[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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    La Fonte della Vita Eterna


    Quarto post


    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Sentendo dalla Terumi che Akira e perfino Itai erano su quell'isola il Kuro sorrise, almeno erano sulla giusta strada ma se anche il mizukage era lì la situazione in quel posto era quanto meno delicata.

    Il consigliere Sanjuro è stato piuttosto vago come suo solito. Non ci ha fornito molte informazioni e niente su questa isola.

    aggiunse Kitori pensando che fosse saggio fornire più informazioni possibili per evitare problemi dovuti alla loro presenza.

    Quando Satoshi disse di essere in contatto con Itai, il biondo tranquillamente chiese:

    Scusi Satoshi può riferire un messaggio al mizukage?

    Se la risposta fosse stata affermativa:

    Grazie Satoshi. Bhe Sensei Itai sono io il allievo di spada Kitori Kuro Kenkichi, sono con il genin ci ha mandato Sanjuro a cercare Akira e ovviamente non ci ha spiegato nulla. Saluto lei e la cara Yogan.

    senza dubbio il mizukage lo avrebbe riconosciuto anche perché praticamente nessuno fuori Kiri poteva sapere che il Kenkichi era stato allievo del Nara.
    Se la risposta fosse stata negativa:

    Ok, grazie comunque.


    In caso avrebbe risposto a Fudoh:

    Si certo. Qui piove troppo per i miei gusti. Non provi le gallette? E lei Satoshi? Non ha fame? Forza si riscaldi anche lei.

    cercando di essere amichevole e provando a testare il cibo sugli altri presenti.



    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 525
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 450
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Kunai × 7
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Bolas × 1

    Note
    Equipaggiamento debilitante -2 tacche Concentrazione;
     
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    Yato

    Si, e nemmeno troppo distante da qui. Quindi abbiate fiducia! Dovevo conquistarli e diventare il loro leader. Era il modo migliore per non avere ostacoli nella mia fuga. Nella peggiore delle ipotesi li avrei lasciati indietro, ma se ci fosse stata la possibilità di salvarli e usarli poi a mio vantaggio per avvicinarmi al Kage non mi sarei fatto scappare l'occasione. Mirza fortunatamente non era una sprovveduta e mi spiegò rapidamente cosa succedeva ogni volta che gli uomini scendevano là sotto. Non abbiamo armi...almeno non convenzionali. E uno dei due è zoppo. Magari una vecchia ferita che possiamo sfruttare, ma voglio prima vederli di persona almeno una volta.

    Io ho fatto il mozzo su molte navi al servizio dell'Accademia. Qualche marinaio era un ninja ritiratosi e mi hanno insegnato qualche trucco. Uno in particolare, che crea illusioni molto realistiche, soprattutto se imito il legno. Potremo usarlo a nostro vantaggio. Aggiunsi dopo aver appurato le capacità dei presenti: Mirza era sveglia ma non utile alla lotta, mentre Tero era troppo emotivo per essere utile. Sore, invece, il rampollo Kiriano, poteva essere utile in più di un modo ma era meglio non affidarsi troppo alle sue acerbe arti ninja...sempre che non fosse un infiltrato dei pirati da tenere d'occhio.

    Alla comparsa dei due tizi li fissai a lungo, cercando di sembrare patetico, e sembrava che la mia recita fosse andata a segno permettendogli di ottenere informazioni preziose: i pirati cercavano un riscatto (molto meglio che essere usati come materiale per esperimenti) e avevano ancora un tempo abbastanza lungo per la navigazione. Ma...ma la mia famiglia non ha soldi! Quelli però mi ignorarono (anche se il bassottello aveva una fissità dello sguardo parecchio disturbante) e poi se ne andarono, accolti da qualcuno che stava esattamente al piano di sopra. Roh... Sibilai. Chi dei due sarà Roh? E soprattutto, perchè aveva usato il singolare, e come mai la strana sensazione di zoppia e silenzio da parte del tizio basso, e la sua...bizzarria? Se era zoppo perchè non faceva rumore? Era davvero solo un pirata?

    Parla sempre quello alto? Chiesi ai ragazzi. Quello basso ha mai detto niente? Goffo e tozzo com'è mi sembra assurdo che faccia così poco rumore, come se pesasse molto meno di quanto non vuole darci a bere. Possibile che fosse un Bunshin o qualcosa del genere, messo solo per dare l'illusione che fossero in due e ridurre il rischio di una rivolta? Valeva la pena rischiare? Credo di avere un piano, ragazzi. Sarà pericoloso ma è l'unico che abbiamo. Guardai Mirza e Sore, che sarebbero stati fondamentali. Ve lo dirò quando mancherà un'ora al prossimo cambio del secchio, minuto più o minuto meno. Esisteva la possibilità che Sore fosse una spia e non potevo correre rischi. Ora tiriamo avanti, mangiate e riposate. Avremo bisogno di tutte le forze possibili. E speriamo che vengano di nuovo solo Roh e il suo amico.

    [...]

    Il piano era rischioso, mi obbligava a fidarmi di Sore, ma non avevo altra scelta. Per prima cosa il secchio doveva essere pieno di sporcizia, ma il tempo ci sarebbe venuto incontro da quel punto di vista (e feci la mia parte, cercando di mostrarmi smaliziato come solo un mozzo abituato alle peggiori latrine potrebbe essere), e poi lo avrei dato a Soren. Se vuoi diventare un ninja un pò di puzza non sarà niente di pericoloso. Usa quella tecnica di trasformazione per nascondere il vero secchio, poi mettiamo degli stracci o simili qui...userò quel mio trucco per farli apparire come il secchio. Avrei rinunciato alla maglia che tenevo sotto alla tuta o alla sciarpa se necessario, fortunatamente mi ero vestito pesante, a strati, per affrontare il freddo di quelle acque. Se fosse andato come le precedenti volte, lo spilungone sarebbe entrato e lo zoppo sarebbe rimasto sulla porta, e io dovevo essere tra loro, accovacciato e con l'aria stremata...e la catena con ancora un pò di gioco, messa in modo da obbligare il tizio a passarci sopra o vicino.

    Trasforma la debolezza in forza. Ribalta lo svantaggio in vantaggio. Questo mi ero ripetuto più e più volte, e se le catene mi impedivano un movimento preciso ed erano troppo dure per permettermi di liberarmi, allora le avrei usate per rendere prigionieri altri. Dal palmo sinistro generai un ramo sottile e flessibile come una liana, ma resistente come il più duro legno generabile dal Mokuton, che si sarebbe mosso tra gli anelli della catena fino alla sua massima estensione. Io potevo controllare quel legno come fosse una parte del mio corpo, e questo significava che potevo muovere quella catena liberamente e trasformarla in un'arma! [Tecnica]Uso le Unità necessarie (5 Unità?)

    Appena il tizio alto si fosse inchinato per raccogliere il secchio, questo sarebbe diventato un mucchio di stracci e Sore era stato avvisato di lanciargli il contenuto del secchio in testa. La sorpresa sarebbe stata un'aggiunta utile ma fortunatamente non indispensabile (Sore era inesperto, dovevo tenere in conto possibili errori o paure...o che fosse un traditore) e in quel preciso momento la catena, come animata da vita propria, avrebbe cercato di serrarsi sul suo collo in un anello letale, guidata dalla mia liana. Il tizio ghignante forse sarebbe stato preso di sorpresa, non chiamando subito aiuto...oppure non avrebbe fatto nulla se fosse stato solo un diversivo come pensavo. In ogni caso per buona misura mentre con la catena-liana cercavo di strangolarlo fino a fargli perdere i sensi o ammazzarlo, uno spuntone ligneo sarebbe emerso dalla mia gamba andando oltre le sbarre, basso, e cercando con una curva ampia di arrivargli alle spalle e trapassargli la nuca [Attacco]Mokuton: Potenza 30, distanza 12 metri, Velocità e Forza Blu. Forse sarebbe stato inutile, ma non potevo rischiare!

