La Corte Suprema

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  1. Shinken Takatsui
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    - Himotara -

    La Corte Suprema - parte II



    Ti ringrazio. Avrebbe tagliato corto il Jonin allungando qualche spiccio all'oste. Aveva ottenuto le poche informazioni necessarie per proseguire nelle ricerche, ma come aveva immaginato l'uomo non riuscì veramente ad essergli d'aiuto, se non marginalmente. Con una semplice domanda però aveva localizzato ben due punti importanti nella città: il ghetto e la sede della polizia cittadina. Due luoghi opposti - stranamente - dove però avrebbe potuto trovare spazio per mettere in atto il piano che lentamente stava prendendo forma nella sua mente. Il suoi pensieri vennero interrotti dall'eccessiva caciara che stava facendo il suo compagno di viaggio, costringendo il Jonin a tornare alla realtà, nella lurida locanda, con quei due spiacevoli individui, mentre i suoi occhi si spostavano sul giovane nukenin.

    Smettila. Sono io a fare le domande.

    Il nukenin straparlava mentre lui stava elaborando un piano, era questo ad infastidirlo. Da quello che era riuscito a notare, Himotara sembrava sufficientemente controllata dalla polizia locale da non permettere alla criminalità di proliferare, forse anche complice la presenza della corte suprema. Il processo che stava per compiersi ne era la prova evidente. Questo poteva complicare le ricerche, in un certo senso, ma solitamente dove c'è controllo c'è anche informazione e dove c'è informazione c'è organizzazione. A questo stava pensando il Jonin proprio mentre il nukenin riprese a blaterare. Lo colpì dietro al capo con un ceffone notevole, proprio mentre quest'ultimo chiedeva all'oste dov'è che fossero le zone meno affollate della città. Quel carattere avrebbe potuto metterli in seria difficoltà, ma il ragazzo non sembrava proprio capirlo.

    crossed3
    Devi fare silenzio.



    Lo avrebbe preso per la collottola e trascinato fuori dalla locanda, per poi sbatterlo a terra nella polvere. Hai chiesto il mio aiuto perchè tu non sei capace a svolgere questo compito da solo. Vuoi anche imparare qualcosa da questa esperienza oppure preferisci continuare ad agire in questo modo infantile? Pesa le parole che usi la prossima volta. Gli aveva detto che lo avrebbe aiutato nella sua missione, ma il ragazzo stava facendo più danni che altro. Il Jonin del Suono aveva avuto l'impressione che il ragazzetto lo volesse solamente provocare, e lo aveva fatto senza risultati per l'intero viaggio di andata, ma l'ultima uscita sull'apocalisse non gli era piaciuta proprio. Serve discrezione e pazienza... Ho in mente un piano, ma mi serve che tu non faccia danni ne che attiri troppa attenzione su di noi. Evidentemente bruciarti la lingua non è servito a molto...

    Lo avrebbe esortato a muoversi - oppure spintonato - in direzione del grande parco centrale, dove si sarebbe fermato vicino ad un angolo di uno dei tanti palazzi che facevano da quinta teatrale allo slargo verdeggiante. Con discrezione lo informò sul dafarsi: Mi serve che tu faccia una cosa: è ancora mattina, quindi dirigiti al Ghetto ed osserva. Non fare nulla di avventato, non farti notare e gironzola, ascolta, ruba con gli occhi, MA non intervenire. Ho bisogno che tu prepari un piccolo spettacolo come quello del Gate, qualcosa di modesto ma ben visibile. Perpiacere senza esagerare. Prepara il tutto prima delle 10:00 ed alle ore 10:30 fai quello che sai fare meglio. Poi torna immediatamente alla locanda. Se qualcuno ti ferma, digli che sei qui per svolgere una missione per conto dell'accademia e, se dovesse servire, di cercare me. Ci riuniamo alle ore 12:00 nella stanza. Ora dammi la lettera che hai ricevuto e dirigiti dove ti ho detto. Gli aveva chiesto di piazzare qualche esplosivo, senza però far saltare in aria tutta la città, nella speranza che si facesse furbo. Infondo il Jonin non poteva sapere che cosa stava accadendo proprio in quegli istanti nei dintorni della Corte Suprema...

    [...]



    - Ore 8:00

    Alt!


    Ho bisogno di essere scortato immediatamente dal ninja più alto di grado ad Himotara o chiunque sia al comando della sicurezza della città. Avvisatelo via radio se necessario: sono un membro della squadra speciale di Oto ed è una questione particolarmente urgente.

