Nightmare Before Ninjamas![News Natalizia]

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    Nightmare Before Ninjamas

    Interpost, Shin



    Tra una cosa e l'altra, dopo aver mandato via la sua Volpe ed essere caduto così vittima del tranello del Re dell'Inverno (che per fargli perdere tempo aveva messo una pedina della creatura pur dichiarando che le evocazioni non potevano partecipare), Shin finì per entrare nella stanza con almeno un quarto d'ora di ritardo rispetto agli altri, dovendo tornare indietro per levare la pedina della sua amica prima di poter proseguire. Se non altro non ebbe altri ostacoli...fuori dal padiglione.

    Un Regalo Fortunato

    Oltre la porta si estendeva quella che a tutti gli effetti pareva essere una serra, anche se dal di fuori decisamente non si vedevano vetri e poi il clima non era dei più favorevoli. In ogni caso faceva un discreto caldo a causa di un gran numero di lampade che illuminavano la stanza nemmeno fosse una spiaggia assolata. Mentre le pareti abbondavano di festoni come all'esterno, il centro dell'ampio padiglione era composto da numerosi tavoli con sopra un gran numero di vasetti non più grandi di un bicchiere, ognuno dotato di un quadrifoglio talmente perfetto che pareva essere stato fatto a mano.

    Oh, mi sembrava proprio che fosse l'ora che arrivassi, ok? Ok! Non so nemmeno quanto tempo è che aspetto! La vocina acuta proveniva dal basso, dove un ragazzino poco più alto dell'ombelico di Shin arrancava con le sue orecchie da elfo e l'aria sognante di tutti gli schiavi del Re dell'Inverno, come se stesse recitando una parte. A ben guardare aveva i piedi attaccati poco sotto il ginocchio, e non doveva essere stato molto alto nemmeno prima di subire quell'inquietante manipolazione corporea. Da notare che aveva un quadrifoglio in mano, un quadrifoglio in metallo che verosimilmente era il premioeba7cca0756df537e7a39006879e066e--four-leaf-clover-glass-ornaments di quel Padiglione, anche se prenderlo dall'Elfo sarebbe stato molto più difficile di quanto si potessero immaginare, come avrebbero scoperto nel tentare di farlo.

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    Allora, non voglio perdere tempo, ok? Ok! Schiaffò un gran numero di fogli in mano al ninja, alcuni uguali tra loro. Devo consegnare questi quadrifogli fra due minuti esatti, ma credo di averne fatti troppi, ok? OK! Devo sapere esattamente quanti devo bruciarne prima di far partire il carico, ok? Ok! Indicò i fogli. Quelli sono i tizi che devono ricevere i quadrifogli. Sopra c'erano nomi propri assolutamente a caso, in un lungo e fitto elenco, con alcuni spazi vuoti e cancellature che rendevano molto complesso contarli a uno a uno, specie in poco tempo. Li ho contati un sacco di volte, ma perdevo sempre il contro, ok? Ok! E ora non c'è il tempo di mettersi a contare. Avrebbe consegnato un fiammifero ai ninja, premendo poi un bottone che avrebbe cosparso di benzina tutti i quadrifogli. CONCIME PERFETTO! E ora brucia i quadrifogli che sono di troppo! Ok? Ok!

    Non hai il tempo di stare a ricontarli, ma posso dirti che quando ho contato i nomi a tre a tre me ne avanzava uno. Quando li ho contati a quattro a quattro me ne avanzavano due e poco fa li ho contati a cinque a cinque e me ne avanzavano quattro, ma non ho proprio idea di quanti siano, ok? Ok! Muoviti ora! Ti lascio questo quadrifoglio metallico se ti sbrighi! Avanti! Ok? Ok!


    Uscire dalla porta prima del tempo prescritto, e comunque dopo almeno quindici minuti, avrebbe prosciugato chakra e vitalità, proprio come annunciatoMedioAlto di Chakra e una Media di Vitalità.

     
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    [QUOTE=Febh,8/12/2017, 02:07 ?t=75065954&st=30#entry616202883]

    Nightmare Before Ninjamas

    InterPost Historia



    Solo una volta mandata via la volpe e tornato indietro per levare di mezzo la pedina dell'evocazione Shin potè ottenere l'accesso al Padiglione che aveva scelto, anche se questo gli aveva fatto perdere almeno un quarto d'ora sulla tabella di marcia rispetto agli altri shinobi. Il piano del Re dell'Inverno era stato infido ed efficace: aveva messo una pedina dichiarando però che le creature richiamate non potevano partecipare...era stato il suo modo per far sprecare tempo ai "giocatori", cosa che dopotutto era il suo unico metodo per vincere quell'assurda partita.

    Un Regalo Fortunato

    Oltre la porta si estendeva quella che a tutti gli effetti pareva essere una serra, anche se dal di fuori decisamente non si vedevano vetri e poi il clima non era dei più favorevoli. In ogni caso faceva un discreto caldo a causa di un gran numero di lampade che illuminavano la stanza nemmeno fosse una spiaggia assolata. Mentre le pareti abbondavano di festoni come all'esterno, il centro dell'ampio padiglione era composto da numerosi tavoli con sopra un gran numero di vasetti non più grandi di un bicchiere, ognuno dotato di un quadrifoglio talmente perfetto che pareva essere stato fatto a mano.

    Oh, mi sembrava proprio che fosse l'ora che arrivassi, ok? Ok! Non so nemmeno quanto tempo è che aspetto! La vocina acuta proveniva dal basso, dove un ragazzino poco più alto dell'ombelico di Shin arrancava con le sue orecchie da elfo e l'aria sognante di tutti gli schiavi del Re dell'Inverno, come se stesse recitando una parte. A ben guardare aveva i piedi attaccati poco sotto il ginocchio, e non doveva essere stato molto alto nemmeno prima di subire quell'inquietante manipolazione corporea. Da notare che aveva un quadrifoglio in mano, un quadrifoglio in metallo che verosimilmente era il premio di quel Padiglione, anche se prenderlo dall'Elfo sarebbe stato molto più difficile di quanto si potessero immaginare, come avrebbero scoperto nel tentare di farlo.



    Allora, non voglio perdere tempo, ok? Ok! Schiaffò un gran numero di fogli in mano al ninja, alcuni uguali tra loro. Devo consegnare questi quadrifogli fra due minuti esatti, ma credo di averne fatti troppi, ok? OK! Devo sapere esattamente quanti devo bruciarne prima di far partire il carico, ok? Ok! Indicò i fogli. Quelli sono i nomi tizi che devono ricevere i quadrifogli, ma non li ho scritti io e non so quanti sono, ok? Ok! Sopra c'erano nomi propri assolutamente a caso, in un lungo e fitto elenco, con alcuni spazi vuoti e cancellature che rendevano molto complesso contarli a uno a uno, specie in poco tempo. Li ho contati un sacco di volte, ma perdevo sempre il contro, ok? Ok! E ora non c'è il tempo di mettersi a contare. Avrebbe consegnato un fiammifero ai ninja, premendo poi un bottone che avrebbe cosparso di benzina tutti i quadrifogli. CONCIME PERFETTO! E ora brucia i quadrifogli che sono di troppo! Ok? Ok!

    Non hai il tempo di stare a ricontarli, ma posso dirti che quando ho contato i nomi a tre a tre me ne avanzava uno. Quando li ho contati a quattro a quattro me ne avanzavano due e poco fa li ho contati a cinque a cinque e me ne avanzavano quattro, ma non ho proprio idea di quanti siano, ok? Ok! Muoviti ora! Ti lascio questo quadrifoglio metallico se ti sbrighi! Avanti! Ok? Ok!

    Uscire dalla porta prima del tempo prescritto, e comunque dopo almeno quindici minuti, avrebbe prosciugato chakra e vitalità, proprio come annunciatoMedioAlto di Chakra e una Media di Vitalità.


     
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    Non c'era nulla di sensato in quel posto, dagli inquietanti elfi fino al pene dorato e meccanizzato al punto di essere paragonabile al più potente dei Jonin. E questo non tanto per le assurde capacità di rigenerazione del Re dell'Inverno e delle sue creazioni quanto più per l'ideale stesso che ne muoveva gli intenti e che a quel punto sembrava davvero possibile: esisteva davvero un ninja in grado di far sprofondare nel caos il mondo intero tramite un solo jutsu?
    Solo una volta in tutta la storia la popolazione aveva rischiato di soccombere ad una simile catastrofe e la mano che aveva mosso tale scempio era quella di una vera e propria dea.

    La controffensiva messa in piedi dal corpulento uomo-robot venne accusata senza possibilità di fare null'altro che impastare del chakra per attutire il violentissimo colpo; sarebbe stato il corpo perfetto del Mikawa a fare il resto distribuendo il danno in ogni dove [Anatomia Sanguigna + Colosso, Basso->Resistenza 900, Ferita Critica Diffusa, Status Dolore annullato].

    dKsYgRG

    Mai provato nulla di così devastante ad opera di un singolo attacco: nessuno dei demoni codati che aveva affrontato lo avevano colpito in questo modo e la cosa più strabiliante era l'estrema facilità con la quale l'uomo aveva agito! In fin dei conti se adesso il Garth si ritrovava ancora con bacino e senza le sacrali sfondate, per non parlare dello shock generato dal dolore altrimenti insostenibile, lo doveva solo al fatto che anche lui, in un certo senso, si era avvicinato a quel mondo ultraterreno che tanto anelava...Era davvero possibile raggiungere un tale livello di invulnerabilità e imbattibilità seppure per un solo giorno?

    Sbeffeggiandosi ancora una volta dell'autorità e della figura di Aloysius, l'armiere pazzoide si congedò per ottemperare a faccende più frivole e lasciò al suo posto quello che si poteva chiamare solo un pessimo scherzo...ormai era chiaro, quello non era un rivale affrontabile perché, in sostanza, non sembrava rispettare le stesse regole del gioco alle quali la natura imponeva al resto del mondo. Messo a bada da un cazzo gigante e dalle impareggiabili capacità combattive, come si evinceva dalla strana aura che lo circondava.