     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Fonte della vita eterna


    Capitolo Primo


    Atto II
    Solo. †



    Il tetro fragore del suo oscuro ruggito fu la prima cosa che riudii.Dovresti aver capito che non puoi morire. Almeno non così facilmente. Immediatamente dopo le orecchie ripresero a funzionare ed un immenso stridio pervase la mia testa.
    Ricordavo poco di quello che era successo, ricordavo poco molte cose. Diciamo che avevo nitido soltanto il mio ultimo incontro col mizukage: della partenza, di quello che era successo, dei miei compagni non ricordavo niente. Mossi l'unica mano che mi poteva suggerire dove mi trovassi e mi resi conto di essere sdraiato a terra, riverso col volto sulla sabbia. Non mi piace la sabbia. È granulosa, ruvida, irrita la pelle e si infila dappertutto. Gli occhi si aprirono leggermente e l'oscurità e la pioggia che continuava a cadere resero il tutto più semplice. Riuscii ad alzarmi, le gambe funzionavano ancora, così come il braccio. Mi guardai intorno, sembrava non esserci nessuno. Toccai l'elmo, sembrava che anche quello fosse rimasto intatto. Anche il resto del mio equipaggiamento era al suo posto.
    Non avevo ferite sul corpo eppure non ricordavo niente. La cosa peggiore, comunque, era che fossi da solo. Da quel che ricordavo Akira e lo Shogenin di Suna dovevano essere con me ed il Mizukage, quindi anche loro dovevano trovarsi lì. Cercai ovunque su quella spiaggia per vedere se di loro ci fosse l'ombra ma niente: non sembrava esserci neanche segni della loro precedente presenza - cosa che sarebbe stata alquanto strana, dato che sarebbe significato che avevano deciso volontariamente di abbandonarmi lì.
    Abbiamo un problema, a quanto pare. Dissi, con un filo di voce. Sono solo.
    Il vento sembrava voler interrompere quella mia frase. Non sei affatto solo, Ryukishi. disse Koutsu, Non sei mai solo, Kensei. replicò la Yakusoku. L'eredità dei Kenkichi era con me e con essa tutte le anime dei grandi guerrieri che prima di me a lei si erano ricongiunti: inoltre c'era quel Drago, forse ospite indesiderato, che amplificava ogni mio momento di sconforto e rabbia - ogni momento proprio come quello che mi stavo trovando a vivere. Potrei evocare Kyofu e chiedere lui di perlustrare l'area dall'alto. Dissi, portando il pollice alla bocca per morderlo, ma ebbi come una visione: il cielo sopra l'Abete, ora terso, era costellato di trappole. Forse un breve momento di lucidità di quel che era accaduto prima che arrivassi sull'isola? Aspetta ... realizzai in quel momento qualcosa di assurdo. E se fossi qui per via di un combattimento? Se fossi stato scaraventato lontano e non ricordassi qualcosa per via di un jutsu? Se Akira, Zong e Itai fossero ancora impegnati in una qualche serrata lotta? Dovevo fare qualcosa in ogni modo.
    Non posso più stare qui. Dissi, mentre a passi lenti mi incamminavo verso l'unica insenatura che quella spiaggia sembrava avere, senza la minima idea di dove questa mi avrebbe portato ma stando tuttavia sempre estremamente all'erta.





    Sorpresa! :ghu:


    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

     
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    Colui che è

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    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Alla fine dei conti sapevo che poteva andare peggio, ma non vedevo altri modi o possibilità per arrivare sull'isola senza attirarmi gli sguardi delle guardie che, - come affermava quella lettera, - c'erano sull'isola. E se la guarnigione ostacolava le indagini a proposito della famigerata Arma di Iwa, - cosa di cui m'importava abbastanza poco, dato che ero alla ricerca di soldi e conoscenza, - non avevo altre strade per arrivare sull'isola senza scatenare uno scontro. Considerando, poi, che ero solo e senza alcun accompagnamento, mi convinsi soltanto che quella era la cosa giusta da fare prima di partire alla scoperta delle informazioni che desideravo. Fino a quel momento, in ogni caso, non sembrava che in molti avessero prestato le attenzioni verso di me. Forse perché le attenzioni della guarnigione che sostava sull'isola si era attirata le attenzioni di tutti gli altri coloro che erano arrivati sul posto. Il che rappresentava, almeno per me, una buona cosa: potevo andare in giro a indagare quanto bastasse, mentre gli accademici si sarebbero attirati le attenzioni della guarnigione locale. Non che fossi bravo nella furtività, tutt'altro, tuttavia non potevo negare che il muovermi silenzioso e senza alzare troppi polveroni mi avrebbe sicuramente aiutato tantissimo. Per quello, pur percependo un certo senso di raffreddamento negli arti inferiori per via di quell'incursione segreta che aveva fatto nuotando tra le gelate acque del posto, m'incamminai velocemente verso al villaggio. La prima cosa che dovevo fare era eliminare quella fastidiosa sensazione di congelamento agli arti per tornare il prima possibile in piena forma e il villaggio rappresentava una specie di meta ideale per riuscirci. A tutto questo si aggiungeva anche un altro fattore: se c'era un'arma di Iwa nascosta da qualche parte nell'isola, in quel villaggio avrei potuto cercare delle informazioni per trovarla (se poi l'avrei trovata, l'avrei probabilmente rivenduta a Ru Wai oppure a qualcun altro a un prezzo decente: che diavolo dovevo farmene?). Incamminandomi verso il centro urbano, arrivai quando la forte pioggia di prima si stava, ormai, diradando. Ciononostante, vidi perfettamente una vedetta al centro del villaggio e provai a evitarla restando sempre a una distanza di circa 20 metri dalla stessa. Per il resto non dovetti nascondermi più di tanto, per il semplice motivo che le strade erano deserte a quell'ora e non dovevo nascondermi in modo particolare da nessuno.

    Cosa avrei fatto? Se il tutto fosse andato per il verso giusto e nessuno mi avesse notato, - cosa decisamente poco probabile, - avrei provato a fare il giro del piccolo villaggio stando particolarmente attento a ogni possibile rumore o movimento. Avrei evitato d'incontrare le eventuali guardie (solo loro potevano farsi il giro del villaggio a quell'ora) grazie alle mie capacità di percezione aumentata stando sempre a non meno di venti metri dagli stessi. [Abilità]Percezione: 12 di base + Udito Perfetto

    Infine, se il tutto fosse andato per il verso giusto, sarei giusto nella parte sud-est del villaggio, dove avrei trovato un granaio. Per eliminare gli status negativi e trascorrere la notte all'asciutto, avrei provato ad entrare di silenzioso in quel granaio (sempre se non fosse stato sorvegliato in qualche modo) e lì avrei riposato attendendo l'arrivo delle prime luci dell'alba per poter successivamente andare a chiedere agli abitanti di quel posto cosa ne sapevo delle armi di Iwa e dove avrei potuto eliminare qualche ninja d'Iwa per poter prendermi la sua testa.





    Vitalità: 13,5 leggere
    Chakra: 59 bassi
    Chakra temporaneo: ///
    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: Semiparalisi arti

    Attese:

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I – ///
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito: ///
     
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    Y Danone
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    Eternity

    Post Secondo – Naufrago.. di nuovo..



    Riprendere conoscenza non fu affatto piacevole -Buargh.. coff.. coff.. ma che..- avevo riaperto gli occhi e mi ero ritrovato steso con la faccia piantata nella sabbia. Dopo averne sputata almeno un pugno cominciai a ricordare quel che mi era successo -Tsk.. la tempesta ci ha fatto naufragare..- il tornando in mezzo al mare e quelle due figure che danzavano in cielo scatenando probabilmente quell’inferno. Mi misi a sedere per qualche minuto mentre cercavo di fare il punto della situazione -Deve esserci una qualche maledizione su di me.. è la seconda volta che naufrago.. almeno questa volta ho ancora tutti i miei vestiti ed equipaggiamento..- la prima volta non era stato affatto piacevole. Ero stato diviso dalla compagnia del Mastino e del suo cucciolo e da tutto il resto della banda, una situazione davvero spiacevole anche se poteva girare a mio favore. Dopo essermi ripreso mi sarei quindi alzato per dare un’occhiata ai dintorni, ero approdato su di una spiaggia e guardando verso nord mi ero accorto che quasi sicuramente doveva esserci un agglomerato di case. Per il momento sarebbe stato quello il mio obiettivo. Il Mastino era stato chiaro prima della partenza, l’Isola sembrava essere abitata da Immortali qualcosa paragonabile al miele per chiunque appartenesse come me alle file di Hayate. Ero certo di poter trovare facilmente degli alleati, ma dovevo muovermi con circospezione. Hayate non si fidava ancora pienamente del mio operato ed io non ero ancora riuscito a dare al ciccione legnoso le informazioni che andava cercando a riguardo del fantomatico Mercenario delle Fenici. A tempo debito avrei pensato anche a quello, ma per il momento mi sarei concentrato solo ed esclusivamente a cercare più informazioni possibili a riguardo dell'Immortalità garantita da quel luogo mistico. Diventare Immortale era il mio obiettivo ultimo, ma ero piuttosto diffidente del fatto che una cosa tanto preziosa potesse essere ottenuta visitando un'isoletta sperduta in mezzo al mare. Valeva comunque la pena indagare.


    Recuperata la mia roba sparsa per la spiaggia mi sarei così incamminato verso nord cercando di raggiungere con calma le abitazioni che mi era parso di vedere. Non potevo assolutamente lasciarmi sfuggire un’occasione come quella, per me quel luogo poteva essere paragonato come ad un paradiso se tutto fosse stato vero. Non mi restava che mettermi in gioco ed andare a perlustrare la zona per cominciare di nuovo quella strana avventura, speravo solo di riuscirte a trovare presto dei nuovi alleati o quelli di cui avevo perso le tracce.




    CITAZIONE
    Densen
    Vitalità: 12.50
    Vitalità Temporanea: ///
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 40/40
    Recupero Abilità:

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Equipaggiamento consumato: ///

    OT// Grazie a Febh che mi ha dato la possibilità di riprendere la giocata dopo la lunga assenza!!! :riot:
    Non ho letto nulla se non i primi due post per capire che mi sia successo e decidere dove approdare. Nel post dico di vedere un agglomerato di costruzioni di fronte a me quindi diciamo che riprendo conoscenza sulla spiaggia al centro della mappa! W Hayate :sisi:
     
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    Il Fiore Lupo

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    La Fonte della Vita Eterna


    4



    Un’isola dove non è possibile morire? Era difficile credere alla parole di quell’Hayate. Senza dubbio poteve essere difficile morire, ma restare immortali era qualcosa che realisticamente non poteva accadere. Certo ammesso e non concesso che non fosse stato risvegliato un potere talmente immenso da cambiare le leggi della natura. Rimasi in silenzio. Poteva essere e questo spiegava il perché di quell’immensa caccia al tesoro che stava coinvolgendo un così largo dispiegamento di forze. Che anche in questo caso chiave della vicenda fossero le Pergamene di Indra?

