Il Nettare dell'Orchidea

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    È colpa tua. Ratty

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Intrecci di Pioggia

    Kato
    Forse non intendi mettere sul piatto la tua vita come merce di scambio, ragazzo. Disse l'anziana donna con uno sguardo che scintillava di pericolo. Ma questo non significa che ad Ame qualcuno potrebbe fare un'offerta per averla. In fondo offri lavoro e un sigillo in cambio di una nuova vita. Io normalmente chiederei una vita per una vita. Ridacchiò, sinistra. In ogni caso, una volta nel giro, uscirne è molto, molto difficile.

    [...]

    Una volta alla Pioggia lei fece un cenno di assenso col capo quando lui propose di trasformarsi, avvolgendosi poi in un voluminoso scialle e iniziando a camminare sotto la pioggia, con l'ombrello aperto. Lord Goemon è un Principe di Fiori. Ma meglio non sottolineare il suo grado. Io sono un Fante del medesimo seme, ma è meglio tralasciare queste gerarchie fino a quando non sarai dentro il sistema, sempre che tu ci arrivi. Sarebbe più corretto parlare di titoli, più che di gradi. Si voltò verso di lui, sorridendo appena. Oltre alla regole che ti ho accennato sui Ryo, ricorda anche che chi si fa gli affari propri campa molto più a lungo da queste parti. E per affari intendo anche il senso letterale del termine. Senza aggiungere altro, si diressero verso il cimitero.

    Quante domande, ragazzo. Evidentemente non mi ascolti. Ridacchiò una volta raggiunto il cimitero. Andremo sulla tomba del mio povero figliolo. E non mi fido perchè ad Ame non ci si fida. Mai. La Regina ha detto che il pacco è sulla tomba di mio figlio, che lei uccise anni fa. Il tono non sembrava duro nè carico di aggressività, come se la cosa fosse di secondaria importanza. E non interessa nè a me nè a te cosa ci sia dentro. Ci fu un pò di riottosità, come se anche lei trovasse sgradevole o immotivato entrare nonostante le ottime ragioni appena presentate da Kato. Mmh, spiacevole sensazione. Sbrighiamoci.

    Namae
    Eccoli arrivare. Una donna dalle strane proporzioni, anche e soprattutto per il naso che definire importante era un eufemismo, e un ragazzetto senza particolari segni di riconoscimento, il chè ad Ame voleva dire che probabilmente era un sottoposto appena arrivato o qualcuno che volutamente non voleva farsi notare, magari in missione. Ma dopotutto chiunque nel villaggio non sfoggiasse segni di riconoscimento era in una delle due condizioni. Namae piangeva e certamente udì la donna dire qualcosa al suo compagno di viaggio, mentre si avvicinavano alla tomba. Vedi, ragazzo? Non siamo i soli ad aver affrontato questa spiacevole sensazione. Sempre che il piagnone là non sia l'origine di tutto. Si fermarono a una decina di metri dalla tomba, con la vecchia che guardava il pacco, come studiandolo. Uhm...mi aspettavo di trovare il cimitero come al solito ma non c'è nessuno a parte quel tizio là. EHI, vieni qui, tu. Un cenno della mano e diversi frammenti di terreno intorno a Namae si sollevarono, come minacciandolo. Lei aveva solo mosso un dito e nonostante la distanza poteva averlo in pugno. Non ti farò del male, ma quel pacco è molto importante, viene direttamente dal mio superiore e voglio essere sicura che tu non sia un povero scemo che ha pensato di allontanare tutti per poi rubarlo. Capisci cosa intendo? Se invece sei quello che lo ha messo là e che controlla che io lo prenda per poi riferire, allora pace fatta, non mi interessi. Ma ti sconsiglio di mentire.

    Tutto stava a cosa avrebbe fatto Namae. Si sarebbe avvicinato ai due come richiesto o avrebbe messo in atto qualcosa.

    SE avesse tentato la fuga in qualche modo, o si fosse dimostrato ostile per qualche motivo, la donna avrebbe guardato verso Kato facendo un cenno col capo. Jin ragazzo mio, sii gentile con la tua nonnina, cattura quel poco simpatico signore. Non vorrei avesse messo le mani dove non doveva. Stava mettendo alla prova Kato o forse non voleva rischiare ad attaccare in prima persona e voleva consumare il giovane otese al pari di una risorsa spendibile? In ogni caso tutto stava ai due ninja a quel punto, mentre lei sarebbe rimasta dove si trovava, senza avvicinarsi di un solo passo né al pacco né a Namae, con l'ombrello chiuso cui si appoggiava a mò di bastone, quasi a voler dissimulare una fragilità che non le era propria

    SE avesse confessato il suo ruolo o anche se avesse, pur coi sospetti del caso, millantato di trovarsi là per un altro motivo, la vecchia avrebbe sorriso leggermente con uno sguardo pieno di malizia. Sia come sia, fai da bravo e resta qui dove la nonnina può vederti, si? Anzi, avvicinati, non essere ritroso. Madama Umezawa sa quando i suoi bambini meritano caramelle, così come sa quando meritano bastonate. Spero bene che tu non voglia essere uno del secondo gruppo. Alzò una mano puntando verso il pacco: la presenza di Namae quando il cimitero era sostanzialmente deserto la aveva messa in guardia e l'idea di avvicinarsi e porgere i suoi rispetti prima di raccattare il pacco era stata messa da parte. Con la sua sapiente maestria nella telecinesi avrebbe fatto sollevare il pacco, che dopo un breve istante di esitazione prese poi il volo verso di lei, diretto più precisamente in direzione di Kato, che avrebbe dovuto afferrarlo...solo che esattamente a metà strada esplose! [Bomba]Bomba con raggio 9 metri (voi siete a 5), Potenza 70 e Carbonizzato (DnT Grave). Concentrazione Nera.

    Pur colta alla sprovvista Madama Umezawa ebbe la prontezza di riflessi di aprire l'ombrello e ripararsi da parte del danno, anche se l'oggetto finì abbrustolito e anche qualche suo capello e i pizzi del vestito fecero la stessa fine. Poteva dirsi lo stesso di Kato, o di Namae se fosse stato abbastanza vicino. MALEDIZIONE! Sbottò, gettando i resti dell'ombrello danneggiato. Una trappola! Ma perché? Per cosa? Poi sbiancò, correndo verso la tomba, del tutto dimentica di Namae e Kato, per sincerarsi che la lapide fosse intatta, e lo era. Se avesse raccolto il pacco quando si trovava più vicino probabilmente avrebbe rischiato la vita e anche il monumento funebre sarebbe andato in pezzi! JIN, FERMA QUEL BRIGANTE! DOBBIAMO SPREMERLO! E nel mentre si era chinata, carezzando il marmo della tomba con un sospiro di sollievo. Bambino mio...bambino mio...è stata sicuramente lei...lo so che è stata lei...ma non la passerà liscia. Non questa volta, no. Credo di aver capito cosa voleva...era un messaggio per Lei...mancando totalmente di rispetto a me e te! SIA MALEDETTA! Come avrebbero reagito Namae e Kato a quella scena? La donna era abbastanza distratta e frastornata, fuggire non era impossibile...ma la loro scelta quale sarebbe stata? E Namae, che aveva portato la bomba, era di fatto responsabile del fallimento dell'attentato quindi con quale faccia sarebbe potuto tornare dai fiori? La situazione era tesissima!
     
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    Saper vedere possibilità dove non ce ne sono


    Chapter XI - Amegakure



    Sì, lo sapeva. Restare in un cimitero desolato avrebbe attirato l'attenzione su di sé. Forse era ciò che desiderava, mosso da quella curiosità che ad Ame conduceva dritti tra le braccia della morte. Se ne sarebbe pentito. Quella missione era ben lungi dall'essere conclusa. Le lacrime scendevano copiose sulle sue guance rugose, sgorgate da un paio di occhi rossi che fissavano malinconici la tomba di una certa Ary Kotsuki.

    All'improvviso, a una trentina di metri dalla sua posizione, egli intravide un giovane ragazzo, senza armi né segni particolari, in compagnia di un'anziana signora che ad occhio e croce sembrava avere duecento anni. Quest'ultima avanzava con difficoltà, trascinando le gambe e i piedi gonfi; sulla mano sinistra sorreggeva un elegante ombrello nero di pizzo, che usava a mò di bastone. Procedevano lungo il corridoio principale, laddove sarebbe stato possibile raggiungere la tomba di Toshiro.
    Sono loro. Hanno superato la mia malia Per un attimo pensò di avvicinarsi ai due con una scusa. La sua mente da tossico fu lenta nell'agire. I due lo avevano già adocchiato. A quel punto decise di continuare la recita.
    La sua esperienza gli suggeriva che il ragazzino fosse sotto Henge, ma sulla signora non si sbilanciò: camminare in quel modo non sarebbe stato semplice per un giovane o un ninja di mezz'età. Più la osservava, più aveva la certezza che i suoi muscoli fossero realmente sull'orlo di cedere, fragili come quelle di un'anziana della sua età. E il suo aspetto, tra l'orrido e il malvagio, non aiutava a passare inosservati.

    I due individui si fermarono a una decina di metri dalla tomba di Toshiro, prudenti come cerbiatti in campo aperto. Osservarono il pacco, bianco come la neve, circondato dai petali profumati che Namae aveva sparso sopra per abbellirlo.
    Non si fidano. E quel dettaglio generava un ventaglio di possibilità.
    Che non sapessero della scatola? O temevano la scelta del ninja che era stato incaricato di portare lì il dono? Il sospetto li aveva resi prudenti, e come aveva desiderato, l'attenzione dei due individui planò su quel bizzarro signore in lacrime. Ma ciò che Namae non poté attendersi, fu la capacità della donna di alzare da terra, con un solo movimento dell'indice, massi e lapidi di marmo pieno.
    La convinzione di avere in mano la situazione si sciolse come neve al sole.
    Alzò lo sguardo e tremò, come un ramo investito dalla bufera. Quella manifestazione di pura forza lo aveva gettato nella paura. Non erano semplici intermediari. Rimpianse di non essersene andato e maledì quella fottuta curiosità a cui continuava a dar corda, come le droghe che la notte gli permettevano di spegnere il cervello e riposare affianco a sua figlia. Molti avrebbero perso il controllo, ma Namae non faceva parte di quel gruppo. Era un ninja dei Fiori da parecchi anni, abituato a vivere ogni giorno come fosse l'ultimo.
    Prima che la donna lo minacciasse una seconda volta, Namae alzò le mani e, senza sciogliere la Henge, iniziò ad avvicinarsi ai due, senza fretta e movimenti bruschi.
    Sono il Fante di Fiori che è stato incaricato di prelevare quel pacco e appoggiarlo davanti a quella tomba. Rivelò, continuando ad avvicinarsi. Presentarsi con nome e cognome equivaleva a sciogliere la Henge. Per il momento, sarebbe stato sufficiente rivelare solo il suo rango.
    E di riferire della consegna Superò una fila di lapidi e si portò a dieci metri dai due individui e lì si fermò. Aveva mentito, perché la sua missione era già terminata da alcuni minuti. Se era lì a curiosare, era solo per saziare il suo desiderio di conoscere tutto, nemmeno fosse una delle Picche del suo amico Ru-Wai.
    Sciolse la tecnica e aggiunse:
    Scusate il genjutsu, piccola precauzione contro i ladri e i malintenzionati

    CITAZIONE
    Sia come sia, fai da bravo e resta qui dove la nonnina può vederti, si? Anzi, avvicinati, non essere ritroso. Madama Umezawa sa quando i suoi bambini meritano caramelle, così come sa quando meritano bastonate. Spero bene che tu non voglia essere uno del secondo gruppo.

    Impiegò qualche istante per posizionare tutti i tasselli al loro posto. Non aveva mai sentito parlare della Madama di Suna, ma quel nome, Umezawa, e la sua età, gli permisero di capire ciò che andava capito molto prima.
    Quella piccola nonnina dallo sguardo penetrante era uno dei cuori che batteva contro Lei. E con Lei si intendeva la loro diretta superiore, con molta probabilità la Regina o l'Asso. E lui gli aveva appena consegnato, senza saperlo, il pacco che avrebbe dovuto condurla alla morte.
    LEI È MADAMA UMEZAWA! Esclamò tra sé e sé, prima che il fuoco avvolgesse entrambi, lei e il suo fidato guardia spalle.
    Issato a metà altezza dai poteri telecinetici dell'anziana, il pacco era esploso con un fragore che sarebbe stato udibile, con il giusto vento, per oltre metà villaggio di Ame.
    Lingue di fuoco erano divampate davanti agli occhi shockati di Namae. L'aria bollente gli ustionò i capelli e l'abito, costringendolo ad arretrare di qualche passo, mentre davanti a lui, le fiamme consumavano qualunque cosa si fosse trovata all'interno del raggio d'azione della bomba. Una bomba che sembrava essere la somma di una decina di cartebombe.
    Ancora shockato da ciò che aveva assistito, con il bruciore che si già esteso al collo e al mento, le sorprese per l'Oleandro erano appena iniziate: vide la donna uscire dalle fiamme, illesa e colma di rabbia. Gli occhi iniettati di sangue gli uscivano dalle orbite. La sua voce squillante risuonò nel cimitero come un grido di battaglia, rivolto verso colei che aveva osato mancare di rispetto a lei e a suo figlio. Nell'ira del momento, Madama riservò un suo pensiero a Namae, colpevole di averle consegnato quel pacco. Voleva afferrarlo e spremergli ogni informazione. Per un momento, si era dimenticato del ragazzo, ancora vivo ma ustionato.
    Merda!Merda!Merda!Merda!Merda! Ci furono altri epiteti, molto più volgari. Era spacciato, qualunque fosse stata la sua decisione. Si era già accorto di avere la migliore occasione per scappare: Madama piangeva ai piedi della tomba del figlio; il ragazzino, immerso ancora nella coltre di fumo, non sarebbe riuscito ad acciuffarlo con quelle ustioni.
    Ma fuggire dove? I Fiori fedeli alla Regina lo avrebbero trovato e scuoiato vivo, mentre l'Umezawa lo avrebbe spappolato insieme a metà delle rocce presenti nel cimitero, considerato che il suo potere aveva una gittata quasi infinita.
    La sua unica speranza di sopravvivere era fuggire, seminare il ragazzo e abbandonare sia Hounko sia Ame alla prima notte utile, senza far più ritorno. Ma lui non avrebbe mai accettato di abbandonare Ame e sua figlia, perché non poteva esistere un Namae Taiyo fuori da Ame. Qualunque fosse stata la ragione.
    Una valanga di dopamina invase la sua mente. La reazione dell'organismo fu immediata: il cuore decelerò, il respiro divenne regolare e dove sembravano esserci solo problemi, difficoltà e una condanna a morte certa, l'Oleandro vide una possibilità. [Dopamina]2 Unità -> Intuito Viola+3 - 1/2 Basso. Calma Indotta

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    Uscito dal muro di fumo e fiamme, Jin avrebbe visto davanti a sé un altro uomo. Non il signore in lacrime e la schiena inarcata in avanti, bensì un brutto ceffo alto quasi due metri, avvolto in un lungo abito nero e con un volto deturpato da un vasto tatuaggio. Un uomo che aveva già visto, seppur in compagnia di una bambina dai capelli rosa. Si erano incontrati alle porte di Oto, in una notte piovosa. E se avesse ricordato bene, era stato lui a farli entrare dopo un meticoloso controllo.
    Non considerarmi un nemico, ragazzo. Non scappò. Aveva le mani alzate e la sua espressione sembrava realmente dispiaciuta.
    png
    Madama Uzemawa, io...non sapevo. Disse, avvicinandosi a lei. Non fu facile muovere le gambe verso colei che lo avrebbe potuto uccidere in un comprensibile scatto d'ira.
    Che possa morire se io avessi saputo che il pacco conteneva una bomba per lei. Sapeva bene cosa fare. Seppur senza memoria, la dopamina gli aveva permesso di trovare una strada dove non sembrava essercene una. Tra i due schieramenti, Sangue o Freddo, una era stata bruciata, ma rimaneva l'altra, quella del Sangue. Rivolgersi a quella fazione, dopo avergli consegnato un pacco esplosivo, sarebbe sembrata una pazzia, o un suicidio, ma non lo stava facendo nei panni di un semplice signore anonimo, bensì come Namae Taiyo, che Madame avrebbe potuto riconoscere come uno dei sottoposti di Lord Goemon. Non uno qualunque. Lui era stato il ninja che aveva spazzato via le bande rivali al suo signore e, circa un anno prima, ucciso il famigerato Kagemashira. Non solo, più voci narravano di una sua amicizia con l'Asso di Picche. Per alcuni era un bene, per altri un male, ma i più furbi avrebbero visto in lui qualcuno da poter sfruttare a proprio piacimento. Vivo, s'intende. Namae era tonto, stupido per certi versi, di nascita o forse a causa delle droghe, ma nella criminalità aveva un buon talento. 
    Ho ricevuto l'incarico, ho preso il pacco all'Esclusivo e l'ho consegnato...non ne sapevo nulla della bomba. Disse, balbettando. La paura iniziava a sopraffare gli effetti della dopamina. Sarebbe sopravvissuto solo se la Madama avesse visto in lui qualcuno da poter schierare contro la sua acerrima nemica. E Namae lo sapeva. .mi dispiace Madama. Gli si avvicinò ancora, generando altra dopamina. [Dopamina]2 Unità -> Intuito Viola+3 - 1/2 Basso. Calma Indotta
    Erano a soli quattro metri. La sua vita era nelle mani dell'anziana, che avrebbe potuto percepire l'odore di bruciato provenire dagli abiti e dalle ciocche di capelli dell'Oleandro. Un enorme prezzo da pagare per una scommessa sbagliata.
    Se vorrà uccidermi, le chiedo gentilmente di risparmiare mia figlia e di salvarla dalla vendetta di chi vorrà punirmi perché lei è ancora in vita. Concluse, con la voce distrutta dalle immagini che la sua mente stava producendo al pensiero che sua figlia potesse cadere in mano della fazione del Freddo. Un autolesionismo indotto allo scopo di creare una connessione tra lui e la Madama, fondato sull'essere genitori.

    Se invece vorrà perdonarmi e risparmiarmi, che mi permetta di aiutarla.

    Chakra: 90.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
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    Il Fiore Lupo

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    Lo scambio di domande e risposte che avvenne durante il percorso e all'arrivo ad Ame tra me e la Madama fu decisamente utile. Anzi, estremamente interessante. Ogni posto in questo mondo aveva delle regole. Che esse fossero state scritte o meno poco cambiava ma se si voleva procedere, andare avanti senza sbattere la faccia, era necessario essere a conoscenza di cosa si poteva o non si poteva fare.

    Ad Ame dunque tutto ruotava attorno ai soldi. Non esistevano formalmente dei ranghi ma dei titoli e verosimilmente questi avevano un certo potere, in un funzione di una scala gerarchica. La Nonnina era un Fante, Lord Goemon un Principe e infine la Regina con tutta probabilità il punto apicale di quella scala. Ma in che modo erano connessi? Forse il filo conduttore erano proprio gli affari e come mi aveva fatto notare Madama similmente a Hayate era fondamentale gestire la propria curiosità. La segretezza non era un'opzione ma un obbligo. Certo, a differenza però della Setta gli affari non si concludevano da soli e quindi le mani in qualche modo bisognava sporcarsele, immischiandosi laddove non si poteva, ed era proprio lì che iniziavano i giochi di potere. E probabilmente in quei giochi il figlio della Madama Umezawa ci era rimasto secco. Che ruolo aveva avuto ad Ame però non mi fu dato saperlo ma una cosa mi lasciò decisamente sorpreso. Senza troppi giri di parole la nonnina mi aveva dichiarato, come se non fosse chissà quale gran segreto, che suo figlio era stato proprio ucciso dalla Regina.

    Ovviamente rimasi un po' sbigottito. Come poteva lavorare ancora per la Regina quando la stessa aveva ucciso il suo amato figlio? La domanda era quindi una sola: i Ryo avevano avuto la precedenza anche in quel caso? Oppure segretamente Madama stava pianificando qualcosa, chissà magari in combutta con altri di Ame, per ottenere la compensazione di cui mi aveva parlato prima? E Lord Goemon in tutto ciò dove si inseriva? Domande la cui risposta sarebbe stata impossibile da ottenere, e non avrei nemmeno chiesto alla donna. Sicuramente nel migliore dei casi mi avrebbe stritolato con i suoi poteri.

    Comunque messa da parte la spiacevole sensazione che proveniva dal cimitero avvicinandoci alla tomba del suo defunto caro entrambi notammo la presenza di una figura sospetta. Un anziano signore, a dire il vero, che in qualche modo stava anche lui combattendo contro quella irrefrenabile volontà di andarsene. Uno spirito notevole, per la sua età, o un pericolo in agguato? Una domanda che evidentemente si pose anche Madama e che cercò di risolvere il prima possibile, rivolgendosi direttamente all'interessato. E così, merito forse del fiuto da volpe della donna, un piccolo siparietto venne svelato. L'uomo annullando la trasformazione si rivelò essere un Fante di Ame, almeno stando alle sue parole.

    Affari, affari di Ame per la precisione. Di conseguenza seguii la regola base della signora: non mi sarei intromesso, restando da parte e in silenzio intento a osservare la presenza in più. Non avrei accennato a nessun segno di ostilità, non ne avevo motivo. Certo, finché la Madama avvicinando telepaticamente il pacco verso di se, e di conseguenza verso di me, innescò una reazione decisamente irreversibile.

    Il pacco a metà strada esplose, letteralmente, in un gigantesco complesso di fiamme e fuoco. Un potente funjustu o esplosivo era stato attivato e se non mi fossi mosso a riguardo sarei rimasto letteralmente alla mercé di tale deflagrazione. Niente e nessuno mi avrebbe risparmiato da un danno enorme! Così appena i miei sensi percepirono l'esplosione piegandomi su me stesso e caricando tutta la forza disponibile sulle gambe e sul resto del corpo, andando ben oltre ai miei limiti, ruotai su me stesso, dando così le spalle al nuovo arrivato e a Madama, e scattai indietro per scampare a tale offensiva. Non solo, consapevole che ben presto la mia Henge si sarebbe annullata a causa dello sforzo, un attimo prima di fuggire indietro mi sarei portato entrambi gli avambracci davanti al volto, incrociati, così da nascondere quanto più possibile il mio vero viso e difendermi eventualmente dai danni diretti. Perciò andando ben oltre ai miei limiti consentiti, forte dei riflessi, scampai alla fiamme dirette correndo al massimo delle mie possibilità. E la fortuna volle che il raggio dell'esplosione terminò la propria corsa prima di raggiungermi. [S. Difesa 1]Impasto Medio. Riflessi: Viola + 6 Tacche = 750

    Sovraimpasto di 2 tacche. 1 Leggera di Danno.

    Movimento difensivo di 8 metri.