    Si sentiva come beffato da tutta quella situazione alla quale si ostinava ancora a non volerne prendere parte; non gli rimaneva che provare con il rilascio per cercare di squarciare il velo della menzogne che DOVEVA celarsi dietro quella inaccettabile verità. Si rivolse alle kunoichi Otesi e quindi a tutti gli altri membri nella stanza, prima che iniziassero a spostare i rilevativi pupazzi nel "mondo" creato dal Re dell?inverno:

    " Se non funzionerà insieme allora vuol dire davvero che siamo in balia di tutto ciò...forza, tigre, ora! "

    Anche se solo la metà di loro avesse accettato di fare quel piccolo esperimento con il Colosso del Suono alla fine si avrebbe raggiunto un'efficacia tale da poter sciogliere anche il più complesso e potente dei genjutsu [Rilascio di gruppo, Diogene +60] , l'ultima possibilità che il Mikawa stesso avrebbe dato alla ratio per venire a capo di quella faccenda.

    Qualora il Ninpou avesse sortito un qualche effetto, Diogene avrebbe avuto modo e tempo per analizzare meglio la situazione ed escogitare un piano per riuscire a portare tutti via di lì sani e salvi. In caso contrario, invece, non avrebbe fatto nulla...nel vero senso della parola.

    " AHHAHHAHAHHAHA Siamo spacciati...AHAHAHAHAHAHAHHAHA "

    ioSvLtU

    Buttò la testa indietro, fissando quel soffitto di fiaba e ora più "falso"che mai, e si poggiò una mano sul volto concedendosi ad una risata isterica per nulla rassicurante per gli altri ninja nella stanza [Recitazione]. Si sarebbe quindi accasciato in un angolo dando i suoi ultimi ordini ai ninja otesi e a chi degli altri aveva avuto almeno la decenza di prendere in considerazione le sue parole:

    " Il mio contributo finisce qui, se voi volete continuare in questo gioco senza logica non ve lo impedirò. Harumi fatti valere, non hai bisogno di me per andare avanti...e anche tu Shin, non stare a sentire questo vecchio ninja...cerca di sopravvivere con la tua testa. Per tutti voi ninja accademici pregherò affinché questa non sia la vostra ultima avventura."

    Aveva un piano ma per il momento doveva dividersi da tutti gli altri. deboli, ninja; invece che perdere tempo in banali indovinelli alla ricerca di addobbi natalizi di dubbio gusto, forse Aloysius poteva fare altro per cercare di riportare tutti a casa sani e salvi.


    CITAZIONE
    Chakra consumato: 375 + 10 + 60 = 445/1250
    Vitalità rimanente: 15.75/27.5

    Anatomia Sanguigna: L'utilizzatore è costituito completamente di sangue. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altra persona; non può subire Rotture o Amputazioni. I danni subiti dall'organismo si suddividono equamente in ogni zona dell'organismo. Se utilizzata Immissione Vitale o Controllo Sanguigno, l'utilizzatore ottiene un bonus in resistenza nel round successivo tale utilizzo.Colosso: I danni verranno percepiti come un qualsiasi altro ninja: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero un danno ½ leggero alla vitalità, uno status Medio in danno leggero, uno status Grave in medioleggera; sono esclusi Semiparalisi, Intralcio, avvelenamento e Condizioni Fisiche Gravi. La vitalità del sanguinamento (DnT) può essere manipolata dall'utilizzatore; l'utilizzatore può interrompere o aggravare qualsiasi sanguinamento proprio e instillare il proprio sangue, recuperando la relativa vitalità, sfruttando Unità ma senza alcuna spesa in chakra.
     
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    Padiglione 7




    Shunsui si stava muovendo verso il suo padiglione, quando il jonin otese richiamò tutti all'attenzione! Il marionettista si voltò ed osservò l'imponente otese ordinare a tutti di dare battaglia. La forza di quell'ordine trascendeva il concetto di grado. Quell'uomo aveva autorità come nessun altro ninja Shunsui avesse incontrato fino a quel momento. Si preparò a combattere. Del resto anche lui condivideva l'idea dell'otese: stare a quel gioco era una vera e propria follia. Tuttavia qualsiasi idea di battaglia potesse avere in mente non si concretizzò mai. Infatti, non appena il Mikawa partì all'attacco subì una ritorsione di tale potenza da lasciare il sunese a bocca aperta. Persino quel grande guerriero sembrava sconvolto dalla potenza che lo aveva investito, fino al punto da concludere che fosse tutta una grande finzione. Un genjutsu quindi che li aveva intrappolati dal momento in cui avevano messo piede in quella fabbrica? Intrecciò anche lui il sigillo della tigre Rilascio - Genjutsu Kai
    <somm, Shunsuiario style="color: #;">Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [ [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]]
    [Da studente in su]
    , cercando di alterare il suo flusso di chakra e sommando la sua forza a quella del jonin. La possibilità che tutto fosse un imponente genjutsu erano minime, ma era meglio tentare ogni strada possibile.

    Se quest'ultimo piano fosse fallito, ogni tentativo di rivolta al gioco del Re dell'Inverno sarebbe cessata. Persino Diogene si sarebbe reso conto che non c'era altro da fare che battere il Re alle sue stesse regole. Shunsui si sarebbe quindi mosso verso il padiglione 7.

    [...]


    Una volta all'interno dell'edifizio, il marionettista si voltò intorno, curioso ma mantenendo un volto severo e quasi impassibile. Riconobbe immediatamente di trovarsi in una sorta di laboratorio, in fin dei conti non molto dissimile da quello che lui stesso aveva allestito per la produzione di veleni. Camminando tra le ampolle multicolori che erano poste una affianco a l'altra su lunghi banconi, Shunsui si avvicinò all'unica altra persona - o per meglio dire elfo - nella stanza. L'essere dalla corporatura minuta aveva intorno al collo quella che doveva essere la chiave che serviva al giovane sunese. Purtroppo, la chiave era stata collegata ad una cartabomba. mmmm...

    L'elfo era chiaramente agitato. Stava parlando di un albero miracoloso che aveva la capacità di duplicare delle calze. Aveva a disposizione 4 ore per produrre 8000 di quelle calze e gli serviva un ninja che fornisse il chakra per alimentare quella moltiplicazione. Tuttavia sembrava disperato: non credeva di potercela fare. Shunsui rimase per un attimo immobile, squadrando con calma serafica l'elfo. Un attimo prima che l'elfo ricominciasse a parlare, Shunsui avrebbe detto: Posso aiutarti, ma in cambio dovrai darmi la chiave che porti con tè e dovrai disinnescare la cartabomba ad essa collegata. Il tuo problema è di facile risoluzione. Innanzi tutto, non mancano quattro ore al natale, bensì poco più di 5. Significa che con una singola dose il processo di duplicazione può essere ripetuto 10 volte, ammettendo che la prima dose crei immediatamente una calza. <in 5 ore vengono fuori 1024 ...calze. Servono quindi 8 dosi per ottenere il numero di calze che desideri nel tempo che hai a disposizione...mi segui? Il sunese guardò il folletto in quegli occhi febbricitanti per via di qualche sorta di sostanza stupefacente....ora che sai che ce la possiamo fare, perchè non iniziamo con il disinnescare la cartabomba che è attaccata alla chiave che mi serve? Fai questo per me ed io ti darò tutto il chakra che ti serve. A fine lavoro mi darai la chiave..abbiamo un patto?
    Una volta che il folletto avesse accettato, e che fosse stato possibile preparare il numero di dosi necessario a completare il compito, Shunsui si tirò su le mani del suo kimono e iniziò a infondere chakra nelle varie provette. Lavorò rapidamente e senza apparente sforzo. Tuttavia, quando ebbe finito, aveva il volto imperlato di sudore. Dopo tutto, per via di quella piccola prova una buona parte del suo chakra era stato consumato in pochissimi minuti. ...ho completato la mia parte del patto.. ah..ah...la chiave!
     
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    Nightmare Before Ninjamas


    Quarto post



    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Nessuna kunoichi accettò l'invio del Kenkichi, cosa che un po' lo infastidì ma prendendo la situazione con filosofia lasciò perdere affidandosi a un vecchio detto che diceva più o meno: "meglio soli che male accompagnati".
    Soprattutto venne distratto dalla reazione del Mikawa: il quale ordinò a tutti di combattere. Per poi scagliarsi furente contro il ciccione folle. L'Otese non aveva certamente torto a non volere sottostare ai piani del re, normalmente anche il Kuro si sarebbe rivoltato e ribellato ma aveva preferito non farlo. Il potere del cosiddetto re era veramente troppo per il suo attuale livello di forza. Era bastato vedere il potere rigenerativo di quelle armi per capire infondo avevano retto al potere distruttivo del colosso. Quindi il biondo osservò la scena: vide che il barbuto era ancora più potente dell'immaginabile...L'uomo meccano resistette al tremendo attacco e rispose con una forza addirittura maggiore colpendo perfino il jonin e come se non bastasse diede vita ad uno "spaventoso" automa fallico dorato.

    Porca...Per tutti i vibratori! Mi è sembrato di vedere un membro d'oro a molla...

    pensò il Kenkichi strabuzzando gli occhi mentre istintivamente una mano si portava a protezione del deretano, quella cosa era certamente la cosa peggiore che avesse mai visto. Un guardiano per il gioco, il re scomparve dentro la sua macchina albero;
    Tentare un rilascio non sarebbe stato un problema?! Un fallo gigante poteva certamente essere frutto di un illusione, era preferibile lo fosse. Lo spadaccino anche lui, come l'Otese e chiunque altro avesse provato, compose il sigillo della tigre. [Tecnica A+B] Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [ [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]]
    [Da studente in su]

    Consumo 3 bassi; Efficacia 30;

    Se la tecnica non avesse avuto alcun effetto: seguire le regole sembrava l'unica possibilità reale. Quindi Kitori si sarebbe diretto al padiglione-stanza numero 2 in solitaria.

    [...]

    Era davanti alla porta, forse l'unica, di una sorta di magazzino a pianta quadrata, tutto ancora decorato. Dopo un sospiro il genin girò la maniglia a cuore ed ostentando sicurezza entrò. Trovando un piccolo locale con dentro un tavolo. Sopra il quale un mazzo di carte e probabilmente la chiave, suo obiettivo.

    La chiave?! Devo averla...

    Poi una voce, le parenti bianche divennero rosse e li davanti una gigantesca carta da gioco: un jake di cuori.

