[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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    Pioggia. Umidità. Nebbia. Freddo.
    C'erano davvero persone che riuscivano a vivere tranquillamente con quel tipo di condizioni atmosferiche? Era tutto tremendamente diverso dalla calorosa e soleggiata Suna, o dalla profumata e verde Konoha. Quel luogo, quel Paese era così... inospitale. Fujiko si fermò un attimo a riflettere su questo particolare, e per un breve istante quella le sembrò la parte peggiore della missione, ma ben presto dovette realizzare che il peggio doveva ancora arrivare. Infatti, certa nella propria consapevolezza che avrebbe affrontato quella missione insieme a Masayoshi, la ragazza non si fermò per un attimo a pensare all'eventualità che i due si sarebbero separati. Quello fu una spiacevole sorpresa, uno di quelli che le fece fare una smorfia per la disapprovazione ma che al tempo stesso la lasciò senza parole, impregnando il suo affetto in un semplice e timido gesto di saluto con la testa. Anche la sua nuova amica, Saru, fu separata da lei, e gli Shinobi e le Kunoichi dell'Accademia vennero suddivisi in distinti gruppi decisi probabilmente in base alle abilità di ognuno, in modo tale da bilanciare equamente la potenza generale. La ragazza vede volti nuovi, facce interessanti e sguardi dalle più particolari espressioni e si chiese quanti di loro sarebbero morti o in quella missione.

    Sorprendentemente, la Murakami si tenne silente, tentando di rimanere professionale e non dare sfogo ad inutili e fastidiose esuberanze come era solita fare. Intanto, nonostante il clima spiacevole e la separazione dal suo amico, Fujiko si incamminò insieme agli altri, e ci volle una camminata bella e lunga prima di arrivare alla prima fattoria. Il gruppo si avvicinò furtivamente, ed il silenzio tomba venne rotto dalla voce di Daishin, quasi rimbombare nella testa della ragazza. Già, si era dimenticata di quel sigillo di comunicazione.

    CITAZIONE
    Kato e Fujiko con me. Voi altri esplorate e pattugliate il territorio circostante la casa. Avvisatemi appena avvistate qualcosa.

    La pronuncia del proprio nome fece trasalire la ragazza, che con un sorriso sfuggente guardò Daishin, e di conseguenza gli si avvicinò. Da lì, Fujiko riprese un po' di sicurezza e si lasciò andare ad un atteggiamento meno forzato e più rilassato, salutando Kato con un cenno del capo ed un sorriso, evitando di presentarsi per pura pigrizia, ma rivolgendosi piuttosto a Daishin che si inchinò ai due in maniera formale, al quale Fujiko rispose con una lunga sfarfaggliata delle ciglia ed uno scatto con la testa verso sinistra che spostò una ciocca di capelli dietro la spalla. La voce riprese a risuonare dentro la testa della Murakami, e la ragazza ne approfittò per rispondere a sua volta a quella conversazione telepatica.

    Non preoccuparti Daishin-sama, farò come dici.

    Il trio procedette con il piano, e Fujiko si tenette giusto un passo alla destra dell'Iga. All'interno dell'abitazione c'erano due vecchietti che, nonostante l'intrusione da parte di sconosciuti armati e dagli sguardi più o meno minacciosi, non sembravano turbati o spaventati più di tanto. Daishin si dimostrò cordiale, e si presentò in maniera pacata ai due. Di seguito, Fujiko provò a sfoggiare uno dei sorrisi più carismatici che riuscì a fare in quel momento, e parlò a sua volta, ponendo la mano destra sopra il petto in gesto di fiducia ed affetto: Il mio nome è Fujiko Murakami, Kunoichi di Suna. disse, con un tono docile, senza menzogne o esagerazioni a differenza di Kato, che si presentò con un nome fittizio. La Genin voleva limitarsi ad assecondare Daishin, senza prendere iniziative di testa propria, perché se c'era una cosa di cui Fujiko era consapevole, era che non era così intelligente come sperava di essere. Pertanto, tentò di limitarsi ad essere una sorridente presenza femminile alla destra di Daishin, mentre dall'altro lato si guardava intorno con un'occhio investigativo, cercando di scovare a vista oggetti o cose sospette che potevano esserci fra quelle quattro mura, magari qualche indizio riguardo la catapulta o qualche curiosità che avrebbe prontamente riferito all'Amministratore attraverso il sigillo di comunicazione.

    Daishin chiese il permesso di sedersi, e nel caso in cui l'uomo avesse acconsentito, la ragazza sarebbe rimasta in piedi dietro l'Iga, con la schiena raddrizzata ed il petto in fuori e mani incrociate sopra il ventre. La ragazza non rivolse alcun quesito ai vecchietti, questo non perché non voleva partecipare al gioco di squadra, ma perché viste le numerose domande di Daishin e di successivamente anche di Kato, Fujiko voleva sembrare un po' come il poliziotto buono della situazione e riservare a se stessa un'eventuale sentimento di maggior fiducia dai vecchietti nel caso in cui per qualche ragione avessero dovuto sentirsi sopraffatti dall'insistenza ed avrebbero sentito la necessità di avere dalla loro parte una figura meno pressante.

    Chakra: 30/30
    Vitalità: 12/12
    Energia Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kaze Tessen × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Marchingegno a Sabbia (Inserito in "Kaze Tessen") × 1
    • Veleno Debilitante C2 (5 dosi) × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Spiedi × 3
    • Nekote × 1
    • Antidoto Base (1 Antidoto C1 - 1 Antidoto C2) × 2
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Mantello × 1
    • Biglie Metallo × 1

    Note
    ///
     
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    La Delegazione Kiriana

    Durante il tragitto
    E' esatto. Dei membri originali della Tregua da parte della Zanna solo due hanno scelto di rimanere qui, per gli altri sono state organizzate delle rotazioni ogni quattro anni, coperte dal massimo riserbo e con blocco dei ricordi di chi ha lasciato la guarnigione, su base volontaria. Noi della Zanna onoriamo i nostri accordi. Immancabile la frecciatina di chi apparteneva a quel Villaggio, nonostante la Tregua.

    Il primo turno
    Le chiacchiere cominciavano, dovendo riempire diverse ore non sarebbe stato facile mantenere l'educazione e l'interesse alti, ma almeno gli shinobi della Tregua ci provarono, cercando nella loro ottica di equilibrio tra le due parti di trattenere con manette di velluto i loro ospiti in attesa dell'arrivo della Muga, così da pareggiare il "peso diplomatico" da ambo parti. A rompere il ghiaccio fu il Risorto con la sua nuova ennesima identità segreta che chiese al Kujo delle sue condizioni e del suo aspetto malaticcio, per nulla in tema con le portentose capacità dell'isola. Sfortunatamente la mia condizione, come quella del mio clan, è Genetica. Quindi il mio corpo, pur malato, è progettato per essere così e l'acqua dell'isola non fa altro che garantire il continuare della mia condizione, anche se mi impedisce di morire di essa...tuttavia esposizioni prolungate mi renderebbero molto debole, vivo ma anemico. Strano che fosse così aperto nel parlare della sua condizione (verosimilmente nota solo al Risorto), ma forse non riteneva fosse un ostacolo per le sue capacità ninja.

    Kymuji invece rispose al Mizukage e alle critiche, seppur sarcastiche, di Akira. La Tregua si regge su qualcosa di precario sin dagli esordi. Il vero motivo per cui non abbiamo contattato Kiri dopo la caduta di Shiltar era che temevamo un'aggressione da parte del villaggio di cui facciamo pur parte. Fece un profondo respiro. E a dirla tutta non volevamo che la sua memoria fosse infangata da un'associazione con la Zanna che lo aveva ucciso. Abbiamo preferito aspettare, sperando in un passaggio di consegne, piuttosto che scoperchiare un calderone così pericoloso vicino a Kiri. Qui le forze si equivalgono, quindi nessuno può prevalere sull'altro. Poi verso lo spadaccino dai capelli blu. E questo è anche i motivo per cui vi teniamo "prigionieri", per così dire. La Tregua non nasconde nulla, e potrete consultare facilmente tutti i nostri archivi coi rapporti della parte Kiriana, ma badiamo all'equilibrio prima di tutto, ed è per questo che vorremmo fosse presente anche la Muga, per pareggiare l'influenza delle due fazioni. Dal modo in cui serrava le labbra sembrava che stesse per aggiungere qualcosa, ma non trovasse il giusto modo per farlo. Anche se incalzato al riguardo non avrebbe però detto niente.

    Intanto era arrivata la più giovane componente della fazione Kiriana portando con sè abiti e vivande, e rispose con un caldo sorriso allo spadaccino. Mi trovo molto bene, e grazie a Jins-Sensei sto anche migliorando rapidamente come shinobi. Certo, l'impossibilità di morire non aiuta molto a sviluppare il senso del pericolo, ma se non altro tutti qui sono esperti nell'evitare tecniche di cattura o immobilizzazione o simili. Per battere qualcuno qua devi mutilarlo o incarcerarlo, non ci sono molte alternative. Disse con un tono gioviale e bambinesco che poco si sposava con la crudezza delle sue affermazioni, tanto che il Risorso le chiese maggiori notizie su come fosse arrivata da quelle parti. Oh, una missione di scorta a una nave diretta al Paese del Mare. Improvvisamente si è aperto come un varco a mezz'aria sul ponte e un gran numero di tentacoli hanno catturato diversi marinai e spaccato la nave. Noi siamo finite in acqua e siamo rimase alla deriva per alcuni giorni...finchè Jins-sensei, durante una ronda nelle acque vicino all'isola ci ha individuato con le sue arti Eremitiche.

    Eravamo allo stremo delle forze ma stando qua ci ha permesso di guarire, ha verificato la nostra identità con Kiri e poi ci ha chiesto se volevamo restare.
    Poi i suoi occhi caddero sul Mizukage e alla domanda sul voler tornare a casa si intristì un poco. A dire il vero mia sorella sarebbe libera di tornare quando vuole, e ha fatto sapere alla nostra famiglia che siamo vive, perlomeno, ma che non torneremo per diverso tempo. Sfortunatamente... Portò lentamente la mano alla maglia che indossava, abbassandola quel tanto che bastava per vedere uno squarcio a livello del petto, che non sanguinava affatto ...in quei giorni durante un attacco di Hayate sono stata catturata. Mi hanno liberato, ma ormai avevano preso il mio cuore, quindi se lasciassi l'isola morirei all'istante. Un sorriso fin troppo amaro per quel volto da bambina venne rivolto ai ninja. Quindi non posso andare a casa nemmeno se lo volessi, la Tregua è la mia casa adesso.

    Per smorzare un pò la cupezza che era calata nella stanza Kymuji sarebbe intervenuto indicando le pietanze che erano state servite. Capisco che possa sembrare misero, ma se ci pensate non è il caso di mangiare qualcosa di ancora vivo e che rigenera continuamente nel tuo stomaco. L'immortalità si applicava anche agli animali! Con le piante per fortuna l'effetto è minore e si può digerire. In realtà... Si intromise il Kujo ...è possibile consumare carne o pesce, ma va prima seccato del tutto e poi cucinato con acqua sigillata che venga da fuori in una stanza a tenuta stagna...diciamo che è una cosa piuttosto complessa. Perlomeno una volta cotta dopo questo trattamento non risorge. Per quanto ne sappiamo, almeno. Io non vado a controllare gli scarichi. Chiacchiere spicciole a cui il ninja della Zanna rispose con una risata come tra vecchi amici, ma alla fin fine era tutto un modo per far passare il tempo. Mion era ancora un pò cupa dopo aver spiegato del suo problema, quindi ancora una volta fu Kymuji a rispondere ad Akira. L'acqua in generale fa bene. La pioggia meno. Usare il chakra in mezzo alla pioggia a volte causa effetti imprevedibili, come se caricasse le tecniche di forza vitale rendendole instabili...non sempre, sia chiaro, ma se si indossa una tuta come quella e non si viene bagnati non ci sono interferenze, per questo la usiamo come divisa.

