[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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    Yato

    I bambini mi guardavano con un misto di curiosità, paura e forse speranza, vedendomi un poco più grande di loro, e forse avrei dovuto cogliere al volo quell'opportunità: un gruppo unito al mio comando sarebbe stato più utile per venire a capo di quella situazione e se li avessi salvati avrei guadagnato dei punti agli occhi delle loro famiglie e dell'Accademia, posto che riuscissimo a uscire da là. Inoltre potevano essere efficaci diversivi o vittime sacrificali se fosse stato necessario. Rivolsi a tutti loro un sorriso sicuro, nonostante le catene che mi limitavano. Andrà tutto bene. Dissi loro. Conosco qualche trucco e se stiamo uniti penso che riusciremo a cavarcela. Mi alzai, testando le catene con le braccia e saggiando la loro resistenza: difficilmente avrei ottenuto qualcosa con le arti del Mokuton ma questo non mi rendeva certo inoffensivo. Anche io dal Paese del The, mi ero imbarcato come mozzo e stavamo scortando dei ninja...poi la burrasca. Meglio restare sul vago mentre quelli parlavano delle loro disavventure e di cosa era successo fino a quel momento. Impiegai diversi secondi per fare il punto della situazione, mandare un appunto mentale a quanto detestavo le barche dopo l'ultima volta che ero stato vicino a Kiri e mi ritrovai persino a rimpiangere la presenza di Kairi, che quella volta era stata determinante. Non ci crederete ma sono già stato catturato dai pirati una volta. E possiamo sicuramente cavarcela. Davo per scontato di essere su una nave pirata, ma se fossero stati militari avversari non sarebbe stato poi tanto diverso. L'importante era che quei ragazzini si fidassero di me.

    Non avevo niente addosso? Sacche? Armi? Non ne sono orgoglioso ma stavo frugando nella stiva tra i bagagli dei ninja...ero curioso. E speravo che qualcosa fosse stato portato con me. In ogni caso dovevo elaborare un piano, e in fretta. Mirza, puoi descrivermi questi tizi che vengono di sotto? Hanno armi o sono minacciosi in qualche modo? I pirati che ho conosciuto in precedenza erano stupidi...se riusciamo a distrarli potrei batterli: sono più forte di quanto non sembri, anche con queste catene posso cavarmela. Sentivo l'impazienza di liberarmi che montava, ma quei ragazzi erano là da parecchio ed era sciocco agire in modo avventato: il Sensei era stato molto chiaro su quanto io tendessi a parlare e fare le cose troppo in fretta. Sentivo il peso della Missione e mi lasciavo trasportare, ma in quell'occasione avrei dovuto sviluppare qualcosa in cui ero parecchio deficitario e che tuttavia sarebbe stato essenziale per la mia carriera come ninja assassino: la pazienza.

    Facciamo così...aspettiamo che vengano per il cibo, voglio capire i loro movimenti e magari fare qualche domanda. Mi fingerò spaventato per non sembrare troppo fuori luogo. La volta successiva sarà quella in cui agiremo. Ci state? Avrei passato poi il tempo a chiacchierare coi ragazzi, cercando di sapere qualcosa di più di loro e delle loro attitudini: magari c'era qualcosa in cui erano bravi che avrei potuto sfruttare. Dal canto mio dovevo assolutamente scoprire qualcosa di più sui carcerieri e quando questi fossero arrivati avrei recitato la parte del ragazzino spaventato: Chi siete? Perché mi avete portato qui? Io non ho fatto nulla, liberatemi! Sono solo un mozzo, giuro che stavo solo frugando per curiosità, non volevo prendere quelle cose! Ero bravo a dipingere la disperazione dopo i lunghi e terribili addestramenti cui ero stato sottoposto per plasmare la Missione nella mia mente. Intanto ero in piedi e agitavo le catene con la frustrazione di chi non è in grado di liberarsi, cercando di avvicinarmi a quei tizi. Nel mentre avrei cercato di cogliere quanti più elementi possibili del nemico e di eventuali sue attitudini [Abilità]
     
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    Lo Storico


    - III -




    Raizen parve essere stato colpito sul vivo con quelle accuse, ma il suo stupore non fu eccessivo, dopotutto per un autoctono essere paragonato ad un ninja non era chissà quale affronto.

    Oh!
    Beccato, pensavo onestamente che tu avessi un occhio meno attento.
    Sempre che tu abbia utilizzato gli occhi per vedere cosa facevo.
    Ti chiedo scusa, ma non sapendo chi potrei incontrare devo salvaguardare la mia vita con delle menzogne a volte.


    Il suo tono era ancora conciliante, per nulla preoccupato dalla minaccia che poteva costituire quella ragazza.

    Ostentare la forza è sintomo di debolezza comunque.

    La guardò col fare di chi insegna qualcosa ad un suo sottoposto.

    Per quanto la mia parola possa valere vista la sequela di deduzioni che hai fatto, no, non sono di Hayate.

    Che pareva avere sull’isola un influenza non da poco a quanto sembrava, se persino una ragazzetta era stata istruita su di loro.

    Sono qui per mettermi alla prova, come te.

    La guardò con determinazione.

    Ma ai mercanti del sapere importa poco dei contrasti tra ninja, la nostra missione è differente.
    È tramandare la storia, è la vera storia che ci interessa, senza che i vincitori possano alterarla a loro favore apparendo sempre come i buoni.


    Taeko era giovane, e per il poco che aveva visto Raizen, irruenta, passionale, forse fare breccia nel suo animo parlando di verità, di fatto includendo l’accademia tra i bugiardi, permettendo alla Zanna di avere giustizia almeno in ambito storico poteva aiutarlo.

    Aiutami, non so tanto di questo luogo.
    Sono arrivato qui guidato dall’interesse per questa tregua, ma so poco di essa.
    C’entra col fatto che qui non puoi morire?


    Se l’avesse vista reticente si sarebbe stupito.

    Non ti capisco.
    Vuoi davvero stupire la tua sensei scassinando una porta?
    In un villaggio in cui l'individuo più interessante ha i sensi addestrati quanto la vista di una talpa?
    Temo che tu faccia troppo affidamento all'immortalità data da questo luogo allora.


    Gli avrebbe teso la cartina dell’isola, con i vari punti di rilievo.

    Tutti sanno farlo, in pochi invece sanno trovare informazioni utili.
    Noi siamo pesci piccoli alla fin dei conti, aiutiamoci.


    Quando l’avrebbe presa avrebbe continuato a parlare.

    Voglio andare in quel tempio.
    Quest’isola è praticamente assente nelle cartine quasi un fantasma, ciò vuol dire che non ha avuto possibilità di scambi culturali!
    Quindi potrebbe avere una diversa religione, e le religioni nascono per spiegare cose incomprensibili agli ignoranti e a noi suggerire cosa accade realmente.
    Tu hai delle conoscenze base su questo posto che io non ho, mi semplificherai il lavoro, e tu potrai mostrare al tuo sensei di saper ragionare per conto tuo, portandogli informazioni e magari i segreti di questo luogo.


    Avrebbe atteso qualche secondo, guardando l’espressione di lei.

