[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»



    Non mi sorpresi del fatto che dentro a quel granaio era tutto un po' fuori posto. E in effetti m'importava poco e nulla dell'ordine lì dentro; ciò che volevo trovare era un posto rimettermi in sesto e in contempo, magari, trovare delle informazioni utili sulle famigerate armi di Iwa che si dovevano trovare sull'isola. Dite che era un po' da sciocchi cercare delle informazioni supersegrete in quel che è, a tutti gli effetti, un granaio? Lo penso anche io, a dire il vero, ma fintanto che ero lì, provai a cercare almeno qualcosa che mi fosse tornato in qualche modo utile al fine delle mie ricerche. Senza trovare nulla di utile, mi accomodai per terra con un po' di pagglia e mi addormentai quasi del tutto. Asciugarsi mi portò una sensazione piacevole abbastanza, tanto che smisi di sentire i vari problemi agli arti e quando il mattino arrivò mi alzai per uscire fuori dal granaio. Prima, però, usai la Tecnica della Trasformazione per trasformarmi in un perfetto [contadino]930798598c6e0c7493b07fb82870d3c1 di quelle parti per poi uscire dal mulino e in quel modo andare a recuperare le due cose che volevo: le informazioni e le taglie. Certo, andare a chiedere in giro sotto quelle mentite spoglie non era certamente una buona idea. Quei semplici contadini non sarebbero mai riusciti a dirmi dove si trovassero quelle strane armi; né avrebbero potuto dirmi dove prendere le mie taglie dei ninja che, probabilmente, erano arrivati fino in la. Un'opzione decisamente migliore mi parve quella di andare direttamente laddove le info avrei potuto ottenerle di certo: la sede del governatore. Quel palazzo, in effetti, non poteva non attirare l'attenzione di tutti coloro che vi vivevano e di coloro che vi arrivavano. Il Governatore, poi, doveva sapere cosa stesse succedendo lì o darmi comunque delle maggiori indicazioni su come muovermi per trovare ciò che cercavo. Certo, avrei dovuto estrargli quelle info con le buone o con le cattive (poco importava come, in effetti), ma in qualche modo ci sarei riuscito a farlo, senza alcun dubbio. Prima, però, tentai un'altra strada sebbene supponevo che non mi avrebbe dato alcun risultato utile: chiedere alla gente semplice. I contadini del posto avrebbero potuto vedere/notare qualcosa di strano che riguardasse l'arrivo degli altri ninja sull'isola oppure in relazione alle armi di IWA. Ovviamente, in quell'aspetto da contadino, avrei potuto suscitare delle curiosità, perciò a ogni persona che avrai avvicinato, - tutti rigorosamente degli altri contadini, - gente semplice, avrei rivolto un discorso di questo tipo: - «Hah! Che bella giornata, no?! Senti, sono nuovo su quest'isola. Arrivato giusto ieri. Mi sapresti dire se c'è qualcosa di strano qui? Magari se è accaduto qualcosa? O se posso andare da qualche parte per procurarmi un lavoro? Che devo dar da mangiare a me e alla mia famiglia. Si sente parlare spesso delle famose armi che sarebbero nascoste qui o di una qualche strana setta Hayate. Hehe! Ti chiedo perché voglio essere sicuro di non mettere a rischio la mia famiglia hehe!» – Avrei chiesto la stessa cosa a un paio di persone semplici, prima di raggiungere la vedetta sotto veste di quel contadino per parlare anche a una qualche guardia. Il mio discorso alla stessa sarebbe stata differente. - «Scusi, ma cos'è successo ieri? Dormivo tranquillo, ma ho un sentito diversi rumori... può spiegarmi?» – Alla fine dei conti sarebbe arrivata anche la volta del grosso palazzo del governatore che, - diavolo, - le informazioni che cercavo doveva possederle almeno in minima parte. Quindi, sarei andato a bussare alle porte di quel palazzo, ancora sotto forma di quel strano contadino, sempre se le circostazione e il Fato me lo avrebbero permesso. La strada verso il palazzo del governatore molto difficilmente sarebbe stata piena di ostacoli; e qualora avessi incontrato comunque delle persone per strada che mi avrebbero potuto dare delle informazioni (ovviamente avrei tentato di ottenerle con quella specie di mie domande subdole). Infine, giunto alle porte del palazzo del Governatore, avrei bussato cercando una risposta. Se fossi riuscito a farmi aprire, avrei semplicemente chiesto un incontro con il Governatore di quella piccola cittadina spiegando le mie motivazioni: - «Devo parlare con il Governatore. Credo di aver sentito dei strani rumori ieri sera e visto anche... qualcuno di sospetto. Voglio fargli presente i danni che mi hanno fatto ieri e dirgli tutti i dettagli.» – E speravo che quella fase di raccolta delle informazioni mi desse ciò che cercavo.






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    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: S///

    Attese:

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    III - ///

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    È colpa tua. Ratty

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    La Delegazione Kiriana

    Certamente muoversi in gruppi troppo numerosi attirerebbe l'attenzione e potrebbe essere scomodo. Certo, la presenza di ninja Kiriani senza preavviso potrebbe essere interpretata negativamente, ma mi pare di capire che sono due Genin e che non sapessero nemmeno della tua presenza qui, Itai-san. Concordo con il piano d'azione, e se realmente questo Kitori è un tuo allievo sarebbe bene che tu veda di persona della faccenda. E ti accompagnerò. Aggiunse la Muuga, sorridendo e soffermando lo sguardo per qualche secondo su Akira, forse colpita dalla sua capacità di organizzazione, o banalmente gettando un'occhiata di apprezzamento. Difficile vedere oltre quegli occhi dal colore lilla acceso, così simili a fiori. Oh, si, cugina. Non vedo l'ora di chiacchierare un pò con il Mercenario qui. Endo si sarebbe avvicinato al Kaguya, decisamente più spocchioso che in passato. Gira voce che ti interessi una persona. Beh, non sei l'unico. E non pensare che io sia lo stesso di quella volta. Non mi sembra un buon momento per litigare per la piccola Michi. Disse con ferma cortesia la leader della Zanna, mentre pur con uno sguardo ostile il suo consanguineo si ritraeva.

    Mia sorella al momento è di turno al porto settentrionale, ma sarò felice di unirmi al tuo gruppo, Tetsuo-san. Disse la maggiore delle Terumi, là presente. In quel momento però giunse la notizia dell'attacco di Jins, a nemmeno cinque minuti a piedi, nei confronti di due ninja accademici che si erano presentati come invitati di Hayate, sollevando discreti sguardi indignati dai membri della Tregua, e occhiate perplesse dagli Zannuti, anche se verosimilmente i ninja di Kiri sarebbero stati altrettanto sorpresi. Verrò io allora. Il ninja dalla pelle scura del clan Ho aveva raggiunto la comitiva entrando dal portone del salotto e aveva uno sguardo assonnato come pochi: probabilmente era il suo turno di riposo. Jins saprà tenerli a bada coi suoi lupi, fossero anche dieci o venti, ma meglio dare un'occhiata.

    Quindi io avrò il piacere di una passeggiata verso ovest con il mio omonimo. Che deliziosa coincidenza. Ammetto che preferirei fare quello per cui sono venuto qui, ossia proteggere la Muuga invece che lasciarla assieme a un Jinchuuriki tra i più potenti del continente...ma obbedirò come un bravo soldatino. Era evidente il suo scarso interesse per le indagini e il suo ancor più scarso rispetto per la Muuga, la Tregua e tutto quello che non riguardava l'uccisione di Accademici, ma Akira Gen era stato reclutato nel gruppo assieme a Kymuji Shinretsu e a Satoshi Kujo. Io sono uno Shinretsu ma ho perso la capacità di manipolare acqua e ghiaccio...una lunga storia. Ora uso taijutsu, veleni, e sono adepto nell'arte ereditata dal Rinnegan: la Shinra Tensei. Tutti quelli della Tregua conoscevano le sue capacità, sarebbe stato futile nascondere qualcosa. Io sono un Sensitivo, e le capacità del mio clan mi permettono di distruggere facilmente qualunque struttura metallica. Anche quelle attraversate da chakra. Vi devo però informare che ho un clone al porto settentrionale per assistere Mion, quindi ho meno chakra del normale al momento. Aggiunse Satoshi, ottenendo solo un lento applaudire delle mani del biondo ninja della Zanna. Oh, quindi ci comportiamo come dei grandi amici? In questo caso io sono uno spadaccino e un'illusionista. Si avvicinò ad Akira Hozuki, con quei suoi occhi sottili come fessure e gli sorrise, avvicinandosi in maniera quasi sensuale. Terribilmente bravo in entrambe le cose.


    Squadra Akira

    Il ninja biondo fuori dall'edificio avrebbe intrecciato una manciata di sigilli prima di teletrasportarsi da qualche altra parte giusto un'attimo prima che la porta si aprisse. Molti ninja uscirono, eccetto il Mizukage, la Muuga e i membri della loro squadra che sarebbero partiti in un secondo momento. Nessuno di loro avrebbe notato il simbolo tracciato sul muro, che era letteralmente scomparso, nè il fatto che un Akira era stato là. Reale o clone era difficile dirlo, ma sicuramente quell'uomo aveva qualcosa in mente. Si divisero quindi in due gruppi, e non senza sollevare de dubbi Shusui decise di seguire Akira Hozuki e lasciare Feng Gu al suo protetto, mentre il clone li tallonava.

    Erano ormai fuori dalla Città e sicuramente i membri della Zanna e della Tregua non avevano notato Shunsui alle loro costole...o non ne avevano dato segno. Ci fu tuttavia un momento di crisi che avrebbe reso facile per gli inseguiti il rendersi conto della presenza dei loro inseguitori: poichè il clone di Kato poteva allontanarsi al massimo a dieci chilometri dal suo creatore...ma all'Abete i cloni corporei non potevano essere dissolti in quanto immortali a loro volta (a meno di precauzioni di cui certo gli accademici non erano a conoscenza) e dunque la distanza dei dieci chilometri diventava un vincolo insormontabile...infatti in quel preciso momento in cui veniva superata la distanza tutti e tre i Kato avrebbero percepito un dolore atroce, nemmeno stessero cercando di strapparli a pezzi a viva forza [Danno]Dolore Straziante [DnT Grave]. Mantenere il silenzio sarebbe stato molto difficile visto l'arrivo inaspettato del dolore e l'assenza di avvertimenti, e quel suono poteva essere qualcosa che li avrebbe traditi, a meno di prendere provvedimenti. E poichè il clone stava sui limiti (e il dolore avrebbe colto tutti e tre i Kato) nessuno di loro avrebbe potuto muoversi più di tanto fino a quando non avessero avuto maggior libertà di movimento. Arrivare coi cloni all'Abete era stata una cattiva idea.

    Akira Gen camminava con indolenza, per nulla interessato alla missione, mentre lo Shinretsu parlava con il conterraneo: Le rovine sono a quasi venti chilometri contando che dobbiamo aggirare la montagna e prendere la scalinata di roccia per arrivare sull'altopiano rialzato. Ci vorrà qualche tempo. Avrebbe spiegato Kymuji mentre Satoshi continuava a muoversi con aria un pò preoccupata. E' da un pò che Mion non risponde nella nostra rete di comunicazione...mi chiedo se non si sia addormentata. Forse dovrò mandare il mio clone a controllar... Si sarebbe bloccato di scatto. Il mio clone è stato distrutto...era coi due genin di Kiri, ma non so cosa sia stato. Beh, stanno andando la Muuga e il Mizukage da quelle parti, non penso sarà necessario cambiare strada, no? Risposte lo spadaccino biondo, assolutamente provocatorio nei toni, tanto da guadagnarsi un'occhiataccia da parte dell'altro ninja della Zanna, ora parte dela Tregua. Non pensare di essere intoccabile solo perchè sei forte e nelle grazie del Sanga. Oh, no, io sono intoccabile perchè sono assolutamente meglio di te e di chiunque altro. Un carattere adorabile. Stabilire turni di guardia o come procedere lungo la marcia sarebbe stato importante per evitare di essere seguiti o inconvenienti, anche perchè le capacità da sensitivo non distinguevano un'ape da un'elefante, rendendole di fatto inutili. Akira Gen però non avrebbe collaborato, limitandosi a seguire il gruppo ma senza dare aiuti nè essere proattivo.

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    A meno di interruzioni o litigi avrebbero impiegato poco più di un'ora per arrivare sul posto (a meno di correre), e si trovavano infine sulla scalinata ricavata nella roccia chissà quanto tempo prima. Un vecchiofhjhRQh con una cesta sulle spalle stava scendendo le scale proprio in quel momento, forse di rientro da una passeggiata notturna. La cesta era piena di funghi. Sauti, buona gente. Nuovi membri della Tregua, Kymuji-san e Satoshi-san? Sembrano piuttosto forti. Buongiorno signor CaoCao, come mai in giro a quest'ora? E' uno dei più vecchi del villaggio, ha quasi ottocento anni. Sembra che possano invecchiare lentamente, se lo desiderano, anche se non possono ringiovanire. Chi mai vorrebbe diventare vecchio e rugoso? Commentò di malagrazia Akira Gen a quell'informazione, ottenendo solo uno sguardo pieno di saggezza da parte del raccoglitore di funghi. Avere lo stesso aspetto quando porti tuo figlio in braccio e quando prendi in braccio il tuo trisnipote è qualcosa di strano. La testa vuole che il corpo la rispecchi, tutto qui. Immagino stiate andando alle rovine, io ero a coglier funghi, dopo la pioggia sono sempre più rigogliosi. Akira il biondo non commentò, ma anzi snobbando il nonnino iniziò a salire le scale senza aggiungere nulla. Non dovrebbe girare da solo, ci sono degli Hayate sull'isola. Oh, non mi hanno preso in tutti questi anni, non lo faranno certo adesso, ma grazie dell'interessamento. E poi so come fare un pò di arti marziali, nonostante tutto. O come sgattaiolare via non visto.

    Fece per andarsene, ma si soffermò qualche secondo su Akira Hozuki, guardandogli il volto con attenzione, o forse la fronte. Poi sorrise, proseguendo per la sua strada. Se interrogato al riguardo avrebbe solo detto che gli ricordava tanto suo figlio quando era giovane, tanto che quasi si aspettava di vedere lo stesso neo che aveva sulla fronte. A meno di costrizioni (che la Tregua non avrebbe gradito) non avrebbero potuto trattenerlo dall'andare via, anche se qualche chiacchiera la avrebbe scambiata volentieri.

    Purtroppo però le rovine sarebbero state una mezza delusione. Il simbolo del Vuoto era da diverse parti, ma non ci fu alcuna reazione con la presenza dell'Hozuki...nè si vedevano passaggi segreti o altre anomalie. Un'ora buona per cercare, e già cominciava a intuirsi una possibile alba che da là a qualche tempo si sarebbe affacciata sull'isola ancora avvolta dalla foschia. Dalla grotta si arriva al lago sotterraneo, ma qui siamo parecchio in alto, ci vorrebbero due ore buone. Puntualizzò Kymuji, deluso dall'assenza di novità nonostante le aspettative dopo le rivelazioni su Pangu portate dai Kiriani. Dove potevano andare a quel punto?


    Squadra Feng Gu

    Il gruppo di tre ninja, forse seguito nemmeno troppo da vicino da Masayoshi, avrebbe seguito semplicemente la strada principale diretti alla torre centrale della Città, che certo i ninja avevano visto nonostante la pioggia battesse forte al momento del loro arrivo. Nonostante la sottile foschia delle prime ore del mattino, il gruppo potè vedere chiaramente che c'erano delle sagome alla base, sagome che si muovevano con discreta velocità. Stanno combattendo. Avrebbe confermato il Bara dagli occhi accesi dello stesso colore floreale della sua consanguinea, capace di vedere gli odori anche a grande distanza. Acceleriamo il passo allora.

