Sussurri[Free GdR per soli nukenin e ronin]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    381
    Reputation
    +57

    Status
    Offline

    Sussurri


    III


    [Mensa]


    La mensa della prigione era costituito da uno spazio molto ampio, riempito di panche e tavoli dal colore neutro su cui stavano mangiando uomini che portavano vestiti simili ai loro. Tre delle quattro pareti che delimitavano il grande stanzone recavano poche finestre con i vetri opachi, attraverso cui si potevano comunque identificare la presenza di pesanti sbarre all'esterno. Sulla quarta parete, una modesta fila di carcerati stava attendendo che venisse consegnato loro il pasto per unirsi agli altri. Entrando nella mensa, gli uomini giù presenti si sarebbero azzitti un attimo per osservare i nuovi venuti del loro regno. L'interesse sarebbe comunque scemato relativamente presto, ed ognuno sarebbe tornato a farsi i fatti propri. Guardandosi in giro, il gruppo di nukenin si sarebbe presto reso conto che non c'era nemmeno una donna in quel momento in quella stanza.

    Prima che potessero decidere cosa fare, un uomo con la testa rasata ed il tatuaggio di una donna nuda sul braccio sinistro si avvicinò a loro dicendo:Ehi..siete appena arrivati vero..? Venite da questa parte...il capo vorrà conoscervi... Se lo avessero seguito, questi li avrebbe condotti verso la parte più lontana dal bancone dove avveniva la distribuzione del pasto. Qui avrebbero trovato un'intera tavolata occupata solo da tre persone, una disposta affianco all'altra. Il ragazzo all'estremo destro della fila portava una cresta viola, ed aveva arrotolato la divisa da carceratoShiltar:
    grazie alla tua percezione identifichi un capello di un biondo molto chiaro sul colletto della divisa di questo carcerato
    sulle maniche in maniera tale da avere tutte e due le braccia scoperte. Aveva un viso pallido ed affilato, ed uno sguardo vagamente crudele o di semplice superiorità stampato sul volto L'uomo più a destra,aveva almeno vent'anni di più al primo. Capelli e barba castani coprivano una buona parte del suo volto, ma per il resto non aveva altri segni particolari di riconoscimento. L'uomo al centro, invece, doveva essere chiaramente il capo del trio. Era enorme, tanto da occupare da solo lo spazio di due persone sedute l'una di fianco all'altra sulla panca. Sopra il ventre prominente, era chiaramente possibile vedere sotto la divisa dei muscoli pettorali e delle braccia eccezionalmente sviluppati, che avrebbero potuto facilmente spezzare il tavolo sul quale stavano mangiando pacatamente. A dispetto di quella fisicità bestiale, il suo volto era serio e composto: mascella squadrata, nessuna barba, ma lunghe basette facevano da cornice ad un paio di occhiali dalla montatura minuta ed un'ampia fronte. Quando i nukenin arrivarono, non alzò lo sguardo dal suo piatto, ma li invitò a sedersi. Indipendentemente che lo avessero fatto o meno, l'uomo avrebbe atteso di finire il suo pasto prima di rivolgere loro la parola:Scusate se vi ho fatto attendere...non mi piace parlare e mangiare allo stesso tempo. Io sono Tanaka e gestisco le cose qui dentro. Questo è il mio secondo, Kobe...disse indicando l'uomo baruto...mentre il ragazzo alla mia destra è HIroshi. Mi piace fare un discorsetto a quelli nuovi per essere sicuro che non causino problemi. Qui le cose funzionano in maniera molto semplice. Ci sono solo tre regole: non rompete le scatole agli altri detenuti, non rompete le scatole alle guardie e soprattutto non rompete le scatole alle donne...siamo intesi? Il più giovane dei tre scoppiò in una mezza risata:Già soprattutto l'ultima! Quelle puttane vi staccheranno le palle a morsi se ne avranno la possibilità ahahha ...ehmp...vero. Attualmente Tanaka ha concordato una tregua con la leder delle carcerate ed è importante che la situazione attuale non degeneri...ci siamo intesi?...Come vedete abbiamo gestito i turni dei pasti e delle aree svago così da incontrarci il meno possibile. C'è sempre qualche detenuto che si pensa più fico degli altri e le importuna..finendo il 99% delle volte in infermeria. Purtroppo, anche così c'è gente che tenta il tutto per tutto per quell'1% di possibilità. I due uomini a fianco a Tanaka si fecero una risata.Quello che vi dovevo dire ve l'ho detto. Se avete bisogno di qualcosa da fuori le mura potete parlare con Akai che lavora in lavanderia. Se non avete bisogno di altro potete andare...

    Il gruppo ebbe il tempo di parlare per un altro po', prima che un paio di guardie arrivassero alle spalle di Kuso. Con voce perentoria, una di loro disse:Ehi tu, novellino! Togliti immediatamente quella cazzo di maschera! Tutti i detenuti devono essere riconoscibili! Forza!Ti conviene fare come ti dicono cocco... avrebbe detto Hiroki, ma nè lui ne gli altri detenuti avrebbero fatto altro per Kuso. Se questi non avesse eseguito il comando ricevuto, le guardie non avrebbero mostrato pietà. Presi dei manganelli dalle loro cinture avrebbero ripetutamente colpito il detenuto ribelle alla testa ed al tronco, insultandolo pesantemente.

    [Lavanderia]


    Namae non avrebbe avuto fortuna: chiedendo in giro sembrava che nessuno sapesse nulla di un certo Juno. Si sarebbe quindi diretto verso la lavanderia. Questo era un locale posizionato su un livello più in basso rispetto alla zona delle celle. Diverse macchine per il lavaggio e l'asciugatura producevano un bel baccano, l'aria era calda ed umida e si sentiva un forte odore di detergenti. I detenuti che lavoravano lì portavano tutti delle cuffie per proteggersi le orecchie dal rumore e portavano avanti ed indietro carrelli pieni di panni puliti o sporchi con sguardo spento. Avvicinandosi ad uno di questi, l'uomo non si sarebbe nemmeno degnato di ascoltare la sua richiesta e gli avrebbe indicato una direzione dopo averlo squadrato dalla testa ai piedi. Se namae avesse seguito quell'indicazione, si sarebbe ritrovato in una stanza un po' più appartata, dove il rumore delle macchine era meno forte e l'aria un po' più fresca. Qui c'era un uomo sulla sessantina, afroamericano, con pesanti rasta quasi completamente bianchi che gli cadevano sulle spalle. Nelle orecchie aveva quelle che sembravano delle cuffie, stava ascoltando della musica senza curarsi troppo che qualcuno lo potesse vedere, e piegava svogliatamente dei panni su un bancale, prendendoli da una pila non troppo grande. Al contempo, stava leggendo una rivista. Se Namae gli avesse parlato, l'uomo, invece di rispondergli, avrebbe posto una divisa da carcerato non piegata un po' più in là sul bancale rispetto alla sua posizione, ed avrebbe continuato a piegare molto lentamente quella che aveva davanti. Se Namae si fosse messo a lavorare accanto a lui, avrebbero completato in poco tempo il lavoro che il vecchio altrimenti avrebbe dovuto fare da solo. Solo allora questo si sarebbe tolto le cuffie. Grazie ragazzo per aver aiutato questo vecchio. Sei nuovo eh? Io sono Akai...se ti servirà qualcosa...qualcosa che non puoi trovare qui in prigione intendo...chiedi a me...io riesco sempre a procurarmi una o due cose da fuori eheheh ...dimmi, qual è la tua storia?

    [Sala Svago]


    Quella che andava sotto il nome di sala svago, non era propriamente una sala, ma piuttosto una serie di locali in parte al chiuso ed in parte all'aperto. Nonostante gli ambienti conservassero lo stile spartano di tutte le altre zone della prigione, qui erano sistemate dei tavolini da ping pong ed una serie di scacchiere in una zona, in un'altra c'erano delle attrezzature da palestra, mentre all'esterno c'era un elementare campo da basket con altre attrezzature per la pesistica. Entrando, Minoru si sarebbe ritrovato tra almeno cinquanta donne di varia età intente a giocare e svagarsi con le attrezzature messe lì a loro disposizione. A differenza di quanto era accaduto per i suoi compagni maschi, quando le detenute si accorsero della sua presenza letteralmente smisero di fare quello in cui erano intente per avvicinarsi al nuovo venuto con un'aria poco benevola. Una quindicina di persone lo accerchiarono, i volti corrucciati, ed iniziarono ad insultarlo, finchè una ragazza sui trenta, magra ma muscolosa e dai capelli di un paglierino chiarissimo non emerse dal gruppo per fronteggiare Minoru:...ma bene bene bene..cosa abbiamo qui...un piccolo pulcino che si è perso? Sai che non dovresti essere qui? E' il nostro turno nella sala svago ed i detenuti maschi non sono ammessi...ora non ricordo bene com'erano i termini dell'accordo...cacchio...ah sì...chi non lo rispetta può essere picchiato senza subire conseguenze, vero ragazze? SI!!!
    LINCIAMO QUESTO BASTARDO!!!!
    Avrebbe urlato una delle presenti! ..oh cielo! Sembra proprio che questo non sia il tuo giorno fortunato! Il gruppo si sarebbe stretto intorno a Minoru, il quale, solo in qual momento, si sarebbe reso conto che non c'erano guardie presenti nei paraggi che potessero intervenire. Era solo contro la folla inferocita, la quale si sarebbe scagliato a breve contro di lui se, all'improvviso, una nuova voce non avrebbe sovrastato le urla di rabbia delle presenti:EHI EHI EHI! Che diavolo succede qui? Sanaka che fate?Abbiamo trovato questo cucciolo che si è perso, Hana, e ci stiamo per prendere cura di lui, vuoi unirti a noi? Il gruppo si aprì per lasciar passare una donna sulla quarantina, dai lineamenti eleganti ma severi, nonchè sgomenta per quello che stava accadendo:SMETTETELA! TUTTE QUANTE! Abbiamo appena raggiunto una tregua con i detenuti e non lascerò che questo coglione appena arrivato mandi all'aria quello che abbiamo conquistato dopo mesi di attacchi sconsiderati!! Ora disperdetevi! ORA!! il gruppo si allontanò, sbuffando visibilmente. Anche Sanaka si allontanò, sebbene più piano delle altre:..ehi non scaldarti troppo Hana...era solo un gioco! Mise su un sorriso falso prima di sparire, lasciando Minoru in compagnia di Hana. ..E' meglio che te ne vai ora! Se ti becco un'altra volta dove non dovresti essere, ti ucciderò con le mie stesse mani!

