[Gioco] Il Ruolo dell'Accademia

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  1. Boreanz
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    « Flagello Immortale. »

    La figura che aveva appena parlato, con velato rispetto, aveva una voce né di uomo né di donna ed era alta e longilinea. La chioma biondo cenere che copriva la nuca era sempre la stessa, così come gli stivali da guerra ed il mantello mimetico sporco di sangue rappreso che completavano quell'apparizione spettrale.

    HuUFBRQ

    Seduto sul seggio di pietra che era appartenuto ad un signorotto locale (le cui interiora pendevano ora dai lampadari del soffitto) di una cittadina al limitare tra la Pioggia e l'Erba, Jeral riconobbe il vassallo di Namida con scarsa curiosità. Aveva espugnato quella roccaforte per via della nomea della guardia privata dell'ex proprietario, che amava circondarsi di artisti marziali esperti in taijutsu. Alcuni di essi gli avevano mostrato qualche colpo singolare prima di morire, ma nessuno era davvero riuscito a dargli l'ebbrezza che aveva provato nello scontro fisico con la Divinità Spezzata - ciò che aveva bisogno per spingere oltre le barriere del nuovo potere che aveva risvegliato.

    Tamburellò le dita sul gelido bracciolo, mentre il fuoco del camino si riduceva sempre di più, intimorito dalla sua presenza.

    « Augurati, creatura, che io non scopra mai il segreto della tecnica che ti permette di camminare così nell'etere. »

    Come al solito, a parte l'immagine che il Vassallo di Namida sceglieva di proiettare, non c'era alcuna traccia della sua presenza: non un odore, un rumore o un'ombra. Era lì, ma al contempo pareva non esserci: nessuna sensazione di calore veniva emanata dalla figura, che però era inconfondibilmente reale.

    « Nulla ha potuto il Guardiano delle Sei Vie di Namida contro la vostra oscurità.

    Non riconosciamo la vostra natura, ma comprendiamo che non possiate essere l'Obolo.
    »




    « Considerato il livello infimo dei vostri sacerdoti guerrieri, nemmeno potrà esserlo il monaco. », commentò Jeral con sufficienza. Il Risorto lo aveva raggiunto nel fondo della Bocca dell'Inferno per una porta di ombra e non sarebbe caduto facilmente per mano di Namida. D'improvviso, una pergamena ricolma di sigilli apparve tra le sue dita: un sigillo ed uno sbuffo di fumo dopo, quella stessa mano stringeva una lama dall'aspetto inquietante, anche se malandato.

    Piccole venature cremisi erano apparse sulla sua superficie scura, quasi come se l'esilio permanente in una realtà parallela a cui l'Avatar l'aveva condannata - per le colpe del suo padrone - la avesse indebolita. Bramava sangue, e vendetta. Jeral poteva avvertirlo anche senza padroneggiare le arti di quel clan della Nebbia che il Risorto aveva denominato "Kenkichi".

    « Cercate lo spadaccino senza lama. Ho sfigurato il suo cuore a guisa del suo volto. »

    Giocherellò con la lama qualche istante, tenendola in equilibrio su un dito come il più infimo degli strumenti.

    « Servirà al vostro scopo. »

    Il Vassallo non si mosse.

    « Ritenete che il Demone non sia per voi causa di preoccupazione.

    Al Suo ritorno comprenderete.

    Osserviamo la goccia cremisi da quella notte di sangue nell'Onda, ma non siamo qui per questo.

    Il tempo della Campana è vicino.

    Solo il conflitto tra i popoli farà emergere l'unico, vero Obolo.
    »


    Quelle parole non erano ciò che il Flagello si aspettava.



    La lama svanì, sigillata nuovamente fino a chissà quando, ed il rotolo subito scomparve tra le pieghe nere degli abiti dell'Avatar.

    « Parla. »

    Sempre di spalle, il Vassallo fece un leggero inchino.

    « La guerra incombe sul continente. Iwa e Kumo si stagliano sui Paesi dell'Alleanza.