    Arrivi durante la prossima offensiva di Shin. Puoi agire eventualmente per difendere Jins, o comunque fermare tutti, a tua scelta. Vedete con chiarezza la scena una volta a 21 metri, vista la foschia. Konkei sarà combattivo e pronto ad attaccare gli invasori con uno Scatto RapidoVelocità Rossa+4 tacche per mettersi in mezzo e difendere Jins o interferire con Shin a meno che non lo si fermi in qualche modo


    Il Team Shin

    Del tutto noncurante dell'esplosione e delle fiamme che lo avvolsero, il lupo saltò addosso alla Kunoichi in controtempo, ignorando i danni o le pesanti ferite (che, va detto, non spezzarono affatto il vincolo del richiamo) e gettandosi nuovamente contro la sua gola in un tentativo ancor più aggressivo e reso pericoloso dalla pelliccia che aveva preso fuoco [S&M]Statistiche: Morso (AdR) Potenza 30 + Sanguinamento (DnT Medio) + Ustione (DnT Lieve) per la pelliccia in fiamme
    Forza e Velocità Rossa+2 tacche
    . Se l'offensiva fosse fallita avrebbe poi cercato un secondo morso [Azione 2]Come Precedente, stavolta mirando alle caviglie per limitare la mobilità della ragazza e, comunque andasse, con gli occhi che si accendevano di una luce azzurra avrebbe ululato, spegnendo improvvisamente tutte le fiamme mentre dal corpo emetteva una sorta di vento gelido in tutte le direzioni, capace di intirizzire il più scafato degli avversari [Tecnica]StatisticheUlulato della Steppa (AdR) - Congelamento con Potenza 25 + Ingombro a 360° entro 6 metri - Emissione Energia Rossa.

    Shin del Miraggio...Hayate non ti ha fornito grandi informazioni sull'isola, a quanto vedo. Annunciò il biondo Kaguya con un ghigno trionfante mentre il ragazzino evitava gli attacchi potenzialmente letali ma non certo invalidanti...e questi significava che non conosceva il segreto dell'isola: quando non si può morire un danno al cuore o al cervello è irrilevante, mentre uno agli arti può decretare la sconfitta. Le sue parole non erano boria senza fondamento, dato che quando l'altro gli puntò la lama alla gola improvvisamente dal corpo del membro della tregua emersero degli spuntoni ossei estremamente rapidi, pronti a trafiggere gli arti e l'addome di Shin a distanza praticamente nulla e senza preavviso, mentre questi era concentrato sulla minaccia, evidentemente guardando il volto dell'altro o la sua arma. Poteva anche essere più rapido e tagliargli la gola con tutta la brutalità del mondo, ma quel coltello non poteva decapitare e sicuramente anche uno squarcio non avrebbe inficiato le capacità combattive di Jins. Non all'Abete [S&M]Statistiche: Difesa 60, Potenza 45, Velocità Viola +4 tacche, attacca con 5 spuntoni ossei, diretti a spalle, cosce e addome.

    Larice AggressivoL'utilizzatore può sfruttare la Danza del Larice a scopi puramente offensivi contro avversari impegnati in una presa o molto vicini. Causa danni entro 1,5 metri invece che solo contro chi tocca l'utilizzatore (Talento)

    Larice ViolentoL'utilizzatore può causare danni aggiuntivi con la Danza del Larice, la potenza è pari a tre quarti della capacità difensiva, invece che essere la metà (Talento)


    Taijutsu Perfette


    Stranamente, anche se colpito, Shin non avrebbe affatto sentito la vita scivolargli via, ma con quel genere di offensiva era quantomeno probabile che non potesse poi muoversi adeguatamente. Andasse come andasse il Kaguya gli avrebbe puntato il tridente alla gola, parlando anche se ferito al collo, ma lasciando a Shin il tempo di siegarsi. Konoha non sa di questo posto e viene portata qui da Hayate. Questo significa che, anche se inconsapevole, sei una pedina di Hayate. E questo ti rende un nemico della Tregua, guarda caso proprio mentre gli alti papaveri sono qui. Quindi ora ti porterò nella prigione e vedremo se i capi vorranno parlarti o meno. Non ho motivo di esserti amico, anche perchè parli come se il tuo stare qui fosse vantaggioso o, nella migliore delle ipotesi, irrilevante. E non lo è. Una manciata di sigilli (per qualche motivo la lancia rimase sospesa a mezz'aria) e avrebbe cercato di catturare il suo avversario in una sfera d'acqua da cui non avrebbe avuto alcun modo di scappare [2 Tecnica, 3 Azione]. E tu ragazzina, farai bene a seguirmi se non vuoi farti male. Questo avrebbe intimato alla ragazza se il lupo non fosse riuscito ad avere ragone di lei.



    Kitori e Fudoh

    La Kunoichi del clan Terumi nella sua tuta non conosceva nessuno di nome Sanjuro a Kiri, ma era da parecchio tempo che non tornava a casa e non era srano dunque che non conoscesse le persone che avevano scalato le gerarchie della nebbia. Non rispose alle domande di Fudoh al riguardo e lasciò che fosse Satoshi a portarli lontano verso la casetta che usavano come "detenzione" per quanto non ci fossero affatto sbarre o sistemi di sicurezza.

    Posso riferire il tuo messaggio. E non voglio gallette, sono solo un clone. Più o meno. Vi sconsiglio di utilizzare tecniche che creano cloni corporei su quest'isola, non è possibile disattivarli nè ucciderli e questo implica che il chakra che avete fornito loro è perso finchè non andrete via da qui. Aveva nel mentre riferito il messaggio e quei dettagli così precisi sul Mizukage che sarebbe stato improbabile sospettare dei due genin. E non sono un ninja dell'Abete. Chi nasce sull'isola non può mai utilizzare il chakra, è il contrappeso della loro immortalità. In ogni caso il Mizukage stesso verrà qui, o qualcuno per suo conto. Fino ad allora resterete con me. Mangiate e scaldatevi...la delegazione Kiriana sembrava abbastanza sorpresa della vostra presenza, ma non è comunque un buon segnale ad un negoziato presentarsi con più uomini della controparte. Sbuffò un pò irritato, ma era abbastanza razionale da sapere che i due genin erano il problema pur senza averne colpe. Rimase nella casupola assieme a loro.

    Era passata forse mezzora, durante la quale avrebbero potuto magari fare qualche altra domanda sulla natura della Tregua o dell'Abete, ora che erano stati riconosciuti dal Mizukage, ricevendo anche risposte abbastanza soddisfacenti, quando qualcuno bussò alla porta. Mi sembra strano che siano già qui. Forse Mion ha bisogno di qualcos... Aprì la porta solo per vedersi travolto da un vero e proprio ariete di legno che lo spedì dritto contro la stufa all'altro capo della stanza. Si alzò stordito mentre l'enorme spuntone ligneo si dissolveva rapidamente e due individui entravano nella stanza, un grosso uomo in armatura

    e na ragazza dall'aria poco raccomandabile

    . Ma che carini...ninja di Kiri e uno della Tregua. Volete rimpolpare i ranghi, eh? Commentò lei. Noi siamo Hayate. Assieme ai nostri alleati accademici intendiamo trovare e distruggere la fonte dell'immortalità di quest'isola: l'Arma che state custodendo. Kiri e la Zanna non sono invitate alla festa! Ruggì l'uomo di rimando senza lasciare tempo per le discussioni battendo a terra la mano armata del suo pesante tirapugni e di fatto animando il legno delle pareti e del pavimento che cercò di emerse in spuntoni pronti a trapassare le gambe dei tre ninja presenti [Attacco]Statistiche: Mokuton III - 2 Spuntoni per Kitori e Fudoh, Velocità Blu+2 tacche, Potenza 40 l'uno, Furtività 3

    (Satoshi riceve quello da 50 con uno spuntone a sua volta)
    . Legno...maledizione! Satoshi venne preso alla sprovvista e il danno fu sufficiente a dissolvere il suo clone in acqua. Un piccolo cubo di carne rossa e pulsante cadde a terra al suo posto, come se quella libbra di muscolo fosse il nucleo del costrutto, mentre Hayate intanto continuava la sua offensiva, con la donna che mise bocca a un'armonica, suonando una serie di note che avrebbero presto messo in seria difficoltà i due shinobi, dato che quasi in risposta alla musica delle catene spettrali emersero dalle pareti e dall'aria stessa incarcerando chiunque avesse sentito il suono [Attacco]. A quel punto la donna sarebbe scattata verso i due ninja, continuando a suonare mentre cercava di colpire prima Fudoh e poi Kitori con due pesantissimo calci ruotato, il primo con rincorsa [Attacco 2]Statistiche: Calcio contro Fudoh con Forza Blu +2 tacche e Velocità Viola. Calcio contro Kitori con Forza Viola e Velocità Blu+2 tacche .

    Alla fine dell'offensiva la donna sarebbe stata proprio davanti a Kitori, mentre l'uomo era sulla porta, a cinque metri di distanza.


    Uomo Sputato dal Mare

    Si era ripreso dal trauma della quasi-morte ma ancora non era in sè. Si trovava su una spiaggia, assaporando sabbia e conchiglie frantumate. Aveva raggiunto una delle spiaggie all'estremità sud-est dell'isola, unico accesso dal mare alla sezione rialzata della costa, con terreno sabbioso nemmeno fosse un piccolo deserto arido, per quanto avesse piovuto abbondantemente nella notte. Forse erano le tre del mattino e l'umidit si faceva sentire, anche se il terreno si stava asciugando raidamente. E una sagoma dai lunghi capelli di un nero quasi violaceo gli apparve davanti, in avvicinamento L'uomo

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    aveva uno sguardo perso, quasi sognante, ma certamente teneva d'occhio ogni sua mossa. Alla coscia portava un coprifronte di Kiri rigato. Un traditore della Nebbia.

    Io sono Hayate. Forse ora non puoi parlare ma guarirai presto. Ti ho scorto quasi per caso mentre ti muovevi contro la corrente. Sembra che Hayate ti abbia portato a me...forse per un motivo. La sua luce e gloria guidano i miei passi e non sono che un umile servo pronto a seguirlo e sacrificare tutto per lui. Gli tese la mano. Vuoi venire con me? Accadranno grandi cose su quest'isola. Tutto per la gloria di Hayate.

    Scappare? Combattere? Non poteva parlare ma certo il redivivo sarebbe stato capace di farsi capire. Se avesse accettato di seguirlo, lo sconosciuto o avrebbe condotto verso l'entroterra, diretto a una capanna di grosse dimensioni ai piedi di un'alta formazione rocciosa. Io e i miei compagni siamo qui per distruggere un grande male, e Hayate vuole la distruzione del male per diffondere la sua luce. Kiri e la Zanna tramano per tenere segreta l'esistenza di questa calamità, ma siamo qui per sconfiggerli e distruggere il nemico. Quello che abbiamo appreso è che esistono dei sigilli che impediscono l'accesso. Uno dei pochi indizi che abbiamo porta qui a questa capanna deserta. All'interno ci sono provviste e segni del fatto che era abitata fino a poco tempo fa, non più di un giorno. Entra pure a scaldarti e rifocillarti se lo desideri.

    Non sei potente, ma in questo luogo non si può morire e dunque anche il più debole può essere vittorioso, se sufficientemente determinato. Mi aiuterai a sconfiggere i miei nemici?
    Se c'erano altre persone del suo gruppo vicine, certamente i sensi del nukenin non le avevano percepite.

    Tasaki

    Il riposo nel granaio aveva rinfrancato il nukenin bombarolo, che con una rapidità forse innaturale si era ripreso dal principio di congelamento ed era libero di girare per la città in quel primo mattino immerso nella foschia (che era di casa all'Abete). Sulle strade l'unica voce che girava era quella di una nuova Guerra della Tregua, qualunque cosa fosse. Quando si presentò ad alcuni passanti come un contadino giunto da poco in cerca di lavoro ottenne solo sguardi storti e un briciolo preoccupati, ancor più spaesati quando chiese di parlare con il governatore, mentre gli occhi dei suoi interlocutori si sgranavano al solo sentir parlare di Hayate e si affrettavano ad andarsene. Due o tre di queste conversazioni e avrebbe sentito improvvisamente freddo, mentre un tizio

    che non poteva essere altro che uno Shinobi gli si avvicinava. Il mio nome è Kisugy Shinretsu della Tregua. E il tuo, Contadino che cerca il Governatore e ha paura di Hayate? Stava a una decina di metri. Cosa poteva fare il nukenin per cavarsi d'impiccio?

    WjErTnC



    Edited by Febh - 1/12/2018, 16:04
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Fonte della Vita Eterna


    Capitolo Primo


    Atto III
    Echi di un passato. †



    Non me ne ero accorto immediatamente, lo ammetto, e quasi ne fui colto alla sprovvista. Quell'isola era intrisa di chakra: forte, violento, perturbante al punto da farmi cadere a terra, in ginocchio, poco dopo l'inizio delle mie ricerche. Non mi indeboliva, non creava interferenze di alcun tipo coi miei arti, non mi feriva: eppure dava forza a qualcosa dentro di me, lo nutriva ed io, sempre con più difficoltà, riuscivo a trattenerlo. Mi alzai in piedi, cercando di appellarmi a tutto ciò che, da sempre, mi teneva in vita: il mio odio; ma come può un solo uomo, ancora inesperto, competere contro il chakra di una intera isola la quale, da tempo immemore, emanava i suoi poteri su tutti i suoi abitanti?
    Sentii dilaniare il mio corpo dall'interno ed in un istante caddi a terra. Non sentivo più il mio corpo, non sentivo più niente. Né l'odio, né il rancore, né il potere. Tutto divenne buio e mi inghiottì.

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    Che cosa ho fatto? Dissi, guardandomi le mani ed il corpo martoriato. Mi alzai su quelle gambe che non mi appartenevano, morsi l'unica mano che potevo mordermi e richiamai Kyofu soltanto per andare alla volta di Konoha. Attraversai le mura, camminai per la città disorientato, stanco, umanamente e spiritualmente devastato fino a quando non mi trovai lì, davanti alla casa di Sho ed Oda. Entrai senza chiedere neanche permesso, andai da loro, mi inginocchiai e porsi le mie spade. Misi le mani alle estremità del mio casco ed una piccola nuvola di fumo ne fuoriuscì, rompendo il sigillo che lo teneva saldamente aderente alla mia testa. Porsi anch'esso ai miei figli. Il mio volto era rigato dalle lacrime i miei occhi erano gonfi e stranamente chiari. Non c'era bisogno di parole, avevano capito. Avevano capito che stavo facendo penitenza, che mi stavo scusando, che avrei voluto ricominciare con loro.
    Entrò anche la loro madre ... la donna della mia vita. Fu forse il suo sorriso, o l'idea di una vita insieme, ma mi sentii come circondato da fiamme catartiche e finalmente soddisfatto della mia vita. Ero pronto a ricominciare, avevo capito e mi era dispiaciuto abbandonarli. Oda, ti prego, perdonami. Avrei detto, riferendomi a quanto successo ormai mesi prima alle mura di Konoha. Ti prego. Singhiozzavo. Era forse il senso di colpa o l'apoteosi della felicità che sentivo a farmi piangere in quel modo?
    Ma poi il fragore di un'esplosione mi distolse dalla gioia ritrovata: ripresi le mie armi ma lasciai a terra il mio elmo. Uscii fuori e rividi quel panorama che avevo giurato per sempre di odiare: rividi le insegne di Cantha, rividi il cielo cremisi, rividi gli Oni in armatura. Pioveva. Abbassai lo sguardo, sopraffatto, soltanto per finire a specchiarmi in un ristagno limpido d'acqua. Seppur in armatura, il mio volto non era più glabro, ustionato, sfregiato: quello che vedevo era il volto di Keiji Kagome. No! Gridai. Non può essere! Nuovamente avvolto dalla più pura delle ire. Una mano toccò la mia spalla: era Sho ma era diverso, come avvolto in una tetra melma oscura ed avevo uno sguardo sinistro e per niente rassicurante. Anche l'altra spalla sentì qualcosa toccarla: ed ecco che dopo tempo immemore rividi quel volto, quello del Flagello Immortale. Un ruggito, nuovamente mi dilaniò l'anima ed una tempesta di fiamme mi circondò. Il sangue mi ribollì in corpo così intensamente da raggiungere i miei occhi dandomi, nuovamente, quel colore che ormai a Kiri tutti erano abituati a vedere.
    zpH8jz6
    Fu un attimo: rividi la spiaggia sulla quale mi trovavo, sentii nuovamente tutto appartenermi. Una scarica di chakra mi circondò, come a voler lottare contro quell'isola. Ma, ripeto, fu soltanto un attimo.
    Mi ritrovai nel mio mondo interiore: era un vero e proprio inferno. Un infinito mare burrascoso era tutto ciò che si vedeva sotto l'orizzonte mentre il cielo, color del sangue raggrumato, presagiva soltanto e per sempre tempesta. Il mio corpo era lì, al centro di quell'immondo panorama, che fluttuava. Era lui il fulcro di tutto quel caos, era lui il sinodo di tanta devastazione. Eppure qua e là ancora erano presenti piccole farfalle, forme di vita del tutto aliene a quell'ambiente, che ronzavano nel cielo, incuranti della morte che tutt'intorno si moltiplicava. Io stavo lì, a concentrarmi proprio su quegli esseri così gracili ed effimeri, su quegli esseri che in quel mondo, rappresentavano l'ultimo piccolo pezzo di bellezza ed umanità rimasto. Mi concentravo affinché l'oscurità li avvolgesse, li privasse della vita, affinché dentro di me non ci fosse altro che rabbia e puro risentimento.
    Niente poteva accedere in quel luogo: né la Yakusoku né Koutsu potevano niente contro quella profonda barriera, radicata. Era lì, infatti che io, Kensei Hito, avevo rinchiuso il mio più grande avversario: Keiji Kagome.
    Circondai con l'oscurità del mio chakra una di quelle farfalle: ero pronto a scendere su di lei come la morte ma qualcosa me lo impedì: tutte quelle piccole luci a forma d'animale si raggrupparono delineando la sagoma del solitario Kenkichi morto durante la settima riunione di Kiri. Cosa hai fatto?! Chi sei?! Sentivo del rancore, del risentimento: niente di paragonabile al mio potere, forse più qualcosa di simile a ciò che prova un bambino cui si toglie, per un po', il suo giocattolo preferito. Sono ciò che hai accolto quando hai giurato la prima volta di volere il potere. Sono ciò che hai accolto la prima volta che hai giurato di odiare. Sono ciò che hai accolto la prima volta che hai provato il più ardimentoso degli amori. Dissi, riecheggiando in tutto il mondo interiore. Sentii un piccolo tremito di assestamento: Capisco. Ma ho sbagliato ... non avrei mai voluto tutto questo! Sorrisi nella mia oscurità senza volto mentre percepivo la sua luce affievolirsi sempre più. È troppo tardi ormai. Sono troppo potente. Non hai più alcun controllo qui. Le farfalle che formavano la sagoma di Keiji si stavano iniziando a diradare. Dal mare in tempesta poco sotto fuoriuscì un grande tentacolo di oscuro, turbinante nel suo essere delle più oscure passioni. Ed adesso sparisci! Gridai, mentre quell'arto mostruoso trapassava il lato chiaro del mio mondo interiore facendolo diradare ancora una volta in tante, piccolissime, farfalle luminose.

