Miele, gamberi e funghi frittiLa via dell'eremita

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    Missione per Fudoh




    Era un uggioso pomeriggio alla Nebbia, e per essere uggioso, un pomeriggio di Kiri deve quasi andare al nubifragio con annessa grandine e puzza di scoglio di porto dopo una mareggiata a cui è seguita una giornata di sole a picco. Solitamente quasi nessuno si avventurava nella palude di spontanea volontà, meno che mai da quando il nuovo Consigliere aveva montato quella sorta di tendone da circo spacciandolo per il suo ufficio. Alcuni Kiriani avevano giurato di averlo visto nel proprio ufficio in amministrazione nello stesso momento in cui altri erano certi di averlo visto far capolino dalla tenda nell'ambiente palustre; qualunque fosse la verità, con un fulcro di potere come Gassan nelle vicinanze, l'ubiquità era poca cosa per uno sciamano che puntava a diventare il protettore stesso del'intero mondo naturale.
    Quel pomeriggio, però, un povero messaggero fu chiamato con grande urgenza dallo stesso Sanjuro per recarsi nel suo ufficio paludoso e recuperare un messaggio. Quando il messo fece capolino nella tenda, trovò Sanjuro con la testa incastrata tra le sue stesse chiappe, circondato di candele accese e con un una ciotola davanti a sè, a terra. Nella ciotola erano presenti dei gamberi, dei funghi fritti passati di scadenza da parecchio tempo, e due dita di una sostanza oleosa, probabilmente miele, di chissà quale razza di api.
    Dopo una conversazione al limite dell'assurdo tra Sanjuro, il suo coccige, Gassan e il ninja di Kiri, quest'ultimo, confuso, si recò a perdifiato in amministrazione, per consultare i registri e cercare una persona in particolare, per consegnare un messaggio. Un ragazzo di nome Fudoh, ninja di Kiri, era stato sognato dal Grande Sciamano, e sembrava essere in pericolo di vita.
    Solitamente Sanjuro non perdeva tempo in presagi, ma quando i presagi perdevano tempo con lui, non c'era da perdere altro tempo, e darsi da fare a sbrogliare la matassa.


    Non avendo mai avuto il piacere, o la sfiga, di conoscere Sanjuro, il giovane Fudoh, quando fosse giunto nella palude, avrebbe trovato uno strano tizio quasi totalmente nudo, seduto su una vecchia scrivania, con un bastone di legno appoggiato ad essa.
    L'uomo aveva lunghi capelli bianchi, un gonnellino, due infradito gialle, di cui una tenuta assieme con del nastro adesivo, e una grossa maschera di legno con tanto di foglie e ramoscelli; e cosa ancor più strana di tutte le precedenti, un gabbiano lamentoso sembrava essere parte integrante della maschera e della testa del ninja. Sanjuro non disse nulla, avrebbe aspettato che fosse Fudoh a compiere la prima mossa, solo in quel modo avrebbe potuto capire se il ragazzo aveva qualche speranza di ribaltare il suo destino, oppure sarebbe morto caramellato.


    OT
    Ben trovato Shil; ne' Sanjuro ne' il sottoscritto hanno mai avuto a che fare con Fudoh, dacci un po' di contesto su chi abbiamo davanti, e poi possiamo partire per evitare che tu muoia caramellato.


     
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    Convocazione


    L'altro barbone ninja (?)



    Ero stato chiamato dal Consigliere Sanjuro.
    Lo so cosa vi state chiedendo: "Fudoh, ma se non hai una casa, come hanno fatto a chiamarti?", prima di tutto, "chiamare" è un modo di dire... vi immaginate un qualche messaggero che si mette ad urlare il mio nome in giro per le strade di Kiri? Come molti proprietari di negozi quando rubavo il cibo per tirare a campare...
    Secondariamente, a Kiri non sono tutti stupidi: dovranno avere dei documenti che mi legano al mio lavoro in quel dell'Ospedale, perché il messaggio lì mi raggiunse e mi diede delle precise indicazioni su dove raggiungere questo Consigliere di nome Sanjuro, un luogo al di fuori del villaggio, in una palude vicina.
    Così mi diressi verso questa palude e vi trovai una sorta di tendone.
    Ora, io vivo dall'età di otto anni, più o meno, per strada, da quando ho abbandonato l'orfanotrofio, ma un tendone in mezzo alla palude? Cioé, le strade di Kiri sono sporche, piene di gente che t'insegna a non darle mai le spalle, per mangiare si può sperare di raccogliere qualcosa nell'immondizia di qualche locale, ma in confronto a ciò che vedevo lì: fango, insetti (che ci sono pure per le strade di Kiri), vegetazione fin troppo incontrollata, animali ben peggiori degli insetti... era una vita quasi apprezzabile la mia!

    Comunque, sto divagando.
    Arrivai a questo capannone ed entrai. Permesso? Consigliere Sanjuro-sama?, chiesi entrando e trovandomi davanti ad una scrivania ed ad un tizio strano.
    Aveva delle infradito mezze distrutte, ma quelle ce le avevo anch'io, o meglio, ce le avevo avute (con i soldi della mia seconda missione m'ero comprato delle scarpe nuove!); un bastone da passeggio, ma non sembrava esattamente forte e pimpante, quindi immaginai che ne potesse avere bisogno; degli stracci per abiti, ma quelli ce li avevo anch'io.
    Fu però la testa che catturò la mia attenzione e m'intimorì!
    I lunghi capelli bianchi? Si poteva anche fare, chi sono io per criticare come un altro gestisce i propri capelli? In fondo li miei li uso pure per i ninjutsu!
    La maschera, quella mi fece ipotizzare qualcosa: avevo sentito che nelle squadre speciali dei vari villaggi, i ninja tenevano una maschera per nascondere la loro identità (era una di quelle storie da falò invernali, come quella che il Mizukage aveva un cucciolo di drago come amante... ma questa mi sembrava più probabile).
    La cosa che mi spaventò fu la bestia demoniaca che aveva attaccata alla testa: un gabbiano! Ora, non so se ci avete mai avuto a che fare, ma i gabbiani sono delle creature cattive, avide, violente e molto prepotenti! Sapete quante volte, fin da bambino, trovavo del cibo in un cassonetto ed una di quelle bestiacce mi assaliva per rubarmelo? Pennuti maledetti! Che poi, se trovo dei resti di pollo, che mi assalgono i gabbiani? Fanno parte della stessa razza, è uccellanismo! E soprattutto, almeno, da quando sono diventato un ninja di Kiri, gli altri barboni non cercano più di rubarmi il cibo, i gabbiani, invece, ci provano ancora, maledetti loro!
    Sto divagando di nuovo.
    Vi dicevo, malgrado la mostruosità che aveva sulla testa, quella maschera mi portò ad ipotizzare che fosse un ninja quello che avevo davanti e dato il suo aspetto, arrivai alla più ovvia delle soluzioni: Un altro ninja barbone!
    In fondo, non è che dovevo avere il copyright, giusto? Se un altro barbone, come me, aveva scelto di farsi una vita dignitosa lavorando come ninja, anziché facendo l'elemosina, o rubando, aveva il mio massimo rispetto. E se aveva una maschera, doveva aver fatto anche tanta carriera, forse il Consigliere ci voleva entrambi lì per quella missione... una missione per barboni!
    Ammetto che la cosa m'emozionava: Kiri era davvero un villaggio volto al progresso ed alle pari opportunità, altro che Oto con la sua acqua del villaggio di Colonia!
    Piacere di conoscerla, senpai-barbone-san, il mio nome è Fudoh, con l'H. Dov'è il consigliere Sanjuro-sama? Come mai ci ha chiamato entrambi qui?, chiesi a quel punto con un leggero inchino, aspettando spiegazioni dall'anziano barbone.
     
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    Missione per Fudoh con l'H


    [2]



    Quando il giovane entrò nella tenda, Sanjuro lo riconobbe subito, non perchè lo conoscesse, ma nessuno avrebbe fatto capolino nella tenda dello sciamano di sua spontanea volontà. Per altro conosceva già tutti i messaggeri di Itai o gli addetti dell'amministrazione. Rispose al ragazzo, rassicurandolo su di lui e sul suo gabbiano.

    Benvenuto nel mio ufficio Fudoh con l'H, siamo qui entrambi perchè Kiri ha bisogno di noi, ma io non ho la barba... Concluse l'uomo grattandosi il mento sotto la maschera. Il ninja armato di bastone mistico scese dal banco e si diresse ingobbito verso Fudoh con l'H. Quando fu vicino al ragazzo, Toru, il gabbiano che aveva sulla testa, si girò con fatica verso il ragazzo, e lo salutò con un sonoro:

    KRRRYYYYYEEEEEEEE



    Un segno molto raro di affetto, che non aveva mai riservato a nessuno fino a quel momento. Forse perchè era più morto che vivo, o forse perchè percepiva del disagio nel giovane Fudoh con l'H e voleva metterlo a disagio, proprio perchè era un animale brutale e colmo di cattiveria. Ad ogni modo.

    Ho sognato il tuo volto in uno dei miei trance sciamanici, sei in pericolo di vita. Non so ancora se la fonte di tale pericolo sarò io, o semplicemente la sfiga, o che magari avresti vissuto in salute e prosperità se non ti avessi mandato a chiamare, ad ogni modo abbiamo una missione da compiere qui vicino. Stavo preparando un intruglio per esorcizzare il Mizukage ma sono rimasto senza uno degli ingredienti fondamentali, quindi ho deciso di portarti con me; io cercherò l'ingrediente in questione, e tu cercherai di attirare a te la sfiga in modo che, col mio mistico aiuto, sarai in grado di sconfiggerla. Oppure morirai. Concluse lo sciamano prima di uscire dalla tenda, ma non prima di aver fatto cenno al ragazzo di seguirlo. Quando i due furono fuori dalla tenda, Sanjuro eseguì un rituale di evocazione, dal quale apparve un cespuglio. Dal cespuglio uscì quindi una capra.

    Comunque io sono Sanjuro, Fudoh con l'H, sfrutta pure il mio destriero, arriveremo nel luogo in questione in un baleno. E poi la capra sa dove dobbiamo andare.

    A quel punto lo sciamano pose il proprio bastone tra le natiche, e partì verso l'orizzonte, volando in direzione nord-est, sparendo rapidamente dello sguardo di Fudoh con l'H.

