Le Porte dei Mondi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Waket
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    Nel mezzo del cammin di nostra vita...


    I



    Youkai si recò all'ospedale il più in fretta possibile. Un avviso del genere gli aveva fatto credere che avessero finalmente trovato la sua vera identità, la cosa lo rendeva euforico. Da lontano scorse però una seconda figura, in attesa anch'essa. Centrava forse con lui? Magari era colui che l'aveva riconosciuto tramite le foto? Man mano che si avvicinava quella convinzione andava a spegnersi, riconoscendo la figura come Oda, il ragazzo che al funerale aveva aiutato l'Hokage con la telepatia. Lui stesso venne riconosciuto, sussultando imbarazzato, ancora non si aspettava che i due avrebbero dovuto collaborare ben presto.

    Ah! Ehi, te sei quello che... aaah, uuuh.

    In quei giorni nel villaggio, oltre alla tragedia, non si parlava altro dello shinobi rapito, e di quanto il fratello fosse distrutto dalla cosa. Il nome di Oda risvegliò quel ricordo in lui, ma non gli sembrava il caso di infierire inutilmente. Battè le mani indicando poi il ragazzo, come se avesse finalmente trovato la parola che cercava:

    Telepate! Sì, il telepate, al funerale. ...Uh, eh, sai come si dice, "tiro avanti". Eheh. H-hm. Cosa... Cosa mi racconti, di bello?

    Portò le mani in tasca, calciando via qualche sassolino, con fare distratto, e visibilmente imbarazzato. Quel primo incontro era iniziato piuttosto patetico. Raizen arrivò puntuale, risolvendo la situazione presentandoli a vicenda lui stesso dopo una breve e silenziosa passeggiata imbarazzante nei corridoi dell'ospedale. L'albino, che fino a qualche momento prima fissava distratto il pavimento, si voltò sorpreso verso Raizen, quando accennò alle capacità di Youkai.

    Eh?

    Ben presto avrebbe capito che qualcosa su di lui avevano effettivamente scoperto, ma la prima affermazione lo mise in allerta. Non tanto perchè ora qualcun altro sapeva che lui era effettivamente morto, se avesse avuto qualche amico lo avrebbe sicuramente già raccontato a qualcuno; no, era lo sguardo che Oda gli rivolse che gli fece venire i brividi, costringendolo a rispondere con un sorrisetto tirato, mentre cercava di nascondere la testa tra le sue spalle. Non era chiaro chi tra Raizen o Oda fosse più interessato a lui in quel momento. Il sapere però di avere un potere nascosto ancora non utilizzato emozionò il ragazzo, che per quanto imbarazzato, era ansioso di sapere cosa lo aspettava. Venne distratto nuovamente dallo Yamanaka, che gli toccò una guancia, facendolo sobbalzare, prima di travolgerlo di domande.

    Cos...!? Uh... Non lo so, io... Ey, non sono uno zombie! Ho ancora l'anima!

    L'albino rispose rapidamente al richiamo di Raizen, usandolo come scusa per allontanarsi dal fin troppo curioso Oda, seppur bloccandosi non appena vide il lettino e le varie attrezzature che lo circondavano.

    Uh... Rassicurante...

    Si sdraiò, mostrando evidente disagio mentre veniva legato sul lettino, borbottando piuttosto contrariato:

    E' davvero necessario? Non vado da nessuna part-

    Le successive parole di Raizen lo portarono a voltarsi verso di lui con aria parecchio confusa, ma prima che potesse aprir bocca per esporre i suoi dubbi, il Colosso caricò un minaccioso pugno. Youkai non riuscì a trattenere un grido, coprendosi il volto con entrambe le braccia se le cinture fossero state abbastanza facili da staccare con uno strattone.
    Tremante, dichiarato lo "scherzo", il ragazzo ridacchiò, insicuro. Uno staff di medici entrò, pronti ad iniziare il procedimento per aiutarlo a ricordare il suo potenziale. L'albino si limitò a fissare terrorizzato il soffitto, nonostante i paroloni non si sentiva per niente al sicuro. Il fatto che la porta si aprisse tramite fuunjutsu gli impediva la fuga, perciò si rassegnò al suo destino.
    Stavolta Oda mostrò un suo lato più premuroso, sforzandosi di mettere a suo agio il ragazzo. L'albino sospirò, rassicurato, rispondendo con naturalezza alla sua domanda:

    Ogni tanto mi divertivo a fare scherzi ad Ayuuki, prendeva di quegli spav... Ey, un momento, stai cercando di catalogarmi!?

    Dopo qualche minuto di rilassamento, Youkai diede il via ai medici, che gli iniettarono qualcosa. Man mano che i minuti passavano, si sentì sempre più stanco. Di tanto in tanto si lamentava, consapevole che quella stanchezza fosse artificiale, seppur necessaria. Infine, chiuse gli occhi, esausto.
    Li riaprì, attirato dalla voce di Oda. Lo vide, chinato sul suo stesso corpo. Si osservò le mani. Azzurrine, quasi trasparenti. Si guardò il resto del corpo: fluttuava, sopra tutti loro, ancora nella stanza. Un sorrisetto emozionato apparve sul suo volto.

    Anche io ti vedo!

    Si sforzò di ascoltare le sue istruzioni, pur emozionato da quel piccolo traguardo. Sì, era morto di nuovo, ma stavolta in un ambiente controllato, ed era consapevole di essere solo un'anima! Un brivido gelido gli attraversò la nuca. La sua natura curiosa lo portò a voltarsi.

    AK-!?!

    Il grido gli si strozzò in gola. Un luogo sovrannaturale gli apparve davanti agli occhi, dal nulla. Centinaia, forse migliaia se non milioni, facce di completi sconosciuti, alcuni di essi lo fissavano dal basso. Sopra di lui, un flusso di anime che gridavano, lamentandosi.
    Non riuscì a distogliere lo sguardo per qualche minuto, terrorizzato. La voce di Oda lo richiamò di nuovo, convincendolo a voltarsi per tornare da lui. Ma lui era sparito. La stanza intera era sparita. Attorno a lui, solo volti.

    I-io non... C'era una voce... Mi sono girato... N-non sono solo.

    Non era in grado di rispondere alle domande dello Yamanaka. Chiaramente non stava vedendo ciò che vedeva lui. Fluttuante, nel mezzo di quel terrificante paesaggio, vide in lontananza una voragine luminosa.

    Vedo... una luce.

    Probabilmente la frase peggiore che una persona morente potesse dire. "Seguire la luce" lo avrebbe portato nel paradiso? Ma allora perchè più osservava quella voragine, più il terrore lo assaliva?
    Inspirò a fondo. Non aveva il coraggio di toccare nulla, sforzandosi di restare in quello spazio tra volti statuari ed il flusso di facce moventi. Doveva avvertire Oda della voce che aveva sentito.

    C'è... Qualcosa qui. Ci sono un mucchio di cose qui. Ma c'è qualcosa che mi ha parlato. E... Uh... Credo... Credo non sia molto contento di sapermi tra i mortali. ...Cosa... Cosa devo fare?

    Non era facile percepire quella sensazione, nascosta dal terrore. Ma nel profondo, Youkai sembrava a suo agio in quel posto. Certo, poteva essere tremendamente creepy, ma niente in quel luogo sembrava trattarlo come un estraneo.

     
    .
34 replies since 27/11/2017, 03:35   725 views
  Share  
.