    Una carta enorme? Sicuramente un altro meccanismo indistruttibile...
    ...barare o minacciare il croupier sarebbe oltremodo scortese!

    era una minaccia? Subito confermata dall'apertura di feritoie praticamente ovunque tutte cariche di proiettili. Date le dimensioni della stanza e il numero di aperture sarebbe stato quasi impossibile evitare di finire traforati come del formaggio svizzero.

    Cosa devo fare?

    chiese il nebbioso prestando massima attenzione alle parole della marionetta.

    Eeeh? Ma che cavolo?

    pensò piuttosto confuso, sprofondando nel silenzio...
    Istintivamente lo spadaccino giunse ad una ipotesi:

    Se taglio il mazzo in 2 metà...Avrò 13 carte in su a mazzo!?
    Kitori caro una spada non risolve tutti i problemi! Non dimenticare mai queste mie parole figlio mio.

    Intervenne una voce dal passato mai dimenticata e sempre amata, eternamente cristallizzata nel suo cuore, indelebile nell'anima.

    Mamma?!...Hai sempre ragione!

    Nuovamente si perse nei suoi pensieri leggermente fuori dagli schemi...Ad un tratto un altro ricordo venne a galla; mai avrebbe pensato all'utilità di quel particolare ricordo: una delle strambe storielle, ovviamente fallimentari, che lo "zio" usava per approcciare le donne.

    Assurdo ma quel fallito ubriacone può salvarmi?
    Dunque parlava di quaranta carte, una stanza buia e dieci carte capovolte...Il finale al buio lo lasciamo stare...Va! Non c'è nessuna qui Ahahah...mmh forse ho frequentato troppo il pervertito? Comunque alla fine si giravano dieci carte almeno credo...

    Passarono vari minuti a pensare e ripensare ormai quasi 10 erano volati, finalmente il biodo si mise all'opera.
    Il ragazzo pose entrambi le mani sul mazzo di carte e sfruttando la sua finezzaPrestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.
    [Da genin in su]
    muovendo e scorrendo le dita, contò precisamente 13 carte, le prime 13. Dopo di ciò prese le carte appena contate tagliando il mazzo, formò così 2 mazzi di cui uno di 13 carte. Prese questo piccolo mazzo e lo capovolse sul tavolo facendo in modo che le carte in giù passassero in su e quelle in su in giù. Ora non poteva fare altro che aspettare di vedere svelata la soluzione e sperare di avere trovato la risposta giusta...

    Speriamo bene...Ne sono abbastanza sicuro!?
    Ora mollate la chiave!

    Intimò freddamente e con tono di voce colmo di sicurezza. Almeno così voleva mostrarsi...



    Chakra: 57/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità:  525
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Rilascio;
    2: Rilascio;
    Equipaggiamento
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Kunai × 6
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Accendino × 1
    • Bomba Gelo × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1

    Note
    ///


    Edited by -RexDraco- - 15/12/2017, 17:50
     
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    il re d'inverno


    4. Dimostrare il proprio valore

    Harumi rimase ad osservare come il Re dell'Inverno di prendeva gioco di uno dei più potenti shinobi del Continente senza perdere la sua surreale felicità. All'enorme sberla rifilata al di dietro del Mikawa, che si lasciò sfuggire un grido forse più per la sorpresa che per il dolore, la kunoichi arretrò ulteriormente, portandosi le mani davanti alla bocca e fremendo, come se fosse stata lei a subire quell'offesa. Eppure, talmente flebile da poter essere percepito dall'atterrita ragazzina, un singulto di soddisfazione le attraversò le viscere. Per l'essere dentro di lei quella tortura era uno spettacolo. Il suo odio cieco per il Colosso non aveva cessato di ardere neppure nella nuova portatrice, nonostante i buoni sentimenti della giovane tentassero di avvelenare il demone un poco alla volta in una sorta di stillicidio silenzioso. Eppure, rintanata nelle profondità, come una brace nascosta sotto la cenere, la sua malvagità giaceva indomita, aspettando solo il momento giusto per rivelarsi, ancora in là da venire. Nel frattempo il loro premuroso ospite se ne era andato, lasciando dietro di sé un dorato vicario, il significato della forma del quale sfuggiva all'innocente fanciulla. Harumi sobbalzò comunque, tuttavia, quando il superiore richiese a tutti i ninja presenti di unirsi a lui nel tentativo di spezzare un presunto genjutsu. Esitante e piuttosto dubbiosa, la kunoichi unì le dita a formare il sigillo della tigre, senza però che il chakra fluisse nel suo corpo. Per quanto l'intera faccenda fosse assurda, le sembrava impossibile che tutto ciò che la circondava fosse il frutto di un'illusione. Di fatto, nulla accadde, e la risata disperata di Diogene riempì l'aria. Perfino il nekomata, nella sua tana oscura, si sentì a disagio di fronte alla rassegnazione del nemico mortale. Incerta, la kunoichi mosse un passo nella sua direzione, tendendo una mano verso di lui, ma la voce morta del Mikawa la bloccò, tanto più che nel suo delirio si rivolse direttamente alla sottoposta. Diogene...sama... Cosa poteva fare o dire una piccola genin per cercare di mostrare un minimo di speranza ad un uomo della levatura del capoclan tanto piegato da apparire irriconoscibile? Qualsiasi discorso che la sua mente formulava le appariva inadeguato, ed anche il più elementare ragionamento le moriva in gola. Voleva rassegnarsi così facilmente, abbandonarli lì così? Gradualmente, la paura lasciò spazio ad una crescente irritazione. Fu una fortuna che la sua timidezza ed insicurezza le impedirono di gridare direttamente quelle accuse infamanti, per un ninja che era già stato spezzato nell'orgoglio, ad alta voce. D'improvviso però le attraversò la testa un ricordo piuttosto recente, le parole che Diogene le aveva rivolto poco prima di imbarcarsi per quella missione folle. La stava mettendo alla prova. Fissando con un genuino stupore l'uomo in ginocchio davanti a sé, realizzò che anche in quell'occasione il Mikawa le stava affidando una piccola responsabilità. Harumi chiuse e riaprì la bocca ancora un paio di volte, ma quando alla fine si espresse, riuscì a farlo con un tono deciso e insolitamente maturo. Se questo è il suo ordine, Diogene-sama, vedrò di fare del mio meglio. Con graziosi passettini, raggiunse il plastico, facendo vagare lo sguardo finché non individuò la sua eccessivamente realistica riproduzione. Spostandola davanti al padiglione numero cinque, o in un altro libero nel caso quella posizione fosse già stata presa, diede di fatto il suo assenso a partecipare a quell'assurdo gioco. Prima di andarsene, si voltò un'ultima volta, rivolgendo un'occhiata preoccupata al Mikawa. Diogene-sama, non faccia sciocchezze per favore...

    brZhnJa

     
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    Magistra Vitae

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    Armi e neve


    Post 4 ~ Quadrifogli di troppo

    Il giovane della Foglia avanzava nella neve, ripercorrendo il solco scavato poco prima, borbottando tra sé e sé una lunga serie di improperi in direzione del fantomatico Re dell'Inverno. Già per averli incastrati in quella assurda parodia di gioco gli stava poco simpatico, ma l'averlo imbrogliato, costringendolo a fare un giro a vuoto solo per spostare la statuina della propria evocazione da davanti al padiglione lo aveva indispettito alquanto. Per questo motivo, arrivato di fronte al padiglione dalle sembianze di mulino, che continuava ad muoversi lentamente anche in assenza la benché minima bava di vento, ruotò con decisione la maniglia a quattro petali spalancando la porta senza adottare nessuna precauzione particolare. Tanto aveva capito che il vecchiaccio automatizzato si stava divertendo un mondo con loro, e se lo avesse voluto avrebbe potuto eliminarli facilmente in men che non si dica.
    La pazienza del Kinryu era ormai estremamente flebile, ma il rappresentante di quella ditta a delinquere sembrava intenzionato a fargliela perdere completamente. L'inquietante elfo gli strappò solo per un secondo un vago senso di rimorso quando si rese conto delle torture che doveva aver subito, ma non appena aprì bocca quel sentimento venne sostituito da una ben più concreta voglia di sbattergli violentemente la testa contro il tavolo, desiderio che cresceva esponenzialmente ad ogni ok? ok! che usciva dalla sua bocca. La vocina acuta, che aggiungeva fastidio al fastidio, spiegò allo shinobi di Konoha la situazione, dandogli un altro buon motivo per sbarazzarsi dell'odioso folletto. Tuttavia, dopo quanto aveva visto fino a quel momento, dubitava che il burattino fosse di molto inferiore al burattinaio che ne tirava i fili, perciò decise di stare al gioco seguendone le stupide regole. Eppure, nel momento in cui gli venne affidato il fiammifero, valutò per alcuni secondi la possibilità di dare fuoco, nell'ordine, al mucchio di fogli disordinati, all'intera collezione di doni da consegnare e all'elfo stesso. Con il tempo che scorreva inesorabile, scacciò quella pia fantasia allo stesso modo in cui cacciò sul tavolo più vicino il pacco di carte inutili che l'essere gli aveva rifilato.

    Shin, il quale si riteneva intelligente nella media, ma i cui voti a scuola e nell'accademia erano piuttosto alti, si mise ad effettuare un paio di calcoli mentali, rendendosi però conto che gli mancava almeno un'equazione per risolvere in modo univoco il sistema! Quanti quadrifogli hai fatto in totale? Che quello rispondesse o meno, il ninja avrebbe proseguito con le sue elucubrazioni. Partendo dalla divisione per cinque, che poteva dare come risultato solo 0 o 5, ne rimanevano quattro, quindi il numero corretto doveva necessariamente terminare con 4 o con 9. Ma se divisi per quattro ne avanzava due, voleva dire che il totale era necessariamente pari, il che escludeva il 9 come cifra delle unità. Non gli rimaneva che considerare la divisione per tre, considerando che doveva cercare qualcosa che gli desse il resto di uno, ma al contempo terminasse con 4. Bastava ripassare un minimo la tabellina del tre per convenire che l'unico moltiplicatore plausibile era quello che terminava con uno, quindi 1, 11, 21, 31 e così via. Aveva quasi esaurito i due minuti concessi dall'assistente del mercante, ma rapidamente fece la controprova, scoprendo che solo quelli con il decimale dispari rispettavano tutte le condizioni, in particolare nella divisione con quattro. A quel punto, non avendo ancora presumibilmente il dato mancante, sarebbe dovuto procedere per intuito, cercando la scala di grandezza più vicina ai quadrifogli disposti ordinatamente sui ripiani. Se fossero stati disposti ordinatamente, non ci avrebbe messo molto a contarne righe e colonne, moltiplicandole tra loro e quindi per il numero di tavoli presenti. In caso contrario, sarebbe stato estremamente divertente cercare di trovare la quadra del cerchio nella decina di secondi che gli restavano. Allora, potrebbero essere 34, o 94, o 154... Accese il fiammifero, rendendosi conto che l'ordine di grandezza saltava di sessanta in sessanta...Ma questo non gli sarebbe stato di nessun aiuto, se non avesse scoperto quanti ne aveva davanti! Nella speranza di aver trovato quel numero, Shin si affrettò a eliminare i quadrifogli di troppo, avvicinando a ciascuno l'estremità incandescente del bastoncino. Ci siamo, ora i conti tornano, puoi procedere con la spedizione.

