Le Porte dei Mondi

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    Ad un Passo dall' Immaginazione






    Karikitori non fu troppo felice di ricevere tutte quelle domande, era si il suo maestro, ma era anche vero che era stato obbligato, e rispondere ad esse non era essenziale per lui.

    Direi che la deduzione non è il tuo forte.

    Quelle misere quattro parole erano la sua risposta, ma non era difficile comprendere che uno spirito come lui rispecchiasse alla perfezione un futuro plausibile di un anima umana.

    Ci sono poche cose che hanno un anima oltre gli esseri umani, ma pensare che esclusivamente loro possano diventare shinigami o che il diventarlo sia legato a capacità che aveva in vita è un po' limitante.
    I ninja si fanno aiutare da creature intelligentissime, quelle che evocano con i contratti, anche loro andrebbero bene.
    Ma ciò che si diventa una volta morti non ha nulla a che vedere con ciò che si era da vivi.
    I ricordi sono forti, ed una volta compreso che preservarli è importante chi non si curerebbe di conservarli?
    Tutti sono morbosamente attaccati alla propria individualità, nessuno vi rinuncerebbe, e un individuo può sempre agire di testa propria. Un essere senziente con un solo compito ed un solo ricordo invece no.
    Veniamo scelti, e basta.
    Il resto arriva con naturalezza, ciò che tu reputi angosciante per noi non è che la prassi, come quando si mangiano pietanze differenti.
    Se non hai un metro di paragone, se ti nutri delle anime, i loro ricordi non sono che carburante.
    Ne più, ne meno.
    Per cui tu… chi lo sa?
    Forse sarai scelto, forse no, dopotutto le abilità sono ricordi, se chi sta qui volesse fartele sfruttare dovrebbe lasciarti dei ricordi, rendendoti un esecutore imperfetto, per cui se pure la risposta fosse “si” non lo sapresti.
    Ma credo che i tuoi ricordi in qualche modo vivrebbero… onestamente non so come funzioni.
    Io sono un esecutore.


    Chiunque in quelle parole avrebbe potuto scorgere della malinconia, se fossero state esternate da un qualsiasi essere vivente, ma lo shinigami ne parlava con una leggerezza tale che paresse stesse leggendo un semplice racconto da un libro.

    Non posso dirti tutto, devi dedurre, comprendere.
    Io ti indico la strada, ma sei tu a doverla costruire e percorrere, deve essere la tua strada, altrimenti percorrerla sarà sempre strano, scomodo.
    Quindi ti sto facendo un lavoro, metti in moto il cervello.


    Lo Shinigami guardò correre Youkai, ma senza mostrare il medesimo entusiasmo, era palese che la cosa fosse un passaggio intermedio per arrivare ad un traguardo differente, ma quel momento non arrivò mai.

    Ragazzo, per quanto vuoi fissare quel bicchiere?

    Chiese con estrema naturalezza.

    Non stai pretendendo di fare ciò che ho fatto io semplicemente mimando un ricordo, vero?

    Sapeva che la risposta alla sua domanda era “si”, per questo non gli diede il tempo di rispondergli.

    Ti ho chiesto di fare una cosa che il tuo corpo non sa fare, le tue gambette sono tanto simpatiche e vanno bene, sono un primo passo verso l’obiettivo vista la tua situazione.
    Ma quelle sono a tutti gli effetti un ricordo.
    L’estensione di un braccio invece è un’altra cosa, non l’hai mai fatta, non puoi passare dallo stesso processo mentale.
    Per questo ho detto fantasia, non mi piace parlare a caso.


    A quel punto la mano dello shinigami si spostò rapidamente, allungandosi verso la nuca di Youkai ed assestandogli uno scappellotto così forte da lanciare la testa del genin quattro metri più avanti, senza che questa si staccasse dal resto, e di fatto ritornando al suo posto come un elastico.

    Capisci cos’è successo?
    Il tuo corpo sa che strapparsi non sarebbe una buona cosa, ergo ti mantiene unito, solitamente sarebbe un desiderio che non può esaudire, ma vista la tua natura attuale, libera dai limiti della carne e delle ossa può permettersi qualche sgarro.


    Ma visto il dolore provato con quella botta era evidente che non potesse essere un valido metodo di allenamento da poter replicare.
     
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34 replies since 27/11/2017, 03:35   725 views
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