    CITAZIONE
    Fulcro del Potere
    Abile: L'utilizzatore può volare posizionando Gassan tra le natiche e mantenendo il contatto con esso. La velocità degli spostamenti in volo è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore aumentata di 3 tacche.[Da chunin in su]

    Il problema era che il ragazzo non aveva idea di dove il duo fosse diretto, poteva quindi far finta di nulla e abbandonare lo sciamano, e morire quando il pericolo lo avesse raggiunto, oppure salire sulla capra e farsi portare. Quello che non avrebbe mai potuto immaginare, era che una volta sul dorso del destriero mistico di Sanjuro, la capra sarebbe partita ad una velocità folle, scavalcando ostacoli, cespugli, staccionate, case, mura, boschetti, foreste, piccole città, fino a recuperare lo sciamano che stava volando a qualche metro da terra verso l'entroterra dell'isola di Kiri. Se il giovane avesse scelto la via della capra, sarebbe giunto entro qualche ora, assieme a Sanjuro, alla sorgente dell'unico grande, vero fiume che inondava l'isola di Kiri, una zona molto particolare, un complesso di laghetti e sorgenti termali, poste in alta quota tra le montagne. Non così in alto da essere innevate, ma abbastanza da non essere villeggiatura per stare con le maniche corte. link

    Lì Sanjuro sarebbe atterrato, e assieme avrebbero potuto entrare in quella che sembrava un'oasi fantastica, anche se piena di nebbia. Lo sciamano avrebbe preceduto il ragazzo, spiegandogli che gli intrusi non erano ben visti in quel luogo, dove si poteva entrare solo se invitati; ma ovviamente c'erano alcune eccezioni, e lui era una di queste, non tanto per il suo ruolo istituzionale, ma perchè era un mistico sciamano. Il "villaggio" dove non sembrava esserci anima viva, era composto da casupole stile igloo completamente di pietra lavica, poste tra le varie pozze di sorgente che affioravano in quella sorta di "valle" nascosta tra le cime che sovrastavano il centro dell'isola Kiriana. Quando il quartetto ( Sanjuro, Fudoh con l'H, Gassan e Toru) arrivò nei pressi della pozza più grande, un'ombra dentro di essa cominciò a diventare sempre più grande, e minacciosa, fino a che una mastodontica figura fuoriuscì dallo specchio d'acqua, allagando completamente il gruppetto, e ruggendo con forza nei loro volti in maniera terrificante.

    - CHIII DISTURBA LA VALLE SACRA DEI....Oh Sanjuro-san siete voi. -



    La creatura, che mentre ruggiva si trovava eretta sulle zampe posteriori, atterrò nuovamente su tutte e quattro, facendo tremare il suolo per qualche secondo, per essere poi raggiunta da tante altre come lei, uscite dalle pozze vicine, permettendo a Fudoh di comprendere dove si stesse trovando. Un villaggio di tartarughe giganti! Quella che stava comunicando con loro per altro, era così grande da sembrare un dinosauro, più che una tartaruga. Il guscio era alto almeno tre metri, e la testa era più grande di tutti e due i ninja messi assieme.

    Nobile capo [nota]dai pure al tartarugone il nome che preferisci, può essere un membro di un tuo futuro contratto giungo a voi con due terribili notizie, la prima, infausta è che ho finito il miele, e la seconda, ancor peggiore, è che i venditori di miele a Kiri sono tutti chiusi proprio in questo periodo, mi chiedevo quindi se potevate prestarmene un po' per un rituale.

    La minacciosa tartaruga gigante, tornò bipede per un istante, per poi sedersi sulle natiche, tirare fuori una pipa dal guscio, e iniziare a fumare davanti a loro, annuendo alle parole dello sciamano, come se niente fosse. Come se Fudoh con l'H non avesse scalato il monte a pelo di capra fino a pochi minuti prima. Il tartarugone annuì e buffò soddisfatto, come se fosse un vicino di casa a cui viene chiesto il sale. Sanjuro aggiunse:

    Oh si quasi dimenticato, e poi ci sarebbe questo giovane ninja, è destinato a morire entro 48 ore ucciso dall'attuale eremita del vostro clan perchè ha perso il senno a seguito dell'utilizzo smodato dell'Alga proibita, quindi dovremmo trovarlo a dirgliene quattro prima che succeda.

    A quel punto il capo delle tartarughe giganti sgranò gli occhi e sputò fumo, tabacco e litri di acqua, come se gli fosse andato di traverso un barile intero. Quindi si allungò come una giraffa allo sciamano e gli urlò contro.

    - COOSAAHHH ?!!??!?! -



    Sarebbe inutile ripetere lo sproloquio di termini mistici e spiegazioni chakrosciamaniche che Sanjuro indirizzò alla tartaruga ma praticamente aveva avuto una visione, e non una visione di quelle che portano un uomo a chiudersi un dito in un cassetto, ma di quelle dove un eremita di droga di alghe proibite e uccide gente a caso. Ad ogni modo la tartaruga gigante riferì a Fudoh con l'H una notizia orribile, ma mai quanto quella che seguì, per lo sciamano.

    - Se i kami ti hanno concesso questa visione, questo futuro non può essere evitato, Fudoh con l'H, sei destinato a riportare l'equilibrio nella nostra sacra terra, ti aiuteremo a trovare il nostro eremita che ha smarrito la via, tu e soltanto tu puoi reclamare la pace. Quanto a voi Sanjuro-san, purtroppo siamo senza miele a nostra volta, un altro sciamano è giunto qui stamattina e abbiamo pensato di dargli tutto quello che avevamo. Sembrava molto di fretta. Un tizio di Azumaido, con delle curiose decorazioni Kabuki, Munkeke, se lo conoscete. - Lo sguardo di Sanjuro si tinse di zafferano, sotto la maschera. Tipi sguardo degli sciamani furiosi. Dannato Munkeke, prima la ciabatta, ora questo. Non l'avrebbe fatta franca.




     
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    Gabbiani, Capre, Tartarughe


    Ma è finito il Miele



    La prima frase di quello che pensavo essere un altro barbone mi lasciò sorpreso: che c'entrava che lui non aveva la barba? Nemmeno io ce l'avevo. O mi sbaglio? Voi che ne dite?
    Intanto che ci pensavo, l'altro si avvicinò, ingobbito, tenendosi dal suo bastone ed ecco che quella bestia malefica che il senpai-barbone aveva sulla testa, si voltò verso di me e fece un orribile versaccio.
    Ammetto che stavo per ucciderlo con il Fuuma Kunai dalla paura, fui un pò turbato dal verso dello zombie-gabbiano.
    E mentre decidevo se uccidere del tutto il gabbiano restavo in titubante osservazione del mio interlocutore, quello continuò spiegandomi che ero in pericolo di vita, forse proprio perché m'aveva chiamato fin lì e che dovevo aiutarlo per un ingrediente per esorcizzare il Mizukage? Un discorso assurdo persino per i miei standard, e voi conoscete i miei standard.
    Un secondo, senpai-barbone-san! Perché deve esorcizzare il Mizukage? E, soprattutto, potrebbe essere la demoniaca creatura sulla sua testa a minacciare la mia vita?, gli chiesi, andando dietro al tizio mascherato che, nel frattempo, aveva fatto spuntare una capra da non so dove e mi aveva detto di essere lui Sanjuro il consigliere di Kiri!
    Ora.
    Voi vedete un tizio anziano, con una maschera, vestito come un barbone, con una bestia malefica in testa, che piazza un bastone fra le chiappe e prende il volo, letteralmente , e cosa pensate? Davvero, voi cosa pensereste?
    Perché il mio primo pensiero fu: Potrei avere una fantastica carriera come ninja di Kiri!
    Il secondo pensiero? Se non m'ammazza prima quel maledetto gabbiano sulla sua testa.
    Poi tornai al presente e mi voltai verso la capra: Almeno non devo salire su un gabbiano gigante... br... ho il disgusto solo a pensarci... e misi le mani sulle corna dell'ovino (è un ovino la capra, giusto?), poi ci salii sopra e quella bestia maledetta quanto il gabbiano iniziò a correre come una forsennata!
    Quella capra correva come una pazza e saltava pure! Il mio stomaco per un pò riuscì a reggere, poi il poco cibo che avevo raccattato dal ristorante vicino a dove dormivo la sera prima, mi abbandonò per dov'era entrato, lungo la strada.
    Fu una cosa orribile, per fortuna che correvo così veloce che qualsiasi persona vi finì in mezzo non avrebbe mai potuto vedermi in faccia, probabilmente ero solo una scia bianca, blu e rossastra (bianca per la capra, blu per i miei vestiti, rossastra per i miei capelli) che correva ad una velocità assurda, vomitando spaghetti di soia e pezzetti di carne e foglie di lattuga.
    La corsa fu lunga, ma ammetto che dopo aver liberato me stesso di ciò che avevo mangiato, e dopo una buona serie di altri salti e svicolate, iniziai a prenderci gusto.
    Potrei morire durante questa corsa... lo sciamano non ci aveva pensato? ed a questo pensiero decisi che era meglio divertirsi, anche perché l'idea di provare a stordire la capra con un pugno alla nuca, mi sembrava poco salutare per me, quindi iniziai ad urlare a squarciagola: Sono il velocista mezzo capra, v'incornerò tutti!!!.
    Chissà quanta gente nei paesi di collina mi ha sentito? E se ve lo steste chiedendo: l'ho detto così, per il piacere di dire qualcosa di stupido a quella velocità.
    Alla fine della corsa ero ancora vivo! Ma avrebbe potuto uccidermi il ritorno
    Ed ero arrivato alla foce di un qualche fiume (come ben sapete non è che abbia fatto questi grandi studi di geografia) assieme a Sanjuro, che stava atterrando giusto in quel momento.
    Lo sciamano fece strada dentro una sorta di oasi piena di nebbia, tanto per cambiare, spiegando che era una specie di luogo dove l'ingresso era ad invito e che lui era stato invitato, ergo io potevo entrare come accompagnatore.
    Perché dovesse comunque portarsi dietro quel maledetto pennuto zombie, non lo capivo, ma mi sembrava brutto farlo notare.

