[News GdR] La Trama della Vita - Soyo

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  1. Kairi Uchiha
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    La Trama della Vita


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    Erano ormai passati diversi giorni dall'attacco di Cantha a Konoha e le cose sembravano aver ripreso il normale andamento: i mercanti erano tornati ai loro affari, i ristoratori avevano nuovamente aperto e l'intero villaggio era stato quasi completamente ripulito dalla pioggia di sangue avvenuta quella maledetta sera. Ma se in apparenza i normali cittadini erano tornati alle loro vite senza particolari problemi la stessa cosa non si poteva dire per gli shinobi di Konoha, o perlomeno non si poteva dire per lei. Aveva passato momenti durissimi nell'ultimo periodo ed il fatto che sua madre fosse ancora viva e fosse uno dei più grandi nemici non solo del villaggio ma di tutto il continente aveva fatto passare più di una notte insonne alla ragazza.
    Unica consolazione in tutto quel marasma generale era l'aver scoperto i sentimenti che provava per Shin, e che il ragazzo provava per lei; la kunoichi stava imparando con il tempo a trovare i lati positivi anche dalle situazioni più negative e disperate. Ed era proprio con Shin che si trovava quella sera, sfruttando il suo ruolo di guardiana aveva raggiunto un angolo delle mura solitamente tranquillo dal quale era possibile osservare tutto il villaggio ed anche parte del paese del fuoco al di fuori di esso. Per tutti i kami, amava il suo luogo di nascita come poche altre cose al mondo...
    Ancora troppo scossa per l'accaduto delle ultime settimane non aveva particolare voglia di parlare, ma le bastava la presenza del genin per sentirsi più tranquilla, quasi protetta: non che ne avesse bisogno, sapeva benissimo difendersi da sola, ma il sapere di avere qualcuno su cui poter contare oltre suo padre era per lei gran cosa e sperava che per il Kinryu fosse lo stesso.
    Rimase buona parte della sera in silenzio, non una silenzio imbarazzato fra i due ma un vero e proprio momento di quiete e tranquillità in mezzo al marasma degli ultimi eventi. Quando il genin la ringraziò l'Uchiha non chiese spiegazioni: immaginava a cosa si stesse riferendo e per lei valeva lo stesso. Si voltò a guardarlo con un caldo sorriso stringendo la mano dello shinobi appoggiata alla sua, ma quando ritornò ad osservare Konoha il suo sguardo si rabbuiò di nuovo...l'idea che il suo villaggio fosse in costante pericolo pesava come un macigno sulle sue spalle.


    Come tutti i membri dell'accademia anche lei e Shin avevano ricevuto le informazioni riguardanti l'accaduto al paese dei demoni, a Taro ed al paese dell'erba: era proprio in quest'ultima destinazione che entrambi avevano deciso di recarsi, considerando il paese dei demoni troppo pericoloso e Taro non adatto alle loro capacità, nessuno dei due aveva idea di come poter arginare un'epidemia non possedendo alcuna conoscenza medica.
    Contrariamente alle sue solite abitudini quella volta aveva lasciato organizzare interamente il viaggio a Shin: era stanca, terribilmente stanca e mentre di norma amava avere in mano l'organizzazione di una situazione in quel caso era lieta che il ragazzo si fosse sobbarcato quel peso, anche se minimo.
    Annuì con un lieve sorriso quando quest'ultimo le chiese di fare una piccola deviazione, inizialmente credendo che fosse sua intenzione fare una passeggiata rilassante sul lago. Fu quando arrivò allo sperduto villaggio e vide la Aruhina che capì quali fosse il suo reale scopo E' stata una buona idea portare la tua famiglia qui. Ciao, cucciola disse abbassandosi leggermente sulle ginocchia per dare una carezza sul capo della sorellina, ridendo leggermente alla sua domanda Già, ho deciso di perdere ancora più tempo con lui. Forse mi vedrai più spesso, d'ora in avanti. Spero non ti dispiaccia, non intendo di certo rubarti il fratellone, tu sarai sempre la prima esclamò cercando di sembrare più serena possibile per poi rialzarsi. E' un bellissimo posto. Non mi dispiacerebbe tornarci, di tanto in tanto e quando la situazione si sarà tranquillizzata continuò osservando la zona e fermandosi in particolare ad osservare il lago, di cui trovava la tranquillità contagiosa. Sarebbe di certo tornata, forse anche da sola, quel posto le trasmetteva la tranquillità necessaria per riflettere e la kunoichi ne avrebbe presto avuto enorme bisogno.


    Durante il cammino e quando Shin la fermò per parlarle sostenne il suo sguardo serio Immaginavo. Non ho intenzione di rivelare nulla a nessuno, puoi credermi. Sono piuttosto brava a tenere i segreti un sorriso amaro e carico di più di un significato si dipinse sul suo volto, annullandosi all'ultima affermazione del ragazzo Certo ma...cerchiamo di non pensarci nemmeno, ok? Entrambi usciremo vivi e vegeti da questa situazione continuò, anche se in realtà non era per nulla sicura che quella affermazione fosse reale: il pericolo che aveva visto dopo l'attacco di Cantha era tangibile e non era convinta di poter essere davvero in grado di affrontarlo, ma allo stesso tempo non voleva farsi vedere così fragile nemmeno davanti a Shin. Nonostante tutto doveva andare avanti e non permettere ad una simile situazione di interferire sul suo dovere e sui suoi obiettivi, ma era umana e sapeva che un periodo di sconforto come quello che stava affrontando fosse più che normale: aveva imparato a darsi tempo, ed era sicura che ne sarebbe uscita più forte. Andiamo. Potremmo partire con l'indagare direttamente alla Tayo no Darai, cosa ne pensi? rispose infine, cominciando a camminare verso la cittadina. L'azienda mercantile era l'unico punto di partenza che avevano per il momento per cominciare ad ottenere qualche informazione.


     
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