[News GdR] La Trama della Vita - Soyo

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    Magistra Vitae

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    La trama della vita


    Post 2 ~ Indagini

    La città di Soyo sorgeva di fronte a loro, placida nonostante le alte mura lasciassero intuire un passato più movimentato. Schioccando la lingua, Shin inclinò leggermente la testa di lato, dando finalmente voce ad una serie di pensieri che l'avevano tenuto impegnato durante il viaggio. Questa storia è sospetta, sotto qualsiasi punto la si osservi. Ad ascoltare il suo ragionamento vi era solo l'Uchiha con cui faceva squadra per l'ennesima volta. Tra i due si era consolidata una solida amicizia, che iniziava a sfociare in qualcosa di più. L'azienda che ha subito l'incidente, ammesso che non vi sia dolo, e gli stessi ninja dell'Erba. Tutti hanno fretta di lasciarsi l'accaduto alle spalle. Come se stessero nascondendo qualcosa... Per il Kinryu, che veniva dal mondo del commercio prima di diventare uno shinobi, la cosa non aveva il minimo senso. Temo che potrebbero essere poco collaborativi, quindi forse è meglio se raccogliamo delle informazioni altrove prima. Il ragazzo continuò il suo discorso, lasciando intendere che si sarebbero comunque dovuti confrontare con Tayo no Warai, presto o tardi. Ragionando a voce alta, il genin portò la mano sotto il mento, come a sostenerlo.Il magazzino distrutto ormai sarà una traccia fredda, è passato troppo tempo, ma... Con un sorrisetto furbo si rivolse alla kunoichi al suo fianco. Ti va di interpretare il poliziotto cattivo?
    Che l'abitato fosse florido era intuibile già da lontano, ma una volta varcato il cancello meridionale i sensi dei fogliosi furono subito inondati da una marea di odori, colori e suoni. Soyo era decisamente benestante, a giudicare dall'enorme numero di merci esposte ovunque, anche se era il cibo a farla da padrona. L'atmosfera era rilassata, se non addirittura festosa, e per quanto scrutasse l'andirivieni di popolani il Kinryu non vide tracce delle normali preoccupazioni quotidiane. I due avevano optato per presentarsi in vesti ufficiali, con il coprifronte della Foglia ben in vista, per quanto avessero occultato la maggior parte delle armi onde non generare eccessiva apprensione nei locali. Ciò nonostante, Shin sfoderava la sua espressione più rilassata, fermandosi di quanto in quanto alle diverse bancarelle domandando il prezzo dei prodotti o insistendo perché la collega provasse questo o quel capo. Difficile dire quanto rispondesse alla sua indole e quanto alla maschera che aveva deciso di assumere per la giornata. Fingersi lì controvoglia, prendendo la missione quasi come una vacanza, poteva servire a confondere eventuali osservatori, consapevole comunque che presentarsi come ninja equivaleva a puntarsi un neon lampeggiante sopra la testa per chiunque avesse cattive intenzioni. Allungando uno spiedino con dei takoyaki impilati a Kairi, Shin si fermò ad osservare la monumentale cornucopia eretta al centro della piazza. Penso di essermi fatto un'idea di massima del posto. Che dici, andiamo?
    Trovare l'ufficio di polizia, o chi ne svolgeva la funzione, forse un distaccamento di shinobi di Kusa, sarebbe stato probabilmente relativamente facile, non trattandosi di una di quelle cose che si tengono nascoste, anzi. Al suo interno il Kinryu si sarebbe presentato con il suo sorriso più affabile, dicendo semplicemente la verità, per quanto declinata a modo suo. Sì, ci hanno mandato a fare delle verifiche al posto dei nostri colleghi dell'Erba. Come se noi non avessimo altro da fare! Per lo meno siamo in un bel posto questa volta, e potremo concederci un po' di riposo! Sarebbe così gentile da darci una copia di tutti i verbali dell'incidente, così da allegarli alla relazione? Inserendo alcune domande mirate all'interno del suo chiacchierio indistinto il genin sperava di non attirare troppo l'attenzione. Se gli avessero fornito la documentazione richiesta, vi avrebbe dato una veloce scorsa, sempre senza smettere di parlare del più e del meno. Il raccolto sembra andato bene quest'anno, hanno tutti un'aria felice per strada. Ci sarà qualche evento per festeggiare? Spero sia un festival, adoro i fuochi d'artificio! Mentre la persona che aveva davanti gli rispondeva, cercò con gli occhi se fossero presenti nel rapporto nomi e indirizzi dei pompieri, o di chi era intervenuto per primo a spegnere le fiamme, e dell'ufficio assicurativo, che da quanto aveva capito avrebbe coperto i danni. Quelle sarebbero state senza dubbio le loro prossime tappe, e se tali dati fossero stati assenti non si sarebbe fatto problemi a chiederli, sempre con il tono di chi cade dalle nuvole. Oh, ci servirebbero anche queste informazioni. Il nostro superiore è un tale pignolo... Spero che lo promuovano presto, così andrà a rompere a qualcun altro... Dietro di lui stava l'Uchiha, che in quella squadra aveva il ruolo di parte seria, con i piedi per terra, e quindi sarebbe facilmente intervenuta richiamandolo più volte. Quando fu soddisfatto, Shin uscì salutando con la mano, sempre con un sorriso stupido in volto, ma una volta fuori, accertandosi che vi fosse solo la compagna ad osservarlo, avrebbe sospirato. Certo che è difficile fare la parte degli idioti...facciamo cambio?
    Che la ragazza avesse accettato o meno, avrebbe lasciato che fosse lei a interrogare le persone che per prime erano giunte sul luogo per affrontare le fiamme. Si sarebbero infine diretti presso l'ufficio cittadino dell'assicuratore con cui la Tayo no Warai aveva stipulato il contratto. Facendo valere anche in questo caso la loro autorità, certificata dalla richiesta inviata dal Paese dell'Erba, Shin avrebbe richiesto copia di tutti gli atti relativi all'incidente. Quello che in particolare gli interessava era la richiesta di indennizzo e la relazione del perito. La prima, perché sopra la ditta doveva obbligatoriamente riportare un elenco di ciò che era andato perso nell'incendio, con tanto di quantità e valore. La seconda perché sarebbe stata probabilmente la fonte più dettagliata sull'origine delle fiamme, se erano fortunati con tanto di annotazione sugli inneschi e i comburenti utilizzati. Se c'era una cosa su cui poteva essere sicuro, era l'attaccamento degli assicuratori ai soldi: non avrebbero mai liquidato il premio se prima non avessero accertato che non si trattava di una truffa ai loro danni. A costo di battere i pugni sul tavolo, compito che avrebbe lasciato all'Uchiha con i suoi inquietanti (per gli sconosciuti, lui li trovava piuttosto affascinanti ad onor del vero) occhi rossi, sarebbero usciti da lì con tutte le informazioni disponibili. Nel frattempo si era fatto sicuramente tardi, perciò sarebbe stato opportuno trovare una sistemazione per la notte ormai prossima. Affidandosi all'intuito femminile di Kairi si sarebbe lasciato guidare mansueto per le vie, senza perdere ancora una volta occasione di dare un'occhiata alla cittadina e ai suoi abitanti. Trovata una camera, si sarebbero accomodati lontani da occhi e orecchie indiscrete, sedendosi per la prima volta da quando erano partiti. Il Kinryu a quel punto avrebbe incrociato ciò che avevano a disposizione fino a quel momento, cercando eventuali indizi o incongruenze, con l'aiuto della collega.

    YPW7Dyl



     
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  2. Roroo
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    Inizio delle indagini


    Chapter II - Villaggio dell'Erba



    Al duo si unì un giovane Chunin della Sabbia, tale Daishin Iga.
    Non aveva un volto familiare sebbene ad occhio e croce sembrassero coetanei.
    Io sono Masayoshi Shokuto, Genin. Rispose, gioioso di aver fatto una nuova conoscenza.