    [Sala delle guardie]


    La sala delle guardie non era direttamente accessibile dalla zona di detenzione dove si trovava Isuke. A renderla irraggiungibile era una doppia serie di cancelli sbarrati ed altrettante guardie. Tuttavia, da quella posizione poteva comunque vedere un piccolo ufficio con pareti vetrate che permettevano alle guardie di osservare cosa accadeva nella zona dei detenuti. Isuke avrebbe potuto interagire con le due guardie ai cancelli come preferiva, le quali altrimenti l'avrebbero ignorata. E se avesse perso tempo con loro, si sarebbe trovata proprio nel posto giusto al momento giusto per ascoltare una conversazione interessante. Ehi Ichiro, hai letto che abbiamo un nuovo detenuto nel braccio della morte? Ah sì, l'ho letto! Un tale Juno, vero? Mi chiedo che diavolo abbia fatto per finire lì dentro...cioè quasi nessuno viene spedito lì, o sbaglio? Eppure abbiamo i criminali più spietati qui dentro...gente davvero da far venire la pelle d'ora......ho sentito dire che ha trafugato tecniche segrete a qualche villaggio ninja importante, ma gli è andato male. Una volta catturato, sono state fatte pressioni da qualcuno di potente, ed al tipo è stata data la pena di morte... ...wow che storia...quando si terrà l'esecuzione?...non so...presto... Dopo di che non riuscì a sentire più nulla. La porta dell'ufficio era stata chiusa, e le parole dei due uomini non potevano più raggiungere il suo orecchio. Per lo meno aveva scoperto in che luogo fosse Juno, sebbene non sapesse come raggiungerlo. Purtroppo per tutti loro, aveva anche scoperto che presto sarebbe morto.
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Informazioni su Juno


    Chapter III - Prigione ???



    Fu chiaro sin da subito che all'interno della struttura carceraria vi fossero anche detenuti estranei alla vicenda della Tormenta di Ame.
    Per la prima volta da quando avevo memoria, ero stato colpito probabilmente da un jutsu spazio temporale, in grado di modificarmi l'aspetto e innestare nel mio cervello il bisogno di trovare Juno.

    Nessuno dei detenuti interpellati aveva idea di chi fosse Juno. Conscio delle mie abilità ninja congelate, decisi di non forzare troppo la mano.
    Non era il momento di agitare le acque. Seguendo le indicazioni presenti sulle pareti del penitenziario mi diressi in lavanderia. Tutti gli altri avevano optato per altri luoghi, come la mensa o la sala svago.
    Non ero dell'umore giusto per collaborare con altra gente.

    La lavanderia era un luogo sporco, tenebroso e molto rumoroso. L'aria era così umida da essere irrespirabile.
    Mi abituai alla svelta al forte odore dei detergenti utilizzati nelle lavatrici che ad occhio e croce dovevano essere una decina, alternate da asciugatrici con oblò verticale.
    Il baccano generato dai motori era assordante, tale da mascherare ogni parola o grido. Per preservare il loro udito, tutti i carcerati indossavano delle grandi cuffie.
    Nessuno sembrò far caso al mio arrivo.
    Alla mia domanda su dove trovare Juno, dopo la solita squadrata tipica degli scagnozzi che devono capire con chi hanno a che fare, un uomo mi indicò una porta con un cenno del capo.

    BINGO. Baldanzoso, entrai nella stanza indicata dal detenuto.
    All'interno del locale vi era un uomo piuttosto singolare, dalla carnagione scura e con dei lunghi capelli bianchi raccolti in delle trecce molto fitte. Doveva essere il capo, o qualcosa del genere, infatti, rispetto agli altri detenuti, l'uomo lavorava in un ambiente meno rumoroso e il suo impegno era piuttosto scarso; mentre le sue mani si muovevano per piegare i vestiti, egli leggeva una piccola rivista rossa, che di tanto in tanto sfogliava con la mano destra.
    Indossava delle cuffie diverse, più piccole e facilmente occultabili. Sebbene come sottofondo vi fosse il rumore proveniente dall'altra stanza, captai un secondo suono provenire dalle sue orecchia.
    Sta ascoltando musica?
    Avanzai verso di lui senza esitazioni, cercando di placare la rabbia che nasceva ogni qualvolta qualcuno aveva la buona idea di ignorarmi.

    Sei Juno?
    Vidi l'uomo afferrare un vestito da un bancale e lanciarlo poco avanti al sottoscritto.
    Calmati Namae.
    Alla seconda domanda senza risposta, capii cosa dovevo fare.
    Iniziai a lavorare al suo fianco, in silenzio, lasciando che fosse lui a rompere il ghiaccio. Un piccolo prezzo da pagare per avere la sua attenzione.
    L'uomo non poteva saperlo, ma all'interno del mio avambraccio sinistro si celavano degli spiedi avvelenati, caricati in un meccanismo nuovo di zecca. Al primo scherzo, si sarebbe ritrovato con delle tossine in corpo e il viso spiaccicato sul tavolo.

    Ridotta a zero la pila di capi da piegare, l'uomo si tolse le cuffie.

    CITAZIONE
    Grazie ragazzo per aver aiutato questo vecchio. Sei nuovo eh? Io sono Akai...se ti servirà qualcosa...qualcosa che non puoi trovare qui in prigione intendo...chiedi a me...io riesco sempre a procurarmi una o due cose da fuori eheheh ...dimmi, qual è la tua storia?

    Merda non è Juno.

    Come si definivano i membri dei Fiori fuori dai confini di Amegakure?
    Mi occupo di droga, armi e qualsiasi cosa generi un profitto. Sono caduto in una trappola e ora mi ritrovo qui.
    Se pensano di avermi sconfitto e di potermi tenere dietro a delle sbarre come un topo in gabbia si sbagliano di grosso.
    Con tutte le domande che avevo in testa, nominare ad Akai i Fiori di Ame non era una buona idea.

    Sto cercando Juno. Dovrebbe essere un detenuto. Puoi farmi arrivare a lui? Se la tua risposta è negativa, conosci qualcuno che possa aiutarmi? Puoi cercare qualche informazioni su di lui per me? Prima che potesse aggiungere qualsiasi cosa, lo anticipai.
    In cambio....cosa desideri Akai? Chiesi, curioso di conoscere le ambizioni e i desideri di un sessantenne rinchiuso in una prigione.

    png




    Sblocco Tecnica della Trasformazione TB




     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,199
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    Sussurri


    II



    Sorrisi, anzi risi. Ad alta voce. Quel… quel tipo ci stava provando? Con me? Io, Shi Yotsuki? La perla di Ame? – Ahahahah, sparisci. Non riusciresti a comprare la mia verginità nemmeno fra cento vite. – certo, c’era da specificare quale verginità… ma erano dettagli che in quei momenti valevano ben poco. Così voltai lo sguardo da un’altra parte e notai la presenza di numerose persone tra le quali una persona completamente nuda.

    La situazione si stava facendo non divertente… ma esilarante! Era da parecchio tempo che non vedevo un membro maschile, a parte quando la mamma ci faceva strane zuppe o medicinali per il freddo inverno, e quella cosa penzolante (che non era niente di speciale, sottolineiamolo) ridestò in me certe sensazioni. Comunque i miei pensieri furono presto interrotti dalla comparsa, a dir poco scenica, di un tizio.

    Si limitò a fare qualche discorso, che non seguii con molta attenzione. Forse si trattava di uno degli organizzatori, un tipo tracotante. Se non che ad un certo punto una luce, un bagliore immenso, mi colpì direttamente, quasi accecandomi. E quando riaprii gli occhi mi ritrovai in luogo e posizione completamente diversi!

    C’era qualcosa che non tornava. Ancora prima di realizzare dove ero finita. Mi toccai con le mani il viso, e più mi toccavo… più esploravo il mio corpo più mi rendevo conto che non ero io! Non ero la Perla segreta di Ame! Non ero Shi Yotsuki. Ero solo una puttana! Da quattro soldi, il mio corpo inalterato ma il mio viso sfregiato!

    Sputai per terra. Avrei riottenuto il mio corpo, costi quel che costi. Nella mia testa tuttavia una sorta di pensiero fisso continuava a sovvenire: Juno. Un nome, che al momento non significava nulla. Ciononostante la mia attenzione fu di nuovo richiamata. Un suono secco, e le sbarre davanti a me si aprirono. Ero finita in una prigione.

    Come diavolo era possibile? Perché mi ritrovavo in cella? Perché non mi ricordavo cosa mi era successo poco tempo prima? Questa volta dovevo concentrarmi, se volevo avere una possibilità di riottenere la mia bellezza superiore. Decisi dunque di uscire e affrontare la mia sorte. Senza troppo ragionare su dove dirigermi la logica mi impose di muovermi verso la sala svago. Era il luogo dove con più probabilità avrei estratto informazioni e incrociato persone, magari dei Nunkenin come me semmai ce ne fossero stati altri.

    Quando raggiunsi il luogo notai subito la presenza di numerose persone, e non fu alquanto difficile comprendere la situazione. Ero finita in una sorta riservata ad una gang femminile. Niente di nuovo, la classica suddivisione dei poteri all’interno di un formicaio come poteva essere quella prigione. Ambiente che potevo naturalmente sfruttare a mio vantaggio. Dovevo concentrarmi, dovevo sforzarmi a mantenere la serietà e concentrarmi sui miei compiti. Certo, puzzavo tantissimo ma al momento non potevo farci niente.

    Rimasi in disparte, osservando da lontano la scena di quel prigioniero maschio malamente allontanto e solo a quel punto mi avvicinai al gruppo di donne. Ero piccola, e avrei sfruttato la cosa a mio vantaggio. Con uno sguardo carico di lacrime, volto verso la disperazione e con le spalle inarcate, quasi come segno di debolezza mi avvicinai alle prigioniere: - S-s-scusate ragazze… ma dove sono finita? Non mi ricordo nulla, non so perché sono finita qua e ho tanta paura. Sono abbastanza sicura di non aver fatto male a nessuno! Ma allora perché sono stata incarcerata e da chi poi? Può essere che si chiami Juno? – domande banali ma che richiedevano una risposta – Vi prego signorine, prendetevi cura di me! -





     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    No.