    Avrebbe intercettato il primo gruppo di ronda e lo avrebbe fermato pronunciando queste parole. Consapevole che a sentir parlare di una squadra speciale di un villaggio alleato del Vento avrebbe sicuramente attirato l'attenzione dei due polizziotti, si sarebbe fatto scortare rapidamente (o comunque consigliare) fino all'avamposto indicato, per poi entrarvi senza troppi fronzoli. Se così non fosse stato si sarebbe comunque diretto verso il comando della polizia di Himotara seguendo le indicazioni dell'oste. Lì non avrebbe accettato di essere fermato da un controllo all'ingresso [Passo Perfetto], non dopo aver dichiarato di essere un membro della squadra speciale di Oto, ed avrebbe piuttosto ripetuto più volte che doveva discutere della sicurezza della città con il più alto nella catena di comando e non con dei sottoposti. L'alternativa, avrebbe detto, sarebbe stata che avrebbe investigato per conto suo, senza condividere le informazioni con nessun'altro. "Ognuno per se e peggio per voi", gli avrebbe detto [Recitazione].

    Le poche ore di riposo che aveva speso nella locanda, in realtà, gli erano servite per preparare tutto il suo equipaggiamento (tirato fuori con cura dai cadaveri) e preparare per bene i sacchi di carne per qualsiasi evenienza. Sapeva che con ogni probabilità non avrebbe (ancora) dovuto utilizzare le sue capacità ninja, ma doveva sembrare pronto ed equipaggiato come se stesse intraprendendo una vera e propria missione. Una volta raggiunto il comandante (o chi per lui), Shinken avrebbe iniziato a mischiare le carte in tavola, all'insaputa di Minoru: Il mio nome non è veramente rilevante Avrebbe schivato la prima, eventuale, domanda per andare subito al sodo. Avrebbe mantenuto il suo fare calmo e distaccato, anche se era chiaro che volesse parlare di qualcosa di importante e che stava chiedendo di farlo la dovuta discrezione.

    Sono un membro della squadra speciale di Oto - i Fedaikin - e sono venuto fino a qui è perchè sono in possesso di informazioni importanti riguardo possibili futuri avvenimenti ad Himotara. Credo che sarebbe saggio concedermi un pò del vostro tempo.

    [...]

    - Ore 10:00



    Himotara_ASS


    Meno di ventiquattro ore fa, una squadra di inseguitori di Oto ha ingaggiato un gruppo di banditi ad Ovest di Taki. Nel manipolo erano presenti alcuni nukenin - secondo i nostri registri classificabili dal grado B a C - che casualmente si stavano dirigendo tutti quanti con una certa fretta qui, ad Himotara. In quella situazione di calma avrebbe cercato di capire se aveva ottenuto l'attenzione del suo interlocutore; poi avrebbe aggiunto.

    Abbiamo ottenuto alcune informazioni riguardo ad un processo che dovrebbe tenersi tra qualche giorno nella sede della Corte Suprema di Himotara. Sembrerebbe che l'obiettivo di questi nukenin fosse quello di individuare ed assassinare i giudici che dovrebbero soprassedere al processo: molteplici obiettivi per un singolo OdA... proveniente da un organizzazione criminale chiamata Kurotenpi.

    Il comandante della squadra ha inviato una coppia di shinobi per darvi supporto, nel caso fosse necessario, mentre il resto del team è di ritorno ad Oto per fare rapporto. Mentre io sono qui a parlare con voi, un altro ninja del Suono è in giro a monitorare le strade del ghetto, alla ricerca di informazioni. Sfortunatamente il tempo a nostra disposizione pare sia poco, per questo motivo ho dato direttive al mio compagno di investigare... spero che la cosa non vi crei disturbo e se così fosse ci ritireremo immediatamente. Spero però che sappiate fare buon uso delle risorse che Oto vi sta mettendo a disposizione.

    In un certo senso avrebbe mentito, ma stava comunque regalando qualche informazione importante al capo della sicurezza della città. Non avrebbe mostrato la lettera se non fosse stato necessario, piuttosto avrebbe discusso con il suo interlocutore alla ricerca di informazioni sulla posizione degli obiettivi sensibili e, senza esagerare, sul settimo e sconosciuto individuo. Non poteva sapere che da lì a poco un esplosione assai più grande di quella che Minoru avrebbe mai potuto immaginare avrebbe probabilmente raso al suolo una buona porzione della città del Vento. Forse però, gli avrebbe concesso qualche possibilità in più di partecipare alla caccia...

     
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