    gIJD5zK

    La brezza del vento e la sensazione della sabbia mi riportarono su quella spiaggia, al Villaggio dell'Abete. Quel fastidio, quella sensazione di impotenza sembravano essersene andate, almeno per il momento. Colui che era rimasto ferito durante la riunione di Kiri non ero io, era Keiji Kagome. Io ero nato in quel giorno, nato da ciò che era rimasto di Keiji: non ho dunque ferite, il mio corpo è sempre e solo stato questo. Non ho perso niente, sono nato così. L'oscuro potere che mi porto dentro è ciò che tiene vivo questo corpo ed è ciò che lo definisce vivo per quello che è, non per quello che è stato.
    Mi rialzai, pronto a proseguire le mie ricerche. Quando mi resi conto di essere l'unico presente su quel pezzo di spiaggia, mi rivolsi verso l'unica direzione disponibile che non prevedesse il mare, una piccola insenatura. Fu lì che incontrai un uomo, riverso su se stesso, sulla sabbia. La mano andò su Unagi che saettò fulminea verso il suo volto. Chi sei? dissi, con tono grave. Cosa ci fai qui? Una saetta si avvolse intorno alla Spada di Kiri, poi sparì. Dammi un motivo per cui non ucciderti adesso. Ne serviva uno davvero convincente.
    Peccato però che prima che il ragazzo potesse rispondere, un'altra persona giunse sulla spiaggia, questa volta, però, dal mare. Navigando su una sorta di scudo, un altro ragazzo, armato di una strana stranissima mazza ricurva ci venne incontro. SALVE! Non mi avevano invitato a questa festa, alla Speranza non vado a genio, ma ho pensato che servisse un buon fabbro...con tutto il ben di dio di risorse sull'isola devo decisamente fare provviste per il guardaroba! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! disse, con una voce tutt'altro che consona alla persona che ci si mostrava davanti e con una risata ai limiti del sopportabile. Di ciò che stesse parlando, comunque, non ne avevo idea. C'era qualcosa di sinistro in lui. Ma voi chi siete? Non mi aspettavo di trovare qualcuno...e non siete vestiti come membri della Tregua anche se tu, amico, hai pessimo gusto. aggiunse poi, puntandomi la sua mazza contro. Non mi scomposi. Per lo meno le mie armi erano dritte. Si rivolse poi verso il ragazzo cui avevo poco prima puntato la spada. Tu....dove ti ho già visto? Uhm...mi viene in mente il panzone pelato ma non so bene perchè. In ogni caso immagino non siate Hayate o mi avreste riconosciuto e sareste scappati a gambe levate, no? Non dovreste però, su quest'isola posso divertirmi senza particolari problemi! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA! Mi voltai mostrando il più severo volto che la mia inespressiva maschera potesse mostrare. Dopo quelle insinuazioni, l'uomo aveva più di una buona giustificazione da darmi. Le parole che il ragazzo armato di mazza aggiunsero, poi, non mi piacquero affatto. Dai, parlate, che devo raggiungere la Speranza, Ombrellino e lo Zelota! E fra poco i miei sottoposti si uniranno alla festa e non vorrei troppo spargimento di sangue, muovetevi! Analizzai brevemente la situazione prima di rispondere come il mio stomaco mi stava suggerendo, ovvero togliendomi quella mazza dalla faccia per poi aprirgli la testa con la Promessa. In primo luogo, quell'uomo sembrava estremamente sicuro di sé: probabilmente non era la prima volta che giungeva sull'isola visto che aveva un appuntamento con altre persone e dunque sembrava sapesse dove stava andando. Inoltre, ingaggiare un combattimento non sembrava saggio visto che io ero solo - o meglio, non sapevo dove fossero i miei compagni - e lui aveva appena citato altre tre persone. Dovevo dunque dire la verità. O almeno parte di essa. Il mio nome è Kensei Hito e sono qui perché so che è probabile che ci sia un'Arma molto potente, simile al Gashadokuro di Tsuya. Ed anche questo era vero. Tutta la questione della Tregua e di Kiri, però, doveva rimanere segreta. Avrei fatto un solo nome, se mi fosse stato chiesto chi fosse il mio informatore: Zong Wu, il Mercenario.
    Il vero, grande problema, sarebbe giunto nel momento in cui avessero cercato altre informazioni da me: non le avevo, nel modo più assoluto ed avrei dovuto inventare.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note Combattere con Handicap attivo.




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku



    Edited by Ade Geist - 10/3/2020, 16:48
     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Viaggio di Yato - L'Imboscata

    Quando i due (?) carcerieri si furono allontanati, alla domanda su chi dei due fosse effettivamente Roh, nessuno seppe dare risposta, considerando che fra loro non si parlavano mai, era pressoché impossibile capire chi fosse chi dei due.
    Fu ancora una volta Mirza a rispondere alle sue domande: No, quello basso non parla mai ed in effetti è vero, non fa nemmeno rumore, non ci avevo mai fatto caso... con quel viso inquietante non ci penso mai a questa cosa., ammise un pò in imbarazzo, mentre gli altri sembravano tutti pendere dalle labbra di Yato, dopo quelle prime osservazioni ed ancora di più lo fecero quando lui affermò di avere un piano.
    Davvero? Davvero?, disse Jijo, entusiasta ed assieme un pò intimorito, mentre anche gli altri si avvicinavano, Sore compreso (per quanto di lui il giovane Senju sembrasse fidarsi di meno).

    Il piano era rischioso, ma, a modo suo, semplice: il più sarebbe stato fatto da Yato con i suoi jutsu e mokuton, mentre Sore doveva lanciare il contenuto puzzolente del secchio contro lo spilungone, mentre stava prima che il legno facesse la sua parte.
    Con questa strategia in mente, il gruppetto di ragazzini attese.
    I due carcerieri arrivarono, lo spilungone entrò nella cella e quando si avvicinò al secchio, tutto ebbe inizio, ma non andò a finire come preventivato: sì, Sore lanciò il contenuto addosso allo spilungone e la catena gli si legò al collo, ma il collo del tizio si mosse, fino a ruotare su se stesso e staccarsi dal corpo, rivelandosi una marionetta.
    Non meglio andò con il tipo tozzo che, anzi, si mosse lestamente, rivelando che quello dello zoppo era una pura recita, mentre si spostava con un salto, subendo appena un graffio superficiale dall'attacco del blocco ligneo, da cui cercò di difendersi sollevando il braccio sinistro, mentre, appunto, si spostava sulla destra.
    Moccioso, questa è una tecnica di Konoha!, ringhiò il tipo tozzo con la stessa voce usata dalla marionetta.
    E fu proprio la marionetta a muoversi, aprendo la bocca e sputando, in direzione di Yato ben due selve di fukibari: se il giovane Senju fosse stato colpito, l'attacco avrebbe avuto un secondo effetto, ben più grave del semplice effetto offensivo, poiché i fukibari erano avvelenatiVeleno C1 Debilitante (Velocità) 2 dosi su 2 gruppi di Fukibari.
    Vel attacco = Forza = Blu +2 (Ts lvl 2), Furtività attacco = 4,5
    !
    Comunque fosse andato quel primo attacco, il tozzo avrebbe compiuto un singolo sigillo
    Sabbia del Vento - Fuusajin
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Gallo (1)
    L'utilizzatore può manipolare la polvere presente nell'ambiente e creare una zona di sabbia che vincoli ogni persona presente. All'interno della zona, la gente presente avrà intralcio Medio e una riduzione di 1 della percezione. L'area rimarrà attiva per 2 round.Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Consumo: Mediobasso)
    [Raggio massimo: 6 metri ogni Grado]
    [Da studente in su]
    e la polvere nell'area si sarebbe alzata, ricomprendo un'area di raggio 12 metri con al centro proprio Yato, prima che un braccio della marionetta partisse in avanti, sparando verso l'esterno un bastone contro la testa del giovane genin al fine di stordirlo.

    Se Yato fosse stato ancora in piedi dopo quei due attacchi, allora l'uomo basso avrebbe parlato di nuovo: Basta così! O stai fermo, o ammazzo qualcuno di loro!
    Certo, c'era anche la possibilità che Mirza o Sore a quel punto intervenissero per aiutarloSe vuoi contrattaccare (e se pensi di riuscirci dopo gli attacchi) considera Mirza come energia Verde non ninja e Sore un'energia gialla con tecniche da studente....

    Se si fosse arreso, o fosse svenuto, si sarebbe trovato, al suo risveglio, incatenato mani e piedi con delle catene molto più resistenti degli altri e, soprattutto, da solo (a meno che Mirza e Sore non lo avessero aiutato), non nella gabbia, ma sul ponte della nave, dove oltre al Tozzo con la marionetta, ci sarebbero stati altri due uomini visibili per Yato: una stramba ragazza e, soprattutto, un uomo in piedi davanti a lui.
    Parla: chi sei e perché sei qui, piccolo ninja!
    Poche parole che non lasciavano opzioni, apparentemente.
     
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    Magistra Vitae

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    The Island


    Post 5 ~ Ritirata strategica


    A quanto pareva il biondino non sembrava interessato a tergiversare. Ignorando la lama puntata verso la sua gola, per altro nulla più che una blanda minaccia negoziale, si sarebbe fatto avanti, prendendo in controtempo il foglioso. Diversi spuntoni ossei, fuoriusciti direttamente dal corpo dell'avversario, corsero rapidi verso di lui. Il chunin fece immediatamente un balzo all'indietro, ma non avrebbe mai fatto in tempo ad evitarli tutti [Slot Difesa 1][Schivata] Rif. Viola+4
    [Impasto] Basso +3 Rif.
    . Le estremità affilate stavano per raggiungerlo, quando la sua figura venne avvolta da un'aura di chakra scoppiettante, che si espanse in ogni direzione andando ad impattare contro le ossa minacciose tra crepitii ed esplosioni [Slot Tecnica 1][Counter] Potenza 40. Le punte che lo raggiunsero erano ormai spuntate, intercettate dal corpetto, ma i muscoli sottostanti erano piuttosto robusti, causando un danno irrisorio rispetto le aspettative [Danno][Contusione] 1/2 Leggera (diffusa).

    Le trattative non stavano procedendo per nulla come sperato da Shin, e quella convinzione purtroppo non nasceva solamente dal tridente puntato al suo collo, ma dall'assoluta pervicacia del suo interlocutore. Farsi catturare poteva essere un modo per parlare con chi dava gli ordini, in effetti, ma l'idea di rimanere in balia di gente del genere non lo solleticava neanche un poco. Appena quello mollò l'arma, che non fece una piega infischiandosene della gravità, iniziando a comporre dei sigilli, il Kinryu arretrò con un salto all'indietro, portandosi ben oltre il raggio della sua tecnica [Slot Difesa 2][Spostamento] Rif. Viola+4 (11 metri)
    [Impasto] Basso +3 Rif.

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]
    . Scusami se non mi fido molto. Ispirò, preparandosi a parlare a pieni polmoni, risultando forse udibile anche a coloro che si stavano avvicinando ancora non visti. Facciamo un ultimo tentativo, te la semplifico così magari ci arrivi anche se hai il QI di uno scaldabagno: io NON sono con Hayate; ho già combattuto CONTRO Hayate in passato; sono sull'isola per FERMARE Hayate e l'arma. Chiaro? A quel punto, i suoi sensi avrebbero percepito qualcosa, rumore di passi e sagome nella nebbia. Non poteva permettersi di lasciarsi catturare così facilmente, nella migliore delle ipotesi l'avrebbero buttato in una cella dimenticandosi di lui. Aveva una missione da compiere. Quello che avevo da dire, l'ho detto. Non ho intenzione di sprecare tempo a combattervi, né mi interessano i tramacci tra Kiri e la Zanna. Riferisci questo ai tuoi capi, per favore. Gli lanciò un'ultima occhiata, significativa. Comunque ti sbagli. Ormai tutto il continente sa di quest'isola. Non sono affari miei, ma vi consiglio di regolarvi di conseguenza. Detto ciò, sparì [Slot Tecnica 2]Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Miraggio sfuggente
    Talento: L'utilizzatore può raddoppiare la distanza massima percorribile con la Tecnica della Sostituzione; può essere utilizzata una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]
    .

    Il Kinryu sarebbe ricomparso, salvo imprevisti, a oltre cinquanta metri dal Lupo d'Oro, e ancora di più dai rinforzi che non aveva fatto tempo a identificare, infilandosi prontamente nel primo vicolo laterale e allontanandosi di buona lena, senza lesinare sul chakra, e scomparendo di nuovo alla vista [Slot Tecnica 3] Movimento Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare il proprio movimento con 1 slot azione di 6 metri. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da chunin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Maestro del Passo Lampo
    Talento: L'utilizzatore può eseguire Attacco Improvviso consumando uno slot tecnica base invece che avanzato; può essere utilizzato una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Passo Rapido
    Abile: L'utilizzatore durante Attacco Improvviso si muove molto più rapidamente: l'aumento della distanza massima dello slot gratuito concessa da Scatto Migliorato diventa di 6 metri.[Da chunin in su]

    Passo Veloce
    Talento: L'utilizzatore durante Attacco Improvviso può aumentare la distanza percorsa dagli slot azione di 6 metri o guadagnare 1 passo in inseguimento per ogni slot impiegato; può essere utilizzata una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da genin in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    [Slot Gratuito Istantaneo] Rimozione Equipaggiamento Debilitante (no bonus)
    [Piano B] +2 Vel.