    Sospirando per il pericolo scampato non avrei allontanto gli avambracci posti davanti al volto, posizionati a coprire la mia faccia bensì con una mano avrei fatto apparire una maschera [Prestigiatore] Prestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.
    [Da genin in su]
    . Certo, mi trovavo verosimilmente di spalle, rispetto al Fante di Ame ma non sarei potuto permettere in ogni caso di svelare la mia identità e così al massimo della velocità avrei indossato la maschera tale da coprirmi il volto [S. Gratuito Lento]Indosso la maschera e successivamente avrei eseguito nuovamente l'Henge Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    , per ritornare al mio aspetto fittizio, quello di Jin. Consapevole che l'adrenalina del momento, l'esplosione e il fumo avrebbero reso la mia individuazione, con il mio volto vero, improbabile ma in certo senso non potevo più giocare liberamente. Fortunatamente non avevo alcun simbolo di Oto con me, visibile, e questo almeno mi escludeva come prima analisi ad un Accademico.

    Comunque solo a quel punto mi sarei nuovamente voltato verso i due membri di Ame. E solo allora avrei assistito ad un evento interessante, almeno dal mio punto di vista. Non ci fu bisogno di inseguire l'uomo, così come mi aveva repentinamente ordinato Madama, perché... semplicemente non ci fu nessuna fuga. Subito si rivolse verso di me in un certo senso dichiarando una volontà non aggressiva. Anzi il suo volto, e i suoi modi di fare, dimostravano un profondo rispetto nei confronti di Madama Umezawa. Era visibilmente dispiaciuto, anzi affranto per ciò che era successo. Forse era stato messo in mezzo. Forse no. Che stesse recitando o meno era difficile per me capirlo, non avendo elementi per discrimare tale possibilità. Solo una cosa mi balzò all'occhio. Quella persona davanti a me non era sconosciuta. La mia memoria mi riportò al Kato guardiano. Quando tempo addietro avevo accettato il suo ingresso ad Oto, e in effetti giunse accompagnato da una bambina. Uno strano tipo, c'era da ammetterlo. Primo perché era riuscito a superare il mio controllo e secondo perché si portava a lavoro una creatura innocente. Un rischio troppo grande, un punto debole troppo facile da sfruttare. E questo sicuramente Madama lo sapeva.

    Si avvicinò a Madama, da parte mia non feci nulla. Questo perché la signora sapeva difendersi benissimo da sola e poi perché stavo seguendo la regola base di Ame, un regola che propria Madama mi aveva spiegato: farsi i propri affari. E io non ero che un ospite, in quella città. Una mia interferenza sarebbe stata pari ad un offesa, o una totale mancanza di rispetto. Mi sarei piegato le braccia davanti al corpo in attesa di una reazione, o di una risposta da parte della Nonna.

    Solo se Madama Umezawa si fosse rivolta verso di me, per chiedere in qualche modo una mia opinione allora avrei risposto. Cercando di appensatire e cambiare il tono di voce, anche se non era una mia abilità, avrei detto ciò che ritenevo giusto Madama, è visibilmente scosso. E sinceramente dispiaciuto. Non credo che menta su sua figlia. Una seconda possibilità la merita ciascuno di noi. Sarebbe crudele e insensato sprecare un talento. Aggiunsi, consapevole delle parole dell'uomo Mi aveva parlato di una compensazione? Credo che un buon modo di scusarsi sia un suo supporto alla sua causa. Se è stata la Regina a decidere la sua morte, ora potrebbe finsi morta e dare la conferma della sua morte da parte del Fante. La Regina abbasserà la guardia e sarà lì che potrà... muovendosi tra le ombre... ottenere la sua compensazione. Conclusi.

    Una seconda opportunità la meritava chiunque, pure dei cani sciolti e randagi come me. Dei bastardi che erano in cerca di una casa nuova ad Ame e di uno scopo di potere infinito nell'ottica di una vita eterna per la Grazia e Giustizia di Hayate.

    Scheda Kato

    Aggiungo il link per la scheda di Kato più vicina come tempistiche alla giocata.

    https://www.narutogdr.it/pg/scheda.php?s=0...YvDe37pz3Db7mS2



     
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    Il Cimitero di Ame

    Kato e Namae
    Minacciato dall'anziana donna, Namae scelse la strada della diplomazia facendo avanti e presentandosi come un Fante di Fiori, cosa che lei accolse con una lunga occhiata sospettosa. Anche io sono un Fante di Fiori. Mi aspettavo che quella cagnetta che abbiamo come Regina mandasse uno scagnozzo da due soldi a posizionare il pacco, ma se ha mandato te allora deve essere importante. Si dedicò quindi al pacco, che evidentemente era stato predisposto per esplodere se sottoposto alla tecnica della telecinesi o dal contatto col chakra di quella donna. L'esplosione la mandò ovviamente fuori controllo per un poco, ma sia Kato (illeso grazie alla sua prontezza di riflessi) che Namae fecero il possibile per restare sul pezzo.

    Smossa dal calore dell'esplosione, l'atmosfera mutò rapidamente causando l'inizio di una fitta pioggia mentre la donna dai capelli che erano sfuggiti alla crocchia aveva occhi accesi come brace incandescente. Al suo ordine Kato era pronto a intervenire ma non ci fu bisogno perchè Namae si arrese immediatamente, rivelando la sua vera identità e avvicinandosi, evidentemente con l'intento di parlamentare e arrivando persino a rivelare di sua figlia, sostanzialmente esponendo un suo punto debole. Tu...lo scagnozzo di Goemon. La vecchia sollevò una mano e molti dei detriti presero il volo verso l'Oleandro, fermandosi a pochi millimetri dalla sua faccia e dal suo collo. Solo una minaccia, tanto che lui potè continuare ad avvicinarsi, seguito da quegli oggetti sotto il controllo della vecchia, ovviamente fuori di sè per l'ira. Kato volle parteggiare per Namae, ma non fu chiaro se Madama Umezawa lo sentì, tuttavia lo sguardo della vecchia non si spostava di un millimetro dal volto del Fante di Ame. Non voleva uccidermi quella cagna. Anche a breve distanza non mi avrebbe ucciso. Ferito forse, anche gravemente. Ma me la sarei scampata. Lei voleva distruggere la tomba di mio figlio davanti ai miei occhi. Voleva mandare un messaggio a me e alla ragazzina. Serrò i denti fino a far sanguinare le gengive e quasi crepare lo smalto. Non qui. Disse dopo qualche istante, come se avesse impiegato un pò per calmare abbastanza le sue emozioni per poter poi puntare quello che restava del suo ombrello verso la tomba poco distante, che esplose rivelando un'urna finemente decorata. Un semplice gesto della mano e quell'oggetto volò verso di lei, quindi un nuovo movimento dell'ombrello e il terreno esplose vicino a Namae, lasciando un fosso abbastanza grande e profondo da poterci entrare. Dentro. Tutti e due. Dobbiamo andare via da qui.

    Non era una domanda.

    [...]

    Assurdo pensare che la donna fosse riuscita a scavare quel lungo tunnel semplicemente con l'ombrello e la telecinesi, probabilmente sotto Ame esistevano numerosi condotti e lei ne conosceva la posizione, aprendo solo il passaggio. Dopo diversi minuti di corsa in quell'ambiente quasi completamente buio (Madama Umezava aveva tirato fuori una candela dalla sua borsetta, accendendola) e umido di terriccio, uno strato di muratura indicò che erano arrivati in un tratto con un barlume di civiltà che ben presto li condusse alle fogne. Ci volle quasi un'ora tra cunicoli che si dipanavano e bivi scelti senza esitazione che raggiunsero delle scalette a pioli. Salite, forza. Quelle le uniche parole della vecchia, le prime da quando erano arrivati di sotto. Non ho potuto coprire il buco ma almeno non ci troveranno se ci inseguono. Sbrigatevi.

    La scala li avrebbe condotti a una cantina umida e buia, ma senza polvere, segno che qualcuno la aveva usata di recente. Anche Namae che era esperto di Ame e anche di parte delle fogne avrebbe avuto serie difficoltà a capire in che punto della città erano arrivati, visto il percorso intrapreso (la vecchia aveva anche accuratamente evitato la parte delle fogne in cui si rifugiavano alcuni tossici e qualche altro rifiuto umano di Ame). L'ambiente aveva alcuni tappeti arrotolati su una parete, una minuscola finestra con delle sbarre di ferro in alto e nessuna uscita a parte la botola da cui erano entrati. Se era la cantina di un palazzo, non c'erano accessi per raggiungerla che non fossero le fogne.

    Un semplice gesto della mano e la botola si chiuse, mentre un rumore metallico indicava che il meccanismo che la chiudeva era stato sigillato dalle arti telecinetiche di Madama Umezawa, che si era avvicinata a una parete poggiandovi la mano e cercando di riprendere fiato. Il suo abito era rovinato in più punti, l'orlo della gonna insozzato di fango e acqua là dove non era tagliato e bruciato e i suoi capelli erano un disastro, così come la sua respirazione. Jin ragazzo mio da bravo, stendi un paio di tappeti così possiamo sederci. Disse, evidentemente stanca (era forse un'occasione per ribellarsi?) In ogni caso se avesse ottemperato nel giro di poco tutti e tre sarebbero stati seduti a terra. Vorrei tanto il mio tabacco adesso, o qualche incenso. Sospirò. Ma non è il momento. Quella cagna pagherà, oh se pagherà. Frugò nella borsetta tirando fuori un piccolo portacipria con specchio e un pettine, guardandosi attentamente. Che disastro...che disastro. Ma cosa fanno fare a una povera vecchia...oh, che disastro. Se non altro da quell'atteggiamento era evidente che si era un pò calmata, riprendendo il controllo delle sue emozioni, oltre che della situazione.

    Si mise all'opera per rendersi presentabile mentre guardava i due ninja davanti a sè con uno sguardo distratto ogni tanto. Per prima cosa sciolse i capelli, lunghi e argentei ma ancora folti e forti, pettinandoli e cercando di ricostituire la sua acconciatura alla meglio. L'urna era posata accanto a lei. [Nota]Udito Perfetto, Investigatore o Tatto perfetto (se si tocca terra) permettono di sentire un battito ritmico provenire dall'urna,a nalogo a quello sentito da Namae quando ha ispezionato la lapide Temo che il tuo incontro con Lord Goemon debba aspettare, Jin caro. Ora che sei in questo pasticcio potrebbe essere poco salutare andare da lui se prima non capiamo da che parte sta. Poi verso Namae. Hai detto di avere una figlia. Se la Regina ti dicesse di ucciderla, tu lo faresti? E se la facesse uccidere, ma ti offrisse un incarico più prestigioso come compensazione...lo accetteresti? Pensa attentamente alla tua risposta, non dire quello che mi compiacerebbe ma quello che faresti tu, a me non importa della tua risposta.

    Attese le loro reazioni, prima di spiegare. Mio figlio, Toshiro Umezawa, era il precedente Asso di Fiori. Un Asso è...diciamo un membro di uno dei Semi al diretto servizio del Mazziere. Il Re o la Regina di solito sono segretamente un Asso, ma non è sempre detto che sia così. Avrebbe lasciato a Namae le spiegazioni sull'organizzazione di Ame, se Kato avesse voluto indagare. Era un bravo ragazzo, ma era anche stupido. E debole, non era la persona giusta per quell'incarico e glielo dicevo sempre. Ma era bravo a portare le persone dalla sua parte e aveva un grande occhio per gli affari e per gli accordi. Però non era spietato quanto avrebbe dovuto, e la ha pagata cara. Arricciò il naso, come a sottolineare il disgusto per ciò che stava per dire. Quella carogna di Touya lo ha attaccato per diventare il leader dei Fiori e lo ha praticamente ucciso. Era convinta di averlo ucciso, ma lui aveva amici potenti. Un fante di Cuori, nello specifico. Lei lo salvò usando dell'acqua molto speciale ottenuta ad alto prezzo da un'isola vicino Kiri. Mise il suo cuore ancora battente in acqua e in qualche modo mio figlio non morì. Lo nascondemmo e io accettai di seguire quella cagna in attesa che lui si riprendesse. Ora la sua vecchia alleata è tornata ed è stata nominata Regina di Cuori. Lui è un pò diverso ma è pronto a riprendersi il potere non appena gli reimpianteranno il cuore.
    Quindi fissò Namae. Ora dimmi tutto quello che sai del Pacco. Non tralasciare niente.

    Era abbastanza evidente capire che la Regina di Fiori aveva scoperto della sopravvivenza del suo vecchio nemico e aveva cercato di distruggere il cuore davanti alla madre per mandare un chiaro messaggio alla Regine di Cuori...aveva probabilmente atteso tutto quel tempo solo per poter colpire nel momento migliore. Ma Namae con la sua semplice presenza, la sua curiosità, aveva messo un granello di sabbia nell'intricato meccanismo di quel piano. Il cuore era integro. E con esso le speranze di Madama Umezawa e suo figlio.

    Ma cosa era meglio, schierarsi con la Regina di Fiori o con quella di Cuori?

    Il Sangue o il Freddo?
     
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    A braccia conserte osservai la scena, o meglio lo scambio di battute che avvene tra la vecchietta e lo scagnozzo di Goemon, per come lo definì. Non conoscevo ancora il suo nome, e non l'avrei chiesto. Sperando allo stesso tempo che la curiosità dell'altro fante non si spingesse a tanto.

    Recuperata dallo shock dell'esplosione Madama prese in mano la situazione, e senza darci possibilità di replica ci invitò calorosamente a seguirla. Dove però? La risposta fu presto detta. Aprendo un percorso sotteraneo scoprii di fatto una sottorete di passaggio, non troppo dissimile da quella che circondava Oto. Supposi solo che quella di Ame fosse incredibilmente più ampia, viste le dimensioni della città. Non fu di certo semplice muoversi in quei cunicoli che la Fante di Ame sembrava conoscere così bene e se non fosse stato per lei perdersi in quei luoghi sarebbe stato tremandamente probabile!

    Procedemmo per diverso tempo prima di arrivare alla nostra meta. La quale corrispondeva ad una scala a pioli. Un accesso che dava su una sorta di rifugio, o casa sicura dir si voglia. Infatti la nonnina sfruttando le sue capacità sigillò l'entrata. Fu in quel luogo che notai Madama sospirare finalmente, stava prendendo fiato da una giornata che si stava rivelando decisamente intensa.

    Certo, Madama. Fu la mia risposta all'invito della donna a preparare un minimo la stanza. Non mi sarebbe pesato muovere un paio di tappeti, anche perché sedersi sul nudo pavimento non sarebbe stato il massimo della comodità. E una volta messi comodi che Madama si prodigò nelle spiegazioni, nel rendere quella situazione meno fumosa. Di certo non mi fuggì dalla vista l'urna che Madama aveva recuperato dalla tomba di suo figlio. Le sue ceneri erano così care?

    Nuovamente la donna promise vendetta nei confronti della Regina di Fiori, e mi resi conto che involontariamente ero finito in una faida di potere. Il vero problema sarebbe stato uscirne, quantomeno senza troppi danni collaterali. Come era logico aspettarsi Madama posticipò il nostro incontro con Goemon. Effettivamente se pateggiava per la Regina di Fiori sarebbe stato una pessima mossa muoversi verso di lui. Io infondo, in quel momento e in quel posto, dipendevo interamente dalla Madama. Alla domanda che la nonnina aveva posto al Fiore io ci avevo già pensato. Ogni mio contatto, ogni persona che conoscevo era inscritta esclusivamente nel sistema. Nel mondo Ninja, la loro perdita non avrebbe prevalso sulla ricerca del Potere per Hayate. Per Shin però il discorso sarebbe stato diverso, lui era forse la persona più cara al mondo. E se Hayate mi avesse chiesto una cosa del genere, difficilmente sarei riuscito a portarla a termine. Seppur la mia fede e la mia fiducia appartenesse a loro.

    Poi la Madama si allungò nel discorso. E fu proprio in quel momento che alcuni altarini si mostrano. Raccontò la storia di Toshiro e mi resi conto di quanto il destino poteva essere amaro. La donna amava suo figlio, e la sua perdita non era mai stata dimenticata. Anche se a un certo punto la mia stabilità venne messa a dura prova. Avevo sentito bene, ero sicuro. Questo perché il cuore di Toshiro batteva ancora e questa assurdità era possibile proprio perché era immerso nell'acqua rigeneratrice dell'Abete! Sgranai gli occhi, incapace di trattenere la sorpresa e lo stupore. Probabilmente il mio cuore era contenuto in qualche urna in mano al Coraggio, anche essa ripiena di acqua dell'Abete! Era logico, ed elementare. Chissà quante azioni efferate erano state compiute sfruttando i miracoli dell'Abete.

    Per mascherare l'emozione di quella scoperta mi limitai a commentare, con una voce sorpresa Madama, mi stai dicendo che tuo figlio è vivo... ma senza cuore? O meglio il suo cuore pulsa, a parte. Ma come sarà possibile eseguire un trapianto del genere? Servono strutture, e medici molto bravi. Non sarà semplice organizzare un'operazione del genere... In ogni caso ho sentito di questa isola di Kiri e so che è successo qualcosa. Da quanto ne so, ed è una informazione che ritengo preziosa, l'acqua ha perso buona parte del suo potere taumaturgico. Dunque, può essere disgustoso ma l'acqua che contiene il cuore di Toshiro sarà destinata ad assumere un valore inestimabile. Non la butti. Consideri questa mia soffiata come un gesto di fiducia nei suoi confronti, Madama. Non potevo escludere che un giorno mi sarebbe servita. E forse in qualche modo sarei riuscito a recuperarla. Inoltre avevo dato a Madama un'informazione molto utile, e profittevole. Dovevo guadagnarmi la fiducia in quel posto, se volevo avere appunto un posto in cui vivere.

    A prescindere da come sarebbe andato il colloquio tra i due Fanti riguardo al pacco aspettando il momento giusto presi parola prima chiedendo al Fante un paio di informazioni Puoi chiamarmi Jin. E' un nome fittizio, non serve nascondertelo ma devo, assolutamente, mantenere la mia identità segreta. E ti chiedo di non indagare. Non ho nulla contro di te, o Ame, ma non posso mostrarmi per chi sono veramente. Mi dispiace... Sappi però che sono riuscito a guadagnarmi il beneplacido di Madama. Spero ti basti.attesi un secondo Comunque volevo chiederti, che cosa significa Asso o Mazziere? Sono figure che escludono la gerarchia di Re, Principe e Fante? Al termine delle eventuali spiegazioni che avrei ricevuto cercai di riassumere quanto avevo appreso fino a quel momento Allora Madama, Fante. Tuo figlio, Toshiro, è vivo. Sappiamo che la Regina di Fiori vuole portare disgrazia alla tua stirpe e nei tuoi confronti. Quindi è evidente che abbiamo un grosso problema. E non va affatto bene... Dobbiamo gestire questa Regina di Fiori, ma fortunatamente dalla nostra parte ne abbiamo un'altra. La Regina di Cuori. Direi che per l'aiuto che vi ha fornito è da considersi una nostra alleata e quantomeno paragonabile alla Regina di Fiori come potenza e forza, no? Parlo in questo modo perché sono anche io coinvolto, esattamente nella misura che Madama è coinvolta in questa faccenda. Visto che proprio te Madama sei la mia benefattrice ad Ame. Quindi finché questa faccenda non sarà risolta non potremmo concludere i nostri affari. Attesi qualche secondo Le domande sono molteplici ma il primo passo è capire chi è in vantaggio. Chi sono gli alleati di Touya? Se è da sola, per quanto forte verrà sempre circondata e detronizzata non trova? E fu in quel preciso momento, ragionando a voce alta, che mi balenò in mente un'idea, ancora più pazza di quella che mi aveva spinto a fare un accorto con la nonnina. Anticipando le eventuali domande dell'altro fante Scusami, ma devo parlare privatamente con Madama. Non ti chiedo di andartene, parlerò sottovoce con lei ma non posso coinvolgerti nei nostri affari. Madama Umezawa se mi permette vorrei sussurarle qualcosa all'orecchio. E se avesse accettato la proposta allora avvicinandomi avrei proferito, con voce appena percettibile Ho un'idea per guadagnare la fiducia e il supporto di Lord Goemon, portandoci così dalla nostra parte un'alleato in più. La cosa che avevamo in mente di scambiare... il riferimento al Sigillo sarebbe stato palese... ha presente? Gliela garantirà lei, come regalo per la fedeltà di Goemon stesso contro la Regina di Fiori. Goemon non credò rifiuterà una proposta del genere. Io invece chiederò a lei, o a qualche sua conoscenza le stesse cose che avrei domandato a Goemon. E' solo un spostare i pesi della bilancia, ma allo stesso tempo creando una combinazione diversa e forse vincente, non crede? Conclusi, con una domanda aperta.

    Difficilmente avrebbe potuto rifiutare. Né Madama né Lord Goemon. La prima perché con il Sigillo del Fulmine si sarebbe assicurata la fedeltà del Principe e Lord Goemon avrebbe ottenuto finalmente ciò che stava cercando da anni. Touya sarebbe stata solo una piccola pedina da eliminare. E con il supporto del Principe, del redivivo Toshiro, della Regina di Cuori la situazione sarebbe partita molto favorevole.

    Tutti avremmo vinto, io compreso. Anche se tramite una strada diversa. Ma quello alla fine dei conti non sarebbe stato così importante.


     
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    Interrogatorio Pacifico, per ora. Primi attriti.


    Chapter XII - Amegakure



    Lo aveva riconosciuto. Sentì il nome di Goemon fuoriuscire tra i suoi denti serrati.
    Un battito di ciglia. Non di più. E i detriti generati dall'esplosione fluttuarono minacciosi attorno al capo dello smemorato. Non si aspettava una reazione diversa; quando aveva trovato il coraggio di rivelare la sua identità, arrendendosi, aveva messo in conto di poter perdere un arto o uno dei cinque sensi. Era stato lui a consegnare il pacco, e per una madre era più che sufficiente per considerarlo come l’oggetto perfetto su cui sfogare la sua furia.
    Attorno alla potente Fante di Fiori, l'aria era così pesante da essere irrespirabile. Namae si era avvicinato, minacciato dai detriti, con la fronte madida di sudore e la mascella che tremava dalla paura. Non riuscì a distogliere lo sguardo dalla vecchia quando il ragazzo ebbe il coraggio di schierarsi a favore del Nukenin. Forse, un giorno, lo avrebbe ringraziato.
    Sopra di loro, il cielo si era richiuso e la pioggia aveva iniziato a flagellare il cimitero.

    CITAZIONE

    Non voleva uccidermi quella cagna. Anche a breve distanza non mi avrebbe ucciso. Ferito forse, anche gravemente. Ma me la sarei scampata. Lei voleva distruggere la tomba di mio figlio davanti ai miei occhi. Voleva mandare un messaggio a me e alla ragazzina.