    La conoscenza è importante.

    Non doveva far altro che aspettare, dopotutto se la ragazza era già sospettosa al suo riguardo e lo vedeva come un reale nemico avrebbe già tentato di accaparrarsi il primo attacco, ma evidentemente qualcosa le aveva fermato la mano, bisognava vedere se la sua ambizione e la voglia di primeggiare l’avrebbero smossa.
     
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    La Fonte della Vita Eterna


    VI


    Le informazioni dei membri della Tregua sembravano essere sincere oltre che dirette.
    In quell'isola si era creata un vero e proprio piccolo stato, dove due fazioni assolutamente ostili vivevano e combattevano per un'unica, giusta, causa.
    Qualcosa da annotare veramente sui libri di storia.
    Per il momento, però, mi sarei limitato a recuperare le cartine dell'isola e delle caverne sotterranee.
    Oh, grazie per le preziose informazioni, ma vorrei evitare di dovermi inventare metodi per uccidere la gente su quest'isola. Sono più all'antica... Penso che mi limiterò a tagliargli qualche arto, o la testa, la noia è la peggiore delle pene... Almeno per Akira Hozuki.
    Fu dopo che scoprii che gli abitanti, seppure immortali, potevano, in qualche strano modo, morire.
    Un rituale...? Esclamai, stupefatto. Uhm... La cosa poteva avere, in una certa maniera, senso, se i nostri ragionamenti sulla moglie di Pangu e la sua Energia vitale fossero state confermate.
    Fu però l'ultima parte sulle rovine ad attirare maggiormente la mia attenzione. Wu?! Dite sul serio? Beh, ha senso... Questo posto è veramente collegato a Pangu... Io so cosa significa... Vuoto. Esclamai. Qualcuno dell'isola ne ha mai parlato? Era un'arte di Pangu, ma non so molto altro... Tagliai corto, omettendo che quell'antica arte dello Scriba Millenario mi era stata donata proprio da lui duranti i fatti di Tsuya.

    La Muga parve soddisfatta dopo aver ascoltate le parole di Itai, sebbene parve molto disturbata dalle rivelazioni sull'Arma di Iwa nascosta in quel luogo.
    Dopo racconti di strane leggende riguardanti Bakekujira, la Balena Fantasma, e la storia della battaglia contro il Kappa e dei suoi macabri potere, si arrivò ben presto a delineare un piano d'azione.
    Un team di ricerca ed esplorazione, ed un team si sarebbe occupato della minaccia di Hayate.
    Ovviamente sapevo già cosa dovevo fare. Io se non vi dispiace mi inserirei nel gruppo di investigazione! Ero presente durante i fatti di Tsuya, e so di che si parla... Direi che non c'è bisogno di un gruppo troppo numeroso... Un membro della Zanna e uno di Kiri oltre a me? O vogliamo pareggiare i conti con due membri della Zanna e due della Nebbia? Ah, prima ci avete riferito che riuscite a comunicare mentalmente tra di voi... Potrebbe essere una buona idea collegare anche noi, giusto? Aggiunsi, soddisfatto. Si inizia dalle rovine vicino al Paese... Poi ci sposteremo a quelle verso la zona montuosa. Che ne dite? Si va?


    Edited by -Hidan - 30/10/2018, 10:46
     
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    Falce dei Kaguya


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    Non un benvenuto


    Sulla strana isola



    La tizia con lo strano abito ci sottolineò che avremmo potuto tranquillamente tornare indietro da dov'eravamo arrivati, anziché andare avanti, poi ci rivelò di essere un ninja di Kiri (penso si dica kunoichi) che faceva parte di una qualche "Tregua dell'Abete", poi accennò ad un suo compagno Satoshi che li avrebbe seguiti mentre gli davano di che riscaldarsi per la notte.
    Dato che quella che avevo davanti era una kunoichi della Nebbia, decisi di non giocare troppo con carte nascoste, in fondo i consigli di Sanjuro dovevano essere interpretati e poi, poteva sempre aver preso un abbaglio (come l'ultima volta): Io sono Fudoh, come dicevo, e sono un genin di Kiri. Io ed il mio compagno non siamo tornati indietro perché la missione assegnataci dall'amministrazione del villaggio è di trovare un compagno kiriano, un nostro comune compagno, si chiama Akira.
    Non so molto di più, non è che per caso si trova qui? Hai detto che si chiama Abete questo posto?
    , chiesi ancora, Non è che conosci un ninja del villaggio di nome Akira?, domandai.
    Quale che fosse la risposta, avrei seguito le indicazioni verso il luogo dove io ed il Kenkichi ci saremmo potuti asciugare.
    Ammetto di essermi chiesto dove fosse il terzo della nostra cricca e dove fosse anche il tipo di nome "Satoshi".
    Ad ogni modo, seguii il percorso indicato fino a vedermi apparire davanti un altro di quei tipi con le tute, Satoshi-san, giusto? Anche tu di Kiri?, avrei chiesto ancora, prima di seguirlo.
    C'era da dire che il tipo era silenzioso quanto non mai: ci diede gallette ed una stanzina con una stufetta per asciugarci e mentre mi asciugavo, continuai a tempestarlo di domande (visto mai che rispondesse): Allora, Satoshi-san, cos'è questa Tregua? Immagino che questo Abete, questo posto, sia in qualche modo importante, sia per la parola tregua, sia per il ghiaccio a circondarlo e le tute che usate voi... ma esattamente perché è importante?, domandai.
     