    Risposto alla Hyuga l’Hayate si rivolse verso di me lasciandosi a delle risposte che mi lasciarono semplicemente basito. Certo, di facciata non diedi nulla a vedere ma nel profondo… rimasi a dir poco scosso. Hana si poteva considerare un membro di alto rango di Hayate, senza dubbio. E ammettendo le parole di quel tizio vere questo significava che quella vacca era tornata dal mondo dei morti. Ma come era a conti fatti possibile? Questa versione implicava una serie infinita di considerazioni. Gli sposi e i loro compagni avevano giurato di difenderla, così come gli altri impossessati. Difficile, tremendamente difficile, riuscire a farla franca da quei mostruosi Ninja di un tempo passato. Certo, si poteva anche considerare che la volontà di Hana fosse riuscita a prevalere, la sua forza era assolutamente impareggiabile. Ma in ogni caso non si poteva più considerare l’Hana originale. Mi bastò pensare all’effetto delle Grida su Shunsui, pochi minuti e subì notevoli ripercussioni, nel profondo.

    Dovevano essere passati giorni interi, settimane e forse mesi interi prima che Hana si liberasse o venisse recuperata. Chissà cosa o chi era diventata. Di certo una cosa era sicura: l’odio nei nostri confronti doveva essere smisurato, viscerale. La copia doveva giocare ancora con l’Hayate: - E dimmi… la Tettona come sta? Si trova qui con voi? Certo che se è ritornata allora avete un bel problema da gestire... -lasciai intendere per un attimo un piccolo cambio o problema di personalità di Hana - Comunque Lei è sempre interessata a queste vicende: dove ci sono Armi, Pergamene di Indra, Oggetti di un antico passato… anche se credo che avrà perso la sua possibilità di diventare Virtù dopo quella faccenda. – un commento pungente ma inequivocabilmente riferito ad Hana, ero sicuro che una qualunque risposta o cenno del corpo mi avrebbe dato delle utili indicazioni – E di grazia come fate esserne certi che esista questa immortalità? Ora noi, io e te siamo immortali? E per quanto e fino a che punto? Poi chi è questo Pangu? E l’arma esattamente cosa è? – domande sincere, per le quali avrebbe atteso una risposta esaustiva.

    ......................................



    - Certo che siamo alleati accademici! Se fossi stato Hayate non avrei perso tempo a bussare alla porta! – fu la mia risposta secca alla coppia di vecchi con il me originale – e siamo all’oscuro di quello che sta succedendo in effetti, ma io come i miei colleghi siamo partiti con l’intenzione genuina di dare una mano in questa isola. Naturalmente stiamo sfruttando la vostra ospitalità ma non lo faremmo se non fosse necessario. Appunto perché non vogliamo in qualche modo danneggiare o intaccare la Tregua, così importante, tra Kiriani e Zanna dobbiamo essere informati il più possibile. Posso capire la vostra stanchezza ma in gioco c’è anche la vostra, e nostra, sicurezza. – guardai il vecchio, con uno sguardo sincero – Mi racconti dell’Abete e delle persone che vi abitano. Perché Hayate è così interessata a rapirvi? E appunto per questo motivo non vi sentite in pericolo così isolati dalla guarnigione? – certo con quelle domande sarei andato oltre al ruolo di Daishin, ma avrei colto l’occasione per porre altri quesiti.

     
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    La Via della Segretezza II


    Villaggio dell'Abete - IV



    Shunsui era in assoluta concentrazione mentre cercava di percepire tramite la sua marionetta cosa si stavano dicendo all'interno della stanza, al piano superiore. Era stato sfortunato. La casa non poggiava direttamente sul terreno e la presenza di un piano interrato comprometteva la ricezione ottimale del suono.... Tuttavia, qualcosa gli era arrivato. Sapeva che c'era il Mizukage ed alcuni membri della Tregua, sapeva che stavano parlando di un'arma di Iwa e, purtroppo, che la loro infiltrazione (o quella di un altro gruppo di cui non era a conoscenza) non era passato totalmente inosservata. I suoi pensieri andarono immediatamente a Shin ed al suo gruppo. Se loro erano stati scoperti sarebbe stato un problema. Tuttavia il chunin si rese conto che lasciare la sua posizione non sarebbe stato di nessun beneficio. Se il gruppo di Shin era stato scoperto, probabilmente non avrebbe fatto in tempo ad intervenire. In secondo luogo, perdere di vista la delegazione kiriania e quelli della Tregua in quel momento poteva significare abbandonare l'unica pista di valore che avevano fino a quel momento. Tuttavia si sarebbe connesso con Daishin, per controllare con lui lo status dei due gruppi. Fu così che venne a sapere che Saru aveva già allertato il loro capo di essere sotto attacco....stando alla nostra situazione, dire che dobbiamo confidare nelle capacità di Saru e Shin...non credo si faranno catturare così facilmente. Noi continueremo ad osservare le mosse della coalizione e ti terrò aggiornato sui suoi spostamenti. dalla conversazione il chunin venne a sapere anche di un paio di fatti interessanti su quell'isola: per esempio che non si poteva morire, e che il gruppo di Daishin si era già imbattuto in un membro di Hayate, il quale li aveva messi in guardia sulle capacità di percezione delle energie vitali da parte dei membri della Zanna. Shunsui archiviò tutte le informazioni, ragionando brevemente su come questo avrebbe avuto un impatto sul suo stile di combattimento, se ce ne fosse stato bisogno.

    Probabilmente anche Masayoshi era stato informato tanto quando Shunsui degli aggiornamenti, quindi il chunin non ritenne necessario discutere ulteriormente di questi fatti con lui. Ad ogni modo, si accorse che la conversazioni all'interno della casa stava andando via via scemando e capì che il meeting stava arrivando ad una conclusione. Richiamò Chò facendole percorrere la strada all'inverso, al sicuro degli sguardi indiscreti dei suoi avversari e l'avrebbe risigillata nel rotolo da richiamo. Senza fare rumore, fece un segno al suo compagno di cambiare posizione per poter osservare meglio il gruppo che usciva. Era frustrante non sapere esattamente cosa si erano detti, ma se c'era una cosa che era chiara a quel punto, era che non dovevano perderli di vista. Stando attenti a mantenere almeno una distanza di trenta metri dai loro bersagli, e di non passar mai in un punto che fosse sulla linea di osservazione della torre, Shunsui li avrebbe seguiti insieme a Masayoshi. Quando i gruppi uscirono fuori città, questa distanza sarebbe aumentata ulteriormente fino a due, trecento metri. Il problema principale sarebbe arrivato quando il chunin si accorse che i loro inseguiti si dividevano in sottogruppi, ognuno diretto verso una direzione diversa. La situazione non era delle migliori, ma Shunsui sapeva cosa fare, anche se questo avrebbe voluto dire lasciare il jinchuuriki da solo. Avrebbe spiegato il suo piano a Masayoshi: Te la senti? Se il ragazzo avesse detto di sì, il chunin avrebbe aggiornato nuovamente Daishin:Daishin, qui abbiamo il Mizukage, Zong Wu ed altri membro di Kiri... mando Masayoshi a seguire Zong, ma gli servono rinforzi. Ti darà indicazioni mentre si avvicina. Anche il gruppo del Mizukage deve essere seguito, ti mando le indicazioni appena capisco dove si stanno dirigendo. Io seguo un gruppo che si sta muovendo verso est, credo più a nord della vostra posizione. Se mi vuoi mandare qualcuno è a tua discrezione...Daishin l'arma di Iwa è qui..e credo che uno di questi gruppi sia sulle sue tracce!

    La strategia di inseguimento era stata definita, sarebbe toccato a Daishin quindi decidere come meglio sparpagliare il suo gruppo più numeroso per aiutare il marionettista ed il junchuuriki. Prima di partire all'inseguimento, Shunsui avrebbe detto a Masayoshi:Tieni le distanze e non fare mosse avventate. La tecnica di occultamento ti schermerà finché non attaccherai o ti difenderai o non ti avvicinerai ad altre persone, intesi? Non farmi rimpiangere l'averti lasciato a te stesso... In quel momento stava mettendo da parte la sua missione secondaria di proteggere il Jinchuuriki. Sperava di non doversene poi pentire. Nell'inseguimento, chiaramente, avrebbe usate le sue conoscenze per occultare le sue tracce.

    Chakra: 76.25/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Maschera × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
    ///

     
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    L'Isola dell'Immortalità

    III



    Youkai! E' un piacere, signorina... uhm?

    L'albino si presentò a Kiyomi, pur senza ricevere alcuna presentazione di ricambio. Sarebbe presto stato costretto a diventare il suo facchino personale se non fosse stato per un divino intervento da parte di Murasaki, sua figura protettrice.
    Quando arrivò il momento delle domande all'Hayate, venne messo in riga dagli ordini della Hyuga, sussultando colpevole. Si ritirò appena dietro di lei, pur restando ben attento alle parole del loro presunto nuovo alleato. Kato nel frattempo non sembrava degnarli di uno sguardo, ignorandoli quasi non esistessero. Erano un gruppo troppo numeroso, l'albino era terribilmente preoccupato dell'avvertimento datogli da quel ragazzo che sembrava volesse allontanarsi da lì il prima possibile. Non gli andava a genio venire scoperto solamente per colpa di un otese dalla sordità selettiva.
    Si mostrò attento ed interessato alle risposte dell'Hayate, tanto che bisbigliò alla sua compagna, con voce speranzosa:

    Mi sembra simpatico questo tizio, quasi non sembra un Hayate!