    [...]



    Alla sua domanda, Ryoshi consegnò a Masayoshi una pila di documenti riguardanti la Tayo no Warai, il suo fondatore, tale Gatou Warai, e alcune note sugli eventi che si stavano consumando al Paese dei Demoni.
    Avrebbe preferito di gran lunga un riassunto del Chunin.
    Prese a sfogliare i fogli, con falso interesse, leggendo giusto qualche nome. Chi aveva redatto quei fascicoli aveva inserito una presunta resistenza dell'azienda a coinvolgere i ninja di Kusa, i quali, ad un certo punto delle indagini, avevano a loro volta girato la pratica all'Accademia.
    Per il resto, molte delle informazioni riguardavano le strane creature dotate di intelligenza situate dall'altro capo del mondo. In allegato vi erano due rapporti.
    Non li lesse.

    [...]



    Giunti a Soyo, i tre deviarono dalla strada che conduceva fin dentro le mura.
    Avevano deciso di far visita all'azienda Tayo no Warai, colpita da due attentati in poco meno di un anno, e questa era situata nella zona industriale.
    Erano in territorio neutrale, ma la prudenza non era mai troppa. A causa del coprifronte di Suna in bella vista e la scimitarra allacciata dietro la schiena tutti avrebbero potuto riconoscerli come ninja di Suna.
    Ricordò le parole del suo Maestro all'Accademia riguardanti le missioni.
    Per non farsi trovare impreparati nelle situazioni di pericolo e facilitare il compito del leader, era buona norma condividere i campi di specializzazione tra compagni.
    Ragazzi... Si avvicinò a loro.
    giusto per conoscerci e non farci trovare impreparati... io prediligo taijutsu e Doton Forse Ryoshi ricordava quando si era difeso da un lancio di pietre buttandosi a terra e chiudendosi a riccio. Era accaduto nella missione di recupero dei Kiseki. Sulla sua schiena aveva creato uno spesso strato di roccia.
    Ripensando a quell'episodio provò un po' di vergogna.
    Voi invece? Domandò, curioso, appoggiando le sue mani sulle spalle dei due Chunin.

    jpg
    La zona industriale si era sviluppata negli anni all'esterno del centro abitato.
    Le strade erano larghe, gli edifici maestosi e ben curati.
    Masayoshi li ammirò stupito.
    Il deserto, Suna e il Villaggio del Cielo, in cui aveva svolto una missione, non possedevano creazioni in cemento così grandi.
    Ad essere sinceri, a Suna e nell'Anarouch vi erano solo sabbia e rocce.
    Tra quei venti palazzi che costituivano il motore trainante dell'economia di Soyo individuare la Tayo non fu affatto difficile.

    Prima di entrare, Ryoshi prese parola, rivelando la presenza di alcuni ninja sia all'interno dell'azienda sia nel villaggio, distante pochi minuti dalla loro posizione.
    Sensitivo... Quell'informazione poteva dir molto o nulla ai fini dell'indagine, ma servì per riportare alla concentrazione il Genin. Che fossero nemici o meno, non erano da soli.
    Ascoltò le ulteriori disposizioni, annuendo a ogni ordine, ad esclusione dell'ultima frase. Rimase pietrificato, perplesso. Il tono di voce del bambino era rimasto serio.
    Ha realmente intenzione... Lanciò un fugace sguardo all'altro Chunin.
    La sua scimitarra era stata forgiata per bagnarsi del sangue dei nemici e degli oppressori, non degli innocenti.
    Non sarà necessario. Disse, cercando di non mostrarsi troppo serio. Non aveva intenzione di alzare la tensione nel team, ma come superstite di uno dei più efferati massacri dei Kijin nel Paese del Vento non sarebbe potuto rimanere in silenzio di fronte a quell'affermazione.

    [...]



    La hall d'ingresso era tre volte il suo appartamento.
    Il ragazzo puntò il suo sguardo dapprima sulla segretaria dietro il bancone delle informazioni e poi sulle guardie a difesa delle scale che conducevano ai piani alti dell'edificio.
    Seguì Ryoshi e Daishin.
    Ascoltò le domande del bambino alla segretaria.

    Per rendersi utile, decise di interrogare una alla volta ogni guardia lì presente. Ascoltare la risposta della donna non sarebbe stato un problema. [Investigazione] Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. [Da genin in su]

    Da quanto tempo lavori qui? Avrebbe chiesto, mantenendo gli occhi fissi su quelli dell'uomo, convinto di poter interpretare ogni micro-espressione sul suo volto grazie all'infarinatura che aveva sull'arte della recitazione.
    Che idea si è fatto su questi attentati? La prego di rispondermi, so bene che lei è qui per evitare che qualcuno salga, ma la vostra opinione può essere utile. L'avverto, come ninja dell'accademia prendiamo sul serio eventuali resistenze. Avrebbe incalzato, incrociando le braccia con un sorriso presuntuoso.
     
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    Dracarys

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    La Trama della vita


    2° post



    Pensato
    Parlato



    Arrivati infine alla città di Soyo ascoltò i ragionamenti di Shin in silenzio, trovandoli sensati: era strano che un'incidente di quel tipo fosse stato archiviato con così poche indagini, segno anche per lei evidente di come vi fosse qualcosa di poco chiaro in tutta quella situazione. Concordo. L'inizio di questa missione ricorda vagamente quella che abbiamo fatto ad Iwa, non trovi? continuò rivolta al ragazzo accennando un sorriso Mi auguro che non ci conduca in un una situazione pericolosa come quella volta tutti, nessuno escluso, avevano rischiato ben più che la sola pelle durante il loro primo incarico nel paese della roccia, esperienza che la kunoichi si augurava di non ripetere mai più.
    Alla successiva ed ultima affermazione prima di iniziare le indagini aggrottò leggermente le sopracciglia, capendo però dopo pochi istanti cosa intendesse ed annuendo rispose a sua volta Vada per il poliziotto cattivo. D'altronde, possiedo i geni giusti

    Mentre osservava la cittadina assieme al compagno e dopo che entrambi ebbero saggiamente occultato le armi più in vista per non risultare troppo minacciosi agli occhi dei passanti la kunoichi cominciò a recitare fin da subito la sua parte: assieme all'amico avevano concordato il classico ruolo "poliziotto buono/poliziotto cattivo", spesso utilizzato anche dalle forze dell'ordine Uchiha in pattuglia nel villaggio, ed a lei era toccata per quel giro la parte del poliziotto svogliato e poco socievole. Visto il suo umore nell'ultimo periodo non sarebbe stato per lei troppo difficile mantenere il ruolo.
    Scuotendo la testa scocciata ad ogni invito del ragazzo di provare gli abiti accettò invece, in realtà di buon grado ma mantenendo una costante aria di sufficienza, lo spiedino di Takoyaki addentandolo prima di rispondere Si, muoviamoci
    Approfittando della sua "copertura" non avrebbe parlato quasi per nulla durante il tentativo di ottenere informazioni da parte del Kinryu, sbuffando scocciata quando parlò di feste e di fuochi di artificio Non siamo qui per questo, e lo sai sarebbe intervenuta severa, mentre con sguardo ben poco amichevole analizzava ogni dettaglio del luogo ed i modi di comportarsi dei presenti cercando di capire se vi fosse qualcuno troppo innervosito, insospettito o incuriosito dalle loro domande, prendendosi anche del tempo per osservare i registri o qualsiasi foglio questi ultimi tirassero fuori. [Abilità]Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.
    [Da genin in su]

    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    [Da genin in su]

    All'ennesimo commento fuoriluogo, anche se perfettamente nel copione, del genin decise quindi di intervenire Il nostro superiore fa semplicemente il suo lavoro, e tu dovresti stare ben attento a come parli avrebbe interrotto la parlantina di Shin con tono irritato e guardandolo male Smettila di divagare in cose inutili, recupera quello che ci possono fornire e muoviamoci. Non abbiamo tempo da perdere si sarebbe poi rivolta agli uomini, appoggiando pesantemente una mano sul bancone, attivando lo sharingan per rendere il suo sguardo nel complesso più intimidatorio Sentite, siamo qui per lavorare, non badate troppo a questo smidollato. Potete o non potete aiutarci?