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    Inseguendo un Sogno

    II - hayate e youkai


    Una moltitudine quasi imbarazzante di ninja scese da quella nave, avviandosi verso l'interno dell'isola anche se ad un certo punto si divisero in 2 gruppi; restavano comunque decisamente troppe persone, per una missione di infiltrazione. Non cge a Kiyomi interessasse granchè della riuscita della missione, ma venire scoperti avrebbe portato ad una situazione spiacevole in cui sarebbe stato difficile pensare con calma ai propri affari.
    Alla fine scelse di restare col gruppo vicino la casa di campagna, così avrebbe pktuto trovare un po' di riparo dall'incessante pioggia, ma preferì attendere un paio di minuti all'esterno, mentre gli altri le spianavano la strada imbavagliando magari i padroni di casa. La fortuna almeno sembrò girare dalla parte della Saito quando cessò di tormentare le loro teste, e la ragazza, una volta accertatasi che non cadessero più gocce dal cielo, potè finalmente chiudere il suo ombrello mentre una legera nebbiolina iniziava ad addensarsi.
    Kiyomi se ne stava lì con la solita postura ritta ed il mento alto, in attesa di poter entrare nell'abitazione, quando un ragazzetto minuto e fradicio le si avvicinò all'improvviso allungando le mani verso il suo trolley, cosa che fece immediatamente scattare i nervi della kunoichi, ritraendo l'oggetto e guardando il giovane con aria confusa.
    S...signora?
    Quella parola fu tremendamente offensiva per Kiyomi, ma siccome a quanto pareva, il marmocchio aveva semplicemente intenzione di darle una mano coi bagagli, decise di passare sopra a quell'orrenda parola per vecchi, comvincendosi che non l'avesse fatto con cattiveria, vista la sua ridotta età e l'evidente situazione che chiunque lì in mezzo apparisse più grande di lui.
    Signorina, prego. Molto gentile, comunque, signor...? Usare un tono gentile e chiedergli il nome in modo formale le avrebbe sicuramente facilitato le cose, e magari sarebbe riuscita a farsi portare i bagagli per tutto il viaggio.
    Mentre il ninja albino faceva ritorno dopo essere andato a depositare il bagaglio di Kiyomi all'asciutto, un altro individuo fece un'improvvisa comparsa a poca distanza da loro, e quando si presentò, glinocchi di della ragazza si illuminarono. Hayate era davvero sull'isola. Un leggero sorrsiso si accennò sul suo volto mentre le labbra le si arricciarono vagamente, ascoltando quello che questo nuovo personaggio esponesse le sue argomentazioni. Argomento su cui Koyomi non potè che trovarsi d'accordo, erano decisamente troppi su quell'isola per non essere scoperti da un momento all'altro, ma tutto ciò che interessava a lei in quel momentonera di sapere di più su quell'individuo e cercare di ingraziarselo; non sapeva ancora come procedere, se mai avesse scoperto qualcosa di interessante, ma certo era che gli si sarebbe rivolto in tono quasi mellifluo, ostentando un certo piacere nel parlargli.
    Da quanto ho capito, tutti e 3 veniamo da Konoha. In ogni caso, credo che in rappresentanza dell'accademia, saremmo felici di avere un alleato potente come Hayate in questa missione.
    Per quanto potesse rivolgerglisi in modo formale, dopo aver risposto alla sua domanda, fu purtroppo Youkai a invadere la scena e prendere quasi il controllo della situazione, o per meglio dire, a fare casino con domamde di merda; da quel momento, nonostante avesse voluto decapitarlo senza ritegno, suppose fosse meglio reatare in silenzio ed aspettare che i 2 ragazzini finissero con le chiacchiere inutili, per non sembrare sgarbata agli occhi del rappresentante di Hayate.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Piano di Azione


    Con la Tregua



    Quindi il Kappa e la Divinità Spezzata non sono così tranquilli come speravamo?
    Il Flagello avrà lasciato le cose a metà, ma speravo che avesse ucciso almeno uno dei due...
    Sempre un piacere vedere il tuo livello d'interesse verso il prossimo, Fratello, davvero!
    AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!
    Il discorso sulle rovine, però, diede informazioni anche più interessanti del dubbio sulla presenza in giro del Kappa: sembrava che gli abitanti dell'Abete potessero morire nella Tomba sotterranea e che quelle rovine fossero vecchie di circa tremila anni, con simboli riguardanti il "Wu", di cui il giovane Akira sembrava sapere qualcosa.
    Tremila anni... più o meno il periodo della guerra con le Armi di Iwa, mi pare.
    Quindi potrebbero essere residui del primo insediamento della moglie di Pangu e dei restanti figli?
    Probabile, ma il simbolo? E perché abbandonarli?
    La seconda la so anche io, Ossicino: saranno aumentati di numero, avranno creato dei centri abitati per quello...
    Valida osservazione, Mostro, potrebbe essere...
    E per quanto quei pensieri potessero essere validi, il Kaguya preferì tenerli per se (o per loro, più correttamente), anziché condividerli con i presenti.

    [...]

    Quando la Muuga sottolineò la leggenda dietro il nome dell'Arma che si poteva trovare sull'isola, gli occhi del Risorto si spalancarono.
    Una Balena? Era parte della profezia di Juana!
    Io dico che noi dovremmo stare più attenti, ma qui qualcuno mi ascolta? NO!
    AHAHAHAHAHAHAH!!!!
    Che Hai Urami hai da ridere, manifestazione mentale di un rettile sociopatico? Lui, tutti noi, rischiamo la vita dietro ad un'Arma che nemmeno ci aiuterebbe con la Vendetta!
    Fratello, potremmo ottenere esperienza e forza da tutto questo caos, prima di tutto, ma oltre ciò, potremmo facilitare la defunzione di quel fastidioso infame figlio di padre ignoto che usa i genjutsu, là, dietro la Muuga!
    Quindi ora l'uccisione di Akira Gen è la nostra priorità?
    No! Akira può morire per mano di chi gli pare, potessi essere presente, ne sarei felice, ma la sua morte, come quella della Divinità Spezzata, non è una nostra priorità! Il Sanga è NOSTRO!
    Sempre un piacere sentirtelo dire, Ossicino! AHAHAHAHAH!!!!

    La seconda frase che stupì il Kaguya fu quella detta da Akira Gen stesso dopo che lui si "presentò".
    Cocco dello Shoga? Lo Shoga? L'abbiamo conosciuto?
    Avevamo il dubbio allora... ma strano, avrei creduto lo Yonga, per la Profetessa, ma lo Shoga?
    Lieto di sapere di essere nei pensieri di Michi e dei saluti di Yamato-sama, spero che porterete loro i miei saluti, quando questa missione sarà conclusa., affermò di rimando con un leggero inchino il Kaguya, accennando poi ad annusarsi gli abiti al commento sull'odore.
    Fatemi capire: il nostro chakra è cambiato abbastanza, ma l'odore è quello anche adesso?
    Non sappiamo esattamente come funzionino le capacità del clan dei Bara rispetto ai normali sensitivi, però nemmeno quel Seinji, ai tempi, ti aveva riconosciuto, c'è da dire.
    Bé, nemmeno lei ci ha riconosciuto ed in fondo lui non è me!
    Mancava questa frase nel tuo repertorio giornaliero, Ossicino...

    Ho sempre cercato di dare il meglio di me nelle mie collaborazioni sia con la Zanna sia in quelle con l'Accademia e qui, come sull'Isola del Re che non c'è mai stato, ho intenzione di farlo anche in questa situazione di Tregua, Muuga-sama., confermò pacatamente alle parole della Bara.
    Quando poi si prospettò di dividersi, per quanto la curiosità per trovare quelle rovine era presente nel Risorto, c'era anche un minimo di autoconservazione rispetto all'essere una possibile chiave per le Armi e la profezia sulla Balena.
    Se possibile, preferirei andare a caccia di Hayate e testare la loro immortalità su quest'isola... disponibilissimo a lavorare con chiunque fra i ninja di Kiri e della Zanna, poi con Endo abbiamo più o meno già collaborato una volta., concluse con tono cordiale.
    Autoconservazione, sì, ci crediamo: tu vuoi solo ammazzare qualche Hayate!
    E l'Illusionista qui, non dimentichiamoci che anche Akira Gen sarebbe meglio se finisse in fondo alla Grotta.
    Fenici Immortali, perché devono sempre ragionare come dei sociopatici?
    Perché siamo dei sociopatici, Pennuto! AHAHAHAHAH!!! Tutti e tre noi!
    Non mi sento a pieno di dargli torto, fratello.
     
