[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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    Falce dei Kaguya


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    Y Danone
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    In missione per Sanjuro


    Fino a porti sconosciuti



    Non fosse che ero caduto all'indietro sulla barca, al primo tentativo di spingere via uno di quei grossi blocchi di ghiaccio, avrei guardato con una più che evidente nota di disappunto il Kenkichi quando mi descrisse "Akira-san", dicendo che era un Hozuki.
    Quale clan sono gli Hozuki? lo pensai solo, pareva brutto dimostrarmi così ignorante davanti agli altri, non che normalmente mi facessi spesso questi problemi, ma meglio evitare magre figure, dopo essere stato respinto dal mio stesso chakra naturale.
    Rimasi con le gambe distese, il solito piccolo problema del nuovo trucchetto era l'immobilità delle gambe (avete presente no?), incrociando le braccia, mentre la barca ballava in mezzo ai ghiaccioli.
    Hozuki... sono quelli che sputano la lava? Mi pare ci fosse un kage di quel clan? Oppure era quello che usava le ossa? O quello dell'acqua? BOH..., pensieri profondi che mi portavano anche a chiedermi cosa sapessero fare di preciso anche Kitori e Youshi... speravo caldamente che non usassero anche loro il chakra naturale, se no, sai che inseguimenti che avremmo potuto fare! AH!
    No, aspetta, a Kitori gli ho visto usare la spada, è uno spadaccino!, piccola informazione che aiutava... e mi pare di avergli anche visto usare un qualche suiton ai tempi di quella storia del Gelo.

    Ad ogni modo, mentre divagavo nella mia testa, la barchetta seguì il corso dettato dagli iceberg, fino a dirigersi ad un piccolo molo.
    C'era parecchia pioggia e nebbia, non vedevo a pieno il porticciolo, ma le opzioni erano poche: Akira era in missione lì? O in gita? E se ci fossimo presentati avremmo potuto rovinare quello che stava facendo? Tutto era possibile e, oltretutto, rischioso, in tal senso.
    Allora, per evitare di rovinare i piani ad Akira, qualsiasi cosa stia facendo, direi di non rischiare: se avete un modo per rendervi il più furtivi possibile, nascondervi, o che so io, fatelo, usate qualsiasi cosa in vostro possesso, io vado a vedere se c'è qualcuno.
    Ovviamente non gli dirò che cerco Akira, data la storia dei grandi nemici di cui parlava Sanjuro-sama, quindi nasconderei il coprifronte qui nella barca e vediamo come va, ok?
    , avrei detto a pochi metri dal porticciolo.
    Se potete nascondervi, tanto meglio, se no, andiamo a vedere che succede. e così, lasciato il coprifronte sul fondo della barca, scesi a terra ed avanzai fra pioggia ed altre allegre calamità naturali, finché una stramba figura in una tuta, immagino impermeabile, mi chiese chi fossi e mi disse dov'ero: l'Isola dell'Abete.
    E dove demone pennuto è?, fu la mia domanda a me stesso, prima di rivolgermi alla figura mascherata.
    Mi chiamo Fudoh, con l'H finale, non ho la bencheminima idea di come sono arrivato qui, o meglio, stavo seguendo delle indicazioni, poi mi sono trovato davanti, in mezzo al mare, quel cumulo di blocchi di ghiaccio e le mie indicazioni sono andate a farsi benedire... non è facile viaggiarci attraverso, lo sapete qui, vero?, osservai schietto e sincero come sempre (m'ero giusto "dimenticato" di dire che ero un ninja di Kiri in cerca di un altro ninja del suo villaggio).
    C'è dove asciugarci da questo fraciucume d'acqua su quest'Isola dell'Abete, o vi piace stare ad inzupparvi da queste parti?, chiesi ancora alla figura che mi aveva fermato.
    Speravo tanto che il posto dove asciugarsi non fosse una fossa comune, o una cella di una prigione.
     
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    La Fonte della Vita Eterna


    Secondo post


    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Fu evidente come il nuovo potere di Fudoh non era abbastanza forte per spostare gli iceberg più grossi, forse un giorno avrebbe potuto farlo? Che cosa era quella forza? Come funzionava? Furono alcuni dei quesiti che affollarono la mente del biondo mentre la piccola barca ondeggia pericolosamente. Non avevano altra scelta se non seguire il percorso obbligato dai ghiaccioli galleggianti ma possibile che quel cammino fosse casuale? Tutto quel ghiaccio era naturale? Oppure era una sorta di difesa? Cosa si nascondeva in quell'isola? Molto probabilmente Akira era impegnato in una missione e quindi in che guaio si stavano cacciando tutti e tre?
    Le domande erano fin troppe e non era nella natura del Kuro preoccuparsi di mettersi nei guai, tanto meno preoccuparsi di domande almeno solo teoriche. Comunque non poteva non fare alcune valutazione e tranne qualche conclusione almeno per tenersi impegnato. Sapeva di potere fidarsi, anche piuttosto ampiamente, del rosso ma non poteva dire lo stesso dell'altro genin. In pratica doveva affidarsi alla scelta di Sanjuro, certamente una bella prospettiva sicuramente i prossimi giorni sarebbero stati divertenti...
    Ben presto l'imbarcazione finì verso quello che sembrava un molo anche così vicino alla costa né la pioggia né la nebbia accennavano a diminuire d'intensità. Anche pioggia e nebbia erano un evento naturale oppure no? Ma se frutto di una qualche tecnica quanto chakra serviva e chi poteva fare tanto e perché? O forse Kitori aveva mangiato troppa peperonata e ora stava vaneggiando? Bhe comunque giunse il momento di sbarcare e Fudoh ebbe una buona idea o almeno così sembrava, date le misera informazioni in loro possesso.

    Ok, Fudoh. Io non sono bravo a giocare a nascondino, vengo con te.

    E come il rosso lasciò il suo coprifronte nella barca e accompagnò il barbone verso lo strambo tizio in tutina: un altro mezzo pazzo con pessimi gusti per giunta.

    Salve e io sono Kitori. Già ci siamo proprio persi. Stupidi cubetti di ghiaccio! Da queste parti vi divertite con i cocktail vero?...Ma piove sempre così qui? Una zuppa calda magari? Amico.

    Era l'nizio di grossi guai??



    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 525
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 4500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Kunai × 7
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Bolas × 1

    Note
    Equipaggiamento debilitante -2 tacche Concentrazione;
     
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  3. l'Horla
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    Fonte della vita eterna


    II
    Iceberg, pioggia e tutine

    Fudoh aveva parlato di chiedere assistenza ai nostri clan o famiglie, io che non avevo nessuna delle due, rimasi in silenzio facendo qualche cenno con il capo. Ci dividemmo per poi ritrovarci al porto, il genin a cui era stato affidato il rotolo trovò un'imbarcazione su cui salimmo intrepidi e partimmo per la meta indicataci dallo sciamano della nebbia. La prima parte del viaggio non fu segnata da eventi particolari, il mare era calmo e nulla all'orizzonte attirò la nostra attenzione; successivamente, però, nuvole cariche di pioggia coprirono il cielo e, proseguita la navigazione, iniziò a piovere sempre con più intensità.
    Da quando la pioggia iniziò ad accompagnarci della nebbia, da prima più leggera e poi sempre più fitta, si alzò coprendo l'orizzonte per questo mi stupii quando ci trovammo di fronte a quegli enormi ammassi di iceberg che ci sbarravano la strada. Tutto questo è molto bizzarro dissi tra me e me quando con la barca ci avvicinammo a quei pezzi mastodontici di ghiaccio. Poi vidi Fudoh cadere sul ponte della nave, sembrava come se avesse provato a spostare il ghiaccio ma con qualche tecnica strana che non conoscevo. L'unica via sembrava essere quella dettata dai ghiacci e noi la seguimmo.

    [...]

    Il percorso tra i ghiacci ci portò ad un piccolo molo, il resto dell'isola era coperta da un denso strato di nebbia e anche la pioggia limitava la vista sul territorio. Da sotto il cappuccio guardai attentamente mostrarsi il molo mentre ci avvicinavamo, Fudoh parlò con voce chiara e così Kitori si propose di seguirlo. Io sono abile a nascondermi, mi muoverò furtivamente. lentamente la barca oscillava verso l'attracco Dobbiamo sperare che da queste parti non attacchino chiunque gli capiti a vista, anche se non penso siano molti abituati alle visite. mossi la lingua sui denti, avevo una brutta sensazione, non sapevamo in che diavolo ci stessimo infilando. Non mi permisi di dire altro, quei due ninja erano più esperti di me, sicuramente avevano delle idee più chiare su come agire.
    Nascosi anch'io il coprifronte sulla nave, prima che giungessimo in prossimità della costa composi quei pochi sigilli per poi scomparire alla vista [ Slot Tecnica ]Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    Quando poi fummo più vicini e vedemmo una figura ad attenderci al molo dissi in direzione dei miei compagni a denti stretti Cercherò di superare quella guardia e vedere cosa c'è più in là. Buona fortuna ragazzi e ricordiamoci: Fudoh tu hai il rotolo per Akira, è una missione di livello S e noi siamo qui per questo. Non perdiamo di vista l'obiettivo
    Quindi attraccammo al molo, i miei due compagni scesero per primi - poiché Kitori aveva deciso di affiancare Fudoh - io scesi stando dietro di loro fermandomi però quando loro si avvicinarono alla guardia. Io mi guardai tutt'attorno cercando un modo sicuro per superare la vedetta, o meglio, per ridurre al minimo la possibilità che mi individuasse. Tutto questo ovviamente se non avesse avuto alcuna percezione del chakra altrimenti, beh, avremmo avuto qualche problema.
    Quando sentii i miei due soci iniziare a parlare, io mi calai dal molo rimanendo appeso con le mani alla banchina, lentamente iniziai a muovermi verso la spiaggia stando attento a non fare rumore e, sopratutto, a non perdere la presa dal legno reso un po' scivoloso da quella dannata pioggia. Se fossi riuscito a superare la vedetta senza essere stato individuato, sarei risalito sul molo ad almeno sei/sette metri da quel gruppetto e mi sarei mosso verso l'entro terra cercando di capire in che ambiente fossimo finiti, se ci fossero state altre guardie poste di vedetta al porto e altre cose che avrei potuto notare solo guardandole.
    Ovviamente non mi sarei distanziato molto di più, avrei mantenuto il contatto visivo con i miei compagni così che, se ci fosse stato bisogno del mio aiuto, sarei potuto intervenire e, contemporaneamente, se fossero arrivati dei rinforzi per la vedetta avrei potuto interferire. Ero preoccupato, non posso nasconderlo, non so come ma le cose sarebbero dovute andare lisce altrimenti chissà che piega avrebbe potuto prendere!