    Una guerra che l'Accademia desidera evitare.

    Tra quattro giorni, all'Hōritsu no Pitto a Kusa, messi di ogni Paese tenteranno di arginare l'oscura marea.

    Il confine del Paese è blindato. Sorveglianza ovunque.

    Vi preghiamo di intervenire.

    Se lo farete, vi presenteremo al Demone come il Suo più grande avversario su questa terr-
    »


    L'intera volta della roccaforte venne avviluppata da una luce incandescente, deflagrando in una esplosione immane.



    « Insolente. »

    Seduto sul trono, il Flagello osservò la struttura attorno a sé che iniziava a collassare rapidamente su di sé tra massi e travi spezzate.

    Il Vassallo di Namida non era più in vista, ma con tutta probabilità aveva sfruttato il solito trucco per salvarsi la pelle. La stoltezza di quella setta aveva dell'incredibile: di certo Jeral non avrebbe mosso un dito per aiutarli a realizzare il loro piano. L'unica cosa che dava per buona, sulla base della straordinaria capacità di raccolta informazioni della setta, era quanto aveva udito circa la guerra minacciata da Iwa e Kumo.

    Non aveva amore per quelle terre più di quanto ne avesse per i Paesi accademici, ma il pensiero di poter calcare una terra devastata dalla guerra accese una scintilla di attenzione nel suo cuore nero. I suoi canini scintillarono alla luce dei carboni ardenti tutto attorno. Quando, pochi istanti dopo, la roccaforte crollò su sé stessa seppellendo per sempre tutti i corpi degli uomini che aveva ucciso quella notte, il trono era vuoto.

    [...]

    Avvolto nell'oscuritàRivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l’ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive. Applicato al mantello.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: -
    Quantità: 1
    [Potenza: - | Durezza: - | Crediti: 25]
    del suo manto e da una fitta tramaChakra Nullo
    Villaggio: Specializzazione Sensitivo
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può azzerare il proprio flusso di chakra, rendendosi completamente occultato nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi e qualsiasi forma d'individuazione del chakra. Non sarà possibile utilizzare il chakra mentre mantenuta attiva la tecnica.

    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    [Livello: 4 / Consumo: Basso]
    [Da Chunin in su]
    di energia, il Flagello correva a velocità sostenuta sul confine tra la Roccia e l'Erba. Aveva attraversato il confine tra Pioggia e Roccia un giorno prima per iniziare a spargere la confusione di cui voleva servirsi. Aveva scrutato cielo e terra con le sue dotiPercezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.

    Sesto Senso [2]
    Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione.
    (Consumo: Basso)
    e, se il livello delle risorse messe in campo non era banale, nessuno dei singoli gruppi di guardia piazzati a circa ogni chilometro del confine del Paese sarebbe stato in grado di resistergli più di qualche manciata di secondi. Le ronde in cielo, inoltre, oltre che svantaggiate dalla naturale biscosità del paese dell'Erba, erano piuttosto rarefatte in quella zona e probabilmente si concentravano attorno al villaggio di Kusa - ma per il momento l'Immortale non aveva alcuna intenzione di arrivare fino a quel punto.

