Nightmare Before Ninjamas![News Natalizia]

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  1. Roroo
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    Oh oh oh


    Chapter I - Villaggio della Neve




    La lettera giunta dall'estremo Ovest giaceva da giorni sul tavolo in cucina.
    In aggiunta agli addestramenti fisici e mentali per fare di Hoakue un' ottima kunoichi, la sera impiegavo un'ora del mio prezioso tempo per migliorare la sua abilità di lettura e scrittura.
    In assenza di libri adatti per ragazzini della sua età, avevamo letto insieme il contenuto della missiva.

    Voglio accompagnarti! Voglio uscire di casa. Qui mi annoio.
    Non puoi. Devi allenarti con il manichino in camera tua. Quando sarai pronta mi accompagnerai. Non so chi troverò laggiù e se ...
    Ci sono i cattivi? Mi interruppe.
    La bambina si riferiva agli shinobi accademici. Nella sua breve vita, qualcuno l'aveva convinta che i ninja dotati di coprifronte fossero assassini, ladri e stupratori.
    Sì. Dai suoi occhi trapelò puro terrore.
    Li ucciderai vero? Domandò, quasi supplicando.
    Non nutrivo nessun odio o risentimento verso i ninja dei paesi accademici.
    Bramavo potere, fama, conoscenza e soldi e ai miei occhi i quattro villaggi erano miniere di Ryo e non obiettivi da distruggere.
    Certo. Sono i nostri nemici. Non potevo essere sincero con lei.
    Non mi fidavo dei Fanti con cui collaboravo.
    Se qualcuno voleva fottermi si sarebbe servito della piccola Hoakue e per il suo bene dovevo fare in modo che lei non diventasse un problema.

    [24 Dicembre - Ore 19]


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    Alle 19 la colonnina di mercurio era scesa fin sotto lo zero.
    Ad ogni respiro, una nuvola di condensa bagnava la lunga sciarpa che avvolgeva il mio volto.
    Aveva nevicato per due giorni.
    Per la felicità di Hoakue, a terra si erano depositati almeno venti centimetri di neve.
    Avevo raggiunto il Gate con cinque minuti di anticipo.
    Avevo occultato il mio aspetto grazie alla Henge no Jutsu. Ero una donna alta un metro e sessanta, con due grandi occhiali da vista, dei capelli legati in una lunga coda, una sciarpa di lana nera e un vestito verde. Ai piedi apparivano delle scarpe rosse con tacco dodici.
    Fuori dalle mura di Amegakure, a farmi compagnia era comparsa una fitta coltre di nebbia, insolita per la stagione e per il luogo.

    Un po' mi dispiaceva trascorrere il primo Natale da Namae Taiyo lontano da casa, ma il lavoro aveva la precedenza su tutto.
    Tra le mansioni dei Fiori vi era il commercio di armi ed era mio compito interessarmi alla faccenda.
    In attesa dell'arrivo di qualcuno, seppur senza speranza, tentai di ricordare i Natali precedenti vissuti nei panni di un uomo di cui non avevo memoria, da cui avevo ereditato corpo e mente.
    Vi era una famiglia ad Amegakure che attendeva da mesi il mio ritorno?
    Mi ero promesso di non pensare al passato, di non pormi domande che sarebbero rimaste senza risposta.
    Mi voltai verso il villaggio.
    Lì dentro qualcuno conosceva la mia storia.

    Un bizzarro rumore attirò la mia attenzione.
    Impiegai qualche secondo per capirne la fonte e la direzione.
    Campanelli.
    A dieci metri dal sottoscritto, il muro di nebbia venne infranto da una carrozza trainata da due renne.
    Senza timori, mi accomodai, accavallando maliziosamente le gambe.
    Strano jutsu.

    [...]



    Dopo mezz'ora di viaggio in alta quota sciolsi la Henge no Jutsu.

    Il viaggio fu più emozionante del previsto.
    Trainato dai due bizzarri costrutti, sorvolai come un volatile quasi tutto il continente a una velocità stratosferica.
    Oltrepassato il mare che divideva il Paese della Terra con il Paese della Neve, dopo un ulteriore ora di volo, sotto un cielo così meraviglioso da lasciarmi senza parole, iniziarono a comparire altre carrozze.
    Le due renne rallentarono la propria velocità per prepararsi ad atterrare davanti a quello che sembrava essere una gigantesca fabbrica, composta da tre distinti complessi.
    Toccammo il suolo all'unisono.
    Scesi dal mezzo di trasporto, salutando quei strani peluche con una carezza ciascuno.
    Indossavo abiti elegantijpg ma comodi in caso vi fosse la necessità di menare le mani. Sotto la maglia verde avevo il corpetto in cuoio e le fasce protettive. Al mio fianco destro vi era la fidata doppia lama, lucidata prima di partire.
    Senza dare nell'occhio, analizzai i ninja accorsi in quel luogo sperduto dal mondo.
    Avrei cercato coprifronti e in generale qualsiasi informazione utile per capire chi fossero mentre il mio udito avrebbe fatto il resto. Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. [Da genin in su]


    In lontananza, udii la porta della fabbrica aprirsi.
    Sebbene fosse notte fonda, l'interno dell'edificio era illuminato e vi erano diverse sagome ad attenderci.
    Mi incamminai verso di loro, senza perdere tempo.
    In prossimità del portone, notai con un certo stupore la piccola statura della maggior parte dei presenti. Oltre a non arrivare al metro e quaranta, e ciò poteva essere l'effetto di qualche malattia o scherzo della natura, quei uomini erano piuttosto denutriti.
    Schiavi. Sentenziai, dall'alto del mio metro e novanta d'altezza.
    Ricambiai i loro sorrisi.
    Quella sala era stata adornata a festa, sebbene l'aria puzzasse di carbone, metallo...e d'inganno.

    Un uomo vestito di rosso fece la sua comparsa dal balcone che si affacciava al piano terra in cui eravamo tutti.
    Incrociai il suo sguardo. Se fosse stato bravo a leggere le espressioni, avrebbe potuto intravedere una leggera curiosità trapelare dai miei occhi di ghiaccio.
    CITAZIONE
    E' un piacere conoscervi. Io sono il Re dell'inverno! OH OH OH OH
    Spero gradirete una bella tazza di zabaione caldo di benvenuto, l'ho fatto preparare apposta per voi.

    Un uomo alto quanto Hoakue si avvicinò a me con una tazza di zabaione tra le mani. Prima di accettare l'offerta, annusai i fumi emanati dalla bevanda.
    Non accettare. Dopo mesi dovevo ancora abituarmi a quella voce estranea che proveniva dalla mia stessa mente.
    No grazie, sono allergico alle uova. Dissi schietto, sorprendendomi per quella scusa che la mia mente aveva partorito in un istante.

    CITAZIONE
    Alla salute!
    E che questa notte sia testimone di grandi affari fruttuosi!

    Osservai curioso la reazione dei presenti. Quanti avrebbero ghignato a quell'augurio?


    CITAZIONE
    LanciaSpiedi con Spiedi avvelenati (Veleno C1 + Allucinogeno)
     
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164 replies since 12/11/2017, 22:20   4383 views
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