    Il secondo turno
    Jins aveva la classica aria dello spaccone troppo sicuro di sè mentre rispondeva al Mizukage, al SUO Mizukage con un cenno del capo tutt'altro che deferente e una smorfia. Itai Nara, sei Kage, dopotutto. Una risposta un pò stupida, ma con tono di sfida. I vecchi rancori non dovevano essere del tutto spariti, anche se ben traslati da quel nuovo stile e atteggiamento. La giovane Chikuma invece annuì con entusiasmo. Ah, si, Hinagiku-oneesan. Lei è la più forte di tutti noi, anche più del capoclan, solo che una donna non può essere capoclan. Avrebbe fatto spallucce, non approfondendo più di tanto il discorso. Quando Feng Gu rivolse la parola al Lupo d'Oro questi si riavviò i capelli con una smorfia sprezzante. Allievo di entrambi. E capace di superare entrambi. Li ricordo come persone importanti, nonostante la fine che hanno fatto, e ciascuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Non approfondì, ma probabilmente parlava del Tridente e del Contratto dei Lupi. Ma ora sono il passato. Io sono diverso, e tutto è diverso. Certo, gli Hayate continuano ad attaccare l'isola di tanto in tanto ma possiamo tenerli a bada...e in ogni caso lui non si è mai disturbato di farsi vedere dopo la sua prima fuga, prima ancora dell'instaurazione della Tregua. Sorvolò sui rapimenti che ancora avvenivano, come a voler vedere solo il lato positivo della cosa.

    La donna del clan Kuei ridacchiò quando i ninja vennero presi alla sprovvista dal suo puerperio. Mandata? Oh, no affatto. Io sono qui sin dalla fondazione e ho rifiutato di turnare. Mio figlio è nato sull'isola e come tale conta come abitante dell'Abete a tutti gli effetti, la sua immortalità è vera e funzionerebbe anche se lasciasse questo posto. Per questo motivo, con gli altri membri della Tregua, specie suo padre, abbiamo stabilito che resteremo qui finchè non sarà adulto, a meno di complicazioni. Non si riuscivano a vedere i suoi occhi, ma era evidente come il suo sguardo indugiasse sul Mizukage, visto evidentemente come un possibile guaio per la sua famiglia.

    Naturalmente abbiamo mappe dettagliate. Anche del sottosuolo. Rispose poi ad Akira (dopotutto aveva detto di essere là per fornire informazioni). Potrete consultarle, ma diciamo che l'isola ha due centri abitati principali e un totale di poco meno di mille abitanti. Per comodità chiamiamo il posto in cui ci troviamo Città mentre il centro abitato a nord è il Paese. La maggior parte degli abitanti ha una casa sia in Città che in Paese e passa da una all'altra, dopotutto sono appena dodici chilometri di distanza, passando per una piccola gola rocciosa proprio al centro dell'isola.
    Ci sono diverse foreste e alcuni abitanti hanno delle capanne da taglialegna sparse per i boschi. Nell zona a sud-est c'è una regione rocciosa a cui è più semplice accedere tramite un tunnel scavato nella collina...è una sorta di altopiano brullo, ma rimane comunque umido. A nord-ovest il Monte è l'unica altura significativa dell'isola, alta appena ottocento metri ma con pareti molto ripide e alcune rovine in marmo che pensiamo risalire a più di mille anni fa, simili a quelle nelle foreste vicino al Paese.


    Una cosa che forse non è chiara è che gli abitanti non sono prigionieri. Aggiunse qualcosa di suo la Chikuma. A patto che tengano segreta la loro natura immortale possono andare e venire a piacimento, dichiarandolo e assumendosi la responsabilità delle loro azioni, consci di poter essere catturati. A meno di richieste particolari in cui uno o più di noi fa loro da scorta. Dal tono era evidente come a Jins questa politica piacesse assai poco, ma venne rapidamente redarguito dalla Kuei. E' una clausula posta dalla Zanna, noi non accettiamo che dei civili, anche se eccezionali, vedano le loro vite distrutte solo per via dei militari. Che poi è quello che accadde a noi. Ad ogni modo, teniamo traccia di tutto quel che si può tracciare, e qualche volta usciamo anche dall'isola, come quando sono andato a Kiri a dichiarare che le sorelle Terumi erano in missione con me...fortuna che Shiltar almeno ha saputo coprire questo posto con delle missioni di durata indefinita per me, Kymuji e Kisugy. Molto alla buona nella sua spiegazione, l'arroganza di Jins comunque non smetteva di trapelare. Inoltre c'è qualche via commerciale, essenziale per qualunque comunità, ma ovviamente accuratamente controllata e filtrata. Poi la Kuei prese ancora la parola. Entrambi gli schieramenti hanno esperti di percezioni e trappole. I normali Sensitivi sono quasi inutili qui, ma le torrette sono un sistema sufficiente per proteggere il centro abitato, mentre un sigillo permette a tutti i membri della Tregua di comunicare in tempo reale tra loro...o di vedere attraverso i palloni aerostatici che sono intorno all'isola. Non siamo tanti, ma la nostra presenza ha ridotto del 90% i rapimenti rispetto a prima. Non possiamo aspirare a niente di più, a meno di voler limitare i civili in maniera per loro, e per noi della Zanna, inaccettabile.

    Quando infine Feng Gu parlò della Tomba fu Jins a prendere nuovamente parola, sbuffando. L'isola è piena di grotte e tunnel, troppi per poterli contare, ma gli abitanti vivono qui da secoli e conoscono ogni anfratto dell'isola meglio di quanto non potremmo noi. Ma quando la Zanna scoprì questo posto, notò che alcune grotte avevano nascondigli e passaggi ulteriori che erano accessibili solo a chi aveva doti ninja...e per via dell'immortalità nessuno degli abitanti può in alcun modo sviluppare un controllo anche solo rudimentale del chakra, precludendo loro la via dello shinobi. Questo vale anche per mio figlio, naturalmente. Puntualizzò la Kuei. La Zanna scoprì che gran parte dei condotti portava a una singola, enorme grotta sotterranea che si estende sotto l'isola e in cui si trova un lago carico di chakra. Secondo le leggende degli abitanti è la Tomba di un grande personaggio, ma nessuno ricorda chi fosse. Non abbiamo trovato iscrizioni nè informazioni di nessun genere nemmeno dopo la formazione della Tregua, e per qualche motivo l'acqua del lago non può essere attraversata, navigata o influenzata dal chakra. Sospettiamo che ci sia un'isolotto al centro del lago ma non siamo in grado di arrivarci. Nè ci riuscì la Zanna nel periodo pre-Tregua, quindi ci definimmo "Custodi della Tomba" per impedire che altri arrivassero a scoprire i segreti, offrendoci contemporaneamente come protettori degli abitanti nei confronti dei pirati...che erano al soldo di Hayate, come è stato scoperto poi.

    Il terzo turno
    Sappiamo per certo che era una Virtù. Spiegò Shion. Uno dei ranghi più alti dell'Organizzazione. E anche se agiscono in genere da soli, non c'è mai stato un solo attacco di Hayate, anche da parte di scagnozzi di rango inferiore, che non fosse portato da almeno tre persone. Ma sospetto possano essere di più.

    La fine dell'attesa
    Dopo quelle lunghe ore di attesa, con la lancetta che aveva ormai toccato la mezzanotte, la porta si aprì lentamente mentre Kymuji entrava, facendo cenno verso il corridoio. Sono arrivati. Accompagnata dal ninja del clan Kujo che la riparava dalla poca pioggia rimasta con un ombrello, la Senza Zanne faceva il suo ingresso nella stanza.



    Subito alle spalle la sua scorta, era infatti accompagnata da un ragazzo

    che Feng Gu avrebbe certo riconosciuto come Endo Bara, il ninja della Zanna che aveva partecipato alla missione congiunta (forzatamente) alla Colonna Evanescente. L'altro shinobi, che entrò pochi secondi dopo, era invece biondo, con due lame alla cintura e un'espressione volpina, acuita dagli occhi sottili come fessure. Akira Genhotaru_and_akira, compagno di team del Sanga e ninja di alto rango della Zanna.

    Sono terribilmente spiacente di avervi fatto attendere. Fu la prima a parlare, mentre suoi occhi rosati, così simili a infiorescenze primaverili, sembravano scrutare ognuno dei presenti in maniera più profonda di quanto non potessero immaginare, pur mantenendo un'espressione incredibilmente gentile e delicata. Quasi a ricordare che ogni rosa ha le sue spine. Sono Kasumi Bara. Muga della Zanna. Sono felice di reincontrarla in circostanze amichevoli, Mizukage. Gli fece un inchino, e così a tutti i presenti, imitata dal suo consanguineo Endo, prima di andare a sedere. Akira Gen dietro di lei sorrideva beffardo invece, e rimase in piedi dietro la poltroncina della sua protetta, senza inchinarsi a nessuno e senza parlare.

    Attendevo questo incontro da tempo. Dopo avervi fatto attendere tanto penso sarebbe scortese perdere ulteriore tempo, quindi sarò diretta. Itai Nara, Mizukage di Kiri...intendi mantenere la Tregua? O dobbiamo forse combattere, qui e ora, fino alla sottomissione di uno dei due gruppi? Lo disse come se stesse chiedendo di scegliere tra due diversi colori di carta da parati, senza alcuna minaccia o pressione, per quanto quella fosse la domanda fondamentale di tutto quell'incontro.


    Il Team Sanjuro

    Fermi dove siete, ho detto. Avrebbe intimato la ragazza in tuta, senza scendere dalla sua torretta ma puntando una mano verso entrambi gli shinobi. Fudoh Conlacca e Kitori. Gli iceberg creano un percorso obbligato, ma potevate benissimo tornare indietro e aggirare l'ostacolo, quindi la cosa è sospetta. Io sono Mion Terumi, Kunoichi di Kiri in forze alla Tregua dell'Abete. Se volete riscaldarvi potrete farlo in una delle case del Paese, ma il mio compagno Satoshi vi terrà d'occhio. Domattina vi rimanderemo per la vostra strada, quest'isola non può essere visitata senza permesso. La pioggia era ormai sostanzialmente terminata, ma restava da capire cosa avrebbero fatto i due ninja, cui era stato sostanzialmente offerto di consegnarsi come prigionieri prima di essere spediti indietro...inoltre Youshi poteva aggirare l'ostacolo, per quanto questo fantomatico Satoshi non era in vista da nessuna parte e questo poteva costituire un pericolo...che fosse occultato come lui? Che scelte avevano?

    AHQElOA



    SE avessero scelto di essere accompagnati al Paese, a circa due chilometri, un ninja sarebbe apparso davanti a loro, certo usando la Sostituzione o una tecnica di Teletrasporto, accompagnandoli poi senza fiatare nè fare domande, ovviamente bardato con la divisa che lo rendeva poco riconoscibile. Li avrebbe fatti accomodare in una semplice stanza in legno di sei metri per sei, una baracca unica con una piccola stufa accesa (piacevole, va detto), dei vestiti asciutti e degli asciugamani. Solo qualche galletta come cibo, ma a giudicare dalla freddezza di Satoshi non avrebbero avuto altro. Nessuna finestra, una sola porta e la quasi certezza che Satoshi fosse a poca distanza...avrebbero dovuto stabilire un piano d'azione.

    Curioso che non li avessero perquisiti cercando armi...

    Il MezzHokage

    Il clone del Kage attraversò indenne le acque del mare ghiacciato fingendosi un pesce e divenne un perfetto fattorino una volta emerso sulla spiaggia, asciutto e con lo sguardo terribilmente conturbante, prima di dirigersi verso quello che sembrava il centro abitato più vicino, quello che gli abitanti chiamavano Paese, anche se lui non poteva certo saperlo. Percepì certamente qualcosa di strano dopo la seconda trasformazione, mentre la pioggia cominciava a scemare e lui si lasciava bagnare dalle ultime gocce, ma non avrebbe compreso chiaramente cosa fosse accaduto fino a quando fosse stato troppo tardi. Una torretta svettava in mezzo alle case, apparentemente costruita in semplice legno, ma non c'era nessuno sopra. Mezzanotte passata, nessuno per le strade e ben poca illuminazione. Aggirandosi tra i vicoli non avrebbe scorto alcuna locanda o punto di ristoro o di culto, questo perchè il Paese per gli abitanti era un pò come una casa in villeggiatura, e all'Abete il denaro aveva decisamente poco valore a meno di commerciare con l'esterno, quindi non servivano negozi o altri centri di aggregazione sociale...eccettuata forse una specie di casolare con l'insegna che poteva far pensare a una taverna o qualcosa del genere...ovviamente chiusa a quell'ora. La vita sociale dell'Abete non era delle più attive, questo era poco ma sicuro.