    Post terzo




    La mensa era esattamente quello che una persona normale si sarebbe potuta aspettare da il luogo del pasto di una prigione, tutti noi sappiamo che Kuso non è affatto una persona normale però, quindi rimase piuttosto deluso. Oh diamine, nessuna pignatta, ci siamo persi la giornata dei tacos! Questa è una cosa gravissima! Esclamò il folle all'amico, quasi singhiozzando. Densen! Te ne rendi conto? I tacos ! Maledizione! Concluse, cominciando a strusciare entrambe le mani sulla magnifica sexypelata che l'amico aveva sviluppato in quell'ambiente. Ma che bel vecchietto che sei diventato... Sussurrò il ninja cremisi all'amico, cambiando completamente discorso senza un apparente motivo. Oddio, penso siamo arrivati al punto in cui non ho più bisogno di dire come KusoKefaKose di base non abbia un motivo, forse.
    Come se nulla fosse accaduto, quindi, Kuso si voltò nuovamente verso la stanza, scrutandola di nuovo: la prima cosa che gli saltò agli occhi fu la completa assenza del genere femminile all'interno dell'edificio, il che lo fece ridere leggermente, nella solita maniera assai composta, tipica del folle. Ehy, ehy stare qui deve essere proprio.....pff.... un dito nel culo..... e mica colo il dito... pfff. ahahaha.... Oh maledizione, in inglese rende meglio, si dai, con "pain in the ass".... oh ma che ne sapete voi... Disse Kuso, rendendosi conto che oltre a lui e Densen un altro elemento si era diretto alla mensa e si era fermato ad osservare il luogo con loro. Yo! Anche tu al party? Anche tu con una faccia diversa? Ma che, per caso lo conosci Juno? Disse quindi il folle, rivolgendosi al terzo, completamente indifferente al fatto che magari quelle informazioni potessero essere segrete, private, o chissà cosa.
    Furono quindi avvicinati da un tipo con un sexytatuaggio che li intimò di seguirlo. Boh, tanto comunque non ho un cazzo da fare. Gli disse il folle per poi farsi condurre da questo ad un tavolo dove si trovavano altri prigionieri dalle diverse fisicità, non fu difficile tra questi individuare il capo, un tipo enorme che intimò il gruppo a sedersi mentre finiva il suo pasto. Molto educato però eh.
    Si , davvero. Guarda come mi da fastidio la gente che parla col boccone in bocca non te lo so dire. A guarda non dirlo a me, mio nonno lo fa tipo fisso.
    Orribile.
    Kuso si mise quindi a sedere e, una volta che ebbe finito il proprio pasto, il bestione prese parola verso il gruppetto di neo carcerati: si presentò ed introdusse i suoi sottoposti procedendo quindi a spiegare le regole di quel posto, di fronte alle quali Kuso fece finta di appuntarsi qualcosa un block notes immaginario. Beh, sì, io un paio di cose da dire le avrei. Esordì il folle, alla fine del discorso di Tanaka. Intanto piacere, sono Kuso, grazie per non aver parlato a bocca piena che mi fa abbastanza schifo. Non rompere alla gente mi viene particolarmente difficile, non lo faccio apposta eh, ma magari la gente non capisce il mio english humor, per così dire. La cosa di queste donne cattive mi attizza non poco, sarebbe stato meglio se non l'avessi saputa. Cercherò di contenermi visto che sei stato così gentile da metterci sull'attenti, ma rispondimi ad un paio di domande, se puoi. Come arrivano i detenuti in questa prigione? Dove ci troviamo di preciso? Conoscete un certo Juno? Com'è possibile che se sommo tutto i numeri all'infinito mi venga fuori meno un mezzo? No, davvero, non ci arrivo proprio. Concluse il folle congiungendo gli indici e portandoseli alla bocca in attesa di una risposta o di altre eventuali domande fatte dai cuoi compagni di disavventura.
    Come aveva detto , però, il folle non rimaneva proprio simpatico a tutti, nemmeno al destino, che non aspettò molto a manifestarsi sotto forma di
    due guardie che si avvicinarono al ninja cremisi con intento minaccioso, intimandogli di togliersi la maschera. Forse conviene se sei un codardo. Sibilò il folle ad Hiroki, per poi alzarsi con calma e voltarsi verso le guardie incrociando entrambe le braccia sul petto. No. Disse secco, con un tono di voce serio, ben noto a Densen. Il folle non mosse un muscolo per tentare di difendersi dal violento assalto delle guardie, ma si limitò ad incassare i colpi con la sua solita maestria e tenaciarecupero energia.
    Il primo colpo si abbatté sulla parte destra del tronco del folle, venendo smussato dalla posizione delle braccia che aveva precedentemente assunto,
    un occhio attento avrebbe notato come il corpo del ninja cremisi non fosse completamente passivo verso quel colpo, tutt'altro, le fibre muscolari del folle si contrassero nel momento dell'impatto, evidenziando la striatura muscolare sotto la pelle ed evidenziando la sua grande resistenzaCorpo perfetto, +1 a res - 1 rif. Overcap, impasto basso Resistenza totale 375, 1/2 Leggera..
    Nessun rumoreinsensibile fuoriuscì dalla bocca del folle che incassò il secondo ed il terzo colpo alla stessa manierastesse stat. Quando le guardie ebbero finito la pseudo maschera di Kuso era imbrattata di un po' più di sangue, rendendolo maggiormente il ninja cremisi, ma nessun danno ingente era stato inferto al suo corpo. [Fuori dal combattimento curo le ferite con Guarireconsumo 1/2 basso].
    Ve lo avevo detto che non rimango molto simpatico, dove eravamo rimasti?
    Disse Kuso, riassumendo la posizione seduta nel suo precedente posto


    Vitalità: 10/11.5
    Chakra: 16,5/20
    Ferite: Nessuna
    Status: Nessuno
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,442
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Regole


    Regolatori



    Arrivato nella sala mensa, il Risorto si ritrovò a fare la fila assieme ad un duo piuttosto particolare.
    E lo dici per il tizio con la maschera rossa fatta di stracci, o per il vecchietto pelato che gli sta vicino?
    Fratello, devo sottolineare che il tizio mascherato assomiglia, almeno per maschera, al tipo che c'era alla festa in maschera? O meglio al duo, uno era nudo, l'altro era completamente vestito di rosso...
    Starei cercando di dimenticare l'uomo nudo e concentrarmi su come diavolo siamo finiti qui...
    Nel frattempo, però, l'uomo mascherato disse qualcosa al vecchietto vicino a lui, chiamandolo "Densen", cosa che fece voltare verso il duo ancora una volta il Kaguya, poco prima che il suddetto Matto, perché tale doveva essere, gli si rivolgesse.
    Quello è Densen?
    Domanda migliore: che vuole questo Matto?
    Sì, anch'io al party... e non conosco nessun Juno, ma vorrei tanto trovarlo..., rispose il Risorto all'altro, prima di voltarsi verso il vecchietto: Densen, vedo che a te è andata peggio che a me, come aspetto..., avrebbe concluso con un sorriso, prima che qualcuno interrompesse la conversazione, invitandoli a seguirlo, giacché il capo voleva conoscerli.
    Capo? Di cosa? Dei prigionieri?
    In una struttura così, serve sempre un capobranco...
    Per fortuna che il Matto mascherato qui non è il Flagello, se no, minimo attaccava questo capo! AHAHAHAH!
    No, Mostro, il Flagello avrebbe attaccato tutti quelli presenti in mensa, probabilmente...
    Probabile, sì...
    I tre "nuovi arrivati", intanto, furono condotti verso un altro trio, composto da un ragazzetto con una cresta viola, ed un capello chiaro sul colletto; un omone barbuto ed un massiccio individuo al centro fra i due che mangiava con calma.
    Il Risorto pensò bene di sedersi, aspettando che l'altro avesse la "bontà" di parlare loro ed alla fine la ebbe.
    Non disturbare altri detenuti e guardie, mi sembra ragionevole... idem per le donne...
    Cosa che l'amichetto con la cresta sembra non rispettare, o almeno quel capello non so se sia di un uomo...
    Poi fu il Matto Mascherato a parlare, presentandosi come Kuso e ponendo qualche domanda, alcune anche utili.
    Fa sul serio con la cosa dei numeri?
    Zitto, Mostro!
    Due delle sue domande interessano anche me., esordì a quel punto il Risorto, Dove ci troviamo e se per caso qualcuno di voi conoscere un uomo di nome Juno, credo almeno sia un uomo..., aggiunse.
    Detto questo, grazie per il discorso introduttivo e piacere di conoscerla, Tanaka-san, può chiamarmi Zao, sì direi che Zao va bene. Avrei qualche ulteriore domanda: in primis, qualcuno è mai uscito da qui? Tramite evasione, intendo. E qualcuno di voi ha mai sentito parlare di un tale di nome Eizo?, chiese ancora, ricordando il nome detto dal tipo incappucciato alla festa in maschera.
    Ultima cosa: le donne sono quindi nella zona svago? e dopo aver atteso le eventuali risposte, il Risorto si sarebbe alzato ed avrebbe salutato, mentre le guardie iniziavano a picchiare Kuso e questi si dimostrava parecchio resistente alle percosse.
    Densen, questo tizio è migliore di quel Minoru che m'hai presentato l'ultima volta, strambo, ma più coriaceo di certo., avrebbe detto al "vecchio" conoscente, prima di salutare tutti e dirigersi verso la sala svago, con l'obiettivo di entrare il più furtivamente possibile e studiare le presenti, prima di farsi notare.

