[Gioco] Il tesoro di KusaQuest C

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    Ore 15,15 del terzo giorno – Porta d'ingresso nella banca
    Alla risata dell'Amministratore sunese, il ninja che aveva di fronte rimase calmo e impassibile come un abile giocatore di Shoji che cercava di vedere dove fosse la trappola o l'inganno. Non capiva l'esatto motivo per cui l'Amministratore si stava prendendo gioco di lui, ma non rispose nemmeno. Semplicemente stette ad aspettare che Daishin Iga finisse il proprio discorso, risate annesse, per diventare immediatamente più sospetto quando l'espressione dell'Iga divenne più seria. In ogni caso, quando l'Iga finì di parlare, il tizio si prese la parola. - «Come vi ho detto precedentemente, non siamo interessati a uccidere nessuno. Tuttavia vogliamo riprenderci ciò che è nostro di dovere e se serve sacrificare le nostre vite o quelle degli ostaggi, siamo pronti a farlo e non abbiamo paura né dell'Accademia, né dei suoi ninja. » – Qui le trattative sembravano finire senza dare alcun risultato.

    Ore 15,05-15,15 del terzo giorno – Fogne sottostanti alla banca
    Aggirato l'angolo dell'edificio vicino alla banca, il gruppetto di shinobi avrebbe visto un tombino che portava nelle fogne. Aprirlo non era un problema: bastava semplicemente sollevare il tombino e un ninja solo ci sarebbe riuscito senza nemmeno troppo sforzo. Il problema era giù, poiché il sotterraneo non era illuminato per niente. Orientarsi in mezzo a quelle tenebre era piuttosto difficile, considerando che le uniche fonti di luce provenivano da sopra l'ingesso nella fogna appena aperto. Quando avrebbero sceso una scalinata metallica (circa una decina di metri) si sarebbero ritrovati immersi nel buio totale con un'unica fonte di luce che proveniva da sopra le loro teste. In realtà, guardandosi intorno avrebbero visto anche altre flebili fonti di luci: erano dei raggi solari che attraversavano i fori situati ai bordi delle strade e che avrebbe permesso loro di avere almeno qualche punto di riferimento nel [buio totale]Malus alla Percezione di 1,5 + Annullata l'abilità di Vista Perfetta per chi ce l'ha. Inoltre, non appena fossero scesi giù mettendo i piedi sul pavimento sottostante si sarebbero ritrovati con i piedi immersi in un strano liquido marrone, un liquame scuro che puzzava. L'odore derivante da quel liquido che avrebbe raggiunto all'incirca il livello dei loro polpacci (la metà degli stessi) non era proprio nauseabondo, ma non era nemmeno dei più gradevoli: una [puzza]Malus alla Percezione di 1,5 e Annulla abilità Olfatto Perfetto che avrebbe certamente richiesto alcuni sforzi ai ninja. Oltre a tutto questo, i ninja con una [percezione]Almeno 6, con la considerazione dei malus sufficiente avrebbero percepito nelle fogne altre forme di vita: ratti. Sguazzavano nel liquame, vicino ai muri... Ma non erano tanti, e nemmeno pericolosi. Per il resto avrebbero avuto via facile, o quasi. Il silenzio dentro le fogne permetteva di sentire un qualsiasi suono e lo stridio della vita della città che si trovava sopra alle loro teste sembrava soltanto apparire come un lontano eco. Grazie alla mappa e alle informazioni avute avrebbero potuto muoversi dentro le fogne anche alla cieca: la mappa non si sbagliava ed era ben dettagliata. Sul loro cammino non avrebbero trovato proprio alcun ostacolo, alcuna trappola, nessun difensore delle fogne della banca. Niente di niente. E così, a parte la puzza e l'oscurità delle fogne, muovedosi nel liquame puzzolente oppure sui muri, presto avrebbero raggiunto l'entrata nella banca che volevano tra i 3 disponibili: bagno delle donne, bagno maschile oppure l'entrata proprio nell'atrio della banca.