    Ci ritrovammo quindi in questa specie di oasi piena di casupole di diverse dimensioni, alcune mi sembravano fin troppo piccole, fatte di quelli che sembravano dei sassi piuttosto strani, finché, davanti alla pozza più grossa ecco che spunta qualcosa, o meglio, la casupola, avete presente? Ecco, si solleva, e non era una casupola era una sorta di condominio per quel che poteva valere, un condominio che si rivelò essere, in realtà, il guscio di una gigantesca tartaruga!
    Una tartaruga grande quanto una casa, ma ci pensate?
    Da piccolo, all'orfanotrofio, c'erano delle tartarughine, ma nessuna così grande! E questa addirittura parlava! E si mise a parlare con Sanjuro.
    Ammetto che lo sciamano mi diventò più simpatico per questa sua amicizia con la tartaruga gigante, che scoprii chiamarsi Kurma.
    E Kurma era davvero un figo! Tartaruga gigante, che prima ci minaccia, poi si siede sulle zampe posteriori e si mette a fumare (non che sia figo fumare, ricordatelo voi che mi ascoltate!), e chiacchiera con Sanjuro ed era pure il capo di quello stormo di tartarughe che d'improvviso ci circondò.
    Quasi mi dimenticai del mostro mezzo morto sulla testa dello sciamano a quel punto.
    Il discorso dello sciamano riguardava il miele: a quanto pare era finito il miele in tutto il villaggio, anzi, in tutta l'isola.
    Sono problemi, pensai, mentre chinavo educatamente la testa un paio di volte, guardando le tartarughe grandi e piccole nei dintorni.
    Poi, quando disse che entro due giorni sarei stato ucciso da un "eremita" di quelle tartarughe, che s'era ingozzato di alghe, mi fermai e mi girai: Non sarà il gabbiano ad ammazzarmi? M'ero preoccupato per niente!
    L'avevo presa bene, no? Bé, il resto del discorso fra Sanjuro e Kurma non fu molto chiaro, ma si concluse con il secondo che si rivolgeva anche a me, esagerando un pochetto le aspettative sul mio ruolo in quella situazione, prima di sottolineare come fosse finito anche a loro il miele.
    Io vorrei soltanto uscirne vivo e con poche interazioni con il pennuto lì., avrei sottolineato, prima di alzare l'indice per fare una domanda (appunto: sono una persona educata), Finisce così spesso il miele qui a Kiri?, direi che è un dubbio più che valido, no?
    E, soprattutto, chi è questo eremita che mangia alghe proibite?, domanda anche più valida, direi.
     
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    Il rituale


    [3]



    Certo che per un estraneo al mondo dello sciamanesimo, Fudoh con l'H si stava destreggiando piuttosto bene tra le follie e le maldicenze di Sanjuro, ma questi non potè far altro che scrollare la testa quando il ragazzo espresse le sue domande riguardo il Mizukage: quella storia drammatica doveva essere risolta, e il fardello spettava a Sanjuro, nessun altro avrebbe potuto aiutarlo.
    Quando, davanti alla grande tartaruga invece, Fudoh con l'H si chiese il perchè di tutto questo consumo di miele, tutte le tartarughe si voltarono verso di lui con una incredibile faccia da poker, lo stesso fece Sanjuro. E tutti assieme risposero, in coro:


    - Perchè è buono. -

    Tornando a noi, Sanjuro aveva condotto il giovane barbone dalle tartarughe, che avevano addestrato uno sciamano all'uso dell'alga proibita, che si era in qualche modo ribellato e ora minacciava la vita del ragazzo non si sa in che modo. Kurma accolse le domande del ragazzo, e prese ad annuire, pensieroso, prima di rispondere. Tirò dentro una grande quantità di fumo, che una volta rilasciato coprì completamente la visuale di tutti i presenti, lasciando una grossa puzza di spezie tostate nell'aria.

    - L'eremita...è un combattente esperto, che un tempo, anni fa, abbiamo accolto come nostro discepolo, punto di contatto tra noi e il mondo degli uomini, come facciamo da generazioni. Esiste sempre un Maestro del Guscio tra noi, per farci comunicare con il resto del mondo, e per addestrarlo, permettiamo che consumi una rara pianta che gli permetta di avere la forza necessaria ad addestrarsi con noi. Ora, dal momento che le previsioni del nobile Sanjuro non si sono mai rivelate fallaci, dobbiamo prepararci al peggio...e non è la cosa peggiore...se davvero egli si è rivoltato alla via del Guscio, avrà sicuramente chiuso l'accesso alla zona della valle dove dimora, zona che nemmeno noi possiamo aprire senza l'ausilio di un altro Maestro del Guscio, è tradizione. Spero che la forza del Misticismo ispirerà il nobile Sanjuro a trovare una soluzione a riguardo.... -

    E infatti, lo sciamano aveva passato gli ultimi istanti a grattarsi il mento, alla ricerca di una risposta a questa domanda, quindi, afferrato con forza Gassan, il fido bastone, se lo tirò in testa da solo, facendo risuonare un suono sordo in tutta la valle. Quindi, a giudicare dalla sua nuova postura e dall'aura di Misticismo, era evidente che Sanjuro aveva appena ricevuto l'ispirazione.

    Useremo un antico rituale mistico di grande intensità. Fudoh con l'H qui è già un Maestro predestinato, ma non essendo ancora tale, non potrà aprire la valle da solo, ce ne servirebbe un altro. Evocherò un futuro Maestro, destinato dalla costellazione del panzerotto.

    Tutte le tartarughe borbottarono su quanto lo sciamano fosse misticamente potente e dalla saggezza chakraquantisticamente irraggiungibile.

    - E sia. Sanjuro-san, Fudoh con l'H, siete nominati difensori della valle del Guscio fino alla sconfitta della minaccia. Andate e inseguite il vostro destino. -

    Così, la coppia, si sarebbe incamminata verso nord. Fudoh con l'H a piedi, e Sanjuro seduto su una capra zebrata apparsa dal nulla, che passeggiava tranquillamente. La traversata attraverso le zone sulfuree e le terme affioranti sarebbe durata circa 40 minuti, durante i quali lo sciamano avrebbe chiesto informazioni sul ragazzo, di dove fosse originario, e quali scopi avesse nella vita, e soprattutto, cosa fondamentale, se fosse in grado di fabbricare ciabatte.
    Arrivati a destinazione, i due si trovarono davanti ad una maestosa parete di roccia, con inciso un enorme guscio, per maestosa si intende grande come dieci palazzi, e per enorme si intende grande come almeno 4 o 5 Kurma.
    Davanti alla parete era presente un circolo magico, formato da una decina di paletti di legno posti in circolo, piantati nel terreno.


    Questo luogo di potere esiste da tempo immemore, fondato dai primi sciamani del mondo, una infinità di mercoledì fa, quando ancora gli uomini camminavano sulla punta degli indici dei loro struzzi. Siediti al centro, così che io possa convogliare l'energia mistica di questo luogo, e richiamare un secondo prescelto, ammesso che esista. E resisti, poichè sarà estremamente doloroso.

    Quando il ragazzo si fosse preparato, ovviamente a petto nudo come richiedeva la tradizione sciamanica, Sanjuro prese a saltellare attorno al cerchio, e sputare per terra, e su Fudoh con l'H. Quindi, dopo circa una decina di minuti di questo, col ragazzo che a parte prendere sputi non stava facendo un bel nulla, i bastoni di legno iniziarono a brillare di chakra azzurrino, come Fudoh con l'H non ne aveva mai percepito. A quel punto, e solo in quell'esatto momento, Sanjuro raccolse una grande quantità di pietre da terra, e iniziò a tirarle addosso al ragazzo. Per almeno 10 minuti. Al terminare del decimo minuto, e dopo molte, molte sassate, lo sciamano si inginocchiò, piantò Gassan a terra, e declamò:

    SPIRITI IMMORTALI DEGLI ANTICHI GUSCI, PERMETTETEMI LA LUCIDITA' E LA MISTICHEZZA PER MESCOLARE LE UOVA SENZA CHE IMPAZZISCANO IN UNA SCODELLA DI PELLE DI CAPRA, E SE TROPPO NON VI DISTURBA, PORTATE A ME E A QUESTO INDEGNO LA PRESENZA DI UN SECONDO PRESCELTO PERCHE' LA MISTICA PROFEZIA ABBIA CALENDARIO RICEVUTO PER POSTA. RISOTTO.

    Al pronunciare della parola risotto, un fulmine tra il blu e il verde, avrebbe colpito il terreno esattamente accanto al ragazzo al centro del cerchio, rivelando una figura....