    Due domande.
    Dì pure, fratello...
    Densen com'è finito assieme a quel Matto?
    Probabilmente nello stesso modo in cui è finito assieme a Minoru... tanto normale non è nemmeno quello...
    Ti rendi conto che il piccolo Ramingo va in giro anche con te, di quando in quando?
    Non serve puntualizzarlo, Mostro!
    AHAHAHAHAH!!!
    L'altra domanda, fratello?
    Che stiamo andando a fare nella sala svago?
    Lo sai: svagarci un pò e scoprire con ha i capelli chiari color paglia...
    Fenici Immortali, salvateci voi...
    AHAHAHAHAH!!!!
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,065
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    La sala svago, - bisogna dirlo, - era una cagata pazzesca. Non era nemmeno sala così come quella non era una prigione: era semplicemente un accumulo di muraglie grigie con stanzini che includevano tutta una serie di locali in parte chiusi e in parte aperti. Ovunque vi regnava uno stile spartano difficile da ignorare: roba da poveri oppure beh... roba da prigione. Non che poteva aspettarsi chissà cosa da quel che era a tutti gli effetti una prigione, ma poteva di sicuro sperare di potervi trovare almeno qualche... svago? Del resto perché mai tutto quell'ambiente doveva chiamarsi "sala svago" se di svago aveva poco o niente? Fra tutti i grandi divertimenti che vide, notò un tavolino da ping-pong, delle scacchiere (ma perché, quegli ignoranti sapevano giocare a scacchi?) e persino tutto il necessario per allenarsi e aumentare la muscolatura: divenire più forti. In realtà non gli interessava nulla di tutto ciò: svaghi pochi e confusi. Al di fuori di quella sala per i prigionieri dell'ambiente vide un elementare campetto da basket con tutto il necessario. Insomma, le persone che avevano ideato quel luogo avevano anche predisposto tutto il necessario per il divertimento dei prigionieri. O, per meglio dire: delle prigioniere. Perché tutto quell'ambiente era letteralmente invaso da donne di varia natura ed età; donne che, per giunta, non sembravano affatto contenti di vedere il nuovo arrivato, Minoru. A vederlo tutte parvero lasciare da parte le attività svolte fino a quel momento per avvicinarsi a lui e iniziare a osservarlo meglio. - Buongiorno!» - Salutò, poco prima che tutti gli insulti del mondo si riversarono su di lui tant'è che egli non riuscì nemmeno a capire il motivo di un tale comportamento. Insomma, non aveva fatto niente di male a loro. E niente grazie a cui potesse meritarsi tutte quelle "belle" parole. Dovette ascoltare per un po' quel miscuglio d'insulti finché un'altra ragazza non comparve sulla scena: trenta anni circa, fisico magro e in contempo ben definito, capelli giallo-paglierino. - «Non mi sono perso!» - Ribadì Minoru. - «Sapevo che qui c'era la sala svago! E così sono venuto per giocare. Giochiamo?» - Indicò la scacchiera prima di sentire che per via di qualche strano accordo poteva essere pestato senza conseguenze. - «Eh no,» - protestò fermamente. - «Cazzo ne so io dei vostri patti!» - Disse questi iniziando lentamente ad arretrare sotto gli sguardi di coloro che lo volevano morto; per ironia della sorte nessuna guardia era nelle vicinanze. - «Sentite,» - disse. - «Posso spiegarmi...» - Prese fiato per iniziare il suo lungo racconto, quando il gruppo si aprì per lasciar passare un'altra donna. Questa sembrava avere circa 40 anni: lineamenti del volto in contempo severi ed eleganti. Una veterana di quella prigione? - «Ah, quindi siete tipo in guerra contro i maschi della prigione?» - Chiese prima che il gruppo iniziò a disperdersi sotto gli occhi della donna e di Minoru. Hana, - come sembrava chiamarsi la donna, - si rivolse poi a Minoru dicendogli di sparire prima che venisse ucciso. - «Scusa, ma,» - si schiarì la voce, - «sono nuovo e non ne sapevo niente!» - Sbuffò prima di girarsi. Doveva aspettare, a quanto pareva, oppure suscitare un'insurrezione. Prima, però, doveva chiedere una cosa a quella donna: - «Scusami se rompo, ma... non sai niente di un tale Juno?» - Le avrebbe chiesto cercando di scoprire tutte le informazioni necessarie e utili al caso.
    Solo dopo sarebbe uscito. Nuova destinazione: spazio comune.
    In quello spazio avrebbe cercato d'incrociare le persone con cui era finito in tutto quel casino. In particolare avrebbe cercato di fermare tutti, - specialmente gli uomini: - «E' pieno di donne incazzate la dentro,» - avrebbe detto. - «Voi, invece, cosa avegte scoperto?» - Avrebbe chiesto cercando di collaborare con gli altri.


    Sblocco la tecnic adella trasformazione
     
    .
  7.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    4,963
    Reputation
    +728

    Status
    Offline

    Party Hard

    Post Terzo – Ho visto posti peggiori..



    Kuso ed io eravamo finiti in mezzo ad un bel casino. La festa si era rivelata essere solo un enorme trappola che ci aveva condotti in una prigione di massima sicurezza. Le nostre sembianze erano cambiate ed anche i nostri corpi sembravano aver subito una mutazione tornando ad essere quelli di semplici esseri umani. Mentre mi muovevo tra i corridoi di quel postaccio in silenzio, potevo sentire chiaramente il potere del Re degli Inferi ricominciare a strisciare sotto la mia pelle facendomi capire che molto probabilmente avrei riottenuto completamente la mia forza. Fortunatamente avevo ritrovato subito Kuso il che stava ad indicare che anche gli altri detenuti arrivati assieme a noi probabilmente erano persone che poco prima si trovavano alla festa. Mi faceva male la testa e mi sentivo pesante dentro a quel copro vecchio e paffuto. Kuso sembrava coma al solito ipereccitato dalla situazione una lanterna luminosa che presto avrebbe attirato le attenzioni di tutti. Il primo tizio che incontrammo ci intimò di seguirlo per conoscere il capo, a suo dire, di tutti i detenuti di quell’area. Non mossi ciglio mentre ci accompagnava attraverso quella che doveva essere la mensa della prigione verso la zona più lontana ed isolata. Ero troppo debole in quel momento per permettermi di attaccare briga con chiunque pertanto avrei lasciato fare a Kuso, probabilmente più adatto di me in quel momento ad una situazione tanto bizzarra. A differenza dell’eroe mascherato io no potevo permettermi di beccare botte a gratis e quei tizi probabilmente erano molto più forti di noi.


    Il tizio ci fece sedere al tavolo di Tanaka un uomo piuttosto robusto e dai modi di fare flemmatici e calcolati, un uomo di sicuro intelligente e pericoloso. Sembrava che in quel posto ci fossero tre semplici regole da seguire, non attaccare briga con gli altri detenuti, non rompere le scatole alle guardie e tenersi alla larga dalla donne. La terza regola mi fece capire subito che quella prigione doveva essere condivisa da uomini e donne, un particolare che mi lasciò perplesso. Avevo passato diversi anni in carcere ma mai avevo sentito di prigioni miste. Sembrava che tra tutti i pericoli della prigione le donne fossero il peggiore inoltre sembrava che un certo Akai fosse in grado di far arrivare dall’esterno del materiale se necessario, un utile aiuto che probabilmente si sarebbe rivelato fondamentale per uscire da quello schifo. Come al solito Kuso non si trattenne nel fare domande, aveva centrato ogni punto lasciandomi ben poco da chiedere. Aspettai che Tanaka finisse di parlare prima di intromettermi -La leader della fazione delle donne.. come si chiama?.. e che tipo è?..- era l’unica cosa che mi interessava capire. Probabilmente per uscire da quell’inferno saremmo stati costretti ad allearci con una delle fazioni li presenti e non per forza di cose dovevano essere quei tre falliti che ci avevano convocato.


    Ottenute le risposte che stavamo cercando mi sarei alzato senza salutare ne ringraziare, anche se avevo l’aspetto di un arzillo vecchietto i tre avrebbero sicuramente percepito l’aura di morte che aleggiava attorno alla mia figura, quella situazione mi aveva messo di pessimo umore. Ero già stato in prigione, avevo trascorso due lunghissimi anni prima di uscirne ed ora ero tornato li dentro, se ne avessi avuta la possibilità avrei di sicuro raso al suolo quel posto. Trascinai Kuso via da quel tavolo solo per scoprire che i primi guai erano già piombati su di noi. Due guardie si erano fatte avanti intimando Kuso di togliersi la maschera -..oh no.. ci risiamo..- mi feci da parte mentre il mio amico del cuore le prendeva di santa ragione osservando bene e nel dettaglio l’uniforme dei nostri aguzzini. Avrei cercato di capire se qualcuno dei due avesse con se un mazzo di chiavi o qualche particolare oggetto utile alla nostra fuga come una piantina della struttura o un’arma. Ovviamente non avrei fatto nulla restando a guardare i due a qualche metro di distanza, Kuso sapeva incassare bene e se non aveva mosso ciglio fino a quel momento allora questo significava che anche lui doveva aver ripreso il controllo di una parte delle sue peculiari abilità. Quando il pestaggio finì, vedendo le due guardie con il fiatone mi sarei intromesso cercando di spiegare la situazione -Fossi in voi non gli toglierei la maschera.. c’è un motivo se sta indossando delle bende completamente insanguinate..- avevo fatto qualche passo verso le guardie restando serio -..quest’uomo ha il volto completamente ricoperto da delle pustole estremamente infettive.. niente di pericoloso per la saluta ma che possono infettare chi dovesse entrarne in contatto.. ti infettano si gonfiano ed esplodono colando pus e sangue.. volete davvero che se ne vada in giro schizzando sangue ovunque?!- mi stavo inventando tutto ovviamente -..sentite mi sembra che qui dentro sia l’unico ad indossare una maschera pertanto è perfettamente riconoscibile dagli altri..- che lo avessero lasciato stare o meno ad un certo punto uno dei carcerati giunti con noi si sarebbe avvicinato facendo una battuta su una vecchia storia che solo un uomo in tutta Ame poteva conoscere. Quando si avvicinò fermandosi a lato della mia figura per poi proseguire mostrai un ghigno divertito senza riuscire a trattenere una smorfia di soddisfazione -Ma non mi dire.. sembra che in questo posto rinchiudano anche dei mostri..- non c’era alcun dubbio. Quel tizio era il Mastino di Ame alias Ru Wai. Ora che lo sapevo imprigionato insieme a noi mi sentivo decisamente più rilassato, se anche lui era rimasto coinvolto in quella storia allora avevamo una possibilità di uscirne in un modo o nell’altro -Già.. il mio amico è decisamente interessante.. perché non ci troviamo più tardi per parlarne..- un messaggio semplice che voleva significare solo una cosa. Perlustriamo l’area, troviamo un punto debole, e uccidiamo tutti quelli che vogliono tenerci imprigionati li dentro [Recupero: Energia Gialla]