    Sarebbe stato in quel momento che avrebbe scorto una figura che si muoveva di soppiatto proprio vicino a quella specie di ristorante, a quell'ora, tutta sola. Una ragazza che non poteva avere più di quattordici o quindici anni e che sarebbe stato fin troppo semplice sorprendere e zittire, così da poterla interrogare con comodo...o magari approcciare in maniera un pò meno brutale. La scelta era del Kage...che poteva anche scegliere di lasciarla fare e seguire i suoi goffi tentativi di azione furtiva mentre provava a raggiungere la porta sul retro della "taverna" e forzare la serratura con delle forcine....in maniera abbastanza ridicola e inconcludente, va detto.

    Gli Ospiti dei Coniugi Yukimune

    Aperta la porta e imposta la loro presenza agli anziani, i tre ninja si trovarono spiazzati di fronte all'apatia della coppia, che sembrava anzi trattare l'apparizione dei militari come un qualcosa di interessante e che rompeva la loro monotonia. Suna? Oh, nel Paese del Vento, giusto? Ricordi cara, ci saremo andati qualcosa come venticinque anni fa, rammenti? Beh, non certo al villaggio ninja, vecchio smemorato! Siamo andati in quel tour del deserto...delizioso. La voce della vecchietta era carica di nostalgico compiacimento. Ah, l'Anauroch, giusto? Che emozioni in quel viaggio, che emozioni! Ricordo quello scorpione metallico uscito da sottoterra... Ma stavano divagando, e Daishin fu rapido a riportarli all'ordine con le sue parole e le sue domande. Oh bella, giovanotto. Hayate attacca da anni quest'isola, non vedo la novità...piuttosto mi fa strano che la Nebbia chieda aiuto agli altri Villaggio quando qui se la sono sempre cavata benissimo con la Tregua. Da quando i Custodi son diventati la Tregua è tutto molto più sicuro, i pirati stanno alla larga! Persi nel loro chiacchiericcio sembravano aver messo da parte il sospetto legato alla presenza di ninja non Kiriani. Ragazzo, non ci servono mappe, viviamo qui da tutta la vita, conosciamo l'isola a menadito. Rispose poi lei, ridacchiando. E la guarnigione è in Città, dove vuoi che sia? In Paese hanno giusto una casetta in cui riposare e in cui a volte fanno passare la notte a chi finisce qui per sbaglio. Comunque per quanto interessante è un pò tardi e vorremmo dormire, non mi pare il caso di raccontare qualche secolo di storia dell'Abete a quest'ora di notte. Tagliò corto la vecchina, le cui abitudini cozzavano pesantemente con l'interesse per quel gruppo di sconosciuti.

    Quando vennero menzionate le catapulte ecco che nuovamente il duo si aprì al dialogo: Ah, è il mio Hobby! Replicò l'anziano aprendo le labbra in un gran sorriso, tutto orgoglioso. Le costruisco io da zero. Strumenti d'assedio, li ho sempre trovati affascinanti! In Paese ho anche un Ariete da sfondamento, tutto decorato. Uno spettacolo! E una volta le mie piccole creazioni sono anche state usate, sapete! Proprio quando hanno forgiato la Tregua, con quel simpatico ragazzo del clan Kaguya, il Mizukage, si. Tesoro, non esagerare adesso, quando inizi a parlare del tuo hobby finisci sempre per monopolizzare il discorso! Lo rimbeccò la moglie, guardando poi il trio di shinobi. Allora, cari ragazzi, che si dice nel Paese del Vento? Sono indietro di almeno dieci anni coi pettegolezzi!

    Alle domande di Kato tuttavia i due vecchi si scambiarono degli sguardi perplessi, come se si stessero chiedendo se al ragazzo mancasse o meno qualche venerdì. Kinko, giovanotto, forse dovresti sederti a riposare, si? Una cosa è non avere i documenti...tutt'altra agire come se non sapessi assolutamente nulla dell'Abete...siete davvero alleati di Kiri? Non si fa tutta questa strada senza sapere niente... In qualche modo si erano insospettiti ancor più che con le precedenti domande di Daishin, ma non sembravano comunque intenzionati a fare qualcosa. Se siete con Hayate comunque sappiate che vi fermeranno molto prima di riuscire a rapirci. Ci sono i capi di entrambi le fazioni in visita, da quello che si dice in giro, e i controlli sono alle stelle! E tu, Fujiko cara, mi sembri una brava ragazza, non sarai mica una fanatica di Hayate anche tu?

    Fuori dalla fattoria, al freddo

    La pioggia era ormai cessata mentre il trio di ninja di più basso rango teneva d'occhio la fattoria e la sua buffa decorazione d'assedio mentre gli altri all'interno si occupavano dell'interrogatorio. Nè Youkai, nè Kiyomi nè Murasaki sembravano aver pensato di occultarsi o nascondersi alla meglio, restando di vedetta ma senza curarsi di non farsi notare, anche se certo la nebbia che si stava alzando dopo la pioggia aiutava nel compito.

    Rimane il fatto che un sassolino cadde vicino alla testa della Hyuga, come ad attirare la sua attenzione mentre un ragazzo si avvicinava lentamente. Allora avevo visto giusto! Certo che siete sbarcati con un team parecchio numeroso...non va bene, potrebbero beccarvi più facilmente, anche se un gruppo nutrito ci servirà sicuramente per fermare l'Arma di Iwa. Si sarebbe chinato, quasi esageratamente formale in confronto alla sua giovane età, ma forse era solo un tipo strano...o era intimorito dalla presenza delle due donne. Quando alzò lo sguardo comunque il suo volto era estremamente serio nel pronunciare: Io sono Hayate. Per poi rilassarsi. Il mio rango è basso ma sono al servizio della Magnanimità di Hayate per questa missione.Avete già qualche notizia? Non abbiamo trovato iscrizioni ma se Pangu è coinvolto allora qualcuno degli abitanti qui è sicuramente legato a lui in qualche modo...la Speranza di Hayate ha parlato dei Guerrieri del Vuoto, ma non ho avuto ancora modo di approfondire. Voi da dove venite? Io sono originario dell'Erba.

    Al primo movimento da dentro la casa tuttavia lo sconosciuto sarebbe sparito, forse usando la tecnica del Teletrasporto, adducendo come giustificazione: Non si deve mai stare in troppi tutti vicini, uno di Loro sa percepire le energie vitali, e quelle non le si può nascondere, ma se siamo separati non capirà che ci sono dei team ninja! State attenti, massimo tre persone per volta o vi beccheranno subito. Hayate si farà vivo! Chiaramente vista la distanza dalla casa, a meno di strategie particolari era impossibile che Daishin arrivasse fuori e annullasse quel jutsu di spostamento.
     
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    Il Team Granaio

    Anche se coperti dalla nebbia, nei loro movimenti che saettavano da una parte all'altra per evitare gli sguardi i ninja dovevano aver destato l'attenzione di qualcuno, specialmente Shin che non era assolutamente portato per i movimenti furtivi o l'occultamento anche se grazie alla visione notturna sfruttò adeguatamente i vari nascondigli e le coperture lungo la strada. Raggiunta il quadrante di sud-est della città, evitando case e finestre oltre al centro delle strade battute, avrebbero facilmente avuto accesso all'alto granaio a tre piani e alla sua unica porta di ingresso accessibile a terra, mentre diverse finestre si aprivano, una per lato, nella sua struttura lignea. Nessuna guardia, mentre la nebbia fredda e pungente penetrava nelle ossa. Non sarebbe stato difficile aggirare l'edificio per studiarne ogni dettaglio, per quanto poco interessante, così come forzare il fin troppo debole lucchetto che teneva chiuso quel magazzino. All'interno erano accatastati sacchi e casse pieni di grano, farina, verdure (perlopiù patate) e ovviamente riso, in quantità industriali, ma dopo una cernita accurata, che avrebbe impiegato circa un'ora anche con l'aiuto della volpe, non avrebbero trovato nulla di interessante.

    La vera sorpresa sarebbe avvenuta solo al momento in cui fossero usciti, anche se uno di loro fosse rimasto di guardia (pur aumentando il tempo necessario per frugare tutto di circa venti minuti) dato che improvvisamente la nebbia intorno a loro si sarebbe solidificata fino a generare due lupi dall'aria aggressiva, uno dal manto scuro con occhi di un profondo blu, mentre l'altro era grigio e dell'aspetto assai più selvaggio. Quello blu portava un collare, e fu lui il primo a parlare, identificandosi inequivocabilmente come una creatura legata a qualche contratto. Avevo percepito odore di volpe vicino a una delle presenze che si aggiravano di notte. Jins sarà contento di sapere che dei ninja sconosciuti sono qui. L'altro si limitò a ringhiare. Non sento odore di altre persone però...vi abbiamo preso prima che rapiste i cittadini...siete stati sfortunati: oggi l'allerta è massima. Quello grigio si mosse lentamente per portarsi sul lato, come a voler impedire le vie di fuga o saltare addosso al trio alla prima occasione utile. Vi chiedo di arrendervi e pareggiare l'evocazione...in caso contrario... L'altro lupo ringhiò nuovamente, facendosi stranamente sfocato, come se interagisse con la nebbia stessa, diventando un tuttuno con essa.

    Attaccare? Tentare la via diplomatica? Fuggire? Chiedere aiuto? Cosa potevano fare?

    Il Team al Palazzo

    La pioggia era ormai terminata, anche se il ciottolato umido sotto i loro piedi faceva rumore e bagnava le calzature, mentre il freddo penetrava nelle ossa trasportato anche dalla nebbia, avversa e al contempo alleata nel suo coprire movimenti dei ninja, silenziosi o meno, che cercavano di raggiungere la costruzione più grande del villaggio, quasi certamente un ufficio amministrativo, un tempio o qualcosa del genere. Nascosti con uno o più strati di tecniche, abilità e artefatti, gli shinobi avanzavano senza trovare ostacoli di sorta, ma la costituzione delle strade non veniva loro incontro, dato che tra il palazzo loro destinazione e la torretta di guardia esisteva una linea di visuale pressochè ininterrotta a circa mezzo chilometro di distanza...certo c'era la nebbia ma comunque era un punto debole. Inoltre, sporgendosi da dietro uno degli edifici circostanti avrebbero potuto vedere chiaramente che qualcuno si era attardato davanti al palazzo, la cui porta principale era stata appena aperta (che qualcuno fosse entrato da poco?).

    Lo sconosciuto aveva i capelli biondi e due spade alla vita, e non dava impressione di aver notato nessuno, anzi, era impegnato nel tracciare una specie di simbolo sulla parete dell'edificio, ma da quella distanza era impossibile distinguerlo chiaramente o capire qualcosa di più. E non aveva alcun coprifronte.
    C'erano anche delle finestre sul palazzo mentre gli edifici vicini erano tutti a un solo piano, quindi facilmente scalabili ma non utili per nascondersi all'interno. Quel che era certo era che quel tizio era di guardia, chiunque fosse, e che dentro stava accadendo qualcosa.


    Nota: perdonate l'errore, ma sono 400 metri, non 40

     
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    The Island


    Post 3 ~ Sorpresi


    Sorprendentemente, il granaio non conteneva nulla che non fosse lecito aspettarsi in un normale granaio. Nulla di fuori posto, a parte la consistenza ragguardevole delle scorte. Sospirando, Shin si tolse una pagliuzza dalla manica della giacca, appuntandosi mentalmente di lamentarsi più tardi con Shunsui per avergli affidato quel compito. Si aspettava forse di trovare un'arma leggendaria in città, nascosta sotto un sacco di riso? Sfruttando l'utile abilità della kunoichi che l'amico le aveva affidato, il giovane comunicò sottovoce a Saru che avevano terminato lì.Sarebbe stato troppo bello beccare qualcosa al primo colpo. Dove dovremmo andare ora? Quella domanda retorica, rivolta più a se stesso che alla collega, non avrebbe avuto bisogno di risposta. Il fato, infatti, aveva già altri programmi in serbo per i due ninja.

    Nel vedere i due lupi, anche se la mano era corsa automaticamente all'elsa della katana al suo fianco, il primo pensiero era andato a Kairi, che con quel genere di creature aveva un rapporto profondissimo. Solo i kami sapevano dove si trovasse l'Uchiha al momento. Socchiudendo gli occhi sotto la maschera, il giovane fissò gli animali comparsi dalla nebbia, incapace di comprendere se si trattasse di evocazioni o di un'arte magica. Non rimase più di tanto stupito che parlassero, anche le sue volpi lo facevano, né fu sorpreso dalle loro intenzioni chiaramente poco amichevoli. Per alcuni secondi, il Kinryu rimase immobile, pronto sia a combattere che a fuggire, soppesando l'opportunità di una scelta piuttosto che l'altra. Sia che fossero riusciti a dileguarsi, sia che avessero preferito la lotta, c'era il rischio concreto che facessero saltare la copertura anche per le altre squadre, scatenando una perlustrazione a tappeto dell'intera isola alla ricerca di intrusi. Al contrario, seguendo le loro indicazioni, avrebbero ottenuto di attirare l'attenzione solo su di loro, e forse sarebbero riusciti anche a ottenere delle informazioni utili agli altri. Un azzardo, niente meno, ma probabilmente il peggiore tra due mali.

