La Trama della Vita

Post V

Sette persone, sette Ninja, sette guerriri accademici, me compreso, si ritrovavano riuniti in quelle macerie. Il mio amico Shin. La mia compagna di avventure Kairi, l'enigmatico Ninja di Suna del clan Iga e il suo collega Masayoshi Shokuto. Infine il mio secondo amico, Kitori, accompagnato dall'imprevedibile Kunihiro-san.

Difficilmente sarebbe stato possibile costruire un gruppo più eterogeneo... ma proprio grazie a queste così nette differenze di ognuno di noi fummo in grado di scovare numerose piste. Due tracce, che si dirigevano in un certo senso in direzioni opposte: fuori e dentro Soyo. La presenza inoltre di altre fonti di Chakra, non così distanti, e infine grazie al fiuto delle evocazioni di Kairi un indizio alquanto utile in quel luogo. Sotto quelle macerie qualcuno era riuscito a passare, sotto una sorta di lastra di metallo. Una cosa alquanto insolita, no?

In quel breve tempo, in cui si avrebbe deciso il percorso di ciascuno di noi, il mio amico Shin prese la parola... lasciandomi un po' sorpreso a dire la verità. Per quanto i suoi atteggiamenti educati mitigarono il senso dei suoi discorsi fu evidente per ciascuno di noi il suo modo di fare... fu in certo senso autoritario, sebbene non diede indicazioni dirette o addirittura ordini. Da una parte apprezzai il suo gesto: mettere un po' di ordine in quel caos di teste e di possibilità... ma dall'altra, nonostante fossi suo amico, mi sentii non a mio agio. Il suo tono era secco, netto. Quasi da Leader. Una caratteristica che non avevo mai veramente notato nel Foglioso e che faticai a realizzare, del resto poteva suonare alquanto antipatica... sopratutto per chi non conosceva Shin Kinryu. Tuttavia rimasi in silenzio, fintantoché il mio amico non smise di parlare.

Avrei volentieri mantenuto il mio silenzio, ma forse questo non avrebbe fatto altro che aumentare l'imbarazzo o perchè no... l'attrito tra i presenti, cosa che di certo bisogna evitare. Così, ragionando velocemente, proferii: - Sono d'accordo con Shin. Se ci dividiamo in gruppo e seguiamo le varie piste sicuramente potremmo raccogliere molte più informazioni. Da parte mia, viste le mie scarse abilità investigative, ho deciso che rimarrò qui alle macerie. Masayoshi-san, Kairi vi prego di considerare la mia proposta seguente: Kairi ti chiedo di rimanere con me, i tuoi occhi e il tuo intuito oltreché il tuo Kiba potrebbero rivelarsi essenziali per indagare in questo luogo... io darò una mano a Masayoshi-san a rimuovere le macerie e facilitare il lavoro. Inoltre, in tre, non dovremmo metterci molto ad arrivare alla punto in cui Kiba ha percepito la traccia.... che ne dite? - fu la mia domanda finale, rivolta ad entrambi.

Dunque, è deciso. Shin, mi dispiace ma non posso assicurarti che resterò fermo ad aspettarvi. Se io, Kairi e Masayoshi riusciamo a liberare le macerie potremmo subito iniziare ad indagare... di certo siamo in grado di badare a noi stessi, no? - una risposta secca, come era il mio solito modo di fare. A quel punto mi sarei rivolto al Sunese: - Allora Masayoshi mi hai detto che saresti in grado di sfruttare una tua abilità per rimuovere in fretta le macerie? Direi di utilizzarla e poi, con olio di gomito, sudore e buona volontà raggiungiamo il punto che ha individuato Kiba. Direi di iniziare... - Così avrei aspettato l'esecuzione della tecnica del collega e quel punto di buona lena sfruttando al massimo la mia forza, la mia manualitàManualità [1]
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[Da genin in su] e soprattutto una buona dose di volontà insieme a Kairi e Masayoshi avrei iniziato a spostare e liberare la zona della macerie... fino ad arrivare alla lastra di metallo.

