe quasi creduto di poter attivare i suoi Hai Hurami anche se ovviamente Zanna non aveva a disposizione quella straordinaria e terribile abilità. La scia di odore avrebbe così trascinato Zanna fuori rotta fino a raggiungere un vicolo buoi nel quale qualcuno stava rovistando all’interno di un grande bidone metallico. Dentro al bidone qualcuno stava senza alcun dubbio dandosi da fare e grazie alle sue abilità Zanna sarebbe addirittura ad avvicinarsi a quasi due metri dal forziere prima di sentire cessare qualsiasi attività al suo interno. Dopo qualche secondo di attesa dal bidone un ombra oscura sarebbe volata sopra di lui con una velocità e agilità spaventose ricadendo senza emettere alcun suono dietro di lui, ed eccolo come un lampo a ciel sereno il suo peggior nemico di sempre, un nemico che poteva suscitare nel piccolo cucciolo solo un sentimento di rabbia e vendetta, Artiglio

    52a

    il gatto più bastardo di tutto il villaggio.


    Presto detto e l’inseguimento sarebbe stato inevitabile. Abbaiando come in preda agli Hai Hurami Zanna sarebbe partito così all’inseguimento di Artiglio mettendo a soqquadro qualsiasi cosa gli parasse la strada. Raggiungere il gatto sembrava quasi impossibile anche se l’incredibile stamina di Zanna sembrava compensare alla grande l’agilità del felino. Ovviamente senza nemmeno sapere dove andare i due erano inevitabilmente finiti per seguire tutta la folla di gente che si stava riunendo alla grande Arena del Consiglio. Le ridotte dimensioni avevano permesso al duo di passare indisturbati tra le gambe della gente fino a raggiungere il centro dell’Arena. Il peggio era solo appena cominciato.






    [SHIJIN Vs. ZANNA]


    Fu proprio alla parola “..speranza..” che Zanna e Artiglio sarebbero comparsi tra le gambe della folla urlante inscenando una battaglia all’ultimo sangue nel mezzo dell’Arena. Il gatto forte della sua agilità aveva cominciato a girare attorno al gruppo di delegati dell’Alleanza seguito da Zanna furioso ed agguerrito più che mai. La cosa era stata così repentina ed improvvisa che i quattro ninja di scorta avevano in un battibaleno sguainato le armi pronti a difendersi dall’agguato mentre il padre di Uta sbiancava esclamando -CANE?!! CHE DIAVOLO CI FAI QUI?!!- inutile dire che la situazione sarebbe rapidamente mutata in peggio mentre le persone attorno cominciavano ad agitarsi vedendo le splendenti lame degli shinobi. Ovviamente anche Uta nel vedere la scena non sarebbe rimasta impassibile cominciando a scuotere Shijin per convincerlo a fare qualcosa -Shijin!.. Shijin!!! Quello è Zanna!!! Che diavolo ci fa qui?!!.. oh no dobbiamo fermarlo!!!.. fa qualcosa!!!- la bella ragazza dai lunghi capelli color grano sembrava sconvolta dalla situazione e se nessuno avesse fatto qualcosa al più presto l’escalation di eventi avrebbe portato senza alcun dubbio ad un grave problema diplomatico tra il villaggio e l’Alleanza. Quello poteva essere considerato a tutti gli effetti ad un attentato alla incolumità che era stata garantita alla delegazione dell’Alleanza prima di mettere piede nel villaggio. Il generale e l'uomo dai capelli grigi non avevano battuto ciglio mentre il cane ed il gatto si scannavano la attorno a pochi centimetri da loro tuttavia nei loro occhi e nelle loro espressioni era palese la sete di sangue che li stava invadendo nel profondo. La tensione era palpabile mentre il cagnolino scorrazzava tra la gente abbaiando e tentando di azzannare il gatto. Per Shijin era giunto il momento di entrare in azione e diventare un eroe oppure, confermare di essere l’idiota che forse in realtà era.



    CITAZIONE
    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 125/125
    Recupero Abilità:

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato: ///


    OT/ Ok ragazzi in questo post di transizione vi ho lasciato carta bianca lasciando a voi decidere come agire. Solo due note, entrambi siete ENERGIA VERDE. Zong può usare la Manipolazione Ossea Liv. 1 mentre Febh è un semplice pippa Genin se vuole usare qualche tecnica particolare. Considerate pure la cosa come un post di combattimento. Zanna dovrà fare di tutto per sfuggire a Shijin perché vuole prendere il gatto mentre Shijin dovrà fare di tutto per salvare la situazione. Buon divertimento XD
     
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36 replies since 28/4/2017, 21:10   872 views
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