    L'assenza di coprifronte non permetteva di essere certi della loro provenienza, anche se Murasaki era colei che lasciava meno dubbi a riguardo. Youkai non si sarebbe sforzato di dar certezze all'Hayate, nonostante visto il suo atteggiamento lo riteneva un tipo a posto. Dopotutto erano lì per fermare un qualcosa pericoloso per entrambi, un'alleanza temporanea per il bene superiore avrebbe favorito entrambi, e magari riappacificato i rapporti. L'ingenuità del ragazzetto a riguardo lo rendeva molto positivo. Alla rivelazione dei particolari poteri di quell'isola, Youkai sussultò sorpreso:

    Non si può morire!? Ma... Che sia un effetto della presenza di quest'arma? Fece quella domanda quasi sovrappensiero, condividendola con l'attuale team lì presente. Raizen li aveva informati a riguardo, sapevano delle armi e delle loro potenzialità distruttive, e che avessero un particolare metodo di attivazione. L'alone di mistero attorno a loro era tale da spingerlo ad osare con quella teoria. C'era da dire che non sapeva se l'effetto fosse dato dalla semplice presenza o da un limitatissimo utilizzo di tale arma. Ma se così era... ...Forse la Zanna stessa sa di questo effetto, e vuole impedirci di raggiungerla per la sicurezza dei loro cittadini? Magari non sanno quanto possa essere pericolosa un'arma simile!

    La sua innocenza ebbe la meglio, focalizzandosi sui lati positivi che un'isola del genere poteva garantire. Non riusciva ad infilare la Tregua di Kiri in tutto ciò, ancora gli mancavano dei pezzi del puzzle, o semplicemente stava ragionando in maniera troppo positiva a riguardo.
    Non riuscì a trattenersi dall'interrompere Kato con un commento sentito, dal tono oltraggiato:

    Non si parla di una signorina in quel modo!! Un uomo deve sempre rispettare le donne, e non è carino rivolgervisi con quei toni, soprattutto alle sue spalle!!

    Rimase poi ad ascoltare ciò che aveva da dire all'Hayate, probabilmente ignorato come in precedenza. Sembrava conoscere molto bene questa donna, e sembrava restìo nel rivelare un qualsiasi tipo di dettaglio a riguardo, se non estremamente velato. Forse i due avevano una relazione segreta che non voleva far scoprire a nessuno, ma della quale l'albino non voleva impicciarsi. Agrottò la fronte, pensieroso, riflettendo su ciò che sapeva riguardo le armi e cercando di ragionarvi sopra viste le nuove supposizioni, più concentrato su Murasaki che su chiunque altro:

    Ancora non si sa dove sia quest'arma, giusto? Ma non è semplice nascondere qualcosa di colossale... Non sappiamo nemmeno se sia qui dall'alba dei tempi o se la Zanna stessa l'ha attivata per sfruttare questa cosa dell'immortalità, e quindi nascosta da qualche parte... Signor Hayate! Ci sono delle rovine che possiamo esplorare su quest'isola? E sa suggerirci la strada migliore per evitare di incrociare le basi della Zanna e quelleKiriane?

     
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    Missione: Si vive insieme, si muore soli


    IV: Burn baby, burn



    Se vuoi anche dirgli dove stiamo di casa e a che ora andiamo di solito al cesso fai pure, eh.

    Alzò un sopracciglio, sussurrando appena queste parole tramite il filo di chakra che legava lei e Shin. Capiva quale fosse l'intenzione del ragazzino di Konoha, ma non sapeva se la via dell'onestà avrebbe funzionato con chiunque fosse il padrone di quei due animali. Quando le bestie sottolinearono la loro perplessità riguardo alla questione Hayate, Saru avrebbe volentieri tirato un pugno in testa a Shin, ma decise che mettersi a canzonarlo con un "Te l'avevo detto" non avrebbe migliorato la loro situazione, decidendo dunque di lasciar correre, almeno per il momento.
    Aveva avuto quel dannato lupo alle calcagna per tutto il tragitto. Lo sentiva ringhiare di tanto in tanto, incalzandola ad andare avanti verso chissà dove. La Rossa aveva passato il tempo a guardare in cagnesco un po' quel maledetto cane un po' troppo cresciuto, un po' il chuunin di Konoha. Nella sua testa, era del ragazzino la responsabilità di quanto gli stava accadendo, e di certo il suo spifferare la loro conoscenza degli Hayate non aveva migliorato la situazione. Anzi, li aveva lanciati direttamente, faccia avanti, in un mare di merda.
    Sbuffò, e il lupo ringhiò di rimando.

    Che situazione del cazzo.

    I due animali li condussero verso una torre, attraverso sentieri trasformati oramai in pantano dall'incessabile pioggia che aveva allietato le loro prime ore su quell'isola maledetta. Cercava di descrivere mentalmente ogni dettaglio a Daishin, sperando che quello fosse in ascolto.

    Ci stanno facendo spostare, probabilmente ci porteranno dal loro capo. Il mio amico di Konoha ama ascoltare il suono della sua voce, a quanto pare, e ha ben pensato di spifferare tutto riguardo la lettera di Hayate e il motivo per cui siamo su quest'isola dimenticata dal mondo. Passo e chiudo, capo.

    Arrivarono al cospetto di un bellimbusto biondo, con la faccia da cretino. Le luci delle lampade a olio gli conferivano un'aria quasi sacrale. Se non fosse stato per quella faccia da cretino, s'intende. Inutile dire che in quella situazione, forse, i più intelligenti erano proprio i due animali. Saru si voltò nuovamente, lanciando un'occhiataccia al dannato lupo alle sue spalle. Quanto avrebbe voluto spaccargli il muso.

    Il mio compagno qui è un po' troppo svelto a parlare. Non abbiamo chissà quale rapporto con Hayate, credo che sia passato un messaggio sbagliato. Siamo qui in pace, non abbiamo intenzione di pestare i piedi a nessuno.

    Tantomeno a un cretino come te.
    Ovviamente non lo disse, ma le ci volle tutta la sua buona volontà per tenere a freno quella linguaccia che si ritrovava. Stava ancora rimuginando sulla faccia da schiaffi di quel tipo, quando quello si lanciò a tutta carica su Shin, armato di una specie di forchetta gigante, tirata fuori da chissà dove.
    Stava per scattare istintivamente verso il compagno, quando percepì un movimento alle sue spalle, e subito il suo pensiero andò al lupo che le aveva ringhiato dietro la schiena per tutto il tempo. Si voltò rapidamente, scartando verso sinistra, appena in tempo per schivare la carica dell'animale, che le si piazzò davanti con le zanne in bella vista. La Rossa scattò dunque all'indietro, mettendo un paio di metri tra lei e le zanne di quella cosa. Compose rapidamente due sigilli, lasciando poi che il chakra in forma incandescente si spargesse dalla sua bocca, andando a circondarla nel raggio di tre metri.

    Brucia, bastardo!

    Sibilò, mordendo poi la leggera traccia di fumo che ancora fuoriusciva dalle sue labbra. La nube si sarebbe istantaneamente incendiata, bruciando tutto ciò che il fumo era riuscito a lambire. Saru aveva perso di vista Shin, ma sperò che quello avesse fatto in tempo a scansarsi. Se le due bestie e quel bellimbusto credevano che la Rossa si arrendesse senza combattere, avevano decisamente sbagliato le loro previsioni.

    Daishin, qui siamo nella merda. Io sono stata attaccata, Shin pure. Abbiamo necessariamente bisogno di rinforzi, siamo in svantaggio numerico.

    E la situazione non poteva che peggiorare, ne era certa. Mentre il fumo si disperdeva, si mise in posizione di difesa, acuendo i sensi, pronta a fronteggiare la prossima minaccia.
    Chiunque quell'uomo fosse, qualsiasi cosa volesse da loro, era oramai chiaro che se la sarebbe presa, con le cattive più che con le buone.


    Chakra: 18/30
    Vitalità: 10/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 325
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 275
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Balzo all'indietro
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Nuvola Esplosiva - Haisekishou (TA)
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Accendino × 1
    • Tekken × 1
    • Chigiriki × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Katar × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
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    Può, un ninja addirittura chunin, e che ha fatto della raccolta di informazioni il suo principale cardine, non sapere nulla di quello che stava accadendo ?
    E quando possibilità c'erano che ne venisse a conoscenza così tardi da perdere non solo la nave con i suoi compaesani, ma anche quella organizzata dall'accademia per trasportare gli shinobi aderenti all'operazione alla Tregua in sicurezza ?
    Pochissime, ma accadde ugualmente.
    Non mi perdonerò mai qualora dovessi arrivare in ritardo. Mai!