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    La Fonte della Vita Eterna


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    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Lo strano tizio si rivelò essere una ragazza, non una semplice ragazza ma una kunoich di Kiri, del clan Terumi. - Cosa faceva lì e perché? e soprattutto cosa era la tregua dell'abete? - Erano finiti in un lungo sconosciuto senza nessuna informazione ed ora pure in chissà quale inghippo.
    Fudoh decise di non girare intorno al problema e spiegò la situazione:

    Io sono Kitori, genin della nebbia. Cerchiamo Akira Hozuki della squadra speciale...

    aggiunse il biondo, forse non era l'idea migliore ma in fondo non avevano molte alternative valide.
    Comunque il Kuro avrebbe seguito il rosso e le indicazioni (ordini) delle guardie. Seguendo il percorso indicato trovano un altro tipo in tuta, certamente non indossava quella divisa con la stessa "eleganza" della Terumi ma non era il caso di soffermarsi su quelle cose. Doveva trattarsi di Satoshi?
    Fatto sta che il Kenkichi decise di lasciare a Fudoh l'iniziativa sul fronte comunicativo visto che aveva una buona parlantina e anche perché il buon Kuro non gradiva molto le chiacchiere e nemmeno eccelleva in quell'ambito.
    Il silenzioso (anch'esso) guardiano li condusse in una stanzetta (cella) con una stufa e gli diede qualcosa da sgranocchiare. Kitori approfittò subito della stufa per scaldarsi e asciugarsi ovviamente non perdendo d'occhio e soprattutto d'orecchio gli altri 2. Non toccò le gallette, almeno non prima di vedere se Fudoh la avesse mangiate senza avere sorprese. Il genin biondo cominciava a diventare meno ingenuo e più diffidente. Ma nel frattempo si chiedeva che fine aveva fatto l'altro membro del gruppo...



    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 525
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 450
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Kunai × 7
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Bolas × 1

    Note
    Equipaggiamento debilitante -2 tacche Concentrazione;
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Fuori dalla Fattoria

    E' più una questione di filosofia di vita. Tutti gli Hayate hanno lo stesso obbiettivo, quindi siamo tutti Hayate. Replicò senza troppe remore di coscienza. E non so niente di esperti di Fuuinjutsu, so solo che c'è l'arma e che bisogna trovarla e distruggerla. Pangu la nascose non sapendo come fare a distruggerla ma la Speranza di Hayate, che ci guida in questa missione, ha trovato un modo dopo diversi esperimenti. Come avremo la posizione dell'Arma vedremo come fare per distruggerla, ma prima bisogna essere certi che sia qui. A quanto sembrava anche lui non aveva idea di quale fosse il metodo: il suo basso rango implicava solo una minima compartecipazione delle informazioni. Siamo arrivati ieri. Rispose alla Hyuga. Non siamo molti, principalmente perchè i gruppi numerosi attirano l'attenzione...della Tregua. Kiri si è alleata con la Zanna per restare in questo luogo, in segreto rispetto all'Accademia. Perchè quest'isola ha una particolarità: fintanto che si sta qui non si può morire. Ed ecco fuori dal cappello il più grosso coniglio della situazione. E cercano da sempre di fermare le nostre indagini e azioni al riguardo.

    Poi su Kato/Kinko. Siamo alleati, non serve alcuno scambio. Vi abbiamo contattato perchè le Armi sono un pericolo per tutti e distruggerle rientra nei nostri scopi. Spiegò. Comunque che io sappia la mia organizzazione non ha perso alcun membro. Solo una di alto rango ha perso i contatti per un pò, ma poi è riapparsa. la buttò là semplicemente, lasciando che fosse Kato a fare le sue considerazioni. Di certo sembrava molto sincero e ingenuo, per essere un Hayate.


    Il Team Sanjuro

    Akira? La ragazza sembrò presa in contropiede da quella faccenda, ma collimava con gli ospiti che erano presenti sull'isola. In che senso lo state cercando? Mi sembra impossibile che Kiri non sappia dove si trova, visto che ha accompagnato il suo Mizukage in visita all'Abete! la loro storia non era per nulla convincente, pur essendo veritiera, ma avrebbe solo attirato sospetti e ostilità. Vennero scortati da Satoshi fino al capanno nel Paese, anche se questi avrebbe risposto alle domande con poco più che monosillabi. Non sono di Kiri. E non vi interessa sapere della Tregua. Dopo averli fatti "accomodare" avrebbe detto loro: Siamo in comunicazione con Akira e col Mizukage. Vedremo subito se siete effettivamente ninja di Kiri e cosa intendono fare con voi.

    Intanto Youshi era ancora occultato vicino alla torre della Terumi, e se per caso si fosse fatto avanti di certo non avrebbe fatto un'ottima impressione, a meno di esporre tutto candidamente e chiedere scusa per essersi occultato. Quello che tuttavia non poteva immaginarsi era che, qualora fosse rimasto occultato, avrebbe improvvisamente sentito una voce che lo chiamava. Benvenuto, amico silenzioso. Io sono Hayate. Se desideri puoi incontrarmi, allontanati verso ovest per qualche chilometro fino a entrare nella foresta. Mi troverai là, se vorrai parlarmi. La tua presenza qui mi incuriosisce.

    La strada non avrebbe avuto ostacoli di sorta nè ci sarebbero state bestie feroci o altri pericoli, ma valeva davvero la pena di andare? Nel mezzo della foresta, avrebbe trovato qualcuno a sbarrargli il passo: uno strano individuo

    con un cappello discutibile che lo aspettava con le mani in tasca, sia che fosse stato da solo o in gruppo. Era notte fonda ma pareva in grado di vederlo senza il minimo problema. Io sono Hayate. E tu hai qualcosa di familiare. Non sei qui su nostra chiamata, ma potresti tornare utile.
    Il Team Shin

    Hayate comunica con l'accademia? Il lupo azzurro sembrava sinceramente stupito, quasi oltraggiato da quella rivelazione mentre l'altro alzava il muso ululando brevemente. Jins è stato informato. E con lui tutta la Tregua. Seguitemi senza opporre resistenza. Avrebbe fatto strada mentre il suo compagno si sarebbe posto in coda al gruppetto, senza fiatare ma continuando a ringhiare di tanto in tanto. L'aria pungente della notte (con le ricerche si era fatta ormai l'una) accompagnava i loro passi nel pantano che restava dopo l'acquazzone.

    Li avrebbe portati vicino alla torre di osservazione, dove alla luce di alcune lampade ad olio una persona

    dai capelli biondi attendeva con le braccia conserte e un certo cipiglio arrogante che non faceva piacere incontrare. Sulla torre sembrava esserci un guardiano in tuta, come in precedenza. Nijutsuki ha trovato dei piccoli infiltrati di Konoha, quindi. Io sono il Lupo d'Oro, Jins Kaguya...e voi avete detto la parola Hayate, che da queste parti non è per nulla gradita. Nijutsuki, o Doppia Luna, era il lupo dal pelo blu che si spostò accanto al suo evocatore, sulla cui schiena spiccava un tridente pallido, come se fosse fatto d'ossa. E mi stupisce che proprio oggi dei ninja di Konoha arrivino su quest'isola. Sono abbastanza convinto che il mio vecchio amico Nara non ne sappia nulla. Parlava del Mizukage, ma questo come potevano saperlo i prigionieri? E ci sono Hayate in gran numero, quindi mi chiedo se non sia tutto un piano elaborato e non mi convenga uccidervi qui e ora. In un secondo ebbe l'arma in mano. Anzi...meglio portarsi avanti!

