[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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    Saru e Zong Wu


    Chapter V - Villaggio dell'Abete



    <i>Avanzò furtivo lungo la strada principale che conduceva alla torre centrale, alle spalle di Zong Wu e del suo team.
    In lontananza, le nubi si stavano schiarendo, segno che l'alba era vicina e ben presto, senza jutsu adeguati, muoversi senza farsi notare sarebbe stato più complesso.
    Con il cappuccio a proteggere il volto dalle gelide folate di vento, Masayoshi accelerò il passo sia per non perdere le loro tracce sia per poter osservare meglio i due tipi che camminavano al fianco del mercenario.

    Si sarebbe avvicinato fino a mantenersi a una distanza di quaranta metri. Da lì, aguzzando la sua vista, il Genin sarebbe riuscito (forse) a intravedere con maggior chiarezza i compagni di Zong Wu: uno aveva la pelle scura, una folta chioma nera, un viso da delinquente navigato e due braccia ben muscolose; l'altro era più basso, più magro e il suo viso giovanile.
    Nessuno possiede un coprifronte.

    Sei niente in confronto a loro


    L'ennesimo insulto del demone rimbombò nella sua mente, ma il Genin non degnò il Rokubi di alcuna attenzione.
    La missione meritava la sua massima concentrazione. Un istante dopo la frecciatina del Bjuu, il Jinchuuriki vide il ninja dalla pelle scura iniziare a correre seguito dal suo compagno e da Zong Wu.
    Sta accadendo qualcosa.
    Avanzò più rapidamente.
    Man mano che le sue gambe macinavano metri, il suo udito percepiva con maggior chiarezza rumori che non promettevano niente di buono.
    Avrebbe voluto correre verso di loro, ma continuò a camminare velocemente, con il baricentro basso e i sensi ben in allerta.


    A trenta metri di distanza dal team di esplorazione kiriano-zanna, i suoi occhi iniziarono a scorgere qualcosa tra la foschia.
    Ma.... Una delle due figure celate dalla nebbia sembrava Saru, o forse si stava sbagliando. Sperò che non fosse Fujiko, ma lei era con Daishin, nella casa in cui vi era la catapulta.
    Si avvicinò di qualche metro, con calma e senza fare alcun rumore.
    Sgranò le palpebre quando il suo sguardo si posò sul corpo della kunoichi della Sabbia, minacciata da un lupo infuocato e da uno shinobi che non aveva mai visto.
    Dov'era il ninja della Foglia che era con lei?
    Tra i due si era intromesso Zong Wu e per fortuna non sembrava avere intenzioni ostili.
    Merda...concentrati! Inspirò e trattenne il fiato, come se questo fosse sufficiente per spingere l'udito al di là dei suoi limiti.
    Daishin-sama, sono Masayoshi. Comunicò al Chunin.
    Seguendo Zong Wu ho trovato Saru. Non sembra essere ferita. Sono distante ma non posso avvicinarmi più di così Si guardò intorno, perplesso.
    Shin qui non c'è.


    Quando la notizia dell'immortalità che vigeva sull'isola fu comunicata a Masayoshi, il ragazzo non ci credette. Doveva essere un bluff dei nemici o di qualcuno che aveva interesse a far credere che lì non si poteva morire. Avrebbe continuato a seguire quel gruppo di ninja, occultato dal suo rivestimento mimetico, ancora attivo.

    Chakra: 74/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
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    Mother of dragons

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    Missione: Si vive insieme, si muore soli


    V: Chi fa da sé fa per tre

    Un grido soffocato le sfuggì dai denti, mentre le fauci del lupo scattavano, chiudendosi rapide sul suo avambraccio destro. Aveva fatto appena in tempo a portare l'arto in protezione della gola, che la bestia si era ad esso attanagliata, quasi fosse un demone scaturito direttamente dagli inferi, noncurante del fuoco che gli stava divorando la pelliccia. Saru sgranò gli occhi, mentre le fiamme arrivavano a lambire anche la sua pelle, diffondendo nell'aria un intenso odore di bruciato. Sembrava che il lupo non percepisse alcun dolore, o che quantomeno riuscisse ad ignorare qualsiasi danno la kunoichi cercasse di infliggergli. Con tutte le forze rimastele in corpo, la Rossa concentrò quanto più chakra possibile nel pugno sinistro, scaricando poi un colpo particolarmente violento sul costato del lupo, cercando di fargli mollare la presa.

    Mollami, maledetta bestia.

    Ringhiò, osservando poi con orrore gli occhi del'animale tingersi di un inusuale blu profondo. Non poteva essere un caso, l'evocazione doveva avere qualcosa in mente. Tenendo ciò che rimaneva del suo braccio destro con l'altra mano, Saru addocchiò rapidamente una delle rocce presenti vicino al gruppetto, compiendo un movimento estremamente rapido e andando a sostituirsi ad essa. Nel posto precedentemente occupato dalla shinobi ora si spandeva una cortina di ghiaccio fumante, mentre ogni traccia delle fiamme appiccate dalla Rossa era stata estinta senza troppe cerimonie. Un lamento le sfuggì, mentre per la prima volta abbassava lo sguardo sul moncone che ora si ritrovava al posto del braccio. Sentì la testa girare, mentre l'odore ferroso del sangue le inondava le narici, accompagnando la visione dei muscoli scarinificati e dell'osso esposto.

    Shin...

    Si voltò, cercando la figura del compagno di Konoha. Il mondo le ondeggiava di fronte agli occhi, e per un momento pensò che ciò che vedeva fosse frutto della sua immaginazione. Il chuunin di Konoha si stava allontanando sempre di più, senza fermarsi a guardare ciò che aveva lasciato indietro. Aprì la bocca, cercando di lanciare un grido per cui non aveva né voce né forze. La situazione aveva dell'assurdo. Era stata davvero abbandonata dal suo alleato? Con quale faccia Shin si sarebbe rivolto ai loro compagni, una volta completata la sua codarda fuga? Ma, soprattutto, cosa ne sarebbe stato ora di lei, lasciata al proprio destino, nelle mani di qualcuno decisamente fuori dalla sua portata?

    SHIN! SHIN, SEI UNO STRONZO. TI TROVERÒ, DOVESSI CERCARTI FINO IN CAPO AL MONDO!

    Il respiro della rossa si fece irregolare, mentre quella si avvcinava al biondo della Tregua. Era sicura di morire lì, in quell'isola dimenticata dal mondo. Anni a cercare di sopravvivere, passando da un espediente all'altro, da un rifugio di fortuna all'altro. A niente sarebbe valso, se la sua vita si fosse realmente conclusa in quel buco di fogna.

    Ascolta, io non...

    Non fece nemmeno in tempo a terminare la frase, che un altro si aggiunse a quel circo di disperati. Saru si voltò, con un'espressione alterata e al contempo sconfitta. Non poteva andare peggio, decisamente. Quando quello cominciò a blaterare riguardo una possibile appartenenza della sunese ad Hayate, la Rossa sbuffò, camminando a passo veloce e portandosi sotto al nuovo arrivato. La differenza d'altezza tra i due era notevole, e dovette alzare il capo per poterlo fissare negli occhi.

    Che io sia dannata prima di diventare una di questi pazzi senza nome. E non sono nemmeno dello stesso villaggio di quel leone che se l'è appena data a gambe, per carità.

    Fece cenno col capo, indicando la direzione generica in cui il Foglioso era sparito di gran carriera. Incarcò un sopracciglio quando l'auto proclamatosi compagno del Mizukage si lasciò sfuggire un piccolo, piccolissimo dettaglio. Non potevano morire, non in quell'isola. Un misto di sollievo e terrore la inondò. Non poter morire poteva significare eterna sofferenza, nelle situazioni sbagliate. E quella era la regina delle situazioni sbagliate.

    Il mio nome è Saru Mononobe, genin di Suna. Mi spiace per te, bellezza, ma avete preso la persona sbagliata. Quanto credete che i piani alti dicano a quelle come me? Mi arriva una convocazione, e io mi presento. Tutto qui. Al diavolo Hayate, al diavolo quel cretino di Konoha. Niente di questo doveva accadere, maledizione. Io non so niente, né delle vostre adorate armi, né delle virtù, o come diamine si chiamino.

    Strinse a sé il braccio, mentre il sangue continuava a colare copioso. L'uomo con la falce sembrava avere un bel ricordo di Suna, forse questo poteva ancora giocare a suo favore.

    Non so nulla delle decisioni politiche della Sabbia. Immagino i pezzi grossi abbiano seguito le direttive dell'accademia. Ma queste sono mie supposizioni. Ora, questo è quanto so, non è molto, ma tant'è.

    Lanciò uno sguardo alle sue spalle, osservando i due lupi e il biondo che si era scontrato con Shin. Non aveva nessuna intenzione di finire nelle mani di quell'allegro trio, e per quanto assurdo, l'ultimo arrivato le pareva la sua unica possibilità di cavarsela in quella situazione decisamente di merda.

    In nome dell'amicizia che ti lega al mio paese, ti chiedo di portarmi con te. Non so molto di Hayate, o di qualsiasi cosa losca stia accadendo qui. Ma sono sempre un ninja dell'Accademia, Hohenheim e Hoshi, e chiunque a Suna, non sarebbe contento di sapere come stanno andando le cose qui.

    Alzò il braccio destro, per quanto possibile. Faceva male, dannatamente male.

    Portami con te, non te ne pentirai. Posso ancora essere utile, per quanto possa sembrare il contrario. Ti dirò tutto quello che so, ma non ora e non qui, non di fronte a quello e alle sue maledette bestie.


    Chakra: 10/30
    Vitalità: 6.25/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 325
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 275
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: TA: Spaccamontagne
    2: TB: Sostituzione
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Accendino × 1
    • Tekken × 1
    • Chigiriki × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Katar × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Fonte della Vita Eterna


    V



    Perché c'erano altri membri di Kiri lì all'Abete? Ero stato seguito? Non aveva senso, chi altri tra i Kiriani avrebbe potuto evocare qualcosa in grado di competere con Yogan in termini di velocità?
    Non ho idea di cosa stia succedendo, risposi, lasciando trapelare la mia sorpresa. Sarebbe opportuno scoprirlo. Qualcosa potrebbe averli attirati qui.

    Poco dopo giunsero alcune indicazioni. Kitori, il Kenkichi che avevo addestrato nell'arte della spada, era presente sull'isola. Quando la comunicazione giunse, la Muuga suggerì di andare ad incontrare Kitori e quasi fosse un ordine, disse che sarebbe venuta con me.
    Forse è la cosa migliore, risposi, ponderando le parole. Non potevo di certo negare che fossimo noi quelli che erano in difetto in quel momento. Non ci sarebbero dovuti essere altri Kiriani sull'isola.
    Potevamo rompere la tregua ed andare allo scontro se le cose si fossero complicate, ed uno scontro era ciò che non volevo in quel momento.
    Akira propose di creare tre team diversi. Forse sovrappensiero per l'arrivo di Kitori e l'ansia che mi provocava la vicinanza con la Muuga, annuii all'Hozuki. Va bene Akira. Muuga-sama, io direi di andare a recuperare questi Genin al più presto. Dissi alla donna della Zanna.
    Dopo che tutti furono usciti io e la Muuga, più altri eventuali accompagnatori e da lì ci saremmo recati dove erano sbarcati Kitori e chiunque altro fosse con lui.



     
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    Giovani esploratori

    IV



    Youkai non sapeva bene cosa pensare riguardo l'immortalità di quel posto, ma l'Hayate ne parlava con così tanto entusiasmo da fargli scappare un sorriso, condividendo la sua euforia sulla questione. Un dubbio sorvolò la sua mente, che però evitò di dire agli altri: cosa sarebbe successo agli abitanti dell'isola? Potevano essere tutti ultracentenari per quel che ne sapevano, e nel momento in cui l'arma fosse stata disattivata e quell'effetto annullato, si sarebbero trasformati in polvere? Se fosse stato lui a dover fare la scelta di distruggere l'arma o meno, avrebbe avuto il coraggio sapendo di avere la gente dell'isola sulla coscienza? Scosse la testa, come a voler scacciare quei pensieri. Non era il momento di pensarci. E, a dirla tutta, non voleva pensarci. Perchè, sotto sotto, sapeva già cosa avrebbe preferito. Ma che l'arma restasse dov'era poteva significare un pericolo per altrettante persone. L'unica cosa a cui doveva pensare era che, nonostante i poteri dell'isola, anche gli Hayate volevano quell'arma distrutta, o almeno coloro che controllavano quella setta.
    L'idea di guerrieri millenari a guardia delle rovine faceva rabbrividire l'albino, che si portò accanto a Murasaki stringendole un braccio. Degli esseri così antichi non sarebbero certo stati semplici da raggirare o sconfiggere, dovevano avere così tanta esperienza alle spalle da essere forse paragonabili al loro Hokage, se non più forti. Dubitava dello scetticismo dell'Hayate, se erano qui per proteggere l'arma non si sarebbero mossi. Certo, la sovrappopolazione di cui parlava era improbabile, dopo tutto quel tempo sull'isola non ci sarebbe stato posto per altra anima viva se si fossero moltiplicati.
    Kato non sembrò venir accontentato con la sua domanda, ma la cosa permise ai due fogliosi di conoscere qualche dettaglio in più su questa Speranza di cui parlava. Se aveva combattuto con l'arma ed era sopravvissuta per raccontarlo, doveva sicuramente essere una donna potentissima... o immortale.