    Una volta fuori, ottenuti o meno i verbali, avrebbe mantenuto la faccia scocciata ed il temperamento attuato fino a prima dell'entrata; non poteva escludere che qualcuno li stesse o meno seguendo e ritenne saggio continuare ad interpretare il suo ruolo. Si limitò ad annuire alla domanda di Shin mentre i due andarono alla ricerca di una centrale dei pompieri o di chi avesse spento le fiamme: se li avessero trovati sarebbe stata lei a farsi avanti in questo caso, tirando fuori una pergamena per scrivere degli appunti mentre racimolava informazioni Avete visto qualcuno allontanarsi dall'edificio che vi poteva sembrare sospetto? Che voi sappiate la Tayo no Warai aveva dei nemici o aveva fatto torti a qualcuno ultimamente, magari andando ad intralciare questioni economiche o sbattendo fuori dal commercio possibili rivali? Dalle informazioni raccolte sappiamo che ha perso anche un mercantile qualche tempo fa, questo ci fa supporre che i due fatti siano correlati
    Sistemata anche quella faccenda e raggiunta la compagnia di assicurazioni avrebbe posto loro le stesse domande, lasciando che fosse Shin ad occuparsi delle questioni più finanziare, essendo il ragazzo più avvezzo di lei in quell'ambito provenendo da una importante famiglia di commercianti. Se avesse incontrato qualche titubanza non avrebbe esitato nell'alzare la voce per raggiungere il suo scopo, lasciando che il Kinryuu la calmasse o almeno tentasse di farlo.

    Non appena ebbero visitato tutti i luoghi che si erano prefissati avrebbe quindi cercato la locanda da lei ritenuta più affabile, prestando sempre attenzione ad ogni cosa attorno a loro [Abilità]Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.
    [Da genin in su]

    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    [Da genin in su]
    nel malaugurato caso che ci fosse qualcuno che li stesse già seguendo: avevano indubbiamente attirato molto l'attenzione e non escludeva che eventuali persone coinvolti nella faccenda li stessero già pedinando, motivo per cui non abbassò mai la guardia neppure quando cenarono o arrivarono nella stanza. Non appena furono soli avrebbe cercato ogni angolo della stanza alla ricerca di qualsiasi cosa potesse essere anche solo vagamente sospetta o pericolosa, avvicinandosi a Shin mentre analizzavano assieme i dati raccolti Credo sarebbe saggio fare dei turni stanotte, tu cosa dici? Abbiamo attirato molto l'attenzione e non vorrei brutte sorprese... avrebbe sussurrato al suo orecchio, stando ben attenta a non farsi sentire da fuori. Aveva imparato sulla sua pelle come la prudenza non fosse mai troppa.


     
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  4. Alkaid69
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    Il magazzino della Tayo che Kunihiro tanto voleva vedere, alla fine, si rivelò una delusione: un cumulo di macerie a cui nessuno avrebbe rivolto più di uno sguardo. Sospirò. Cosa ci faceva lì?
    Poi notò due uomini muoversi avanti e dietro davanti al luogo dell’esplosione. Alzò un sopracciglio: sembravano fare da guardia, ma a che cosa? Non avrebbe parlato con loro, però: usare giri di parole e sottigliezze del linguaggio per estorcere informazioni a qualcuno non era il suo forte. Decise che sarebbe stato a guardare ancora per un po’, ma non lì in mezzo alla strada. Fece finta di stare semplicemente camminando davanti ai magazzini per raggiungere un’altra destinazione, poi, voltato l’angolo, salì verticalmente lungo il muro di uno degli edifici limitrofi, dirimpetto ai magazzini della Tayo. Quello distrutto era soltanto uno, ma ce n’erano altri che magari, nella disperazione, sarebbero potuti essere d’aiuto per trovare una pista. Ma non era ancora arrivato a quel punto.

    Dal tetto dell’edificio di fronte ai detriti del magazzino, in silenzio, Kunihiro osservò l’area circostante, lasciando per terra uno dei suoi sigilliTracciamento del Sigillo di Dislocazione
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può tracciare un sigillo di dislocazione toccando un obiettivo o una superficie.Tipo: Fuuinjutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Richiede Dislocazione Istantanea I]
    [Da genin in su]
    . Dopo circa un’ora, stufo, decise di abbandonare l’idea di trovare qualcosa lì. Poi, come se qualcuno lassù l’avesse ascoltato, vide la sagoma di quello che sembrava un alto uomo dai capelli biondi avvicinarsi alle due guardie e iniziare una conversazione con loro.
    Per la seconda volta quel giorno si vide costretto ad alzare il sopracciglio, poi sorrise. Conosceva quella persona e poteva facilmente dedurre che era lì per il suo stesso motivo.

    Restò a guardare la scena, cercando di cogliere magari qualche parola grazie ai suoi sensi sviluppati.

    Poi, se Kitori si fosse allontanato dalle guardie, Kunihiro avrebbe utilizzato la tecnica dell’occultamento per scendere dall’edificio senza farsi vedere e poi, circa un metro e mezzo alla destra del ragazzo della Nebbia, si sarebbe palesato e con un sorriso gli avrebbe chiesto: - Scoperto nulla di interessante, Ki-to-ri-san?
    Se invece il Kiriano fosse rimasto nei paraggi, magari setacciando l’area dell’esplosione o continuando a parlare con le guardie, Kunihiro sarebbe rimasto nascosto, facendosi vedere solo quando quello fosse stato abbastanza lontano dai magazzini.
     
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    Il Fiore Lupo

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    E se fosse vero? E se... magari fossi uno di loro? Potrei offendermi onestamente - fu la mia risposta serissima al mercante quando udii i suoi riferimenti del vecchio padrone della Tayu rispetto alla malavita. Appoggiando la mano sinistra sulla sua spalla mi sarei avvicinato alle sue orecchie e avrei proferito: – Direi che sarebbe meglio sapere chi sono le persone da evitare, non credi? - avrei iniziato a stringere con leggera, bassissima intensità, la sua articolazione – Dimmi un po'... secondo te chi sono questi tizi della malavita? E che storie circolano attorno a Gatou? - a quel punto avrei atteso una risposta, quanto meno convincente dal tizio e nel caso opposto avrei iniziato a stritolare la spalla via via sempre con più forza – Rispondimi, senza gridare, e stasera ritornerai a casa. Piccolo uomo. -



    A prescindere dal risultato mi sarei allontanato molto in fretta al termine di quella conversazione ritrasformandomi, appena individuato un luogo adatto e discreto, in un altro mercante comune in modo tale da confondere nuovamente le acque. Al mio fianco inoltre mi seguì in quel paese Hitori, quel strano anzi stranissimo tipo che Shinken-sama mi aveva in un certo senso “affidato”. Il Jonin era stato assolutamente perentorio nei confronti di quel Ninja di Oto. Io sarei stato quello che avrebbe preso le decisioni almeno a detta del nostro superiore. Tuttavia non sarei stato così severo, Hitori era evidente: non era assolutamente un ninja convenzionale e probabilmente agire con fermezza e severità sarebbe servito ben a poco. Per il momento avremmo agito separatamente, io mi ero messo d'accordo con l'otese che avrei indagato al mercato e alla città, mentre lui direttamente sul luogo dell'esplosione. Il punto di ritrovo sarebbe stato il punto in cui ci eravamo divisi il giorno seguente, verso mezzogiorno vicino ad una delle vie principali.



