Hebitsukaiza - Il Serpentario

Hebiko e Febh nel Bosco dei sussurri

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Più che altro non approverebbe che io, un misero plebeo, possa avvicinarmi all'Erede di Orochimaru. Per lui il vecchio serpente è praticamente un Dio! Ma c'era una vena maliziosa nella sua risata, qualcosa che Febh non avrebbe mai potuto esplicitare. Beh, comunque prevede di lasciarti parte del controllo, non sarà poi tanto male. E poi è famoso per essere uno che usa gli altri, chiunque essi siano. Kaji ancora credeva alla frottola di poco prima mentre sorrideva cortesemente. Ma immagino di non poter capire, sono solo un orfano cresciuto da un vecchio pazzo.



    [...]

    Aoda è ferito. Una bomba. Non doveva essere granchè saporita. Kasshoku rispose molto ingenuamente, mentre Midori prese la parola cercando di tranquillizzare la sua evocatrice. Non è in pericolo di vita, ma ha subito troppi danni per essere Richiamato, ci vorrà un giorno o due perchè riprenda le forze dentro la nostra Grotta. Sarà certo felice di sapere che eravate preoccupata per lui. Aggiunse chinando il capo in segno di approvazione.

    Rimasero così ancora qualche minuto, mentre Kaji sistemava i capelli di Hebiko e parlava ancora, senza le strane paturnie dello Yakushi mentre diceva esattamente quello che pensava, per quanto ai suoi occhi la Kunoichi fosse una appena conosciuta verso cui forse provava un certo inspiegabile feeling, ma per lei era pericoloso sovrapporre quel volto a quello di Febh e ai loro trascorsi, perchè Kaji non era Febh, non lo era mai stato.

    [...]

    Kaji ascoltò solo con mezzo orecchio i discorsi tra Uratarou ed Hebiko, preso com'era dal suo ragionamento, ma inarcò un sopracciglio quando lei lo apostrofò come uno Yakushi, clan di cui aveva certamente sentito parlare ma col quale non aveva nulla a che vedere, per quanto ne sapeva. Uhn...io veramente non sono uno Yakushi...e comunque non so quanto vivano. Credo tanto, se ricordo gli accenni del mio Sensei. Ma quella frase unita a tanti altri pezzi sembrava unirsi a un'immagine complessiva che non apprezzava affatto.

    [...]

    L'aria era tesa, arida di emozioni mentre lo sguardo spento del nukenin era inutilmente incorniciato da un volto sorridente ma non certo caloroso o capace di trasmettere qualcosa che fosse reale. Era solo cortesia. Non puoi tradire qualcuno che non è il tuo alleato. Rispose semplicemente, senza minacce nè cattiveria, era una semplice constatazione. O che non è un tuo amico...io non ho amici, sono stato addestrato per non averne. Sopravvivere è tutto, e gli amici sono una debolezza. Ci conosciamo da poche ore, abbiamo fatto un pò di strada assieme, ma questo è quanto. Mi piaci, penso che tu sia una ragazza eccezionale, ma questo non cambia la realtà dei fatti. E quindi le spiegò tutto, dell'Edo Tensei e della sua natura che aveva intuito dai vari indizi sparsi per quella breve avventura, lasciando infine una scelta alla Kunoichi.

    Ci fu l'ombra di un'incomprensione mentre lei parlava di "tutto quello che avevano passato", dopotutto la conosceva veramente da poco, anche se aveva trovato una strana e istintiva affinità...aveva dei sospetti ovviamente ma non diede seguito alla cosa: conservare la sua esistenza con il cristallo era il suo unico scopo al momento. Si irrigidì appena mentre lei allungava le braccia all'improvviso, ma non mise mano alle sue armi non avendo letto alcun intento aggressivo nella donna...le dita erano comunque molto vicine alla sacca porta-armi e il chakra adesivo serrava il cristallo all'interno. Non rispose all'abbraccio, sospettando qualcosa che tuttavia lei avrebbe confermato solo dopo qualche secondo. Febh? Mormorò mentre lei gli prendeva la mano...quel nome lui lo conosceva ed era evidente dalla sua espressione, ancora fredda negli occhi ma comunque più confusa. E la confusione aumentò man mano che lei spiegava e raccontava, fino a impallidire quando scoprì della morte di Orochimaru...per mano sua! In quel momento avrebbe spezzato il contatto, arretrando turbato mentre Uratarou forniva le indicazioni per uscire.