    Ragazzina? Namae inarcò un sopracciglio. Il castello di certezze che eresse con l'ultimo messaggio aveva già la sua prima crepa. Aveva agito nell'ignoranza. Imperdonabile.
    L’incendio che ardeva negli occhi della Madama sembrò placarsi un poco; con un movimento del braccio, fece deflagrare la tomba di Toshiro, poi a seguire richiamò a sé un’urna finemente decorata; infine, con il suo ombrello nero di pizzo, fece esplodere una porzione di terra a qualche metro da Namae, rivelando a tutti la presenza di un cunicolo che conduceva nelle fogne, laddove l’Oleandro si era nascosto nei primi giorni di vita post amnesia.

    CITAZIONE

    Dentro. Tutti e due. Dobbiamo andare via da qui.


    Ce l'ho fatta.Pensò, quando i detriti caddero ai suoi piedi. Per quanto potesse essere felice, e lo era, la parte di Namae più razionale gli ricordò che la sua vita era ancora in pericolo, infatti, non ci voleva un genio per capire che Madama aveva solo rinviato il suo giudizio.
    Un problema alla volta. Perché prima di gettarsi nella fossa, Namae estrasse il secondo pacco, contenuto ancora nel sacco colmo di fiori. La scatola appariva uguale a quella che era esplosa.
    Madama, vi è anche questo pacco. Non so cosa contenga, ma potrò spiegarle la provenienza appena ci saremmo allontanati. A lei decidere quando aprirlo, se qui, quando ci saremmo allontanati, o dopo. Qualunque fosse stata la sua decisione, Namae avrebbe eseguito i suoi ordini, per poi gettarsi senza alcuna esitazione nel tunnel sotterraneo. Gli scagnozzi della Regina sarebbero giunti al cimitero e non sarebbero stati clementi con lui nel caso avessero visto Madama Umezawa ancora viva.

    [Nel sottosuolo]

    Con una candela accesa nella borsetta, Madama Umezawa li guidò in quell'intricato groviglio di cunicoli. Aleggiavano odori sconosciuti, nauseanti, al limite della sopportazione umana. Il terriccio sotto i loro piedi erano impregnati di escrementi, urina e carcasse di topo.
    La situazione migliorò quando giunsero nelle vere fogne di Ame: un complesso sistema composto da tunnel che si estendevano, su vari livelli, per tutto il villaggio. La terra lurida aveva lasciato spazio a mattoni asciutti, su cui si correva molto meglio. D'altro canto, la probabilità di essere intercettati dai ninja della Regina aumentava.
    Namae ci aveva vissuto in quei luoghi, ma conosceva solo una piccola porzione di quel mondo. Al terzo bivio su cui Madama si era fiondata senza alcun preavviso, lo smemorato aveva già perso l’orientamento. Senza punti di riferimento, era impossibile sapere se si stessero muovendo verso il centro o la periferia del villaggio.
    Corsero per un ora senza mai fermarsi. E senza mai incrociare qualcuno.
    All’ennesimo bivio, i tre giunsero davanti a una scala a pioli.

    CITAZIONE

    Salite, forza.
    Non ho potuto coprire il buco ma almeno non ci troveranno se ci inseguono. Sbrigatevi.


    Entrarono in una stanza che aveva l’aspetto di essere una cantina piuttosto usata. L’assenza di polvere fece drizzare le orecchie allo smemorato, il quale notò la mancanza di porte secondarie, da cui fuggire nel caso in cui le cose si sarebbero messe male per lui. In quel locale, una fuga era quasi impossibile. Madama era in grado di controllare gli oggetti ad almeno trenta metri di distanza. Come sarebbe riuscito a distrarli senza fumogeni o bombe? Non poteva.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Jin ragazzo mio da bravo, stendi un paio di tappeti così possiamo sederci.

    Non rimase con le mani in tasca. Prese due tappeti e li distese affianco a quelli allineati da Jin. Quando tutto fu pronto, si mise seduto di fronte alla Madama a gambe incrociate e con le braccia distese sui fianchi, in modo che fossero ben visibili. Doveva accettare il fatto che la sua vita fosse nelle mani di quella vecchia. La sua salvezza risiedeva nella sua abilità oratoria. Forse era meglio così. Nei combattimenti aveva ancora molto da imparare.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Vorrei tanto il mio tabacco adesso, o qualche incenso.



    Iniziò a sistemarsi i capelli e il trucco, lasciando il povero Namae a bollire nei suoi stessi pensieri. Forse si trattava di una tattica di interrogatorio che il Nukenin non conosceva. Senza rompere quel silenzio assordante, ammazzò il tempo analizzando con attenzione quel comportamento bizzarro. Perché era così importante per lei avere un aspetto ordinato?
    Sta facendo ordine nella sua mente. Sta prendendo tempo.
    Madama. Se desidera calmarsi. Si morse il polso, senza trafiggersi le vene. Il dolore fu intenso, ma sopportabile. Dalla ferita, che aveva la forma dei suoi incisivi, uscirono diverse gocce di sangue cariche di ormoni. [Ormoni] Dopamina 2 Unità. 1 Basso
    Semplice dopamina. Nulla che alteri in peggio le sue capacità di analisi.
    Namae era cambiato. Lo avrebbero notato sia Jin sia la Umezawa. Quell’uomo visibilmente preoccupato appariva sereno, calmo, come se fosse in quella stanza da alleato e non come prigioniero da dover interrogare e giudicare. Fin quando la concentrazione di dopamina fosse rimasta alta, l’Oleandro sarebbe riuscito a nascondere la sua paura. Madama sapeva della sua abilità?

    CITAZIONE

    Temo che il tuo incontro con Lord Goemon debba aspettare, Jin caro. Ora che sei in questo pasticcio potrebbe essere poco salutare andare da lui se prima non capiamo da che parte sta.


    Un incontro con Lord Goemon? Aveva cercato in tutti i modi di averne uno, ma i suoi tentativi erano falliti. E quando aveva chiesto spiegazioni, i suoi messaggeri non si erano degnati di rispondergli.

    CITAZIONE

    Hai detto di avere una figlia. Se la Regina ti dicesse di ucciderla, tu lo faresti? E se la facesse uccidere, ma ti offrisse un incarico più prestigioso come compensazione...lo accetteresti? Pensa attentamente alla tua risposta, non dire quello che mi compiacerebbe ma quello che faresti tu, a me non importa della tua risposta.


    Inclinò il capo, sorpreso da quella domanda. Era un test? Una prova?
    Mia figlia non si tocca. Qualunque sia il premio. Rispose, senza alcuna esitazione. Hounko era il motivo per cui, ferito, avvelenato o ustionato, lui non si era mai arreso.
    Chi mi conosce… lo sa…ucciderla equivale a uccidermi. O a trasformarmi in qualcosa che non definirei umano. Fece una pausa. Non voglio mancarle di rispetto parlando di lei, ma penso che possa capirmi. I figli sono i nostri punti deboli, ma al tempo stesso, sono ciò che ci dà la forza di non arrenderci mai. Abbassò lo sguardo sull’urna. Nel silenzio della stanza, era riuscito a udire lo stesso suono che aveva percepito al cospetto della tomba di Toshiro. Battiti. Battiti di un cuore ancora vivo.[Abilità]
    Gli sembrava impossibile, fantascientifico persino per Ame, ma era convinto che in quel recipiente, che Madama aveva afferrato prima di scappare, ci fosse il cuore di Toshiro. E non sbagliò, perché analizzate le loro risposte, la Madama raccontò ciò che era accaduto al suo figlio.
    L'Asso di Fiori...è realmente una donna. Ma l'informazione che lo aveva stupito era il fatto che Toshiro fosse amico del Mazziere, altro ruolo che non aveva mai sentito nominare insieme a quello del Joker. Non poteva escludere che si trattassero di semplici nomignoli.

    Aveva tutti i tasselli del puzzle davanti a sé. e ora doveva solo incastrarli l'uno sull'altro per avere il quadro completo della situazione. E per completare quel lavoro con successo, ciò che pretese Madama da lui sarebbe stato molto utile, perciò, dopo aver ascoltato Jin, lo smemorato annuì e chiuse gli occhi, spostando le lancette tre ore indietro.
    Ho ricevuto una missiva con il simbolo dei Fiori. Il contenuto menzionava ciò che avrei dovuto fare: recuperare un pacco da Kansoshita e posizionarlo davanti alla tomba di Toshiro Umezawa. Dall'urna riempita di acqua, gli sembrò che il cuore avesse accelerato il proprio battito. [Abilità]
    png
    Ho iniziato dal primo passo: recarmi dal Fioraio davanti al cimitero e chiedergli sette Orchidee per mia sorella, come la missiva ordinava di fare. Quando l'ho fatto, il tizio mi ha portato in uno stanzino e mi ha mostrato uno specchio che aveva tenuto nascosto fino a quel momento, ordinandomi di saltare all'interno. Avrei avuto solo due ore per trovare Kansoshita, prelevare il pacco e tornare indietro.
    Aprì gli occhi e posò il suo sguardo sulla vecchia.
    Mi sono ritrovato in una discoteca. L'Esclusivo, per la precisione. Riuscii a trovare Kansoshita, ma non avendo una chiara idea del suo volto e del suo aspetto, fui ingannato da quel bastardo. Fui aiutato da una barista, ma lo avrei saputo solo qualche minuto dopo, perché decisi di seguire una donna dai capelli lunghi, rossi come il fuoco. Probabilmente fui preda di un genjutsu. Tuttavia, ero convinto che fosse lei la chiave per trovare Kansoshita. Inclinò il collo. Il ricordo della bellezza di Fyona gli strappò un sorriso.
    La seguì e ascoltai la sua conversazione con un signore dalla faccia da maiale. Fyona, era questo il nome della donna. Voleva che le Picche al servizio di un Principe l'aiutassero ad attaccare i luoghi di spaccio di Kansoshita, ma non fu fortunata, perché l'uomo si rifiutò. A quel punto, aspettai di essere solo per raggiungere l'uomo. Pensai di farmi aiutare gratis grazie alla mia amicizia con l'Asso di Picche. Niente. A quel punto, grazie a una carta ninja che mi aveva consegnato la barista...e sì, non me n'ero accorto, ho raggiunto Via dell'Arconte 01, dove ho trovato...non uno, ma DUE pacchi, insieme a molto altro. Ho trovato la carta dell'asso di fiori conficcata sul muro, più un messaggio molto vecchio nascosto in un cassetto, firmato dai Fiori stessi e destinato a qualcuno. Una vita per una vita. Lascia Ame oggi stesso. Si fermò. Prima di continuare, fece due profondi respiri. Era giunto all'enigma, alla scommessa sbagliata.
    La carta dell'asso nascondeva un messaggio per il sottoscritto. Era una carta ninja, o forse un fuunjutsu, perché si attivò solo usando i miei ormoni. Il messaggio che conteneva era il seguente. Due cuori battono assieme anche se non dovrebbero; Una donna piange un figlio perduto; Una donna esulta di un padre perduto; Un fiore freddo voleva fermarne uno; Ora due battono contro di lei; A destra sei col freddo. A sinistra sei col sangue; Non c'è giusto o sbagliato; Solo una scommessa; Lei, o noi?
    Come poteva aver dimenticato quel messaggio che lo aveva tormentato dall'entrata del cimitero fino alla lapide di Toshiro?
    Sì, ecco il motivo per cui avevo due pacchi. Confessò. E una scelta da compiere. Freddo o il Sangue? Non avrei mai potuto intuire che di mezzo ci fossero i Cuori...e che suo figlio fosse l'Asso di Fiori Fissò Madama. Al cospetto di quei occhi, pochi sarebbero riusciti a mentire. Per continuare senza balbettii, fu necessario un altro rilascio di Dopamina.
    Sì, certo, capii che si stesse parlando di Toshiro, della madre, e che il cuore esultante fosse colei che nella domanda finale appariva con “Lei”. E che questa lei fosse un membro potente dei Fiori. Ma io cosa avrei dovuto fare? Il mio compito era portare a termine la missione, senza se e senza ma, come sono stato abituato a fare con Lord Goemon. Ho pensato ingenuamente all’esistenza di un'alleanza tra membri dei Fiori…o all’ingerenza di un altro seme, perché no? Senza altre informazioni, ho pensato al bene del Seme e ho deciso di continuare la missione, portandola a termine. Quando si è mostrata in compagnia di Jin, ho pensato subito che eravate entrambi sotto Henge, a una stupida Henge. Quando lei ha rivelato di essere Madama Umezawa, tutto è accaduto troppo velocemente. Forse...forse se fossi stato più intelligente, sarei riuscito a fermarla. Sospirò.
    Io...ho sbagliato. Spero che la mia sincerità sia apprezzata. Abbassò il capo, mostrandosi triste. In realtà lo era, ora che sapeva chi era Toshiro Umezawa, ma al tempo stesso si era giocato la carta della sincerità per far breccia nel cuore della vecchia.

    CITAZIONE

    Puoi chiamarmi Jin. E' un nome fittizio, non serve nascondertelo ma devo, assolutamente, mantenere la mia identità segreta. E ti chiedo di non indagare. Non ho nulla contro di te, o Ame, ma non posso mostrarmi per chi sono veramente. Mi dispiace... Sappi però che sono riuscito a guadagnarmi il bene placido di Madama. Spero ti basti.


    Posò lo sguardo su Jin.
    Non mi interessa sapere chi sei. Rispose, acido. Si trovava al centro di un affare troppo grosso per potersi preoccupare di lui. Senza offesa.
    CITAZIONE

    Comunque volevo chiederti, che cosa significa Asso o Mazziere? Sono figure che escludono la gerarchia di Re, Principe e Fante.


    Non conosco il Mazziere. Tralasciando il fatto che ignorava chi fosse, perché rivelarlo a qualcuno che non conosceva?
    E gli Assi, da ciò che penso tu debba sapere già, se sei un vero ninja di Ame, sono i membri più potenti di ciascun seme. Ma Madama aveva corretto quella definizione.
    Poi ascoltò ciò che Jin ebbe da dire sulla situazione. Namae non credeva alle sue orecchia. Quell'individuo era riuscito a pronunciare quei nomi con una calma disarmante; ragionava come uno shinobi che non aveva vissuto un solo giorno ad Ame. Era un accademico. Era chiaro. Namae ne aveva conosciuti parecchi. Più parlava, più lo smemorato sentiva il bisogno di fermarlo. Madama avrebbe notato l'espressione infastidita dello smemorato.

    jpg


    Parli degli Assi come se fossero semplici ninja Digrignò i denti, scuotendo la testa.
    E il fatto che accetteresti a cuor leggero le ingerenze dei Cuori negli affari dei Fiori mi fa capire molto di te. Anche io ho amici molto potenti, ma morirei piuttosto che infamare il seme con la mia debolezza. Parlerò senza peli sulla lingua, la Regina ucciderebbe chiunque si avvicini al suo livello, come ho fatto io con il rivale di Lord Goemon, perciò non penso sia una questione di famiglia. Certo, qui la situazione è leggermente diversa, perché Toshiro è un Asso decaduto, non un quasi Principe, e per di più è amico della Regina di Cuori. Apparve una smorfia sul suo volto.
    E non la definirei alleata, senza sapere che cosa vorrà in cambio a compito concluso. Come non definisco un alleato il mio amico. Si voltò verso di lei e abbassò il capo.
    Io penso solo al bene di Ame e dei Fiori. Nessuno sa quanta vergogna io stia provando per ciò che ho commesso. Se credessi che la mia morte possa rendere Ame più forte, mi toglierei la vita oggi stesso, ma non lo credo affatto.
    Sono in debito con lei, Madama. Mi consideri una pedina al suo servizio e di Toshiro. L'ex Asso tornerà in vita e avrà la sua seconda occasione, come lei la concederà al sottoscritto se è ciò che desidera.
    Nei suoi occhi ardeva la fiamma della determinazione. Doveva prendersi la fiducia dell'Umezawa. Non avrebbe accettato alcuna condanna a morte, specie con Hounko ancora ad Ame, in pericolo.
    Non le proporrò alcuna strategia o piano che riguardi suo figlio. Portò la mano sotto al mento.
    Tuttavia, spero che l'enigma le abbia suggerito chi sia la fazione che sta remando contro la Regina di Fiori.
    Non disse altro, anche se la sua mente continuava a elaborare strategie.

    CITAZIONE

    Scusami, ma devo parlare privatamente con Madama. Non ti chiedo di andartene, parlerò sottovoce con lei ma non posso coinvolgerti nei nostri affari. Madama Umezawa se mi permette vorrei sussurarle qualcosa all'orecchio.


    Trattenne tutta la sua indignazione. Non credeva alle sue orecchie, ma senza troppe scenate, Namae annuì.
    Fa pure, Jin. Fa pure.
    Sarebbe riuscito a parlare così piano da sfuggire all'udito fine del Nukenin? [Abilità]



    Chakra: 90.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///






     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Fiori Ribelli

    Kato e Namae
    Sto bene così, caro. Fosse stato tabacco o incenso avrei accettato. Disse Madama Umezawa senza mostrarsi disgustata all'offerta di Namae. O conosceva le sue capacità o era abituata a luoghi, nelle tenebre di Ame, dove si consumava ben di peggio. Se non altro ora lo aveva chiamato "caro", forse un miglioramento? Semplice educazione o cominciava a considerarlo un suo strumento al pari del misterioso Jin là accanto? Guardò l'altro pacco con sospetto, non sapendo bene cosa aspettarsi ma guardandosi bene dall'influenzarlo con le sue doti telecinetiche. Se non altro se l'Oleandro lo aveva con sè verosimilmente non era esplosivo...forse. Alle dichiarazioni di Namae su sua figlia lei annuì. Io invece lo feci, ma per uno scopo più grande. Spiegò cosa era accaduto al figlio e quali piani fossero stati orditi da ambo le parti, sebbene le azioni di Touya fossero solo una supposizione, ma decisamente realistiche.

    Jin intervenne quando sentì parlare dell'acqua, come se ne avesse conoscenza diretta. Lei sospirò. Jin, caro. Hai ancora molta strada da fare per ambientarti qui. Non sapevo di queste novità riguardo all'acqua, ma ora che me le hai dette io potrei ucciderti e usarle a mio vantaggio. O usarle prima di te. Mi hai offerto un'informazione preziosa senza alcun tornaconto e senza porre delle condizioni prima. Per Ame questo è inaccettabile, a meno di voler far la figura del lisciatore che cerca con ogni mezzo di ingraziarsi qualcuno. Non una soffiata in segno di fiducia, noi abbiamo già un accordo e rafforzarlo non servirebbe a farti avere di più. Scosse il capo. Mostrati meno affamato, o ti venderanno il cibo al doppio del prezzo. Anche quella era una lezione gratuita, ma al momento Jin le serviva, e insegnargli non le era costato niente.

    Namae quindi andò a spiegare cosa gli fosse capitato fino a quel momento, con la massima attenzione dell'altro Fante di Fiori. Kanoshita. Tks...è bravo, nulla da dire, ma gli manca l'ambizione. E' talmente convinto di essere il più bravo in quello che fa da non cercare di migliorarsi in niente.. Poi si accigliò alla menzione dello specchio e di ciò che era accaduto dopo. Gettò uno sguardo sottecchi a Jin, ma non commentò. Evidentemente era sorpresa che la Regina arrivasse a mandare un Fante nel Terzo livello pur di attuare la sua vendetta...o forse voleva fare in modo che Tensai-ji (attuale Regina di Cuori) potesse risalire a Namae e prendersela con Goemon, magari. Annuì quando lui arrivò alla questione dei due pacchi, sorridendo appena. Pensavo fosse migliorato, ma certe abitudini non cambiano mai. Indicò il pacco. Quello lo ha lasciato là mio figlio. Dopo la guarigione e dopo il tradimento di Touya è diventato sicuramente più accorto e si è rafforzato nell'animo, ma ha sempre amato gli enigmi, anche troppo. Suppongo faccia parte del suo fascino.

    Dunque Toshiro Umezawa, l'uomo che viveva con un cuore artificiale, aveva interferito direttamente con la missione di Namae! Penso non si sia fatto avanti con te per capire che tipo eri. Se avessi avuto più informazioni avresti capito subito a chi si riferiva la carta e a quale situazione avevi davanti. Quindi avresti preso un pacco solo. Se tu fossi stato uno stupido incapace di capire che doveva scegliere allora non ti avrebbero mai mandato oltre lo specchio. Non pronunciò volutamente la parola Terzo Livello, non davanti a Jin. Mentre se fossi stato uno sgherro al soldo della Regina e consapevole della posta in gioco ne avresti presa solo una. O quella della regina, o quella di Toshiro, magari con lo scopo di farlo avvicinare a te. Sorrise. Ma tu le hai prese entrambe perchè non avevi idea di cosa stesse capitando e quindi hai seguito gli ordini, cercando di approfondire. Immagino che Toshiro sia soddisfatto della tua scelta, anche se forse avrebbe preferito che tu lasciassi l'altro pacco.

    Guardò attentamente l'oggetto che Namae aveva con sè, come se stesse valutando il da farsi, mentre Jin e l'Oleandro parlavano tra loro mettendo chiaramente in evidenza quanto fosse diverso l'atteggiamento di chi viveva ad Ame da chi invece era uno straniero. Poco dopo Jin chiese di parlare in privato, sussurrando, a Madama Umezawa, che acconsentì anche se aveva un certo sorrisetto sarcastico sulle labbra. In una stanza così piccola, isolata e senza altri rumori di sottofondo, qualcuno con l'orecchio fino avrebbe comunque potuto percepire ogni cosa che si sarebbero detti [Nota]Namae sente tutto

    Temo che tu stia correndo troppo, Jin. Usare quella merce di scambio per dare a me potere e a te un posto dove stare è bene. Ma usarla per convincere Goemon a schierarsi contro la Regina è fin troppo poco. Scosse il capo. Lord Goemon vuole una sola cosa: salire di rango. Diventare Re di Fiori. E avere l'appoggio della Regina sarebbe un ottimo modo per ottenerlo, visto che entrambi non apprezzano quello attuale, mentre Toshiro gli è fedele. Toshiro, precedente Asso, era solo un Principe mentre Touya era già Regina ma priva di grande influenza, che ottenne abbattendolo. Tornarono a rivolgersi anche a Namae, che saggiamente non proponeva strategie, non avendo ancora sufficienti informazioni. Sei cauto, anche se curioso. Una strana accoppiata, caro. Se solo fossimo in un posto più decoroso ti offrirei un buon the alla magnolia e potremmo parlare di affari. Mi si dice che non hai un tuo portfolio di affari ancora, ma solo qualche piccolo passatempo con cui grattare qualcosina. E perlopiù fai da galoppino per altri Fiori, sbaglio? Decisamente non sbagliava, ma in quelle parole si celava sostanzialmente una ricompensa per i suoi servigi.