    E scattò rapidamente contro Shin, cercando di trapassargli il torace da parte a parte, spaccandogli il cuore [Azione 1]Statistiche: Tridente con Potenza 40, Portata 2,5 metri, Forza Viola+2 tacche e Velocità Viola+4 tacche, Precisione Viola+2 tacche. Non avrebbe dato seguito all'attacco, comunque andasse, quasi come se quello fosse un colpo di avvertimento o servisse a soppesare le capacità dell'avversario. Intanto il lupo grigio cercava di aggredire Saru alle spalle, cercando di atterrarla [Azione 1]Statistiche: Balzo (AdR) con potenza 15 e Intralcio Medio (atterramento), Forza Rossa e Velocità Rossa, Furtività 3 e conficcarle le zanne nel collo [Azione 2]Statistiche: Morso (AdR) con potenza 30, Forza e Velocità Rossa.
    Il Team Shunsui

    Cho non ebbe problemi a muoversi sotto il palazzo quel che serviva per raggiungere la zona dove si stavano svolgendo le discussioni. In realtà l'edificio aveva ampi sotterranei quindi non si trovava proprio sotto il gruppo ma leggermente più lontano, e potè udire solo parte della conversazione. Da quel poco che percepiva, sentì per certo che era in corso un incontro da il Mizukage e la Zanna, e che parlavano di una Tregua e di Hayate, ma si trattava di parole sparse, poco utili a formare un discorso complessivo...eccetto il sentir parlare di un'Arma di Iwa che era da quelle parti e del fatto che c'erano degli intrusi sull'isola non potè cogliere molto altro. Restava da decidere cosa fare.
    Il Team Mizukage

    La comunciazione di due ninja di Kiri trovati al Porto nord dalla più giovane delle sorelle Terumi fu fonte di grande turbamento per i membri della Tregua, mentre Feng Gu e Akira si proponevano per due diversi gruppi di indagine. Aquanto sembrava cercavano Akira per conto di Kiri, ma senza ulteriori informazioni. Satoshi Kujo (era stato solo un clone a tenere a bada Kitori e Fudoh) chiedeva lumi, mentre la parte della Zanna sembrava irritata da quel numero eccessivo di kiriani non autorizzati, ma la Muuga mantenne una calma serafica. E' plausibile che sia successo qualcosa a Kiri. Prego, non intendo mettervi pressione. Aggiunse facendo cenno con la mano, ma era chiaro che quella gentilezza era un punto a suo favore a fronte di quella che pareva una scorrettezza.

    In ogni caso ci sono sette gruppi di rovine sull'isola. Avrebbe spiegato Kymuji una volta risolta l'incresciosa situazione, aprendo una mappa davanti al gruppo. Tre a ovest e tre a est, le più vicine sono sulla spiaggia, e là c'è il simbolo del Wu, insieme a quelle sulla zona sabbiosa a sud-est, quelle vicino al Paese nella foresta e sulla montagna ad est. Nelle altre tre non abbiamo trovato simboli nè nulla di riconoscibile. Per quanto riguarda le età, le rovine a ovest dell'isola sono le più antiche mentre le altre più recenti. Il rituale che collega noi della Tregua è più potente e profondo di un semplice simbolo di comunicazione mentale, ci vorrebbero ore, ma possiamo usare uno di quelli, ho doti da Sensitivo. E salvo opposizioni avrebbe sfruttato la tecnica, mentre i gruppi sceglievano dove dirigersi.






     
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    Il viaggio di Yato

    Il giovane Senju sembrava aver catturato l'attenzione dei suoi ben più giovani compagni di prigionia, dicendo che già una volta era stato catturato da dei pirati.
    Davvero sei stato già catturato una volta dai pirati? Allora ci salverai tu!, esclamò tutto gioioso Jijo, ma Mirza lo quietò con un cenno della mano, per poi rispondere alla domanda di Yato sulle sacche con le armi: No, non avevi armi con te, forse te le avevano tolte prima di portarti qui sotto, Yaboku., quindi dopo aver riflettuto un pò sui loro rapitori, continuò con le descrizioni che poteva offrire.
    Sono in due, ma immagino non siano tutti, qualche volta hanno lasciato la botola aperta e credo di aver sentito delle voci provenire da sopra.
    Uno è un pò panzuto e basso, l'altro è piuttosto anonimo, longilineo... non hanno proprio dei volti svegli, ma non credo siano armati, hanno comunque i mezzi per tenerci sotto controllo se proviamo a ribellarci, ne sono sicura, ho cercato di evitare agli altri qualsiasi pazzia, per non rischiare le nostre vite. Qualcuno dovrà pur accorgersi della scomparsa di tutti noi, non ho ragione?
    , chiese con timore Mirza, Il più basso dei due sembra un pò zoppo e ci guarda sempre con un brutto ghigno, l'altro, quello longilineo, è più distratto, o almeno sembra distratto, entra sempre per prendere il secchio, ma si muove come se non temesse minimamente nessuno di noi., osservò ancora la ragazzina.

    Nessuno degli altri bambini ebbe niente da ridire del piano di Yato e così passarono il resto del tempo a parlare, cosa che permise al giovane Senju di scoprire che i più intelligenti lì in mezzo sembravano essere Mirza ed il ragazzino chiamato Tero, per quanto quest'ultimo fosse parecchio spaventato e timido, mentre la ragazzina dai capelli rossi di O'Uzu aveva una mente quasi tattica in alcune sue affermazioni (o almeno così probabilmente avrebbe potuto ipotizzare Yato).
    Degli altri, d'interessante c'era Sore, membro di un clan kiriano, come aveva lui stesso detto, che, a suo dire, conosceva già qualche tecnica base delle arti ninja, come l'Henge ed il Bushin... probabilmente, dato il suo clan, era già paragonabile ad uno studente inesperto.

    Quando i due carcerieri arrivarono, ore, molte ore (il tramortare e sorgere del sole, per un occhio attento, sarebbe stato visibile dallo scafo), dopo, Yato poté finalmente vederli.
    Uno basso e tozzo e l'altro longilineo.
    Il primo rimase sulla porta, ghignante e studiandoli tutti, concentrando un pò di più lo sguardo su Yato, mentre quello alto aprì la cella, Buongiorno, bambini..., disse, entrando sicuro e spavaldo, per andare a recuperare il secchio, che avrebbe sollevato tranquillamente, per poi uscire e prenderne un altro, in un angolo dietro la scala che dava al piano superiore.
    Alla domanda di Yato, entrambi i carcerieri si fermarono a guardarlo e si guardarono fra loro, poi fu sempre lo spilungone a parlare: Se sei solo un mozzo curioso, ragazzino, allora continuerai a fare quel lavoro, certo, speravamo in qualcosa di più quando ti abbiamo raccolto nella burrasca, un bel riscatto... specie considerando che avevi delle armi da ninja con te, ma vabbé.
    Mettiti comodo, ancora ci vorrà tempo prima che scendiate dalla nave.
    , rise divertito lo spilungone, uscendo dalla cella e chiudendola, per poi andare via assieme al silenzioso uomo tozzo, che, in effetti, si muoveva in modo un pò innaturale, sembrava decisamente zoppo alla gamba destra.
    C'era però qualcosa di strano nel tipo tozzo, le abilità investigative del Senju forse non avrebbero saputo definirlo, ma era rimasto immobile, con un ghigno sempre simile sul viso, apparentemente incurante di tutto, tranne che del giovane di Konoha, non aveva mai emesso un suono o un rumore, neppure mentre zoppicava verso la scala.