    Muovendomi così nella città avrei chiesto ulteriori informazioni in giro, un po' ovunque. Le domande sarebbero state molto semplici: chi erano le persone e autorità principali in quel posto, se nel passato non avevano mai avuto bisogno dei Ninja dell'Erba o se c'erano stati problemi di natura superiore, per così dire. Non solo avrei anche chiesto dove al momento viveva il padrone attuale della Tayo e che tipo era. Comunque nei miei girovagare dopo qualche tempo i miei occhi avrebbero notato la presenza di due persone alquanto interessanti. Per un attimo rimasi sorpreso perché molto semplicemente si stavano muovendo apertamente con il chiaro segno del coprifronte della foglia riportato sulla fronte, due mosche bianche in mezzo alla folla. Già perché non erano altro che Kairi Uchiha e Shin, il mio fidato amico.



    Sorrisi, per quale diavolo di motivo si stavano muovendo completamente alla luce del sole? Mi sarei limitato a seguirli, mantenendo un notevole distanza e solo quando avrei realizzato che si sarebbero fermati in una locanda sarei entrato anche io nel locale. Andando al bancone avrei preso diversi boccali di birra e mi sarei avvicinato al duo, forse indispetitto dalla mia comparsa. Ma avrei anticipato ogni loro reazione proferendo, a bassa voce discretamente: - Io starei molto attenti all'oste, si dice che queste parti siano piuttosto aggressivi. Un po' come quelli di Iwa. O almeno così mi disse un tizio di Oto, mi sembrava un ninja scontroso, alto e incline all'aggressività. -



    Avrei sorriso, sicuro che mi avrebbero riconosciuto nonostante la trasformazione: - Kairi, Shin è un piacere. Mi trovo costretto in questa forma perché potrei essermi fatto un paio di inimicizie al mercato, quindi meglio evitare e volare molto bassi per il momento. Ditemi un po'. Cosa vi spinge qui a Soyo? Io agisco per ordine diretto. E ho scoperto un paio di cose interessanti... - mi sarei guardato attorno così da evitare spioni indesiderati – Si dice che la Tayo, o almeno il vecchio padrone, siano immischiati nella malavita. Fino a che punto non lo so, la mia pista mi porta a pensare ad un affare andato a male. Qualcosa senza dubbio di grosso. Non solo, tutta questa polvere nascosta sotto il tappeto mi conferma la cosa. Solo chi conosce carte e burocrazia riesce a muoversi così ufficiosamente. Ah sì, non agisco da solo al momento. C'è un tizio con me da Oto, un certo Hitomi. Devo ancora inquadrarlo come tipo, al momento starà indagando sull'esplosione. Voi invece che mi raccontate? -


     
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    ehm...da qualche parte

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    [Qualche giorno prima - Boutique Tenshi]


    Freddo pomeriggio di metà autunno, ventoso e con la luce del tramonto che illuminava tutto di rosso ed arancione, ma ciò che c'era fuori poco importava nel chiuso laboratorio della sartoria Tenshi.
    Signorina, è arrivata una lettera per lei.
    La voce della segretaria proveniente dall'interfono, interruppe il silenzio della stanza in cui Kiyomi era immersa mentre segnava delle linee di gesso su di un tessuto; ultimamente il lavoro stava aumentando, ma la donna dovette interrompere le sue mansioni per avvicinarsi al microfono e rispondere alla ragazza che gestiva il negozio in sua vece, al piano di sopra.
    Di che si tratta?
    Una missiva dall'accademia. Devo leggerla?
    Che aspetti, aprila.
    Certo...uhm...le chiedono di andare nel Paese dell'Erba. E' per quella faccenda dell'attentato a Soyo.
    Non ci penso nemmeno, rispediscila indietro. Ho troppo lavoro da fare, non posso fermare tutto per prendere qualche stupido terrorista.
    No, chiedono solo di svolgere qualche piccola indagine per scoprire i colpevoli. Suvvia,
    non è niente di che, non credo ci vorrà molto.

    Mhh...sembra divertente. E va bene, mi ci vuole una vacanza.
    Chiudi tutto e va' a casa a preparare le valigie, partiamo domattina.

    Bene, ci vediamo a casa.
    ...Diamine, speravo partisse da sola

    Ti sento ancora.
    Merda! Scusi!

    La piccola carrozza trainata dal grande chocobo, con a bordo Kiyomi ed Hanako, giunse a Soyo di prima mattina; fortunatamente il freddo non era eccessivo, così da permettere alla bella ragazza di poter indossare un abito elegante e non molto pesante e coprente. La prima cosa che fecero fu prendere una stanza ad uno degli hotel più lussuosi e salire per darsi una rinfrescata e posare i bagagli.
    Hai scoperto dove è avvenuta l'esplosione?
    Certo, tutti i magazzini si trovano nella zona industriale a nord, fuori dalle mura.
    Bene, allora andiamo.
    Sicura di voler iniziare da lì? Non facciamo prima un giro per raccogliere informazioni?
    Mi bastano quelle che hai raccolto tu, al momento. La prima cosa da fare è visitare il luogo del crimine e parlare con i testimoni, e solo dopo il raccogliere i pettegolezzi.
    Pochi minuti dopo, la piccola carrozza era già in viaggio verso la zona industriale, e non ci volle molto per giungere difronte al magazzino ormai distrutto.
    La scena che le guardie si sarebbero ritrovati davanti non era certo quella che ci si sarebbe aspettata con l'arrivo di un ninja, eppure, dalla carrozza trainata dall'insolita bestia, scese Kiyomi in tutto il suo splendore, con i suoi capelli leggermente raccolti dietro la testa e con indosso un abito semplice in stile kimono

    , ma comunque fantasioso, che metteva in risalto le sue forme e bene in evidenza il suo seno prominente, il quale era anche più sodo e rigido per via dell'aria fredda, come si poteva facilmente notare dalla grande scollatura.
    La donna era seguita dalla sua assistente, la quale portava era vestita con abiti più umili e portava con sè una borsa abbastanza capiente, e senza indugiare,
    si avvicinò alla guardia meno distante e, con la sua solita aria di sufficienza, ma tenendo un tono formale e professionale, si rivolse a questa.
    Salve. Kiyomi Saito, kunoichi di Konoha. Sono stata inviata dal mio villaggio per svolgere delle indagini sulla distruzione di questo magazzino, quindi se non vi dispiace, vorrei farvi alcune domande. Avrebbe detto, mentre una mano sarebbe andata a scoprire una parte della fascia che le copriva il seno destro, per mostrare la placchetta con il simbolo di konoha, che portava nascosta tra le due fasce di tessuto bianco.
    Se i due avessero collaborato, avrebbe sorriso e si sarebbe fatta passare da Hanako una carta ninja sulla quale avrebbe annotato vari dettagli della conversazione.
    Molto bene. Innanzitutto, era presente qualcuno di voi, la sera dell'esplosione?
    Qualunque fosse stata la risposta, avrebbe sbuffato leggermente, prima di parlare nuovamente, stavolta usando un tono più basso per cercare di non sembrare brusca e persuaderli a
    Sentite, ho fatto un viaggio lungo e ho un sacco di cose da fare, quindi potremmo saltare la parte delle domande e dirmi semplicemente ciò che sapete? Ve ne sarei immensamente grata.
    Tutto si sarebbe svolto nel migliore nei modi, se i guardiani fossero stati disponibili a parlare con lei, ma se così non fosse stato, avrebbe dovuto forse faticare un po' di più, a seconda di come si sarebbero posti.
     