    Piombò addosso al primo gruppo di shinobi dall'alto, saltando da una piccola collina sotto la quale avevano cercato di mimetizzarsi - con un certo successo, doveva ammettere, se non fosse stato per il loro chakra. La Lama delle TempesteLama delle Tempeste[Mischia]
    Imponente lama affilata su entrambi i lati e che misura, senza contare il lungo manico di circa trenta centimetri, una lunghezza di un metro e cinquanta. Spessa un centimetro e larga quattro, è più impegnativa da maneggiare rispetto ad una katana, ma compensa con una potenza d'impatto notevolmente superiore. Grazie alla lega ignota che compone la lama, il suo peso, rispetto alla mole, è trascurabile. La lama è composta da due diverse tonalità di grigio, separate al centro da una linea seghettata rassomigliante un fulmine stilizzato. All'interno del manico è presente un frammento lungo e stretto di un materiale sconosciuto, capace di reagire all'elettricità. La guardia è piuttosto piccola, dalla forma circolare, ed il codoro ha quasi eguale spessore rispetto alla lama. Non è un arma leggendaria, cerimoniale, o da nobili. È uno strumento della natura puro e semplice, forgiato da un fulmine per dispensare morte e distruzione.
    [Tipo: Lama - Taglio]
    [Dimensione: Gigante]
    [Potenza: 40 | Durezza: 4]
    [Da Chunin in su]
    decapitò i primi due prima ancora che si accorgessero dell'attacco, ed impalò il terzo nella gola quando questi stava terminando una serie di sigilli troppo lunga [Ado - Istinto da BattagliaPercepire il Flusso
    Maestria:Se l'avversario attiva un AdO, l'utilizzatore guadagna per la sua esecuzione un bonus di 2 tacche a Forza.

    [Da Genin in su]

    Leggere il Flusso
    Maestria: Se l'avversario attiva un AdO, l'utilizzatore guadagna per la sua esecuzione un bonus di 3 tacche a Velocità.
    [Da Chunin in su]

    Colpire nel Flusso
    Maestria: Se l'avversario attiva un AdO, l'utilizzatore guadagna per la sua esecuzione un bonus di 3 tacche a Precisione.
    [Da Chunin in su]
    ]
    . Con un calcio scagliò infine il cadavere addosso all'ultimo ninja, una donna di mezza età dalla pelle abbronzata, che gli aveva scagliato contro tre sfere infuocate; queste ultime impattarono sul corpo del compagno caduto, riducendolo curiosamente ad un ammasso di carne essiccata invece che carbonizzata, ma non riuscirono comunque a raggiungere il Flagello. Questi, forte del suo strapotere fisico, fu subito addosso alla donna, spezzandole il collo con un calcio laterale. Si era accorto, analizzando il chakra del gruppo, che uno di loro possedeva un'abilità innata legata al fuoco e vederne gli effetti in quel modo era stato divertente come anticipato.

    Non si fermò, continuando a correre verso il successivo avamposto prescelto. Aveva speso la giornata precedente a fare una completa ricognizione della linea di confine e aveva individuato dei punti di guardia - circa uno ogni due o tre - i cui gruppi erano male organizzati rispetto agli altri: questi punti deboli si trovavano a circa tre chilometri l'uno dell'altro e, contando la distanza aggiuntiva necessaria per non incappare negli altri punti di guardia nel mezzo, Jeral poteva correre da uno all'altro in circa un minuto grazie alla sua straordinaria rapidità [VEL Nera+3 naturaleNota: frutto di simulazioni sulla mappa online.].

    Fu addosso al secondo anello debole in men che non si dicesse, sempre occultato dai suoi abiti e dalla sua tecnica di occultamente assassino, e scagliò il suo coltello addosso all'unico shinobi appostato su un albero con forza tale da impedirgli di reagire, trapassandogli il cranio da una parte all'altra per il tramite di un occhio. Questa volta gli altri ninja, due dei quali sapeva possedere abilità speciali, furono più rapidi a reagire: un uomo cieco da entrambi gli occhi estrasse rapidamente un flauto e iniziò a suonare una strana melodia, che sembrò riempire di impeto i compagni di squadra. Jeral lasciò che la musica andasse avanti, scagliandosi contro un ninja molto alto dai capelli rossi che aveva appena estratto una rete e delle bolas. Azzerò la distanza prima che quello potesse lanciarle e lo uccise con una semplice testata, dal basso verso l'altro, che gli fece rientrare la cartilagine del naso nel cervello. Afferrò le bolas dalla sua mano e, voltandosi con leggerezza, le scagliò in modo che si attorcigliassero attorno al tozzo collo dell'uomo cieco. Ridendo nel vederlo cadere goffamente a terra e cercare di liberarsi, si voltò verso il rimanente membro del gruppo.

