[News GdR] La Trama della Vita - Soyo

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Trama della Vita [Soyo]


    I

    Un attentato dinamitardo era sempre un brutto affare. Un'esplosione, fortunatamente nessun ferito, ma molti Ryo andati in fumo ed un certo malcontento perché un danno del genere toglieva un po' di sicurezza agli onesti cittadini di Soyo che sgobbavano tutti i giorni, chi nei campi, chi nelle botteghe, chi nei magazzini, per tenere quella cittadina ricca e prosperosa qual'era.
    Però la vita frenetica dei luoghi ricchi non lasciava il tempo di piangere un magazzino distrutto. Tutto andava avanti e quando le richieste all'Accademia vennero inoltrate le macerie del magazzino della Tayo no Warai erano ormai fredde e la polvere portata via dal vento.


    [A Soyo]
    Soyo era una cittadina né troppo grande, ma nemmeno un villaggio dove potevi vedere la porta nord dalla porta sud. Era racchiusa in spesse mura di pietra circolari e non c'erano due porte, ma ben quattro e due vie principali che attraversavano la città come una croce. Le due vie erano la via Settentrionale e la via di Ponente. A metà strada tra ognuna di queste strade c'erano altre due che attraversavano la città come una grande X. Erano più piccole, una di queste terminava al mercato (che si trovava a nordovest) e dall'altra parte dall'ospedale (che si trovava a sudest) ed era chiamava via del Mercato e l'altra strada che era la via dell'Erba che collegava un parco che si trovava a sudovest con la strada circolare che percorreva tutte le mura.
    Il punto in cui tutte queste strade si incrociavano era la grande piazza centrale di Soyo, un cerchio quasi perfetto dal raggio di cento metro, con al centro un monumento dedicato a ciò che faceva di Soyo una città ricca: il cibo; per cui una cornucopia che eruttava cibi di ogni tipo era stata eretta al centro della piazza, una statua di bronzo solida e ricca, circondata da catene per impedire ai curiosi di avvicinarsi troppo.


    Chi, tra i molti, avesse deciso di recarsi direttamente a Soyo si sarebbe trovato in un calderone ribollente di vitalità. L'economia stava andando davvero a gonfie vele ed il raccolto estivo appena terminato aveva dato i suoi frutti: molti a Soyo erano felici, con le tasche piene e con un moderato grado di disponibilità ad alleggerirle in cambio di fasti più o meno accentuati.
    Il mercato era una grossa piazza a ridosso delle mura cittadine, dove decine e decine di bancarelle in legno - tutte fisse al suolo, perché di proprietà della città - ed ognuna di esse aveva un mercante che esponeva la sua merce. Frutta, verdura, carne, salumi ma anche tessuti, sete, cotone, lana, prodotti di forgiatura ed una bancarella anche armi!

    La zona industriale invece era locata fuori dalle mura della città. Le mura non l'avevano inclusa perché si era sviluppata quando ormai queste erano state erette, per cui si era sviluppata come un borgo a poche centinaia di metri dalla città lungo la strada settentrionale. C'erano circa una ventina di palazzi, tra cui la sede della Tayo no Warai: era davvero facilmente riconoscibile visto che si trattava di un grosso palazzo di tre piani, con una grande porta di vetro spesso e su di essa l'insegna che recava il nome dell'azienda con lo sfondo di un sole ridente.

    I magazzini si trovavano nello stesso borgo, leggermente più lontani dalla strada. Quello saltato in aria era ormai un cumulo di macerie sorvegliato da due soldati che camminavano pigramente o sedevano su una pila di pietre. Non c'era nulla di più noioso che fare la guardia a dei sassi. L'esplosione certamente era stata meticolosa ed i due magazzini vicini non sembravano essere stati danneggiati seriamente, anche se erano comunque chiusi per sicurezza. All'apparenza il magazzino sembrava solo un mucchio di detriti senza particolare rilevanza se non essere detriti. Le guardie forse avrebbero saputo dare qualche indicazione in più.

    [Ryoshi, Msayoshi & Daishin]
    Le informazioni che Ryoshi aveva ricevuto non gli avrebbero rivelato molto più di quanto sapeva. La Tayo no Warai era stata un'azienda modello e di successo e lo era ancora tutt'ora nonostante l'esplosione e la perdita della nave. Del resto un magazzino non era una grande perdita per un'azienda così grossa e la sua flotta poteva contare comunque una ventina di navi.
    Per quanto riguarda il proprietario, si rivelò essere Gatou Warai, fondatore e presidente esecutivo della compagnia nonché uno degli uomini certamente più ricchi del continente.
    La Tayo no Warai però non aveva desiderato quelle indagini, anzi, aveva evitato di coinvolgere il più possibile i ninja di Kusa. Quando loro decisero di essere coinvolti comunque, dopo un po' avevano smesso di perseguire il caso passando le informazioni all'Accademia con la stessa ufficialità di uno scambio di merendine tra bambini a scuola.
    La sede della Tayo no Warai non avrebbe avuto le porte chiuse per lui, ma di fatti tutto ciò che avrebbe potuto vedere era una grossa stanza con un bancone dietro il quale sedeva una bella donna dai capelli biondi e gli occhi azzutti. Un cartello indicava "informazioni". Le scale ai lati dello stesso però erano sorvegliati da personale di sicurezza e non avrebbero permesso a nessuno di salire a meno che non ne avesse avuto l'autorizzazione.

    [Kato & Minoru]
    Kato, per quanto riguardava Kusa, non poté avere informazioni migliori di quelle che già possedeva. Avrebbe avuto però l'occasione di studiare i rapporti su quanto era successo nel Paese dei Demoni durante le due missioni che avevano preceduto quella crisi nel lontano paese dell'est.
    A Soyo Kato avrebbe trovato molto, al mercato, senza dover ricorrere a minacce - le quali chissà se avrebbero avuto effetto -. Ciò che chiedeva, del resto, incuriosiva la gente ma era anche un argomento sulla bocca di tutti da diversi giorni. Il chiacchierone che avrebbe trovato sarebbe stato un mercante di lana, che si portava addosso un forte odore di capra.
    La Tayo, eh? Gran brutto affare, chissà che avrann combinato. Capiamoci eh, sono una grande azienda, diavolo comprano metà del cibo che i contadini producono e lo rivendono in tutto il mondo oppure permettono a tutti di vendere i nostri prodotti anche al di tuoi di questo mercato con le spedizioni via terra. Te lo dico io, metà della ricchezza di Soyo è dovuta alla Tayo, fidati eh, fidati disse l'uomo. Certo, ci sono un po' di storie riguardo il vecchio Gatou, il fondatore, ma sono storielle. Sai, solita roba che nasce attorno a certe figure che fanno soldi: è un combutta con la malavita, e cazzate varie. Ma non ha mai avuto un problema, mai e poi mai. Un uomo onesto, te lo dico io, onesto! E quello era davvero tutto ciò che sapeva. [Nota]Non considero la parte dello stritolamento della mano perché non posso decidere se sei soddisfatto o meno con ciò che ti è stato detto.

    Se non vi ho citato è perché non avete fatto nulla nel vostro post se non arrivare, ma ho descritto tutto i luoghi di interesse per cui potete recarvi ed approfondire.
    Dieci giorni per postare anche per voi. Ricordo che se volete potete fare brevi interpost al quale posso dare una risposta in brevissimo tempo.

     
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119 replies since 30/9/2017, 16:30   2850 views
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