    Entrando in comunicazione con Daishin grazie al suo jutsu, il foglioso avrebbe formulato il pensiero in modo da renderlo un plausibile monologo interiore, nella remota possibilità che qualcuno potesse intercettarli. Ci hanno scoperti subito, accidenti. Combattere o fuggire da dei lupi di nebbia in mezzo a questa umidità non mi sembra saggio, questo punto tanto vale seguirli e vedere di scoprire qualcosa. Lentamente, il Kinryu tolse la mano dall'impugnatura della lama, appoggiandola sulla testa della piccola kitsune al suo fianco, che sarebbe scomparsa in una nuvoletta di fumo. D'accordo, nessun problema. Però credo ci sia un fraintendimento. Di certo non intendevamo rapire nessuno. In un granaio, per di più, aggiunse mentalmente. Inoltre... Decidendo di giocarsela sulla sincerità, pregando Inari-kami che fosse la scelta giusta, avrebbe sciolto la trasformazione, rendendo chiaramente visibile il coprifronte di Konoha avvolto intorno al suo collo a modo di bandana. Tirando fuori tutta la sua determinazione e faccia tosta, il ragazzo fece un passo in avanti, tenendo le mani bene in vista. Sono uno shinobi di Konoha, e sono qui perché l'Accademia è preoccupata per la missiva ricevuta da Hayate. Portatemi dal vostro capo, per favore, ho bisogno di conferire con lui. C'era solo da augurarsi che l'evocatore fosse di Kiri, e non della Zanna, altrimenti la situazione sarebbe precipitata abbastanza in fretta. Osservando con occhio attento la reazione degli animali alle sue parole, con la mente studiava già il modo migliore di presentarsi, sperando di averne la possibilità. Di certo non intendeva iniziare le ostilità per primo, ma non sarebbe rimasto fermo a subire un attacco. Se la kunoichi di Suna si fosse rivelata, non avrebbe aggiunto nulla, salvo sussurrargli un avvertimento. Non fare pazzie e rimani vicina a me.

    gMP65JG

     
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    Consegna Inaspettata


    - II -




    Dopo la seconda trasformazione ed essersi inzuppato con la pioggia percepì qualcosa di strano, ma sul momento non riuscì a comprendere cosa potesse essere, e per quanto si concentrasse su se stesso non individuava particolari mancanze, ne affaticamento fisico ne penuria di chakra, quantomeno non meno di quello speso per le tecniche con cui aveva passato i sistemi di difesa avversari.
    Era strano, ma pareva non danneggiarlo al momento, per cui rimandò a più tardi le paranoie a riguardo.
    All'interno del villaggio, per quanto perlustrasse però, non trovò niente che potesse identificare come luogo di culto, ci avrebbe messo poco a prendere un'altra direzione per dirigersi a quelle che sembravano le rovine di un tempio, ma una ragazzetta lo incuriosì, senza contare che poteva essere una discreta fonte di informazione.
    Pensandoci qualche secondo arrivò a convincersi che non poteva essere un accademica, dopotutto non ne avrebbe guadagnato niente a scassinare una locanda, quindi era un autoctona con cui tra l'altro poteva avere con pochi sforzi un debito con cui avrebbe potuto pretendere qualche informazione sul posto.
    Si sarebbe quindi avvicinato mantenendo la sua furtività fino all'ultimo, fino a quando non avesse visto la ragazza armeggiare con una tristissima forcina nel tentativo di scassinare la serratura, fallendo miseramente.
    Era quello il suo momento, doveva colpire ora quando il disagio dato dal fallimento era al suo culmine, proprio nel momento in cui ci si sentiva gli occhi addosso nonostante la certezza di esser soli, come se un indiscreta telecamera non si allontanasse di un centimetro dal volto cercando di cogliere qualsiasi espressione di disagio o vergogna.

    Signorina, ma come la va?
    La vedo un pò attapirata!


    L'accento[recitazione] non era certamente quello di Konoha, ma di qualche regione più a nord, dove era comune mangiare polenta e un particolare riso giallo che ancora non aveva avuto la fortuna di assaggiare, nonostante la spezia principale venisse prodotta nei territori del fuoco più vicini al paese del The.
    Se la ragazza non avesse avuto reazioni avverse si sarebbe avvicinato senza tentare il minimo contatto fisico dirigendosi direttamente verso la toppa della chiave.

    Permete?
    Una forcina è del tutto inutile, ma comprendo che le leggende abbiano un grande fascino.
    Le serrature sono semplici da far scattare, se si sa come funzionano.
    Di base ci sono dei passanti con delle molle che bloccano un cilindro, se questi son posizionati alla giusta altezza lo liberano permettendogli di far ruotare un meccanismo che fa scattare la porta.
    Ma se i passanti nonvengono tutti abbassati allo stesso tempo come la chiave permette di fare il cilindro non gira.


    Una spiegazione corretta che però non avrebbe minimamente applicato, dovendo fare rapidamente infatti avrebbe usato il chakra distruttivo[tocco distruttivo 1 basso] sul pollice per poi dare una botta nel cilindro, spingendolo a sufficienza da mandare fuori asse tutti i cilindri e permettendogli di girare liberamente, ma non da farlo cadere
    Un pò di chakra adesivo gli avrebbe permesso di ruotare il meccanismo e concludere un perfetto scasso. Non era certo un marionettista, ma di certo non era meccanico per nulla.

    A me interessa poco se lei sottrarrà qualcosa da qui dentro, ma sono un tipo curioso, in un villaggio così tranquillo cosa la spinge a scassinare proprio una locanda?
    Siamo gente così noiosa che il mio miglior passatempo è sedermi in piazza, immaginare cosa lei facesse per poi verificarlo.


    In parte bugia in parte no.
    Quando aveva del tempo libero a Konoha lo prendeva come passatempo, osservava il prossimo e cercava di dedurne quanto più possibile solamente osservandolo, come consumava le scarpe, come indossava il kimono, se avesse le guance arrossate, in che modo. Però non l'aveva ovviamente fatto all'Abete, li aveva solo osservato il posto, accorgendosi che mancavano punti di aggregazione sociale.

    Oppure è la figlia del proprietario?
    Mi perdoni, ma devo ammettere che era non poco sospetta.


    Avrebbe aggiunto con un sorriso gentile.
    Era sicuro che dalla ragazza avrebbe dedotto ben poco, ma darsi un infarinata delle abitudini degli indigeni poteva tornargli utile.
     
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    La via della Segretezza


    Villaggio dell'Abete - III


    Raggiunto il palazzo, Shunsui si acquattò contro il muro di una casa poco distante. Davanti la facciata principale, una persona, verosimilmente un ninja, stava tracciando un sigillo. Non si era accorto di loro e probabilmente alcuni suoi compagni erano appena entrati all'interno, a giudicare dalla porta frontale che si stava richiudendo. Il ragazzo non portava coprifronte, quindi non era di Kiri, e visto che non tentava di nascondersi, probabilmente non era nemmeno un membro di Hayate. La cosa chiara era che fosse stato lasciato fuori a fare la guardia, ergo qualcosa stava accadendo all'interno. Qualcosa che probabilmente era il caso di scoprire.

    C'era tre problemi che il chunin aveva identificato. Innanzi tutto, il ragazzo dai capelli biondi e dalle due katane probabilmente non era uno sprovveduto, essendo stato lasciato a fare la guardia da solo. In secondo luogo, se ne stava in una posizione chiaramente visibile dalla torre di guardia. Certo, la vedetta era ad oltre 400 metri da loro, e c'era la nebbia, ma non era il caso di rischiare un attacco in quella circostanza, non mentre si stava portando dietro un jinchuuriki. Terzo, il fuuinjutsu che aveva tracciato era probabilmente una sorta di sistema di allarme, che lo avvisasse nel caso di intrusione nel perimetro dell'edificio. Questo era per lo meno quello che la sua esperienza sui fuuinjutsu gli diceva.

    Che lui sapesse, Masayoshi non aveva grandi capacità di infiltrazione e coinvolgerlo in quella particolare situazione era una pessima idea. Shunsui aveva identificato due possibili vie di azione per penetrare nell'edificio, o comunque sia per ottenere quello che volevano senza farsi scoprire. La prima via era la più sicura, ma incerta; la seconda era più pericolosa ma sicuramente avrebbe dato qualche risultato in più. Visto che avevano deciso di tenere un basso profilo con Daishin, optò per la prima.

    Rimani nascosto. Ho un piano avrebbe detto in un filo di voce al suo compagno. Dalle pieghe del suo abito, il chunin produsse un rotolo, dal quale richiamò Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione, non è possibile ridurre il costo di chakra in nessun modo. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Evocare una creatura richiede slot tecnica avanzato. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Variabile )
    [Da genin in su]
    ChoChō [Combattiva]

    Chō
    Speciale: L'utilizzatore possiede la marionetta Chō. Le Marionette hanno solamente le statistiche primarie e sono parienergia l'utilizzatore; ogni Marionetta può avere una statistica pari all'Intuito dell'utilizzatore. La Marionetta ha un difesa naturale ed una potenza del colpo senz'arma pari a 10.

    mA0KEDG



    Chō è una marionetta pensata con un duplice scopo: supporto a Gekido e difesa. Per questo, la marionetta ha due teste, raffiguranti volti di donna. Il corpo è intagliato in ebano lucidato e laccato con diversi tipi di vernice, così che l'effetto visivo sia quello del metallo. Diverse incisioni sono state realizzate lungo tutto il corpo di Chō, formando percorsi attraverso la bambola che celano o confondono possibili punti di apertura per l'espulsione di armi. Una polvere azzurro diamante è stata utilizzata per realizzare gli occhi della bambola, e per decorarne alcune parti del corpo. La marionetta veste un velo blu che la copre da testa ai piedi, e che nasconde le forme stilizzate femminili del suo corpo. Dimensioni 6 SD, 10 Leggere di Vitalità. Riflessi pari all'Intuito del Marionettista. Altre statistiche parienergia.

    Attacchi Avanzati: 'Dispeller I', 'Vesti di donna', 'Dispeller II'.

    Equipaggiamento assegnato:

    2 Zona Extra [Vario](1 testa, busto)

    2 Kaze Tessen Giganti - modificato [Mischia]

    2 Meccanismo di Scorrimento [Meccanismo]

    1 Meccanismo di Camuffamento [Vario]

    1 Cavi di costrizione [Mischia]

    2 Boomerang - modificato [Distanza]

    4 Veleno Debilitante B1 (5 dosi) [Veleno](Applicato a : 2 Kaze Tessen Giganti (Riflessi), 1 cavi di costrizione (Riflessi), 2 boomerang (velocità), 15 aereo)

    4 Veleno Paralizzante (5 dosi) [Veleno](Applicato a : 2 Kaze Tessen Giganti, 1 cavi di costrizione, 2 boomerang (velocità), 15 aereo)

    1 Lubrificazione [Vario]

    1 Meccanismo di Scomposizione [Meccanismo]

    1 Unità di Azione combinata speciale [Meccanismo]

    1 Variatore di Densità [Meccanismo]
    [Da genin in su]

    Manifattura Ottima
    Speciale: Incremento di dimensioni di 2 Unità e di vitalità di 5 Unità, massimo uno per competenza, massimo 2 per marionetta.[Da genin in su]

    Dispeller I
    Speciale: Chō, sfruttando il movimento di un'arma di dimensione media o superiore, può realizzare un muro d'aria di dimensioni sufficienti a proteggere se stessa ed un'altra persona. La potenza è 20. Il muro d'aria può difendere da equipaggiamento, e può ridurre la potenza di tecniche ad emissione. Attivabile 1 volta a round(Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Vesti di donna
    Speciale: Chō può intrappolare un avversario, avvolgendo testa di un bersaglio con le sue vesti. Causa Assordato e Accecato. Attivabile 1 volta a round, gli effetti durano fino a 2 round.(Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Dispeller II
    Speciale: Chō, sfruttando il movimento di un'arma di dimensione media o superiore, può realizzare un muro d'aria di dimensioni sufficienti a proteggere se stessa ed un'altra persona. La potenza è 30. Il muro d'aria può difendere da equipaggiamento, e può ridurre la potenza di tecniche ad emissione. Attivabile 1 volta a round. E' possibile combinare 'Dispeller II' con 'Dispeller I', spendendo uno slot azione/ Tecnica in più e pagando il consumo di chakra.(Basso+1/2 Basso)
    [Da jonin in su]