     
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    Ogni uomo ha il suo nemico naturale; c'è chi non sopporta proprio il lunedì mattina, chi il contatto umano prima del caffè mattutino per Kuso, invece... Cazzo li odio i post di presentazione, sono un cancro e dovrebbero essere messi al bando. Sì, lo capisco, ma le cose da un certo punto dovranno pure partire. Ho capito, ma quanto cazzo è meccanica la cosa: adesso devo partire col dire che cazzo ho fatto tutto il giorno, come se fosse funzionale a qualcosa, e poi " oh no, sto venendo evocato ooooh", madonna che roba da froci diosanto. Ma non è che tutte le volte ti puoi arrabbiare così, vediamo di farlo leggermente diverso magari. Meh.
    CAZZA LA VELA! CAZZA QUELLA CAZZO DI VELA...CAZZO! Urlò Kuso rivolto al quartiermastro Ducky Von Duckington, indicandogli la leva sull'albero maestro. Se non cazzi quella maledetta vela verremo portati via! La tempesta imperversava senza nessun tipo di pietà , il mare in burrasca non era certo una bestia gentile, il folle lo sapeva bene, se lui ed il suo fedele compare volevano sopravvivere a quella terribile tempesta l'unico modo era ripiegare abilmente le vele, reggere con forza il timone e pregare che il dio dei mari fosse clemente. CE LA FAREMO SIGNOR DUCKINGTON, GLIELO PROMETTO! Urlò il folle, tentando di farsi sentire mentre il rumoroso vento copriva con forza le sue parole e la pioggia fredda gli sferzava il petto nudo. Con forza serrò la presa sul timone, tanto che frammenti di legno cominciarono entrargli nelle dita callose. NON MORIREMO QUI, TROVEREMO L'ISOLA DEL TESORO E SAREMO RICCHI! Gridò , espellendo tutta l'aria che aveva nei polmoni, ma qualcosa lo turbò: non sentì nessun "quack" di risposta, nonostante il forte rumore della tempesta, sapeva di poter sempre contare sulla risposta dell'amico; si voltò quindi verso l'albero maestro, cercando di individuare Ducky con lo sguardo, nonostante la vista gli si annebbiasse per l'intensa pioggia. Oh no! Disse vedendo che il suo fedele compagno era stato avvolto da un enorme tentacolo e sollevato in aria come se fosse una piuma. VILE BESTIA, NON AVRAI IL MIO AMICO! E senza pensarci un attimo lasciò il timone per estrarre la sua fedele sciabola, la fendiscimmie, e correre all'impazzata in soccorso dell'amico mentre con la mano libera impediva che il forte vento gli portasse via il cappello da capitano. Ah! Disse affondando la lama nell'enorme tentacolo. QUANDO QUESTO SCONTRO SARA' FINITO DI TE RIMARRA' SOLAMENTE UN CARPACCIO! Inveì contro l'enorme tentacolo vibrando un secondo colpo. LASCIA SUBITO IL MI... Oh no! Ma guarda che ora s'è fatta! Disse il folle uscendo dalla vasca da bagno. Finiamo la prossima volta signor Duckington. Disse prendendo da essa la sua paperella di gomma e schioccandole un bacio sul becco. Ti voglio un sacco di bene. Con cura quindi ripose sul lavandino il suo gommoso amico e si asciugò prima di andare a spegnere il ventilatore che aveva messo ai piedi della vasca. Io gliel'ho provato a dire che non è una buona idea, ma sapete com'è Kuso. Come la simulavo la tempesta sennò? Ecco, appunto.
    Sul corpo gocciolava l'acqua che impregnava la sua classica maschera rossa, presente su di lui in qualsiasi momento, sopra la quale era stata posizionata una cuffia da doccia rosa; fu proprio quando andò a togliersi questa che un'abbagliante luce blu e verde lo accecò! Quando riuscì a vedere di nuovo il ninja cremisi non si trovava più nel suo bagno, bensì all'interno di quello che sembrava un cerchio magico, all'aperto, con un tizio completamente livido accanto e davanti quello che sembrava uno sciamano ed una particolarmente suadente capra. Senza agitarsi troppo il folle finì di togliersi la cuffietta da doccia, senza fretta, prima di prendere parola. Oh no, è caduto di nuovo il ventilatore nella vasca?
     
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    La Via del Guscio


    Il Guscio serve per difendere la bassa schiena



    La spiegazione che mi diedero sul perché il miele era finito in tutta Kiri? Non potevo dargli tanto torto: in fondo non è che fossi sto grande conoscitore di miele, per quel che mi riguardava, non è esattamente il cibo di cui i senzatetto di Kiri fanno maggior manbassa.
    Ma sto divagando (e lo stavano facendo anche loro, ammettiamolo).
    Il grosso tartarugone tornò a concentrarsi su questo loro Eremita infojato che mi avrebbe dovuto uccidere, spiegando un pò chi questi fosse, o meglio, spiegando qualcosa riguardo al "Maestro del Guscio".
    Ora... voi mi conoscete: non sono uno che se le va a cercare, anzi, possiamo anche dire che sono uno che si fa per lo più scivolare la vita addosso, ma in quel momento mi stava scivolando un pò troppa roba tutta assieme.
    Andiamo con ordine però.
    Prima di tutto, appunto, Kurma ci spiegò di questo Maestro del Guscio, un prescelto per unire il mondo delle tartarughe giganti con quello degli uomini, che se chiedete a me, non vedo perché le tartarughe giganti lì presenti dovevano preoccuparsi così tanto degli uomini, ma tant'è. Kurma però aggiunse un particolare non da poco: questo maestro s'era chiuso nella zona dove viveva!
    Il mio primo pensiero: Perfetto! Se se ne sta lì non mi ammazza! Problema risolto! ed invece no!
    Volevano che Sanjuro-san trovasse una soluzione: ma quale soluzione migliore di lasciarlo lì a farsi di alghe?
    E stavo anche per proporlo, ve lo assicuro, peccato che il suddetto consigliere si diede una botta in testa con il suo bastone e poi parlò.
    Trovare un secondo prescelto? E perché anch'io sarei un prescelto? Non è più facile che facciamo ammazzare gli altri due fra di loro? E' questo il piano, Sanjuro-sama?, chiesi con tanta sana voglia di togliermi da quella situazione innocenza.
    Purtroppo il loro piano non combaciava a pieno e Kurma ci... non so, come si dice? Diede il titolo? Nominò? Usiamo nominò, difensori della Valle del Guscio e ci disse di andare incontro al nostro destino.
    Vorrei ricordare a tutti, che a detta del consigliere di Kiri, il mio destino riguardava morire entro due giorni, o giù di lì, nessuna pressione, o sbagliata scelta delle parole, da parte del tartarugone supersimpatico.

    E così mi feci qualche altro chilometro camminando dietro al consigliere, misteriosamente su un'altra capra... O è la stessa di prima, ma qualche tartaruga le ha fatto delle righe?, ammetto che mi passò per la testa la domanda... sapete, quando mi distraggo così, con semplicità.
    Il suddetto consigliere mi chiese un pò di me: Credo di essere originario di Kiri, o quanto meno, non ho ricordi di un periodo prima dell'orfanotrofio a Kiri, poi ho vissuto per le strade di Kiri.
    Faccio il ninja per potermi permettere di vivere un pò meglio di come ho fatto per tanti anni per le strade di Kiri e, in effetti, riesco ogni tanto a permettermi del cibo migliore e ho dei vestiti migliori con cui dormire per strada. Inoltre studio per diventare un ninja medico, quindi ogni tanto mi capita di dormire anche al chiuso.
    , sull'ultima domanda, poi, feci spallucce: No, mai fatte ciabatte. Ma non dovrebbe trattare male le sue, Sanjuro-sama, io le copro con i fogli di giornale per non rovinarle quando piove, sa?, gli suggerii, chissà che non gli potesse servire come informazione.
    Alla fine arrivammo a questa assurda struttura rocciosa, assurda per le dimensioni, fidatevi ed il consigliere mi spiegò che era un qualcosa di legato a sciamani di tantissimo tempo fa, accennando anche ai fantomatici struzzi, di cui una volta avevo già sentito parlare.
    Dunque questi struzzi hanno anche gli indici?, fu la mia prima domanda e ne avrei dovute fare tante altre per ciò che lo sciamano mi chiese di fare.
    E qui, infatti, arriviamo al limite di scivolare le cose di cui vi parlavo.
    Ero andato in giro su una capra a supervelocità, rischiando di vomitare tutto il cibo dell'ultimo mese, avevo interagito con una bestia malefica come quella che lo sciamano si portava sulla testa; m'era stato detto che stavo per essere ammazzato da un combattente sotto allucinogeni ed ora eccomi qui, costretto a togliermi anche la mia cotta di maglia della salute per entrare in un cerchio di sassi.
    E cosa è successo lì dentro?
    Prima Sanjuro-sama ha iniziato a sputarmi addosso e, vabbé, sono abituato crescendo per le vie di Kiri a soffrire del disprezzo della gente che non gradiva di vedersi chiedere del denaro da un così giovane senzatetto.
    Poi ha iniziato a prendermi a pietrate!
    Voi direte: ma, Fudoh, nel frattempo le tavolette del cerchio in cui ti trovavi stavano brillando di chakra! E sapete quanto me ne potesse fregare mentre mi tirava le pietre addosso? Le pietre fanno male!
    Finito con le sassate, dopo avermi definito "indegno", e chiariamoci, non è che volessi essere degno di farmi ammazzare dall'infojato di cui vi dicevo, ecco che Sanjuro-sama evocò questo secondo possibile "guardiano".
    Fulmini, saette, poi mi giro ed al mio fianco: un uomo nudo! Un uomo mascherato e nudo!
    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!

    Il mio urlo di paura e disgusto sorpassò tutta la mia possibile calma, mi impedì di sentire la domanda del tizio e mi accompagnò mentre saltavo fuori da quel cerchio.
    Sia chiaro, io non ho problemi con gli uomini nudi e mascherati... ho problemi a trovarmi uomini nudi vicini!
    Datemi un guscio! Ho bisogno di metterlo a protezione delle chiappe!, furono le mie prime parole dopo l'urlo, parole più verso questi fantomatici spiriti cui si rivolgeva lo sciamano, non tanto per lui o per l'altro tipo.
    Avevo non poco terrore a pensare come sarebbe andata avanti quella situazione.
    Ora come ora, farmi ammazzare dall'infojato non è più una cattiva opzione, sciamano-sama...
    Non lo pensate anche voi?
     
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    Il sentiero dei gamberi


    [4]



    Sanjuro rimase letteralmente di sasso quando Fudoh con l'H gli consigliò di avvolgere le ciabatte con dei giornali. Lo sciamano, dall'alto del suo mistico sciamanesimo non aveva mai pensato ad una soluzione tanto semplice ma allo stesso tempo così pregna di misticismo. Le stelle ci avevano visto giusto, quel ragazzo poteva davvero essere il prescelto. Inutile dire che lo sciamano si limitò a scollare la testa sulla domanda sugli struzzi. Proprio vero che tutto doveva bilanciarsi, tanto prescelto quanto stupido.
    Quando l'altro tizio venne evocato, a Sanjuro sembrò normalissimo, ma percepiva una grande forza mistica in lui, qualcosa che andava oltre una singola parete. Era così denso il suo misticismo, da essere spesso almeno 4 pareti, forse di più, avrebbe potuto essere uno sciamano a sua volta. Lo sguardo di Sanjuro si fece severo, dietro la maschera. L'uomo dal volto bello come il sole ( come sciamano poteva vederlo) avrebbe un giorno potuto significare qualcosa di molto grande. Avrebbe potuto portare pace nel mondo, oppure gettarlo nelle tenebre, ne era certo.
    A quel punto Sanjuro attirò l'attenzione di entrambi e lanciò ai loro piedi un sasso per ciascuno. Il sasso, carico di chakra mistico, sarebbe penetrato nella terra, e con una piccola nuvoletta di fumo e polvere, al suo posto sarebbe apparso un guscio di tartaruga grande quanto un grande zaino. Zaino perchè i due gusci avevano due cinghie per poter essere indossati proprio come zaini da campo. Lo sciamano prese nuovamente la parola.