    Chakra: 29/30
    Furtività: 3
     
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    Infiltrazione


    Arcipelago dell'Acqua - II



    Il gruppo di accademici aveva conquistato la spiaggia senza troppi problemi, benedetti com'era dalla presenza delle abilità uniche di un Iga nel gruppo. Un gruppo che, tra l'altro, si era allargato ben oltre le aspettative del marionettista. A loro sunesi, infatti, si erano uniti membri di Konoha ed Oto, tra cui Shin e Kato, i quali sicuramente aggiungevano molta potenza di fuoco al loro arsenale. Tuttavia, erano in troppi per essere gestiti efficacemente. La soluzione che trovarono, sotto le direttive di Daishin, il ninja più alto in rango, fu quello di dividersi in due. A Shunsui venne dato il comando su una parte della delegazione sunese, Masayoshi, Saru e Torikesi, mentre Daishin avrebbe preso la restante parte dei sunesei. I membri di Konoha e Oto avrebbero avuto libertà di decisione rispetto a quale gruppo unirsi. Shunsui avrebbe accettato questa decisione senza problemi. La forza portante era stata assegnata alla sua custodia, e questa era l'unica cosa che gli interessava. La missione poteva anche fallire, ma la sicurezza della forza portante aveva la priorità. Daishin usò un fuuinjutsu di comunicazione mentale per collegare i due gruppi, permettendo così lo scambio di informazioni anche nell'eventualità di una separazione....messaggio ricevuto... Come nota di colore, l'Iga li mise a conoscenza che tutto cioè che li circondava, dalla terra alla nebbia, era permeato di uno strano chakra, il quale stava penetrando lentamente dentro di loro. Accertandosi che per adesso quel chakra non stava causando loro problemi, Shunsui avrebbe commentato.Bene...almeno i sensitivi non riusciranno a percepirci...l'unico problema qui è il chakra di Masayoshi... Non era possibile nascondere la presenza del Rokubi ai sensi di un sensitivo nelle vicinanze. Tuttavia, Shunsui confidava nel fatto che le forze dislocate sull'isola fossero così abituate all'impossibilità di usare abilità di ricerca ad ampio raggio che non avrebbero nemmeno pensato ad impiegarle. Se fossero stati fortunati in tal senso, forse la presenza del Rokubi non sarebbe stato un problema.

    Entrambi i gruppi si sarebbero diretti alla volta del centro abitato che avevano individuato. L'avanzata fu piuttosto lenta, anche perchè nascondere le tracce di un gruppo così numeroso chiaramente richiedeva un lavoro estensivo da parte dell'eliminatone della Sabbia. Passarono attraverso campagne e fattorie, mentre la pioggia sull'isola iniziava lentamente a scemare. Il gruppo si sarebbe quindi diviso ad un casolare accanto al quale era stata installata una catapulta. Daishin voleva controllare l'abitazione, ma Shunsui aveva valutato che rimanere in troppi in quel punto a lungo li avrebbe eccessivamente esposti. Noi continuiamo verso il centro abitato. Terremo un profilo basso aspettando anche il vostro arrivo. Iniziamo a raccogliere informazioni. Userò il sigillo mentale per eventuali comunicazioni.

    Avanzare verso il centro città tramite la nebbia fu abbastanza facile. La città appariva come un'insieme di case sparse, ma di dignitosa. Il villaggio, di dimensioni ridotte, si estendeva su una pianta quadrangolare. Una sola vedetta era stata posta nella piazza centrale, e qualche struttura significativa si poteva individuare dalla loro posizione. Considerando il gruppo che gli era stato affidato, il chunin scartò l'idea di assaltare la direttamente la guardia. Era inutile attaccar briga contro un obiettivo chiaramente allerta. Potevano fare più danni che altro. Sicuramente avrebbero trovato un obiettivo più adatto. La verità era, tuttavia, che la città appariva piuttosto deserta. Dopo tutto era mezzanotte, e non era strano che in un villaggio di campagna tutte le attività cessassero ad una certa ora. Il chunin non poteva escludere ad ogni modo che ci fosse un qualche tipo coprifuoco. Fatte queste considerazioni iniziali, il marionettista avrebbe dato indicazioni a bassa voce Mantenete un profilo basso ed usate la nebbia e le case per muovervi senza essere visti. State lontani della vedetta. Per cercare informazioni cercheremo un bersaglio più facile da soggiogare. Se ci troveremo divisi, evitate il combattimento. Ricordate che ci sono ninja di Kiri sull'isola e loro sono ancora nostri alleati. Usate la trasformazione per alterare le vostre sembianze e fingete di essere kiriani. Il coprifronte di kiri potrebbe fungere da lasciapassare se scoperti oppure se dovete interagire con qualcuno. Inoltre, se dovrete combattere, il coprifronte vi farà guadagnare qualche secondo sulla reazione dei vostri avversari che vi scambieranno all'inizio per alleati. Il combattere è comunque da evitare fin quando non ne sapremo di più su questo posto e le sue regole. Avrebbe quindi spiegato che probabilmente c'era un coprifuoco sulla zona a quell'ora, e l'essere visti in strada poteva facilmente farli identificare come persone non del luogo. Avrebbe continuato dicendo:Se non mi sbaglio lì c'è un granaio. Sarà scarsamente sorvegliato. Saru e Torikeshi non dovreste aver problemi ad infiltrarvi lì dentro e scoprire qualcosa. Shin puoi guidarli tu e voi due seguirete i suoi ordini. Io e Masayoshi ci dirigeremo verso quel palazzo lì disse indicando la dimora del governatore.Adesso è mezzanotte, la città difficilmente si risveglierà prima di tre, massimo cinque ore, e quindi avremo possibilità di manovra per questo tempo. Quando avete finito ci incontriamo fuori dal centro abitato avrebbe concluso dando le indicazioni precise sul punto di incontro. Se avete problemi, fuggite e tentate di ricongiungervi al gruppo di Daishin. Comunicate tramite il sigillo. Ora andate!

    Shunsui avrebbe quindi per primo seguito il suo consiglio, ed avrebbe usato la trasformazione Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    per alterare il suo volto sotto la maschera che già indossava, e quindi cambiare il suo coprifronte in uno di kiri. Avrebbe poi aperto il canale di comunicazione mentale verso Daishin, mettendolo a conoscenza del loro piano e del punto di incontro. Fatto questo avrebbe fatto segno a Masayoshi di muoversi con lui. Il duo si sarebbe diretto furtivoRivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l' ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    Furtività 6
    verso il palazzo designato, cercando un punto di osservazione privilegiato per osservare quali difese erano state poste intorno alla struttura e capire esattamente la sua funzione. Così come avrebbe detto alla forza portante, se fossero riusciti ad entrare ed a trovare qualcuno di addormentato all'interno, il chunin avrebbe potuto facilmente convertirlo e portarlo dalla loro parte per farsi rivelare qualsiasi cosa necessitavano.

    Chakra: 59/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  450
    Resistenza: 500
    Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 625
    Precisione: 550
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 8
    • Sonagli [x5] × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Maschera × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Kunai × 1

    Note
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    Hayate, L'Informatore


    - I -




    Era ormai storia assodata che le disgrazie non venissero mai da sole, quello pensò Raizen quando guardò la lettera di Hayate giunta in amministrazione, e se era vero che nelle sue condizioni aveva imparato a fare affidamento sui suoi sottoposti era anche vero che al momento non aveva nessuno che poteva mandare a rischiare la pelle.
    Stava per uscire a prendere una boccata d’aria per riflettere sulla cosa ma soprattutto quanto quella lettera potesse essere veritiera e quindi papabile l’alleanza con Hayate, quando si accorse che migliaia di copie di quella comunicazioni stavano partendo a pacchi insieme ad altrettanti postini.

    Ma! Ma! Ma!
    Che cavolo vuol dire tutto questo?
    Dove stanno andando tutte quelle richieste?


    La risposta lo lasciò a bocca aperta, ma ormai il danno era fatto: ogni ninja del villaggio era stato informato, la partecipazione era aperta a tutti.
    Svariate frasi di scuse lo inseguivano mentre a passi pesanti quanto iracondi si diresse nuovamente nel suo ufficio.

    Si ho capito porca puttana!
    Un favore e quello che volete, ma avvisate almeno!
    Questa volta riduco lo stipendio, la prossima taglio la lingua a chi viene l’idea, e il dito a chi fotocopia.


    Si voltò un unica volta prima di chiudersi la porta alle spalle.

    E ovviamente sarà il vostro unico pasto della giornata.

    Solo Seiji Akuma, buon anima, poteva sapere quanto erano vere quelle parole.
    Tuttavia niente di tutto quello era riuscito a dargli una risposta: lui li, ci sarebbe andato?
    C’era da dire che non c’era fretta a riguardo, che l’arma scappasse era assai complesso, al massimo non sarebbe stato utile nello scovarla.
    Ma a prescindere da tutto, era pronto a lasciare il villaggio da solo?
    Per quanto ci si arrovellasse la risposta era una soltanto: non lo era.
    Senza di lui in quel momento il villaggio era totalmente scoperto, ma di contro era probabile che qualcuno dei suoi, probabilmente i più piccoli, si erano fiondati in cerca di avventure e vista la presenza di quei cani inaffidabili con così poca fantasia da avere tutti lo stesso nome e dell’arma c’era un doppio pericolo ad attenderli, e nessuno che sfruttasse l’occasione per uccidere un Hayate, probabilmente.
    Poteva fare una sola cosa, per togliersi anche il trauma dell’ultimo evento.
    Creare un cloneJissai no Kagebushin- Cloni Reali
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Pecora (1)
    L'utilizzatore può rinunciare alla propria individualità, distribuendo sia la Vitalità che il Chakra ai cloni. I Cloni e l’originale divengono pari. Alla morte i cloni persistono come cadaveri per un giorno. L'ultimo clone rimasto sarà l'originale: impiegherà una settimana a recuperare la vitalità, a prescindere dall'entità della perdita. Non hanno limiti di distanza entro il quale muoversi. Nessuno dei cloni recupererà vitalità naturalmente finché presente un altro clone attivo; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Il chakra posseduto e la vitalità sono divisi equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; Non sarà possibile rilasciarli, ma solo distruggerli, il chakra residuo tornerà ai cloni ancora vivi. Tutti cloni possono sfruttare la TS; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica. Possono essere creati massimo 2 cloni. è possibile sfruttare le conoscenze inerenti ai Kagebushin
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: MedioAlto)
    [Da jonin in su]

    +
    Arte dei Cloni: Amnesia
    Abile: L'utilizzatore può decidere quali ricordi e conoscenze possiedono i cloni al momento della creazione
    [Da genin in su]
    (non sa di essere Kage)
    +
    Arte dei Cloni: Indottrinamento
    Talento: L'utilizzatore potrà creare 5 cloni incorruttibili, se si cercherà di interrogarli o manipolarli questi si dissolveranno. Non è possibile utilizzare altre abilità "talento" in combinazione.
    [Da genin in su]
    +
    Arte dei cloni: Immissione Vitale
    Talento: L’utilizzatore può creare un singolo clone con la Jissai no Kagebushin con un bonus alla vitalità pari ad una leggera. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. Utilizzabile 1 volta ogni 2 round.
    [Da genin in su]
    Nin talentuose
    il clone possiede tutto L'equip di Raizen
    , di quelli perfetti e mandarlo li, se a Konoha fosse successo qualcosa lui sarebbe rimasto li, di contro vicino all’arma avrebbero potuto contare su un aiuto non da poco, non il massimo, ma neanche così poco.
    Fu così che l’Hokage partì in missione, da solo.
    Memore dell’ultimo qui pro quo con i kiriani, avvenuto per la questione della Samehada, da cui comunque aveva avuto l’opportunità di comprendere molto riguardo le spade senzienti, avrebbe anche avvisato Kiri della sua partenza, era comunque territorio loro, e nonostante andasse li a dare una mano era sempre meglio esser cauti.