    Chissà com'è essere immortali e sapere di non poter morire... Sono già morto due volte, sarebbe carino sapere come evitarlo una terza volta. Chissà se gli immortali possono accedere all'aldilà... borbottò, ricordando l'esperimento andato non del tutto a buon fine di Raizen. Non fosse stato per quel demone albino, sarebbe ancora intrappolato nell'altro mondo. Inclinò appena la testa all'accenno sulla pioggia, guardando istintivamente verso l'alto con una mano tesa quasi a voler controllare se stesse piovendo. Non sapeva bene a cosa si riferisse, ma poteva comunque essere un'informazione utile.
    L'Hayate fece per congedarsi, lasciando gli ultimi consigli al trio. Al momento di salutarsi, Youkai fece qualche passetto verso di lui a braccia aperte, esitando qualche istante cercando un gesto che gli desse il permesso di farlo, salutandolo poi con un caloroso abbraccio. Abbraccio che strinse intensamente all'udire il grido improvviso di Kato, che dopo una breve spiegazione si defilò, avvicinandosi ai suoi cloni. I due fogliosi erano rimasti soli, senza un ninja più responsabile a guidarli.

    Oh, per tutte le fogliette.

    Colse l'occasione per bloccare l'Hayate, stringendogli un braccio.

    Pe-Perdonami! Mi sembri un tipo simpatico e di cui ci si possa fidare... Senza quel tizio siamo soli. E non sappiamo se tornerà ad aiutarci... Non puoi lasciarci un modo per contattarti se avessimo bisogno? V-Vale anche l'offerta opposta naturalmente, se tu dovessi trovarti in difficoltà. Ma ecco, tu hai i tuoi capi, e sono sicuramente migliori di quanto non saremmo noi... Per favore?

    Non sapeva quanto potesse fidarsi degli altri Hayate, ma quello era più che certo fosse un alleato fidato da tenersi vicino.


    Rimasto solo con Murasaki, dovevano decidere la prossima mossa. Dopo averci riflettuto per un po', Youkai sembrò avere un illuminazione.

    Ah! Potremmo andare alla città più vicina e chiedere informazioni riguardo le rovine! Certo, non possiamo presentarci come shinobi... Però potremmo dire di essere giovani archeologi, mandati qui dal nostro capo! Dopotutto sono rovine, in quel modo se ci mostriamo curiosi non dovremmo destare alcun sospetto. Ci servirebbe qualche attrezzo per essere del tutto convincenti...

    Murasaki, studiosa com'era, sapeva sicuramente meglio di lui quali fossero gli attrezzi del mestiere più importanti. Per tutto il resto si sarebbe semplicemente trasformato indossando degli abiti più consoni ad un archeologo (o aspirante tale), sempre sotto consiglio della Hyuuga. Approfittando della trasformazione, si colorò i capelli di nero e gli occhi di verde. Non voleva dare nell'occhio, e la sua chioma albina con quegli occhi color porpora non aiutavano di certo. Anche la sua compagna avrebbe dovuto far qualcosa per quegli occhi bianchissimi. Una volta pronti, sarebbero partiti per la città.


    Arrivati lì, non restava che chiedere informazioni a qualcuno del posto. Il luoghi migliori per farlo erano sicuramente i più turistici, come un ostello o dei possibili negozi di souvenir. In mancanza dei secondi avrebbero optato per il primo, chiedendo prima una stanza dove alloggiare, e inondando di domande il poveraccio che gestiva la reception:

    Può darci qualche informazione sulle rovine del posto? Siamo qui per studiarle! Se ci può indicare quali sono le più suggestive, o misteriose, la cosa ci sarebbe di grande aiuto. Vogliamo rendere fiero il nostro capo che ci ha mandati in esplorazione!
     
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    Jotty2Hotty

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    Abete


    2



    Il Barracuda aveva appena riposto le armi con cui aveva squartato gli sfortunati pescatori che lo avevano estratto dal fondale, quando improvvisamente, un uomo, apparso come dal nulla, obbligò il corsaro a riportare le mani verso le lame. Attese con le dita sulle impugnature delle armi da lancio, mentre cercava di analizzare l'uomo, come fa un predatore a pochi metri dalla preda. Osserva e annusa, cerca di capire cosa ha davanti a sè e se sia il caso o meno di attaccare. Con il busto proteso in avanti verso l'individuo, lo sguardo di Kamasu era soffermo sul coprifronte della nebbia. Il simbolo era evidente, evidente anche la riga che lo caratterizzava da parte a parte. Quell'uomo doveva essere stato un ninja della Nebbia, un tempo. Magari non vi faceva più parte, magari era apertamente contro la Nebbia, in ogni caso non si trovava più al soldo dei Kiriani, e per Kamasu significava solamente che poteva essere un suo alleato nella caccia agli uomini del Mizukage.
    Con fare perso e quasi distratto, fu lo straniero a parlare per primo, spiegando chi fosse, e annunciando di chiamarsi Hayate.
    Il corsaro non conosceva, o aveva mai sentito nessuno con quel nome, quindi prese per buona l'informazione del traditore e la annotò nella sua mente.
    Di quello che l'uomo disse in seguito, Kamasu capì ben poco. Prese a parlare di sè stesso in terza persona, ma in soldoni aveva visto il corsaro tornare a riva, e gli stava offrendo un'alleanza, per qualunque cosa i Kami stessero combinando su quell'isola.


    Per quanto non fosse noto quanto dell'intelletto di Kamasu fosse rimasto intatto dopo la sua morte, sicuramente quello che gli interessava di più era vendicarsi della Nebbia; unirsi a organizzazioni e seguire altri non gli importava, avrebbe accettato qualunque cosa, fino a che gli fosse utile ad eliminare i suoi bersagli. Quindi, non potendo parlare, si espresse in maniera più semplice possibile. Tirò fuori una delle armi da lancio, la roteò tra le dita della mano destra come fosse una bacchetta da riso davanti alla faccia di questo Hayate e..si piegò. Disegnò a terra, sulla sabbia, in maniera evidente il simbolo della Nebbia, lo stesso sul coprifronte di Hayate, per poi indicare prima lui, poi se stesso, e infine scagliò l'arma su quello che aveva disegnato, facendola conficcare in mezzo al simbolo tracciato, ormai smosso, nella sabbia.
    Il gesto aveva sia il significato di domandare se seguire Hayate gli avrebbe permesso di uccidere Kiriani, sia che il suo obiettivo era quello, non gli interessava altro. In quel caso, avrebbe seguito questo Hayate.


    [...]

    In seguito, seguendo l'individuo che gli era apparso appresso, Kamasu venne condotto a una sorta di capanna ai piedi di una formazione rocciosa, un luogo peculiare, ignoto a Kamasu, molto più avvezzo alle onde e alle correnti, specialmente attorno all'arcipelago della Nebbia, che ai terreni che lo formavano.
    Ne seguì una spiegazione piuttosto dettagliata da parte del suo conducente, che indirizzò Kamasu verso l'obiettivo del gruppo che lo aveva accolto. Fondamentalmente si stavano opponendo a Kiri; questo bastava, il resto erano dettagli. Se questo Hayate gli avrebbe dato da distruggere dei sigilli li avrebbe distrutti. Se avesse dovuto proteggerli li avrebbe protetti, gli bastava sgozzare la gente giusta, nel farlo.
    Prima a gesti, poi a parole, Hayate invitò il corsaro a riposare nella stessa capanna che stavano controllando in cerca di informazioni e lì Kamasu si sedette a terra a gambe incrociate, con la schiena contro un muro. Forse stava dormendo, forse era morto; ma quando Hayate gli chiese aiuto, lui annuì con la testa.
    Dopo qualche minuto prese le lame che portava con sè, e prese ad affilarle con una pietra che aveva tirato fuori da una delle bisacce; così che alla prima occasione, fossero pronte a tagliare i tendini come burro.


    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Fukibari × 5
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Respiratore × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1

    Note
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    È colpa tua. Ratty

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    Squadra Akira e i loro Inseguitori

    In qualche modo lo stratagemma di Shunsui era stato provvidenziale, anche se incompleto: anche con tutta la buona volontà perse una frazione di secondo e un minimo grido si sollevò nell'aria, subito mozzato e comunque debilitato dalla poca aria. Gli inseguiti percepirono appena qualcosa che poteva essere stato benissimo un grido animale, tanto che anche se un pelo più cauti non si fermarono e proseguirono senza approntare trappole o affini, così da permettere al Marionettista di essere testimone di tutto quello che accadde in seguito.

    Akira Gen era stato insopportabilmente arrogante e sgradevole per tutto il viaggio, ma non aveva dato segno di essere stato raggiunto dalle frecciate e dai comportamenti del suo omonimo Hozuki. Akirasecondo? Oh, al contrario mi pare straordinariamente calzante. Ma non temere, non intendo certo chiamare per nome tutte le mezze tacche che incontro, quindi non ci confonderemo. "Tizio di Kiri" credo sia più che sufficiente. O Agitaspade, se preferisci, ho già scordato il tuo nome. Quanto all'incontro con il signor CaoCao che andava a funghi, Akira Gen rimase in silenzio dopo la rimbeccata sull'età e l'invecchiamento, mentre Akira Hozuki cercava aiuto da ogni possibile fonte, incluso il vecchietto. Ohohohoh! Si, sono il secondo più anziano sull'isola, più vecchia di me c'è solo la cara Lianshi, che però esce molto poco di casa ormai...lei è molto più ferrata di me nelle vecchie leggende, nemmeno io so quanti anni abbia di preciso. La signora Lianshi vive proprio accanto al nostro quartier generale, non va mai a passeggio ma si affaccia spesso alla finestra e ha alcune nipoti che vedono di lei. Esatto, e lei sa molte vecchie storie...diciamo che le raccontava ai miei figli quando erano ancora bambini.

    Poi sostenne lo sguardo dello shinobi per qualche secondo, prendendo infine una decisione. E sia allora, vi accompagnerò, ma ho poco da raccontare... Cominciarono a salire le scale. E' da moltissimo tempo che non sento qualcuno associare il simbolo del Wu con il nome Pangu...nessuno della Tregua aveva mai approfondito la cosa. L'ideogramma Wu ha diverse interpretazioni, il Vuoto è solo una di esse, come fate a essere sicuri che sia proprio quello il significato che vogliono trasmettere le iscrizioni? Intanto avevano finito la scalinata e raggiunto le rovine, senza particolari effetti o sviluppi. Abbiamo già provato. Abbiamo anche provato a distruggere una colonna, e qualche giorno dopo era tornata com'era. Le rovine sono sull'isola da tantissimo tempo, giovanotti. Se sono ancora qui credo sia perchè l'isola stessa le vuole così, no? Ohohohohoh! Un'isola noiosa, in pratica, anche se mai quanto dover stare ad ascoltare tutti voi. Akira Gen come sempre sottolineava la sua profonda simpatia.

    Comunque c'è qualche errore nelle tue asserzioni...è vero che il Vuoto era il potere dei Guerrieri di Pangu, ma lui non lo possedeva, il simbolo del Vuoto, inteso nella sua pienezza, nel pieno potere di quell'ideogramma e di ciò che rappresentava, era qualcosa che non è mai riuscito a controllare. Poteva tracciarlo, ma se lo avesse fatto su sè stesso ne avrebbe potuto sfruttare appena un decimo, con gravi danni. I suoi Guerrieri però erano filosofi, saggi, esperti di arti marziali e del chakra e seppero trovare la pienezza di quel dono, ognuno a modo suo. E secondo le leggende erano dieci, ma solo tre sopravvissero incolumi alla guerra di moltissimi anni fa. Non ci avete mai parlato di queste cose, nè gli altri cittadini. Ohohohohoh! E cosa potrebbero mai darvi queste vecchie storie? Inoltre è Lianshi a saperle, io sto solo ripetendo quel che dice lei. Quanto a queste rovine...il simbolo del Vuoto sta su di loro da tempo. Probabilmente c'è un motivo, ma se guardate bene c'è un segnetto affianco, anche se pare solo una crepa, e quel segnetto sta solo su queste rovine, ognuna delle sette rovine ha un segno diverso, per ricordare i sette guerrieri caduti. Nello specifico questo è il Vuoto Mentale.

    Guardò a lungo Akira Hozuki. Sei appena all'inizio. Senza comprendere il Vuoto non puoi ottenere nulla. Cerca Lianshi, è sempre stata un'insegnante migliore di quanto io potrei mai essere, ma soprattutto cerca la risposta: perchè ha voluto creare l'undicesimo guerriero, dopo tremila anni? Io stesso non ho certezze al riguardo. Concluse con un mezzo sorriso, prima di sparire nel nulla. Non era stato un teletrasporto nè una tecnica, semplicemente era come se non ci fosse mai stato nulla là...come se lo avessero letteralmente strappato da quel luogo e ora il vuoto lasciato al suo post stesse attirando violentemente l'aria in quel punto [Effetto]Tutti vengono attirati verso quel punto con Forza Nera+3 tacche, incluso Shunsui, trascinati fino a 54 metri, senza che il peso conti. Tutti vennero attrati in maniera improvvisa e brutale, tanto che Satoshi finò gambe all'aria mentre Kymugi si bloccò appena in tempo con la Shinra Tensei e Akira Gen dovette piantare una spada a terra per fermarsi, ma stranamente non un filo d'erba era stato attratto e lo stesso valeva per le pietre o la polvere, ma stranamente due grossi massi vennero mobilizzati dall'alto della montagna, atterrando proprio davanti all'ingresso della grotta e in quel momento cambiando aspetto fino a mostrare due enormi serpenti10 Unità, Energia Viola. Evocazioni sotto Henge! Annunciò Satoshi. Nessuno della Tregua evoca serpenti...devono essere di Hayate! Oh, ma che sviluppo interessante...ora voglio tagliare la testa del vecchio e poi interrogarla, come avrà fatto a notare queste bestie quando a noi sono sfuggite? Il tutto corredato da espressioni di stupore e mezze imprecazioni per l'improvviso sviluppo.