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    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    «Oh! Sempre incazzato è, eh!». Si rivolse a Kato poco dopo che Shinken ebbe finito di prenderlo per il collo senza che questi avesse fatto niente. - «Né senso d'umorsimo, né abilità strategica, nemmeno sa cucinare! Che disastro! Che disastro! Tu invece?» – si rivolse all'altro poco prima d'incamminarsi verso il luogo dell'esplosione. - «Tu invece? Lo sai cucinare o no? Io da piccolo sbucciavo le carote... forse. O forse no. Del resto dove cazzo le trovi le carote a Suna. » – Scosse la testa. - «Se c'è un inferno in terra, quello si chiama Sunagakure. Sta a sentire a me. » – gli mise una mano sulla spalla dandogli una piccola pacca. - «Come dici? Andare al luogo dell'esplosione a controllare? Sì, lascia fare a me. Io saprò sicuramente capirne di più. » – Prima, però, assistette all'intera scena dell'interrogatorio, guardando i modi poco gentili con cui Kato interrogava la gente. "Non si fa così!" - voleva quasi gridargli. Sarebbe bastato trovare un luogo isolato e chiuso, metterci un sigillo e portare lì quel tizio. Tutto sarebbe stato semplice più tardi: un esplosione o due, magari con delle bombe proprio sui fianchi del tizio, e avrebbe detto tutto. Tutto quello che Kato e Minoru volevano sapere. O NON volevano sapere, perché Kurotenpi potesse nascondere al meglio le orme delle proprie malefatte. Del resto, era lì proprio per quello.. o forse no? Per un attimo pensò a Shinken: lontano, chissà dove. E poi era libero ora: poteva andare ovunque volesse, senza la sua ingombrante presenza e senza il Mikawa nei pressi. Cosa poteva volere di più, insomma? Camminò vicino a Kato anche dopo le sue interrogazioni, salvo poi staccarsene e andare in direzione dell'esplosione verificatasi. Fissò per bene in mente la data e il luogo di ritrovo con Kato e si avviò verso il luogo dell'esplosione. Solo che, allontanatosi abbastanza da Kato e cercando di non farsi notare da nessuno, avrebbe trovato un qualsiasi posto, un vicolo cieco o qualcos'altro, dietro a cui avrebbe potuto nascondersi, per cambiare istantaneamente le proprie sembianze. Un solo istante e sarebbe divenuto una ragazza.

    58c2499a-s



    Arrivato nei pressi del magazzino esploso ancora sotto forma di quella stramba ragazza, avrebbe sin da subito cercato dettagli rilevanti o importanti ai fini del suo studio. Cosa avrebbe visto nel magazzino? E fuori? Com'era stata l'esplosione? Dall'interno, o dall'esterno? Dove erano piazzate le cariche? E quale era stata la loro potenza? Assolutamente niente di così importante, se non si considerava che in qualche modo doveva deviare le tracce dai veri responsabili. E... perché non piazzarci delle proprie? Indagando sul luogo dell'esplosione avrebbe fatto ben attenzione alle persone intorno, sempre se ce ne fossero state. E anche agli edifici. Forse gli era venuta un'idea in mente, ma doveva ancora capire come realizzarla. E poi...
    "Speriamo funzioni..."




    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 75 Bassi
    Equip.: CartaBomba II x7/7
    Tonico di Recupero Medio x2
    Tonico di Ripristino Medio x1
    Tonico di Riprstino Minore x1

    Sigilli Rimasti:

    Attese:



    Slot Azione:
    I ///
    II ///
    III ///

    Slot Difesa:
    I ///
    II ///
    III ///

    Slot Tecnica:
    I- ///
    II- ///

    Slot Gratuito: ///
     
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    La Trama della Vita


    II - Indagini

    Masayoshi sembrava un tipo a posto, ma l'Iga credeva di non aver fatto una buona impressione sull'altro chunin. Anche se il tono della sua voce sembrava gentile, non era bastato ad addolcire la stizza contenuta nella sua risposta. Era un peccato perché Daishin non aveva alcuna intenzione di apparire ostile o altezzoso. La cosa, tuttavia, non lo turbò molto. D'altronde non dovevano essere amici: sarebbe stato sufficiente che non si sabotassero a vicenda. Di rimando, lui si era limitato a ridere giovialmente, senza aggiungere altro in risposta.

    Durante il viaggio le cose si erano distese e Ryoshi aveva perfino dimostrato di essere capace di collaborare efficacemente con i suoi pari. Anche se la maggior parte delle informazioni che aveva condiviso con loro gli erano già note, Daishin condivideva le sue preoccupazioni. Era poco propenso a pensare che le due cose non fossero collegate. I tempi erano decisamente sospetti e anche il modo con cui Kusa e la Tayo no Warai avevano reagito all'attentato non aveva fatto altro che alimentare i suoi sospetti.

    Giunti a destinazione, Daishin non poté che rimanere stupito difronte alla fiorente vitalità che sembrava animare ogni angolo di Soyo. Aveva viaggiato molto con i genitori, seguendoli nelle loro imprese commerciali, ma solo di rado gli era capitato di vedere una cittadina tanto fiorente. Insieme a agli altri due sunesi, percorrendo la strada settentrionale, si sarebbe allontanato dalla città così da raggiungere il distretto industriale, dove si trovava anche la sede della Tayo no Warai. Quando il genin chiese ad entrambi in quali campi eccellessero, l'Iga si limitò a dire lo stretto indispensabile. Sono specializzato nell'uso di sigilli e ninjutsu. Non pensava fosse saggio parlare ad alta voce dei loro segreti in territorio straniero. Probabilmente nessuno li stava seguendo, ma, non avendo la più pallida idea di cosa avrebbero (forse) dovuto affrontare, il chunin preferiva non abbassare minimamente la guardia.

    Fermi difronte all'ingresso della sede principale della Tsayo, le parole del bambino non riuscirono a smuovere Daishin come avevano fatto con Masayoshi. Allo sguardo turbato del secondo, l'Iga replicò con un sorriso rassicurante, poi puntò i suoi occhi in quelli di Ryoshi. L'Accademia potrebbe non gradire. Non dimentichiamoci che non siamo qui per metterci nei casini con i nostri alleati. Aggiunse senza perdere il sorriso. Il tono colloquiale delle sue parole aveva un preciso scopo: comunicare all'altro chunin che non l'avrebbe ostacolato, purché non mettesse a repentaglio la missione e il buon nome di Suna. Inoltre, voleva anche tranquillizzare il genin che non sembrava aver affatto gradito quel commento. Daishin non poteva sapere se il bambino stesse scherzando o meno e per questo aveva preferito mettere le cose in chiaro fin da subito. Per quanto non condividesse quel modo di gestire le cose, non era nella posizione di dettar legge, ma, difronte alla necessità, non avrebbe esitato a sacrificare Ryoshi in nome della pace e della buona riuscita della missione. Io andrò al mercato insieme alla tua copia per vedere se c'è qualcosa di interessante da vedere. Sono sicuro che troverò qualche commerciante con troppa voglia di fare due chicchere. Daishin era cresciuto in mezzo a quelle persone, quindi gli era sembrata la cosa più naturale da fare. Non avrebbe avuto alcuna difficoltà a mischiarsi tra la folla che animava quel luogo di scambio e confidava che lì avrebbe facilmente trovato qualcosa da cui cominciare le sue indagini. Se c'è bisogno di me, fai sparire il tuo clone. Proverò ad arrivare il prima possibile. Anche Ryoshi era un sensitivo, quindi confidava che riuscisse a ottenere abbastanza informazioni per non cacciarsi in guai troppo grossi da gestire.