    Se NON parte l'Inseguimento:
    [Slot Gratuito Istantaneo] Movimento 12m
    [Slot Azione x3] 45m*3

    Se parte l'Inseguimento:
    Velocità Nera
    [Passo Veloce] +1 Passo
    . La scelta non era stata facile, soprattutto perché aveva dovuto lasciare indietro la giovane kunoichi affidatagli dall'amico. In una missione, tuttavia, andavano prese anche scelte come quella. Una novellina, senza arte né parte, era sacrificabile, ma il giovane era ottimista: alla fine era solo con lui che se l'era presa il nemico. Se anche solo una sola parola di quanto aveva detto l'aveva raggiunto, gli avrebbe insinuato il seme del dubbio, quel tanto che bastava per trattare l'accademica con un attimo di riguardo. Altrimenti, avrebbe dovuto trovare il modo di spiegare a Shunsui perché l'aveva lasciata indietro. Lui stesso si era sorpreso di quella scelta così drastica. Il sé del passato non l'avrebbe fatto, poco ma sicuro. Poco alla volta, da quando aveva intrapreso quella strada, era cambiato. Meno idealista, più disilluso, con il cuore più chiuso, alla ricerca continua di una forza che sentiva ancora gli mancava. L'eccidio di Città della Pietra, che loro avevano lasciato si compisse come compromesso per poter tornare a casa. L'attacco a Konoha, dove impotente non aveva potuto che osservare morte e distruzione seminata nel Villaggio. Le sue mani erano sporche di sangue e non riuscivano a stringere ciò che gli era caro, gli scivolava tra le dita, per quanti sforzi facesse era inutile. Il suo desiderio era uno soltanto: diventare abbastanza forte da proteggere ciò a cui teneva. Morire in quel posto era l'ultima cosa che aveva intenzione di fare.

    Quasi a leggergli nel pensiero, a proposito di morire, la voce di Daishin rimbombò nella testa, mettendolo al corrente delle novità portate dagli altri membri giunti con lui. Mentre ancora cercava le parole migliori per spiegare la situazione, venne a conoscenza di due cose fondamentali. Sull'isola, non si poteva morire, e Hayate aveva contattato quasi tutte le squadre. Trattenendo a stento una risata amara, prese a sua volta la parola, rivolgendosi al sensitivo della Sabbia che fungeva da ripetitore, e tramite lui a tutti gli altri. Ho preso contatto con chi protegge l'isola, sperando in una trattativa, ma sono prevenuti e non si schiodano di un millimetro dalle loro posizioni, almeno quello che ho incontrato. Gli ho messi sul chi vive, magari potrebbero decidere di collaborare, ma per il momento sono da considerare ostili. Se davvero Hayate voleva collaborare, sarebbe stato un divertente fraintendimento una volta scoperto. Ho optato per una ritirata strategica, ma non ho potuto portare Saru con me. Dovrebbe cavarsela, in qualche modo. La scoperta che la morte lì non era di casa, ammesso di credere ad Hayate, l'aveva un poco rassicurato sulla sorte della giovane. Ora, piuttosto, doveva pensare a cavarsela lui.

    Se gli inseguitori avessero desistito dal quell'inseguimento, il giovane si sarebbe fermato in un vicolo, o se già fuori dal piccolo abitato dietro al primo riparo che lo tenesse lontano dalla vista, mutando d'aspetto in quello di un popolano qualsiasi [Tecnica]. Era stato sul generico, non avendo ancora visto nessuno passare per strada, ma sicuramente un vestito da cittadino e una faccia anonima al posto della divisa da ninja e la maschera erano un miglioramento, per quanto minimo. Restava solo da capire dove fosse meglio raccogliere informazioni. L'esistenza stessa dell'arma era dubbia, perciò doveva essere nascosta da qualche parte da molto tempo. Luoghi poco frequentati, difficilmente raggiungibili. Dove avrebbe celato una minaccia del genere?Ricordando i fatti di Iwa, l'unica risposta plausibile che gli veniva in mente era sottoterra. La città però non gli era sembrata nulla di più che un ammasso di case, insufficienti per giustificare complessi sistemi fognari. Le catacombe erano fuori discussione, vista la peculiarità dell'isola. Forse delle conformazioni naturali? Dalla vaga mappa ricevuta con il messaggio, ricordava una montagna, o qualcosa che ci assomigliava. Si sarebbe diretto in quella direzione, andando a memoria, sperando che la nebbia si alzasse e gli permettesse di individuarla all'orizzonte.

    Se invece l'inseguimento fosse continuato, avrebbe semplicemente sfruttato il massimo delle sue capacità per distanziare gli avversari, tra le stradine cittadine e poi all'aperto, muovendosi dalla parte opposta rispetto a quella da dove si trovava la base, verso sud est.
    Chakra: 66,5/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
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    La nebbia non m'impedì di avere alcune delle informazioni che desideravo. La prima delle stesse era abbastanza goliardica, quasi pensai che fosse innaturale e contraddittoria: la Guerra della Tregua. Ovvero: una nuova Guerra della Tregua. Pensai per un attimo che stessero scherzando cercando di confondermi in qualche modo, ma alla fine dei conti realizzai che avevano delle facce serie... E poi erano dei semplici contadini, mica dei comici di basso rango. I loro sguardi, invece, non mi preoccuparono pur dandomi un'altra informazione importante: erano spaventati, forse diffidavano degli stranieri. L'atmosfera nella quale iniziai la ricerca delle informazioni, insomma, non era mica la migliore che potessi desiderare, ma questo di certo non avrebbe spinto a fondo della bottiglia la mia voglia di scoprire di più su quella situazione che consideravo a dir poco strana e, magari, anche scoprirne di più su tutto ciò che aveva a che fare con quell'isola. Le conversazioni dall'atmosfera alquanto pesante, comunque, portarono la comparsa sulla scena di un ninja locale: qualcuno sul cui conto decisi di ottenere subito le informazioni. Da Sensitivo quale ero dovevo riuscirci, - mi sembrava chiaro, - e invece non ottenni molte informazioni sul suo conto, percependo quel ninja come un'altra figura qualsiasi. In effetti la cosa mi parve abbastanza strana, considerando che non notavo differenze di alcun tipo tra lui, i contadini con cui avevo parlato oppure gli animali del luogo. Era quasi come se tutti quanti fossero uguali agli altri. A tutto questo si aggiunse un'innaturale percezione del freddo che sopraggiunse non appena il ninja di quell'isola mi raggiunse. A quel punto, non appena egli si presentò, tutti i miei dubbi dubbi e le varie domande a proposito della Guerra della Tregua assunsero un altro significato. Tralasciai il suo nome, che non mi diceva niente di niente, per concentrarmi invece sulle parole successive: Hayate, o meglio quella strana setta dell'Immortalità. Se erano immortali per davvero, sapete quanti ryo avrei guadagnato se avessi trovato un modo per farli fuori?.. In ogni caso, a tutto questo si aggiungeva anche una mia personalissima e banale curiosità in relazione a quel tipo di setta (ma era una curiosità, sempre mia, quindi particolare, che ormai avevo sviluppato nei confronti di tutte le sette, cose strane o nascoste e altra roba di quel genere). Alla fine, pur restando a una decina di metri da me, riuscivo a percepire quasi come se del freddo provenisse da quel corpo, motivo per cui non tardai a rispondere. - «Mi chiamo Kunihide Shiyouji. Sono un contadino del posto.» – Dissi brevemente. - «E volevo dirvi che ieri sera qui si sono sentiti dei rumori strani. Oggi mi sono svegliato e ho visto che sono scomparse alcune delle mie galline e una pecora. Se volete vi porto a vedere il luogo...» – "Sì e intanto ti catturo e mi prendo le informazioni..." - «Inoltre, penso che ci siano degli infiltrati ovunque. Solo ieri ho visto come un altro contadino, mio amico Nijiya Hosokawa, si era ferito accidentalmente e aveva cambiato il proprio aspetto. Incredibile! Non trova?» – Domandai cercando di distogliere l'attenzione da me, quasi dicendo che ormai l'isola era piena di gente che, come me, aveva cambiato il proprio aspetto e ora esplorava l'isola sotto aspetto contadinese. Ma non mi fermai lì. - «Voglio andare dal Governatore per... richiedere una compensazione, visto che ho subito dei danni per via della sua negligenza. Inoltre ci sono queste strane voci sulla setta Hayate interessata a quest'isola e altre voci sulle armi. Come un rispettoso contadino, voglio saperne di più...» – Con un tono di voce che non lasciava spazio a dubbio alcuno, - o ottenevo mio oppure ottenevo mio, le altre strade non c'erano, - avrei continuato a parlare e a guardare quel strano tizio. - «Penso che l'isola non è più così sicura come un tempo, gentile ninja, e voglio capire perché e cosa posso fare per evitare altri danni come quelli di ieri.» - In tutto questo c'era un'altra cosa abbastanza certa: nascondermi sotto una maschera mi dava parecchio fastidio. Così tanto fastidio, che avrei preferito gettarla via e fare a pugni con tutto il villaggio... almeno mi sarei divertito di più e chissà che non avessi pure trovato qualcuno con un corpo ben preparato e un fisico tonico da catturare e farmi pagare qualche ryo da spendere poi come volevo io. Inoltre, le recite di quel tipo non facevano di certo a caso mio; ero più un tizio disposto a menare le mani non appena si mostrava un'occasione adatta al caso... E in quel caso, con quel tizio davanti, il caso poteva davvero essere quello giusto. L'unico problema che avevo, giusto-giusto, riguardava la barca. L'avevo lasciata fuori dall'isola e speravo proprio di trovarne un'altra per portare via il suo corpo verso il Continente in modo da poterne ricavare qualcosa. Vi era anche un'altra strada, a dire il vero: mi avrebbe portato dal Governatore. In tal caso, - ne ero certo, - avrei ottenuto le info che volevo sulle armi sull'isola e avrei guadagnato sulle stesse ancora di più. Tuttavia, non potevo sapere cosa avrebbe fatto il ninja davanti, né come avrebbe risposto alle mie parole. Pertanto rimasi semplicemente in attesa.





    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 59 bassi
    Chakra temporaneo: ///
    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese:

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I – ///
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito: ///
     
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    Falce dei Kaguya


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    Cordialità Kaguya



    [Delegazione]

    Alle parole di Endo, il Risorto alzò un sopracciglio divertito.
    Bellosguardo qui vorrebbe provarci con Michi? Ma gli strappo gli occhi e glieli ficco su per il naso!
    Fratello, non essere così ostile!
    Endo-san, provi interesse per la stessa ragazza che hai lasciato da sola nel mondo del Kappa? Un primo gesto molto romantico, non c'è che dire..., ribatté semplicemente, dopo le brevi parole della Muuga, all'altro Bara.
    Cosa dicevamo sul non essere ostili?
    Chiedergli di non essere ostile e come chiedergli di non essere vendicativo... difficile da ottenere, Pennuto!

    Ad ogni modo, quando la Terumi stava per dare il beneplacido ad unirsi al gruppo, la notizia che Jins avesse individuato e stesse combattendo con dei "ninja accademici inviati da Hayate" fece optare per l'aggiunta del ninja degli Ho al gruppo.
    Speravo di poter fare a pezzi qualche Hayate... è dalla Speranza che non ne ammazzo nessuno!, esultò il Risorto, prima di sentire le parole di Akira Gen e scrutare ancora un pò lo scambio di battute fra i presenti.
    Spero tanto che lo spadaccino di Itai trovi come ammazzare l'altro Akira! E' nella mia lista, ma mi andrebbe più che bene anche se lo ammazzasse lui!
    Sei incredibilmente generoso, Ossicino!
    Akira Gen è un bastardo infame, ma non è il Sanga, né la Speranza, può ucciderlo chiunque voglia... basta che muoia...
    Ti rendi conto che questa è un'isola dove non si muore mai?
    Niente è impossibile a questo mondo, fratello, ci vuole solo la giusta fantasia!
    Quanta saggezza! AHAHAHAHAH!!!!

    [Torre Principale]

    Il trio che si dirigeva verso la posizione di Jins non ebbe difficoltà, complici le capacità di Endo, ad individuare che qualcuno stava combattendo e subito il membro del clan dello Yonga si propose di accelerare il passo, forse preoccupato per il suo compagno di Tregua.
    Jins è pur sempre un Kaguya, dubito che avrebbe difficoltà contro chiunque ci sia lì..., osservò il Risorto, senza utilizzare il chakra, per distanziare comunque i suoi due compagni ed arrivare lì per primo.
    La scena davanti agli occhi di "Tetsuo" offriva Jins in un duello con un ragazzetto ed una ragazza dai capelli rossi che combatteva contro dei lupi, di certo le evocazioni di Jins.
    Usa i lupi come un Tamasizu schifoso... pensare che gli ho fatto pure da sensei!

    Il lupo dal manto incendiato sembrava sul punto di contrattaccare ed il Risorto era ancora abbastanza distante da non poter far niente in tal senso, ma, poco dopo quella sorta di ululato emesso dalla creatura, quali che fossero stato le azioni difensive della ragazza dai capelli rossi, il Risorto sarebbe arrivato lì in mezzo ed in un unico veloce movimento, avrebbe estratto la sua Falce di Luna piantandola al suolo fra i "contendenti".



    Lo sai che Jins potrebbe riconoscerla come tua, fratello?
    Non stiamo qui a guardare a queste piccolezze, quando ci sono Hayate da poter uccidere...

    Ok, basta giocare adesso. Voi, ostelli per pulci, tornate dal vostro padrone, e tu, Rossa, vedi di ascoltare attentamente prima di qualsiasi azione o stupidaggine., avrebbe detto, rivolgendosi prima alle evocazioni e poi alla sconosciuta kunoichi.
    Una dovuta premessa: io sono qui con il Kyuudaime di Kiri perché mi paga per aiutarlo a distruggere un'Arma Ancestrale, in fondo ne ho affrontate tre e sono ancora qui per parlarne, ma combattere ed uccidere gente della setta di Hayate, lo faccio gratis.
    Odio il Tamasizu da cui la vostra setta prende il nome, odio il suo clan ed odio tutti i lupi che con quel cane bastardo hanno a che fare...
    e sulle ultime parole, i suoi occhi, fumanti di ceneri, si sarebbero voltati verso le evocazioni di Jins.
    Detto questo, ragazza, prova a dirmi che il tuo nome è Hayate e ti strappo la lingua per poi prenderti a ceffoni con la stessa.
    Questa è un'isola in cui non si può morire, ma non una in cui non si può soffrire parecchio...
    , aggiunse con sorriso dei più cordiali.
    Fratello! Lasci guidare il Mostro?
    Oh no Pennuto, stavolta non è affatto colpa mia! AHAHAHAHAH
    Stiamo parlando di una seguace di Hayate! Come la Speranza, come la Magnanimità, come la Magnificenza, questi pomposi aspiranti immortali!
    Ma non è un buon motivo per delle minacce del genere!
    Ha ragione, discendente, non è il giusto modo di comportarsi, specialmente con una ragazza!
    Ai miei tempi facevo di peggio che strappare lingue! Disossavo i miei nemici da vivi! Antenata, non dirmi che tu non lo hai mai fatto!
    Disossavi i nemici? Ma perché tale barbaria?
    Perché era divertente e lanciava un chiaro messaggio a tutti! Lo stesso motivo per cui cavai lingua ed occhi ad un traditore di Kiri!
    E poi c'è chi si chiede come mai sia diventato un fantasma vendicativo, o come mai il biondino sia un Kage più illuminato! AHAHAHAHAH!!!!

    Quindi, Rossa, come ti chiami? Perché mi dicono che siete degli inviati accademici di Hayate? Non sapevo che l'accademia si fosse alleata a quelli schifosi... ma, più di questo, quali e quante Virtù di Hayate si trovano qui? Dove posso trovarle? L'Arma Ancestrale qui nascosta è nascosta da tremila anni e ci sono gli altri membri della squadra del Kyuudaime qui a cercarla, noi potremo evitare che i cosidddetti aspiranti immortali rapiscano qualche abitante dell'isola per farsi i loro vestiti... e nel frattempo potrò cercare di farne a pezzi qualcuno..., affermò con modi molto più pacati.

    SE la kunoichi si fosse presentata come un ninja di Suna, il Risorto le avrebbe offerto veramente uno sguardo meno avverso, Sei una compaesana di Hoshi e di Hohe-san? E che diavolo ci fai con quelli di Hayate? Ho vissuto per un annetto a Suna, ospite di Hoshi! Vi ho persino aiutati a recuperare i Kiseki ai tempi!, sarebbe stato più amichevole, ma non meno diffidente, a meno di una valida spiegazione.