    Densen
    Vitalità: 12.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 38/40
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Equipaggiamento consumato:

     
    .
  8.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    381
    Reputation
    +57

    Status
    Offline

    Sussurri


    IV


    [Lavanderia]



    L'uomo guardò Namae intensamente, con i suoi occhi incavati in una fronte piena di rughe. ...capisco... Disse semplicemente, e si rimise a sfogliare la sua rivista. All'inizio, Namae avrebbe potuto pensare che l'uomo avesse ripreso ad ignorarlo, ma così non era. Akai si fermò a pagina 53 del libricino e puntò il dito indice in mezzo ad un testo molto fitto :...sì...in effetti è stato appena trasferito un prigioniero di nome Juno nel braccio della morte...deve essere davvero un tipo pericoloso..come mai ti interessa? Soddisfatta la sua curiosità, avrebbe continuato:...non ti posso aiutare a raggiungere quel posto...nessun detenuto può darti una mano in questo senso... il braccio della morte è in una parte della prigione completamente isolata. L'unico modo per metterci piede è essere condannato a morte. Se proprio ci tieni a morire...ci sono tre modi per arrivarci. Risse ed uccisioni qui dentro sono all'ordine del giorno, ed a nessuno interessa se uno di noi detenuti muore...uccidere un altro detenuto porterà solo le guardie a pestarti di santa ragione. Ma uccidere una guardia è tutt'altra storia...se ci riesci, sarai messo direttamente in quel braccio e processato entro un giorno... Chiuse la rivista, estrasse da una tasca un pacchetto di sigarette e si mise a fumare. ...Ci sono due persone poi con il potere di metterti nel braccio della morte: il direttore ed il capo delle guardie. Quest'ultimo è un sadico bastardo...cercare di far leva su questa sua debolezza ti porterebbe probabilmente a rimetterci la pelle...il direttore invece ha un animo più tranquillo e sarebbe anche una brava persona se non per un suo piccolo vizio...bhè diciamo solo che non è un puritano...ma se entri nelle sue grazie potrebbe concederti la "fortuna" di essere condannato a morte! Che poi che cosa dovresti fare una volta lì...le celle hanno porte speciali che non riusciresti a sfondare... Il vecchio si mise a sedere. La sua sigaretta era a metà e stava lasciando cadere la cenere svogliatamente per terra. Vedi, ragazzo, per mantenere su questo mio piccolo business e vivere una vita tranquilla devo scendere a compromessi con i piani alti. Diciamo che il direttore chiude un occhio sul mio giro di affari se gli porto di tanto in tanto un detenuto o detenuta carina con cui fare i suoi giochi. Questo è il mio prezzo. Stanotte verrai portato dal direttore per soddisfarlo...anzi, visto che mi hai aiutato puoi fare in modo che sia un altro detenuto al posto tuo ad andare. Ma se non lo trovi prima di stanotte dovrai andare tu! Mi sembra inutile dirti che, se non andrai, le cose per te si metteranno molto male...

    [Mensa]


    Il modo di parlare di Kuso fece strabuzzare gli occhi un paio di volte ai due uomini ai lati di Tanaka: era bacato di mente o li stava prendendo in giro? Il capo del trio dovette propendere per la prima opzione, perchè disse:... figliolo tu non devi avere tutte le rotelle a posto, sbaglio? Non capisco il senso della tua domanda...non ti ricordi come ti hanno portato qui? Problemi tuoi ragazzo...siamo in una prigione accademica situata nel paese del Vento, a nord di Sanbashi....e no, non conosco nessuno con quel nome......no infatti nemmeno io... . Alle domande del risorto invece rispose il tipo barbuto:...da questo posto non si esce...anche se uno ci riuscisse si ritroverebbe in mezzo al deserto...quindi davvero non ne vedo il punto...Diavolo Kobe un po' di ottimismo! Fai sognare il novellino, su! Ah la leader delle donne si chiama Hana...secondo me non è nulla di che, ma ha stretto la pace con noi..quindi...dovrebbe essere a posto.......puoi ben dirlo..l'unica di quelle pazze con un briciolo di buon senso.... Di un certo Eizo, anche, nessuno sapeva nulla. Una volta concluso il discorso, Kuso fu brutalmente malmenato delle gauardie, le quali sembrarono notevolmente colpite dalla tenacia del ragazzo. L'intervento di Densen in soccorso al suo compare fu un gesto di altruismo che però non diede i risultati sperati: Stai indietro novellino! Ci prendi per stupidi? Tutti i detenuti vengono sottoposti a check-up medico prima di essere messi qui dentro. Se davvero questo tipo fosse malato, sarebbe stato rinchiuso nel reparto infettivo! Così dicendo avrebbe puntato il manganello verso Densen, come monito. La guardia si rivolse quindi al suo collega:...sai che ti dico...questo qui potrebbe proprio piacere al capo! La seconda guardia si mostrò immediatamente d'accordo. Presero Kuso sotto le braccia, e lo trascinarono fuori dalla stanza!

    Rimosso Kuso, sia Densen che il Risorto si dedicarono all'esplorazione, ma prima che si potessero allontanare troppo, Hiroshi li raggiunse di gran carriera. Ehi novellino! Disse rivolgendosi al Risorto.Mi piace la tua attitudine! Io e te siamo uguali, anche a me interessa levare le tende da questo posto! Con altri detenuti stiamo organizzando una piano che ti..che vi potrebbe interessare...ci servono due ragazzi come voi. Che dite, vi interessa? Se avessero acconsentito, il ragazzo avrebbe dato loro un orario di incontro, una mezz'ora più tardi, nel bagno degli uomini del medesimo piano.

    [Sala Svago]


    Hana non poteva credere al cretino che le era capitato davanti gli occhi. Ma non l'hai capito che te ne devi andare!?!?! Non so nulla di un certo Juno. Ora fatti da parte che ho altro da fare! Così dicendo uscì dalla sala svago di fretta e furia, seguita subito dopo da Minoru stesso.

    Shi sarebbe arrivata troppo tardi per incrociare Hana, ma sarebbe stata intercettata invece da Sanaka, la quale stava uscendo a sua volta dalla zona insieme a due sue compagne che le facevano da guardia. Sembrava che la donna fosse piuttosto popolare....tesoro sei proprio un disastro..mostrarsi così debole qui dentro ti farà finire violentata entro questa sera.... La donna sembrò pensarci un po' su e, nonostante la sua maschera di strafottenza, alla fine la scenetta della bambina sembrò sortire se di lei un certo effetto:...ok senti...non so chi sia questo Juno di cui parli nè perchè ti abbiano messo qui dentro, ma stammi vicina e non ti accadrà nulla. Ora seguimi e non allontanarti, dobbiamo andare da una parte! Shi si sarebbe potuta accodare al gruppo di tre donne. La proposta di Sanaka aveva stupito le sue due compagne, le quali comunque non avevano osato fiatare contro la buona predisposizione d'animo del suo capo. Senza degnarla di un ulteriore sguardo, le due donne si sarebbero affrettate a seguire il loro capo fuori dalla Sala Svago.

    [Bagno degli uomini]


    In tutto sarebbero stati al massimo in nove: Hiroshi, Densen, il risorto, Sanaka, Shi, Minoru (incrociato sulla via del bagno) ed altri tre detenuti, due donne ed un uomo. Il bagno in cui si erano ritrovati per quel meeting era uno spazio piuttosto ampio, con una decina di orinatoi e gabinetti, ed un ampio spazio per le docce in fondo, leggermente separato. Appartati nei vani piastrellati di quest'ultima parte, dopo aver aperto l'acqua ad un paio di docce per poter creare un po' di rumore che occultasse le loro parole, Hiroshi avrebbe detto:Bene signori e signori, siete pronti ad evadere? Un sorriso ebete si aprì sul suo volto, cosa che fece alzare gli occhi al cielo a Sanaka.Taglia corto Hiroshi...non ho fatto prostituire le mie ragazze per un mese per vedere il tuo volto gongolante parlare di cose inutili. Allora sei riuscito ad ottenere quello che volevi?...diavolo Sanaka un attimo! Abbiamo tutti fatto dei sacrifici per riuscire a pagare il prezzo che Akai ha richiesto, ma ce l'abbiamo fatta, guarda! Così dicendo, il detenuto si sarebbe verso il muro a lui più vicino ed avrebbe rimosso quattro piastrelle che sembravano ben incollate tra di loro. Dietro di queste, l'uomo avrebbe rivelato un piccolo incavo nella muratura, dalla quale avrebbe estratto una busta di plastica. Aprendola, avrebbe rivelato la rpesenza di diversi panetti di quello che sembrava un esplosivo.E' C3D00r! Un singolo panetto di questi può sfondare qualsiasi porta di questo posto in pochi secondi...persino quelle del braccio della morte! Con questi giocattoli basterò pochissimo per uscire da questo posto! Allora che ne dite? Disse rivolgendosi a tutti. Se Densen, il Risorto, Shi e Densen si fossero mostrati favorevoli, l'uomo avrebbe spiegato loro il piano. Nulla di particolarmente complesso: erano riusciti a corrompere un paio di guardie affichè lasciassero i loro posti di guardia al momento propizio. L'esplosivo avrebbe fatto il resto.