    Congedatosi dai suoi compagni di missione, si avviò insieme alla copia verso il mercato. Poco prima di arrivare a destinazione avrebbe attivato le sue capacità di percezione, così da poter studiare meglio la folla che brulicava in quelle strade. A quel punto, se non avesse notato qualcosa di troppo strano o pericolo, si sarebbe unito a tutti gli altri avventori, cercando di trovare qualcuno che facesse al caso suo. [Abilità]
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Trama della Vita


    II

    [Al magazzino]
    Da che mondo e mondo chi faceva la guardia a delle macerie non era mai particolarmente propenso a parlare. Al di là della noia, il loro compito era senza dubbio tenere qualcuno lontano da quelle macerie, per cui chi avesse deciso di venire a parlare non poteva aspettarsi una buona accoglienza.
    Kitori si stava fingendo qualcuno del posto, sembrava davvero difficile da credere: insomma, tutti, ma proprio tutti a Soyo sapevano dell'esplosione del magazzino della Tayo no Warai. Una delle due guardie sbuffò alle parole di Kitori.
    Smamma babbeo, che sei drogato per caso? Il mercato è dentro la città. Non è posto per te questo.
    Disse secca la guardia.
    Il numero di persone però andava aumentando ed anche altri si avvicinavano al magazzino. L'altra guardia sbadigliò.
    Il solito turismo dei disastri, che seccatura disse ad alta voce, venendo chiaramente udito da tutti quelli che stavano nei paraggi.
    Kiyomi si avvicinò proprio alla guardia dall'aria rilassata, cosa che sembrò attirare l'attenzione della guardia: era impossibile non notare una donna così bella, del resto. L'approccio della kunoichi fu più diretto e veritiero, decisamente più apprezzato.
    Avevo sentito che ai piani alti avevano chiesto all'Accademia di provare ad indagare ma non credevo fosse vero. Bah, il sindaco di Soyo ma anche il Daimyo stesso se la fanno addosso quando si tratta della Tayo, Gatou ha detto che non voleva indagini ed hanno acconsentito... mah L'uomo scosse le spalle. No, io non lavoro per la Tayo, sono del corpo di Polizia di Soyo, così come il mio collega. Non ci sono testimoni a quanto pare. Credibile, questa zona si svuota del tutto di notte del resto. Questo è tutto ciò che sappiamo bellezza, l'uomo prese una sigaretta del pacchetto e l'accese. Ci tengono qui a fare la guardia alle macerie perché non vogliono vandalismi finché non sarà autorizzata la rimozione. Immagino che qualcuno stia spingendo per ritardarla. Gatou non sarà contento, quella maledetta canaglia.
    L'altra guardia, invece, avrebbe visto una ragazzina avvicinarsi e si sarebbe avvicinata a lei, con fare minaccioso.
    Non è posto per te questo ragazzina, è pericoloso! Che ci fai fuori dalle mura da sola? Torna a casa!

    [In città]
    Il stazione di polizia di Soyo si affacciava proprio sulla piazza centrale. Era un edificio vecchio, ma ben tenuto, riadattato allo scopo.
    Alla stazione Shin e Kairi sarebbero stati accolti da sguardi inizialmente diffidenti dall'uomo all'ingresso, che avrebbe detto loro di aspettare. Subito dopo li avrebbe lasciati da soli e dopo circa due minuti di attesa un altro uomo, alto un metro e novanta, pochi capelli e spalle larghissime si fece strada nell'ingresso, guardandoli entrambi.
    Venite con me, avrebbe detto con voce roboante, pur cercando di fare piano.
    Condusse i due all'interno di uno studio scarno, ma carico di autorità. Doveva essere il capo lì.
    Sono Azuma Warai, quel cognome avrebbe attirato sicuramente l'attenzione dei due. Mio fratello è Gatou Warai, il presidente della Tayo no Warai e qui dentro dovremmo poter parlare in libertà. Sarò franco: nessuno vuole che si indaghi su quell'incidente. Io lo vorrei, ma ho ricevuto ordine di chiudere le indagini. Strinse un pugno nervosamente. L'influenza di mio fratello... è troppa. Era impossibile non notare il disgusto nella sua voce. Ha tirato i giusti fili per soprassedere sulla storia. Temo che il mio caro fratellone ne sappia più di quanto non intenda dire e per questo ha usato la sua influenza. Oh, vorrei scavare, eccome se vorrei farlo. Non per giustizia nei suoi confronti, ma perché il mio intuito mi suggerisce che c'è qualcosa di losco, più di quanto non sembri già! Però ho le mani legate... per fortuna qualcuno nel Governo ha sentito la puzza ed ha deciso di passare la pratica all'Accademia. Detto ciò, i verbali Allungo alcuni fogli di carta ai due ninja.
    Non ci sono testimoni dell'accaduta e non abbiamo visto nulla. Tutto ciò che abbiamo è una perizia sommaria dell'esplosione: chirurgica, fatta per demolire, non per devastare. L'assicurazione generalmente rifiuterebbe di pagare, si sente la puzza di una truffa da qui a Suna, ma a quanto si è detto pare pagheranno. Avanti, che altro volete sapere? La politica mi ha legato le mani, ma non mi ha ancora chiuso la bocca!

    [Al Mercato]
    Il mercato non era un granché di interessante, ma quando la copia di Ryoshi e Daishin vi fossero giunti avrebbero scoperto che delle due fonti di chakra una era andata via, l'altra era di un ragazzo che stava parlando con un grosso commerciante di lana.
    Se i due si fossero avvicinati a sufficienza avrebbero potuto udire il mercante rispondere piccato.
    Chi ti credi di essere, omuncolo da due soldi! Imbottò. Osa toccarmi ed avrai addosso metà della guardie di Soyo! Le minacce valle a fare al tuo paese! Adesso sparisci!
    Era proprio vero che a volte si poteva ottenere più con una carezza che con un pugno. L'uomo era un onesto commerciante che ne aveva viste tante in vita sua. Non sarebbe stato un combattente nel fisico, ma la piazza del mercato, in mezzo a tutta quella gente, con la polizia che gironzolava, era un pessimo luogo per fare minacce e lo sapeva bene.
    Però di sicuro l'attenzione dei due sunesi era stata più che catturata.

    [Alla sede della Tayo no Warai]
    Ryoshi fu straordinariamente diretto con la signorina alla hall. Peccato che proprio da Gatou fosse arrivato l'ordine di non indagare, figurarsi se poteva accettare che degli Shinobi di altri Paesi ficcassero il naso. La signorina perse il sorriso per un breve istante, per poi riacquisirlo, in maniera incredibilmente forzata, con più di un'ombra di paura negli occhi.
    Il Warai-sama è un uomo estremamente impegnato, non può ricevere senza un appuntamento e la sua agenda è piena fino all'anno nuovo. In ogni caso, il signor Warai ha già chiesto pubblicamente che non desidera che la faccenda causi problemi alle forze di polizia e dispendio di inutili risorse. Grazie per la preoccupazione!
    In poche parole, sarebbe stato come parlare ad un muro.
    Non che Masayoshi avrebbe avuto maggiore fortuna. Alle sue parole la monumentale guardia alzò un sopracciglio, rispondendo con un'unica parola che era tutto un programma: Sparisci.

    Anche per voi, tempo fino al 5 novembre. Se ho scordato qualcuno fate un fischio!
     