    SE, invece, l'altro ninja fosse riuscito a fuggire, sollevata la Falce di Luna e poggiata sulla spalla, si sarebbe girato verso Jins: Quando dicevi di essere allievo del defunto Mizukage e del Tamasizu, Jins-san, immagino che come lasciarti sfuggire un nemico tu lo abbia appreso da quel cane travestito da lupo... ed avrebbe scosso la testa con evidente disappunto.
    Non pensi che questi comportamenti possano rivelare la tua identità?
    Parlo da Kaguya a Kaguya, non da maestro ad allievo, se no, lo avrei chiamato babbeo, più che Jins-san...
    Non oso immaginare come fosse bello essere tuo allievo! AHAHAHAH!!!
    Ho addestrato alcuni dei ninja più forti attuali in Accademia: Hoshi, Febh, Diogenes...
    Qualcuno sano di mente?
    Non penso ve ne fossero che prendevano lui come insegnante, Mostro!
    Grazie per le gentili parole, fratello...
    AHAHAHAHAHAH!!!!!
     
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    Nuovi Incontri


    Hayate è un nome femminile?



    E così, eravamo nella stanzetta, io, Kitori e quel Satoshi, ok? Bé, a quanto pareva Kitori era un allievo dell'attuale Mizukage, mentre Satoshi era un clone e suggeriva di non farne altri, perchè non si potevano disfare.
    Nessun problema, Satoshi-san, tanto non so crearne di cloni!, rassicurai sorridendo, mentre il mio cervello (che non è dei più svegli) incanalava il concetto di "immortalità".
    Come immortali? La gente dell'Abete è immortale e qui ci sono ninja di Kiri e di... dovunque lei venga? E che ci fate qui?, domande più che valide oserei dire, no?

    Comunque, ero poi intento a starmene sdraiato al caldo, vicino al fuoco, e mentre mi scaldavo avrei continuato con le domande: Sicuro che non può dirci niente di questa Tregua? Cioé... una Tregua implica che prima ci fosse uno scontro, no? E se siete ninja di Kiri e non di Kiri, posso supporre che abbiate pensato bene di litigare qui dove c'è gente immortale? O vi siete messi a fare da pacieri fra immortali? E comunque, come mai tanta segretezza?, chiesi dalla mia posizione sdraiata davanti al fuoco.
    Passò un pò di tempo così, parlando (e dormicchiando), quando qualcuno bussò.
    Satoshi-san, sorpreso ma educato, andò ad aprire... una brutta idea, vista a posteriori la cosa.

    Immaginatevi questo tipo in tutina orrendo che vola verso la stufa spinto da un grosso ariete... ecco, io me lo sono quasi visto arrivare addosso, mi sono alzato in tempo per vedere due sconosciuti che dicevano cose stranissime che mi riempirono di domande.
    Prima di tutto "Noi siamo Hayate", detto da una ragazza (nemmeno brutta, se posso dire la mia)... Hayate non è un nome da uomo?, fu la mia prima domanda.
    Poi parlava di alleati accademici per distruggere una qualche arma ancestrale ed io dissi solo: EH?
    Quando si arrivò a dire che Kiri e Zanna non erano i benvenuti dedussi finalmente qualcosa: Satoshi doveva essere di questo villaggio della "Zanna".

    Nemmeno il tempo di commentare, chiedere, che so, se potevamo ragionare, o se la bionda aveva un fidanzato, che il tipo con dei gran bei tirapugni, li batté al suolo ed ecco che avvertii qualcosa arrivarmi addosso: un blocco di legno che, c'era da dire, non era poi così veloce, tanto che mi limitai ad una minima quantità di chakra alle gambe per evitare quel colpo, andandomi a portare il più vicino possibile al Kenkichi.
    Peccato che poi fu la ragazza ad agire, con un qualche strumento musicale.
    Ed ecco che delle catene apparvero dal nulla, bloccandomi le braccia! Non chiedetemi come, ma d'improvviso ero rallentato, e come me pure Kitori, cosa di cui la suddetta bionda approfittò per avvicinarsi a me e tirarmi un sonoro calcione, che, per fortuna, fra la mia cottaCotta di Maglia Inferiore [Protezione]
    Indossabile sotto dei vestiti, questa leggera cotta di maglia costituita da sottili anelli di ferro intrecciati ricopre e protegge il busto e gli arti superiori.Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Grande
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 3 | Crediti: 135)
    [Da genin in su]
    di maglia della salute ed una piccola quantità di chakra apportata, non mi fece alcun danno.

    A quel punto approfittai del fatto che la bionda s'era fermata vicino al mio compaesano per avvicinarmi di poco ed aprire la mano, lasciando che il mio chakra gravitazionale

    Shinra Tensei
    Hijutsu di Kiri

    A Utilizzo
    La tecnica speciale prevede un consumo a utilizzo. Non ci saranno consumi di attivazione o mantenimento.


    Caratteristica dei Portatori: Concentrazione Aumentata (+3 Tacche)


    Controllo Gravitazionale: L'utilizzatore può effettuare la Repulsione Gravitazione, Attrazione Gravitazione e Interferenza Gravitazionale. Il raggio d'azione è pari a 45° frontale l'utilizzatore; è possibile incrementare il raggio di ulteriori 90° riducendo di 3 tacche la Concentrazione. Ogni tacca di Concentrazione allontana l'obiettivo di 3 metri; l'obiettivo verrà allontanato di massimo 6 metri ogni livello di tecnica speciale posseduto. Per opporsi alla spinta è necessaria una situazione favorevole e una Forza superiore alla Concentrazione. La Forza e la Velocità in attacco e difesa della repulisione sono parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Concentrazione si sommano in egual modo alla Forza e alla velocità della repulisione. L'utilizzatore può usare la Repulsione e Attrazione Gravitazionale su una quantità limitata di qualunque Unità, anche controllata dal chakra, ogni round.
    Repulsione Gravitazionale: L'utilizzatore può sfruttare l'effetto repulsivo del controllo del chakra a grandi distanze per muovere oggetti entro il raggio d'azione. Respingere richiede slot tecnica/azione. È utilizzabile 1 volta ogni 2 slot tecnica/azione/difesa; non è possibile spostarsi finché non riutilizzabile la Repulsione Gravitazionale. Richiede un consumo ½ Basso ogni potenza 10 della Repulsione Gravitazionale. La potenza della Repulsione riduce la potenza delle ninjutsu ad emissione.
    Attrazione Gravitazionale: L'utilizzatore può utilizzare l'effetto attrattivo del controllo del chakra per attrarre verso sé oggetti entro il raggio d'azione anziché respingere. Attrarre richiede slot tecnica/azione. È utilizzabile 1 volta ogni 2 slot tecnica/azione/difesa; non è possibile spostarsi finché non riutilizzabile la Repulsione Gravitazionale. Richiede un consumo Basso e non ha potenzialità offensive.
    Interferenza Gravitazionale: L'utilizzatore può rallentare le azione dell'avversario presente entro il raggio d'azione del Controllo Gravitazione: causa un malus alla Velocità della vittima.


    Livello I (Genin Verde)
    • L'utilizzatore può controllare 3 Unità.
    • La potenza massima è pari a 20.
    • La Concentrazione di Controllo Gravitazionale è aumentata di 1 tacca.
    • Interferenza Gravitazionale ha malus massimo pari 1 tacca.
    • Controllo Gravitazionale ha raggio massimo pari a 3 metri.
    naturale facesse il resto: avrei cercato di attirare a me il suo strumento musicale.
    SE ci fossi riuscito, avrei poi sferrato un gran bel pugno contro quello stesso strumento in volo verso di me, un pugno arricchito da chakra molto distruttivo Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]
    cercando di rompere per bene quel coso!
    Fatto sta che, mentre parlavo, presi i miei tre coltelli da lancio e li diressi contro l'altro Hayate (rendendomi conto solo in quel momento che Satoshi-san non c'era più), cercando quanto meno di impedirgli per il momento qualsiasi reazione, giacché le mie gambe avevano appena smesso di prudere e mi mossi, lanciandomi addosso alla bionda e tirandole una bella ginocchiataColpo di Ginocchio - Shoushitsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare una potente ginocchiata al busto avversario che; può essere eseguita entro tre metri dall'obiettivo. Forza e Velocità sono incrementati di 2 tacche. Causa Dolore (DnT Medio) in tutto il corpo; se parato, solo la zona colpita sarà Indebolita.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    allo sterno, accompagnata da un'altra spinta, stavolta repulsiva.

    Sei bella, Hayata, ma io parlo con i pugni e le ginocchia... non ho l'orecchio per la musica!, così che non facesse colpo una frase del genere, eh?
    Spero comunque di aver fatto colpo e lasciato il segno!, stavo esagerando, lo so... ma era il mio primo vero scontro da tanto tempo, perdonatemi!

    Chakra: 72,5Medio x Colpo di Ginocchio, 2 Bassi x Shinra Tensei, 1 Basso x chakra distruttivo, 1,5 x potenziamenti vari/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Spostamento laterale su blocco ligneo
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Pugno Distruttivo (eventuale)
    2: Lancio coltelli
    3: Spinta Gravitazionale
    Slot Tecnica
    1: Attrazione Gravitazionale
    2: Colpo di Ginocchio
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tekken × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Fuuma Kunai × 1

    Note
    Solo il pugno distruttivo sull'armonica è in SE
     
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    Il Fiore Lupo

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    Le parole dell’Hayate di basso rango non furono di certo rincuoranti, nonostante il tono di speranza con le quali vennero pronunciate. Il fatto di non poter morire, ammesso che ciò fosse veramente la verità, rendeva il tutto assolutamente complicato e assurdo. Significava di fatto che in un combattimento tra Ninja le differenze di forza o velocità si azzeravano e di fatto solo chi riusciva a staccare la testa il più velocemente possibile all’altro, senza perdere la propria, poteva considerarsi vincitore. Le mezze misure dunque non erano concesse. O si colpiva per distruggere oppure si cadeva in trappola. Secondo Hayate dunque l’Arma verosimilmente poteva essere l’origine di quella condizione di immortalità e tale arma poteva nascondersi nel sistema di grotte, e sotterranei, dell’isola stessa.

    I Guerrieri del Vuoto, e Pangu, così come la descrizione dell’Arma erano informazioni a cui non potevo dare alcuna spiegazione o rifermento e da quell’uomo non ottenni molto altro se non che erano collegati tra di loro. Ben diverso invece fu la reazione all’indicare Hana, la Tettona. Per me fu chiaro: quell’uomo si stava riferendo ad un'altra donna, e questo in un certo senso mi confortò. Forse quella pericolosa donna era ancora prigioniera di se stessa. Comunque sempre con il benificio del dubbio l’Hayate ci informò che sotto l’influenza di quella pioggia le nostre Justu non sarebbero state per niente efficaci e allo stesso tempo ben dieci membri della Zanna, assieme alle loro evocazioni, erano in azione nell’Isola. Il mio primo pensiero, o meglio quello della copia che avrebbe presto condiviso con l’originale, dunque fu quello di trovare un riparo il prima possibile, o aspettare la fine della pioggia, per muovermi ulteriormente. Alle parole dunque della Fogliosa la copia non fece alcuna obiezione: - Sì, è meglio che mi allontani. Ma non che scompaia, se ci fidiamo di quell’Hayate meglio non rischiare. Resterò a distanza, inoltre se possono percepire solo le energie vitali la mia è molto debole! –

    Nel frattempo ricevetti alcune informazioni con il me originale da parte di Daishin: in primo luogo giunsero cattive notizie dal fronte di Shin, mentre Shunsui aveva iniziato un inseguimento nei confronti di altri Ninja, così come la realizzazione della presenza di membri di spicco di Kiri. Ma poi in una frazione di secondo il mio corpo, così come contemporaneamente le altre mie due copie, si bloccò di colpo colto letteralmente da un dolore tremendo, che a stento trattenni lanciando per tutte e tre i Kato un grido. Fu peggio di una pugnalata allo stomaco, peggio di un Taijustu sparato sotto il mento. Un male devastante che mi piegò in due così come il resto delle copie, che incredibilmente non scomparvero come presto avrei scoperto.

    Per quanto riguarda il me originale vi fu ben poco da fare se non quello di sfruttare, dopo qualche attimo di ritardo, le mie abilità innate di resistenza [Insensibile]Insensibile: L'utilizzatore può ignorare le ferite, senza guarirle, fino al massimo concesso per livello. Uno status Leggero è considerato un danno d'entità mezza leggera, uno status Medio d'entità leggera, uno status Grave d'entità medioleggera. L'utilizzatore non può essere Insensibile all'Avvelenamento ed agli status causati dall'OverCAP.

    Lv. 2
    L'utilizzatore è Insensibile a 2 ferite leggere.

    Poiché che un DnT Grave provoca un danno di una leggera a Round considero che Kato e le altre sue copie dopo il colpo di dolore iniziale riescano a gestire in parte il dolore!
    per diminuire quantomeno la soglia di dolore! E la prima azione che feci fu quella di lasciare il vecchio e Daishin di punto e in bianco per ritrovarmi così davanti la copia, e realizzare che anche essa era ancora integra e spezzata da tale sensazione.

    Non fu difficile dunque giungere ad una semplice conclusione. Se la mia copia, fuori dalla casa dei vecchi, nonostante il dolore non era ancora scomparsa era presumibile che lo stesso stesse accadendo alla terza copia la più distante. Forse era un effetto dato dalla pioggia, come ci aveva anticipato l’Hayate, o forse era collegato al fatto che niente e nulla di vivente poteva morire. In ogni caso mi trovavo in una pessima situazione. La mia copia poteva essere stata colpita e il dolore trasmettersi a distanza oppure, e speravo in quella possibilità, si era distanziata troppo e non poteva scomparire. In ogni caso vedevo solo un modo di agire: avvicinarmi quanto più possibile per scoprire cosa stava succedendo e riunirmi, del resto non avrei potuto combattere o fare qualunque cosa in quelle condizioni. Dunque senza molte perdite di tempo il me originale e la mia copia vicino si sarebbero diretti verso quello che era la direzione iniziale di Shunsui, verso la "città". Prima di correre in quella direzione avrei avvisato i miei compagni di Team: - Aaargh, qualcosa mi sta terribilmente debilitando! Provate… a sentire Shunsui, a capire come sta la mia terza copia. Maledizione! Io nel frattempo cerco di accorciare le distanze e di avvicinarmi… sperando che funzioni. –

    Nel frattempo la mia terza copia, quella che stava accompagnando Shunsui, venne anche ella colpita nello stesso momento degli altri Kato e altrettanto non fu in grado di contenere il tremendo dolore che andò a scuotere l’intero corpo: - Arghh – fu il grido mozzato di dolore che fece prima di piegarsi a terra dal dolore. Poggiando a terra il ginocchio sinistro e sostenendosi con entrambe le braccia a fatica riusci a non cedere al male. Poi si sarebbe resa conto della tremenda situazione in cui era finita e alle varie conseguenze che avrebbe causato, magari facendosi così scoprire dal gruppo che stavano inseguendo. Smorzando il dolore, grazie alle sue abilità Yotsuki, alzò lo sguardo verso Shunsui: - Avvisa Kato, e lasciami indietro. Io proverò a salvarmi. Credo che ci siamo allontanati troppo come distanza e non riesco a scomparire per qualche motivo, oppure gli altri Kato hanno subito dei danni sconosciuti. Ma non posso esserne certo. In ogni caso devo ritornare indietro, se non mi fermeranno prima. –

    E così in uno sforzo sia fisico che di volontà la copia si sarebbe alzata in piedi [Insensibile + Furtività (Base)]Insensibile: L'utilizzatore può ignorare le ferite, senza guarirle, fino al massimo concesso per livello. Uno status Leggero è considerato un danno d'entità mezza leggera, uno status Medio d'entità leggera, uno status Grave d'entità medioleggera. L'utilizzatore non può essere Insensibile all'Avvelenamento ed agli status causati dall'OverCAP.

    Lv. 2
    L'utilizzatore è Insensibile a 2 ferite leggere.

    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    [Da genin in su]
    e avrebbe tentato il tutto per tutto per sfuggire ritornando indietro verso il punto in cui si erano divisi [ Slot Tecnica 1,2 e 3 + S. Azione 1,2 e 3]La copia prima prova ad allontanarsi con la tecnica della sostituzione per tre volte di fila, cercando di compiere una distanza totale di 63 metri. Poi la copia prova ad allontanarsi alla massima velocità possibile di 72 metri a piedi.

    Uso Azione Rapida sulla prima tecnica della Sostituzione.
    Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    . Difficile dire se il grido che aveva lanciato si sarebbe sentito a distanza, a suo favore forse avrebbe giocato anche il rumore secco della pioggia e l’oscurità profonda di quella notte. Comunque la copia avrebbe considerato di avere un minimo di vantaggio rispetto al gruppo per tentare quantomeno di crearsi un po’ di spazio e sperare dunque di fuggire senza conseguenze!