    . La bambola prese vita grazie agli invisibili fili di chakra con i quali il marionettista la poteva controllare

    Marionettisti
    Hijutsu di Suna

    A Mantenimento
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Intuito Aumentato (+3 Tacche)


    Controllo delle Marionette: L'utilizzatore ottiene una competenza "Marionetta" per livello nella tecnica speciale. E' possibile assegnare una competenza "Marionetta" ad una marionetta già posseduta per incrementarne le potenzialità. E' possibile assegnare ulteriore equipaggiamento da quello dell'utilizzatore. Ogni marionetta può contenere al suo interno fino a 6 Unità di armi e meccanismi. L'equipaggiamento presente nelle marionette non costa crediti; non può essere rimosso ed usato dall'utilizzatore come proprio. Le [Bombe] ed i [Meccanismi] sono considerati di dimensioni pari a 1 Unità. La furtività e la percezione delle marionette è pari all'utilizzatore. L'utilizzatore può percepire e comunicare attraverso le marionette.
    Caratteristiche delle Marionet: : L'utilizzatore può controllare una Marionetta per livello della tecnica speciale con fili di chakra invisibili che partono dalle mani, muovendole entro il raggio d'azione. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più marionette con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Le statistiche delle marionette controllate possono essere incrementate dagli impasti dell'utilizzatore, ogni marionetta ha una statistica pari all?Intuito dell?utilizzatore; è possibile rinunciare a controllare una marionetta per assegnare ad un'altra un bonus pari all'intuito ad una differente statistica (è possibile cambiare l'assegnazione dei bonus una volta a round). Le marionette utilizzano gli slot dell?utilizzatore per attaccare, è considerabile Attacco Doppio se rientra nei parametri. E' possibile rinunciare a controllare una marionetta per controllare una persona consenziente, ha le stesse limitazioni e potenzialità delle marionette.
    Progettazione: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra ogni livello pari della tecnica speciale solo per il movimento delle Marionette. Le marionette possono volare e restare sospese in aria e, se l'utilizzatore possiede l'arte della terra, muoversi anche sotto terra. L?utilizzatore può creare il proprio esercito personale di marionette: le competenze Gregari e Gregari d?Élite possono essere marionette anziché esseri umani; le competenze non variano le loro potenzialità e caratteristiche. E' richiesta la tecnica speciale attiva per controllarli, non vengono conteggiati nel limite di marionette controllabili.
    Occultamento: L?utilizzatore otterrà 2 tacche in Intuito per ogni round in cui mascherata, non percepita dall'avversario o non considerata una minaccia. Per mascherata si intende che l'avversario percepisce la marionetta come se fosse qualcosa di diverso. Smascherare la marionetta o percepirla come una minaccia azzera Occultamento.

    Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)
    • La Furtività della Marionetta è aumentata di 3.
    • La Percezione dalla Marionetta è aumentata di 3.
    • Una statistica delle Marionette è aumentata di 2 tacche.
    • L'Occultamento ha bonus massimo pari a 4 tacche.
    • Il controllo ha raggio massimo pari a 54 metri.

    . La marionetta si sarebbe immersa nel terreno al loro fianco, fondendosi Arte della Terra [2]
    Arte: L'utilizzatore può affondare nel terreno come se quest'ultimo fosse liquido. Lo spostamento tramite slot azione è pari allo spostamento dato dallo slot gratuito. L'utilizzatore può percepire con Percezione ridotta di 3. Il punto in cui il ninja è "sepolto" è visibile un piccolo smottamento. L'utilizzatore può trattenere il fiato per 2 round. Immergersi richiede 1 Slot Azione/Tecnica. (Mantenimento: Medio)
    [Da chunin in su]
    con esso come se fosse fatto d'acqua. Stando ben alla larga dalla sentinella, Cho si sarebre infilata sotto la casa, facendo ben attenzione a non toccare nessuna delle fondamenta, nè tanto meno il pavimento della stessa. Tuttavia, il pavimento di quelle case era generalmente rialzato, in maniera tale da non essere direttamente in contatto con il terreno, o per lo meno doveva essere così in alcuni punti. Emergere parzialmente in quelle zone di aria, avrebbe facilitato il compito di origliare qualsiasi conversazione avvenisse all'interno. Anche se la marionetta non avesse avuto modo di emergere, avrebbe comunque tentato di ascoltare eventuali conversazioni all'interno. Se i suoi bersagli fossero stati al piano terra, probabilmente sarebbero riusciti ad ascoltare senza particolari problemi.

    Se non avessero avuto fortuna, il chunin avrebbe sempre potuto tentare di suggestionare la psiche della guardia, manipolandolo affinchè si allontanasse oppure rimuovesse il sigillo con una scusa. Ad ogni modo, avrebbe deciso alla fine di non perseguire questa strada, perchè non era strettamente necessari. Chiunque fosse entrato, era probabile che non sarebbe rimasto poi molto, in particolar modo considerando che ore fossero. Una volta fuori avrebbero potuto decidere se fosse il caso di seguire qualcuno, piuttosto che penetrare nel Palazzo in un secondo momento.

    Ad ogni modo, Shunsui utilizzò una tecnica basilare Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    per occulare sè stesso e lo stesso Masayoshi. Probabilmente avrebbero dovuto rimanere in quella posizione per un po', il che li avrebbe resi più facili da individuare. In questo modo, avevano un minimo livello di protezione.

    Chakra: 76.75/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Maschera × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Fonte della Vita Eterna


    IV

    L'atteggiamento di Jins stava mettendo a dura prova la mia pazienza. Forse in passato avrei risposto per le rime, lasciando trapelare più di un filo di rabbia, ma no. Non dopo la Zanna, non dopo Kurohai. Lasciai scorrere quelle provocazioni.
    Shiltar è stato fin troppo cauto, al punto da non consentire ai suoi successori di venire a conoscenza facilmente della tregua. Segreti, su segreti, nocivi persino per il Villaggio stesso, sospirai. La frase di Jins riguardo "l'aver superato entrambi" però mi sorprese. Analizzai il suo chakra (ed anche quello degli altri), giusto per capire quanto fosse diventato forte [Abilità].

    Quando la Muuga giunse eravamo lì da parecchio tempo. Annoiati, ma caldi ed asciutti. Avevo sgranchito le gambe camminando qui e lì per quel casolare, ma non appena entrò Kyumiji dicendo che la Muuga fosse arrivata mi irrigidii per un istante, in maniera quasi impercettibile al resto dei presenti.
    Quando la Muuga entrò, accompagnata da altri due Shinobi (il giusto equilibrio, a quanto pareva) attesi che lei parlasse e come risposta, mi mantenni su un tono cordiale, seppellendo con violenza i miei timori, la mia diffidenza e le mie cicatrici che prudevano, tremendamente.
    Non c'è nessun problema, risposi, inchinandomi in avanti. Non troppo da essere sottomesso, non troppo poco da essere irrispettoso. Anche io lo sono, Muga-san, dissi con voce calma, mentre in me nasceva una flebile (ma stupida) speranza.
    Lì vi era una tregua. Forse qualcosa poteva nascere da ciò? Una speranza per la Zanna? Un modo per fare ammenda delle colpe del passato? Raizen avrebbe detto che ero ingenuo. Il Mikawa avrebbe riso di me. Ma se nessuno ci provava... quando avremmo smesso di azzannarci?
    Non ho messo piede qui con l'intenzione di rompere l'unica tregua che esiste tra la Zanna e Kiri, Muga-san, dissi con la stessa disinvoltura con cui lei mia aveva posto la domanda. E nello spirito di questa tregua intendo anche discutere il motivo per cui mi sono dovuto avvicinare all'Abete, oltre voler vedere con i miei occhi il luogo di questa Tregua della quale sono venuto solo recentemente a conoscenza. Come immagino lei sappia, circa un anno e mezzo fa è stato affrotato a Tsuya un grave pericolo. Una delle armi di Iwa, il Gashadokuro è stato risvegliato da un uomo di Taki. Dalle informazioni che ho ricevuto durante quegli eventi sappiamo che Pangu ha sigillato il Gashadokuro usando la sua forza vitale. Abbiamo ragione di credere che sua moglie invece avesse provveduto a sigillarne il Chakra. Sospetto che possa trovarsi qui, su quest'isola e che quest'arma possa essere Bakekujira. Adesso, Muga-san, sa questo vuol dire, immagino lei sappia benissimo chi ci ha aiutati a Tsuya ad evitare il disastro, lo sguardo andò un attimo all'esterno, poi nuovamente verso la Muga. Lo Spettro dei Miracoli, chiamato anche la Mansuetudine di Hayate. Queste armi non sono mai state nulla di buono, ovunque sono comparse. Il Gashadokuro avrebbe potuto distruggere interi villaggi col suo urlo, assorbendo la vita di chi lo udiva. Io non l'ho affrontato, ma lui sì. Indicai Akira. Anche Zong lo aveva affrontato, ma la sua identità era fittizia e preferivo evitare di creare menzogne dove potevo evitarle. E da quello che mi è stato raccontato, se non fosse stato per l'intervento di Pangu stesso, uno dei tre eroi che sigillarono le armi di Iwa, sarebbe accaduto un disastro. Ero certo di essere stato chiaro: lì c'era un'arma, Hayate sembrava essere intento a distruggerle... ma la Zanna? Abbiamo una tregua, Muga-san, per questo sto parlando di questo, ora. Vogliamo indagare su quest'isola, alla luce di queste informazioni. Scoprire qualcosa sull'arma. Fu il mio turno di fare la domanda. Dobbiamo esplorare, ma sappiamo bene che questo equilibrio è precario, per questo motivo non intendo nascondere le nostre intenzioni. I vostri Shinobi possono unirsi a noi, se lo desiderano. Faremo presto, intendo limitare la mia presenza all'Abete il più possibile.

     
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    La Fonte della Vita Eterna


    V


    Quello era veramente un posto fantastico.
    Oh, beh, messa così, in effetti non sarebbe il massimo andare al bagno dopo aver mangiato delle grosse sarde. E non deve essere piacevole neanche per lei essere arrostite in continuazione e, continuamente, rigenerarsi. Brr. Andata per la frutta e la verdura. Presi una pesca. Vedi di non diventare un albero. Quindi, la morsi.
    Mi ero asciugato, sia il corpo che i vestiti, mettendomi di volta in volta a chiacchierare con i ninja della Nebbia o della Zanna che si susseguivano.
    Ed i racconti erano uno più strambo dell'altro.
    Dinanzi a noi avevamo un tizio che era stato compagno di Itai e allievo di Shiltar, oltre che del vero Hayate. Una bambina della Nebbia senza cuore e sua sorella, attraccate sull'isola dopo essere state attaccate da... Un varco nel bel mezzo del mare con dei tentacoli. Brr. Che schifo. Tentacoli. Mi limitai a commentare.

    Ottimo, avete delle mappe quindi? Posso tenerne una con me? Prometto di restituirla prima di andarcene, ma può esserci utile... Chiesi alla neo mamma, che si era resa talmente disponibile a parlarmi della morfologia dell'isola.
    Due piccoli centri abitati, una gola, una zona brulla, una foresta, una montagna e... Tante, tante gallerie sotterrane. Ho fatto un buon riassunto? Ripresi fiato. Hai parlato di due gruppi di rovine, giusto? Che tipo di rovine possono esserci su un'isola del genere? Cioè, mi spiego... Se chi abita qui è immortale... E poi escono delle rovine... Di che si tratta? Avrete indagato anche voi un po', no? Domandai, realmente incuriosito.

    Fu però Jins a rivelare la più grande scoperta sulla conformazione di quell'isola.
    Gli immensi tunnel sotterranei conducevano, tutti, ad una singola, enorme, grotta. Una grotta con un lago sotterraneo, colmo di chakra, che... In che senso non può essere attraversata? Ok, interrompe l'afflusso del chakra ma... Non si riesce a... Nuotare? E' stranissima come cosa... Esclamai, dubbioso verso il ninja della Nebbia dai dorati capelli. E, al centro del lago, almeno si sospettava, un'isola con... Una tomba? Di un gran personaggio... Mah, che cose strane. Portai le mani al mento, pensieroso.
    Si, era proprio lui, la Mansuetudine, ma ormai io sono affezionato al nome di Spettro... Tutta questa attenzione improvvisa è comunque strano, se mi dite che solitamente non si vedono pezzi grossi di Hayate in giro.