    Presto, indossate i gusci, non potrete proseguire senza, il peso delle nuvole vi schiaccerebbe ! Sanjuro si voltò quindi verso la grande formazione di roccia, saltando di 180° sul posto, e poi chinarsi sulle gambe, stile posa da lottatore di sumo, o da sciamano che fa la cacca nel bosco, e invitò i presenti, una volta indossati i gusci, a mimare i suoi movimenti.
    Lo sciamano pose le mani in avanti, a palmi aperti, e recitò il mantra sacro delle tartarughe.


    KEBAB SENZA CIPOLLE

    In quel momento, quando anche gli altri due avessero eseguito il mantra alla perfezione, un'ondata di misticismo sarebbe esplosa dai loro chakra della terra, per diradarsi tutto attorno. La parete di roccia si sarebbe divisa perfettamente a metà, per poi cadere in avanti con un gran tonfo e alzando un'incredibile nube di polverone mistico. Lo sciamano corse verso la porta, intimando agli altri di seguirlo, scalando il lato che prima poggiava sul terreno, alto circa un metro, per poi passare oltre.

    [...]

    Il gruppo avrebbe attraversato la porta che ora giaceva orizzontalmente sul terreno, per giungere dall'altra parte. Quello che Sanjuro non aveva detto, era che i gusci dovevano avere una qualche fregatura mistica, dato che il loro peso era terrificante, i ninja avrebbero potuto a malapena restare dritti con quei macigni sulle spalle, figurarsi camminare o tantomeno correre. Avrebbero dovuto ricorrere a tutta la loro forza di volontà, a tutta la loro sciacciata all'olio, a TUTTA LA LORO POLTRONA RECLINABILE PER RIUSCIRE NELL'IMPRESA.
    Ovviamente Sanjuro avrebbe proseguito sul sentiero di buon passo, assicurandosi di non assicurarsi delle condizioni dei due candidati. Erano lì in veste di prescelti, dovevano bere l'amaro calice fino in fondo.

    Dopo circa un paio d'ore nella valle...che in realtà era esattamente identica al paesaggio termale precedente, solo divisa da una grossa porta, il terzetto più gassan, e la capra, sarebbero giunti a un vicolo cielo. O meglio, davanti a loro si stagliava una cascata di circa 4 o 5 metri, di acqua bollente, che si trasformava poi in un fiume piuttosto misticamente incazzato, con pareti di roccia aguzza ai due lati. Il gruppo avrebbe dovuto necessariamente attraversare il fiume nella sua lunghezza, oppure usare il chakra adesivo sulle pareti per....


    Eccoci al Sentiero del Gambero Fritto. Ahimè come prescelti, la valle vi impedirà di usare il chakra adesivo sulle pareti di roccia, dovrete necessariamente attraversare le acque bollenti del fiume. Ecco il perchè dello spesso guscio sulla vostra schiena. Una volta nell'acqua, distendetevi sui gusci e lasciatevi trascinare dalla corrente, e occhio a non inzuppare mani, piedi, o attrezzi nell'acqua calda!

    Disse lo sciamano, senza riferimenti al perchè il fiume si chiamasse così. Quello che i due non sapevano, era che una volta nell'acqua, per la corrente e la conformazione dei gusci, sarebbero finiti necessariamente con la testa rivolta verso la direzione di marcia, incapaci di vedere cosa si parava davanti a loro. Inutili eventuali tecniche di rotazione, l'acqua li avrebbe tenuti rivolti all'indietro in ogni caso. Durante la traversata avrebbero tirato capocciate alle rocce, sarebbero finiti a sbattere tra di loro, e sarebbero stato schizzati continuamente dalle acque bollenti, per non parlare del tuffo iniziale dalla cascata. Ovviamente tutto faceva parte del sentiero per l'illuminazione della tartaruga.
    Quanto a Kuso, Sanjuro intuiva che non avrebbe dovuto motivarlo a percorrere il sentiero assieme a Fudoh con l'H. Qualcosa gli suggeriva che lo strano individuo nudo, già fosse al corrente del suo destino...

    ...E poi meglio non dirgli di Fendiscimmie....



     
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    Botta e risposta


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    Cosa? Non hai mai visto un cazzo grosso? Disse Kuso severo all'uomo di fianco a lui che urlava nel panico. Lo imparerai oggi ragazzo mio. Rivolse quindi la sua attenzione all'altro uomo ed alla sua compagna: entrambi emanavano un'aura di mistica forza, chiaramente si trattava degli spiriti che lo avrebbero condotto all'alidlà. Yo, questa è tipo la terza volta che muoio e la seconda che mi ricorda dragonball. Disse il folle indicando il guscio di tartaruga che gli era stato lanciato tra i piedi e che gli ricordava assai l'addestramento di Goku e Crillin col maestro Muten. Oh, no! OH NO! Eh sì. OMMIODDIO NO! Se siamo col maestro Muten, ed io sono quello morto, questo fa di me....fa di me.... Crillin. NOOOOOOOOOOOOOOOO! Urlò il folle lasciandosi cadere in ginocchio, ma poco prima che le sue rotule toccassero per terra si riprese e con un gesto, tanto repentino quanto sexy, si rimise in piedi come se nulla fosse portando la mano destra al mento, come se stesse pensando intensamente. Però Crillin si fotte C18, ci posso stare. Con la tranquillità d'animo ritrovata grazie alla fregna il ninja cremisi prese il guscio da terra e lo indossò come uno zaino. La cosa particolare era che mai, in nessun momento di quei folli avvenimenti, a Kuso venne in mente di chiedere chi cazzo fossero quei tizi e cosa stesse succedendo. Yolo. Il guscio si rivelò molto più pesante di quanto il folle non si aspettasse, tanto che dovette usare la sua super tattica di concentrazione avvolgendosi il pene intorno alla vita come se fosse una coda sayan, in questo modo non aveva distrazioni dallo sforzo fisico a cui era sottoposto. Meglio fare il doppio giro, giusto per essere sicuri Disse quindi allo sciamano, come se sapesse che l'uomo poteva ben capire il suo problema.
    Assunse quindi la posizione del suddetto e pronunciò le sue stesse parole facendo sì che l'enorme formazione rocciosa si trasformasse in una specie di porta e si aprisse. Ma è geniale! Sussultò il ninja cremisi. Nessuno sarebbe tanto folle da ordinare un Kebab senza cipolle! Adesso ne era certo, lo spirito sciamanico e la sua fidanzata dovevano essere più saggi di re Kaioh, che aveva avuto il piacere di incontrare, possedevano infatti una mente geniale, chiaramente oltre l'umana concezione.
    Scalò con difficoltà il metro di roccia che lo separava dal percorso che gli era stato indicato e, una volta fatto, decise di proseguire sulle quattro zampe, premunendosi sempre di rimanere davanti al compagno urlante, un ano come quello di Kuso era uno spettacolo che non andava perso, che la gente lo volesse o meno.
    Giunti alle rive del fiume il folle si rimise in piedi, il corpo madido di sudore, il fiato corto. Ho scelto proprio il giorno sbagliato per mettermi i tacchi. I due in sua compagnia avrebbero infatti potuto notare che il folle indossava dei tacchi a spillo che chiaramente non aveva al momento dell'arrivo. Kuso ascoltò le parole dello sciamano, gettando i tacchi nel fiume, per poi rivolgersi a lui. Sono piuttosto sicuro che tu ci stia prendendo in giro... ma non mi interessa. Così dicendo si lanciò nel fiume con un tuffo a bomba in modo da atterrare sul guscio e sparando acqua bollente ogni dove attorno a lui. Non provò minimamente ad opporsi alla corrente o a come questa lo induceva a progredire di testa, il suo era un completo disinteresse verso la sua salute fisica e mentale. Uh, che bell'aria shampagnina! Esclamò quando fu colpito
    dai getti d'acqua bollente. Poi arrivarono i colpi nella testa. Mah, guarda, a casa tutto bene. Disse dopo primo. Sì, davvero, il tempo è proprio pazzo di questo periodo. Dopo il secondo. Dopo ogni singola botta , che fosse stata contro una roccia o contro il proprio compagno di viaggio, che per comodità chiameremo Rif, avrebbe risposto come se gli fosse stata posta una domanda.
    Ehm, è per questo che hai chiamato il posto botta e risposta?
    Beh... sì...
    Quanta tristezza.
     
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    Gusci, Acqua bollente


    Ed orribili punti di vista...



    Ammetto che con il nuovo arrivato che stava lì nudo, a fare domande stupide, tutta la mia voglia di continuare quella gita per la Valle del Guscio, in cerca di chi avrebbe dovuto uccidermi, stava iniziando a propendere verso lo zero.
    Ci pensò lo sciamano-sama a farmi tornare la curiosità: mi lanciò contro un sasso e stavolta, finalmente, mi trovai davanti a qualcosa di veramente interessante!
    Sanjuro-sama, infatti, lanciò per terra davanti a me, e davanti al decelebrato mascherato nuovo arrivato, un sasso e quello diventò germogliò in un guscio di tartaruga! Ma capite che cosa impressionante? Poi di nuovo lo sciamano parlò in modo al quanto strambo, ma ormai avevo capito che per essere uno sciamano che fa apparire capre, è rispettato da tartarughe gigantesche, vede il futuro e può far germogliare gusci, ogni tanto qualche assurdità deve capitare, come tenersi un demonio pennuto sulla testa, o evocare pervertiti, o dire frasi parecchio strambe.
    E parlando di frasi strambe? Mentre ancora cercavo di mettermi sulla schiena quel guscio, che si rivelò spaventosamente pesante, Sanjuro e il tizio mascherato si misero ad urlare di kebab senza cipolle... purtroppo, con quella specie di montagna in scala 1:100 sulla schiena, mi dovetti mettere nella stessa posa e ripetere la medesima frase.
    Per fortuna che nessuno che mi conosce mi vede in questo momento, fu il mio primo pensiero, mentre esclamavo la stessa frase di Sanjuro-san e l'altro, poi mi ricordai che come senzatetto avevo detto cose più assurde, probabilmente, e cercato cibo in posti e condizioni peggiori di quelle (anche se trovarmi con una casa sulla schiena assieme a due che erano vestiti peggio di me, non era molto facile per i miei standard), quindi mi accontentai di una scrollata di spalle, molto difficile dato il guscio sulla schiena, per essere sinceri, prima di cercare di stare dietro agli altri due.