    Infine se il dolore fosse scomparso all'improvviso verosimilmente la colpa era da ricercare nel aver superato i limiti di distanza, giacché ero ben consapevole che la mia terza copia stava seguendo Shunsui. Dunque tutti e tre i Kato avrebbero ragionato nello stesso modo: riunirsi. E l'unico punto che accomunava era il punto in cui si erano divisi. O quantomeno mi sarei aspettato un ragionamento del genere sia da parte e per la terza copia, la quale ovviamente avrebbe evitato di passare per il centro della città ma di aggirarla e muoversi in mezzo alla boscaglia così da non farsi scorgere o notare, e diminuire notevolmente le possibilità di incontri imprevisti.

     
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    Eternity

    Post Terzo – Fidarsi è bene.. ma di lui?..



    Faceva un freddo cane e non sembrava voler smettere di piovere. Mentre camminavo lungo la spiaggia i miei passi mi avevano portato ad incrociare uno strano individuo dal volto nascosto dietro ad una maschera. Chiunque fosse quel bastardo sembrava pericoloso tanto da farmi rabbrividire più del freddo stesso che si annidava dentro le mie ossa. Nascondermi era totalmente impossibile dato che non c’era nulla da usare come riparo in mezzo a tutta quella sabbia bagnata, una vera e propria situazione di merda. Mentre si avvicinava la spada dell’uomo di latta aveva preso a crepitare di pura energia mentre la mia mano volava al coltello pronto ad estrarlo -EHI!.. EHI CALMA AMICO!!!..- ero senza alcun dubbio spaventato, ma non per questo indifeso. Se quel tizio cercava rogne le aveva trovate, avrei difeso la mia carne con le unghie e i denti anche se le storie che si dicevano su quel posto dovevano rasserenarmi. Chiunque si trovasse li, su quell’isola era immortale o almeno così aveva detto il Mastino prima di partire -..non so chi tu sia ma sono solo un naufrago sfortunato.. un medico per l’esattezza.. non ho intenzione di farti alcun male..- il tizio sembrava quasi fuori di se mentre avanzava a passo sicuro. Ero pronto al peggio quando una voce ci bloccò all’improvviso capovolgendo improvvisamente la situazione.


    Uno strano ragazzino si era fatto avanti mettendosi in mezzo tra me e l’uomo di latta. Sulla schiena teneva una strana mazza ricurva, un particolare che mi ricordava qualcosa che ancora non era affiorato. Furono la parola “Speranza” e poi “panzone pelato” a farmi capire chi fosse quel tizio. All’improvviso il mio cuore prese a battere ancora più forte mentre il mio cervello cercava di mettere in ordine le idee. Le sue parole mi avevano fatto capire che quell’uomo era quasi senza ombra di dubbio un membro dell’organizzazione Hayate. Si era definito come un fabbro tuttavia non avevo ancora dimestichezza con l’organizzazione dato che vi ero entrato da poco a far parte. Rimasi in silenzio mentre il piccoletto parlava mettendosi poi a ridere di gusto, sembrava molto più pericoloso di quello che dava a vedere. Ad ogni modo l’uomo di latta sembrava essersi dato una calmata con il suo arrivo tanto da volersi presentare al tizio. Kensei Hito si trovava sull’isola per trovare e distruggere una fantomatica arma, simile al Gashadokuro di Tsuya. Qualsiasi cosa avesse fumato quel tizio doveva essere stata sintetizzata dallo Stocazzius, la stessa sostanza che aveva completamente mandato in pappa il cervello di Kuso. Mi erano bastate poche parole per capire la situazione o comunque capire chi fossero quei due, il nano era un Hayate e quindi un possibile alleato mentre l’uomo di latta doveva essere un qualche stronzo dell’Accademia, un ninja di merda insomma.


    Tutti avevano detto la loro quindi ora toccava a me parlare -Mi chiamo Ryuden.. e sono un medico itinerante che è naufragato qui a seguito della tempesta.. stavo viaggiando su di una piccola imbarcazione attraverso a queste acque quando sono stato sorpreso dalla tempesta..- avrei cercato di scaldarmi stringendo la giubba che indossava al corpo per poi continuare -Conoscete forse un luogo dove sia possibile trovare riparo e riscaldarsi?!.. sto morendo di freddo e l’unica cosa che desidero è poter mangiare qualcosa di caldo al più presto e asciugarmi.. se per voi non è un problema desidererei seguirvi fino al villaggio più vicino.. non conosco queste terre e non sono un abile combattente..- avrei detto tali parole indicando le spade dell’uomo di latta e la mazza del tizio. Qualsiasi fosse stata la loro risposta in un modo o nell’altro mi sarei così diretto verso l’entroterra in cerca di qualche indizio o strada che potesse condurmi ad un agglomerato di case o una costruzione dove potermi asciugare un po’. Il naufragio mi aveva distrutto, dovevo assolutamente recuperare le forze prima di trovare qualche alleato come il Mastino o magari seguire il tizio armato di mazza in nome di Hayate, ma soprattutto in nome dell’immortalità, la mia.



    CITAZIONE
    Densen
    Vitalità: 12.50
    Vitalità Temporanea: ///
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 40/40
    Recupero Abilità:

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Equipaggiamento consumato: ///

    OT// In accordo con Tezzu abbiamo deciso che Densen e Kensei non si conoscono e non si sono mai visti prima! :riot:
     
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    La Fonte della Vita Eterna


    Quinto post


    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    I due kiriani attendevano al riparo nella casetta-cella in compagnia di Satoshi. Il "carceriere" consegnò il messaggio del Kuro al kage, poi disse di essere una sorta di clone e sconsigliò l'uso dei cloni.

    Neanche io so creare cloni corporei.

    Rispose anche Kitori, rimanendo praticamente basito quando udì la parola immortalità:

    In questo posto non si può morire?! Un posto interessante...

    disse pensando a come su quell'isola potesse scatenare tutta la crudeltà e brutalità possibile sul prossimo praticamente senza alcuna remore.
    Il biondo lasciò l'onere della discussione al buon Fudoh mentre lui pensava soltanto a scaldarsi abbastanza tranquillo sgranocchiando di tanto in tanto una galletta ma senza però perdere una parola pronunciata dagli altri presenti. La situazione era piuttosto calma e pacifista tutto sembrava andare anche meglio del previsto ma come sempre nulla di bello dura mai abbastanza specie i momenti tranquilli.

    Ma la quiete fu ben presto interrotta: qualcuno bussò alla porta, Satoshi andò ad aprire e improvvisamente il carceriere fu letteralmente lanciato contro la stufa. Erano giunti guai piuttosto grossi. Due nemici si erano presentati con le solite strane ciance ma l'unica cosa chiara fu che erano di Hayate, quindi senza dubbio nemici e comunque non ci fu proprio possibilità di discutere. Infatti subito passarono all'offensiva: dei pericolosi spuntoni di legno schizzarono dal basso. [Nota]Percezione 9; Con il consumo di un poco di chakra Kitori scartò alla propria destra abbastanza da evitare completamente il legno. [Slot Difesa I]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Schivata 1 metri - Riflessi 500+3 tacche=575;
    Poi una strana musica suonata dalla ragazza e delle catene legarono gli arti del Kenkichi limitandone i movimenti e subito un potente calcio. Ancora grazie al chakra il Kuro riuscì, anche se per qualche centimetro, a portarsi indietro schivando appena il calcio. [Slot Difesa II]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Schivata 0.5 metri - Riflessi 500+3 -2 tacche=525;


    Mentre il caro Fudoh, con la h, flirtava a modo suo con la donna al povero Kuro toccava occuparsi del brutto omone con il pollice verde. Il nebbioso, aggirando il compagno e la sua amica, scattò velocemente verso il nemico davanti l'uscio. [Azione gratuita] [Abilità]Spostamento max 9 metri; Quando abbastanza vicino al nemico il Kuro scagliò una ginocchiata mancina proprio verso i gioielli del giardiniere fermando il colpo improvvisamente poco prima di giungere alla meta. [Azione gratuita] Un istante prima della finta il Kenkichi aveva appena destato le sue conoscenze di sangue. [Slot Tecnica]Attivazione ts - basso; Contemporaneamente alla finta, in un movimento unico, estrasse la sua lama di clan, ManaitaLama Insanguinata (Livello I) [Mischia]
    Questa lama è un importante e vitale veicolo delle conoscenze di un Kenkichi, una lama che, letterariamente, cresce assieme all'utilizzatore. In base alla propria abilità di guerrieri, la potenza, durezza e grandezza della spada aumentano. È possibile, inoltre,
    cambiare la forma alla spada (ad esempio, scindendola in 2 spade oppure rendendola doppia o dandogli una curvatura particolare) se ucciso o reso in fin di vita un avversario grazie la lama e toccato il sangue. L'arma cresce con l'esperienza dell'utilizzatore: i valori della spada sono riferiti al I, III e V livello della tecnica speciale.
    Tipo: Spada - Taglio
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 30 | Durezza: 3 | Crediti: 90)
    [Da genin in su]
    dal fodero sul fianco sinistro con la mano destra e portò un veloce fendente orizzontale. Tracciando praticamente un semi cerchio da sinistra a destra, cercando di sgozzare il nemico. [Slot Tecnica Avanzata]Forza 525+3=600;
    Velocità 525+3=600;
    Dando continuità alla sua offensiva il biondo tentò di portare un fendente discendente alla spalla sinistra, puntando a tagliare fino al fianco. [Abilità]Tributo di Sangue: L'utilizzatore può potenziare la propria Lama Insanguinata. Il Tributo di Sangue aumenta di potenza dell'arma di 5 ogni consumo ¼ Basso impiegato per 1 slot. Riducendo di 10 la potenza della Lama Insanguinata, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).

    Potenza 30+10-10 Tributo di Sangue=30 + Sanguinamento;
    +1 tacca Velocità;
    Consumo: 0.5 Basso;
    [Slot Azione I]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Fendente - Velocità 525+4 tacche=625 Forza 550;
    Ancora ritirò il braccio indietro e successivamente, estendendo l'estremità, cercò un letale affondo alla bocca dello stomaco. [Abilità]Tributo di Sangue: L'utilizzatore può potenziare la propria Lama Insanguinata. Il Tributo di Sangue aumenta di potenza dell'arma di 5 ogni consumo ¼ Basso impiegato per 1 slot. Riducendo di 10 la potenza della Lama Insanguinata, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).

    Potenza 30+10 Tributo di Sangue=40;
    +1 tacca Velocità;
    Consumo: 0.5 Basso;
    [Slot Azione II]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Affondo - Velocità 525+4 tacche=625 Forza 550;
    Per chiudere la serie decise di cercare di minare le capacità offensive dell'avversario e per fare ciò doveva mirare direttamente alle armi nemiche. Ma prima ancora con la spada puntò con un ulteriore fendente obliquo verso l'alto a tagliare il volto del nukenin. Fermando il movimento della lama a pochi centimetri dal bersaglio: ancora una finta. [Azione gratuita] Nello stesso istante con forza scagliò un pugno diretto mancino in direzione del tira pugni indossato dall'Hayate sulla mano destra. Naturalmente il Kenkichi caricò il corpo di chakra distruttivo. [Abilità] Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.(Mantenimento: ¼ Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]

    0.25 Bassi;
    2 Bassi => +40 Potenza;
    [Slot Azione III]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Pugno - Velocità 525+3 tacche=600 Forza 550;




    Chakra: 49.75/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 525
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 450
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata - Rif 575;
    2: Schivata - Rif 575;
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fend - Vel 625;
    2: Affondo - Vel 625;
    3: Pugno - Vel 600;
    Slot Tecnica
    1: Attivo ts;
    2: Estaz. Mort;
    Equipaggiamento
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Kunai × 7
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Bolas × 1

    Note
    Equipaggiamento debilitante -2 tacche Concentrazione round 1/2;
     
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    Giù la Maschera


    - V -




    Avrebbe ascoltato con attenzione le parole della giovane kunoichi, annuendo di quando in quando a quelle informazioni e ringraziando il cielo della sua particolare natura di clone.
    Non poter morire lo metteva in una condizione abbastanza buona, anche se purtroppo il suo chakra era parecchio limitato.
    Il vero problema, del tutto ignorato anche a causa degli abiti che ci interagivano poco, fu la maledetta coda di pesce. Considerando che corrispondeva alla specie in cui si era precedentemente trasformato e alla strana sensazione percepita quando aveva cambiato identità capì che qualcosa era andato storto. Ma quando?
    La sensazione in realtà corrispondeva col momento in cui venne bagnato dalla pioggia, ma poteva realmente attribuirsi ad essa?
    Per lui l’isola era del tutto sconosciuta e poteva essere la pioggia la causa come la terra che calpestava.
    Però la sensazione era terminata con la pioggia, se fosse stata la terra ancora sarebbe stata presente che fosse stata quella ad interagire con la sua tecnica con quell’effetto così scomodo per lui?

    Ohhh no!
    Maledizione!


    La voce divenne improvvisamente più immatura[recitazione] , aveva un tocco di adolescente, al contrario di quella profonda mostrata poco prima.
    Doveva rapidamente riadattarsi alla situazione.

    Avevo promesso al sensei di fregarti!

    Cercò di staccarsi via la coda, anche di tagliarla, ma quella imperterrita sarebbe ricresciuta, sia per vedere cosa avrebbe causato sia per dare spessore al suo teatrino.

    Avevo programmato tutto per bene, la storiella, i tempi, tutto quanto!
    E stavo per convincerti, nonostante il limite della brutta faccia che il sensei mi ha imposto come malus!
    Invece no!
    Qualcosa deve aver interferito con la trasformazione ed ora ho paura anche a rilasciare quella attuale!


    Continuava a strattonare l’innaturale escrescenza.

    Maledetta!

    Ci rinunciò.

    Posa quell’arma!
    Sei parte della sfida, non te ne accorgi?
    Dovevo ingannarti ed estorcerti più informazioni possibili fingendo di possederne zero, un po' come te che dovevi scassinare la porta senza chakra.
    E invece nulla!
    Non mi avevano detto delle trasformazioni, ma non farmi riconoscere a quel punto sarebbe stato impossibile!
    Se la tua sensei è la migliore sta pur certa che il mio è il peggiore.
    Hayate non è niente a confronto.


    Avrebbe poi borbottato solo fingendo di voler farlo per se stesso.

    Sta cosa delle sfide per definire la fazione più forte devono finire.

    Inspirò.

    Torno alla caserma.

    Gli sembrava di aver spremuto la ragazzetta al limite, ma ormai era troppo compromesso per poter continuare la recita, non avrebbe avuto ulteriori informazioni.

    Dovrò cercare un po', per divertirsi mi hanno piazzato un sigillo della memoria non so dove per farmelo dimenticare!
    Ti rendi conto?!?
    “in modo che dessi il massimo di me”


    Disse facendo il verso a chissà chi.
    Oltre che eliminare qualche rogna futura la recita puntava a far empatizzare la zannuta, nel tentativo di evitargli di cercare, una volta arrivato in città, l’edificio che gli interessava, anche perché per quello che aveva visto poteva trattarsi di qualcosa di anonimo o magari non situato nella città.
    A prescindere dal fatto di ottenere risposte, a meno di cambi di idea da parte della ragazza sarebbe scattato in direzione delle rovine, fortunatamente in direzione della città, cosa che non gli avrebbe fatto perdere tempo.
    Ma la mappa non era troppo generosa in merito ed individuarle in mezzo al bosco gli avrebbe occupato del tempo nonostante il suo senso dell’orientamento.
    Avrebbe potuto usare la trasformazione, ma vista la precedente esperienza non era di certo il meglio.
    Giunto infine alla piccola radura l’unico segno interessante tra le macerie fu il simbolo Wu, inciso su una colonna quasi fosse una targa, ma oltre quello niente.

    Tanta attesa per niente.

    Commentò con delusione.
    Le macerie parevano essere li da parecchio tempo però.
    Tuttavia era strano come, in presenza di un eventuale tetto crollato le colonne si fossero mantenute in piedi, che il simbolo potesse avere una sorta di ruolo di protezione seppur limitato?
    Dopotutto se doveva farsi notare anche solo una colonna era sufficiente.

    Vediamo se ha qualche utilità.