    Difficile da accettare un fallimento simile, e proprio per questo Ryoshi non aveva tempo da perdere. Dopo aver realizzato di non aver tempo a sufficienza per raggiungere i suoi compagni, dovette pensare ad un metodo alternativo per poter raggiungere l'isola. Nella lettere mandata da Hayate al villaggio vi erano delle indicazioni ,soprattutto riguardanti le innumerevoli trappole che erano disseminate lungo il percorso. Il primo approccio del giovane fu di recarsi in amministrazione, a quel punto avrebbe offerto qualunque favore e minacciato chiunque fosse necessario per poter ottenere informazioni su eventuali traghetti mercantili che dovevano transitare in quelle zone. Se il luogo era protetto da un kage e da un accordo tra paesi diversi sicuramente non sarebbero stati documenti pubblici, ma forse con le giuste pressioni sarebbe riuscito ad ottenere qualcosa.
    SE avesse trovato informazioni a riguardo si sarebbe diretto immediatamente presso il primo porto utile, ed anche in questo caso, attraverso qualcunque strumento necessario avrebbe convinto l'eventuale capitano a portarlo con se. Solitamente i soldi erano un'ottimo strumento per convincere persone poco decise, ma in caso contrario avrebbe pure potuto usare minacce, seduzione o pena. Questa era la soluzione che gli avrebbe fatto perdere meno tempo, se avesse avuto modo di scoprire qualcosa riguardo i traffici commerciali avrebbe preso il primo collegamento disponibile ed avrebbe ridotto il suo ritardo sull'isola.

    SE non avesse trovato nulla a riguardo avrebbe optato per l'unica opzione possibile. Si sarebbe comunque diretto verso le coste Baia di Hanguri nel paesino dove già i suoi compagni si erano imbarcati prima di lui come recitava di fare il biglietto originario. Immaginava che sarebbe arrivato tardi, aveva parlato con le guardie sulle mura che l'avevano avvisato della partenza già avvenuta dei suoi compaesani. Ma confidava che nonostante il ritardo avrebbe potuto trovare qualcun altro disposto a portarlo sul luogo indicato. Vi era la flebile speranza che il traghetto che li aveva trasportati fosse già di ritorno per il secondo viaggio, o che qualcun altro nel paese fosse disposto a portarlo a destinazione. Anche in questo caso, non si sarebbe stato un prezzo che Ryoshi non avrebbe pagato.


    SE in uno dei due modi fosse riuscito a trovare un'imbarcazione disposta ad accompagnarlo, avrebbe illustrato al capitano ( Qualora questi già non avesse percorso la tratta e non la conoscesse ) le eventuali trappole, onde evitare di rimanere disperso nel mare, non proprio il suo elemento preferito. Dopodichè, una volta che si fosse trovato su una nave, avrebbe dovuto adottare delle protezioni per quando sarebbe arrivato.

    Considerando la mole di protezione già solo lungo il cammino, non oso immaginare una volta arrivato...

    Il chunin bambino si aspettava di dover fronteggiare un sistema anti-intrusioni con i fiocchi. Un luogo probabilmente al di sopra delle sue capacità, ma che indubbiamente l'avrebbe messo alla prova. Una volta sulla nave avrebbe annullatoannullato la sua riserva di chakra, e sarebbe stato attento a che nessuno cercasse di individuarlo.. Ben si aspettava la presenza di diversi sensitivi sull'isola, qualcuno magari con capacità sopraffine che avrebbero eluso le sue difese, ma la speranza di qualche segnale d'allarme era con lui.
    Non gli rimaneva che nascondere il suo coprifronte, ed a quel punto non sarebbe stato altro che un piccolo moccioso dai capelli gonfi, per chiunque l'avesse visto.


     
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    Pedinamenti


    Chapter IV - Villaggio dell'Abete



    Occultato grazie alla tecnica del suo compagno, Masayoshi rimase immobile come una statua alla destra del marionettista.
    La temperatura era scesa di qualche grado e le sue mani erano diventate due blocchi di ghiaccio.
    Quando venne a sapere che l'altro gruppo era stato attaccato, il Jinchuuriki strinse i denti dalla rabbia, consapevole di non poter abbandonare la sua posizione per salvarli. Pose la sua fiducia su Daishin, il quale avrebbe potuto mandare qualcuno a supportarli. Se Saru e Shin fossero caduti in mano nemica, la Zanna avrebbe potuto estorcere al gruppo numerose informazioni.

    Con il vento a scompigliare i suoi capelli bicolore, parzialmente protetti dal cappuccio del suo abito, lo Shokuto elaborò le informazioni raccolte dalla marionetta del Jonin.
    Dentro quel palazzo, a circa 400 metri dalla torre di osservazione, si stava tenendo un incontro tra il Mizukage e la Zanna.

    Quel bastardo.


    La voce carica di odio del demone rischiò di farlo sobbalzare dallo spavento. Il suo ringhio fece tremare le sbarre e le pareti della grotta in cui Hoshi lo aveva rinchiuso.
    Il Rokubi conosceva il Mizukage.
    Haruki-sama. Era ovvio che lo avesse incontrato tramite Haruki, il monaco guerriero della Sabbia, ex amministratore di Suna.
    Cosa sai di lui? Domandai nel mondo interiore, curioso di saperne di più. Come risposta ricevetti il silenzio.
    Abituato a quel trattamento, Masayoshi si lasciò scivolare addosso l'indifferenza del demone.
    Cho non era riuscita a captare molto dal piano sotterraneo dell'edificio: i presenti avevano nominato la parola Hayate, parlato di una presunta guerra e discusso dell'arma di Iwa, nascosta chissà dove.
    Hayate... Aveva già sentito quel nome.

    Qualcuno uscì dall'edificio.
    Seguii gli ordini del Jonin.
    La tecnica dell'Occultamento si disattivò con il primo movimento del suo corpo, ma il rivestimento mimetico ancora attivo permise al Genin di muoversi furtivamente.
    Quello è Zong Wu? Si chiese, sorpreso. Doveva essere lui.
    Lo aveva conosciuto anni prima, durante la missione di recupero per i Kiseki, e insieme avevano affrontato trappole e numerosi enigmi.
    Avrebbe voluto salutarlo, dirgli chi fosse, ma sapeva che in quella missione il mercenario si trovava nello schieramento nemico. Seppur consapevole in minima parte della sua forza e rapidità, Masayoshi sperò di non dover incrociare la lame con il mercenario.
    Proseguirono nel pedinamento per circa due minuti fino a quando la comitiva nemica si divise in due team.
    Guardò il marionettista. Dovevano separarci e proseguire da soli. Una mossa rischiosa, ma necessaria.

    CITAZIONE
    Te la senti?

    Annuì, sincero come non lo era mai stato in vita sua. Ascoltò con attenzione le direttive del suo superiore.

    CITAZIONE
    Tieni le distanze e non fare mosse avventate. La tecnica di occultamento ti schermerà finché non attaccherai o ti difenderai o non ti avvicinerai ad altre persone, intesi? Non farmi rimpiangere l'averti lasciato a te stesso...

    L'ultima frase lo ferì. Non era più un bambino da un bel po', sopratutto dal giorno in cui una bestia millenaria era stata sigillata nel suo corpo. Sapeva seguire gli ordini dei superiori.
    Ricevuto Shunsui-sama. Confermò, cercando di nascondere il suo fastidio.
    Il suo compito era semplice: pedinare il team di Zong e tenere aggiornato Daishin. Se fosse scoppiato uno scontro contro qualcuno o qualcosa, il Genin se ne sarebbe rimasto in disparte. Erano lì per distruggere un arma di Iwa, non per uccidere ninja della Zanna o di Hayate. Appena possibile, il Chunin avrebbe mandato qualcuno dei suoi a supportarlo.
    Buona fortuna. Si tirò su il cappuccio.
    Mantenendo una distanza di centocinquanta metri, cercando di avanzare con il favore delle ombre, della nebbia e di nascondigli naturali, quali case, alberi o altro, il Genin avrebbe seguito il team mantenendosi basso. [Abilità]


    Chakra: 74/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///


     
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    In Missione all'Abete


    IV

    Daishin, sei in ascolto?

    Non aveva ancora compreso interamente il funzionamento della tecnica che li legava all'amministratore sunese, ma sperava vivamente che l'albino fosse in ascolto. Avevano avuto l'apparente fortuna di incontrare un Hayate loquace, pronto a fornire risposte quantomeno interessanti a quel gruppo di sconosciuti. Murasaki lasciò la parola a Youkai e all'otese, preferendo cercare di informare il più dettagliatamente possibile il resto della delegazione accademica. Kiri, la Tregua, l'arma di Iwa. Erano tutte informazioni in loro possesso, ma che quantomeno si erano rivelate corrette.

    Cosa intendi per 'non si può morire', Hayate? Possiamo subire ferite, o sentire dolore? E semplicemente continuare a rimanere in vita nonostante i danni? O siamo del tutto immuni a qualsiasi attacco?

    Era una notizia straordinaria, nonché al contempo preoccupante. Qualsiasi cosa stesse agendo in quel luogo, fosse essa l'arma o un'altra forza sovrannaturale, lo stava facendo a livello molecolare, modificando i loro stessi corpi e il modo di reagire agli agenti esterni. Se riuscivano ad agire in questo modo, non potevano avere la certezza che anche i loro sensi e la loro percezione fossero conformi alla realtà.

    È decisamente qualcosa che dovremmo far sapere a tutti: a quanto pare sull'isola non si può morire. Non so di più al momento, purtroppo.