    Il serpente di destra, di un verde acceso, spalancò le fauci inondando l'intera area con una nube venefica [Tecnica] mentre l'altro,nero nelle squame, approfittava della confusione per gettarsi contro Satoshi, che era a terra, e cercare di azzannargli la metà inferiore del corpo [Azione]Morso Potenza 20+Sanguinamento (Dnt Medio), Forza Viola+1 tacca, Velocità Viola+3 tacche. Comunque andasse avrebbe poi sollevato la porzione anteriore del corpo, gonfiandola come un cobra mentre emetteva un sibilo che avrebbe causato gravi allucinazioni a tutti i presenti (salvo forse Akira Gen che non sembrò affatto inorridito dall'orribile e disgustosa mutazione che apparve agli occhi degli altri) prima di gettare uno sputo adesivo e velenoso contro Akira Hozuki, cercando di colpirlo al volto. [Tecnica e Azione]Veleno come precedente

    Sputo con Forza Viola+1 tacca
    . Intanto il serpente che aveva emesso il gas velenoso si era avventato contro Kymugi con un tentativo di morso analogo a quello del serpente nero [Azione]Morso Potenza 20+Sanguinamento (Dnt Medio), Forza Viola+1 tacca, Velocità Viola+3 tacche

    E forse anche Shunsui era stato attirato ed era precipitato in mezzo alla situazione...se fosse stato notato o si fosse palesato doveva inventarsi qualcosa per non diventare una possibile vittima del contrattacco della Tregua/Accademia.


    Tasaki

    Pecore scomparse? Il ninja del clan Shinretsu sembrò sinceramente sorpreso, mentre non aveva battuto ciglio alla menzione del nome del suo interlocutore: non poteva certo conoscere tutti gli abitanti dell'isola, no? Mi pare un crimine serio...e che tipo di rumori hai sentito? Portò una mano al mento, manifestando la sua preoccupazione. Mi sembra un pò eccessivo parlare di infiltrati, non potrebbero essere stati dei lupi, banalmente? Oh, capisco. Un cambio di aspetto dopo una ferita è qualcosa che fa certo pensare a ninja infiltrati...sono decisamente informazioni preziose. Si sarebbe avvicinato, senza manifestare alcun genere di ostilità. E ti sono grato per aver avuto il coraggio di farti avanti e parlare.

    Tuttavia, per quanto capisca il tuo dilemma, non credo che il governatore potrebbe compensarti tanto facilmente, non hai prove, dopotutto. Capisco la paura per le voci su Hayate che sono saltate fuori in questi ultimi tempi, ma noi siamo sempre qui per difendervi.
    Annuì cercando di mostrarsi condiscendente. Ma se proprio hai questa impellente necessità di essere tranquillizzato proverò a portarti da lui. Seguimi.

    Senza alcuna minaccia si voltò facendo cenno a Tasaki di seguirlo fino al palazzo del governatore. Dall'ingresso principale portò il ragazzo oltre un corridoio, quindi gli fece cenno di entrare in una stanza sulla destra: un salottino elegante non dissimile da quello in cui erano stati accomodati i membri della delegazione kiriana alcune ore prima: l'unica differenza era una decorazione nelle pareti in cui scorreva acqua in filamenti sottili, quasi disegnando delle fluide opere d'arte sul muro. la stanza non aveva la porta, a differenza di altre nel corridoio, e c'erano due finestre. La Sala delle udienze particolari...forse un pò elegante per un contadino, ma non farti intimorire: il governatore è una persona assolutamente alla mano. Sul tavolino basso c'era un piattino con delle caramelle. Serviti pure, sarà qui a momenti.

    Solo una domanda: il tuo amico che era un infiltrato...che fine ha fatto? E' scappato? Mi piacerebbe capire qualcosa di più...
    Dei passi indicavano che qualcuno si stava avvicinando nel corridoio, ma Kisugy non sembrò darvi peso.


    Il Mezz'Hokage

    La ragazza non sembrava aspettarsi quel cambiamento così immediato di scena, guardando confusa il suo interlocutore che cercava invano di tagliare la coda o strapparla, ammettendo poi di essere lui stesso un ninja in addestramento. Cosa? Ma...non mi dire che hai usato la Henge sotto la pioggia? La pioggia fa cose strane ai Jutsu qui, non lo ricordi? Pareva essersela bevuta. E comunque CERTO che la mia sensei è la migliore! E la sua fazione è la migliore in assolut... Aggiunse irritata, anche se poi rimase un secondo interdetta, ma scosse la testa scacciando rapidamente il pensiero che le era sopraggiunto. ...In assoluto, sicuramente!Che razza di cargna a farmi la paternale e fingere di volermi insegnare quando ne sai meno di me, sei un brocco! Ecco, bravo, tornatene in caserma...chiunque tu sia dietro quella faccia da pesce lesso! Come sarebbe che non lo ricordi? Sta nella Città, non qui in Paese. In Città e più o meno al centro, come puoi averlo dimenticato? Noi dormiamo tutti l... battè gli occhi qualche secondo. Noi...oh, per i kami...devono aver messo pure a me qualche simbolo strano...non mi ricordo in che stanza dormo! O come sono fatte le stanze all'interno! Aaaah, dannati addestramenti!

    In ogni caso non sarebbe stata per nulla daccordo nel seguirlo fino alle rovine. Perse poi quasi tutta la notte nel cercarle, tanto che albeggiava al suo arrivo, più o meno mentre in altri luoghi un Hayate assegnava una missione al Barracuda o un giovane nukenin iniziava a girare per al città spacciandosi per un contadino. Le rovine erano state un buco nell'acqua e la colonna venne distrutta senza grosse remore nè impedimenti, anche se il frammento alla base su cui era inciso il simbolo del Vuoto in qualche modo era rimasto dove stava, come se di tutta la colonna solo quel piccolo pezzo fosse del tutto indistruttibile e inamovibile, anche se il Kage avesse ricorso alle più distruttive tra le tecniche.

    Si diresse quindi verso la Città, recuperando la strada principale e dirigendosi a Sud, ma non sarebbe arrivato facilmente sul posto, perchè circa a metà del percorso avrebbe trovato uno spadaccino dai capelli biondi

    a fermarlo. O per meglio dire lo avrebbe lasciato andare avanti, salvo poi alzare una voce e dire, con tono quasi lagnoso. Una coda molto interessante. Spiacevole incidente con la Henge? Il tuo volto mi irrita non poco, ma la coda mi rende sospettoso. Chi sei? Io sono Kagami, e non credo tu sia della Tregua...che tu sia Hayate o meno, forse potremmo avere un nemico comune.

    Avrebbe estratto la spada lentamente, voltandosi a guardare il clone del kage a forse sei o sette metri di distanza. Combattere è profondamente noioso, ma farlo su quest'isola a dir poco frustrante, quindi lo eviterei. La mia domanda è...ti interesserebbe uccidere uno dei capi della Zanna? E' passata un paio d'ore fa su questa strada, verso il Paese, e la sto seguendo.


    Capelli Rossi da Oto

    La strategia di Munisai era stata efficace, riuscendo a eludere la guardia del Porto Settentrionale e recarsi verso est e seguire le pendici del monte verso meridione. Poteva facilmente vedere le case non troppo distanti mentre attraversava i prati con la luce del mattino, ma dopo poco scorse anche un bosco dove forse si trovavano delle rovine, secondo la mappa estremamente frammentaria e imprecisa che Hayate aveva fornito a tutta l'accademia eccetto Kiri.

    Proprio a quel bivio stava arrivando in quel momento un tizio dall'aria allegra

    che sembrava del tutto intenzionato a recarsi verso ovest, nel bosco con il fiume, fischiettando come se non avesse un problema al mondo. Doveva approciarlo? O seguirlo?

    Se avesse scelto la seconda opzione avrebbe dovuto fare i conti con delle percezioni appena superiori alla normaPercezione 6 e a una mente non particolarmente brillante, che seguiva una strada dritta e senza deviazioni, almeno fino a quando, inoltratosi nella foresta, non avesse raggiunto il fiume che la tagliava a metà, dove finiva il sentiero. Là si sarebbe fermato, con le mani nelle tasche, guardandosi intorno come se aspettasse qualcuno. Aveva un albero a forse tre o quattro metri e non aveva fiatato una sola volta, a parte la musichetta che fischiava, chiaramente.


    Densen e Kensei

    Ooooh, allora sei uno che sa di cosa si sta parlando! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA! Siamo TUTTI qui per la festa e per spaccare quella stupida bestia del passato! Se andiamo per esclusione qua sotto c'è Komainu, oppure Bakekujira oppure Jorogumo. Ma pensiamo più al secondo...l'Arma che Cambia il Mondo. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!! Sarà divertentissimo: sangue e dolore e sofferenza senza limite...e nessuno che muore! Non siete eccitati? Ma le parole di Densen lo delusero in maniera più che visibile. Oooh...che seccatura, che seccatura, un naufrago. Sai che qui non si può morire? Che ne dici se ti spezzo le gambe e te le conficco nelle spalle per ripararti dalla pioggia? Sennò posso spellarti e metterti nel sale, così si che non ti lamenterai per il freddo e l'umido! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!



    Si fermò di colpo, con un'espressione quasi schifata. Non fa ridere? Non state ridendo. Allora rido io! E scattò verso Densen ad alta velocità, cercando di abbattere con forza la sua mazza sgangherata sulla sua gamba sinistra. Gli avrebbe fatto parecchio male se fosse arrivato a segno [Azione]Statistiche: Velocità Viola (sia spostamento che attacco), Forza Viola, Potenza 45 HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!

    Avrebbe riso qualunque cosa fosse successa. Io sono Hayate, no? Io sono il Coraggio di Hayate, e sono qui per divertirmi e distruggere vecchie armi. Adoro distruggere le armi, solo una spada ha motivo di esistere per me! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! Puntò la mazza verso Kensei. Kensei Hito, vuoi giocare con me e distruggere tutto quello che capita fino a far apparire quella stupida balenaKujira è "balena". Bakekujira è la "balena mostruosa", grosso modo? La Speranza dice che può usare la sua Heiwa no Gizō, la Forgia della Pace, sull'isola, ma per me è un metodo troppo poco elegante. Obbedirò se devo, ma voglio svegliare l'arma e poi spaccarla pezzo per pezzo con le mie mani, come solo un vero Fabbro Leggendario può fare!

    Se sei con me, e non vuoi che mandi in mille pezzi quelle protesi...oh, sono un fabbro di prim'ordine, non potevo non notarle...se sei con me, allora taglia la testa a Ryuden e portiamocela dietro, e poi andiamo a fare a brandelli un pò di Kiriani e di Zannuti...chissà che questo non faccia uscire allo scoperto i veri guardiani dell'isola! HiAHiAHiAHiAHiA!
    Poi su Densen. Certo, a meno che tu che odori di armi e pensi di fregarmi non abbia qualche cosa da dire per tenere la testa attaccata al collo... Quell'uomo era tanto pericoloso quanto pazzo...ma non era uno stupido.




    Il Barracuda

    La Nebbia difende questi lidi opponendosi ad Hayate. Altri shinobi, appartenenti alla Zanna, un villaggio minore, sono loro alleati. Se sei un loro nemico, anche nella tua debolezza sarai per noi un valente alleato. Seguimi, ti darò modo di bagnare le mani nel sangue dei Kiriani.

    [...]

    Una volta ripresosi, Kamasu aveva iniziato ad affilare le sue lame mentre il suo misterioso benefattore spiegò qualcosa di più su quell'isola. Su quest'isola si nasconde una bestia gigantesca, sepolta in un lago sotterraneo cui non si può accedere a meno di distruggere tre sigilli. Ogni sigillo ha un custode, ma non sappiamo di chi si tratti...la Nebbia non sa dell'esistenza della bestia e dei sigilli ed è sorda alle nostre parole solo perchè si ammantano di una falsa pretesa di giustizia nel difendere gli innaturali abitanti di questo luogo: immortali incapaci di usare o apprendere l'uso del chakra. Essi sono preziosi per le nostre ricerche, e hanno già vissuto abbastanza. In ogni caso, chiunque sia sull'isola non può morire e le sue ferite guariscono più o meno lentamente, ma una ferita debilitante rimane tale, quindi non temere colpi al cuore o alla gola, e agisci sempre per incapacitare. Il dolore rimane, quindi puoi dare sfogo ai tuoi poco illuminati istinti verso i Kiriani, se lo desideri.

    Fornì al Barracuda una mappa abbastanza accurata dell'isola, informandolo dell'esistenza di due agglomerati urbani principali. Quello che ti chiedo è di trovare e rapire un civile, ce ne sono alcuni che girano per i boschi o nell'altopiano in barba agli avvertimenti della Tregua, l'associazione tra la Zanna e Kiri. Catturalo e portalo da me, lo interrogherò. E' possibile che dei ninja della Nebbia provino a fermarti, ma ci sono grandi movimenti sull'isola quindi verosimilmente useranno copie di minore abilità o evocazioni, dovresti riuscire a difenderti efficacemente. Mi interessano soprattutto civili che reagiscano in qualche modo al menzionare la parola vuoto, o per te che hai ridotte capacità espressive, a questo simbolo. E tracciò l'ideogramma del Wu a terra, nella sabbia. Sicuramente dopo la cattura verranno a cercarti o ti seguiranno...attirarli qui è parte del mio piano.

    Se avesse accettato, o anche se avesse scelto di non fare niente e allontanarsi, una volta raggiunta la zona più settentrionale di quella parte sabbiosa dell'isola avrebbe effettivamente scorto una o due persone che passeggiavano sull'altopiano sopra di lui, a ridosso dello strapiombo. Il problema è che erano a dieci metri d'altezza su una parte rocciosa...doveva arrampicarsi o inventarsi qualcosa per raggiungerli...
     