    Ma veniamo alle cose importanti. Se quel pacco è come sospetto parte del piano di mio figlio, allora è destinato a me. E si aprirà al mio tocco, o all'influenza della mia tecnica della telecinesi. Se invece è una trappola astuta di Touya esploderà e probabilmente moriremo. Disse con calma, aveva ormai recuperato il controllo di sè. Ma quella cagna non è astuta. E' infida e infame, ma non astuta, la sua intelligenza è ovattata dai suoi complessi di inferiorità, colpì a tradimento e con brutalità, senza un piano preciso, in un momento di debolezza. Davanti a una pianificazione accurata tutto il suo potere cadrebbe come un castello di carte. E' per questo che teme il Joker, lui potrebbe farla danzare come una marionetta con due pettegolezzi e qualche spicciolo di corruzione. Tese la mano, estendendo la sua influenza a quell'oggetto che prese il volo verso di lei. Al contatto si illuminò tenuemente di chakra, quasi suggerendo un'esplosione, ma poco un simbolo comparve sulla superficie e una nuvola di fumo riempì l'ambiente per qualche istante, del tutto analoga a quella di una Henge no Jutsu ma assai più fitta. Quando si diradò, un uomo sulla cinquantina con un codino di capelli neri e baffi folti era inginocchiato davanti a Madama Umezawa, baciandole la mano.

    artworks-000131553886-54wfil-t500x500

    Oltre le tende
    una quieta profondità –
    fiori di prugno del Nord.

    L'uomo sorrise alzando lo sguardo sulla donna. E' un piacere reincontrarti, Madre. La donna rimase perplessa qualche istante prima che il suo sguardo si addolcisse. Sempre galante e sempre con un Haiku ogni volta che appari. Sei proprio come tuo padre, Toshiro, ma che razza di piano hai architettato? L'uomo si sollevò, alto quasi due metri, allontanandosi in modo che da tenere sotto controllo sia Namae che Jin. Come sai ho sempre avuto una predilezione per la Trasformazione, quindi mi sono trasformato nel pacco che era diretto a te, Madre. L'uomo sorrise. Touya non avrebbe mai pensato che il pacco alternativo fossi io stesso, e se per caso avesse cercato di distruggerlo... Fece spallucce ...beh, avevo le mie contromisure. E' stato un rischio incredibile, Toshiro. Pensavo avessi imparato dopo quello che ti è successo! Lui abbozzò, voltandosi verso Namae, cui fece un inchino. Ah, il mio non esattamente fidato corriere, ma ero abbastanza sicuro che tu non fossi al soldo della Regina, non appieno. Quindi gli si avvicinò, e per quanto strano avrebbe cercato di fare un baciamano anche a lui, citando un nuovo Haiku.

    il sole muore
    su bocciolo d’oleandro –
    nuovo germoglio
    [1]Mi pare corretto mettere il link dell'autore, visto che è preso da internet
    Link

    Non mi aspettavo la bomba, pensavo fosse più un veleno o qualcosa del genere, per ammonire Tensai-ji, la mia vecchia amica. Ma da quello che ho sentito hai deciso di schierarti con noi. Scelta saggia. La Regina di Cuori è dalla mia parte, ma abbiamo già un accordo e non ci saranno ingerenze sui Fiori. A lei non interessano queste beghe tra semi, pensa a ben altro. Spiegò. A differenza di Touya, che pensa solo e unicamente al suo tornaconto anche a scapito dei Fiori. Non ci sarebbe nulla di male nel suo egoismo, se questo non danneggiasse la nostra parte di organizzazione. Quindi per me il Fiore Artico è da estirpare. Non sarò più clemente come in passato. Lei mi ha insegnato bene. La sua voce era bassa e melodiosa, quella di un cantante o di un poeta che era piacevole ascoltare in ogni situazione, ma a quelle parole si fece pesante come le ultime note di un requiem.

    Infine si voltò verso Jin, avvicinandosi con passo quasi marziale, prima di cercare un nuovo e assolutamente bizzarro baciamano, perlomeno in quel contesto. Non gli dedicò un Haiku, però, forse un segno di voler mantenere le distanze. Se la mia cara Madre ti porta con sè allora posso parlare. Ma è evidente che non sei di queste parti, non penso di poterti coinvolgere in qualcosa di troppo grosso. Madama Umezawa lo interruppe. Io e Jin abbiamo un accordo interessante, e lui ha qualcosa di valore da vendere che ai Fiori servirebbe. Lui annuì. In cambio di? Quella era sostanzialmente la prima domanda che qualunque abitante di Ame faceva davanti a qualunque genere di informazione. Un posto dove stare. Fin troppo economico. Concesse lui. Ma fattibile. Anzi, se questo qualcosa mi pare di capire sia di interesse per Lord Goemon, allora potresti essere un ingranaggio utile per i miei piani. Ci fu un sorriso elegante e discreto. Difficile pensare a quell'uomo come se fosse un criminale di alto rango, quando sembrava più il bonaccione un pò strampalato del villaggio. E ovviamente la ricompensa sarebbe adeguata. Verso Namae. Mi pare di capire che anche tu cerchi un colloquio con Goemon, ultimamente, no? Le voci ad Ame giravano, bastava saper ascoltare, o pagare chi le aveva sentite. Allora, se siete interessati a far parte della nostra piccola congiura, ho esattamente l'incarico ideale per voi.

    [...]

    Erano passate alcune ore. Toshiro avrebbe fatto la sua mossa contro Touya da un momento all'altro con l'appoggio dei suoi sostenitori e di sua madre. Namae e Jin invece erano ben lontani, davanti al Grand Hotel Senmō to Yorokobi (Delirio e Delizia), uno dei possedimenti di Lord Goemon ad Ame, in cui si trovava per qualche giorno secondo le fonti del rivoltoso ex-Asso. L'hotel era di lusso, di gran classe, ed era anche una delle tane della perdizione dove si poteva trovare ogni genere di droga di alta qualità per chi sapeva quanto pagare. Namae stesso aveva fatto delle consegne là, qualche volta, e conosceva il direttore, un certo Saburo. Una lettera di Madama Umezawa prometteva la consegna di qualcosa che Goemon cercava da tanto, suggeriva che sarebbe giunta da parte di un Otese ma non si attribuiva il merito dell'impresa, celebrando invece Namae. Con quella in mano, i due avevano avuto diritto a un incontro con Lord Goemon.

    jpg

    La missione era semplice: tenere impegnato Lord Goemon il più a lungo possibile. E impedire che le notizie sull'attacco a Touya gli arrivassero, se non quando fosse stato troppo tardi, se possibile. Venite, vi attende. Saburo li condusse lungo il corridoio davanti alla Suite. Apertala, trovarono diverse donne nude ammucchiate qua e là sulla moquette di alta qualità, tutte in preda a qualche droga più o meno allucinogena e tutte evidentemente tremanti come per un recente rapporto sessuale. Su un trono dvaanti a loro Goemon aspettava, con quella che sembrava una camicia da notte, la sua arma poco distante. La porta venne chiusa da Saburo alle loro spalle, l'uomo rimase fuori. Con Goemon c'erano anche due guardie del corpo incappucciate, del tutto irriconoscibili. La porta dietro di loro era l'unico ingresso, a vedersi, e nella grande suite si intravedeva la porta di un bagno socchiusa, da cui venivano suoni di donne. Per terra diverse siringhe e pasticche di varia natura. Erano nella tana del Principe della Perdizione.

    DemonGaoh

    Allora, che cazzo volete?

    Una voce roca e autoritaria, come di un forte fumatore abituato a comandare.

    Lo spettacolo stava per iniziare.


    Edited by Febh - 12/4/2021, 21:54
     
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    In quella sorta di cubicolo, di rifugio protetto, avvennero numerosi eventi e tutti estremamente interessanti. Nessuno di noi si mosse di fatto, e ci fu semplicemente un costante scambio di parole, informazioni e fatti. Tuttavia per nulla al mondo persi un solo discorso tra me, la Madama e il Fante di Fiori.

    Sicuramente fu interessante osservare una potenzialità dell'uomo, il quale offrì il suo sangue a Madama. La chiamò dopamina, e fu naturale per me pensare a qualche capacità di modificare il proprio sangue e fornire specifiche qualità. Un'abilità decisamente insolita, pensai tra me e me.

    Comunque i discorsi presero due direzioni principali. La prima fu la mia interazione con il Fante di Fiori. Notai fin da subito il suo tono, decisamente piccato e ben poco accogliente. Non potevo biasimarlo, infondo stavo giocando una partita in un territorio a lui caro. Stavo trattando con persone a lui conosciute senza però dimostrare veramente chi ero e per cosa effettivamente partecipavo. Era naturale diffidare e difficilmente sarei riusciuto a guadagnarmi la sua fiducia. Quello che potevo fare non era altro che moderare i toni e cercare di rispondere, senza dare appiglio ad eventuali conflitti. Non sarebbe stato facile, ma ci avrei provato. In cuor mio sperai che il beneplacido di Madama bastasse all'uomo per mantenere un rapporto equilibrato. Almeno ero abbastanza sicuro di ciò, vista la referenza che il Fante stesso riponeva nella Madama. Comunque lo scambio di domande e risposte tra me e lui fu assolutamente utile per capire alcune dinamiche di Ame. Senza dubbio fu interessante comprendere un'altra regola base, o meglio un aggiunta a quella data da Madama. Non ci si interessava degli affari degli altri e di conseguenza le ingerenze tra Semi non erano che una diretta conclusione. Non potevano esistere e se tali avvenivano dovevano essere estirpate. Questo era stato il chiaro messaggio che era stato consegnato. Ritenni comunque necessario rispondere al Fante Sì, non sono un Ninja di Ame e non conosco i meccanismi e le regole, se non quelle che sto imparando da quando sono con Madama. Mi dispiace averti offeso con le mie domande... Ti posso assicurare che non era mia intenzione. Cercherò di moderare i toni, questa è una promessa. conclusi, sinceramente dispiaciuto. Ero in cerca di una nuova casa e crearsi dei cattivi rapporti fin da subito non sarebbe stata una scelta saggia.

    Poi la vera svolta venne con la donna, Madama, la quale elargì un'altra sua lezione. Effettivamente avevo sbagliato, su tutti i fronti, con lei nel gestire l'informazione dell'acqua dell'Abete. Potevo chiedere qualcosa in cambio, anzi avrei dovuto. Questa era una regola base, fondamentale di Ame. Sorrisi, consapevole che se non mi fossi reso più astuto in un ambiente come quello di Ame non avrei avuto scampo La ringrazio, Madama. Imparerò dal mio errore. In ogni caso avrei dovuto condividere quell'informazione, in un modo forse più proficuo. Ma si ricordi... non sprechi l'acqua. Il suo valore diventerà inestimabile, in futuro.

    Rimasi poi in religioso silenzio mentre ci fu lo scambio di informazioni, o meglio il flusso di eventi, che portarono il Fante al Cimitero e chiaramente come si poteva aspettare una macchinazione agiva contro Madama. Sotterfugi che agivano su più livelli e che interessavano vari elementi di Ame. Appuntai mentalmente ogni collegamento, o nome e in particolare quello del Joker. Un altro elemento apparso nella scacchiera.

    La vera sorpresa tuttavia giunse quando agitando, grazie alle sue abilità telecinetiche, il secondo pacco, quello in realtà non ostile, comparve una persona. Subito mi preparai a reagire, a scattare in difesa, ma i miei occhi cadderò anche sulle reazioni di Madama la quale invece restò calma, anzi si dimostrò fin da subito sollevata.

    Questo perché la persona che comparve davanti a noi fu proprio il suo beneamato figlio: Toshiro Umezawa. La sorpresa credo fu condivisa da tutti, Madama inclusa. E dopo qualche attimo di esitazione tra i due seguì uno scambio, intenso e sincero. Non mi sarei mai aspettato che in quella città così grigia potessero avvenire momenti del genere. Anche se in cuor mio... sapevo che davanti a me si celavano due mostri, ben mascherati certo... ma non meno carnefici.

    In sostanza ammise lui stesso del rischio che aveva corso, e anche grazie ad una serie di coincidenze e a determinate scelte del Fante la sorte girò verso di lui, e di conseguenza verso Madama e me. La situazione dunque era favorevole, e non restava altro che per Toshiro mettere in atto il suo piano in concordanza con la Regina di Cuori per defenestrare la Regina di Fiori e ritornare al ruolo che lui ricopriva un tempo. Un compito però che come avrei presto scoperto non ci avrebbe coinvolto.

    Si rivolse anche verso di me, e ascoltando con attenzione le sue parole cercai di rispondere a tono La ringrazio Toshiro-sama. La mia richiesta è semplice, a conti fatti. Spero di riuscire a trovare un accordo con Lord Goemon. In cuor mio... e non era di certo un'espressione a caso, visto che entrambi condividevano la stessa sorte … Le auguro buona fortuna per la sua impresa. Se ci fosse bisogno posso offrire il mio supporto.

    E il nostro compito venne presto assegnato da Toshiro. Un compito che non prevedeva di per sé una vera azione sul campo, ma una sorta di gioco nel gioco di potere. Dovevamo incontrarci, io e il Fante, con Lord Goemon e allo stesso tempo guadagnare tempo nei suoi confronti cosicché nessuno dei tirapiedi della Regina potesse avvisarlo del tentato colpo di stato... ammesso e non concesso che Lord Goemon pateggiase per la Regina e non per Toshiro-sama. Certo, allo stesso tempo sia io che il Fante cercavamo un colloquio e quindi avremmo furbescamente unito entrambe le cose.

    Questo però avrebbe richiesto un minimo di organizzazione, che per forza di cose avrei dovuto condividere con il Fante, e così mi sarei avvicinato verso di lui e avrei cercato di approcciare un discorso, moderando per quanto possibile con attenzione le mie parole Fante, perdonami ma se dobbiamo seguire il piano di Toshiro-sama, e di Madama non posso non conoscere il tuo nome, o quello che hai fornito a Goemon. avrei atteso una risposta Ricapitoliamo il piano. Seguendo la falsa riga data da Madama ci presenteremo da Lord Goemon, e lì mi introdurrai al Principe. Sarai quindi tu a guadagnarti la sua approvazione. A quel punto ti chiederò, ammesso che il Principe lo consenta, di restare da solo a parlare con lui. Cercherò di guadagnare più tempo possibile e di concludere l'affare per il quale sono giunto qui ad Ame. Essendo un accordo estremamente riservato preferirei che non rimanessi. Tuttavia ad Ame nulla è dato gratuitamente. Posso pagarti, o concederti un favore di modesta entità nei miei confronti in futuro in cambio della tua discrezione. utilizzai la parola in cambio non a caso, se tali erano le regole di Ame tali dovevo seguirle Se sei d'accordo agirei in questo modo. In realtà l'unico sensato. avrei nuovamente atteso una risposta Come compensazione per la tua pazienza se ti interessa posso condividerti i suggerimenti che Madama mi ha riservato su Goemon, e su come trattarlo.... visto che anche per te sarà il tuo primo incontro. nuovamente avrei atteso una sua reazione in merito, e se affermativa Allora per prima cosa non sottolineare il grado di Goemon, probabilmente perché gli sta stretto. Inoltre, anche se è scontato dirlo, non è affatto utile tentare di scherzare con lui. Ridicolizzarlo, prenderlo in giro e soprattutto sminuirlo causarebbe fin da subito le sue ire. A Goemon interessano i soldi, o ciò possa ricondurre al denaro. Quindi credo che sia inutile tentare di girare il discorso, o guadagnare tempo in quel senso. Cercherò di prolungare il tempo con dettagli sull'accordo, ma temo che spazientirlo potrebbe rivelarsi una mossa fatale. Ricordiamocelo. conclusi, preoccupato. Rimasi in attesa, per eventuali appunti o domande altrimenti proseguii il discorso rivolgendomi anche agli altri Madama, Toshiro-sama... Ho bisogno di un'ora di tempo per prepararmi per quello scambio... Madama avrebbe capito, sicuramente Ma allo stesso tempo non posso prepararmi davanti a voi. Se mi permettete cercherò un luogo riparato e lontano da occhi e orecchie indiscrete. Fante, concedimi questo tempo e al termine sarò pronto ad andare.

    E così avrei fatto cercando una stanza, un riparo o comunque un luogo nei pressi del rifugio che avessi ritenuto sicuro e nascosto da occhi e orecchie indiscrete. Poi mi sarei preparato per l'incontro. In realtà spogliandomi la parte del superiore del corpo mi sarei tolto il sigillo, per consegnarlo al Maestro evocato proprio per l'occasione. Di certo non mi sarei presentato da Lord Goemon con la merce. Sarebbe stata sempre a portata di fatto, ma solo in base alla mia volontà. Una sicurezza assolutamente necessaria, per evitare qualche pazzia dell'uomo. Il Maestro dopo averlo edotto della situazione nel frattempo si sarebbe pareggiato portandosi con sé il sigillo, pronto ad essere richiamato qualora l'accordo fosse andato a termine. [Tecnica del Richiamo, evoco il Maestro, Conoscenze utilizzate]6 Bassi

    Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione, non è possibile ridurre il costo di chakra in nessun modo. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Evocare una creatura richiede slot tecnica avanzato. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Variabile )
    [Da genin in su]

    Ramo Principale [Evocazioni]
    Buona parte dei Kuroi sono caratterizzati da alcune capacità basilari che esprimono fin dalla nascita. I Corvi infatti si possono ritenere discreti nell'arte del volo ma sono decisamente più abile nel nascondersi e nel rendersi impercettibili alla maggior parte dei Ninja. All'ombra e nel buio infatti agiscono e decretano la sorti delle loro ignare vittime.

    Volo
    Speciale: L'utilizzatore ha le ali e può volare. La velocità degli spostamenti in volo è aumentata di 3 tacche. Se di dimensioni sufficienti può trasportare persone.
    [Da genin in su]

    Investigatore
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.
    [Da genin in su]

    Furtività (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3.
    (Richiede Furtività (Base))
    [Da chunin in su]

    Movimenti Silenziosi
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da "Movimenti Invisibili" o "Movimenti Inodore".
    [Da chunin in su]

    Percezione (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Percezione anziché +3.
    (Richiede Percezione (Base))
    [Da jonin in su]


    Ramo dei Segreti [Evocazioni]
    Le potenzialità principali dei Corvi magici stanno e si sviluppano su questo ramo, ovvero quello della persuasione e del raggiro. Fin dalla tenera età i membri dei Kuroi sono addestrati e istruiti nel raggirare gli altri e nel risolvere situazioni in maniere non convenzionali.

    Mutaforma
    Speciale: L'utilizzatore può cambiare a piacimento la propria forma, passando dalla sua forma umana alla forma di corvo. Se utilizzata entro 9 metri dall'avversario causa AdO. Le potenzialità dell'utilizzatore non cambiano, potrà utilizzare armi. La creatura potrà essere evocata in una qualsiasi delle due forme indifferentemente.
    (Richiede Slot Tecnica/Azione)
    [Da genin in su]

    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può interrogare direttamente la mente di una vittima posando una mano sulla sua testa. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Supporto
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]

    Simbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]

    Nemurihane no Jutsu - Tecnica del Sonno delle Piume
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (10)
    L'illusione si attiva in un'area di 21 metri centrata sull'utilizzatore. L'illusione addormenterà fino a 3 persone per ogni grado ninja posseduto. Gli avversari cadranno addormentati dopo un round di forte sonnolenza. Il sonno illusorio dura per 3 ore o finché non rilasciata. Può essere utilizzato anche in combattimento, rinunciando ad un intero round prima di eseguirlo. L'efficacia è pari a 60. Subire danni fa svegliare la vittima.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]

    Genzai: Namakemono - Peccato Capitale: Accidia
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (7)
    L'illusione si attiva se l'utilizzatore ha una quantità di sangue della vittima e questa è presente entro 12 metri dall'utilizzatore. La vittima diventerà tremendamente pigra: non utilizzerà Taijutsu o tecniche di movimento accelerato, non farà più di uno spostamento a round. Se effettuata un'azione elencata, tutte le statistiche saranno ridotte di 3 tacche per ogni infrazione commessa, fino a un massimo di 9 tacche. L'efficacia è pari a 80.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Mediobasso)
    [Da jonin in su]


    Tsukibotsu - Il Maestro [Evocazioni]
    Il Maestro delle Ombre, Ombra Sfuggente o semplicemente Maestro questo Kuroi è il capo dei Corvi Magici della Foresta di Kuraidesu. Nessuno può affermare di conoscerlo veramente, così come nessuno ha resoconti sul suo passato o sulla sua età... Semplicemente lui è sempre stato presente. Le sue abilità sono segrete e ben pochi ne sono a conoscenza. Il Maestro si può definire l'archetipo perfetto dei Kuroi, agisce sempre nell'ombra per portare avanti oscuri progetti. Nella sua forma umanoide ha dimensioni simile ad un uomo di mezza età, il suo sguardo è tenebroso e scavato da numerose rughe. La sua forma corvina permette di trasportare due persone di medie dimensioni. [Caratteristiche: +3 Concentrazione -3 Forza] [Conoscenze: Ramo dei Segreti e Ramo Principale]

    Recitazione
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
    [Da genin in su]

    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]

    Il Maestro delle Ombre
    Speciale: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Tsukibotsu}. La creatura può essere posta in uno slot da Genin, Chunin o Jonin, aumentando di conseguenza la quantità di competenze di contratto conosciute.
    (Energia Blu: Vitalità 9 leggere | Riserva 12 bassi | Unità 6)
    [Da chunin in su]

    D-Visor [Vario]
    Un visore applicabile all'occhio con visione notturna e una lente capace di ingrandimenti fino a 2.5x. Permette di calcolare la distanza dal bersaglio scattare foto. Può causare Ado.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da chunin in su]

    Notte Eterna
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Pecora, Tigre, Cane, Topo (4)
    L'illusione si attiva se la vittima osserva i sigilli e si trova entro 9 metri dall'utilizzatore. La vittima perderà l'uso della vista, incapace di percepire qualsiasi forma di luce. Abilità legate alla vista sono disattivate. L'efficacia è pari a 60.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Elevato / Mantenimento: Mediobasso)
    [Da jonin in su]
    [Nota GdR]In accordo con la staff GdR Kato riesce a togliersi il proprio sigillo, grazie al fatto di essere lui stesso portatore del Sigillo.

    Sigillo Maledetto del Fulmine [Meccanismo]
    Il sigillo maledetto è un sigillo applicato su una qualsiasi parte del corpo, a discrezione dell'utilizzatore. Se rimosso il Sigillo Maledetto è costituito da un foglietto sui cui è applicato e disegnato il sigillo. Il Sigillo si fonderà normalmente su qualsiasi oggetto organico toccato. Rimuovere e fondere il Sigillo Maledetto con un nuovo oggetto o parte del corpo richiede 1 ora di preparazione.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da chunin in su]


    Concluso quel passaggio non ci rimase altro che dirigirci verso l'Hotel in questione. Poco prima di entrare mi rivolsi verso l'Oleandro Massima concentrazione, Fante di Ame. Per quanto ne posso sapere stiamo giocando una partita pericolossisima. Se Goemon pateggiase per la Regina di Fiori e venisse a scoprire troppo presto le nostre intenzioni ci aspetterebbe la morte, per entrambi. L'albergo si poteva considerare come una perla in mezzo alla melma di quella città. La bellezza, l'arte e le decorazioni dimostravano un lusso ricercato. Fu il direttore dell'albergo ad accoglierci e salutandolo con un cenno della testa lasciai fare tutto all'Oleandro, ben più esperto di me.

