[Gioco] Il tesoro di KusaQuest C

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  1. Waket
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    I



    Il povero messaggero incaricato di richiamare Hebiko si ritrovò in mezzo ad una delle classiche scene giornaliere tra lei e l'Amministratore otese, che con diversi trucchi dai risultati discutibili cercava di continuo di evitare i suoi doveri. L'uomo, non appena entrò nell'ufficio, avrebbe visto la Vipera, con un braccio arrotolato attorno al collo di Febh, che cercava di tirar fuori quest'ultimo da un cappello a cilindro. Il ragazzo sembrava essersi mezzo incastrato dentro, non era chiaro come ma farfugliava qualcosa sui dei sigilli dimensionali ed il fatto di averlo visto fare in un programma televisivo. Data la serietà della richiesta e il doversi recare nel posto il più in fretta possibile, la kunoichi dovette abbandonare l'Amministratore così com'era, lasciando che fosse Ssalar ad occuparsi di lui.


    Il messaggero le parlò dei compagni di squadra con cui avrebbe dovuto collaborare, ed il caposquadra era un chuunin sunese, selezionato per le sue abilità da sensitivo. Le venne inoltre spiegata velocemente la situazione, aggiungendo che altri dettagli le sarebbero stati spiegati una volta sul posto.
    Nonostante fosse sempre estremamente puntuale, i rapidi cambi di programma la mandavano in panico. La fretta di doversi preparare immediatamente senza essere stata avvertita con rispettoso anticipo la mandava in bestia, seppur consapevole che la gravità della situazione non aveva permesso di fare altrimenti. Il suo umore all'arrivo era quindi pessimo, ed i suoi compagni di squadra lo avrebbero certamente notato, nonostante stesse facendo di tutto per trattenersi.
    All'arrivo, avrebbe salutato tutti con un silenzioso cenno della testa, riconoscendo Daishin, incontrato per caso in quella tremenda fabbrica di armi. Il gruppetto si diresse dal Capo ispettore, un uomo decisamente troppo anziano per ricoprire ancora quel ruolo, il che le lasciava intuire che non ci fosse nessuno di più giovane che fosse degno di prendere il suo posto.

    Una volta finito tutto, sarò lieta di accettare il suo invito per una tazza di the.

    Il discorso era appena iniziato, eppure Hebiko non riuscì a trattenersi dall'interromperlo, visibilmente stranita:

    Due giorni!? Voi avete dei criminali che tengono in ostaggio dei vostri cittadini e ci chiamate solamente dopo due giorni?? Sono sorpresa dal fatto che non abbiano ancora ucciso nessuno!

    Non sarebbe riuscita a trattenere quella strigliata istintiva, ma una volta finita si sarebbe placata, agitando una mano invitandolo a proseguire:

    Mi perdoni, ma trovo questo ritardo stupidamente irresponsabile se non giustificato. Prosegua pure.

    La situazione era complessa, ed a rendere il tutto peggiore c'era anche un limite di tempo! Non era decisamente una situazione favorevole per i nervi della Kunoichi, ma non poteva farci nulla. Quando l'anziano terminò il suo discorso, aggiungendo diversi dettagli dimenticati solo alla fine, il gruppetto iniziò a fare altre domande, ed Hebiko non fu da meno.

    Quante vittime possiamo sacrificare prima di poter dichiarare la missione fallita?

    Se, cosa del tutto probabile, si fosse creata un'atmosfera silennziosa per colpa della sua domanda, si sarebbe voltata verso il gruppetto aprendo le braccia, con un'espressione a dir poco stupita:

    Beh!? Cosa pretendete, di poter salvare tutti?? Dobbiamo cercare la strategia più efficace per riuscire nell'impresa, e questo significa fare dei sacrifici se vogliamo riuscirci! Se avete pena per quelle persone, beh... andate davanti al cancello e chiedete di farvi imprigionare al loro posto, così li salvate tutti mentre io cerco di... proteggere il loro maledetto tesoro!

    Incrociò le braccia, visibilmente frustrata, cercando di calmarsi per farsi venire in mente altre informazioni utili che l'anziano poteva aver dimenticato. Come prima cosa, chiese che venisse fornita una piantina dell'edificio al gruppetto, chiedendo anche che le venissero indicati i condotti dell'aria.

    Aoda, la mia vipera, potrebbe infilarsi in qualche tubo, o anche nelle grondaie, e valutare la situazione, mentre io sono sufficientemente piccola e flessibile da poter passare nei condotti di areazione. Daishin, tu da questa distanza puoi individuare la posizione esatta di chi si trova all'interno, e magari la quantità di chakra che posseggono così da distinguere gli ostaggi dai mercenari? Un'altra domanda per lei, Midou: quanti mercenari siete sicuri ci siano là dentro? Quanti ne avete visti, insomma. Sono più che sicura che almeno qualcuno di loro sia rimasto nascosto, dobbiamo scoprire quanti sono per sapere se li abbiamo neutralizzati tutti.




    Il gruppetto, finite le indagini, si sarebbe poi spostato, e Daishin disse di voler imporre un sigillo su tutti loro. Hebiko evocò Aoda prima che iniziasse la procedura, così da far marchiare anche lui per permettergli se non altro di comunicare con lei, ed eventualmente gli altri membri della squadra. Non era un'esperta di sigilli, non sapeva se la cosa poteva funzionare.
    Alla domanda di Harumi, Hebiko sibilò, indicando i poliziotti poco lontano:

    Questo dovevi chiederlo al capo della polizia. Daishin sarà anche il nostro caposquadra, ma loro sono i nostri clienti. E' loro che dobbiamo far contenti, non il nostro personale giudizio.

    La kunoichi non era sicura che fare domande ai mercenari avrebbe portato a qualcosa di buono, non le domande stesse almeno:

    Non mi viene in mente nulla che possa darci un vantaggio da chiedere a quei criminali. Cercherebbero di depistarci, dubito che potremmo ricevere informazioni utili. Ma... Se qualcuno gli dovesse fare delle domande, potrebbero distrarsi e permettere a qualcun'altro di infiltrarsi. Insomma... Ci servono dei volontari.
     
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