    [Stanza del Capo delle Guardie]


    Kuso sarebbe stato trascinato di forza in un ufficio spartanamente arredato, pieno di scaffali con documenti relativi alla prigione. Un uomo sedeva dietro una scrivania, su cui tutto era organizzato seguendo uno schema di preciso rigore. Lo stesso capo delle guardie era impeccabile per come era vestito, e per come aveva acconciato barba, baffi e capelli....e cosa dovrei fare con questo detenuto incappucciato..? Disse con tono sobrio e calmo alla guardia che lo aveva portato dentro il suo ufficio....questo tipo è uno tosto capo...sono sicuro che questa volta le sue aspettative non saranno disattese! L'uomo guardò la guardia e quindi posò lo sguardo sul ragazzo incappucciato. Batté rapidamente le dita sulla scrivani, quindi disse:..molto bene allora...portatelo di lì... L'uomo si stava riferendo ad una stanza adiacente al suo ufficio dove non vi era nulla, se non un palo che dal soffitto scendeva fino al pavimento ed un tavolo di metallo accostato ad una parete. La lampada al neon immergeva la stanza in un'atmosfera da sala operatoria. Kuso venne legato mani e piedi al palo e si ritrovò ben presto solo quando le guardie. Dieci minuti dopo, la porta della stanza si aprì, lasciando entrare il capo delle guardie nel suo bel completo blu. L'uomo guardò distrattamente il prigioniero, prima di portarsi vicino al tavolo. Si tolse delle fasce decorative dalle spalle, riponendole con cura sul pianale immacolato. Si sfilò il kimono, che prese rapidamente posto sul tavolo accanto agli altri indumenti. Quindi si arrotolò le maniche della sotto veste che indossava sopra dei pantaloni stretti in vita. Completata questa preparazione, aprì un cassetto dal tavolo e ne estrasse un manganello rinforzato da spuntoni metallici. Si posizionò davanti a Kuso e disse con un tono freddo e distaccato:Per favore non svenire troppo in fretta. Dopo di che iniziò a picchiarlo con una violenza indicibile. A Kuso rimaneva solo da resistere il più possibile. Chissà, forse quel supplizio avrebbe portato a qualcosa di buono.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Guadagnarsi la condanna a morte.


    Chapter IV- Prigione ???




    Akai si rivelò utile alla causa. Juno era giunto nel carcere con una condanna a morte sul proprio capo e attualmente era tenuto prigioniero in un altro padiglione della struttura penitenziaria. Sebbene nulla mi unisse a quell'uomo, sentivo il forte bisogno di salvarlo, anche se ciò avrebbe potuto mettere a repentaglio la mia vita o la carriera nei Fiori.
    Mi sono svegliato qui con questa idea in testa...e adesso scopro che questo Juno esiste davvero. Fui sincero. Forse anche Akai era stato ingannato anni prima dai tipi mascherati.
    Feci tesoro delle sue parole.
    Per raggiungere Juno avevo due strade: evadere dalla struttura per recarmi nell'altro padiglione oppure farmici condurre dal direttore stesso, dopo avergli parlato o aver ucciso un secondino.

    Il pensiero di massacrare una guardia solleticava la mia curiosità. Sporcarmi le mani con il sangue di quei servi sarebbe stato divertente e soddisfacente, ma essere processato il giorno stesso mi avrebbe obbligato a trovare e salvare Juno entro qualche ora; un'impresa troppo rischiosa senza il completo controllo del mio corpo. I miei muscoli stavano recuperando vigore, ma ero ancora lontano dalla condizione migliore.
    Grazie ad Akai e ai suoi accordi con i piani alti per mantenere il suo commercio fiorente e attivo, avrei potuto avere un incontro riservato con il direttore in persona, salvo poi concedermi a lui come una semplice prostituta del primo livello di Ame. Preferivo morire che soddisfare le perversioni di un uomo di potere, ma il desiderio di salvare Juno e ritornare ad Ame era troppo forte.

    La ringrazio per le informazioni. Le farò sapere la mia decisione. Con permesso. Mi congedai, abbassando il capo per rispetto. Se fossi riuscito a completare la missione, avrei tirato Akai fuori di lì e lo avrei fatto entrare nella mia futura organizzazione affiliata ai Fiori.

    Con la lavanderia alle spalle, lontano dal tanfo e dal rumore che albergava in quel luogo, il mio cervello elaborò diverse strategie, alcune bocciate in malo modo dal vecchio me, la seconda voce che udivo nella mia mente.
    Attuai l'idea migliore.

    Trascorsi cinque minuti dal colloquio con Akai, mi sarei rivolto a una guardia qualsiasi.
    Scusate, sono stato...scelto...Akai..per il direttore. Può condurmi da lui? Chiesi, disgustato da ciò che avevo scelto di fare per salvare la vita a quel Juno.

    jpg





    Palmo Distruttivo :zxc:
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,442
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Prison Break


    Quasi...



    L'incontro con il capo dei detenuti non diede propriamente i risultati sperati, ma diede dei risultati.
    Nessuno sembrava conoscere questo "Juno", ma la prigione in cui si trovavano era una prigione accademica nel Paese del Vento.
    Potremmo chiamare Hoshikuzu!
    E che gli diciamo al Rosso? Ehi, senti, sono il tuo amico Zong Wu, conosciuto fra i criminali di Ame come Ru-Wai e sono finito in carcere per sbaglio... e perché sto cercando di diventare un boss della criminalità della Pioggia. Ma non per fare il cattivo, solo per la mia Vendetta!
    Sì, in effetti ha ragione il Mostro: non suona molto convincente...
    AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!
    Quindi siamo rinchiusi dentro con un pugno di criminali, un Densen invecchiato di cent'anni ed il suo amico masochista?
    Dobbiamo trovare questo Juno...
    Cosa per cui questi criminali non sembrano poter aiutare...
    Purtroppo, temo di no.

    Stava per allontanarsi a quel punto, il Kaguya, dopo la battuta rivolta al Ramingo e la risposta dell'altro.
    Posso dire che quel ghigno malefico su quel volto così vecchio e bonaccione fra terribilmente paura?
    Non si abbina bene il carattere di Densen al volto che gli hanno dato, concordo, fratello...
    Prima di potersene effettivamente andare, però, uno dei due sgherri del "capo della prigione" si avvicinò al Risorto e gli propose di partecipare ad un piano di fuga, di cui, a quanto pareva, si stava per parlare nel bagno.
    Avere un piano per fuggire non è affatto male, il nostro unico problema resta quello di capire come trovare questo Juno, mi sa che senza di lui non c'è fuga possibile...
    Credo proprio che ci sarò e probabilmente anche il mio vecchio amico, qui, confermò Ru-Wai (o meglio, Zao), volgendosi verso "l'anziana controfigura di Densen" ed accennando un sorriso divertito.

    [...]

    Dunque, vediamo: ci sono cresta viola, la sua donna, a giudicare dal colore dei capelli, una bambina...
    Il vecchio Densen e quattro perfetti sconosciuti, fra cui due femmine, il ché non dispiace mai.
    E siamo tutti chiusi nel bagno degli uomini a confabulare per un'evasione.
    Non siamo un pò troppi?
    Stavo per chiederlo io, fratello...
    Ed in effetti, guardandosi intorno, mentre aprivano l'acqua delle docce, il pensiero passò per la testa del Kaguya, scrutando tutti i presenti.
    Poi arrivò il piano: semplice e decisamente folle nella sua semplicità, un piano che portò il Risorto a farsi più di una domanda, mentre gli altri parlavano.
    Ed una volta che l'esposizione del piano, con tutto il suo alto uso di esplosivo, fosse finita, il Kaguya avrebbe esposto le sue domande.
    Bellissimo piano, mi trovate favorevole ed oltremodo interessato alla fuga, oltre che a conoscere le fanciulle che hanno compiuto sacrifici per questa comune causa.
    Avrei però qualche domanda.
    , avrebbe esordito il Risorto.
    Dovevi proprio fare la frecciatina sulle ragazze? Qui si parla di esplosivi!
    Prima domanda, parlando di esplosivi: almeno che questi non siano magicamente silenziosi, o che non abbiate convinto un altissimo numero di guardie a non rivolgere occhi o orecchie alla fuga, come potremmo abbattere a suon di esplosioni le mura e sperare che nessuno arrivi a cercare di fermarci?, quindi, dopo una piccola riflessione aggiunse: Domanda che non c'entra niente, direttamente: se questo Juno che io e gli altri con cui sono arrivato qui cerchiamo... per non aver sentito mai parlare di lui, potrebbe voler dire che si trova in qualche punto di questa prigione in cui nessuno ha accesso? E se sì, quale potrebbe essere?, avrebbe concluso, attendendo risposte, mentre sentiva parte delle sue forze tornare in lui.

    Vai un pò fuori tema con questa domanda, fratello...
    Cavilli, fratello, cavilli...
    Io però sarei curioso di vedere quanto potente è questo loro C3Door... o come si chiama! AHAHAHAHAHAHAH!!!
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,199
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    Sussurri


    III




    La recita della bambina, o per dire, dell’adolescente confusa e impaurita andò perfettamente a segno! Già, perché la tizia che sembrava a capo di quella combriccola di brutte, tremendamente puzzose e pelose donne mi permise di seguirla e di stare “sotto la sua ala”. Ahahaha! Quanto era dannatamente divertente la situazione. Così quasi trotterallando rimasi in fila, seguendo il gruppetto di emancipate.

    Giungemmo ad una destinazione che mai mi sarei aspettata. Infatti ci trovammo riunite, con un po’ di maschi, nel bagno del sesso opposto. Mi portai la mano alla bocca, per un attimo trattenni il pudore (finto ovviamente) – Davvero… tutti insieme? – furono le parole strascicate che pronunciai. Forse caddero nel vuoto, forse meno.

    Ma la situazione si rivelò ben diversa da quanto avevo immaginato, purtroppo. Fecero discorsi da grandi. Ragionamenti che richiedevano l’uso della testa e io odiavo impegnarmi troppo. Certo, forse era una priorità per tutti i presenti uscire da quel buco. E non potevo dargli in effetti torto. La puzza era notevole, e difficilmente sarei resistita a lungo in quel putridume.