    Come se qui fossimo interessati alle loro innate da pescivendoli.

    […]

    Il viaggio per mare fu fortunatamente tranquillo eccezion fatta per l’ultimo tratto in cui vennero accolti da fastidiosi banchi di nebbia in cui però il marinaio trovò fortuitamente dei varchi, e poi una pesantissima pioggia, ma il peggio giunse nei pressi dell’isola. Al dire del suo capitano muoversi tra iceberg e scogli li avrebbe portati in punti prestabiliti che non cambiavano mai a prescindere dal percorso.

    Insomma, controllano accuratamente gli sbarchi… direi che serve un passaggio in incognito.
    Se non ci vogliono, meglio far finta di non esserci.


    Tese la mano verso il proprietario del guscio di noce che l’aveva portato fino a li, pagandogli il compenso pattuito.

    Proseguirò da me.

    Non gli servì immergere la mano in acqua per capire che era fredda, quindi si preparò a dovere, attivando il chakra repulsivo per difendersi dall’acqua e dal freddo, prima di saltare via dalla barca con un agile balzo. Nel mentre il suo corpo con uno sbuffo di fumo si tramutò in quello di un pesce spada [Slot Tecnica 1 e 2]Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    +
    Artista Poli… forma
    Abile: L’utilizzatore se sfruttata la tecnica della trasformazione potrà apportare modifiche più profonde alle sue dimensioni, rimpicciolendosi fino ad 1 unità o ad esempio allungandosi senza rispettare le proporzioni col suo corpo o diventando meno spesso. Non avrà malus nei movimenti dati dalle forme acquisite, a patto di avere propaggini o muscoli adatti allo spostamento.
    [Da genin in su]
    +
    Artista Poli...Moto
    Talento: L’utilizzatore se sfruttata la tecnica della trasformazione potrà adattarsi a tipologie di movimento differenti dalla deambulazione: potrà nuotare o planare, se dotato di ali, senza difficoltà. Può essere utilizzata 1 volta ogni round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Passo Perfetto
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultarsi del tutto dalle conoscenze che percepiscono il chakra; non può essere percepito il chakra dell'utilizzatore finché attiva questa tecnica. L'utilizzatore non può utilizzare il chakra altrimenti la tecnica si scioglierà e potrà essere percepito.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    +
    Figlio delle Ombre
    Talento: L’utilizzatore è in grado di nascondersi con maggiore efficacia dai sensitivi, l’occultamento dato dal passo perfetto si concluderà uno slot azione dopo la sua disattivazione. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]
    +
    Veste dell'Assassino
    Abile: L’utilizzatore durante l'utilizzo del Passo Perfetto potrà attivare ulteriori tecniche che abbiano come finalità l'occultamento, mimetizzazione od una maggiore furtività
    [Da genin in su]
    +
    Sensi dell'Assassino
    Abile: L'utilizzatore può accorgersi di essere soggetto alle abilità da Sensitivo. Si accorgerà immediatamente delle percezioni di ninja parienergia o inferiori, e con un ritardo di 2 slot azione contro ninja di energia superiore. Nei confronti di parienergia o inferiori si accorgerà delle percezioni anche se in quel momento è attiva una tecnica che nasconda il suo chakra.
    [Da chunin in su]
    +
    Anima Oscura
    Talento: L’utilizzatore quando attivato il Passo Perfetto può scegliere di mostrare una diversa quantità di chakra ed un diverso colore dello stesso. Le altre caratteristiche della tecnica non verranno alterate. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]
    +
    Passo Etereo
    Arte: L’utilizzatore se supposta la presenza di una barriera di individuazione e attivo il Passo Perfetto potrà oltrepassare la barriera senza essere individuato, è necessario uno Slot Azione di concentrazione. La capacità sarà attiva per uno slot azione.
    (Consumo: Basso extra ogni passaggio)
    [Da jonin in su]
    +Nin Talentuose
    , pesce potente su cui non si sarebbe dubitato in caso fosse stato avvistato nuotare particolarmente veloce, o con il muso fuori dall’acqua quando ci fosse stata necessità di respirare.
    Insieme alla trasformazione avrebbe anche annullato il suo chakra, preparandosi a sorpassare eventuali barriere di individuazione nel suo percorso.
    In realtà la cosa più difficile fu orientarsi, la notte non gli faceva di certo alcuno sconto, ma facendo emergere la testa dall’acqua le luci dell’isola furono un buon indizio.
    Arrivò in spiaggia abbastanza tardi, ma non sapeva di preciso l’ora, di sicuro però gli sarebbe servito avere un aspetto leggermente più comune di quello di un pesce, ragion per cui mutò il suo aspetto in quello di un uomo abbastanza comune, era un fattorino che si occupava di consegne speciali in un quartiere del villaggio, occhi leggermente cadenti, barba incolta, abiti sul grigio scuro e capelli scuri e mossi, perdendo anche vari centimetri nell’operazione, arrivando al metro e ottanta. [Slot Tecnica 1]Trasformazione
    149000697712-FB_striscia_la_notizia_chi_e_valerio_staffelli +
    Immersione nel Ruolo
    Talento: L’utilizzatore può aumentare la propria resistenza al dolore durante la trasformazione: subirà status e ferite normalmente, ma il danno necessario a sciogliere la trasformazione sarà aumentato di una Media. Può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da jonin in su]

    Così conciato avrebbe disattivato il chakra repulsivo in modo da non dare troppo nell’occhio se asciutto ma attivando la tecnica per non lasciare impronte [Slot Tecnica 2]Passo perfetto ancora attivo
    Sanpo no Yurei
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Pecora, Serpente, Tigre (3)
    L'utilizzatore può migliorare la propria capacità di nascondersi occultandosi all’udito, non lascerà orme e avrà un bonus alla Furtività pari a 4. L'occultamento uditivo è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra e verso rumori prodotti dall'interazione con l'ambiente. Tecniche di rivestimento utilizzate durante il mantenimento saranno ugualmente occultate all'udito tranne quelle che alterano le dimensioni di oltre 6 unità o che producono suoni intensi. È possibile usarla insieme al Passo Perfetto senza che questa venga rilasciata.
    Tipo: Ninjutsu - Kageton
    (Consumo: Alto / Mantenimento: ½ Basso ogni azione)
    [Da jonin in su]
    durante il suo cammino fino al vicino villaggio, luogo in cui le strade battute avrebbero nascosto bene la sua presenza a prescindere dall’utilizzo della tecnica.
    Per il momento, dovendo tenere un basso profilo non avrebbe avvicinato nessuno per chiedere informazioni e sfruttando la sua naturale Furtivitàpari a 9 per tenersi il più nanscosto possibile sfruttando le zone d'ombra causate dall'eventuale illuminazione artificiale, ma avrebbe tenuto le orecchie aperte per avvertire la presenza di altri accademici e riuscire ad individuare un luogo di culto, la presenza delle armi, come anche per il gashadokuro dava luogo a strani fenomeni attorno al quale nascevano leggende, da sempre fondamento di religioni, gli sembrava quindi opportuno fare qualche ricerca su di esse in modo da avere informazioni di prima mano che non passassero per la bocca di Hayate.
    Anche le eventuali locande sarebbero state passate al vaglio per giudicare quanto fosse semplice intrufolarsi al loro interno senza dare nell'occhio.


    Edited by F e n i x - 23/9/2018, 13:08
     
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    Il peso del clan


    I



    Youkai viaggiava come accompagnatore della Hyuga, sotto sua esplicita richiesta. Non erano gli unici Konohaniani diretti al porto, ma pareva che ognuno stesse viaggiando per contro proprio, e probabilmente la sindrome della sorella maggiore di Murasaki l'aveva colpita, assicurandosi che il ragazzetto avesse un comodo mezzo di trasporto che lo avrebbe fatto arrivare in tempo per la nave. Così aveva scroccato quel viaggio, e non contento, giorni prima, aveva anche fatto una richiesta alla ragazza, fresca di novità: la sua chioma albina si era colorata rosso fuoco, e l'ex albino non riusciva ad abituarsi alla cosa. Certo, quel cambiamento drastico gli aveva fatto scoprire le sue origini, o almeno parte di esse, gli aveva dato un'appartenenza... ma ancora non la sentiva sua, non si sentiva sufficientemente a suo agio nei panni di un Uzumaki. Sapeva ancora troppo poco di loro e di se stesso, temeva che quel colorito avrebbe attirato troppo l'attenzione su di se. Il suo clan dopotutto era perlopiù estinto, a Konoha quelli come lui si contavano sulle dita di una mano. No, non si sarebbe scoperto così tanto.
    Con la chioma ben coperta da un cappuccio, che faceva parte di un mantellino impermeabile, Youkai osservò la boccetta che gli porse Murasaki, fissandola con entusiasmo:

    Ah! Sei fantastica, sapevo l'avresti trovata, grazie!! ...Siamo sicuri funzioni?

    La custodì come un tesoro prezioso, nascondendo le mani sotto alla mantella e stringendola al petto. Era piuttosto tranquillo, fin troppo per i suoi standard, era percepibile il suo senso di disagio, per la maggiore dato da quel colore di capelli. Per quanto ai più potesse sembrare un dettaglio insignificante, era collegato a così tante cose del suo passato da averlo convinto a tornare bianco per un po'. Avrebbe continuato a farsi la tinta finchè non si fosse finalmente sentito a suo agio nel suo nuovo essere. Arrossì ai complimenti della ragazza, carezzandosi la guancia con un dito:

    Heh. Un giorno, magari, potrei provarci... Dopotutto è ben più difficile riuscire a tenerli bianchi che lasciarli naturali.


    Arrivati al porto, Youkai si affrettò a zompettare accanto alla Hyuga, aggrappandosi alla sua veste con una mano. L'altra era ancora nascosta sotto al mantello, a coprire la sua preziosa boccetta. Più volte aveva tirato leggermente la veste della kunoichi, chiedendo impaziente quando avrebbero testato l'intruglio, ma ella pareva volesse prima incontrare un certo Iga. L'albino avrebbe dovuto pazientare. Annuì tristemente, stringendo ancora di più il cappuccio che copriva la sua chioma, guardandosi attorno come se si sentisse osservato.
    Non ci volle molto per trovare l'uomo che stavano cercando, un ragazzo a prima vista sui vent'anni, come lui. E come lui dai capelli bianco latte, e dei peculiari occhi porpora. Youkai lo fissò per qualche secondo, estremamente incuriosito, nascosto in parte da Murasaki. Ancora teneva la sua mantella stretta nella sua mano. Si inchinò con qualche secondo di ritardo, imitando la sua compagna, ma restandosene timidamente in disparte. Finalmente arrivò il momento di testare la boccetta: i due sparirono per un attimo, anche se nel bel mezzo dell'esperimento a lui e diversi altri shinobi arrivò un messaggio mentale da Daishin stesso. L'albino sobbalzò, per niente abituato a comunicazioni del genere. Ributtò poi la testa nel lavandino, ancora confuso, limitandosi ad una breve e timida risposta:

    Okai.