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    Squadra Feng Gu Vs Shin e Saru

    Forse è vero che in quell'occasione non ho brillato...ma pensi forse di non aver mai fallito, tu, Mercenario? Solo perchè sei nelle grazie dello Shoga e dello Yonga non pensare di avere campo libero. Replicò Endo per le rime, comunque evidentemente colpito dalla frecciatina sugli eventi della Colonna Evanescente.

    Erano intanto sopraggiunti sul luogo dello scontro dove con un jutsu elettrico e un pò di prontezza di riflessi Shin si era liberato dalla minaccia di una distanza da corpo a corpo. Si, sull'isola per fermare Hayate. Invitato da Hayate. Una pedina nei suoi piani, e tanto arrogante quanto stupida. Quello sparì nel nulla, sfruttando le sue doti di spostamento accelerato proprio mentre Saru, azzannata a un braccio, riusciva a liberarsi sferrando un pugno al suo aggressore, che per evitare il colpo lasciò la presa [Nota]Ricorda che puoi attaccare durante l'offensiva nemica solo come "Subisci e Mena", ossia un'offensiva contro l'ultimo attacco nemico. Considera non speso il chakra della tecnica, liberarsi è slot difesa e lo hai usato con il pugno forzando il nemico a staccarsi, ma non fai danno prima di rilasciare il suo vento gelido da cui lei fuggì forzando la mano ferita in una serie di rapide posizioni magiche.

    Feng Gu intervenne proprio in quel momento, apparendo a metà strada tra lei e il lupo, feroce come solo un demone dell'inferno può essere, tanto che l'animale riprese a ringhiare ma con le orecchie basse in segno di paura. Ahahahahahaha! Jins Kaguya intanto comincò a ridere riavviando i lunghi capelli biondi. Vigliacco e sicuramente stupido. I miei lupi lo hanno trovato nella nebbia in precedenza, cosa gli fa credere che non lo troveranno di nuovo? Qui non si muore, ma il chakra può sempre esaurirsi e quando succede non è un bello spettacolo. Senza particolare premura si avvicinò a Saru con il tridente appoggiato sulla spalla, mentre la ragazza rivelava la sua natura di Kunoichi di Suna e non di membro di Hayate, con il supporto del Mercenario che parve essere sufficiente a convincere i membri della Tregua. Devi smetterla di giocare con i tuoi bersagli, fai pensare più a un gatto che a un lupo! Rimbeccò il ninja del clan Ho al Kaguya, mentre Endo Bara, con gli occhi divenuti assai simili a quelli della Muuga si guardava intorno. Io vedo dove è andato...sicuro di non volerlo inseguire? E' veloce.

    Jins, anche a fronte delle insinuazioni del Mercenario finì per sbuffare. Va bene, va bene. Quel tizio è un povero sfigato che maltratta le donne, forse merita una lezione. Mormorò portando un dito alla bocca per cavarsi una singola goccia di sangue. Pochi sigilli e all'impatto della mano sul terreno richiamò a sè una delle creature più potenti a cui era legato. Lupo dell'Oblio, a me. Non fu una normale evocazione, ma pareva quasi che la tenue nebbia circostante si addensasse e attraversasse il corpo di Jins, emergendo in una forma più densa, quella di un lupo spettrale

    che iniziò a fiutare l'aria circostante. Cerca chi è fuggito. Trovalo. E puniscilo. L'animale dagli occhi eterei fece un cenno con la testa, un gesto fin troppo umano per un canide, prima di disperdersi nella nebbia.

    Hai detto di chiamarti Saru? Disse poi, tornando ai presenti e puntando il tridente verso la ragazza. Se il nostro amico qui dice che sei a posto io gli credo. Ma la fuga del tuo amico mi rende comunque sospettoso. Esattamente per quale motivo siete venuti qui? Perchè quel codardo ha citato Hayate? E soprattutto...siete legati da qualche sistema di comunicazione per caso? Digli che non andrà lontano, se è così. E sorrise mostrando denti che ricordavano nettamente quelli di un carnivoro, più che un umano. Poi si voltò verso Feng Gu, del quale aveva grosso modo sopportato le insinuazioni fino a quel momento. Io sono stato allievo di Shiltar Kaguya e anche di Hayate Tamasizu. Ho decisamente un pessimo gusto in fatto di maestri, lo ammetto, ma sono riuscito a prendere ciò che mi hanno dato e migliorarlo. Si avvicinò al Mercenario, comunque più alto di lui, sostenendone lo sguardo.

    Shiltar Kaguya è caduto perchè debole e troppo preso da sè stesso. Mi ha insegnato l'arte delle ossa in un periodo parecchio cupo della mia vita. Hayate mi ha introdotto ad altre arti ninja e mi ha legato ai lupi, che sono stati la mia fortuna, ma anche lui è caduto perchè è un maledetto bastardo che pensa solo a sè stesso. Sono egoista anche io, ma solo fino a un certo punto. Hayate ha lasciato tutto, ha persino tradito i suoi stessi lupi, che ora sono legati a me, che sono un contratto vivente...il Lupo dell'Oblio è ciò che resta del suo Lupo Siderale dopo che lo assorbì, poco più che uno spettro privo di parola, e anche il demone lupo che covava all'interno e che spacciava per il Sanbi altro non era che potere rubato ad altri. Shiltar invece è andato a farsi ammazzare lontano...la sua tendenza all'ossessione è stata la sua rovina...e chissà che non lo consumi anche ora che il suo corpo è solo cenere. E sorrise appena, un sorriso infido ma fugace mentre guardava il mercenario dai lunghi capelli...che sapesse? Che Kymugi lo avesse informato della rinascita? Perchè la parola Cenere buttata là?

    Ma non è questo il momento di parlarne...allora, Saru, hai qualcosa da dire? In ogni caso sarebbe stato da decidere cosa fare dopo.



    Shin il Fuggitivo

    La nebbia si era alzata, quello certo, e Shin era riuscito a scappare dalla città senza particolari inghippi dirigendosi verso la montagna a nord-est, la più alta dell'isola. Nella foschia non sapeva di stare percorrendo più o meno la stessa strada intrapresa dal gruppo dei due Akira e dei due membri della Tregua e dai due inseguitori.

    Aveva ormai lasciato la città alle sue spalle, ma nella foschia non impiegò molto tempo per comprendere che qualcuno o qualcosa gli aveva messo gli occhi addosso e che nonostante i tentativi di accelerare o disimpegnarsi quella sensazione non sarebbe riuscito a scrollarsela di dosso. Scoprì infine quale fosse il suo inseguitore in un campo aperto, territorio ideale per lui che prediligeva spostamenti rapidi e rettilinei, quando nell'aria si levò un ululato che gli avrebbe ghiacciato le vene, proveniente da zanne immense e grondanti saliva spettrale...zanne che si erano formate dalla nebbia stessa sopra la sua testa, nell'aspetto traslucido e fumoso di un enorme lupo20 Unità - Energia Viola. Occhi che erano fessure nella nebbia lo fissavano e lo riconoscevano come una preda...ed essendo la nebbia ovunque anche scappare sarebbe stato praticamente impossibile, dopotutto quell'essere lo aveva raggiunto nonostante le sue notevoli abilità nella fuga.

    Dalla bocca spalancata la bestia soffiò un cono di vento gelido verso lo shinobi trasformato [Tecnica]ADR Potenza 30+Ustione da Freddo (Dnt Leggero) - Cono di 9 metri, largo 6 alla base, parte da 4,5 metri da te prima di dissolversi nella nebbia e riprendere consistenza a circa un metro ai lati del bersaglio nella forma di due lupi più piccoli10 Unità ciascuno piccoli che cercarono di azzannargli uno la gamba destra e l'altro, una frazione di secondo dopo, la spalla sinistra [2 Azioni]Forza Viola, Velocità Viola+3 - Morso di potenza 30 e Sanguinamento (DnT lieve). Nuovamente dispersi in foschia, i lupi tornarono a essere una singola creatura alle sue spalle, a circa tre metri, che con un balzo cercò di schiacciare e atterrare [Azione]Velocità Viola +4, Forza Viola +3, Potenza 20, può atterrare Shin, cercando di staccargli la testa con un morso in caso di successo [Azione]Forza e Velocità Viola.

    E nella nebbia una sagoma parecchio lontana doveva aver sentito l'ululato e visto cosa accadeva: il terzo clone di Kato era proprio su quella traiettoria nel suo tentativo di riunirsi all'originale e all'altra copia e aveva per puro caso intercettato quel combattimento...ma avrebbe riconosciuto Shin nel suo aspetto e con la visibilità così ridotta? Si sarebbe immischiato in uno scontro con un lupo mostruoso?


    Murasaki e Youkai

    Hayate non colse il senso delle parole di Youkai riguardo la morte o l'aldilà ma salutò entusiasta mentre si allontanava. Non era tra i membri più brillanti della setta, ma evidentemente i suoi talenti stavano altrove, ma non era così empatico da lasciarsi abbracciare ovviamente, quindi salutò con la mano, cercando di levarsi di torno prima che Youkai lo fermasse. Oh...uhm...beh, diciamo che a mezzogiorno di domani mi farò trovare...uhm...a nord-ovest dell'isola, nella parte più alta, vicino al fiume che passa nel bosco...vi conviene procurarvi delle mappe, io non ne ho. A dopo!

    [...]

    Dovettero poi aspettare l'alba per recarsi in città o non avrebbero trovato nessuno, quindi gli eventi dello scontro tra Shin e Saru contro la Tregua si erano ormai risolti, ma erano informati e pronti a cercare a modo loro le informazioni. La Città aveva qualche casetta che poteva fungere da ostello per gli occasionali mercanti o qualche pescatore che passava da quelle parti (in genere non a conoscenza degli effetti dell'isola e che tuttavia facevano brevi periodi in cui magicamente tutti i loro acciacchi sparivano). Il clima per le strade era abbastanza freddo, forse per le voci degli attacchi nella mattina, e non poterono non notare un tizio armato che parlava con uno che sembrava un contadino a tutti gli effetti, a cui fece cenno di seguirlo, ma per il resto non c'erano persone o cose sospette in città.

    L'ostello che indicarono loro per strada, non senza aver squadrato gli abiti in tela e dalle molte tasche, era in realtà una casa privata in cui i proprietari affittavano alcune camere a tempo perso, pur di avere qualcuno con cui chiacchierare. Sono la signora Mori...potete chiamarmi Mori-baa, cari. Questa la proprietaria, una donna sulla sessantina che certo non era meritevole di un suffisso tipicamente dedicato alle signore anziane, anche perchè se li portava più che discretamente. Mio marito è a far legna al bosco a ovest, ma posso sistemarvi una stanza...certo che siete giovani per essere degli studiosi, sapete? A mio tempo ho fatto anche io qualche ricerca di fossili, oh, era molto interessante, per una ventina d'anni, poi mi ha stufato. Ma ditemi, come vi chiamate? Aveva evidentemente voglia di parlare e li squadrava con l'occhio esperto di una comare pettegola. Ci sono delle rovine sull'isola ma non sono per nulla divertenti, solo vecchi mattoni. Ma ditemi, siete da molto sull'isola? Con quale nave siete sbarcati? Dove devo mandare a prendere i vostri bagagli? Mio nipote è uno sfaticato ma con una bella strigliata si darà una mossa.
     
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    Squadra Itai

    Itai, la Muuga, la Kunoichi del clan Kuei e la maggiore delle sorelle Terumi erano in viaggio verso nord, diretti al Paese in cui di lì a poco si sarebbe consumata la lotta tra due Hayate. Erano a circa un quarto del percorso quando la leader della Zanna si rivolse al Mizukage, sempre con tono cortese e affabile. Ogni volta che ricevo rapporti dall'Abete sento sempre la mia determinazione vacillare un poco. Siamo nemici, Mizukage, perchè non possiamo cancellare nè dimenticare...il perdono ci distruggerebbe, perchè viviamo solo per la vendetta. E tuttavia...qui stiamo facendo qualcosa di buono. Pochi passi ancora, poi avrebbe aggiunto. Un dualismo che credo sia insito nella natura umana, non credi? Senza odiarvi non potremmo determinare noi stessi, perderemmo ciò che siamo. In onore però della Tregua e di ciò che rappresenta sento di doverti fare una confessione...incaricai io Maschera Sette di prendere il tuo posto a Kiri. Preparavo io le sostanze con cui tenere sedati i tuoi sensi, ma non mi sono mai mostrata. Ma ci eravamo accorti del fatto che lentamente ti stavi liberando ed è per questo che ti abbiamo cambiato di posizione...il luogo in cui il drago e il tengu fecero irruzione per liberarti non era il nostro villaggio, ma una roccaforte.

    Questo comunque non cambia che io, che pure sono la più moderata nel condurre la nostra guerra all'accademia, e che vorrei vedervi distrutti sul piano sociale ed economico senza spreco di eccessive vite umane...ciò non cambia che sono stata io l'artefice, sotto ogni punto di vista, di quello che credo sia stato tra i periodi più cupi della tua vita.
    Si sarebbe fermata, guardandolo con sguardo sereno ma inflessibile. Noi siamo in guerra, Mizukage. Una Tregua non è la Pace. Nè può diventarlo. Aveva forse sentito dei propositi del Nara? Haruka, la kunoichi del clan Kuei si era come rabbuiata in quel momento, e la cosa non sarebbe sfuggita, ma ci fu appena il tempo di uno scambio di parole ed ecco che entrambi i membri della Tregua si misero sul chi vive. Un attacco...Mion è stata ferita e il clone di Satoshi distrutto. Hayate! Dobbiamo affrettarci!

