Il tono di superiorità di Kaji venne troncato dalle azioni della Vipera, che lo colse alla sprovvista, ma non abbastanza da riuscire nel suo intento. Con una velocità surreale era riuscito a proteggere la pietra, seppur con ingenti danni. Hebiko, nel sentire le sue proteste, ruggì furiosa, rispondendogli a tono con voce rotta dal pianto:

Dovevi pensarci prima di tradirmi!

Non aveva tempo per ragionare su quanto la decisione di distruggere quella pietra fosse ciò che voleva davvero. Non stava realmente pensando alla scomparsa di Kaji, la sua mente aveva un unico obiettivo in quel momento: sopravvivere. E per sopravvivere aveva bisogno di Febh. Non aveva altra scelta.
Visti i danni ricevuti, era consapevole di dover usare tutte le sue forze, anche più di quanto il suo corpo potesse sopportare per sperare di uscirne vincitrice. Cercò di evitare il primo colpo piegando il busto all'indietro in modo decisamente innaturale, sfruttando la durezza delle sue scaglie per attutire il colpo il più possibile. Grazie al suo movimento che accompagnava l'attacco del ragazzo, riuscì ad attutire il pericoloso colpo, terminando con una ferita più sopportabile. I danni accumulati però iniziavano ad essere troppi, ed il suo corpo ne risentiva: l'adrenalina in circolo le permetteva di resistere ancora, ma sapeva bene che non sarebbe riuscita a reggere a lungo. Gli attacchi del nemico non le davano tregua, aveva appena il tempo di intuire da che direzione sarebbe arrivato il suo attacco e reagire di conseguenza. Nella sua disperazione, sfruttò tutta la velocità che poteva per evitare che quel kunai la ferisse, a costo di subire un contraccolpo per lo sforzo, spingendo Armi Repulsive
Arte: L'utilizzatore può scagliare oggetti a contatto con il suo corpo di dimensioni Mediopiccole o inferiori; la velocità è parienergia l'utilizzatore. (Consumo: ½ Basso)
[Da genin in su]
Controllo del Chakra Aggressivo
Abile: L'utilizzatore è in grado di utilizzare 'Tocco Adesivo' e 'Armi Repulsive' anche su parti del corpo di un avversario.[Da genin in su] sul polso per spostare il braccio armato di Kaji verso l'esterno, deviandone quasi per miracolo il pericoloso colpo. Un paio di scaglie saltarono via, scoprendole il fianco. L'abito, ormai stracciato e grondante di sangue, pendeva scoprendole la pancia, con una tremenda ferita in bella vista. La situazione sembrava ormai perduta per la Vipera, al suo avversario sarebbero bastati un altro paio di colpi ben assestati per finirla definitivamente. Ma la sua spavalderia nel credere di avere la vittoria in pugno gli sarebbe stata fatale.
Un più debole attacco, o forse una distrazione, arrivò dal basso, nel tentativo di farle perdere l'equilibrio. La resistenza della ragazza era sufficiente da permetterle di assorbire il colpo, e la sua elasticità le permise di traballare appena. Ma fu nel momento del suo ultimo assalto che capì era arrivato il suo momento. Impastando chakra nella zona dell'impatto si sforzò di resistere il più possibile all'impatto, sfruttando la sua assenza di organi a suo favore. Sentiva le forze cedere, sapeva di avere solo un'ultima possibilità, e l'avrebbe sfruttata fino in fondo. Mentre il pugno la colpiva, il suo braccio destro andò ad avvolgersi attorno alla testa del suo avversario, accecandolo temporaneamente. La sinistra, carica di elettricità, avrebbe colpito la mano che proteggeva la pietra con una violenta scossa<!-- -->Folgorazione
Villaggio: Oto
Posizioni Magiche: Cane, Maiale, Cavallo (3)
L'utilizzatore può ricoprire il proprio corpo con uno strato di chakra elettrico. L'utilizzatore può scaricare l'elettricità acquisita con il tocco, causando un danno di potenza 25 e Stordimento per 1 round. Dal punto d'impatto si propagherà entro 3 metri un flusso elettrico di potenza 15. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Raiton
(Consumo: Medio)
[Da genin in su]: puntava a fargliela cadere di mano sfruttando sia il dolore ma soprattutto gli spasmi dovuti all'elettricità. Nel migliore dei casi gli spasmi gli avrebbero fatto scivolare la pietra di mano, con la Vipera pronta a prenderla al volo, e stavolta non avrebbe ripetuto lo stesso errore, cercando di distruggerla nella sua stessa mano; se la presa di Kaji si fosse invece dimostrata formidabile, avrebbe stretto la pietra insieme alla sua stessa mano, probabilmente ulteriormente martoriata dalla sua tecnica, cercando di distruggerla in ugual modo.
Avrebbe stretto quella petruzza con tutte le sue forze restanti, mentre l'altra mano teneva il braccio buono occupato, evitando che potesse intervenire nuovamente ed impedirglielo. Presto il dolore per quelle ferite avrebbe avuto la meglio su di lei, facendola crollare a terra, a stento cosciente. Si era giocata il tutto per tutto, il suo corpo ormai non poteva più sorreggerla; prima di arrendersi e svenire per il dolore, voleva sapere chi aveva davanti in quel momento. Alzò lo sguardo, esausta.

...Febh?

Era incredibile quanto quei due fossero diversi l'uno dall'altro, pur di fatto trattandosi della stessa persona. La voce dello Yakushi fece eco nel condotto, mentre la mano della ragazza si apriva, lasciando cadere i residui di quella pietra, insieme alle ultime lacrime rimastele. Le lamentele dell'Amministratore, solitamente fastidiose e accompagnate da risposte tutt'altro che pacate, risuonavano nella testa della Vipera come una melodia rassicurante. Non aveva certo le forze per spiegarli tutto ciò che era successo, e a malapena aveva la voce per chiedere aiuto. Riuscì però a sentirlo lamentarsi dell'assenza dei suoi occhiali, con le sue solite paranoie sul come appariva senza di essi. Ridacchiò.

Tu sembri... sempre... stupido...

Le gambe cedettero, ma la kunoichi venne sorretta per un pelo da Febh, che resosi conto della situazione le stava offrendo di sua spontanea volontà, e senza nemmeno l'uso di una maschera, le sue cure! Hebiko non se lo fece ripetere, aprendo la bocca e mordendo la mano dello Yakushi con decisione, conscia dell'effetto che aveva sulle ferite altrui. Mentre le ferite si rimarginavano la fatica restava, ed infine la sonnolenza prese il sopravvento. Fece però in tempo a vedere un dettaglio, un piccolissimo dettaglio che accomunava Febh a Kaji, alla sua parte piacevole. Era troppo stanca per ragionarci su a riguardo, ma non avrebbe certamente dimenticato quel gesto. Mugolò, rispondendo con un assenso a malapena alle sue richieste. Non avrebbe mai raccontato a nessuno del suo potere curativo, non lo avrebbe tradito, nemmeno per così poco. Per la storia del portarla in braccio fino a casa... Aveva sempre bisogno di qualcosa per ricattarlo e rimetterlo in riga, dopotutto.