    Uscito dal bagno con il suo nuovo colorito, ora bello in vista. La nave era appena arrivata a destinazione, e gli shinobi scesero tutti insieme, dividendosi una volta a terra. Daishin, il loro capogruppo, aveva intenzione di occuparsi della prima casa davanti la quale capitarono, una delle poche con gli abitanti ancora svegli viste le luci. Agli altri venne dato l'ordine di esplorare gli esterni. Youkai, incuriosito dal telo di fianco alla casa, si spostò verso di esso, sbirciando cosa stesse coprendo. Alla scoperta delle catapulta sbattè un paio di volte le palpebre, incredulo, voltandosi verso la sua compagna e chiamandola a se, per indicargli la sua scoperta. A che diavolo poteva servire un marchingegno del genere per due semplici anziani?? Se Daishin fosse stato ancora nei paraggi si sarebbe affrettato nel raccontargli la sua scoperta, restandosene in disparte in attesa di ordini da parte sua. Era ancora fin troppo inesperto per buttarsi a capofitto da solo, e quando non spinto dalla sua stessa curiosità si dimostrava decisamente più ubbidiente e propenso a seguire gli ordini.

     
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    IV

    Ohhh per fortuna capo, ci sei anche te. Già ti davo per disperso con l'uomo-latta. Avrei esclamato dopo aver udito le parole di Itai alle mie spalle.
    Mi stavo realmente preoccupando per lui? Sai che noia! E' diventato proprio burbero da quando deve usare olio di girasoli al posto del sapone. Svelato l'arcano.

    L'uomo dall'imbarazzante tutina non sembrò avere da subito un comportamento ostile nei nostri riguardi, anzi.
    Il primo a parlare fu proprio il mercenario kaguya che si presentò come... Tetsuo. Io sono Akira Hozuki. E no, assolutamente, niente a che vedere con Hayate. Mi limitai a rispondere, mentre curioso incominciai a girovagare lungo la torretta mentre Itai e il Kaguya iniziavano a mettere a loro agio lo strano individuo. Che ci diede addirittura il benvenuto. Vedi quanto sono gentili e cordiali i ninja della Zanna? Mai credere alla dicerie della gente! Diedi una possente pacca sulla spalla al mercenario, mentre la pioggia intorno a noi finiva di scendere.
    Quella tempesta era stata sicuramente oggetto e originata da un jutsu, e lo stesso si poteva dire di quella che cadeva su tutta l'isola, anche se con meno irruenza.
    Utile. Fastidioso, ma utile. Commentai il trucco temporalesco. Capisco che credevate che il nostro ex Mizukage fosse una persona saggia e lungimirante... Ma dopo, che ne so, 2 anni... Mi sarei posto una domanda io al vostro posto. Comunque fa nulla, ormai siamo qui. Mi toccai la pelle.
    Allora era la pioggia e l'acqua in generale a veicolare quel misterioso evento che permetteva agli abitanti dell'Abete di... Essere immortali. Ohhh... Fantastico. Voglio proprio vedere come reagirà il mio corpo! Dissi, emozionato come un bambino a Itai.
    Se tutte le persone erano immortali in quel luogo, avrei voluto verificare se grazie alla tecnica segreta del mio clan non sarei riuscito a ricavare qualcosa in più della semplice immortalità.
    Non preoccuparti, per fortuna il capo ha portato con se solo ninja dotati di grande auto controllo! Peccato che Keiji era andato disperso.

    In poco più che venti minuti arrivammo al villaggio. Ed in effetti era veramente poco più che un piccolo centro abitato, diviso in 4 zone principali. La nostra direzione era una struttura che, secondo le parole del ninja della Zanna, era ora sede delle guarnigioni unite di Nebbia e non-accademici.
    Il Kujo ci spiegò come, sebbene gli attacchi di Hayate fossero, nel tempo, diminuiti, l'allerta era ancora massima. Anzi, proprio quella mattina, un ninja di alto livello di Hayate aveva provato ad infiltrarsi all'Abete. peccato per lui, però, che una certa Muga si trovava a passare da quelle parti e i ninja della sua scorta si erano accorti della sua presenza.
    Da lì lo scontro che imperversò anche sulle nostre teste solo poche ore prima.
    Akira-gen contro la Mansuetudine, lo Spettro dei miracoli di Tsuya.
    Questa Muga di cui parlavano doveva essere uno dei leader della Zanna, alla pari del Sanga, mia vecchia conoscenza e antica (in)amicizia del mercenario Kaguya.
    Akira-gen, inoltre, era uno dei ninja nominati dall'allievo del Sanga stesso! Doveva essere uno spadaccino formidabile, ed era per questo che avevo voglia di affrontarlo.
    E anche perché era un amico e compagno del Sanga, il formidabile ninja dei pipistrelli che mi aveva completamente distrutto su Azumaido... Sarebbe stato il primo passo per una mia rivincita, per buona pace del Kaguya che, per fortuna, non poteva sentire i miei pensieri, sebbene gli avessi già ripetuto quella mia volontà di ri-battermi con quell'uomo.
    Quando arrivammo dinanzi alla guarnigione, davanti al portone un ulteriore ninja con la stessa tuta protettiva ci stava attendendo. L'uomo si rivelò essere Kimuji Shinretsu, un ninja di Kiri, così come riportato dal mercenario.
    Ciao bello! Si, ti ringrazio, io approfitterei di qualche abito caldo e di un bel fuocherello. Che ne dici, capo?

    Dentro la struttura i due ninja si tolsero finalmente la tuta, rivelando le loro identità. ben presto fummo accolti anche da un'altra genin di Kiri, una Terumi. Una bambina, o poco più, di un nobile clan. Grazie cara! Sono Akira del clan Hozuki. Allora, come ti trovi qui? Chiesi alla bambina, mentre ne approfittai per bere un litro abbondante di acqua in pochi sorsi e mangiare qualche frutto. Pensavo a qualcosa id più sostanzioso ma... Va bene lo stesso. Capisco che non aspettavate ospiti.
    Era tutto molto accogliente... Se non fosse per il fatto che... Uhm... In sostanza siamo in una sorta di arresti domiciliari, carino. Per fortuna, o sfortuna, non avevo molti peli sulla lingua. Ma siete sicuri che siamo ben accetti qui? Chiesi, in tutta tranquillità.
    Comunque... Mi spiegate perché indossate quella tuta di... Di... Dubbio gusto? Sembrate volervi proteggere da qualcosa nell'aria, o nell'acqua... Non è che la cosa mi tiri su di morale, l'acqua dovrebbe rendere immortali... Non fare del male... giusto? Domandai ai tre ninja, mentre mi andava a sedere comodamente su una poltrona nella stanza, mettendo i piedi su una sedia.
    Se bisognava attendere, lo avrei fatto comodamente.

    Anche perché l'attesa fu l'unico elemento di novità in quelle ore, oltre all'opportunità di conoscere i restanti membri della guarnigione della Tregua. Ai tre ninja si sostituirono jins Kaguya, che si presentò con un nome molto teatrale come "lupo d'oro", una ragazzina del clan Chikuma, lo stesso del Rosso di Suna, anche se questa tenne a precisare di essere membro della Zanna e di avere solo lo stesso cognome in comune con quel clan, e, infine, una kunoichi madre del clan Kuei.
    lo stesso clan del Sanga. Oh... un bambino eh... Dissi, provando a immaginare come potesse essere il figlio di ninja che avevano il corpo composto da pipistrelli.
    Chiusi gli occhi, scacciando il film horror dalla mia mente. Brr...
    Non ebbi molto da dire, oltre a presentarmi e, eventualmente, riproporre le domande sull'uso delle tute. D'altronde, la domanda fondamentale fu fatta proprio dal Kaguya verso il suo biondo compagno di clan. Io sono interessato più alla conformazione dell'isola invece... Quanti centri abitati ci sono? Avete altri punti di osservazione? Non credo che riusciate a tenere sotto controllo tutta l'isola con solo un paio di torrette... Avete qualche tipo di barriera d'individuazione o sistemi di allarme? Un altro bel sorso d'acqua. Avete per caso una cartina dell'isola? Giusto per poterci orientare...

    Quando anche quei tre ninja uscirono, dopo qualche ora, lasciando spazio a due ulteriori shinobi, ne approfittai per dire qualche parola sottovoce ad Itai. Ehi, capo, non credo che ti sarà sfuggito, ma oltre a i tizi di Hayate che fanno visita spesso all'isola c'era anche uno dei leader della Zanna da queste parti... Per un attimo fui serio. C'è qualcosa che puzza, poco ma sicuro. Quindi, dopo queste poche parole, andai immediatamente a presentarmi con il mio sorriso sornione verso gli ultimi due nuovi arrivati.
    La sorella della Terumi e un ninja dalla struttura imponente e dalla pelle scura. Oh, bene! Gli stanno dando la caccia... Anche perché, mi domandavo, se Hayate attacca così spesso avranno un covo non troppo distante dall'isola... Spero nel continente. Non per nulla, altrimenti significherebbe che son nascosti a Kiri! Ahahah! C'era poco da ridere nel caos, ma quello era Akira Hozuki.
    La Muuga dovrebbe arrivare tra poco, giusto? Mi sto iniziando ad annoiare!

     
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    Inseguendo un Sogno

    partenza con stile


    [28 ore prima della partenza da Konoha]


    Tutto era buio ed il villaggio della Foglia era calmo e silenzioso; le strade erano quasi tutte deserte, mentre nella maggior parte delle case le luci erano già state spente da un pezzo e la gente stava sfollando i locali notturni. Una risatina malefica e compiaciuta, però, andava risuonando tra le vie del villaggio, vicolo dopo vicolo, strada dopo strada, accompagnata da dei passettini quasi saltellanti di una figura incappucciata e con uno zaino sulla schiena.
    L'anonimo personaggio (femminile, a quanto pareva dalla voce) stava andando ad attaccare ad alberi e lampioni dei fogli di carta, il cui contenuto non era ben visibile alla penombra, ma sarebbe bastato avvicinarsi per scoprire che quella notte, in molte parti del villaggio erano state affisse delle foto molto nitide che ritraevano l'attuale hokage in una posa tutt'altro che mascolina e con indosso degli indumenti intimi femminili.

    unknown-1


    [22 ore prima della partenza da Konoha]

    Erano ormai le prime ore del mattino, e Kiyomi stava facendo ritorno alla propria villa, elegante ed in ordine come sempre, dopo aver fatto un rapido giro per le strade principali del villaggio per ridacchiare alle spalle di Raizen, mentre la gente, chi lo credeva uno scherzo e chi no, discuteva di quali fossero realmente i gusti sessuali del loro Kage.
    Così impari ad attendere così tanto per rispettare una promessa. Hi hi hi hi
    Stava varcando i cancello di casa, quando un corvo che aveva messo di guardia, si accingeva ad osservare una di quelle foto appese fuori le mura del giardino, per poi dare un'occhiata seria a Kiyomi, la quale interpretandolo come un richiamo per la bravata (cosa improbabile), continuò a sorridergli ed a trattare la cosa con leggerezza. Oh, ma su, è divertente.
    Entrata in casa, si diresse in cucina, salutando la simpatica cuoca

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    (una donna sempre sorridente e disponibile) che stava sfornando dei cornetti, e porgendole la busta della spesa che aveva in mano.
    Buongiorno Mama! Buongiorno signorina. Si è svegliata presto, oggi. Sì, ho fatto un giro. E ne ho approfittato per fare un po' di spesa per la casa.
    Nonostante Kiyomi non sapesse cosa volesse dire fare la spesa, viste le sole 5 carote, i 100 grammi di piselli secchi e le 30 teste d'aglio presenti nella busta, la cuoca cercò quanto meno di apprezzare il gesto. Oh, signorina, ma non doveva disturbarsi. L'ho fatto con piacere. Disse, mentre si avviò nel corridoio.
    La colazione la faccio portare sempre in camera? No, vado in salotto ad esercitarmi al Piano, mandamela lì. Subito, signorina.
    La ragazza, consultando la posta dal tavolino nel corridoio, notò immediatamente la presenza di uno strano pacco anonimo diretto a lei, al cui interno, dopo averlo scartocciato con un po' di diffidenza, trovò un reggiseno piuttosto provocante.
    Ma...chi è che manda sta roba? All'interno del pacchetto, la risposta non tardò ad arrivare, in quanto vi era anche la foto di una ragazza che Kiyomi conosceva fin troppo bene, stesa su di un letto e con indosso quello stesso reggiseno. Sul retro della foto, inoltre, c'era una frase accompagnata dal segno di un bacio fatto col rossetto:

    Scommetto che questo
    reggiseno ti starebbe benissimo.
    Magari un giorno lo vedrò ;p
    Intanto, se vuoi vedere come sto io
    senza, non mandare alcuna risposta
    a questa lettera.