    Nel caso fosse invece impossibile determinare quanti vasetti fossero effettivamente presenti nella serra il foglioso, ormai agli sgoccioli, avrebbe comunque bruciato almeno un paio di essi, squadrando infine l'elfetto. Che il numero corrispondesse o meno, a quel punto, non importava: la persona che aveva davanti non aveva la minima idea né di quanti fossero le copie da lui prodotte, né quanti fossero effettivamente i destinatari! Alla mal parata, quindi, il genin di Konoha avrebbe bellamente bluffato, mantenendo la sua verosimile faccia indispettita per quella perdita di tempo. Ecco, ora sono giusti e puoi spedirli.

    In ogni caso, il giovane sarebbe rimasto in attesa della reazione della creatura, nella speranza che gli consegnasse senza fare altre storie il quadrifoglio metallico, ma preparandosi anche ad una eventuale reazione violenta. Avrebbe atteso poi con estrema diligenza che la porta si aprisse da sé allo scadere della mezz'ora, domandandosi perché il servitore gli aveva concesso così poco tempo considerando che poi sarebbe comunque rimasto bloccato lì così a lungo. Aveva ormai imparato a sue spese che le regole di quel posto, per quanto assurde, erano assolute, ma che al contempo l'uomo macchina non aveva alcun interesse nell'agevolarli: dovevano perdere, ma facendolo divertire nel mentre. Maledicendo dentro di sé l'auto proclamato Re dell'Inverno, Shin spinse il suo pensiero verso i propri colleghi, ma di fatto soffermandosi quasi esclusivamente su Kairi, augurandosi che stesse bene.

     
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    Nightmare Before Ninjamas


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    Fu un kiriano sconosciuto che decise di unirsi a lei e la kunoichi non si oppose, al suo solito sorridente sorrise a sua volta inchinandosi leggermente Piacere Fudoh con la H, mi chiamo Kairi Uchiha, genin di Konoha
    Quando poi Shin si avvicinò a lei annuì sorridendogli a sua volta Dividendoci faremo prima. Farò attenzione non preoccuparti, vale lo stesso per te disse semplicemente, osservando poi il Kinryuu allontanarsi con Shamada.

    Diogene di Oto non sembrava però della stessa opinione del Re dell'Inverno e dimostrò tutto il suo potere, ordinando a tutti i presenti di sguainare le lame contro un nemico comune. Kairi non capì quando lo shinobi non avesse effettivamente capito di trovarsi davanti ad un'essere immortale o avesse effettivamente un piano in mente. Ai suoi ordini si girò a fissarlo perplessa, domandandosi come potesse un jonin di Oto, pur essendo un suo superiore, permettersi di darle degli ordini: l'accademia era un'alleanza certa, ma lei rispondeva a Konoha e non si fidava granché del villaggio del suono, tanto meno dell'uomo che aveva trasformato Harumi in un bijuu. Tuttavia impallidì e sentì un brivido freddo di adrenalina percorrerle tutto il corpo quando l'uomo dimostrò il suo potere, prima d'ora aveva visto simili dimostrazioni solo da Raizen e da Febh ma nessuno dei due era stato minimamente spaventoso come l'otese davanti a lei: davanti a quel mostro lei non era altro che una piccola pulce...

    Fu però il Re dell'Inverno a fermarlo, in una maniera ben poco elegante: uno strano aggeggio dalle forme che si, le ricordavano esattamente QUELLO, si diresse velocemente verso il didietro del Mikawa punendolo a dovere: Kairi dovette trattenersi dal ridere e si voltò veloce dall'altra parte per non farsi vedere, ridacchiando in maniera quasi isterica. Allora persino un jonin di quella potenza aveva dei punti deboli! Non era però di certo il caso che Diogene la vedesse ridergli in faccia in quel modo così la kunoichi cercò di ricomporsi il prima possibile, voltandosi di nuovo ma evitando di guardare l'otese in faccia per evitare di scoppiare a ridere nuovamente.

    Infine fu il momento di entrare nella stanza: davanti a loro l'Uchiha e Fudoh si trovarono un pupazzo di neve con intenti assassini ed una palla di natale attaccata al collo che pose loro un indovinello: quindi era di quello che si trattava, era probabile che anche in tutte le altre stanze anche gli altri si trovassero in situazioni simili. Lo ascoltò poi con attenzione rabbrividendo nello scoprire come l'unica soluzione per uscirne con una chiave fosse quella di uccidere 4 innocenti...non poteva fare una cosa simile! Eppure, se era vero ciò che il Re dell'Inverno diceva, vi era in mezzo il destino del mondo intero. Valeva la vita di un gruppo di martiri la salvezza dell'intera umanità? Non era nessuno per poterlo decidere, non con la vita di altri...
    Non era sicura vi fossero altre soluzioni però, si trattava o di lasciare che il pupazzo uccidesse i 4 presenti oppure di attaccarlo, eppure aveva ben visto poco prima come persino un jonin della potenza del Mikawa non avesse potuto fare nulla contro il potere del Re dell'Inverno e di tutti gli affari presenti in quel luogo, temeva che attaccarlo fosse solo una perdita di chakra e di tempo ed oltre che non risolvere nulla avrebbero probabilmente finito pure con il perdere la chiave che il pupazzo portava al collo, che aveva l'aria di essere estremamente fragile...
    Prima che i condannati si togliessero la maschera sussurrò a Fudoh Il secondo da sinistra, quello con il cappello verde in mezzo ai due con il cappello rosso. Parlerà lui... disse stringendo i pugni e con il cuore che si stringeva ad ogni battito...immobile e non riuscendo a prendere una reale scelta stava affidandosi in maniera codarda al kiriano perché fosse lui a prendere una decisione che lei non voleva prendere.

     
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    Falce dei Kaguya


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    Indovina il cappello


    Indovinello di natale



    Vi siete fatti un'idea della situazione assurda in cui mi trovavo? Bene, allora fate come me: dimenticatela! Dire assurda è riduttivo!
    E sapete perché è riduttivo dire che tutto questo è assurdo? Perché i ninja sono peggio che assurdi: se un ninja non ha dei seri problemi mentali, sono sempre più convinto, non glielo concedono il titolo di "ninja", appunto.
    Ma andiamo per passi così mi dite se non ho ragione.
    La superstar ed il suo amico? I due di Suna (a quel che potei capire)? Ecco, loro forse furono i più normali lì in mezzo. Presero i loro pupazzetti, anche se uno dei due provò a seguire gli ordini del grosso uomo del Bar Mikawa, ma presero i loro pupazzetti e si diressero a due diverse stanze.
    Il fighetto che come me era kiriano? Ed il tizio massiccio che non avevo ben capito di dove fosse? Loro più o meno se ne fregarono di supportare il gigantone del Suono e presero i loro pupazzetti per altre due stanze, chiedendo se qualcuno volesse accompagnarli... per poi trovarsi da soli (ammetto che avrei voluto ridergli in faccia al fighetto, ma mi sembrava fuoriluogo data la situazione).
    I due della Foglia? Il beato fra le donne e l'altra tizia? Ecco, loro furono abbastanza silenziosi, seppur il primo si fermò a chiacchierare con Bellezza n°1 prima di andare ad un'altra stanza e subito prima di rivolgermi uno strano sguardo.
    Io per tutta risposta, nel dubbio che fossi sporco, mi guarda gli abiti, poi alzai lo sguardo: Non ti preoccupare, Beato, sono sporco così perché dormo per strada,
    non m'è caduto niente dello zabaione di prima addosso.
    e gli sorrisi, era gentile, magari non lo faceva capire, ma era gentile, di certo.
    Ma vogliamo invece fermarci un attimo a riflettere sugli otesi? Ora, io ad Oto ci sono stato, è gente strana, ma non pensavo così tanto!
    Bellezza n°2 e la ragazzetta: non fecero moltissimo, la seconda mi disse giusto il suo nome, Harumi, prima di tornare da papà-Bar suo, l'altra nemmeno mi cagò di striscio fece caso alla mia vicinanza.
    L'acida rossa? Ecco, quella rimase in mezzo fra il suo gigantesco concittadino ed il Re dell'Inverno, urlando persino addosso al secondo... cioé, sei un incrocio fra un soldo di cacio ed un pomodoro (per i capelli) e ti trovi in mezzo a due bestioni che con un peto ti potrebbero far volare dall'altra parte della stratosfera e ti metti ad urlare? La sicurezza in se stessi, fa bene, ma qui s'esagerava.
    E parlando di sicurezza in se stessi, il Mikawa ne perse parecchio, immagino: prima colpiva tutto con violenza, urlandoci contro perché non gli davamo una mano, Certo! Tu sei il jonin di venticinquesimo livello, noi i genin di livello zero e vuoi pure una mano? Bello come esempio!, poi si beccò uno strano attacco e ci chiese di nuovo supporto, cosa che, per la cronaca, io non gli diedi, solo per poi buttarsi a terra e lasciare che ce ne occupassimo.
    Bello esempio di responsabilizzazione!, fu il mio primo pensiero quando disse che non avrebbe potuto fare molto di più.
    Non avevo ragione nel dire che per essere un ninja devi avere dei seri problemi? Lo so, voi state per dire: "Ma Fudoh, anche tu sei un ninja!" ed io vi dico: "Ma io sono prima di tutto un barbone ed un senzatetto, in qualche modo devo mangiare e non mi va di dare il c l'anima agli sconosciuti!", ergo sono il meno psicotico dei ninja!