    Distavano circa otto chilometri, una distanza tutt'altro che impossibile...esisteva un modo per accelerare? In ogni caso una volta giunti sul posto avrebbero trovato un grosso e fumante ostacolo ad attenderli proprio all'ingresso del paese, visibile già da almeno 500 metri: un rinoceronte che pareva composto da magma e ceneri, senza un evocatore vicino, che li attendeva e, a giudicare da come scalpitava, era pronto a reagire nonostante la lunghissima distanza. Non capisco...perchè un'evocazione da sola? Che sappia agire sulle lunghe distanze? La Muuga si sarebbe voltata verso il Mizukage. Qualche suggerimento?



    Kitori e Fudoh

    Le tue domande sono a dir poco stressanti. Il tuo Kage sta venendo qui, penserà lui a risponderti. Aggiunse con un sospiro il clone del ninja della zanna dalle profonde occhiaie. Comunque no, noi siamo qui per proteggere i civili. La Tregua esiste perchè fuori dall'Abete noi e voi siamo nemici mortali, tutto qui. Poi venne il caos con l'invasione dei due Hayate e il loro inatteso ma fortunatamente poco distruttivo attacco.

    La donna a breve distanza da Kitori, dopo aver constatato che entrambi i suoi calci non avevano riscosso il risultato sperato era passata sulla difensiva ma non si aspettava certo che il flauto venisse strappato dalle mani da una forza invisibile! EHI! Nemmeno fece in tempo a reagire che il pugno del barbone aveva mandato in pezzi lo strumento musicale. QUELLO ERA MIO! Sbottò irritata mentre Fudoh lanciava i suoi coltelli prima di saltarle addosso con la sua ginocchiata, ma quel breve intervallo speso ad attaccare l'utilizzatore del Mokuton era stato provvidenziale per permetterle di riorganizzarsi e schivare, seppur in extremis, con un discreto impasto di chakra mentre si gettava sulla sinistra, lasciando che l'attacco andasse a vuoto.

    Contemporaneamente Kitori la aveva aggirata per avvicinarsi all'utilizzatore del Mokuton e aggredirlo con una combinazione di colpi serrata. Era stato però prevedibile: senza tecniche apposite il suo portare la mano all'elsa mentre cercava la ginocchiata rendeva evidente che, reale o meno il primo colpo, il secondo sarebbe stato un colpo di spada. Con i tirapugni ben in mostra serrò la sua guardia, verosimilmente generando del legno sotto gli abiti per proteggere l'inguine, mentre la massima attenzione stava sull'arma. Non ci fu bisogno di difendersi dalla finta ma il tirapugni era là pronto a intercettare il colpo di spada con appena un piccolo impasto di chakra, variando di pochissimo la sua posizione. Doveva essere esperto nel combattere con i pugni contro le lame e sapeva che non servivano grandi movimenti per intercettare un fendente, anche se nettamente più veloce delle proprie capacità fisiche. Sugli affondi, come l'attacco successivo, l'efficacia di una parata era nettamente minore ma con un notevole impasto di chakra riuscì a ruotare il tronco, con la lama che lo colpì solo di striscio, nullificando il danno all'impatto con il suo giubbotto rinforzato.

    Kitori non aveva finito, ma commise un grande errore con la sua finta successiva: l'uomo aveva la guardia alta e portò il guanto rinforzato proprio a difendere il volto...quindi la lama si interruppe e il pugno cercò di danneggiare comunque lo stesso punto, rendendo di fatto inutile l'effetto sorpresa e concedendo al nemico una frazione di secondo per decidere di incassare l'attacco. Il tirapugni si crepò e danneggiò non poco, ma non finì distruttoValore di Rottura 60 anche se probabilmente non avrebbe retto a più di un utilizzo ulteriore, ma in contemporanea, approfittando del fatto che il Kenkichi aveva accorciato le distanze per arrivare a bersaglio, dalle cosce del nemico emersero degli spuntoni lignei che avrebbero cercato in controtempo di trapassargli le ginocchia, nel tentativo di sfracellarle e ridurre notevolmente la sua mobilità. Contando che uno difficilmente si aspetta che del legno esca dal corpo, e che l'attenzione era tutta puntata in alto, il rischio di subire seri danni era concreto [S&M]Statistiche: Mokuton, Potenza 30 per spuntone, Velocità Blu+2 Tacche

    Una frazione di secondo dopo giunsero i coltelli di Fudoh, che tuttavia aveva Kitori proprio sulla traiettoria, messosi in mezzo già da tempo, e questo rendeva l'attacco cauto, per ovvi motivi, quindi Hayate ebbe gioco facile ad abbassarsi un poco per "nascondersi" nella sagoma del Kenkichi e risultare così completamente incolume. Venne quindi il momento del contrattacco, con la flautista che vedendosi privata del suo principale strumento di combattimento intrecciò una manciata di sigilli, a brevissima distanza da Fudoh, sparendo dalla vista [Tecnica]Azione Rapida. Contemporaneamente l'altro Hayate aggrottò la fronte nel vedersi lasciato da solo, ma non si aspettava che due ninja di kiri qualsiasi potessero essere pari, se non persino superiori alle sue doti fisiche. Comunque fosse andato il suo attacco precedente ai danni di Kitori avrebbe fatto un breve scatto all'indietro, portandosi oltre la porta su cui era rimasto tutto quel tempo, componendo quattro rapidi sigilli per scatenare una delle tecniche di contenimento più famose del clan Senju, capace di incarcerare qualunque avversario [Tecnica]Potenza 40, Durezza 3 (valore di rottura 120). Le dimensioni dell'edificio erano tali da sovrapporre le pareti a quelle della gabbia, di fatto trasformandolo in una trappola da cui sarebbe stato difficile fuggire. Se avesse catturato almeno uno dei due, immediatamente dopo avrebbe estratto un piccolo foglio di carta simile a una cartabomba, attaccandolo al legno. Coi complimenti della Speranza di Hayate. Prima di darsi alla fuga. [Azione]Simbolo della Prigionìa Funesta L'utilizzatore appone il simbolo su una stanza chiusa o una struttura analoga. Le pareti avranno un aumento di 10 di Potenza e durezza aumentata di 1 ai fini dei tentativi di rottura e non sarà possibile usare teletrasporti o movimenti accelerati all'interno. I prigionieri saranno Affaticati e vedranno la loro riserva di chakra ridursi di MedioBasso ogni turno. Lo status perdura per 2 ore anche dopo la liberazione.
     
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    La Fonte della Vita Eterna


    IX


    La lotta di testosteroni tra me e Akira della Zanna non sembrava potersi esaurire in una semplice dialettica verbale.
    Per prima cosa, nessuno dei due era il tipo da vedere una discussione terminare solo con l'utilizzo delle parole, soprattutto se questa andava ad interessare un tema così delicato - almeno per i contendenti - come l'arte della spada.
    Agitaspade direi che lo apprezzo notevolmente di più, caro Akirasecondo. Ok che non mi sembri un tipo sveglio, ma scordare il tuo stesso nome credo sia un po' un primato mondiale! Congratulazioni! Esclamai irriverente, mentre continuavo a camminare come se nulla fosse con le mani intrecciate dietro la testa.

    Il vecchio signore CaoCao, per quanto oltremodo banale nella sua semplicità, accettò la mia proposta, ed iniziò a salire le lunghe scalinate che ci avrebbero condotto alla prima porzione di rovine. Quindi questa signora Lianshi è così vecchia? Se lei è il secondo più anziano dell'isola... E questa signora raccontava storie ai suoi figli, non oso immaginare quanti anni abbia! Esclamai stupefatto, mentre già un'idea mi balzava a mente. E dopo di lei chi c'è? Intendo come persona più anziana del'isola...
    Con mio sommo stupore il vecchio CaoCao iniziò a parlarci del simbolo del Vuoto, dei suoi Guardiani, di Pangu e delle stesse rovine di cui non sapevamo assolutamente nulla o poco più.
    L'ideogramma Wu, a quanto diceva, aveva molte interpretazioni, ed il Vuoto era solo una di queste. Non lo sono infatti, non le ho mai viste... Ma, almeno io, conosco solo questa accezione da poter dare a quel simbolo. Risposi, pacatamente, mentre i miei compagni affermarono che abbassare, sollevare, o addirittura distruggere le rovine su quell'isola era completamente inutile.
    Dopo qualche giorno, per qualche strano rituale, tornavano nella loro forma originaria.
    Che fosse l'isola a volerle in quel modo? Questa fu l'esternazione di CaoCao... E se il suo comportamento era coerente così come sembrava, non poteva essere una frase gettata lì tanto per.
    L'anziano si stava dimostrando in qualche modo molto collaborativo, e non sembrava proprio il tipo di persona a cui piaceva sprecare le parole... Immagino che quando si vive così a lungo, le parole incominciano ad avere un certo peso.
    Fu sempre l'anziano ad informarmi che sebbene Pangu fosse il leader dei guerrieri del Vuoto, lui stesso non era in grado di controllarlo. Perché mai Pangu, lo Scriba del Mondo, un uomo che era stato capace di fermare un'arma ancestrale dal potere talmente terrificante come il Gashadokuro non potesse controllare un simbolo che lui stesso poteva tracciare liberamente?!
    I Guerieri del Vuoto erano più che semplici guerrieri: saggi, filosofi e grandi esperti di tutte le arti... Tutti riuscirono a trovare il grande segreto che svelava la completezza del Wu, ognuno, almeno, a modo suo.
    Dieci in totale, ma sette perirono nella prima grande guerra.
    Fu quest'ultima frase che mi riportò in mente gli accadimenti di qualche anno prima. [Lo Spettro dei Miracoli]

    Tsuya, confini tra Konoha e Taki. Ero solo un genin all'epoca. Debole ed inesperto, anche se altrettanto idiota e frettoloso.
    Avevo passato due giorni a scoprire l'oscura trama che i Cremisi avevano architettato per risvegliare il potente mostro che si cibava dell'energia vitale di tutti gli esseri viventi, unitamente al mio team della Nebbia e al Rosso della Sabbia. Giorni duri, resi ancora più duri dall'operato di molti altri ninja, tra cui il mio ormai amico mercenario Kaguya dai molto nomi, che, seppur in buona fede, avevano di fatto collaborato con il nostro comune nemico per organizzare la fine del mondo.
    Con un po' di fortuna e anche con l'aiuto dello Spettro dei Miracoli, la Mansuetudine di Hayate, ero riuscito a sabotare il piano dei nemici.
    Da quegli eventi si generò poi la grande battaglia, tra i Cremisi alleati dei Kijin e il fronte accademico. Battaglia da cui emerse il Gashadokuro.
    Fu lì, sull'orlo del baratro, che emerse la Divinità Spezzata... E Pangu.
    Capii solo allora come tutto era in realtà collegato. Il flebile filo, tracciato da Pangu, nei secoli e nei secoli, era, almeno in parte, rivelato.
    L'avatar di energia e chakra di Pangu, prima di donarmi la forza del Vuoto per contrastare l'Arma Ancestrale, rivelò come, millenni prima, sette dei suoi figli avevano rinunciato per sempre alla loro capacità di utilizzare il chakra per sigillare il Gashadokuro. Lui, allo stesso modo, divise la sua essenza: la sua energia vitale a Tsuya, sotto forma di un enorme albero, dalla energia praticamente illimitata, rimase a Tsuya per contenere l'Arma... Mentre il suo chakra, reso praticamente illimitato, fu donato a sua moglie, Natsuhime Yukimune... Ed era probabilmente su quell'isola, ad imprigionare la Bakekujira.
    Di una cosa ero sicuro, non potevo permettermi di credere alle coincidenze.
    Se i suoi eredi, i figli di Pangu, all'epoca persero la capacità di utilizzare il chakra... Alcuni di loro rimasero a Tsuya, altri, probabilmente, giunsero all'Abete... E se gli abitanti dell'Abete non sono in grado di poter usare il chakra... Che gli abitanti dell'Abete stessi fossero in realtà gli eredi dei figli di Pangu?
    E se veramente solo tre dei figli di Pangu erano sopravvissuti alla guerra, mentre sette erano infine morti... Che le rovine potessero essere nient'altro che una forma diversa che la stessa isola donava ai suoi figli?
    Se la moglie di Pangu, con il suo smisurato chakra, in qualche modo ancora permeava l'isola della sua esistenza ed essere... Il fatto che le rovine non potessero andare distrutte poteva avere finalmente un senso! Era la stessa isola, con il chakra di Pangu, che donava esistenza alle rovine! I figli di Pangu, i suoi eredi, i suoi Guerrieri del Vuoto, alla morte venivano riprodotti dall'isola sotto forma di rovine... Ed era per questo che ogni rovina era diversa, ognuna di un'età diversa, un segno diverso per ogni figlio diverso... Poteva avere tutto quello un senso?

    Se così veramente fosse stato, significava che rimanevano soltanto tre guerrieri del Vuoto, e quindi tre eredi diretti di Pangu.

    Mi ridestai da quell'immenso ripercorrere di eventi, ritrovandomi sulle ginocchia a toccare con le dita la crepa indicatomi da CaoCao e il simbolo del Vuoto lì vicino. Il Vuoto Mentale... Bisbigliai. Quali sono i tipi di Vuoto? Chiesi all'uomo, rialzandomi e avvicinandomi a lui.
    L'uomo mi sorrise. Ero all'inizio, ancora non comprendevo, e non lo avrei mai potuto fare da solo...
    L'undicesimo... Quindi Lui sapeva... Non era solo una sensazione, già sapeva... Aspetta... Cosa vuoi dire con...! Sparì.

    z6ooNnk
    Non era opera di un'arte ninja, non so come lo sapevo. CaoCao svanì nel nulla, come se la sua esistenza in quel luogo venne improvvisamente annullata.