    Aoda avrebbe avuto la stessa "difficoltà" dei shinobi: niente trappole, solo difficoltà percettive e puzza. Per questo avrebbe potuto muoversi nelle fogne abbastanza agilmente andando alla ricerca dei buchi che gli avrebbero permesso di entrare nella banca. E, a dire, il vero, un piccolo buco lo avrebbe trovato. Non era proprio a misura di serpente; più a misura di ratto di quelle fogne... Nonostante questo, se Aoda avesse provato ad accedere a quel buco avrebbe presto scoperto che era una specie di tunnel molto piccolo, - poco più della sua misura in diametro, - che si stanagliava tra i materiali di costruzione della banca. Il piccolo tunnel si dirigeva verso l'alto e sbucava in un altro tunnel, questa volta molto più largo, costruito completamente in metallo (di cui alcune parti erano arruginite). Era il tunnel di aerazione e da lì Aoda avrebbe potuto dirigersi verso una qualsiasi parte della banca, poiché, come il serpente avrebbe presto scoperto, era un labirinto anche quello: principalmente le sue vie si sviluppavano in verticale e in orizzontale. In alcune parti, poi, vi erano dei piccoli fori che permettevano di vedere ciò che c'era sotto al condotto.

    Ore 15,17 del terzo giorno – Porta d'ingresso nella banca
    «Gentile amministratore, mi comunicano che ci sono dei ninja sotto alla banca. Sarebbe così cortese da ordinarne l'immediata ritirata prima che iniziamo a uccidere gli ostaggi?» – Chiese il Capo. - «Confido nella sua buona volontà di collaborare senza farci scherzi di alcun tipo perché, come le ho già detto precedentemente, abbiamo previsto questo tipo di possibilità e siamo ben preparati.» - Il Capo aveva già dimostrato di avere "dalla propria" un sensitivo, forse posizionato proprio al centro della banca, che controllava tutto il perimetro comunicando con gli altri per via telepatica. Niente di pericoloso per gli accademici: rendeva solo l'uso delle trappole superfluo limitando in modo particolare le loro possibilità di accesso alla struttura.
    Ma c'erano comunque modi e possibilità.
     
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    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
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    Per un motivo non definito la ragazza abbandonò la missione ora erano uno in meno un piccolo svantaggio ma anche un elemento positivo almeno il Kuro non avrebbe dovuto preoccuparsi per la sua "allieva".
    Il biondo scese i gradini in ferro arrugginito ed entrò nelle fogne, dove fu letteralmente stordito dalla tremenda puzza: un olezzo dell'altro mondo che costrinse il genin a tapparsi il naso con la mancina. Anche la vista avrebbe avuto problemi il buio era quasi totale ad eccezione di qualche raggio di luce che filtrava tra grate e tombini. [Note]Percezione 6-1.5-1.5=3;
    Il ragazzo per evitare brutte e sporche sorprese decise di attraversare le fogne camminando sulla pareti verticali dei cunicoli usando il chakra adesivo. [Abilità] Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]
    Procedendo lentamente e con molta attenzione il biondo si incamminò, seguendo la mappa che aveva memorizzato.

    Daishin in che ala vado? Mi posizione sotto al bagno delle donne e al tuo via entriamo? Mi infilo poi nei condotti dell'aria ok?

    Deciso l'ala e il punto d'ingresso Kitori senza particolari difficoltà o ostacoli raggiunse il punto indicato aspettando indicazioni.




    Chakra: 59.25/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 525
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 450
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Kunai × 7
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Bolas × 1

    Note
    Equipaggiamento debilitante -2 tacche Concentrazione;
     
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    Ore 15,19 del terzo giorno – Porta d'ingresso nella banca
    «Non sono stato forse chiaro?» – Chiese il Capo dei banditi osservando il tizio davanti a sé. - «Avevo detto muovetevi e toglietevi dalle fogne! Non attenderò oltre! E per convincervi che non stiamo scherzando, eccovi un regalo!» - Fece un segno verso le sue spalle emettendo in contempo un fischio. Si sentirono due urla provenire da dentro la banca e poco dopo un [tizio]anime-anime-boy-black-and-white-cool-Favim.com-2898064 comparve alle spalle del Capo gettando per terra, davanti ai piedi dell'Amministratore due teste: una era quella di una donna; l'altra di una bambina. Probabilmente sua figlia. - «Se entro 60 secondi sarete ancora nelle fogne, voleranno altre teste,» - avvisò in modo calmo. - «Siamo stati anche troppo buoni fino ad ora, ma se volete giocare sporco, per noi va bene. Giocheremo sporco anche noi.
     