    NON LO AVESSI MAI FATTO!!!!

    Il pervertito nuovo arrivato pensò bene, dopo poco tempo, di iniziare a camminare a quattro zampe il ché, era a dir poco disgustoso essendo lui nudo.
    Quindi feci l'unica cosa sensata: appoggiandomi al fuuma kunai per riuscire a restare dritto in piedi, o almeno non troppo inclinato in avanti, iniziai ad avanzare, guardando per terra, giusto per cercare di perdermi il più possibile dello schifo del percorso, davanti a me.
    Vi evito di descrivervi le ore di viaggio, che non furono divertenti come quelle sul dorso della capra, ma piuttosto una lunga sudata fino ad una cascata parecchio impetuosa, a prima vista, ed anche molto calda, a ciò che spiegò Sanjuro-sama.
    E la parte divertente? Dovevamo buttarci lì dentro.
    Per un breve istante fui d'accordo con l'altro: c'era un probabile rischio che lo sciamano ci stesse prendendo in giro.
    Sto riconsiderando la parte del farmi ammazzare dal suo demoniaco gabbiano, Sanjuro-sama... ma onestamente vorrei vivere abbastanza da fare qualche altra esperienza sparsa qua e là nella vita, non dico avere un tetto sotto la testa, ma almeno farmi montare una vasca privata nella piazza di Kiri, anziché usare sempre la fontana pubblica., ammisi.
    Lo so, potrei puntare a qualcosa di più, ma non amo fare progetti per il futuro, lo sapete!
    Comunque, con un'altra, pesante, scrollata di spalle, posando il Fuuma Kunai, mi buttai anch'io di schiena nella cascata.
    AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!, urlai, di nuovo preda di una voce un pò troppo raschiante per me, devo dire.
    L'atterraggio nell'acqua non fu doloroso e feci bene attenzione a ritrarre braccia e gambe verso il tronco, un lavorone per gli addominali, se volete saperlo.
    Peccato che non riuscì a ritrarre bene la testa e finii per sbatterla contro le rocce e contro la testaccia mascherata del pervertito tipo che intanto stava dicendo frasi a caso!
    A proposito, mascherino, ma come ti chiami?, gli avrei chiesto.
    Tanto se dovevamo andare avanti sbattendo testa con testa, almeno il nome dovevo chiederlo, per buona educazione.
     
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    L'alga del sogno


    [5]



    Il duo sarebbe giunto molto presto verso la fine del viaggio, poichè dopo un bel po' di capocciate, il fiume andava a perdere portata, dal momento che il terreno friabile ne filtrava le correnti, fino a trasformarlo in un piccolo ruscello, terminante in una piccolissima laguna; una pozza praticamente, grande come una stanza. Arrivati lentamente alla fine del viaggio, trovandosi a galleggiare sull'acqua fumicante del piccolo specchio d'acqua, i due, pur avendo percorso il fiume per tutta la sua lunghezza a grande velocità, si trovarono davanti lo sciamano seduto a terra, come se li stesse aspettando da un pezzo. Non solo, Sanjuro doveva essere lì da abbastanza tempo, da essere vicino ad appisolarsi.

    Ad una eventuale spiegazione, semplicemente lo sciamano avrebbe risposto:


    eh? Ho preso il sentiero.

    Un sentiero infatti costeggiava il fiume, ma a differenza del corso d'acqua, composto da continue curve, risalite e piccole cascatelle, procedeva dritto; era persino battuto, le tartarughe lo tenevano in buono stato proprio per non dover attraversare il fiume. Chiaramente questo tragitto doveva aver qualcosa a che fare con l'accesso alla valle segreta, magari Sanjuro sapeva qualcosa che ai due ninja sfuggiva, o magari voleva semplicemente stare solo mentre passeggiava lungo la via, per godersi il panorama, nonostante le botte e le grida dei due poveretti nel fiume sottostante.
    Subito dopo aver notato lo sciamano però, il duo avrebbe subito visto come la vegetazione di quel luogo fosse estremamente diversa dalla laguna delle tartarughe, non solo, ma diversa anche da tutto il resto di Kiri! Infatti il fiume, scorrendo sotto quel tratto di valle, l'aveva resa incredibilmente fertile, e per qualche ragione sconosciuta, aveva fatto crescere delle piante che non erano presenti in nessuna altra parte del mondo. Prima di procedere però, quando Fudoh con l'H e Kuso avessero poggiato il loro primo piede a terra, avrebbero notato come il guscio sulle loro spalle fosse finito completamente in polvere, forse a causa di un effetto mistico nell'allineamento del chakra degli scoiattoli, o forse anche quello faceva parte della prova.


    Fudoh con l'H-san, Kuso-san, la valle ha accolto la vostra richiesta, il guscio non è più su di voi, è ora parte di voi. La vostra schiena è stata investita dal chakra del guscio della tartaruga, con il quale potrete sopportare il peso di una montagna cadente! Prima di proseguire verso la Pozza Sacra però, dobbiamo renderti presentabile, Kuso-san; altrimenti così gli antichi spiriti si sentiranno a dir poco insultati.

    Quindi Sanjuro, afferrando Gassan con grande forza mistica, lo vibrò in aria, facendolo roteare sulla testa, per poi sbatterlo a terra; in quel momento, le alghe e l'acqua presenti nel terreno, avrebbero risalito il corpo di Kuso. Ogni suo centimetro di pelle, coperto ogni suo pertugio, fino a ricoprirlo completamente, per poi splendere di una luce azzurrina. A quel punto, quando la tecnica eremitica si fosse stabilizzata, Kuso si sarebbe ritrovato fondamentalmente dentro un costume da mascotte, di uno strano....essere.



    Solo il volto sbucava dal costume, dentro le fauci della creatura per la precisione; ovviamente indossante la sua tipica maschera. Sanjuro aveva evocato un costume proprio delle creature della Pozza Sacra. Kuso avrebbe presto scoperto la natura di quel costume...a sue spese. Infatti, non si trattava di un semplice costume, ma di una vera e propria maledizione, che non solo avrebbe impedito a Kuso di rimuovere l'abito, ma lo avrebbe presto trasformato in una delle suddette creature, se non avessero sconfitto l'eremita, e abbandonato la Pozza Sacra in tempo.
    Ovviamente nessuno sapeva di questo, nemmeno Sanjuro. E qualche capacità mistica, impediva persino all'istinto macchinatore di Kuso, di arrivarci.


    [...]

    Condotti da Sanjuro, i due sarebbero presto giunti alla Pozza Sacra, una piccolissima pozzanghera, grande come una piscinetta da bambini, la cui acqua era così verde da sembrare una pozza di vernice, al centro della quale era presente una pianta unica nel suo genere, unica persino all'interno della valle dove si trovavano. Doveva essere la Sacra Alga.

    E' il momento,
    Fudoh con l'H, estrai la sacra alga come pochi prima di te. Sarà necessaria per sconfiggere il tuo rivale e salvare la tua vita.



     
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    Alghe Sacre


    E brutti costumi



    Dov'ero rimasto? Sì, stavo andando a sbattere su qualsiasi cosa ci fosse nelle vicinanze mie e del tizio mascherato, che se ne andava in giro nudo, purtroppo.
    Tizio che, tra l'altro, non m'aveva ancora nemmeno detto il suo nome!
    Ad ogni modo, stavo lì, sballottato in quel fiume d'acqua bollente, finché non mi resi improvvisamente conto che l'acqua andava rallentando d'intensità e velocità.
    Ehi, mascherino, ma se restiamo fermi qui in mezzo? Le mani in acqua per arrivare ad una riva, se c'è, le metti tu, vero?, chiesi, pronto a studiare come fosse andata all'altro se si mosse messo a remare verso una possibile riva.
    Voi direte, forse, "Fudoh, perché parli di possibile riva? Non ne vedi?", vi dirò: dopo tutte quelle botte prese, non ero molto sicuro di cosa potessi vedere e, soprattutto, considerando che stavo come una tartaruga, appunto, con la pancia all'aria, la mia testa non era nella più comoda delle posizioni per guardarsi intorno.
    Fortunatamente (o chissà forse lo sciamano aveva previsto anche quello), non ne ebbi bisogno: arrivammo a riva e ci trovammo, indovinate un pò? Sanjuro, esatto!
    Stava lì, bello bellino (per così dire), con quel mostro di gabbiano attaccato in testa ed aveva preso un qualche sentiero.
    In tutta onestà, stavo per chiedere a mascherina se Sanjuro-san ci stesse prendendo per scemi, quando vidi l'assurda vegetazione di quel luogo, qualcosa che per me, cresciuto a Kiri, era più che mai straordinaria! Avevo visto qualcosa del genere nel mio viaggiare quelle due volte che ero arrivato nei pressi del Paese del Riso ed in pochissime altre circostanze! Straordinario!, ripetei, alzandomi in piedi.
    Tanto ero stupito che dovetti ripensare alle parole che nel frattempo stava dicendo lo sciamano: il guscio si era sciolto (secondo me, per l'acqua calda del fiume) e ci era stato dato del chakra delle tartarughe (cosa di cui dubitavo un pò).
    Altra cosa interessante? Mascherina si chiamava "Kuso-san" ed il cercatore di funghi con il gabbiano in testa gli avrebbe fatto qualcosa per il suo aspetto.
    Finalmente qualcuno che ci pensa!, ma preferii evitare un commento forse un pò rude, la gentilezza con il prossimo prima di tutto, no?