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    Dracarys

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    3° post



    Pensato
    Parlato



    La loro visita alla polizia andò meglio di quanto la kunoichi potesse sperare: non solo sembravano aver trovato una persona collaborativa, ma avevano davanti a loro niente di meno che il fratello del proprietario della Tayo no Warai!
    E' un piacere trovare qualcuno che la pensa come lei, temevamo avremmo trovato ben poche persone disposte a collaborare rispose più rilassata, cominciando a sfogliare i verbali che l'uomo passo loro: la sensazione che vi fosse qualcosa di losco si era rivelata corretta e se anche il capo della polizia aveva le mani a riguardo doveva trattarsi di qualcosa di estremamente grosso, il che non poteva che complicare la situazione.
    Voi avete le mani legate, ma noi no sorrise furbescamente, facendo ben capire all'uomo come la pensassero allo stesso modo e la sua intenzione a collaborare.
    Che voi sappiate l'azienda aveva per caso dei nemici, qualcuno che contrastava il suo commercio e che potesse per questo odiarla? Inoltre dalle nostre informazioni ci risulta che un loro mercantile sia andato perduto qualche tempo fa, nei pressi del paese dei demoni, e l'idea che le due cose siano collegate è sempre più tangibile, a riguardo cosa sapete qui in polizia? anche se dubitava ormai si trattasse di una vendetta o di un grosso "dispetto" attuato da possibili rivali qualsiasi informazione in quel momento le poteva essere utile.
    Un buon aiuto sarebbe anche sapere chi è al capo della compagnia assicurativa e come si chiama quest'ultima, come ha detto lei nessuna azienda intenzionata a mantenere integro il portafogli avrebbe acconsentito così di buon grado al risarcimento. La Tayo no Warai è forse al contrario temuta? Non escludo che anche loro siano stati in qualche modo costretti a risarcire, a questo punto... se l'azienda stessa avesse inscenato l'incidente pur di accaparrarsi la somma dell'assicurazione? Non era la prima volta che sentiva di storie simili in giro
    Inoltre crede che sia possibile ottenere un'incontro con suo fratello? Non mi dispiacerebbe parlargli a quattr'occhi forse dal vivo avrebbero potuto ottenere qualche informazione in più, se usati i giusti mezzi.



     
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    Post 3 ~ Fratelli

    Shin lasciò vagare lo sguardo nell'anticamera della stazione di polizia dove erano stati abbandonati dall'addetto all'accoglienza. Aveva appena individuato l'orologio, le cui lancette producevano quei fastidiosi ticchettii che rimbombavano nel silenzio, quando la porta alle sue spalle si aprì, richiamando la sua attenzione. Ne uscì un uomo che definire possente era riduttivo, dai capelli radi e lo sguardo autoritario. Al suo invito a seguirlo, il Kinryu scambiò una rapida occhiata con la compagna, poi annuì senza proferire parola. Solo una volta all'interno di quello che doveva essere il suo ufficio, quasi accertandosi che nessuno potesse udirli, scoprirono che la persona che avevano davanti non era un poliziotto qualunque, e nemmeno semplicemente il capo della sezione locale, ma bensì il fratello del presidente della Tayo no Warai. Il genin storse impercettibilmente le labbra, subodorando problemi, ma contrariamente alle sue aspettative l'uomo si rivelò piuttosto amichevole nei loro confronti, mentre ogni volta che nominava il consanguineo faticava a nascondere un certo astio. Mentre Kairi interrogava Azuma, il foglioso diede una rapida scorsa ai verbali. Nessun testimone, nessuna indicazione su ciò che era andato distrutto, un lavoro certosino, sotto tutti gli aspetti; di certo non si trattava di un incidente. Le cose stavano come diceva l'ufficiale: se qualcuno non avesse coinvolto l'Accademia l'intera vicenda sarebbe stata insabbiata e rapidamente dimenticata.

    YPW7Dyl

    Attese di ascoltare le risposte alle domande dell'Uchiha, per poi dire la sua. Per come la vedo io, le possibilità sono tre. Il giovane alzò tre dita di fronte a sé. Un messaggio, rivolto alla Tayo no Warai. Un'intimidazione, una minaccia, un invito a farsi da parte, o qualcosa del genere. Abbassò un dito, proseguendo. Una truffa, un autosabotaggio, un lavoro dall'interno insomma. Per il momento però accantonerei questa ipotesi, mi sembra la più debole. Abbassando anche l'ultimo dito, terminò la sua esposizione. Un attacco mirato a ciò che quel magazzino conteneva. Forse qualcosa di illegale, o di pericoloso, che qualcuno ha pensato bene di far sparire senza lasciare traccia. Sospirò, avevano pochissimi elementi in mano al momento. Potrebbe essersi benissimo trattato di un furto, e l'esplosione serviva solo per nasconderlo. O magari l'edificio era vuoto, e stiamo sbagliando strada. Le ultime supposizione erano poco più che elucubrazioni ad alta voce. Poggiando una mano sotto il mento, mormorò. Ma se stanno provando a nascondere le tracce, è probabile che siano invischiati in qualche attività poco lecita, su cui l'attentato rischia di gettare involontariamente luce... Rialzando la testa, si rivolse direttamente all'uomo con voce chiara. Warai-san, ha mai sentito dire o ha mai sospettato che la ditta di suo fratello gestisse simili traffici? Ha idea di che prodotti possa trattarsi? Forse Azuma non sapeva niente, ma magari una sua intuizione poteva metterli sulla giusta strada. D'altro canto anche la perdita del convoglio di fronte alle coste del Paese dei Demoni, come aveva argutamente collegato la kunoichi che lo accompagnava, poteva essere coinvolto. Ma cosa mai potevano trasportare di tanto prezioso, o pericoloso? Con più dubbi che certezze, il ragazzo rimase meditabondo, indeciso sul da farsi.


     
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    La trama della vita


    Terzo post


    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Una guardia probabilmente di pessimo umore e forse infastidita scacciò malamente il kiriano, evidentemente l'approccio quanto meno curioso del giovane si rivelò totalmente fallimentare a perfetta sottolineatura delle scarse capacità relazioni e comunicative del Kuro.

    Svegliato male?!
    Calma amico! Ok vado via...

    Evitando reazioni inconsulte, non sarebbe stato saggio scontrarsi con la polizia locale, il biondo fece mestamente per andarsene quando una carrozza si fermò proprio davanti le macerie del magazzino, ma cosa ci faceva una carrozza li? Questo quesito fermò Kitori e ne attirò l'interesse, dal veicolo uscì poi un avvenente ragazza con occhi e capelli neri con indosso un elegante kimono.

    Davvero una splendida donna. Se non fossi in missione.

    Pensò il Kenkichi, continuando a godersi la scena. Era abbastanza vicino da sentire [Percezione 6] i discorsi che furono fatti. Senza praticamente volerlo poté ottenere varie informazioni. Era evidente che la ragazza possedeva un paio di ottimi argomenti di persuasione e che non aveva alcun problema a utilizzarli.
    Dalle parole della guardia era evidente che qualcosa non quadrava, un certo Gatou non voleva le indagini ma qualcuno non sembrava d'accordo e soprattutto perché un attentato? e perché sorvegliare quelle macerie'

    Forse nel magazzino c'era qualcosa di quanto meno interessante per qualcuno. Non semplice cibo secondo me.

    Pensò tra se allontanandosi non molto soddisfatto di se.
    Quando fu abbastanza lontano udì una voce non dei tutto sconosciuta piuttosto vicina a se

    Scoperto nulla di interessante, Ki-to-ri-san?

    dopo una lettera indecisione fu subito chiaro chi fosse, anche lui era li per indagare e questo poteva significare che presto la situazione si sarebbe senza dubbio movimentata.

    Ah, sei tu! Ho scoperto che un bel davanzale apre bene le bocche. Eheheh! Comunque un certo Gatou non vuole le indagini ma qualcuno si oppone. Credo che nel magazzino c'era qualcosa da nascondere. Forse bisogna guardare dentro gli altri. Tu hai trovato qualcosa? Magari hai maggiori informazioni? Che ne pensi di tutta la storia? Ora facciamo squadra? Che suggerisci di fare?

    Disse non avendo molte idea sul da farsi e sperando nel "compare" di caccia ai guai, non essere da solo poteva rivelarsi un bene o forse no.


     
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    Il Fiore Lupo

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    La trama della vita.

    Post III
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    Sbuffai alla reazione del mercante. Avevo esagerato e le mie minacce non ebbero nessun effetto, se non quello di attirare vistosamente l’attenzione su di me. Esattamente quello che stavo cercando di evitare. Lasciai la presa. Era inutile continuare la recita e prima me ne sarei andato prima le acque si sarebbero calmate.