    Ma quando lei avrebbe fatto per andarsene lui avrebbe sollevato una mano, fermandola.
    Kaji rimase in silenzio per una manciata di secondi, facendo un profondo respiro prima di parlare. Era evidentemente turbato, ma il freddo in fondo ai suoi occhi si stava ricostituendo rapidamente, stemperato appena dal tentativo di sorridere ad ogni costo. Febh non avrebbe mai dissimulato il suo turbamento in una situazione del genere. Febh Yakushi. Amministratore di Oto e assassino di Orochimaru. Immagino tu non sappia se il Sensei Homura sia vivo o meno. Scosse il capo. Febh. Clan Yakushi. Febh. Ridacchiò appena. Quel vecchio bastardo...Tornò a fissarla. Da quello che dici e da come ti comporti sembra che tu tenga molto a Febh...cioè a me. Ma dici che accetteresti anche la MIA esistenza. Credo che almeno una spiegazione ti sia dovuta. Non erano parole incoraggianti. Febh...non hai mai pensato che sia un nome stupido? Era il nome del mio cagnolino di peluche quando ero bambino, l'unica cosa scampata all'attacco ai miei genitori. Non so esattamente quale fosse il suo nome effettivo, ma riuscivo a pronunciare solo quella parola senza senso. Un sorriso nostalgico gli sfiorò le labbra. Il Sensei era una carogna ma mi permise di tenerlo a lungo, forse per evitare di sentirmi piangere, non so. Lo persi anni fa. Probabilmente l'Innocenza del Passato riportando indietro il corpo e l'anima ha scombussolato tutto e alterato molti ricordi tra cui il mio nome...e quel vecchio bastardo non ha perso tempo a correggermi quando mi sono chiamato come quello stupido pupazzo. Ridacchiò, divertito e amareggiato al contempo. Uno scherzo invidiabile, non riuscirei mai a pareggiare il conto. Dannato vecchio bastardo... Portò una mano alla testa, riavviando i capelli come sovrappensiero.

    Poi scacciò via tutto, portando per l'ennesima volta lo sguardo a incontrare quello di lei. Non usciremo assieme da qui. Disse semplicemente, anche se con una venatura di tristezza. Come ho detto tu mi piaci. Molto. Ma anche se dici che tra noi c'è un legame di fiducia, e che mi accetti, e che accetteresti anche me...io non posso accettarlo. Io sono solo, e la mia sopravvivenza è tutto ciò che conta, te lo ho detto. apprezzo davvero che tu sacrificheresti il drago di questo Raizen per me. Ma credo che tu in realtà lo faresti per Febh. E Io NON SONO Febh Yakushi. Io sono ciò che lui è stato prima. Io sono quello che è stato cancellato. Sacrificato in cambio della sopravvivenza. Non sono mai stato lui. Lui non sa di essere stato me e non lo potrà mai sapere, non ci sono legami tra noi, siamo due possibili finali di una storia, che non hanno niente a che vedere l'uno con l'altro. La tua fiducia, il tuo affetto, sono per lui. Non per me. Siamo due alternative, non c'è modo di coesistere. Tra me e te non c'è altro che queste poche ore, non può esserci la fiducia che dici, non da parte mia almeno.

