Falsi idoliOtesi in gita ad Ame

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    Post 4 ~ Lasciata indietro

    La fanciulla sorrise al suricata quando questi ripose la pipa, apprezzandone la gentilezza. Alla mancanza di attrattive adatte per una ragazzina ad Ame avrebbe assunto un'espressione perplessa. Non volendo addurre tale mancanza al suo cortese interlocutore, la piccola otese avrebbe glissato elegantemente con un battuta, per poi cambiare argomento. In effetti già stare all'asciutto mi sembra un'impresa qui! Oh, un maestro insomma! Potete anche usare il chakra, per caso? La giovane kunoichi aveva già appreso i rudimenti del controllo del chakra, ma aveva ancora necessità di perfezionarsi a riguardo. Mi piacerebbe migliorarmi, ma a Oto non hanno mai tempi da dedicarmi...

    Con enorme cordialità l'animale senziente le fece da guida nel cuore del negozio di ogni fabbro che è la fucina. Era decisamente più grande di come Harumi se l'era immaginata. I giganteschi forni si elevavano fino al soffitto ed anche oltre, proseguendo in affusolate canne fumarie. Ma ancora più della dimensione a colpirla fu il loro numero, insieme ai crogioli e alle postazioni dotate di incudini, martelli e pinze. Ce n'era abbastanza per ospitare molti operai, e di certo a pieno regime avrebbe potuto tranquillamente soddisfare da sola il loro ordine, almeno per quanto riguardava la quantità. In realtà probabilmente si trattava di un'officina nella media, ma agli occhi dell'inesperta ragazzina, che del mondo aveva visto poco o nulla, sembrava enorme, tanto da lasciarsi sfuggire un sospiro ammirato.Ohh... Fantastico!

    La kunoichi capì che la sensazione opprimente che provava era dovuta alle alte temperature solo quando il suricata glielo fece notare. Uno alla volta si tolse di torno molti degli strati in cui si era infagottata, per combattere il gelo prima e l'acqua poi, fino a rimanere praticamente con la sola divisa intorno. Si sta bene qui... Trovava piacevole il tepore della fucina, ma tutto quel calore le stava facendo al contempo venire sonno. Janki-san, le dispiace se stendo in un angolino per un poco gli abiti? Di là con tutta quell'umidità non si asciugheranno mai... Subito dopo averle risposto, la creatura avrebbe aggiunto senza darci importanza che il suo superiore se n'era andato per svolgere delle faccende, lasciandola lì. Anzi, probabilmente si era proprio dimenticato di avercela dietro. Harumi ne fu invece estremamente indispettita, tanto da rischiare di mettere il broncio all'incolpevole Janki. Cosa?! Mi ha abbandonato qui senza dirmi niente? Il Mikawa le aveva detto di non perdere di vista il jonin, approfittandone per imparare tutto il possibile da lui, ed invece ora si ritrovava da sola! Il suo ospite era stato premuroso, e non moriva esattamente dalla voglia di uscire di nuovo sotto la pioggia, ma le avrebbe fatto piacere essere stata almeno consultata prima. Seriamente, Shinken-sama... Neanche fossi un ombrello da dimenticare in giro! Anzi, probabilmente un ombrello qui ad Ame ti accorgeresti subito di averlo perso...


    Accompagnata dall'animale antropomorfo, Harumi sarebbe tornata nel lato pubblico della bottega, cercandone il proprietario. Ehm... Ru-Wai-san... Per caso... Shinken-sama le ha lasciato qualche messaggio da riferirmi? Non era molto positiva a riguardo, ma fare un tentativo non le sarebbe costato molto.

    Mentre parlava con l'armaiolo, però, incrociare i suoi occhi, per un secondo forse. Nello stesso momento, una lieve sensazione di vertigine la scosse, e la ragazzina appoggiò una mano al vicino bancone per sorreggersi. Sebbene si fosse immediatamente ripresa dal mancamento, le rimase intorno un malessere imprecisato. Non ne comprendeva la ragione, ma ora che si concentrava le parve che la figura dell'uomo di fronte a lei si fosse fatta più affilata e le ombre sulle pieghe del suo corpo più profonde. La kunoichi sbatte un paio di volte le palpebre. Probabilmente era semplicemente provata dal lungo viaggio e dal clima inclemente. O forse l'istinto felino che ormai faceva parte di lei aveva percepito qualcosa di più profondo. Mi-mi scuso, basterà che mi sieda un attimo e starò subito bene...
     
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