    Giungemmo davanti ad una suite e fu proprio quando Saburo aprì le porte dell'appartamento che mi trovai di fronte ad una delle principali nemesi di Oto, dell'Accademia stessa. Un turbinio di emozioni si sviluppò dentro di me, e a fatica cercai di contenerle. Chissà come Febh Yakushi, Shinken o gli altri Otesi avrebbero reagito. Di sicuro avrebbero provato un incredibile rabbia, vergogna, delusione nei miei confronti per l'accordo che da lì a breve avrei proposto. Ma avevo scelto. Avevo tradito, per la mia personale ricerca del Potere. Una nuova casa dove agire, per la Setta. Per Hayate.

    L'ambiente che si presentò davanti a nostri occhi non poteva che essere quello, a conti fatti. Un harem di donne, mescolato ad una infinità di droghe oltreché ad un odore di sesso e perdizione colpivano chiunque fosse entrato dall'ingresso. Ma ciò non mi distolse da lui, da Lord Goemon. Davanti a me. Lui, insieme a due guardie e ad un'arma che risaltava ben più della bellezza delle donne presenti in quella stanza. Appena entrato accennai un inchino con la testa, in segno di reverenza, e cercai di restare un passo indietro rispetto a Namae lasciandolo così parlare per primo.

    Solo dopo che il Fante di Fiori mi avesse introdotto avrei preso parola Lord Goemon è un onore conoscerla, mi dispiace per il disturbo arrecato. Sono qui, grazie all'intervento dell'Oleandro, per proporle un affare che reputo estremamente interessante e proficuo per i suoi affari passati e futuri.Tuttavia chiederei di tenere un colloquio privato in questa stanza, solo tra me e lei essendo la merce in offerta incredibilmente riservata. L'Oleandro è d'accordo, in merito.

    Se ciò fosse avvennuto e non ci fossero stati problemi di sorta una volta soli, io e il Principe avrei proseguito il discorso Lord Goemon, il mio nome è Kato Yotsuki. Ma per il momento ad Ame mi faccio chiamare Jin, e così sono conosciuto dagli altri. Sono un Chunin di Oto, incaricato dal Kokage di indagare sui movimenti dei Fiori. Ho sfruttato l'occasione per cercarvi e permettermi di liberarmi dalle imposizioni e stupide regole Accademiche. Quello che le offro è un merce che ritengo incredibilmente preziosa: un Sigillo Maledetto di Oto, il mio sigillo personale che mi è stato concesso direttamente dal Kage. avrei atteso un secondo, per far realizzare la portata di quanto avevo appena detto. Lord Goemon aveva speso notevoli quantità di denaro, di energie e di reputazione per ottenere i Sigilli. Ci aveva provato ma aveva fallito, o meglio fu Mani d'Oro a cadere sotto i nostri colpi. Le Asce da allora erano scomparse, e l'influenza nascosta di Goemon ad Oto era stata pressoché annullata Quello che chiedo in cambio sono tre cose, collegate tra loro: la prima è un ruolo ad Ame, una nuova casa e allo stesso tempo un lavoro, un impiego nel suo Seme. La seconda cosa è un'identità nuova, un nuovo nome scollegato anche da Jin e un nuovo volto. Letteralmente parlando un cambio di faccia, chirurgico. E terza e ultima richiesta è una storia, un passato che giustifichi la mia presenza ad Ame in maniera tale che il nome Kato Yotsuki non sia riconducibile ad Ame. So che non vi piace perdere tempo, e non starò a tediarvi con i dettagli e le motivazioni che mi hanno spinto a tradire Oto. Certo, a meno che non le vogliate sapere... In ogni caso cosa ne pensa dell'affare che le propongo? conclusi, sinceramente teso al pari di una corda di violino.


     
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    Bodyguard all'entrata - Jin sei quasi...quasi peggio di Kuso


    Chapter XIII - Amegakure



    CITAZIONE

    Sì, non sono un Ninja di Ame e non conosco i meccanismi e le regole, se non quelle che sto imparando da quando sono con Madama. Mi dispiace averti offeso con le mie domande... Ti posso assicurare che non era mia intenzione. Cercherò di moderare i toni, questa è una promessa


    Si voltò verso Jin con un sopracciglio sollevato per tutte quelle scuse non dovute. Aveva solo dato la sua opinione, non aveva insultato né Namae né sua figlia.
    Rilassati. Esclamò. Una parte di sé credeva che la sua fosse una semplice recita con l'obiettivo di apparire debole e ingenuo, così da colpirlo al momento opportuno, quando le difese dello smemorato si sarebbero abbassate.
    O forse Jin era fatto così. In ogni caso, il nuovo arrivato avrebbe dovuto farci il callo. Ame ti insegnava a non abbassare mai la guardia e a non fidarti di nessuno. Era un mondo a sé, che nulla aveva a che fare con i paesi accademici. Prima lo avrebbe imparato, prima sarebbe stato pronto.
    E con la Madama come mentore, a un prezzo che non conosceva, Jin aveva il miglior aiuto possibile per bruciare le tappe e insediarsi nella Pioggia.
    I Fanti di Ame avrebbero sborsato casse di Ryo per averla come insegnante, compreso Namae; invece, fuori da quella stanza, la realtà era ben diversa: i nuovi arrivati morivano a grappoli al loro primo errore commesso, colpevoli di non aver intuito le leggi di Ame. I loro scheletri giacevano negli angoli più bui delle fogne, dimenticati e umiliati dai fluidi corporei in cui erano immersi.
    Madama non ci andava leggera con i rimproveri, usava la lingua come una spada e con due semplici frasi, pronunciate con la sua voce squillante, aveva umiliato Jin come uno studentello o un Genin alla sua prima missione, ma messo da parte l'orgoglio, l'ex guardiano di Oto avrebbe potuto giovare di quei insegnamenti nei suoi futuri giorni ad Ame.

    CITAZIONE
    Quello lo ha lasciato là mio figlio. Dopo la guarigione e dopo il tradimento di Touya è diventato sicuramente più accorto e si è rafforzato nell'animo, ma ha sempre amato gli enigmi, anche troppo. Suppongo faccia parte del suo fascino.



    Suo figlio? Il secondo pacco? Non riuscì a trattenere le sue emozioni. Non poteva crederci. Fu facile pensare che fosse una stronzata pronunciata da una madre ancora disperata per la scomparsa dei proprio figlio. Com'era riuscito a raggiungere la casa in via dell'arconte privo di cuore? Era assolutamente impossibile.
    Per quanto l'idea che il muscolo cardiaco riuscisse a restare attivo in un'urna riempita con un'acqua speciale fosse difficile da credere, Namae era in grado di percepire i battiti provenienti da quel piccolo contenitore. Ma un uomo vivo anche se privo di cuore?! Nemmeno sotto pesanti sostanze avrebbe pensato qualcosa del genere. In ogni caso, da genitore, non poteva biasimarla o deriderla. Poteva immaginare il suo dolore, quella sofferenza così intensa che la costringeva ad aggrapparsi a qualsiasi speranza che, prima o poi, si sarebbe sgretolata davanti alla dura realtà, gettandola nell'abisso della rassegnazione.
    Con una mano sul mento, Namae cercò di nascondere il suo scetticismo dietro un'espressione sorpresa, mentre davanti a sé Madama Umezawa continuava a dare voce ai suoi sogni, almeno fino a quando Jin non la interruppe, desideroso di sussurrarle qualcosa nell'orecchio destro.

    Per quanto avesse provato ad abbassare il tono della sua voce, il messaggio riempì la stanza.
    Un dono. Un dono a cui Lord Goemon è interessato. ll loro patto ruotava attorno a un oggetto o a un potere, qualcosa che nessuno dei due rivelò nel dettaglio.
    Alle spalle di Jin, piegato verso Madama, Namae mantenne un' espressione infastidita e accigliata.
    Quando l'anziana ninja sgridò Jin per la seconda volta, dentro di sé provò grandissima soddisfazione. Era sempre più ovvio che quel tizio fosse un ninja accademico, così abituato a soddisfare i bisogni e i desideri dei suoi superiori, sempre fedeli e pronti a battersi per difendere i loro allievi.
    Ad Ame, era tutto diverso. Non migliore, solo differente. Una giungla in cui si è preda e predatore, a giorni alterni, salvo casi particolari. Lui aveva appena tradito l'Asso di Fiori in persona e un domani forse sarebbe stata Madama ad accoltellarlo alle spalle.
    Tuttavia, per quanto Jin gli sembrasse antipatico e persino stupido, le sue azioni permisero allo smemorato di entrare in possesso di numerose informazioni su Lord Goemon. Con il suo modo di pensare accademico, il nuovo arrivato aveva sicuramente commesso l'errore di considerare Namae come un sottoposto molto vicino al Principe dei Fiori, ma la realtà era ben diversa: Namae non lo aveva mai visto, non conosceva i suoi interessi, i suoi obiettivi e ciò che amava. Ora, grazie a lui e al suo dono, Madama aveva appena rivelato l'obiettivo di Lord Goemon: diventare Re dei Fiori.

    L'attenzione dell'anziana si spostò nuovamente su Namae, elogiandolo per quella sua curiosità che ben si sposava con la capacità di saper stare al proprio posto. Lo smemorato la ringraziò delle belle parole rivolgendogli solo un sorriso fugace. La sua mente era impegnata a immaginare la forza e i poteri in possesso del Lord della Perdizione; poi da buon stratega, ci affiancò la possibilità che Toshiro fosse ancora vivo e ciò significava avere un altro Principe dei Fiori sulla scacchiera, in grado sicuramente di intrecciare i destini dei ninja dei Fiori.
    Ancora non credeva possibile che un uomo fosse in grado di muoversi senza cuore. Ma se la ricostruzione dell'Umezawa si fosse rivelata reale, l'Oleandro avrebbe dovuto colmare la sua ignoranza sulle arti ninja più segrete, anche a costo di investire quel piccolo gruzzolo che era riuscito a mettersi da parte. Per i pesci piccoli come lui, le informazioni costavano caro.

    CITAZIONE

    Mi si dice che non hai un tuo portfolio di affari ancora, ma solo qualche piccolo passatempo con cui grattare qualcosina. E perlopiù fai da galoppino per altri Fiori, sbaglio?


    Alzò nuovamente il capo sulla Umezawa. Le voci circolavano. In realtà, ci stava lavorando a un suo portfolio di clienti, ma preferì non rivelarlo.
    Esattamente.
    Subito dopo si cambiò discorso; Madama aveva nuovamente posato lo sguardo sul secondo pacco che Namae aveva portato fin lì. Nel pieno controllo di sé, l'anziana ninja cedette alla tentazione di scoprire cosa ci fosse all'interno. Per quanto le sembrasse sveglia e astuta, lo smemorato sperò che il giudizio della rigattiera di Ame su Touya non fosse stato influenzato dal suo odio.
    Trattenne il respiro e pregò di poter rivedere sua figlia. Un esplosione in quella piccola stanza avrebbe generato un onda d'urto devastante, uccidendoli sul colpo.
    Furono fortunati. Al contatto con la pelle rugosa di Madama, il chakra fluì nella scatola e questa si illuminò di una luce bianca accecante. Su un lato emerse un sigillo, forse un fuunjutsu, e un secondo dopo l'intero locale fu invaso da un fumo bianco e denso.
    Namae rimase fermo, immobile. Non osò neppure avvicinare la mano alla sua arma. Quando la nube si diradò, perdendo colore, lo smemorato vide un uomo di mezz'età baciare la mano della rigattiera. Un bacio gentile, privo di malizia. Era un tipo alto, mingherlino e con una curiosa coda di cavallo che gli ciondolava sulla schiena.

    CITAZIONE

    Oltre le tende
    una quieta profondità –
    fiori di prugno del Nord.
    L'uomo sorrise alzando lo sguardo sulla donna. E' un piacere reincontrarti, Madre.


    Gli occhi di Madama brillavano di gioia. Non poteva biasimarla. Chissà da quanto tempo desiderava incrociare lo sguardo del suo amato figlio, tradito da chi ora sedeva al trono dei Fiori.
    I due incrociarono lo sguardo quando quest'ultimo si issò da terra, raggiungendo i due metri di altezza.
    Namae non riuscì a cancellare la sua espressione da babbeo. Davanti a sé aveva un ex Asso del suo seme, vivo seppur privo di cuore, che affermava di essersi trasformato in un pacco, lo stesso che aveva trasportato fino a quella stanza senza alcuno sforzo fisico.
    Impossibile. Impossibile. Quando Toshiro gli prese la mano tra le sue dita calde e morbide, lo smemorato non osò ritrarle, ma continuò a fissarlo, incantato dai suoi modi e dall'Haiuku che citava l'Oleandro, il fiore che aveva adottato come simbolo del suo futuro potere.
    Nuovo germoglio dei Fiori. La reazione dello smemorato avrebbe potuto stupire tutti i presenti: i suoi occhi neri si accesero come due stelle. Tra tutti i ninja dei Fiori, Namae era forse l'unico che desiderava la ricchezza del seme stesso e di Ame.
    Ascoltò con attenzione il discorso di Toshiro e la sua dichiarazione di guerra contro il Fiore Artico. Prima che il suo sguardo lo abbandonasse per scivolare su Jin, Namae prese parola, visibilmente emozionato come un bambino di tre anni davanti al proprio supereroe.
    Io...sono onorato di fare la sua conoscenza. Abbassò il capo.
    E sono felice che lei mi abbia considerato degno della sua attenzione. Avrebbe voluto chiedergli del cuore mancante, dell'Henge no Jutsu, chi fosse quella ragazzina dei Cuori che lui aveva descritto come "vecchia" cara amica e molto altro ancora.
    Dietro al suo aspetto strambo, al suo modo di fare da bonaccione, Namae riusciva a scorgere una mente calcolatrice e criminale.

    CITAZIONE

    Mi pare di capire che anche tu cerchi un colloquio con Goemon, ultimamente, no?


    Alzò lo sguardo su Toshiro.
    Sì, l'ho cercato a lungo. Disse, senza sorprendersi che un ex Asso di Fiori sapesse dei suoi tentativi di incontrarlo.

    [Pre-partenza]

    Namae ebbe la sua missione, la seconda in poco tempo. Questa volta non avrebbe agito da solo. Gli Umezawa lo volevano al fianco di Jin nell'incontro con Lord Goemon al Grand Hotel Senma to Yorokobi. La loro missione era semplice e al tempo stesso complessa: guadagnare tempo al cospetto del Lord della Perdizione.
    Il suo carattere irascibile era ben noto tra i Fiori, ma l'Oleandro si sentiva pronto ad "affrontarlo".
    Dopo anni di onorato servizio, pensava di essere in grado di tenerlo occupato per un bel po' di tempo. Ma quel giorno, forse l'ultimo della sua vita, l'oggetto della discussione sarebbe stato il dono che Jin aveva per lui.

    CITAZIONE

    Fante, perdonami ma se dobbiamo seguire il piano di Toshiro-sama, e di Madama non posso non conoscere il tuo nome, o quello che hai fornito a Goemon.


    Si voltò verso lo sconosciuto sotto Henge.
    Oleandro. Era quello uno dei suoi nomi, insieme a Namae Taiyo, il nomignolo che gli era stato dato prima di rinascere con un nuovo volto. Oleandro di Ame. Accennò un sorriso, giusto per non apparire più burbero di ciò che era. Quel sorriso scomparì in pochi secondi, tempo impiegato da Jin per chiedere al Fante di abbandonare la sala al momento dell'incontro con Goemon.
    Riuscirai a tenere testa a Lord Goemon? Lui non era affatto come Madama. Comunque sì, non sono affari che mi riguardano. Ora come ora, la priorità va a Toshiro Lanciò uno sguardo verso gli Umezawa. Una lisciatina di pelo ci stava bene. In realtà, Namae non si sentiva sicuro al fianco di Jin. In un incontro privato non avrebbe avuto paura, ma se doveva dipendere da quel ninja sconosciuto, lo smemorato preferiva fare un passo indietro e scomparire dallo sguardo di Goemon.
    Quando l'altro rivelò le informazioni che aveva ottenuto da Madama, come prezzo da pagare per la sua richiesta, quest'ultimo sospirò, tra il deluso e l'avvilito.
    jpg
    Ok Jin, salviamo un attimo il fatto che non debba menzionare il suo grado Quando mai lo avrebbe chiamato Principe?! ma devi dirmelo tu che non devo sminuirlo, ridicolizzarlo, deriderlo o prenderlo in giro? AHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHAAHAAHAHAHAHAHHAAHSi era promesso di non ridere, ma Jin era così stupido da essere divertente. Qua a tutti interessa il denaro. Forse avresti dovuto sganciare 2000 Ryo invece di dirmi ovvietà. Sarà per la prossima volta. Si mise una mano sui capelli, ancora bagnati. Jin, abbi pietà di me. Io ho servito Lord Goemon per anni. Ho ucciso per lui e per certi versi lo conosco. So benissimo cosa fa a tutti quei ninja che lo annoiano o che non gli vanno a genio. Quando i suoi nemici vedono me, sono quasi felici di morire per mano mia Fece una pausa. Comunque, lo ricorderò. Vai tranquillo Continuò a ridere sotto i baffi mentre Jin chiedeva agli Umezawa un'ora di tempo per prepararsi.
    Preparati, nessun problema.


    [Grand Hotel Senmà to Yorokobi]

    Grand Hotel Senmà to Yorokobi.
    Si trattava di un grande hotel nei pressi del Secondo Livello, uno tra i più lussuosi della Pioggia, in cui Namae aveva effettuato qualche consegna.
    Conosceva il direttore, Saboru-sama, e grazie a quell'aggancio, che non avrebbe definito amicizia, i due ninja avevano avuto il permesso di incontrarlo proprio lì.
    Prima di entrare, Jin si raccomandò con Namae di non distrarsi e di prestare massima attenzione.

    CITAZIONE
    Massima concentrazione, Fante di Ame. Per quanto ne posso sapere stiamo giocando una partita pericolossisima. Se Goemon pateggiase per la Regina di Fiori e venisse a scoprire troppo presto le nostre intenzioni ci aspetterebbe la morte, per entrambi.

    jpg

    Fortuna ci sei tu a ricordarmelo. Sembri la madre che non ho avuto. Preferiva di gran lunga la compagnia di Hounko. Almeno lei, otto anni di età, non dava fiato alla bocca per dire ovvietà.

    Nella reception placcata d'oro, circondati da poltrone rosse, luci soffuse e mobili costosi, l'Oleandro era calmo, freddo come un blocco di ghiaccio, pur conoscendo il trattamento riservato dal Principe per chi osava fallire le sue missioni: impalamento con rogo.
    L'aria era satura di odori e profumi: vaniglia, pino e mix di flagranze chimiche che potevano essere usate, qualora ce ne fosse stato bisogno, per celare veleni e droghe.
    Davanti alla tenda oscura oltre alla quale si apriva un lungo corridoio, percorso più volte in compagnia di Saboru, l'Oleandro attese in silenzio, senza dire nulla.
    Se Jin avesse desiderato scambiare due chiacchiere, gli avrebbe intimato per l'amore di Dio di restare muto. Era probabile che persino le piante avessero occhi e orecchia. Era troppo tardi per colmare altri dubbi.

    Quando ricevettero il permesso per raggiungere il Principe, Namae fece segno a Jin di seguirlo. Nel tragitto verso la suite, si sistemò i ciuffi di capelli che gli erano scesi sulla fronte, appesantiti dalla pioggia che si era abbattuta nuovamente sulle loro teste.
    Quando la porta della Suite venne spalancata, lo sguardo dell'Oleandro scivolò dalla moquette rossa fino alle giovani fanciulle distese a terra, semi svenute, nel pieno di un orgasmo infinito o degli effetti distruttivi delle droghe che erano sparpagliate a terra come caramelle.
    La distrazione durò solo due, forse tre secondi. Gli occhi dell'Oleandro saettarono verso il trono sul lato opposto della porta d'ingresso, chiusa da Saboru.
    Lord Goemon troneggiava come un Signore della Guerra. Grosso quanto Namae, doveva avere quarant'anni. Avvolto in una camicia da notte, sembrava già adirato. A portata di mano aveva la sua arma.
    Una minaccia diretta a noi o è solo paranoico? Si trattava di un messaggio. Se Lord Goemon non avesse avuto ciò che desiderava, per Jin e Namae sarebbe stata la fine.
    Per quanta dopamina circolasse nel suo corpo, deglutì al pensiero di un impalamento.
    Dietro a Goemon, vi erano due figure incappucciate, irriconoscibili. Che fosse Lashmi-sama? Colei che l'aveva fatto entrare nelle fila di Lord Goemon quattro anni prima?
    Una sola entrata. E un bagno da cui provenivano le risate di ragazze.

    CITAZIONE

    Allora, che cazzo volete?


    La sua voce gutturale echeggiò nella stanza come un ordine impartito da un Titano.
    Namae non trasalì né sobbalzò. Di inchini non ce ne furono. Lord Goemon non era il tipo che perdeva tempo dietro a riverenze o altre stupidaggini.
    Il Principe della Perdizione aveva i modi di chi desiderava chiudere i propri affari alla svelta e con i risultati che auspicava. Il peggior tipo di persona a cui far perdere tempo.
    Sono Namae Taiyo. Indicò Jin. Lui si fa chiamare Jin e ha qualcosa per lei. Spero vivamente possa aiutarla per i suoi scopi. Due frasi in croce. Il minimo indispensabile per presentarsi e spiegare il motivo della loro presenza. Sarebbe stato compito di Jin alimentare la discussione.
    A sorpresa fece un passo indietro, così da scivolare alle spalle dello sconosciuto.
    Cosa voleva dire quel gesto? L'abito di Namae si era aperto. Sul lato destro, visibile allo sguardo di Lord Goemon, vi era l'elsa della sua Doppia Lama. Un messaggio per il suo padrone, indecifrabile per un qualsiasi accademico.
    Lo tengo d'occhio. Gli occhi di Namae erano fissi su Jin. Non sapeva nulla dell'oggetto né del potere posseduto dall'otese. Si fidava di Madama Umezawa, ma sapeva come funzionavano le cose ad Ame.
    Oggi tradisco Touya, domani sarò io il tradito. Per non parlare di quei sessanta minuti di preparativi non giustificati.
    Uno scherzo, o qualcosa che avesse messo a rischio la vita di Namae, e quest'ultimo non avrebbe esitato un secondo a mozzare la testa di Jin.