    Non ebbi neanche il tempo da riprendermi da quella rivelazione che una misteriosa forza attrattiva si generò dallo stesso punto da cui l'uomo era scomparso. Dovetti rannicchiarmi, mentre con un tocco del dito medio sinistro evocavo Hiramekarei, che subito conficcai nel terreno, e rafforzare tutto il mio corpo per resistere a quella potente forza, che investì in pieno anche i miei alleati. [Forza 800]Reidratare 3/4 Basso

    Dov'è andato?! Esclamai, quando la forza attrattiva sparì da quel luogo.
    Ma i problemi e le sorprese non arrivavano mai da soli.
    Due enormi massi caddero dalla montagna, andando a bloccare l'entrata della grotta. Fu questione di un'istante però prima che quei massi divennero rapidamente due grossi serpenti, uno di color nero e uno di color verde, decisamente dai comportamenti poco amichevoli.
    Opera di qualche maledetto di Hayate! Esclamai. Non ti preoccupare, Akirasecondo, ti proteggerò io, non permetterò a quegli esseri di farti male! Ghignai, verso il membro della Zanna.

    Il serpente di color verde inspirò, e furiosamente emise una nube venefica dalle sue fauci. Lento. E, in meno di un istante, ero appena sotto al grande serpente verde. Un fascio di energia scaturì selvaggiamente dalla mia lama. La già grande lama di Rombosogliola esplose di energia, riversandosi in una lama di chakra puro di circa 9 metri. Un fendente semplicissimo, che avrebbe avuto lo scopo di staccare di netto la testa del serpente dal suo viscido corpo. [AdO]Potenza 60
    Forza 775 (Reidratare 1/2 Basso)
    Velocità 750

    Causa Sanguinamento (DnT Medio), Stordimento e Scoordinato

    Canto del Leone - Shishi Sonson
    Villaggio: Specializzazione Esperto di Taijutsu
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se entro il raggio del suo slot di movimento dall'obiettivo, può effettuare un unico attacco acrobatico con le spade, estremamente rapido, scomparendo alla vista e rendendosi impercettibile durante il movimento finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata: la Velocità è aumentata di 6 tacche e la Potenza del colpo armato aumenta di 10. Il colpo può causare Stordimento e Scoordinato.Tipo: Taijutsu - Kenjutsu
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]

    Taijuzzaro [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire AdO se un avversario utilizza una Ninjutsu entro 9 metri dall'utilizzatore. L'AdO deve essere un Taijutsu che sferri un attacco. Può portarsi automaticamente a distanza da mischia per eseguire l'attacco, entro la distanza di attivazione. Il movimento accelerato non può avere finalità difensive. Utilizzabile 1 volta a round, non è possibile utilizzare altre abilità Talento in combinazione.[Da chunin in su]

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    Taijutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa taijutsu, 1 volta ogni 2 round. [Da chunin in su]

    Rilascio: Forbici
    Arte: L'utilizzatore, una volta a round, può rilasciare il chakra tramite la Rombosogliola in una lama di chakra, aumentandone notevolmente il raggio d'azione. Dalla lama della spada verrà rilasciato un fascio di chakra tagliente che si estende fino a 9 metri; può causare Sanguinamento (DnT Medio). Il colpo viene considerato come una Emissione.(Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    [Info per il QM]Dato che la tecnica ha raggio 6 metri, aumentata di 3 metri con la Manipolazione della Forma, e senza indicazioni troppo precise sulla distanza, presumo che tutto il mio team - me compreso - si trovi entro i 9 metri dal serpente.
    Su quell'isola non si poteva morire, ma senza la testa anche un mostro come quello sarebbe stato del tutto inoffensivo.

    Il boa nero non perse tempo e immediatamente si avventò su Satoshi, ancora a terra dopo gli effetti della grande forza di attrazione di pochi istanti prima. Kimuji! Spingilo a te! Era evidente come stessi intimando al mio compagno della Nebbia di usare la sua tecnica segreta per attrarre a sé il suo compagno della Zanna e salvarlo dalle fauci dell'evocazione. Senza il problema della nebbia velenosa da cui li avevo salvati, sarebbe stato potenzialmente semplice per lui evitare che Satoshi venisse agguantato dal mostro...

    Lo stesso boa nero, subito dopo il primo attacco, incominciò ad emettere un odioso sibilo... E dalle sue stessi fauci sembrò compiere una muta, che lo rese, se possibile, ancora più terribile e disgustoso alla vista. Che schifo! Esclamai, realmente disgustato, prima di accorgermi che l'evocazione stava per prendere di mira me. Uno sputo, se di saliva o di veleno non volevo neanche saperlo, perché non mi sarei mai fatto toccare da una schifezza simile. Fu semplice evitare l'attacco, scartando lo sputo verso destra. [Slot Difesa I]Riflessi 600 + Piano B + Impasto 1/4 Basso = 675 [Piano B]Riflessi +2 in caso di agguati o imboscate.

    Dichiarato nel post precedente.


    Con il serpente verde fuori dai giochi - almeno speravo - non rimaneva che quell'ultima evocazione ad affrontarci. Riuscite a vedervela da soli con questo? Io... Devo andare! Mi rivolsi ai presenti. Non vorrei lasciarvi da soli adesso ma... Le rovine per noi non hanno alcun senso! Avrete capito dove mi sto dirigendo... Ho bisogno di risposte! Kimuji... Dove abita CaoCao? Lui deve essere difeso! Speravo che comprendessero.
    Avrei atteso pochi istanti per vedere le reazioni del team, prima di incominciare a correre a tutta velocità verso le scalinate e, quindi, nuovamente verso la Città. [Slot Azione - Movimento x3]Azione Rapida
    Akira-gen, da quel che sapevo, era un guerriero formidabile e non avrebbe avuto problemi a occuparsi di quella misera evocazione.

    Erano poco più di 10 chilometri di distanza, avrei impiegato poco più di cinque minuti per ripercorrere la strada fatta e raggiungere la Città.

    La casa della vecchia Lianshi. Quella sarebbe stata la mia destinazione finale.
    Se era veramente vicino al quartier generale avrei impiegato poco tempo a trovarla, ma cosa fare una volta lì era già chiaro ai miei occhi, ancor prima di arrivare.

    Lianshi era probabilmente un'erede diretta di Pangu, così come CaoCao, e una dei tre possessori del simbolo di Wu.
    CaoCao aveva ragione: non comprendevo ancora nulla.
    Il Sigillo del Vuoto mi era stato donato, ma non ero mai riuscito a comprendere quale forza si nascondesse dietro a quel simbolo. Se Pangu aveva voluta creare un nuovo Guerriero del Vuoto dopo tanto tempo, significava che aveva un motivo.
    E a me serviva un maestro.


    Chakra: 71/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Movimento
    3: Movimento
    Slot Tecnica
    1: Canto del Leone
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Maschera × 1
    • Giubbotto della Nebbia × 1
    • Guanto da Guerra × 1
    • Guanto da Richiamo × 1
    • Calzari Rinforzati × 1
    • Cartabomba III × 1
    • Bomba Abbagliante × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 3
    • Tonico di Ripristino Superiore × 3
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Sameha × 1
    • Pelle di Squalo - Samehada × 1
    • Rombosogliola - Hiramekarei × 1
    • Marchio del Vuoto - Māku no Shinkū × 1
    • Suijin - L&#039;Armatura delle Quattro Fonti × 1

    Note
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    IV

    Fu impossibile nascondere l'espressione di stupore alle parole di Hayate, alzai un sopracciglio interrogatorio scrutandolo con curiosità. Non seppi se stupirmi maggiormente del fatto che conoscesse mio nonno, Ossuri, o il fatto di non sapere il passato di colui che mi addestrò, potei comprendere in quel momento l'alone di mistero che aleggiava sulle sue risposte sfuggenti. Serrai le mascelle e lasciai scorrere lo sguardo nella foresta cercando le parole, le domande Come hai conosciuto mio nonno? Una domanda secca portata con estrema curiosità, cosa mi aveva tenuto nascosto fino a quel momento e perché?
    Il viso invece rimase impassibile ascoltando le sue parole successive, era in atto una missione richiesta dai membri di Hayate in cui tutta l'Accademia si era mossa manifestamente contro Kiri. Un'Arma di Iwa era presente sull'isola ed andava distrutta, ma quali erano state le premesse perché il mio villaggio aveva stretto un'alleanza con la Zanna? Forse si spiegava l'assenza del Mizukage e Akira, il chunin che dovevamo trovare. Alzai lo sguardo verso di lui con ancora i pensieri che vorticavano nella mia mente. Siamo stati inviati per una missione di recupero dal nostro amministratore, dobbiamo trovare un nostro ninja dissi con voce asciutta, la situazione era tremendamente complicata, collaborare con quel ninja significava - probabilmente - danneggiare il villaggio; ignoravo la situazione e quali fossero state le cause di un'alleanza tra Kiri e la Zanna, non volevo creare danni ma, sicuramente, la presenza dell'Arma di Iwa avrà avuto peso nei patteggiamenti. Andava distrutta, diceva l'Hayate, ma un'arma tanto potente in possesso di Kiri l'avrei di certo preferito, bisognava solo tagliare fuori la Zanna o rubarla e portarla al villaggio. Le labbra si schiusero in un sorriso tagliente e dissi Sta bene, Hayate. Sì, conosco l'arte segreta del mio clan, ti aiuterò. le sue parole successive mi fecero nuovamente sussultare E' incredibile... mi lasciai sfuggire dalle labbra chiedendomi se mi stesse mentendo o meno.
    Seguii l'uomo in silenzio, rifiutai educatamente il cioccolato e rimasi attento a ciò che ci circondava, sembrava tranquillo ma io non volli abbassare la guardia, sopratutto quando mi informò della presenza di altri suoi uomini sull'isola. Tutta l'Accademia si è mossa o la missione è portata solo da alcuni villaggi? Domandai con aria leggera, volevo capire che villaggi erano presenti sull'isola, l'idea che si fossero mossi contro Kiri non mi piaceva per nulla.
    Arrivati alle rovine ascoltai le parole di Hayate guardando prima l'ambiente che ci circondava e concentrandomi, poi, sul pozzo che mi indicò. Vediamo quello che posso fare... richiamai a me la forza del chakra attivando il mondo delle tenebre, tutt'attorno a me la notte prese forme e colori netti e definiti, potei anche vedere chiaramente in faccia quello strano tipo. [ Slot Tecnica ]
    La pioggia era pressoché esaurita, la luce dei raggi lunari che fendeva le nuvole e il cielo splendeva come il sole, mi accucciai vicino al pozzo tenendo tra le mani un sasso. Lo lasciai cadere nel pozzo e analizzai ciò che accadde.
    Se fosse caduto nel pavimento della stanza su cui apriva il pozzo, avrebbe significato che la barriera reagiva al chakra e solo in quel caso si attivava, se invece anche il sasso sarebbe rispuntato fuori dalla grata avrebbe significato che, indifferentemente, qualsiasi cosa la attraversasse si sarebbe trovata al punto di partenza. Che fosse lo stesso sasso o un altro trovato per terra, riprovai nuovamente e quindi altre quattro volte, volevo capire a che altezza fosse presente quella barriera o se invece variasse l'altezza.
    Una volta compreso questo, sperando che fosse entro sei metri, alzai lo sguardo verso il cielo e con voce calma dissi Nulla di personale, se anche i sassi rispuntavano poco sopra la grata, ne avrei lasciato cadere un altro senza riprenderlo e facendolo cadere in un loop continuo Ma preferisco lavorare da solo, piuttosto dimmi cosa devo cercare, com'è fatta l'Arma?
    Una volta ascoltate le sue parole, tornai a guardare l'ombra provocata dal sasso e quando scompariva, fissai il suo tragitto assorto prendendo le forze per agire, mi stavo infilando in una gabbia, nella mia tomba? Beh forse non sarei nemmeno morto, sperai almeno che fosse un luogo abbastanza umido per passare l'eternità se le cose fossero andate male.
    A circa una decina di metri sentii un corvo rompere il silenzio della foresta, mi drizzai in piedi guardandomi attorno, come avevano fatto a trovarmi? Cercai tra le fronde dell'albero e lo trovai, un grosso corvo imperiale gracchiò nuovamente, il mio sguardo si mosse allora verso il cielo, ci vollero pochi minuti perché un secondo corvo si appollaiasse sulle rovine e iniziò a fissarmi.
    Serrai le mascelle spaventato, maledetti corvi, erano riusciti di nuovo a trovarmi. Da dopo la missione con il Mizukage, uno stormo di quelle bestie mi seguiva, avevo provato a scacciarli in tutti i modi, provai anche a nascondermi nel villaggio ma mi ritrovavano sempre e quindi si riunivano. Chissà se mi avrebbero raggiunto anche lì sotto! Mi dissi piegando le labbra in un ghigno. Bene Hayate, è stato un piacere. Buone ricerche
    Quindi avrei mosso un passo verso l'ombra ed il chakra avrebbe fatto il resto, avrei atteso l'attimo appena precedente che il sasso uscisse all'esterno, in quel momento mi sarei teletrasportato nell'ombra da questo provocata. [ Slot Azione ]Passo di Tenebra: L'utilizzatore può trasportare sé stesso per 1 slot azione in un ombra non controllata e non prodotta da una fonte di chakra; deve comparire oltre 1,5 metri da una fonte di chakra. La potenza massima del primo attacco è 10 per livello dispari della tecnica speciale. Richiede 1 slot tecnica/azione e un consumo Basso di chakra. Se tutto fosse andato bene, sarei caduto per gli ultimi due metri che mi avrebbero separato dal pavimento, a quel punto avrei alzato un braccio in segno di saluto ed avrei iniziato ad investigare l'ambiente in cui mi sarei ritrovato.


