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Boreanz.
Osservò il Risorto spalancare a velocità folle le proprie ali infuocate, alzandosi poi subito in cielo. I suoi movimenti erano affrettati, scoordinati, i medesimi di chi scappa in acqua da uno squalo. In quelle movenze, il Flagello non lesse alcuna traccia della mentalità quieta e sicura che di norma contraddistingueva l'azione del pallido rinato. Senza minacce o sguardi torvi, il guerriero che una volta si era seduto sul più alto scranno di uno dei villaggi militari dell'Accademia fece del suo meglio per darsela a gambe. Jeral lo guardò per qualche attimo, certo che quella improbabile difesa gli fosse costata dei danni muscolari.
Una mano nera, ancora attraversata da energia eretica crepitante, si sollevò nell'etere e puntò all'uomo in fuga.
Anche alla velocità in cui si l'altro muoveva, non era che ad alcuni metri di distanza. Data l'ampiezza, la gittata e la rapidità delle tecniche che l'Immortale padroneggiava - e considerato che così a cielo aperto il Risorto era un bersaglio di una banalità inaudita -, egli avrebbe potuto investirlo con una tale ondata di potere da annichilire qualsiasi difesa, ucciderlo sul colpo e scaraventare il suo cadavere martoriato nei livelli inferiori, tra i rigagnoli di acqua fognaria.
Il Flagello guardò di nuovo il pallido rinato, mentre questi sbatteva furiosamente le proprie ali per allontanarsi. Si era appena rivelato inferiore a Gendo, il quale almeno si era opposto all'Immortale fino alla fine.
Non valeva nemmeno la pena di ucciderlo.
Avrebbe vissuto e, da mortale quale era, sarebbe diventato polvere senza che il Flagello dovesse alzare un dito.
La mano nera si sollevò ulteriormente, allineando il proprio asse con la forma della torre.
L'aria crepitò di elettricità.
« Non scorderai mai più il tuo posto, mortale. »
Dal suo braccio eruppe un fulmine di dimensioni colossali, che ascese al cumulonembo al di sopra della torre e lì esplose, creando una esplosione di luce che si riverberò per centinaia di metri nel cielo di Ame.
Un istante dopo, il Flagello era scomparso dalla cima della torre.OFF GAME
Sono scomparso dal foro nei mesi passati a causa del dispiacere derivante dal totale fraintendimento di questi post e di quella che voleva essere una giocata diversa da come terze parti, a torto, hanno pensato che sarebbe stata.
L'applicazione che è stata fatta, retroattivamente, di un regolamento cambiato in corso di azione, per di più senza nemmeno rispettare il dettato del medesimo (cfr. il delirante stemma d'infamia affibbiatomi, che non ha ragione di esistere), mi ha fatto capire con chi ho a che fare. Ne prendo atto e traggo le mie conseguenze.
Per quanto riguarda questa giocata, scrivo e pubblico questo post per non lasciarla a metà e per cercare di darle un senso - dato che, così com'era, un senso ovviamente mancava, avendo il mio PG tutti i mezzi per far continuare la scena.
Se credi puoi fare un post finale, così ti stemmo, dato che la rottura della collaborazione pluriennale tra i PG è comunque significativa.
P.S. Recupero 12 Bassi per via del chakra non consumato, dato che le azioni seguenti all'attivazione del Manto Eretico non avvengono a causa della difesa totale..