    Quando Jin chiese a Namae di uscire, il Fiore non chiuse il proprio abito.
    Jin non mente. Con il suo permesso, qui avrei finito. Vi lascio conversare su cose che non è mio diritto sapere. Per qualsiasi cosa, saprà dove trovarmi. Sapeva già come muoversi. La sua mente non si era fermata un solo secondo. Per mettere in moto ciò che aveva ideato doveva uscire da quella stanza. Per farlo, era vitale mostrare a Goemon come la sua uscita di scena fosse un "-1" nella lista degli ospiti indesiderati. Per forza di cose, l'oggetto della sua attenzione sarebbe stato Jin, non Namae, il solito schiavo insignificante, così fedele che un giorno sarebbe morto per portare a termine una sua missione.

    Se Goemon avesse acconsentito alla richiesta di Jin, l'Oleandro avrebbe abbassato il capo in segno di rispetto e se ne sarebbe andato, uscendo dall'unico (probabile) accesso presente nella stanza.
    Bene, iniziamo a far uscire tutti da questo hotel. Nella suite trasformata in un harem, aveva notato un dettaglio importante: la stanza aveva una sola entrata (difficile che il bagno ne avesse una nascosta), accessibile da un lungo corridoio che partiva dalla reception.
    Non era solo importante tenere Lord Goemon occupato, ma evitare che qualche individuo si presentasse per avvertire il Principe dell'attacco a Touya. Così, chiusa la suite alle spalle, avanzò nel corridoio fino alla reception, contando i passi.
    Dodici metri da quella porta nera da cui era appena uscito. Senza comporre alcun sigillo, attivò il suo jutsu preferito. [TA]
    Chiunque si fosse trovato all'interno di un raggio pari a quei dodici metri, contati con molta cura, avrebbe udito una sirena echeggiare fuori dall'hotel, così forte da spingere ciascuno dei presenti ad uscire di fretta e furia.
    Senza avvicinarsi alla Suite, immerso nella penombra del corridoio centrale, Namae incrociò le braccia al petto, pronto a fermare chiunque avesse tentato di raggiungere Jin per informarlo dell'attacco al Fiore Artico.
    Un uomo alto due metri, con spalle larghe come un armadio a quattro ante, dotato di ormoni, veleni e cattiveria. Chi avrebbe osato superarlo con quella malia?

    Ovviamente, non avrebbe concesso un eccezione neanche a Saboru.

    jpg




    Chakra: 92.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///






    Edited by Roroo 2.0 - 22/4/2021, 01:05
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Chiacchiere col Principe della Perdizione

    Kato e Namae
    Trasmessa la lezione, tanto Madama Umezawa quanto Namae lasciarono correre le parole di kato, esperto come ninja forse, ma certo non come criminale professionista. L'apparizione del presunto cadavere Toshiro Umezawa poi cambiò tutte le carte in tavola, lasciando Namae quasi in adorazione. Degno? Oleandro, un buon Principe, anche se decaduto, deve sempre sapere con chi ha a che fare e se possibile mantenere dei buoni rapporti. Qualcosa che Touya non ha mai capito, rosa come è dall'invidia e dalla cieca ambizione. Io ho commesso la leggerezza di considerarla troppo spaventata delle mie connessioni per colpirli. Scosse il capo. Un amaro errore. Uno dal quale ti avevo avvisato più e più volte. L'amicizia ad Ame arriva solo fino a un certo punto. Contro una cagna rabbiosa serve a poco ricordarle chi hai vicino. I Fiori hanno perso molta influenza per colpa sua, anche per le ritorsioni e i dispetti verso di lei, dopo quello che ti ha fatto. Toshiro sospirò. Come spesso si dice, la mamma ha sempre ragione. Lei sorrise a quel commento ironico, ma lo sguardo restò gelido.

    In realtà, Oleandro, ti ho osservato solo dal momento in cui sei entrato nel terzo livello. Dalle mie fonti avevo capito chi fosse il tuo contatto e sono riuscito a precederti. Quando ho trovato il pacco, pochi minuti prima che tu arrivassi, ho preso una decisione rapida. Provare a reclutarti. So che tieni al seme, sicuramente più del Fiore Artico. Quindi ho pensato che ne valesse la pena, tutto qui. Aggiunse Toshiro, pur senza essere stato interpellato. Namae e "Jin" vennero quindi coinvolti nella congiura. Toshiro avrebbe pensato a Touya mentre Madama Umezawa avrebbe tenuto il suo Cuore al sicuro (di fatto era un suo punto debole) fino all'ultimo. I due ninja meno abili avrebbero dovuto tenere Lord Goemon occupato e, soprattutto, all'oscuro di tutto senza però destare troppi sospetti. L'Umezawa aveva sicuramente delle contromisure da attuare se Lord Goemon fosse arrivato di sorpresa, o non avrebbe affidato un compito del genere a due persone appena conosciute, ma sicuramente sarebbe stato ben più lieto se tutto fosse andato liscio.

    Diedero a "Jin" il tempo di lavorare alla sua merce uscendo dalla stanza attraverso la botola e lasciandolo da solo per un'ora, mentre restavano appena sotto. Jin caro, posso capire la tua segretezza, ma sarò appena oltre la botola se avrai bisogno di me. Una parola gentile che celava l'avvertimento: sono a breve distanza e da qui non puoi scappare. Dovevano esserci dei fuuinjutsu di protezione o qualcosa del genere o non sarebbe stata tanto accondiscendente: lo stesso Maestro all'apparizione, seppur fugace, sarebbe stato stordito e nauseato, del tutto incapace di agire appieno...probabilmente il Richiamo era in qualche modo ostacolato. Namae avrebbe avuto tempo di porre domande di qualunque genere se avesse voluto, mentre Toshiro si allontanava lasciando solo la vecchia Umezawa. Sicuramente doveva mettere in moto il suo piano ora che si era ricongiunto alla madre e aveva il suo appoggio. Dicevi di tua figlia, caro. Sono contenta di vedere qualcuno che non dimentica la famiglia anche qui ad Ame. Ho sempre ritenuto che la famiglia fosse qualcosa di immensamente prezioso e finora nessuno mi ha mai offerto qualcosa di sufficiente a farmela cedere, nonostante i miei errori del passato. Disse la donna dal naso preponderante. Se vorrai, potrei raccontare qualche storia e badare alla tua piccina ogni tanto. Con un padre così sveglio, sarà sicuramente una persona interessante da avere attorno. In sostanza stava offrendosi di proteggere Hounko in futuro...anche se significava in un certo senso che Namae sarebbe stato legato alla Umezawa. Una scelta difficile da prendere, con benefici e svantaggi quasi alla pari.

    [...]

    Davanti al Principe della Perdizione e alle sue donne gettate per la stanza come animali, se non come oggetti, i due ninja erano quasi fuori posto, così come le due guardie coperte ai lati del loro interlocutore. Non per questo Namae si perse d'animo, presentando con tono asciutto la questione che lo aveva portato, dopo tanto tempo, a cospetto di Lord Goemon, il suo superiore. Mmmh...sei quello con il tatuaggio, si. Con la faccia come quel tizio, la faccia che non mi piace. Commentò dopo averlo scrutato per qualche secondo, ostile. Ti ho prestato alla Regina per il tuo ultimo incarico. Spero bene che tu abbia fatto un buon lavoro. Di solito lo fai, o così mi dicono. Era un bruto e un grande consumatore di ogni genere di droga o piacere, ma era anche un Principe di Ame. Sapeva ascoltare le voci che gli interessavano. E continua a farlo in futuro e non avrai problemi. Mi si dice che la tua mocciosa cresce, non vorrei dover essere io a farla diventare una donna... Distorse la bocca in un ghigno orribile di lussuria e gola che faceva accapponare la pelle. Era ovviamente un avvertimento, un segnale per l'Oleandro che, in quel momento, era ritenuto responsabile di qualunque cosa Jin facesse o dicesse, con Hounko come ostaggio. E non era una minaccia vuota. Tutt'altro.

    "Jin" prese la parola dopo che Lord Goemon puntò i suoi occhi neri e leggermente allucinati nella sua direzione: di quanta roba si era fatto? E come faceva a mantenere il controllo nonostante tutto? La vecchia stronza ha scritto che hai qualcosa che cerco, e che è merito di Namae là dietro se sei arrivato a portarmelo. Si accigliò. Mi sembra strano che non voglia assistere. E ancora più strano che tu voglia che le mie guardie escano. Ti sei imbottito di cartabombe, forse? Pessima scelta di termini chiedere al Lord della Perdizione un incontro privato senza altri testimoni, quando lui aveva due guardie con sè. Cosa c'è? La vecchia stronza vuole farmi fuori? Mi sembra un piano troppo stupido per quel suo vecchio cervello demente. Le due guardie fecero un passo avanti quando Namae rispose a quei dubbi, e sicuramente il suo mostrare la lama aiutò Lord Goemon a prendere una decisione. Mmmh...allora esci, Namae. Ma quanto a "Jin", lui resterà esattamente dove si trova, e così le mie guardie e le mie cagnette qui intorno. Dopotutto tre contro uno, anche se imbottito di cartabombe, era meglio di tre contro due. Donne in estasi escluse.

    Una volta rimasti "soli", Kato rivelò la sua identità facendo sgranare gli occhi al Principe. Non aveva ancora finito di parlare che le due guardie si erano già portate una alla sua sinistra e una davanti a lui, a far scudo a Lord Goemon, senza però estrarre armi. Tu saresti un accademico...e sei qui per tradire Oto e darmi un Sigillo Maledetto in cambio? E io dovrei anche crederci? Fammi vedere questo sigillo, se dici la verità! Rispose alzandosi in piedi, con tono stentoreo, quasi di sfida. Sul momento Kato invece espose le sue condizioni, cosa saggia in una contrattazione. Mmmh...ho mosso parecchi fili per trovare i Sigilli e non ne ho avuto nemmeno uno. Un colpo pesante alla mia posizione, e ora me lo offri in cambio di un Tradimento da Oto ad Ame? Tutto qui? Avresti potuto tradire comunque senza cedere il sigillo quindi...perchè? Perchè offrire tanto? C'è sempre posto alla Pioggia per i criminali che sanno combattere, Kato Yotsuki. Inoltre non amo affatto questo cognome, pescate troppo nel torbido voi Yotsuki...siete concorrenza. Avanzò fino a portarsi accanto alla guardia del corpo che si era frapposta inizialmente tra loro. Come mai chiedi così poco, visto che evidentemente sai che la tua merce è così richiesta? Da chi vuoi scappare? Schioccò le dita...le donne tutto intorno smisero di contorcersi per gli effetti della droga, restando immobili senza nemmeno un respiro...poi lentamente voltarono tutte la testa fino a fissare Kato con occhi vuoti.

    [...]

    Oltre la porta, lontano da questi scambi, Namae aveva messo in campo il suo Genjutsu con cui aveva già avuto un discreto successo al cimitero. A meno di forti motivazioni per recarsi da Lord Goemon, tutti sarebbero stati alla larga. Non che avere a che fare con lui fosse in qualsiasi misura incoraggiante. Passarono diversi minuti, e ovviamente ciò che accadeva oltre la porta era solo un suono ovattato e incomprensibile per l'Oleandro, ma ben presto Saburo apparve davanti a lui, evidentemente poco a suo agio per via del genjutsu, ma stava scortando una persona che sembrava avere molta, molta fretta e un'espressione concitata.

    Chi diavolo ha piazzato qui questa illusione? Che razza di roba si è bevuto ora quel pazzo di Goemon? Puntò un dito contro Namae. La stai tenendo attiva tu? Spegni tutto, ci sono rogne e devo dirle subito a Lashmi! E avrebbe cominciato a camminare, deciso, con l'intento di superare Namae e arrivare alla porta. Ci manca solo che lei passi guai se non la informo immediatamente, poi vedrà lei se parlare a quel pervertito o meno... Se interrogato sulla sua identità avrebbe gonfiato il petto. Sono Jaro Shimasu, Fante di Ame e sensei di Lashmi, ora levati di torno! Saburo in tutto ciò era molto a disagio e trascinava ogni passo, fissando Namae come in cerca di un aiuto o un supporto: sapeva che se Jaro non fosse arrivato alla porta sarebbe stato lui a venire punito.
     
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    Di sicuro quando osservai gli occhi di Lord Goemon sgranarsi dalla sorpresa capii di aver colto nel segno. Sapevo, fin dall'epoca dei fatti dei Sigilli ad Oto, che per quel Principe il mio pezzo di carta e carne valeva davvero molto. Ma non fino a tal punto da farlo insospettire per le esigue, almeno dal suo punto di vista, richieste che andai a domandare.

    Forse le considerava poco esose, e in effetti in quel momento mi passò per la mente l'osservazione dell'ex Asso di Fiori. Ma allo stesso tempo della valutazione di Madama. Che la vecchia Umezawa mi avesse mentito almeno in parte sul valore del Sigillo a quel punto era indubbio. Ero stato fregato, indirettamente convinto che il piatto della bilancia fosse equo, ma così non fu e anzi portò il Principe a sospettare pure di me.

    Non fu di certo il massimo, e non vidi molte soluzioni plausibili davanti a me. Senza dubbio avrei dovuto mantenere le richieste che avevo fatto fino a quel momento, sfruttando lo slancio per rimarcare nei dettagli cosa volevo veramente ottenere da parte di Lord Goemon. E proprio in quei frangenti, così incerti, che compresi che avrei potuto ottenere qualcosa che era da tempo, fin troppo a lungo, cercavo. Qualcuno in grado di istruirmi sull'uso di un Shichikesshoku, uno dei Sette Capolavori. Uno degli inchiostri maledetti che avevo strappato e rubato dalle mani di Mani d'Oro: il Jigoku No Hebi.

    Ma non potevo iniziare da quel punto, soprattutto perché nel giro di pochi secondi un po' troppe persone si avvicinarono verso di me. Le sue guardie decisamente minacciose non smettevano di puntare i loro occhi ad ogni mio movimento, e non solo... il suo Harem di donne si attivò dimostrando indubbiamente che carne di macello, ammesso che lo fosse stata, era pronta a sacrificarsi in favore del Principe.

    Con fare lento e modulato, facendo appello ad ogni mio grano di pazienza e freddezza, mi preparai a rispondere al mio interlocutore Lord Goemon, non ho alcun genere di cartabomba. Non sono un clone, né un attore pagato per fregarla. Sono Kato Yotsuki, in carne e ossa. Non sto scappando da nessuno, al momento in cui stiamo parlando. Se vogliamo vederla in un modo più ampio... sto cercando di rompere le catene accademiche che mi stanno strozzando come libertà e possibilità di azioni. E sapevo che cercandovi avrei trovato la persona giusta. lasciai passare qualche secondo così da rimarcare il fatto che volevo proprio negoziare con lui Purtroppo il Sigillo Maledetto del Fulmine non è qui con me, non conoscendo Ame a sufficienza non mi sono fidato di portarlo liberamente in giro e così l'ho rimosso e lo sto conservando in posto che ritengo sicuro. Ma le giuro sulla mia vita che è in mio possesso. Ed è diciamo... disponibile fin da subito. non potevo di certo giurare sul mio onore, in quanto stavo proprio in quel momento infrangendo le mie promesse accademiche Non sono in affari con i miei compagni di Clan Yotsuki. E' uno degli altri motivi per i quali ho deciso di tradire. Il peso del passato della mia famiglia mi ha escluso dagli affari Yotsuki e di conseguenza non ho alcun genere di rapporto con loro. Sono il Guardiano di Oto, ma niente e nulla di più. Ed è questo il punto fondamentale. Oto è una palude ristagnante, che puzza da chilometri. Quello che voglio sono opportunità che non debbano seguire la cieca volontà di un Kage assente o di una Consigliera Genin. Per quello vi ho cercato e vi ho proposto il Sigillo come merce di scambio. Voglio puntare a crearmi una rete di affari, di conoscenze, voglio costruirmi una nuova casa in un posto decisamente più dinamico. era vero solo in parte, o meglio era vero in funzione di uno scopo più grande di me o delle frugali mire di Lord Goemon. Io puntavo alla forza eterna grazie alla vita eterna concessa dalla Grazia e Giustizia di Hayate. Così aspettai ancora qualche secondo, il momento giusto quindi per rimarcare la proposta Lord Goemon, perdonatemi se mi ripeterò ma quello che è domando richiede una notevole precisione nei dettagli. Chiedo una tabula rasa della mia persona. Io voglio iniziare da capo, in questa città e sotto le sue dipendenze, se vi farà piacere. Ma con una nuova storia, identità e volto... assolutamente non riconducibile a Kato Yotsuki, perché di sicuro mi verranno a cercare una volta che avrò tradito per via del Sigillo Maledetto. Quindi sarà essenziale eliminare ogni mio singolo riferimento alla mia vita precedente, anche in fatto di conoscenze Ninja e di abilità di Clan se ne avrò l'occasione. Sarò una nuova persona, e solo lei ne sarà a conoscenza, non Madama o l'Oleandro... solo lei e le sue risorse nel sapere fornire un tale servizio. Spero di essermi spiegato meglio, Lord Goemon. Ma inoltre ho un'ultima richiesta, anche se non proprio legata alle precedenti. Mi permetta di mostrarla... e così avvicinando lentamente la mano al collo avrei portato fuori un piccolo calamaio che portavo legato a mò di collana. [Nota Febh QM]Sfrutto in questa conversazione anche la veleta e possibile ipotesi di sfruttare le conoscenze di Lord Goemon per cambiare in un prossimo futuro TS. Ma appunto parlo di ipotesi.

    Probabilmente Lord Goemon avrebbe sgranato nuovamente gli occhi per la seconda volta di fila, perché gli avevo appena mostrato il Jigoku del Serpente. Un oggetto leggendario, frutto di infiniti esperimenti e sacrifici umani. Un inchiostro letale se sfruttato correttamente. L'avevo preso da Mani d'Oro, morente, dopo averlo sconfitto ma non avrei rimarcato il fatto Ho provato per conto mio a imparare ad utilizzarlo, ma l'unica cosa che ho appreso è che ho bisogno di un Maestro per portelo usare a meno di non volermi uccidere con le mie stesse mani. Mi insegni ad utilizzarlo, perché so che lei ha i mezzi per farlo, e insieme alle richieste precedenti il Sigillo Maledetto del Fulmine sarà suo, Lord Goemon. Ha la mia parola. Terminai così il discorso, speranzoso di aver risposto a tutte le sue domande e aver concluso sostanzialmente l'affare. Stavo guadagnando abbastanza tempo, ben più di quanto avevo previsto e questo era di certo una buona cosa... Restava poi all'Oleandro la gestione degli imprevisti. [Nota per Febh QM]Come discusso in privato questa potrebbe essere l'incipit adeguato per introdurre i setti inchiostri leggendari! Ma lascio ovviamente a te la gestione della faccenda, restando comunque a completa disposizione per discuterci sopra.

     
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    Consigli e domande - Minacce e Promesse - Jaro e Namae


    Chapter XIV - Amegakure



    [Con Toshiro e Yuufuku]

    L'Oleandro non era mai stato nel mirino dell'Umezawa. Fu lo stesso Toshiro a rivelarlo, confessando di averlo tenuto d'occhio solo dopo il suo ingresso nel Terzo Livello. Non vi furono mutamenti nell'espressione dello smemorato, che continuò a fissarlo con adorazione e profondo rispetto. 

    Approfittò dell'assenza di Jin per avvicinarsi a Toshiro. Era un Principe, ex Asso dei Fiori e amico del Mazziere. In lui era concentrata tutta la storia del seme, con i suoi segreti e chissà cos'altro. Raggiunse quest'ultimo con passi misurati al millimetro, come un adolescente al cospetto del suo idolo.
    Toshiro-sama. Volevo porle due domande. I suoi occhi intimoriti incrociarono nuovamente quelli dell'Umezawa. Seppur piccoli e circondati da primi solchi di rughe, in essi trapelavano curiosità e furbizia.
    Non voglio sapere come lei sia vivo, pur senza cuore. Per un istante, i suoi occhi saettarono sull'urna che Yuufuku aveva con sé.
    Chi può accedere al Terzo Livello? Era stato definito un pesce troppo piccolo per girovagare in quel mondo. Là aveva incontrato ninja criminali del calibro di Kansoshita e di Fyona, da cui si era tenuto alla larga.
    jpg
    Vorrei scalare le gerarchie dei Fiori, poter far di più per il seme e per Ame, in cui sono nato e cresciuto. Abbassò lo sguardo sul suo pugno, serrato per dar maggior enfasi al suo discorso. Ha qualche consiglio per me? Ai suoi occhi, Toshiro era una specie di sensei. Chi meglio dell'Ex Asso dei Fiori sarebbe stato in grado di suggerire qualche strategia per rendersi maggiormente utile al seme?

    Le parole della vecchia Umezawa gli strapparono un sorriso.

    CITAZIONE

    Dicevi di tua figlia, caro. Sono contenta di vedere qualcuno che non dimentica la famiglia anche qui ad Ame. Ho sempre ritenuto che la famiglia fosse qualcosa di immensamente prezioso e finora nessuno mi ha mai offerto qualcosa di sufficiente a farmela cedere, nonostante i miei errori del passato. Se vorrai, potrei raccontare qualche storia e badare alla tua piccina ogni tanto. Con un padre così sveglio, sarà sicuramente una persona interessante da avere attorno.


    Perché no? La sua risposta fu un sì. E sapeva a cosa stava andando incontro: l'inizio di una nuova carriera da schiavetto alle dipendenze di una kunoichi molto potente.
    Non gli piacque affatto trattare Hounko come una moneta di scambio, ma Yuufuku aveva realmente dimostrato di conoscere l'importanza della famiglia e dei figli. O almeno così sperava. A ogni modo, dopo essere stato coinvolto in una congiura simile, avrebbero avuto bisogno di una protezione.
    Magari potrei farle compagnia anche io, sempre se non le dispiaccia la mia presenza. Dovrò solo ricordare di portarle dell'incenso e il miglior the che troverò in giro per il Continente Si limitò ad accettare a modo suo, senza chiedere né dove né quando. L'Umezawa aveva i canali giusti per contattarlo al momento opportuno. Ora doveva pensare alla missione.

    [Udienza da Lord Goemon]

    Lo riconobbe e di questo Namae non ne fu sorpreso. Lo aveva servito per anni e per il suo volere aveva ucciso Kagemashira, un Nukenin che per mesi aveva minacciato i suoi affari.
    A fargli inarcare il sopracciglio, fu la seconda frase pronunciata dal Principe.

    Mmmh...sei quello con il tatuaggio, si. Con la faccia come quel tizio, la faccia che non mi piace.


    Aveva pronunciato quelle parole con evidente ostilità, fissandolo con astio e sospetto. Evidentemente la fiducia di Lord Goemon andava rinnovata ogni giorno. Il Fante non era il tipo da sottovalutare un tono aggressivo, ma quella frase apparentemente innocua aveva catturato la sua attenzione. I primi germogli della verità sul suo passato erano stati piantati nel suo cuore; sarebbero sbocciati in un villaggio lontano, ma quella sarebbe stata un'altra storia.
    Sa dell'operazione? Si chiese, incredulo. Il post operazione era il primo ricordo della sua vita e non vi era giorno in cui non si chiedeva chi fosse quella donna che aveva assistito alla sua rinascita, nascosta dietro una luce accecante.
    Lord Goemon sapeva più di quanto lui non sapesse di sé. Altrove avrebbe provato rabbia e fastidio, ma sotto lo sguardo sospettoso di uno dei ninja più potenti di Ame, il Fiore si focalizzò sulla missione ad alto rischio.