    Chakra: 38/40
    Vitalità: 13/13
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  425
    Resistenza: 350
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 475
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fumogeno × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 2
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Bomba Specchio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno del Dolore C4 (5 dosi) × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Spiedi × 9
    • Cartabomba I × 1

    Note
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    È colpa tua. Ratty

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    Youshi

    Io non ho conoscenza diretta di Ossuri Tokugawa, ma la Speranza di Hayate, virtù mia pari e tuttavia a me superiore, lo ha conosciuto molti anni addietro. Spiegò semplicemente, senza approfondire, mentre camminavano per il bosco. Questo Hayate pareva un tipo molto placido e posato, e se aveva segreti non pareva certo sotto pressione nel tenerli nascosti.

    Raggiunsero infine le rovine, mentre il giovane Kiriano chiedeva lumi ulteriori e forniva qualche informazione. Un ninja disperso...capisco. Abbiamo avuto notizia di una delegazione Kiriana giunta appena ieri, forse la persona che cerchi ne fa parte. In ogni caso ora siamo arrivati. Le rovine e il piccolo ostacolo fornito dalle sbarre erano davanti a lui. Come ti ho detto, non abbiamo coinvolto Kiri, che su quest'isola è alleata con un gruppo chiamato Zanna. Auspichiamo che agiscano in maniera ragionevole una volta che ci saremo accertati della presenza dell'Arma. I nostri sospetti è che sia l'Arma chiamata Bakekujira, la Balena Mostruosa...tuttavia se è stata sigillata non abbiamo modo di sapere qualche aspetto o forma abbia al momento. Altre Armi simili erano state nascoste in pozzi pieni di lava, sottoterra dentro una statua o addirittura trasformate in una torre, quindi non so cosa potresti trovarti davanti.

    La pietra passò oltre le sbarre e battè sul fondo bagnato dalla pioggia con uno sguazzo umido, segno che era possibile passare e che non c'era una prosecuzione del pozzo, almeno a guardare dal di fuori. Gli esperimenti successivi ebbero lo stesso risultato, anche con sassi più grandi, tanto che Hayate acconsentì a lasciare solo il ragazzo, allontanandosi. Sembrava riporre notevole fiducia per essere uno incontrato da meno di un'ora.

    Un sasso solo era forse un pò piccolo per il passaggio completo, ma dopo qualche tentativo, lanciando almeno tre sassi molto ravvicinati avrebbe potuto sfruttare la sua capacità di teletrasporto, trovandosi infine sul fondo. Forse sarebbe bastato accendere un fuoco sul bordo del pozzo e usare l'ombra stessa delle sbarre, ma aveva trovato comunque un modo per portarsi sull'obbiettivo, lontano dai corvi. E l'obbiettivo nello specifico era un pavimento fangoso, bagnato e abbastanza solido, mentre le pareti in pietra piene di licheni e muschio viscido non sembravano particolarmente interessanti. In quel pozzo di tre metri e mezzo di diametro era solo, al freddo, e senza vie d'uscita.

    Togliendo il muschio avrebbe scoperto su diverse delle pietre che componevano la parete un simbolo, probabilmente un ideogramma un pò rovinato che poteva leggersi come Wu, il Vuoto, tutte alla stessa altezza come se a formare un cerchio intorno a lui. Un totale di 18 simboli. Oltre a questo non fece inizialmente nessuna scoperta...ma se così era, perchè mettere un sistema di sicurezza sulla grata? Guardando in alto avrebbe potuto notare che lo stesso simbolo era inciso in piccolo sul ferro di quelle sbarre, visibile solo dal basso, con altri piccoli segni.

     
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    Falce dei Kaguya


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    Y Danone
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    Il Pollice Verde


    Non si vede con il tirapugni...



    Domanda per voi: quando entrambi i vostri avversari si chiamano Hayate (e qui non riprendo il discorso del nome da donna...), come li distinguete? Direi che posso continuare a chiamare la ragazza "Hayata", mentre l'altro lo chiamo "Pollice Verde", ok?
    Bene, allora riprendo a raccontarvi di questa mia missione in questo "Villaggio dell'Abete".
    Ero riuscito a rompere il flauto di "Hayata", ma gli altri miei attacchi non furono altrettanto fortunati, anche perché, lo ammetto, non ci eravamo coordinati molto bene con Kitori, tanto che i miei coltelli da lancio furono pressoché sprecati, oltre che mi fecero perdere tempo utile per attaccare la ragazza, non fosse stato per le mie gambe indebolite, come sempre, dall'uso del mio chakra naturale-gravitazionale.
    Ad ogni modo, il Kenkichi non ebbe molta più fortuna di me con i suoi colpi e l'Hayata approfittò del momento per scappare via.
    Pollice Verde, invece, si portò sulla porta ed iniziò ad eseguire dei sigilli.
    Voi direte: "Fudoh, sei intervenuto? Hai fatto qualcosa?", non fosse stato, vi ricordo, che avevo appena tirato un'ondata di chakra naturale e repulsivo addosso all'Hayata, forse qualcosa avrei potuto fare, ma in quel momento le mie gambe erano quanto mai intorpidite, ma le mie orecchie erano quanto mai buone, e sentii qualcosa accadere, ma non sapevo cosa!
    Kitori, fermalo!, fu l'unica cosa che potei urlare, immobilizzato com'ero sul posto.
    Piccolo consiglio? Non usate mai i poteri del chakra naturale-gravitazionale se poi dovete subito dopo difendervi dai nemici, fatelo solo nel mezzo dei vostri, di attacchi.
    Fatto sta che, quando l'altro ebbe finito qualsiasi cosa stava facendo, eccoci dentro una cavolo di gabbia fatta di legno con quello che ci piazzava sopra un qualcosa con i complimenti di una qualche "Speranza di Hayate".
    E che cavolo vuol dire? Che Speranza ha questo Hayate? E poi quale Hayate? Tu? La ragazza?, ma era tardi: il tipo se l'era già squagliata ed io iniziavo a sentirmi parecchio, parecchio stanco.
    Non per questo non mi mossi, non appena le gambe me lo permisero.
    Certo, SE Kitori avesse in qualche modo fermato tutto questo, ne sarei stato ben più che lieto, ma per ora, l'unica cosa che vedevo possibile, era avvicinarmi a quelle cavolo di sbarre di legno e vedere se riuscivo in qualche modo a romperle.
    Così, non appena fui di nuovo capace di muovermi, ci provai, nel modo più diretto possibile: portandomi proprio davanti a dove si trovava qualsiasi cosa avesse poggiato Pollice Verde sulla sua prigione di legno, mi preparai, con la mano destra presi il mio Fuuma Kunai, tenni la sinistra ben aperta sopra l'arma, mentre del chakra iniziava ad irrorare il mio ginocchio sinistro e subito dopo agii.
    La violenta ginocchiataColpo di Ginocchio - Shoushitsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare una potente ginocchiata al busto avversario che; può essere eseguita entro tre metri dall'obiettivo. Forza e Velocità sono incrementati di 2 tacche. Causa Dolore (DnT Medio) in tutto il corpo; se parato, solo la zona colpita sarà Indebolita.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    partì, ricoperta di chakra distruttivo, per incrementarne la potenza e subito in contemporanea, la mano sinistra rilasciò il mio chakra naturale repulsivo per scagliare con maggiore potenza possibile il Fuuma Kunai contro lo stesso puntoMi spiego: l'idea è che con il chakra repulsivo dello Shinra Tensei cerco di dare un +20 alla potenza con cui colpisco con il Fuuma Kunai quindi sarebbe 25+20 + il colpo di ginocchio con chakra distruttivo, quindi +40 + Forza = Viola + 2.
    Sarei riuscito a danneggiare in qualche modo quella barriera? Non ero un genio, ma dubitavo che fosse comune legno quello che avevo intorno a me, ora c'era da vedere quanto fosse potente.

    Chakra: 66,5Medio x ginocchiata, Basso x Chakra Repulsivo, Mediobasso x chakra distruttivo/72,5
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attacco Repulsivo con Fuuma Kunai
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Colpo di Ginocchio
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tekken × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Fuuma Kunai × 1

    Note
    ///
     
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    La fonte della vita eterna


    V

    Il sopracciglio si inarcò gettando uno sguardo inquisitorio verso Hayate, era piuttosto stitico nelle informazioni che mi forniva. Non aveva conosciuto direttamente mio nonno ma non aggiunse altro, mi risultò difficile credere che non sapesse altro però, con ogni probabilità, per saperne di più avrei dovuto scucirmi a mia volta e non potevo anteporre il bene del villaggio alla mia curiosità personale. Quindi aprii le labbra in un sorriso leggero lasciando scorrere lo sguardo sulle grate Le ho detto che siamo stati mandati dal nostro amministratore, non crede che il ninja che dobbiamo trovare non si trovi "ufficialmente" qua? mossi lo sguardo verso Hayate, forse il chunin Akira si trovava realmente nella delegazione che mi aveva appena citato ma perché Sanjuro-sama non ne era a conoscenza? Comunque sia, provare a depistarlo facendogli credere che ci fosse un altro ninja di Kiri infiltrato sull'isola, poteva essere una soluzione date le condizioni in cui mi trovavo. Questo perché non mi sarei lasciato imbambolare dai suoi modi affabili, per quanto stessimo effettivamente collaborando, il sospetto che potesse da un momento all'altro cambiare idea, mi spingeva alla massima cautela.
    La notizia che potesse trattarsi di Bakekujira mi fece tentennare, quasi quanto le sue parole successive: poteva cambiare forma, assumere le fattezze di qualsiasi cosa e di qualsiasi grandezza. Questo rendeva più difficile attuare il mio piano: prenderla e portarla a Kiri, lontana da questi Hayate, lontana dalle mani degli altri villaggi accademici, certo il Mizukage avrebbe saputo che farsene meglio del sottoscritto e degli altri pretendenti.
    I successivi tentativi diedero i loro frutti, passando tra le ombre, mi ritrovai all'interno del pozzo, nulla colse immediatamente la mia attenzione, sembrava essere semplicemente un pozzo, certo protetto da un non banale sistema di sorveglianza. Qualcosa c'era, dovevo solo trovarlo.
    Mi mossi in circolo tenendo le mani sui muri umidi ricoperti di licheni, un piccolo simbolo attirò il mio sguardo, appena nascosto, bastò grattare via il muschio e tornarono in superficie diciotto simboli del Vuoto posti in circolo alla stessa altezza. Rimasi un attimo a pensare, mi aveva fatto presente che quel simbolo era riprodotto anche su altre rovine ma la sua utilità non mi era del tutto chiara, provai ad applicare pressione sui tasselli in cui erano presenti quei simboli, cercai di capire se c'erano spazi vuoti dietro quei mattoni, altresì avrei provato ad estrarli dalla parete.
    Poi il mio sguardo si abbassò sul pavimento, era ricoperto da della fanghiglia, arricciando le labbra, per l'odore nauseabondo che era presente e quello che mi aspettava, iniziai con il piede a spostarne un po' per vedere se erano presenti altri simboli o particolarità sul pavimento.
    Quindi avrei alzato lo sguardo verso il cielo, qualcosa ci doveva pur essere mi dissi ed ecco, infatti, gli stessi simboli posti nel lato inferiore delle sbarre insieme a delle frecce. Dovevo vedere più da vicino, forse mi stava sfuggendo qualche particolare, prima di iniziare a risalire il muro grazie al chakra adesivo, guardai che in corrispondenza dei simboli sulla grata non ce ne fosse un altro anche nel pavimento, fatto questo, impastai un po' di chakra e salii tranquillo sapendo che, se la barriera fosse stata ancora attiva e mi fossi ritrovato nuovamente fuori dal pozzo, avrei potuto rientrare agevolmente teletrasportandomi, però, tra la barriera e la grata. [Slot Movimento - Chakra Adesivo]Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso )
    [Da genin in su]

    Studiai più attentamente quei simboli e le frecce che erano state incise, che mi trovassi di fronte ad una serratura? Quel luogo era stato protetto, non poteva non avere nessun valore, il pozzo non sembrava avere porte nascoste nelle pareti all'altezza dei simboli. Provai a muovere le sbarre, presi la seconda dall'alto in orizzontale e provai a spostarla verso sinistra in direzione della freccia vedendo se fosse stato possibile muoverla. Il simbolo che era ritratto su quelle sbarre era quello del Vuoto, il parallelismo che mi venne in mente con una serratura fu proprio per questo, allo stesso modo in cui le chiavi occupano lo spazio vuoto nella toppa, forse allo stesso modo quelle sbarre potevano riempirlo e sbloccare quel luogo.
    Se la prima sbarra si fosse mossa allora mi sarei fermato, conscio che fosse l'intuizione giusta e - a quel punto - avrei dovuto ragionare sull'ordine con cui proseguire. Seguii dubbioso la direzione delle frecce, afferrai la sbarra verticale posta più a sinistra e la mossi in direzione del simbolo, poi la prima sbarra in orizzontale in alto verso destra, quindi la sbarra verticale più a destra verso il basso a quel punto mi soffermai un attimo, cercai di intuire quale potesse essere la successiva, respirai tranquillo conscio che mi ci sarebbero voluti più tentativi per trovare l'ordine giusto, non lasciandomi scoraggiare mossi la sbarra orizzontale posta in basso verso destra e a quel punto la seconda appena sopra muovendola ancora verso destra. Mi misi sull'attenti aspettando una qualche reazione, se non fosse successo nulla, avrei rimesso le sbarre nella loro posizione iniziale e avrei riprovato in questo ordine: la prima verticale a sinistra in alto, la seconda in orizzontale a sinistra, poi le tre orizzontale - la prima, la terza e la quarta - verso destra,  quella verticale a destra in basso, la seconda in orizzontale a sinistra.
    Non fosse successo ancora nulla, rimesse nella loro sede, avrei riprovato in un nuovo ordine: contemporaneamente, avrei mosso le sbarre in orizzontale ai due estremi in direzione delle frecce, allo stesso modo le due in verticale più esterne in direzione opposta, poi le due orizzontali centrali allo stesso modo.