    Ad ogni modo, lasciando gli altri alle loro stanze, seguii Bellezza n°1, alias: Kairi Uchiha di Konoha ed assieme andammo nella sala n°10.

    [...Non vi racconto della passeggiata fino alla stanza]

    Arrivati nella stanza secondo voi, cosa ci troviamo davanti? Ovviamente, altre assurdità!
    Nello specifico un pupazzo di neve armato di ascia che voleva decapitare quattro elfi e che ci spiegò tutto uno strano ragionamento e gioco secondo cui l'elfo che indovinava il proprio cappello salvava la vita a se stesso (o forse a tutti? Non ci ho fatto tanto caso) e ci disse di ucciderlo.
    Non sono un genio, ma il fatto che quello che guardava il muro e quello da solo oltre non potevano azzeccare il loro colore di cappello, c'ero arrivato pure io.
    Potremmo ammazzarne uno a testa con Kairi!, fu il mio geniale piano che stavo quasi per dirle, quando lei mi suggerì quello in mezzo (anche perché, a ben vedere, avevamo un solo kunai da usare).
    Sicura, capa?, fu la mia domanda, non per sfiducia, ma onestamente non seguivo il ragionamento, vuoi perché io ne avevo fatto uno diverso.
    Nella mia testa, le possibilità erano che o l'ultimo vedendo le combinazioni di colori dava per scontato che erano uno sì ed uno no con il cappello rosso, oppure quello in mezzo, vedendo il tizio davanti a lui e non sentendo quello dietro, ipotizzava che lui aveva un colore diverso da quello davanti.
    Per me, personalmente, erano entrambe delle possibilità valide, ma siccome avevo a che fare con una kunoichi che sembrava parecchio esperta, mi affidai alla sua intuizione.
    Ok, capa., dissi semplicemente, facendo spallucce, prendendo il kunai e lanciandolo dritto controla testa coperta dal capello dell'elfo al centro.
    Ora, voi direte: Fudoh sei un assassino! Bé, amici miei: primo, sono un ninja; secondo, provate voi a crescere teneri di cuore in mezzo alle strade di Kiri, da soli, fuggendo da un orfanotrofio a nemmeno dieci anni e poi magari ne parliamo, ok? Nella vita o si mangia, o si viene mangiati... ed io preferisco essere sazio che saziare gli altri.
    Detto questo, torniamo alla nostra favola di natale: tirai il kunai contro l'elfo, aspettai di vederlo cadere al suolo come un sano sacco di patate, macchiate di sugo nel caso specifico, e poi mi girai verso il pupazzo di neve: Il nostro premio e poi ti puoi decapitare gli altri tre? Che ne dici? S'è fatta l'ora? ed a quel punto, aspettai.
     
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    Puzzle!


    IV



    Hebiko non ebbe il tempo di rispondere al Re, iniziando un discorso sul quanto dubitasse della magia vera e propria: il Mikawa, dopo aver attirato l'attenzione degli altri shinobi, si lanciò all'assalto senza troppi complimenti. La sua terribile aura invase la stanza, e l'uomo arrivò a mutare forma, terrorizzando i presenti. La ragazza si irrigidì, osservando inerme la furia dei suoi attacchi, pesantemente ricevuti dal robot che finì in mille pezzi... salvo riformarsi qualche secondo dopo. Addirittura rispose allegramente all'offensiva, schiaffeggiando il Mikawa e liberando un particolarissimo meccanismo di difesa che pochi dei presenti avrebbero voluto vedere attivo. La giovane scosse la testa più volte, borbottando accanto a Kamine:

    No. No. No. Tutto questo non... Ma perchè mi ostino ad uscire di casa.

    Il Jonin tentò l'ultima idea possibile, invitando tutti a seguirlo, ma senza ottenere risultati. Provato da quegli attacchi ed arreso per colpa di un nemico decisamente incomprensibile, si accasciò al suolo. Hebiko roteò gli occhi, borbottando: era il secondo Jonin che si ritrovava a consolare, ed il terzo a cui badare. Certo, allenata com'era con Febh, un omone grosso e cattivo ma ragionevole sarebbe stato più semplice da convincere, no?
    Gli si avvicinò, in quelle condizioni era decisamente meno terrificante. Harumi si allontanò da lui, e la Vipera prese il suo posto. Fissò il Mikawa, senza nemmeno il bisogno di accucciarsi date le dimensioni.

    Ey. Ci stiamo arrendendo un pochino troppo in fretta, no?

    Avevauna tonalità di voce insolitamente gentile e pacata. Non voleva di certo far scattare di rabbia un individuo del genere, nonostante il notevole consumo di chakra lo avesse stremato era sicuramente capace di altri temibili assalti.

    Gli sei saltato addosso un po' troppo presto. Insomma! Siamo noi i soldatini, quelli che devono stancarlo, te sei il generale che controlla tutto e da il colpo finale, no? Come te li prendi i meriti per aver sconfitto il Re se ti fai stancare prima?

    Forse era un po' troppo abituata alla mentalità di Febh, perciò cercò di modificare il suo discorso, portandolo ad un tono un po' più serio, ed abbassando leggermente la voce:

    Ascolta. Tu quanto me capirai che questa storia è a dir poco assurda. E quella macchina... Sì, ci sono persone in grado di far cose straordinarie, tu stesso ce l'hai appena dimostrato, ma fermare tutto un pianeta!? Pffh. Sono quasi certa che all'alba perderà tutti i poteri. Ragiona: anche se la macchina dovesse fermare la rotazione della terra, non potrebbe comunque bloccare la rotazione attorno al sole. Quindi ci basterà aspettare che passi questo giorno. Noi soldatini siamo qui per questo, perdere tempo. Tu riprenditi, che ci servi per il colpo finale. Siamo d'accordo, mh?

    Alzò le sopracciglia, accennando un sorrisetto ed allungando la mano per pattargli la spalla. Non che potesse fare chissà cos'altro, anche lei iniziava ad essere scoraggiata e temere che quella roba potesse funzionare davvero, aggrapparsi alle poche conoscenze scientifiche era la sua unica speranza. E non voleva di certo che l'unico che le dava un certo senso di protezione in quell'enorme trappola si scoraggiasse. Se non fosse stata trattenuta, si sarebbe spostata nuovamente verso Kamine, pronta per entrare nella stanza.


    L'idea di chiudersi in una stanza che non si sarebbe aperta per ben 30 minuti non la eccitava, ma la situazione sembrò ribaltarsi quando un secondo babbo meccanico spiegò la situazione. Hebiko si mostrò diffidente fin da subito, per poi illuminarsi quando intuì dove l'uomo stava andando a parare:

    AH! UN PUZZLE!? Mi piacciono i puzzle!!

    Battè le mani una singola volta, emozionata. Era da quando si era infilata nella botola che nascondeva il laboratorio di suo padre che sentiva il bisogno di far valere la sua intelligenza con simili rompicapo. Non si poteva dire soddisfazione personale, forse lo faceva per mostrare al frammento nella sua testa e alle persone che aveva attorno che non dovevano sottovalutarla. Peccato che il frammento (e molte persone) sapevano già delle sue insicurezze.
    Entrambe interrogarono più volte i quattro, prendendosi del tempo per ragionare. Hebiko fu la prima a parlare, mettendosi leggermente in disparte con la sua collega.

    Dunque. N non è da prendere molto in considerazione, il fatto che "pensi" non ci permette nè di definire la sua risposta come vera, nè falsa. Ma per la mia idea conta poco, in fondo non sappiamo quanti di loro stanno mentendo. Sono abbastanza sicura che il bugiardo sia B, di conseguenza il colpevole N. B mente sostenendo che sia A che N siano innocenti. A non può mentire perchè l'assassino è uno solo, giusto? Quindi N è il colpevole. Che mi dici?

    Le pietose condizioni degli elfi non distrassero la Vipera, troppo concentrata sul risolvere quel rompicapo. Forse era un bene, sembrava che quella distrazione le avesse fatto dimenticare la trappola.

     
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    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami


    La pazzia del Re dell’Inverno superava le sue aspettative. Perchè mai costruire una macchina del genere? Cosa aveva di così importante quel giorno? Asami non riusciva a dare una spiegazione, come non voleva credere che, molto probabilmente, di fronte a sé si trovava non altro che un automa visti i numerosi bulloni e ingranaggi che costituivano parti del suo corpo. Davvero avrebbe attivato la macchina? Avrebbe funzionato oppure sarebbe stato tutto uno scherzo?
    L’aspirante medico non poteva sapere le reali intenzioni del Re dell’Inverno, anche se aveva dato a tutti i partecipanti l’opportunità di fermarlo raccogliendo diverse chiavi e spegnere l’arma infernale costruita dal proprietario della fabbrica. Perchè mai aveva aiutato gli accademici? Come veniva alimentata quella macchina? L’unica soluzione che la giovane Hoshiyama vedeva davanti ai suoi occhi era quella di recuperare il maggior numero di chiavi nel minor tempo possibile. Appoggiò la piccola statuina davanti al padiglione scelto per poi controllare la piccola miniatura della fabbrica. Solo in quell’istante riuscì a notare la meticolosa somiglianza tra le statuette ed ogni singolo shinobi all’interno di quella sala. Com’era possibile? L’uomo come poteva sapere del reale aspetto dei candidati scelti per quella spedizione?
    Lanciò una breve occhiata a tutti i presenti all’interno di quella stanza per poi dirigersi verso la porta d’ingresso, per raggiungere il padiglione scelto. Non fece in tempo di lasciare la stanza che la voce del colosso di Oto attirò la sua attenzione. Si rivolse all’uomo meccanico con arroganza mostrando la sua armatura. A quanto pare uno dei ninja del villaggio del Suono si era preparato a quella missione con l’intenzione di immischiarsi in una battaglia, cercando di coinvolgere tutti gli shinobi presenti in quella sala. Nessuno escluso.
    Poteva essere uno o due gradi superiore al suo. Poteva avere l’equipaggiamento necessario per affrontare tutti i marchingegni creati dal re dell’Inverno. Sicuramente aveva esperienze superiori in battaglia superiori a quelle della genin di Konoha. Ma quello che gli mancava nel suo modo di fare era il rispetto nei confronti dei suoi possibili alleati.