    Ma, alla fine, le chiacchiere era giunte al termine.
    La Muga era arrivata. Ed il suo nome era adatto. Di Zanne non se ne vedevano, ma sicuramente l'apparenza ingannava.
    La donna entrò, scortata da due uomini. Uno di quelli era Akira-gen, lo spadaccino compagno del Sanga.
    Cosa avrei dato per affrontarlo in quel momento.
    Avevamo una Tregua da mantenere, quindi, strinsi il pugno e placai la mia voglia di sfida.

    La Muga non ci girò intorno, e così non fece neanche Itai.
    Rimasi in silenzio finché Itai non mi tirò in ballo, parlando dei fatti di Tsuya. Sono Akira Hozuki, ed Io ero lì quel giorno. Ciò che dice il Mizukage è vero, l'Arma di Iwa fu sigillata da Pangu tramite la sua Energia Vitale, ma il suo chakra... Mi permetto di fare una piccola precisazione... Non venne sigillato, nel senso stretto del termine, ma venne consegnato alla moglie dello Scriba Millenario... E, dalle sue parole, sembra anche che la moglie avesse dei punti in comune con la Mansuetudine di Hayate... Tenni i restanti miei pensieri per me. Lo Spettro era un Hozuki e uno Shinretsu... Abbiamo notizie per cui Bakekujira si trovi qui e... Se, come Pangu, la moglie avesse usato il suo chakra per sigillare Bakekujira... Allora... La tomba di cui mi hanno parlato prima... Potrebbe essere proprio della moglie di Pangu. Esclamai, svelando subito delle carte che mi sarei potuto sicuramente tenere per me. O magari mi sbaglio, e sto parlando di aria fritta. Ma siamo qui con le migliori intenzioni. Non vogliamo creare problemi agli abitanti di qui, anzi... Sapere che quei bastardi li rapiscono per farsi delle vesti... La cosa mi fa imbestialire. Vi prometto che se ne avrò l'occasione gli farò pentire di essere immortali a quelli di Hayate, se avranno il coraggio di farsi vedere. Incrociai le braccia al petto, in attesa della risposta della Muga.
    Sperando di non dover sfoderare subito le spade.
    No, ok, lo speravo per me, ma non per gli altri, quindi meglio di no.
    Ok, quindi... Battei le mani. Siamo d'accordo, no? Capo, se sei d'accordo ci dividiamo... Alla fine siamo abbastanza, e se ci muoviamo con i membri della Tregua che possono anche comunicare tra di loro possiamo battere l'isola più velocemente... Io vorrei andare a dare un'occhiata alle rovine sul monte, chi viene con me?

    [Se veniamo avvertirti della presenza di ninja estranei]

    Oh, questa è una cosa strana. Potrebbero essere i nostri compagni, visto che siamo naufragati. Kaguya, vai a vedere te? Chiesi al Nukenin. D'altronde due dei tre dispersi erano suoi compagni.
    Se invece la situazione si fosse fatta eccessivamente calda mi sarei offerto anche io di andare a controllare.


    Edited by -Hidan - 19/10/2018, 10:22
     
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    Hayate


    II



    Il gruppetto all'esterno non dava l'impressione di essere il più preparato, nonostante la presenza del clone del chunin otese a tenerli d'occhio. I tre avevano l'aria di pesci fuor d'acqua, attirati da quella missione nella speranza di venir notati dalle cariche più alte del villaggio, iniziando la loro scalata come shinobi (questo per Youkai e Murasaki, la donna con loro sembrava una turista che aveva preso la nave sbagliata e non si era ritrovata nella crociera che aveva prenotato), ma di fatto sapevano ben poco dell'isola, dei loro abitanti e di come sarebbero stati accolti dei ninja dell'accademia. L'albino non potè non prestare attenzione alla donna, avvicinandovisi timidamente, allungando le mani verso la sua valigia, ormai zozza di fango.

    Ah, aspetti signora, le do una mano!

    Se la donna gli avesse dato il permesso, avrebbe preso il trolley, zompettando nel retro e lasciandola di fianco alla catapulta, ben coperta dal telo per evitare che si sporcasse ulteriormente. Mentre era impegnato nel suo improvvisato gesto cavalleresco di liberare Kiyomi da quel fastidioso peso, un ragazzo fece la sua comparsa, presentandosi al gruppetto. Youkai imitò il suo inchino, interrompendolo solamente dopo che questo si fosse presentato.

    Io sono Youkai! E' un piacere.

    Raizen aveva accennato ai propri shinobi riguardo Hayate, ma l'albino era ancora confuso riguardo la loro buffa scelta di chiamarsi tutti nello stesso modo. E non si sarebbe trattenuto a riguardo.
    Attese che l'altro finisse il suo discorso, e che magari qualcuno del gruppo gli ponesse qualche domanda prima di lui, per poi aprir bocca, timido ma troppo curioso di sapere una risposta:

    Perchè vi chiamate tutti Hayate? Non fate confusione? Oppure quello è il nome del vostro clan?

    Nell'udire il nome di Pangu e della sua possibile influenza sugli abitanti del posto sembrò invece agitarsi. Dopo aver scoperto le sue origini come Uzumaki aveva fatto qualche ricerca, e deciso a diventare un degno membro di quel clan voleva assolutamente imparare l'arte dei funjutsu. Gli occhi sembravano brillare mentre pensava a quanto fosse stato fortunato ad aver deciso di accettare quella missione alla cieca:

    Pangu?? Vuoi dire che qui c'è qualche altro esperto di funjutsu? Posso parlare con uno di loro??

    Emozionato da quella notizia, stava dimenticando il reale motivo per il quale si trovava lì. Sicuramente Murasaki lo avrebbe riportato all'attenzione, rimandando a più tardi la sua personale ricerca. Alla domanda sulla loro provenienza non rispose, lasciando che la sua compagna parlasse per lui: i suoi peculiari occhi non davano dubbi sulla sua provenienza, lo stesso non si poteva dire di Youkai e Kiyomi. Stava a loro decidere se presentarsi come gruppo di Konoha, o preferire una diversa strategia.
    Hayate sembrò agitarsi per un momento, avvertendoli di un "loro" che sembrava li tenesse d'occhio, forse dei sensitivi. Al suo consigliare di spostarsi solamente in gruppi da tre, il suo sguardo sarebbe finito sulla copia di Kato, del quale però ancora non sapeva il nome:

    Uhm... Signor otese, credo sia meglio far sparire quel clone allora. Non mi piace l'idea che questi Loro ci trovino. ...Ma chi sono Loro? E' uno di quei nomi buffi che vi date tra voi Hayate?

    Non era di certo aggressivo nei toni, ma nella sua innocenza stava sicuramente mancando di rispetto a tutta la loro associazione.

     
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    Falce dei Kaguya


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    Pure troppo...



    Le informazioni in quelle ore di attesa si accalcarono, offerte dai vari partecipanti della Tregua.

    Dunque quest'isola non può salvare i Kujo? Ci speravi, vero, fratello?
    Ammetto che il pensiero ci è passato per la testa, ma lo sai bene quanto me.
    Certo, perché la piccola Michi vorrebbe proprio venire a trascorrere l'eternità su quest'isola... e noi?
    Ha ragione il Mostro: non ci vedo a finire per l'eternità qui. Hai abbandonato la pace per la Vendetta, dubito che tu possa scegliere qualcosa di diverso.
    Ma prima o poi il Sanga sarà nostro!
    In ogni caso, non ti ci vedo a vivere per sempre su quest'isola subito dopo.
    In effetti nemmeno io.

    Le parole di Kymuji, invece, produssero un mezzo sorriso sul volto del Kaguya: non erano tornati a Kiri per non infangare la memoria di Shiltar, un pensiero gentile, decisamente, per quanto fu più interessante l'accenno a degli archivi di qualche tipo.
    E poi la piccola Terumi diede tante, tante, notizie al Risorto.
    Jins ha appreso le Arti Eremitiche? Non lo avrei mai detto capace di concentrarsi così tanto... sarà l'immortalità su quest'isola la causa.
    Un varco a mezz'aria da cui sono usciti dei tentacoli? Ti ricorda qualcosa il VARCO, fratello?
    Nuwa-Fuji...
    La divinità spezzata e come ci ha scaraventato fuori quando combatteva l'Arma ed il Flagello...
    Se posso chiedere, Shion-san, quand'è avvenuto questo naufragio con tanto di spaccatura a mezz'aria e tentacoli?, chiese, interrompendola, "Tetsuo", curioso di scoprire se, come periodo, potesse essere in qualche modo collegato ad uno dei suoi due incontri con la Divinità Spezzata, pre o post morte di Shiltar.
    L'accenno ad un attacco di Hayate e la vista della cicatrice produssero una smorfia sul volto del Kaguya, che ben ricordava come i "Custodi" ai tempi avessero offerto il medesimo trattamento a Kisugy ed ad altri.

    Il secondo turno confermò come la vanità di Jins non fosse ridottasi.
    Mi ha superato? Gli piazzo quel tridente dove so io e poi lo sventolo come una bandiera, l'eremita si sente potente...
    Buono, fratello, ricordati che è un tuo parente ed un tuo discepolo...
    Quindi si meriterebbe due scappellotti per come si vanta, per quanto mi diverte vederlo fare il galletto con Itai...
    La Kuei, invece, accennò al fatto che il figlio fosse, in tutto e per tutto, un abitante dell'Abete, quindi un immortale, e, da ciò che diceva, parve quasi sottintendere che un altro dei ninja della Tregua ne era il padre.
    Io li lascio qui, quei tre, ed uno di loro se la fa con una Kuei?
    Magari è un qualche ninja della Zanna, fratello, in fondo stanno qui a turno ed il bambino è ancora in allattamento, sarà piccolo!
    Le vere notizie arrivarono dopo, informazioni geografiche non da poco: c'erano due centri abitati, Shiltar ai tempi ne aveva visitato solo uno, inoltre c'erano delle rovine vecchie di millenni e quello acuì l'interesse del Kaguya più di ogni chiacchiera geografica.
    Ha ragione Akira-san: che tipo di rovine ci sono in un luogo di gente immortale? Sono vecchi insediamenti che hanno abbandonato?
    Sembrava poi che la fantomatica tomba fosse una grotta centrale dentro l'isola che non permetteva di essere attraversata in alcun modo.
    Non si può attraversare a nuoto? Ma una grotta ha, per definizione, anche un soffitto: nessuno ha mai provato a scalarlo con il chakra adesivo ed arrivare a questa Tomba? O magari con evocazioni volanti relativamente piccole?, suggerì il Risorto, dopo la domanda dell'altro kiriano.

    [...]

    Quando arrivò la Muuga, il Kaguya rimase abbastanza impassibile: si aspettava di vederla ed era come la ricordava.
    Meno facili da mantenere furono le reazioni sugli altri suoi compagni.
    Akira!
    L'ira, e gli Hai Urami, stavano infatti per risalire nello sguardo di "Tetsuo", finché non notò l'altro e lì il suo sguardo si aprì di stupore.
    Che Hai Urami ci fa lui qui?
    Bellosguardo, come poco amichevolmente lo aveva chiamato quasi due anni prima in quel della Colonna Evanescente, era di fianco alla Zanna del suo clan ed all'infame spadaccino illusionista in quella sala, mentre la Muuga iniziava a parlare con Itai.
    Il Risorto, dal canto suo, si sarebbe inchinato ai tre, mantenendo per qualche istante lo sguardo su Endo Bara.
    Intanto Itai e la Muuga avrebbero iniziato la loro chiacchierata, che il primo diresse subito verso le Armi Ancestrali (dopo le solite lagne su come Shiltar non avesse lasciato informazioni sull'Abete).
    Perché io ero partito verso la missione ad Iwa dicendomi: massì, oggi qui ci muoriamo, meglio lasciare a qualcuno informazioni su un'alleanza con dei nemici accademici in cui ci preoccupiamo pressoché zero che possano attaccare Konoha da qui!
    Sottolineare quanto poco t'interessi della Foglia sarebbe stato un tocco di sincerità non da poco, Ossicino! AHAHAHAHAHAH!!!!
    Zitto, Mostro.