    No, dovevamo discutere le idee. Riunioni di gruppo, così lo chiamavano in città le persone colte: - Condivido le domande di quel bel signore piazzato, soprattutto su Juno! E' un pensiero fisso. – il riferimento a Ru-Wai era lapalissiano – ma io ho un’altra domanda molto specifica! – alzai il ditino verso l’alto, a mò di studentessa curiosa Ma dopo? Mi spiego. Non basta scappare dalla prigione… ma bisogna scappare anche una volta fuori. Svignarsela, come direbbero dei teppisti! Avrebbe decisamente poco senso distruggere le mura, per uscire ed essere catturati poco dopo perché abbiamo allertato metà esercito, signori! – inclinai la testa verso la spalla destra – Ci avete pensato, no? - una domanda ingenua, innocua quasi ma che meritava una risposta. [Nota]



     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Il capo


    Post quarto




    Il folle scoppiò in una fragorosa risata quando le guardie scoprirono con facilità la scusa inventata dall'amico. Ahh Densen Densen... sempre a cercare di proteggermi. Sorrise, lasciando trasparire dagli stracci inzuppati di sangue l'aguzza fila di denti bianchi che infarciva la sua bocca. Poggiò con delicatezza entrambe le mani sulle spalle del vecchietto di cui il compagno aveva assunto le sembianze. Quando capirai che non sono io qui quello che ha bisogno di essere protetto? Si rivolse quindi nuovamente verso le guardie nel momento in cui queste accennavano il fatto di portarlo dal loro capo. No... sussurrò mentre il suo muscoloso corpo si irrigidiva completamente. Oddio no! Disse quindi con più voce. E' terribile! TERRIBILE! Le due guardie lo presero da sotto le braccia e cominciarono a portarlo via. Densen! DENSEN! ODDIO DENSEN, DIMMI CHE LO HAI SPENTO TE IL FORNO A CASA! DENSEEEEEEEEEEEEEEEEN! IL FORNOOOOOOOOOOOO! Ah, no ma noi mica ce lo abbiamo il forno. Espirò con forza mentre il suo corpo si rilassava e , senza obiettare, seguiva i due carcerieri. Boia me la son fatta sotto per un secondo, non potete capire. Comunque dicevate capo eh? Bene bene, fremo di fare la sua conoscenza. Disse Kuso ai due, cercando di sembrare competentemente avulso dal momento in cui si trovava mentre in realtà memorizzava perfettamente i dettagli della strada che i due energumeni gli stavano gentilmente facendo vedere. Idioti. Ehehehehe. CHI CAZZO E' STATO? Oh, calmo, sono io. Cazzo m'ero scordato che c'eri anche te, mi stavo immedesimando troppo nel post. Stai calmo, respira. Diosanto una montagna russa di emozioni sto giro.
    Ey boss! Salutò così il capo delle guardie, un ometto elegante, una volta entrato nel suo ufficio. Beh, tosto sono tosto. Disse quindi espirando dal naso, lusingato dalle parole delle guardie che lo condussero quindi in una stanza con nient'altro che un palo. Uuuuh Chiamiamo le spogliarelliste? Eh maialoni che siete! Poi i due cominciarono a legare il ninja cremisi al suddetto. Ehy, lasciatemi dire che mi piace come si stanno sviluppando gli eventi. Scherzò il folle mentre le guardie lo lasciavano nella stanza da solo. Dopo circa dieci minuti entrò il capo che cominciò a spogliarsi. YOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Amico calmiamoci un attimo, non sono omofobo eh, anzi sono attratto dalla zucchina tanto quanto dalla patata, adoro le verdure, è che sono impegnato e non mi sembr... S'interruppe quando vie l'uomo prendere un manganello , per poi scoppiare a ridere. Ahahaha, oddio ma mi vuoi menare! Ahahahahah, oddio menomale, che mega fraintendimento, fiuuuu. Okok dai, facciamo un patto: io ti faccio divertire come non hai mai fatto, e poi tu mi rispondi ad un paio di domande, ci stai? Fu quell'ultima frase di Kuso che sancì l'inizio dei giochi.Non essendo specificato considero i colpi inferti pari energia. Recupero la competenza" Le protezioni sono da checche"
    Il primo colpo colpì la parte laterale del quadricipite destro del folle, un colpo del genere avrebbe probabilmente fratturato il femore ad un uomo normale, ma non procurò che una piccola escoriazioneferita lieve. Resistenza 275. all'eroe mascherato. Quindi... Il secondo colpo arrivò alla parte sinistra del costato del ninja, essendo una parte più delicata del corpo il folle decise di utilizzare una peculiare abilitàcorpo perfetto, resistenza 300, giusto per la narrativa. per rafforzarla, il risultato fu lo stesso del colpo precedente .... è da molto che lavori qui? Deve essere noioso se arrivi a divertirti così. I colpi si sarebbero susseguiti, sparpagliati su tutto il corpo del ninja, ben lontano dallo svenire quando il capo delle guardie sarebbe già stato madido di sudore. Kuso sputò a terra un po' di sangue misto a saliva, per quanto tosto il susseguirsi di colpi lo aveva leggermente accusatoseguendo la logica di prima direi un totale di tre leggere sparse, di cui una ignorata grazie ad Insensibile., ma una cosa forse il capo delle guardie avrebbe notato: i danni non erano quelli che dovevano, non solo nel senso che il manganello non stava sortendo l'effetto desiderato, ma i segni sul corpo del folle non erano il numero giusto! Kuso stava infatti lentamente guarendoDiciamo che curo pian piano fino a due leggere durante tutto l'arco del pestaggio per un consumo totale di 1/2 basso le ferite man mano che queste venivano inflitte. Avanti amico so che puoi fare di più. Il capo delle guardie, schernito dal detenuto nudo, gli si avventò contro con un colpo dall'alto verso il basso, diretto a fracassargli il cranio, ma anche questo non era una minaccia per il folle, che utilizzò la propria esperienza nel campo per incassare il colpoL'uomo nudo
    Maestria: L'utilizzatore, fintanto che non indossa [Protezioni], ottiene 1 tacca di vantaggio in resistenza durante uno slot difesa. Utilizzabile una volta per round.[Da genin in su]

    Pelle di cuoio
    Arte: L'utilizzatore, fintanto che non indossa [Protezioni], è in grado di aumentare di 10 il valore della propria difesa naturale per uno slot difesa. Utilizzabile una volta a round.(Consumo: Basso)
    [Da genin in su]
    , la maschera improvvisata si macchiò ancora più di sangue , sgorgato da una ferita procurata da quell'ultimo colpo e richiusa subito dopo dalla straordinaria capacità rigenerativa del ninja cremisi che non aveva battuto ciglio di fronte a quel poderoso assalto. Lo stesso non si poteva dire del manganello, che si era infatti spaccato a metà all'impatto con la fronte del folle. Dunque. Cominciò quindi Kuso con tono cupo. Sembra che abbia rispettato la mia parte dell'accordo, non trovi? Adesso , per cortesia, rispondi a qualche domanda. Perché ci troviamo qui DAVVERO? Perché le facce sui nostri volti non sono le nostre? Chi è Juno? Puoi portarmi da lui? Sai qualcosa di un uomo chiamato Eizo? Il folle, serio come non mai, attese quindi le risposte da parte del suo nuovo amico, sempre se questo gliele avesse concesse.


    Vitalità: 7/11.5
    Chakra: 15/20
    Ferite: Leggera diffusa (Ignorata per Insensibile)
    Status: Nessuno
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,065
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Alla fine dei conti non poteva dire di aver ottenuto molto dalla sua domanda: era un bambino capitato in uno spazio da donne, ma che ne poteva sapere? Tornare lì da donna sarebbe stato decisamente più utile: in quel modo avrebbe sicuramente potuto scoprire qualcosa perché, infilandosi tra le donne, le informazioni avrebbero iniziato a circolare in maniera più facile e veloce. In ogni caso non protestò all'urlo sconsiderato della donna e si fece da parte come richiesto seguendo la donnina verso la porta. Da lì in pochi passi attraversò gli spazi comuni, per raggiungere poco dopo il bagno, dove, come sembrava, c'era il più grande raduno di uomini (e non solo) che stavano tramando qualcosa. Non essere incuriositi da quella strana situazione era praticamente impossibile, anche perché, volente o nolente, la presenza di uomini e donne nei bagni era sempre segno di un qualcosa di molto interessato che sarebbe dovuto accadere da lì a poco. Contò 8 persone oltre a sé stesso: alcuni dei detenuti di quel lager li aveva già visti. Gli altri, invece, dovevano essere rimasti in quel postgo per molto tempo, anche perché non si ricordò di nessuno di loro. Lo spazio intorno non aveva niente di particolare: un semplice bagno come moltissimi altri. Dunque sembrava un posto insolito per un meeting di quel genere. - «Vabbeh. Ormai che sono qua vado a pisciare...» - alzò le spalle Minoru prima di scomparire dietro al muro di un gabinetto. E nel mentre pisciava sentì scendere l'acqua delle docce vicine: qualcuno in mezzo a tutto quel casino aveva pensato bene a lavarsi? Nonostante il rumore dell'acqua, però, sentì in modo forte e chiaro le parole di qualcuno: parlavano dell'evasione. - «Di già?» - Spuntò da dietro il muro il bambino. - «Ma siamo appena arrivati!» - esclamò quasi come se fosse furioso e non volesse scappare. Poi, però, ci ripensò praticamente subito: anche per via delle parole losche di quei tizi strani. Come cazzo... Però lasciò perdere: non era di certo un eclatante esempio di morale, lui. Anche se, alla fine dei conti, era tutto relativo a come si guardava a quella situazione, no?.. Per il resto il piano gli sembrò abbastanza "logico", o quasi. Del resto, che ne poteva sapere, lui, se le guardie erano state davvero così facili da corrompere o era semplicemente una trappola? - «Sìsì! Anche io vorrei conoscere quelle ragazze, se possibile. Età e nome e aspetto, se possibile, » - disse cercando un foglio e una penna che, ovviamente, non aveva. Le domande di quel strano tizio gli parve alquanto giusta. - «Ma non abbetteremo le mura,» - disse. - «Solo la porta. E credo che troveremo qualche silenziatore, no?.. Magari sarà utile farlo in un momento particolarmente chiassoso: tipo durante una ribellione interna. » - Su Juno tacque, ma fece un'altra domanda: - «Siete sicuri della lealtà delle guardie?.. Non ci tradiranno?» - Per quanto riguarda la domanda della bambina, si girò semplicemente verso di lei: - «Ma sei una ninja o no?» - che suonò un po' come "ma che domande fai? un ninja può svignarsela senza lasciare tracce!".






    Sblocco l'energia
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    381
    Reputation
    +57

    Status
    Offline

    Sussurri


    V


    [Locali del Direttore]


    La guardia a cui Namae si rivolse si fermò a guardare il ragazzo per un paio di secondi prima di fare un cenno affermativo con la testa. Dopo avergli messo delle manette intorno ai polsi, lo prese sotto braccio per portarlo oltre la zona dei detenuti comuni. Il direttore era la figura più importante di quel luogo infernale e dimenticato da dio. A differenza del capo delle guardie, aveva un vero e proprio mini appartamento al piano superiore della struttura. Namae venne condotto in un soggiorno illuminato con luce artificiale. Due divani di pelle erano stati disposti ad angolo al centro della stanza, intorno ad un tavolino di vetro. C'era un tappeto pesante sul pavimento di piastrelle consumate, e poco altro mobilio, tra cui una scrivania posta su un lato della stanza. Namae venne fatto accomodare su uno dei divani, ma le manette non vennero rimosse. La guardia rimase nella stanza.

