Tra il Bene ed il Male.[Quest Dodoria - Hebiko - Raizen]

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  1. Waket
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    Cacciatori improvvisati


    IV



    Dorian sembrò reagire positivamente alla distrazione della Vipera, stringendola in un abbraccio complimentandosi con la sua determinazione. No, non avrebbe mai avuto il coraggio di ammettere che era tutta una farsa. L'abbraccio rischiava di terminare con un terribile spintone data la sua sciocca fobia, ma il primo approccio con il kiriano incontrato mesi prima e l'attuale differenza di forza tra lei e il suo affascinante accompagnatore era sufficiente a convincerla di non trovarsi in pericolo. Si limitò quindi a lasciarsi stringere con un vago sorrisetto e le braccia a peso morto, mentre Raizen ed il nano discutevano sui loro metodi bruschi. Durante la discussione, il Sarto ebbe la brillante idea di spogliare l'Hokage, imbarazzando terribilmente la ragazza.

    Ma siamo seri!? Anche qui!?

    Anche a casa sua aveva avuto modo di vederlo senza maglietta per tutta la sera, ma non era ancora abituata alla vista di uomini nudi nella stessa stanza dove si trovava lei. Ringraziava solamente il fatto di essere parzialmente nascosta dalle braccia di Dorian, e che Raizen fosse troppo occupato a discutere con il padrone del locale per potersene accorgere.
    Sia lei che Dorian rimasero in disparte, con l'uomo che ancora manteneva salda la presa su di lei, ed Hebiko che sperava tutto finisse all'improvviso. Fortunatamente i due sembrarono trovare un accordo, cosa che fece scattare in piedi la Vipera, trascinandosi con sè il Pavus ancora attaccato a lei:

    Ottimo!! Cosa stiamo aspettando, forza, in marcia!

    La sparizione di una delle guardie con in mano il prezioso artefatto luccicante le fece porre una domanda istintiva:

    Cos'è quella spada?

    Le sue pupille sembravano più grandi del solito mentre fissava il sigillo lasciato dalla guardia, sembrava chiaramente interessata a quell'arma. Non che fosse un'amante delle spade, ma apprezzava le cose luccicanti e che sembravano colme di potere. Che avesse avuto una risposta o meno, i tre avrebbero iniziato a prepararsi, dando il tempo ad Hebiko di pensare a qualche domanda da porre. Se Dorian fosse stato ancora appiccicato a lei, lo avrebbe scollato dall'abbraccio con gentilezza, sforzando un sorisetto.

    Se potete lasciarci qualche cosa per il viaggio, come viveri, corde, magari reti ignifughe... I vostri cacciatori avranno pur lasciato del materiale che usavano per cacciare quelle bestie, no? ...Oh, e sarebbe davvero bello se voi aveste delle scarpe più comode, ma vedrò di accontentarmi anche io di una pelliccia o un capo pesante. Un avanzo di stoffa da usare come sciarpa sarebbe piuttosto utile. Ah, non voglio vedere niente che sia fatto con pelle di serpente.

    Borbottò la sua pretesa ben consapevole che sicuramente un sarto almeno una volta nella sua vita avesse usato quel materiale, ma lei non aveva intenzione di utilizzare i suoi animali preferiti come vestiario (senza considerare che in un certo senso sarebbe stato come indossare se stessa, essendo mezza serpentessa).
    Difficilmente sarebbe riuscita ad ottenere delle scarpe, perciò si arrese e, allungando la mano verso le sue, strappò il tacco di entrambe, rendendole piatte e sicuramente più comode per una camminata così lunga. Le sembrò di udire un gridolino strozzato quando strappò i tacchi, ma non diede peso alla cosa.

    Prendi roba anche per me, grazie. Io continuo a cercare materiale per trappole. Raikegi, avete qualcosa contro le ustioni? Da fuoco, non parlo del sole.

    Voltandosi incrociò lo sguardo con Dorian, fissandolo per qualche secondo buono ammutolita, per poi finalmente domandargli:

    ...Tuuu non sembri abituato alle lunghe camminate, vero? RAIZEN! Lo prendi il braccio tu Dorian! Perdonami, ma una signorina per bene non prenderebbe mai in braccio l'uomo che la corteggia. ...O il suo amico. A meno che non fosse un emergenza, ma c'è lui, quindi... Non impiegheremo molto.

    Cercò di tranquillizzarlo con un vago sorrisetto prima di tornare a concentrarsi sul materiale che le poteva servire per cacciare una fenice. Avrebbe messo tutto ciò che le avessero procurato in una sacca, vedendosi poi appioppare anche quella preparata dall'Hokage. Dopo un borbottio iniziale accettò lo scambio, dopotutto lui si sarebbe dovuto occupare di Dorian e delle sue richieste, ben più pesanti del trasporto di viveri. Senza considerare che non si sarebbe stupita se lui avesse avuto richieste particolari. Con entrambi gli uomini distratti, la ragazza si avvicinò a Raikegi, domandando sottovoce:

    Chiedo scusa, ma se Dorian è il suo sarto immagino lo conoscerà bene. ...Come... Come pensa se la caverà contro una fenice? Ha mai fatto qualcosa di simile, o...?

    Temeva in una risposta negativa, per quanto la sospettasse. Non sembrava di certo un uomo abituato a sporcarsi le mani, ed aveva timore che non sarebbe riuscito a sopportare uno come Raizen, tantomeno un combattimento con una bestia sputafuoco.




    Partirono di notte, come voluto da Raizen. Lei, elegantissima, con delle ballerine improvvisate e due sacche sulle spalle, lui vestito da barbone, con un elegantissimo Dorian sulle spalle.

    Guarda un po' l'esperto gruppo di cacciatori. Come siamo finiti in questa situazione? Avevo solo accettato un'amichevole uscita a cena! Ed ora mi ritrovo in mezzo ad una foresta spaziotemporale con uno dei miei migliori vestiti, che ben presto prenderà fuoco per uno stupido uccello! Tu che diavolo ci facevi lì!?

    Non passò molto prima che la temperatura divenne invernale, facendo rabbrividire la Vipera, che, se in precedenza avesse ottenuto un cappotto, se lo sarebbe messo, altrimenti avrebbe dovuto resistere con pazienza, utilizzando la stoffa datale come sciarpa per proteggere almeno la gola. Non ci sarebbe stato molto da attendere dati i repentinii cambi di temperatura, ma i momenti invernali sarebbero stati i più noiosi. Subito dopo i momenti piovosi, almeno. Imitò Raizen tagliando una delle enormi foglie, trovando almeno riparo dalla pioggia diretta, ma le sue inadatte scarpe l'avrebbero infastidita parecchio sui terreni più fangosi.
    Avrebbe seguito senza troppi problemi le sue direttive. Un ambiente del genere era fin troppo strambo anche per una come lei; per quanto fosse abituata alle ostilità di Oto, non le era mai capitato di dover affrontare il clima, tantomeno un viaggio del genere. La resistenza non era un problema, l'inesperienza... Se non altro c'era un Kage pronto ad aiutarla.
     
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