    Ciò che vidi dopo, lo ammetto, mi fece un attimo valutare meglio l'amministratore/compagno barbone/sciamano: attraverso il suo bastone riuscì ad evocare un qualcosa che circondò Kuso, richiudendolo in una coltre di chakra che divenne un brutto costume di una sorta di... Rana? Ma non è una terra di tartarughe questa, Sanjuro-san?, chiesi più per curiosità che altro.
    Ad ogni modo, da lì ci inoltrammo nella zona verdeggiante, finché non arrivammo ad una piccola vaschetta, un laghetto, di un verde impressionante... e sospetto.
    Indovinate? Dovevo entrarci e prendere le alghe sacre!
    Mi fermai e voltai verso l'uomo con il pellicano in testa.
    Non è che io voglia criticare, eh, sia chiaro, ma quelle sono le alghe che hanno fatto andare via di testa il Guerriero del Guscio, o come si chiama? E devo prenderle in mezzo a quest'acqua dal colore non proprio rassicurante? E tutto ciò dovrebbe salvarmi la vita? Siamo sicuri che non è che poi il Guerriero mi attacca proprio perché gli ho fregato le riserve d'alghe sacre?, lo chiesi e non ditemi che il mio non era un valido dubbio!
    Ma voi sapete come sono fatto, no? Sono in mezzo ad un casino, finché non è veramente veramente rischioso, non mi va di uscirne e poi m'ero inerpicato in mezzo alla vallata di tartarughe, tuffato in mezzo all'acqua bollente e tutto il resto per poi fermarmi all'idea di prendere un'alga in mezzo all'acqua verde? Suvvia, vi sembro così assennato?
    Ovvio che misi i piedi nell'acqua ed avanzai verso l'alga e, una volta arrivato in prossimità della stessa, strisciai fra di loro i palmi delle mani e la presi per poi iniziare a tirare.
    Il mio dubbio era giusto nella parola "estrai", perché estrarre significava, per me, qualcosa che era riposto,un'alga dovrebbe essere ancorata, e quindi si dovrebbe strappare, o forse, siccome era "sacra", strappare non era un bel termine? Per ogni buon conto, comunque, feci un pò di forza nel mio gesto di estrazione dell'alga.
    Ora c'era da vedere se sarebbe bastata.
     
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    L'eremita


    [6]



    Mentre Kuso cercava di uscire senza troppo successo dal suo costume, Sanjuro rassicurava Fudoh con l'H riguardo la totale sicurezza delle azioni che andava per compiere. Tirare fuori quell'alga avrebbe permesso al ragazzo predestinato di trovare la forza necessaria per combattere l'eremita, senza contare che essa era necessaria per farlo uscire allo scoperto. Quando il ragazzo afferrò il pennacchio e tirò con forza, qualcosa di simile ad una testa sarebbe uscita dall'acqua. seguendo la piantina a cui era attaccata. Quella che sembrava essere l'alga leggendaria, era infatti attaccata al cranio di un uomo, completamente pelato, e a petto nudo, che stava in meditazione completamente immerso dentro la pozza. L'uomo, con indosso quello che sembrava più un costume da bagno che un paio di pantaloni, saltò via dalla pozza, spingendo via persino Fudoh con una strana forza che sembrava averlo sbalzato via dal niente, per poi atterrare pochi metri più indietro su un piede solo, assumendo una posa ninja meditativa.

    - OSI DISTURBARE LA MIA CONCENTRAZIONE, FUDO DELLA STELLA DEL NORD? -

    Fudoh con l'H Aggiunse una voce Sanjuriana fuori campo.

    - OSI DISTURBARE LA MIA CONCENTRAZIONE, FUDOH CON L'H DELLA STELLA DEL NORD? HO PREVISTO IL TUO ARRIVO ALMENO UN DECENNIO FA, E MI SONO ADDESTRATO PER QUESTO MOMENTO, PER DIFENDERE IL MIO RUOLO DI GUARDIANO DELLA VALLE. DIFENDITI ! -

    L'eremita compose alcuni sigilli, facilmente riconoscibili come i simboli della tecnica del richiamo, e posando una mano a terra, evocò una nube molto molto grossa, in prossimità di Fudoh. Con un tonfo assordante, una gigantesca tartaruga con il guscio spinoso, fece la sua comparsa, in posizione di carica in stile sumo. La creatura era decisamente minacciosa, e dalle dimensioni spropositate, decisamente più grande di tutti i presenti messi assieme.

    - TONG, DIVORA QUESTO IMPOSTORE! -

    La tartaruga si sarebbe quindi avventata su Fudoh a fauci aperte per ingoiarlo tutto intero [Stat Rossa] ! Ma una figura non troppo dissimile a una rana mista con un pescegatto (Kuso) si mise in mezzo per caso, nel disperato tentativo di liberarsi dal costume maledetto, e finì per essere ingurgitato dal bestione, al posto del prescelto. Ingoiare un ninja non è una cosa da poco, per l'energia chakrika e tutto il resto, ma qui stiamo parlando di Kuso, infatti la tartaruga, ingoiato il boccone decisamente indigesto, divenne completamente verde, dalla testa al guscio, e pochi istanti dopo incrociò gli occhi, come colta da un improvviso handicap, che l'avrebbe resa ritardata per la vita, e scomparve in una nuvola di fumo, lasciando l'eremita suo evocatore, a bocca spalancata.

    - COME...COME AVETE OSATO. SUBIRAI LA MIA IRA FUDOH CON L'H DELLA STELLA DEL NORD. -

    A quel punto, assunta una posa di potere, l'eremita assunse le fattezze di una tartaruga-umana, il corpo divenne tozzo, le braccia e le gambe leggermente più corte, e un possente guscio si espanse sulla sua schiena, rendendolo di fatto un ibrido umano, pronto a sferrare micidiali attacchi di energia naturale.

    Fudoh conl'h-san dovete concentrarvi e attingere all'energia naturale della valle. Solo assumendo la forma dell'eremita delle tartarughe potrete sperare di avere una possibilità contro questo avversario, che è ulteriormente reso più forte dall'alga del sogno!

    Ovviamente Sanjuro non aveva la minima idea del fatto che Fudoh non possedeva alcun collegamento con la valle, tanto meno con la sua energia naturale! Un'altra cosa che nè lui, nè forse Fudoh comprendevano, era che quanto accaduto poco prima, la "forza" che aveva spinto via il ragazzo dall'eremita, non era stata prodotta da quest'ultimo, ma inconsciamente da Fudoh stesso, in un momento di ansia, per difendersi, e forse sarebbe stata la chiave della sua vittoria.

    OT
    Scusa il ritardo, inizia il combattimento. Cerca di renderti conto del potere di Hokuto nascosto dentro di te.


     
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    Falce dei Kaguya


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    Mai, mai, scorderai


    L'attimo



    Sapete, è stato un momento lunghissimo, in qualche modo.
    Da una parte c'era Kuso in quel suo orrido costume di rana che Sanjuro-san aveva creato su di lui, per fortuna, nascondendone il corpo. Cosa che il tipo mascherato sembrava non gradire, ma di cui ero davvero lieto.
    E poi c'era lo sciamano-sama, che mi spiegava come tirare l'alga avrebbe aiutato a risvegliare il potere in me ed avrebbe permesso di trovare questo fantomatico Eremita o Guerriero del Guscio (scegliete voi il nome).
    Ed ecco che tirando l'alga uscì anche qualcosa che inizialmente mi sembrò un sasso, Sembra un pò strano, ma un'alga attaccata ad un sasso in questo posto? Boh, può essere, no?, ci pensai su mentre capivo che quello non era un sasso, ma una testa!
    E quello fu un attimo che durò quasi un secolo: mi si erano spalancati gli occhi dalla sorpresa, forse un pò dalla paura, mentre vedevo quella testa attaccata ad un corpo che si muoveva, allontanandosi, ed io mi sentivo spingere in direzione opposta!
    L'alga mi aveva in effetti permesso di trovare il guerriero del Guscio, perché era attaccato all'alga! Grazie mille, Sanjuro-sama!, lo pensai, ma non lo dissi, perché le parole del guerriero mi distrassero.

    D'improvviso ero diventato "Fudoh con l'H della Stella del Nord" e quel tipo stava vaneggiando di aver saputo del mio arrivo.
    Ora, voi sapete come la pensi sull'avere un nome assurdamente lungo, bé, sarei stato lì lì per farmi avanti e dire al tizio che mi chiamavo semplicemente Fudoh, ma due cose me lo impedirono.
    La prima: il dubbio che poi mi avrebbero chiamato "Semplicemente Fudoh con l'H della Stella del Nord".
    La seconda? Non riuscivo a spostarmi! Muovere le mani, prendere armi o cose così? Probabilmente sì, ma non riuscivo a spostarmi!
    Ed ecco che, mentre riflettevo su tutto ciò, l'eremita guerriero usò una serie di sigilli ed apparve una grossa, grossa, tartaruga, più grande di me, Kuso e Sanjuro messi uno sopra l'altro, seppur, onestamente non mi piaceva l'idea di avere il matto mascherato intorno a me, o il terribile mostro volante sulla testa dello sciamano!
    Ad ogni modo, come vi dicevo: non riuscivo a muovermi! Muoviti o quella tartaruga ti mangerà!!!!, mi urlavo in testa, finché un'idea non mi colse: Le tartarughe non sono carnivore! Siamo sal..., ma mi paralizzai vedendo il grosso tartarugone gigante mangiarsi in un solo boccone l'uomo mascherato da rana con la maschera rossa!
    Oh cavolo!, esclamai al quanto spaventato, parecchio sorpreso, ma non tanto quanto lo fui nel vedere la tartaruga cambiare colore e diventare apparentemente rintotita da ciò che aveva appena mangiato, per poi scomparire.