    Chakra: 37.5/40
    Vitalità: 13/13
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  425
    Resistenza: 350
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 475
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fumogeno × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 2
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Bomba Specchio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno del Dolore C4 (5 dosi) × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Spiedi × 9
    • Cartabomba I × 1

    Note
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    La Fonte della Vita Eterna • Capitolo II

    Da quando aveva superato il porto situato a nord, Munisai aveva camminato a lungo costeggiando la piccola catena montuosa a nord-ovest dell'isola, evitando deliberatamente la via principale e in quel modo, sperava, incontri poco graditi. La notte aveva ormai lasciato posto al giorno, e le luci ancora acerbe del mattino illuminavano la distesa erbosa ancora madida di rugiada che l'otese calpestava nel suo incedere verso sud. La nebbia, tuttavia, ancora persisteva e pareva quasi un attributo immutabile di quella località.

    Lungo il percorso non gli era sfuggito l'aggregato di casupole ed edifici assortiti, che evidentemente costituiva un centro abitato. Il ragazzo prese nota mentalmente della sua posizione, ma per il momento non si sarebbe avventurato nel paesello, proseguendo la sua esplorazione in solitaria.
    Si fermò un attimo per riposare. Ridendo e scherzando il Genin aveva percorso un bel tragitto.
    Studiando quella sorta di mappa inviata all'Amministrazione di Oto da Hayate e che gli era stata affidata prima di partire per quella misteriosa missione, cercò di orientarsi. Sembrava essersi fatto almeno un quarto dell'isola a piedi per il lungo, ma sulle distanze non poteva essere troppo sicuro. Più che di una mappa vera e propria si trattava di un disegno sommario della conformazione geografica dell'isola vista dall'alto, molto approssimativo. Nulla di più.

    Alla sua destra, in lontananza, si potevano intravedere un mucchio di alberi che sembravano preannunciare l'inizio di un bosco. Alla sua sinistra invece, in mezzo a qualche altro albero sparso, avrebbero dovuto esserci delle rovine o resti archeologici di qualche tipo. Pur non sapendo minimamente cosa si sarebbe trovato davanti o quanto utile potesse risultare alla sua causa, il giovane era sul punto di incamminarsi proprio verso quel sito. Valeva la pena tentare, magari avrebbe scoperto qualcosa di interessante.
    Se non che, nel silenzio e la quiete più assoluta di quei campi, si udì improvvisamente un fischiettio e, successivamente, dei passi tutt'altro che discreti. Appena Munisai sentì quei suoni che preannunciavano chiaramente l'arrivo di una persona, subito si allontanò, defilandosi in modo da non essere scorto al passaggio dello sconosciuto.
    Dalla sua posizione nascosta gli riuscì anche di osservare il nuovo arrivato. Si trattava di un ragazzo abbastanza giovane, che sembrava andare a zonzo tranquillo come se si trovasse nel giardino di casa propria. A parte quell'atteggiamento così marcatamente rilassato e disinvolto, in netto contrasto con l'approccio circospetto ed il fare clandestino che l'otese aveva adottato sin dall'inizio di quella storia, nulla dell'aspetto del tizio gli aveva fornito grossi indizi sulla sua identità. Aveva una faccia comune e indossava abiti comuni. Difficile dire da che parte stesse, e di certo non portava un coprifronte in bella vista.
    Dalla sua noncuranza si sarebbe potuto pensare che fosse un semplice abitante dell'isola, ma sarebbe stato davvero stupido farsi un'idea basandosi sul niente.

    Il fischiatore solitario sarebbe potuto appartenere ad una qualsiasi fazione tra quelle in campo. Tregua, Hayate o un qualsiasi villaggio accademico. Alleato o Nemico.
    Impossibile saperlo.
    Per non parlare del fatto che, anche sapendolo, su quell'isola la linea che demarcava i rapporti di concordia e di contrasto era quanto mai sfumata, confusa. Mutevole.
    Munisai già sapeva che la chiave della propria sopravvivenza all'Abete risiedesse nella sua capacità di adattarsi e prosperare nell'ambiguità di quella contingenza assolutamente straordinaria.

    Arrivato a quel crocevia, lo sconosciuto deviò a ovest, diretto evidentemente verso la foresta.
    Quel tipo poteva avere preziose informazioni, inoltre non sembrava particolarmente pericoloso. Certo, le apparenze potevano ingannare, ma se non altro era da solo. Se il caso peggiore si fosse avverato e ci fosse stato da combattere, perlomeno il ragazzone se la sarebbe potuta giocare in maniera equa. Tuttavia, non lo avrebbe avvicinato direttamente, almeno non prima di avere una vaga idea della sua affiliazione o delle sue intenzioni.

    Decise così di seguirlo, senza farsi notare. Si tenne a buoni trenta metri di distanza dall'altro mentre attraversavano quei prati, muovendosi silenziosamente e facendo in modo di non essere facilmente individuabile anche se il pedinato si fosse guardato alle spalle all'improvviso, riparandosi ed usando gli elementi ambientali a proprio vantaggio.
    Filò tutto liscio e il bersaglio non creò problemi. Si muoveva in maniera fin troppo prevedibile e spensierata, era chiaro che l'idea di essere seguito non gli fosse passata neanche per la testa.

    Quando l'estraneo s'infilò nella selva, il suo inseguitore dimezzò la distanza per evitare di perderselo tra gli alberi, anche se in realtà quello usufruì di un sentiero battuto, e prestò ancora maggiore attenzione a non far rumore calpestando foglie secche o altri fastidiosi elementi della vegetazione. Proprio quel sentiero era interrotto, in maniera curiosa, dal fiume che sembrava spaccare in due quella foresta.
    E lì, alla fine di quel percorso, lo sconosciuto si fermò, continuando a fischiettare il suo motivetto come se nulla fosse. Dal modo in cui si guardava intorno, il Genin pensò che si fosse dato appuntamento con qualcuno in quel luogo, qualcuno che a quanto pare non era ancora sopraggiunto.

    L'otese subito pensò che assistere a quell'ipotetico incontro sarebbe stato il modo migliore di scoprire qualcosa sull'identità di costui senza rivelare la propria presenza. E magari chissà, con un po' di fortuna sarebbe anche potuto venire a conoscenza di qualche cosa di insperatamente utile alle sue ricerche. In base a ciò a cui avrebbe assistito, inoltre, avrebbe infine potuto decidere se fosse sicuro e più proficuo approcciare in maniera diretta il tipo.
    Che sotto sotto era quello che avrebbe voluto fare, lui non si stravedeva eccessivamente per i metodi furtivi.

    Cercò di posizionarsi in modo da avere una buona visuale del punto dove stazionava lo sconosciuto ma dove lui non potesse essere visto, ben nascosto dietro ad un albero abbastanza massiccio da nascondere comodamente la sua silhouette. Forse si trovava a una distanza dall'obiettivo poco sopra la decina di metri adesso, abbastanza da non essere percepito anche da sensi ben sviluppati, si sperava, ma sufficienti a senticchiare una possibile conversazioneCerco di restare fuori dal raggio di percezione ma mi tengo sul vago di proposito. Vedi te XD.
    Si appiattì dietro il tronco di quell'albero, perfettamente immobile, sbirciando appena. Poi sparì alla vista, in modo da non essere notato qualora il possibile o possibili nuovi giunti fossero arrivati per la stessa strada da loro percorsa.
    Sperava solo di non dover attendere troppo.





    Chakra: 27/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica dell'Occultamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fuuma Kunai × 1
    • Kunai × 4
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cartabomba I Distruttiva × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Occhiali × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    La Henge continua ad essere attiva.




     
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    Chi uccido oggi?


    Villaggio dell'Abete - VI



    Mmm... doveva dire che da quella posizione, anche se poteva benissimo osservare il gruppo misto di kiriani e Tregua, davvero il marionettista non riusciva a cogliere quello che si dicevano. Ad ogni modo, il chunin potè vedere come alla fine il vecchio abitante dell' Abete si fosse aggiunto al gruppo, ed era immerso in una fitta conversazione con l'Hozuki. Che cosa si stessero dicendo, appunto, non era dato sapere.

    Tuttavia, la conversazione tra i due terminò in un modo che non ci si sarebbe potuto aspettare. Il vecchietto sparì, come se avesse usato una tecnica di teletrasporto. Al suo posto si creò una specie di vuoto aspirante, la cui forza era tale che persino Shunsui ne sentì gli effetti, nonostante si trovasse ad oltre cinquanta metri dal gruppo. La forza di attrazione era troppo superiore alle sue capacità e dovette escogitare altro. In un battito di ciglia, mise mano ai due rotoli contenenti Gekido e ChoGekido e Cho. Le due marionette lo tennero bloccato a terra e di fatto il chunin venne spinto solo pochi metri più avanti, ma in una posizione ancora ben occultata. La stessa cosa non si poteva dire di Fukuro! La marionetta/ armatura venne catapultata verso il centro di attrazione, senza che Shunsui potesse poi fare molto per impedirglielo. Tuttavia, Shunsui riuscì a manipolarne l'aspetto esteriore così che la sua natura di fantoccio non emergesse. Fukuro, nella forma di un energumeno dai muscoli in bella vista, avrebbe quindi piantato entrambe le mani a terra, cercando di fermarsi, cosa che gli sarebbe riuscito a circa una decina di metri dal gruppo in battaglia.

    Alzandosi in piedi, il nuovo arrivato avrebbe mostrato che, sulla schiena piena di fasci muscolari in evidenza, era presente un enorme tatuaggio raffigurante il lupo di Hayate. Oh..questo era inaspettato... disse Shunsui, tramite la marionetta, con tono possente. Io sono Hayate...e voi non avete scampo contro di me...chi di voi uccido per primo? A quel punto, l'uomo sollevò la mano destra che reggeva una balestra ad una manoBalestra a una Mano [Meccanismo]
    Si tratta di un'arma a una mano in grado di scagliare a grandi distanze proiettili appositi: la gittata a tiro diretto è pari a 30 metri. I proiettili ignorano protezioni di durezza inferiori a 3 se percorsi almeno 9 metri. La Potenza dei proiettili (senza potenziamenti) è raddoppiata; è possibile scagliare un singolo proiettile.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
    [Da chunin in su]
    . Con fare disinvolto puntò l'arma contro Akira della Tregua, mirando alla sua testa. Ah sì..tu! Quindi, con un movimento repentino, mirò in basso, ad un punto distante cinque centimetri dal piede sinistro dello spadaccino. Il proiettileProiettili Cavi [Distanza]
    Si tratta di proiettili da sfruttare solamente tramite archi o balestre, e solo per uno dei due meccanismi. Possono ospitare un oggetto Piccolo, attivabile all' impatto
    Tipo: Da Lancio - Perforazione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 15)
    [Da chunin in su]
    Grande Bara di Ghiaccio [Bomba]
    Si tratta di ordigno congelante dalle ridotte dimensioni che può essere lanciato oppure posizionato all&#039;interno di una trappola. Può ghiacciare e creare una prigione di ghiaccio entro 3 metri dal punto di attivazione. La prigione causa Intralcio Grave. Solo ai fini della rottura, il ghiaccio ha potenza 50 e durezza 2.Tipo: Speciale - Immobilizzo/Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 0 | Durezza: 1 | Crediti: 70)
    [Da chunin in su]
    venne sparato a velocità sostenuta verso quel punto apparentemente innocuo al lato dello spadaccino. Era una minaccia banale a prima vista, ma una volta che il colpo avesse impattato a terra, avrebbe creato una trappola di ghiaccio nel raggio di tre metri. I serpenti non sarebbero interessati dalla bara di ghiaccio.

    Probabilmente il ragazzo avrebbe tentato la schivata in extremis, e proprio su quello il chunin contava. Se Akira avesse provato a sfuggire alla trappola con un salto lungo, avrebbe solo peggiorato la sua situazione. Infatti, mentre Fukuro recitava le sue battute, il marionettista aveva sapientemente piazzato la medesima trappola 'Bara di Ghiaccio' ai suoi piedi. Non appena il chunin avesse visto la direzione del salto dello spadaccino, e se questo avesse avuto un'ampiezza superiore a 6 metri, avrebbe teletrasportato la trappola che aveva appena posizionato giusto sul punto di arrivo dello sventurato Akira!

    Perchè tutto questo? Shunsui, così come Akira, aveva capito che chi stava attaccando era Hayate, ed il chunin aveva un particolare interesse ad incontrare i membri di quella setta. Sperava, con quella piccola messa in scena, di mandare un messaggio chiaro a chi aveva inviato i serpenti: che c'era un alleato al suo fianco! Del resto, il Kiriano aveva tutta l'intenzione di andare a cercare il vecchietto dell'isola e l'incolumità di quei due non gli interessava affatto.

    Mentre così ragionava, il marionettista lasciò andare il controllo della marionetta Gekido e Cho, che si afflosciarono al suo fianco. Al contrario, tutta la sua concentrazione si spostò su Fukuro. Quando un marionettista del suo livello concentrava la sua attenzione su una sola marionetta in battaglia potevano solo essere cattive notizie per i suoi avversari.

    Chakra: 67.75/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: Placcaggio con marionette
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Camuffamento Fukuro
    2: Colpo con balestra
    3: Piazzare mina
    gratuito :Richiamo (per oggetti)
    Slot Tecnica
    <sommario style="color: #">1: Dislocazione dei Calappi
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Maschera × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Grande Bara di Ghiaccio × 0
    • Kunai × 1

    Note
    Gekido, Cho e Fukuro evocate

    Fukuro:
    - consumato 1 proiettile cavo con Bara di Ghiaccio
    - 1 utilizzo di mec. di camuffamento


     
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