    Dopo Itai ed Akira, anche il Risorto prese la parola: Inutile nascondere che io ed Endo-san abbiamo affrontato assieme un'altra di queste Armi, il Kappa, seppur avevo un nome differente allora, ma allora come adesso il mio interesse risiede nel fermare Hayate ed anche le Armi.
    Ero anch'io presente ai fatti di Taki, dando la caccia a quelli di Hayate, e posso confermare quanto detto dal Kyuudaime-sama e da Akira-san.
    Il Gashadokuro poteva assorbire la vita con le urla, come racconta Akira-san, ma il Kappa poteva creare eserciti usando cadaveri.
    Concordo anch'io che dovremmo cercare quest'Arma, forse nella grotta, forse altrove, ma se mi è permesso dare un suggerimento: Kymuji-san parlava di documenti ed archivi, inoltre si accennava ad antiche Rovine, forse queste fonti possono essere la chiave per capire dov'è l'eventuale Arma qui presente ed impedire che sia liberata.
    Quindi, Kyuudaime-sama, Muuga-sama, se posso suggerirei anch'io di dividere almeno noi che siamo le vostre scorte ed andare assieme agli uomini della Tregua in cerca di informazioni, se possibile.
    , tanto valeva non negare la sua identità, per così dire.

    SE si fosse parlato di andare in cerca di eventuali intrusi, qualora Akira gli avesse proposto di andare, il Risorto avrebbe sorriso: Magari c'è qualche Hayate di cui testare l'immortalità: sono curioso di vedere se decapitati parlano ancora..., avrebbe detto di buon grado, prima di voltarsi verso Endo Bara, quasi a proporgli di andare anche lui, con un mezzo sorriso.
    In ogni caso avendone l'opportunità, avrebbe chiesto a "Bellosguardo" una sola cosa: Come sta Michi?, evitando che qualcuno dei due kiriani potesse sentirlo (e possibilmente che Akira Gen lo sentisse).

    Ecco, di nuovo questa storia...
    Ossicino, devi fare pace con te stesso: vuoi Vendetta dal Sanga, o qualcosa di diverso dalla TUA Mi-chan? AHAHAHAHAHAH!!!!
    Fatevi gli affari vostri, questi sono affari suoi!
     
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    Il Fiore Lupo

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    La Fonte della Vita Eterna


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    Il mio clone si voltò di scatto quando percepì una presenza alle sue spalle. Ci mise qualche secondo per realizzare la persona che si stava affacciando dal tetto di quella casa. Era evidente che l’uomo si stava rivolgendo alla Hyuga, forse non si era accorto della copia o forse aveva scelto una persona a caso di quel gruppo di perlustrazione lì fuori. Comunque si presentò come Hayate, e in quel esatto momento la mia copia si rese conto di quanto la situazione nel giro di un secondo si era complicata terribilmente.

    Quell’uomo era riuscito a individuarci e sgattaiolare praticamente alle nostre spalle senza farsi individuare, fin tanto che non era apparso direttamente. Hayate era sinonimo di guai ma allo stesso tempo di opportunità. Hana, quella mostruosa donna ad Iwa, era un pericolo ma non una minaccia ostile in senso assoluto, e fino all'escalation di violenza si era rivelata una fonte di informazioni preziosissima. Forse, almeno per quelle fasi iniziali, si poteva ricavare qualcosa da Hayate. La mia copia dunque ascoltò con la massima attenzione le parole dell’uomo e in mezzo a quel discorso la copia si rese conto che eravamo all'oscuro di molti elementi. Se volevamo in qualche modo proseguire consapevoli dovevamo conoscere meglio la situazione. Dunque la copia decise di giocarsi una carta notevole, ma necessaria. Rivolgendosi all'uomo proferì: - Ti ringrazio per le informazioni. Certo potrebbe essere un modo molto originale per dividerci in gruppetti ed eliminarci più facilmente… ma col beneficio del dubbio crederò alle tue parole. Non nasconderò la mia identità. Mi chiamo Kinko e sono un Chunin del Suono, come puoi vedere dal simbolo sulla fronte. – attese qualche secondo – E siamo accorsi qui in seguito al vostro invito. Tuttavia non abbiamo informazioni importanti e sono francamente alla ricerca di notizie e fatti su questa famosa arma. Ti propongo un patto. Tu mi spieghi che cosa sono, o chi sono, questi Guerrieri del Vuoto e della loro relazione con la Speranza di Hayate oppure chi è questo Pangu e della sua implicazione con gli abitanti del posto, così come quello che avete ricavato sull'Arma. In cambio posso offrirti un succoso aggiornamento su un vostro membro importante. Ritengo che sia scomparsa da tempo e sono abbastanza certo che non l’avete più recuperata, ma io so molto su questa Hayate. Ma visto che ci troviamo in una posizione sfavorevole aspetterò prima le tue risposte, Hayate. – avrebbe mai accettato la proposta? Inoltre il fatto che l'avessi chiamato direttamente Hayate voleva essere una sorta di avviso. Io Kato, e la mia copia, sapevamo che loro intimamente, nel loro credo più profondo, si chiamavano Hayate. I loro nomi ormai erano semplici appellativi di un vecchio passato.

    Per quanto riguarda invece il vero me, Kato, all’interno dell’abitazione appena entrambi i vecchietti mi indicarono come un tizio sospetto alzai le mani, scusandomi sinceramente: - No, non ho di certo alcuna volontà di farvi alcun male. Non sono un membro di Hayate e non ho di certo intenzione di aggredirvi. Mi scuso per il mio atteggiamento. – mi ero comportato da puttana, certo, ma fu necessario. Mi ero spinto troppo con le domande e questo aveva creato dei sospetti, infondati e fuorvianti, nei miei confronti. Di conseguenza decisi di rimanere semplicemente in silenzio, lasciando al più modigerato Chunin del Suono la gestione di quella coppia geriatrica.

    La mia seconda copia invece sarebbe rimasta nascosta e acquattata al buio in seguito all’ordine di Shunsui [Abilità]Furvività: +3. Sarebbe intervenuta solo in caso di indicazioni diversi. La sua utilità del resto in quel frangente era pressoché nulla, se non quella di rappresentare una bomba vagante e una fonte di comunicazione in casi estremi.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il MezzHokage

    La ragazzina trasalì quando il ninja dal suadente fascino e dalla mandibola volitiva le si avvicinò con i suoi modi garbati e proni alla conquista del gentil sesso. Cosa! Non facevo niente! Sobbalzò mentre, non sapendo come mettere le mani, lasciava cadere la forcina a terra, facendosi da parte tesa come un gatto mentre quello si avvicinava e la faceva scostare un poco, dirigendosi dritto verso la serratura. Lo sguardo di lei era atterrito, come se non si capacitasse del fatto che qualcuno le si era avvicinato così tanto. Non diede segno di aver ascoltato la conversazione, fissandolo invece senza distogliere gli occhi nemmeno per un momento, salvo poi guardare il meccanismo della porta che veniva fatto scattare impunemente con un semplice e banale tocco. A quel punto la sorpresa avrebbe lasciato il passo al sospetto. Quello che voglio fare sono solo affari miei, vecchiaccio! Hai usato il chakra, no? Allora non sei gente di qui, non cadrò nel tuo bluff Non arretrò, poggiando invece una mano sulla porta. E non lo sono nemmeno io. Con un pizzico di repulsione avrebbe spinto la porta, che si aprì senza trappole o trabocchetti, ora che la sua serratura non era più funzionante. Sono una kunoichi. E gonfiò le guance. In addestramento. Il mio scopo è unirmi alla Tregua per conto della Zanna. E stavo cercando di sviluppare le mie doti furtive! Tu piuttosto...non ti ho mai visto quindi non sei della Tregua. Quindi si fece bellicosa. Sei forse con Hayate? Il corpo teso pareva pronto allo scontro.

    Sappi che Taeko Ban non teme nessuno e diventerà una leggenda nel mondo ninja! Anche se sono ancora in addestramento...tanto su quest'isola non puoi uccidermi! La mia Sensei poi sa che mi trovo qui e non te la farà passare liscia se mi succede qualcosa! Se incalzata riguardo alla sua Sensei si sarebbe dimostrata sprezzante. Lei sa sempre dove mi trovo ed è una kunoichi estremamente forte. La Sensei Miko potrebbe schiacciare anche i Kage o le cinque Zanne come vermi se lo volesse, quindi sta attento! Di contro non avrebbe rivelato la posizione della sua Sensei nemmeno sotto tortura...anche perchè non sapeva nulla al riguardo.
    La Delegazione Kiriana

    I tentativi di analizzare il chakra del Mizukage non trovarono grande riscontro: sembrava che tutti su quell'isola avessero assolutamente lo stesso chakra e nelle stesse quantità! Percepiva delle fonti analoghe a quelle di un ninja persino da formiche e zanzare, rendendo le sue percezioni un guazzabuglio da mal di testa. Unica e strana eccezione era il Kaguya che li accompagnava, il cui chakra manteneva una sorta di impronta propria, nel profondo...forse perchè possedeva chakra che proveniva da qualcosa di diverso del suo sistema circolatorio...e se avesse potuto analizzare sé stesso evidentemente Itai avrebbe percepito anche la sua unicità in quel marasma per via del chakra di Chomei. E nonostante tutto Zong Wu NON appariva affatto come un jinchuuriki, anche se molto simile. Shion invece era impegnata a rispondere al Mercenario, rispondendo che era accaduto in una data appena due mesi dopo il mezzo-risveglio del Kappa...segno che forse nella dimensione parallela creata da NuwaFuji la situazione non era poi così in stallo.

    Akira intanto arraffava le sue mappe, chiedendo ulteriori informazioni sulle rovine costellate sull'isola e notando l'incongruenza di fondo che c'era in quelle affermazioni: come potevano esserci rovine se la gente di là viveva per sempre? Si erano stufati dei vecchi edifici? La verità è che la persona più anziana nata sull'isola ha circa mille anni, secondo quanto abbiamo potuto capire. Ma l'isola è abitata da immortali da molto tempo prima. Spiegò la Kuei. Così come ci sono metodi per cucinare la carne o il pesce, esistono anche dei modi per morire, come per esempio vedersi disidratare completamente in un ambiente stagno, ma sono semplici supposizioni: nessuno di noi ha torturato o ucciso i presenti solo per fare esperimenti...anche se qualcuno ha avuto la tentazione. E alzò gli occhi al cielo...se indagata la cosa avrebbero capito che si riferiva alla kunoichi del clan Chiba citata in precedenza, il cui clan aveva la spiccata tendenza alle ricerche in stile otese, per così dire. Però gli abitanti, quando decidono di morire, forse per noia o perchè si sentono soddisfatti della loro condizione, vanno al lago sotterraneo. Quando lo fanno ci proibiscono di osservare e noi rispettiamo il loro volere...la loro cerimonia funebre credo consista nell'annegare nelle acque sotterranee ma non ne abbiamo prove e anche con tutte le buone intenzioni gli abitanti non si sono mai aperti con noi al riguardo, dicendo che sono faccende private. Ci hanno comunque assicurato che nemmeno loro sanno come raggiungere l'isolotto al centro. Si...e anche se a malincuore dico che ci fidiamo e non indaghiamo. Non sono affari nostri e se dicono che non ci aiuterebbe a superare l'ostacolo allora ci fidiamo. Aggiunse Jin un pò contrariato, segno che quella libertà lasciata agli abitanti, così come quella di muoversi e andare via se lo volevano era qualcosa che nasceva più dalla Zanna che non da Kiri, ma ci si erano adattati. Confermo che nuotare fino all'isola è impossibile, così come lo è camminare sul soffitto o sulle pareti, o sull'acqua stessa...o volare, come per le doti del mio clan. Si nuota, si vola o si cammina in eterno, come se ci fosse una distanza incolmabile...e non ci sono Genjutsu in atto o fuuinjutsu evidenti, abbiamo cercato con attenzione. Per mesi. Rincarò la dose il Kaguya della Tregua.

    Per rispondere alla domanda...non sappiamo a quando risalgano le rovine, ma nessuna ha più di tremila anni, grosso modo. Non possiamo basarci sul carbonio14 perchè le piante e gli animali non muoiono e non se ne deposita abbastanza, quindi non c'è modo di avere un periodo esatto, ma in linea di massima un gruppo è quasi il doppio più antico dell'altro...e non sono rimasti simboli o bassorilievi o opere d'arte che potessero raccontare qualcosa. A parte l'ideogramma in lingua antica "Wu", riportato alla base di alcune colonne. Ha diverse interpretazioni e non sappiamo a quale rifarci senza altri riferimenti. Quel medesimo ideogramma era il simbolo del Vuoto che Akira portava sulla fronte quando attingeva alla forza donatagli la Pangu.

