Per un pugno di abitiCorso Base per Horla

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  1. l'Horla
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    Per un pugno di abiti


    II post


    Ero piuttosto confuso da quella situazione, attesi dietro l'angolo che l'Hokage e la signorina finissero la loro discussione, come promesso ci volle poco per vedere tornare indietro la mercante di vestiti, nei suoi occhi c'era la fiamma della determinazione e un poco mi metteva in soggezione. Per questo non attesi a seguirla fuori dall'edificio, sembrava stesse cercando qualcosa, suonò poche note da un piccolo strumento che poi ripose e, subito dopo, comparve un... Un uccello, o quanto meno si può dire che possedesse piume, becco e delle ali per quanto piccole se confrontate con delle zampe piuttosto lunghe; sostanzialmente uno struzzo dai colori vivaci e senza un collo spropositato, il risultato era sicuramente più carino che uno struzzo, pensai tra me e me. La guardai salterle in groppa con un unico movimento elegante, quindi si girò verso di me che un po' soffrivo la situazione in cui mi ero ritrovato e dall'altra mal sopportavo quel caldo che gli edifici al sole stavano rilasciando in strada e mi indicò Otafuku come possibile luogo di ricezione dei suoi abiti. Era la prima volta che mi ritrovavo nel paese del fuoco, dell'esistenza di una cittadina minore di Konoha ne sapevo a mala pena l'esistenza, per questo non dissi nulla e la seguii mentre si faceva largo tra la folla.
    Malgrado non sia mai stato un tipo loquace avrei voluto porre qualche domanda, partendo dal chiedere di quella cavalcatura fantastica a qualche informazione su questa Otafuku e perché proprio lì era presumibile ci sarebbe stata la vendita dei suoi vestiti di lusso. Ma la ragazza sembrava decisamente preoccupata per la sua merce e con una certa fretta, non troppo disposta a sentire le mie domande.  Feci spallucce e la seguii cercando di non dare bado a tutta quella gente strana che abitava le strade della foglia, arrivati all'entrata del villaggio quella si girò verso di me e, dopo avermi ricordato di fare in fretta, rimandò il nostro incontro ad Otafuku, quindi ad una velocità impensabile si lanciò verso la strada il cui cartello indicava la direzione: Otafuku.
    La guardai allontanarsi con un sospiro, chissà quanto c'avrei messo io ad arrivarci, non ne aveva un'altra di quelle cavalcature, così di passaggio, da darmi?
    Sorrisi verso la guardiana delle mura che, in rapidità, mi diede tutto il mio armamento  come lo avevo consegnato. Mi ci volle qualche minuto per arrotolare le fasce da combattimento intorno le braccia ma, chiuse quelle in un ultimo nodo, potei rinfoderare il dadao, indossare i guanti protettivi e scagliarmi, a mia volta, in direzione Otafuku.
    La strada, che partiva dalle mura del villaggio, si inseriva in una densa foresta facendo scomparire alla vista Konoha poco dopo; tenevo un'andatura di corsa normale, consultando la mappa calcolai che mi ci sarebbero voluto intorno alle 8/9 ore per giungere a destinazione. La strada era larga e chiara, difficile da perdere, pensai tra me e me sorridendo, certo sarebbe stato un problema se mi fossi perso in quei boschi, mi dissi sorridendo.
    Dopo qualche ora di corsa serrata sentii il bisogno di fare una breve pausa in prossimità di un ruscello, mi diedi una rinfrescata e godetti dell'ombra di quei alberi così immensi. L'erba era soffice e non potei godermela per molto altrimenti avrei potuto tranquillamente addormentarmici. Tirai un sospiro rialzandomi, allungai lo sguardo oltre gli alberi che si susseguivano e vidi, non molto distante, il limitare della foresta, questo mi diede un po' di forza e ripresi a correre, uscendo poco dopo dal bosco e potendo ammirare dall'alto Otafuku.
    Era una città molto più caotica di Konoha, gli edifici si ammucchiavano uno su l'altro e sembravano, anche da distante, irrimediabilmente sporchi, un'altra cosa che potei vedere dall'alto era una discreta zona portuale con qualche banchina e delle navi ormeggiate. Chissà, forse era tramite il fiume che avrebbero voluto trasportare i vestiti preziosi, pensai mentre con passo svelto avrei disceso il piccolo promontorio e raggiunto l'imboccatura del villaggio dove avrei dovuto incontrare la donna. Se così fosse stato, le avrei mostrato un sorriso timido avvicinandomi, arrivato in sua prossimità avrei così parlato dopo aver ripreso brevemente il fiato Diavolo, non pensavo fosse così distante da Konoha! Una battuta per stemperare gli animi, poi avrei ripreso guardando gli edifici del piccolo villaggio Non ero proprio a conoscenza di questo villaggio. Prima di iniziare le ricerche, posso chiederle un paio di cose? L'avrei quindi guardata con fare interrogativo prima di riprendere Innanzitutto vorrei sapere il suo nome o come posso chiamarla. Poi, riguardo alla refurtiva, quando è stata rubata e da dove, dal negozio o dal magazzino? E cose le fa credere che la potremmo trovare proprio qua? Quest'ultima informazione non era poi così importante ma mi avrebbe fornito un quadro poco più chiaro di quello che avevo in quel momento.
     
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11 replies since 21/2/2018, 21:44   187 views
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