    Il braccio si sarebbe ritratto per poi scattare con un pugno discendente verso la colonna, non aveva infatti solamente intenzione di rompere quella, ma anche di far impattare il pugno col pavimento, dopotutto era solo li in mezzo, e si sa, per quanto grande un albero che crolla nella foresta non fa rumore. [Slot Tecnica 1 e 2]Potenza Disumana
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare notevolmente la propria forza, fino a tre volte tanto, per effettuare una singola azione. Tale azione non può avere finalità direttamente offensive nei confronti di avversari o nemici, ma può vantare di una potenza unica: sarà possibile - ad esempio - estrarre le radici degli alberi, abbattere muri o vegetali, spostare un grosso masso.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    + Tocco distruttivo: consumo 2 Bassi potenza contro oggetti +40
    + Distruzione versatile
    + Guanti da combattimento Pot 40
    +

    A quel punto, se il suo colpo avesse avuto qualche effetto avrebbe dato una seconda occhiata per assicurarsi di non tralasciare importanti dettagli.
    Ma che si fosse o meno rotto, indicando nel secondo caso che qualcosa di particolare c’era realmente, avrebbe continuato il suo cammino verso la Città, arrivando tra un problema e l’altro alle prime ore[dammi un orario o una posizione rispetto ai player presenti in zona febh, grazie :heart: ] del mattino.
    A quel punto la voglia di perdere tempo in chiacchiere era molto scarsa, anche perché quest’ultimo iniziava a stringere e per lui era raro essere in penuria di informazioni rilevanti dopo essersi dato uno sguardo attorno avrebbe cercato un edificio che mostrasse un qualche tipo di particolarità, magari un minimo di sentinelle o di fortificazioni strategiche, procurandosi anche un punto di osservazione elevato sul tetto di una casa.
    Contemporaneamente si sarebbe dedicato alla ricerca di una figura militare, pensando di poterla riconoscere attraverso i vestiti ed eventuali armi equipaggiate, avrebbe in realtà facilitato la sua individuazione lasciando fluire liberamente il suo chakra.
    Che fosse stato individuato o avesse individuato lui qualcuno la sua prima azione sarebbe stata alzare le mani in segno di resa.

    Non cerco problemi, ma voglio parlare con qualcuno che possa parlare in nome della tregua che vige su quest’isola.
    Ho urgenti notizie, restarne all’oscuro potrebbe nuocere all’incolumità di tutti.
    Posso porgerti un indice di una mano e un mignolo dell’altra per tagliarmeli se vuoi, da che ho capito quest’isola rende immortali, quindi una volta riattaccati non ci saranno problemi no?
    Altrimenti immobilizzami come vuoi, l’importante è non rendermi inabile, potrei servirvi in futuro.


    Indicò la sua coda.

    Ah, come vedi ho già avuto qualche problema, non vorrei che sembrasse lo stessi nascondendo in qualche modo.

    Anche se era ormai evidente che non lo facesse.
    Non gli restava che attendere reazioni.
    Nel caso il suo attacco alle rovine avesse attirato attenzioni invece avrebbe dovuto valutare al meglio chi avesse davanti.
     
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    VIII


    La mia proposta sembrava essere andata a genio sia ad Itai che alla apparentemente innocua leader della Zanna, che non mancò di sottolineare il tutto con un sorriso.
    Anche il Kaguya sembrò particolarmente eccitato dalla mia proposta di divisione in team, anche se temevo che quello status era più frutto del fatto che sarebbe andato in cerca di Hayate da portare al macello.
    Con i team pronti, non restava altro che dare inizio al piano.
    Avevo scelto, a quanto pareva, un team piuttosto equilibrato. Kimuji Shinretsu non era in grado di utilizzare le arti del suo clan ma riusciva ad utilizzare la Shinra Tensei, un'arte diffusa a Kiri che si basava sulla possibilità di manipolazione gravitazionale. Il Kujo invece era, come sapevo, un sensitivo, e a quanto pareva era in grado di distruggere strutture metalliche di qualsiasi tipo. Meglio non affrontare qualcuno con abilità del genere, poco ma sicuro.
    Infine fu il momento del mio omonimo, che era così simpatico che dovetti trattenermi dallo scaraventargli la Rombosogliola sulle gengive. Bene, amico mio, anche io sono uno spadaccino... E scommetto molto più bravo di te. Risposi al suo sorriso con un mio ghigno arrogante dei bei tempi.
    Ci sarebbe stato veramente da divertirsi.

    Il mio gruppo e quello del mercenario uscimmo dal piccolo forte, pronti per metterci in marcia. Vedi di non lasciarmi qualche Hayate eh. Scherzai con il Kaguya. Il fatto che il mio team sia quello di perlustrazione non significa che puoi malmenarli tutti te. Un cenno della mano, quindi dividemmo le nostre strade.
    Usciti dalla Città Kimuji e il Kujo aggiunsero qualche informazione sull'isola e le sue rovine.
    Ma, soprattutto, sembrava che qualcosa di strano stesse succedendo al clone del Kujo. Son d'accordo con Akirasecondo, c'è il gruppo del Capo e della Muga, se hanno problemi loro non posso immaginare cosa stia succedendo. Nel caso ci diranno qualcosa in più più tardi tramite il vostro simbolo di comunicazione mentale... Ti scoccia se ti chiamo Akirasecondo? No perché magari ci confondiamo, quindi in questo modo evitiamo problemi, no? Esclamai, volontariamente con distacco, con le braccia dietro il capo e senza guardarlo in faccia mentre continuavo a camminare. Se quel biondino voleva fare a gara, aveva trovato pane per i suoi denti.
    Kimuji camminava davanti a tutti, con una specie di piccolo lanternino in mano, lo seguiva il Kujo ed infine io chiudevo il gruppo, mentre lo spadaccino illusionista sembrava abbastanza avulso da tutto il contesto.

    [Se qualcuno del team percepisce il grido]

    Uhm? Era un grido? Sbaglio? Mi fermai solo per un passo. Fate finta di niente, continuate a camminare, soprattutto te Kimuji. Avrei spronato i miei compagni. Se voleva essere il principio di un'imboscata, direi che darci un segnale della loro presenza sia una vera e propria idiozia. Penso con più probabilità che qualcuno ci stava seguendo e ha avuto un incidente di percorso. Ehi, Akirasecondo. Feci come per salutarlo. Facci vedere le tue capacità di illusionista. Staranno cercando di nascondersi ed eliminare le loro tracce se professionisti, prendili da dietro; questa cosa li rallenterà. Vediamo quanto sei migliori di tutti. Io gli vado incontro. Kimuji, se riesci la lanterna in bella vista per qualche minuto. Satoshi, vedi un po' se riesci a individuare delle fonti di chakra che si allontanano velocemente, e daccene comunicazione. Ci vediamo tutti poco più avanti tra 5 minuti. E, dicendo questo, avrei scattato in tutta velocità contro alla fonte del grido percepito.
    La situazione sarebbe stata incredibilmente variabile, ma se mai o io o il mio omonimo della Zanna avesse sorpreso qualcuno intento a fuggere la reazione sarebbe stata univoca. Vi sembra il modo? Seguire degli onesti gentiluomini... E voi chi sareste? Sguardo serio, braccia conserte.

    [Se non viene percepito il grido o se non viene rintracciato nessuno]

    In circa un'ora di cammino saremmo giunti ad una strana scalinata in pietra, molto lunga e che si snodava verso la montagna. Da quegli scalini, un uomo anziano con una grande cesta di funghi stava scendendo. Un abitante dell'isola che conosceva i due membri della Tregua. Non membri della tregua, sono un ninja di Kiri. Mi chiamo Akira Hozuki. E hanno ragione, non è il massimo andare a funghi questi giorni. Esclamai, mentre l'anziano abitante dell'Abete incominciò a fissarmi. I suoi occhi guardarono incessantemente il mio volto. O cavolo, ho qualcosa in faccia? Una macchia? Passai la manica sul viso... Ma non era il volto che guardava, ma la mia fronte. Quindi sarebbe una delle persone più longeve dell'isola lei? 800 anni cavolo... Non sono per niente pochi... E se era una delle più anziane, era anche una delle persone con più informazioni sui misteri dell'Abete. Di Pangu. E del Vuoto.
    So delle vostre tradizioni buon uomo, ma noi siamo qui per assicurarci che non ci sia nulla di pericoloso su quest'isola. Ne per vi, ne per il mondo esterno. Non voglio entrare nelle vostre tradizioni, e voglio lasciarvi alla vostra vita, in pace, ma forse lei sa darmi una mano... Ho bisogno di sapere di più sul simbolo del Wu... Il Vuoto... Uno degli antichi poteri di Pangu e dei suoi guerrieri... Presente su alcune rovine su quest'isola... Avrei fatto una breve pausa. Le andrebbe di venire un po' con noi? Sono sicuro che conoscerà benissimo quest'isola, e nel frattempo potrebbe raccontarmi qualche vecchia storia o leggenda, su Pangu, il Vuoto o sulla... Bakukujira. Leggende, vecchie storie, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa che mi possa aiutarmi ad aiutarvi.
    Se il vecchio signore avesse accettato o meno di seguirci verso le rovine, avrei cercato quantomeno di farmi rispondere alle mie domande... Oltre che cercare di osservare quante più azioni possibili di quel signore.

    Giunti alle rovine avremmo impiegato più di 30 minuti prima di convincermi che, oltre a qualche simbolo del Wu, del tutto speculare al sigillo che avevo sul volto quando decidevo di accedere al potere di Pangu, in quelle rovine veramente non c'era nulla. Uff... Sbuffai, mentre toccavo con le dita il simbolo inciso sulla pietra.
    La terra sotto ai miei piedi. Ma... Avete mai provato a vedere quanto sono profondi? Chiesi ai membri della tregua. Ehi, Kimuji, vieni qui.... Riesci a spostare la colonna verso l'alto? Voglio vedere se ci sono altre incisioni... Proviamoci con tutte, mi raccomando. Poi magari proviamo con il procedimento inverso... Tranquilli, rimettiamo tutto al suo posto poi. Ma siamo qui per investigare, no? Avrei concluso, posizionandomi a ridosso della colonna, per aiutare Kimuji.

    No, non avrebbe senso andare al lago adesso. Non abbiamo informazioni aggiuntive, quindi sarebbe del tutto inutile. Andremo qui. Puntai il dito verso la zona delle rovine più a sud su quel lato dell'isola. Una specie di insenatura sabbiosa circondata da una parete di roccia.

    [Abilità]Riflessi +2 in caso di agguati o imboscate.
     
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    La Via della Segretezza III


    Villaggio dell'Abete - V


    L'avanzata procedeva cauta e Shunsui stava impiegando tutte le sue capacità nel tentativo di seguire il gruppo di Kiriani e della Tregua a) senza essere visti, b) occultando le loro tracce. Un compito in verità non facile per una sola persona. Per questo aveva scelto di allungare lo stacco tra loro ed il gruppo degli inseguiti, così che anche un passo falso da parte loro potesse passare inosservato. Non che avesse molto di cui temere. L'unico altro elemento del suo gruppo era un clone di Kato, che a sua volta era un ninja esperto. Inoltre il loro compito era solo osservare. Il chunin non aveva assolutamente intenzione di ingaggiare il gruppo che stavano inseguendo. Non solo perchè c'era un kiriano tra di loro e perchè erano superiori in numero, ma anche perchè quello non era il loro compito. Dovevano semplicemente individuare l'Arma, se ce ne era una su quell'isola.

    Purtroppo le cose non andarono come programmato. Non fu davvero colpa di Kato, questo il chunin lo avrebbe realizzato in seguito, ma fu proprio il suo compagno di missione che, nel bel mezzo dell'inseguimento, urlò per un dolore che lo colse all'improvviso. Qualche secondo prima che però ciò accadesse, ebbero tuttavia la fortuna che l'eliminatore avesse lo Yotsuki nel suo campo visivo. Aveva appena cancellato una serie di tracce che gli appartenevano, ed era voltato verso Kato che lo seguiva. Vide perciò il volto dell'otese deformarsi in una smorfia di dolore e la sua bocca aprirsi in uno spasmo che chiaramente non poteva controllare. Non ci fu il tempo di pensare, ma a livello di subconscio il marionettista sapeva che non avrebbe fatto in tempo a tappargli la bocca. Aveva appena cancellato delle tracce che gli appartenevano e si trovava a qualche metro dall'otese. Non avrebbe avuto il tempo di lanciare un kunai e tagliargli la gola: il suo compagno non sarebbe morto, ma senza corde vocali non avrebbe prodotto alcun suono. Forse avrebbe fatto in tempo ad evocare Fukuro, al sua marionetta armatura, e rinchiuderlo al suo interno, ma il margine di errore era troppo alto. La soluzione per la quale optò era la più sicura.

    Un rotolo apparve nella sua mano sinistra e, contemporaneamente, tutta l'aria intorno all'otese svanì in una frazione di secondo, proprio nel preciso istante in cui il grido si sarebbe dovuto sprigionare dalle sue labbra. L'aria, anche quella all'interno dei suoi polmoni, sarebbe sarebbe stata prosciugata completamente e confinatatutto l'accumulabile. Consumo Basso all'interno del rotolo da richiamo. Perchè questo era il punto, senza aria nessun suono si può propagare!

    [Se il grido viene comunque emesso in maniera percepibile]



    Cazzo... si sarebbe lasciato sfuggire il chunin. Aveva avuto una brillante idea, ma non era stato veloce a sufficienza da attuarla. La distanza che li separava dai suoi inseguiti forse era sufficiente a disperdere l'intensità dell'urlo, ma quella era un'assunzione che non si poteva permettere. Sì va'... qui ci penso io... disse in risposta all'otese. Sapeva di non aver tempo e che presto i suoi obiettivi avrebbero potuto venirlo a cercare. Una volta che Kato fu sparito, rilasciò una rapida emissione di chakra per eliminare le tracce che potevano aver lasciato. Ci sarebbe andato leggero tuttavia: l'eccessiva pulizia era una traccia di per sè. Quindi, si sarebbe diretto verso ovest, sempre occultando le sue tracce, lasciando la direzione che i suoi obiettivi stavano seguendo. Avrebbe quindi cercato un punto distante un centinaio di metri da cui poter osservare il luogo da cui l'urlo era stato emesso, dopo essersi occultato Furtività 6. Doveva sapere come i suoi obiettivi avrebbero reagito a quell'urlo e comunque non poteva perderli d'occhio. Non aveva scoperto ancora dove erano diretti e perderli di vista lo avrebbe solo messo nella posizione di cadere in un'imboscata. Mentre attendeva, avrebbe aggiornato mentalmente Daishin della situazione.

    [Se il grido viene cancellato dallo stratagemma]



    Shunsui tirò un sospiro di sollievo. La sua strategia aveva funzionato: lui stesso non aveva percepito il grido di Kato, quindi era impossibile che qualcun'altro lo avesse fatto. Ad ogni modo, Kato non poteva più continuare ed i due si sarebbero quindi accomiatati.

    L'inseguimento sarebbe continuato secondo i piani. Il gruppo di obiettivi si sarebbe fermato solo una volta all'imbocco di un'imponente scalinata in pietra, per parlare con un signore anziano. La distanza non permise al chunin di capire le parole che si scambiarono, ma non reputò che fosse un avvenimento di sufficiente importanza per avvicinarsi ulteriormente. Quando toccò a lui fu estremamente cauto nel salire la scala. Essendo un'opera dell'uomo, poteva contenere delle trappole, sebbene il gruppo che inseguiva non aveva dato l'impressione di curarsi della cosa. Inoltre i posti per nascondersi erano pochi, e questo voleva dire che avrebbe dovuto fare ulteriormente attenzione per non essere scoperto e, potenzialmente, aumentare la distanza dagli inseguiti.

    Infine il marionettista scoprì la destinazione di Akira e dei suoi commilitoni: un gruppo di vecchie rovine su un altopiano. Qui il gruppo di fermò a lungo e Shunsui dovette trovare un posto adatto per osservare la scena e rimanere a distanza. Trovò un punto sopraelevato che guardava le rovine ad una cinquantina di metri di distanza. Anche se aveva necessità di vedere esattamente cosa il gruppo di Akira facesse, questa volta poteva permettersi di conservare quella distanza. Infatti gli bastò richiamare Fukuro, occultarlo ed usare il D-Visor in sua dotazione per osservare da vicino i suoi bersagli.