    CITAZIONE

    Ti ho prestato alla Regina per il tuo ultimo incarico. Spero bene che tu abbia fatto un buon lavoro. Di solito lo fai, o così mi dicono. E continua a farlo in futuro e non avrai problemi. Mi si dice che la tua mocciosa cresce, non vorrei dover essere io a farla diventare una donna...


    Sapeva che quel momento sarebbe giunto. Hounko era la colonna che teneva in piedi la sua vita. Il motivo per cui non aveva mai mollato. Ora, al cospetto di uno dei Principi di Ame, quella bambina innocente dai capelli rosa si era trasformata nel suo punto debole. Fu come ricevere una coltellata alla gola. Non avrebbe dimenticato il suo ghigno carico di desiderio.
    Percepì il cuore sprofondargli dentro e perdere almeno dieci battiti. Le mucose della bocca e la stessa gola gli si seccarono all'istante. Con i polmoni bloccati dallo shock, la mente generò una visione: la sua bambina di appena undici anni abusata da Goemon sullo stesso trono in cui quest'ultimo lo osservava soddisfatto. Poi l'immaginazione elaborò altre immagini e scene, nauseandolo come un devastante post sbronza. Nessun padre meritava una minaccia del genere, specie dal Lord della Perdizione. Proprio in quel momento, attorno a lui strisciavano almeno dieci schiave sessuali.
    Seppur ferito nell'anima, fu scaltro e rapido a gettare acqua ghiacciata sull'incendio che era esploso dentro di lui. [Dopamina]Due Unità. 1/2 Basso
    I pensieri più torbidi e dolorosi divennero echi impercettibili nel caos della sua mente. Dopo una contrazione della mascella, un movimento delle palpebre e uno scatto appena accennato della mano, i muscoli di Namae si rilassarono, sciogliendosi come neve al sole.
    Fissò quelle labbra screpolate che disegnavano uno dei sorrisi più malvagi di tutta Ame. Ne memorizzò ogni dettaglio, ogni lineamento, ogni millimetro della sua pelle.
    Ricordatelo Namae. RICORDATELO. Voleva far suo quel ricordo, imprimerlo nella sua mente, perché da quel giorno avrebbe usato quell'immagine come motivazione per diventare molto più forte.
    Lord Goemon aveva firmato la sua condanna a morte.
    Lo avrebbe ucciso nel peggiore dei modi, anche a costo di diventare un mostro ben peggiore del Principe che aveva osato minacciare sua figlia. E non avrebbe risparmiato nessuno dei collaboratori: Lashmi, Jaro-sama, o stesso Jin...tutti avrebbero pagato il prezzo di quella minaccia.
    Lo ucciderò. Ti strapperò ogni muscolo. Uno a uno. E mentre il proprio futuro si apriva davanti a sé, come obiettivi, sogni e altro, l'attenzione di Goemon si spostò su Jin.

    Lord Goemon appoggia la Regina. Aveva dato della vecchia stronza alla Umezawa. Non vi era amore tra i membri dei Fiori. Fu costretto a riprendere parola per confermare ciò che Jin aveva appena rivelato: lui sarebbe uscito dalla stanza perché non aveva alcuna intenzione di entrare in possesso di informazioni segrete e pericolose.
    In realtà, la sua carriera alle dipendenze di Lord Goemon era appena terminata. Ma le loro strade si sarebbero incrociate quando la testa di quel sunese sarebbe esplosa tra le sue mani.

    [Fuori dalla Suite - Incontro con Jaro][Mantengo l'illusione attiva]


    Ispirava ed espirava odio. Odio allo stato puro, nero come le tenebre di un mondo privo di luce.
    La dopamina gli aveva permesso di tenere a freno i suoi pensieri più istintivi, ma ora che si trovava a dodici metri dalla suite, ripensò a quella minaccia a mente tiepida e privo degli ormoni che, nel bene e nel male, alteravano la sua capacità di giudizio. Si sentiva un perdente a non aver reagito, ma sapeva di aver preso la decisione giusta.
    Doveva ucciderlo quando sarebbe stato in grado di farlo. Lord Goemon era un Principe, un quasi Re, lui un semplice Fante.
    Mi vendicherò. Digrignò i denti. I suoi occhi ardevano di collera e determinazione.
    Da domani mi allenerò fino a svenire. E appena iniziò a riflettere su un possibile addestramento, anche fuori dal villaggio della Pioggia, qualcuno si avvicinò a lui a passo svelto.
    Due persone. Con il volto immerso nell'oscurità del suo cappuccio, Namae alzò le sopracciglia, sorpreso di trovarsi davanti Saboru e Jaro-sama.
    L'attacco ha avuto inizio. Vorrà passare per informare Lord Goemon. Conosceva Jaro, il ninja in grado di attivare i genjutsu con il suo magico flauto. Definirlo un amico era riduttivo: lo smemorato lo considerava come un sensei. Per sua figlia, quell'uomo dai capelli strambi era lo zio Jaro, simpatico e generoso.
    Avrebbe dovuto disperarsi del suo arrivo, ma tutto era cambiato dopo quel breve incontro con il Lord della Perdizione.
    Agli occhi dello smemorato, Jaro era solo uno dei messaggeri di Lord Goemon, l'uomo che aveva osato minacciare sua figlia di violenza.

    CITAZIONE

    La stai tenendo attiva tu? Spegni tutto, ci sono rogne e devo dirle subito a Lashmi! Ci manca solo che lei passi guai se non la informo immediatamente, poi vedrà lei se parlare a quel pervertito o meno...


    jpg



    Furbo come una volpe, Namae rimase in silenzio, permettendo al musicista di avvicinarsi a lui. Appena tra i due ci furono tre metri, l'oscurità venne squarciata dal riflesso argenteo di una lama. [Vel: Viola]
    Lo smemorato gli aveva sbarrato la strada all'improvviso e ora nella mano destra stringeva con forza la sua arma.
    Jaro. Mani bene in vista. Lo avvertì, con tono accigliato. Non si tolse il cappuccio. Non era necessario.
    Lord Goemon sta avendo un colloquio con un accademico che vuole unirsi ai Fiori. È un pezzo grosso e il prezzo che pagherà al nostro Lord gli permetterà di diventare Re dei Fiori. Avanzò di un passo.
    A nessuno è permesso disturbarlo. A nessuno. Queste sono le sue parole. Io sono qui per farle rispettare. Non avrebbe dato tempo a Jaro di rispondere.
    Per lei sei lo zio Jaro. L'hai conosciuta il giorno in cui la presi con me, dopo una vita di maltrattamenti e povertà, nei vicoli del Primo Livello e chissà dove. Ecco, sai...se qualcuno entrasse impedendo a Goemon di ricevere ciò che ha sempre desiderato avere, Hounko verrà abusata da lui. E le sue minacce sono promesse. Un ringhio sommesso, trattenuto in gola, ma potente come un urlo di pura rabbia. Una lacrima solcò la sua guancia. Così pieno di ira, vergogna, preoccupazione e ansia, si sentiva sul punto di esplodere.
    Ora dimmi, Jaro, per la nostra amicizia, riuscirai ad aspettare almeno dieci minuti? L'accademico uscirà e Lord Goemon ci ricompenserà. Posò il suo sguardo sul musicista. Dall'interno del cappuccio, per un istante i suoi occhi brillarono come diamanti, pesanti come due macigni lanciati dalla cima di una montagna. Namae aveva giocato la carta dell'amicizia e sperò in un risultato positivo. Jaro sarebbe stato disposto ad aiutarlo o avrebbe anteposto i suoi interessi alla vita violata di una bambina?

    [Ipotetica I]


    Se Jaro avesse fatto storie o avesse tentato di superarlo, Namae si sarebbe posizionato davanti a lui per bloccargli la strada, con la lama leggermente inclinata all'indietro.
    Jaro, non forzare le cose. Goemon ha detto espressamente di far attendere chiunque E se non fosse stato sufficiente dopo un secondo tentativo, il Fiore si sarebbe giocato un'altra carta del suo mazzo da diplomatico.
    Ok, calmati, manterrò il jutsu attivo, ma ti chiederò di attendere solo altri cinque minuti. Se la riunione non sarà terminata, ti chiederò di riferirmi il messaggio da consegnare a Lashmi e io lo farò. Chi meglio di te potrà fidarsi di me? Sai quanto ho fatto per Lord Goemon. [LINK] [LINK] Avrebbe annuito, nascondendo ad entrambi i presenti le sue reali intenzioni. Di certo, qualora avesse accettato, non avrebbe mai distolto lo sguardo dal musicista. Conosceva le sue abilità. Era un maestro nell'arte dei genjutsu.

    [Ipotetica II]

    Se Jaro avesse estratto un qualsiasi strumento musicale dalla tasca, Namae si sarebbe arreso, alzando le mani.
    Non ce n'è bisogno Jaro. Rimettilo a posto. Ti lascerò passare. Infondo te lo devo. Spero solo che Lord Goemon capisca.Dall'interno del suo cappuccio i due uomini avrebbero udito un timido singhiozzo. Avrebbero potuto immaginare lo stato d'animo dello smemorato.
    Per colpa del musicista Nukenin di Oto, la figlia del ninja che era stato suo amico avrebbe trascorso un orribile quarto d'ora. O forse di più. Namae si sarebbe fatto da parte, permettendogli di superarlo.
    Ma il genjutsu lo lascio attivo per Saboru e altri. Tu Saboru te ne andrai adesso. E appena il musicista l'avesse superato, vittima della malia con cui stava combattendo, Namae non avrebbe esitato ad attaccarlo alle spalle, come il peggiore degli infami.
    L'amicizia con Jaro era terminata l'istante in cui se n'era fregato di Hounko.
    Dalla cortissima distanza, un ago venne sparato dal suo lanciaspiedi, installato nel braccio sinistro, verso il gluteo del musicista. [SA I]Iniezione di Veleno. Intuito: Viola
    Veleno C1 (1 Dose) + 1 Allucinogeno.
    Riflessi -2 Tacche + Scoordinato.

    Quel primo attacco aveva un duplice obiettivo: avvelenarlo e costringerlo ad abbassare entrambi gli arti, in modo da poterlo colpire in controtempo con un secondo attacco, sferrato quasi in contemporanea. Impugnata sulla destra, La Doppia Lama sarebbe scattata in avanti per bruciare quell'irrisoria distanza in meno di un istante. Irrorate di chakra e ormoni, le fibre muscolari dell'arto destro si sarebbero spezzate una a una come corde tese oltre il loro limite. [Equip] [SA II]Velocità: Viola + 4 (Ormoni Adrenalina) + 2 (Mezzo basso)
    Forza: Viola + 2 (Mezzo basso)
    Mediobasso (Impasto) + 1/2 Chakra (Due unità di Adrenalina)
    1/2 Leggera di Danno. OVER CAP Semiparalisi al braccio destro.
    Potenza 25<
    /span>

    Il dolore sarebbe stato così intenso da fargli stringere i denti, ma nulla di paragonabile alla sofferenza psichica che Lord Goemon gli aveva inflitto qualche minuto prima. E ora avrebbe ripagato con la stessa moneta il suo ex sensei.
    Con quell'affondo micidiale, Namae avrebbe mirato alla base del suo collo, appena sopra la prima vertebra, così da evitare corpetti o altre protezioni. Aveva pensato di sfondargli il cuore, ma non poteva correre il rischio di ferirlo gravemente senza ucciderlo. Doveva ammazzarlo con un colpo solo.
    Senza esitazioni e senza alcuna pietà. E lo avrebbe fatto se Jaro-sama si sarebbe permesso di estrarre uno dei suoi strumenti musicali.

    Se gli fosse morto tra le braccia, Namae avrebbe fulminato con lo sguardo il povero Saboru.
    Lord Goemon voleva così. Sta per diventare Re. Re dei Fiori. Ucciderò anche te se non mi dirai dove poter mettere il cadavere di questo traditore.

    jpg



    Chakra: 88.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lanciaspiedi
    2: Affondo
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Richiamo ammaliante
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///




     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Chiacchiere col Principe della Perdizione

    Breve Colloquio col Principe Senza Cuore
    Ah, mio caro Oleandro, a essere onesto non ho la più vaga idea di come faccio. Replicò lui anche se Namae si era detto non interessato. Tensai-ji, ora diventata Regina di Cuori, ha solo detto che finchè il mio cuore è nell'acqua io non posso morire. E quindi ha potuto curarmi anche se le mie ferite erano oltre le possibilità di qualunque medico. Fece un profondo sospiro.

    Il profumo dell’orchidea
    penetra come incenso
    le ali di una farfalla.


    E' stata un'orchidea a legarmi a Tensai-ji, ci conoscemmo nel tentativo di catturarne una nel Bosco dei Sussurri di Oto ed estrarne il nettare. Fu l'inizio di tutto, molti anni fa. E sarà quella stessa orchidea rara a portare la mia vendetta contro il Fiore Artico.
    Mostrò una boccetta. Veleno, un veleno che può bloccare le sue capacità per qualche tempo. Perchè glielo stava dicendo? Lo stava forse mettendo alla prova? Dandogli una falsa informazione per vedere se sarebbe giunta alla Regina? Non so come Touya abbia scoperto di me ma rimedierò a questa mia mancanza in maniera definitiva, stasera. Concluse con tono affabile ma che celava uno sguardo tagliente.

    Il Terzo Livello è aperto a chiunque sia stato invitato e ovviamente è una fonte di guadagno, ma è molto difficile esserne degni. Pochi Fanti vi hanno accesso, una tra questi è mia madre. Ci sono quindici persone che possono farne parte. Più eventuali clienti che possono essere invitati ma solo temporaneamente, un pò come è stato fatto con te. Puoi uccidere chi ha l'invito, reclamandolo come tuo...o essere candidato da qualcuno che ne fa parte e superare una prova. La morte, come puoi immaginare, è il prezzo del fallimento. Spiegò, pur senza chiedere nulla in cambio, dopotutto stava già inviato Namae a tenere a bada qualcuno di terribilmente pericoloso: lo si poteva considerare un piccolo acconto. Quanto a rinfoltire e scalare i ranghi...certamente l'accesso al Terzo Livello sarebbe un notevole incentivo. Mia madre non è Principe solo perchè non le interessa, per il suo giro d'affari la sua posizione attuale è più che adeguata. In ogni caso, portare un grande guadagno al Seme, o ad Ame tutta, è sicuramente il modo migliore per acquisire prestigio e fama. Quanto a COSA fare nel dettaglio... Sorrise ...temo che questo dipenda unicamente da te. Non sarà coltivando un piccolo orticello e curandolo attentamente che potrai mai sperare di vedere una foresta. E come si suol dire...

    Luna veloce:
    le cime degli alberi
    sono impregnate di pioggia.

    Poco dopo, durante il dialogo con l'anziana signora Umezawa, le parole dell'Oleandro vennero accolte con un rispettoso cenno del capo. E' da molto tempo che non ho una nipotina con cui passare qualche ora. Mi farà molto piacere. Disse, senza intenti nefasti, ma consapevole, consapevoli entrambi, che quel semplice scambio era l'inizio di una relazione che poteva dare molti frutti, a cui bisognava però prestare cura e attenzione. E anche un brutto ceffo come te intorno potrebbe essere una distrazione interessante, visto che impari in fretta a compiacere gli altri. Aggiunse con un sorrisetto sotto i baffi, ormai pienamente padrona di sè, anche se stavano parlando sostanzialmente in una fogna.

    [Kato e Goemon]
    Giuri sulla tua vita. La Vita ha un prezzo e spesso ad Ame è facile quantificarlo, Accademico. Replicò il Principe della perdizione mentre un breve spasmo colpiva la sua mano sinistra, poco più di una frazione di secondo ma ecco che mise mano a una manciata di pillole che buttò giù come fossero caramelle e tutto passò. Ma sei stato furbo a non avere con te il Sigillo. Inclinò il capo, con gli occhi le cui pupille nere si dilatavano e restringevano in modo decisamente più rapido e casuale di quanto non ci si aspettasse. Questo però non risponde alla mia domanda. Tutti questi tuoi obbiettivi di allontanarti da Oto e dagli Yotsuki potresti averli anche solo vendendo le informazioni che possiedi in qualità di guardiano. Ancora non mi dice nulla su come mai tu sia venuto da me con qualcosa che desidero. Molto, molto sospetto. Verosimilmente la vecchia Umezawa contava di essere presente, nel piano originale, e presentare a Goemon delle richieste ben più esose a proprio vantaggio, da affiancare a quelle triviali (almeno dal suo punto di vista) di Kato, senza che l'otese lo sapesse. Prima lezione. Ad Ame meglio non fidarsi, e la stava apprendendo nel modo più efficace di tutti: a sue spese.

    Si, si, la tabula rasa e tutto il resto...basta pagare. E basta rivolgersi a gente molto in alto e molto cara per cancellare le tracce, o a gente molto in basso al punto da essere irrilevante come quel Fauno che bazzica le Picche. Non so se tu sia semplicemente ignorante di come vanno le cose o sia un grande imbroglione. Il sospetto non accennava a sparire da quella conversazione e le due guardie così come le "cagnette" per la stanza aggiungevano pressione sul giovane Otese, che doveva in qualche modo dimostrarsi assai più avido di quanto non sembrasse originariamente, ripescando tra i suoi ricordi e le sue faccende in sospeso qualcosa che giustificasse uno scambio col Sigillo Maledetto, unico esemplare di sette in tutto il mondo. E alla fin fine, solo qualcosa di altrettanto raro poteva essere giustificabile...qualcosa che Kato aveva attorno al collo.

    Una delle guardie trasalì appena nel vederlo, mentre l'altra non fece una piega. Lord Goemon si accigliò invece. Mmmh...un calamaio? Lashmi? Si voltò verso la guardia che aveva mostrato una reazione, la quale smise di tenere sotto minaccia armata l'Otese, arretrando di uno o due passi. Jigoku no Hebi. Confermò, con voce di donna leggermente ovattata dall'ingombrante copricapo. Potrei tagliarti la testa e tenerlo per me. E' quella roba che aveva preso Mani d'Oro, no? Quel pezzente e fallito... fece un cenno con la mano. So che quella merda vale parecchio ma è pericolosa. Un inchiostro nato dal sacrificio umano che divora chi se lo mette addosso non si può vendere facilmente. Non ha mercato nè mi interessa. Tuttavia Lashmi qui sa come si usa, dopotutto lei ha l'altro inchiostro e ne aveva prestato un pò a Mani d'Oro. E quindi mi pare di capire che vuoi fare tabula rasa, imparare a usare quell'affare, avere una casa e tenerti per te tutto quello che sai di Oto? Questa era alla fin fine la domanda fondamentale, quella cui evidentemente Kato avrebbe risposto affermativamente. Se è così abbiamo un accordo. Tese la mano. Consegnami il Sigillo del Fulmine, e avremo finito. Tutto qui? Non erano passati che pochi minuti da quando era rimasto da solo...possibile che bastassero per aiutare Toshiro Umezawa? Come avrebbe continuato Kato la trattativa? Quale era la mossa successiva?

    [Namae e Jaro]
    Uhm? Ma che diavolo dici? Disse il musicante trovandosi la strada sbarrata quando invece non si immaginava la minima opposizione: la stessa presenza del genjutsu era qualcosa che non si aspettava e che lo aveva irritato non poco. Non so cosa ci fai qui ma sei in mezzo, Name-san, non farmi perdere tempo! Non hai idea di che casini stanno capitando là fuori! Ma Namae si era dimostrato ferreo nell'enunciare le sue ragioni, e lo stesso Jaro sgranò gli occhi quando l'altro parlò di un accademico che era pronto a offrire qualcosa che poteva valere un rango superiore per Goemon. Deglutì mentre la pelle sbiancava. Mi stai dicendo che c'è un otese con un sigillo maledetto là dentro? Da chi, se non da un traditore di Oto quale Jaro era, potevano essere giunte le informazioni sui cursed seal e su come modificarne gli effetti per produrre una droga sintetica? Oh no..no-no-no, questo è anche peggio di quanto pensassi...la mia taglia salirà alle stelle... Disse, dimentico per un istante della sua missione, mentre con le mani allisciava i capelli lungo il capo, sebbene invano dato che sarebbero presto tornati rizzi e ispidi come sempre. Se prima Jaro era un ricercato, una volta messo in commercio un derivato dei Cursed Seal Oto avrebbe capito subito da dove arrivavano le informazioni necessarie...e forse avrebbe potuto mettere in campo dei cacciatori specializzati contro di lui. Quando ho dato a Lord Goemon quelle informazioni non ho mia pensato che riuscisse davvero a ottenere un sigillo maledetto...non mi stai dando belle notizie, Namae-kun...anche Lashmi sarà in pericolo.

    A quelle parole però riuscì a fare mente locale. Lashmi...notizie. Santi numi, le notizie! Spalancò le braccia, sopraffatto. Senti, io capisco che per quel pervertito sia il momento migliore della giornata ma per le strade c'è il caos! Sono apparse almeno quaranta o cinquanta persone identiche al precedente Asso di Fiori. Come se Toshiro Umezawa fosse ancora vivo...la Regina ha dato di matto e sta mandando tutti i suoi sottoposti a catturare questa gente e vuole che il Principe le presti manodopera e vada da lei come ulteriore assicurazione se questo fosse un qualche stratagemma! Devo dirlo a Lashmi almeno, poi vedrà lei se interrompere o meno Lord Goemon! Ma la notizia sull'Accademico lo aveva comunque turbato. Numi, numi, numi...Scosse il capo. Non so nemmeno se davvero si può ricavare quella droga con le tecniche di Lashmi, era solo un'ipotesi... Ma a quell'ennesima incertezza Namae parlò di Hounko e di ciò che Goemon aveva minacciato di fare. Se prima era sbiancato, a quel punto divenne cereo.

    Non...non diceva sul serio, vero? C'era anche un accenno di ira nel suo pallore. E' solo una bambina, non lo farebbe solo per una sciocchezza del genere... Ma c'era un dubbio nelle sue parole: aveva visto Goemon fare ben di peggio, infinitamente di peggio, e non si sarebbe certo fermato solo perchè si trattava di una parente di un suo sottoposto, o comunque di un membro del suo stesso Seme. Non ha mai messo anche solo un dito addosso a Lashmi perchè lei sa come difendersi, ma se lo avesse anche solo minacciato, se lei non fosse come è ...quanto è vero il cielo lo avrei fatto pestare a morte dal mio Namahage Disse stringendo i denti...si riferiva all'Oni che poteva evocare con la sua tecnica, ma questo verosimilmente Namae non lo sapeva. Ma come faccio a farlo aspettare. E' una cosa grossa, se capitasse qualche problema alla Regina e lui scoprisse che ho tardato...lei è importante tanto quanto la merce di questo Accademico per poter diventare Re. Avrebbe fatto due passi avanti. Devo avvisarlo, Namae-san. Non... Deglutì. Cinque minuti...e poi lo dirai tu a Lashmi. Daccordo. Ma io resto qui. Non posso farmi vedere in giro o penseranno che non ho recapitato il messaggio. Sbuffò. E diciamocela tutta, la Regina è una grandissima stronza paranoica, che si arrangi per un pò!