    Haruko-chan

    Per la genin, che ormai si malediceva per essere entrata in quel dannato bar, quella dannata sera, la situazione stava diventando insostenibile, oltre che ridicola, sommersa dalle avance di quella ragazzina che proprio non voleva scollarsi di dosso. E come dovrei fare a mandare una risposta?! Ah...che puttanella.
    In mezzo alla posta, tra le altre cose, trovò una lettera alquanto singolare, nella quale spiccava il nome "Hayate".
    ..........
    HANAKO! Fai le valigie, domani partiamo!COSA?!

    [12 ore prima della partenza da Konoha]

    Prendi questo...la divisa alla marinara in quell'armadio...le 2 paia di scarpe lì sotto...gli stivali da trecking... Kiyomi ed Hanako stavano girando per l'enorme piano adibito completamente a guardaroba personale della prima, mentre questa le elencava i vestiti da prendere per il viaggio e la seconda li ammassava pian piano su un carrello.
    Signorina, non credo sia saggio esagerare coi bagagli, se va in missione.
    E' un'isola sperduta e avrò dei capelli orrendi per colpa dell'umidità di quella maledetta nazione. Almeno sarò vestita sempre al meglio.
    A proposito di questo, ho saputo che partirà una nave per trasportare tutti i ninja che accetteranno quella specie di invito. Pare sia stata recapitata una di quelle lettere in ogni dove, credo che sarebbe più sicuro.
    Non dire sciocchezze, il capitano Nezu è più che qualificato, il migliore per navigare in mari burrascosi. Ma aspetta, tu dove hai sentito questa voce? Stai uscendo ancora con quel chunin sfigato?!
    Ma...è carino. E poi è lui che le ha fatto il favore di posare per le foto, un minimo di riconoscimento lo merita. Ma comunque lui non ci va. Potremmo andarci noi con quella nave.
    Basta con queste cazzate, andremo per conto nostro.
    Anche se...mischiarci agli altri ninja è una trovata geniale. Se ci vanno tanti ninja, io non desterò alcun sospetto e potrò badare alle mie cose mentre loro investigano sulle loro baggianate. Ottima idea Hanako. Forse ne ricaverò qualcosa di buono da questo viaggio; se Raizen non vuole darmi l'immortalità, me la cercherò da sola. In fondo se c'è di mezzo Hayate, qualcosa di particolare dovrà pur esserci che desta il loro interesse.
    Tu allora non verrai, rimetti tutto a posto, porterò solo l'indispensabile.

    Aah...va bene, signorina...

    [Partenza da Konoha]

    Infine giunse il giorno della partenza, ed il grosso chocobo era già pronto ed equipaggiato di carrozza, in attesa che giungessero le 2 passeggere, dato che Kiyomi aveva deciso che la sua domestica l'avrebbe dovuta quanto meno accompagnarla fino alla nave per poi riportare indietro il dorato pennuto. Ma non passò molto tempo, che la padrona di casa, arrivata ormai alla stalla, vide arrivare nuovamente la sua domestica con un curioso oggetto tra le mani.
    Ho detto che tu non vieni, che ci fai con quel trolley orrendo?
    Ehm veramente l'ho comprato per lei.
    L'occhiata minacciosa della sua padrona non necessitò di parole aggiuntive per esprimere ciò che avesse da dire riguardo quell'idea del tutto insensata dal suo punto di vista. Non può portarsi più di una valigia, e questo è comodo e con le ruote, sarà più facile per lei. E poi questa tinta mimetica andrà a confondersi nella nebbia. Ci ho messo tutta la biancheria del borsone e i vestiti della valigia piccola.
    Nonostante Kiyomi avesse in programma di portare con sé almeno 2 valigie ed un borsone, dovette ammettere che la scelta di Hanako, che tentava sempre di riparare alle stranezze della donna, era la più logica e pratica, specie se non avrebbe dovuto destare troppi sospetti con gli altri ninja. Per quanto fosse anch'essa una kunoichi, la riuscita della missione non rientrava nelle sue priorità, quindi sapeva che avrebbe dovuto adeguarsi, ma non abbastanza da rinunciare ad un minimo di confort.
    Odio quando hai ragione, ma non scendo ad altri compromessi.
    Aspettami qui, vado a cambiarmi, non andrò certo in giro con qualcosa che non faccia pendant col mio bagaglio.
    Diamine. Il mio oroscopo lo diceva che sarebbe stata proprio una giornata di merda.


    Tempo 10 minuti e sarebbero salite entrambe sulla carrozza, e dopo il segnale di Kiyomi, il magico pollo schizzò via a tutta velocità verso il gate del villaggio, e per quanto viaggiare schiacciate contro il sedile, coi grossi sobbalzi provocati dai saltelli del chocobo fosse scomodo, era sicuramente il mezzo più rapido per raggiungere grandi distanze in breve tempo.
    Il viaggio però non sarebbe durato poco, dato che Konoha non era vicino a nessun porto, quindi Kiyomi dovette impiegare il tempo a modo suo, destreggiandosi con una piccola bambola di paglia.
    Ma è l'hokage, quello?
    Si. E' una bambola voodoo
    E da quando lei pratica il voodoo?
    Ma non lo pratico mica, ci sto solo provando. Metti che funziona...
    Ehmmmm....scusi se la interrompo...ma non siamo vicini al mare?
    Oh hai ragione. Tranquilla, Eva si fermerà in tempo.
    I secondi passavano e la chocobo non accennava a rallentare mentre il mare e la grande nave si avvicinavano sempre di più, a gran velocità.
    Ahem signorina, non si ferma.
    Eva, siamo quasi arrivati.
    .....
    Kiyomi-sama!
    EVA FERMATI!
    A sentire quell'urlo, l'animale frenò immediatamente inchiodando le zampe a terra, facendo quasi ribaltare la piccola carrozza che gli si schiantò addosso, e allo stesso modo le 2 donne si capovolsero completamente insieme ai loro bagagli nello stretto abitacolo, e il tutto a pochi metri dalla nave, davanti a molti ninja presenti che si stavano imbarcando.
    Oh...io lo sapevo! Il chocobo ritardato dovevo beccarlo io. Che figura di merda. Scendi come se niente fosse e prendi i bagagli, io cerco di risistemarmi un po'.
    Una volta ricompostasi alla meglio, la giovane donna scese dalla carrozza col suo solito fare superbo, prendendo il trolley dalle mani della domestica e la sua borsa a tracolla, in cui aveva stipato trucchi, spazzola ed altri efetyi personali per la cura della sua persona, insieme a parte dell'equippaggiamento ninja. A testa altra salì la passerella della nave senza dare troppa confidenza agli altri passeggeri, e senza perdere tempo sarebbe scesa sottocoperta per cercar una cabina singola.

    [L'isola dell'Abete]

    Il viaggio fu alquanto noioso per Kiyomi, la quale passò la maggior parte del tempo nella sua cabina, per evitare di dover socializzare troppo con quella marmaglia di ninja sputa-kunai che non aspettavano altro di mettersi a fare i detective e menare le mani. Purtroppo per lei, quella era la vita che aveva scelto per arrivare al suo scopo e doveva adattarsi almeno un minimo per superare le difficoltà che la attendevano, sperando che ne valesse la pena.
    Venne svegliata nel bel mezzo del suo sonno quando cominciò ad esserci una strana agitazione a bordo, che a sua insaputa era dovuta all'approssimarsi dell'isola e ad una serie di iceberg che sarebbero presto stati rimossi, quindi,
    dato che già sapeva che sarebbero arrivati durante la notte, si tolse la mascherina rosa per gli occhi, e dopo aver riposto nel trolley le lenzuola da viaggio, si preparò all'attracco indossando un abito kusa nella sua forma combattiva, ovvero una vesteAD_Womens_Ninja_Costume scura e aderente con stivali a tacco vertiginoso, il tutto coperto (per la sfortuna dei maschi presenti) da un pesante impermeabile nero; le armi erano tutte equipaggiate e pronto all'uso, e le spade gemelle legate dietro le spalle.
    Dopo aver accettato a malincuore il sigillo che Daishin creò per tutti, la ragazza dovette anche accettare di collaborare e spostarsi in gruppo con gli altri sotto la pioggia battente con solo un piccolo ombrello nero a ripararla dall'acqua (per quello che poteva servire); purtroppo per lei, gli abitanti dell'isola, a quanto pareva, non desideravano ospiti o intrusi, quindi avrebbero dovuto far tutto nel massimo silenzio. Il tempo era terribile e la visibilità quasi azzerata, e con molta calma, dopo essere scesa dalla nave ed aver ascoltato le indicazioni dei due che sembravano aver preso la situazione in mano, si diresse assieme agli altri verso il centro abitato, con la sua borsa e l'ombrello in una mano, e trascinando il trolley sul terreno fradicio con l'altra, rimpiangendo di aver lasciato la sua calda ed asciutta cabina.
    Quando la squadrà si separò in 2, decise di restare col gruppo che aveva deciso di controllare il casolare nella campagna, sperando di potersi intrattenere almeno un po' in un luogo riparato da quella snervante pioggia.