    L'ultima cosa che, però, il Senju avrebbe sentito, prima che la botola si chiudesse dopo che i due se ne furono andati (per primo il nanetto zoppo, poi lo spilungone) fu una voce diversa da quella dello spilungone che diceva: Roh, ti sei sbrigato con i mocciosi? Forza, ci serve una mano con le vele!

    Chissà come Yato avrebbe usato queste informazioni per il suo successivo piano.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il MezzHokage

    Ma se è la stessa cosa che hai fatto tu?! Sbuffò irritata dall'essere ripresa per aver manifestato le sue doti. E non puoi avere interesse per la Tregua perchè è un segreto! E non mi hai nemmeno detto il tuo nome o cosa sei davvero. Mercante del sapere un corno! E gli fece una linguaccia, in effetti il bluff del Kage era troppo vago per essere efficace. Sei un ninja e non mi hai detto di dove, perchè mai dovrei fidarmi?

    Quando lui sottolineò la sua inesperienza lei gonfiò ancora di più le guancie. Scassinare porte è parte del mio addestramento! Ma devo imparare a farlo senza chakra. E non degnò nemmeno di uno sguardo quella cartina, non bevendosi la storia del mercante di sapere...come poteva essere giunto all'Abete incuriosito dalla Tregua se questa era un segreto? Doveva inventarsi una storia decente che supportasse il suo racconto.

    Se non altro la ragazzina non pareva interessata a chiamare aiuto nè pensava di essere in pericolo. Era solo sospettosa, ma la fiducia che nutriva nella sua Sensei era assoluta e probabilmente se ne avvolgeva quasi fosse uno scudo impenetrabile. Io devo unirmi alla Tregua per custodire i segreti di questo posto, scoprirli non mi interessa! E tu sei solo un ficcanaso, da dove vieni? Non approfondì nemmeno il discorso sul fatto che lui non potesse ucciderla, ma senza confermare nè negare la cosa...nè specificare che era l'isola il problema, più che qualche abilità nascosta.
     
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    Akira trovato!


    Ma i problemi restano



    Quando la kiriana mi disse che Akira era lì, un sorriso mi si stampò sul viso: lo avevamo trovato!
    Poi aggiunse una nota sul fatto che fosse lì con il Mizukage ed io feci spallucce: Terumi-san, io non ho mai visto in vita mia né questo Akira, né il Mizukage...però ho avuto più volte il piacere di incontrare Sanjuro-sama il Consigliere di Kiri, non so se tu hai mai avuto il medesimo piacere. e nel frattempo battei due volte il pollice contro le tempie, tirando fuori la lingua: dire che lo Sciamano era molto "sciamanico" sarebbe stato riduttivo rispetto a quel gesto, pensai.
    Sanjuro-sama non mi ha specificato dov'era Akira, mi ha indicato la zona e dove cercarlo... io nemmeno sapevo che c'era quest'isola qui, figurati che ci avrei trovato questa guardia del corpo del Mizukage!
    Faccio il ninja, il medico ed a tempo perso il pasticciere, non darmi troppo credito, magari Sanjuro-sama voleva solo fare uno scherzo a me ed a Kitori qui.
    , era un'ipotesi, ma un pò ne dubitavo, piuttosto poteva aver preso un abbaglio dei suoi.

    La kunoichi, comunque, non ci diede tanto tempo per spiegarci e ci mandò con quel Satoshi, così cordiale com'era, che mi rispose persino in modo buffo, sapete?
    Non era un ninja di Kiri, ma lavorava per questa "Tregua", Quindi anche quest'isola ha i suoi ninja? Tu sei un ninja dell'Abete, Satoshi-san?, chiesi incuriosito, prima che l'altro ci dicesse dell'aver avvisato Mizukage ed Akira.
    Buono a sapersi, così consegnamo questo messaggio ad Akira-san e solo a lui e poi ce ne andiamo, giusto, Kitori-san?, chiesi allo spadaccino Kenkichi, prima di andare a sdraiarmi sulla mia casacca vicino al fuoco.
    Se non c'era niente da fare, tanto vale riposarsi.
    Avevo solo un dubbio: dove cavolo era finito il Tokugawa?
     
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    La Fonte della Vita Eterna


    VII


    Quella si che era una cosa strana.
    Eh? cercano me? Chiesi, stupefatto dalle notizie che stavano giungendo dal porto della Città. E chi sono questi adesso? Domandai ai membri della Tregua, dopo che questi mi ebbero spiegato del loro profondo rituale che li legava costantamente. Fudoh e Kitori? Si, sono dei genin del Villaggio, o almeno i nomi corrispondono. Ma non capisco come facciano a sapere che sono qui, siamo partiti in incognito da Kiri. Come potete immaginare dovevamo essere un gruppo ristretto e non volevamo assolutamente portare alla conoscenza di tutti l'esistenza di questa isola. Feci spallucce. Va bè, teneteli buoni per un po', appena ci organizziamo e decidiamo come agire ci accerteremo della loro identità. Visto che ormai son qui, vedremo di sfruttarli per qualcosa di utile. Giusto Capo? Chiesi ad Itai.
    Se veramente c'era una folta presenza di Hayate sull'isola, qualche braccio armato in più, per quanto inesperto, non avrebbe fatto male.
    Quindi sette complessi di rovine... Uhm... Guardai la mappa di fronte a me, mentre lo Shinretsu di nome Kimuji continuava ad illustrarmi le caratteristiche dell'isola. Allora, io opterei per questo complesso. Indicai le rovine segnate sull'altopiano ad est, appena sotto le montagne, che sembrava svettare sul resto del territorio. Se proprio dobbiamo capirci qualcosa o recuperare qualche indizio, direi che è meglio partire dalle rovine "più giovani"... E su questo, a quanto mi dite, troveremo anche il simbolo del Wu. Aggiungo, tra le altre cose, che data la conformazione fisica del territorio potrebbe annidare anche qualcuno di Hayate... Insomma... Terreno rialzato con buona visuale sul territorio, non abitato, protetto a nord dalle montagne... Mi pare un ottimo posto dove posizionarmi, se sapessi di non essere gradito dagli autoctoni, no? Presi fiato, incrociando le bracia al petto. In alternativa direi che anche questo fitto bosco ad ovest possa essere un buon nascondiglio... Questo per chi andrà a caccia di aspiranti immortali. Feci un occhiolino al mio compagno mercenario Kaguya.
    z6ooNnk
    A questo punto non ci rimane che decidere i team... Guardai i presenti, e non resistetti alla tentazione. Diciamo che siamo 3 diverse fazioni... Nebbia, Zanna e Tregua, che sono un po' i garanti della neutralità in questo posto... E, sempre per il destino, qui le 2 fazioni sono presenti con 3 membri... Itai, che ne dici di fare 3 team da 4 membri: Kiri, Zanna, 2 ninja della Tregua, di cui 1 della Nebbia e 1 della Zanna. Guardai i presenti, soffermandomi per ultimo sul capo delegazione della Zanna. Muga-... San. Aggiunsi, sforzandomi di essere composto e formale. Lei che ne pensa? Aspettai che la leader della Zanna prima di continuare. Kisuji, che ne dici? Vieni con me? E tu Satoshi? Visto che sei un sensitivo potrebbe essere una buona idea, d'altronde ci spingiamo un po' più lontani degli altri gruppi... Sarà divertente, su! Tenni la ciliegina sulla torta per ultima. Akira-gen, giusto? Il tuo compagno Bara è amico del mio compagno Kaguya, e non sarebbe carino dividere i nostri due capi, non trovi? Sorriso smagliante.
    Il primo team è fatto! Decisi, praticamente in autonomia.
    Ovviamente glissai dall'accennare al mio omonimo della Zanna che, solo qualche mese prima, mi ero scontrato con il suo amico e capo team, il Sanga: Kazuhiro Kuei...
    E non introdussi neanche il discorso che, nello stesso giorno, avevo preso parte all'uccisione dell'allievo del Sanga e suo compagno, Genjo Enma...
    O del fatto che avevo una voglia frenetica di combattere con lui all'ultima lama...