    Passarono le ore, difficile dire esattamente quante, prima che un signore sui cinquanta, vestito in abiti da lavoro e leggermente in sovrappeso entrò nella stanza con un sospiro.Ah..questa vita mi distrugge! Disse come se sulle sue spalle pesasse l'onere di immense responsabilità. Ah non sapevo di avere ospiti questa sera! Disse l'uomo languidamente con un sorriso. Si avvicinò a Namae e si sedette accanto a lui. I suoi occhi esplorarono il viso ed il corpo del ragazzo, fermandosi sulle manette.Mi spiace per quelle...purtroppo sei un carcerato e non posso rischiare la mia incolumità. Come ti chiami? Tu puoi rivolgerti a me come Signore. Si voltò verso la guardia:Daisuke portaci due bicchieri e del vino per favore. L'uomo a cui si era rivoltò si spostò vicino ad un mobiletto basso da cui estrasse due bicchieri ed una bottiglia di vino rosso. Ne versò una buona quantità nei due calici e li servì a Namae ed al direttore.Prego non fare complimenti! Il vino aveva un sapore corposo con una nota dolciastra alla fine. Dopo aver bevuto, l'uomo si mise comodo sul divano, iniziando a parlare della sua sua giornata. Namae avrebbe potuto ascoltarlo come ignorarlo, ma ad un certo punto avrebbe sentito che qualcosa non andava. La sua percezione del mondo stava cambiando, la testa gli stava iniziando a girare, percepiva i suoi arti in maniera estranea, molli e deboli. E l'uomo divanti a lui continuava a sorridere:Ah la senti anche tu vero? Sta iniziando a fare effetto anche su di me! Rilassati e godiamoci questa serata! Ah non ti preoccupare di Daisuke, lui non ci disturberà anzi credo gli piaccia guardare! Il direttore si avvicinò a Namae. Come avrebbe reagito il ragazzo?

    [Bagno]


    Sanaka parve piuttosto infastidita dalle domande che i novellini avevano posto. Erano appena arrivati e già rompevano le palle:..non siamo mica idioti! Mi fanno proprio incazzare quelli che mi prendono per stupida! Fu nuovamente Hiroshi a farla calmare:... ehi ehi calma! I nuovi arrivati hanno tutto il diritto di fare due domande no? Allora questo esplosivo fa davvero poco rumore perchè corrode la porta invece che farla saltare in aria, mi capisci? Non allerteremo nessuno, credimi. Le guardie nei turni di notte non sono poi molte, e comunque non molte sul tragitto che dobbiamo fare noi! State tranquilli sarà una passeggiata! Ed un volta che saremo all'esterno, abbiamo un contatto che farà trovare un mezzo di locomozione, forse dei cazzo di cammelli, che ne so io, per svignarcela! E' stato tutto pianificato! Sanaka sembrava impaziente di finire l'incontro: Hai capito novellino? O hai altre domande idiote? Purtroppo nessuno conosceva un certo Juno, e Hiroshi confermò che poteva essere possibile che l'uomo si trovasse in un'altra parte della prigione, come il braccio della morte. Se glielo avessero chiesto, il ragazzo avrebbe detto che il braccio della morte era il luogo più sicuro della prigione, con porte speciali rinforzate.Chiaramente nulla che un esplosivo come questo non potrebbe buttare giù aahhaha! disse sottisfatto. Chiarite quelle questioni, il ragazzo avrebbe continuato:Allora ci state?! Con l'aria di uno che era certo di aver convinto i propri interlocutori.

    [...]



    Il piano si sarebbe svolto quella sera stessa. Alle due di notte, le celle del gruppo di evasori sarebbero state aperte, inserendo una piccola parte dell'esplosivo all'interno delle serrature delle stesse. Il C3D00r, così come aveva detto Hiroshi, faceva pochissimo rumore, e sollevava nell'aria una scarsa quantità di fumo. Una volta liberi, il gruppo di carcerati si mosse rapidamente nei corridoi deserti della prigione, aprendo le porte che si trovavano davanti a loro con una facilità disarmante. Sembrava che la prigione fosse effettivamente deserta, ed il piano stava procedendo a meraviglia.

    Sorpassata l'ennesima porta, Hiroshi si sarebbe fermato e si sarebbe rivolto al gruppo di nukenin.Perfetto, fin qui tutto liscio. Ora prendete questo esplosivo... disse consegnando al Risorto ed a Minoru, due panetti di C3D00r.Andate a sinistra e sbloccate la prossima porta. Vi ritroverete ad un passo dall'uscita. Noi vi raggiungeremo lì. Dobbiamo ancora prendere un paio di carcerati dell'altra ala prima di uscire! Senza dare ulteriori spiegazioni, tutto il gruppo di vecchi detenuti li avrebbe lasciati lì a decidere cosa fare. Qualsiasi cosa fosse accaduto in quel momento, non era positiva. Un cambio di piano così repentino cosa voleva dire? Erano stati fregati? Però avevano ricevuto l'esplosivo, forse potevano davvero farcela dopotutto.

    Sia che avessero deciso di inseguire Hiroshi ed il suo gruppo, oppure fare come era stato loro detto, la luce di una torcia li illuminò repentinamente! Una gruppo di guardi era comparso dal nulla.Fuggitivi! Allarme! Le guardie si gettarono contro il gruppo di nukenin e ronin, sfoderando i soliti manganelli. Le guardie erano molto forti e veloci e li avrebbero massacrati di colpi pur di renderli inoffensivi.

    [Ufficio del capo delle guardie]


    Mano a mano che i colpi cadevano sul corpo di Kuso, sul volto del capo delle guardie si dipinse un'espressione sempre più euforica e divertita. Vedendo che il prigioniero non sveniva e che anzi sosteneva i suoi attacchi come nulla fosse, l'uomo iniziò a ridere tra sè e sè in maniera folle. Ahahahahah! Ma sei eccezionale! Erano anni che non mi divertivo così! Straordinario! Come fai? Disse menando un'ultima manganellata nel costato di Kuso. Esausto, l'uomo si appoggiò al tavolo su cui aveva steso i suoi abiti, estrasse una bottiglietta d'acqua da un cassetto e ne bevve lunghi sorsi. Il resto lo gettò sul corpo della sua vittima:Tieni, te lo sei meritato! Il suo buono umore gli sciolse anche la lingua:Non conosco per quali crimini vi abbiano messo qui dentro, e nemmeno mi importa. Sono comunque grato di avere la possibilità di giocare con te! Sei davvero fuori di testa!?! Che significa che le vostre facce non sono le vostre? Forse ti ho colpito troppo forte? Di un certo Eizo non sapeva nulla, ma Juno era il nome di un nuovo detenuto messo nel braccio della morte! Però devo chiederti una cosa? Puoi fare un lamento la prossima volta che ti colpisco? Mi da davvero fastidio vedere che la mia vittima non soffra nemmeno un po'..che dici? Se lo farai posso concederti quello che vuoi! Meno la libertà, si capisce! Disse riprendendo in mano il manganello.
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Besties


    Post quinto



    La fatica si faceva evidente sul volto del capo delle guardie, ma l'euforia che il pestare Kuso gli conferiva sembrava rifornirlo di energia. Che culo insomma. Alla rottura del manganello il sadico torturatore decise di prendersi una pausa e sorseggiare dell'acqua fredda che poi gettò sul corpo del folle. Ehy, grazie Boss! Disse felice il ninja cremisi mentre il freddo rinvigoriva il suo corpo, leggermente provato. Ma solo leggermente eh, mica sono una checca io. Beh, principalmente esperienza. Rispose Kuso. Mia madre mi pestava sempre, i suoi clienti mi pestavano sempre, mi spegnevano le cicche addosso, roba normale, un'infanzia come tante. Fino a che non l'ho uccisa ovviamente. Prese una pausa prima di riprendere a parlare. Perché se un ragno uccide la madre e se la mangia è l'ordine naturale delle cose, ma se lo faccio io apriti cielo! Lo sai qual è il problema di questo mondo Boss? Il perbenismo, te lo dico io! Ti piace pestare la gente? Dovresti essere libero di farlo, per dio! invece no, tutte queste leggi morali che ci precludono di essere chi siamo realmente. Per questo pensano che sia pazzo, i veri folli sono loro. Tu puoi capirmi Boss, so che sei come me, si vede. Inclinò la testa a destra e sinistra facendo schioccare sonoramente il collo. Nah, non è stata la botta, così ci sono nato amico mio, non preoccuparti. Cerco di accontentarti nel secondo round, così fanno gli amici, no?
    Cominciò quindi la seconda mandata di vergate per il nostro povero e folle amico che, a differenza della precedente, tentò di farsi vedere sofferente dal capo delle guardie, nonostante il dolore derivato dalle sue botte fosse tutt'altro che insopportabile. Oh no grande capo! Basta la prego! Implorò più volte , tentando di non ridere, durante le brevi pause che il capo delle guardie si prendeva tra una bastonata e l'altra.
    Così come la precedente, questa sessione di tortura, si concluse con il capo delle guardie esausto e soddisfatto, probabilmente molto più soddisfatto in realtà, visti i lamenti che il ninja cremisi aveva prontamente eseguito come da lui richiesto. Dunque Boss, pare che sia arrivato il momento della mia ricompensa. Disse il folle sorridendo sotto agli stracci che gli coprivano il volto, oramai completamente rossi per il sangue che li aveva impregnati. Io ho tre richieste: Parlare con Juno; una mappa di questo posto, tranquillo, non per scappare, ma solo per capire dove mi trovo quando mi sposto; una, ansi due.. sì , meglio due... Due confezioni di chicken mcnuggets da venti pezzi l'una. Che dici, si può fare?


    Vitalità: 5/11.5
    Chakra: 14.25/20
    Ferite: //
    Status: Nessuno

    Ot/ Ho considerato due leggere totali questo post vista la stanchezza del tipo, ovviamente rigenero.
     
    .
45 replies since 31/1/2018, 20:19   940 views
  Share  
.