    L'Eremita non parve aver gradito la serie di eventi, di certo non quanto la gradii io nel vedere il tartarugone scomparire.
    E per una gigantesca tartaruga che scompariva? Un uomo si tramutava in una sorta di tartaruga mutante ninja combattente di sumo... o qualcosa di assurdamente simile a questa definizione.
    Sanjuro, intanto, mi suggerì, in modo forse troppo cordiale (mi stava dando del "lei") di ottenere anch'io quella forma, tramite una cosa chiamata Energia Naturale della Valle? E che sarebbe?, la domanda era più che valida e temo che avrei dovuto trovare da solo la risposta.
    Ragioniamo... Sanjuro-sama diceva che l'alga mi avrebbe fatto trovare la forza per affrontarlo...
    Lo so, state ridendo già dalla parola "ragioniamo", spiritosoni.
    Avevo davanti un brutto uomo-tartaruga con un'alga per capelli ed una voglia evidente di eliminarmi... ancora una volta, l'idea di ritrovarmi ad affrontare il demone pennuto sulla testa dello sciamano non parve poi così brutta.
    La questione era trovare l'Energia Naturale della Valle, giusto? E teoricamente quel guscio sulla schiena doveva aiutare in tal senso, no? E la spinta che avevo preso e m'aveva allontanato dall'Eremita? Energia Naturale della Valle pure quella? Mi sembrava più una versione vagamente simile al mio chakra adesivo, ma più potente ed usata per allontanare più che per avvicinare.
    Proviamo, ma più da vicino..., mi dissi, mentre intanto prendevo due oggetti dalle tasche.
    Il primo erano due dei miei coltelliColtelli da Lancio [Distanza]
    I coltelli da lancio rappresentano il bilanciamento perfetto tra potenza e velocità. Ha una gittata pari a 15 metri. La loro lunghezza è pari a circa 15 cm.Tipo: Da Lancio/Lama - Perforazione/Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 3
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)
    [Da genin in su]
    che, prontamente, lanciai addosso all'eremita mezzo tartaruga, scoprendo poco dopo di riuscire di nuovo a muovere anche le gambe!
    Se questa energia naturale mi permette di allontanarmi, magari mi aiuterà anche ad avvicinarmi!, fu il mio primo pensiero, ma non appena provai a portare il chakra ai piedi per spiccare un balzo verso il guerriero? Niente.
    Per poco non cadevo in avanti per quello che avevo cercato di fare, gettare chakra nei piedi e spiccare un salto, ma non ottenni niente, se non, appunto, di dover evitare di sbilanciarmi portando un piede davanti al corpo e riprendere equilibrio, ricominciando ad avanzare.
    Mentre avanzavo, la mia testa andava a mille, probabilmente stava anche uscendoci del fumo in mezzo ai capelli rossi (ridete, dai, ridere, meglio questa dell'altra sul ragionamento!)!
    Il mio primo pensiero? Stare attento al grosso sumo-tartaruga, ovviamente.
    Il secondo pensiero? Che se lo sciamano non mi avesse chiamato probabilmente tutta questa storia del destino sarebbe passata oltre.
    Il terzo pensiero? Questa storia del chakra naturale.
    Seguite il mio ragionamento (non ridete): l'Energia Naturale rendeva quel tipo un uomo tartaruga? O era l'alga ad avere quello specifico effetto e l'energia naturale era quella che lo aveva fatto saltare via ed aveva spinto via anche me?
    Onestamente, nel dubbio, e con la semplice speranza che la sfiga non fosse tale da voler rendere anche me un uomo tartaruga, diedi la colpa della trasformazione alle alghe e lo sbalzo al potere di cui parlava lo sciamano.
    Quindi, dato che questa energia era "naturale", cercai di concentrami sull'ambiente intorno a me, sul sentire il chakra intorno a me.
    Fin da studente avevo capito come usare il chakra in me per modificare l'ambiente: i taijutsu, in fondo, erano quello, così come i due unici ninjutsu che conoscevo e con il chakra adesivo che l'Inquisitore mi aveva spiegato era più o meno la stessa cosa, usare il chakra per aderire ad oggetti e superfici.
    Una cosa, però, avevo appreso in quella circostanza: dato un oggetto vagamente vicino, potevo spostarlo discretamente, o comunque leggermente manipolarlo, forse con questa energia naturale potevo fare qualcosa del genere con distanze più ampie!

    Così, mentre arrivavo a pochi metri dal tipo, nemmeno 5 metri, portai la mano sinistra con l'altro oggetto preso fino ai capelli e lì sparsi il velenoVeleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 2 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)
    [Da genin in su]

    Conoscenza dei Veleni [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può utilizzare l’equipaggiamento [Veleni]. Anche in combattimento, il veleno si può applicare a qualsiasi equipaggiamento tramite slot Gratuito Lento. Il veleno applicato somministra 1 dose ogni contatto diretto con strutture organiche. Esistono 5 mezzi di trasmissione dei veleni: contatto, iniezione, aereo, ferimento, ingestione.
    Le dosi somministrate per iniezione e ingestione sono considerate raddoppiate (x2); ogni dose di veleno aereo genera per 1 round una nube di diametro pari a 1,5 metri, all’interno della nube è somministrata solo 1 dose; il veleno da contatto riduce la durata di tutti i malus di 1 round. I malus alle stesse caratteristiche non sono cumulativi.
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Veleno ai RIFLESSI
    , sapete che è fra le mie strategie preferite, no? Bé, stavolta aggiunsi un piccolo tentativo in più!
    Infatti, provando a focalizzarmi sul chakra che poteva essere nell'ambiente fra me e il tartarugone, cercai di estendere la mano destra verso di lui, quasi ad immaginare di toccarlo e bloccarlo, ritirando la mano verso di meIn pratica: provo ad usare attrazione gravitazionale a circa 3 metri, verso l'eremita e provando ad avere qualche effetto su di lui.
    Che ci fossi riuscito o meno, dato il veleno sui capelli, subito avrei animato il chakra sugli stessi, sparandoliMille Aculei - Kebari Senbon
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può trasformare i propri capelli in spiedi che verranno scagliati con traiettoria lineare entro 9 metri di distanza. L'area d'influenza dell'attacco avrà diametro pari a 1,5 metri. La potenza è pari a 20.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    in ogni direzione e sperando ben bene di beccare il tipo, per poi attendere sue reazioni e cercando, tra l'altro, di percepire ancora questa fantomatica energia naturale, chissà se ci avevo preso?

    Chakra: 35Medio x Simulacro di Spine, Basso x Shinra Tensei/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio 2 coltelli
    2: Avvicinamento
    3: Shinra Tensei (forse)
    Slot Tecnica
    1: Simulacro di Spine
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 4 dosi) × 1
    • Tekken × 2
    • Coltelli da Lancio × 3 1
    • Fuuma Kunai × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1

    Note
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    L'eremita


    [7]



    L'eremita, minacciato da due coltelli, si difese interponendo i palmi delle mani con un movimento ascendente, deviando i proiettili in alto, per poi farli finire dietro di sè nella boscaglia, senza che alcun danno venisse arrecato alle sue mani. [Slot Difesa 1] Era come se la sua pelle fosse in qualche modo rivestita da una energia molto potente, in grado di renderlo estremamente minaccioso. Fudoh con l'H avrebbe potuto percepire questa sensazione per via del suono inusuale provocato dai coltelli che rimbalzavano sulle mani del suo avversario, come fossero anch'esse rigide come il metallo. Pronto a ricevere il ragazzo di Kiri, l'eremita assunse una posa di potere, abbassando il baricentro, per contrattaccare l'assalto; assalto che però non sarebbe arrivato, dal momento che, giunto a pochi metri, Fudoh interpose una propria mano, come per maledire lo sciamano, il quale, sbuffando, stava per insultarlo, quando una strana forza lo fece schizzare improvvisamente in avanti verso il ragazzo, trasformandolo in una sorta di missile-tartaruga, che in un paio di secondi avrebbe raggiunto il giovane.
    L'eremita, arrivato praticamente addosso a lui, cercò di attaccarsi a terra col chakra adesivo, ma a causa delle trasformazione, le sue gambe si erano leggermente accorciate, ed essendo stato sollevato da terra, non riuscì ad sfiorare il suolo in tempo prima di giungere appresso a Fudoh. Compresa la sua situazione, incapace di fermarsi, l'eremita approfittò dell'energia cinetica, caricando un diretto destro verso la faccia di Fudoh, ma venendo totalmente investito dalla pioggia di capelli avvelenati del ragazzo, che si conficcarono un po' ovunque nel suo corpo. Che il colpo avesse colpito o meno il giovane di Kiri, un'infido pericolo si celava dietro il pugno dello sciamano... [Subisci e mena][Tecnica Immobile]


    Tecnica Immobile [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata in subisci e mena o in azione d'opportunità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]


    Colpo Naturale - Kawazu Kumite
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore sarà ricoperto da un invisibile strato di chakra Naturale. Il raggio d'azione di ogni attacco fisico sarà incrementato di mezzo metro. La potenza di ogni attacco senz'arma o con arma Potenziamento è incrementata di +10.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso ogni colpo)
    [Richiede Modalità Eremita II]
    [Da chunin in su]

    Essendo stato perforato in più punti, l'eremita sarebbe stato presto vinto dal veleno, ma in qualche modo la sua capacità eremitica lo rendeva abbastanza resistente, purtroppo per lui, da non rendersi conto della gravità della sua situazione, cosa che fece sottovalutare al nemico di Fudoh, l'entità del veleno. Presto, la sua resistenza fisica e la durezza del suo corpo data dall'energia naturale avrebbero forse avuto la peggio, ma il prescelto della stella del nord avrebbe retto a sufficienza contro un così terribile nemico ? Per altro, ormai praticamente addosso a Fudoh, l'eremita avrebbe approfittato del momento per assalire il ragazzo con tutta la sua furia. Appena fosse riuscito a toccare nuovamente il suolo, avrebbe usato una gamba come perno per avere più forza, e l'altra per colpire con un calcio ascendente il mento del ragazzo. [Azione 2][Stat Blu][Kumite: Pot +10 / Basso] Quindi, che lo avesse colpito o meno, con entrambi i piedi nuovamente a terra, avrebbe leggermente piegato le ginocchia, per saltare verso Fudoh come un proiettile, e colpirlo al tronco o al volto, con la propria schiena, o meglio, con il guscio che era cresciuto al posto della sua schiena. [Azione 3][Stat Blu][Kumite: Pot +10 / Basso] La strategia dello sciamano era di stare sempre in corpo a corpo col ragazzo, e massacrarlo con i suoi colpi fino a ridurlo poltiglia che avrebbe nutrito la valle.

    Nel frattempo, Sanjuro, stava seduto alcuni metri più indietro, in uno strano stato di concentrazione. Energie mistiche fluivano da e verso il suo corpo, mentre teneva le mani in posizione chakricocentrica, con Gassan disteso orizzontalmente sulle sue ginocchia. Un occhio esperto avrebbe potuto affermare non senza alcun dubbio, che lo sciamano stesse levitando. Altri avrebbero potuto persino percepire un gradevole odore di lavanda e timo provenire dal suo chakra. Cosa stava preparando ?





     
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19 replies since 20/3/2018, 03:06   347 views
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