    Spostò lo sguardo sul chuunin di Oto, che pareva saperne parecchio di Hayate e dei loro affari. Murasaki ricordava vagamente di aver letto i rapporti della missione cui aveva partecipato anche Shin, loro compagno della Foglia. Era stata una missione complessa, del cui resoconto ricordava poco o nulla. Eppure le pareva di ricordare che non fosse finita benissimo per l'Accademia. Venne strappata ai suoi pensieri dal bisbigliare di Youkai, che aveva percepito l'apparente affabilità dell'Hayate.

    Stai sempre all'erta. Sono nostri alleati, per il momento, questo è vero. Ma si tratta sempre di Hayate, non è il caso di abbassare la guardia.

    Gli sussurrò appena mentre il loro ospite era impegnato in una fitta conversazione con Kato. Tra il chuunin e Youkai, i due avevano sommerso l'estraneo di domande, guadagnando forse abbastanza tempo per permettere al resto del gruppo di ricongiungersi e poterlo incontrare. Tuttavia, Murasaki non era certa che quello fosse il modo migliore di procedere. Se veramente la Tregua possedeva tra le sue fila persone in grado di percepire la loro presenza sull'isola, concentrare energie di un certo livello tutte assieme non avrebbe fatto altro che attirare attenzioni per loro indesiderate. Osservò Kato e la donna, e poi Youkai. Qual era il modo migliore di garantire la loro sopravvivenza, il loro anonimato? Forse era il caso di separarsi ulteriormente? Erano capitati su quell'isola in troppi, questo era oramai certo. Ora avrebbero dovuto riorganizzarsi.

    Qui la situazione è tranquilla, ma dobbiamo capire come agire da qui in poi. L'Hayate non sembra sapere molto di più di quanto ci ha già detto, probabilmente è di basso grado.

    Si fermò un attimo, guardando il viso dello sconosciuto. Quanto potevano fidarsi di quei fuorilegge?

    Oppure ci sta ingannando tutti, e sa più di quel che vuole dare a vedere.
     
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    The Island


    Post 4 ~ Trattative


    Le parole dello shinobi di Konoha avevano colto nel segno come preventivato dal giovane. I due lupi, evocazioni o altro che fossero, si immobilizzarono, in attesa di ricevere istruzioni dal loro capo. Avevano ottenuto la loro attenzione, ma la parte difficile della trattativa doveva ancora arrivare. Ignorando la fastidiosa voce della sunese alle sue spalle, Shin si lasciò guidare dai lupi fino ai piedi della torre di osservazione che avevano intravisto in precedenza. Davanti ad essa vi era un uomo ad attenderli, il volto rischiarato parzialmente dalla tremula luce delle lampade ad olio.

    Il biondino si presentò, con voce saccente che fece emergere un involontario sorriso sul viso del ragazzo. Ah, stiamo usando i soprannomi vedo. Allora può chiamarmi Shin del Miraggio. Doveva ringraziare l'Abara per quel soprannome, che col tempo gli si era appiccicato addosso. Non ci fu però tempo per intavolare una discussione, come sperato dal Kinryu, perché l'uomo sembrava più prevenuto del previsto riguardo ad Hayate. Non che gliene facesse una colpa, dopo averli conosciuti, ma il chunin non poté che sospirare in risposta nell'osservarlo afferrare la sua arma.

    Il Kaguya scattò verso di lui, ma non poteva essere certo considerato un attacco a sorpresa e Shin era pronto. Nell'istante in cui venne effettuato l'affondo, ormai troppo tardi per modificare la traiettoria, fece un passo in avanti con il piede sinistro, più arretrato, diminuendo la possibile superficie d'impatto. Con il braccio destro reso più reattivo da una modesta quantità di chakra attese che i denti dell'asta fossero abbastanza vicini per colpire con un movimento dall'interno verso l'esterno il lato di quello più vicino con il parabraccio [Slot Difesa I][Parata] Riflessi Viola+4
    [Impasto] Basso +3 Rif.
    . Un tocco modesto, ma che sfruttando l'impeto dell'assalto fu più che sufficiente non solo per mandarlo fuori bersaglio, ma anche a sbilanciarlo presumibilmente, non avendo modo di arrestare il suo movimento contro una superficie. Approfittando del varco nella sua difesa, Shin vi si infilò con un repentino avanzamento, durante il quale estrasse con la mancina un piccolo coltello da lancio, rivolgendolo direttamente contro la gola dell'uomo, senza però attaccarlo realmente [Slot Azione I][Mischia] Velocità Viola+3
    [Impasto] Basso +3 Vel.
    .

    Senti, Lupo d'Oro, penso che siamo partiti con il piede sbagliato. Ora, perché non ci calmiamo un attimo e ne parliamo come gli alleati che dovremmo essere? Da quel che sapeva lui i Kaguya erano uno dei clan portanti di Kiri, e la sua presenza sull'isola sotto la protezione della Nebbia era coerente con le informazioni in suo possesso. Noi non siamo Hayate, e personalmente ritengo offensivo l'insinuazione che possiamo essere loro alleati. Abbiamo tenuto in conto l'idea che probabilmente ci stanno usando, ma se siamo giunti qui senza invito è solo perché i canali ufficiali sono troppo lenti. Mi credi se ti dico che me ne stavo tanto bene anche a casa al calduccio, piuttosto che in mezzo a questa nebbia che congela le ossa? Senza offesa per chi ama la nebbia... O le ossa... Stava parlando molto per i suoi standard, ma aveva bisogno di far capire all'uomo che non erano una minaccia, e se un po' di teatro poteva aiutare allo scopo ben venisse. Non so chi sia il Nara di cui parli, ma se veramente quest'isola pullula di Hayate, magari qualche uomo in più vi potrebbe tornare utile. O qualche donna. Con un cenno del capo, senza spostare gli occhi da Jins, fece intendere che si riferiva a Saru. L'Accademia vuole capire se il pericolo di cui parla Hayate è reale, o se si tratta di un qualche loro piano per fregarci tutti. Per questo mi sono dichiarato non appena abbiamo incontrato qualcuno, non abbiamo intenzione di combattere con voi, o di farvi perdere tempo inseguendo noi piuttosto che loro. A quel punto era tempo dell'affondo finale. Per fortuna i tuoi lupacchiotti ci hanno portato da qualcuno di importante, che sembra avere un cervello dentro quella testa, perciò te lo chiedo di nuovo: potreste accettare il nostro aiuto, lasciandoci lavorare al vostro fianco? Se poi viene fuori che va tutto bene meglio così, all'Accademia si mettono il cuore in pace e noi leviamo il disturbo. Non siamo certo venuti a mettere naso su con chi decidete di fare patti nella vostra intimità. Fintanto che non sono un pericolo per il resto del continente, si intende.
    Chakra: 78/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    ///
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il MezzHokage

    La ragazzina non sembrava convinta ma strizzò gli occhi mentre il Kage la raggirava convincendola che era stata lei stessa a parlare della Tregua e delle peculiarità dell'isola. Incrociò le braccia, pensierosa ma via via più incarcerata nella rete di mezze verità del suo interlocutore, fino a guardarlo con aria condiscendente ma sospetta, carica dell'orgoglio di chi pensa di sapere tutto. Uhmpf! Mercanti di Sapere, posso anche crederci ma hai una faccia che non ispira per niente fiducia, tu! Si allontanò dalla porta, imbronciata. La Sensei dice sempre che il passato è importante almeno quanto il presente quando si sanno tante cose. Semplice ripetizione di nozioni non ancora del tutto internalizzate. E la mia Sensei è la migliore del continente! No, del Mondo!

    Sbuffò. Quest'isola è unica, perchè chi si trova sull'isola non può mai morire. Mai. Chi nasce qui non può usare il chakra ma è completamente immortale, anche se polverizzato finirà sempre per ritornare integro. Chi è di passaggio non muore, ma se si allontana dall'isola l'effetto sparisce. Nessuno sa come mai sia così e hanno smesso di farsi domande. Hayate cerca da anni di conquistare l'isola per studiarla e per rapire gli abitanti, e quindi Kiri e la Zanna hanno formato la Tregua, per difendere chi vive qui. E le rovine sono state studiate e strastudiate, ma non hanno mai capito nulla. E non è un'isola chiusa, chi ci vive va e viene liberamente, basta che avvisi la Tregua, e alcuni mercanti sanno di questo posto e vengono qui per commerciare.

    E ti sconsiglio di mangiare selvaggina...anche gli animali non muoiono. Anche usare i cloni è una pessima idea da queste parti.
    Concluse, con le braccia incrociate, per poi guardare qualcosa dietro al ninja e inorridire. Ma QUELLA cos'è? Forse era là da prima, forse era comparsa adesso che la pioggia era finita, ma all'estremità della schiena dell'Hokage era spuntata una coda di pesce lunga quasi cinquanta centimetri! E se anche avesse provato a cambiare aspetto o tornare normale quella sarebbe rimasta là, cambiando in maniera proporzionata. Non complicava i movimenti ma era un pò ingombrante e rendeva difficile passare inosservati...anche tagliandola sarebbe ricresciuta! La pioggia sull'Abete aveva davvero strani effetti sui Jutsu, ma questo lui non poteva saperlo. Intanto la ragazzina aveva messo mano a uno spiedo, allarmata. Sei una specie di mostro marino? Volevi imbrogliarmi?