    Insomma, era una pessima idea essere vicini, lontani da occhi indiscreti.

    Ma, alla fine, erano tutte notizie assolutamente irrilevanti per la buona riuscita della missione.
    Sempre, ovviamente, per Akira Hozuki.
    Pronti? Bene, partenza!

    [Abilità]Riflessi +2 in caso di agguati o imboscate.
     
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    La Gilda


    - IV -




    L’affascinante fattorino si stupì nuovamente.

    È questo a renderla interessante, se ne sa poco!
    Scusa, non ti sei sentita mentre parlavi?
    Tu stessa mi hai accennato della tregua senza volerlo!
    È un segreto, certo, ma a qualcuno qualche dettaglio sfugge sempre, ma sono davvero pochi, io sono qui per questa ragione come ti ho detto.
    Se pure io non avessi saputo nulla…


    Si guardò intorno.

    Tu sei della Zanna per tua stessa ammissione, e siamo in territorio di Kiri, e se qui c’è una tregua non può che essere tra chi dovrebbe essere il padrone di questo luogo e qualcuno che ha interesse ad esso per qualche ragione, magari per la posizione strategica.
    Il nome l’ho onestamente dimenticato, mi sono lasciato trasportare, chiedo venia.


    Mentre tendeva la mano per presentarsi riprese a parlare.

    Akira Sato.
    Non ho una dimora, il mio lavoro è incompatibile con l’accademia.
    La nostra missione, quella della gilda di cui faccio parte è cercare informazioni, e spesso i ninja le nascondono, ma non siamo tanti e nasconderci è semplice, soprattutto se non siamo dentro i villaggi accademici.
    Vengo dal paese delle terme, dove risiede la Gilda dei Mercanti del Sapere, ma non sono originario di li.
    E poi non ci facciamo notare, non uccidiamo o siamo violenti, rubiamo e scriviamo pagine di libri… e basta.
    Certo, dobbiamo pur vivere e lo facciamo vendendo ciò che conosciamo, ma non facciamo del male a nessuno, la storia, il passato non sono pericolosi.


    Certo, Akira la faceva semplice, ma era normale che tirasse l’acqua al suo mulino, proprio come avrebbe fatto uno della sua professione, ma le informazioni, la storia non erano esattamente roba da poco.

    Capisco che tu mi veda come un pericolo, ma mi hai appena detto di volerti allenare per proteggere qualcosa che neanche sai cosa è.
    Non penso che la tua sensei ti abbia addestrato così male.


    Se quella avesse mostrato ancora resistenza Akira si sarebbe spazientito.

    Sai perché il tuo addestramento sarà del tutto inutile?
    Ti manca la capacità di ragionare autonomamente.
    Avrai sempre una forcina in mano perché così hai visto fare, non ti informerai mai a sufficienza per sapere che è del tutto inutile perché si flette e non puoi ruotarla senza che si pieghi o addirittura si spezzi, e passerai ore ed ore a cercare di abbassare nel giusto modo tutti i tamburi mentre basterebbe limarli, o avere uno strumento più rigido o… chissà quante altre soluzioni.
    Non è un addestramento, è la prova che non sei in grado di comprendere quanto fallisci, forse è proprio per farti capire questo che la tua sensei ti ha mandato qui.
    Ma...
    Tu ti fermerai qui, davanti ad una stupida serratura.
    Che gloriosa storia, quella della porta in grado di fermare una kunoichi leggendaria.


    E così dicendo l’avrebbe piantata in asso se non fosse stato in grado di smuoverla, dirigendosi per conto suo alle rovine, valutando se e come nascondersi in caso Taeko non l’avesse scortato.
     
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  14. Youshi
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    Incontri imprevisti