    Non eravamo ad Oto, e questo dovevo metterlo in conto. Pensiero che non avevo fatto, purtroppo. Mi ero trovato davanti a gente onesta e come tale aveva reagito. Era evidente che dovevo cambiare approccio se volevo trovare qualche informazione aggiuntiva. Quindi di gran carriera mi sarei mosso lontano da quella piazza pronto a dirigermi verso nuove destinazioni.



    Se Daishin Iga non interrompe i miei movimenti…


    La mia azione successiva era logica. La Tayo era forse invischiata in qualche losco affare? Forse con la malavita? Ebbene la cosa più sensata da fare era chiedere a chi la malavita la combatteva, e questa volta mi sarei presentato come Ninja Accademico, cambiando radicalmente approccio. Infatti appena individuata l’occasione mi sarei ritrasformato in Kato, nel vero me e dopo aver atteso qualche minuto sarei ritornato esattamente dallo stesso mercante: - Kato Yotsuki, Ninja di Oto. Mi scusi se mi intrometto… ma poco fa ho visto che alzato la voce verso un mercante… sembrava quasi che la stesse per minacciare. E non era un tizio apposto, era evidente. Non starò qui a discutere sul perché mi trovo a Soyo… - avrei lanciato un’occhiata d’intesa con il mercante, lasciando a lui il completamente del resto della frase –… ma se volessi cercare la malavita in questa città, o meglio rintracciare i tipi loschi come quello precedente… dove mi consiglierebbe di iniziare? Lei mi sembra una persona onesta ed è esattamente su questo tipo di persone che l’Accademia poggia le sue basi. – già, una recita e una contro-recita con tanto di adulazione. Poteva funzionare, no?



    Nuovamente se Daishin Iga non interrompe i miei movimenti…

    La meta successiva sarebbe stata la stazione della polizia a chiedere informazioni e concludere i primi ragionamenti. Quello che mi aspettavo sarebbe stato molto semplice: o una collaborazione aperta, segno di reale fiducia, o una zona molto grigia… sintomo inequivocabile di corruzione. Non solo, mi sarei aspettato un confronto con quello che potevo aver ottenuto al mercato e quindi distinguere la menziona dal vero.



    Una volta giunto a destinazione [Nota]Risulta evidente che lascio al QM la decisione di farmi incontrare con Shin o Kairi alla stazione di polizia, o meno. mi sarei presentato al front office chiedendo un incontro urgente con il responsabile con la semplice giustificazione che avevo notizie succulenti da fornire a proposito dell’esplosione. Tutto falso, ovviamente, ma sufficiente a richiamare la giusta attenzione. E se ciò sarebbe avvenuto avrei chiesto di parlare in un luogo privato, discreto



    Il mio coprifronte spero che basti a far capire che sono qui per aiutarvi, direttamente per ordine di un mio superiore. – il riferimento a Shinken sarebbe stato evidente - Girovagando qua e là ho scoperto cose molto interessanti… della serie che la Tayo ha avuto qualche collegamento con la malavita. O forse è ancora così. Prima di muovermi devo sapere. Che informazioni sull’esplosione avete raccolto? Oppure esiste un sistema di affari illegali organizzato? Se sì, chi sono gli esponenti di spicco? Ogni dato è essenziale. –


     
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  14. Alkaid69
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    - Beh mi sembra che allora abbiamo già la strada spianata, non credi? Direi di 'attaccare il ciuccio dove vuole il padrone’, come si suol dire. Esordì Kunihiro schioccandosi il dito medio.

    Gli spiegò, poi, meglio: sarebbero tornati dalle guardie, questa volta con le informazioni che avevano ottenuto sulle loro ‘preferenze’. Kunihiro avrebbe creato una copiaTecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    che si sarebbe trasformata in una bella e prosperosa ragazza, così da distrarre le sentinelle. Il vero Kunihiro, nel frattempo, silenzioso e invisibile, avrebbe provato a setacciare la zona del disastro. Dato che nessuno vi aveva ancora indagato a fondo, era possibile che vi fosse rimasto qualcosa. Secondo il ragazzino della Foglia, anche una minima traccia sarebbe bastata a proseguire quelle indagini così poco entusiasmanti.

    Il Kenkichi gli aveva passato le informazioni giuste, quelle che non otterresti mai facendo domande o parlando. Il più delle volte, parlare con un qualsiasi individuo per ottenere informazioni è del tutto inutile; le persone mentono: per necessità, per piacere, perché obbligate da altri. Parlare ha solo senso se domandi ciò che non ti interessa sapere e cerchi le vere informazioni altrove, come in quel caso.

    Era per quel motivo che Kunihiro non avrebbe mai potuto pensare di andare a parlare con delle guardie o con la gente del posto: sarebbe stato probabilmente uno spreco di tempo. Avrebbe lasciato quel mestiere ad altri; lui avrebbe fatto ciò che gli riusciva meglio.

    - Dovresti fare più baccano possibile... Che ne dici, Kitori-san? Sorrise divertito.

    Il piano ebbe inizio subito: Kunihiro scomparve grazie alla tecnica dell'occultamento, mentre la bella ragazza ferita e dolorante avrebbe fatto il suo dovere, avvicinandosi alle guardie zoppicante e chiedendo aiuto.
    Di nascosto, Kunihiro si fece strada fra le macerie, cercando di individuare qualsiasi rimasuglio che le fiamme non avessero consumato. Grazie alle sue dimensioni non esagerate, avrebbe potuto anche cercare in punti meno accessibili, come graticole e pertugi nascosti.
    Se non avessero trovato nulla in quel luogo, le cose sarebbero state lievemente più complicate, dato che le tappe successive sarebbero dovute essere i magazzini limitrofi. L'ultima spiaggia per la coppia di shinobi.


    Edited by Alkaid69 - 3/11/2017, 19:07
     
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    Dopo qualche tempo ecco riformarsi una strana accoppiata di shinobi, evidentemente i guai in cui i due si erano cacciati la prima volta non erano stati sufficienti a evitare una nuova collaborazione. Quasi sicuramente il nuovo incontro li avrebbe portati in situazioni problematiche e senza dubbio a piani strampalati.
    Kunihiro elaborò velocemente un curioso piano con scopo diversivo: creare un clone e trasformarlo in una bella ragazza in difficoltà. Attirare le guardie e distrarle abbastanza da potere osservare bene i resti del magazzino. In fondo le guardie avevano mostrato una certa attenzione al gentil sesso soprattutto se poco vestito quindi la cosa poteva funzionare specie con una ragazza bisognosa d'aiuto.

    Forse potrebbe funzionare?! Sicuramente con una sentinella ma con l'altra? Bhe non abbiamo nulla da perdere a provare.
    Ok, pazzoide proviamo! Più di metterci nei guai non possiamo.
    Tanto sei tu il chunin! Responsabilità tua. Ahahah.

    Quindi ecco che fu creata una copia e che poi si trasformò in una bella e giovane donna abbastanza dotata, in abiti piuttosto succinti con alcune ferite. Mentre il foglioso originale si nascondeva, Kitori si sarebbe allontanato.
    Quando e se le guardie avessero soccorso la tipa, il kenkichi sarebbe ricomparso e avvicinato per dare aiuto.

    Ehi, che succede qui? Serve aiuto?

    Mostrandosi poi sorpreso e preoccupato

    Ikemi, sei tu? Stai bene? Che è successo? Ikemi! Non muovetela! Fatemi spazio conosco un po' di primo soccorso.

    Disse con serietà. Si chinò sulla vittima e ne controllò immediatamente la validità della respirazione e il battito cardiaco, poi le sollevò la testa e allentò gli abiti intorno al collo, al torace e alla vita, per facilitare la respirazione. Con un fazzoletto ne fasciò una ferita. Effettivamente non aveva molta conoscenza di cosa faceva a parte qualcosa letta su un libro. Cercava di guadagnare tempo sperando che Kunihiro avesse avuto successo scoprendo qualcosa di utile.




    Edited by -RexDraco- - 3/11/2017, 20:08
     
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