    Tuttavia, come ho detto, tu sei una persona che mi è piaciuto incontrare, e non ti nascondo che vorrei tanto continuare a vederti...e parlarti. Ma hai commesso un errore, ed è solo perchè mi piaci che voglio spiegarti tutto invece di ingannarti e sfruttarti come avrei potuto fare, tradendoti poi quando meno te lo aspetti.
    Stavolta sorrise davvero, triste ma sincero. Se Febh è tutte le cose che mi hai deto, allora non posso davvero scappare o sparire facilmente. E se ha ucciso Orochimaru prima o poi si verrebbe a sapere...e il mio Sensei, se ancora vivo, non potrebbe mai aiutarmi o perdonarmi. Mai. Mi cercherebbe per uccidermi. E così gli Yakushi o questo Mikawa, un clan che non conosco. Se non me lo avessi detto sarei scappato e forse ti avrei anche portato con me per un pò...ma ora... Deglutì. L'unico piano sensato è fingermi Febh lui per qualche tempo e poi inscenare la mia morte in modo credibile per sparire senza lasciar traccia. Ma una traccia resterebbe: tu. Puoi essermi fedele quanto vuoi, ma esistono troppi modi per estorcere una verità, e l'unico modo per essere veramente al sicuro. Per sentirmi veramente al sicuro... Quante volte lei stessa aveva parlato di come volesse essere realmente al sicuro? ...l'unico modo è impedire che qualcuno scopra la mia esistenza. Si intristì. E questo significa ucciderti, Hebiko.

    Non so cosa avrebbe fatto questo Febh, ma se è diventato così potente e conosciuto deve essere uno su cui gli altri possono contare. Io invece sono solo un cane randagio che non vuole nessuno intorno.
    Sospirò. Mi dispiace. Mi dispiace realmente, ma io non posso vivere sapendo che devo affidarmi a te o a chiunque altro. Non ho altra scelta...ma per una volta questo mi rende triste. Forse avrei potuto imparare a volerti bene, e certamente tu meriti qualcuno che lo faccia. Ma non io. Io non voglio bene, non davvero, non ne sono capace. Sopravvivo e cerco di sentirmi al sicuro. E basta. Mi dispiace.

    E addio.




    Le avrebbe dato forse il modo di rispondere o parlare, ma dopo quell'addio avrebbe attaccato esattamente come aveva detto che avrebbe fatto. Estratto un Kunai dalla sacca porta-armi sulla coscia destra avrebbe accorciato le distanze [Gratuito]Statistiche: Velocità Viola +2 tacche

    Impasto ½ Basso +2 Vel
    cercando un rapido e pericoloso affondo al petto della Kunoichi, mentre l'acciaio ruotava violentemente creando una sorta di terribile trapano [Azione 1 e Tecnica 1]Statistiche: Velocità Viola +3 tacche, Forza Viola +1 tacca, Potenza 50 (kunai 10+Hajime+Talento)

    Azione Rapida
    Impasto Mediobasso +3 Vel, +1 For
    Kaiten no Jutsu - Hajime +20 alla Potenza di un Oggetto, che ruota
    Rotazione Perfetta +20 Potenza di Hajime
    . Comunque andasse l'attacco successivo sarebbe stato molto più infido, dato che il piede sinistro che era stato portato avanti nell'affondo avrebbe cercato di catturare la gamba di Hebiko più vicina usando il chakra adesivo esteso [Azione 2]Statistiche: Afferra con Forza Viola+2 tacche entro 50 cm

    Controllo Chakra Potenziato +2 For
    mentre nella mano libera si materializzava come dal nulla una Katana affilata composta da chakra di vento (ma Febh non era affine al fulmine?) con cui avrebbe tentato di decapitare la sua vittima in un colpo netto [Azione 3 e Tecnica 2]Statistiche: Forza e Velocità Viola +2 tacche, Potenza 40

    Creazione della Forma Katana con Potenza 40
    Impasto MedioBasso+2 Forza, +2 Velocità
    .

    La mossa successiva avrebbe sfruttato nuovamente il Kunai rotante, solo che stavolta senza alcun movimento del corpo questo sarebbe partito dal palmo del ninja cercando di trapassarle lo stomaco [Azione 4]Statistiche: Forza Viola, Potenza 30 (Kunai 10 + Hajime)

    Armi Repulsive Gittata x1,5
    !

    Uratarou in tutto questo non si sarebbe immischiato, anzi allontanandosi per raggiungere la sua metà.
     
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17 replies since 10/12/2017, 18:01   437 views
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