    Edited by Yusnaan - 25/9/2018, 23:58
     
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    Magistra Vitae

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    Post 2 ~ Esplorazione


    Ancora una volta, Daishin Iga dimostrò la sua utilità facendo sfoggio dei suoi straordinari poteri. Shin aveva ormai perso il conto delle volte in cui il sunese era risultato determinante nelle numerosi missioni che avevano affrontato insieme. Raggiunta l'isola, iniziava però la parte difficile. Il loro compito era trovare e mettere in sicurezza un'arma ancestrale dall'incredibile potenza distruttiva, senza poter contare sulla collaborazione delle forze presenti in loco. Allo stesso tempo dovevano guardarsi le spalle da una delle più pericolose associazioni criminali del continente, altrettanto interessata a eliminare tale minaccia, nonostante si presentassero loro come alleati, o per lo meno neutrali. Il folto gruppo avanzò quindi immerso nella nebbia e nella pioggia, facendo il giro largo per evitare le sentinelle e inoltrandosi verso l'interno. L'aspetto dell'isola era piuttosto ordinario, per quanto era dato loro di vedere in piena notte e sotto il temporale, e dopo aver attraversato diversi campi raggiunsero le prime, isolate case coloniche. Alla proposta dell'amico della Sabbia, Shin annuì. Erano in troppi per rimanere tutti insieme, e soprattutto immobilizzare tutto quel potenziale era uno spreco che avrebbe rallentato la ricerca. Dovevano sfruttare il riparo delle tenebre e il provvidenziale mal tempo fin tanto era possibile per avvantaggiarsi sui custodi. Si separarono dunque dal gruppo, rimasto sotto la guida dell'Iga, con il quale potevano comunque rimanere in contatto grazie al suo jutsu di comunicazione. A prendere il comando della seconda squadra fu invece il marionettista, cosa che suscitò un lieve sorriso sulle labbra del foglioso. Si vede che sei proprio maturato, eh? Un complimento, ma non privo di irriverente ironia, come era d'uso tra i due. Giunti in vista della cittadina, la formazione venne suddivisa ancora una volta di due squadre più manovrabili, e il sunese affidò all'amico due dei suoi sottoposti. D'accordo, ci penso io a loro. Fate attenzione anche voi. Con un cenno di saluto, si separarono, non dopo aver utilizzato la basilare tecnica della trasformazione per assumere una nuova, fittizia identità [Slot Tecnica][Base] Tecnica della Trasformazione. Un anonimo uomo sui trent'anni, con un coprifronte di Kiri legato intorno al braccio, si fece quindi vicino ai membri del suo team. Una kunoichi inesperta e uno shinobi avanti con gli anni, di certo non si trattava dei suoi vecchi compagni di squadra, ma nonostante le apparenze rimanevano comunque due professionisti. Come ha detto Shunsui, ora seguirete le mie istruzioni. Come avrete ormai capito siamo oltre le linee nemiche, e da questo momento ogni disattenzione può costarci cara. Perciò non fate nulla di avventato, se la situazione degenera fuggite verso la campagna e cercate di riunirvi all'altro gruppo. Ci penserò io ad eventuali avversari. Ci sono domande? In un'altra situazione avrebbe chiesto loro quali erano le arti ninja in cui erano più versati, o se avevano abilità particolari, ma non avevano tempo di tenere un meeting e avrebbe dovuto scoprirlo sul campo, improvvisando se necessario. Aggiriamo quella vedetta usando le case come copertura, per attraversare i vicoli sfruttate i ripari e fate piccoli scatti fino al muro successivo, uno alla volta mi raccomando. La terrò d'occhio io e vi darò il segnale quando è voltata. Terminate le istruzioni, Shin si posizionò la maschera volpina che aveva ricevuto dal capovillaggio sul viso, nascondendo ulteriormente la sua identità. Con Anzu al seguito, fece strada, senza mai distogliere lo sguardo dalla torretta per quanto possibile, e scegliendo un percorso con il maggior numero di coperture, allungandolo pur di non correre rischi [Abilità]Percezione (Base), Visione Notturna. Se fossero riusciti a raggiungere il luogo convenuto, lo shinobi di Konoha avrebbe cercato un'apertura non chiusa a chiave dalla quale introdursi senza fare rumore. Anche una finestra bassa poteva andare bene, ma non avrebbe avuto problemi a saltare o scalare con il chakra adesivo per raggiungere il piano superiore nel caso, aprendo poi ai compagni. Certo, la possibilità che l'arma leggendaria fosse nascosta in un granaio era pari a zero, ma da qualche parte dovevano pur iniziare, e per lo meno i novellini con lui sarebbero stati relativamente al sicuro. Il massimo che il Kinryu si aspettava era beccare una coppia di piccioncini appartati tra la paglia, ma per ogni evenienza, dopo essersi procurato una singola goccia del proprio sangue, compose dei rapidi sigilli, richiamando a sé Shamada [Slot Tecnica][Avanzata] Tecnica del Richiamo
    Shamada [Volpe Cacciatrice, Olfatto Volpino, Passo Volpino]

    [Abilità] Azione Rapida
    . Bene, se avete qualcosa che ci possa aiutare a esplorare questo posto senza segnalare la nostra presenza a tutti, è il momento di farlo. Restate in contatto visivo per quanto possibile, mi raccomando.
     
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    Missione: Si vive insieme, si muore soli


    II: Team building



    [Sulla Nave]

    Uh, come? Ah, io dici? Beh direi che potrebbe andare meglio, tutto sommato.

    Riuscita finalmente ad alzare lo sguardo, Saru si era trovata di fronte una creatura a dir poco particolare. Pelle olivastra, capelli inspiegabilmente argentati, gli occhi della ragazza scrutavano la Rossa con educata curiosità.

    Sei molto gentile, davvero. E io te ne sarei infinitamente grata, ma penso di aver perso qualsiasi briciola di dignità su questa nave, l'ultimo appiglio che mi rimane è un minimo di autosufficienza, quindi credo che passerò.

    Alzò un pollice, sorridendo nel modo più familiare possibile. È vero, l'ultima cosa che in quel momento aveva voglia di fare era proprio parlare, ma magari fare qualcos'altro che non fosse vomitare l'avrebbe distratta da quella situazione letteralmente schifosa.

    Io sono Saru, Saru Mononobe. Ah, gennaio dici? No, non mi sono diplomata a gennaio, già.

    Fece spallucce, lasciando cadere l'argomento. Era fresca fresca di promozione a Genin, con il coprifronte ancora così intonso da potercisi specchiare sopra. Aveva anche pensato di invecchiarlo un po' da sé, ma a che pro? Okay, aveva ventidue anni ed era appena diventata una vera shinobi, ma che c'era di male alla fine? La sua era stata una vita avventurosa prima, già. Per quanto sopravvivere nei bassifondi Sunesi potesse definirsi un'avventura. L'altra ragazza, che invece aveva proprio l'aria di non averli mai visti i bassifondi, le indicò sommariamente la direzione di un altro ragazzo del Villaggio, che Saru conosceva forse di vista, ma non che ne fosse proprio certa, ecco.

    Male non può fare, spero solo di non vomitargli addosso.
    Perché no, Fujiko. Accetto la tua proposta indecente, via.

    Alzandosi a fatica, strisciò i piedi fino al luogo indicatole dalla Murakami. Proprio mentre compiva questa difficilissima, impensabile, titanica traversata dalla sponda sinistra a quella destra del ponte, dell'inchiostro nero affiorò sulla pelle del suo avambraccio sinistro, allargandosi a vista d'occhio. La Rossa si fermò, già confusa da quell'avvenimento. Possibile che capitassero davvero tutte a lei? Poi, pochi secondi dopo, una voce lontana e al contempo vicina le riempì la testa. Inutile dire che la ragazza finì per terra, in un letale mix di sorpresa e disorientamento. Mandò qualsiasi maledizione possibile ai Kami e a Daishin, accorgendosi in un secondo momento che c'era una buona possibilità che quello potesse averla sentita.

    Al diavolo, lui e la sua dannata voce nella mia dannatissima testa.

    Mancavano pochi metri all'altro parapetto. Alzarsi le pareva un'inutile spreco d'energia, ora che era già a terra. Si guardò attorno con fare furtivo. Cos'era poi la dignità, quando poteva comodamente strisciare fino alla sua meta?

    [Sull'Isola]

    L'aria era insolitamente pesante da inspirare, e Saru aveva più la sensazione di berla, in effetti. Abituata alle calde correnti desertiche, tutta quell'umidità le stonava parecchio. Se questa era la vita vicino all'acqua, era contenta che i suoi - o chi per loro - avessero deciso di disfarsi di lei proprio in mezzo al deserto. Certo, probabilmente non si aspettavano né volevano che sopravvivesse, ma quella era tutta un'altra storia.
    Una volta sbarcato, l'allegro gruppo vacanze attese istruzioni da Daishin, venendo quindi diviso in due sottogruppi. Saru intercettò lo sguardo di Fujiko quando seppero di essere state assegnate a due gruppi diversi, sperando che la ragazza comprendesse che, per quanto non fosse immediatamente chiaro, alla Rossa lei faceva simpatia, e le dispiaceva non poter proseguire la missione con lei.

    Vediamo, dunque. Shunsui, che non ha bisogno di descrizioni. Il vecchietto addormentato di prima, e vabbé. Masayoshi, più che accettabile. Un tizio random della Foglia, anche no. E io, che bellezza. Non avrei potuto desiderare un dream team migliore.

    Oh, e il peggio doveva ancora venire. Strisciarono come bisce, attenti a non farsi intercettare. L'acqua che cadeva dal cielo era certamente d'aiuto in questo senso, ma una volta arrivati ad un casolare che pareva non avere nulla di speciale, Saru era inzuppata dalla testa ai piedi, mentre il freddo e l'umidità del luogo si facevano sentire fin dentro le ossa. Shunsui decise di farli proseguire, e così si mossero di nuovo, diretti verso il fantomatico centro città. Lì trovarono il primo intoppo, e il Sunese in carica invitò tutti a modificare il proprio aspetto, prendendo cittadinanza Kiriana.

    Capisco i vantaggi della cosa, ma potremmo benissimo incappare in qualche Kiriano. Come gliela spieghiamo la situazione, poi? Non penso che sarebbero felici di vedere gente di altri villaggi agire portando il loro coprifronte...

    Detto questo, vedendo che anche il resto del gruppo si era uniformato alle direttive, fece spallucce e unì le mani nel sigillo della capra, lasciando che al posto dei capelli rosso fuoco e della carnagione chiara comparisseroTecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    dei più anonimi capelli castani e pelle giallognola. Il tutto ovviamente corredato da un bel coprifronte Kiriano. Mah.

    Sissignore.

    Disse, arricciando lievemente le labbra in direzione del ragazzino della foglia. Aveva proprio la faccia da bambino, ma se Shunsui aveva affidato i suoi due concittadini a lui voleva necessariamente dire che era il più alto di grado. Ma era pur sempre di Konoha, maledizione. Non rispose alla domanda del Foglioso, limitandosi ad alzare un sopracciglio. Che domande potevano avere, se quello non faceva altro che sparare istruzioni una dopo l'altra, nemmeno avesse davanti due neo-reclute dell'Accademia. Sempre rimanendo in silenzio, la Rossa seguì il ragazzo, non prima però di essersi nascostaRivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l' ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    accuratamente alla vista esterna. Si trattava sempre e comunque di abitazioni, e loro portavano in bella vista i coprifronte di un potente villaggio di guerrafondai, come d'altronde erano tutti loro. Non potevano escludere la possibilità che qualche pavido cittadino si spaventasse e richiamasse troppe attenzioni indesiderate sull'ameno trio.
    Se fossero arrivati senza inconvenienti al granaio, la Rossa avrebbe esaminato attentamente i possibili punti di accesso alla sua portata, ovvero al piano terra. Si sarebbe poi riunita ai due compagni di team, comunicando con loro a voce estremamente bassa.

    Non penso che il contatto visivo sia sufficiente. Abbiamo bisogno di controllare il casolare da ogni angolazione, e di poter comunicare nel mentre. Così riusciremo a farlo senza problemi.

    Concentrò una discreta quantità di chakra in bocca, lasciando poi che due sottilissimi fili dello stesso si diramasseroArte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: ¼ Basso per ogni 250 metri)
    [Da genin in su]
    dalla sua bocca verso i due uomini.

    In questo modo sarà come se ci stessimo sempre parlando all'orecchio, anche se per qualsiasi ragione finissimo a centinaia di metri di distanza. La comunicazione è tutto, specialmente in un territorio sconosciuto come questo.