    -Ammassi di… carne?-

    Guardò con aria infastidita colui che portava il nome di Diogene Mikawa. Con quale coraggio aveva avuto l’uomo e rivolgersi a tutti loro con quel tono? Credeva davvero, dopo essersi rivolto con quel tono, di ricevere l’aiuto indispensabile di tutti gli accademici? O gli altri, spaventati dal suo modo burbero, avrebbero collaborato?
    Molto probabilmente era uno scenario che poteva verificarsi ma che Asami non aveva intenzione di seguire.

    -Ma come si permette!? Un pò di rispetto!-

    A quanto pare l’uomo non voleva tirarsi indietro e di conseguenza la ragazza dagli occhi verde smeraldo non aveva intenzione di cadere in un inutile fallimento. Inoltre non voleva innervosire l’uomo meccanico che, in qualunque momento, poteva agire nei modi più inaspettati. Tutti loro si trovavano in territorio nemico ed ogni trabocchetto poteva risultare una trappola mortale.
    Un forte flusso di chakra avvertì la giovane ragazza del villaggio della foglia, ma ciò che vide fu solo il Re dell’Inverno che andò in frantumi. Ma il suo corpo, come la bambola, si ricompose, ritornando come nuovo. Quindi anche Re dell’Inverno era alimentato con la stessa energia?

    §!!!§

    Data la situazione era impossibile, quindi, eliminarlo in qualunque modo. I vari tentativi potevano risultare quindi inutili e controproducenti.
    Con un semplice schiocco delle dita l’uomo meccanico “generò” dal suo corpo un oggetto alquanto “particolare”. Un’espressione annoiata si disegnò sul volto della kunoichi della foglia che lanciò un’occhiata a tutti i presenti all’interno di quella stanza. Davvero avevano intenzione di perdere ulteriore tempo? E dopo la richieste dell’Otese volevano davvero usare il rilascio, consumando chakra utile per il superamento delle prove o minacce simili? Asami non aveva intenzione di aiutare lo shinobi utilizzando la forza contro l’uomo meccanico. La sua pazzia superava ogni limite con la costruzione di quegli oggetti diabolici. Lui stesso poteva essere definito un mostro con i numerosi ingranaggi in vista. La macchina poteva anche non funzionare ma voleva assecondare il suo gioco, cercando di non farlo infuriare e ritrovandosi in una situazione peggiore di quella.

    -Io me ne vado.-

    Alzò le braccia sbuffando e diede le spalle a tutti loro, aprendo la porta.

    [...]

    Chiuse il groppo portone dietro le sue spalle mentre un vento gelido colpì il suo volto. All’interno della sala faceva molto più caldo quasi dimenticandosi del freddo polare che in realtà circondava la fabbrica. A braccia conserte e a passo svelto iniziò a dirigersi verso il padiglione da lei scelto, il numero 16. Nel frattempo pensava a ciò che stava accadendo all’interno della sala d’ingresso.

    -Tsk… Perdono del tempo prezioso.-

    Come potevano distruggere un qualcosa che si ricostruiva in pochi secondi? Davvero il rilascio era per loro l’unica soluzione? Eppure per Asami tutto ciò che la circondava, per quanto assurda, sembrava così reale. Anche se alcuni oggetti potevano avere forme particolari o troppo irreali per la tecnologia del tempo. L’uomo meccanico aveva già scoperto un modo per ricostruire le sue creazioni, forse attraverso il chakra, e pronte per essere usate in battaglia. Forse era proprio il chakra a alimentare tutte le macchine presenti in quel posto. Gli altri che si erano uniti all’Otese, inconsciamente, stavano aiutando quel pazzoide a potenziare o costruire le macchine.
    Arrivata al padiglione “16” la giovane diciannovenne si ritrovò davanti davanti ad edificio a forma di albero. In cima c’era una piccola casetta senza finestre.

    §Molto probabilmente è in quella stanza c’è la chiave. Almeno, spero...§

    Così, percorrendo una scala a chiocciola, raggiunse la porta d’ingresso. Entrò all’interno della stanza osservando con disgusto la maniglia della porta. Ripensando alle povere condizioni degli elfi non le poteva sembrare assurdo che la maggior parte di essi venivano utilizzati come ornamenti o pseudo-decorazioni per abbellire gli interni della fabbrica. Una volta entrata, si trovò completamente al buio. Non ci fu nemmeno uno spiraglio di luce per rilevare i segreti all’interno di quella stanza.

    §Non si vede niente.§

    Con le braccia in avanti, iniziò a camminare cercando di aggrapparsi a qualsiasi appiglio per non allontanarsi dalla porta d’ingresso. Ma il suo senso dell’orientamento purtroppo non era dei migliori, credendo di percorrere più metri rispetto a quelli effettivi. Fortunatamente le sue mani avevano toccato una parete che gli si era presentata davanti. Era già arrivata alla fine della stanza?
    Le sue dita affusolate percorrevano l’intera parete per trovare un ulteriore indizio o un interruttore per illuminare lo spazio circostante. Improvvisamente trovò un’incisione su di essa. “Vetro” Quella era la parola incisa.

    §Forse indica il materiale di questa parete.§

    Con la mano cercò di trovare altre parole utili. E non trovò solo singoli termini ma un’intera frase, che in quel preciso istante non riuscì a comprendere il suo reale significato.

    -Ma cosa vuol dire tutto questo!?-

    Nella disperazione più totale cercò di “leggere” nuovamente con la mano le parole scritte sulla parete in vetro. Ma la dura realtà era quella di ritrovarsi in una stanza al buio con una frase che, in quegli istanti,era priva di significato. Leggermente con lo sguardo si voltò verso un punto apparentemente indefinito, illuminato da una piccola luce. Appoggiando la mano alla parete, iniziò ad avvicinarsi sempre di più a ciò che aveva attirato la sua attenzione, rilevando una piccola cassa con inserito un tastierino numerico.
    Cosa poteva contenere? Una delle chiavi? E a cosa servivano quei tasti numerici?

    §Aspetta un momento...§

    Più veloce che potè, rilesse nuovamente la frase incisa sulla parete.

    §...la risposta è indispensabile… non dirmi che...§

    Ciò che aveva intuito la ragazza dalla chioma rossa poteva corrispondere alla realtà. Come avrebbe contato i vari elfi descritti in quella frase al buio?

    [...]

    Diverse furono i tentativi della Hoshiyama. Ma il risultato fu sempre quello di perdere il conto degli elfi all’interno di quella stanza. Una volta ne erano sette, altre volte cinque per poi ritornare sui suoi passi. Ma la confusione nella sua testa era tanta. Decise di sedersi per terra con le spalle al muro, guardando in alto, verso un immaginario soffitto. Aveva perso la cognizione del tempo ma non per questo motivo si arrese.
    Prese diversi oggetti dal suo marsupio, così da aiutarsi nell’arduo compito. I kunai corrispondevano, in quel caso, agli elfi maschi, gli spiedi corrispondevano a quelli femminili mentre l’antidoto rappresentava all’elfo magro. Infatti da quella frase comprese che di elfo magro, tra tutti quelli menzionati, ne era solo uno.
    Dopodichè posizionò due Kunai, uno alla destra e l’altro alla sinistra del tonico. Forse ne doveva aggiungere altri ma cercò di inserire all’interno dello schema gli oggetti che in quel momento rappresentavano gli elfi di sesso femminile. Poco dopo portò uno degli spiedi posizionandolo alla destra del kunai. Ricontrollando la composizione da lei creata, non tutti i tasselli sembravano al suo posto. Forse era l’arma appena posizionata, cioè l’elfo femmina. Come diceva il testo l’elfo femmina si trovava dietro a due elfi maschi ma al contempo anche dietro ad uno magro. Spostò il Kunai davanti al tonico, cioè all’elfo magro.

    §Aspetta... forse...§

    Forse in quella composizione l’elfo magro corrispondeva anche all’elfo maschio. Prese il tonico e lo ripose nuovamente nel suo marsupio, lasciando sul pavimento di quella sala due kunai, quindi due elfi maschi, e uno spiedo, cioè l’elfo femmina. Uno dei kunai, precisamente quello alla sinistra dello spiedo e al centro di quello schema, oltre a rappresentare uno degli elfi maschi prendeva anche il posto del tonico e quindi dell’elfo magro. Ricontò per un’ultima volta le tre armi per poi riposizionarle all’interno del marsupio, dirigendosi alla cassa.

    §E’ questa la risposta!§

    Una volta aver premuto il tasto numero “3”, avrebbe aspettato, sperando nell'apertura della cassa.
     
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    Padiglione 12


    Villaggio della Neve - Chapter IV



    La reazione del Mikawa fu improvvisa e inaspettata. Quando la sua pesante pelliccia cadde a terra, rivelando ai presenti il suo equipaggiamento e arsenale, mi allontanai da quello che ben presto sarebbe diventato un'area di scontro.
    La sua chiamata alle armi mi caricò a pallettoni.
    Diogenes Mikawa spaccava i culi.

    Alla richiesta di sguainare le armi contro il Re dell'Inverno, fui preda dello stesso raptus con cui avevo sradicato l'organizzazione della Drosera da Amegakure.
    Un ghigno malvagio deformò il mio volto.
    Ero pronto a scendere in battaglia. Afferrai l'asta centrale della doppia lama.
    FATTI AMMAZZARE IDIOTA. L'oscura coscienza "urlò".
    Ebbi un istante di esitazione. Rimasi con un quarto della lama inferiore sguainata.
    Davanti ai miei occhi, a una velocità divina per i miei standard, il Mikawa aveva appena subito un durissimo colpo.
    Deglutii, lasciando cadere la lama all'interno del fodero.

    CITAZIONE
    " Se non funzionerà insieme allora vuol dire davvero che siamo in balia di tutto ciò...forza, tigre, ora! "

    Giusto! VeroPensammo all'unisono.
    Insieme al Mikawa e a molti altri ninja, eseguii il sigillo della Tigre, attivando l'unica tecnica Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [ [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]]
    [Da studente in su]

    Efficacia:30
    conosciuta per uscire da un genjutsu.