    Poteva inventarsi qualcosa o scappare via. In ogni caso anche se convinta difficilmente la ragazzina sarebbe voluta andare a una delle rovine con uno appena conosciuto e con quella faccia! Recarsi alle rovine non sarebbe stato certo difficile anche da solo, ma ci avrebbe messo un bel pò per trovarle con la mappa così approssimativa, e una volta sul posto avrebbe scoperto che erano solo tre colonne che forse molto tempo prima supportavano un tetto o qualcosa...mentre il terreno tra loro era solo un mucchio di macerie. Alla base di uno dei pilastri stava un simbolo, l'ideogramma Wu, ma niente di più in mezzo a quel bosco.


    La Spia Ragazzino

    Partito in ritardo rispetto a tanti altri ninja, Near non aveva nemmeno trovato informazioni degne di nota, dato che l'Abete era un luogo che qualcuno aveva cercato di dimenticare. Non servì altro che trovare il giusto capitano di nave per andare da quelle parti, ma arrivò al porto meridionale verso le tre del mattino, e anche se la sua presenza forse era passata inosservata, quella della nave non era sicuramente sfuggita alle trappole e ai sensori piazzati là intorno. Near avrebbe trovato un guardiano decisamente anomalo ad attendere sul molo: un grosso gorilla

    kisspng-t-shirt-gorilla-samurai-street-art-5ada25e565be61.6533715715242459894168

    con un Gi e una katana. Mi chiamo Moritaro, fiero membro del Clan dei Gorilla e alleato di Konkei Ho, membro della Tregua. Dichiarate il motivo del vostro arrivo a quest'ora. Il capitano poteva anche trovare una scusa, ma Near era a bordo e doveva sbarcare senza farsi notare...o farsi avanti e parlare col gorilla. La scelta era sua.


    Uno Sconosciuto Infreddolito

    Tra una cosa e l'altra l'infreddolito nukenin aveva raggiunto un granaio dove trovò tutto un pò fuori posto, come se qualcuno avesse frugato l'edificio da capo a piedi. Non poteva sapere che Saru e Shin avevano cercato in quello stesso granaio nemmeno mezz'ora prima, venendo poi catturati dai lupi di Jins Kaguya. Non c'era nulla da recuperare o scoprire ma non sarebbe stato disturbato fino al mattino, e con paglia e coperte sarebbe riuscito ad asciugarsi quanto bastava per tornare in sè.
    Restava da decidere cosa fare alle prime luci dell'alba, ora che diverse persone giravano per la strada. Nessuno sembrava essere una guardia e tutti gli abitanti parevano affabili e disponibili a fidarsi del prossimo, anche se era uno sconosciuto.


    L'inquisitore e l'Immortalità

    Kensei e Densen non erano finiti poi così distanti su quella spiaggia, tanto che mentre il primo camminava verso l'insenatura finì per incontrare inesorabilmente il secondo. Erano rimasti privi di sensi per qualche ora sotto la pioggia battente ed erano entrambi parecchio infreddolitiSiete Affaticati fino a quando non vi scalderete in qualche modo ma per qualche motivo pur avendo dei geloni, questi stavano sparendo più rapidamente di quanto non impiegassero a formarsi...anche se essere fradici era tutt'altro che piacevole. Si sarebbero potuti ricongiungere, pur non conoscendosi, e dalla posizione della luna che cominciava ad emergere tra le nubi ormai in via di diradamento avrebbero facilmente compreso che era da poco passata la mezzanotte.

    Kensei sentiva come un prurito terribilmente fastidioso là dove le protesi si insediavano del corpo, totalmente diverso da quello a cui era abituato, e così il viso dietro la maschera, come se la sabbia fosse passata attraverso insieme a dei parassiti, ma anche togliendosela non avrebbe notato nulla...non subito. Stava guarendo lentamente per opera dell'isola, ma forse qualcosa in lui si opponeva...tutto stava a capire dopo quanto tempo la guarigione avrebbe reso le sue protesi un grave ostacolo più che un supporto [Nota]Impieghi 30 minuti per capire che qualcosa sta guarendo
    Dopo 2 ore la protesi-braccio avrà -3 tacche a tutte le statistiche e dopo 6 sarà inutilizzabile se non poni rimedio
    Dopo 3 ore sarai Semiparalizzato agli arti inferiori con -3 a Velocità e Riflessi, dopo 5 ore non riuscirai a camminare se non come se fossi di 2 energie inferiori. Dopo 8 ore non potrai proprio camminare.
    Il volto guarisce completamente in 3 ore

    Dopo 12 ore braccio e gamba saranno ricresciuti
    .

    Forse per caso, in quel preciso momento un rumore annunciò l'arrivo di qualcuno o qualcosa sulla spiaggia non troppo lontano. Voltandosi avrebbero scorto una bagnarola che a ben guardare era una specie di enorme scudo dorato, scintillante anche alla tenue luce del cielo notturno, mentre sopra di esso un ragazzino

    dal sorriso inquietante con una mazza da baseball metallica e storta scendeva sulla sabbia. Il solo fatto che quello scudo galleggiasse decentemente era già qualcosa di miracoloso, ma il fatto che quel ragazzino si muovesse con dei pattini a rotelle sulla sabbia come se nulla fosse era qualcosa di realmente disturbante. SALVE! Non mi avevano invitato a questa festa, alla Speranza non vado a genio, ma ho pensato che servisse un buon fabbro...con tutto il ben di dio di risorse sull'isola devo decisamente fare provviste per il guardaroba! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! Rideva in maniera oltremodo fastidiosa, e la sua voce era nettamente più matura del suo aspetto, nemmeno avesse cinquanta o sessant'anni.

    Ma voi chi siete? Non mi aspettavo di trovare qualcuno...e non siete vestiti come membri della Tregua anche se tu, amico, hai pessimo gusto. E puntò la mazza verso Kensei. Guardò invece Densen, come ponderando qualche secondo. Tu....dove ti ho già visto? Uhm...mi viene in mente il panzone pelato ma non so bene perchè. In ogni caso immagino non siate Hayate o mi avreste riconosciuto e sareste scappati a gambe levate, no? Non dovreste però, su quest'isola posso divertirmi senza particolari problemi! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA! Combattere? Scappare? Parlare? Il tizio era incuriosito ma non sembrava avere troppo tempo da perdere. Dai, parlate, che devo raggiungere la Speranza, Ombrellino e lo Zelota! E fra poco i miei sottoposti si uniranno alla festa e non vorrei troppo spargimento di sangue, muovetevi!


    Fuori dalla Fattoria

    Semplicemente non si muore. Se io ora mi trapassassi il cuore sentirei male ma resterei in piedi a parlarvi. Certo, se uscissi dall'isola con la spada nel corpo poi morirei, ma finchè sono qua no, e le ferite guariscono molto più rapidamente. Spiegò con entusiasmo. E' quasi il sogno di noi Hayate, tutti noi cerchiamo solo l'Immortalità perfetta. Se potessimo portare gli effetti dell'isola su tutto il mondo sarebbe il massimo! Poi sospirò. Ma si...è possibile che sia l'Arma la causa, e decisamente va distrutta, o così dicono i capi. Quindi avrebbe fatto spallucce. Onestamente non so bene come mai la Tregua tra Zanna e Kiri ci stia tra i piedi, noi vogliamo solo la vita eterna, non attacchiamo nessuno se non è necessario. Quanto all'ultima risposta verso Youkai avrebbe confermato: Ci sono grotte che portano a un complesso sotterraneo dove c'è un lago, e si, ci sono molte rovine, almeno sette gruppi, ma non so molto di più. Ci è stato detto di riferire agli alleati Accademici, se li avessimo incontrati, che probabilmente i Guerrieri del Vuoto, antichi sottoposti di Pangu, hanno a che vedere con l'Arma, visto che c'è il loro simbolo da diverse parti. Ma non so bene cosa significhi...questo Pangu è morto tremila anni fa...anche se sono immortali non credo che gli abitanti siano qui da così tanto tempo, a meno di essere sterili ora sarebbero migliaia!

    Quanto a Kato invece si sarebbe mostrato incuriosito. La...tettona? Se la Speranza sentisse qualcuno rivolgersi a lei così...non oso immaginare la sua reazione. Ci vorrà ancora qualche anno per riavere il suo seno, io non citerei la cosa...o parlavi di qualche altra? Molte Hayate sono ben fornite...con rispetto parlando. Ma che io sappia quelle di alto rango sono tutte all'opera, nessuna manca all'appello. Non era così fesso da svelare la posizone e occupazione di ogni donna facente parte di Hayate, ma comunque sembrava non considerare affatto la scomparsa di Hana...ma non aveva indizi ulteriori. L'arma di cui sospettiamo la presenza è Bakekujira. La Speranza la ha combattuta e ha detto che è "L'Arma che Cambia il Mondo", ma non ci ha detto di più....ci darà le informazioni se la troveremo. Siamo tutti collegati con un simbolo di comunicazione, sapete? Conviene farlo anche a voi...solo non mentre piove...quando piove i Jutsu ogni tanto hanno effetti strani, del tutto imprevedibili. Quanto a Pangu avrebbe riferito la stessa cosa: la Speranza lo conosceva, millenni prima, ma non si era sbottonata, mentre il resto erano notizie diffuse anche all'Accademia dopo i fatti di Tsuya.