    Aveva sussurrato appena, eppure i due l'avrebbero sentita forte e chiaro. Alzò lo sguardo, tornando ad occuparsi del granaio.


    Chakra: 28.5/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 325
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 275
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Shuriken × 5
    • Kunai × 5
    • Accendino × 1
    • Tekken × 1
    • Chigiriki × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Katar × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Fumogeno × 1

    Note
    1/4 basso + 1/4 basso per Arte della comunicazione


    Edited by Filira - 30/9/2018, 09:54
     
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    In missione all'Abete


    II


    Il mare si stagliava di fronte a lei. Enorme, infinito, piatto. Murasaki era ferma a prua, gli occhi puntati sull'orizzonte. Erano ormai giunti in vista dell'Isola, attenendo solo di trovare un punto d'approdo che li mantenesse il più nascosti possibile dagli abitanti dell'isola. Concentrò nuovamente l'attenzione sul paesaggio, cercando di vedere di più, più a fondo. Eppure pareva che i suoi occhi non volessero collaborare, mentre la vista andava mano a mano annebbiandosi, e tutto perdeva i suoi contorni definiti. Sospirò. Evidentemente non era ancora tempo.

    A parlarvi è Daishin Iga, Amministratore del Villaggio di Suna. I sigilli che ho appena creato ci permetteranno di comunicare mentale a grande distanza. Vi invito ad usarli per trasmettere qualsiasi informazione riteniate non debba venir ascoltata dai nostri pericolosi alleati.

    Sentì la voce dell'Iga risuonarle chiaramente in testa, proprio come se le fosse accanto. Incuriosita, alzò la mano destra, dove aveva appena avvertito un leggero pizzicorio. Un sigillo si era fatto strada fra le sue carni, ed era apparso lì, come se niente fosse. Era una tecnica interessante, doveva ammetterlo. Di certo questa missione le avrebbe dato più di un'occasione per saggiare le capacità degli alleati della Foglia. E la Hyuga aveva davvero un'ottima memoria.

    [...]

    Quando furono a terra, la ragazza ebbe occasione di constatare meglio quali fossero i componenti di quel nutrito gruppo di accademici. Oltre a Daishin Iga e Youkai, Murasaki riconobbe di vista un suo compaesano, di cui però sapeva davvero poco, non arrivando nemmeno a conoscere il suo nome. La delegazione Sunese era di gran lunga quella più nutrita, e annoverava tra le sue fila un ragazzo vestito di nero, decisamente inquietante e che pareva essere in gran confidenza con l'Amministratore. Tre ragazzi più giovani parevano spalleggiarsi a vicenda, e formavano di certo un trio particolare: le due ragazze esibivano delle capigliature certamente particolari, e una delle due non aveva certo un colorito tipicamente sunese. L'altro, a detta dell'uomo in nero, doveva essere la forza portante di uno dei demoni codati. Murasaki inclinò appena la testa, fermando lo sguardo proprio su di lui. Avrebbe voluto leggerne il chakra, ma decise che quello non pareva il momento adatto a scandagliare i propri alleati.
    Si mossero lentamente attraverso una serie di sentieri paludosi, con il terreno saturo della pioggia che accennava solo in quel momento a voler smettere. Stavano ponendo particolare attenzione a non lasciare tracce, e questo non faceva altro che rallentare ulteriormente il loro passo.

    Tutto bene? Quello che è successo... Non hai particolari effetti, giusto? O dovremmo stare attenti a dei segnali particolari?

    Si rivolse a Youkai a bassa voce, evitando che la conversazione diventasse di dominio di tutto il gruppo. Una volta giunti alla fattoria, la Hyuga andò in esplorazione con il non-morto, seguendo il suo trotterellare allegro per i campi zuppi d'acqua e fango. Possibile che anche in una situazione del genere, in cui era lo sconforto a farla da padrone, il fantasmino avesse comunque tutte quelle energie?

    Oh, questo non sembra un buon segno. Proviamo a comunicare con Daishin, okay?
    Daishin, qui è Murasaki. Siamo qui di fianco alla casa, e Youkai ha trovato qualcosa di... Strano. Sembrerebbe una catapulta, o comunque un grande marchingegno da guerriglia.

    Afferrò il telo, cercando di vedere il più possibile all'interno. Quale poteva essere l'utilità di un affare del genere lì, in mezzo al nulla?
     
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    In squadra con Shunsui, Torikeshi,
    Saru e Shin


    Chapter II - Villaggio dell'Abete



    La nave si rivelò essere piena di ninja provenienti da Oto e Konoha.
    Masayoshi ebbe l'occasione di rivedere alcuni shinobi di sua conoscenza: Kato Yotsuki e Shin. Non erano cambiati di una virgola dalla loro avventura a Soyo. Insieme ai due Chunin, il sunese aveva affrontato Gatou Warai e i suoi poliziotti corrotti.
    Era già trascorso un anno e molte cose nella vita del Genin erano cambiate.

    Sbarcati sulla spiaggia, flagellata dalla pioggia, niente e nessuno ostacolò l'avanzata degli accademici.
    Si diressero verso il centro abitato, visibile in lontananza, affamati di informazioni su quell'isola e sull'arma di Iwa da distruggere.
    Il Jinchuuriki precedeva Shunsui, avvolto dal suo rivestimento mimetico. Le gocce d'acqua gli scivolavano addosso, senza bagnare il suo lungo abito, sotto al quale nascondeva una pesante cotta di maglia.
    Tra tutti quei accademici, il Genin si sentiva sicuro, ben protetto, ma dentro al suo cuore, la paura di perdere il controllo era sempre presente. Vi erano altri Jinchuuriki come lui? Confrontarsi con loro gli sarebbe stato utile.
    Grazie alle abilità sensitive dell'Iga, il gruppo fu informato della loro impronta chakrica in mutazione. Presto, il loro chakra sarebbe divenuto simile a quello che permeava gli oggetti inanimati dell'isola.
    Vi era un solo ninja estraneo a quel fenomeno: Masayoshi, forte del suo chakra demoniaco.
    Alla percezione dei sensitivi avversari, il Genin della Sabbia era un faro nella notte.
    Si morse il labbro inferiore.
    Se sono un problema posso rimanere nella nave. Sussurrò al marionettista, preoccupato. Non voleva mettere a repentaglio la vita di alcun shinobi.


    Proseguirono fino a raggiungere una fattoria, passando tra i campi e i terreni infangati.
    A debita distanza dal casolare, decisero di separarsi in due gruppi: uno si sarebbe occupato dell'irruzione nella casa, il secondo invece avrebbe raggiunto il centro abitato.
    Masayoshi fu assegnato alla squadra del marionettista, insieme a Torikeshi, Shin e Saru.
    Salutò Fujiko con un cenno del capo. La sua amica avrebbe seguito l'amministratore di Suna. Avrebbe voluto augurargli buona fortuna, ma decise di non farlo. Vi erano troppe persone lì e l'imbarazzo sarebbe stato così intenso da farlo balbettare.
    Grazie al sigillo di Daishin, le due squadre avrebbero potuto comunicare a distanza.
    Senza togliersi di dosso il rivestimento mimetico, il Jinchuuriki seguì il suo capitano.
    In lontananza, il paesino sembrava più grande, ma in realtà contava una manciata di piccole case, ad eccezione di una torre di vedetta situata al centro della piazza, poco visibile a causa della fitta nebbia.
    Forse sulla sommità vi era una sentinella di guardia.
    Sebbene non fosse notte fonda, ma circa mezzanotte, le strade erano deserte.
    Senza abbassare la propria concentrazione, Masayoshi approfittò di ogni nascondiglio per celare meglio la propria presenza. Con rapidi scatti, egli si mosse a zig zag, rimanendo abbassato e con la mano destra sulla sua wakizashi.
    Non avrebbe eseguito alcuna azione senza un ordine diretto di Shunsui.

    CITAZIONE
    Mantenete un profilo basso ed usate la nebbia e le case per muovervi senza essere visti. State lontani della vedetta. Per cercare informazioni cercheremo un bersaglio più facile da soggiogare. Se ci troveremo divisi, evitate il combattimento. Ricordate che ci sono ninja di Kiri sull'isola e loro sono ancora nostri alleati. Usate la trasformazione per alterare le vostre sembianze e fingete di essere kiriani. Il coprifronte di kiri potrebbe fungere da lasciapassare se scoperti oppure se dovete interagire con qualcuno. Inoltre, se dovrete combattere, il coprifronte vi farà guadagnare qualche secondo sulla reazione dei vostri avversari che vi scambieranno all'inizio per alleati. Il combattere è comunque da evitare fin quando non ne sapremo di più su questo posto e le sue regole.

    Le capacità di analisi del marionettista erano straordinarie.
    Masayoshi annuì, felice di rimandare possibili combattimenti. Negli scontri e negli allenamenti, il demone dava il meglio di sé.
    Lo screditava, lo derideva, spingendolo a utilizzare il suo chakra pervaso di odio e rancore.
    Il Genin non aveva mai ceduto alla tentazione, ma resistergli era doloroso.
    Avevano tra le tre e le cinque ore per esaminare un particolare edificio, indicato dal suo leader con l'indice della mano destra.

    Rispetto alle altre case, la struttura era piuttosto grande. Shunsui aveva notato la differenza.
    Ricevuto il segnale, Masayoshi eseguì la tecnica della trasformazione Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    .
    Si trasformò in un normale ninja di venti anni, con capelli corti neri e occhi verdi come smeraldi.
    Il coprifronte di Kiri era allacciato sulla fronte, in bella vista.
    Occultato nella nebbia grazie al suo rivestimentoFurtività 0, Masayoshi si avvicinò cautamente al palazzo, con i sensi ben in allertaPercezione +3.
    Avrebbe seguito il suo leader, pronto a eseguire qualsiasi suo ordine.

    Avrebbero impiegato del tempo per osservare la casa da debita distanza. Se quell'edificio era la casa di un governatore o di un importante imprenditore, probabilmente vi erano delle difese o dei ninja di guardia.

    Chakra: 74/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///



     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Fonte della Vita Eterna


    III

    All'accenno della prigionia presso la Zanna, feci una smorfia contrariata. Quello sarebbe dovuto rimanere un segreto... lo avevo promesso al Daimyo. Che però era morto. Serviva ancora mantenere segreta la mia permanenza nel Villaggio della Zanna?
    Quella storia della prigionia, accennai brevemente, mentre il Kuji ci portava con lui È una lunga storia. Ed è un segreto di stato. Perciò, non una parola, intesi? Dissi ai due. Sapevo che non potevo ordinare nulla al Risorto, ma dovevo salvare la apparenze: lui aveva deciso di fingersi un ninja di Kiri.
    Fummo condotti in una stanza dove potemmo asciugare i nostri vestiti e lì incontrammo tutta una serie di ninja. Accettai i rispetti di Kyumugi Shinretsu e della ragazzina, ma non parlai molto.
    Non mi sentivo a mio agio attorno alla Zanna. Era stata la causa dei più grossi traumi della mia vita, compresi diversi mesi di prigionia. Le cicatrici prudevano.
    Non fatico a credere che tutto sia così... precario. Anzi, sono sorpreso che riesca a reggere, sebbene solo in questo posto. Commentai a Kyumugi.