Giunti alla lastra, eventualmente chiedendo una mano ad entrambi i Ninja, avrei provato a spostare di forza l'impedimento e se l'azione fosse riuscita avrei guardato Kairi e Masoyoshi con occhi carichi di soddisfazione: - Che dite... procediamo all'interno?- Sarebbe stato evidente... avrei lasciato alla fidata Kairi il compito di scegliere il posizionamento e la suddivisione dei ruoli in quella nostra, piccola, squadra. Del resto era lei il Jolly che avremmo giocato da lì a poco.

La Trama della Vita

Interpost

Il lavoro che io, Kairi e Masayoshi ci eravamo presi in carico si rivelò decisamente pesante. La rimozione delle macerie avrebbe richiesto effettivamente uno sforzo superiore e un gran impegno da parte nostra. Tuttavia mentre cercavo di pensare ad un modo per velocizzare il lavoro mi balenò in mente un’idea… o per meglio dire un tentativo.

Alzai lo sguardo verso i miei compagni e con un veloce: - Torno subito – mi allontanai dirigendomi verso le guardie poste a sorvegliare il deposito, o per meglio dire quello che ne rimaneva. Mi sarei fermato davanti a quella guardia che sarebbe risultata ai miei occhi la più competente, o la più responsabile e avrei mostrato la carta del comandante della polizia, che Shin mi aveva precedentemente affidato: - Siamo Ninja Accademici, incaricati a risolvere questo casino. Non solo, abbiamo ottenuto anche un permesso ufficiale da parte del vostro superiore. Io… in questo momento vi chiedo una collaborazione. Vi chiedo di aiutarci a rimuovere le macerie. Noi sappiamo che lì… sotto, si cela qualcosa e più mani rimuoveranno le macerie più velocemente raggiungeremo qualche risultato. Ora, è vero. Io non vi posso di certo obbligarvi, ma allo stesso tempo se io fossi al vostro posto direi che non aiutarci sarebbe alquanto sconveniente… non trovate? Pensateci. Voi siete del posto, sappiamo che qualcosa sta andando veramente storto… io direi che prima si troverà il problema prima verrà risolto, no? Forza, mettiamo di buona lena! – una proposta di collaborazione, e di sfruttamento tipico all’Otese, ma che in ogni caso avrebbe portato benificio ad entrambe le parti. Rifiutare sarebbe stato contro logica, o almeno così avrei pensato.

Se invece le guardie non decidono di collaborare sarei ritornato indietro e spiegata la situazione ai compagni avrei continuato a rimuovere le macerie.

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Interpost II

L’escamotage che avevo pensato fu un successo. Il tentativo di collaborazione provato con le guardie ebbe il suo effetto e fummo in grado di sfruttare il loro aiuto per liberare con molta velocità il passaggio. Da parte nostra inoltre si aggiunse al gruppo, in maniera alquanto inaspettata, Kunihiro. Il suo aiuto tuttavia si rivelò provvidenziale. Infatti senza di lui il nostro piccolo gruppo improvvisato si sarebbe trovato in grosse difficoltà all’interno di quel cunicolo, vista praticamente l’assenza di luce solare.

Da parte mia mi sarei limitato a realizzare una banale constatazione: la mia utilità all’interno di quel passaggio era praticamente nulla. Se non quella di affidarmi completamente ai miei compagni. Tuttavia prima di proseguire mi sarei premunito con una piccola assicurazione. Scendendo nel cunicolo mi sarei portato con me la sbarra di metallo … giusto per evitare brutte sorprese e da lasciarci così libero il passagio. A seguire avrei mantenuto qualche metro di distanza Kairi, distanziata a sua volta dalla copia di Kunihiro, dotata di una torcia improvvisata. Ci sarebbe voluto un po’ di tempo ma dopo qualche passaggio in quei cunicoli saremmo giunti ad una sorta di vecchio laboratorio, o comunque qualcosa del genere. Sarebbe stato evidente che il mio aiuto in quella circostanza non avrebbe potuto limitarsi che a mantenere la guardia. Sapevo infatti che le abilità di indagine e investigazione di Kairi erano impareggiabili e il mio aiuto in quel compito non avrebbe fatto altro che ostacolarla. Così mi sarei posto all'entrata di quella stanza, con lo sguardo e tutti i sensi acuiti al massimo, concentrati principalmente lungo la direzione dalla quale eravamo giunti.