    III

    La guardia, vedetta attenta che controllava l'arrivo dei mari, non sembrò notare la mia presenza ed io ne approfittai, il più silenziosamente possibile, per allontanarmi ma, allo stesso tempo, stando attento a cosa si stessero dicendo pronto ad intervenire nel caso la situazione lo avesse richiesto. Così non fu, la pioggia battente che ormai inzuppava il mantello, copriva in parte le voci dei miei compagni che, raggiunti da un misterioso ninja forse grazie all'uso di un teletrasporto, li accompagnò verso il villaggio.
    Ero lì in attesa che si distanziassero abbastanza da poterli seguire quando una voce ruppe i miei pensieri, accapponai la pelle e rapidamente mi guardai attorno cercando di capire chi mi avesse individuato e quali fossero le sue intenzioni. Subito si presentò come Hayate, sbattei le palpebre perplesso: sapevo che si trattava di un'organizzazione criminale o, quanto meno, che si era trovata in più occasioni avversa all'accademia. Ma non sembrò minacciarmi, anzi, si disse incuriosito dalla mia presenza in quel luogo, certo non poteva immaginare che fosse stato Sanjuro-sama grazie ad un incredibile, quanto improbabile, rito sciamanico ad indicarci la via. Mi si stava presentando un bivio, dovevo scegliere in fretta e farlo bene: da una parte il mio team veniva scortato all'interno del paese e, malgrado la situazione sembrasse pacifica, c'era una vaga aura di costrizione nella loro andatura; dall'altra un membro - se non proprio lui, Hayate? No, no non poteva essere possibile - di un'organizzazione che non si faceva problemi ad opporsi all'accademia per raggiungere l'immortalità. Poteva essere un buon appiglio per iniziare la mia ricerca d'informazioni su quell'isola e, cosa più importante, di dove si trovasse Akira-sama.
    Dammi il tempo di capire dove portino il mio team dissi a denti stretti sperando che fosse presente o che avesse potuto sentirmi.
    Quindi, non indugiando ulteriormente ma non scordandomi di dover agire con la massima sicurezza, seguii il gruppetto composto dai miei due compagni e l'altro ninja. Sarei rimasto ad una distanza abbastanza elevata per assicurarmi che, con dei sensi normali, non potessero notarmi e, qualora si fossero mostrate altre persone per la via, mi sarei o fermato e atteso il momento migliore per proseguire. La pioggia che cadeva inesorabile aveva reso il terreno fangoso per questo motivo mi assicurai di lasciare meno tracce possibili sul terreno, camminando sull'erba non molto alta o approfittando di marciapiedi o tratti lastricati della via. Ad un certo punto li vidi entrare in una baracca, senza finestre e con un'unica porta, la situazione non mi piaceva e avrei voluti tirarli fuori di lì ma, se di loro spontanea volontà avevano deciso di farsi chiudere in quel luogo, forse era perché mi ero perso qualcosa del loro discorso ed io non avevo abbastanza nozioni per agire in un senso o nell'altro.
    Il paese distanziava due kilometri dalla spiaggia, avrei dovuto muovermi per poter raggiungere quel tipo misterioso: dividermi dal team sembrava essere un errore elementare ma mi trovavo in quella situazione e, l'unica cosa che potessi fare, era cercare di capire in che casino ci fossimo infilati e, a quel punto, prodigarmi per liberarli o raggiungerli.
    Camminai a ritroso, facendo sempre attenzione all'interno del villaggio delle tracce che avrei potuto lasciare, per poi - una volta uscito di un paio di centinaia di metri dal villaggio - iniziare a correre verso Nord Ovest, nella direzione indicatami.
    Non mi si presentarono ostacoli sulla via, tutto andò liscio come l'olio e, in tutto questo, la pioggia non sembrava dare segni di smettere. Poi sulla via una figura misteriosa mi bloccò la strada, riconobbi subito la sua voce ed io lasciai disperdere il chakra tornando visibile al mondo che mi circondava.
    Il mio sguardo si posò sulla figura scura, l'unico particolare che potei notare era un grosso cappello mentre il resto era celato dall'oscurità. Mi avvicinai camminando lentamente, il mio sguardo non si mosse dal suo cercando di scrutare o vedere per un attimo il suo viso e poi mi fermai a due metri da lui. Ero rimasto in silenzio sebbene lui avesse già spezzato il ghiaccio, le sue parole dette con tanta leggerezza non nascondeva l'infinita di inganni che potevano portare, dovevo misurare le mie parole con accuratezza.
    Questo buio non mi permette di vedere i tuoi lineamenti, Hayate. Ma sicuramente mi ricorderei di un berretto come quello, cos'ho di familiare ai tuoi occhi? schiusi leggermente le labbra in un piccolo sorriso Io sono Youshi Tokugawa, ninja e genin del villaggio della nebbia, sono qui per una missione. passai rapidamente la lingua sui denti prima di proseguire, non potevo espormi senza assicurarmi qualcosa quindi continuai Che io ti possa tornare utile però ho qualche dubbio. O meglio, non senza una reciproca utilità deglutii infastidito pensando a quanto dovessi essere attento alle parole che pronunciavo Ma, ovviamente, se i tuoi intenti dovessero essere dannosi per Kiri, l'Accademia o a mio danno... Beh non avremmo altro di cui parlare e, se non ti dovessi fidare di queste mie parole, sappi che non esiterei a infilzarmi questa lama nello stomaco piuttosto che "esserti utile" La mia mano avrebbe stretto l'elsa del coltello da sotto il mantello, sarei stato anche disposto a piantarmelo nello stomaco piuttosto che rientrare in qualche piano malato, o contro kiri, di quel tipo strano.
    Quindi avrei atteso le sue risposte, prima di tutto volevo capire perché avesse l'impressione di avermi già visto, in secondo luogo per cosa e come sarei potuto risultargli utile e terzo se a sua volta fosse stato disposto a collaborare con un ninja di Kiri per Kiri. Chiariti questi tre punti e, in caso, ascoltate le sue parole sarei stato pronto a domandargli in che diavolo di posto fossimo finiti, da chi fosse gestito e cosa stesse accadendo.


     
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    Secondo Team


    Isola segrata nemmeno per sbaglio



    Altri kiriani? Che diavolo ha fatto Itai?
    Fratello, non darei la colpa al tuo successore, cercano lo spadaccino qui...
    E non è nemmeno Kensei, i nomi sono Fudoh e Kitori?

    Quando la notizia di due ulteriori kiriani presenti sull'isola raggiunse il gruppo, Akira Hozuki prontamente suggerì che se ne occupasse Itai ed il Risorto fu pronto a dare la sua conferma: Sì, direi che il Kyuudaime-sama sia il più adatto a scegliere cosa fare in tal senso., in fondo a "Tetsuo" interessava solo della setta di Hayate.
    E di una possibile morte violenta per Akira Gen...
    Fu Akira a suggerire come dividere le squadre, dopo che fu esplicitato dove erano posizionate le diverse rovine sull'isola, il ché incuriosiva non poco il Kaguya, Mi trovi abbastanza concorde con il tuo piano, Akira-san e se, Muuga-sama, lei è d'accordo, direi che sì, io potrei andare assieme ad Endo-san e due membri della Tregua verso la zona ad ovest., suggerii.
    Io però volevo incontrare Kisugy!
    Non puoi dirlo, fratello, suvvia!

    SE fosse arrivata notizia del ritrovamento di due accademici che parlavano di Hayate da parte di Jins: il Risorto avrebbe subito alzato lo sguardo, Direi che come fazione neutrale, e molto interessata alla setta di quel lurido Tamasizu, potrei raggiungerei io l'altro Kaguya, assieme ad Endo ed ad un membro della Tregua proveniente dalla Zanna, non so, la giovane Chikuma, o il ninja del clan Ho, chi dei due è disponibile a partire anche subito per raggiungere questi sospetti., avrebbe proposto decisamente incuriosito da questo inatteso sviluppo.

    Altrimenti, guardandosi attorno, il Risorto avrebbe suggerito: Assieme a me ed Endo-san, possono unirsi, se sono disponibili, la maggiore delle due Terumi ed il ninja del clan Ho, conosco ambo i clan ed immagino che la prima sia più abile per le lunghe distanze ed il secondo nel corpo a corpo, io me la cavo discretamente in ambo i campi, con Endo-san per le percezioni, faremmo un discreto gruppo., propose.

    Quindi proponi l'unico che conosci della Zanna solo come te stesso, più gente di cui non ti fidi?
    Fratello, farei notare che non ci fidiamo nemmeno di Endo, appena appena ci fidiamo di Itai e dello spadaccino, anzi, nemmeno perché i loro obiettivi sono diversi dal nostro.
    Il nostro obiettivo è sempre uno: la Vendetta!
    Era già qualche secondo che non lo rimarcavi, ossicino! AHAHAHAHAHAHAH!!!!
     
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