    [Se il Rilascio non ha effetto]

    Curioso di conoscere le reali intenzioni del Mikawa, uscii dal polo centrale e mi diressi verso la struttura numero 12.
    All'esterno il freddo era così pungente da farmi digrignare i denti.
    Il padiglione era identico a quello realizzato sul plastico: mi trovavo davanti a una casetta in legno, con ornamenti e luminarie gettate alla rinfusa, senza un preciso ordine.
    Quando vidi la manopola a forma di Fiore sorrisi divertito. Il ciccione aveva il senso dell'umorismo.
    Senza indugiare, aprii la porta e varcai la soglia.

    Mi ritrovai all'interno di una stanza illuminata da un camino acceso e da diverse candele poste su un tavolo imbandito.
    Questa atmosfera mi sta già dando la nausea.
    Una donna con le orecchia a punta si avvicinò a me con una torta al cioccolata tra le mani.
    Mi accolse come un invitato, sorridendomi gentile.
    Tre secondi furono sufficienti per intravedere dei sottili spilli conficcati sui contorni delle sue sottili labbra. Se il suo sorriso era falso, la felicità che emanava era reale, ma frutto di qualche potente droga allucinogena, come intuibile dai suoi occhi semichiusi.
    Essa si stava affrettando a concludere la preparazione del tavolo in cui vi erano almeno dieci sedie, diversi candelabri d'oro, posate d'argento, bicchieri di cristallo e piatti niente male, nulla a che vedere con le ciotole su cui consumavo i pasti insieme a Hoakue nella nostra casa.

    Nell'anno 3 usavano la stricnina Udì il discorso della ragazzina e il suo "problema" adolescenziale da risolvere.
    Oltre all'umorismo, il Re aveva parecchia fantasia.

    Mi darai la chiave, non quell'agglomerato di veleni da principiante. Tra una botta e l'altra con la giovane kunoichi di Konoha, il ciccione mi stava tenendo d'occhio. Da qualche parte dovevano esserci telecamere e microfoni nascosti.
    Evitai di cercarli. Da quanto avevo visto nella sala centrale, quell'uomo era in grado di costruire a distanza ogni cosa, più e più volte. Avrei potuto avere un microfono piazzato nel sedere.
    Se ti siedi a capotavola, invitando solo un'amica dovrai invitare tre uomini. Se avrai due amiche oltre te a cena, gli uomini dovranno essere sette...3 amiche 10 uomini ecc
    Se ti siedi a capotavola, invitando solo un'amica dovrai invitare tre uomini. Se avrai due amiche oltre te a cena, gli uomini dovranno essere sette...3 amiche 10 uomini ecc Dissi senza cambiare una sola parola. La logica non era affatto il mio forte. Io ero nato per picchiare e uccidere.
    E ora la chiave... Poco sicuro della risposta data, allungai la mano destra verso la donna, avvicinandomi a lei con passi lenti e calcolati.

    Se la ragazza dalle orecchia a punta mi avrebbe consegnato la chiave, avrei posizionato quest'ultima in una tasca interna dell'abito o sopra uno dei mobili presenti vicino l'entrata.

    Impossibilitato ad uscire prima dei trenta minuti, se non pagando un duro prezzo in termini di chakra e salute, avrei tentato di capire qualcosa di più su quel Re dell'Inverno. Vi erano molti punti oscuri sul suo potere e sul suo comportamento.

    Sai chi sono io, vero? Estrassi dalla tasca una piccola fiala, contenente un liquido rosso sangue, della stessa tonalità utilizzata dal Re e da quell'individuo per addobbare la casa. Avevo tra le mani uno degli allucinogeni al servizio dei Fiori.
    Potrai provarlo se vuoi? Sballa da matti. Ne ho un altra fiala, ma il suo effetto è diverso. Ti potenzia incredibilmente. Vuoi provare? Dà bassa assuefazione, ma se calcoli male la dose ci lasci la pelle Avevo intenzione di capire se quella fanciulla fosse solo stordita con qualche droga o fosse controllata dal suo (nostro) aguzzino per mezzo degli spilli, i quali avrebbero potuto essere dei semplici ricevitori di chakra.




    Chakra: 37/40
    Vitalità: ???/14
    En. Vitale: ???/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Tonico di Recupero Minore (Veleno C1) × 1
    • Corpetto in Cuoio (Veleno C1) × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2

    Note
    ///
     
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    Indovinelli


    IV - Frittelle Ninja

    L'odore di torta appena sfornata mi riempie le narici, facendomi dimenticare per un istante di essere prigioniero di un sadico psicopatico con una conoscenza lacunare della fisica di base. In contrapposizione con il profumo paradisiaco proveniente dai forni, la vista dei due elfi in padella mi obbliga a soffocare un conato di vomito. Non provo nemmeno a rifugiarmi nell'idea che siano dei fantocci. Ho già avuto molti esempi di quanto poco il Re tiene ai suoi aiutanti e di quali atrocità è capace.

    Non riesco a vedere da nessuna parte il mio obiettivo, ma l'elfa responsabile di quella cucina mi mette subito difronte alla prova necessaria per recuperare una delle chiavi. Non ho dubbi che quello sia un indovinello da risolvere. Il re è stato piuttosto esplicito: vuole giocare con noi. Con voce stanca, la cuoca mi invita a sistemare il disastro combinato dai suoi defunti assistenti. Mi mostra un vassoio su cui sono poste sette frittelle: cinque sono decorate con la faccia sorridente del re dell'inverno, mentre le altre due recano il suo volto robotico. Il mio compito consiste nel fare in modo che sul vassoio ci siano un numero uguale di facce serie e allegre, potendo spostare un solo dorayaki.

    Dopo circa una decina di minuti passati a ragionare sul come risolvere l'indovinello, mi sento sufficientemente sicuro da prendere una decisione e procedere con la prova. Prese tutte le misure igieniche necessarie a rispettare le manie della cuoca, avrei sollevato una delle frittelle con la faccia felice e l'avrei capovolta, sperando che il lato opposto mostrasse una faccia seria. L'avrei quindi appoggiata su un'altra delle frittele con la faccia felice, in modo che venisse esposto il "lato serio". Se le cose andranno come credo, sul vassoio ci saranno tre copie di ogni faccia.

    Se avessi sbagliato, mi sarei preparato a combattere. Se avessi risolto l'enigma, mi sarei limitato a prendere la ricompensa senza aggiungere altro. In silenzio, mi sarei allontanato dalla stanza, dirigendomi verso l'uscita. Non avrei anticipato l'apertura della porta. Non voglio sprecare troppe energie al primo ostacolo. Probabilmente, visto quello che hanno scoperto i miei cloni e ciò che è successo con Diogene, più tardi avrò avuto bisogno di tutta la mia forza.


    Chakra: 57/60
     
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    Nightmare Before Ninjamas


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    Hebiko dichiarò di volersi unire a lei e aggiunse una parte sull'avere bisogno di conforto che la lasciò un attimo interdetta, ma non lo diede a vedere, limitandosi a rispondere. Ok.
    6cKQhrS
    Ma non fecero in tempo a finire la conversazione che il Mikawa, mosso evidentemente dall'orgoglio, si fece avanti, inondando la sala con le sue parole e la sua presenza. La dimostrazione di potere di Diogene non la lasciò indifferente. Se quell'individuo aveva intenzione di usarla come arma, come avrebbe potuto opporsi? L'inquietudine iniziò a montare ma fortunatamente la reazione del Re dell'Inverno la riportò alla assurda realtà. Dovette perfino mettersi una mano davanti alla bocca per impedirsi di scoppiare a ridere di fronte a quella scena tragicomica.

    Metodi distruttivi della dignità altrui a parte, ricordò alla ragazza un'importante lezione. Chiunque può essere sconfitto. Impresse bene nella mente quella scena. Chissà che non le sarebbe tornata utile, un giorno.

    Hebiko si avvicinò a Diogene, in pratica a consolarlo come se avesse appena perso una partita a carte e non la dignità. Kamine le fece segno di tagliare corto, cercando di non farsi vedere dal Mikawa.

    [...]

    Dentro la stanza, le due kunoichi si trovarono di fronte a quella che sembrava una scena di un giallo d'altri tempi, condotto da un essere meccanico. E infatti il loro compito sarebbe stato scoprire chi aveva commesso il "delitto". So chi ha commesso il vero crimine qui, non quei quattro...ma il gioco non è questo. Ascoltarono le testimonianze dei quattro, per poi passare a fare ipotesi.

    Hebiko espose la sua teoria, che Kamine ascoltò pensante, per poi prender parola. Analizziamo la situazione. Ha detto che qualcuno qui sicuramente mente, quindi B non può essere il colpevole. Prese a fare dei gesti con il dito come a voler disegnare qualcosa.
    Dil3Qgq

    Se B fosse il colpevole, tutti starebbero dicendo la verità e stando alle sue parole, non è questo il caso. Se fosse A il colpevole, starebbero mentendo sia A che B quindi ci rimangono C ed N. Riflettè per un paio di secondi per poi riprendere. Se fosse C il colpevole, starebbero mentendo sia lui che N. Se fosse N il colpevole, starebbe mentendo solo B... Si toccò la fronte in cerca di ispirazione.

    Beh, sono davanti ad un empasse, direi. Andiamo con la tua ipotesi. Si rivolse al babbo detective. L'assassino è N O almeno lo spero.



    Kamine Ashimi
    Chakra: 50/50
    Vitalità: 13.5/13.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 375
    Velocità: 425
    Resistenza: 375
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Shuriken × 5
    • Fukibari × 1
    • Wakizashi × 1
    • Mantello × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    Note
    --


    Edited by Sharingan Kaworu - 19/12/2017, 00:49
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Nightmare Before Ninjamas

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    Per quanto assurdo e strano, quel mondo non svanì a fronte del rilascio, usato forse con fin troppa libertà dato che, a parte l'inverosimilità di quanto accadeva, comunque non aveva mostrato elementi che lo classificassero chiaramente come un regno illusorio, e in ogni caso non avrebbe funzionato, perchè sfortunatamente era tutto vero, sin dalle creature meccanizzate fino agli schiavi elfi. Il Re dell'Inverno non si fece vedere, nemmeno per gongolare di fronte alla disperazione, reale o simulata che fosse, del Mikawa. Il gioco era iniziato, e partecipare la sola opzione possibile.