    Aveva guadagnato cinque minuti, ma quando questi sarebbero trascorsi (e in cinque minuti Kato non sarebbe certo uscito), che cosa avrebbe fatto Namae? Lo sguardo di Jaro si sarebbe fatto insistente...e da là al sospettoso mancava appena un passo.
     
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    Il tetto si è bruciato:
    ora
    posso vedere la luna.


    Chapter XV - Amegakure



    [Con Toshiro e Yuufuku]

    CITAZIONE

    Il profumo dell'orchidea penetra come incenso le ali di una farfalla.


    L'ennesimo Haiku con cui Toshiro amava edulcorare le sue conversazioni, e al tempo stesso, fornire informazioni a chi sapeva ascoltare.
    La fiala mostrata dal Principe senza cuore conteneva un liquido violaceo, corposo, con una sfumatura bluastra che dal pelo libero scendeva fino al fondo. Filamenti neri appena visibili esaltavano la sua pericolosità. Secondo l'Umezawa, quel veleno estratto dall'Orchidea era in grado di disattivare le abilità della Regina.
    Wow. Interessante. Lo stupore divampò nei suoi occhi per un solo istante.
    Seppur emozionato di poter dialogare con un ex Asso, l'Oleandro non commise l'errore di abbassare la sua capacità di giudizio: nessuno avrebbe rivelato la strategia con cui, meno di un ora dopo, avrebbe tentato di uccidere una Regina di Ame. Per non aggiungere che quella persona, conosciuta solo qualche ora prima, avrebbe dovuto mantenere il segreto al cospetto di una personalità arrogante e poco incline ai segreti.
    In poche parole, si trattava di un test. False informazione che nel peggiore dei casi avrebbero permesso al Principe Umezawa di guadagnare un vantaggio sui suoi nemici.
    Capisco. Non distolse lo sguardo dalle sottili e taglienti iridi dell'Umezawa, colmi di odio e rancore verso il Fiore Artico.

    Il dialogo si spostò sul Terzo Livello e sul miglior modo per guadagnare i ranghi più alti del Seme.
    Prima di quel maledetto giorno, l'Oleandro era convinto che i ruoli nei semi di Ame dipendessero solo dalla forza e dalle abilità dei Nukenin. Si era sbagliato. Un Fante dotato di intelletto e furbizia poteva aspirare a sedere sul tavolo dei potenti. E lui ci sarebbe riuscito, in un modo o nell'altro.
    Alla prima domanda, il Principe dei Fiori rivelò ciò che Namae non avrebbe mai potuto scoprire da solo; sulla seconda questione, la risposta più rapida sarebbe stata "soldi e potere al Seme e ad Ame", ma l'Umezawa preferì servirsi dell'ennesimo Haiku, che Namae memorizzò a fuoco.

    [Con Jaro]

    CITAZIONE

    Uhm? Ma che diavolo dici?


    Per un momento sembrò sgranare le palpebre quando scorse Namae, di guardia, davanti alla suite del Grand Hotel Senmō to Yorokobi. Agitato e teso come una corda di violino, Jaro fu costretto a fare i conti con lo smemorato, che con le braccia incrociate al petto, forte della sua corporatura massiccia, avrebbe impedito a chiunque di proseguire verso Lord Goemon.
    Nei suoi occhi ardeva un incendio, una rabbia quasi impossibile da controllare, alimentata dalla minaccia che ancora rimbombava nella sua mente.
    Aveva i nervi a fior di pelle, le mani desiderose di afferrare qualcosa e stritolarla per il puro gusto di farlo. Perché non iniziare dai servi di Lord Goemon? Specie se questi avrebbero dimostrato di fregarsene della piccola Hounko, minacciata da quel tossico che amava trattare la donne come oggetti.

    CITAZIONE
    Mi stai dicendo che c'è un otese con un sigillo maledetto là dentro?



    Sigillo maledetto? Namae li conosceva con il nomignolo di Cursed Seal. Ciò che sapeva sui quei doni erano frutto di dicerie e vecchie leggende. Evidentemente, esistevano davvero! E Jin ne era un possessore.
    Esatto. Mentì con una semplicità che gli era sconosciuta. Vi era molto in gioco: la sua vita, quella di Hounko e in parte il destino dei Fiori. Doveva assecondare il suo sensei, fargli credere di aver ricevuto l'ordine di vietare l'accesso a chiunque, almeno fino a quando l'accademico non sarebbe uscito vivo (o morto)
    Alla notizia del sigillo, il musicista perse quella calma che lo aveva contraddistinto nelle due missioni che avevano svolto insieme.
    Sfogò la tensione attorcigliando i suoi lunghi capelli attorno alle dita affusolate, mentre lo sguardo correva a destra e a sinistra, come se sentisse il fiato di Oto dietro di sé. Due anni prima, ai piedi delle montagne che circondavano il Paese del Ferro, tra i cumuli di neve, era stato lo stesso Jaro-sama a confidargli di aver fatto parte delle squadre speciali del Suono. Con la perdita di un sigillo, Oto avrebbe puntato i riflettori su Ame, sui suoi Nukenin lì nascosti e Jaro sarebbe emerso dalle memorie del villaggio che aveva abbandonato anni prima.

    CITAZIONE
    Senti, io capisco che per quel pervertito sia il momento migliore della giornata ma per le strade c'è il caos! Sono apparse almeno quaranta o cinquanta persone identiche al precedente Asso di Fiori. Come se Toshiro Umezawa fosse ancora vivo...la Regina ha dato di matto e sta mandando tutti i suoi sottoposti a catturare questa gente e vuole che il Principe le presti manodopera e vada da lei come ulteriore assicurazione se questo fosse un qualche stratagemma! Devo dirlo a Lashmi almeno, poi vedrà lei se interrompere o meno Lord Goemon!


    Sgranò le palpebre, simulando una reazione di pura sorpresa, stupore e anche preoccupazione.
    Toshiro...Toshiro Umezawa? Balbettò. Quel Toshiro? L'Umezawa aveva sferrato un attacco su larga scala, servendosi di cloni che forse, con qualche jutsu particolare, avrebbero potuto sfruttare gli effetti dell'acqua miracolosa in cui il cuore dell'originale era stato rinchiuso. Ma dentro di sé, sapeva che Toshiro se n'era fregato di lui, perché quella tipologia di attacco lo avrebbe condannato a morte.
    La Regina sa che ho fallito. E che gli Umezawa erano vivi e vegeti. La pazza idea di uscire da quell'hotel si sgretolò come un castello di sabbia.
    E se Jaro-sama raggiunge Lord Goemon... sono fregato. La promozione del Lord della Perdizione dipendeva, in piccola parte, anche dall'Oleandro, che aveva fallito l'omicidio della famiglia Umezawa. Se fosse sopravvissuta all'attacco, Touya si sarebbe vendicata sia di lui sia del Principe, colpevole di non averla raggiunta in tempo, infatti, come rivelato da Jaro, Lord Goemon era atteso nel luogo dell'attacco, come aiuto e come prova della sua fedeltà.
    Per quanto cercasse di rimanere freddo e lucido, in quel corridoio oscuro che conduceva nella suite dei peccati, la minaccia di Lord Goemon continuava a rimbombare nuovamente nella sua mente. Sentì il bisogno di generare litri di dopamina, ma davanti al musicista di Oto, che aveva già dimostrato di conoscere alla perfezione la manipolazione ormonale, sarebbe stato un errore imperdonabile.
    Colse la palla al balzo e rivelò la minaccia che nessun padre avrebbe voluto udire.
    Jaro-sama ebbe quasi un mancamento. Lo vide indietreggiare, pallido in viso, preoccupato da come gli eventi stessero andando fuori controllo.
    Con Hounko minacciata di essere abusata, sapeva che Namae non lo avrebbe lasciato passare. E così fu quando l'otese provò a ridurre la loro distanza. L'Oleandro si posizionò davanti a lui, facendo valere quel corpo forgiato da mille allenamenti che aveva dimenticato.

    CITAZIONE
    Cinque minuti...e poi lo dirai tu a Lashmi. Daccordo. Ma io resto qui. Non posso farmi vedere in giro o penseranno che non ho recapitato il messaggio. E diciamocela tutta, la Regina è una grandissima stronza paranoica, che si arrangi per un pò!


    Aveva vinto il primo match.
    Cinque minuti. Confermò, tirando un sospiro di sollievo interiore. Aveva cinque minuti, cinque giri di orologio per inventarsi una scusa o un piano per guadagnare altro tempo qualora Jin non fosse uscito dalla suite.
    Ma quanto tempo ancora? Una domanda che non aveva risposta. Toshiro non aveva fissato alcun limite. Dipendeva dall'Oleandro stesso, in base a quanto fosse disposto a rischiare per un uomo che in passato era già stato sconfitto. In realtà, Namae aveva molto da farsi perdonare. Qualche ora prima, sua madre aveva rischiato di morire per colpa sua.

    Il respiro rallentò e senza distogliere lo sguardo da Jaro, Namae meditò sul da farsi, interpellando quella mente che, quasi sempre, si dimostrava in grado di tirarlo fuori da ogni pericolo, grazie a tutta quella esperienza criminale e di vita che aveva maturato con il suo vecchio sé. Quella notte non fu diversa dalle altre. Meno di trenta secondi e il vortice di idee divenne inarrestabile.
    Devo sparire...sparire prima che Lord Goemon lo sappia. In qualunque modo si sarebbe concluso lo scontro tra i due Assi, quel tossico non avrebbe tollerato un traditore nelle sue fila. Anche con un sigillo, il Lord della Perdizione avrebbe ucciso sua figlia, forte di quel potere che, a giudicare dalle leggende che aveva udito, era in grado di trasformare un ninja in una specie di demone.
    Ma c'era la remota possibilità che Goemon non sapesse delle intenzioni della Regina. E con la morte del Fiore Artico, nessuno lo avrebbe imputato come il principale responsabile della presenza di Toshiro nelle strade. Ciò significava impedire al suo Lord di ricevere le informazioni da Jaro-sama.
    Non è più una questione di tempo. Jaro non doveva varcare la Suite. Nè in quel momento né fra cinque o dieci minuti.
    Come convincerlo?
    Namae e Jaro erano due uomini molto simili: erano maturi, non più giovani, con una carriera avviata e qualcuno da proteggere. L'Oleandro aveva sua figlia mentre il musicista proteggeva quella ragazza, ormai donna, che dopo averla addestrata era diventata la guardia del corpo di Lord Goemon.
    Avebbe potuto fregarsene e uccidere Jaro senza esitazione, ma Namae era più buono di quanto non credesse. Si ricordava sempre che Ame non ammetteva amicizie, ma era il primo a considerare Jaro e Lashmi come suoi amici, specie il primo, che solo qualche minuto prima aveva dimostrato di avere a cuore Hounko.

    [Dopo cinque minuti]

    Quando il quinto minuto terminò, lo sguardo di Jaro divenne più insistente.
    Namae impiegò alcuni secondi per mettere in azione la sua strategia, pensata e ottimizzata nei trecento secondi che aveva guadagnato.
    Varcare la soglia e disturbare Goemon non sarebbe stata un'ottima idea. Jaro-sama avrebbe potuto anticiparlo e agire con qualche jutsu sconosciuto all'Oleandro.
    Prima che l'altro perdesse la pazienza, Namae fece un breve conto alla rovescia, partendo da un semplice tre.
    Tre. Due. Uno. Le labbra si incresparono in un sorriso compiaciuto. Diede maggior credibilità al teatrino rilasciando nel corpo della dopamina, che oltre a calmarlo nei momenti più concitati, riusciva a regalargli falsi momenti di piacere e soddisfazione.
    Tutto è quasi finito ormai. Il Fiore Artico è stato quasi privato di ogni possibilità di vittoria. Terribilmente falso. Forse nemmeno Jaro ci avrebbe creduto, ma l'Oleandro era pronto a giocarsi "l'Asso" della manica.

    Oltre le tende
    una quieta profondità –
    fiori di prugno del Nord.



    Hakui. Lo stesso con cui Toshiro aveva squarciato la nube bianca da cui era uscito.
    L'uomo che fu ingannato è tornato e la sua vendetta non risparmierà chi patteggerà per colei che anni fa lo pugnalò alle spalle. Gli altri Assi lo hanno aspettato a lungo. E con lui, i Fiori ritorneranno al suo massimo splendore. Esclamò solenne, con un tono di voce basso ma deciso, come se ciò che aveva annunciato fosse visibile alla sua vista.
    Fece un passo in avanti, con le braccia alzate in un gesto aveva qualcosa di religioso.
    Lord Goemon sta ricevendo ciò che Toshiro ha voluto consegnargli, come prezzo per la sua immobilità. Ma questo quel tossico non lo sa Aveva il musicista a meno di un metro di distanza, salvo un suo indietreggiamento.
    E se ti chiedessi di me, io ho condotto l'otese al cospetto del nostro Lord, guadagnando i dieci minuti necessari all'Umezawa e ai suoi alleati per mettere fuori gioco il Fiore Artico. E il secondo obiettivo l'ho raggiunto grazie a te...o per meglio dire, al mio inganno L'obiettivo di Namae era privare Jaro di una soluzione, costringerlo a cambiare bandiera, come era accaduto a lui qualche ora prima. Accettando di aspettare quei cinque minuti, Jaro aveva già commesso un errore mortale agli occhi del Fiore Artico.
    Non ti sto chiedendo di sacrificarti o di mettere in pericolo Lashmi. Siamo sulla stessa barca, solo che, a differenza mia, tu hai una possibilità di uscirne vivo e senza colpe.. Anche se in quel caso, a perdere la vita sarebbe stato Saboru. Come sapeva di aver imparato prima dell'amnesia, ad Ame non c'è condanna a morte peggiore di chi diventa testimone scomodo di un evento scottante.
    Se vuoi ingannare il tuo padrone, fingiti sconfitto dai nemici della Regina. Avvelenato ad esempio. Posizionò il volto a meno di venti centimetri dal naso del musicista.
    Non lo capisci? Non è una scaramuccia interna ai Fiori. Le fondamenta di Ame stanno tremando. Gli occhi degli Assi e del Mazziere, chiunque egli sia, sono puntati su di noi e noi dobbiamo fare la scelta giusta. Hai il coraggio di farla? Da qui tu non passerai. Oltre le mie spalle c'è la tua morte. O la mia. Ma in quel caso sarà anche la tua fine, perché nessuno, né Lord Goemon né il Fiore Artico ti perdonerà per il tuo errore. L'Umezawa si è ripreso il suo posto. Qual è la tua scelta? La mano del Fante era già scesa sull'elsa della Doppia Lama. Saboru era a pochi metri. Ucciderlo con un fendente sarebbe stato un gioco da ragazzi. 
    Ti aiuterò, se vorrai. Posso picchiarti e prendermi la colpa, salvando te e Lashmi, oppure puoi fingerti morto da qualche parte, oppure, ancora meglio, fingere di aver combattuto contro degli otesi. Ci sarà qualche otese mezzo Nukenin da pestare al Primo Livello, no?

    Cosa avrebbe scelto di fare?
    Una cosa era certa:
    Io...non lavorerò più per un uomo che osa minacciare la mia famiglia

    jpg



    <div class="w3-col m4">Chakra: 88.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///

     
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    13



    Nuovamente avevo sbagliato sul mettere in palio la mia vita, e Lord Goemon prontamente me lo fece ben notare. Non ci sarebbe stata sicuramente una terza occasione, la prossima volta che avrei azzardato con la mia vita avrei dovuto contraccambiare con un peso adeguato a bilanciarla.

    In ogni caso le contrattazioni continuarono e le mie proposte, comprese quelle dell'utilizzo e dell'insegnamento del Jigoku, furono accettate da Lord Goemon. Non ci fu molto da aggiungere, se non qualche dettaglio utile a concludere l'affare. Certo, c'era da dire come e in che modo sarei riuscito a guadagnare tempo visto che non erano che passati pochi minuti e fu Lord Goemon stesso a darmi uno spunto utile. Il mio ruolo da Chunin e di Guardiano comprendeva informazioni classificate e sfruttabili dalla malavita e al termine di quella prima fase avrei proseguito il discorso, così da guadagnare ulteriore tempo... ma prima avrei dovuto concludere l'affare del Sigillo!

    Mandando giù la saliva, e prendendo fiato, avrei aggiunto alcuni particolari Lord Goemon, accetto lo scambio e sono d'accordo su ogni punto... ma mi perdoni però come avevo anticipato chiedo anche di far parte del Seme, non pretendo ovviamente una posizione di rilievo. Altrimenti desterebbe troppi sospetti, immagino. Ma mi permetta di lavorare per lei. E costruirmi una reputazione con la mia nuova identità. Lavorare per Ame e per i Fiori, di conseguenza. E a proposito di identità... per quella le chiedo di affidarsi ai migliori nel campo. Preferirei non portarmi dietro nessuna traccia, o quantomeno provarci. attesi qualche secondo affinché potesse elaborare quei dettagli, piccoli ma sostanziali Inoltre devo tornare ad Oto, in qualità ancora di Chunin e Guardiano per concludere questa missione e non destare alcun sospetto. Le chiederei se possibile di fornirmi la mia nuova identità e storia nel frattempo, posso eventualmente aspettare ancora qualche giorno qui ad Ame...lasciando sicuramente in un secondo momento il cambio chirurgico di volto, ovvero quando mi sarò messo alle spalle Oto e mi muoverò in quel di Ame, in maniera definitiva. E di conseguenza una volta ad Ame come potrò contattarla o contattare chi di dovere per ottenere questa operazione chirurgica e imparare l'arte del Jigoku? Chiesi, in maniera tale da definire gli ultimi particolari di quel cambio di fazione e di vita. [Nota Tempistiche, on e off gdr]Lasciando piena libertà di scelta e di gioco a te Febh, in vece di QM, mi sembra comunque giusto riportarti come feci anche a Diogene l'eventualità che non è possibile in questa giocata cambiare il volto, e di fatto tradire subito Oto. Questo perché ci sono giocate temporalmente posteriori in cui Kato è ancora Chunin Accademico. La mia proposta è quella di affibbiare il Sigillo a Goemon, con la promessa di non utilizzarlo nelle mie giocate in corso, e aspettare l'eventuale occasione per ritornare ad Ame e sfruttare la nuova identità, e ciò che ho costruito e concordato con Lord Goemon, PNG. Chiaramente resto in attesa di una tua scelta.

    Al termine quindi se tutto fosse andato come avevo previsto e concordato con Lord Goemon non mi sarebbe rimasto altro che passare alla fase finale, quella della consegna del Sigillo. Era un momento che prima o dopo sarebbe avvenuto e in ogni caso mi sarei dovuto affidare sostanzialmente alla buona fede di Lord Goemon stesso, non avendo alternative. Non potevo di certo spazientirlo e garantire la consegna in un secondo momento. Mi avrebbe ucciso, nel migliore dei casi, lì sul momento. Infondo se volevo lavorare per lui e per Ame... non potevo non consegnare il Sigillo. E di conseguenza mi preparai a tale azione Lord Goemon, ora richiamerò una mia evocazione, a cui avevo affidato il Sigillo. Sarà suo, così come da patti. Ora, se mi permette... con la tecnica del Richiamo avrei fatto apparire il Maestro al mio fianco, in forma umana, il quale già edotto dalla situazione, dopo aver osservato un mio cenno di assenso con la testa, frugando tra le sue tasche portò alla luce il Sigillo Maledetto del Fulmine. Lo presi in mano per consegnarlo così tra le dita, sudicie e fameliche, del Principe di Fiori compiendo di fatto un peccato originale, decretando una rottura totale, un evento di portata senza precedenti per il mondo accademico. Avevo venduto uno dei tesori più preziosi di Oto ad uno dei criminali più incalliti Eccolo qua, mi è stato consegnato direttamente dal Kokage dopo aver superato una difficile prova. Se ha intenzione di usarlo anche su stesso ho alcuni consigli da darle, dietro pagamento di Ryo, per farsi... diciamo “accettare”. Deve sapere che quel Sigillo ha in qualche modo una sua coscienza e reagirà al portatore. Non aggiunsi altro, al Nunkenin ovviamente la scelta.

    Appena conclusa quell'operazione cercai di non dare tempo al Principe di chiudere la nostra conversazione introducendo una seconda parte Lord Goemon, un'ultima cosa. Io non ho mai detto che i segreti di Oto me li terrò per me. Anzi... Sono disposto a vendere le informazioni di cui sono in possesso. Quindi cosa vorrebbe sapere? Notizie sulle mura? Dettagli su dei Ninja in particolare? Informazioni riservate ai Chunin? Parliamone, sono riuscito ad ottenere una conversazione con lei, e non ho di certo intenzione di sprecare quest'occasione. Infondo da come sto imparando sulla mia stessa pelle ogni singola cosa, oggetto, persona o informazione ha un peso e un valore ad Ame e può essere scambiata. Quindi a me piacerebbe ricevere una congrua quantità di Ryo, in cambio delle informazioni, e in secondo luogo un benestare da parte sua per aprire un'attività commerciale e trasferirmi in una casa sicura, qui ad Ame una volta che avrò ottenuto una nuova identità. Conclusi, speranzoso di aver attirato nuovamente la sua attenzione e di avere guadagnato tempo. [Nota per Febh QM]Febh onestamente non saprei quanti soldi on-gdr chiedere a Lord Goemon. Credo che sia la prima volta in assoluto che avviene uno scambio del genere. Mi verrebbe da dire 15000 Ryo, ma è un valore arbitrale e privo di calcoli dietro. Mi affido al tuo giudizio da Master.

    Inoltre sfrutto l'occasione per chiedere, gratuitamente e nella forma in cui Lord Goemon PNG mi paga la competenza di 5000 Ryo per costruirmi un Covo (come da regolamento competenze edifici) in quel di Ame. E questo covo sarebbe inglobato all'interno di una attività, non negozio, che lo nasconda. Pensavo ad un Ryokan tipico giapponese su tre livelli. Il primo è il ristorante tipico, il secondo le terme e il terzo le stanze tipiche in cui ci sono delle Geishe, esperte anche di intrattenimento sessuale (quindi stiamo parlando di un bordello di alta classe). Geishe che andrei a pagare con il mio stipendio come Competenze Alleati, Gregari.



    Edited by F e n i x - 16/5/2021, 17:37
     
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