    [...]

    Quando giunse la Muuga il discorso rimase inizialmente incapsulato tra i due leader, mentre Akira appariva annoiato e per nulla interessato al volto dei due ninja che accompagnavano Itao. Di contro Endo Bara aveva piantato gli occhi sul mercenario, palesemente sorpreso, cercando poi i membri della Tregua con uno sguardo interrogativo, ma senza parlare: non era il suo turno, stava a Kasumi adesso. E di questa vostra intenzione ti sono grata, Mizukage. Concesse la donna con un accenno di inchino e un'espressione rilassata sul volto. Espressione che si fece più tesa man mano che Itai spiegava il motivo della sua visita, fino a lasciarla visibilmente turbata. Una storia...disturbante. E che potrebbe tuttavia spiegare le molte stranezze dell'Abete. Nessun ninja della Zanna era presente durante gli eventi di Tsuya ma naturalmente abbiamo ricevuto informazioni in merito, anche se nessuna di prima mano. E il dettaglio della moglie dello Scriba del Mondo non mi era noto. E dire che lei stessa utilizzava una tecnica derivata da ciò che quell'uomo aveva tramandato ai posteri. Bakekujira...lo stesso nome dello youkai che infesta e maledice i porti dei pescatori di balene...la Balena Fantasma accompagnata dalle sue strane creature e dalle maree improvvise. Mi chiedo quanto della leggenda sia parte dei poteri di quell'arma. Saprete certo del Kappa, scoperto di recente da una forza congiunta tra Zanna e Accademia...grosso modo. La leggenda vuole che il Kappa sia una creatura che manipola le forze vitali estraendole, e che abbia insegnato l'ortopedia al genere umano...ma quell'essere trasformava i cadaveri in soldati manipolando le loro ossa...decisamente una distorsione da brividi della leggenda. Endo, mio cugino, era presente durante la missione.

    Poi vennero i resoconti di Akira e la confessione di Feng Gu, che venne accolta con un cortese cenno del capo da parte della donna, un fischio interessato da parte di Akira Gen che commentò borbottando un: Il cocco dello Shoga...tks! E per finire con uno sguardo di riconoscimento da parte di Endo, che capiva finalmente cosa diavolo ci facesse là il Risorto. I più cari saluti da Michi Kujo e da Yamato, ho sentito che gli hai reso un buon servizio di recente. E' un piacere fare la tua conoscenza...anche se il tuo odore ha un chè di nostalgico. Non aveva dato idea di aver annusato l'aria, ma come l'ex Mizukage sapeva, i membri del clan Bara potevano letteralmente VEDERE gli odori. Sono lieta che tu abbia voluto appianare le incomprensioni. Akira della Zanna dietro di lei alzò i sottili occhi al cielo, beffardo e impunito. E spero collaborerai per il bene della collettività. Noi siamo contrari all'Accademia, ma non qui. E tu sei una figura grigia tra le due fazioni, la persona adatta in momenti come questi, io penso.

    Indagare credo sia prioritario...ma l'isola è rimasta come era da anni, per non dire secoli. Anche se prioritario non credo che l'urgenza sia trovare l'Arma, da quel che mi dicono. Se Hayate è sull'isola con ben due Virtù non credo che sia un'azione come le altre e forse il nostro intervento sarà necessario per garantire la protezione dell'Isola. Sempre che la Mansuetudine, come lo avete chiamato, non abbia seguito il vostro ragionamento e sia giunto qui per cercare l'Arma a sua volta. Certo, sia Feng Gu che Akira Hozuki sapevano che Hayate mirava a distruggere le armi, o almeno era quanto aveva dichiarato al tempo, ma di questo la Muuga non era a conoscenza. Tuttavia un team di investigazione può essere stabilito, mentre noialtri ci occuperemo della minaccia di Hayate. Avete preferenze per la sua composizione? A proposito di Hayate, ci risulta che diverse imbarcazioni siano arrivate vicino all'isola e si siano allontanate più leggere di quanto non fossero all'inizio. Intervenne il ninja del clan Kujo là presente, che evidentemente non aveva informazioni più precise. Ma a meno di allarmi di quest'ultimo istante, non è stato ancora identificato nessuno, segno che Hayate o i suoi complici ancora si nascondono da qualche parte...e dopotutto è notte fonda.

    Edited by Febh - 25/10/2018, 10:35
     
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    Si mandi avanti le marionette. Il risveglio del Bjuu


    Chapter III - Villaggio dell'Abete



    La pioggia terminò nel momento meno opportuno. Prossimi al palazzo, distanti circa quattrocento metri dalla vedetta, gli accademici avevano bisogno di ogni aiuto possibile per celare la propria presenza.
    Masayoshi rallentò, conscio che il rumore dei loro passi fosse alto e percepibile.
    Non avevano fretta, perché correre?
    Si strinse l'abito zuppo al collo.
    Il vento gelido mordeva i suoi muscoli e il volto nascosto nel cappuccio profondo.
    Maledì per l'ennesima volta quel luogo e tutto il Nord del Continente Ninja.

    A debita distanza dal palazzo, in cui avrebbero dovuto infiltrarsi per scoprire qualche informazione sull'isola, Masayoshi vide con chiarezza un ragazzo biondo tracciare un enorme fuunjutsu. Per non rischiare di essere visto, il Genin evitò di osservarlo a fondo. Registrò nella sua mente bacata tutti i dettagli più importanti, come ad esempio l'assenza di coprifronti visibili, il suo equipaggiamento e la spudoratezza con cui tracciava il sigillo senza preoccuparsi di essere visto dalla vedetta.
    È un ninja di qui.
    Si chiese se fosse una buona idea muoversi senza Daishin, in grado di estinguere qualsiasi jutsu. Per non parlare del sigillo, dagli effetti sconosciuti.

    Rimani nascosto. Ho un piano

    Annuii.

    Senza gli altri, non sei in grado di far nulla.



    Il sollievo di non dover prendere una decisione aveva risvegliato il lumacone gigante dal suo letargo.
    Le parole del demone echeggiarono nella sua mente, ferendolo.
    Aveva ragione. Senza Shunsui, sarebbe rimasto nascosto lì fino all'arrivo dell'Iga. Non era colpa sua se il suo quoziente intellettivo non fosse così alto da permettergli di svolgere il ruolo di leader.
    Scacciò quei pensieri concentrandosi sulle azioni del marionettista. Il Chunin estrasse un rotolo e da esso fece fuoriuscire una marionetta di ebano dall'aspetto inquietante. Aveva le sembianze di una donna di circa trent'anni, con un velo blu mare a cingergli il volto. I suoi occhi sembravano vivi.
    La vide immergersi nel terreno bagnato.
    Sgranò le palpebre. Non aveva mai visto qualcuno muoversi nel sottosuolo.

    [...]



    Ignaro del successo o meno della strategia del suo amico, Masayoshi continuò a monitorare la situazione con i suoi sensi allenati.
    Qualora avessero dovuto attendere lì per ore, in balia del vento, il Jinchuuriki non avrebbe rifiutato di sottoporsi alla tecnica di occultamento del marionettista.




    Chakra: 74/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///



     
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    Missione: Si vive insieme, si muore soli


    III: Wolfsbane



    Nel piano più alto del granaio, come nel resto della strutura d'altronde, non c'era assolutamente, categoricamente niente di interessante. Saru, che aveva passato l'ultima ora e passa a scansare stupidi sacchi di riso, alzò gli occhi al cielo, incontrando di fronte a sé solo delle travi di legno imputridite. Fu in quel momento di estremo sconforto che la voce di Shin le riempì la testa, rimbombando nella sua scatola cranica come se il ragazzino fosse lì accanto a lei.

    Non farmi essere volgare, foglioso.

    Sbuffò, in un misto di frustrazione e divertimento. Scese rapidamente le scale in legno, che scricchiolarono rumorosamente pur sotto il trascurabile peso della Rossa. All'interno l'atmosfera era calda e umida, dunque Saru fu contenta di tornare all'aperto e poter respirare un po' d'aria fresca. Contentezza che durò appena qualche seconda.

    Ma che...?

    Shin era in piedi di fronte a due lupi, che i Kami sapeva da dove fossero spuntati, dall'aria davvero poco amichevole. Per completare l'assurdità del quadretto, uno dei due prese a parlare, invitandoli ad arrendersi e desistere da ogni tentativo di fuga. Per sottolineare il concetto, l'altro animale si portò sul fianco del gruppetto, precludendo praticamente la fuga.

    La tua dannata volpe! Se usciamo vivi da questa situazione la prendo a pugni personalmente, maledizione.

    Si avvicinò al ragazzino mentre quello stava sciogliendo la tecnica della trasformazione, lasciando la Rossa decisamente perplessa. Quella decise di rimanere in silenzio per il momento, evitando la pantomima delle presentazioni. Se avessero voluto sapere il suo nome e la provenienza i due animali avrebbero dovuto fare più che ringhiare un paio di volte.

    Daishin, codice rosso. Siamo a sud-est, e ci hanno scoperti. Due evocazioni ci hanno individuati, sono due lupi. Ci vogliono portare da un tale Jins, il Foglioso si è arreso senza combattere, per il momento. Ti tengo aggiornato, se non mi senti più consideraci catturati, o morti.

    Sperò che l'Amministratore ricevesse la comunicazione forte e chiara, la loro sopravvivenza poteva dipendere anche da quello. Lo sguardo scivolò ai suoi piedi, dove una solitaria piantina di Aconito aveva messo le radici, fiorendo inaspettatamente in mezzo alla strada battuta. Sorrise a malapena, almeno la natura aveva provato ad avvertirli. Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, con le mani a portata della borsa contente tutte le sue armi.


    Chakra: 28.25/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 325
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 275
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Accendino × 1
    • Tekken × 1
    • Chigiriki × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Katar × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    -1/4 basso per mantenimento Arte della Comunicazione
     
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    In Missione all'Abete


    III



    Murasaki stava osservando perplessa la scenetta che si stava svolgendo di fronte a lei, con Youkai che cercava in qualsiasi modo di aiutare una componente del loro variegato gruppetto, che pareva tuttavia aver scambiato la missione con una vacanza in una qualche oasi tropicale. Stava per intimare ai due di finirla e concentrarsi sullo scopo per cui erano stati lasciati lì fuori al freddo, quando un rumore attirò la sua attenzione. Era durato appena un secondo, tuttavia chiaramente percepibile. Si voltò, e di fronte a lei era comparso un ragazzo che pareva aver tutta l'intenzione di venire a parlare con lui. Lanciò uno sguardo al clone del chuunin Otese, portandosi di fronte a Youkai e alla nuova arrivata.

    Allora avevo visto giusto! Certo che siete sbarcati con un team parecchio numeroso...non va bene, potrebbero beccarvi più facilmente, anche se un gruppo nutrito ci servirà sicuramente per fermare l'Arma di Iwa. Io sono Hayate.
    Hayate...

    Gli fece il verso, mentre rispondeva con un veloce inchino alla dimostrazione del ragazzo.

    Il mio rango è basso ma sono al servizio della Magnanimità di Hayate per questa missione.Avete già qualche notizia? Non abbiamo trovato iscrizioni ma se Pangu è coinvolto allora qualcuno degli abitanti qui è sicuramente legato a lui in qualche modo...la Speranza di Hayate ha parlato dei Guerrieri del Vuoto, ma non ho avuto ancora modo di approfondire. Voi da dove venite? Io sono originario dell'Erba.

    Stava per rispondere, quando Youkai parve comparire improvvisamente al suo fianco, cominciando a rivolgersi all'Hayate. Normalmente l'avrebbe bloccato, ma decise di sfruttare la distrazione fornita dal ragazzo per mettersi in contatto con i loro compagni all'interno della fattoria.

    Daishin, qui abbiamo visite. Un Hayate di basso rango, ha parlato di un certo Pangu e di dei Guerrieri del Vuoto. Se vuoi venire a fare due chiacchiere, questo è il momento adatto.
    Youkai, basta così.

    Poggiò una mano sulla spalla del ragazzo, portandosi un passo avanti, verso l'Hayate.

    Hayate, da quanto siete sull'Isola? Cosa potete dirci su questo posto?

    Cercò di guadagnare altro tempo, sperando in un aiuto anche da parte dell'Otese e della donna. Dovevano riuscire a tenere il ragazzo con loro il più possibile, confidando nell'intervento dell'Amministratore sunese. Quando il ragazzo del suono cominciò a parlare a fiume sospirò, appuntandosi di ringraziarlo in seguito per la sua parlantina.
     
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