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    Ore 15,21 del terzo giorno – Porta d'ingresso nella banca
    «Ancora.» – Disse il capo guardando l'amministratore sunese. Un secondo solo e sentirono nuovamente dei rumori provenire alle loro spalle: qualcuno venne sgozzato nell'atrio e alle due teste se ne aggiunsero altre due. Questa volta sembravano appartenere a un uomo e a una donna, ma era state taglie così male che l'espressione di sofferenza era rimasto impresso sui loro volti, quasi come se fosse una maschera abbastanza stramba. Le due teste vennero gettate sotto ai piedi del signor Amministratore unendosì così alle altre teste ivi presenti. In tutto, ormai, le vittime erano 4. - «Dia l'ordine ai suoi uomini di ritirarsi oppure voleranno altre teste ancora.»



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    Ore 15,30 del terzo giorno – Porta d'ingresso nella banca
    Nel mentre il piano di azione procedeva in un modo estremamente lento, tanto da essere praticamente imbarazzante, l'Iga parlava alla porta con il ninja che aveva di fronte. Le parole dell'uno e dell'altro erano abbastanza vano ed era ormai che tutto quel dialogo è stato svolto solo e unicamente per prendere del tempo e farlo perdere ai terroristi. I sospetti in effetti non erano affatto pochi e considerando che il gruppo dei malfattori si era ormai consolidato anche fin troppo bene nella banca era anche chiaro che non li avrebbero lasciati entrare dentro così facilmente. Insomma: entrambi stavano parlando giusto per prendere tempo. L'Iga lo faceva per dare tempo ai suoi alleati (che in contempo agivano all'ombra, o almeno così credevano); il Terrorista, per come lo chiamava l'Iga, invece lo faceva per dare tempo ai suoi compagni di sfondare la porta che nascondeva il tesoro di Kusa e per preparare una sicura via d'uscita da quell'ambiente. Chi due ebbe la meglio? Considerando le difficoltà organizzative del team di accademici e la perfetta organizzazione dei 4 terroristi, la risposta si presentava agli occhi di tutti tanto banale quanto anche scontata. Non ci voleva molto per capire che perdendo il tempo in quel modo e con quei ritmi prima o poi sarebbe successo qualcosa...

    L'Iga fu il primo a percepire quel suono, così come lo sentirono poco dopo anche tutti coloro che erano fuori dalla banca. Che i lavori fossero proceduti costantemente in una maniera sin troppo veloce? Probabilmente sì, perché il suo di quell'esplosione fu così forte che non ci poteva essere alcun dubbio: all'interno della banca qualcosa era andato in frantumi. Che fosse la porta che nascondeva dietro di sé il tesoro di Kusa? Per un attimo tutti rimasero incredibilmente increduli nel sentire quel suono; un attimo dopo il ninja alla porta, quello che parlava con l'Iga si vide apparire dietro un altro ninja, come se fosse apparso dal nulla. Il suo volto era nascosto dietro a una maschera che raffigurava una volpe e la sua voce era abbastanza bassa, aveva un tono da comandante anche se, probabilmente, non era un comandante. - «Andiamo...» - disse al tizio con cui parlava l'Iga mettendogli una mano sulla spalla.
    «Porta via tutto,» - disse questi mentre il ninja alle sue spalle di nuovo si dissolveva nel nulla per volgere lo sguardo di nuovo verso Daishin. - «Come vedi tutto è finito nel migliore dei modi... o quasi. Non è morto nessuno: hai ottenuto ciò che volevi... o quasi.» - Detto questo il ninja avrebbe di nuovo percepito alle sue spalle la stessa presenza di prima: l'Iga avrebbe rivisto lo stesso ninja di prima, quello con la maschera della volpe. - «Tutto è al sicuro.» - Il Capo della banda che aveva rubato il tesoro di Kusa guardò l'Iga. - «Ci rivediamo,» - disse questi poco prima di sparire in una nuvola di fumo.
    Solo a quel punto da dentro la banca sarebbe iniziato il flusso degli ostaggi: in poco tempo l'Iga si sarebbe ritrovato praticamente circondato da donne, uomini e bambini delle più varie età. Tra i vari ostaggi che erano rimasti, mancava soltanto un uomo: studiando i profili dei funzionari della banca presi in ostaggio, l'Iga avrebbe facilmente potuto capire chi.

    Alla fine dei conti Daishin e la sua squadra avevano perso, anche per colpa di una lentezza incredibile e, forse, anche di una mancanza di coraggio e dell'esecuzione delle azioni. Ciononostante, sia lui che gli altri membri del team avrebbero potuto trarre per sé qualcosa di molto utile al fine di capire cos'è che aveva sbagliato e correggere il tiro la prossima volta.


     
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