    Dopo un'ora giunsero altre persone. Una delle quali era una mia vecchia, vecchissima conoscenza. Jins Kaguya. Sei vivo, dopotutto. Evitai di commentare dicendo "io sono il Mizukage", perché ero certo che lo sapesse. Jins era sempre stato acuto nel vedere la realtà dei fatti a rimanere scottato da essa.
    Poi la giovane Chikuma. Ho avuto modo di fare la piacevole conoscenza con una Kunoichi del tuo clan, Itami.

    Continuammo ad attendere ed arrivò un'altra kiriana, una Terumi ed un ninja del clan Ho, altro clan con il quale avevo più di un conto aperto.
    Era difficile mantenere i nervi saldi quando certi orribili ricordi non facevano che tornare alla mente, ma socchiusi per un attimo gli occhi, concentrandomi sul pacifico cielo senza fine che era il mondo interiore di Chomei, ritrovando l'equilibrio che stavo per perdere.
    Non è detto che abbiano un covo qui. Potrebbero teletrasportarsi in qualche modo. In ogni caso, la frequenza degli attacchi pare diminuita. In ogni caso, aspettiamo la Muuga. L'ultima cosa che volevo fare era dare cenni di impazienza adavanti ad altri ninja della Zanna. Rimasi fermo così, gambe incrociate, attendendo.


     
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    II


    [Note]
    Un pulsazione dolorosa spezza la mia concentrazione.
    Un'espressione crucciata attraversa il mio volto.
    Porto la mano destra alla tempia per alleviare il fastidio.
    È qualcosa che non ho mai sperimentato prima.
    Qualcosa di diverso da ciò che ho visto nel Paese del Riso.
    Tutto sembra permeato da quello strano chakra.
    Alberi, terreno, civili. Ed ora anche noi.
    Posso vedere chiaramente la contaminazione diffondersi dall'isola ai nostri corpi.
    L'unico indenne è Masayoshi.
    La cosa mi preoccupa.
    Avverto il resto del gruppo di ciò che ho appena percepito.
    Qual è il significato di questa manifestazione?
    Un metodo per schermare l'isola e i suoi abitanti?
    Il risultato di una proprietà naturale del terreno su cui ci troviamo?
    Oppure è un effetto generato dall'arma che stiamo cercando?
    Troppe poche informazioni.
    Continuerò a monitorare il gruppo per controllare che non ci siano altri effetti.
    Spero che nessuno decida improvvisamente di tagliarsi le vene.
    Proseguiamo l'esplorazione passando per i campi.
    Dividiamoci.
    Sussurro alla mente di Shunsui.
    Siamo troppi. Non ha senso concentrarci tutti nello stesso punto.
    Gli comunico anche la composizione dei gruppi.
    Ricorda che siamo in territorio Kiriano. Ho piena fiducia in te, ma non fare niente che possa metterci in imbarazzo. Mantenere un buon rapporto con la Nebbia ha la priorità su questa missione.
    Tradotto dal politichese: Fai quello che ritieni utile, ma non farti beccare.
    Uno screzio con il Miukage e i suoi ninja non è qualcosa di cui abbiamo bisogno al momento.
    In caso di problemi, mi limiterò a scaricare la colpa su di lui.
    Io userò un approccio diverso.
    Qualcosa da Iga.
    D'altronde perché dovrei fare le cose di nascosto?
    Le nostre intenzioni sono pure e vogliamo solo il bene di tutta l'accademia, no?
    Rispondo con un cenno di assenso al marionettista, quindi ci separiamo.
    La pioggia cade incessantemente.
    La nebbia avvolge ogni cosa, limitando le nostre capacità visive.
    Ma anche quelle dei nostri nemici.
    Una cosa positiva, visto che le mie capacità da sensitivo sono inutilizzabili.

    Ci vuole quasi un'ora per arrivare alla prima fattoria.
    C'è una catapulta nel campo.
    Perché costruire uno strumento del genere sull'isola?
    Forse è meglio chiederlo direttamente ai proprietari di quei terreni.
    Abitano in una casetta.
    Ci avviciniamo di soppiatto, in modo che non ci vedano dalle finestre.
    Kato e Fujiko con me. Voi altri esplorate e pattugliate il territorio circostante la casa. Avvisatemi appena avvistate qualcosa.
    Busso alla porta e poi giro la maniglia per aprirla.
    In caso non sia sufficiente, mi rivolgo all'otese.
    Ti dispiacerebbe forzare la serratura?
    Entriamo senza difficoltà.
    Mi piego in un rispettoso inchino, difronte alla coppia.
    Vi chiedo di lasciare che sia io a condurre la conversazione. Per favore, adattatevi alle mie parole e limitatevi allo stretto indispensabile.
    Sussurro alla mente dei due ninja che mi accompagnano.
    Buonasera. Spero potrete perdonarci per questo disturbo.
    Noto subito che c'è qualcosa di strano.
    Tre ninja armati fino ai denti sono appena entrati in casa loro.
    Eppure non sembrano spaventati.
    Sorpresi, sì, ma non noto paura nei loro occhi.
    Esattamente, il mio nome è Daishin Iga e sono l'Amministratore del villaggio di Suna.
    Il coprifronte legato al braccio destro.
    Un sorriso gentile si allarga sul mio volto.
    Lascio che gli altri due si presentino da soli.
    Non sono sicuro di che cosa intenda l'anziano con "la tregua", ma è meglio che lui non lo sappia.
    La nebbia e la zanna hanno una guarnigione congiunta in questo luogo. Che si riferisca al patto che li unisce?
    Noi siamo amici di Kiri e i loro alleati sono nostri alleati.
    Il tono della voce è pacato e gentile.
    Vi dispiace se ci sediamo?
    Domano, indicando con un gesto il tavolo.
    Ricevuto l'assenso del padrone di casa, mi accomodo difronte a lui.
    Siamo giunti su quest'isola per fornire supporto alla Nebbia. Siamo stati informati del fatto che una pericolosa organizzazione criminale, Hayate, sta tentando di penetrare in questi territori, quindi abbiamo deciso di partire immediatamente. Sapete perché potrebbero essere interessati a quest'isola?
    Proseguo, cercando di non far trasparire il fatto che non è stata Kiri ad invitarci.
    Purtroppo, dato che siamo partiti appena la notizia si è diffusa al resto dei Paesi Accademici, non abbiamo avuto il tempo di scambiarci e visionare tutti i documenti necessari. Vi dispiacerebbe fornirci qualche informazione sull'isola e sulle persone che la popolano? Avete per caso una mappa? Quali sono i centri abitati più grandi? Dove potremmo trovare i ninja a capo della guarnigione che la Zanna e Kiri hanno stabilito qui? Da quanti shinobi è composta?
    Anche se sono soltanto dei civili, potrebbero fornirci qualche informazione utile.
    Ah, un'ultima cosa. A cosa serve la catapulta che tenete vicino alla vostra casa?


    Edited by Bartok. - 6/10/2018, 14:13
     
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    Il Fiore Lupo

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    2



    Nel momento stesso in cui Daishin ci rese noto la nostra situazione un brivido mi percorse lungo tutta la schiena. Il nostro Chakra non era più distinguibile, tutt’altro: era fuso con tutto quello che ci circondava, di animato. Scrollai la testa, condividendo il pensiero di Shunsui: - Un normale sensitivo è fuori gioco in questa situazione, ma non possiamo escludere che Hayate, la Zanna o addirittura i Kiriani qui presenti di guardia abbiano scovato qualche altro modo per scovare le presenze o fonti di chakra. Ovviamente questo ci porta in netto svantaggio, considerando anche la nostra totale assenza di informazioni. Siamo in troppi per un gruppo solo, dividiamoci e racimoliamo più notizie possibili. –

    Così una delle mie Kage si sarebbe unita al gruppo di Shunsui, facendo quasi da chiudi fila e lasciando agire gli altri. In pratica si sarebbe limitata a muoversi passivamente, e nel modo più discreto possibile, seguendo il gruppo. Avrebbe cercato di conseguenza di muoversi nell'ombra, causando meno rumori possibili e sfruttando ogni riparo per celare la sua presenza. Non potevamo di certo sapere che cosa poteva evolversi la situazione e se le comunicazioni si fossero interrotte per qualunque motivo avrei avuto un minimo di vantaggio recuperando la memoria della copia associata al marionettista.

    D’altra parte mi riunii, con la restante copia, a Daishin lasciando a lui il ruolo di capofila. Del resto la sua diplomazia e le sue capacità di gestione erano doti a cui ero ben a conoscenza, sicuramente utili e vantaggiose da sfruttare. Allo stesso tempo però rimasi alquanto perplesso sulle considerazioni espresse dal Sunese: - Shunsui non ha tutti i torti, camuffarci da Kiriani potrebbe darci qualche secondo di vantaggio in uno scontro aperto… ma significherebbe giocare sporco. E finché non conosciamo per bene gli attori di questa opera potremmo commettere un passo falso. Certo è che se la Zanna venisse a sapere dell’arrivo dei restanti Villaggi questa situazione di stallo potrebbe scoppiare in un attimo! – l’unica cosa che di fatto ero certo in quel momento era una sola: Otesi, Sunesi e Fogliosi stavano agendo all’unisono, ed era decisamente un evento che non poteva essere dimenticato. Una collaborazione a così ampio spettro era di una rarità notevole.

    Conclusi quei ragionamenti ci incamminammo, dividendoci una volta nei campi. E il nostro gruppo ad un certo punto si fermò nei pressi di una casa, apparentemente abitata. Daishin subito ci chiese di lasciarlo parlare e con cenno della testa mi limitai ad annuire in segno di assenso. Così ci ritrovammo davanti all'entrata, mentre la mia copia avrebbe controllato l’esterno (l’abitazione, quella strana struttura a forma di catapulta e le zone limitrofe). Se fosse stato necessario avrei usato Materu per rompere la serratura ed entrare così di forza all'interno dell’abitazione. In ogni caso quello che mi avrebbe lasciato decisamente perplesso, così come il resto dei miei colleghi, sarebbe stata la quasi apatia della coppia di vecchietti. Erano forse abituati a vedere così tanti militari? Oppure la loro vecchiaia era talmente avanzata da rendergli insensibili agli eventi esterni?

    In ogni caso Daishin parlò molto chiaramente alla coppia di isolani. Presentandosi direttamente Amministratore di Suna pose subito le carte in tavola dimostrando la sua posizione di potere, certo… ammettendo che gli anziani sapessero il significato della sua carica. Da parte mia mi sarei limitato ad una breve presentazione: - Kinko, Ninja di Oto. Piacere di conoscervi. - avrei mentito sul mio nome. Dopo le faccende di Iwa avevo imparato che il proprio nome aveva un valore ben più superiore ad un appellativo, e non era un'informazione che fornire con molta leggerezza. Nel frattempo mi sarei guardato attorno, potevamo aspettarci di tutto, trappole comprese. Dunque mi assicurai che in quella casa non ci fossero troppi dettagli strani: magari la tavola preparata per tre persone, oppure più letti. Avrei cercato foto di nipoti o figli. In ogni caso al termine dell’ultima domanda di Daishin sulla catapulta mi sarei limitato ad aggiungere un paio di parole: - Qualche Ninja della Zanna o di Kiri è passato di qui recentemente? Se sì che relazione avete con loro? Avete una persona di riferimento a cui affidarvi in caso di problemi?-

     
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