    Io ora scappo...come vi ho detto è meglio essere in gruppi non superiori a tre. I membri della Tregua non sono tanti, il loro numero è esattamente dieci ma hanno numerose evocazioni al loro servizio, e qui le evocazioni sono immortali come i loro evocatori, anche le più deboli diventano pericolose! Inoltre sono tutti esperti del fatto che qui non si muore e sanno come usare la cosa a loro vantaggio anche con tecniche sviluppate appositamente. A meno che non cercassero di fermarlo sarebbe poi fuggito nella notte, dopo un saluto caloroso specialmente a Youkai, che sentiva quasi come uno spirito affine...restava da vedere cosa avrebbero fatto gli altri.


    Youshi e Hayate

    L'uomo osservava senza muoversi, decisamente rilassato come se il giovane shinobi non fosse minimamente un pericolo per la sua esistenza. Tokugawa. Certo, ora è chiaro. Tuo nonno Ossuri strinse un patto con la Speranza di Hayate, molti anni fa. L'accordo si concluse in maniera soddisfacente per entrambi e in segno di apprezzamento lei lasciò un piccolo regalo al vecchio. Ora quel regalo è in te, questo spiega la familiarità. La Speranza è maestra di trappole e rituali, e lasciò una sorta di protezione su tuo nonno, che a ti ha passato. Potrai richiedere l'immunità dalle sue trappole, ma una volta sola. Parlava con qualche breve pausa, come se fosse molto flemmatico o stesse ricevendo informazioni dall'esterno. Hayate non ha interesse a danneggiare Kiri, questo è certo. Se un Kiriano ci si opponesse lo combatteremmo, ovviamente, come accade su quest'isola, ma il nostro leader ci ha fatto divieto di attaccare direttamente il vostro villaggio. Possiamo attaccare l'Accademia, se questo è necessario, ma il nostro intento esula dal combattervi. Noi miriamo a raggiungere l'immortalità perfetta, nulla di più.

    E abbiamo invitato l'Accademia su quest'isola come alleati. Temiamo che una delle terribili Armi di Iwa si trovi qui e intendiamo distruggerla, come credo lo vogliate anche voi. Tuttavia, poichè Kiri difende quest'isola in un'alleanza segreta con il Villaggio della Zanna, non abbiamo coinvolto la Nebbia...e questo rende strana la tua presenza qui.
    Indirettamente gli stava chiedendo il motivo della sua presenza e quella dei suoi compagni, forse non credendo a ciò che avevano detto alla guardia sulla spiaggia. Mi potresti essere utile, se già conosci le arti del tuo Clan...ci sono delle rovine più a ovest in cui quelle capacità sarebbe utili.

    Non sappiamo bene come o dove, ma l'Arma si trova su quest'isola e le Rovine nascondono quasi sicuramente la chiave per trovarla.
    Poi indicò l'arma con cui Youshi aveva minacciato di suicidarsi. Devi sapere un'altra cosa: quell'arma ti sarebbe inutile, perchè non si può morire su quest'isola. Forse per effetto dell'Arma...forse per altri motivi, ma certamente ogni ferita guarisce, anche se mortale, anche se si viene smembrati.

    SE avesse accettato di seguire Hayate fino alle rovine (era solo, ma assicurò che altri suoi compagni erano sull'isola, e molti non troppo lontani) Youshi sarebbe stato trattato con molto garbo dall'uomo col buffo cappello, che gli offrì anche del cioccolato se avesse voluto. Quando poi arrivarono sul posto

    gede3

    gli venne indicato il pozzo centrale con la sua grata (certo posizionata in un tempo molto successivo alle rovine stesse). Pensavo fosse un posto come un'altro, e sul fondo del pozzo non si vede niente di significativo. Qualche muro ha un simbolo che rappresenta l'ideogramma Wu, inteso col senso di Vuoto, ma non ci sono altri scritti. Però ho provato per scrupolo a scendere di sotto e ho fallito. Non riesco a spezzare le sbarre, e ho una forza che compete con quella del tuo Kage...ho un jutsu che mi consente di passarci attraverso ma come calo di pochi metri ecco che mi ritrovo all'esterno. Forse con il tuo movimento tra le ombre potresti arrivare sul fondo...ma saresti da solo.

    La decisione non era facile, ed essendo notte doveva inventarsi un sistema per far arrivare un'ombra utilizzabile sul fondo...che stava a otto metri, mentre il suo limite era appena sei. Forse poteva piazzare un'ombra più in alto, ma doveva trovare un modo.
     
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    Sul fondo dell'oceano


    Abete [I]



    Quando il corpo di Kamasu venne reclamato dai flutti, la vita non aveva ancora del tutto abbandonato le sue membra. Il sangue scivolava via dallo squarcio che aveva sulla gola, e non sarebbe passato molto tempo prima che il corsaro chiudesse gli occhi definitivamente, tradito dai fratelli minori e da quelli che una volta chiamava compagni. Mentre l'oscurità lo abbracciava, il suo corpo veniva trascinato via dalla corrente, senza che egli sapesse in alcun modo dove si trovasse, o quanto tempo gli restasse da vivere. Un'altra delle cose che non sapeva, era che quello scontro navale era avvenuto non troppo lontano da quella che, tempo dopo, sarebbe stata l'isola teatro di una grande migrazione di ninja dal continente, verso il villaggio dell'Abete. Le cui acque molto particolari fluivano in mare, e per una certa distanza, e con capacità molto ridotte rispetto a quello che avveniva sull'isola, influenzavano le forme di vita nelle immediate vicinanze. Senza esserne cosciente quindi, Kamasu venne afferrato dal filo del destino, e si appoggiò sul fondo dell'oceano, privo di coscienza, per un tempo ignoto, e lì rimase, con quell'acqua misteriosa che aveva appena la forza di tenerlo legato all'oceano, ma non abbastanza per rendergli lucidità. Questo avvenne col tempo, lentamente.

    [...]

    Quando le violente piogge lavarono i volti di coloro che si avvicinavano all'isola, in un piccolo anfratto, che come tanti caratterizzava la linea di terra e roccia attorno all'isola, un piccolo peschereccio del posto stava come ogni notte cercando delle prede da riportare a riva. Quella notte però, la rete sarebbe stata più pesante del solito. Lo sforzo dei pescatori sarebbe stato maggiore, dopotutto erano soltanto in tre, mentre in due soltanto con la forza delle loro braccia e il sudore della schiena, misto alle piogge, cercavano di riportare sul ponte la rete da pesca, convinti di aver avuto un incredibile colpo di fortuna con il bottino ittico. Inizialmente non capirono cosa avevano estratto dalle acque oscure dell'oceano in tempesta, erano stremati, volevano solamente rientrare a riva, e quella era l'ultima rete da recuperare; lasciarla al mare era assolutamente da evitare, quindi optarono per rischiare e fare il possibile per riportarla a bordo. Una volta aperta, notarono in mezzo al pesce, uno strano profilo che sembrava farsi strada, come se stesse venendo a galla dalla massa di tonni e merluzzi; qualcosa di estremamente chiaro, color grigio marcio, che emetteva un suono gutturale sofferente.

    ggghhhhhhcchhhh

    [...]

    Con le violente piogge che gli battevano addosso, rinvigorendo non solo la sua esistenza, ma anche il suo odio verso Kiri e la sua gente, quello che una volta era stato il capitano pirata afferrò dai suoi pantaloni mangiati dalla fauna marina un paio di kunai del tutto arrugginiti, e prese a vibrare colpi in ogni direzione verso i due pescatori, come uno squalo impazzito che si dibatte sul ponte, una volta pescato. Vedeva male, era convinto di stare affogando, e aveva le corde vocali completamente recise, con una tasca "fatta a mano" orizzontalmente sulla gola, situazione che non lo rese affatto più affabile di come era stato in vita.

    GGGHHHHCCCCHH !!!! GGGNNNHHHH !!!! CCHHHHGGGGNNNNNN!!!!

    In pochi secondi, animato come da una furia maledetta, avrebbe colpito con le armi smussate e coperte di cirripedi le teste di quei tre uomini a tal punto, da renderle più simili ad un patè. Il tutto spruzzando sangue, proprio, un po' ovunque, dalla ferita sulla gola, giusto in tempo per esaurire tutto quello che era rimasto nel suo sistema, fino a che nemmeno il sangue fosse stato più presente. Quando, finalmente, la vista tornò al massimo, si rese conto di essere su una imbarcazione, ma non era in grado di computare la sua situazione, non riusciva a respirare, come se avesse avuto un mattone d'acqua sui polmoni. Come se fosse sempre sul fondo dell'oceano.
    Era morto annegato? Era morto dissanguato ? Non lo ricordava. Non sentiva nemmeno il freddo, non sentiva nulla.


    [...]

    Passò quasi un'ora in piedi, il suono gutturale si fece tranquillo, impossibile capire se fosse il suono della voce o quello della respirazione, ma lentamente si uniformò a quello delle onde, era immobile sul ponte della nave, a toccarsi la ferita sul collo poi con una delle armi arrugginite, prese a molarsi i denti, fino a renderli appuntiti come quelli di uno squalo. Solo a questo punto si sarebbe tuffato di nuovo in acqua, per raggiungere la riva più vicina. Non sapeva dove fosse, non aveva fame nè sete, non aveva alcuno scopo, sapeva solo una cosa, doveva uccidere quanti più Kiriani possibili.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Fukibari × 5
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Respiratore × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1

    Note
    ///






    Edited by Jotaro Jaku - 29/11/2018, 13:03
     
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