    Questi sembravano interessati a delle colonne con degli strani simboli incisi sopra. Dalla distanza, Shunsui non riusciva ad interpretare la natura di tali simboli: erano incisioni oppure veri e propri sigilli? Se si trattava di questi ultimi, qual era il loro scopo? Potevano essere rimossi grazie alle sue capacità di esperto di fuuinjutsu? Tuttavia, fino a quando il gruppo di Akira si fosse mantenuto nei paraggi non avrebbe potuto investigare oltre. Avrebbe invece comunicato nuovamente con Daishin:...Daishin, il gruppo di Kiriani e ninja della Tregua che ho seguito si sono fermati ad esaminare un gruppo di rovine nell'altopiano a nord-est rispetto la città che abbiamo passato. Potrebbe essere una buona pista. Sarebbe il caso che mi mettessi in contatto con qualcuno di Hayate se ti capita a tiro nuovamente. Qui ci sono degli strani sigilli e forse loro ne sanno qualcosa in più...dove siete in questo momento? Aggiornamenti?

    Chakra: 70.5/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Maschera × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
    ///


     
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    Il Fantasma della Nostromo


    La Fonte della Vita Eterna • Capitolo I

    Ben pochi si sarebbero aspettati una richiesta d'aiuto così plateale da parte di quella stessa organizzazione che aveva dato non poche gatte da pelare all'Accademia.
    Hayate era un gruppo variegato di individui spinti da un unico obiettivo: ottenere l'immortalità. Le azioni che avevano perpetrato per realizzare questo sogno li aveva portati inevitabilmente ad inimicarsi le forze più disparate, inclusi i quattro Paesi alleati, con cui erano entrati in contrasto in diverse occasioni. Tuttavia c'era qualcosa, una minaccia talmente grande e spaventosa da riuscire, di quando in quando, a spingere uomini e ideologie così distanti a collaborare, a mettere da parte i dissapori per un bene più grande. La vicenda di Tsuya con il Gashadokuro era un esempio lampante di quel genere di momentanea quanto precaria collaborazione, che tuttavia aveva portato i suoi frutti.
    A quanto pare la storia era pronta a ripetersi.

    La missiva di Hayate era giunta a Oto e subito uno dei ninja più in vista del Villaggio, Kato Yotsuki, aveva raccolto l'invito unendosi ad un ben più nutrito contingente composto da shinobi provenienti dalla Sabbia e dalla Foglia.
    C'è da dire che, nonostante si trattasse di un Chunin, dislocare un singolo elemento non sarebbe stato esattamente motivo di orgoglio per il Suono. I piani alti probabilmente non avrebbero voluto né che gli otesi ricevessero il biasimo degli alleati per uno scarso interesse e partecipazione alla spedizione, in caso si fosse rivelata fallimentare, né che venissero messi in secondo piano per un esiguo apporto alla stessa, in caso di successo.
    Fu così che, in un periodo piuttosto caotico in cui il Villaggio subiva profonde trasformazioni e un po' tutti erano impegnati in nuove mansioni e missioni, l'Amministrazione si ritrovava a designare come suo secondo ambasciatore presso l'Abete, o come i più avrebbero potuto pensare come agnello sacrificale, una giovane leva tutt'altro che esperta ma molto intraprendente. Munisai Kanashige fu convocato nel palazzo amministrativo, dove fu messo a conoscenza della lettera ricevuta da Hayate, gli fu e fu ragguagliato alla bell'e meglio sulle poche informazioni di interesse a disposizione.
    Prima di congedarlo con i migliori auguri, i funzionari gli raccomandarono la massima circospezione, poiché si sarebbe avventurato da solo in un territorio praticamente inesplorato e dove, di fatto, sarebbe stato bene non fidarsi troppo dei sedicenti alleati che avevano imbastito quella convocazione ad ampio raggio.

    In realtà il rosso non aveva bisogno di simili raccomandazioni. Sapeva fin troppo bene che stava andando a infognarsi in una situazione decisamente ingarbugliata dove il rischio di lasciarci le penne era parecchio elevato. Se anche non si fosse trattato di una trappola, possibilità da non scartare, si sarebbe comunque ritrovato nel bel mezzo di un conflitto tra fazioni ben più grandi di lui, dove voltafaccia, tradimenti e fregature assortite non potevano che essere dietro l'angolo. Tuttavia il ragazzo era anche molto intrigato da tutta quella vicenda e dall'aura quasi mitica che circondava le famigerate e al contempo misteriose Armi di Iwa.
    Gli sarebbe piaciuto scoprire qualcosa in più su quelle entità leggendarie dal potere sconfinato, che pure si diceva fossero state create dall'uomo in tempi antichi. Ma, cosa più importante di tutte, era necessario assicurarsi che un'arma del genere non finisse nelle mani sbagliate, ed era sicuramente questa priorità ad aver spinto l'Accademia a mobilitarsi.
    Ora toccava anche all'otese fare la sua parte.

    Sapeva che non avrebbe mai fatto in tempo a raggiungere il compaesano, che, aveva scoperto, sarebbe salpato dalla costa a est del Paese del Vento insieme ad un nutrito gruppo di accademici. Ormai era andata, ma con un po' di fortuna, se i suoi calcoli erano esatti, sarebbe comunque giunto a destinazione con poche ore di ritardo.
    Iniziò raggiungendo la costa orientale del Fuoco. Partendo da uno dei suoi porti avrebbe nettamente ridotto la durata del viaggio rispetto a chi aveva preso il mare dalla Baia di Hanguri. Ora non restava che trovare un'imbarcazione che levasse l'ancora quanto prima e che percorresse la rotta giusta.
    L'ubicazione dell'isola e forse la sua stessa esistenza erano qualcosa di cui non tutti erano a conoscenza, anzi, ma ipotizzando che essa non fosse un'autarchia economicamente autosufficiente, capace di coltivare, allevare e produrre ogni genere di bene necessario alla sussistenza, dovevano essere coinvolti in una qualche attività commerciale.
    Probabilmente importavano alcune merci dal continente o dalla vicina Kiri, ma Munisai si tolse subito quell'idea dalla testa. Viaggiare su un mezzo del genere sarebbe stato l'ideale, poiché di certo avrebbe passato ogni controllo agevolmente, ma il ragazzo sapeva bene che quelli dell'Abete si sarebbero serviti solo di canali segreti, sicuri e supercontrollati, magari anche con le capacità di un sensitivo. Intrufolarsi sarebbe stato arduo e c'erano ottime probabilità di essere comunque sgamati, oltretutto non aveva idea di dove scovare la giusta imbarcazione e se i suoi tempi gli sarebbero stati favorevoli.
    No, troppo complicato, e lui non aveva tempo da perdere.

    Raggiunto il porto dunque fece subito mente locale. Usando la giusta discrezione, prese informazioni su quali velieri erano più prossimi a mollare gli ormeggi e quali fossero le loro mete.
    Il rosso fu abbastanza fortunato nel trovare ciò che faceva al caso suo. Un mercantile diretto al Paese del Miele che sarebbe passato tremendamente vicino al punto segnato con una grossa X sulla mappa fornitagli dai fanatici dell'immortalità.
    E sarebbe partito in meno di un'ora. C'era tutto il tempo per mettere in atto ogni preparativo.
    La cosa facile da fare sarebbe stata rivolgersi al capitano chiedendo un passaggio e una piccola deviazione, facendo appello così alla sua generosità, ma il giovane aveva altro in mente. Egli sarebbe stato un fantasma su quella nave. Se le cose fossero andate secondo i suoi piani, nessuno avrebbe mai saputo che ci aveva anche solo messo piede.

    Si appartò dove era sicuro che nessuno potesse vederlo, per poi procedere a cambiare sembianze. Prese l'aspetto di un uomo sotto i trenta dai capelli scuri, di bella presenza e media statura. L'equipaggiamento restava a portata di mano sotto le vesti, mentre il coprifronte era tenuto ben nascosto alla vista.
    A quel punto divenne praticamente invisibile all'occhio nudo, solo allora dirigendosi verso la banchina con un ghigno sulla faccia ed una cartabomba nella mano, appositamente portata in più rispetto al suo solito arsenale
    Però nessuno avrebbe avuto modo di scorgere alcunché, a causa dell'occultamento.[X]

    [ ... ]


    Il mercantile era ormai salpato da parecchio.
    Nella sua nuova condizione di uomo invisibile salire a bordo senza farsi notare era stato un gioco da ragazzi, e lui era stato molto cauto passando la maggior parte del tempo defilato da tutti. Si era preso la libertà di gironzolare un po' solo per capire sommariamente le dinamiche della ciurma e chi ricoprisse quale ruolo, e solo quando ciò non comportava alcun rischio.
    Ma soprattutto aveva tenuto sotto controllo l'andamento del viaggio, confrontando la sua cartina con quella che si trovava a bordo e accertandosi di sapere in ogni momento in quale punto della rotta si trovassero. Fortunatamente il ragazzo aveva avuto diverse esperienze in mare in passato, lavorando anche come marinaio su un veliero non molto diverso da quello per un certo periodo. Quello era un ambiente dove si trovava abbastanza a suo agio, per quanto non fosse quello a lui più congeniale.
    Non ebbe dunque eccessive difficoltà a individuare il punto in cui fare la sua mossa successiva.

    Era ormai notte, il cielo era coperto, a malapena si vedeva qualche stella attraverso le soffici e plumbee nubi.
    Il rosso teneva d'occhio il navigatore, il quale, mentre avvicinava la mappa alla luce di una lanterna, mise la mano in tasca, un gesto che aveva già fatto un numero infinito di volte. Munisai sapeva cosa significava e compose alcuni sigilli, premurandosi di restare a debita distanza e in una zona d'ombra, invisibile a chiunque e pronto a riattivare l'Occultamento laddove esso fosse decaduto.
    All'apparenza non accadde nulla, ma quando l'ufficiale tirò fuori una bussola e la studiò per orientarsi, questa non avrebbe puntato al nord magnetico come avrebbe dovuto. Avrebbe invece puntato dove al giovane faceva più comodo, ed infatti il marinaio ordinò una leggera virata nella giusta direzione.
    O meglio, nella direzione sbagliata per il mercantile, ma questo non c'era modo di saperlo.[X]

    Non passò molto e il veliero entrò in una densa foschia. Più avanti ancora, una moltitudine di scogli e iceberg sembravano delimitare una via di passaggio ben precisa dalla quale era praticamente impossibile deviare o sottrarsi.
    A quel punto fu chiaro a tutti che stavano andando nella direzione sbagliata.
    Il capitano ordinò di invertire la rotta ma, in quel preciso momento, si sentì uno scossone, neanche troppo forte in realtà, provenire dalla parte bassa e posteriore dello scafo. Come se qualcosa lo avesse urtato con decisione, magari un grosso pezzo di ghiaccio distaccatosi da uno degli iceberg. Ma in realtà non si era trattato di una collisione, bensì di una esplosione.
    Ancor prima della partenza, il rosso aveva piazzato una cartabomba in corrispondenza del punto più fragile dell'organo di governo dell'imbarcazione, ovvero la cerniera che teneva il timone attaccato alla poppa. In parole povere, girare la ruota del timone non avrebbe prodotto risultati, perché il timone vero e proprio, cioè la parte della nave simile a una pala che sott'acqua permetteva di dirigere la nave, era appena stato fatto detonare.
    Munisai era stato ben accorto ad azionare l'esplosivo mentre era nascosto nella stiva, lontano da tutti e dove avrebbe potuto attivare ancora una volta l'Occultamento subito dopo il misfatto.
    Ora che anche la seconda mossa era stata fatta, non restava che mettersi comodi e osservare con pace zen la ciurma che andava nel panico. L'otese contava sul fatto che il capitano e il suo equipaggio sapesse il fatto suo, e quindi sapesse che, in una situazione d'emergenza come quella dove il timone era fuori uso, potevano usare le cime che penzolavano dagli alberi per governare la nave agendo direttamente sulla velatura. Non era il massimo, ma sarebbe stato abbastanza per evitare di sfracellarsi contro qualche scoglio pur rendendo improponibile una manovra complessa e ampia quale una inversione completa.

    I marinai non delusero le aspettative e, dopo essersi addentrati ulteriormente in una coltre di nebbia sempre più densa e umida, che Munisai percepì chiaramente permeargli i polmoni e le carni, alla fine la bagnarola toccò terra, con sommo sollievo di tutti quelli che trasportava. Un attracco sicuramente non bellissimo, potremmo anche dire tumultuoso, ma non si poteva pretendere di più. Era chiaro che gli uomini non avessero idea di dove diamine fossero finiti, ma erano fin troppo grati di essere ancora tutti interi, loro e la nave, per lamentarsi.
    Una piccola delegazione composta dal capitano e da due sottufficiali sarebbe scesa a terra, se le guardie glielo avessero concesso, per andare a conferire con le stesse.
    Il più alto in grado avrebbe preso la parola.
    Mi duole molto, è chiaro che qui i visitatori non siano i benvenuti. A dire il vero non so neanche dove ci troviamo, AHR AHR AHR!
    Sono il Capitano di questa nave mercantile, la Nostromo
    disse, puntando con un pollice alle sue spalle verso il veliero.
    Kaien Umikaze si presentò con un inchino un po' rozzo.
    Siamo diretti al Paese del Miele per consegnare la nostra merce, ma evidentemente siamo usciti dalla nostra rotta prestabilita e abbiamo avuto delle rogne con il timone, quindi non abbiamo potuto tornare indietro.
    Dato che è già notte fonda, vi sarei estremamente grato se permetteste ai miei uomini di trascorrere la notte qui, o anche sulla nave, ma dandoci il permesso di gettare l'ancora sulle vostre coste. Domattina cercheremo di riparare il timone e toglierci di torno quanto prima.
    Se effettuiamo la consegna con eccessivo ritardo non veniamo pagati, sapete?


    La gran cosa di quel piano era che gli uomini di mare erano completamente in buona fede e avrebbero raccontato la pura e semplice verità. Se anche quelli della Tregua si fossero dimostrati diffidenti e avessero deciso di scavare nelle loro teste con qualche tecnica, non avrebbero trovato che conferme alle parole dei marinai. E nessuna traccia di un certo passeggero di nostra conoscenza.
    Passeggero che, nel bel mezzo della conversazione, si sarebbe calato giù legando una corda, anch'essa invisibile come lui, alla battagliola, usando un nodo particolare che gli avrebbe permesso di recuperare la fune con un secco strattone una volta toccata terra.
    A quel punto, mentre le guardie erano presumibilmente alle prese con Kaien e i suoi, sfruttando il favore delle tenebre, della nebbia e l'Occultamento di cui godeva, Munisai avrebbe cercato di allontanarsi dalla scena muovendosi nella maniera più silenziosa possibile e aggirando di parecchi metri il gruppo di persone presenti.
    Se nessuno lo avesse notato o fermato, avrebbe così proseguito addentrandosi nell'isola, sperando che qualche sensitivo del cazzo non vanificasse tutto il duro lavoro fatto fino a quel momento.

    Quello in cui era sbarcato era il porto settentrionale, questo lo sapeva, ma le sue conoscenze geografiche del luogo terminavano lì. Avrebbe dovuto affidarsi all'intuito, e alla fortuna.
    Pur essendo auspicabile prendere contatto con gli Accademici e magari unirsi a un qualche gruppo, per il momento il rosso voleva solo un attimo orientarsi e capire com'era fatto quel posto, cercare di evitare incontri indesiderati e possibilmente trovare qualche indizio che lo avvicinasse all'oggetto delle comuni ricerche. Non avrebbe imboccato il sentiero principale, quello che conduceva direttamente al Paese. Si sarebbe spostato invece tra i prati ricchi di rugiada, proseguendo verso sud costeggiando la montagna a nord-est dell'isola.
    Avrebbe raggiunto un punto dove, se avesse fatto una deviazione a sinistra, avrebbe incontrato delle antiche rovine. Se avesse fatto una deviazione a destra, invece, si sarebbe addentrato in una foresta dove avrebbe trovato, continuando fino a discendere l'altopiano, un'abitazione immersa nel verde.
    Toccava prendere una decisione, o forse si sarebbe imbattuto ancor prima in qualcuno che lo avrebbe tolto dall'imbarazzo della scelta?



    Ipotetico spostamento di Munisai



    Chakra: 28/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fuuma Kunai × 1
    • Kunai × 4
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cartabomba I Distruttiva × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Occhiali × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    Trasformazione e Occultamento restano Attive


     
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454 replies since 30/9/2017, 18:43   18697 views
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