    Questi, uno spadaccino, lanciò un urlo ed estrasse la sua katana - e in qualche modo quel semplice gesto accecò l'Immortale con una luce abbacinante. Parimenti accecato dalla rabbia, lo spadaccino scelse poveramente il suo bersaglio e tentò di trafiggere il ventre di Jeral, il quale lasciò che il giocattolo nelle mani dell'altro si infrangesse sulla sua cotta di maglia, decapitandolo con la Lama delle Tempeste per tutta risposta [S&M][Lieve]. Si avvicinò infine al cieco, che si era liberato dalle bolas e stava cercando a tentoni di recuperare il flauto perso nella caduta. Jeral gli fratturò le costole con un calcio, spedendolo a sbattere contro un tronco lì vicino, dove lo uccise mozzandogli braccia e gambe con quattro fendenti ed aprendogli l'addome per finire.

    Recuperato il coltello da lancio, Jeral continuò la sua corsa verso il successivo anello debole che aveva individuato nella catena di protezione. Da quanto aveva potuto osservare durante la ricognizione, i gruppi comunicavano una volta ogni venti minuti circa. Presto o tardi qualcuno si sarebbe accorto dell'attacco, ma per allora il varco creatosi non sarebbe stato limitato ad un solo gruppo: nell'arco di tempo che aveva a disposizione contava di massacrare almeno cinque presidi prima che qualcuno desse l'allarme.

    La confusione che una simile opera avrebbe creato sarebbe stata duplice: da un lato, data la posizione degli attacchi sul confine con Iwa, sarebbe sorto il sospetto che detto Paese non fosse per nulla interessato alle trattative e che anzi avesse sfruttato l'opportunità per distaccare un numero massiccio di truppe al confine solo per colpire tutti i messi radunatisi a Kusa - nulla di meglio che la minaccia di un attacco in massa per creare scompiglio - ; dall'altro, quello stesso pensiero avrebbe portato le truppe di guardia a dare l'allarme generale, causando ulteriore confusione nei loro ranghi e soprattutto a concentrare le loro ricerche all'interno del Paese dell'Erba, nelle zone adiacenti ai presidi attaccati.

    Jeral però non aveva ancora intenzione di penetrare nell'Erba. Al contrario, avrebbe proseguito la sua opera di massacro finché non avesse percepito l'allarme. In quel momento avrebbe attaccato un'ultimo gruppo di guardia tra quelli peggio organizzati e avrebbe rapito l'ultimo membro in vita. Dopo averlo privato di lingua e mani, lo avrebbe trascinato con sé in spalla nel territorio di Iwa, dove gli avrebbe aperto la mente per venire a conoscenza di ogni dettaglio e informazione sui membri della guardia e le loro abilità, i turni e i codici segreti di comunicazione dal confine sino a Kusa [Interrogazione Mentale].

    Non aveva che iniziato la sua opera di terrore.


    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Nukenin A Nera

    Energia Vitale: 29.75/30
    Vitalità: 18.25/18.5
    Danni: Livido Lieve all'addome.
    Status: /
    Buff: Rigenerazione x5 (Vitalità ed Energia Vitale); Rigenerazione x 1.5 (Chakra)


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    Chakra Rimanente: 1480/1500
    Spese di Chakra:

    -1x Mediobasso (20)[Interrogazione Mentale]
    ____________________________

    Angolo commenti

    Mi sono permesso l'autoconclusività delle offensive, data la disparità di forza in campo. Segnalo inoltre che, come al solito, Jeral ha su di sé i sigilli indicati su post apposito nel mio forum, precedente a questo.

    Quanto al resto, invece che violare la mente di PNG a caso per ogni cosa, ho preferito sviluppare ulteriormente i retroscena della setta già apparsa in Un Bagno di Sangue con Tezzu e La Bocca dell'Inferno con Shiltar, anche per giustificare l'interesse di Jeral alla missione. Più Namida appare, più la utilizzerò per creare casini a tutti :zxc:

     
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106 replies since 25/6/2017, 16:36   5103 views
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