    PADIGLIONE 7


    L'elfo non ci penso 2 volte, quando il ninja passò ad una specie di ricatto. Sì sì, va bene, MA FAI PRESTO. PRESTO. PRESTO! DOBBIAMO SBRIGARCI! Il piccoletto strappò subito la cartabomba dalla chiave, appoggiandola sul tavolo, e fu visibilmente contento e non poco euforico mentre il ninja riempiva le provette con il proprio chakra, andando a creare la preziosa formula. Magnifico, questo è più che sufficiente, BRAVO. GRAZIE!
    Completamente emozionato e indaffarato a prendere le provette, lanciò in aria la piccola pallina, che se il ninja non avesse afferrato al volo prima che cadesse a terra, avrebbe dovuto raccoglierne i pezzi, ma con la sua rapidità non sarebbe stato un problema. La chiave era sua, non restava altro da fare che attendere che la porta si aprisse, ma l'attesa non sarebbe stata molto piacevole, in quanto l'elfo, sempre più esaltato e saltellando sempre più freneticamente in giro per la stanza, finì per avere una crisi respiratoria e chissà che altro, collassando in pochi istanti e morendo ai piedi del suo albero, non potendo assistere al compimento del suo esperimento.

    PADIGLIONE 2


    Forza forza, ragazzo. Tic Toc, il tempo scorre, siamo impazienti.
    Sotto i baffi delle due facce, comparve un soddisfatto sorriso.
    Forza forza, ragazzo. Tic Toc, il tempo scorre, siamo impazienti.
    Magnifico! Adesso sì che ci siamo.
    Certo, la chiave è tutta tua!

    Mentre i pericolosi meccanismi della stanza andavano scomparendo dietro le bianche pareti, la cupola al di sopra della chiave non aveva ormai più difese, quindi il ninja avrebbe potuto tranquillamente far suo l'agognato oggetto ed uscire successivamente dalla stanza, quando il tempo fosse passato.

    PADIGLIONE 1



    OOH! Era ora, Uff! Almeno qualcuno che mi risolve qualche problema, Uff! La cuoca sembrava molto soddisfatta del risultato, tanto che aprì un forno tirando fuori uno degli elfi arrosto. La sua espressione estatica tradiva il fatto che non fosse per nulla consapevole delle sue azioni mentre iniziava ad affilare coltelli, come se volesse servirlo lì e ora! La frutta in bocca serve solo a dar sapore. Tieni, te la lascio. La tolse dalla bocca del malcapitato, lanciandola all'Amministratore di Suna: non era realmente calda e anzi pulsava di una strana energia...era la Chiave che cercavano, nella forma di una buffa decorazione per quell'albero che era comparso davanti alla Macchina del Re. Concluso il periodo, il ninja sarebbe potuto uscire senza ostacoli, ma fino a quel momento l'elfa lo avrebbe ignorato...continuando a sminuzzare il suo cadavere arrosto e preparando un piatto da portata.

    PADIGLIONE 16



    Pur nel buio, con pazienza e ragionamento la giovane Hoshiyama riuscì a inserire il numero corretto per aprire la cassaforte. Nell'istante in cui lo fece da oltre il vetro con le incisioni giunse una luce abbagliante, accompagnata da fiamme vivaci e da grida terribili di tre persone. Ottenendo la chiave aveva attivato la trappola che eliminava gli elfi dall'altra parte, guadagnando luce e, forse, qualche senso di colpa. Sarebbe potuta uscire come tutti gli altri dopo la mezzora prescritta.

    PADIGLIONE 8



    Il babbo detective sembrava soppesare con attenzione i ragionamenti delle due kunoichi, scrutandole con cura e annuendo di tanto in tanto. Poi annuì vivacemente. Ah, ma è Brillante! Brillante! Puntata una mano contro N lo trapassò con un arpione a strisce rosse e bianche simile alle caramelle che decoravano la stanza, impalandolo contro la parete. Gli elfi continuavano a sorridere mentre il detective tirava fuori una pipa d'osso e la portava alle labbra. Però qualcosa non mi torna. In quel momento una parete scattò di lato e un nuovo elfo con un cartello al collo che recava la lettera N avanzò tremante. Sorrideva, ma era anche spaventato. HA! Lo sapevo! Siete due capre! Le rimproverò. Evidentemente la risposta era sbagliata.
    Non avrebbe più prestato loro attenzione fino a quando la porta non si fosse riaperta...stava a loro uscire e rientrare, se volevano affrontare di nuovo quella sfida.

    PADIGLIONE 12



    Oh cielo! Ma è ELEMENTARE! Hai ragione! Gli rispose la padrona di casa con un gridolino eccitato. Finalmente posso fare la mia cena di natale con omicidio! Anzi, con strage! Non sai quanto mi rendi felice! Come se non lo avesse ascoltato, ignorando le minacce, gli consegnò la torta alla stricnina, ma se lui la avesse aperta o smontata a mano avrebbe scoperto che la Chiave si trovava là dentro.

    La donna accettò comunque la fialetta di droga, guardandola con curiosità. Oh, ma questo non fa parte della mia cena. Però c'era un certo bagliore di interesse. Beh, magari solo un assagg... Non fece in tempo a finire la frase che il terreno sotto di lei si aprì rivelando Kin Inkei e la sua capocchia a molla. Un solo scatto, e dell'elfa non rimase altro che una serie di macchie insanguinate.

    Non erano solo i ninja a dover seguire le regole...ma a quanto sembrava fare proposte non era qualcosa che veniva punito.

    PADIGLIONE 10



    ASSASSINI! ASSASSINI! MORBOSI E MARCI DENTRO, QUESTO SIETE! ORA MORIRANNO ANCHE GLI ALTRI TRE! SIETE CONTENTI? LO SO CHE LO SIETE! PERCHE' SIETE MORBOSI E LURIDI!

    Il boia li insultò come aveva fatto all'inizio, lanciando poi la sua ascia che, come animata di vita propria decapitò senza appello i poveri elfi che avevano il ruolo dei prigionieri. Poi prese la Chiave in forma di decorazione e la lanciò ai due shinobi.

    PRENDETELA. Il PREMIO DEL VOSTRO LURIDO PECCATO!
    PRENDETELA E PENTITEVI, PRIMA O POI IL BOIA VERRA' ANCHE PER VOI!


    Non c'era che da attendere che scattasse la mezz'ora per uscire da quell'inferno.

    PADIGLIONE 3



    Non appena il sesto quadrifoglio cominciò a bruciare l'elfo iniziò ad annuire vistosamente, strappando i fogli di mano allo shinobi e controllando la lista. Bene, mi pare che hai fatto bene i conti. Ok? Ok! Quindi li accartocciò e diede loro fuoco, mentre si avvicinava ai quadrifogli, rimasti, osservandone con attenzione gli steli e le foglie, confrontandoli col quadrifoglio metallico che aveva in mano. Mi pare anche che hai bruciato il numero giusto, ok? Ok! Staccò la testa del suo quadrifoglio, di fatto la Chiave in forma di decorazione, tendendola al ninja.

    Ora il lavoro è fatto e non mi serve più, ok? Ok! Prendilo pure, ok? Ok!

    Un'altra chiave era in loro possesso.


    Intanto Harumi, spinta da Diogenes, finì per lasciarlo solo e recarsi al padiglione numero cinque, il cui aspetto ricordava un grosso tendone da circo decorato con ghirlande di pini e lucine intermittenti. La maniglia era, curiosamente, la testa di un pagliaccio. Era passata ormai quasi mezz'ora dall'inizio di quell'ordalia.

    Il Regalo dei Pagliacci

    Varcata la soglia, proprio come annunciato, la porta si chiuse alle spalle dei ninja, davanti ai cui occhi sarebbe certo risaltato un grosso albero decorato con luci, palline e festoni. Ai piedi, dove si sarebbero dovute trovare le radici, stavano invece cinque grossi pacchi avvolti di carta da regalo, chiusi. Uno era Giallo, uno Verde, uno Rosso, uno Bianco e uno Arancione. Davanti ad essi tre figure orribili, simili a pagliacci demoniaci con un cappello simile a quello del Re dell'Inverno erano intenti in una discussione. Sul cappello di uno di essi stava l'ambito premioil_340x270.1313277774_iy39 di quel padiglione



    identici tra loro, salvo quell'ornamento, sembravano sul punto di litigare.
    Non è colpa mia se ho la memoria corta!
    Lo so che hai sei stato tu a far casini!
    Non è vero!
    Ah no? Eppure le scatole sono vuote, e dire che le regole erano chiare!
    Dannato incapace!
    Incapace sarai tu!
    Presero a schizzarsi con fiori finti o minacciarsi con martelli dall'aspetto gommoso...non si ferirono ma quella non era certo acqua, ma piuttosto acido a giudicare dai buchi fatti sul pavimento, e i martelli erano stranamente sporchi di sangue.

    Non avete sentito un rumore?
    EHI TU!
    Un'ospite!
    Ah, un giudice!

    Senti, devi darci una mano.
    Ci eravamo dati delle regole per i regali, tutta roba del mestiere
    Ma ora due scatole sono vuote, e non sappiamo cosa c'è nella terza.
    Non possiamo aprirla fino a domani ma la curiosità ci rende nervosi!
    Vedi se riesci a capirci qualcosa.

    Il Re dell'Inverno ci aveva promesso tre regali.
    Un monociclo, una palla e un tamburo.
    E ci eravamo dati delle regole, a seconda di quale oggetto ognuno di noi avesse trovato nel sacco del Re dell'Inverno.

    Io avrei messo il monociclo nella scatola Arancione, e qualunque altra cosa nella scatola Gialla
    Io avrei messo il tamburo nella scatola Rossa, la palla nella scatola Verde e il monociclo nella scatola Arancione
    Io invece avrei messo il tamburo nella scatola Verde e qualunque altra cosa nella scatola Bianca

    Solo che ora la scatola Verde e l'Arancione sono vuote.
    Ognuno di noi ha messo un oggetto in una scatola
    E io voglio assolutamente la palla
    Ma non ci ricordiamo più come sono stati divisi
    Quindi, dove sta la palla?
    Ci aiuterai? Sapremo ricompensarti!

    Uscire dalla porta prima del tempo prescritto, e comunque dopo almeno quindici minuti, avrebbe prosciugato chakra e vitalità, proprio come annunciatoMedioalto di Chakra e Media di Vitalità.


    Edited by Febh - 21/12/2017, 17:00
     
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